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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. 1.000 euro: nuovo o usato?
  2. Consiglio su amplificatore usato
  3. Alternativa al tappetino
  4. Re: Problemi con l'analogico
  5. Piccole grandi sorprese
  6. Upgrade per una migliore immagine
  7. Brutta fine per delle Moda
  8. Re: Quell'irresistibile voglia di upgrade
  9. Nuovo giradischi
  10. Upgrade / downgrade?

1.000 euro: nuovo o usato?
Gentile Lucio,
da utente di "compattino" Pioneer (oltretutto datato) ho voglia di liberarmi al più presto dell'ignobile aggeggio per entrare, sia pure a piccoli passi, nel mondo dell'Hi-Fi. Il budget è limitato a circa 1.000 euro, almeno per ora. E grazie a Tnt comincio se non altro a orientarmi in un mondo a me davvero poco conosciuto. Veniamo al dunque.
Avrei individuato tre opzioni, tenendo conto che ascolto di tutto, escluso rock pesante, con prevalenza jazz, fusion, musica acustica :

  1. Seguire il tuo consiglio e prendere un'accoppiata monomarca per ampli e cd (Rotel, Cambridge Audio, Denon, etc.) e poi un paio di casse italiane (da pavimento, di questo sono convinto);
  2. Prendere l'Audio Analogue Enigma o l'Arcam Solo (lo so, sono fuori budget, ma in quel caso andrei sul pagamento rateale): mi piace in fondo l'idea di avere tutto in uno, anche se dell'Enigma c'è una recensione non troppo positiva sul vostro sito e il dubbio è che in caso di upgrade dovrei cambiarlo in blocco.
    Comunque in questo caso andrebbe bene comunque la scelta di diffusori tipo Indiana Line 5.02 (o in alternativa torri Wharfedale, Tannoy, Mission della stessa fascia di prezzo)?
  3. Prendere un impianto usato di un amico, così composto: Audio Analogue Puccini SE, Arcam 70 cd, Sonus Faber Concertino, a 1.000 euro che mi pare un prezzo ottimo.
Un'ultima cosa sui diffusori. Sempre seguendo le indicazioni e le recensioni di Tnt, mi avevano incuriosito le Aliante Cnm Tower (che vengono offerte con meccaniche Arcam), ma quando sono andato per ascoltarle sono stato frenato dal venditore, il quale sostiene che sono state pensate per musica "colta", jazz o classica. Sono davvero così orientate?
Grazie,
Luca - E-mail: luca.simeone (at) tiscali.it

LC
Caro Luca,
se hai la possibilità di ascoltarlo con attenzione, prendi pure l'impianto dell'amico. Ottimi prodotti, ben abbinati e la certezza di avere un suono senza sorprese, nel senso che almeno conosci già come suona "tutto insieme". Il prezzo non mi pare così "ottimo" come lo definisci tu, a meno che compresi nell'insieme non ci siano anche cavi, supporti per i diffusori, imballi originali e manuali. Allora si comincerebbe a ragionare.
In alternativa, se ti piace il tutto in uno, prova a cercare (in UK si trova facilmente) un Linn Classik usato (ampli, tuner, CD in un unico cabinet). Le ultime aste su Ebay si sono chiuse con prezzi variabili tra i 480 ed i 700 €. Potresti collegarci qualunque sistema di diffusori, anche le torri da pavimento che mi sembra ti piacciano particolarmente. A proposito, è pura fantasia che le Aliante CNM Tower vadano bene solo con la Musica "colta" e male con quella "ignorante". Tra l'altro, già fare questa distinzione mette in evidenza una certa dose di ignoranza musicale. Per fortuna le casse non sono dotate di intelligenza propria, tanto da renderle capaci di decidere quale Musica prediligere, altrimenti si farebbero grasse risate a sentire affermazioni come questa. Le CNM Tower sono un prodotto abbastanza "generalista", invece, pensato non solo per ogni genere di Musica ma anche per il cinema in casa (ecco che significa "CNM").
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su amplificatore usato
Salve e complimenti per il prezioso lavoro che svolgete.
Mi sono affacciato da poco al mondo hifi e vorrei chiedervi qualche consiglio per approcciarmi al mondo dell'usato, visti i prezzi elevati del nuovo.
Presso un rivenditore ho avuto modo di ascoltare e di apprezzare un Cyrus pre + alimentatore psx per totale di 600 euro associati ad un finale b&k st 140 per 600 euro.
Per l'ascolto ho portato i miei attuali diffusori: indiana line 4.20 arbour che non hanno sfigurato affatto nel gruppo anche se potrei upgradare i diffusori in futuro. I menzionati pre+ finale usati mi hanno soddisfatto molto più di un arcam DiVA A70 Amplifier nuovo provato in stesse condizioni. Infatti l'accoppiata cyrus-b&k, ha evidenziato un suono molto dettagliato, brillante nei medio-alti ma non asciutto nei bassi ed anche uno studio per pianoforte di chopin che mi aveva sempre insoddisfatto su altri impianti mi ha sorpreso per ricchezza di dettagli e naturalezza di riproduzione.
Altra cosa che mi ha sorpreso è che l'ascolto di un cyrus 8 integrato (quindi pre+ finale di stessa casa) di nuova generazione presso altro rivenditore mi ha soddisfatto meno.
Ora, ho visto la vostra sezione su come avvicinarsi all'usato e come valutare lo stato di una componente usata, ma non so come orientarmi riguardo:

Scusate per le forse troppe domande e grazie in anticipo per la disponibilità.
A presto,
P.S. L'impianto in questione è destinato al mio salotto, un ambiente di 4x4 metri.
Danilo - E-mail: danilo.dongiovanni (at) gmail.com

LC
Caro Danilo,
se quella accoppiata ti è piaciuta così tanto e se l'hai trovata superiore a soluzioni alternative sulla carta più "appetibili" o moderne, non vedo problemi ad acquistarla. Il finale è però troppo caro, se usato. E se non è usato è comunque vecchio, quindi dovrebbe costare meno. Tieni conto che, se fai una ricerca rapida su Ebay, l'ultima asta di un ST 140 IN ITALIA si è chiusa circa 4 mesi fa a 232 €. Siamo molto lontani dai 600 richiesti. Il prezzo del pre + PSX mi sembra invece molto onesto. Per quanto riguarda possibili alternative...io proverei a sentire finali di casa Cyrus, da abbinare al pre della medesima Casa. In generale, la compatibilità è assicurata. Relativamente a pre e finali di case diverse, c'è da tener conto dell'impedenza d'ingresso del finale che dovrebbe essere almeno 10 volte quella d'uscita del pre ed i livelli d'uscita di quest'ultimo devono essere compatibili con la sensibilità d'ingresso del finale. E' difficile comunque trovare elettroniche del tutto incompatibili, questi valori elettrici sono grosso modo "standard", almeno su prodotti non troppo particolari.
Infine, per quanto riguarda le "quotazioni" dell'usato non esiste l'analogo audio di Quattroruote. Tenere aggiornato un simile database, tenendo conto delle decine di migliaia di prodotti esistenti, sarebbe impossibile. Diciamo che in generale ci si basa sulla regola del 50% dell'ultimo listino disponibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Alternativa al tappetino
Gentilissimo Direttore,
Le scrivo riallacciandomi a una vostra recente recensione sul tappetino per giradischi Achromat: rientro nella categoria degli smanettoni dell'Hi-Fi ma invece di insistere sui tappetini ho fatto altro sul mio Pro-ject RPM4: come ben sapete in origine monta un tappetino di feltro (odio tutti quei peletti che poi si attaccano al vinile!) dopo varie modifiche ora ne ho fatta una drastica: ho applicato sul piatto 16 dischi Glisdome prodotti in Francia dalla Erels di cui avete parlato nell'articolo sullo spostamento delle elettroniche pesanti.
I dischetti sono rigidi e leggermente flessibili per un millimetrico strato di materile più morbido che assorbe ogni vibrazione.
I dischi hanno acquistato un dettaglio e una rotondità di bassi che mi è piaciuta subito (ho anche fatto un clamp di 380grammi che applico ad ogni ascolto) so che magari vi sembrerà una modifica un po' drastica o folle, ma non la cambierei per nulla al mondo!
Ringraziandovi per le idee e gli spunti che ogni giorno mi date vi auguro buon lavoro.
Paolo - E-mail: paolo.gaudenzi (at) unibo.it

