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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Consiglio impianto audiophile entry-level
  2. Ampli per Sonus Faber e...JM Lab?
  3. Aumentare il numero di ingressi
  4. Sogno o son desto?
  5. Ritorniamo alle basi
  6. Re: Distorsione con l'analogico
  7. Re: Stanza dedicata all'HiFi
  8. Suono affaticante
  9. Qualche domanda sull'analogico
  10. Soddisfatto con ampli vintage

Consiglio impianto audiophile entry-level
Gentile Direttore,
mi rivolgo a lei per la seconda volta da quando ho questa nuova piacevole malattia, circa 3 anni, l'Alta Fedeltà che era comunque racchiusa in me. La prima volta riguardava una semplice domanda sui cavi TNT costruiti col quadripolare, adesso il succo del discorso è ben diverso.
Sono reduce di un eccellente impianto multicanale costituito da Onkyo-Wharfedale-Velodyne, che molto mi soddisfava per i film, ma sentivo un vuoto da colmare. L'ascolto a due canali non era certo il massimo, e comunque il tutto era ingombrante, forse eccessivamente.
Quindi ho deciso di passare ad un impianto di qualità, seppur con i molti limiti economici che mi porto, visto il carico familiare sulle spalle. Lo spunto l'ho avuto da un collega e amico carissimo che mi ha voluto vendere, perchè sa come tratto i componenti elettronici, il suo Lector VFI70L (ultimissimo modello con frontale in ebanite e telecomando), che custodisce gelosamente, sostituito adesso da un valvolare puro tedesco del quale non ricordo il nome.
Io ho accettato a patto di darmi del tempo, anche perchè sto per adesso in un periodo di fermento sia per motivi di lavoro, sia per la scelta dei componenti da abbinare, senza spendere un patrimonio. La scelta della sorgente è ricaduta su un Teac CD-P3450, in eccellenti condizioni di meccanica ed estetica, tenuto praticamente nuovo dal precedente proprietario, e consigliatomi dal collega in quanto ha avuto buona esperienza, all'inizio, con questa serie di lettori CD.
Fin quì ci siamo. Adesso sto valutando i diffusori. Ho sentito, mentre ero fuori provincia, le Focal 806V, le Chario Silverette 100 e le Indiana Line Arbour 5.04. Queste ultime non reggono nemmeno lontanamente il confronto con le francesi e le Chario, e proprio le Silverette, sebbene abbiano un costo molto più accessibile delle Focal, che costano quasi il doppio, mi hanno sbalordito per apertura, tridimensionalità e potenza sui bassi, anche se le 806V ovviamente, visto il woofer da 16, sembravano avere una piccola fetta di estensione sui bassi in più. Ma le Chario mi hanno convinto alla grande.
Il dubbio arriva adesso. Come pensa si possano comportare e possano suonare questi componenti da me scelti per formare la catena audio, ovvero Lector VFI70L, Teac CD-P3450 e Chario Silverette 100?
Che ne pensa dei singoli componenti da me scelti? La mia domanda nasce dal fatto che non posso ascoltare tutto insieme, e quindi avrei qualche dubbio in merito. Tengo a precisare che il tutto deve suonare in una stanza di 3,50x3,20 mt con soffitto alto 3,20 mt e che i cavi sono due spezzoni spellati di G&BL da 1,25 mt in rame LC OFC da 4,00x2 mmq.
Mi scuso anticipatamente per essermi dilungato, e spero di ricevere un suo preziosissimo riscontro.
Nino - E-mail: schizzonino (at) libero.it

