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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Ronzio
  2. Distorsione con l'analogico
  3. Nuovo impianto con Nad 352...senza Jbl
  4. Impianto solo audio e prezzi del vintage
  5. Miglioramenti analogici e digitali
  6. Impianto con 1500 €
  7. Un impianto per la classica
  8. Migliorare l'analogico
  9. Risvegli
  10. Tirando le somme...

Ronzio
Caro Direttore,
ho un problema stereofonico che vorrei risolvere: da quando mi sono trasferito nel mio attuale appartamento, all'accensione dell'amplificatore sento un ronzio nelle casse. Ho provato a cambiare presa, ciabatta, a spegnere tutti gli apperecchi all'interno del soggiorno collegati alle altre prese. Ho cambiato amplificatore senza risultato, ho provato a farmi prestare altri diffusori, un condizionatore di rete (autocostruito), ho provato a cambiare i cavi di potenza, segnale e alimentazione, fino a che non ho provato nel mio impianto l'integrato Trends Audio. Detta così sembra la pubblicità di quei balsami venduti alle fiere di paese nell'ottocento: fa bene al suono, fa bene alla pelle. Ma non c'è il lieto fine.
Dopo aver acquistato un pre fono Rega, ho attaccato il giradischi Rega Planar (che non avevo mai ascoltato con il Trends) ed è ricomparso il ronzio. Ho pensato che magari c'era sempre, solo che il pre fono lo amplificava perciò ho staccato il pre e ho provato ad attaccare le orecchie alla cassa con il volume al massimo: nessun ronzio.
Cosa ne pensa? Sto risparmiando per un pre linea economico (King Rex o Promiteus Audio passivo a trasformatori). Ce n'è di qualche tipologia che possa avere effetti benefici su questi disturbi?
Tanti saluti,
Stefano - E-mail: epobon (at) yahoo.it

LC
Caro Stefano,
la mia sensazione è che il ronzio sia causato dal giradischi. Il fatto che con il Trends Audio non lo sentissi più era dovuto al fatto che, non avendo ingresso fono, non potevi collegarci direttamente il giradischi. Infatti, non appena l'hai fatto, usando un pre fono esterno, ecco che il ronzio è ricomparso! Proverei innanzitutto a controllare tutte le connessioni elettriche, dalla testina fino al pre fono. Potrebbe esserci qualche contatto non perfetto. In secondo luogo proverei a mettere degli anelli in ferrite alle estremità del cavo di segnale del giradischi.
Allo stesso tempo, proverei a spostare il giradischi in altra posizione, lontano da prese elettriche, trasformatori ed altri apparecchi. Tieni conto che il Planar non ha un cavo di "ground" come gli altri giradischi, affidandosi - per lo stesso scopo - alla schermatura del cavo di segnale. In certi casi si può tentare di attaccare un filo di terra alla base del braccio e/o al perno del piatto (da sotto), filo da collegare poi al morsetto "ground" dell'amplificatore (con ingresso fono) o del pre fono.
Qualora tutto dovesse fallire...cambia giradischi ed acquistane uno con un vero collegamento di terra separato.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Distorsione con l'analogico
Salve!
Mi chiamo Benedetto e scrivo da Varna. Complimenti sinceri per la bella ed utile rivista, che da un po' di tempo ho scoperto, e grazie ad un articolo sull' Origin Live da voi publicato, ho deciso di comprare un braccio OL1 modificato in tutte le sue possibilità. L'ho montato su un Thorens TD318.
Il risultato è esattamente sbalorditivo così come era descritto sull'articolo, un po' perchè rispetto al braccio Thorens non c'è storia e molto di più perchè io avevo un Rega Planar 3 e conoscevo la resa dell' RB300 del quale conservavo ancora una Elys che ho momentaneamente montato. Anche quel confronto è risultato nettamente a favore dell'OL1!
Ho deciso di comprare una Denon DL160 e lì mi si è rivelato un mondo fantastico!!!!!!! Vengo al problema: su qualche disco a 3/4 dall'inizio, quindi le ultime due o ultima traccia il canale sinistro mi distorce certe frequenze in maniera evidentissima. Già con il test effettuato con il disco "HI FI news anologue test LP" di Len Gregory non sono mai riuscito a toglier la distorsione sul canale sx che compariva alla traccia "nr 8" a 16 dB, frequenza 300 HZ, anche lavorando sul peso, sullo skating, sulle molle del piatto, non mi cambiava il risultato!
Ho fatto prove per escludere il problema dai cavi, dal pre phono, dal finale e dalle casse e dalla testina, avendo rimontato la Elys appositamente come test. Domanda: Il braccio può essere difettoso o danneggiato? Anche perchè ho dovuto risaldare i litz alla sede del cavo d'uscita che mi davano dei corti; é spiacevole da una ditta che ha un braccio così performante lo so ma con questo precedente!?
Il resto dell'impianto è cosi costituito è da me costruito:

Ringrazio per la cortese attenzione e attendo vostri pareri in merito se è possibile.
