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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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I volumi della posta precedente

  1. Poca potenza
  2. Garrard 301
  3. Migliorare...dove?
  4. Sbalzi di tensione?
  5. Pulizia del vinile
  6. Amplificazioni ibride?
  7. L'importanza del loudness
  8. Troppa gamma media?
  9. TNT Primaluce
  10. Diffusori per Arcam Solo

Poca potenza
Direttore,
ho 32 anni e ascolto musica da quando ne avevo 10 e iniziai a studiare violino: da allora non ho più smesso, e ho anche imparato, col tempo, ad ascoltare jazz e rock, oltre alla classica. Vivevo felice con il mio compatto Sony quando, un anno fa, ho scoperto per caso TNT-Audio e, per una di quelle strane coincidenze che a volte si presentano, il suddetto compatto si è guastato.
Le possibilità di un nuovo mondo si sono spalancate alle mie orecchie e, adesso, non senza diversi sacrifici (sono padre di due bambini di 4 e 2 anni, e ho maturato uno speciale talento che mi ha permesso di diventare precario, al contempo, dell'Università, della scuola secondaria e dell'editoria) posseggo un impianto formato da usati ed ex-demo spesso trovati su e-bay e così composto:

Tutto andava bene, l'impianto suonava divinamente (alle mie orecchie inesperte), quando, a causa di una risistemazione delle stanze, ho avuto la possibilità di collocare un altro impiantino in uno studio 3x4x3: per risparmiare il più possibile, ho scelto un lettore TProgress, il famoso Trends Audio e delle Kef Cresta 30. Ora, secondo me i 90 db di sensibilità delle casse dovevano essere più che sufficienti per ascolti a volume non elevato in una stanza piccola: ma non è andata proprio così. A parte il fatto che ho dovuto subito sostituire il lettore (lasciava un frame di silenzio tra traccia e traccia anche nei dischi originali: ma come si può vendere come funzionante una macchina che si comporta così?) con un Myryad MC100 usato, le impressioni che ho ricevuto dal Trends sono contrastanti.
Da un lato è sensibilmente migliore del mio Advance (che, senza essere nulla di straordinario, costa, nuovo, più o meno il triplo). Dettaglio, naturalezza nelle voci, separazione tra gli strumenti, resa della scena sono straordinari, infinitamente al di sopra della classe di prezzo, su questo sono perfettamente d'accordo con la sua recensione: quello che manca, soprattutto nei dischi di classica, è la "quantità", quella presenza del suono (potrebbe andare, come termine, "matericità"?) alla quale anche l'Advance, con i suoi molto meno raffinati 65 watt per canale, riesce ad avvicinarsi.
Possibile che tutto si riduca a un errore nella scelta delle casse, a un problema di sensibilità e di volume di ascolto? Nei dischi rock, che a parità di volume suonano, in genere, molto più forte di quelli di classica, il problema si avverte meno, ma non è assente: in dischi di musica sinfonica (Beethoven, Schubert) e, ancora peggio, operistica; nei momenti di insieme e di maggiore tensione si avverte invece con chiarezza che il Trends non riesce, proprio non riesce a controllare il suono, il quadro che con piccoli complessi è così pulito, chiaro e definito si slabbra irreperabilmente e il suono diviene, francamente, brutto.
Posto che l'ambiente d'ascolto non dovrebbe essere colpevole di nulla (la stanza è di forma infelice ma è resa più irregolare da diversi elementi d'arredo) una soluzione radicale potrebbe essere inserire tra Trends e casse i Superchargers della Musical Fidelity, che si trovano però a circa 3000 euro, ovvero a una cifra superiore al costo complessivo dei miei due impianti; oppure potrei sostituire le casse con delle Klipsch da 100 db di sensibilità, che però sono troppo grosse per la mia stanza.
Di qui la mia domanda: quanto dovrebbe costare un integrato che unisca il fascino e la qualità sonori del Trends a una potenza superiore? Detto in altri termini, se decidessi di fare una follia audiofila e comprare l'integrato della Nuforce (su Mad for music ne vendono uno ex-demo a 894 euro) ne trarrei un qualche vantaggio? o si rimarrebbe comunque lontani dalla magia della scatoletta di Hong Kong?
Se ha avuto la pazienza di scorrere tutto questo sproloquio, grazie. Se no, grazie lo stesso, di esistere e di rendere possibile quella che, per filosofia e competenza, ritengo essere la migliore rivista on-line (e non solo on line, e non solo in campo audio) che io abbia mai conosciuto.
A questo proposito, sarebbe per me un onore poter collaborare con voi a qualsiasi titolo: se aveste bisogno di traduttori dall'inglese, ad esempio, sarei lieto di aiutare la redazione a smaltire un po' di arretrato... Non so nulla di elettrotecnica e di lessico specifico, ma leggo, in genere, abbastanza bene l'inglese: ripeto, se ne aveste necessità, sarei felice di contribuire a far vivere TNT, visto che rifiutate (e per questo vi ammiro ancora di più!) ogni sostegno in denaro anche da parte dei lettori.