LC
Caro Paolo,
grazie della dritta, confesso di non averci mai pensato. Il motivo è semplice: ho sempre ritenuto utile che il vinile fosse quanto più a stretto contatto con il piatto, per almeno due ragioni. Intanto si limitano gli errori di pitch, dovuti a microslittamenti tra piatto e disco. Questo problema si minimizza con l'uso del clamp, come giustamente hai fatto tu. In secondo luogo il vinile ed il piatto stesso, mentre girano, vibrano e risuonano. Se tra i due c'è un materiale morbido e smorzante (feltro, sughero etc.) una parte di queste microvibrazioni viene eliminata. E' pur vero che esistono ottimi giradischi che non fanno uso di tappetino, ad esempio molti di quelli che utilizzano piatti in acrilico o materiale analogo.
Infine, una osservazione: mi pare molto strano che i pelucchi del feltro si attaccassero al vinile...a me non è mai successo (ho usato tappetini in feltro sia Linn che Rega).
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Re: Problemi con l'analogico
Gent.mo direttore,
finalmente, grazie ai suoi preziosissimi consigli, siamo venuti a capo della questione.
Infatti il "fischio" scompare quando stacco la spina al giradischi. In ogni altro caso da lei suggerito il problema rimane. E adesso come risolvo?
Filtro di rete?
Grazie infinite.
Era un cruccio e un'ossessione!
Fernando - E-mail: f.sbrandolino (at) aqp.it

LC
Caro Fernando,
vedi che alla fine una soluzione l'abbiamo trovata? Ora si può procedere in diversi modi. Proverei ad alimentare il giradischi da un'altra presa, posta in un'altra stanza, anche tramite una lunghissima prolunga. Occorre infatti capire se il disturbo sia indotto sulla linea elettrica e quindi "captato" dall'alimentazione dell'amplificatore oppure se si tratti di qualcosa di aereo tipo interferenza elettromagnetica. In quest'ultimo caso un filtro di rete servirebbe a poco.
Proverei anche a far fare ai cavi di segnale e di alimentazione dei percorsi diversi, distanziandoli il più possibile gli uni dagli altri ed evitando matasse di filo arrotolato. Mi pare di ricordare che avessi già provato con gli anelli in ferrite attorno ai cavi di segnale...prova a metterne uno o due intorno ai cavi d'alimentazione, del giradischi e dell'ampli. Un'altra prova da fare potrebbe essere quella di ricorrere a cavi d'alimentazione schermati, o commerciali o autocostruiti secondo i nostri progetti fai da te.
Dopo tutte queste prove si dovrebbe capire qualcosa di più. Non mancare di tenermi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Piccole grandi sorprese
Gentile direttore, il mio impianto è formato da:

Dopo tanti anni di disaffezione verso il mondo hi-fi (causa prezzi assurdi), la scorsa primavera ho acquistato un TA 10.1, per usarlo come amplificatore... estivo. Ti assicuro che nel periodo giugno- settembre, la sola idea di accendere la mia piccola stufetta a valvole (un Audio Innovation 400) era sufficiente a farmi passare la voglia di musica. Bè, il piccoletto non solo non scalda, ma suona pure, tanto da costringere il valvolare, pur buono, in panchina. Si è riaccesa la passione per la sperimentazione, perchè questo integrato ha delle potenzialità che mi sembrano non espresse compiutamente.
Ho provato ad alimentarlo con uno stabilizzato ZG da 5 A, ma con risultati deludenti (meglio lo switching di serie); qualche miglioramento l'ho invece ottenuto con una batteria al piombo da automobile, mentre mi sembra poco equilibrato il risultato fornito da una ricaricabile per luci di emergenza.
Qual'è, a tuo parere, la soluzione migliore: uno stabilizzato di qualità, sul tipo dell'alimentatore King-Rex? Oppure la soluzione a batterie, come l'apparecchio proposto da Audio Magus? O ancora, un alimentatore lineare?
Quello fornito in dotazione, pur suonando bene, mi pare davvero economico.
Vorrei anche tornare sull'argomento pre, che pure hai già affrontato. Ho provato un pre passivo a trasformatori, il TVC Promitheus Audio. Come rilevavi anche tu, qualcosa della magia del TA si perde inserendo un pre di prezzo umano e per me quel qualcosa è già troppo. Fra l'altro, il risultato più convincente mi sembra si ottenga usando comunque il TA come integrato e non configurato come finale di potenza. Com'è possibile, visto che si passa attraverso un componente aggiuntivo, il potenziometro, per di più non di grande qualità?
Devo rassegnarmi a cambiare ogni volta i cavi di segnale o posso usare un semplice selettore?
E infine: il TA modificato Mardis di Audio Magus consente un vero salto di qualità', oppure, vista la differenza di prezzo, è meglio restare sul prodotto originale?
Scusami per le tante (troppe?) domande.
Complimenti per la bella rivista. Grazie e cordiali saluti.
Beppe - E-mail: bepi2 (at) libero.it

