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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Casuale risoluzione di TANTI problemi!
  2. Restauro o nuovo acquisto?
  3. Potenza vs sensibilità
  4. Upgrade con 1000 €
  5. Altro humour
  6. Upgrade vari
  7. Re: Suono affaticante
  8. Scelta diffusori
  9. Cavi o amplificatore?
  10. Soddisfazione, mostre e poca voglia di upgrade

Casuale risoluzione di TANTI problemi!
Salve TNT-Audio e signor Direttore, desideravo condividere con lei i miglioramenti da me avuti nel piccolo impianto che sta piano piano crescendo sonoricamente intendo, come buon amante del fai da te mi sono costruito un piccolo mobiletto per posizionare gli elementi, pienamente soddisfatto del risultato estetico e pratico, e sopratutto economico, 60 euro (che non sono pochi oggi, visto quanto valgono i soldi) contro i 250/300 in su chiesti dai vari produttori/rivenditori per 4 pezzi di legno incastrati, ehm legno nel mio caso, volevo dire trucciolare.
Il mobile risulta "aperto" da tutti i lati tranne che nel posteriore; e qui viene il dunque, e si perche tutto è derivato dal caso, o meglio dal fato: durante la costruzione ho pensato di fare un doppio (fondo) posteriore per il passaggio dei cavi in modo che risultassero nascosti.
In poche parole il mobile è dotato di una ciabatta nel fondo dove sono collegati elettricamente gli elementi, il tutto sulla sinistra del posteriore, alla destra trovano posto invece i cavi audio e quelli casse da dove fuoriescono per andare ai rispettivi diffusori; non avendo potuto sfruttare tanto spazio mi ritrovavo costretto a fare delle acrobazie per eseguire il loro passaggio, allora mi son detto, se devo fare la fatica di incastrarli tutti ben benino sarà meglio costruirmi una volta per tutte i cavi "buoni".
Detto fatto, economici e semplici i classici cavi
TNT Star per i diffusori, tanto tra me e me pensavo "non cambierà tanto per il solito problema della sfasatura dei bassi che mi ritrovo proprio li nel divano, ma dato che ci siamo...." allora dato che ci sono mi faccio anche l'alimentazione: distruggo letteralmente una ciabatta rigorosamente LIDL (3.99 euro) gli levo il suo cavo originale e con lo stesso cavo utilizzato per i diffusori faccio un mix del "the merlino cd" e del "the tnt merlino", cioè a croce accoppiando i 2 dei 4 conduttori interni per fase e neutro e la calza collegata alla terra solo dal lato spine, gli metto la ferrite presa da non mi ricordo dove, e rimonto il tutto. Posiziono gli elementi, collego gli rca e i diffusori, metto "in fase" tutte le spine e....... fuoco.......
Ehm...... non si può ormai sono mezzanotte e mezzo, dai piano piano sentiamo se ci sono errori nei collegamenti...... no tutto apposto, allora a domani. ..notte a tutti...
Oggi: accendo..... faccio scaldare..... dimenticavo di dire che nel frattempo mi sono procurato un tape ed un tuner, (si si lo so che non sono apparati da audiofilo, ma avrò 150 cassette che mi ricordano tante cose e mi piace ascoltare la radio mentre faccio altro in casa, che male c'è). Metto il cd...... ma..... cosa..... devo aver sbagliato qualcosa......controllo, no è tutto a posto, ma... è sparita la sfasatura nel punto di ascolto... grido a mia moglie: hai spostato le casse??? Risponde: non mi azzarderei!!!
Ma si sente anche diverso....lineare.... uniforme... per niente stancante anche a certi volumi... omogeneo in tutta la casa e sopratutto nel punto di ascolto: caldo... pieno... IN FASE!!!!!
Ma porca miseria sono una vita in mezzo ai cavi e non me ne sono mai accorto? Si, va bè, era in macchina, ma sempre erano cavi......Che dirvi signori non me lo sarei mai aspettato, tutto per caso, ma sopratutto tutto vero, ve lo garantisco e ve lo giuro, ieri una continua guerra mentale con me stesso, oggi tutto a meraviglia, per soli tre cavetti elettrici ed una ciabatta per un totale di 20,00 EURO.
TNT, VI RINGRAZIO PERCHE SENZA DI VOI NON CI SAREBBE STATO NEANCHE IL CASO O IL FATO, SIETE VERAMENTE UNA MANNA DAL CIELO PER NON COMUNI MORTALI.
Saluti,
Daniele - E-mail: referens (at) tiscali.it

