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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Nuovo ampli e cavi per casse in libreria
  2. Migliorare un rack portaelettroniche
  3. Migliorare...ma come?
  4. Distorsione saltuaria dai tweeter
  5. Re: Ampli per Sonus Faber e...JM Lab?
  6. CMOY: un ottimo amplificatore per cuffia autocostruito
  7. Consigli per l'analogico ed altro
  8. Nuovi diffusori per stanza piccola
  9. Nuovo impianto con 12000 €
  10. Stavolta non è suggestione!

Nuovo ampli e cavi per casse in libreria
Gentile Lucio,
sono passati più di tre anni e la mia catena audio è rimasta invariata:

Le casse sono incassate in una libreria che occupa metà del lato lungo di una stanza 5,5 x 3,5 (altezza 2,70), come nella peggiore delle ipotesi (non è quello che raccomanda Sonus Faber). Ascolto essenzialmente musica rock nei suoi svariati stili/accezioni ed anche italiana; all'occorrenza classica e jazz.
Complici le ferie estive ho rispolverato il progetto di sostituire l'ampli: da tempo ormai gracchia quando muovo il potenziometro del volume e ogni tanto non manda potenza su un canale. Ho letto una tua recensione molto favorevole sul TA10, suffragata anche da un blind test condotto da una rivista internazionale. Ma sono sempre 6W. Ho avuto in prova il TA10 per qualche giorno, in prestito da un collega.
Quanto alla potenza, devo dire che a me è sembrata sufficiente: non sono mai arrivato a metà corsa del potenziometro (ore 12). Forse sono abituato ad ascoltare musica ad un volume basso rispetto a quello che tu consideri normale (ma la posizione di ascolto è a meno di 2 m dalle casse).
A tratti mi è sembrato di soffrire un po' di magrezza nel suono, direi che la gamma alta è la parte più valida nel suono di questo apparecchio e caratterizza la lucidità e analicità del suono. Forse la media è un po' più leggera e questo fa perdere un po' di corposità; sui bassi invece mi ha stupito molto positivamente (forse anche per le doti dinamiche) e ha superato nettamente il mio vecchio Pioneer.
Alla luce di quanto ho sperimentato pensi che un TA10 sia una soluzione accettabile o potrei pentirmene dopo un ascolto più approfondito (devo dire che non l'ho messo alla prova su pieni orchestrali ma sempre su scenari di musica "da camera")? Conviene che mi affidi comunque ad una potenza maggiore e in quel caso cosa mi consigli tra KingREX T20 e Power-TI (io preferirei un marchio italiano...), anche se hai scritto che non si tratta di T-amp con più watt?
Oppure lascio perdere la classe T e inserisco un integrato tradizionale attorno ai 500-700 euro e in quel caso cosa mi consigli? Credi che una coppia di TA10 collegati in biamping orizzontale sia una soluzione in grado di apportare più potenza o magari dare un senso di pienezza/corposità del suono?
Oppure pensi che non valga la pena investire nella sostituzione dell'ampli finchè non sarò in grado di posizionare le casse in maniera più felice?
Hai qualche suggerimento da darmi per una soluzione entry level per i cavi, elemnto che ho sempre trascurato?
Ringrazio anticipatamente per le indicazioni e i consigli che vorrai darmi.
Nicolò - E-mail: nrebella (at) alice.it

LC
Caro Nicolò,
che il TA 10.1 sia "leggero" in gamma media credo sia la prima volta che lo sento dire. La gamma media è esattamente uno dei suoi punti di forza: anzi, qualcuno riferisce di una gamma media fin troppo in avanti. Secondo me va bene così, il piccolo tratta le voci, specie quelle femmminili, con una grazia ed un senso di "presenza" che sono semplicemente stupefacenti. Semmai, un appunto che può essere mosso, con diffusori non adeguati (leggi: poco sensibili) è proprio quello di mancare un po' di impatto in gamma bassa ma...accidenti, sono pur sempre pochi watt!
Questa tua "strana" impressione d'ascolto può essere giustificata in due modi: ascolto viziato a causa di un amplificatore vecchio e scadente pure quando era nuovo (scusa la franchezza), magari usato con il tasto loudness inserito ed i controlli di tono esaltati, e posizione dei diffusori, come dici tu stesso, invero molto lontana dall'ideale. Bastano questi due parametri per far saltare qualunque giudizio attendibile sul suono di un amplificatore straordinario come il TA 10.1.
In ogni caso, vista la bassa sensibilità delle Concertino, non mi sembra che il TA 10.1 possa essere considerato il partner ideale. Meglio un T-HiFi più potente che può spingere meglio le tue casse. Quanto poi questo si riesca a sentire stante la sistemazione dei diffusori è difficile prevederlo. La spesa potrebbe essere comunque sensata, soprattutto se in futuro fosse prevista una risistemazione dei diffusori. Se la situazione attuale dovesse restare immutata a lungo...non so, forse un semplice integrato tradizionale, da 25-30 watt, dei soliti noti (NAD, Rotel) potrebbe essere una scelta più sensata. Con 250/300 € ti levi il pensiero e migliori comunque sensibilmente la situazione attuale.
Per quanto riguarda i cavi, basta usare del cavo elettrico di buona sezione per i diffusori, magari intrecciato come il nostro TNT Star. Non vale la pena spendere di più. Il cavo di segnale potrebbe essere un Monster Interlink 200 o leggermente superiore, a patto di trovarlo usato a prezzo simbolico. Di nuovo, è inutile investire del denaro per dettagli così marginali quando la situazione è compromessa dal posizionamento. Spero apprezzerai la franchezza, ma voglio evitarti di spendere del denaro inutilmente, meglio investirlo in dischi e concerti.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Migliorare un rack portaelettroniche
Ciao Lucio,
innanzitutto ti faccio i miei complimenti per la semplicità con cui è redatto il sito e per tutti i preziosi consigli dipanati con grande rispetto e gentilezza anche nei confronti di chi, come me, da pochi giorni si sta appassionando al mondo dell'audiofilia (cosa da non sottovalutare data l'arroganza di certi rivenditori specializzati).
Mi chiamo Alex, ho 27 anni e da quando sono andato a convivere con la mia compagna ho riscoperto il piacere di ascoltare musica, cosa davvero paradossale se pensi alla mia professione: il musicista.
Ero un onnivoro ascoltatore di musica sino a circa due anni fa quando, per colpa di Ipod, pessimi impianti car audio e download illegali di mp3, non sapevo più cosa ascoltare. Nulla mi emozionava come un tempo.
Fortunatamente mio padre è sempre stato un discreto audiofilo (essendo un classe 1958 era quasi inevitabile...) e recentemente mi ha trasmesso questa meravigliosa e utile passione. Mi ha da poco regalato due casse B&W da libreria, il suo giradischi Thorens TD 166 MkII (con cinghia nuova, perfettamente tarato e ripulito) e tutta la sua splendida collezione di dischi.
La settimana scorsa sono riuscito a comprare un amplificatore integrato Luxman con una scheda phono davvero buona, purtroppo però non sono ancora in grado di comprare un bel tavolino ad hoc per l'impianto. Sono costretto ad utilizzare un rack marchiato Prandini molto bello esteticamente ma, ahimè, molto "vibrante"...
Ti scrivo proprio per chiederti cosa posso fare per eliminare, per quanto possibile, le vibrazioni in eccesso e tirare avanti ancora qualche mese per poi comprare un tavolino adeguato. I supporti di medite, punte metalliche, fogli anti-rombo e sughero potrebbero bastare per eliminare il grosso del problema o sarebbe solo una spesa inutile?
Grazie per l'attenzione,
Alex - E-mail: torchioalex (at) libero.it

