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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Risveglio analogico
  2. Upgrade per suono confuso
  3. Insoddisfazione sulle basse frequenze
  4. Primo impianto usato
  5. Primo impianto per PC
  6. Upgrade generale con 2500 €
  7. Diffusori di classe elevata in impianto entry-level
  8. Bassi deboli e confusi
  9. Tanto rumore per nulla
  10. Nuovo giradischi

Risveglio analogico
Gent.mo direttore,
sono un audiofilo di vecchia data, e dopo qualche anno di calma piatta nel mio impianto, ed il monopolio dell'ascolto su cd ho incrociato qualche tempo fa la sua rivista, alla quale devo il merito di avermi portato a riscoprire una vecchia passione.
Infatti, dopo la letture della vostra posta, degli articoli a vario tema, incuriosito, mi sono convinto a cercare un nuovo giradischi, visto che il mio (un vecchio Pioneer PL-560) aveva esalato l'ultimo respiro. Sono riuscito con un po' di pazienza a comprare in Germania un Thorens TD 280 MKII, sul quale ho installato la mia (buona) vecchia Shure V 15 III, messa a punto con un certo impegno ma anche grazie ai vostri suggerimenti, ed ho riscoperto un mondo sonoro che avevo perduto, trovando un miglioramento sorprendente rispetto a quelli che erano i miei standard di ascolto dei vinili.
Non credevo che il semplice cambio del giradischi potesse portare a tanto! Ora, visto che vi siete resi responsabili di questo "risveglio" sono a chiedervi un ulteriore consiglio su come migliorare la mia catena di riproduzione, che peraltro mi dà molta soddisfazione ma che potrebbe presentare qualche lacuna importante che magari per me non è evidente. Passo quindi alla descrizione del mio impianto:

Mi chiedo se l'insieme sia equilibrato o quale potrebbero essere i componenti più "bisognosi di sostituzione", magari con qualche esempio per capire il tipo di apparecchio eventualmente più adatto. Concludo precisando che ascolto molti generi musicali, dalla classica al rock-pop al jazz, (in prevalenza pop/rock anni 70-80), sono innamorato della timbrica delle Concertino e che non ricerco volumi sonori molto alti.
Ringrazio per la cortesia e le faccio i miei complimenti per la rivista, veramente interessante e "coinvolgente".
Cordiali saluti,
Adriano - E-mail: adrianopapini (at) virgilio.it

LC
Caro Adriano,
l'impianto mi pare abbastanza equilibrato ma in un prossimo futuro valuterei la sostituzione dell'amplificatore, con un modello più audiophile magari dotato anche di ingresso phono. Sto pensando, ad esempio, ad un integrato Rotel (più o meno tutti dispongono di un buon fono MM) o anche al classico Audio Analogue Puccini, da cercare usati.
Per quanto riguarda l'analogico, è sorprendente che tu lo trovi così ben suonante anche solo con un giradischi "entry-level" come il Thorens TD 280. Potenza del vinile! :-)
Per quanto riguarda lo stilo di ricambio della tua Shure non dovrebbe essere impossibile reperirlo. Si chiama VN35HE e si trova, ad esempio, su
StereoNeedles per circa 100 dollari. Oppure si trova in Italia, su Ebay, ma a prezzi ben più elevati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per suono confuso
Gent.mo Sig. Cadeddu,
Le scrivo nella speranza mi possa aiutare a dirimere i tanti dubbi che si stanno affollando nella mia mente dal momento stesso in cui ho deciso di effettuare un upgrade al mio sistema così composto:


Ascolto (quasi) qualsiasi genere di musica nell'ambiente di cui allego pianta delle dimensioni di 5,40x3,30 m per un altezza di 2,70 m, abbastanza riverberante dal momento che la libreria è vetrata ed alle finestre non ci sono "vere" tende ma solo tendine (rimedieremo presto).
Le casse sono posizionate su mobiletti ikea alti 90cm pieni di LP, CD e riviste (di hi-fi :-) con in cima un foglio di 3mm di gomma speciale antivibrante ad alta densità sopra la quale è posizionata una lastra da 2cm di spessore di travertino sopra la quale a sua volta su supporti in gomma stanno le casse.
Avrei deciso di iniziare un corposo upgrade dell'impianto dal momento che l'impianto attuale tende a suonare abbastanza "impastato" con pezzi ricchi di dinamica (orchestra, rock, quartetti jazz) e, al di là delle interazioni ambientali, copre molti passaggi dei miei brani preferiti che, in altri contesti di ascolto (impianto e ambiente), risultano assai più evidenti, restituendomi un suono soddisfacente solo con pianoforte solista, piccoli ensemble jazz, chitarra. Ovvero quanto più la scena si fa affollata più diviene confusa e più i dettagli si perdono.
Non penso a cambiare le casse per ora dal momento che fra qualche anno dovremmo trasferirci in una casa nuova (ancora tutta da definire), ma almeno la sorgente e, forse l'ampli, vorrei ammodernarli per sperare in un risultato migliore.
Stando al Suo consiglio di abbinare ampli e cd dello stesso costruttore, Le sarei grato se mi aiutasse a restringere la scelta fra le seguenti opzioni: Con uno sforzo economico in più valuterei anche: Altra possibilità mi sembra quella di rimandare la sostituzione dell'ampli (e farla coincidere con quella delle casse) ed acquistare solo un lettore CD, e, in questo caso, valuterei tutte le macchine precedenti oltre al Rega Saturn. Al momento ho ascoltato soltanto Denon ed Atoll (ma non a confronto), Creek in Italia sembra introvabile e Copland e Primare li vedrei bene solo in caso di sostituzione integrale di sorgente ed ampli.
Le chiedo un aiuto per indirizzarmi ad ascoltare approfonditamente solo alcuni fra i prodotti citati dal momento l'offerta del mercato è ampia e la scelta che farò ora dovrà accompagnarmi per molti anni a venire.
La ringrazio molto e Le porgo i miei più cordiali saluti.
Alessandro - E-mail: alex.avallone (at) libero.it