LC
Caro Nino,
in linea di principio mi pare che la scelta effettuata sia assolutamente condivisibile. La sorgente è forse un po' sottotono rispetto al resto ma per cominciare può andar bene. La stanza non è grande e mi spaventa un po' il fatto che abbia un lato di misura perfettamente identica all'altezza. Questo causerà certamente delle onde stazionarie piuttosto fastidiose sui 50 ed i 100 Hz, non è esattamente una situazione ideale per una corretta riproduzione delle basse frequenze. Non descrivi l'arredamento della stanza, quindi non posso darti consigli precisi. Fai riferimento alle tante altre lettere pubblicate sull'argomento su questa stessa Rubrica, per qualche piccolo suggerimento pratico. Cura con attenzione il posizionamento, facendo vari esperimenti (parete più lunga o più corta, ad es.). I diffusori di piccole dimensioni come quelli che hai valutato non scendono tanto in basso, però qualche attenzione dovrai prestarla comunque. Mi raccomando l'uso dei supporti!
Per quanto riguarda i diffusori sottolineo come non sia corretto (e non produce alcuna informazione utile) confrontare prodotti in fasce di prezzo diverse. Se avessi ascoltato diffusori ancora più costosi avresti probabilmente scoperto che le Chario (o le stesse Focal) non avrebbero "retto il confronto". Ciò è perfettamente normale ed anzi sarebbe anormale se non fosse così. Certo è che ad un certo punto occorre pur fermarsi ed...accontentarsi.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ampli per Sonus Faber e...JM Lab?
Buongiorno,
ascolto musica di vari generi ma principalmente jazz e pop-rock ed il mio quesito riguarda la scelta dell'amplificatore da abbinare a CAMBRIDGE 840C e SONUS FABER Concerto Home su piedistalli SOLIDSTEEL riempiti di sabbia mediofine abbinate a REL Q200 in parallelo (sia i diffusori che il sub ricevono l'intera gamma di frequenze) tagliato a 45hz.
L'impianto è situato nella parte più bassa di una stanza mansardata di circa 35mq con le casse a circa un metro dalla parete posteriore. Il punto d'ascolto è praticamente al centro della stanza con alle spalle una zona notte soppalcata.
Ambiente un po' riflettente ma con varie asimmetrie. Tra gli ampli che ho potuto provare a domicilio ho apprezzato molto l'UNICO di UNISON RESEARCH mentre ho scartato NORMA REVO50 (poco dinamico per i miei gusti ma splendido oggetto!) e ELECTROCOMPANIET PI2 (timbricamente poco compatibile con S.F.) in negozio ma con le nuove Concerto da pavimento mi ha positivamente colpito AUDIO ANALOGUE Maestro70 dinamico e veloce con buon dettaglio e musicalità.
Ultimo pretendente potrebbe essere AMAUDIO T90 che non ho ancora avuto modo di sentire. Vale la pena sfruttare le uscite bilanciate del 840c?
In tal caso restringerei la scelta a Unico Secondo e Maestro Settanta v2 (più caro però di circa 600 euro). In futuro vorrei passare a jmlab electra 1027s. Quale potrebbe pilotarle al meglio?
Cosa mi consiglia la sua esperienza?
Grazie per il tempo e la pazienza che mi avrà dedicato e complimenti!
Davide - E-mail: davide.clavenna (at) fastwebnet.it

LC
Caro Davide,
il problema è di tipo diverso, leggermente più complesso di come l'hai posto tu. Facciamo ordine: possiedi delle Sonus Faber Concerto e vorresti abbinarci un nuovo amplificatore. D'altra parte, però, dici che in futuro le sostituiresti con le JM Lab, che sono mille miglia distanti, per filosofia ed impostazione, dalle Sonus Faber. Questo cosa comporterà? Il nuovo amplificatore, timbricamente adatto alle SF, suonerà squilibrato con le JM Lab. E allora? Cambierai nuovamente amplificatore? No. Io direi, invece, che dovresti DECIDERE prima cosa fare coi diffusori e soltanto dopo acquistare un amplificatore. Se per caso al momento fossi completamente sprovvisto di amplificatore e non riuscissi a fartene prestare uno, potresti acquistarne uno usato da 100-150 € per "tirare avanti" finché non deciderai qualcosa per i diffusori.
Quel che mi sembra strano è, tuttavia, questo cambio di rotta drastico sulla filosofia dei diffusori. Mi sarei aspettato un cambio da Sonus Faber a Opera, a ProAC...ma JM Lab no, è un altro modo di intendere la riproduzione musicale (né meglio né peggio, solo diverso).
Il mio, se vuoi, è un cortese invito a chiarirti bene le idee su che tipo di suono vorresti, prima di innescare una reazione a catena di acquisti e rivendite, con notevole spereco di tempo, denaro e...soddisfazione all'ascolto.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Aumentare il numero di ingressi
Caro Direttore,
innanzitutto ti ringrazio per l'esaustiva risposta alla mia prima e-mail, e poi.. torno subito a tempestarti di considerazioni e domande. Dal giorno in cui inviai quella prima missiva nel mio impianto sono cambiate parecchie cose, quindi mi sembra utile partire con un breve riepilogo:

Già questa configurazione ha dischiuso aspetti della mia collezione musicale che non avevo mai avuto modo di apprezzare prima, al punto che ora sto navigando tra vecchi CD spinto dalla curiosità di sentire come suonino veramente una volta depurati dai bassi artificiali e dalla poco realistica riproduzione offerta dagli apparecchi precedentemente in mio possesso.
L'accoppiata Rotel/T-Amp ha fatto uscire dalle mie piccole ed anziane casse sonorità che mai avrei immaginato possibili, in particolare in gamma bassa: mi aspettavo infatti la maggiore definizione in medi ed alti che ho effettivamente riscontrato, ma non avrei pensato che si potesse anche scendere di così tanto. Tra l'altro, a dispetto della bassa potenza dichiarata e della non trascendentale sensibilità dei diffusori, ho notato che raramente ascoltiamo con la manopola del volume oltre ore nove, e mai ci siamo avventurati fino ad ore dodici. Si sa però che l'appetito vien mangiando, e pertanto mi sento ancora lontano dal poter adagiarmi sugli allori...
Tanto per cominciare, mi sono letto da cima a fondo i consigli della sezione autocostruzione e mi sono procurato il materiale per assemblare una coppia di
TNT Star (già installati, rodati e correntemente apprezzatissimi) ed un paio di Merlino (uno dei quali è quasi pronto per il collaudo). Devo ammettere di essere stato dapprima scettico sul fatto che una semplice coppia di cavi, in questo caso i TNT Star, potesse influenzare il suono a tal punto da rendere il cambiamento facilmente percepibile anche ad orecchie poco allenate come le mie: fortunatamente mi sono dovuto ricredere.
Ora vorrei risolvere il problema legato alla poca flessibilità del T-Amp e di quel suo unico ingresso minijack. Ho dapprima pensato di affiancargli un preamplificatore, ma sto anche seriamente considerando la possibilità di acquistare un integrato per due motivi principali: primo, ho una mezza idea di mettere insieme un impiantino anche in ufficio, ed in questo caso il piccolo amplificatore sarebbe perfetto; secondo, qualora il T-Amp stesso mi lasciasse a piedi (ho piena fiducia nelle sue capacità sonore, un po' meno nella solidità della costruzione a lungo andare..) non mi troverei nell'impellenza di procurarmi qualcos'altro. Non ho per il momento necessità di un ingresso fono, dal momento che in aggiunta al lettore CD andrei a collegare solo il lettore DVD ed eventualmente un sintonizzatore.
La mia domanda è la seguente: cosa comporta l'utilizzazione del T-Amp come finale in abbinamento alla sezione pre di un integrato? Leggendo sul sito le esperienze di altri felici possessori mi sembra un'ipotesi perlomeno fattibile, ma è da ritenersi consigliabile?
Per quanto riguarda i diffusori, e poi giuro che chiudo!, purtroppo la sistemazione a libreria rimane adesso come adesso l'unica praticabile. Di buono, a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, c'è che il lato posteriore del mobile è aperto, pertanto riesco ad ottenere una distanza dal retro del diffusore al muro di almeno 30 cm. Per il momento mi devo accontentare, e questa è una delle ragioni che mi spingono a posticipare l'acquisto di una nuova coppia.
Grazie,
Fabrizio - E-mail: f.marcon (at) soitem.it

LC
Caro Fabrizio,
sono contento che i nostri consigli e qualche progettino di autocostruzione facile facile abbiano dato i loro frutti. Per aumentare la flessibilità d'uso del T-Amp puoi anche semplicemente affiancargli un selettore di ingressi puro e semplice o un pre passivo, che potrai sempre riciclare in un secondo impianto, abbinato ad un eventuale finale di potenza. La spesa potrebbe essere contenuta, ho visto pre passivi montati o da montare per cifre intorno ai 50 €, dotati di componentistica di discreto livello. Cercando nell'usato, magari trovi anche di meglio. Lascerei perdere l'idea di usare la sezione pre di un integrato: se economico, questa potrebbe essere un collo di bottiglia, se buono, magari il risultato sarebbe migliore del T-Amp Gen2.
Infine, un commento non richiesto: certo che la sistemazione a libreria è penalizzante ma anche i diffusori fanno da collo di bottiglia per l'impianto. Li conosco bene, li usavo ai tempi dell'università come impianto "mobile" durante i miei spostamenti, alimentati da un piccolo finale car della Sony e collegati ad un CD portatile Technics: il tutto stava in una piccola borsa sportiva e poteva essere trasportato ovunque.
I diffusori erano incredibili per il prezzo che costavano ma, comunque, sempre di materiale "primo prezzo" si trattava! Mi sorprende che tu sia riuscito ad apprezzare differenze con il cavo di potenza utilizzando questi diffusori, peraltro posizionati a scaffale! Di conseguenza il mio consiglio è: spendi il meno possibile per aumentare la flessibilità del T-Amp (attaccare e staccare cavi non è poi così noioso!) e comincia a risparmiare per dei diffusori di qualità superiore. Stante il posizionamento non ti consiglierei certo di spendere chissà quali cifre, però nell'usato un bookshelf più raffinato potresti trovarlo per poche centinaia di euro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sogno o son desto?
Gentile Direttore,
Mi sono imbattuto un po' per caso nel vostro sito e non ho potuto fare a meno che lasciarmi coinvolgere dalla passione e professionalità che traspare. Ho già imparato molte cose che prima ignoravo leggendo la rubrica e le scrivo per chiederle un'opinione riguardante la sorgente più adatta (se ce ne fosse una) al mio impianto.
Dispongo di:

Per quel che riguarda i cavi di segnale sono in possesso dei Dis D.Klimo ma non dispongo di cavi di potenza di qualità (indicazioni sarebbero ben accette.. :-)); Sorgente: Multilettore Denon DCM 280.
Non sono assolutamente un intenditore ma credo che la sorgente e i cavi siano il punto debole dell'impianto e chiedevo consiglio a lei su un lettore cd adeguato ad esso con un budget che non superi i 1000-1500€. Ascolto prevalentemente classica e jazz con divagazioni rock lisergiche anni '70. Un suono il più preciso e dinamico (anche caldo magari!!) possibile è quello che mi piacerebbe ottenere anche mediante sostituzione dei cavi rientrando nella cifra di cui ora dispongo.
La ringrazio per la cortese attenzione, l'eventuale risposta, e non posso che farle i complimenti per quello che sta facendo e credo ottenendo.
Distinti Saluti,
Karim - E-mail: Stravinskij86 (at) yahoo.it

