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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Upgrade primo impianto
  2. Cambio di amplificazione
  3. Suono affaticante da addomesticare
  4. Tutto Linn
  5. Fiat Lux
  6. Casse in libreria e piccolo analogico
  7. Alzare il volume
  8. Più potenza e più dinamica
  9. Sovratensioni
  10. Snobismo audiofilo

Upgrade primo impianto
Gentile Lucio Cadeddu,
Dopo qualche anno di riposo, finalmente rimetto al "lavoro" impianto audio e cd che mi avevano pazientemente aspettato rinchiusi in pesanti scatoloni. Il modestissimo impianto è composto da:

Si tratta di del mio primo impianto vero, acquistato a 17 anni con sudati risparmi e poi aggiornato con i diffusori a ventšanni. Ora seppur con budget limitato vorrei migliorare lšimpianto, per questo sono a chiederle un umile consiglio. Ovviamente le possibilità sono molte...diciamo che ascolto molto jazz, musica antica ed etnica, ed ho molte registrazioni di pregio. Dovrò tenermi le piccole e dignitose CDM1, mentre volevo sostituire per primo lšampli con un buon integrato o un pre-finale anche usati, in seguito sostituirò anche il lettore cd. Ho sentito parlare molto bene dellšintegrato Galactron mk 2060 che peraltro si acquista ad un prezzo ragionevolissimo, ma sono aperto a qualsiasi consiglio.
Per il lettore cd aspiro ad un Copland anche se forse è eccessivo per lšimpianto in questione e troppo costoso per le mie tasche...mi piace ascoltare musica ma il mutuo della casa ha la precedenza, poi vengono i viaggi, poi la fotografia...insomma non sono ancora stato colpito dal morbo dellšaudiofilo.
Mi rendo conto che le scriveranno molte persone con richieste di consigli, spero quindi di non arrecare troppo disturbo con questa mia. Le sarò molto grato se potrà rispondermi ma comprenderò la sua esasperazione se non potrà. Grazie,
Davide - E-mail: info (at) davidefusco.com

LC
Caro Davide,
mi sembra ottima l'idea di sostituire l'integrato, invero l'anello più debole della tua attuale catena, insieme ai cavi :-)
La tua idea del Galactron è curiosa, visto che ormai questi amplificatori si trovano quasi solo usati e non mi risulta che siano ancora prodotti e/o assistiti. Per uno che non si dichiara audiofilo e che quindi immagino non abbia voglia di sbattersi tanto per risolvere eventuali problemi, forse tali ampli non rappresentano la soluzione ideale. Meglio, direi, un amplificatore attualmente prodotto e/o ben assistito. Per non discostarti troppo dalle caratteristiche del suono cui sei abituato potresti considerare un amplificatore integrato Rotel, ad esempio, da scegliere nella sconfinata offerta di usato o anche di nuovo, a seconda della cifra che hai pensato di spendere. Per un cambio di impostazione un po' più deciso e tendente verso sonorità più morbide e calde penserei a NAD, Audio Analogue, Arcam. Anche in questo caso le possibilità di scelta sono numerosissime, sia nel nuovo che nell'usato recente.
Per quanto riguarda il lettore CD io attenderei ancora un po' ma tieni conto che potrebbe essere vantaggiosamente scelto della stessa marca dell'amplificatore, per tutta una serie di ragioni "sonore" ed elettriche. Piuttosto, se l'impianto fosse installato come si deve (e soltanto in questo caso) destinerei una piccola parte del budget per acquistare dei cavi appena al di sopra del minimo sindacale. Marchi diffusi come Monster, VdH, Supra etc hanno a catalogo modeli entry-level assolutamente dignitosi, sia di segnale che di potenza. Dovrebbero costituire un discreto upgrade dei tuoi cavi di serie. Ripeto: ciò ha senso soltanto se impianto, diffusori e stanza soddisfano a dei criteri minimi di corretta installazione. Altrimenti sarebbe meglio spendere quei soldi in software.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cambio di amplificazione
Caro Lucio,
avendo deciso di seguire il tuo recente consiglio sul cambio del mio vecchio giradischi PIONEER PL 510-A (ricordi?) con un Project entry level, devo adesso affrontare un altro problema; il cambio dell'amplificatore.
Attualmente ho un vecchio sinto-ampli MARANTZ 2230 che ha un bel suono, rotondo e arioso, ma certamente non preciso e timbricamente neutro come il TRENDS AUDIO TA 10.1 (per ora collegato al PC con casse monovia TBI Diamonds), che ho già provato con le Heresy II e mi ha emozionato parecchio.
Dopo lunghi ascolti, ho deciso di sostituire il MARANTZ 2230 con il TRENDS AUDIO, perchè mi sembra che possa interfacciarsi meglio con le HERESY, vista la loro medio-alta efficienza.
A questo punto, dovrei necessariamente abbinare un pre-ampli con uscita PHONO, e pensavo di prendere il pre TCC- 754. Che ne pensi? Per avere una timbrica più valvolare (o comunque un sensibile aumento delle prestazioni) mi conviene spendere di più (molto) per un pre di maggior livello?
In alternativa al TRENDS, mi incuriosisce anche il KING-REX T20 (dalle recensioni sembra essere più caldo del TRENDS, specie con l'alimentatore dedicato), ma anche qui avrei bisono del pre per il giradischi.
Ultima alternativa, un valvolare di cui ho sentito parlare bene, lo YARLAND (per es. il modello m84).
Vorrei da te solo un orientamento di massima per orientarmi nella difficile scelta, spero "definitiva", dell'abbinamento ampli-HERESY, perchè tutto ruota intorno a loro...
Grazie,
Salvatore - E-mail: salazar25 (at) libero.it

