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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Nuova amplificazione
  2. Impianto con 2500 €
  3. Psicosi da impianto costoso?
  4. Un partner per Tannoy Eaton
  5. Una considerazione sull'hifi
  6. Primo impianto con 1500 €
  7. Nuova sorgente analogica entry-level
  8. Nuovi diffusori con 350 €
  9. Più bassi a basso volume?
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuova amplificazione
Ho letto (spero bene) le istruzioni x l'uso cercherò di essere il più conciso e corretto possibile.
Prima di tutto complimenti, l'articolo sul
Trends TA 10.1 mi ha entusiasmato. Una grande onestà libera da condizionamenti nel descrivere quello che le orecchie sentono.
Sono un'audiofilo dormiente (47 anni) risvegliato dalla magia di questo piccoletto. Lo so, arrivo tardi ma meglio tardi che mai. Questo giocattolo ti lascia libero di sperimentare e giocare grazie al suo prezzo accessibile.
Adesso però il gioco si fa duro e il mio vecchio impianto (dormiente anche lui) è in via di smantellamento. Musica preferita: tutta, dalla classica all'hard rock :)
Vecchio impianto:

E' arrivato il Trends TA 10. Ero indeciso sul cambiare le valvole allo SPARK 734 e metterle nuove ma alla fine l'ho messo in vendita a 1300 euro.
Nuovo attuale impianto: Il budget è scarso quindi le casse non le metto in discussione, le voci con l'asterico sono il vero motivo della mia mail. Vorrei fare queste modifiche: Sostiture dac e ampli con il duo KingRex T20U e il suo alimentatore KingRex Psu. In questa ipotetica soluzione mi avanzano i cavi Van Den Hul The first che a mio modesto parere (malgrado le infinite discussioni sui cavi) suonano e anche bene.
L'alimentatore PSU potrebbe fornire eventualmente il Trends.
PREMESSA: Ho già letto recensioni e test a confronto tra i due dove sembra emergere vincitore il KingRex, malgrado questo un parere da parte di uno stimato esperto è graditissimo.
DOMANDA: Procedo con l'upgrade verso il KingRex o è preferibile una configurazione con DAC esterno (eventualmente la versione non lite Trends) mantenendo il Trends TA 10.1?
Tutta questa enfasi sul suono più caldo un po' mi insospettisce, in fondo la cosa che più mi entusiasma del Trends è la sua neutralità.
Grazie e complimenti,
Fabio - E-mail: flovato (at) acknow.it

LC
Caro Fabio,
un'altra vittima di allucinazioni, vedo. Preferire uno scatolotto da neppure 200 € ad un valvolare (!!!) da circa 2000 € è un'eresia!!! Sarai bandito per sempre dall'Olimpo degli Audiofili. A parte gli scherzi, complimenti a te per l'onestà intellettuale e la mente aperta ai cambiamenti. Magari tutti gli audiofili fossero così elastici nel rivedere le proprie posizioni...
Mi chiedi come upgradare la tua situazione attuale. Ebbene, visti e considerati i diffusori, carico difficile che necessita di un bel po' di "birra" io passerei senza esitazione ad un'amplificazione più performante, tipo Virtue Audio Virtue.One (circa 50 watt per canale) o, potendo spendere di più, un bel NuForce IA7 usato. Poi sarebbe la volta del DAC USB, che potrebbe essere il Trends UD 10.1 (NON Lite) o altro analogo tra quelli che abbiamo recensito. Personalmente trovo che anche il Trends abbia un suono certamente non brillante, anzi con una leggera nota di calore nell'estremo alto...se confrontato con altre realizzazioni in classe D di livello più elevato.
Certamente, se uno fosse abituato al suono lanoso :-) dei vecchi amplificatori integrati degli anni '70 o a qualche valvolare troppo....valvolare il Trends potrebbe apparire troppo aperto sugli alti. Bisogna sempre capire quale sia il punto di partenza e quale il riferimento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto con 2500 €
Egr. Direttore, ho 39 anni, premetto che mi sono avvicinato da poco al mondo dell'alta fedeltà acustica; fino ad ora molta teoria e poca pratica però....ho letto tante cose sulla fonte inesauribile che è internet e Le confesso che per puro caso ho scoperto questa Sua meravigliosa rubrica e fin da subito me ne sono appassionato per la Sua concretezza e professionalità, rispetto alla miriade di forum più o meno validi presenti nella rete.
Tutto questo per dirLe che ho praticamente letto tutte o quasi le Sue risposte ai vari quesiti posti dai tanti lettori, nella speranza di trovare risposte adeguate anche a me; intanto ho capito l'importanza che hanno i cavi (segnale/potenza/alimentazione)all'interno di una catena audio (cosa che io quasi ignoravo).
Le confesso anche che mi sono sempre trattenuto dal disturbarLa per paura di troppa poca competenza in materia (nonostante senta dentro di me la voglia e la passione di approfondire e conoscere) e per paura di non essere all'altezza di porLe quesiti che potessero rivelarsi interessanti ed utili anche per altri (visto il tenore per lo più "alto" delle varie componentistiche risultanti dalle domande presenti sulla rubrica), ma adesso mi permetto di disturbarLa direttamente per una serie di consigli più mirati che mi auguro vorrà darmi.
Ma veniamo al dunque: il mio budget è "limitato" a ca. 2.000/2.700 € al max compreso i cavi (mi sto rendendo conto sempre più che non è una cifra immensa visto i prezzi che "girano" in questo settore, ma siccome per me è già un bel sacrificio, non vorrei poi rischiare per l'appunto di spendere tanto e male, ma vorrei "ottimizzare" il più possibile questo mio investimento iniziale.