LC
Caro Daniele,
sono contento che la realizzazione dei nostri cavi abbia sortito un così mirabolante effetto...però un sospetto mi sovviene: non è che le casse fossero collegate in controfase? Ricablando magari hai messo il positivo ed il negativo dove avrebbero dovuto essere! Nella mia precedente risposta non mi sono permesso di suggerirti di controllare la corretta polarità perché, da esperto installatore car audio, immaginavo che un tale particolare non ti sarebbe potuto sfuggire...però i sintomi di un suono "assente" e vuoto come lo definisti tu sono tipici di diffusori collegati con la fase invertita (o, peggio, anche uno solo dei due!).
In ogni caso, tutto è bene quel che finisce bene, si diceva una volta. Già che eri in procinto di costruirti un rack per l'impianto...perché non il nostro TNT FleXy, economico ed estremamente funzionale?
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Restauro o nuovo acquisto?
Gentile Cadeddu,
le ho già scritto qualche anno addietro ricevendo dei consigli che al momento poi non ho sfruttato, essendo intervenuti problemi familiari che mi hanno distolto dal mio impianto hi-fi. Ora che ho intenzione di portare a termine questo progetto, Le riscrivo per chiederle una serie di consigli. Il mio impianto è collocato sul lato corto di una stanza a forma di "L", in un ambiente grande 5,30 m. X 4,00 m. I componenti sono:

Attualmente mi trovo nell'indecisione se riconare i diffusori, che fra l'altro necessitano un controllo anche dei medi e degli alti (purtroppo sono stati fermi per parecchio tempo e, oltre a questo, chi faceva pulizia in casa in mia assenza non aveva sempre la mano leggera) o venderli e sostituirli. A questo proposito penserei a dei ProAc (e quali? i Response D15 o Studio140, oppure Response One SC?). Oppure?
Inoltre non so proprio quali cavi scegliere (tanto di segnale quanto di potenza e di alimentazione) e quale budget prevedere. Naturalmente, non vorrei svenarmi. Infine, visto che ogni tanto ho problemi sulla rete elettrica mi chiedo se non dovrei procurarmi uno stabilizzatore e quale.
Ascolto musica classica, dalla sinfonica alla musica da camera, ma anche parecchio jazz. Mi piacciono comunque anche rock e blues. Dal mio impianto mi aspetto un'adeguata resa degli strumenti acustici e della voce umana.
Le sarei grato dei Suoi utili consigli.
La ringrazio cordialmente
Alessandro - E-mail: alessandro.cocuzza (at) tiscali.it

LC
Caro Alessandro,
farei di tutto per rimettere a posto le Allison One, bellissime e gloriose rappresentanti di un periodo epico. Per qualche anno i drivers originali sono stati nuovamente disponibili, ora il sito Allison appare nuovamente smantellato. Proverei a sentire qualche riparatore, tipo Canini, Franchi etc., per vedere cosa si possa fare e con quale spesa. Si tratta di eccellenti diffusori ma se la spesa dovesse superare un limite ragionevole (esagerando, 1000 €) sarebbe forse meglio pensare ad altro.
Tra le candidate che hai elencato, possibili sostitute potrebbero essere le ProAC Studio 140, non tanto perché ci somiglino in qualche aspetto (tutt'altro) quanto perché si tratta di diffusori da pavimento abbastanza "generosi" da non farti rimpiangere le One.
Poi ci potrebbero essere tante altre alternative, ma occorre vedere quali marchi siano a tua disposizione per una valutazione diretta e personale (ascolto).
Per quanto riguarda i cavi, dovrebbe essere sufficiente affidarsi a qualche marchio noto e ben diffuso, sia per quelli di segnale che di potenza, marchi che - anche questi - possano essere valutati direttamente. Da Monster a VdH, passando per Supra, Audioquest, Kimber....il mercato offre tante alternative, valuta quelle che puoi effettivamente ascoltare. Per la spesa, ti consiglierei di stare intorno ai 5-600 € per l'intero set.
Infine, per quanto riguarda la rete elettrica, occorre innanzitutto capire di che natura siano i "problemi" che citi: tensione troppo bassa, troppo variabile o disturbi EMI/RFI (scariche, rumore di fondo etc.)? Nei primi due casi potrebbe aiutare uno stabilizzatore, ma prima dovresti monitorare l'andamento della tensione nell'arco di più giorni e, se fuori dal ± 10%, fare un esposto all'ente fornitore. Nel terzo caso proverei con un filtro anti-interferenze (es. BlackNoise) non prima di aver curato attentamente la disposizione delle prese e dei cavi, magari realizzando una linea dedicata per l'impianto, ove possibile.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Potenza vs sensibilità
Ciao Lucio.
Sono riuscito dopo innumerevoli tentativi, ad attenuare quella fastidiosissima frequenza media-alta che mi impediva di ascoltare serenamente la musica. Ho seguito naturalmente i tuoi
consigli e con un po' di pazienza ci sono "riuscito". Il problema basse frequenze, purtroppo però, rimane sempre. Girando, invece, per benino la manopola del volume, il basso prepotentemente viene fuori colpendoti direttamente allo stomaco.
Mi dirai, dove sta il problema? Beh.. per avere quel suono meraviglioso devo tenere il volume abbastanza alto che rischio di sicuro la visita delle forze dell'ordine a casa mia. A questo punto il quesito: forse la "colpa" è da imputare all'ampli troppo potente (NAD C 372) che pilota dei diffusori con sensibilità alta (92db) come i Focal Chorus 836?
Ho letto un articolo dove diceva che ogni circuito di amplificazione per offrire i migliori risultati, in termine di linearità e rapporto segnale/rumore, debbano avere un angolo di rotazione del volume che si avvicina a quella massima (attenuazione quasi zero). Ovvio che con i miei diffusori otterrei un livello sonoro così alto che ovviamente non accetto per ascoltare la musica.
Risolverei il problema usando un'amplificazione più tranquilla ottenendo quindi un volume più tollerabile per godersi in santa pace buona musica?
In poche parole a volumi normali (ore 9) tutto a posto ma pochi bassi; volumi alti (ore 12) suono possente e carabinieri che suonano alla porta (a patto che riesca a sentirli!!!!!!).
Scusami se mi sono dilungato troppo.
Grazie e complimenti vivissimi.
Giancarlo - E-mail: terranovagiancarlo (at) virgilio.it