LC
Caro Beppe,
certo che il TA 10.1 che pilota delle avide Sonus Faber Parva...è una bella sfida che, comunque, la dice lunga sulla effettiva necessità di potenza della maggior parte degli audiofili.
Per quanto riguarda l'alimentazione, non fidarti delle apparenze, l'alimentatore di serie del TA 10.1 fa il suo lavoro piuttosto bene e fare di meglio non è facile. Altri audiofili sostengono che il massimo si ottenga da una batteria al piombo...io non ho mai provato anche perché mi sentirei (ma è un problema mio) un po' idiota ad usare un ampli che sta nel palmo della mano e poi vanificare questo vantaggio di pesi ed ingombri con una batteria da auto in sala d'ascolto. Sarà che sto diventando sempre meno audiofilo...però...
E' curioso (e sintomatico) che tu sostenga "quello di serie, pur suonando bene, mi pare davvero economico". Questo è il frutto di decenni di trasformatori toroidali surdimensionati, messi dentro agli apparecchi high-end come specchietti per allodole, con la complicità delle riviste specializzate. Devi vedere allora cos'è l'alimentazione dei finali NuForce...ti verrebbe da ridere. I risultati, però, fanno ridere pochissimo, specie chi è abituato a giudicare l'HiFi in termini di quanto ferro si porta dentro casa. Il mio consiglio è di liberarti dei tuoi pregiudizi e di lasciare il TA 10.1 così com'è. Se vuoi davvero migliorare, puoi provare qualche modifica alla componentistica o...prepararti a metter da parte un bel po' di soldi per un ampli di qualità superiore.
Infine, non è vero che il risultato migliore lo si ottenga con il TA 10.1 usato come integrato. Con un buon pre alle spalle, è tutta un'altra Musica. Mi sembra strano che tu non abbia rilevato ciò utilizzando quel pre a trasformatori...non è che il cavo di segnale utilizzato fosse un collo di bottiglia?
Non ho fatto molte prove in merito ma già con il pre
P-100 della Burson Audio (meno di 1000 €) il Trends guadagna un'altra dimensione musicale.
Cerca, magari, un buon pre usato di qualche anno ed utilizza un cavo di segnale adeguato...vedrai che la differenza si sentirà. In ogni caso, il pre non è strettamente necessario, puoi usare un semplice selettore di ingressi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per una migliore immagine
Grazie a voi ho scoperto come ascoltare la musica con vera soddisfazione. Attuale impianto:

Ho a disposizione una stanza di 4X6m con casse disposte nel lato + lungo. Musica preferita del genere REM, Coldplay ecc.. Sono ben soddisfatto di dinamica, estensione e dettaglio del suono del mio impianto, ma vorrei poter allargare l'immagine, ricreando un palcoscenico il più coinvolgente possibile.
  1. Vorrei sapere come il suono viene influenzato dall'angolazione delle casse verso il punto di ascolto, ben sapendo che una buona distanza dalle pareti laterali e di fondo è importantissima. Dalle prove fatte mi sembra di percepire che più le casse puntano verso il punto di ascolto e più il suono è ben dettagliato ed esteso specie in gamma alta, ma sembra che si riduca la larghezza dell'immagine.
  2. Il mio impianto si può considerare equilibrato?
  3. Con intenzione di migliorare, quale dei componenti meriterebbe di essere sostituito per primo e tra quale ventaglio di possibilità di scelta porre la mia attenzione in funz. dei miei gusti musicali?
La ringrazio anticipatamente per le gentili risposte e sostengo che un servizio come il vostro, per gli amanti del buon Suono, sia veramente insostituibile.
Cordiali Saluti.
Emanuele - E-mail: emanelepa (at) libero.it