L'impianto sarà posizionato in una mansarda attualmente pavimentata (ma con previsioni future di parquet) di ca. 45 mq totali, con altezza max al colmo di ca. 3,30 mt. e di ca. 1,50 mt. sul punto più basso. L'ambiente non prevede divisioni murali, ma l'impianto verrà collocato su di un punto per così dire "circoscritto" alla zona salotto, identificabile in ca. 20/25 mq, a ridosso di una parete lunga ca. 4 mt.e altezza variabile da 3,30 a ca.2 mt.; le casse (da preferire a torre) potranno essere distanziate di ca. 1 mt dalla parete di fondo e +/-altrettanto da quelle laterali; il punto di ascolto sarà di ca. 2,5/3 mt dall'impianto stesso; l'ambiente è dotato di una porta/finestra con relativa tenda, ampio lucernario sul soffitto e varie mensole/librerie.
I miei generi musicali "spaziano" un po' su tutto con prevalenza di musica rock/pop, ma non disdegnando a volte anche classica, orchestrale e jazz.
Adesso viene il difficile (per me che sono piuttosto novizio e in difficoltà con i termini da utilizzare) per descriverLe cosa vorrei dal mio impianto, ma in linea di massima cercherei un qualcosa capace di emozionarmi facendo "scomparire" il più possibile i diffusori dalla scena e che questa sia il più possibile neutra, ben definita nelle voci, con la giusta presenza di basse frequenze importanti senza mai eccedere e non essere stancante nel lungo ascolto.
Consideri anche che abito in un condominio e che quindi, pur avendo al piano di sotto ancora la mia abitazione e pur non avendo confinanti alle pareti laterali, non avrò forse mai possibilità di ascolti ai massimi volumi; ragion per cui vorrei poter godere di ottima musica anche a volumi medio/bassi.
Ho capito che la miglior cosa è fare degli ascolti e quindi sono andato nella mia città a provare qualcosa, ma la ricerca è risultata piuttosto limitata dalle disponibilità di materiale dei pochi negozianti forniti e soprattutto dalla mancanza di "passione" degli stessi.
Ho comunque sentito delle casse Heco 700 serie Metas e Celan con amplificatore Rotel RA 05 e poi con Aeron A160 e lettore Aeron DA 05 e DA 10....... A parte il prezzo che mi è parso un po' troppo alto dei diffusori (ca. 1.600 euro, quando su ebay.de ho trovato un rivenditore ufficiale che le da a ca. 900 euro...possibile?), devo dire che mi sono però piaciute abbastanza (in particolare la serie Celan) abbinate all'Aeron A160 che ha reso a mio giudizio un suono più caldo e dolce rispetto al Rotel; ho poi sentito sempre con l'Aeron, le Focal Chorus 816 V e 826 V e anche queste mi sono sembrate delle belle casse con un suono piuttosto equilibrato, ma forse mancava qualcosa rispetto alle Heco anche se non saprei bene descrivere cosa....forse un po' meno dettagliate sugli alti, meno presenti sui bassi e un po' più "localizzabili" rispetto alle altre.
Poi ho ascoltato delle Magnat serie Monitor 2000 e a parte il prezzo ottimo (ca.480 euro) e l'apparente ottima costruzione e solidità, mi sono sembrate un po' troppo "ridondanti" sulle basse frequenze e meno fluide se così si può dire. Avrei voluto sentire qualche B&W (anche se ho il sospetto siano fin troppo sopravvalutate o sbaglio?) tipo 683 o CM7, ma ho trovato disponibili solo le "piccole" CM1 le quali mi hanno piacevolmente sorpreso di primo acchito, ma ho il sospetto che siano (mi passi il termine) un po' "ruffiane" e non vorrei diventino stancanti dopo un lungo ascolto.
Mi sarebbe piaciuto sentire anche delle Chario serie Constellation Pegasus (trovate su internet a ca. 1.200 euro nuove), Monitor Audio RS8, Proac Studio A130 o A140 (ma temo che siano fuori budget per me...) che avevo individuato leggendo varie prove/recensioni quali diffusori ipotizzabili per il mio impianto.
Mi hanno parlato molto bene dell'accoppiata Nad c352 (meglio del successivo c355 il quale si dice abbia più difficoltà a gestire gli esuberanti bassi delle ProAc 140...Le risulta?) e le ProAc. Se prima pensavo di affidarmi ad un rivenditore per comporre il mio impianto, ho avuto sinceramente la sensazione di trovare solo persone intente a proporre materiale a loro conveniente o immediatamente disponibile al momento ed ho così iniziato a pensare che forse la miglior cosa fosse quella di comporre personalmente l'impianto, oculando magari gli acquisti tramite internet, ma avrei bisogno di consigli competenti e disinteressati dalle logiche prettamente commerciali.
Le chiedo intanto se l'accoppiata amplificatore/lettore della Aeron che le ho descritto sia una valida soluzione (ho trovato sia l'ampli che il lettore da 10 nuovi a ca.490 euro ciascuno) e se i diffusori da me sentiti sono altrettanto o meno validi, in primis Heco (che sinceramente non conoscevo) e quali alternative potrei considerare su tutti i fronti. Infine un consiglio anche sui cavi da utilizzare e se preferibile il collegamento in bi-wiring o no.
Come avrà ben capito se ha avuto la pazienza e la cortesia di leggermi fin qua, ho bisogno di essere un po' "guidato" per la composizione del mio impianto e Le sarò davvero grato se vorrà darmi una mano al raggiungimento di qualcosa di valido.
Ringraziandola anticipatamente e nella speranza di leggere una Sua risposta La saluto cordialmente.