LC
Caro Alex,
posto che con poche decine di euro ti puoi costruire un
TNT FleXy, il nostro tavolino che spopola da anni presso gli audiofili di tutto il mondo (prova a mettere "TNT Flexy" su Google e vedi che roba vien fuori, migliaia di risultati!) e che vanta numerosissimi tentativi di imitazione, anche "commerciali", potresti cominciare provando ad eliminare le rotelle, se le ha, dal tuo rack Prandini. Delle punte o dei piedoni in gomma semi-rigida già dovrebbero aiutare un po'. Poi prova ad eliminare ogni pannello di troppo, che non costruibuisca alla stabilità ed alla solidità della struttura, naturalmente! Sto pensando ad esempio ad un eventuale pannello posteriore che spesso viene usato da questi rack per occultare i cavi.
Poi prova a poggiare ogni componente su una piccola camera d'aria semi-gonfia (bici da bambino, carriole etc.). Questo stratagemma, tra l'altro, potrebbe essere riciclato con successo anche in caso di tavolinetto nuovo.
Se ci sono ante a vetri che chiudono il rack, prova a smontarle. Non farei altri interventi perché inizierebbero a diventare costosi e con la stessa cifra potresti acquistare il materale necessario per un FleXy o per un tavolino HiFi usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Migliorare...ma come?
Gentile Direttore,
Ho 24 anni, studio ingegneria meccanica, e da un paio d'anni mi sono affacciato al mondo dell' Hi-Fi con la necessità di ascoltare meglio la mia musica preferita, consapevole che quei dispendiosi impianti stereo integrati stessero molto bene nel loro scaffale del centro commerciale...
Mi sono quindi dato all'autocostruzione, con un progetto tre vie in sospensione pneumatica (woofer da 20, medio da 10 e tweeter con cupola in seta) della Ciare abbinato ad un sub (diametro 35) sempre progetto Ciare.
L'amplificazione è affidata ad un finale professionale in mono da 500w per il sub, ed un'amplificatore Pioneer sa-620, di recupero, leggermente modificato, per la medioalta. Dichiara 45w in 8ohm e riesce comunque a portare a livelli di volume molto alti le casse, senza distorsione.
In seguito ho conosciuto il sito TNT audio, fornitissimo di buoni consigli, ed ho potuto apprezzare l'enorme miglioramento che ha avuto il mio impianto una volta fornito dei cavi di alimentazione intrecciati, quelli di potenza intrecciati con il CAT5, e con i cavi di segnale rca con il cavo per microfoni. Esperienza entusiasmante!
Dove sta il problema? Come ogni appassionato che si rispetti, ho anch'io i miei attimi di sconforto. Cioè: ascolto musica esclusivamente tramite il pc, ho provveduto ad usare quindi i migliori lettori come foobar ed i driver ASIO, ma nutro ancora parecchi dubbi per l'interfaccia DAC.
Ora come ora difatti uso una scheda audio di buona qualità che tra l'altro, con drivers modificati, mi permette di settarla completamente: gestisco le uscite come si potrebbe fare con saldatore e fili, bypassando qualsiasi processo ulteriore al suono, ma potendo però usufruire di comodi crossover regolabili per gestire le frequenze di taglio per il sub e per la medioalta, oltre ad un piccolo equalizzatore con cui sono riuscito a correggere un po' le voci, e un convertitore stereo-mono per il segnale del sub.
A detta di un amico audiofilo, che mi ha aiutato nel regolare e migliorare il tutto, è sorprendente come suoni bene un impianto così "arrangiato"...
Mi sto quindi chiedendo, e chiedo perciò consiglio a lei, su come potrei migliorare la sezione DAC ed amplificazione per la medioalta. In particolare, pensavo all'autocostruzione di un Gainclone al posto del mio pioneer, ma sono dubbioso se la potenza sia sufficiente al pilotaggio di componenti che purtroppo non spiccano in quanto a sensibilità (88dB) e comunque con potenza massima dichiarata di 100w.
Inoltre, pensavo di abbinare un DAC come il TrendsAudio usando l'uscita spdf o usb del PC, ma in tal caso mi chiedevo se sarei poi in grado di regolare altrettanto efficacemente l'impianto mediante soli crossover posti prima dei componenti. Le regolazioni diventerebbe meno immediate e più macchinose (sostituzione componenti dei crossover) ma credo che nel complesso l'impianto cambierebbe ulteriormente faccia con questa soluzione...
Avrebbe qualche consiglio da darmi in merito? le sembra che le mie intenzioni siano positive o meglio seguire un'altra strada?
Nel frattempo, sempre su ispirazione TNT, comincio la costruzione di un buon filtro di rete per tutta la componentistica!
Cordiali saluti,
Matteo - E-mail: matech (at) alice.it