LC
Caro Karim,
in effetti il tuo impianto è un bel po' strano ed in casi come questo mi chiedo quali possano essere i percorsi che portano a siffatte soluzioni. Infatti, già la coppia Klimo (pre + 2 finali) è piuttosto raffinata e di alto livello, poi ci hai abbinato due diffusori che, quantomeno, non si trovano dietro ogni angolo (e direi che richiedono una certa familiarità con il mercato high-end e tutte le sue ultimissime novità) poi però fai suonare tutto questo ben di Dio con una sorgente Denon multi-CD super-economica e non utilizzi cavi di potenza di qualità quantomeno paragonabile al resto. Non so, ho come l'impressione che tu abbia ereditato un pezzo di un grosso impianto e poi ci abbia collegato la prima sorgente che ti capitava di avere in casa che, non so se ci hai fatto caso, costa meno degli stessi cavi di segnale (facciamo circa un terzo di questi?).
Diamine, stiamo parlando di quasi 20.000 € di amplificazione e 4000 di diffusori. O è uno scherzo (e propendo per quest'ipotesi) o un modo per scroccare una consulenza (millantando un impianto high-end, è già successo altre volte) oppure ti è capitata in casa roba che non hai idea di quanto valga. Il fatto che chieda consiglio per una sorgente da 1000 € mi fa propendere ancor di più verso l'idea dello scherzo (che, peraltro, non fa neppure ridere).
Scherzo per scherzo, ti consiglio di abbinare al tuo impianto un lettore multiplayer Oppo. E, ovviamente, come cavi di potenza non ci vedrei niente di meglio che ancora dei Klimo (però, accidenti, sforeresti il budget stanziato).
Spero di esserti stato (in)utile ;-)
Lucio Cadeddu

Ritorniamo alle basi
Buonagiornata Lucio,
approfitto della tua enorme cortesia per sottoporti qualche quesito in merito ad un impianto stereo. Come ti scrissi in passato, io acquistai ad ottimo prezzo un Musical Fidelity A5 nuovo, e devo dire che sono molto soddisfatto. La domanda che ti faccio potrà sembrare banale, ma da umanista che cerca di leggere e capire alcune "cose" tecniche..ho qualche difficoltà....il mio A5 ha dei componenti discreti si o no?
Ti confesso che sentendo come suona e dopo aver impressionato gli amici (alcuni anche con impianti da 13-15mila euro ma onesti nei giudizi) con il suo flusso di potenza, quando l'ho aperto sono rimasto un po' "deluso"...rispetto ad altri integrati come Audio Analogue ad es...sembra spoglio....magari ha cablaggi da quadro industriale....o è solo essenziale....non saprei....
Io ti dissi poi che ho come giradischi un Rega P7 con testina Goldring Eroica e con stadio fono Nakamichi mcb 100 modificato dal precedente possessore.....una persona mi sta fecendo una offerta davvero buona per comprare questo blocco...e io sono tentato di accettare per inseguire il sogno: Transcriptors Hydraulic reference....sarebbe opportuno o è meglio lasciare perdere un soprammobile?
Io so che suona magnificamente l'Hydraulic....in alternativa avrei sottomano un Michell Focus one, meno costoso e meno complicato...che faccio? Ultima cosa, un Musical Fidelity HT 600 a 5 canali, si poterebbe usare solo come ampli stereo? Grazie per la tua pazienza come sempre,
Un saluto
P.S.: curiosando ho notato che sei appassionato di Alfa Romeo....io a 21 anni ero proprietario di un GT 1300 Junior, poi di una 1750 GTV.......belli gli anni dell'università......!!!! Ma non scherza neanche una bella 33 TI quadrifoglio verde......a carburatori.....:-)
Alessio - E-mail: alann69 (at) hotmail.it