LC
Caro Alessandro,
certamente la situazione ambientale non aiuta, in particolare quel tavolo posto tra casse e punto d'ascolto è un vero disastro. La presenza di tanti vetri e pochi elementi assorbenti, poi, peggiora soltanto le cose. Al momento non sostituirei certamente l'ampli, che è di ottima qualità, né i cavi che, in questo contesto, non è che possano influire più di tanto. Comunque, si tratta di componenti di livello assolutamente dignitoso.
Il lettore CD è di sicuro il punto debole. Potresti iniziare da quest'ultimo ma se hai in previsione un cambio di sala d'ascolto forse sarebbe più saggio aspettare. E' anche vero che una sorgente migliore è un investimento a lungo termine, nel senso che anche se non puoi apprezzarne subito tutte le potenzialità, queste verranno fuori non appena l'impianto sarà messo in condizioni operative migliori. Fatta questa considerazione e valutata la possibilità di acquistare anche ottimi amplificatori nel catalogo Rega, io propenderei per l'acquisto di un Rega Planet (usato) o di un Apollo (nuovo o ex-demo). In alternativa anche il lettore Primare CD31 andrà benissimo.
Infine, tieni conto che un certo aumento di confusione coi generi musicali più impegnativi ed all'aumentare del livello d'ascolto è assolutamente normale ed è presente in ogni impianto HiFi. Non solo, ma tieni conto che molto spesso questo aumento di confusione altro non è che frutto di scelte sbagliate da parte del tecnico di registrazione che, pur di far suonare il disco "forte", incide ai massimi livelli consentiti dal supporto digitale (la cosiddetta e già citata loudness war).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Insoddisfazione sulle basse frequenze
Buongiorno,
vorrei chiedere un consiglio su eventuale criticità di accoppiamento casse-ampli, approfittando della sua competenza in materia.
La mia catena è composta da:

Le casse sono sufficientemente sensibili (91.5dB) e infatti vengono pilotate più che bene dal TA10 in termini di pressione sonora (i volumi raggiungibili sono ai limiti della convivenza civile...), qualche distorsione solo nei picchi da pieni orchestrali ma parliamo di poche registrazioni a elevatissima dinamica.
La qualità del suono è quanto di meglio possa immaginarmi in gamma media e acuta.
Sui bassi invece non sono molto soddisfatto: si nota una strana mancanza alle frequenze molto basse (e invece di targa il diffusore dovrebbe scendere a 45Hz) e invece dei medi-bassi eccessivamente dominanti.
A livello di posizionamento i diffusori sono messi sul lato corto di una stanza 4.5x7m, distanti 1.5m dal fondo e circa 1m dalle pareti laterali. C'è da dire che ho già fatto fare il giro completo della sala ai diffusori ottenendo solo peggioramenti.
Oggi però mi è caduto l'occhio su una recensione delle Focal che suggeriva di pilotarle con ampli a potenza elevata per via del brusco calo di impedenza sulle basse frequenze. In effetti le specifiche dicono che presentano impedenza nominale di 8ohm, ma impedenza di soli 2.9ohm a 118Hz.
Le chiedo quindi se secondo lei questa caratteristica può impattare sulla risposta in frequenza con un amplificatore di bassa potenza come il TA10.1, oppure se mi devo mettere l'anima in pace perchè è un effetto dell'ambiente.
Purtroppo non ho possibilità di fare prove con altri amplificatori per togliermi il dubbio.
Grazie e saluti,
Massimo - E-mail: lroxy68 (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
fare diagnosi a distanza è sempre molto difficile. Non ho riscontrato problemi particolari del TA 10.1 a pilotare diffusori anche difficili, con minimi d'impedenza simili. La mia diagnosi propende verso un problema di tipo ambientale e la ricerca di una posizione migliore sembra confermarlo. Potrebbe anche essere che il TA 10.1, magari portato sempre un po' al limite del clipping non sia in grado di far fronte alle esigenze energetiche richieste dalla gamma bassa e dalla bassa impedenza in quel range di frequenze. Bisognerebbe capire se questo "svuotamento" del medio-basso si verifichi anche a bassi livelli d'ascolto, questo potrebbe far pensare ad un TA 10.1 ai limiti del suo utilizzo "ragionevole" ma potrebbe anche far pensare nuovamente all'ambiente...in genere sale molto riflettenti enfatizzano le frequenze medio-alte (a scapito dunque delle medio-basse) in maniera rapidamente crescente al crescere del volume d'ascolto.
Purtroppo non c'è molto che tu possa fare per individuare il vero colpevole. Potresti avvicinare i diffusori alla parete posteriore, ma immagino abbia già provato.
Mi sembra strano tu non possa recuperare un altro amplificatore, uno qualunque ma più potente, per fare la prova definitiva. Un negozio, un appassionato, un ampli usato da acquistare per pochi euro...sono tutte possibilità che devi valutare. Talvolta contattare audiofili della propria zona, in genere abbastanza disponibili a fare prove d'ascolto e di componenti, è più facile di quel che si pensi, grazie alla rete ed ai suoi gruppi di discussione. Prova a cercare qualche "vicino di casa" tramite il
nostro, ad esempio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto usato
Caro direttore,
le scrivo perché da qualche tempo sono immerso in letture e ricerche con lo scopo di costruire pian piano il mio primo impianto. Premettendo che parto da zero e che voglio entrare e capire questo mondo procedendo a piccoli passi (anche economici), le dico che mi rivolgo principalmente al mercato dell'usato.
Voglio farmi un'idea e poi magari salire di livello. Intanto il mio pensiero era di spendere intorno ai € 100-150 per giradischi e ampli, un po' di più, 150-200, per le casse; per il lettore ho visto che c'è tanta roba a prezzi veramente bassi. Ho letto i vostri consigli per gli acquisti e ho cominciato a cercare un po' in giro qualcuno dei pezzi da voi suggeriti, ma essendo io un profano man mano che andavo avanti i dubbi e le domande aumentavano, ma cercherò di riassumere ed essere quanto più preciso possibile.
Premetto che la mia stanza è 4x4 (purtroppo) e che ascolto in particolare Pink Floyd, blues, soul, un po' di classica e simili. AMPLI: stavo guardando per qualche vecchio ampli (nad 3020, rotel 920X, arcam alpha..tutti rinvenibili a circa 120€). Poi, ho letto le vostre recensioni, ho cominciato a pensare all'accoppiata T-amp/TCC-tc 754. Mi chiedo: vale la pena buttarsi su 2 componenti nuove x circa 120 € o meglio un ampli usato che costa meno o lo stesso?
CASSE: guardo un po' in giro ma qualche consiglio in merito mi sarebbe di grosso aiuto?
GIRADISCHI: croce e delizia. Forse la cosa a cui tengo di più. Dopo aver letto sull'argomento mi sono buttato subito sui Thorens, ma ho dovuto scoprire ben presto che è impossibile averli a meno di 180 € se va bene. Lo stesso dicasi dei Pioneer PL 12 o 112 o dei Rega 2 e 3, etc. Sto cercando anche qualche ERA in Francia. La mia domanda allora è: vale la pena spendere quei soldi per quei pur meravigliosi oggetti?
Mi sono ben documentato sulle loro grandissime qualità, ma valgono davvero quelle cifre o si possono trovare altri modelli di marche diverse (ad es. si trova un project 1.2 a prezzo inferiore o pari) che fanno ugualmente il loro lavoro, ma che magari non sono avvolti dall'alone "cult"? Se si che modello e quanto sarebbe giusto pagarlo?
Ovviamente le mie domande sono poste col tono di uno che parte da zero per ora con un budget sicuramente basso, ma che vorrebbe quanto meno un impianto che vale i soldi spesi e che permetta di ascoltare la musica (...i miei amati pink floyd) in modo decente. Poi chissà...
Forse mi sono dilungato troppo e mi scuso, attendo impaziente di avere qualche risposta così da poter iniziare l'assemblaggio dell'impianto con qualche cognizione in più. Grazie e buon lavoro.
Marco - E-mail: marco.cocciolo (at) tele2.it