LC
Caro Salvatore,
vista la necessità del phono e del doppio ingresso potresti inizialmente decidere per il
T-Preamp, in effetti. Non rende forse completa giustizia al Trends ma ha un buon stadio phono, è piccolo e costa dannatamente poco. Diciamo pure che a quel prezzo non ci sono reali alternative, neppure nell'usato.
Resta il dubbio circa la necessità di "un'altra scatola" ma ciò è, al momento attuale, quasi inevitabile perché anche acquistando un integrato con più ingressi avresti bisogno di un pre fono. Infatti non mi risultano, al momento, ampli in classe D con anche incluso lo stadio phono. Potresti dunque optare per questa soluzione ma potresti anche provare una soluzione più "pulita" con un integrato che abbia anche lo stadio phono, magari di tipo tradizionale. Sul valvolare non saprei, se ti è piaciuta l'impostazione del Trends, difficilmente ti piacerà un suono tubey nel senso più classico del termine. In effetti, hai preferito il Trends al suono old-style del tuo vecchio Marantz, una ragione ci dovrà pur essere!
Probabilmente stai ancora cercando di capire quale sia la "tua" strada ed è quindi giusto provare altri ascolti, prima di decidere. Un'idea - magari malsana - che provo a suggerirti è: provare un vecchio Naim Nait dotato di stadio phono. Andrebbe bene sia un Nait 1, un Nait 2 ma anche un più recente Nait 3. Non li vedrei male con le Heresy.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Suono affaticante da addomesticare
Gent.mo direttore,
avrei intenzione di migliorare il mio impianto audio così composto:

Il tutto è interconnesso tramite cavi di segnale Klimo eis e cavi di potenza Klimo asis. Infine le elettroniche sono alimentate tramite cavi Hi-Diamond (rosso-blue). Generalizzando, posso dire di ascoltare principalmente rock melodico (Dire Straits) e jazz.
Questa accoppiata di elettroniche è stata raggiunta dopo varie peripezie, prima di tutto ha interessato la sostituzione dell'amplificatore (Rotel 1062) dopo pochi mesi dall'acquisto, in quanto il suono, anche se caratterizzato da una bella dinamica e velocità nei transienti, non possedeva un minimo accenno di musicalità, con il risultato di voci e gamma alta fastidiose e stridenti.
La prima cosa che ho fatto è stata la sostituzione dell'amplificazione con l'attuale valvolare, perdendo sicuramente velocità e dinamica, ma passivamente conquistando maggiore musicalità.
In un secondo momento, dopo aver provato vari cavi di segnale e potenza, con l'utilizzo dei Klimo, sono riuscito ad attenuare, ulteriormente, l'asprezza della gamma alta, ottenendo nel contempo una maggiore e piacevole articolazione della gamma medio-bassa.
Ho avuto modo di ascoltare le Proac Studio 125 e devo dire che il suono mi è piacuto molto, in particolar modo la timbrica, della quale, ahimè, le Klipsch sembrano di non conoscere affatto!
Purtroppo questa prova l'ho effettuata quando avevo già permutato l'amplificazione, facendomi pensare che forse la mossa buona risiedeva nel cambio dei diffusori.
Per questo motivo, per non cadere ancora una volta nel tranello, mi affido alle sue conoscenze ed esperienze in merito. Il mio obbiettivo principale è quello di ottenere un miglioramento della timbrica, considerando che il mio budget è di circa 2000 euro. Certo di una sua risposta, la ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione, e le porgo i miei più cordiali saluti.
Alessandro - E-mail: alegiank (at) ircnapoli.com

LC
Caro Alessandro,
hai già capito tutto da solo, io posso aggiungere ben poco! Le Klipsch RF 35, complice forse un ambiente riflettente, non sono certo diffusori per chi cerca suoni vellutati e carezzevoli. La mia recensione delle precedenti
RF-3 parlava abbastanza chiaro, d'altra parte.
Questo cambio continuo di componenti per cercare di trasformare il suono di quel diffusore, facendolo diventare altra cosa da ciò che è, non può che essere destinato al fallimento. Quindi è inutile girarci intorno: le RF-35 non ti piacciono, probabilmente non sono adatte né ai tuoi gusti (attuali...) né alle caratteristiche sonore della tua stanza d'ascolto. Stando così le cose non ti resta da fare altro che sostituirle e le ProAC che hai ascoltato mi sembrano decisamente più adatte alle tue esigenze (ma anche Sonus Faber, Chario, Opera, KEF...). Comunque attenzione, perché se la stanza ci mette molto del suo, anche le casse più suadenti di questo mondo potranno diventare affaticanti ed aggressive.
In secondo luogo consentimi di avvertirti su un fenomeno che vedo verificarsi molto spesso tra gli audiofili: inizialmente si resta ammaliati da sonorità morbide e calde ma, con l'andar del tempo, ci si accorge sempre più che qualcosa manca, che c'è qualcosa di incontrovertibilmente finto. I suoni reali di morbido e caldo hanno veramente poco, pochissimo. Basta ascoltare una banda paesana che suona, un amico che picchia sulla batteria o che soffia dentro una tromba, uno zampognaro (già che siamo in periodo) che suona nenie natalizie per strada, senza neppure andare a scomodare concerti live di strumenti acustici in ambienti adatti. Si capisce subito che nel mondo reale il suono audiophil-chic, morbidoso, setoso e mellifluo....non esiste.
Possiamo certamente inventarci il suono che più ci piace, purché siamo ben consci che stiamo parlando di my-fi e non di HiFi.
Da dove nasce questa fissazione audiofila per i suoni finti? I fattori, secondo me, sono principalmente tre:

Non ci sono soluzioni, credo che soltanto una sana abitudine ai suoni reali ed una seria analisi introspettiva per capire cosa in realtà stiamo cercando siano due fasi che non si possono trascurare, nella ricerca della miglior soddisfazione "musicale".
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tutto Linn
Gentile signor Lucio,
sono il possessore di una catena Linn così composta:

Avendo (ahimé) da poco scoperto che alcuni dischi suonano drasticamente meglio in analogico rispetto al digitale (il primo di Hatfield and the North, Nightfly di Donald Fagen, Tubular Bells nell'edizione della Classic Records ..), ho deciso di passare dal mio vecchio Thorens TD166MkII, con testina Audio-Technica AT160ML, usati solo per scopo di servizio, al nuovo Linn Majik LP12, nella configurazione di base (son sempre tremila eurini...), fiducioso che se già sentivo la differenza (e che differenza) prima...
Ora però mi restano un paio di dubbi, o anche più. Il vecchio Kairn, ad esempio: è il caso di upgradarlo con l'aggiornamento proposto qualche anno fa (a impulsi, se non ricordo male)?
Considerando poi che a fronte di circa 300 titoli in vinile (perlopiù prime stampe inglesi, edizioni 180g...) ho una collezione di oltre 2000 cd, tre quarti sono in edizione giapponese cartonata, non è il caso di dare una chance in più al digitale, passando dal Genki all'Ikemi (l'Unidisk no, costa troppo e poi non mi convince). Pensare ad una marca diversa non mi pare il caso, considerando la filosofia Linn: è un pensiero corretto, o mi sbaglio e posso pensare ad un lettore cd di altra marca?
Infine, i finali. La mia stanza d'ascolto è un seminterrato, alto 2,35m, largo circa 4m e profondo 4,5m: è il caso di passare a finali più potenti, come gli LK100? O è piuttosto il caso di passare dal bi- al triwiring, con l'aggiunta di un altro finale?
Sono idee stupide e soldi buttati via, o razionalmente si può pensare ad un miglioramento del risultato?
Che ne pensa del tutto?
La ringrazio per l'attenzione, un cortese saluto,
Giuseppe - E-mail: onartu (at) tin.it

LC
Caro Giuseppe,
non complicherei ulteriormente il tuo impianto con l'aggiunta di altri finali, checché ne dica la stessa Linn. Tanti finali "piccoli" non suonano come un singolo finale di più elevato livello qualitativo a meno che non si parli di vera multiamplificazione con crossover elettronici. E' una questione di raffinatezza, non di potenza e dubito che nel tuo ambiente tu abbia bisogno di ancora più watt. Inoltre, tanti finali significa tanti cavi di segnale e di alimentazione in più, ovvero costi più elevati e "passaggi" più numerosi, senza pensare alle maggiori probabilità di generare e captare disturbi. Come dico sempre: meglio poche cose ma buone, che tante mediocri (e attenzione che non sto dicendo che i tuoi LK85 lo siano!).
Opterei, semmai, per un unico finale, ma di migliore qualità. Per quanto riguarda il pre, l'alimentazione Brilliant non direi che stravolga il suono, semmai penserei a dotarmi di uno stadio phono migliore, se quello che usi ora è la scheda interna al Kairn. Ad esempio, comincerei a cercare un Linto usato.
I tuoi 2000 CD (complimenti!) certamente meritano di essere trattati come si deve, l'Ikemi potrebbe essere un'idea ma anche un bel lettore Naim avrebbe senso, per non discostarti troppo dalla filosofia Flat Earth. In futuro, anziché pensare ad upgrade intermedi, potresti considerare la possibilità di sostituire i diffusori, magari ancora restando in casa Linn, visto che mi pare ne apprezzi la filosofia sonora.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Fiat Lux
Mò è il momento di chiedere il Suo aiuto. Possiedo un vecchio cd player Marantz sbertucciato sugli angoli che non mollerò mai se non altro per "affetto visivo", un Nad 350 affidabile e serio ed una coppia di Dynaudio A42 che mi hanno regalato negli ultimi 10 anni un posto sottopalco al concerto della domenica mattina (opponendosi strenuamente al 42 pollici della vicina sorda che spara la messa a volumi tipo Vasco a San Siro).
Li ho molto amati anche se facevano sudare il Nad ogni volta che il potenziometro andava un cicinino più in là dell'ascolto da salotto. 40 mq di sala e, mi vergogno un po' a parlarne qua, ottimi risultati nella compressione dei formati mi stanno spingendo verso nuove soluzioni. Non fosse altro che ho riprovato il piacere di quando registravo le c90 e poi passavo il tempo a defrusciarle.
Vengo al dunque. Le idee chiare riguardano: l'analogico (non lo mollo e siamo tutti d'accordo), la potenza (ne voglio un po' perché mi piace, perché d'estate faccio un paio di feste e perchè la bestia ha il suo perché); la trasparenza del suono (belle voci, bel dettaglio, sacrifico qualcosa sul basso), le dimensioni delle casse (se scelgo un diffusore da pavimento devo per forza mutare la disposizione e dopo tutta la fatica sostenuta per trovare la migliore ...).
Le sorgenti saranno il vecchio Marantz ed un Pc Eee dedicato. I cavi me li costruisco ed eventuali supporti o puntine pure (vedessi l'accrocchio che ho sotto le casse...).
Le idee si confondono quando penso ai prodotti che vorrei ascoltare: mi incuriosiscono il Pre Nuforce p8, il finalone Vincent 331 che avete recensito, il dac ud10, le Proac, le Triangle, le Contour, il pre Quad, gli integrati Arcam e Nad, i Jolida, i finali Roksan, le antiestetiche Klipsch ed altro ancora (direi all'infinito).
Ovviamente non posso provare tutte le combinazioni. Con un budget complessivo sui 5k€, è troppa grazia chiedere di darmi qualche suggerimento sulle priorità di ascolto (magari in combinazione.....)?
Cordialmente,
Federico - E-mail: ofthetower (at) hotmail.com