LC
Caro Alessio,
non ci siamo. Prima vorresti giudicare un componente guardandone l'interno ma non avendo alcuna esperienza tecnica per capire, poi vorresti cambiare il giradischi solo per l'estetica. No, no, ripartiamo dalle BASI. O l'elettrotecnica la si capisce almeno un po', altrimenti è meglio lasciare gli apparecchi CHIUSI e limitarsi ad ascoltarli.
Che significa "componenti discreti"? Intendi discreti in senso qualitativo o nel senso della tipologia? E sì, perché la differenza è tanta. In un caso si parla di componenti ottimi, buoni, discreti o scadenti, nel secondo si parla di transistors o di circuiti integrati. Provo a rispondere per entrambe le possibilità. Per quanto abbia visto, mi pare che l'A5 faccia uso di componentistica discreta (no integrati, cioè) sia nella sezione di potenza che in quella preamplificatrice. La QUALITA' della componentistica passiva mi pare di buon livello. Il fatto che ti sembri "vuoto" non ha alcuna importanza. Deve finire questa storia che gli apparecchi HiFi debbano per forza essere grossi, pesanti e strapieni di roba! Ma perché volete pagare il ferro a peso d'oro? Prendi un finale NuForce REF9SE e ti stupirai da quanta poca roba abbia al suo interno. Eppure....
Seconda cosa, il cambio di giradischi per ragioni estetiche! Domando: il giradischi deve suonare i dischi o deve fare bella figura? Entrambe le cose sarebbe forse l'ideale ma visto che possiedi già un buon gradischi, cambiare SOLO per l'estetica mi parrebbe insensato. Non conosco come suoni il Transcriptor, in tutta franchezza. Il Michell Focus One non sarebbe un passo avanti rispetto al tuo Rega. Se davvero volessi migliorare estetica E suono, pensa a Michell di livello più elevato, dal Gyrodec all'Orbe. Oppre un bel giradischi Oracle o Clearaudio.
Sull'ampli a 5 canali da usare come ampli stereo, poi, mi rifiuto quasi di rispondere. Dico...a che pro pagare 3 canali che non useresti mai?
Commento sul P.S. finale: per le "belle Alfa" parli al passato...convertito alla macchina "da famiglia"? :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Distorsione con l'analogico
Buon Giorno Direttore!
Inanzitutto grazie per l'attenzione rivolta al mio problema! Mentre aspettavo la Sua risposta ho ripensato all'intervento sui litz che avevo effettuato perchè è da quel momento che sopraggiungeva quella distorsione nonostante la miglioria di suono dovuta alle saldature rifatte (erano veramente grossolane come saldature!!!).
Leggendo le istruzioni del braccio vengo a sapere che certe volte il braccio non tiene la posizione sulla traccia selezionata nel momento della discesa sul solco, questo perchè il litz possono creare della tensione sulla rotazione! Mannaggia! Allora vuoi vedere che..........
Rismonto la parte dove ci sono le saldature che s'innesta a mò di telescopio nella parte inferiore del braccio da dove spuntano questi sottili litz (ma pur sempre dotati di resistenza alla torsione a questo punto) e provo a rimontarla rotandola dalla parte opposta. Faccio una prova di ascolto e in effetti la distorsione sparisce sì dalla sx ma per ricomperire sulla ds!!!!!
A ri mannaggia!!! Che dura la vita del fai da te! Rismonto tutto un'altra volta e metto il giradischi con il braccio montato, in una posizione che mi permette di giocare con l'innesto dei cavi ruotandolo e quindi cambiare la torsione di volta in volta controllando a sua volta che il braccio (con l'antiskating a zero ovviamente) mantenga tutte le posizioni che io gli dò per tutta l'estensione del movimento orizzontale e con il giradischi in livella ovviamente, anche in questo caso!
Quando mi sembra di esserci riuscito richiudo l'innesto che tra l'altro ho dovuto lasciare anche un po' sporgente per migliorare questa "elasticità" dei litz e provo con un disco. Ci sono!! O quasi! Mi domando a questo punto: perchè saranno sempre della tensione, quindi anche quì sarà sempre una questione di compromessi!
Adesso ho allineato la testina con la vostra dima e tutto va meglio, ma mi rimane sempre il dubbio che si possa ottimizzare questo problema della resistenza che offrono i litz alla torsione. C'è un modo canonico di cablare tutto il sistema? Anche perchè ricordo che quando ho aperto la prima volta la parte in questione, l'innesto telescopico era sporgente come ho dovuto alla fine lasciarlo io! Coincidenza?
La famosa traccia del disco test rimane sempre problematica! Ma con la musica va un po' meglio, ma alla luce di quello che ha spiegato benissimo mi devo acconentare vero?
Vabbè ora la lascio in pace! Continuerò a seguirvi con passione.
Grazie ancora per l'attenzione dedicatami!
Distinti saluti,
Benedetto - E-mail: b.baccelliere (at) libero.it

LC
Caro Benedetto,
in effetti bisognerebbe SEMPRE controllare che i cavi che escono dal braccio non interferiscano coi movimenti del braccio stesso o del controtelaio. Per capirlo, basta azzerare l'antiskating e muovere delicatamente il braccio avanti ed indietro, facendo attenzione che non ci siano "indurimenti" nella sua corsa. Poi occorre verificare che il controtelaio sia libero di oscillare. A seconda della tipologia del giradischi talvolta è sufficiente smontare il fondo e seguire il percorso del cavo di segnale mentre il controtelaio oscilla.
A me, tanti anni fa, capitò un giradischi Linn Axis (appena messo in commercio) i cui cavi di segnale, bloccati in fabbrica da un clamp, tiravano così tanto da disallineare il controtelaio! Anche nelle migliori famiglie certe cose possono capitare, quindi occhio!
Potresti, come extrema ratio, ricablare o far ricablare il braccio per intero, in maniera tale che i litz siano di una lunghezza sufficiente da restare liberi e privi di torsioni e/o tensioni. Comunque mi pare di capire che ora vada molto meglio, non crucciarti per quella maledetta ultima traccia, è davvero un test-tortura per tanti sistemi testina-braccio!
Per ora cerca di goderti la Musica,
Lucio Cadeddu