LC
Caro Marco,
con meno di 200 € si può acquistare un bel giradischi nuovo, dotato di braccio e testina dignitosa. Si tratta del nuovo ProJect RPM-1 che si trova online per circa 190 €. Il marchio ProJect è di per sé garanzia di ottimo rapporto qualità/prezzo. Per uno che comincia, si tratta di un acquisto certamente più "sicuro" di un qualunque giradischi di 20 anni fa, trattato chissà in che modo e magari pure starato e sprovvisto di testina. In ogni caso, dando un'occhiata ai prezzi dei giradischi su Ebay (Italia) c'è da mettersi le mani nei capelli: rottami entry-level giapponesi di 25 o 30 anni fa spacciati per materiale valido ancora oggi!!! Il Pioneer PL12, tanto per citarne uno, è un discreto giradischi economico ma pagarlo più di 100 €, se perfetto, è follia vera e propria.
Per quanto riguarda le amplificazioni, visto che hai necessità di più ingressi e di un phono, forse la soluzione economicamente più ragionevole è proprio quella di un ampli integrato delle marche che hai indicato, lasciando perdere scelte un po' estreme come quella del T-Preamp + T-Amp che impongono, comunque, l'utilizzo di più cavi, qualche complicazione di troppo nelle connessioni ed una certa limitazione nella scelta dei diffusori, per via della ridotta potenza d'uscita.
Visto che il budget è limitato, meglio avere un range di scelta dei diffusori il più ampio possibile.
Tra prodotti italiani (Indiana Line, Chario, Aliante...) ed inglesi (KEF, Wharfedale, Tannoy...) c'è solo l'imbarazzo della scelta, se cerchi nell'usato. Dai un'occhiata in giro e sentiamoci di nuovo per una cernita finale.
Per il lettore CD hai ragione a dire che la scelta è più semplice: si trovano tante cose oneste a prezzi molto bassi.
Per il risultato finale mi preoccupa di più la stanza perfettamente quadrata, semmai. Sono abbastanza sicuro che qualche problema te lo creerà.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto per PC
Salve,
sono uno studente universitario (quindi squattrinato!) e avrei intenzione di approcciarmi al mondo hi-fi.
Premetto che per ora sono in un collegio universitario, in una stanzetta piccolina (circa 5,5x3m di base ma 5m di soffitto!) divisa in due da una specie di architrave. La parte in cui ascolterò la musica comunque è più piccola (3,5x3m).
Presto però mi tornerò a casa dai miei, dove dovei aver maggiori spazi. Ho intenzione, per prima cosa, di procurarmi un paio di buoni diffusori (budget intorno a 200€ la coppia). Ho letto bene (in recensioni su tnt-audio) di vari diffusori. In particolare vorrei però una recensione (o quantomento un'opinione) sulle Tannoy Fusion 2, reputate da un altro vostro lettore migliori di oltre "10 modelli tra cui Indiana Line Arbour 530, Klipsch RB 25 ed RB15, KEF IQ1 e Cresta 10, Boston VR1, PolkAudio monitor 50, Chario Silhouette 2 vie e delle torri Jamo bass reflex con dei bassi improponibilmente rimbombanti".
In quanto all'amplificatore, per ora ho un vecchio integrato sony ta-v3. Posseggo ovviamente un pc: potrei dunque acquistare anche un DAC/scheda audio esterna ud-10, per migliorare la qualità di ascolto. Di quali altri componenti potrei aver bisogno (cavi di qualità, un amplificatore migliore, ecc)? Può bastare il sopracitato DAC ud-10?
Una volta sistemato il mio impianto per un primo ascolto, vorrei inoltre mettermi a fare comparazioni sulla qualità audio dei file musicali (compressi da CD) che ho sul pc. In particolare, ho letto che il formato OGG vorbis è praticamente indistinguibile da un WAV non compresso: mi piacerebbe anche una recensione su questi aspetti, magari con paragoni rispetto ad altri formati (es. WMA, MP3, AAC, ecc) ovviamente alla massima qualità possibile nei vari settaggi (per gli MP3: vbr, cbr, ecc).
Un'ultima cosa: ovviamente, per ragioni di comodità, adesso ascolto quasi solo MP3 dal pc. Mi saprebbe consigliare un lettore CD di buona qualità (possibilmente sotto i 100€), o è sufficiente il lettore CD-ROM del pc, se post-processato dal ud-10? In fin dei conti, quando si "rippa" un CD in formato WAV (mediante programmi appositi come CDEX) non si fa altro che registrarne le tracce ad alta velocità... Quindi, interferenze elettrostatiche nei cavi e vibrazioni del case a parte (sistemabili in genere), conta la qualità intrinseca del lettore?
Sperando di esser stato chiaro (e scusandomi per la prolissità).
Grazie per l'attenzione,
Alessandro - E-mail: alegeott (at) yahoo.it