LC
Caro Federico,
non mi è chiarissimo il perché l'ascolto di nuovi formati compressi porti come conseguenza diretta una rivisitazione dell'impianto. Comunque, certamente in 40 mq di sala d'ascolto, le povere Dynaudio sono largamente sottodimensionate. Vista la cubatura, l'esigenza di "far festa" (metaforicamente e non) e tutto il resto temo che i diffusori da supporto tu li debba proprio abbandonare come concetto. Meglio due grossi diffusori da pavimento. Per soddisfare "la bestia", come dici tu, pensa proprio a Klipsch, secondo me non ci sono tante alternative.
Potresti, è vero, pensare a qualche Dynaudio da pavimento, ci sono tanti modelli che potrebbero fare al caso tuo, ma i costi salgono rapidamente. Forse non si tratta di casse per "far festa" ma visto che sei abituato alla timbrica di questo marchio un ascolto preventivo andrebbe fatto e magari anche una piccola ricerca nell'usato.
Poi ti serve un DAC USB, se non ho capito male (bene l'UD10 ma ce ne sono tanti altri) ed un ampli integrato bello solido come potrebbe essere il NuForce IA7, ad esempio. Alternative "solide" le trovi in casa Musical Fidelity e Rotel. Ti serve uno stadio phono per il giradischi, con quel budget potresti prendere anche qualcosa di molto buono, tipo Black Cube modello SE.
Sono solo semplici indicazioni, con la cifra che hai a disposizione non dovrebbe essere difficile riuscire ad acsoltare qualcosa in un paio di negozi seri. Semmai, sentiamoci di nuovo quando avrai completato e/o ristretto la rosa dei candidati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Casse in libreria e piccolo analogico
Caro Direttore,
torno a farmi vivo a distanza di qualche tempo. All'epoca stavo cominciando a comporre il mio primo vero impianto hi-fi: adesso tanta acqua.. o meglio, tanti acquisti sono passati sotto i ponti, di conseguenza ti aggiorno sullo stato del mio sistema attuale.

Restando la necessità di sacrificare comunque le casse in libreria, sono stato fin qui restio ad investire somme per il loro upgrade: ho deciso invece di affiancare loro un supporto sui bassi che ha aggiunto parecchia energia alla riproduzione sonora e torna molto valido anche durante la visione di film.
Sono nel complesso piuttosto soddisfatto di quanto messo insieme finora, ma restano alcune piccole questioni in sospeso sulle quali gradirei un tuo parere.
  1. Le nicchie della libreria (lo so, ti prego, non spararmi!) nelle quali sono collocate le casse sono di forma cubica e misurano 37 cm di lato: restano aperte frontalmente e posteriormente, garantendo in quest'ultimo caso una distanza dal muro di circa 20-30 cm. Magari è una domanda stupida, ma dalla tua esperienza di recensore quali sono le casse a due vie che risentirebbero meno di questa collocazione?
    Da quanto ho letto in giro mi sembra di intuire per esempio che la gamma Indiana Line sia meno sensibile della media a sistemazioni "sbagliate", o comunque non ideali.. hai qualche dritta in tal senso?
  2. Sto contemplando l'idea di tuffarmi anche nel mondo della riproduzione analogica, nel quale sono un completo neofita. Parto subito con un altro problema logistico: lo spazio a disposizione di un eventuale giradischi nel mio impianto restringe forzatamente la scelta ad apparecchi compatti, la cui larghezza non superi i 38 cm. In questa fascia ho trovato prodotti Lenco, Denon e Kenwood, nonchè il Thorens Mini che costa circa il doppio degli altri: l'esborso per quest'ultimo è giustificato? E in linea di massima, ha senso aspettarsi prestazioni vagamente audiophile da giradischi di questo livello, oppure devo intenderli come prodotti destinati solo a proprietari di sistemi compatti che vogliano togliersi lo sfizio di rispolverare per pura curiosità qualche vecchio lp altrimenti destinato all'oblio?
    Al momento, non fosse altro che per testare la funzionalità dell'ingresso phono nel mio amplificatore, ho preso in prestito un altro giradischi compatto, un Sony automatico degli anni '90: ho paura però che facendomi l'orecchio su questo apparecchio, privo di messa a punto e forse anche delle possibilità di effettuarne alcuna, rischierei di soffocare sul nascere le mie velleità analogiche.. cosa ne pensi?
Chiudo con una piccola annotazione. Qualche giorno fa, sullo scaffale di un negozio dell'usato, ho adocchiato le forme di un NAD 3020, ormai familiari grazie alla frequentazione di TNT-Audio: la curiosità è stata troppa e, sebbene non ne avessi veramente bisogno, me lo sono portato a casa.
Una bella pulizia interna ed esterna ha eliminato tutti i fruscii ed ogni traccia di riscaldamento eccessivo durante il funzionamento: ora ho "parcheggiato" l'amplificatore in un improvvisato sistema per la camera, in compagna di un lettore multiformato Thomson e di una vecchia coppia di casse a tre vie Technics. Anche in questa configurazione tutt'altro che lusinghiera il 3020 mi ha colpito per dinamica e vitalità dei bassi.. sono sicuro che mi regalerà lunghi e piacevoli ascolti.
Ti ringrazio per l'attenzione, alla prossima!
Fabrizio - E-mail: f.marcon (at) soitem.it