Fabio - E-mail: pegasuss (at) alice.it

LC
Caro Fabio,
in tutta sincerità non conosco né gli Heco né i Magnat da te citati. Conosco i marchi ma so abbastanza poco della loro recente produzione. Magari si tratta di ottime cose, ma se ne parla molto poco, il che significa che in un prossimo futuro - in caso di upgrade - potresti avere difficoltà a rivendere. D'altra parte sono le uniche cose che hai potuto ascoltare, difficile accantonarle con leggerezza. Potresti, è vero, acquistare sulla carta, fidandoti dei consigli che puoi trovare in rete ma è pur sempre un salto nel buio. Diciamo però che orientandoti su prodotti che godono di ampio consenso nella comunità audiophile l'errore si minimizza, quantomeno. Per quanto riguarda ProAC tieni conto che le Studio 130 si trovano per meno di 1700 €, con altri 1000 riesci tranquillamente ad acquistare lettore CD ed ampli assolutamente dignitosi. Io ci vedrei bene un'accoppiata Rotel (o Audiolab), ad esempio, dal suono preciso, controllato ed aperto, che potrebbe essere in sinergia con l'impostazione delle inglesi. Sempre in tema di diffusori inglesi, una valida alternativa potrebbero essere le KEF iQ70, che ti costerebbero un po' meno (1300 €). Altro diffusore da considerare potrebbe essere il QUAD 21L2, più o meno nella stessa fascia di prezzo. Le elettroniche potrebbero essere nuovamente rappresentate da un'accoppiata monomarca di Rotel, ma anche di Cambridge e, perché no, della nostra Audio Analogue. Le Focal Chorus che hai ascoltato potrebbero essere un'altra valida alternativa, ma l'impostazione sonora è diversa da quelle citate sopra, essendo più aperta e brillante. A quel punto si potrebbe pensare ad un'accoppiata di elettroniche NAD o, di nuovo, Audio Analogue.
Di Aeron non so dirti molto, conosco gli integrati piccoli e non mi entusiasmano, devo dire.
Per quanto riguarda il cablaggio, lasciati consigliare dal negoziante, senza spenderci cifre folli. Il biwiring con cavi molto economici non ha senso, meglio un cavo singolo ma di qualità superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Psicosi da impianto costoso?
Ciao Lucio,
vorrei fare una riflessione in merito al fatto che gli audiofili, spesso, debbano per forza spendere cifre notevoli per credere che il proprio impianto suoni decentemente. Negli ultimi mesi, avendo stretto un certo legame con un negoziante, ho avuto modo di provare un po' di apparecchi Hi-Fi a casa mia. Alla fine sai cosa ho scelto? Un lettore cd Oppo 980H (costo 200 euro) abbinato ad un Trends Audio 10.1 (costo 170 euro). Le casse sono sempre quelle da 4 anni (Klipsch RF-5) che cambierò soltanto quando potrò permettermi un modello storico della serie Heritage (tipo Cornwall o La Scala).
Quello che ho potuto constatare con le mie orecchie è che, nonostante abbia provato valvolari da 2000 e passa euro o lettori cd di pari importo, alla fina nulla aggiungevano allo splendido trio composto da Oppo/Trends Audio/Klipsch.
Sarò sordo? Forse, però quando vado nel negozio da cui mi servo vedo spesso gente apprezzare gli apparecchi proporzionalmente al loro costo, come se questa debba essere una certezza divina. Mi piacerebbe tanto vedere se riuscissero a notare le differenze passando dagli apparecchi costosi che ascoltano ai piccoletti di cui parlavo prima: sono convinto che se ne vedrebbero delle belle...
Trovo indubbio il piacere intrinseco che si deve provare nel possedere macchine di un certo pregio, belle e possenti anche fisicamente (magari con affascinanti valvole), ma se il suono non aggiunge nulla a ciò che posso ottenere da apparecchi che costano un decimo, non ci vedo una grossa convenienza (a meno di avere tanti soldi da poter spendere liberamente....).
Quello che mi chiedo, alla fine, è questo: quanti di coloro che spendono cifre di una certa entità per creare/upgradare i propri impianti si ritengono soddisfatti, magari inconsapevolmente, solo in funzione della spesa e non per l'effettiva qualità raggiunta?
Scusami per la missiva un po' troppo lunga e colgo l'occasione per augurarti buon 2009!
Raffaele - E-mail: lupetto_73 (at) hotmail.it

LC
Caro Raffaele,
è da anni che combatto contro l'HiFi scelta ed acquistata solo in funzione del prezzo. Abbiamo il mercato che ci meritiamo. Gli audiofili decidono in base al prezzo? Benissimo, i Costruttori si adeguano. Qualunque operatore onesto ti dirà che il prezzo lo fa chi compra, mai chi vende. Poiché è difficile scegliere in base all'ascolto e poiché l'audiofilo è animale incerto per natura e facilmente suggestionabile, anche solo dai commenti degli altri, il prezzo diventa facilmente l'unico metro di giudizio: costa tanto, vale tanto. Purtroppo non è sempre così. La tua missiva e la prima di questa settimana testimoniano ancora una volta che, tenendo la mente sgombra da pregiudizi, è facile trovare soluzioni altrettanto valide spendendo una frazione della cifra preventivata. E questa libertà di pensiero, questa capacità di non curarsi dei giudizi degli altri, la riscontro sempre in persone dall'intelligenza agile ed indipendente. I giudizi tranchant su apparecchi non mainstream li ritrovo invece sempre in bocca a persone...ottuse, aggrappate per disperazione a pregiudizi che possano offrire un minimo di certezza ai loro ego traballanti.
Ci dobbiamo preoccupare? Direi di no. Tra i commercianti c'è un detto, duro ma molto realistico: "Il denaro prima o poi si separa dagli stupidi". In altre parole, ognuno è libero di spendere i propri denari come preferisce e come lo fa star meglio. E se un amplificatore può sostituire una decine di sedute dallo psicoanalista va bene lo stesso. Almeno si aiuta il settore!
Noi, da cantro nostro, proveremo sempre a proporre soluzioni alternative allo status quo, soluzioni possibilmente poco costose in rapporto alle prestazioni. Devo dire che stiamo vivendo un periodo storico nel quale è sempre più facile trovare piccole cose che vanno bene in maniera imbarazzante. Noi ci divertiamo e, magari, diamo una mano a chi ama la Musica ma non ha il portafoglio a sette piazze.
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

Un partner per Tannoy Eaton
Egregio Lucio,
innanzitutto auguri a tutta la redazione di TNT-Audio di buon 2009, questa è la mia seconda lettera a TNT. La prima risale ormai al lontano 2001, quando chiesi lumi su un Cyrus Two al posto di un integrato Proton (AM 1) ed esprimendo un certo fastidio verso quello che reputavo allora un eccesso di esibizionismo audiofilo.