LC
Caro Matteo,
mi pare di aver capito che dalla scheda audio tu crei una sorta di crossover elettronico per il taglio tra sub e satelliti. Non ho idea di quale possa essere il risultato ma, visto che ti dichiari soddisfatto, immagino che il tutto funzioni bene. Certamente utilizzando un DAC USB andresti a bypassare tutta questa situazione e disporresti di una semplice uscita analogica, spesso fissa!, per alimentare gli ampli di sub e satelliti. Se il sub non fosse dotato di filtro passivo, il taglio elettronico sarebbe comunque necessario. Potresti cercare un crossover elettronico usato (su Ebay se ne trovano tanti per meno di 100 €), con frequenze di taglio e livelli regolabili e porlo tra DAC USB ed amplificatori. Il che ci porta immediatamente alla questione...amplificatori. Mentre l'amplificazione del sub può andare, ripenserei al Pioneer SA 620 che pilota la gamma medio-alta. Migliorarlo, anche con poca spesa, non è difficile. Un qualunque integrato audiophile di potenza accettabile (30-40 watt) sarebbe un sensibile passo avanti. Ancora meglio, un finale di potenza della stessa categoria, in caso riesca a regolare il livello del segnale a monte di tutto (o dal PC o dal DAC USB).
Ti confesso che tutta questa complicazione e proliferazione di apparecchi e di cavi non la vedo molto di buon occhio, avrei preferito un approccio più minimalista e razionale. Non so, sono sempre un po' preoccupato quando il segnale, prima di arrivare a destinazione, subisce così tanti passaggi, attraverso differenti apparecchi e cavi. A mio parere qualcosa della magia della Musica si perde quasi inevitabilmente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Distorsione saltuaria dai tweeter
Salve,
mi sono deciso a scriverLe perchè ho un problema con il mio impianto Hi-Fi del quale non riesco a capire la fonte. Mi spiego meglio, il mio impianto, sebbene lo si possa considerare un entry level, mi soddisfa come qualità e piacevolezza d'ascolto tranne per un problema che appare saltuariamente, ovvero una leggera distorsione emessa dal tweeter di entrambe le casse con certi brani.
Il difetto si manifesta solo con pochi brani e soprattutto è la voce a far apparire il problema, quando in una traccia il cantante canta a voce relativamente bassa e lentamente il tweeter emette questa distorsione veramente fastidiosa. Il problema rimane a prescindere dal volume di ascolto e pare sparire solo utilizzando l'equalizzatore dell'amplificatore per eliminare le frequenze alte.
Il mio impianto è così costituito:

Le chiedo se ha mai riscontrato un problema simile e come poterlo risolvere... mi viene in mente la sostituzione dei tweeter che potrebbero essere qualitativamente scarsi ma nel catalogo Ciare nessuno si adatta alle dimensioni quindi non saprei proprio come procedere.
Potrebbe essere colpa dell'amplificatore? Preciso che casse e ampli sono in garanzia ma non vorrei ricorrere a quest'ultima senza avere la certezza o quasi che si possa attribuire all'uno o all'altro componente la colpa della distorsione.
La ringrazio sin d'ora per il tempo dedicatomi.
Cordiali saluti,
Andrea - E-mail: sperry (at) email.it

LC
Caro Andrea,
il fenomeno è abbastanza strano, in effetti, soprattutto perché dici che è indifferente dal volume d'ascolto. Cominciamo dalle cose più semplici: in alcuni dischi le voci sono artificialmente enfatizzate ed hanno una forte presenza di sibilanti e, evidentemente, non si possono eliminare. Tuttavia, sostieni che questa distorsione si senta quando il cantante canta a voce bassa, però poi dici che sparisce attenuando la gamma alta...non so, detta così sembrerebbe davvero un problema di sibilanti.
Potrebbe anche esserci qualcosa che non va nei tweeter, magari sono stati danneggiati o dal trasporto o da un utilizzo non ortodosso. Visto che si tratta di diffusori ancora in garanzia mi rivolgerei in primis al negoziante, per verificare l'entità del problema. Se difettosi, dovrebbero essere riparati e/o sostituiti. Non tentare di adattare altri tweeter, devi ASSOLUTAMENTE accertarti che un eventuale ricambio sia quello originale. Nel dubbio, rivolgiti alla Audio Pro stessa.
Potresti anche fare un controllo facile facile, senza paura di invalidare la garanzia: smonta i tweeters e controlla che accade mentre sta suonando una delle tracce incriminate. Fai attenzione a non toccare i cavi con oggetti metallici ed a non toccare le cupole dei tweeters. Poi rimonta tutto, avendo cura di stringere bene le viti (senza esagerare, però!). Già che hai il cacciavite in mano, stringi anche le viti che fissano i woofers e il pannello posteriore che ospita i morsetti dei cavi, ove possibile. La distorsione che senti potrebbe essere causata da qualche vibrazione indesiderata. Controlla anche che la distorsione provenga effettivamente dal tweeter e non, invece, da rumori causati da turbolenze nel tubo di accordo del reflex. Infine, ampli, cavi e sorgente dovrebbero essere del tutto incolpevoli.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Re: Ampli per Sonus Faber e...JM Lab?
Salve Lucio!
a completamento della mia precedente lettera nel
vol. 477 della Vs rubrica della posta la scomodo nuovamente per precisare che il mio impianto era cosi composto:

Oltre ad aver trasferito l'impianto da una camera di circa 18 m2 ad una di oltre 30 m2 mansardata e più riflettente le mie esigenze si sono spostate, dall'iniziale entusiasmo per il multicanale, all'audio stereofonico di maggior qualità.
Ecco dunque l'arrivo di un sintonizzatore AUDIO ANALOGUE PRIMO VT più musicale e di un cd player CAMBRIDGE AUDIO 840C che ha stravolto la resa dell'impianto pur mantenendo diffusori ed amplificatore invariati.
Il prossimo step vorrei che fosse l'acquisto di un buon integrato stereo (magari con ingressi bilanciati) entro un budget massimo di 2000 euro. Per il settore video ho sostituito a malincuore il T550 dopo sette anni di ottimo lavoro ma con l'ottica ormai spompa (leggeva solo i cd) con un DENON DVD1940.
Dopo alcune prove con ampli stereo ho constatato che con i diffusori posso ottenere decisamente di più ma fino ad un certo punto....
Mi spiego, con il jazz ed il pop niente male ma con il rock a volumi quasi "realistici" le CONCERTO si induriscono e la resa si appiattisce. A livelli molto moderati invece la presenza è scarsa come se dessero il meglio in un range di volume ben delimitato e circoscritto cosa che ho notato con tutti gli ampli provati a casa mia.
Ecco allora l'idea di passare a JMLAB il cui suono mi ha sempre stupito per dettaglio musicalità e dinamica e per la capacita di suonare bene equilibrate anche a livelli di volume davvero bassi con una maggior presenza.
Le mie conclusioni, mi corregga se sbaglio, sono una certa predilezione da parte di S.F. per musica classica e jazz mentre JMLAB sono più adatte al pop rock (ma temo siano più affaticanti). In una prova un po' frettolosa (che vorrei rifare) mi son piaciute le PROAC studio 130 timbricamente simili a S.F. ma, mi è parso, con un livello maggiore di dettaglio e che, con sorgente ed ampli davvero economici suonavano davvero bene anche a basso livello.
Tra le amplificazioni provate l'UNICO di UNISON RESEARCH mi è parso quello più musicale grazie forse alla sezione pre valvolare ma anche notevolmente dinamico. Già al primo ascolto la voce di D.Krall ha acquistato un realismo notevole il pianoforte molto più armonico e brillante è balzato in primo piano come mai prima d'ora e la gamma bassa, più estesa, mi ha portato ad attenuare di poco il sub.
Ma l'ascolto del rock, seppur molto migliorato, ha riproposto i limiti (?) dei diffusori.
Sperando di averLe fornito più elementi utili a suggerire anche eventuali alternative (maggiori dinamica, dettaglio e musicalità) attendo impaziente una Sua analisi su quanto le ho descritto e la ringrazio del tempo dedicatomi.
Davide - E-mail: davide.clavenna (at) fastwebnet.it

LC
Caro Davide,
ora il quadro è decisamente più chiaro. Con tutta probabilità tu vorresti dalle Concerto delle prestazioni che non sono in grado di dare. Tieni conto che il salone è grande (30 mq) e le Concerto sono, tutto sommato, dei bookshelf compatti, votati ad un suono piuttosto tranquillo, mi pare assolutamente normale che con il rock ad alto volume mostrino la corda! Non solo, ma l'ambiente è dichiarato riflettente il che certo non aiuta a farle esprimere al meglio, né ad alto volume né, tantomeno, a basso volume.
Ciò premesso, ed osservato ancora una volta come spesso si acquistino - inspiegabilmente - apparecchi molto lontani dai propri gusti, direi che un cambio drastico di direzione si impone. Però attenzione, perché diffusori più vivaci in un ambiente riflettente potrebbero essere fonte di grossi guai (fatica d'ascolto ed eccessiva presenza della gamma medio-alta). Il mio consiglio è quello di iniziare a ripensare all'acustica della sala, altrimenti non ne verresti a capo.
Forse, nella situazione attuale, un passo un po' meno rischioso potrebbe essere rappresentato dalle ProAC che pare ti siano piaciute e che certamente per tipologia e suono sarebbe più adatte delle Concerto ma non ne sarebbero troppo distanti dal punto di vista dell'impostazione generale. Ovviamente, sto immaginando che tu abbia lo spazio sufficiente (e la libertà) per curare con MOLTA attenzione la disposizione dei diffusori in ambiente. Senza questa attenzione ogni spesa potrebbe essere vana, sia lato diffusori che amplificazione.
A proposito di quest'ultima, l'Unico lo vedrei abbastanza bene ma anche altri integrati a stato solido potrebbero essere adatti allo scopo. Una volta scelte le casse, pensa dunque ad ascoltare anche altri amplificatori, ben dotati dal punto di vista energetico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