Distinti saluti,
Benedetto - E-mail: b.baccelliere (at) libero.it

LC
Caro Benedetto,
che le ultime tracce siano sempre più difficili da riprodurre è un fatto che gli amanti dell'analogico conoscono bene e sul quale spesso si tace facendo finta che non esista. Il problema esiste, purtroppo. Riprodurre senza distorsioni tutte le tracce di quel disco test, poi, è cosa che riesce a pochissime combinazioni braccio/testina. Visto che hai fatto qualunque genere di prova per isolare il problema, senza esito, mi sento di consigliarti di montare la testina utilizzando una dima a due punti nulli (tipo la nostra) dove il secondo punto nullo non sia molto distante dalla fine del disco. In questo modo l'errore di tangenza (che è quello che genera mistracking, insieme con il valore di skating) sarà minimo esattamente sulle ultime tracce.
Se il braccio è stato montato correttamente dal punto di vista geometrico (intendo anche con VTA corretto) e senza "sforzi" per le sue articolazioni, credo sia assolutamente incolpevole. Mi preoccupa un po' che i litz in uscita abbiano avuto necessità di essere risaldati, come se avessero subito torsioni o trazioni eccessive. Tuttavia, se il braccio è stato acquistato nuovo, non dovrebbero esserci problemi.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto con Nad 352...senza Jbl
Gentile Direttore,
ho da poco acquistato un ampli Nad c352, in previsione di potermi creare un impianto di "media qualità" senza dovermi svenare, se possibile! Consideri che attualmente parto da questo impianto "retrò": oltre al già citato Nad (che ha sostituito da poco un ampli Sony), ho un lettore cd Sony cdp XB-820 del 2001, allora considerato buono e delle vecchie Jbl LX-66 da pavimento con sottopunte.
Il problema è la stanza: le casse, le attuali Jbl (e le future sostitute) sono allocate sul lato corto, 4 mt scarsi circa, con tra loro un piccolo divano (che ahimè non posso proprio togliere), e sono posizionate praticamente agli angoli, a 25 cm di spazio tra ognuna di essa e il muro, e distanti tra loro circa 2,5 mt.
Capirà, oltretutto hanno pure il bass reflex posteriore! Inoltre la sala ha sul pavimento anche un ampio tappeto.
A dispetto di tutto, e con dei cavi "normali" di collegamento, il suono è buono, ma non si và oltre! Vorrei iniziare, se lei è d'accordo, col sostituire le casse, poi più in là anche il lettore cd.
Ascolto prevalentemente rock, quello anni 70, progressive,...Zeppelin, Genesis, Floyd...ma anche classica e rock moderno (Muse, Coldplay). Avevo pensato a delle casse della Triangle o Klipsch, ma non ho assolutamente modo di vederle o ascoltarle nella mia zona. La spesa sarebbe dai 600 € ai 1000, ma davvero vorrei non arrivarci a tanto!
Che mi consiglia, se può? Le due marche elencate possono andare bene? Hanno modelli con l'uscita reflex anteriore, visto la vicinanza obbligata al muro? E poi, un modello da stand o ancora floor?
Vorrei che l'attuale impianto migliorasse come presenza e tridimensionalità, con le chitarre acustiche che si visualizzassero davvero nella sala, e con dei bassi morbidi e profondi (i Genesis sono maestri nell'uso dei bass-pedals!), insomma con un aumento generale di qualità e dettaglio!
So che forse ci vorrebbe un impianto interamente Linn ma...per avvicinarci un po' che fare? Spero io sia stato abbastanza preciso, la ringrazio per il suo tempo e la competenza e la saluto!
A presto,
Francesco - E-mail: killex73 (at) libero.it

LC
Caro Francesco,
la vicinanza al muro e, ancor più, agli angoli, non aiuta né le tue casse né qualunque altra possibile sostituta. Tra l'altro, vista la qualità non malvagia dei tuoi attuali diffusori, credo che con la cifra stanziata non potrai trovare facilmente delle degne alternative. Il mio consiglio è di tenere gli attuali diffusori e provare a lavorare sul loro posizionamento, visto che l'arredo parrebbe inamovibile. Potresti spostarli in posizione d'ascolto (più avanzata) ogni volta che serve, magari eliminando le punte ed usando dei dischetti tipo
Glisdome.
Mi sorprende che tu non riesca ad ottenere bassi morbidi e profondi dal tuo impianto. Io proverei anche ad usare dei cavi almeno decenti, con pochi € puoi sperimentare qualche progetto autocostruito: ne abbiamo diversi (di potenza) e per realizzarli non serve neppure il saldatore. Per i cavi di segnale, se non sapessi usare il saldatore, potresti cercare qualche modello Monster Cable serie Interlink usato, si trovano per poche decine di €. Non mi aspetterei miracoli ma...