A presto, spero.
Lorenzo - E-mail: glorick (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo,
è altamente probabile che i watt del Trends non bastino, coi tuoi diffusori, in quell'ambiente e con le tue abitudini d'ascolto. D'altra parte è ciò che ho sempre affermato: servono diffusori sensibili (> 93 dB) a meno che non si disponga di una stanza molto piccola e/o si ascolti a livelli non troppo elevati. A questo punto puoi cambiare ampli o cambiare diffusori. Esistono delle torri Klipsch che occupano poco spazio (né più né meno come le tue KEF Cresta 30) ed offrono una sensibilità nettamente superiore. Non c'è bisogno di arrivare a 100 dB/w/m, già oltre i 93 dovresti essere al sicuro. Controlla il catalogo Klipsch per vedere quale diffusore possa fare al caso tuo (serie RF, meglio della serie F). Sto pensando precisamente a RF 52 o RF 62 ma magari anche ad F2 ed F3, forse meno raffinate ma un pelino più generose.
Cambiare ampli è un'altra possibilità, ma non metterei un integrato NuForce a pilotare dei diffusori entry-level come le Cresta. Sarebbe privo di senso, perché la qualità dei diffusori limiterebbe molto le prestazioni dell'amplificatore. L'acquisto ridiventerebbe interessante nel caso in cui, prima o poi, decidessi di sostituire anche i diffusori...ma alla fine questo secondo impianto diventerebbe più costoso di quello principale. A questo proposito ti chiedo: sei sicuro di aver bisogno di entrambi gli impianti? Non sarebbe meglio averne uno solo, ma molto migliore?
Infine, ti ringrazio per la generosa offerta di entrare a far parte dello staff dei traduttori di TNT-Audio. Di questi c'è sempre un gran bisogno perché l'arretrato è piuttosto consistente e perché quello del traduttore è un "lavoro usurante", ho visto tanti giovani capaci e volenterosi abbandonare l'impresa dopo poche traduzioni. Abbiamo bisogno di persone concrete, che oltre a saper tradurre bene da un inglese spesso forbito di alcuni nostri recensori, sappiano valutare bene il tempo a loro disposizione. E' facile dire "lo faccio!", più difficile darsi una risposta sincera a "Lo posso davvero fare?". In privato ti ho fornito le coordinate per unirti allo staff dei traduttori. Chiunque pensasse di avere i requisiti necessari (capacità e voglia di fare gratis qualcosa per gli altri) può contattarmi privatamente per avere le giuste indicazioni.
Grazie e ...spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Garrard 301
Caro Direttore buonasera, è la prima volta che Le scrivo e mi permetto di disturbarLa chiedendoLe lumi su alcune idee che mi frullano per la testa e la cui paternità è indirettamente Sua. Infatti, da quando ho scoperto casualmente il Suo sito e tutti gli interessantissimi spunti in esso contenuti, ho potuto finalmente coniugare le mie grandi passioni, ovvero il DIY (legno in particolare), l'HI-FI e soprattutto la musica (su vinile, attraverso un Thorens td-160 + SME 3009 Improved).
Il mio grosso dilemma è il seguente: vorrei costruire un mobile per alloggiare un Garrard 301 grease bearing e due bracci, uno SME 3009 improved ed uno SME 3012 series II, in mio possesso ed in attesa di assemblaggio. Mi piacerebbe molto realizzarlo in legno, magari non nobile all'interno, ma poi con tavolette di rovere a chiudere il tutto sull'esterno, per un miglior risultato estetico. Il nocciolo del problema è che mi piacerebbe realizzare il ripiano superiore del mobile in marmo, spessore 2 cm, sul quale poi poggeranno il Garrard e i due SME, ma non sono in grado di stabilire se a fronte della spesa (materiale + forature varie € 150) una siffatta, "esotica", soluzione potrebbe sortire effetti sonicamente validi o siano solo soldi sprecati, e magari sarebbe meglio realizzare il tutto in legno. In alternativa al marmo, mi piacerebbe molto anche un bel vetro nero da 1 cm. Dimenticavo: in ogni caso, il mobile in legno contornerà il ripiano, di qualsiasi materiale esso sia, solo dietro e sui fianchi, non sul lato anteriore.
Cosa mi suggerisce poi per un buon montaggio definitivo? A muro con mensola o tavolino (Flexy?) dedicato?
Due altre brevissime questioni: l'ampli Cyrus Two + PSX in mio possesso consente il collegamento simultaneo di una MM e di una MC (cosa che realizzerò grazie ai due SME, montando Denon DL-103 e Goldring G1042): la levetta di commutazione MM/MC può essere azionata anche con l'ampli acceso o ciò potrebbe causare danni e sarebbe meglio spegnerlo?
Infine... volendo continuare ad usare il Thorens rimontando il suo braccio, potrei collegarlo usando uno di quegli switch facilmente reperibili, ad esempio Ebay, tipo
questo, collegato alle prese MM del Cyrus potendo così sdoppiarle (potendo così usare sia il Thorens che il Garrard+3009 impr.) o sto dicendo una bestialità?
Grazie infinite per il tempo che Le ho rubato con questa mia lunga lettera, per la disponibilità e per la Sua grande competenza.
Riccardo - E-mail: riccardo.erioli (at) libero.it