CMOY: un ottimo amplificatore per cuffia autocostruito
Ciao Lucio,
mi ri-faccio vivo dopo un po' di tempo. Ti presento l'ultimo ingresso nell'impianto casalingo: un amplificatore per cuffie basato sul celebre circuito CMOY, ideato da Chu Moy e pubblicizzato sul forum di headwize.com per la prima volta.
L'amplificatore si basa su un operazionale dalla caratteristica hi-fi estremamente marcata, il Burr-Brown OPA134/OPA2132PA. E' un chip molto silenzioso e dalle qualità audiofile notevoli. Tutto il resto dei componenti è davvero rappresentato da una manciata di condensatori e resistenze. Cosa importante: è alimentabile con una comune batteria da 9 V. L'ampli non solo suona bene, con grande dinamica, silenziosità ed impatto, ma è anche in grado di pilotare carichi molto difficili, come le cuffie da studio con impedenze tipicamente alte (600 Ohm).
Il CMOY è molto piccolo e può essere inserito in una scatola di mentine o direttamente nei preamplificatori. Data la facilità costruttiva e la relativa difficoltà di reperire i componenti senza girare per Roma come una trottola, ho optato per un circuito già assemblato, nel negozio e-bay "Walking Wolf Amps":
stores.ebay.it/WalkingWolf-Amps-Stuff.
Con meno di 40 euro, spedizione inclusa, mi sono portato a casa un CMOY assemblato, completo di potenziometro ALPS (che ho lasciato comunque disconnesso per aumentare la qualità sonora) e chip opzionale, OPA2134PA il top della gamma Burr-Brown per applicazioni hi-fi.
Il risultato è notevole, tenendo comunque conto del fatto che l'ascolto in cuffia è, di fatto, penalizzante perché priva dell'importantissimo parametro del soundstage. In compenso, ascoltare musica direttamente dal vinile o dal CD, a qualsiasi ora della notte, è davvero un balsamo per l'anima. Questo amplificatore costa relativamente poco (meno di 50 euro compresa la scatola e le minuterie) ma regala una dinamica spettacolare. Quanti di noi hanno notato la mancanza cronica di bassi, la piattezza dei medi e la poca brillantezza degli alti ascoltando in cuffia?
L'amplificatore per cuffie è sicuramente lontano dalla cultura dell'audiofilo ma, dopo averlo usato per un po', devo dire che è praticamente obbligatorio per l'appassionato di musica. L'ascolto in cuffia regala una analiticità del messaggio, del tessuto e della trama musicale che è difficilmente ottenibile senza disturbare il vicinato.
Il problema è - come sempre - che i costi in Italia sono sempre alle stelle: il circuito amplificatore disegnato da CMOY, unito ai migliori operazionali Burr-Brown risolve come di incanto tutti questi problemi, al costo di pochi euro e un po' di dimestichezza con saldatore e trapano.
Carlo - E-mail: cconsoli (at) iol.it

LC
Caro Carlo,
ti ringrazio per la segnalazione, che giro senz'altro al nostro staff, per vedere se qualcuno ha voglia e tempo di provare questo circuito che appare così interessante. Pochi di noi sono esperti di ascolti in cuffia ed è questa la ragione per la quale sono apparse su TNT-Audio pochissime recensioni di cuffie e relativi amplificatori.
Personalmente non amo l'ascolto in cuffia, probabilmente perché non mi piace isolarmi dal resto della casa e, quando sono solo e di conseguenza il rischio "isolamento" è inesistente...preferisco accendere l'impianto. Talvolta ascolto in cuffia dal PC, specie durante le mie alzatacce mattutine, ma raramente si tratta di ascolti "impegnati". Più spesso sono filmati di YouTube con concerti live o vecchi videoclip ormai introvabili. Proprio oggi mi sono gustato una "Sultans of swing" d'annata con Mark Knopfler e Eric Clapton insieme sul palco :-)
Grazie della segnalazione e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Consigli per l'analogico ed altro
Carissimo Lucio, a quasi due anni dalla scoperta di questa meravigliosa rivista, sto portando a termine il mio personale percorso per raggiungere quella qualità di suono che più mi soddisfa. Devo ringraziare tutti voi anche perché è cambiato radicalmente il mio modo di ascoltare la musica. Forza e avanti così, sono in debito nei vostri confronti!
Con i tuoi consigli ed osando, ho messo su un impianto così composto:

Sono molto soddisfatto e ritengo il suo suono molto neutro ed equilibrato e in più c'è la, per ora remota, possibilità, offerta da Naim, di effettuare sostanziali upgrade operando sull'alimentazione. Inutile dire del salto di qualità rispetto ai Rotel RA06 e RCD06 che avevo prima. Purtroppo, però, il NAC non ha la scheda fono e sono rimasto appeso col giradischi. Quale pre fono mi consigli? Pensavo al Graham Slee 2 SE o al Lehmann Black Cube, o forse devo rimanere in casa Naim? Diciamo che potrei spendere fino a 700 Euro per il nuovo, anzi molto meglio meno della metà per l'usato.
Invero, non so se mi conviene osare già da adesso con un pre fono di qualità indiscussa o acquistare un entry level in linea col giradischi per poi, se la collezione di LP aumenta (al momento una sessantina fra vecchi e nuovi), acquistare una migliore sorgente analogica con un prefono di qualità. L'incertezza nasce dal fatto che vorrei evitare un gap troppo elevato fra analogico e digitale tutto a favore di quest'ultimo.
Infine, desidererei far rendere al meglio le elettroniche in mio possesso: vorrei provare le punte sotto le elettroniche Naim, cosa ne pensi? Alcuni poggiano il finale a terra, c'è qualche motivo particolare? Attualmente ho il cd collegato al nac col cavo RCA Van den Hul, mi consigli l'acquisto di un cavo Naim o FlashBack?
Permettimi in chiusura di fare un'osservazione: il suono Naim mi ha letteralmente rapito, i musicisti sembrano suonare con più affiatamento e divertirsi nel farlo insieme. In Italia purtroppo i prezzi dell'usato di tali elettroniche è vergognosamente elevato; pensa che si aggirano sul 70% ed oltre del prezzo di listino, mentre il nuovo si può acquistare con il 10/11% di sconto....valuta te! Poiché non mi andava di sfruttare i rivenditori (anche se con questi prezzi lo meriterebbero) per il solo ascolto e basandomi sul principio del "chi non risica non rosica", mi sono messo su ebay e, ad un prezzo inferiore alla metà di quello di listino comprese le spese di spedizione, mi sono aggiudicato il trittico Naim con età media di un anno e mezzo! Per esserci questi prezzi, qualcuno pur dovrà comprare, ma è mai possibile che chi compra non si fa due conti in tasca?
Mi rammarica il fatto che non riusciamo proprio a comportarci da veri "consumatori".
Mi rendo conto di averti bombardato di domande: per fortuna il tasto del punto interrogativo è saltato! Ti chiedo perciò scusa se ho abusato della tua pazienza e di quella dei lettori e ti ringrazio per il tempo che mi dedicherai.
Con stima,
Maurizio - E-mail: maurizioferrara1965 (at) libero.it

LC
Caro Maurizio,
mi sembra che tu abbia inquadrato perfettamente l'essenza della filosofia e del suono Naim: qualcosa che travalica un po' il suono audiophil-chic tanto amato da molti audiofili italiani, un suono che fa della coerenza ritmica e della capacità di coinvolgimento dell'ascoltatore i suoi punti di forza, magari dimenticandosi delle tipiche paranoie audiofile come l'immagine e tutto il resto. Incidentalmente, comunque, le elettroniche Naim riescono pure a ricreare un'ottima immagine tridimensionale, se proprio uno non ne potesse fare a meno.
Il rispetto della "filosofia" prevederebbe anche l'uso di cavi Naim (o analoghi), anche sul segnale. Se potessi fare un tentativo senza spendere cifre folli, ti consiglierei di provare.
Per quanto riguarda il pre fono, potresti tenere d'occhio gli annunci UK per un Naim Stageline usato, ad esempio. Certamente è un po' al di sopra del tuo trittico analogico attuale, ma acquistando second-hand in UK (nuovo sta sui 250 UKP) non dovresti spendere molto e la qualità sarebbe assicurata. In questo modo saresti al sicuro per la compatibilità timbrica con il resto della catena. Per meno di 300 sterline prendi lo Stageline e pure un FlatCap per farlo rendere al meglio, entrambi usati oppure potresti risparmiare ancora abbinandogli il piccolo alimentatore I-Supply.
In ogni caso, anche un Black Cube andrebbe benissimo, conserva pure lui un senso del ritmo che figurerebbe benissimo in un impianto di impostazione Naimophila.
Infine, per quanto riguarda la questione prezzi dell'usato...che dire? Il mercato italiano è molto piccolo rispetto a quello inglese e per alcuni prodotti particolari (es. proprio Naim) l'offerta di pezzi second-hand è ridotta, quindi i prezzi restano molto alti. C'è anche da dire che noi italiani, a causa della scarsa diffusione dei collegamenti Internet rispetto ad altri Paesi europei, non riusciamo a calmierare il mercato acquistando all'estero. Ho sentito diversi audiofili vantarsi di non aver mai comprato qualcosa online...come questo possa essere un vanto devo ancora cercare di capirlo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori per stanza piccola
Gent.mo Lucio, ti riscrivo dopo quasi un anno per aggiornarti sul mio impianto e per un consiglio su nuovi diffusori. La mia micro saletta di ascolto, neanche 9 mq in tutto, dopo i tuoi consigli e quelli del gent.mo Dott. Sabbatini di Astri, è stata stravolta da capo a piedi e prova e riprova ho finalmente raggiunto un buon equilibrio, il rigonfiamento dei bassi è diminuito moltissimo e riesco a mantenere un alto volume di ascolto senza soffrire di fatica d'ascolto.
Attualmente l'impianto è composto da:

Diffusori a parte, mi sembra tutto sostanzialmente equilibrato, che ne pensi? Per le casse sono indeciso se passare ad una snella torre da pavimento (Totem Arro per esempio, ascoltata un paio di volte e ne ho sempre ricavato una buonissima impressione) o rimanere su un modello da libreria (SF Concertino, Xavian 125, Proac vari modelli, Quad 12L, Linn Katan, Opera Mezza l'unica ascoltata per il momento) che però non soffra troppo dell'effetto monitor che nella mia piccola stanza diventerebbe a mio parere fastidioso.
Tieni conto che le casse sono a circa 70 cm dalla parete posteriore, a 45 cm da quelle laterali e distanti tra loro di circa 120 cm con eguale distanza per il punto di ascolto. Sento veramente di tutto dalla classica al metal e gradisco un suono definito su tutti i range di frequenza, niente strilli se non si sono, niente boom boom se non è inciso così! Dimenticavo il budget, fra i 500 e i 1000 euro rivolgendosi possibilmente all'usato, cosa che in questi anni mi ha dato soddisfazione.
Ringraziandoti come sempre per la tua incommensurabile disponibilità, un cordiale saluto.
Raffaello - E-mail: r.allegretti (at) simbroker.it