La tua richiesta di poter "visualizzare le chitarre acustiche nella stanza", con la sistemazione attuale di arredi e diffusori, è destinata a restare utopia pura. E neppure l'impianto Linn che citi riuscirebbe in cotanta magia.
Infine, come ho scritto non mi ricordo più quante volte, il reflex posteriore NON è un problema vero specie se, come in questo caso, ci sono 25 cm di distanza dal muro retrostante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto solo audio e prezzi del vintage
Caro direttore,
possiedo questo impianto (TEAC AG-D9260 digital home theater receiver; TEAC DV3000 dvd player e diffusori ELTAX), ma vorrei passare a qualcosa di specifico per audio. E ti faccio alcune domande:

Grazie,
Julian - E-mail: julianpumo (at) gmail.com

LC
Caro Julian,
inizierei col vendere l'amplificatore HT che, realisticamente, non riuscirai a piazzare per una cifra particolarmente significativa, vista l'elevata obsolescenza di questo tipo di apparecchi. Se cerchi su Ebay tra le inserzioni scadute puoi farti un'idea del suo valore.
Potresti iniziare da un ampli integrato molto semplice, di tipo "classico" (NAD o Rotel di qualche anno fa) oppure puntare alle nuove generazioni in Classe D (tipo Trends Audio). Molto dipende dalla sensibilità dei tuoi diffusori, dalle dimensioni della stanza e dalle tue abitudini d'ascolto. Per quanto riguarda i prezzi del NAD 3020, purtroppo, devo confermare l'aumento, spropositato. Torno a ripetere che infatti, per le cifre alle quali viene scambiato oggi, si trova di MOLTO MEGLIO: sia Rotel o NAD più recenti (che però non godono della fama del 3020) che i piccoli mostriciattoli in Classe D. Un TA 10.1, pur con tutte le sue limitazioni in potenza e comodità d'uso (1 solo ingresso) si fa beffe del pur mitico 3020. In realtà basta pure un misero T-Amp standard per oscurarlo (ecco, l'ho detto).
Osservo, non senza qualche rammarico, che i prezzi del 3020 siano saliti rapidamente dopo la mia recensione (datata 1998) dove, tuttavia, scrivevo chiaramente che alcuni amplificatori più moderni già facevano meglio di lui (Rotel serie 9xx, ad esempio). Lo stesso salto di quotazioni si è avuto per il Naim Nait e per altri apparecchi "vecchi" che hanno avuto una vetrina qui su TNT-Audio. D'altra parte non si può non parlare delle pietre miliari senza far sì che le quotazioni salgano. Tuttavia, trovo che sia giusto parlarne, per recuperare un po' di memoria storica e per inquadrare meglio il fenomeno del vintage a tutti i costi.
Tornando al tuo impianto: sui diffusori non dici molto, non so dirti se sia il caso di tenerli oppure no. La sorgente può stare al suo posto, per ora. Prima l'ampli, il resto verrà da sé.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Miglioramenti analogici e digitali
Gent.mo Direttore,
apprezzando molto il buon senso e la chiarezza dei suoi consigli, mi sono deciso anch'io ad approfittare della sua disponibilità e competenza. Prima di tutto le descrivo il mio impianto, con il quale ascolto prevalentemente musica classica.

Pur essendo molto contento della Denon DL 103, modello che ormai uso da tanti anni, avrei intenzione di cambiare testina perché ne vorrei una con un segnale d'uscita più alto e perché mi è venuto il dubbio che la Denon con la sua eccessiva forza d'appoggio (la tengo a 2,2 gf, che è il valore minimo consigliato) possa usurare i dischi più rapidamente del normale e a causa della sua punta sferica non riesca a estrarre completamente le informazioni dal solco.
Sarei orientato a comprare la Ortofon 2M Red (una MM per la quale è consigliata una forza d'appoggio di 1,8 gf) ma prima, oltre ad avere possibilmente un suo parere su questa testina ed eventuali alternative entro i 300 € (cerco soprattutto il suono morbido e la profondità d'immagine), desidererei che mi chiarisse un dubbio. Facendo il calcolo della frequenza di risonanza (la Ortofon ha una cedevolezza di 20 mm/N e una massa di 7,2 g, il mio braccio ha una massa di 10,5 g) ne è venuto fuori un valore di 8,5 Hz.
Secondo lei potrebbe essere un abbinamento accettabile? Devo precisare che con la Denon la frequenza di risonanza risulta essere 16,3 Hz e non avverto alcun inconveniente tranne, forse, dei bassi un po' timidi. Il tutto si basa sull'assunzione che la massa del braccio sia 10,5 g, ma di questo dato, che purtroppo non è riportato sul manuale d'istruzione, non sono del tutto sicuro; il valore di 10,5 g mi fu gentilmente riferito da un esperto d'alta fedeltà, mi pare il Signor Cacciapaglia, però soltanto come probabile.