LC
Caro Fabrizio,
le Indiana Line 011 sono, credimi, largamente perfettibili :-)
Per una siffatta sistemazione non vale certo la pena svenarsi ma anche solo qualche modello più recente di Indiana Line serie Arbour, magari col secondo woofer che "scarica" sulla base del diffusore, potrebbe non essere un'idea malvagia. Oddio, a dirla tutta, diciamo che anche l'Arcam FMJ è largamente sprecato per una sistemazione del genere...comunque, 20-30 cm dal muro non sono molti ma neppure pochissimi, non mi preoccuperei più di tanto per la presenza di eventuali sbocchi reflex di altri diffusori, come ho già detto non mi ricordo più quante volte.
Per quanto riguarda gli LP, invece, la mia risposta è quasi del tutto negativa. Per rispolverare qualche vecchio LP, probabilmente pure rovinato, potresti semplicemente usare un qualunque accrocco mid-size degli anni '80, senza alcuna velleità di riscoperta dell'analogico. Credimi, o all'analogico ci si dedica anima e corpo oppure è meglio rinunciarvi del tutto. Tuttavia, se proprio non dovessi resistere al fascino del disco nero (però non lamentarti se non dovesse suonare bene come si dice) potresti considerare il piccolo ProJect RPM Genie che misura esattamente 38 cm di larghezza, grazie al fatto che è un "naked" ovvero è privo di un vero e proprio chassis. Quel che mi preoccupa non sono tanto i 38 cm quando l'idea che il giradischi finirà infilato in uno dei ripiani della libreria dove realisticamente albergano i diffusori e magari pure il sub (correggimi se sbaglio).
Infine, per il 3020, mi auguro solo che l'abbia pagato un prezzo sensato. Coi tempi che corrono non è raro pagarlo OGGI molto di più di quanto costasse nuovo a suo tempo (fatti pure i debiti calcoli con l'inflazione e l'effetto euro).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Alzare il volume
Stimato direttore,
approfitto della tua cortesia ed esperienza per sottoporti alcune perplessità sorte in seguito alla disponibilità di un nuovo ambiente che ospita anche l'impianto.
Prima di pensare a sostituire componenti ho cercato di raggiungere con pazienza e qualche grado di libertà nella disposizione degli arredi, un equilibro dignitoso tra ambiente ed impianto.
I diffusori Naim Ariva hanno facilitato in parte il compito dal momento che sono progettati per funzionare anche molto prossimi (fino a 10cm) e paralleli alla parete di fondo, nel mio caso comunque la distanza è di 60cm.
Una cosa è certa, i risultati che si ottengono nella resa complessiva dell'impianto cercando la migliore posizione possibile sono immediatamente percepibili e sostanziosi, anche non scontati a volte, infatti le casse sono più vicine tra loro di quanto gli schemi canonici indicherebbero.
Tanto per fare un esempio posso dire che quando l'immagine virtuale è patrimonio della registrazione questa è ben apprezzabile così come, purtroppo, anche la situazione contraria, altrettanto si può affermare in merito all'equilibrio ed articolazione della gamma bassa rispetto al resto dello spettro.
A questo punto possiamo "alzare il volume", anche perchè non ci sono vicini che protestano, invece ecco le perplessità: con un livello di ascolto rispettoso dei pianissimo della sinfonica ma sufficiente, o meglio che dovrebbe essere sufficiente, a rendere l'idea, non dico la realtà, di un pieno orchestrale si avvertono segni di compressione, anche a livello di immagine, perdita di controllo della gamma bassa ecc.
Le Ariva sono diffusori da 88dB e 4ohm, il Naim NAP 250 prima serie diciamo che possa erogare su di un carico simile un centinaio di watt, l'ambiente ha una superficie di 27m2 per un altezza di 3.30m, la situazione non doveva essere proprio disperata.
Un elemento che ho rivalutato in funzione dei fenomeni di cui sopra è che la corsa utilizzabile del volume del pre Naim nac 102 non è che, mediamente, il primo quarto o poco più del totale, nonostante che il lettore cd sia un Naim cdx 2 e quindi francamente presumevo un interfacciamento più corretto....
Forse il finale non viene sfruttato al meglio? Se provassi un cavo della Flashback Sales attenuato?
Ho sbagliato tutto e quindi cerco un finale decisamente più prestante, tipo 200w/4ohm, oppure diffusori da >90dB?
Tengo a precisare che tutto quanto esposto è maturato con calma, senza "prove" da attacco di nervi, con il consueto ascolto della nostra musica preferita, dallo Zecchino d'Oro, nostra figlia ha 4 anni e mezzo, a Bartòk.
Ti ringrazio per l'attenzione,
Cordiali saluti,
Alessandro - E-mail: a.monti (at) empolese-valdelsa.it