LC
Caro Alessandro,
se è vero che ti interessa avvicinarti all'alta fedeltà, lascia perdere i formati compressi di tipo "loss", di qualunque genere essi siano. Molto meglio affidarsi a formati lossless tipo FLAC ed altri. Ne abbiamo parlato qualche settimana fa su questa stessa rubrica,
Vol. N. 451.
Puoi certamente usare il PC come sorgente, con un UD-10 in uscita puoi ottenere risultati ancora migliori. Ti consiglio tuttavia, se non hai fretta, di attendere il DAC vero e proprio di Trends Audio, che dovrebbe essere una sorta di UD-10 ma con uscite linea (e non cuffia). Concentra per ora tutti i tuoi sforzi su un paio di casse di buona sensibilità (tipo Klipsch, Indiana Line...) anche di piccole dimensioni, vista l'area d'ascolto. Queste ti permetteranno di utilizzare un amplificatore tipo il Trends Audio TA 10.1: in 9 mq, con diffusori da 91/92 dB, la sua potenza sarà più che sufficiente. Coi 200 € stanziati per i diffusori, specie nell'usato, qualcosa dovrebbe venir fuori facilmente. Nel nuovo, una coppia di Klipsch RB10 o di Indiana Line Arbour 5.06 si trova per meno di 250 €. Ancora meno per le 4.06. In alternativa anche le Klipsch Synergy B-2. Nell'usato, come dicevo, si può acquistare anche meglio. Essendo alle prime armi, però, forse è meglio non rischiare troppo.
Se per caso le finanze non dovessero essere sufficienti per acquistare tutto, rimanda pure l'acquisto del nuovo ampli, il tuo Sony attuale può ancora fare la sua parte.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade generale con 2500 €
Egregio Lucio,
sono un cinquantenne non audiofilo che quasi si vergogna a chiederti consiglio, ma non voglio sprecare altri soldi, visto che ho due figli molto piccoli.
Ho già avuto diverse fregature a causa di riparazioni disoneste. Dovrei rinnovare (non urgentemente) l'impianto fine anni 80 (ampli YAMAHA AX 900, 130 watts Rms per canale; casse B&W DM 330, 100 watts rms, 91 db, brillanti e morbide; cd player Sony CDP 390) per acciacchi di età. Ascolto musica tranquilla (etno-popolare, vocale, strumentale, jazz, classica con occasionali puntate rock ad alto volume per sfrenarmi insieme a Giacomo e Lorenzo, i miei due Hi-Fi di 4 anni e mezzo e 2 anni e mezzo) in circa 22 mq (quasi rettangolo).
Sogno un impiantino onesto senza upgrade successivi con budget di 2000-2500 Euri che magari mi accompagni per altri 20 anni. Nella tua rubrica mi aveva intrigato il NAIM NAIT 5i, sia da abbinare, momentaneamente, alle B&W che come nuovo punto di partenza.
Confortandomi mi dicesti che il NAIT 5i va bene con le DM330 ed è un'ottima scelta anche per eventuali upgrade futuri. Avevo pensato di abbinarvi le ALIANTE CNM Tower o le recenti ALIANTE NOVA (sono perplesso per il woofer sopra, quello in piano, causa polvere e oggetti in caduta libera lanciati dai piccoli).
Senonchè il tecnico, riparatore del mio impianto, nonché progettista di valvolari, mi ha confuso le idee. Secondo lui in ambiente di 22 mq con, seppur sporadica, esigenza di liberare un po' di watts, pur essendo il NAIT 5i molto dinamico, con diffusori di medio bassa impedenza, tipo i miei, sarebbe ai limiti, potrebbe crollare con danni da clipping ai diffusori (tweeters?)!
Sudori freddi: il mio primo impianto con ampli Sansui di 45 watts ogni anno rompeva i tweeters delle CORAL CX 7 da 80 watts causandomi colpi al cuore ed alle tasche. Fortuna che un riparatore, da cui comprai usate le B&W DM 330, mi consigliò la sua filosofia di base: ampli di potenza pari o superiore alle casse. Comprai lo YAMAHA. Il connubio ha resistito bene per quasi 20 anni.
Il NAIT 5i, secondo Genni, l'ingegnere restauratore, essendo un ampli con 50 wattts rms, a potenze medio-alte continue, non ha riserve tali da garantire un ascolto buono e soprattutto sicuro in ambienti di medie dimensioni. Non ci ho capito molto (pressione sonora?), ma, secondo lui, per ascolti a potenze tranquille, calcolando 1 db ogni 10 mq, in 20 mq ci vogliono 2 db. In caso di potenze continue più elevate, nel mio ambiente, occorrerebbero 3-4 db continui, ma considerando i picchi, ne occorrerebbero di più (5 db e più) ed il NAIT 5i potrebbe non farcela perché non le supporta a lungo. Secondo lui, quale riserva di potenza è meglio il mio vecchio YAMAHA AX 900 o un pre con finale potente (i pre e finale non mi garbano).
Come se non bastasse a confondermi le idee ti ci sei messo pure tu con due complicazioni sortemi scorrendo le tue recensioni:

  1. Quella sul TA 10.1 che mi ha attirato molto, anche se per me vedrei più adeguato il T Hi Fi Power TIS (per sedare le suddette ansie da clipping);
  2. Quella sui vinile facendomi recuperare dalla soffitta il mio vecchio giradischi SANSUI FRD -35 e ponendomi il problema dell'ingresso phono che sia il NAIT 5i che il T Hi Fi Power TIS non hanno.
Come sorgente digitale sono al buio così come diffusori alternativi alle torri Aliante. Sono confuso. Cosa mi consigli?
Scusa la mia ignoranza e lungaggine.
Con stima e profonda ammirazione,
Michele - E-mail: connolami (at) libero.it