LC
Caro Giancarlo,
sgombriamo il campo da un probabile malinteso. Quando hai letto del potenziometro usato in regime di minima attenuazione (cioè ruotato al max verso destra) hai frainteso il senso della frase. Il potenziomentro è, in qualche modo, una resistenza variabile: più lo ruoti verso destra e meno si oppone al passaggio del segnale, più lo ruoti verso sinistra e più ci mette del suo. A livelli di attenuazione molto elevati (cioè a basso volume) vengono fuori non-linearità di risposta e sbilanciamento dei canali. In altre parole, il potenziometro del volume è un male necessario :-)
Come detto più volte, però, la sua posizione NON deve essere in alcun modo considerata rilevante, nel senso che ad ore 12, ad esempio, non è detto che l'ampli stia erogando metà potenza...magari è già al massimo. Questo dipende dal livello d'uscita della sorgente e dal modo con il quale questa si interfaccia con l'ingresso dell'ampli (sensibilità d'ingresso).
Il problema, nel tuo caso, è un altro. Il fatto che i bassi vengano fuori solo ad alto volume è, ancora, un problema di acustica ambientale e, inoltre, di funzionamento del tuo orecchio. A basso volume le basse frequenze probabilmente si perdono a causa di cancellazioni e/o buchi di risposta dell'ambiente a determinate ottave. A livelli più elevati può darsi che alcune frequenze vengano esaltate a scapito di altre, occorrerebbe vedere come le onde vengono riflesse, assorbite e diffuse da una parte all'altra della stanza. E' impossibile fare una diagnosi precisa senza essere "sul posto".
Bisognerebbe anche verificare se le trappole autocostruite per i bassi funzionino davvero come dovrebbero o siano magari deleterie. Prova a toglierle e vediamo che succede. Sposta anche i diffusori nella stanza, cambia parete, accostali o allontanali dalla parete posteriore, qualcosa dovrebbe cambiare. Poi c'è la questione "fisica": le nostre orecchie sono progettate per una risposta non lineare: a basso volume attenuano bassi e alti, per "linearizzarsi" via via che il livello sale. Ogni curva di risposta è strettamente personale, magari la tua è fortemente non-lineare a bassi livelli. Su questo, ovviamente, non puoi intervenire.
In definitiva, per rispondere alla tua domanda, non credo che la causa di tutto possa essere il fatto che i diffusori siano discretamente sensibili (92 dB). Semplicemente, per suonare forte, hanno bisogno di meno watt, rispetto ad un diffusore meno sensibile. Anzi, è opinione comune che un diffusore di buona sensibilità "entri in coppia" (gergo motoristico che rende l'idea) a volumi più bassi di uno a bassa sensibilità. Potresti fare una prova con un altro diffusore (qualunque) per capire se e quanto il problema si manifesti ancora. Potrebbe essere, infatti, che i tuoi diffusori, per dimensioni, sbocco del reflex o altro, siano incompatibili con la disposizione da te adottata e con l'ambiente stesso.
Nota finale, memore della prima lettera di questa Rubrica: hai controllato bene la fase dei diffusori? :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con 1000 €
Gentile direttore,
intanto mi permetta di ringraziare sentitamente Lei e il suo gruppo per il Vostro preziosissimo sito, che seguo da molto tempo, e grazie al quale ho potuto avvicinarmi con cognizione di causa al buon ascolto della Musica.
Venendo alla domanda. Possiedo un impianto entry level così composto:

Premetto che per le mie orecchie e le mie tasche si tratta di un impianto di cui non mi posso certo lamentare e che continua, per me, ad essere gradevole all'ascolto (apprezzo in particolare la scena, il suono aperto, e una dinamica per me soddisfacente). Attualmente avrei a disposizione fino a 1000 euro per un upgrade, ma sono andato in crisi perché non saprei da che parte cominciare.
Il mio obiettivo è fondamentalmente quello di fare un ulteriore passo (magari non l'ultimo) verso un suono più realistico (termine vago), o perlomeno che renda giustizia ai generi che ascolto con più frequenza (nell'ordine: classica, jazz, un po' di classici rock anni '70, molta musica vocale). Mi farebbe comodo anche ottenere un buon ascolto a bassi volumi. Ho pensato alle seguenti mosse:
  1. aggiungo un DAC esterno al cdp?
  2. cambio amplificatore (magari cerco un valvolare? Non sarà traumatico il passaggio dal Rotel al valvolare?)
  3. cambio casse?
Insomma, come potrà facilmente dedurre, brancolo nel buio. Le chiedo scusa per il linguaggio un po' approssimativo e La ringrazio comunque per l'attenzione.
Cordiali saluti,
Emanuele - E-mail: sabem (at) iol.it

LC
Caro Emanuele,
non aggiungerei un DAC esterno al CDP, semmai, in futuro, potrei pensare ad un upgrade del lettore stesso. Diffusori e giradischi direi che possano stare al loro posto senza problemi anche in presenza di altri eventuali upgrade. Resterebbe l'amplificatore, in effetti è il primo gradino nella gerarchia Rotel ed è pertanto migliorabile, soprattutto in termini qualitativi perché immagino la potenza sia già sufficiente. Ti consiglierei, per non discostarti troppo dall'impronta sonora del tuo attuale impianto, che sembri trovare di tuo gradimento, di considerare ad esempio un Rotel RA 1062, da 60 watt per canale ed un listino di 900 € (ma si trova per meno di 800). Ha un phono MM, indispensabile per collegarci il tuo ProJect, è ben costruito e suona bene. E' un sicuro passo avanti nei confronti dell'onesto RA 01 e potrà funzionare da "cuore" del tuo impianto anche quando dovessi decidere di upgradare sorgenti e/o diffusori. Rispetto al budget preventivato ti avanzerebbero ancora circa 200 €, credo che la cosa migliore da fare sia spenderli in dischi e concerti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Altro humour
Buonagiornata Lucio,
ho scoperto recentemente che c'è un'altra categoria di personaggi che potrebbe rientrare nel paragrafo umoristico di
Come riconoscere un audioflo, ed è quella del "rumorofilo"...
Capita di incontrarne qualcuno, quando hai un futuro od ex cognato, laureando in ingegneria elettronica, che (beato lui) essendo più giovane fa "le serate all'università o nei locali in settimana", ed è "appassionato" di musica e di impianti....da discoteca, e non solo ti chiede in prestito il Cd Mono dei Pink Floyd per usare l'intro di "Astronomy Domine" come loop per mixare una compilation (povero Syd, perdonaci da lassù!!), ma si presenta a casa tua per ascoltare nel tuo impianto, che tu ti illudi sia hi-end, i suoi CD masterizzati di tunz-tunz-tunz-pum-pum-pum.....che il tuo Marantz KIS espelle automaticamente.
E poi, ascoltando dei Cd normali, ti dice anche che si sente "un po' confuso, senza tanti bassi" e che non c'era bisogno di spendere quasi 5000 euro tra una storia e l'altra, quando per un Gemini e due Wharfedale ne bastavano meno di 1000.......!!!
Studente di ingegneria elettronica...che dovrebbe saperne qualcosina più di me di resistenze, induttanze, parametri, Ohm etc......e soprattutto dei decibel che emette la sua "musica" di loop e di "acappella".......
Concludo, aggiungendo che lo stadio phono Nakamichi mcb 100 di cui ti parlavo, già è a casa del nuovo proprietario, e io ascolto per ora serenamente gli LP con il mio Rega P7 e la Goldring Eroica ad alta uscita.
Buona giornata,
Un saluto,
Alessio - E-mail: alann69 (at) hotmail.it

Gentilissimo Lucio buongiorno e buona domenica.
Ringrazio te e il meraviglioso STAFF di TNT per tutte le attenzioni dedicate, ho appena letto l'articolo della settimana scorsa in merito al DECALOGO AUDIOFILO......davvero grande.....auguri.
Cordiali saluti
Enrico - E-mail: atlantide7627 (at) libero.it