Un'altra questione che mi sta a cuore è la sostituzione del CDP perché ho una raccolta di almeno 1500 CD che, non dandomi abbastanza soddisfazione, utilizzo piuttosto saltuariamente. Posseggo un Sony CDP-502 ES, comprato nel 1986 e tuttora funzionante (all'epoca era ritenuto tra i migliori lettori), e un Marantz DR-6050 (con doppio cassetto perché è anche registratore); quest'ultimo è collegato a un convertitore Behringer Ultramatch PRO SRC 2496, che ne addolcisce un po' gli acuti. Tra i due apparecchi, che reputo assai inferiori alla sorgente analogica, non sento differenze significative e ho il sospetto che per avvertire un vero miglioramento dovrei spendere molto. Non avendo intenzione di fare questo passo perché l'ascolto del vinile mi dà piena soddisfazione, le chiedo se con una spesa di circa 1000 € si possa trovare un lettore dal suono simile a quello analogico e dall'immagine musicale profonda. In particolare gradirei un suo parere sui seguenti lettori (l'apparecchio dovrebbe essere inserito in un vano alto 13,5 cm): Mi permetto di porle un'ultima questione. Avendo intenzione di sostituire i cavi di potenza con i TNT FFRC, volevo chiederle se il metodo d'intrecciare i tre spezzoni di cavo UTP 5 (non parlo del collegamento tra i fili di rame) abbia soltanto lo scopo di tenerli uniti. In altre parole se non venissero intrecciati, e in questo modo gli spezzoni sarebbero vantaggiosamente più corti, quali sarebbero le conseguenze per la capacità e per l'induttanza?
Mi ero proposto di scrivere una lettera breve ma, come si usa dire, la mancanza di tempo me lo ha impedito (in effetti ero ansioso di avere una sua risposta). Comunque confido nella sua pazienza e, congratulandomi per il suo ottimo lavoro, la saluto cordialmente.
P.S. Traendo ispirazione dal
rullo Nagaoka, per la pulizia dei dischi uso un rullo della Tonkita. Comunemente viene utilizzato per togliere i peluzzi dagli indumenti ed è reperibile nei supermercati al costo di circa otto € (anche questo è lavabile sotto acqua corrente). Mi sembra dia buoni risultati, ma non posso fare confronti perché non posseggo il rullo Nagaoka.
Alessandro - E-mail: gimmco (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
stai evidentemente cercando una buona scusa per acquistare una nuova testina! Ebbene, non sarò tuo complice :-)
Visto che la DL 103 mi pare ti soddisfi, non vedo ragione al mondo per sostituirla. Il peso d'appoggio di 2.2 grammi non è un valore elevato (consigliato 2.5!) ed inoltre pesi elevati non hanno mai danneggiato i solchi, semmai è vero il contrario, come già spiegato nelle FAQ del sito. Pesi piuma possono consentire allo stilo di saltellare nei solchi, per mancanza di un buon contatto ed in presenza di forti modulazioni, coi danni che si possono facilmente immaginare.
La frequenza di risonanza non è male, forse un po' alta ma meglio così che inferiore a 10 Hz. Tra l'altro, questo fatto non ha influenza alcuna sulla risposta in frequenza del sistema, visto che si tratta di infrasuoni. Semmai, per migliorare un po' i bassi proverei ad aumentare il peso di lettura. Infine, lo stilo sferico non è assolutamente un problema. Se così fosse, la DL 103 non si sarebbe guadagnata (e meritata) la fama della quale gode presso gli audiofili di tutto il mondo da ormai decine di anni.
Quindi...passiamo oltre!
Per quanto riguarda il digitale mi pare ben strano che il tuo Sony riproduca i CD in maniera così insoddisfacente. Certo, la sua impostazione è forse diametralmente opposta a quella della tua Denon, ecco perché non riesci a farti piacere i CD.
Hai provato a collegare il Sony al Behringer? In ogni caso, probabilmente il Consonance CD 120 Linear potrebbe darti un'impostazione diversa, così come lo Jolida JD 100.
Mi chiedi delle informazioni sui cavi di potenza TNT FFRC. Ebbene, essi devono essere intrecciati al fine di ottenere i valori sperati delle diverse costanti elettriche in gioco. L'intreccio ha anche l'effetto di minimizzare i campi magnetici generati e migliorare la protezione contro disturbi esterni. Certamente puoi usare il cavo CAT 5 senza intreccio, ma il risultato sarà diverso.
Infine il rullo Tonkita: ne ho di due diverse misure a casa. Uno, quello più grande, funziona bene, diciamo come il rullo Nagaoka, anche se non ne ho testato la durata nel tempo. L'altro, quello piccolo, lasciava qualche traccia di sé sulla superficie del vinile. Per questa ragione mi sono astenuto dal consigliarli come valide alternative all'eccellente Nagaoka. Se il tuo rullo non lasciasse aloni sul vinile, potresti continuare ad usarlo senza problemi
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto con 1500 €
Caro Lucio,
sono Francesco musicista torinese di 28 anni..assai grato per tutta la passione e la competenza che metti a disposizione di noi poveri umani! Anzitutto mi sento felicemente a mio agio nel dar del tu ad un professore di matematica, credo raramente mi possa ricapitare l'occasione e dunque ne approfitto e vengo ad esporti brevemente il perchè di questa mia mail.