Re: Stanza dedicata all'HiFi
Caro Lucio, ti ringrazio per i
consigli che mi hai dato con i quali mi sono finalmente convinto a rinnovare, a parte i diffusori (Klipsch RF-35), l'intero sistema HI-FI (Ampli + CD + Cavo), che, come accennato nella precedente mail (con tanto di disegno e misure :-)), sarà posizionato nella futura saletta dedicata all'ascolto della musica (e film).
Veniamo ora alle cose più concrete: la mia idea in proposito (e spero che sia corretta), è quella sostituire l'attuale amplificatore multicanale HK-AVR430 con un amplificatore stereo, sicuramente più appropriato per l'ascolto della musica. Ho fatto mente locale su quali potrebbero essere gli amplificatori "papabili" per il mio budget, e, molto probabilmente, la mia scelta cadrà su uno dei seguenti modelli:

Sono tutto orecchi se ritieni che ci possano essere altri modelli che, non potendo ascoltare, non ho considerato.
Per rendere il suono più omogeneo, in negozio, mi è stato consigliato di acquistare un lettore CD della stessa marca dell'amplificatore (al momento utilizzo il lettore DVD Sharp DV-HR350). Pertanto mi sono stati consigliati i seguenti modelli: Per concludere in bellezza, credo di aver trovato un'ottima offerta per un cavo audio Audioquest (non so bene il modello) con quattro morsetti per il bi-wiring.
Secondo te, considerando le misure della mia saletta e i diffusori da abbinare, è più opportuno puntare su uno o sull'altro completo?
Se dovessi ritenere che per qualche motivo non facciano al caso mio entrambi, potresti consigliarmi qualche altra soluzione?
Ti ringrazio per l'infinita pazienza.
I miei più cari saluti.
Andrea - E-mail: leoan77 (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
sono contento che alla fine abbia optato per un più semplice impianto 2 canali, anziché tentare la tortuosa strada di un impianto 5.1 all'interno di una stanza a pianta quadrata da appena 3,5 m per lato. Vedrai che anche la visione dei films sarà più che soddisfacente con un buon impianto stereo a dare "voce" a dialoghi e musiche.
Sulla scelta delle elettroniche da abbinare alle tue Klipsch direi che sia Audio Analogue che NAD mi sembrano assolutamente adeguate, vedi se magari il negozio te le può far provare a confronto, coi tuoi diffusori o con qualcosa di analogo. Per la sorgente potresti anche aspettare un po' e tenere ancora il lettore DVD, qualora volessi partizionare la spesa in tempi diversi. Non ti consiglio altre soluzioni per non mettere altra carne al fuoco e per non costringerti a cercare apparecchi che magari sono irreperibili nella tua zona. Visto che questo negozio sembra disporre di ben due marchi che timbricamente si sposerebbero abbastanza bene con le tue casse, non cercherei altro.
L'unica cosa che mi sento di dire è che i diffusori sono molto sensibili, probabilmente utilizzerai solo una frazione della potenza di quegli amplificatori. In un'ottica di risparmio si potrebbe anche optare per i modelli di potenza inferiore.
Cura bene la sistemazione dei diffusori nella saletta e...buon ascolto!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono affaticante
Caro Lucio,
(permettimi di darti del tu anche se è la prima lettera che scrivo, dopo averne lette tante però), ascolto musica, di quasi tutti i generi (dalla classica fino al rock non troppo "spinto") e recentemente colpito da upgradite, sono nel giro di non molto tempo passato dal "vecchio coordinato sony" ad un impianto composto da ampli Denon PMA495R + cd/sacd pioneer pd-d6 + diffusori wharfedale da scaffale + cavi da "elettricista" ed infine (?) ad un ampli Copland csa 29 (integrato ibrido valvole-solido) + Esoteric sa-10 (incomincerai ad intuire che ascolto anche Sacd, ma di questo ti scriverò in altro momento) + B&W 683 + cavi Audioquest (diamondback e rockefeller).
Complessivamente sono molto soddisfatto dell'attuale qualità di ascolto, l'unico "neo" è una qualche eccessiva esuberanza delle percussioni del genere "batteria" (non dei timpani, per intenderci), che dopo un po' risultano essere troppo penetranti (fatica di ascolto). Poiché ciò accadeva anche con gli altri lettori e non credo possa dipendere dall'amplificatore, forse i diffusori?
A tuo giudizio sono "coerenti" con il resto dell'impianto?
In generare mi sembrerebbero l'elemento relativamente più debole (almeno in termini di fascia di prezzo) della catena. Nel caso un giorno volessi cambiarle cosa mi suggeriresti (mi intrigano le soluzioni da pavimento monovia o dual core ma magari sono completamente fuori strada)?
Il "problema" è da ricercare in altre direzioni?
L'ambiente d'ascolto è un 4 x 5 con i diffusori sul lato lungo, pareti abbastanza piene di librerie, quadri etc. I diffusori, semmai, rimangono abbastanza vicini lateralmente a due armadi che stanno agli estremi della parete lunga su cui è posizionato l'impianto. Dietro hanno circa 50 cm.
Ti ringrazio.
Stefano - E-mail: stefano13091999 (at) yahoo.it