LC
Cari Enrico ed Alessio,
grazie per il feedback sui miei articoli leggeri intorno alla psicologia dell'audiofilo. Quello del Decalogo del comportamento audiofilo in società pare sia piaciuto molto (circa 3300 letture in meno di 2 settimane), il che è un buon segno, significa che esiste ancora una buona percentuale di audiofili che non si prende troppo sul serio, primo step per divertirsi ancora con questo hobby. Vedo ancora troppi audiofili ringhiosi ed accidiosi in circolazione libera sulla rete. Ma secondo voi si divertono?
Per quanto riguarda il tratto del DJ a tempo perso...non c'è molto altro da aggiungere, purtroppo l'idea che l'audiofilia abbia molto a che vedere con il chiasso della festa da ballo è un cliché duro a morire. Non molto tempo fa, qualcuno cercava di convincermi che la qualità di un ampli si misura in termini di "quanto pompa". Ho replicato che la prima volta che la pompa sommersa che ho nel bagno del sottopiano dovesse dare forfait proverò a collegare due NuForce REF9SE per pompare fuori l'acqua :-)
Il vero dramma di questa nostra società è che tutti possono accedere all'informazione e questo è un bene ma, chissà grazie a quale misterioso motivo, autorizza chiunque a parlare con cognizione di causa, di qualunque cosa. Dalla notte dei tempi, poi, chi più "ignora" ha più ferree certezze. Il motto "più impari e più scopri di non sapere" non devono averlo mai sentito.
Buon ascolto e buona lettura!
Lucio Cadeddu

Upgrade vari
Egregio Direttore, alla fine degli anni '70 acquistai il mio primo impianto: giradischi Technics SL 303, ampli Marantz PM 410, diffusori AR 25. Ho sempre ascoltato solo vinili, ne ho circa 1200, vari generi ma quello che prevale è il progressive. Dopo anni di ascolti, per primi sono andati fuori uso i diffusori: la spesa per riconarli e rimetterli a posto mi sembrava eccessiva, con un budget limitato ho acquistato le B&W DM 303, delle quali sono soddisfatto.
Poi è giunto il turno del giradischi, sul mercato dell'usato ho trovato un Thorens TD 145, sul quale ho montato una Goldring Elektra. L'impianto si trova in una stanza di circa 3,50 x 4 metri. Mi pare che l'amplificatore non riesca a "spingere" - mi perdoni il termine, ma lei avrà capito cosa intendo - le piccole B&W, quindi mi è stato proposto e dato attualmente in prova un Creek 4330 ovviamente usato ma ben tenuto: mi pare che con detto ampli il suono è senza dubbio migliorato notevolmente.
Le chiedo se, in relazione al resto dell'impianto, e al mio buget molto limitato, il Creek è una scelta azzeccata. Poi mi è stato offerto un giradischi Rega P3: a suo parere sarebbe un buon passo in avanti rispetto al Thorens o non ne vale la pena?
Grazie e cordiali saluti,
Franco - E-mail: francopierantoni (at) alice.it

LC
Caro Franco,
peccato per le AR25, avrebbero forse meritato di essere riportate in vita. Ottima la scelta del giradischi Thorens, forse non il più "audiophile" di questa Azienda ma comunque solido, ben costruito e ben suonante. Forse un Rega P3 potrebbe suonare meglio - il braccio, ad esempio, è anni luce superiore - e sarebbe anche più semplice da regolare ma visto che i diffusori sono degli entry-level forse per ora lascerei perdere un upgrade della sorgente, a meno che l'offerta non sia davvero di quelle irresistibili, per prezzo e condizioni.
Volendo fare un passo avanti "intermedio", potresti acquistare una testina di qualità superiore, da riciclare in un eventuale giradischi futuro di più elevata caratura. Lo stesso catalogo Goldring ha modelli in ogni fascia di prezzo, così da non allontanarti dall'impostazione timbrica atttuale, della quale sembri comunque soddisfatto.
Ritengo ottimo l'abbinamento con l'ampli Creek, che potrebbe dare alle DM303 un pizzico di calore in più che certamente non guasta. Il Marantz PM 410 non appartiene certamente al periodo d'oro di Marantz, anzi, diciamo che forse fa parte di uno dei momenti più oscuri per questa Azienda storica. Era bello, questo sì, ed ancor di più lo erano i suoi fratelli maggiori. Per questa ragione credo che non ti sarà difficile venderlo, magari su Ebay, a qualche appassionato del marchio (ho visto che la cifra standard si aggira sui 100 €). Lo stesso dicasi per le "carcasse" delle AR25, secondo me possono spuntare qualche quotazione interessante.
Per ora cerca di goderti la Musica,
Lucio Cadeddu