LC
Caro Michele,
in tutta sincerità, ho forti dubbi che tu abbia bisogno di tutta questa potenza, specie con diffusori da 91 dB in 22 mq. In ogni caso, continuo a ritenere i 50 watt continui del Nait 5i (che diventano 500 di picco su 1 ohm) assolutamente sufficienti per i tuoi diffusori e per il tuo ambiente, a meno che non sia solito ascoltare a volumi da discoteca (non credo). Continuo anche a ritenere inadatto, come già ti dissi, un amplificatore di pochi watt come il T-amp o il Trends Audio. Tra l'altro, l'esigenza di uno stadio phono escluderebbe sia il Naim che altri amplificatori con ingresso solo linea. Vedrei meglio un grosso integrato Rotel di qualche anno fa, dotato di ingresso phono o anche una delle coppie pre+finale che elencasti come offerte in una lettera di qualche mese fa.
Al momento NON sostituirei i diffusori, a meno che non siano difettosi. Le B&W DM 330 erano dei buoni diffusori, con una gamma bassa "importante". Per avere lo stesso impatto e la stessa profondità temo debba rifuggere da diffusori con woofers di dimensioni troppo contenute.
Infine, un suggerimento: il riparatore che ti ha dato quei consigli sulla potenza necessaria non avrebbe qualche ampli di bassa potenza da farti provare? Così saresti in grado di capire di quanti watt hai realmente bisogno. Sarebbe un esperimento interessante!
Infine la sorgente digitale. Se il tuo Sony fa le bizze, puoi sostituirlo con qualcosa di nuovo da scegliere nei cataloghi di NAD, Rotel, Harman Kardon. Tutto dipende dal budget a disposizione e quindi dalla decisione di sostituire o no i diffusori. Ripeto, se funzionano, io non li sostituirei.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori di classe elevata in impianto entry-level
Caro Lucio,
Perdonami se dopo averti vessato con le mie numerose richieste di consigli riguardo l'acquisto di un nuovo impianto, coinvolto nel mio stupido "gioco della torre" della mail scorsa, ho anche cominciato a darti del tu: spero che non te ne abbia a male ma oramai il viaggio intrapreso mesi fa verso la scelta del "miglior impianto entry level per le mie orecchie" comicia a diventare una specie di labirinto che comincio a volere condividere sempre più con un "amico" oltre che con un "esperto".
Contento e del tuo ultimo consiglio circa le Kef iq1 sono andato subito dal negoziante per prenotare un ascolto.
Le Kef arriveranno in settimana ma, nel frattempo, il rivenditore mi ha "disorientato" proponendomi un'offerta che, nonostante sia fuori dal mio budget che avevo in origine intenzione di impegnare, a detta sua è impedibile.
Trattasi di una coppia di ProAC Studio 100 che mi darebbe al costo di 900€ comprensivi di ottimi stand (a fronte di circa 1500€ che costano in genere i soli diffusori, come mi sembra avere constatato sul web).
Cosa ne pensi, anche in considerazione dell'abbinamento con l'ampli NADc315bee e per l'ascolto prevalentemente di musica classica, a volumi moderati in ambiente medio-piccolo di circa 17mq?
Premetto che se decidessi di fare questo ulteriore salto dovrei, molto probabilmente, rinunciare in prima battuta al lettore CD NAD515bee e cominciare con il JVC in vendita su Playstereo.
Non è che i diffusori ProAc, fatta salva la qualità intrinseca senz'altro più alta rispetto ai diffusori fin qui da me presi in considerazione, non riuscirebbero ad "esprimersi" con i Nad "entry level"?
Non è che con il NADc315bee, i ProAc suoneranno grosso modo come gli altri diffusori vanificando la spesa?
Grazie ancora!!
Un sempre più disorientato
Carmine - E-mail: cesposito (at) enav.it

LC
Caro Carmine,
in questi anni di lunga militanza nel settore HiFi ho imparato una cosa: le occasioni imperdibili si presentano costantemente. Quel che non capisco, invece, è come gli audiofili si lascino così facilmente intrigare da proposte al di sopra delle proprie possibilità tanto da dover rinunciare ad acquisti equilibrati pur di prendere al volo l'ennesima occasione imperdibile. E' un discorso che ho fatto molto spesso su queste stesse pagine e la maggior parte delle volte era riferito ad acquisti impulsivi di diffusori di classe troppo elevata rispetto al resto dell'impianto. Quel che ho sempre rimarcato e che farò ancora una volta è che non c'è niente di drammaticamente sbagliato nell'affiancare diffusori di classe a componenti economici, purché si sia ben consci dei seguenti fatti:

  1. Tali diffusori difficilmente potranno esprimere tutto il loro potenziale, quando affiancati da partners non all'altezza. Per questo motivo, l'eventuale "plus" che potrebbero dare sarebbe almeno in parte mascherato da deficienze a monte di essi.
  2. Più i diffusori sono di classe e più sono esigenti in termini di partners. I motivi sono due: da una parte sono rivelatori e mettono in luce le deficienze dei componenti a monte, dall'altra spesso sono ostici da pilotare, obbligando così il loro possessore ad investire cifre importanti almeno nell'amplificazione.
Questa tua lettera è un po' datata, quindi immagino che nel frattempo tu abbia già fatto le tue valutazioni ed ascolti, prendi questa mia dunque come un semplice avvertimento generale. Magari il sistema che stai andando a costruire ti soddisfa pienamente ma dubito che riuscirai a liberarti dal dubbio di aver inserito le ProAC in un collo di bottiglia. Conosco la psicologia audiofila, quel tarlo inizierà a rodere molto presto, costringendoti ad altri acquisti. Non c'è niente di male, basta esserne consci.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Bassi deboli e confusi
Buongiorno Direttore,
mi congratulo nuovamente per il servizio che offre a questo hobby con la moltitudine di chiarimenti che pazientemente riesce a dare a chi come me può non avere l'esperienza necessaria a fare buoni acquisti.
Le chiedo gentilmente un consiglio per un eventuale upgrade del mio attuale impianto costituito da:

Sono attualmente soddisfatto del mio impianto, apprezzo molto la gamma medio-alta precisa e dettagliata ma allo stesso tempo calda e raffinata. Sulla gamma bassa invece trovo qualche lamentela in quanto ritengo sia poco controllata e piuttosto debole (ma questo potrebbe essere anche dovuto al posizionamento poichè sono costretto a tenerle ad un buon metro dalle pareti).
Mantenendo inalterati i miei attuali diffusori stavo pensando ad un eventuale upgrade delle elettroniche al fine di raggiungere un maggior controllo in gamma bassa e magari anche una maggiore velocità preservando però la dolcezza della gamma medio-alta. Il budget che mi ero prefissato magari cambiando per ora un solo componente era di circa 1300 euro tenuto conto anche dal ricavo che avrei vendendo una delle mie elettroniche.
Nel ringraziarla per la sua cortesia porgo
Distinti Saluti,
Damiano - E-mail: damiano.santinelli (at) imesaspa.com