Tale tendenza a elencare con dovizia di particolari impianti milionari (allora che c'erano le lire), mi inastidiva alquanto e speravo in una sorta di austerità e riservatezza. Altresì mi spiaceva che la pagina della posta di TNT stava assumendo allora una dimensione da SOS HI-FI. Sono rimasto molto e piacevolmente sorpreso dalla tua gentile, ma ferma risposta che ribadiva l'importanza dell'aspetto ludico della passione per la musica che si esprime anche attraverso gli aspetti tecnici legati alla riproduzione della musica, passione che tutti i lettori di TNT condividono.
Credo di essere giunto a conclusioni molto meno severe di allora, riuscendo a vedere nelle cifre, talvolta folli, spese per un impianto hi-fi una sorta di indice dell'amore che si prova per la musica e per una sua adeguata valorizzazione. Grazie per avermi dato spunto per una prospettiva diversa.
Detto questo sono contento che ultimamente sia cambiato anche il tenore delle lettere e ti dirò che, a tutti gli effetti, ora si tratta di una delle rubriche che seguo di più. L'idea che qualcuno cresca leggendo TNT-Audio è sicuramente indice di un cambiamento positivo di cui non posso che essere contento. Dopo tutte queste considerazioni però vengo al mio personale cruccio.
Ho acquistato nell'usato un paio di Tannoy Eaton e vorrei abbinarle a un partner (amplificatore) decente. Purtroppo non potendomi permettere grandi cifre sul mercato del nuovo stavo meditando acquisti ancora nel mercato dell'usato. Ho un T-Amp, ma non gradisce eccessivamente gli 87,5 decibel di sensibilità delle Eaton, le quali a loro volta però non reggono più di 50watt rms su 8ohm. Non potendo ascoltare e non conoscendo le impostazioni timbriche mi sarebbe utile sapere che amplificatore potervi abbinare.
Sono tentato di cercare un Electrocompaniet ECI2 o un McIntosh MAC 1900 oppure un TAG McLaren TMG60 (che poi sarebbe un AUDIOLAB 8000) oppure un Naim NAIT 2. Non ho avuto modo di ascoltare le Eaton con il mio Cyrus Two perché non vivo più stabilmente con i miei genitori e sto pianificando di cercare casa con la mia ragazza (sarebbe ora!).
Sono un caso disperato? Il resto dell'impianto verrà man mano con calma. Vorrei ottenere un suono equlibrato in grado di suonare bene tutti i generi, ma forse è chiedere troppo. Credo che nell'usato tutte queste soluzioni si trovino per cifre ragionevoli. Qualora tu ritenga questa missiva troppo lunga, in tal caso chiedo venìa, puoi tranquillamente tagliarla. Spero di non aver rubato troppo prezioso tempo e, qualora ne avessi la possibilità, mi sento di consigliare l'ascolto di "The Ghost Sonata" dei Tuxedomoon e di provare a cercare "A step across the border" di Fred Frith.
Sarebbe interessante, a proposito dei dischi che mi sono permesso di consigliare, di lanciare un appello per vedere quali sono i dischi che i lettori usano come test per i propri impianti. Ci sarebbe la possibilità di parlare un po' più di musica, cercando di far spremere le meningi a tutti noi audiofili per capire cosa fano i nostri impianti e cosa avevano in mente i tecnici del suono. Qualora ci fosse dell'interesse per una idea di questo tipo la mia scelta cadrebbe su "US" di Peter Gabriel. Una incisione con molti overdub e una intricata struttura ritmica che fa sembrare il disco molto lento e involuto con impianti con qualche problema di dinamica. Se non ricordo male dovrebbe essere stato masterizzato con un convertitore analogico/digitale Numerik della Linn.
Ancora, logorroicamente vostro, cordialissimi saluti a tutti i collaboratori di tnt-audio.com
Carmelo - E-mail: longshot1798 (at) yahoo.it

LC
Caro Carmelo,
mi fa piacere che la lettura di TNT-Audio ti abbia permesso di assumere un atteggiamento meno intransigente verso la comunità audiofila. La Rubrica della Posta è, in qualche modo, uno specchio dei tempi, si parla di ciò che accade in questo piccolo micocosmo. Va da sé che in questi ultimi anni si parli un po' di più di prodotti in qualche senso "nuovi", inesistenti fino a 3-4 anni fa. Tali prodotti (quelli citati, ad esempio, nella missiva precedente) consentono un approccio all'alta fedeltà con qualche paraocchi in meno.
Per rispondere alla tua domanda, non mi preoccuperei troppo della tenuta in potenza dei tuoi diffusori. Stai pur certo che se fossero stati costruiti da altre Aziende la potenza max sopportata sarebbe stata almeno tripla. Quella dichiarata, ovviamente.
Scegli ed acquista l'ampli in base al suono, non ai watt erogati. Ce ne fosse qualcuno di troppo basterebbe non usarlo :-)
Gli ampli citati mi pare possano essere tutti adeguati ma una prova con il Cyrus 2, visto che lo hai a disposizione, la farei senz'altro. Ottimi bassi e dinamica, buona potenza, molta "sostanza"...potrebbe essere un partner ideale. Tieni conto che, tra quelli citati, Naim, EC e McIntosh tendono - chi più chi meno - a tonalità leggermente scure o ambrate che dir si voglia, il McLaren/Audiolab è invece molto più aperto e dettagliato. Il Cyrus una via di mezzo, più vicina al primo gruppo che al secondo. Sta un po' a te decidere l'impostazione in base al risultato ed all'equilibrio timbrico che desideri raggiungere, anche in funzione della risposta acustica dell'ambiente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Una considerazione sull'hifi
Caro Direttore,
ho con Lei un debito di riconoscenza molto grande perché, qualche anno fa con la recensione del T-Amp (segnalatami da un collega), mi ha fatto riavvicinare al mondo dell'Ascolto che avevo col tempo abbandonato.