Premetto che pur essendo assolutamente nuovo al mondo dell'hifi, il mio lavoro mi porta a lavorare con un bel quantitativo di ampli, cabinets e giocattoli elettronici di vario genere, dunque non mi è stato troppo difficile leggere quanto ho trovato nella tua preziosa rivista.
Finalmente mi sto creando uno spazio tutto mio, sto ristrutturando un appartamento all'interno del quale voglio ritagliarmi finalmente un bell'angolo di ascolto. Lo spazio sarà piuttosto aperto (ahimè so che non aiuta), il divano disterà 2,50 da una parete di 2,25 che ospiterà l'impianto che vorrei costruire col tuo aiuto. Alle spalle del divano una porta a doppia anta in vetro che provvederò a schermare con tenda ed al fianco un radiatore piuttosto alto che purtroppo non ho maniera di schermare.
Ho appena acquistato il primo pezzo, sono partito da un ampli NAD C352 assolutamente in linea con la fascia di prezzo che posso permettermi. Il mio budget complessivo non supera i 1500 €. Ancora aggiungo che non sono granchè interessato ad acquistare un lettore cd, amo il vinile e le apparecchiature vintage e i cd non rientrano esattamente nel mio ideale di suono ma ad ogni modo qualora avessi qualche suggerimento low-budget sarei felice di ascoltarlo.
Ancora i miei ascolti sono assolutamente variegati amo sonorità acustiche dal Gamelan al jazz avanguardistico o devastazioni sonore dal rock più estremo all'industrial passando per Mozarte Brian Eno. Prediligo suoni caldi, il che potrei tradurlo in bassi profondi ma controllati e medio alte pulite ma non troppo fredde..se necessario taglienti.
Mi interessa tantissimo la tridimensionalità del suono che non vorrei fosse troppo asciutto...amo tanto quel brividino che certe registrazioni trasmettono!
Abito a pochi km da Rivoli e pensavo di fare omaggio alla vicina Indiana Line, acquistando delle 5.02 della serie Arbour ma prima di cominciare il vagabondaggio alla ricerca di un buon negozio ove ascoltarle, ti chiedo anzitutto se ritieni appropriata la scelta di torri a tre vie in una stanza come la mia e se l'abbinamento con il NAD C352 ti sembra una buona scelta.
In ultimo vorrei seguire il tuo consiglio nell'acquistare un giradischi Thorens, ne ho visti un po' per tutte le tasche, quindi ad es. sarebbero affini alle mie il TD-158 TD o il TD-170 o ancora al più arriverei al TD 240 con qualche sforzo! Dall'altra anche il vecchio Technics SL 1200 MkII mi attrae, so che è una scelta di vita (!) quella tra cinghia e trazione diretta ma spero i tuoi lettori possano perdonare la mia eccessiva apertura mentale!
Non meno importante è poi un tuo parere sulla testina da adottare: Denon DL-103? La vedi in linea con timbriche calde? Si può spendere anche meno con un buon risultato?
Se sei arrivato a leggere l'email sin qui, non posso far altro che ringraziarti ancora e complimentarmi per l'immensa pazienza accordata!
Take good care,
Francesco - E-mail: operaria (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Francesco,
per utilizzare il giradischi avresti fatto meglio ad acquistare un ampli già dotato di ingresso phono, ad esempio un Rotel. In questo modo invece dovrai acquistare separatamente il pre fono. Questo potrebbe essere un ProJect, per restare nella fascia entry-level, oppure un Cambridge o un Rega (un po' più costosi, ma migliori). Per il giradischi, se ti attira il Technics SL 1200 non sarò io a scoraggiarti: è una macchina robusta, facile da tarare e pure facilmente rivendibile. Qui su TNT-Audio troverai pareri discordi sulle sue qualità audiophile, ma non è facile concordare su tutto! Anzi, ti dirò, meglio che sia così, viva la varietà, che considero vera ed unica arma di difesa contro le tavole della legge audiofila.
I Thorens che citi non li conosco bene, se fossi stato in te, con il tuo budget, forse avrei puntato ad un Project, già completo di testina. Per la Denon DL 103, vedi la lettera precedente. Per un suono tendenzialmente rotondo e caldo le Grado sono certamente più semplici da gestire ed interfacciare.