LC
Caro Emanuele,
il tuo impianto è certamente equilibrato, anche se in futuro non vedrei male un'amplificazione più recente. Tenendo conto dei diffusori, potresti stare ancora su un genere di amplificazione tipo il NAD attuale. Potresti valutare qualcosa di Audio Analogue, di ElectroCompaniet o magari ancora NAD ma di più alto livello.
Per quanto riguarda l'immagine, mi pare strano che angolando i diffusori verso il punto d'ascolto tu senta più alte frequenze...dovrebbe essere il contrario, visto che ascolti i tweeter fuori asse, dove l'emissione è inferiore. Prova ad angolarli molto verso il punto d'ascolto, anche a 45°, in modo tale che gli assi dei tweeter si incrocino ben prima del punto d'ascolto. Credo che, comunque, qualcosa migliorerà coi nuovi cavi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Brutta fine per delle Moda
Gentile direttore,
mi rifaccio vivo per chiedere un consiglio sul da farsi, nella speranza che con il vostro prezioso supporto tnt audio anch'io riesca a giungere al termine della mia opera di rivisitazione dello stereo. Partendo dalla catena (già valutata positivamente)

Ho sostituito l'ampli con un nuovo Audiolab 8000 SE. Risultato: un suono più definito ed equilibrato timbricamente, ma anche meno caldo e morbido (l'impressione che abbiamo mia moglie ed io è che abbia "meno bassi"). Possibile? Era il NAD il giusto partner del H/K? (l'ho cambiato per via di un piccolo difetto sul canale dx: dopo un po' di tempo andava ad intermittenza ma bastava variare il volume per ripristinare il funzionamento, insomma non mi dava molto affidamento anche perché l'avevo comprato usato un po' come esperimento, infine, lasciamelo dire, era pure "brutto" a vedersi...).
Ascolto musica rock e acustica, un po' anche di classica, mia moglie idem ma anche suoni più caldi e ritmati (es. latino americani). Il nostro target è realizzare un impianto "budget" (o anche intermedio) , ma con dei contenuti: cerchiamo un suono dettagliato ma anche caldo e dotato di buon "punch", e anche un po' potente per sonorizzare un ambiente open (soggiorno con cucina a vista, le casse sempre appese al muro con in mezzo la libreria, ri-sigh).
Vorrei chiederti se questi correttivi potrebbero migliorare la situazione:
  1. Ricorso a cavi di segnale e di potenza che mettano in risalto le basse frequenze e utilizzo biwiring (oggi sto usando dei cavi standard e no biwiring).
  2. Introduzione di un subwoofer attivo? (l'Audiolab me lo permetterebbe) oppure, in funzione delle nostre esigenze d'ascolto, un consiglio su come rivedere la catena .. non metto vincoli ma non vorrei buttare via tutto!!!
Grazie, e buon lavoro con tnt audio!
Marco - E-mail: penmar (at) tele2.it