LC
Caro Alessandro,
dal punto di vista elettrico sia i diffusori che l'ampli, che il pre o il lettore CD sono del tutto incolpevoli. La potenza del 250 è sufficiente a riprodurre i fortissimo senza compressioni particolari, anche con diffusori da 88 dB. L'ambiente è grande ma non enorme, i picchi superiori a 100 dB nel punto di ascolto - che è TANTO! - dovrebbero essere normale amministrazione per il tuo setup. Assolto l'impianto, passiamo ad analizzare il resto.
In primis il software. Potrà sorprenderti, ma moltissimi dischi di classica comprimono e distorcono durante i fortissimo. Ascoltare a basso volume spesso non è sufficiente per identificare una registrazione con problemi simili: la distorsione diventa via via più intollerabile al salire del livello d'ascolto. Pertanto, un fortissimo compresso che a basso volume può passare inosservato, ad alto volume suonerà inaccettabile. Osserva se il fenomeno si presenta su TUTTI i dischi.
In secondo luogo l'ambiente può essere largamente colpevole per indurimenti e distorsioni che, purtroppo, a basso volume potrebbero non essere così evidenti. Una prova che potresti fare è quella di spostare l'impianto in un altro ambiente, magari più piccolo, ma ben arredato e reso assorbente. Qualora ci fossero compressioni anche in questo caso, e, ripeto, con tutti i dischi, potresti provare a far controllare il finale, magari, essendo un 250 prima serie, ha bisogno di una revisione. E' una possibilità remota, secondo me la spiegazione del fenomeno sta nei punti precedentemente descritti.
Infine, il problema della corsa utile del volume del pre. E' sempre meglio utilizzare i potenziometri stando lontani dalla zona di massima attenuazione, per migliorare linearità di risposta e bilanciamento. Pertanto, usare degli attenuatori Rothwell o dei cavi FlashBack attenuati può essere comunque utile.
La potenza in uscita dal finale non ha alcun rapporto con la posizione della manopola del volume del pre, l'ho detto centinaia di volte ormai. Il potenziomentro del volume è un ATTENUATORE (sia dannato chi decise di chiamarlo potenziometro!), pertanto - quando ruotato verso destra - non fa altro che diminuire l'attenuazione che esso impone al passaggio del segnale. Non "potenziometra" (è un verbo? Adesso lo è!) un emerito accidente :-)
Non è, per capirci, come l'acceleratore dell'auto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Più potenza e più dinamica
Gent.mo Direttore
vorrei sprecare elogi per sua rivista ma sarebbe troppo banale e scontato e quindi vengo al dunque partendo con una premessa: sono al corrente e mi rendo conto che TNT-Audio non è il telefono amico dell' hi-fi, e che richieste come la mia possano sembrare fredde, distaccate e meramente opportunistiche, ma nel mondo dell'hi-fi per chi come me non ha molte possibilita economiche spendere i propri soldi in maniera oculata ed attenta è fondamentale, credo che basti poco per essere soddisfatti del propio impianto e credo anche che attenzione, pazienza e sopratutto qualche consiglio sincero e disinteressato (il suo in questo caso) possano rendere ancor più godibile l'ascolto della musica. Quindi mi rivolgo a lei per chiederle un parere.
Il mio impianto attuale è composto da:

Le cose non vanno male però io vorrei sostituire l'amplificatore (ottimo ma con poca potenza per i miei gusti) con il NAD 355 BEE oppure con un ADVANCE ACOUSTIC MAP 305 perche voglio più potenza e maggior dinamica, e sono molto interessato ad una sua opinione in merito ai due ampli.
Le chiedo un parere perché dalle mie parti è impossibile poter ascoltare l'ADVANCE al contrario del NAD, inoltre sempre secondo lei come futuro upgrade quale diffusore potrei affiancare ad uno dei due ampli, restando però in un budget umano?
La ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicarmi, e le auguro di mantenere sempre in vita TNT-AUDIO, il suo è un esempio che serve a far capire a molti che il profitto non è tutto.
Beppe - E-mail: beppe.palmieri (at) libero.it