La sala d'ascolto non sembra male dal punto di vista geometrico, anche se al momento appare, in pianta, piuttosto vuota. L'angolo dedicato all'HiFi mi sembra adeguato, tranne per il fatto che la cassa sinistra (a DX nel disegno) appare troppo vicina alla parete laterale. Per quanto riguarda i diffusori, comincia ad ascoltare Indiana Line, visto che le hai "vicine" ma anche Aliante (che non sono affatto lontane da te) e Chario. L'impostazione timbrica di questi marchi non è identica, ma certamente essi non fanno della ricerca dell'iperdettaglio la loro mission. Se cerchi dunque un suono godibile anche a lungo termine, dovresti trovarti bene con una qualunque delle torri di questi Costruttori. Infine, visto che i CD non ti attirano molto, potresti ripiegare per un buon usato di qualche anno fa, da cercare magari online per cifre intorno ai 100-150 € (Marantz, Philips, Teac, Denon, NAD e Rotel, Cambridge...).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un impianto per la classica
Egregio dott. Cadeddu,
da circa tre anni ho riscoperto la passione per la musica ed in particolare per la classica; gli autori che preferisco sono quelli del periodo barocco (Bach ed Handel in primis). Ad oggi ascolto ancora attraverso un impianto coordinato e, quando costretto da esigenze di famiglia, persino attraverso un televisorino da 14'' (!!!!) ma sempre e comunque con sufficiente soddisfazione: direi quindi che faccio certamente parte della categoria dei musicofili piuttosto che di quella degli audiofili.
Vorrei ora provare ad acquistare un impianto Hi-Fi migliore rispetto a quello attuale. Dopo aver ascoltato diversi diffusori mi sono orientato verso una coppia di Chario Premium 1000T o 2000T perchè offrono un suono caldo e corposo senza cenni di fastidio sulle medio-alte. Come elettroniche sono però indeciso tra queste tre:

Ad oggi ho ascoltato le Chario solo con la coppia NAD ma vorrei provare ad ottenere un suono leggermente più chiaro e definito senza però stravolgere il carattere dei diffusori o perderne gli aspetti per me positivi (calore, corpo e medio-alte poco aggressive). Un'altra caratteristica che vorrei traguardare è quella di un ascolto assolutamente intelligibile e ricco anche a basso volume. Per questi motivi vorrei provare le altre due elettroniche che, da quanto leggo sui forum, dovrebbero fornire tonalità più chiare e aperte rispetto a NAD.
Secondo la Sua esperienza che tipo di suono potrei ottenere rispettivamente con Rotel e con Audiolab? Quale di queste due elettroniche (o eventualmente altre) si sposerebbe meglio con Chario per ottenere i risultati che mi prefiggo? L'ambiente da sonorizzare è un salone rettangolare di circa 25mq.
Grazie e complimenti per il suo sito ed il suo impegno. Oggi è facile trovare di tutto ma la qualità lascia spesso molto a desiderare. Il suo sito invece, pur nella gratuità, trasuda passione, competenza e sostanza da tutte le parti.
Cordiali saluti.
Giuseppe - E-mail: giuseppeturbo (at) alice.it

LC
Caro Giuseppe,
se ti è possibile, ascolta quelle casse anche con le altre coppie di elettroniche. In caso contrario, io punterei su Audiolab, forse appena meno "chiare" di Rotel ma certamente più "aperte" di NAD. La scelta dovrebbe essere guidata anche dal fattore ambientale nel senso che se la tua sala d'ascolto fosse riflettente (vuota o con arredi poco assorbenti) sarebbe forse meglio stare su NAD (o Audiolab) ed evitare Rotel. Viceversa se fosse molto assorbente. Per capirlo, aiuta un po' il test del battito delle mani in diversi punti della stanza. Qualora si sentisse una sorta di eco "metallico" saresti in presenza di una stanza molto riflettente dove non sarà facile far suonar bene qualunque composizione, tra l'altro.
Ottima la scelta dei diffusori. Potresti eventualmente prendere il modello più grande (in fondo la stanza non è certo piccola!) e magari risparmiare qualcosa sulle elettroniche, qualora il budget a tua disposizione non fosse sufficentemente "elastico". Tieni conto che le 2000T, rispetto alle 1000T, utilizzano woofers ben più "generosi", che consentono, oltre che una risposta in basso più estesa, anche un deciso aumento della sensibilità. Questo significa che per ottenere la stessa pressione sonora hanno bisogno di meno watt. Stiamo parlando di 89 dB contro 86...una differenza molto consistente! In termini pratici stiamo parlando di ben 3dB in più, il che equivale a dire che per ottenere la stessa pressione sonora delle 1000T le 2000 hanno necessità di appena metà potenza.
Infine ti ringrazio per l'apprezzamento, in tempi come questi dove la gratuità ed il volontariato sono visti con sospetto, come se fossero nemici del commercio, fa piacere incontrare qualcuno che ne riesca a recepire il reale valore aggiunto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Migliorare l'analogico
Carissimo Lucio,
da anni ormai seguo i preziosi consigli che dispensi settimanalmente a chi ne ha bisogno, spesso ne ho usufruito pure io, talvolta ho solo fantasticato su certi budget che al momento, per il sottoscritto, rimangono ahimé troppo alti.