LC
Caro Damiano,
tutto quel che riferisci suona abbastanza strano. Né le KEF né le elettroniche NAD hanno le caratteristiche che hai descritto. Anzi, come in tutti i diffusori di impostazione simile (doppi woofer in reflex da pavimento), il rischio è sempre quello di avere una certa enfasi della gamma bassa e medio-bassa. Il fatto che tu riferisca di una gamma bassa "debole e confusa" mi fa pensare piuttosto ad un problema di posizionamento e/o di ambiente. Se così è, cambiare amplificatore non servirà a molto, temo. Devi prima fare un po' di esperimenti di posizionamento e/o di trattamento acustico della stanza, ad esempio prova ad avvicinare i diffusori alla parete posteriore o ad angolarli verso il punto d'ascolto e vediamo che succede.
Se fossi impossibilitato a modifiche o spostamenti in tal senso, prima di acquistare un altro amplificatore, chiedi di poterne ascoltare qualcuno nel tuo impianto. In situazioni come queste, la prova del nove è rappresentata certamente da un confronto sul campo. Se il problema è ambientale (come penso) salterà nuovamente fuori con qualunque amplificatore.
Infine, il mio solito avvertimento: i bassi talvolta sono completamente assenti da alcune registrazioni, cercarli sempre e comunque, profondi e potenti, è una pura e frustrante utopia che porta inevitabilmente a continui e costosi acquisti che non risolvono il problema.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tanto rumore per nulla
Caro Lucio,
le riflessioni che questo titolo (lo ammetto, un po' esagerato) suggerisce potrebbero essere davvero tante, ma intendo limitarle a quegli spunti che credo possano essere di comune interesse.
Vorrei partire dalla (spiacevole) vicenda che ha visto protagoniste delle belle Sonus Faber di un tuo lettore fuse per eccesso di potenza, non da un amplificatore da 200 watt, ma da un integratino da 50 e ben al di sotto del livello di clipping.
Ebbene, come giustamente avevi sottolineato nella prova delle Concertino, i 30 watt minimi consigliati erano eccessivi, tanto che questo pareva essere nei fatti quasi un limite massimo, come del resto era lecito aspettarsi: per il (tuo) sano principio in base al quale le Ferrari non arano i campi, un diffusore hi-fi è e deve essere progettato principalmente per suonare bene. Questo è ciò che i veri appassionati si aspettano ed un costruttore serio e prestigioso come Sonus Faber si rivolge proprio a questa tipologia di clienti.
Sono pertanto convinto che nessuno di loro s'indignerebbe alla vista di una targhetta con scritto a chiare lettere "Power handling: 30 W RMS max." o nel leggere sul manuale d'uso "Si consigliano amplificatori sino a 30 Watt RMS", aggiungerei "di qualità almeno buona": questa è la discriminante e non a caso, a detta dello stesso progettista, le Concertino col T-Amp suonano davvero molto bene.
Sarebbe a mio avviso opportuno che i costruttori rivedano i dati relativi alla potenza, al fine di fornire informazioni oneste e corrette, che possano tutelare i loro clienti.
Passando dal nostro mondo al resto del mondo, pare che il rumore sia preferito alla musica, soprattutto tra i giovani: ci sarà pure una certa dose di allarmismo che in questa ormai americanizzata società non manca mai, ma è certo che il rispetto per il proprio udito non è pratica molto diffusa.
E' infatti innegabile che frequenti serate in discoteca e costante uso di auricolari (a volumi che superino il frastuono del traffico) non è certo un toccasana per l'orecchio. Poi non c'è da stupirsi del fatto che molti preferiscano spendere 2000 euro per un Bose che "suona" come un barattolo anziché 200 per un T-Amp e una coppia di minidiffusori Indiana Line, che suonano davvero.
Tornando al nostro mondo, e con questo concludo, ieri sera ho assistito alla proiezione del film "Tartufo" di F. W. Murnau, musicato da Passo Uno (www.passouno.org), inviato da un mio carissimo amico che fa parte del gruppo: tutti giovani musicisti, che hanno fatto davvero un bel lavoro. Ma la cosa che ha reso ancor più significativo questo momento è stato trovarmi in questo piccolo locale circondato da tanti altri giovani, tra l'altro mentre a pochi chilometri si svolgeva il derby Inter-Liverpool.
Certo, non siamo la maggioranza, ma di giovani che danno importanza alla musica ce ne sono :-)
Un caro saluto.
Andrea - E-mail: andrea_gianelli (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
ti ringrazio per i preziosi spunti di riflessione. Il problema della potenza massima sopportabile dai diffusori è vecchio come l'HiFi. Se i Costruttori dichiarassero "massimo 30 watt applicabili" venderebbero un terzo di quei diffusori. La maggior parte delle persone acquista i diffusori in funzione dei watt, credendo che più watt sopportano e più suonino forte. Questo errore clamoroso è figlio di tanta disinformazione nata nel boom dell'HiFi ovvero negli anni '70. A rinforzare questo errore metodologico si è poi messo il mondo dell'audio per PC, dove dichiarare potenze mirabolanti (2000 watt PMPO, qualunque cosa questo significhi) è la regola prima per poter vendere.
Credo sia di fatto impossibile correggere oggi una tanto radicata convinzione. Tra l'altro, mi permetto di osservare che tale situazione è anche figlia degenere di una educazione scolastica carente nei settori scientifici, in particolare della fisica e della matematica. E' chiaro che se si hanno informazioni sbagliate o incomplete sul significato di potenza in watt non è semplice evitare da soli il tranello commerciale. Sarebbe sufficiente fare la distinzione tra "potenza applicabile" e "potenza generata". Sarebbe un discorso lungo e complesso, mi fermo qui per non degenerare nell'off-topic.
Sull'uso smodato di cuffie e di musica compressa si è già avuto occasione di parlare e scrivere più volte ma fa piacere notare, di tanto in tanto, qualche giovane che si preoccupi della qualità anziché della quantità. Non occorre tuttavia farsi illusioni: da sempre la maggior parte delle persone non è stata in grado di valutare la qualità. Quantità e prezzo (meglio se alto) sono gli unici fattori discriminanti in un acquisto, di qualunque genere merceologico.
Grazie per il contributo,
Lucio Cadeddu