LC
Caro Riccardo,
per quanto riguarda il mobile del tuo giradischi io opterei per una soluzione tutto legno, magari da laccare lucido per dargli l'aspetto più hi-tech che mi sembra tu preferisca. Non sono favorevole all'uso del marmo. Il vetro è una buona soluzione, ma secondo me il legno è preferibile. Una migliore alternativa al vetro potrebbe essere il plexiglass.
Per quanto riguarda il mobile ove ospitare il tutto, essendo tutta la struttura piuttosto pesante, accertati che il muro possa reggere una eventuale mensola giradischi. La mensola a muro è, infatti, sempre una buona soluzione.
Per il collegamento delle varie testine, posto che sono assolutamente contrario ad una moltiplicazione delle sorgenti (ne basta una, ma buona), potresti in effetti usare uno switch come quello indicato, avendo cura di switchare da MM ad MC o viceversa quando l'ingresso selezionato sull'ampli non è il phono (un linea qualunque, ad esempio).
Dubito fortemente che l'ingresso MC offra una carico ideale per qualunque MC. In genere, in questi casi, consiglio sempre pre fono separati con la possibilità di regolare guadagno ed impedenza d'ingresso (e capacità per il phono MM).
Vista la classe delle testine (e dei front-end analogici) che intendi utilizzare sarebbe giusto dar loro una preamplificazione fono adeguata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Migliorare...dove?
Buongiorno Lucio,
La prima cosa che mi sorge spontanea è: complimenti! per la passione che trasmetti, la voglia di provare e scoprire, ma anche per la disponibilità e la voglia di condivisione di tutto il tuo sapere.
Io mi sono avvicinato al "mondo HiFi" proprio perchè per puro caso un giorno mi sono messo a navigare nelle migliaia di lettere in archivio, ed ho scoperto un mondo che non sospettavo fosse così coinvolgente, emozionale ma così dipendente in fondo da elementi meramente meccanici-fisici-elettrici. E' un continuo scoprire e lasciarsi coinvolgere musicalmente da ciò ceh si sperimenta...fantastico...
Io per il momento ho iniziato così:

Ho configurato l'ampli in modo che i finali destinati ai canali posteriori fosse destinato appunto ad amplificare i soli due canali che ho. La scelta è stata diciamo influenzata dal fatto che in un paio di recensioni del Denon indicavano una buona alimentazione...il tutto è messo in fase e filtrato da una ciabatta.
L'ambiente è un open space sala cucina, 4.5mt per circa 8mt, arredato con tappeti, quadri, divano ma non "saturo". Le casse sono sui loro coni, leggermente alzate anteriormente per ampliare l'immagine, distanziate tra loro di un paio di metri, lontane almeno una cinquantina di centimetri sia lateralmente che in profondità, orientate verso il punto d'ascolto di una ventina di gradi.
Sono soddisfatto per ora di quanto suoni quello che ho, e volevo però togliermi qualche dubbio e chiedere un consiglio. Il collegamento dvd ampli, l'ho collegato con il coassiale, perchè reputo che il convertitore del Denon sia migliore del Pioneer e quindi lascio il lavoro di conversione all' A/V...è corretto ragionare in questi termini? O comunque sarebbe migliore l'analogico con RCA? (i cavi me li sono già autocostruiti ;-) )
Il Denon lo utilizzo solo per ascolto musicale in 2 canali, in modalità pure direct, che tipo di lettore cd e solo cd potrei abbinarci tenendo conto dell'insieme, e un budget indicativo di 500/700 euro, con la prospettiva di sfruttare ancora per un po' il mio amplificatore ma di poter migliorare nel futuro altri componenti?
Il suono ora è gradevole, un po' morbido sui pezzi rock più veloci, non affatica, neanche a volumi abbastanza sostenuti. Ma un pizzico di dinamica in più non guasterebbe...
Infine i cavi ampli-casse, sicuramente esiste un cavo migliore di quello che attualmente utilizzo io...potrei anche considerare di abbandonare la biamplificazione...
Grazie per il tempo e per i mille utilissimi consigli sparsi in tutte le sezioni del sito.
Fabio - E-mail: fabio.magon (at) db.com

LC
Caro Fabio,
non mi è affatto chiaro come tu abbia configurato il collegamento del tuo ampli A/V ai diffusori anteriori. Parli di aver sfruttato anche le uscite per i canali posteriori...non so, letta così mi pare un po' una cosa...stravagante, ecco.
Siccome l'alimentatore è quello che è, sarebbe meglio usare le uscite front per pilotare i due diffusori frontali. Tra l'altro, non capisco il senso di acquistare un ampli 7.1 per utilizzarlo solo in stereo. E' come acquistare una carrozzina per gemelli avendo un figlio solo! :-)
Per quanto riguarda il collegamento digitale, si tratta solo di PROVARE. Colleghi il tuo DVD ad un ingresso linea e poi la sua uscita digitale ad un ingresso digitale dell'ampli...e confronti i due suoni che ne vengono fuori. Più semplice di così: scegli quello che ti sembra suoni meglio.
Il risultato finale dipende ovviamente dalla qualità dei circuiti di conversione del DVD e dell'ampli: il migliore tra questi...suonerà meglio.
Mi chiedi infine consiglio per l'acquisto di una sorgente solo CD. Ebbene, io penso che il vero salto di qualità lo faresti acquistando un amplificatore solo stereo, invece. Cominciamo a razionalizzare: se l'ascolto è quello 2 canali, butta via tutto ciò che non serve! Due casse, un ampli stereo ed una sorgente per i CD. Anche per i cavi, meglio razionalizzare: un solo buon cavo in single-wiring piuttosto che due scadenti in biwiring.
Insomma, per ora tieniti il tuo DVD, in attesa di tempi migliori, e comincia a cercare un ampli solo stereo, di qualità decente. Con quella cifra (5-700 €) nell'usato si trovano grandi cose.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sbalzi di tensione?
Gentile Cadeddu,
le scrivo perché a causa di uno sbalzo di tensione ho avuto problemi sia con il Krell KSA 50 che con il tuner: il primo ora fa un inquietante "boom" all'accensione ed un rumore alla cassa destra sempre all'accensione, il led sul frontale non si accende anche se poi sembra funzionare tutto normalmente (comunque l'ho portato a farlo verificare), il secondo ha perso le memorie in colpo solo, ma il danno sembra essere solo momentaneo avendole ripristinate. La contemporaneità del problema sulle due apparecchiature mi fa pensare che solo uno sbalzo di tensione possa aver causato il danno.
Siccome è la terza volta che si verifica un problema dovuto all'impianto elettrico vorrei mettere sotto protezione l'impianto ma da quello che ho capito leggendo su internet è un campo molto spinoso (alcuni componenti come gli stabilizzatori possono compromettere la qualità del suono) ed inoltre cosi come avviene per i cavi a volte ci sono apparecchi che rasentano il vero è proprio sciacallaggio per la qualità dei componenti utilizzati rispetto al prezzo.
Vorrei un consiglio da parte Sua su come proteggere al meglio e senza svenarsi economicamente l'impianto. Ho visitato il sito della Black Noise che mi pare offra prodotti ragionevoli e scalabili nel tempo. Lei che ne pensa?
Il mio impianto è cosi composto:

La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Saluti.
Alex - E-mail: a_sansi (at) virgilio.it

LC
Caro Alex,
intanto proverei a monitorare la tensione di rete nella tua abitazione: basta un tester da 10 euro ed una settimana di prove, in diverse ore del giorno. Questo potrebbe dare già una prima idea della situazione. Se questa fosse disastrosa, ovvero fuori da specifiche di contratto ENEL (tensione ± 10%), contatterei l'ente erogatore per far sistemare il problema.
In ogni caso, se QUESTO fosse davvero il nocciolo della questione né cavi speciali né filtri di rete potrebbero far qualcosa a meno che tali filtri non incorporino già una protezione contro le sovratensioni (è il proprio il caso dei BlackNoise). L''effetto di un siffatto filtro sarebbe anche benefico sul suono complessivo dell'impianto, non dimentichiamo che gli apparecchi HiFi, in particolare gli amplificatori, prelevano la corrente elettrica e la trasferiscono sui diffusori, dopo averla "modulata" con la Musica (mi si perdoni l'eccessiva semplificazione). E' chiaro quindi che qualunque intervento volto a "purificare" ciò che alimenta l'impianto non potrà che essere benefico.
Prima di ricorrere alla cura però, ripeto, occorre fare una diagnosi precisa. Eviterei comunque l'utilizzo degli stabilizzatori: dovessero essere necessari...significherebbe che l'ENEL non sta rispettando il contratto con te cliente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pulizia del vinile
Caro Lucio
Ho esistato un po' prima di scrivere questa lettera, ma tra quelle della rubrica non ho trovato nulla che soddisfacesse la mia curiosità, perciò eccomi qui. Ogni tanto compro vinili usati, a volte faccio dei piccoli affari, altre volte proprio non riesco a far suonare bene il disco, che anche dopo lavato. Spesso suona distorto (ma non per errore di lettura). Ogni volta che compro un disco usato lo lavo secondo questo procedimento:

  1. Pulitura superficiale da sporcizia macroscopica tramite spazzola in fibra di carbonio.
  2. Prelavaggio con miscela di acqua distillata e alcool isopropilico (60/40) con spazzola apposita.
  3. Lavaggio in profondità col kit di Disc Doctor (altra spazzola e detergente).
  4. Asciugaggio tramite aspirazione con un tubo da me creato che clona quello delle comuni macchine lavadischi ad aspirazione.
  5. Ripulitura da eventuali macroresidui con spazzola in fibra di carbonio e foderina in carta e pellicola sempre nuova per ogni disco lavato.
In genere il risultato è soddisfacente, ma alcuni dischi (sarà un caso, ma soprattutto quelli di musica classica) anche dopo il lavaggio suonano distorti, cupi, senza dinamica, insomma un disastro...eppure il rumore di fondo si riduce di molto. Teoricamente non dovrebbe essere colpa della sporcizia giusto?...Ma allora di chi è la colpa?
Forse il precedente proprietario ha usato un "aratro" invece che una puntina regolata a dovere? Magari le stampe sono venute male, forse il mio metodo di lavaggio non va fino in fondo al solco? Forse i dischi sono troppo vecchi e logori (circa 40 anni in alcuni casi), forse non dovrei lasciarmi ingannare dalla copertina "immacolata" che mi fa pensare che chi ha avuto quel disco sia stato un diligente audiofilo?
Insomma, è come penso io, si tratta di dischi irrimediabilmente rovinati o è rimasta qualche strada intentata?
Spero che la mia lettera possa essere di aiuto anche a qualche altro lettore col mio stesso dilemma.
Grazie anticipatamente, e avanti così!
Un saluto a tutto lo staff di TNT
Aniello - E-mail: ani.bliss (at) gmail.com