Re: Suono affaticante
Caro Lucio,
ti ringrazio innanzitutto per la celere
risposta. Sono impressionato, hai azzeccato tutto: sia le informazioni che io, colpevolmente, ho tralasciato (sì, nella mia ignoranza, intendevo piatti e rullante non i timpani orchestrali) sia la strada iniziale da seguire: in assenza del resto della famigla ho rivoluzionato il salotto e posizionato i diffusori sul lato corto, a quasi 1mt dal fondo e ben lontani dalle pareti laterali, quasi paralleli e con un punto di ascolto a distanza significativamente maggiore da quella che separa i due diffusori.
In breve: un altro salto di qualità della resa sonora generale e riduzione dell'affaticamento da "batteria", che pure resta. In effeti i B&W683 all'ascolto iniziale mi avevano ben impressionato, ma alla lunga non sembrano esattaemnte quello che fa per me.
Purtroppo, con questa "configurazione" il wai (wife acceptance index) scenderebbe a valori prossimi allo zero assoluto! Al momento dovrò soprassedere: quando, spero fra non moltissimo, cambierò casa darò il massimo delle possibilità alle B&W, poi .... .
Non capita spesso di "incontrare" (seppure virtualmente) persone competenti e allo stesso tempo né presuntuose né falsamente modeste, quindi ne approfitto. Tema: SACD. Svolgimento: tragico errore commerciale non ripetutto con il blue ray. Il lettore deve essere retrocompatibile ma il supporto mai (SACD ibridi: arghh!!!). Altrimenti la probabilità di raggiungere la massa critica iniziale per una diffusione da mass market scende a 0,0!
Peccato, perché la qualità intrinseca del SACD è innegabile, salvo, è vero, il fatto che la differenza rispetto al CD si assottiglia al salire della qualità del lettore, almeno per gli orecchi "umani". Ai livelli del Naim 555 e dei cDS probabilmente si annulla, così come forse si approssima a zero quella con l'analogico (parlo al matematico: vediamo il SACD come la successione centrale nel teorema dei due carabinieri: CD<=SACD<=LP e limCD=limLP).
Rimane il fatto che a livelli medi di hardware il SACD consente - ovviamente a mio parere - una godibilità dell'ascolto di livello superiore al CD. E pure se i titoli SACD non sono infiniti - ma su amazon ce ne sono per tutti i gusti - se per avere anche la lettura SACD non si deve spendere molto di più (nella fascia audiophile entry level, io come detto ho scelto Esoteric), beh ... un pensierino vale la pena di farlo. Per chi ha già una sorgente analogica di alto livello magari no, ma io (per ora) non sono fra quelli.
Ho ancora un paio di argomenti, ma voglio rispettare la consegna: non più di una e-amil alla settimana.
Di nuovo grazie e ... a risentirci.
Stefano - E-mail: stefano13091999 (at) yahoo.it

LC
Caro Stefano,
questo tema sulle impressioni dei lettori sui prodotti B&W del nuovo corso si sta ripetendo molto spesso, evidentemente molti cadono nel "trap" del suono impressionante a primo ascolto che poi si traduce - in condizioni non ideali quali quelle casalinghe - in qualcosa di affaticante a lungo termine. Speriamo almeno che queste lettere servano da "avvertenza" generale tutte le volte che si è tentati di scegliere un prodotto HiFi sull'onda del "primo ascolto" accattivante. Ricordate sempre che un componente HiFi neutro, adatto a lunghi ascolti, non colpisce mai. Anzi, spesso, nel confronto con un concorrente più vivace, sembra chiuso e mancante di qualcosa.
Vengo al tema da te sollevato circa il SACD. Vedi, ormai non è più una questione se sia o meno un supporto di qualità elevata. Nessuno ha mai negato che lo fosse, per quanto sul confronto diretto traccia SACD/traccia CD dello stesso disco io qualche lecito dubbio di onestà commerciale l'ho sempre avuto. Comunque sia, la questione è ora un'altra: il formato non è mai partito per davvero. E' vero, si trova un po' di software (sempre meno, direi) ma già qualche rivista mi pare abbia rinunciato a recensire le nuove uscite in questo formato. Anche il sito ufficiale del formato sa-cd.net ha una sezione di "news" molto triste, visto che l'ultima è datata 20 Marzo 2007!!!!! Significherà qualcosa, che dici? Insomma, mi spiace dire che avevamo visto giusto, nonostante all'epoca fossimo l'unica voce specializzata ad avere il coraggio di sostenere l'inutilità di un nuovo (?) siffatto formato digitale.
Quindi: chi ha una sorgente SACD se la goda, la usi e stia pure tranquillo. Eviterei tuttavia di consigliarla come acquisto "sensato" per il futuro. Non lo era qualche anno fa, oggi è puro nonsense. Per convincersene, sarebbe sufficiente pensare ai ricambi delle meccaniche (che sono specifiche per il SACD!) che diminuiranno via via che diminuirà l'offerta di software. Semmai, pian piano, occorrerà pensare di dotarsi di sistemi per la riproduzione di streaming o download ad alta qualità. E mi pare che persino gli "inglesi" più conservatori (Naim) si stiano già muovendo in quella direzione. Linn è da anni che ha fatto tale scelta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta diffusori
Ciao Lucio, dopo le vacanze (tue!) ti trovo in splendida forma dialettica, vorrei come già in passato un tuo prezioso e competente consiglio che mi aiuti a risolvere un dilemma. Posseggo il Trends Audio 10.1, il lettore Oppo 980 H, casse Infinity CH 20 da supporto e cavi
TNT FFRC, sono molto soddisfatto della qualità dell'impianto, prediligo un suono cristallino e la presenza di bassi rotondi ed in evidenza ma senza strafare.
Le mie Infinity pur essendo cristalline sono carenti di basse frequenze (debbo usare la funzione ROCK dell'Oppo per esaltare i bassi ma questa equalizzazione comporta un arretramento delle splendide voci) ed è per questo che vorrei sostituirle con diffusori più sensibili e performanti. La mia sala è di circa 30 metri ed è irregolare, arredata con mobili, divani, tende e canonico tappeto.
Ho selezionato, in base alle mie aspettative, 4 diffusori da pavimento ed uno da supporto che non ho la possibilità di ascoltare:

  1. Indiana Line 5.02;
  2. Indiana Line 4.02
  3. Klipsch F1;
  4. Klipsch RF 10;
  5. Klipsch B 3;
  6. Klipsch RF 52
Arrivo alle domande:
  1. Potresti stilare una classifica di questi diffusori in base alla loro qualità ed indicare brevemente le motivazioni?
  2. Se l'area del woofer dell' F 1 è pari a 200 cmq, l'area totale dei due woofer dell' RF 10 è praticamente identica ma le dimensioni del cabinet dell' F1 sono maggiori di quelle dell' RF 10; cosa potrebbe significare a livello audio questa diversità di volume d'aria?
  3. Il diffusore da supporto B 3 sfigurerebbe con le torri?
  4. Tempo fa tu dicesti di avere in prova un nuovo chip 2024 che era ottimo e costava poco, ma del quale non potevi anticipare il nome, adesso è possibile?
Sono cosciente del notevole volume di posta che devi smaltire, ma ti chiedo di rispondermi al più presto. Cordiali saluti da un tuo appassionato lettore.
Antonino - E-mail: a.dilizia (at) tin.it

LC
Caro Antonino,
tengo a precisare una cosa, che evidentemente non è chiara a tutti: le mie "vacanze" da TNT-Audio (pausa estiva) non corrispondono alle mie effettive vacanze lavorative, magari fosse così! Preferisco chiudere il sito nei mesi estivi perché comunque c'è un notevole calo di interesse sull'argomento HiFi, interesse che risale nei mesi invernali, per avere il suo picco intorno a febbraio-marzo (poi cala nuovamente).
Poi, noto con dispiacere e non senza raccapriccio come ogni tanto ritorni questo incubo delle "classifiche". Se avete un po' capito l'approccio TNT-Audio verso l'HiFi, le classifiche sono quanto di più distante si possa immaginare. E' vero che - OGNI TANTO - appare sul mercato un prodotto che, per motivi diversi, emerge al di sopra della concorrenza, ma si tratta di eventi rari. Così, stando su marchi di lunga tradizione e reputazione è davvero difficile trovare qualcosa che vada decisamente "male"...questi signori sanno fare il loro mestiere, credetemi. Di conseguenza, si tratta spesso di differenti impostazioni sonore, dove è difficile attribuire giudizi assoluti. Più facile, evidentemente, fare confronti all'interno della stessa fascia di prezzo o, ancora meglio, all'interno del catalogo dello stesso produttore.
Ciò premesso, tra Indiana Line e Klipsch una certa differenza c'è, in termini di impostazione. In generale il suono Klipsch è più "vivace", le Indiana Line hanno un carattere più rilassato, con bassi abbastanza generosi. Tra i diffusori citati le due contendenti realmente "alternative" sono le Indiana Line 5.02 e le Klipsch RF-52 (che sono un gradino più in alto rispetto alla serie F). Considerata la bassa potenza del Trends Audio, in rapporto alle dimensioni del tuo salone, la mia scelta si orienterebbe senza dubbio sulle RF-52, da 96 dB dichiarati. Non sto dicendo che siano in assoluto le migliori (come detto sopra, non avrebbe molto senso) ma soltanto che - secondo le tue esigenze, nel tuo impianto e nel tuo salone - mi paiono il compromesso migliore.
Per quanto riguarda invece l'ampli con il 2024, hai ragione, l'attesa si sta prolungando oltre ogni ragionevolezza. Tuttavia, non vedo come possa in qualche modo interessarti, visto che si tratta di un prodotto più economico del TA 10.1 ed esattamente dotato della stessa potenza (il chip...è sempre quello).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cavi o amplificatore?
Ciao a tutti i lettori di questa grandiosa rivista. Trovo questo sito molto utile per tutti coloro che hanno intenzione di avvicinarsi a questo fantastico mondo che è la musica, quindi volevo ringraziarvi per avermi fatto scoprire quello che si nasconde dietro un semplice cd.
Veniamo al dunque... Sono un giovincello universitario (con tutti i vari relativi problemi economici annessi e connessi!!!) da sempre malato per la musica. Sono musico e mi sto appassionando di hi-fi. Il mio impianto è attualmente composto da:

Il tutto è posto in una sala di circa 12 metri quadri. Mi piace sia il suono del T-Amp che delle Wharfedale, solo che insieme sembrerebbe che suonino troppo squillanti e talvolta metallici sulle note più alte. Il mio impianto è ancora dotato del cavo di potenza rosso e nero più osceno che ci sia. Stessa cosa per il cavo di segnale e alimentazione. A questo punto vorrei sapere se, cambiando i cavi di potenza con U-byte o FFRC e cavo di segnale con u-byte o qualunque altro il problema sugli alti migliorerebbe oppure converrebbe cambiare amplificatore?
Per l'ampli avevo pensato all'Autocostruire Class T100 HCL-m visto che mi piace il suono della classe T, però temo che il problema in questo caso rimanga irrisolto...
Pensavo anche di mettere un bel dac, magari il
Convertus proprio di TNT, però al momento sono un po' confuso e indeciso sul da fare.
Mannaggia mannaggia che malattia mi avete trasmesso... La ringrazio moltissimo per l'aiuto e spero di non averla disturbata.
Grazie,
Dario - E-mail: dario.capitanata (at) libero.it

LC
Caro Dario,
dubito che l'accoppiata T-Amp + Wharfedale possa suonare "squillante"...sei sicuro che non si tratti, invece, di un'acustica ambientale un po' troppo riflettente? Ciò premesso io, per non saper né leggere né scrivere, metterei dei cavi ALMENO decenti, sia nel segnale che nei diffusori. Uno qualunque dei nostri progetti, persino la coppia Shield + Star può dare un aiuto non indifferente al suono del tuo sistema. I cavi più complicati che hai citato, ovviamente, andrebbero ancora meglio. Quindi, per il momento, metti mano ai cavi. Quando avrai metabolizzato i cambiamenti potrai decidere il da farsi. Tieni conto che il Convertus è un progetto molto delicato e di non facile realizzazione, certamente è più semplice un ampli con chip Tripath più potente del TA2024 del T-Amp. Quindi, nel caso, vedrei meglio questo come step successivo. Non farti prendere dalla frenesia dei cambiamenti, frenesia peraltro comprensibile vista la giovane età, ma fai piccoli passi ogni volta e cerca di imparare quanto più possibile da questi. Il resto verrà da sé. Quella del "tutto subito" è una filosofia perdente in HiFi, comporta molte spese inutili, tanta insoddisfazione e non aiuta a maturare come audiofili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Soddisfazione, mostre e poca voglia di upgrade
Ciao Lucio,
Il Tu mi sembra d'obbligo visto che Ti seguo fin dagli albori di TNT, la prima volta ti chiesi consigli su dei cavi in lega di rodio-rame-argento che mi procurai da un rivenditore di surplus di materiale militare proveniente dai paesi dell'est ma parliamo degli anni '90 e, con il senno di oggi, non ci capivo quasi nulla di HiFi.
Ti scrivo per la seconda volta a distanza di tanti anni non per un cosiglio ma per dare un contributo perché e anche grazie a Te e al sito che dopo tanti, tantissimi errori sono arrivato alla conclusione che l'armonia, l'equilibrio dell'impianto sono quelli che noi sentiamo con le nostre orecchie a casa nostra, sembra ovvio e banale ma, come ben sai, non lo è, ecco a cosa sono giunto in questi anni non senza fatica e tanta pazienza:

E' un bel po' che non compro più nulla e non penso ad upgrade in compenso CD e Vinile sfiorano le 800 unità. Ora seguo sempre il settore vado spesso nei miei negozi di fiducia e ascolto sempre con interesse le novità, poi torno a casa, ascolto il mio impianto e sono contento e mi godo la musica a cos'altro servirebbe se no?
Grazie per l'attenzione e per il resto.
Ti Saluto Cordialmente
Francesco - E-mail: fdelta953 (at) yahoo.it

LC
Caro Francesco,
grazie per il feedback per il nostro Angolo dell'Ottimismo e complimenti per l'impianto, composto da eccellenti componenti. Complimenti anche per la collezione di dischi, componente talvolta "trascurato" dagli audiofili più oltranzisti :-)
Poter ascoltare il proprio impianto senza l'ansia di dover cercare il difetto è un gran bel traguardo, devo dire. Le mostre HiFi? Possono essere interessanti certamente, ma spesso lasciano un po' di amaro in bocca quando si hanno delle aspettative molto elevate. Prima o poi mi deciderò a visitarne nuovamente una (è da quache anno che rimando la decisione) ma non riesco a liberarmi dalla sensazione di tristezza che ogni mostra, di ogni settore merceologico, mi lascia addosso. Quelle HiFi in particolare, devo dire. Una buona percentuale di operatori incapaci ma altezzosi ed un'altrettanto importante percentuale di audiofili accidiosi e, spesso, maleducati, rendono l'atmosfera tutt'altro che piacevole e rilassata. Non riesco a percepire quella serenità che l'ascolto della Musica dovrebbe regalare a tutti. Sto divagando, chiedo scusa. In realtà ho colto lo spunto che mi hai offerto per rispondere indirettamente a tutti coloro che mi chiedono come mai non mi si vede più alle mostre. La ragione, sommata se vogliamo ad impegni lavorativi e personali sempre più pressanti, è quella descritta sopra.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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