LC
Caro Stefano,
prima di correre a conclusioni affrettate proverei a spostare i diffusori, se possibile, sull'altra parete, poiché non sempre il lato lungo si presenta come la soluzione ideale. Tenterei anche di isolare meglio il problema. Non mi è chiarissimo, infatti, se per "batteria affaticante" tu intenda i piatti (metallici) oppure il rullante, il tom, il timpano o la cassa. Mi sembrerebbe molto strano che a produrre fatica d'ascolto siano tom, timpano e cassa, visto che agiscono su un range di frequenze normalmente non associate alla cosiddetta fatica d'ascolto. Tu stesso scrivi "non i timpani" ma non mi è chiaro se ti riferisca all'unità di una batteria o ai timpani orchestrali.
Comunque sia, una eccessiva presenza di piatti e di rullante, in effetti, può generare fatica d'ascolto, specie ad alto volume, ed è in generale sintomo di una eccessiva esuberanza in gamma medio-alta. Tutta la nuova "generazione" B&W ha, come abbiamo osservato più volte, la caratteristica di mettere in evidenza proprio questa parte dello spettro audio. Per certi ascoltatori e certamente per tutti, a primo impatto, può essere un suono accattivante...alla lunga potrebbe rivelarsi affaticante, specie se ascoltato a lungo, ad alti livelli, in stanze non propriamente assorbenti o con partners che condividano la stessa impostazione sonora.
C'è da tener conto, tuttavia, che una batteria, ascoltata "live" e senza amplificazione...genera fatica d'ascolto!!! E' uno strumento, specie se suonato con istinto rock, piuttosto aggressivo. A dire il vero molti strumenti musicali sono aggressivi quando ascoltati "live", basti pensare alle trombe o ad altri strumenti a fiato. Gli audiofili, talvolta, si dimenticano di come suoni la realtà, e cercano qualcosa che se ne discosti molto.
Dopo questa lunga premessa, posto che dovrai provare diverse soluzioni di posizionamento dei diffusori, prima di gettare la spugna, ed osservato che il resto dell'impianto mi pare sia assolutamente incolpevole...potresti provare a valutare un cambio di marchio, passando a qualcosa meno "brillante" in gamma medio-alta. Sto pensando a Sonus Faber, Opera, ProAC, Magneplanar...impostazioni certamente diverse tra loro ma non votate al dettaglio estremo in quella porzione di frequenze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Qualche domanda sull'analogico
Caro direttore,
mi rivolgo alla sua cortese attenzione per due domande in materia analogica; il mio impianto consiste in:

Di recente ho ricominciato ad ascoltare i numerosi vinili che furono di mio padre, con un giradischi Luxman pd264 ricablato Supra, e testina MM Grado Platinum Wood. Orbene, mentre sono contento delle prestazioni in gamma bassa e media, a me sembra che la gamma alta sia castrata, con le frequenze dell'estremo acuto decisamente attenuate.
Avevo pensato che la cosa potesse essere imputabile alla morbidezza della Grado, ma ripensandoci mi è sembrato un'esagerazione; un conto è la morbidezza, altro è la castrazione delle armoniche superiori. Allora, dando un'occhiata alle specifiche tecniche dell'ampli, ho letto:
Frequency Response: So che le specifiche tecniche sono da prendere "multo cum grano salis", ma secondo lei è possibile che le mediocri prestazioni in gamma alta siano da imputare alla risposta in frequenza del pre-phono limitata a 15khz? Se dovessi cambiare pre-phono, lei cosa prenderebbe, visto il giradischi e la testina?
La seconda domanda riguarda la regolazione dell'antiskating: mi chiedevo se un metodo per la sua regolazione possa consistere nel posizionare la puntina nella parte finale del disco, quella appena prima dell'etichetta, non in un solco, ma nella zona non incisa tra due solchi; a questo punto, se la testina sta ferma, l'antiskating è ok; se si muove verso il centro del disco, è troppo basso; se torna indietro è troppo alto.
E' fantasia, o può funzionare?
Grazie per l'attenzione, e tanti complimenti per la sua rivista, vero punto di riferimento online per l'alta fedeltà.
Filippo - E-mail: phil (at) mclink.it