LC
Caro Aniello,
la tua procedura di lavaggio, per quanto elaborata, mi pare manchi di una fase fondamentale: il risciacquo finale! Forse ti sei dimenticato, ma è abbastanza importante che alla fine di tutto sui dischi ci vada nuovamente un po' di acqua distillata per eliminare i residui del lavaggio. In ogni caso, non credo che la mancanza di quest'ultima fase possa completamente giustificare il suono cupo che senti. Più realisticamente si tratta di vinili rovinati da un'usura eccessiva. Tieni conto che le prime frequenze a sparire dal vinile sono proprio quelle alte.
Se si tratta di dischi di 40 anni fa, è altamente probabile che siano stati suonati con giradischi mal regolati, pesi di lettura errati e stili consunti. Altra possibilità, potrebbe anche essere che siano, più semplicemente, vinili incisi male all'origine! Non tutti i vinili suonano bene, anzi tanti, tantissimi suonano molto male, né più né meno come accade per i CD.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazioni ibride?
Ciao Lucio, ti ringrazio per i preziosi consigli che mi hai elargito e per avermi dato la possibilità di ottenere, nell'arco di alcuni mesi, un buon suono da ascoltare in totale relax.
Dopo aver esaurito l'argomento diffusori, ho scelto i Cabasse Jersey MT 30, ti chiedo consiglio su amplificatori integrati IBRIDI e NON. Come detto più volte posseggo il lettore OPPO DH 980, il Trends Audio 10.1 e cavi FFRC ma sento la necessità di avere più potenza senza rinunciare troppo alla magia del Trends e per questo sono disposto a salire di prezzo.
La tecnologia valvolare produce un suono, per definizione, più "caldo" e musicale ma non per questo più "chiuso" e lento, ciò dipende dalla presenza di armoniche di ordine pari, la tecnologia a stato solido produce un suono più "freddo" ma non per questo "piatto", ciò dipende dalla presenza di armoniche di ordine dispari. La distorsione introdotta dalle armoniche pari o dispari non è né migliore né peggiore è solo diverso il modo di proporre musica!!
L'amplificazione valvolare è molto costosa e più delicata di quella a stato solido ed è per questo che vorrei spostarmi sull'amplificazione ibrida e tentare di coniugare la musicalità e la potenza a costi umani che, con questa soluzione, si cerca di ottenere, ma anche un ottimo ampli a stato solido potrebbe andare bene.
Ho trovato alcuni amplificatori dei quali vorrei un tuo parere e consiglio a livello di qualità costruttiva:

Questi ampli, in una fascia di prezzo 450 - 650 euro, dovrebbero avere (a detta di molti) tutti un suono tendenzialmente neutro con una preferenza per le medio-alte aperte ma allo stesso tempo non radiografanti ed una potenza compresa tra i 50 - 80 W rms.
  1. La differenza tra un ibrido ed uno stato solido, per le tue esperienze e gusti musicali, è così evidente da portare ad una scelta o all'altra?
  2. Degli ampli a stato solido indicati, quale potrebbe essere il concorrente più temibile per il Jolida?
  3. Infine quale dei 6 ampli indicati si avvicina alle caratteristiche musicali del Trends?
Non ho acquistato casse con sensibilità molto alta (Klipsch) preferendo casse con un suono più naturale, appunto le Cabasse. Ti prego di non dirmi che devo ascoltare per poter giudicare, sarebbe l'unica cosa giusta, purtroppo non ho la possibilità né il tempo per poterlo fare, ma da tutto quello che ho letto di te fino ad oggi (TUTTO quello che si trova nel sito!!) credo che il mio modo di ascoltare musica sia più o meno simile al tuo ad un volume più basso (attenzione non ho parlato di GUSTI MUSICALI!).
Un tuo giudizio e consiglio spassionati sarebbero un'ottima guida per sgrossare la lista, solo dopo potrei tentare, con grossi sacrifici, di verificare la gradevolezza del suono del candidato. Le mie difficoltà di ascolto dipendono dal fatto di vivere a grande distanza da negozi HI-FI che si possano definire tali e soprattutto di non trovare queste apparecchiature in un unico posto!
Ti saluto cordialmente e ti ringrazio anticipatamente restando in attesa della tua risposta.
Antonino - E-mail: a.dilizia (at) tin.it

LC
Caro Antonino,
posto che sono in totale disaccordo sulla tua disamina di vantaggi e svantaggi delle soluzioni a stato solido, a valvole o ibride, qualora volessi preservare un po' il suono magico del piccolo Trends, potresti pensare all'integrato NuForce IA7 V2. Potenza quanto basta per farci una festa in casa :-) e suono trasparente e definito come da tradizione NuForce. Attenzione, NON è il suono del TA2024, ma in un certo senso lo ricorda. Non tutti gli amplificatori che indichi nella tua wish-list hanno le caratteristiche che cerchi (suono neutro con medio-alte aperte). Certamente non suonano così il NAD (tendenzialmente mordido e caldo), l'Arcam e lo Jolida. Più "chiari" sono certamente l'Atoll e l'H/K. L'Onkyo non lo conosco. Pertanto: se puoi ascolta Atoll e H/K e...NuForce che è fuori budget ma si trova, almeno la versione V1, anche usato per un prezzo molto vicino a quello del tuo budget.
Rileggendo le tue domande e le considerazioni che fai, però, ho la vaga sensazione che una valvola, nell'amplificatore, ce la vorresti avere a tutti i costi. Io davvero non capisco questa paranoia di avere le valvole, sempre e comunque, da qualche parte nell'impianto. Ti invito pertanto a rileggere la recensione dell'amplificatore ibrido
Pathos Classic One dove scrivevo chiaramente che di suono "valvolare" come l'audiofilo medio lo intende non v'è traccia alcuna. Anzi, sono sicuro che qualunque audiofilo di media epserienza, bendato, non avrebbe dubbi a definire quell'ampli come uno stato solido, pure piuttosto caratterizzato. Dammi retta, lascia perdere la divisione del mondo in "categorie", in armoniche "pari" e "dispari" e pensa solo ad ascoltare, ove possibile. Capisco che per chi non ha molta esperienza potersi "appoggiare" su pilastri solidi, come tantissimi luoghi comuni audiofili, possa essere d'aiuto ma, davvero, il dubbio, in questi casi, è mille volte meglio di tante certezze granitiche ma...con i piedi d'argilla.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