LC
Caro Beppe,
intanto ti ringrazio per l'apprezzamento. Mi sembra strano che con diffusori abbastanza sensibili come le 5.30 ed all'interno di un ambiente di meno di 16 mq la potenza del tuo Puccini non sia sufficiente. Intendi dire che riesci a far andare in clipping questo ampli? Un rapido calcolo mostra che, grosso modo, se il punto d'ascolto è posto a 2 metri dai diffusori, coi 40 watt del Puccini dovresti avere picchi ben oltre i 100 dB...a parte il fatto che questa pressione sonora è davvero MOLTO elevata, mi chiedo se i diffusori siano in grado di riprodurre, in maniera indistorta, tale livello sonoro a questa distanza. Temo di no! Forse, e sottolineo il forse, tu hai solo necessità di un suono più vivace e dinamico, un compito che il Puccini assolve fino ad un certo punto, essendo tale amplificatore più votato alla grazia che alla forza bruta. Un ampli più dinamico potrebbe essere il NAD che citi (non conosco l'Advance) oppure un Rotel di pari potenza. Dubito che riuscirai ad ottenere una maggiore pressione sonora. Se è questa che cerchi, devi necessariamente pensare ad altri diffusori, più grandi come dimensioni e più sensibili. Restando in tema bookshelf, qualche Klipsch di medio litraggio potrebbe sortire l'effetto voluto...persino con il grazioso Puccini.
In effetti, al tuo posto, io lascerei l'ampli esattamente dov'è e proverei prima a cambiare diffusori, alla ricerca di impatto, dinamica e tenuta in potenza, parametri nei quali le Klipsch eccellono. Qualora potessi provare anche altri diffusori, con il tuo ampli sottobraccio, potrebbe rivelarsi estremamente utile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sovratensioni
Caro Lucio,
avendo riscontrato da un po' di tempo problemi di tensione sulla linea elettrica di casa, ho pensato di acquistare uno stabilizzatore di rete. Infatti, a causa degli sbalzi di tensione, mi sono stancato a cambiare i fusibili di protezione che si bruciano ripetutamente sulle amplificazioni, sia sul finale ARC Classic 30 che sull'integrato A.A. Puccini S.E. Tali picchi, su un altra presa elettrica dove è collocato il pc, mi hanno bruciato l'alimentazione dello scanner ed ho paura che fra un po' mi giocherò anche il computer.
Preciso che il fenomeno non è limitato alla mia abitazione ma all'intero stabile. Molti condomini hanno subito danni a televisori, pc ed altri elettrodomestici, tant'è che, congiuntamente, abbiamo deciso di inoltrare una segnalazione all'ENEL. Indubbiamente la qualità si paga, ma in questo momento non posso permettermelo.
Ho visto su eBay uno
stabilizzatore molto economico, apparentemente allettante (di seguito il link e in allegato le relative schede tecniche).
La cosa che mi turba è che il venditore non rilascia garanzia ma, probabilmente, acquistato direttamente dal distributore la cosa cambia (v. depliant, dove dice garanzia a vita ???). Sulla presa dove ho collegato le apparecchiature, accendendole tutte contemporaneamente (cosa assolutamente impensabile da parte mia), dovrebbe gravare un consumo di circa 650W (valori massimi dichiarati dalle ditte costruttrici: finale CL30: 400W; pre ARC SP9 mk III: 55W; lettore MF A308: 15W ; A.A. Puccini: 200VA).
Forse con quello stabilizzatore il problema non lo risolvo del tutto, ma potrebbe alleviarmelo poiché è da alcuni mesi che non ho più il piacere di ascoltare il mio impianto.
Nell'attesa di un tuo gradito riscontro, invio molti cordiali saluti
P.S.: continuo ad essere un assiduo lettore della tua rivista nonché delle discussioni del forum di TNT, anche se non ho il tempo per parteciparvi. Michele - E-mail: m.lorusso (at) polifun.uniba.it

LC
Caro Michele,
ho dato un'occhiata alle caratteristiche dell'oggetto. Sulla carta non è male, anche se una precisione del ± 10% del voltaggio in uscita è invero ben poca cosa. Comunque, se fosse reale, potrebbe anche essere sufficiente per i tuoi scopi. Ho notato che accetta tensioni massime in ingresso di 275 volts, non vorrei che le sovratensioni in casa tua fossero di ben altra entità...nel caso l'oggetto dovrebbe proteggere da sovratensioni particolarmente elevate, né più né meno come le solite ciabatte di distribuzione filtrate.
Mi preoccupa anche il dato di rumorosità, dichiarato in 40 dB. Non è un valore del tutto trascurabile, quando si vuole ascoltare Musica come si deve da un buon impianto stereo. Per quanto riguarda l'assorbimento massimo, pur essendo preferibile un margine di sicurezza maggiore, anche il modello da 650 watt di picco dovrebbe bastare. Quel che mi chiedo è QUANTO l'inserimento di tale oggetto nella catena audio possa influenzarne il suono. Alcuni stabilizzatori che ho provato sinora tendevano a comprimere la dinamica, ad esempio, perché magari avevano tempi di risposta, rispetto alla richieste dell'impianto, troppo lenti. Questo, unito all'aumento del rumore di fondo (i suddetti 40 dB) potrebbe portarti ad accendere sempre meno l'impianto. Accetteresti di ascoltar male l'impianto pur di essere al sicuro da guasti? Forse sì, ma secondo me non è questa la strada. Il problema va risolto a monte, ovvero dall'ENEL.
Per il momento, installa un distributore di tensione protetto, come quelli, ad esempio, della Systems and Magic: garantiscono una protezione da sovratensioni già a partire da 250 volts con tempi di intervento estremamente contenuti. Le normali ciabatte protette in genere sono efficaci per tensioni molto più alte, ad esempio in presenza di picchi causati da fulmini etc. Un distributore di questo tipo costa molto di più di quello stabilizzatore che hai indicato (circa 200 € per 4 prese) ma ci puoi collegare apparecchi fino ad un massimo di 2300 watt (10A) di assorbimento e non contiene dispositivi che modificano la forma d'onda in uscita. Magari, nel dubbio, chiedi consiglio a Roberto Amato, il costruttore, è una persona competente e disponibile, oltre che un grande appassionato.
Nel frattempo, evita di accendere l'impianto ed insisti con l'ENEL per un sopralluogo tecnico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Snobismo audiofilo
Buona giornata Lucio,
ogni giorno che passa apprezzo sempre maggiormente l'impegno tuo, e di tutti gli altri della redazione, che con grande sacrificio vi occupate di promuovere la SANA passione per la musica e delle eletroniche per la sua riproduzione.
Ultimamente ho frequentato per passatempo saloni, fiere, meeting etc etc sull'Hi-fi, dove, ahimè, ho avuto la conferma che di musica si parla ben poco....
Il "budget" impera.....se un impianto non costa "Tot" non può suonare a prescindere; non parliamo poi delle varie "parrocchie" legate a questo o quel marchio, sempre con i loro bei portavoce addestrati a denigrare senza pietà la concorrenza......Che tristezza.
Non parliamo poi delle riviste cartacee dove, casualmente(??!!) le marche preferite dai recensori sono anche quelle presenti ogni 10 pagine con la loro pubblicità..........:-)
Unica nota positiva, le quattro chiacchiere con dei ragazzi dai 25 ai 30 anni, i quali, ammettendo candidamente di avvicinarsi adesso all'Hi-Fi, con "budget" considerati scarsi da molti ma normali per la loro fascia di età, già stanno imparando a distinguere la passione dalle chiacchiere.....e i veri esperti dai chiacchieroni.
Dato che tutti questi giovani (beati loro!!) già si stanno convertendo entusiasticamente al vinile, mi sono permesso di consigliare loro frequentissime visite al sito Tnt Audio.....per restare in tema di veri esperti.
Buon lavoro come sempre,
Un saluto,
P.S. Come ti è finita con l'Accutron? io ho appena fatto "revisionare" il mio 218 Worldtime, che soddisfazione indossarlo......
Alessio - E-mail: alann69 (at) hotmail.it