LC
Caro Raffaello,
ti consiglierei di optare per una snella torre da pavimento, onde poter avere una risposta più completa verso le basse frequenze e per eliminare la variabile dello stand. Bellissime le Arro di Totem, cui aggiungerei Opera Platea (già che pensi all'usato), diversi torri Chario, Quad 21L, ProAC Studio 125 o 130 (un po' al limite per le dimensioni della stanza) ma, se volessi davvero fare una scelta radicale cercherei una coppia di vecchie Thiel CS 1.2, a loro agio anche in ambienti piccoli. Un'alternativa a questi diffusori dinamici tradizionali potrebbe essere un pannello di Magnepan, ce ne sono di dimensioni e costi molto diversi, lo spazio intorno ai diffusori mi pare sia sufficiente anche per dei dipolo come questi. L'unica avvertenza che mi sento di farti è quella relativa all'impedenza delle CS 1.2 che, come da tradizione della casa americana, è un po' assassina. Il tuo Donizetti ce la dovrebbe fare ma potresti aver bisogno di qualcosa di più solido su carichi difficili.
Il tuo impianto mi pare assolutamente equilibrato, in particolare la chiarezza della sorgente viene ben affiancata dal calore tipico di Audio Analogue. Dalla descrizione l'ambiente sembra poco riflettente, quindi sta un po' a te decidere quale tipo di diffusore inserire, se preferisci puntare verso un'impostazione più morbida o più lucida e trasparente.
In conclusione solo una piccola domanda: il Donizetti ha gradito il carico un po' "pesante" (capacitivo) offerto dai cavi Triple T? Sapevo di qualcuno che aveva avuto problemi di auto-oscillazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto con 12000 €
Gent.mo direttore,
chi le scrive è un 28enne appassionato di alta fedeltà praticamente da sempre che segue da qualche anno ormai le prove e i forum di questo sito... oltre che frequentare negozi e/o ambienti dove appassionati e a volte amici si incontrano per confrontarsi sull'hifi. Ascolto prevalentemente musica jazz, pop-rock, r&b, la classica la ascolto un po' meno ma la ascolto poichè la uso per confrontare i diversi sistemi, ma ascolto anche musica più moderna.. tipo la dance (e qui qualche audiofilo storcerà in naso)...
In prevalenza comunque jazz e pop. La mia necessità di scriverle nasce dal fatto che vorrei costruire da zero un nuovo impianto hifi, ma senti qui e senti là, mi sa di aver messo qualche goccia di troppo nell'oceano che è l'alta fedeltà con il risultato di uno straripamento dagli argini, cioè un bel po' di confusione.
Attualmente il mio sistema, collocato in una sala dai 6x4 metri, diciamo in un ambiente acusticamente abbastanza corretto (nel senso che all'ascolto mi pare che non ci siano risonanze importanti o comunque falsamenti evidenti della risposta acustica del sistema), al cui suono sono abituato da un bel po' di anni è composto da:

Questo sistema non mi soddisfa più sia in termini di timbrica (manca l'estensione delle basse frequenze e l'ariosità delle alte, con prevalenza delle medie frequenze) che di immagine acustica (tridimensionalità appena accennata, assenza dell'"aria tra gli strumenti").
Avendo già accumulato un po' di esperienza in ascolti, come già detto di diversi impianti, o di amici o demo nei negozi, ho col tempo capito che tipo di suono vorrei riuscire ad ottenere dal mio futuro sistema che vorrei fosse "minimalista" ovvero lettore cd, integrato, altoparlanti, con cavi ad hoc, trattamento dell'ambiente e dell'alimentazione.. cioè vorrei fare una cosa ad hoc...
Il tipo di suono che mi propongo di riuscire a riprodurre, per quanto riguarda le frequenze medioalte, è quello delle Magneplanar 1.6 (cito questo tipo di diffusore solo per poterci capire meglio), di cui mi ha colpito l'ariosità, il dettaglio, la velocità con cui riproduce il suono e se ben collocate nell'ambiente la spazialità della scena.
Questo tipo di diffusore non mi soddisfa però per quanto riguarda la sezione bassa e mediobassa: preciso che non la trovo "inesistente" come molti ascoltatori hanno avuto modo di giudicare, ma piuttosto non conforme ai miei gusti.
A me piace il basso potente, asciutto, profondo, controllato, ma anche di "impatto"... così da poter aver ad esempio la sensazione di essere immerso in un concerto...
Ecco perchè, ripeto, per miei gusti, non sposo l'idea di un finale a valvole, se non che, forse in un sistema di multiamplificazione ma per le vie medioalte. Ed ecco quindi perchè la scelta di un integrato.
Veniamo al budget: sui 10.000-12.000 per lettore cd, amplificatore e casse, esclusi i cablaggi, trattamenti e accessori vari.
Riguardo all'integrato mi ero fatto un'idea dai forum su internet sull'Audio Analogue Maestro, ma non ho mai avuto la fortuna di ascoltarlo anche perchè i negozianti con cui ho avuto modo di parlare hanno sempre storto un po' il naso proponendomi altre alternative tipo Marantz e Rotel.
Per i diffusori e per il lettore cd.. proprio non saprei... (ripeto so che suono voglio ottenere, ma non so con quali componenti).
Forse per il lettore cd potrei utilizzare il nad c542 di cui sono in possesso... ma non ne sono così certo.
L'ambiente sarà una camera di circa 5,5x4 metri che potrò trattare come voglio senza limiti di "mogli" o "fidanzate". :-)). Cosa mi consiglia di procedere e di strutturare il sistema?
Ringrazio sentitamente.
Alessio - E-mail: alessio_disalvo (at) hotmail.com