Fatto questo doveroso ringraziamento, volevo confrontarmi con Lei su una questione che mi genera un po' di perplessità. Le ho visto scrivere spesso che lo scopo dell'hi-fi è, fondamentalmente, la possibilità di riprodurre quanto più realmente e fedelmente possibile il suono reale, da cui discende il corollario che il segnale deve fare meno passaggi possibile per non deteriorarsi e che qualsiasi elaborazione in fase di amplificazione (loudness, controllo toni, etc.) è da ritenersi un'eresia che mistifica e allontana il "vero" suono originale.
Su questo mi sento di essere assolutamente d'accordo con Lei: con un paragone culinario è come aggiungere il sale alle pietanze: man mano ti abitui e ne aggiungi sempre un po' di più, ma alla fine senti solo il sapore del sale. E dici "Mi piace il pesce" anche se stai gustando, in realtà, del sale.
La mia perplessità sta nella definizione di cosa sia il "suono reale".
Nel vasto repertorio musicale che abbiamo a disposizione per l'ascolto, esiste una grande fetta (come partiture) che possiamo ascoltare "live", ma c'è anche un'altra enorme fetta (come partiture e anche come fruizione di pubblico) che nessuno al mondo potrà mai dire di aver ascoltato "live". In altre parole, tutto ciò che viene eseguito con strumenti meccanici (classica, lirica, jazz, etc.) o con la voce umana (cori, a cappella, etc.) può essere ascoltato "live". Tutto ciò che invece nasce da strumenti elettrici o elettronici, non può essere in alcun modo ascoltato "live".
Se in un ensemble esiste anche solo una chitarra elettrica, una tastiera o un basso, l'ascolto dal vivo avverrà per forza tramite la mediazione di un amplificatore e di un diffusore. Nella mia vita (ho 40 anni) ho ascoltato molti concerti di musica "live non live", essendo prevalentemente un amante di musica "mediata" elettronicamente: il progressive in primis.
Le assicuro che mai ho goduto, dal vivo, della "qualità" che mi dà a casa un banale ampli Yamaha home theater e delle piccole e limitate Acustimass 5 della Bose (Le cito di proposito l'impianto che uso per l'Home Theater per portare il termine di paragone "peggiore" in mio possesso). Neanche uno dei concerti che ho apprezzato di più per qualità del suono (Fossati all'auditorium di Via della Conciliazione a Roma di un paio d'anni fa) era lontanamente paragonabile. In altre parole: ha senso parlare di HiFi come riproduzione "fedele" del suono reale quando, almeno per una grossa fetta di generi musicali, il suono "reale" in realtà non esiste?
Sarei veramente interessato alla Sua opinione in merito.
La saluto e La ringrazio ancora per tutto quello che fa. Cordialmente,
Pietromassimo - E-mail: webmaster (at) aprescindere.com - www.aprescindere.com

LC
Caro Pietromassimo,
l'argomento è stato trattato più e più volte su questa Rubrica e su tutta la rivista in generale. Sono d'accordo con te quando dici che la Musica elettrificata non abbia un riferimento "reale" perché i concerti live, che tale realtà dovrebbero rappresentare al massimo livello, sono, spesso, di qualità prossima all'inascoltabile. Ho assistito a molti concerti di Musica elettrificata e, molto frequentemente, il risultato era invero tristissimo: tanta distorsione, da non riuscire neppure a capire le parole del cantato. Però qualche eccezione c'è. Tra le tante che ricordo, un sound check, a platea vuota, di un concerto di Zucchero: altro che impianto HiFi!!! Comunque sia, è chiaro che il riferimento non può essere il live, così differente di volta in volta. Pertanto bisogna tarare orecchie ed impianto su suoni veri, non amplificati e quindi acustici e/o - cosa che sappiamo fare tutti - sulla voce umana. Distinguere una voce reale da una registrata è una cosa che riesce a chiunque, anche senza alcuna esperienza di HiFi. Quando dall'impianto le voci sono così reali da ingannare chi in quel momento non è dentro la stanza, diciamo che l'impianto sta cominciando a fare il suo dovere ;-)
Ricordo una mostra HiFi in Francia, forse l'unica mostra che visitai in compagnia femminile, dove ad un certo punto si sentì una voce femminile cantare, senza Musica. La mia accompagnatrice mi chiese: "...e chi è che si è messa a cantare in quella stanza?" Entriamo e c'era soltanto una coppia di bellissimi diffusori Équation (mi pare fossero il modele 2) che suonavano un disco di voce sola. Ecco, questo è ciò che io chiamo inganno dei sensi: più l'impianto riesce ad imbrogliarci e più è vicino all'ideale. Ovviamente, la fedeltà è sempre e solo quella relativa a ciò che c'è nei dischi e la nostra speranza è che ciò che c'è ivi inciso sia quanto di più vicino alla realtà. Per questo motivo servono alcuni dischi ben incisi per tarare al meglio l'impianto!
Infine, consentimi una osservazione sui concerti live: per quanto scadenti, è difficile - se non impossible - ricreare in casa l'impatto e la magia di un simile evento. Si tratta di quel coinvolgimento fisico che è reso sì possibile dalla situaizone particolare ma anche e soprattutto da pressioni sonore, specie in bassa frequenza, praticamente irraggiungibili in casa. E' questo "realismo fisico" quel che manca alla maggior parte degli impianti HiFi. Ascoltare anche con la pancia e non solo con le orecchie.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 1500 €
Caro direttore,
grazie per i preziosi consigli che offri con la tua rivista. Vorrei costruire il mio primo impianto e ho mille e mille domande e dubbi...

[Sala d'ascolto]
AMPLI - Quale potenza? Nell'usato vedo molte offerte sotto i 200 euro: Nad 3130, 3120; Rotel 930, 840; Arcam Alpha3...
CASSE - Qui le mie conoscenze sono nulle. Da libreria o da pavimento? Se la scelta è la seconda, si possono mettere per motivi estetici (non mi sgridare...) all'interno della libreria togliendo i ripiani e facendole appoggiare sulla base del mobile?