LC
Caro Marco,
tutta la discussione è basata su presupposti errati: le casse "appese" al muro con in mezzo la libreria...è una situazione dalla quale aspettarsi risultati è quantomeno ottimistico. Non a caso, inserendo un amplificatore di qualità superiore il risultato peggiora. Quante volte ho scritto su questa Rubrica di accantonare ogni ipotesi si upgrade o anche solo di spese consistenti quando non si possono sistemare i diffusori in maniera ALMENO decente? Quante volte ho scritto: in questa situazione spendete il meno possibile ed acquistate dischi e biglietti di concerti? La tua esperienza ne è una conferma lampante!
Ora, cercare di rimediare ad una situazione così catastrofica cambiando ancora componenti, aggiungendo subwoofer e/o cavi è il modo migliore per buttare via altri denari inutilmente. O si mette mano seriamente alla disposizione dei diffusori oppure sarà uno stillicidio senza fine.
L'unica possibile soluzione è quella di tornare alla situazione di partenza, con l'ampli NAD 314 al quale, realisticamente, bastava solo una spruzzata di disossidante per potenziometri sul volume per tornare a funzionare al meglio. Ti consiglio di acquistarne uno usato, si trovano per poco. In alternativa acquistate un equalizzatore (usato, qualche decina di euro) ed aggiungete tanti bassi quanti ne volete. Non sarà HiFi, ma almeno tornerete ad ascoltare con più piacere. Tra l'altro, temo che i bassi che andate cercando sui dischi non ci siano sempre e comunque.
Ogni altra soluzione, stante quella disposizione dei diffusori, si rivelerà un inutile spreco di denaro. Povere Moda, aggiungo, non erano nate per questa fine.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Quell'irresistibile voglia di upgrade
Caro Lucio,
grazie mille per la risposta pubblicata di recente su TNT con il titolo "
Quell'irresistibile voglia di upgrade" (azzeccatissima d'altronde). Ti faccio un breve aggiornamento: sul lato casse alla fine ho comprato delle Rega Xel, in perfetto stato, sono casse di classe superiore rispetto alle mie Jura ed inoltre mi è capitata un'occasione (almeno così penso) a 650e...e sono del 2003 (ho l'originale della garanzia colla data). Il suono è molto più preciso e dettagliato, naturale, magari hanno i bassi meno coloriti ma ben presenti e controllati. Penso di aver fatto un buon acquisto.
Sul lato sorgente avevo pensato o di affiancare una meccanica al Meridian 563, tipo che so Micromega Duo Cd 3 (intorno ai €450 su ebay €900 da noi in Italia) o il CD 2.1 che ne dici? Oppure un integrato tipo Meridian 508.24 o ancora un Naim cdx5 o magari nell'usato un cdx o cds. Ogni suggerimento è ben accetto ovviamente.
Avendo anche una nutrita collezione in vinile, che incremento di tanto in tanto, stavo facendo un pensierino anche di upgradare la sorgente analogica; come ti avevo detto ho un AR Legend con una puntina Grado economica, cosa vedresti bene come possibile upgrade?
Grazie ancora e attendo tuoi suggerimenti
Ciao
Gianluca - E-mail: gianluca_morelli (at) yahoo.com

LC
Caro Gianluca,
continuo a pensare che un cambio di meccanica non ti farà compiere chissà quanti passi in avanti. Semmai, vedrei bene il passaggio ad una macchina integrata di qualità superiore. Tra quelli elencati vedrei molto bene sia il Naim CD5X o un CDX usato. Volendo restare sul family-sound di casa Meridian, cerca un lettore integrato di qualità adeguata (il 508.24 forse non basterebbe per un salto sostanzioso).
Per quanto riguarda l'analogico, invece, terrei il giradischi, che è molto buono, e sostituirei la testina. Volendo restare in casa Grado onde evitare cambi di personalità che potrebbero risultare eccessivi, mi sfoglierei il catalogo alla ricerca di un modello che vada d'accordo col budget. Potresti anche osare qualcosa tipo Grado Reference Wood Platinum (sui 300 euro). Non andrei troppo oltre, perché poi il pre fono diventerebbe un collo di bottiglia che non ti permetterebbe di apprezzare eventuali raffinatezze in più. E adesso non scrivermi dicendo che vuoi upgradare anche il pre fono!!!!! :-)
Hai già cambiato casse, vuoi cambiare sorgente digitale e migliorare la testina...ogni tanto anche fermarsi per godere (e capire, metabolizzare) dei risultati raggiunti non sarebbe male. Altrimenti si finisce per "ascoltare" gli upgrade e non la Musica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo giradischi
Salve Lucio,
ormai da mesi continuo a divorare il sito TNT dove ho veramente ottenuto non solo informazioni ma consigli utili.
Come le dicevo, attraverso il suo consiglio in mail precedenti, diverso tempo fa ho acquistato il Maestro 150 (NAD proprio non mi piaceva) e ormai le ore di rodaggio sono davvero tante e questo ampli mi piace molto molto molto anche se comincia a rendere dopo almeno un'oretta di funzionamento.
I diffusori sono sempre le Klipsch rf 35 che anche queste mi piacciono e non poco, i cavi sono dei G&bl economici ma funzionali.
Inutile chiedermi quale sarà la sorgente digitale (Maestro cd 192/24) ma per questo servono alcuni sacrifici in più e sarà rimandato alla tradizionale 13 esima.
In attesa di questo corposo acquisto vorrei sostituire il mio attuale giradischi Technics sl-q300 comprato per gioco in un reparto occasioni della mia città con uno un tantino migliore. Ed ecco il consiglio che vorrei da lei. sinceramente a me di trazione diretta o a cinghia non mi interessa; vorrei solo un giradischi affidabile che non richieda una manutenzione troppo importante e che mi regali solamente buoni ascolti.
Ho letto diverse recensioni sue nella rivista TNT e ho catturato tre possibili prodotti di mio interesse.