Nuovo giradischi
Un buongiorno a voi tutti e in particolare a Lei, Direttore. Come molte delle lettere che arrivano alla vs. redazione anch'io ho bisogno di un consiglio. In particolare vorrei capire se cambiare il mio attuale giradischi.
Cominciamo: il mio impianto attuale (nelle sue componenti basilari, ampli e piatto) ha circa 30 anni, è composto da amplificatore Pioneer SA 706, giradischi Pioneer PL 516 con testina Shure M95ED e diffusori B&W DM 560. Il tutto era integrato da una piastra a cassette AKAI a 3 testine (di cui non ricordo il modello) che è stata sostituita da un deck Minidisc della Sony MDS-JE510 col quale registro il mio amato vinile per riascoltarlo senza rovinare gli originali.
Il lettore CD/DVD è un Toshiba, anche qui non ricordo il modello, (sto scrivendo dall'ufficio), ma comunque non ha importanza in quanto ho acquistato un integrato per poter vedere anche i DVD risparmiando spazio.
Tutto questo è inserito in una stanza di circa 5,5 mt x 3,75. I diffusori sono situati sul lato lungo, pavimento in parquet, 2 tappeti e tenda alla porta finestra.
La cifra che vorrei spendere dovrebbe essere compresa tra i 300 e i 500 euro. Un modello che, almeno esteticamente, mi piace è il Denon Dp-300f che si avvicina molto al mio budget di spesa. La mia domanda, oltre al consiglio che spero di avere su cosa acquistare, è: prendendo un piatto di questo prezzo e prestazioni avrò un miglioramento o conviene alzare leggermente la spesa da investire?
Volendo potrei acquistare anche un nuovo ampli (budget simile al piatto).
Ah, dimenticavo, ascolto soprattutto rock, blues e simili con puntate verso il jazz classico degli anni 50-60.
Grazie,
Salutoni e complimenti
Pietro - E-mail: p.losurdo (at) italferr.it

LC
Caro Pietro,
se non ho capito male, il piatto Denon in questione ha un pre fono incorporato. Non mi sembra il caso di pagare qualcosa che non ti serve. Per quella cifra, tra l'altro, puoi acquistare dei giradischi di qualità migliore e, eventualmente, più facilmente rivendibili in caso di ulteriore upgrade. Sto pensando a diversi modelli ProJect, ad esempio l'RPM1 o il Debut III, entrambi dotati anche di buona testina Ortofon già montata. Oppure qualche Goldring.
Il salto qualitativo rispetto alla tua situazione attuale sarebbe sensibile. A questo punto l'ampli diventerebbe il vero collo di bottiglia, un po' per la sua qualità intrinseca (conosco quella serie di amplificatori Pioneer) un po' per l'anzianità.
Ti servirebbe dunque un ampli con ingresso fono, per la cifra che hai stanziato ci vedrei benissimo il Rotel RA 04 (meno di 400 €, nuovo). Il salto qualitativo, anche in questo caso, sarebbe MOLTO sensibile. Oppure, volendo risparmiare, da cercare nell'usato vecchi modelli NAD, Arcam, Audio Analogue, Harman Kardon.
Infine, un'osservazione/consiglio. Con un buon giradischi, ben regolato e dotato di testina nuova la possibilità di rovinare i vinili è estremamente bassa. Copiare il vinile su MiniDisc è un puro nonsenso, tanto vale scaricarsi gli MP3 di quei dischi.
Se il tuo impianto ha 30 anni, deduco che anche tu non sia più un ragazzino (neppure io lo sono più, d'altra parte). Detto con tutto il tatto che riesco ad usare, un vinile suonato in buone condizioni sopravviverà a me ed a te. Non è bello sentirselo dire ma è così. In ogni caso, se anche si dovesse rovinare irrimediabilmente (evento molto raro) si può sempre riacquistare, ora che ormai si sta ristampando molto materiale su questo supporto, senza contare che nell'usato si trovano LP in quantità industriali (anche su Ebay).
Rinunciare all'ascolto del vinile "puro" per soppiantarlo con un surrogato compresso è tristissimo e, per quanto scritto sopra, del tutto inutile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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