LC
Caro Filippo,
quelle specifiche tecniche non dicono molto su quel che accade dopo i 15 kHz, dicono soltanto che la risposta, fino a quel punto, è compresa entro un range molto "preciso". Tra l'altro, andare sopra i 15 kHz, con molti vinili e con le orecchie che ci ritroviamo, non è cosa facile. Ora, può anche darsi che lo stadio phono del Rotel non sia eccelso, ma da qui a tosare le note alte ce ne passa di differenza. Prima di acquistare un nuovo pre fono, controllerei le seguenti cose:

Fatti tutti i controlli, penserei ad un pre fono esterno che potrebbe essere un Lehmann Black Cube (magari usato), qualche Clearaudio, un Rega Fono, Audio Analogue Aria etc.
Per quanto riguarda invece l'antiskating il metodo che proponi è inefficace: le forze che l'antiskating tenta di compensare si presentano soltanto nel momento in cui il piatto gira. Col piatto fermo e la puntina su una zona liscia del disco non è che tu possa fare molto. Ti serve invece un disco test per regolare l'antiskating oppure potresti impostarlo (il giradischi dovrebbe prevederlo) su un valore analogo a quello della forza d'appoggio della testina.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Soddisfatto con ampli vintage
Scrivo per la prima volta per ringraziare TNT AUDIO che mi ha permesso di riaccendere la luce soffusa ma mai spenta della vera hi-fi. Così dopo vari mesi di lettura di TNT ho abbandonato il mio impianto HT e sono passato ad un impiantino audio di primo ingresso (RECEPENDO VOSTRI CONSIGLI) così composto:

Premetto che sono ipersoddisfatto del mio impianto e della resa nel mio ambiente (sala 20mq con parquet naturale e tende di ottima qualità). Avendo una piccola disponibilità (500-800 euro) per Natale vi chiedo gentilmente dei consigli su un possibile upgrade dell'ampli o dei diffusori (solo da scaffale purtroppo dato lo spazio).
Avrei la possibilità di prendere B&W 685 o monitor audio SR1 ma mi dispiacerebbe perdere il basso delle piccole INDIANA. Come ampli vedrei bene un vecchio MARANTZ o un SANSUI AU11000.
Le piccole INDIANA mi soddisfano così come il suono dolce del PIONEER quindi considerando che leggendo TNT ho risparmiato molti soldi raggiungendo un buon livello di soddisfazione mi chiedo e vi chiedo se valga la pena tentare un upgrade o riservare questo budget per la cosa primaria cioè la musica.
L'impianto secondo me nasce per ascoltare bene della buona musica (io ascolto rock e jazz) e non vorrei capovolgere l' importanza e finire a guardare più l'impianto che ascoltare la musica.
Preferisco conservare per me una buona cultura musicale che esibire ad amici e terzi impianti di svariate migliaia di euro.
Ringraziando eternamente TNT vi mando tanti saluti e auguro a tutti i lettori di TNT tante ore di buona musica.
FORZA TNT AUDIO (unica rivista di vera hi-fi)
Anonimo - E-mail: simisa24 (at) libero.it

LC
Caro lettore (la prossima volta firmati!)
inserisco questa tua nel nostro consueto Angolo dell'Ottimismo, mi pare ci rientri perfettamente. Dici, giustamente, di non voler "esibire l'impianto". Ebbene, da tempo l'esibizione di un buon impianto HiFi non fa più alcun effetto. Alla maggior parte delle persone, a meno che non si tratti di un set-up molto particolare, non suscita alcun moto d'attrazione, anzi. Talvolta, facendo ascoltare come si possa sentire bene la Musica se riprodotta da un buon HiFi si potrebbe "far colpo" su qualche appassionato di musica abituato ad assimilarla da "cosi" di qualità infima, ma è una probabilità piuttosto remota.
Mi chiedi un consiglio su cosa acquistare. Al tuo posto sostituirei l'ampli con qualcosa di più moderno, ma i candidati che elenchi sono pezzi da museo, temo che tu sia stato colpito dal morbo del vintage a tutti i costi. Spendere così tanti soldi per un apparecchio di 30 anni fa può avere un senso in un impianto tutto votato al vintage di qualità, ma non mi pare questo il caso. Inoltre, affrontare questa spesa significa anche esser pronti a far fronte a costosi (e difficili) interventi di ripristino e/o di riparazione. Possiedo un Sansui AU11000, già che lo hai indicato tra i desiderabili. Per essere bello è bello ma è mostruosamente complicato (tante cose che possono ossidarsi o rovinarsi o bruciarsi), è un ingombro enorme ed ha un suono che ha fatto il suo tempo. Se è la musica che ti interessa, come dici, e non gli apparecchi...punta a qualcosa di più recente, dotato di ingresso phono, da cercare tra i soliti noti. Con quel budget a disposizione potresti acquistare bene e non sarebbe impossibile tenere da parte qualcosa per, eventualmente, sostituire i diffusori.
Tutto questo, naturalmente, ha un senso qualora tu fossi in qualche modo insoddisfatto delle attuali prestazioni del tuo impianto. Se così non fosse, meglio, molto meglio acquistare dischi ed andare ai concerti.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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