LC
Caro Alessio,
pubblico questa tua nel nostro consueto Angolo dell'Ottimismo al quale prima o poi dovrò cambiare nome, visti i chiari di luna di questi tempi. Essere ancora qui a preoccuparci (o a divertirci) con l'Audio lo considero un lusso, tenuto conto di ciò che sta accadendo intorno a noi. E' difficile far finta che la situazione economica che ci circonda non ci tocchi. Ci tocca eccome ed uno dei primi settori a "saltare", in queste situazioni, è proprio quello del bene voluttuario, nella fascia bassa e media (quella alta raramente viene toccata dai venti di crisi).
Permettetemi di andare un po' off-topic e di esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà verso quelle famiglie che stanno affrontando lo spettro della disoccupazione e della povertà. Mentre noi siamo qui a giocare coi nostri (costosi) giocattoli altri, sempre più numerosi, si stanno preoccupando di cosa portare in tavola ogni giorno. Scusate ma non riesco a restare indifferente, quindi corro volentieri il rischio di passare per demagogo e qualunquista, pazienza. Per essere più concreto, vorrei ricordare che oggi (sabato 29 Novembre) è la
Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Nei supermercati di tutta Italia ci saranno centinaia di migliaia di volontari del Banco Alimentare che distribuiranno shoppers per la raccolta di beni non deperibili di prima necessità, preferibilmente olio, omogeneizzati ed alimenti per l'infanzia, tonno e carne in scatola, pelati e legumi in scatola - che saranno destinati a oltre 8.500 enti di carità convenzionati con la rete Banco Alimentare (mense per i poveri, comunitā per minori, banchi di solidarietà, centri d'accoglienza) che in Italia assistono oltre un milione e mezzo di poveri ogni giorno. Un elenco dei 7600 punti vendita convenzionati lo trovate qui. E' certamente una goccia nel mare, ma è qualcosa.

Nella tua simpatica missiva (grazie anche a te per l'apprezzamento!) hai toccato un punto dolente che è pure cronaca recente del nostro forum di discussione: lo snobismo audiofilo. Ci siamo un po' scontrati con un nostro lettore il quale sosteneva che il tenore delle discussioni fosse di livello troppo "basso" per lui (lo-fi, lo ha chiamato) e plaudiva a qualcuno si era messo a parlare di diffusori da 10.000 €. Ha poi rincarato la dose dicendo che sotto i 2500 € tutti i diffusori sono praticamente inascoltabili. Come vedi, la tua percezione dell'atteggiamento snob non è affatto sbagliata e, purtroppo, è endemica nel nostro settore, così come in altri di nicchia. Basta frequentare un forum di appassionati di orologi (così parliamo dell'altra nostra passione in comune) per rendersi conto che, al di sotto di certe cifre, non si può neppure iniziare a discutere.
Purtroppo, entrambi i settori sono popolati da personaggi che non esito a definire parvenu, nella peggiore accezione del termine. Talvolta sono solo vecchi tromboni (si può essere vecchi senza essere tromboni e viceversa, naturalmente!), altre volte, che è peggio, sono quarantenni arricchiti che difendono il loro status dagli attacchi delle classi sociali che hanno faticosamente abbandonato.
Ricordo con divertimento un amico, strenuo difensore delle auto italiane (Fiat in primis, perché ne possedeva una) contro l'offensiva delle tedesche il quale, non appena riuscì a mettere mano su una Golf cambiò nettamente registro: da difensore a denigratore. E, ovviamente, oltre a denigrare il marchio guardava dall'alto in basso quelli che fino a pochi mesi prima erano come lui...dall'alto della sua (sic!) Golf. Ah, le debolezze della psiche umana... :-)
Per fortuna, e qui interviene l'ottimismo del quale parlavo, esistono giovani che, pur avendo possibilità economiche limitate, si interessano all'HiFi, non si lasciano spaventare dai costi e magari acquistano usato o persino prodotti negletti dallo snobismo high-end. E' un modo per iniziare, probabilmente l'unico che può garantire ricambio generazionale a questo settore.
Spesso pubblico lettere di giovanissimi che cercano, magari maldestramente, di mettere su un impianto dignitoso, con componenti del padre o dello zio oppure costruendone uno intorno al proprio PC. E' un segnale confortante, significa che non a tutti bastano le cuffiette e l'audio compresso degli MP3.
Per quanto riguarda l'Accutron (è un orologio, non un amplificatore :-)) alla fine non l'ho preso, subisco sempre il fascino dei meccanici....meccanici. Ma non demordo, per ora sto alla finestra.
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

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