LC
Caro Alessio,
vista la cifra a disposizione io ripartirei da zero e venderei tutto il resto, sebbene alcuni pezzi siano assolutamente degni (NAD 3120 e NAD C542, soprattutto). Nell'ottica di un impianto di fascia media, tuttavia, questi componenti sarebbero un po' fuori posto.
Visto il suono che sembri preferire io proverei ad ascoltare qualche diffusore elettrostatico di Martin Logan, ibrido pannello/dinamico. Hanno la chiarezza e l'ariosità dei planari abbinato ad un buon impatto in gamma bassa, grazie al woofer dinamico. Nell'usato si trova, a prezzi molto interessanti, la Aerius, ad esempio, o le più recenti Aeon. Visto il budget a disposizione, potresti puntare anche a qualche modello ancora più raffinato, persino nel nuovo.
Un altro catalogo di diffusori che ti consiglierei di valutare bene è quello Thiel: precise, dettagliate, trasparenti e molto dinamiche. Anche nell'usato si possono fare ottimi affari, ad esempio una CS 3.6. La stanza d'ascolto non è piccola, potresti osare anche con bestioni di questa stazza.
La scelta di diffusori del genere impone comunque una amplificazione adeguata, preferibilmente, a mio parere, a stato solido, piuttosto potente e generosa. L'idea dell'integrato la vedo molto bene. I nuovi Maestro non li ho ascoltati, potresti inserirli nella lista dei papabili. Validissime alternative potrebbero essere un classico Jeff Rowland Concentra, qualche grosso integrato ElectroCompaniet, l'IA7 V2 di NuForce, NAD S300 o M3 (il 300 si trova anche usato) e, a seconda del diffusore scelto, anche uno degli integrati di Krell. La sorgente sarà da scegliere in un secondo momento, in base alla scelta di casse ed amplificatore, ti consentirà di fare un fine tuning dell'equilibrio timbrico. Impossibile fare adesso una previsione anche perché non so che cifra potrebbe restare da dedicare alla sorgente, essendo tutto dipendente dagli acquisti di ampli e diffusori e se questi saranno di provenienza second-hand o meno. In questa prima fase, diciamo prossimi 6 mesi?, concentrati sulla ricerca e l'ascolto dei diffusori. Viste le cifre in gioco devi essere abbastanza sicuro di cosa andrai ad acquistare, i miei consigli servono per una prima indicazione di massima, non più di questo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Stavolta non è suggestione!
Caro direttore, ometto i complimenti che tutti vi fanno semplicemente per non essere ripetitivo e non certo perchè non ve li meritate, e vi volevo parlare dell'effetto "cavi".
Premetto che vi leggo da tantissimo tempo ed ho realizzato per me e per amici diversi dei Vs progetti, modificandoli ed adattandoli al caso volta per volta, ma questa...
Avevo realizzato con particolare cura un solo cavo (dx per la precisione) con CAT5 in bi wiring sul lato casse, impiegando dei bei connettori e curando in particolar modo la schermatura esterna del cavo, che continuava anche all'interno dei diffusori (costruiti con altoparlanti vifa e particolarmente bensuonante, con cabinet in mdf e legno massello, base in cemento e sabbia contenente il crossover e disaccoppiata dal diffusore); nel frattempo che facevo le mie cose nella stanza di ascolto (a volte ci lavoro...), notavo una certa invadenza del diffusore sinistro... non un livello diverso di emissione, ma un senso di protagonismo, un mettersi in evidenza, mentre il destro era "invisibile".
Imputando questo effetto allo scarso rodaggio dei diffusori (anche se il mio AM audio li stava massaggiando perbene da qualche settimana) o a qualche difetto della stanza di ascolto ancora in allestimento, non ci avevo fatto caso più di tanto.
Poi ieri finisco l'altro cavo e... MAGIA! sparisce anche l'altro diffusore; no, non è suggestione o l'incisione... sparo a raffica tutti i dischi più critici, anche le incisioni audiophile, nulla. La scena si è allargata e c'è più spazio tra uno strumentista e l'altro, i diffusori non si percepiscono più; pur mantenendo l'estensione in alto (il tw va molto oltre la soglia dell'udibile) non è più percettibile il punto di emissione.
E' difficile ringraziarvi per avermi fatto sparire i diffusori, ma è proprio quello che voglio fare, nonchè ringraziarvi per tutti i consigli utili che in questi ultimi anni ho messo in pratica.
Continuate così,
Alfonso - E-mail: alfonsodamiano (at) gmail.com

LC
Caro Alfonso,
un bel modo per chiudere in bellezza la posta di questa settimana! Per quanto io stesso faccia fatica a credere che tutto sia dovuto al solo cavo di potenza (magari quello precedente era veramente infimo!) sono felice che le nostre idee di autocostruzione a costo quasi zero abbiano sortito un effetto così drammatico, per dirla all'inglese.
Ricordiamoci che un cavo non può fare altro che "sottrarre" qualcosa al segnale che lo attraversa...evidentemente il cavo precedente sottraeva decisamente troppo! La sparizione dei diffusori è un fenomeno che dipende da molti fattori e spesso è merito principale del diffusore stesso, basta metterlo nelle condizioni di poterlo fare, cosa che è evidentemente accaduta nel tuo caso con il cambio di cavi.
Non mi resta che augurarti buon divertimento e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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