CD - L'usato mi sembra percentualmente più conveniente rispetto agli ampli
GIRADISCHI - Nell'usato trovo Thorens di tutti i tipi: 105, 160, 115, 170, 280... I prezzi sono simili, quali scegliere? In questo caso ho qualche dubbio nel rivolgermi all'usato perché se poi testina (scusa l'ignoranza, è soggetta a usura?) e puntina sono da cambiare la spesa cresce fino ai valori del nuovo.
- Gusti: Radiohead, Rem, Oasis, new wave, Elliott Smith, indie rock, Coldplay, Death Cab...
- Locale: un salone di circa 6 metri x 3,7 come da piantina (d- divani, t- tappeto, p-porta, pf- porta finestra, l-libreria, t-tavolo in cristallo, c-chaise longue, pavimenti in marmo). L'impianto dovrebbe stare nella libreria.
Un grazie in alta fedeltà!
Andrea - E-mail riservato

LC
Caro Andrea,
visto che già possiedi una sorgente accettabile per suonare i CD, per ora mi concentrerei sul resto dell'impianto. Essendo un principiante (nel senso migliore del termine) ti sconsiglio fortemente di acquistare un giradischi usato. Rivolgiti al mercato del nuovo, già con 200-300 € si acquista una sorgente decente, montata e completa di testina. Ad esempio, basta guardare i modelli ProJect (che hanno anche da FNAC), Goldring e simili. Anche Thorens offre qualcosa di entry-level.
Per quanto riguarda i diffusori benissimo l'idea di scegliere quelli da pavimento, meno bene l'idea di infilarli in libreria. Intanto i diffusori hanno bisogno di spazio intorno, non è sufficiente togliere i ripiani! Pessima poi l'idea di poggiarli sulla base della libreria anziché sul pavimento: realisticamente tutta la struttura della libreria si metterà a suonare insieme coi diffusori. Un disastro acustico. Semmai, quella potrebbe essere la posizione di "riposo" quando non ascolti l'impianto. Tra l'altro se, come mi pare di aver capito, il giradischi fosse sulla stessa libreria avresti non pochi problemi di feedback! In pratica il giradischi riamplificherebbe il suono che arriva dai diffusori E dalla libreria stessa, rendendo il tutto inascoltabile.
L'amplificatore si sceglie in funzione dei diffusori, dunque prima scegli questi ultimi. Tra quelli che hai citato e che credo tu possa ascoltare a confronto, Focal e B&W sono da prendere seriamente in considerazione, se amassi tonalità chiare e tanto dettaglio in gamma medio-alta. Più "tranquille" invece sarebbero le Indiana Line. Canton e JBL, a seconda dei modelli, potrebbe avere qualcosa di interessante da offrire. Vedi che modelli ci sono, fissa un budget (il più alto possibile, per i diffusori) e chiedi di poter ascoltare qualche disco che conosci bene.
L'amplificatore potrebbe essere acquistato usato. La potenza non ha alcuna importanza pratica, posto che si stia al di sopra di un minimo sindacale (diciamo 20 watt?) al di sotto del quale occorrerebbe fare delle scelte oculate di diffusori ed ambiente.
Già un Rotel 840 o 930 potrebbero rappresentare un ottimo acquisto e così pure un NAD 3120 (ma anche dei NAD più recenti, tipo 302, 304...).
Dal punto di vista dell'installazione, non è necessaria una consulenza specializzata specifica. Basta seguire il buon senso ed alcune norme generali che trovi sulle
FAQ di questo stesso sito. L'ambiente non è malvagio, ma quel tavolo in cristallo tra impianto e punto d'ascolto sarebbe meglio se non ci fosse. Purtroppo c'è. Potresti tentare di minimizzarne gli effetti nefasti coprendolo con una tovaglia di cotone pesante, quando ascolti.
Infine, l'usato negli USA è l'ultima cosa che consiglierei di prendere in considerazione ad uno che sta costruendo il suo primo impianto. Innazitutto serve un trasformatore 220-->110 che ingombra, spesso fa rumore ed ancor più spesso causa problemi, se non correttamente dimensionato. In secondo luogo al prezzo americano ci devi sommare IVA e dazi doganali vari, che si pagano in percentuale sul valore dichiarato sommato alle spese di spedizione (!!!): orientativamente stiamo parlando di un +30% sul totale. Non ne vale la pena a meno che non si tratti di prodotti introvabili in Europa oppure "made in USA" e quindi particolarmente convenienti. Per l'usato si acquista benissimo in Germania ed in UK, oggi ancor di più grazie all'euro forte sulla sterlina.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova sorgente analogica entry-level
Ciao Lucio e buon 2009.
Ti avevo chiesto consiglio qualche mese fa per l'eventuale acquisto di un giradischi o la sostituzione della testina al mio Technics SL-DD22 e ho deciso per l'acquisto di un giradischi nuovo, regalatomi virtualmente a Natale.
Leggendo qua e là ho visto che c'è chi dice che non ha senso spendere poco e chi dice che vale la pena prendere un giradischi decente per poi dotarlo di una testina di qualità.
Io non ho esperienza nel campo e vorrei un suggerimento. Preferisco rivolgermi al nuovo perché conosco poco l'usato e ho paura che sia necessario spenderci sopra qualcos'altro che potrebbe portarmi oltre la spesa preventivata.
Al momento sono indeciso tra:

Per il Genie e l'Xpression pensavo all'acquisto in Inghilterra, dove si trovano a prezzi molto più bassi l'Xpression a 380 euro e il Genie a 150 euro, entrambi con spedizione inclusa). L'Esprit lo trovo ad un buon prezzo anche in Italia. Io non sono di quelli che sfrutta i negozianti per poi comprare altrove, quindi mi sento in pace con la coscienza perché non prendo in giro nessuno, al limite rischio io per l'acquisto "al buio".