Ho bisogno di un tuo consiglio spassionato, tenendo conto che non dispongo di un budget altissimo e vorrei cercare di escludere la sostituzione del mio (mediocre, lo so!) giradischi Technics SL-BD-22D. In pratica il suono dei solchi più interni è distorto, pieno di alti, praticamente inascoltabile. Secondo te, sostituendo cartuccia e puntina (una Grado entry-level tipo la Black, per esempio, o anche qualcosina di migliore) la situazione potrebbe migliorare, oppure si tratta di un difetto congenito di quel tipo di giradischi?
Visto che comunque la spesa per la testina sarebbe da 50€ in su, a questo punto potrei prendere in considerazione anche la sostituzione del tutto: Pioneer Pioneer PL12 o 112D, se li trovassi sui 100€, o addirittura un Pro-ject Debut III (sempre se lo trovassi usato?). Ci sono molte differenze tra i tre modelli elencati (a parte che i primi due sono vecchissimi e forse introvabili)?
Grazie in anticipo per i consigli, non vedo l'ora di rifarmi le orecchie con i miei vinili ormai da troppo tempi fermi sugli scaffali.
Federico - E-mail: tixi (at) fastwebnet.it

LC
Caro Federico,
per quanto riguarda il problema degli ultimi solchi prova a far riferimento ad un'altra lettera in questa stessa pagina (la seconda, per essere precisi). Prova ad applicare i consigli e gli accorgimenti là spiegati. Se tutto dovesse fallire, al tuo posto mi metterei a caccia di un ProJect Debut usato o di analogo giradischi. La testina nuova, comunque, puoi acquistarla indipendentemente, quando poi potrai permetterti un altro giradischi sarà possibile "riciclarla". Se il tuo Technics montasse ancora la testina di serie, una Grado Black dovrebbe essere comunque un buon upgrade. Quel che non mi è chiaro è se il tuo giradischi monti una testina ad attacco standard (2 viti) oppure una P-Mount (ad innesto). Mi sembra di ricordare - correggimi se sbaglio - sia una P-mount, purtroppo. Se fosse così allora abbandonerei l'idea di sostituirla con una migliore che poi ti resterebbe sul groppone quando dovessi cambiare giradischi. Tra l'altro, se fosse P-Mount non è che ti possa sbizzarrire in tante regolazioni di geometria! Diciamo che oltre ad una precisa messa in bolla del piatto non credo tu possa andare.
Quindi: forza e coraggio e...pazienza. Prima o poi una buona occasione nell'usato capiterà.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Risvegli
Gentile direttore,
sono un vecchio appassionato di musica che si era scordato della sua passione...Circa due anni fa a mia moglie è venuto in mente di riportarmi ad un concerto (RHCP), fra l'altro dovendo anche convincermi a farlo. Erano quasi vent'anni che non ne vedevo uno e l'effetto è stato devastante. Praticamente è stato come quando ci si dimentica una cosa nel cassetto e dopo la si ritrova: ma io vivevo per la musica!
Cosa ho fatto in tutti questi anni? Cosa ho ascoltato? Ecco allora che ho riaperto alcuni scatoloni che avevo lasciato in soffitta dopo il trasloco; sono rispuntate cose che mi hanno fatto venire prima gli occhi lucidi, poi una gran voglia di ripartire e di recuperare il tempo perso.
Quindi ho cominciato a cercare su internet consigli su come far ripartire il mio vecchio impianto e ho incontrato la vostra ottima rivista. Non voglio però tergiversare, la mia domanda perciò sarebbe questa, il mio vecchio impianto era sicuramente economico, non so dire di che anno siano i componenti che sono appunto:

Visto che il lettore presenta anche alcuni difetti, come l'amplificatore che suona solo nel canale destro anche dopo averlo pulito seguendo i vostri consigli e le casse a cui ho sostituito per rottura della gomma i woofer originali, mi conviene cambiare tutto cercando nell'usato qualche buona soluzione, o fare riparare i componenti presso un centro autorizzato? Quale potrebbe essere la scelta migliore per l'ambiente in cui andrò a mettere l'impianto e di cui allego la piantina, considerando che io ascolto musica rock e pop?
Si tratta di una mansarda di 9mt x 4.5, tetto con travi di legno e travetti, pavimento in legno, pareti in muratura. Un tappeto davanti alla parete dove è posizionato l'impianto, appoggiato sopra ad un mobile in legno eccetto per i diffusori (segnati con la d) che sono appoggiati ora su di cubi metallici. A parte le tre mensole sul lato sinistro, sulle pareti della stanza non c'è altro.
La parete opposta all'impianto è anch'essa vuota, solo una porta sul lato destro. I tre scalini evidenziati portano ad una stanza attigua di 4.5mt x 5 con librerie su due lati, il lato sinistro di questa stanza è aperto per tutta la lunghezza ed è l'accesso alla mansarda. L'altezza nl punto massimo della mansarda è di 3.90 mt.
La ringrazio pertanto per ogni più piccolo aiuto che potrà darmi, voglio inoltre comunicarle la mia stima per come gestisce la rivista in maniera appassionata e libera.