Sarei più propenso ad acquistare il nuovo anche se delle volte comporta più sacrificio ma la soddisfazione di averlo solo io per primo mi appaga. Chiedo scusa se mi sono dilungato così tanto.
In attesa di una sua risposta le chiedo se conosce qualcuno, dopo l'acquisto che mi possa aiutare nella taratura migliore del prodotto. Se fosse lei, sarebbe per me grande occasione per conoscerla.
Ancora grazie
Luca - E-mail: antropazius (at) tin.it

LC
Caro Luca,
i giradischi Rega sono estremamente semplici e robusti, ben suonanti e facilissimi da utilizzare. I nuovi P1, P2 e P3 sono giradischi che, quando già montati dal rivenditore, richiedono soltanto di essere utilizzati. Tanto per fare un esempio, un trittico P2 + braccio RB250R + testina Rega Bias si prende già montato con 550 €. La testina nasce già come partner ideale per il braccio e per la base. Col primo si ha la certezza di un allineamento ottimale grazie ai punti di fissaggio, mentre col secondo si ha la certezza di non sentire ronzii causati da incompatibilità elettromagnetiche tra motore e testina (talvolta capita che le testine captino il ronzio del motore).
In più, il giradischi è a telaio rigido: basta metterlo a livello su un buon tavolino (o mensola a muro) ed è pronto per funzionare. In quest'ottica non hai bisogno di persone che ti aiutino a tarare il giradischi: realisticamente ti sarà venduto già pronto per funzionare al meglio (dimatura, peso, skating etc.). In ogni caso, si tratta di operazioni semplici che trovi descritte con un linguaggio comprensibile sulle pagine di queste stesso sito (sezione
FAQ). Potresti fare, qualora fosse necessario, tutto da solo.
Quanto al mio "supporto", anche mettendo da parte la logistica (sto a Cagliari), non avrei il tempo per mettermi a regolare i giradischi degli altri....da tempo rimando sine die alcune tarature su uno dei miei, che ne avrebbe invero bisogno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade / downgrade?
Gentilissimo Lucio,
Volevo condividere con te le mie impressioni dopo aver effettuato le modifiche di cui ti avevo accennato qualche tempo fa nella mia predecente email. Oggi finalmente sono riuscito a rimettere insieme tutto l'impianto, compresi i cavi segnale TNT Shield che ho confezionato seguendo le chiare istruzioni di TNT.
Sostanzialmente ho eliminato le Cresta 2, i supporti Mission, il vecchio DVDp (quasi defunto, verrà presto sostituito da un DVDr), l'accoppiata NAD C320 / PrePhono Rotel RQ-970BX e separato fisicamente la Parte HT. Il TD150MKII è rimasto al suo posto, tuttavia prima di ricollegarlo ho dato un'occhiatina alla meccanica, lubrificato il cusinetto del piatto (goccia di Molikote) e cambiato i cavi mettendo i TNT Shield).
In sostituzione del componenti eliminati ho preso un'accoppiata MARANTZ PM4001 / CD5001OSE, e una coppia di CHARIO SYNTAR T100; IL CDp l'ho fatto girare per circa una 60ina d'ore prima di ascoltarlo, mentre per Ampli e Diffusori non è stato fatto il rodaggio poichè sono stati presi sul mercato dell'usato e quindi mi sono limitato semplicemente a lasciarli "acclimatare" in casa per una giornata prima di accenderli (non so se sia cosa giusta o inutile, ma è una vecchia abitudine che ho).
Anyway, dopo aver riposizionato le elettroniche ho acceso il tutto infilando il primo CD che mi è capitato in mano; si trattava del "ARENA CONCERTO" di Ennio MORRICONE che ebbi la fortuna di presenziare alla Royal Albert Hall. Avviato il CD, ho subito notato una cosa particolare: si sentivano i "rumori" della sala, ovvero il sottofondo che usciva dai diffusori prima che l'orchestra attaccasse mi ricordava tantissimo i medesimi momenti vissuti durante il concerto.
Sia ben chiara una cosa, lungi da me paragonare l'esperienza "live" con quella del mio impiantino, tuttavia le mie orecchie non mi ingannano, il nuovo set-up mi riproduce suoni che col vecchio impianto non erano chiaramente udibili e questo su tutte le frequenze, non solo in quelle basse. Ovviamente non mi sono fermato lì e a Morricone si sono succeduti altri CD di generi diversi e qualche vecchio vinile.
Ogni "cambio" è stata una conferma, certi suoni e dettagli ora vengono fuori rendendo l'immagine sonora più profonda e completa. Sono sincero se ti dico che non ho idea di quale dei cambiamenti sia stato quello che ha sortito più effetto; sicuramente i diffusori sono di almeno due-tre categorie superiori alle piccole Cresta, ma anche il CDp i nuovi Cavi segnale (finalmente li ho TUTTI UGUALI) sono un certo miglioramento.
Per quanto concerne l' amplificatore, provandolo a collegare al vecchio impianto, ho notato che il Marantz era un pelino più "sparkly", tuttavia una volta collegato alle Chario, questo effetto si è attenuato, in compenso i medi sono più chiari e dettagliati. Un'altra cosa che ho notato è che il phonostage del Marantz mi sembra più silenzioso del vecchio Rotel, anche se in questo caso penso che la cosa molto dipenda dai nuovi cavi e da una diversa posizione del giradischi.
Insomma, per riassumere.... sono MOLTO contento!
Tra l'altro il tutto mi è costato poco più di 80GBP (ho venduto tutta la roba vecchia molto bene) e adesso mi trovo in più un buon CDp che prima non avevo.
Volevo chiederti due cose veloci:

  1. Ho letto su TNT diversi appunti sul rodaggio di meccaniche ed elettroniche, ma fra i tanti consigli e suggerimenti, nulla si dice dei "cicli" di riscaldamento, ovvero per rodare bene un apparecchio non sarebbe meglio alternare cicli di utilizzo (2-4h consecutive) alternati a cicli di riposo e raffreddamento?
  2. Devo rifare i cavi dei diffusori (ho i TNT Triple ma sono un po' corti e limitano il posizionamento), tuttavia pensavo di fare una variante ovvero eliminare le guaine, prendere solo doppini con il medesimo giro e dopo a averli intrecciati in maniera abbastanza larga finirli con una guaina di tipo "braided"; L'idea sarebbe quella di renderli meno vistosi e ingombranti (WAF rulez).
Come al solito, ogni tuo commento è gradito.
A presto,
Angelo - E-mail: am (at) excellence-electronics.com

LC
Caro Angelo,
questa tua (lunga) missiva è ottima per il nostro consueto Angolo dell'Ottimismo e così anche questa settimana chiudiamo in bellezza. Se con appena 80 € hai rivoluzionato tutto l'impianto ed hai ottenuto un significativo miglioramento, c'è ancora speranza di provare a divertirsi con l'HiFi senza aprire un finanziamento. Una cosa mi ha fatto sorridere non poco: la questione dell'acclimatamento delle elettroniche in un nuovo ambiente. In un primo momento ho creduto ti riferissi al rodaggio senza ascolto. Invece no!!! Li hai lasciati spenti in casa per un giorno!!! Mi hai fatto venire un'idea: credo che farò la stessa cosa coi miei ospiti...zitti e muti per almeno 24 ore. Allo scoccare della 24esima ora comincerò a servire gli antipasti.
A parte gli scherzi, davvero, non capisco a cosa possa servire siffatta pratica. Diamine, sono oggetti inanimati, accendili e falli suonare! Non baderanno troppo ai convenevoli. Per quanto riguarda il rodaggio, non ho idea se sia benefico o no fare dei cicli come tu li hai descritti ma una cosa è sicura: io non lo farò mai. Quando ricevo un nuovo apparecchio lo attacco, lo faccio suonare per qualche giorno, ascoltandolo in sottofondo mentre faccio altro. Non appena ha macinato qualche decina di ore comincio ad ascoltare più attentamente. Con oggetti che non suonano da lungo tempo, più o meno ripeto la stessa procedura. I diffusori in particolare sembrano beneficiare di un po' di ginnastica di riscaldamento dopo un lungo periodo di letargo.
Infine, non ho idea del risultato che otterrai con la nuova geometria dei cavi Triple T. Sperimenta e tienici aggiornati.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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