Il dubbio è sulla garanzia e sull'alimentatore che nel caso non abbia il cavo sostituibile richiederebbe l'adattatore, ma questa credo sarebbe poca cosa che non influisce sul suono.
Tanto per darti un'idea di come ascolto la musica ti ricordo il mio impianto: Ascolto tutto meno l'heavy metal. Accetto di buon grado anche suggerimenti che dovessero andare fuori da quanto ho scelto io, possibilmente senza superare la spesa massima che farei per l'Xpression III e tirate di orecchie sperando che non ce ne sia bisogno.
Ti rinnovo gli auguri per un buon anno e anche di buon lavoro, visto che gli impegni...non ti mancano.
Ciao,
Roberto - E-mail: roberto.gitto (at) litopat.it

LC
Caro Roberto,
se posso permettermi un consiglio, acquista il miglior giradischi possibile e non preoccuparti troppo della testina: questa prima o poi dovrà essere sostituita per usura e quello sarà il momento giusto per un upgrade. Ti suggerisco questo perché il resto dell'impianto è di qualità abbastanza elevata, non vorrei che il confronto CD-LP si rivelasse deludente se effettuato con una macchina non all'altezza. Tra l'altro il ProJect Xpression è equipaggiato di serie con una Ortofon 2M Red, che è un'ottima testina con la quale iniziare e che sarebbe già preinstallata e regolata in fabbrica. Acquistare in UK potrebbe avere senso, ma controlla bene spese di spedizione e tasso di cambio valuta. La spina differente non è un problema: piuttosto che usare un adattatore, tagli la spina inglese e ci installi una bella spina italiana o europea. Il voltaggio è lo stesso, nessun problema da questo punto di vista. La garanzia invece potrebbe essere un problema, alcuni distributori non riconoscono assistenza su prodotti acquistati altrove, al di fuori dei canali ufficiali.
Piuttosto, accertati che il tuo amplificatore Exposure 3010 abbia la scheda phono, mi pare non fosse dotazione standard. Se non ce l'avesse dovresti dotarti di apposito pre fono esterno o cercare di installare la scheda interna originale.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 350 €
Salve Direttore,
Dopo aver letto e riletto non saprei quante volte le pagine del sito, e fatto miei, mettendoli in pratica nel tempo, tanti consigli e idee proposte tra queste pagine, oggi ho deciso di interpellarla per chiederle un consiglio per il mio impianto, poco più che entry level direi.
Cercherò, nei limiti di un audiofilo che parla ad un esperto del settore, di essere sintetico e schematico, come sempre ci chiedete, ed evitare lunghi papiri...
La stanza è circa 3,5x4,5 metri, con tappeti, mobili e librerie e in più orsetti bambole passeggini e culline che mia figlia di 3 anni lascia impunemente abbandonati nell'area di ascolto... e divano a metà stanza che fa da vertice al triangolo con i diffusori.
L'impianto è composto da:

Il tutto connesso con cavi di alimentazione simil TNT-TTS, cavo segnale Audioquest quarz Hiperlitz, ma non ho ancora deciso se preferisco questo al Van Den Hul D102 MkIII Hibrid - ho avuto due occasioni sull'usato a distanza di un mese e li ho acquistati entrambi - l'Audioquest mi sembra un po' più medioso ma in grado di controllare meglio i bassi e che dia un'ottima intelligibilità alla voce, cavo potenza TNT-triple T con 6 mandate per canale di CAT 5, stand per i diffusori autocostruiti ispirandomi ad un ibrido tra i vostri progetti di tavolini e progetti per stand propriamente detti.
Ascolto di tutto, pop/rock/dark, da Depeche Mode a Sting passando dai Pink Floyd fino a Csi, Nick Cave e Einsturzende Neubauten, ma "invecchiando" ascolto sempre più jazz e non disdegno Satie e Bach e mille altri...
Dunque La scomodo in quanto sto meditando di cambiare i diffusori - salvati da morte certa accanto ad un cassonetto!!!, non aggiungo altro - e sarei orientato verso casse da pavimento, in quanto mi piacerebbe l'ebbrezza dei 35-40 Hz che ho quando mi capita di ascoltare diffusori che scendono molto in giù tipo alcuni modelli Klipsch. Ho trovato, purtroppo non ancora ascoltato, sull'usato una coppia di Triangle Scalene (efficienza 92 db) e una coppia di Epos m15-2.
Desideravo quindi avere un suo parere se vale la pena sostituire le mie B&W con uno di questi due modelli o è tempo perso, ma soprattutto desideravo avere una Sua personale dritta su valide alternative - sempre sull'usato - compatibili con il mio impianto, e con una spesa che magari non superi le 300-350 euro.
Grazie mille per tutte le idee che mi avete dato, dalle viti al posto delle punte coniche fino ai cavi di potenza, mi piacerebbe dissertare su cavi ed armoniche dispari, ma mi trattengo e dico solo che ogni volta che ho fatto una modifica il suono del mio impianto è cambiato...
Di nuovo grazie, Cordiali saluti
Walter - E-mail: vapaccio (at) tin.it

LC
Caro Walter,
pupazzi e bambole di pezza potrebbero persino contribuire a migliorare l'acustica della tua sala d'ascolto, quindi lasciali pure là! :-)
Il tuo impianto mi pare assolutamente equilibrato e ti consiglio di tenerti stretto il tuo Cyrus II, si tratta di un ottimo integrato. Magari approfitta del calo dei prezzi per cercare, usato, il suo superalimentatore PSX. Si dovrebbe trovare a cifre quasi simboliche (il modello vecchio) e l'upgrade potrebbe essere piuttosto sensibile, in termini di dinamica, pressione sonora e corpo delle basse frequenze.