Cordiali saluti,
Gianni - E-mail: rismondo (at) pietrisport.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Gianni,
iniziamo dall'ambiente. Non sembra malvagio ma presenta due problemi: è spoglio (quindi realisticamente fonte di rimbombi e riflessioni) ed i diffusori sono troppo vicini agli angoli. Dovresti provare ad intervenire su entrambi i versanti. I diffusori, che io terrei assolutamente, visto che sono stati anche riconati, li posizionerei su supporti adatti (stand) anziché su cubi metallici. Ricorda che il supporto deve posizionare il tweeter ad altezza d'orecchio di ascoltatore seduto. Piuttosto, se ti riesce, recupera i vecchi woofer e falli "ribordare". Solo così i tuoi diffusori potranno suonare come da progetto e come sapevano fare.
Le elettroniche invece andrebbero sostituite, magari con una coppia monomarca. Non indichi una fascia di prezzo, quindi mi viene difficile essere più preciso. Tieni conto che grossi marchi di grande diffusione come Rotel, NAD, Arcam e Cambridge (tanto per nominarne alcuni) hanno a catalogo accoppiate lettore CD + ampli in fasce di prezzo molto diverse. Considera che per il giradischi dovrai poter utilizzare un ingresso phono, che non è più dotazione standard su molti integrati. Tra quelli citati, Rotel offre ancora un dignitoso ingresso phono MM su molti dei suoi amplificatori. Fissa un budget e vedi cosa riesci ad ascoltare nella tua zona. Cercare nell'usato sarebbe un'ottima soluzione ma, visto il lungo letargo, potrebbe essere difficile districarsi nella giungla delle sigle e dei marchi. In ogni caso, considerami a tua disposizione se ti dovesse servire un consiglio per decidere in mezzo ad una rosa di candidati.
Per quanto riguarda il giradischi, per quanto si tratti di un Dual, non è esattamente un modello irresistibile. Forse dovresti prendere in considerazione anche la sua sostituzione. Il discorso si può ripetere tale e quale a quanto detto per le elettroniche: si trovano giradischi decenti a partire da 200-250 €, nuovi, completi di testina (es. ProJect) ma l'offerta del mercato è così vasta che occorre avere almeno un'idea di quanto si desidera spendere. Se lo scopo è quello di ascoltare Musica in maniera dignitosa, senza troppe velleità audiophile, allora anche un giradischi entry-level come il ProJect Debut può svolgere più che onorevolmente la sua funzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tirando le somme...
Ciao Lucio,
il tu è credo d'obbligo dopo anni di lettura e vampirizzazione di Tnt. Mi sono deciso ad uscire dall'invisibilità perché, a chiusura della nostra catena audio, mi sembrava giusto farti avere un feedback e una testimonianza.
La costruzione dell'impianto è stata lenta e ponderata, con pochi passi falsi e tanta pazienza. Il risultato è una catena che soddisfa globalmente me e mio padre, con un suono corretto e asciutto e un'ottima resa dell'immagine.
Sulla carta non è ancora un impianto completamente equilibrato, ma lo è in relazione alla mia (nostra) capacità di attribuire peso ai diversi componenti. Taglio corto e ti descrivo la catena (collocata in una taverna molto adatta ad ospitare attrezzature audio - presenza di libri, tende, una parete perlinata e una di cartongesso -):

Se c'è una morale è quella di non avere fretta... per apprezzare i cambiamenti occorre tempo; per non fare errori grossolani, anche! Un'altra morale: non c'è un impianto migliore in assoluto, c'è un suono che uno ha in mente e prova a costruire, a piccoli passi. Al suo confronto impianti stellari appaiono spesso piatti, goffi e caricaturali.
Alta Fedeltà o fedeltà "alla linea", insomma? Entrambe le cose, probabilmente...
Grazie, a presto
Daniele - E-mail: daniele.milesi (at) gmail.com

LC
Caro Daniele,
grazie per la preziosa testimonianza, ottima per il nostro ormai consueto "Angolo dell'Ottimismo". Hai assolutamente ragione quando dici che ci vuole tanta pazienza (virtù sconosciuta a molti audiofili, più sul genere ossessivo-compulsivo, direi) ed idee il più possibile chiare sull'obiettivo da raggiungere. E' questa la cosa più difficile da realizzare: focalizzare ben in mente l'idea di suono che si desidera raggiungere che sarà, per forza di cose, un misto di compromessi. Sapere cosa si è disposti a sacrificare, ad esempio, è difficilissimo. E' per questo motivo che occorre tempo. Talvolta, quando si raggiunge IL risultato si perde la voglia di cercare chissà quali altre mete e miglioramenti senza per questo negare che tali miglioramenti possano esistere. Si può godere tranquillamente della Musica anche sapendo che, forse, si potrebbe ottenere qualcosa in più. Infine, che non esista il "meglio" in assoluto è forse l'unica grande verità alla quale possiamo credere.
Grazie e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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