L'importanza del loudness
Gentile Dottor Cadeddu,
vorrei un consiglio in merito ad una discussione e prova-test fatta a casa mia con un mio carissimo amico (Pre e finali ibridi della Vincent; diffusori Infinity Kappa 9.2i II serie)
Abbiamo ascoltato per ore e ore brani di ogni genere, che conosciamo molto bene, alternando l'ascolto con il filtro loudness e senza. Sinceramente c'è una gran bella differenza...
Con il filtro un suono più pieno e presente. Gamma bassa 25/100hz molto presente e gamma da 10Khz molto frizzante senza però alterare la pulizia del suono. Senza filtro suono lineare/piatto, ma in entrambi i casi comunque molto ben definito arioso e di una spazialità incredibile.
Sono a conoscenza che nel "mondo audiofilo" il Loudness è visto come il Diavolo per l'acqua Santa...Una sorta di mostro da evitare e il medesimo trattamento è riservato al mitico equalizzatore.
Cosa ne pensi?
L'impianto che ho, tranne i nuovi cavi di potenza, è il medesimo di quello di prima della ristrutturazione della mansarda. Solo la disposizione è radicalmente cambiata e suona davvero in modo diverso...
Adesso ho i diffusori a 1.5 dalla parete posteriore e a 2 metri dalle laterali... io ascolto a 3 mt.ca. Prima l'impianto era tutto fuori asse e scentrato; inoltre adesso tutto il pavimento è in legno, prima era moquette.
Questo ha portato ad una risonanza del locale completamente diversa, molto meglio ma diversa. Ma allora, perchè non usare un equalizzatore per "regolare" le frequenze?
Fabrizio - E-mail: fabrizio.giacomini (at) raiffeisen.ch

LC
Caro Fabrizio,
del loudness ho scritto tanti, tanti anni fa e più volte sono tornato sull'argomento. Spero di non doverlo più fare per un po' di tempo. In estrema sintesi: l'orecchio umano non ha una risposta in frequenza lineare. Attenua bassi ed alti a bassi livelli d'ascolto e si "linearizza" soltanto in presenza di forti livelli d'ascolto. Il motivo è semplice: l'orecchio è nato per discriminare maggiormente la voce umana, quindi il massimo della sensibilità, anche a basso volume, lo deve avere in gamma media. Il loudness, altrimenti detto "compensatore fisiologico" si basa su tali curve di risposta (dette di
Fletcher-Munson) e cerca di compensare - spesso sconsideratamente - i cali di sensibilità dell'orecchio. Va da sé che per livelli d'ascolto "normali" ovvero abbastanza elevati (tutti noi ascoltiamo la Musica...forte, nevvero?) il nostro orecchio non necessita di alcuna compensazione.
I loudness più intelligenti smettono di intervenire a tali livelli, altri...no. A questo punto è chiaro che se volessimo ottenere la perfetta riproduzione di ciò che c'è sui dischi...aggiungere artificialmente bassi ed alti non può essere accettabile.
Fin qui la teoria. In pratica, le variazioni di risposta in ambiente spesso sono semplicemente mostruose (anche ± 10 dB a certe frequenze) pertanto verrebbe naturale pensare ad una equalizzazione per riportare la situazione alla normalità. Purtroppo le cose non sono così semplici. Esaltando una frequenza, mangiata dall'ambiente (o viceversa, attenuandola) in realtà si aumentano anche le frequenze vicine, perché gli equalizzatori o i controlli di tono non sono così "selettivi" come uno vorrebbe, ma funzionano su una campana. Pertanto si tenta di risolvere un singolo scompenso e se ne creano infiniti altri, senza contare l'aggravio di lavoro cui il povero amplificatore viene sottoposto suo malgrado. Tieni conto che un semplice aumento di 3 dB di una porzione di frequenze impone all'ampli di erogare una potenza doppia su quella porzione dello spettro audio e siccome dormiamo sempre con una coperta corta (potenza erogabile su carico reale)....alcuni piedini (leggi frequenze) rimangono ...al freddo. E stiamo parlando di appena +3dB...immagina cosa possa succedere con certi loudness o equalizzatori da +12 dB!!!
L'unica soluzione sensata è, se proprio si volesse intervenire radicalmente, quella di dotarsi di un equalizzatore in dominio digitale, con microfono e software di calibrazione. In questo modo il componente "ascolta" la risposta della stanza e adatta l'uscita fino ad ottenere una risposta piatta...PRIMA che il segnale venga amplificato (nel dominio digitale, cioè)!
Anche questa soluzione ha, comunque, i suoi bravi problemi. Se fosse tutto così semplice si potrebbe trasformare, con un semplice tocco di equalizzazione digitale, un diffusore da 100 € in uno da 10.000. E così non è, purtroppo.
In definitiva, per far suonare il più lineare possibile un impianto, la cosa migliore da fare è quella di intervenire sul suono della stanza, che è la principale colpevole di variazioni tanto grossolane nella risposta in frequenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Troppa gamma media?
Salve, sono un appassionato di musica e, come immagino molti frequentatori del vostro sito, sto cercando il modo di riprodurla fedelmente il più possibile. Attualmente posseggo un impianto che, per prove effettuate con cavi di altri amici, per sentito dire e per letture sull'argomento, ritengo possegga buoni margini di miglioramento.
Potete aiutarmi con i vostri consigli tecnici o indicando alcuni prodotti da acquistare?
L'impianto è così composto:

Il suono che ne ricavo è molto caldo, dinamico, con prevalenza nelle frequenze medie (le voci sono molto presenti). Secondo me però manca un po' nel dettaglio e nell'esatta ricostruzione dell'immagine.
Lo posso dire perché ho sentito dei miglioramenti nel dettaglio e nell'equilibrio della risposta su tutte le frequenze sostituendo per prova i cavi di potenza con questi: http://www.soulcable.eu/14.html e il cavo di alimentazione del convertitore con questo: http://www.soulcable.eu/15.html.
Peccato che con i suddetti cavi di potenza le frequenze abbia riscontrato sibili fastidiosi.
Come posso migliorarlo?
Quali potrebbero essere i punti deboli e i punti di forza su cui lavorare?
Saluti e a presto
Michele - E-mail: michele.dalfonso (at) hotmail.it

LC
Caro Michele,
premetto che dubito fortemente che una semplice sostituzione di cavi possa riequilibrare un suono ...squilibrato, ma certamente ci possono essere margini di miglioramento, visto che i conduttori attualmente in uso sono dichiarati essere "entry-level" e su quello autocostruito è difficile farsi un'idea precisa. Non capisco bene cosa intendi quando riferisci di "sibili fastidiosi" ascoltando coi nuovi cavi di potenza. O l'ampli va in auto-oscillazione, magari per via di un carico sgradito offerto dai cavi (ad esempio, componente capacitiva troppo alta) oppure più semplicemente senti maggiormente le sibilanti presenti nei dischi. Proverei degli altri cavi, anche cose semplici ed elettricamente "facili" come i cavi Ply della Supra, dei veri campioni nel rapporto qualità/prezzo o i Naim, gli stessi Linn, dei Monster della serie Z. Farei delle prove anche coi cavi di segnale, magari ancora da cercare nei cataloghi Supra, Monster e, perché no?, Linn (visto che possiedi la coppia Karik + Numerik).
A proposito di quest'ultima, accertati di utilizzare il cavo che porta il segnale di clock dal DAC alla meccanica, la differenza all'ascolto non è piccola, grazie a questo stratagemma. Anche un migliore cavo digitale, rispetto a quello fornito di serie dalla Linn (invero modesto) potrebbe dare qualcosa in più.
Sul cavo di alimentazione sarei più cauto, invece, visto che già utilizzi dei cavi di una certa qualità.
Più in generale, incentrare tutto questo discorso sui cavi mi pare comunque eccessivo. Una domanda infatti mi ha tormentato non poco mentre leggevo la tua lettera. Lamenti una forte presenza della gamma media, poca gamma bassa e poca gamma alta...ma cosa ti aspettavi da diffusori largabanda...il miracolo? E' normale che gli estremi gamma siano un po' attenuati, la fisica dell'altoparlante lo impone, non potrebbe essere altrimenti. Non è un caso che qualche Costruttore di siffatti sistemi decida di implementare una sorta di filtro "notch" per correggere l'eccessiva presenza della gamma media (vanificando, a mio parere, i vantaggi del collegamento diretto ampli-casse). Per ottenere bassi importanti da simili trasduttori sono necessari caricamenti "imponenti", trombe posteriori ed altri accorgimenti simili. E per ottenere frequenze altissime ben presenti - che sono poi quelle che contribuiscono al dettaglio della riproduzione ed all'immagine - spesso si aggiungono dei supertweeter.
Quel che sto cercando di dirti è che - forse - prima di spendere un migliaio di euro in cavi (coi cavi che citi si fa in fretta ad arrivarci) non sarebbe male ripensare alla filosofia stessa sulla quale si basa il tuo impianto. Forse potresti trovare più equilibrato un suono "tradizionale" riprodotto da diffusori multivia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

TNT Primaluce
Caro Lucio,
un anno fa già ti avevo spedito una mail per dei chiarimenti sulle vostre casse
TNT Primaluce, ora dopo un anno forse più che ci ho lavorato le ho terminate con successo (penso). Il lavoro che ho fatto dal punto di vista estetico è buono e va anche un pelo oltre le mie capacità, ci ho messo letteralmente l'anima! Ti allego la foto del lavoro finito delle casse e del crossover (so che non potrei e mi dispiace). Come noterai lo scheletro e i coperchiotti degli altoparlanti sono in alluminio anodizzato realizzati da me, le casse per i tweeter sono in PVC torniti dal pieno anch'essi eseguiti da me, ho aggiunto delle punte coniche tornite sotto e ho impiallicciato esteticamente di nero le casse, ma per il resto ho eseguito alla lettera i vostri consigli.
Il suono mi ha sbalordito e mi ha fatto notare molti difetti del mio impianto, adesso avrei bisogno di un consiglio perchè non so bene dove sbattere la testa.
Il mio impianto attualmente è composto da:

L'hi-fi è in sala grande circa 16mq praticamente quadrata. Ora, vorrei cambiare l'ampli e il lettore CD, ma sono in una situazione di stallo, vedo e ascolto sempre nuovi tipi di ampli e CD e non mi so decidere, è un caos....
Sul lettore cd ho qualche certezza vorrei prendere il C.E.C. TL51XL per la meccanica fissa e il suono che mi è piaciuto molto. Sull'ampli ho un sacco di problemi sono indecisissimo anche perchè non so come abbinarlo alle casse, vorrei spendere non più di 4000 € e da vedere ce ne sono parecchi, se potessi consigliarmi qualcosa te ne sarei grato.
Con affetto,
Alberto - E-mail: albaartstudio (at) hotmail.com

[Primaluce by TNT][Primaluce crossover]

LC
Caro Alberto,
intanto ti prego di accettare i miei complimenti per la splendida realizzazione delle nostre Primaluce, davvero da 30 e lode! Per quanto riguarda l'upgrade, punterei prima di tutto ad un amplificatore ben generoso, possibilmente a stato solido, visto che le Primaluce sono diffusori complessi che meritano di essere ben sostenuti elettricamente. Un integrato a stato solido di buon livello non è difficile da trovare intorno alla cifra che hai stanziato, anche se non mi è chiarissimo se i 4000 € siano "totali" per la coppia CD + ampli o 4000 per ogni pezzo.
In ogni caso, anche con 2000-2500 € un ampli assolutamente adeguato ai tuoi diffusori lo trovi, in realtà anche per molto meno. Prova, se ti riesce, ad ascoltare un Naim Nait 5i, ad esempio (intorno ai 1200 €), Primare I30 (intorno ai 2000 €) o NuForce IA7 (circa 1500 €). Potresti completare con un lettore CD della stessa marca (nel caso di Naim e di Primare) oppure con il CEC, visto che sembra piacerti molto. Come sai, sono da sempre un sostenitore che, ove sia possibile, sia da preferire una coppia monomarca.
Mi preoccupa un po' la sala, che definisci perfettamente quadrata. Ecco, questo sì che potrebbe essere un serio ostacolo all'ottenimento delle migliori prestazioni dai tuoi diffusori. Se puoi, scala un po' del budget destinato alle elettroniche per destinarlo a qualche trattamento acustico ambientale. Non avrai di che pentirtene. Meglio ampli e CD di qualità inferiore all'interno di una stanza ben suonante, che elettroniche di pregio castigate da un'acustica infelice.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori per Arcam Solo
Dear Lucio,
volevo semplicemene ringraziarla per il suo aiuto e per l'informazione che TNT contribuisce a diffondere. Ci eravamo sentiti per la scelta delle casse da affiancare ad un Arcam Solo Movie 2.1, e lei mi aveva consigliato di provare ad ascoltare qualcosa di Monitor Audio e Rega in quanto potevano meglio avvicinarsi alle mie necessità di una torre snella e precisa nel suono.
Ho ascoltato attentamente Monitor Audio BR5 e Rega R3; ho deciso di acquistare le Rega che ho trovato molto precise e dettagliate, sacrificando forse quella morbidezza in più che mi pareva avessero le Monitor Audio (tutte e 2 le casse erano pilotate da un Arcam Solo).
Io sono tuttora un novizio nel campo dell'hi-fi, ma la lettura di TNT credo mi abbia permesso di avere una discussione "sensata" con i venditori riguardo i principi generali da applicare alla scelta dei componenti, e riguardo i componenti stessi.
Continuerò a seguirvi, magari anche a me verrà la malattia dell'upgrade e le chiederò ulteriori consigli!
Andrea - E-mail: andrea_spedo (at) hotmail.com

LC
Caro Andrea,
ti ringrazio per il feedback. Sono particolarmente felice quando il nostro obiettivo principale viene raggiunto, ovvero quello di formare negli aspiranti audiofili la capacità e la consapevolezza di poter scegliere anche da soli, senza l'aiuto del bollino blu dell'esperto di turno, semplicemente affidandosi al proprio gusto. Per questo nmotivo la tua gentile missiva entra a pieno titolo nel nostro consueto Angolo dell'Ottimismo.
Da sempre riteniamo che il compito di una pubblicazione HiFi debba essere questo: non togliere la fame per un giorno all'audiofilo in crisi di astinenza da consigli, ma piuttosto insegnare alle persone a capire, a ragionare (soprattutto con la propria testa) ed a scegliere senza avere sempre l'approvazione di altri, non per un giorno ma per tutta la vita. Io mi ero limitato a consigliarti due tipologie di diffusori che, secondo la mia piccola esperienza, avrebbero potuto funzionare bene con l'Arcam Solo, il resto del percorso lo hai fatto da solo.
Goditi la Musica, adesso e, se i diffusori non avessero suonato almeno 80-100 ore, ti consiglierei di aspettare a trarre giudizi, è abbastanza certo che le cose miglioreranno ancora.
Per quanto riguarda la malattia da upgrade, non pensarci. Dovrà essere una crescente insoddisfazione nell'ascolto a far scattare la molla del "miglioramento". Fino ad allora, pensa solo ad acquistare dischi.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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