Visto che desideri dei bassi profondi dovresti orientarti verso diffusori da pavimento abbastanza generosi. Le Triangle Scalene sarebbero una mossa sensata, ma non hanno il basso delle Klipsch che hai ascoltato. E neppure le Epos, direi, più tranquille e compassate. Se ti ha colpito il suono Klipsch non sarà facile trovare un'alternativa a basso costo. Potresti provare delle F-3 nuove o qualcosa della serie RF, nell'usato. Su Ebay si trovano sempre ottime offerte per questo marchio, sia qui in Italia che nel resto d'Europa, basta avere un po' di pazienza. Per i 350 € stanziati dovresti anche essere in grado di prendere qualche torre di Indiana Line, usata, tra quelle di maggior litraggio (5.20 o 5.02). Prova anche a valutare qualche modello di Monitor Audio e Mordaunt Short. Non dovresti avere difficoltà ad ottenere un risultato migliore, soprattutto lato basse frequenze, rispetto alle tue attuali DM23 che potresti agevolmente rivendere nel mercato dell'usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Più bassi a basso volume?
Caro Lucio,
mi permetto di riscriverti a distanza di mesi (dall'estate 2008), in quanto vorrei portare alla tua attenzione alcune considerazioni scaturite da mesi d'ascolto... Grazie ai tuoi decisivi consigli, ho acquistato le Klipsch RF52, che ho abbinato al Trends TA 10.1, all'Oppo dv 980h, con cavi di potenza progetto autocostruito tnt FFRC.
Venivo da anni di ascolti poco hi-fi (anche se molto "entusiasti"), gli ultimi dei quali addirittura su impianto ht 5.1 panasonic (puoi immaginare....). La prima cosa che m'ha colpito della mia attuale catena è quanto possa suonare forte il ta 10.1 con la sua "smisurata" riserva di potenza (lo ho provato anche con un paio di vecchie RCF -BR-1042- dalla sensibilità dichiarata di 89db e devo dire che ha saputo stupirmi anche in questo caso); comunque, al di là della per me inaspettata "potenza", quello che balza subito alle orecchie della mia catena è un senso di grande limpidezza, di pulizia del suono, di restituzione "fedele" del segnale musicale.
Le Klipsch rf52, da me acquistate nuove, ci hanno messo un po' a "smollarsi", divenendo col tempo sempre più equilibrate; ma, innanzitutto ho notato una certa criticità di posizionamento, ovvero, per rendere, hanno bisogno di essere collocate con grande cura e con tanta aria intorno (a questo proposito uno dei problemi che ho attualmente è che la distanza dalla parete laterale sx è di circa 1 mt, mentre a dx la stanza si estende decisamente di più -c'è purtroppo una porta di mezzo che non mi permette di spostare tutto più a dx- e da questa parte appunto il suono perde consistenza soprattutto sui bassi, a volte generando un leggerissimo ma fastidioso riverbero sugli alti); legata a questa difficoltà di posizionamento c'è anche la capacità di restituire una scena ampia e credibile (quando ascoltavo l'ht 5.1, al di là della scarsa credibilità della musica, l'immagine che ne scaturiva era a volte sorprendente in tridimensionalità, pur avendo collocato i diffusori senza alcuna cura; ora mi accorgo che ogni piccola variazione della posizione delle torri klipsch o del punto d'ascolto, influenza in maniera determinante la scena); comunque, il motivo che principalmente m'ha spinto a scriverti, è che spesso sento la mancanza dei bassi, quelli "viscerali": quando ti scrissi ero perplesso riguardo alle dimensioni dei woofer delle rf 52 (2 da 13,3 cm), tuttavia, se alzo il volume, i bassi arrivano e mi sembrano anche notevoli; ma, a questi livelli di volume, l'ascolto prolungato diventa problematico e per l'affaticamento e per il disturbo che creo (tra le 11 e le 12 le klipsch già "urlano" forte); mi chiedo quindi se non sia "l'impostazione" del ta 10.1; volendo colmare questa "lacuna" mi ero interessato all'Icon (mi hanno parlato di bassi poderosi), ma sul sito NuForce sconsigliavano diffusori con sensibilità superiore ai 92db (se non ho capito male esistono dei filtri da applicargli in caso di diffusori sensibili, ma mi pareva una soluzione macchinosa); poi ho letto del
Virtue One (lo lessi ancora in inglese e la recensione mi colpì assai)...
Sono anche entrato in contatto con numerosi sostenitori del Gainclone... Insomma, quello che vorrei chiederti è se secondo te risolverei qualcosa col cambio dell'amplificazione; pensa che ho addirittura considerato di inserire nella catena un subwoofer da attivare quando ascolto la musica a volume ridotto (perché il Ta 10.1 non posso dire che non sia capace di soddisfarmi e mi dispiacerebbe liberarmene)...
Tieni conto che non avrei intenzione (per più tempo possibile) di entrare in quella tipica spirale di acquisti "dell'audiofilo", vorrei solo trovare un suono abbastanza equilibrato dato che poi vorrei dedicarmi solo ad ascoltare musica. Ovviamente gradirei "risolvere" la cosa spendendo il meno possibile (già un ulteriore acquisto non era preventivato)...
Scusami delle mie richieste che ti sembreranno banali, ma per quel che mi riguarda sei una voce veramente autorevole (altre persone mi darebbero i consigli più disparati che non farebbero altro che confondermi).
Per concludere, ti aggiorno sulla vicenda della cordata di Cosimo Cereda (della quale ti informai quest'estate): c'è ancora gente che mi scrive perché non ha ricevuto né il materiale né i soldi indietro...
P.S. Quest'anno, da dicembre, ho ripreso ad allenarmi un po' più seriamente con la bici, ma da queste parti è una lotta impari con la meteorologia (o fa così freddo da gelare l'acqua nella borraccia, o nevica, o piove, o c'è nebbia... un incubo... tu, ti stai allenando?)
Michele - E-mail: fuscusmic (at) yahoo.it

LC
Caro Michele,
innanzitutto consentimi di esprimere tutto il mio rammarico per la storia della "cordata" che citi in chiusura della tua cortese missiva. Poiché a tutto c'è una spiegazione, sono sicuro che ci sia anche in questo caso. Non posso credere che i soldi siano spariti senza giustificazione o senza lasciare traccia. Siccome Cosimo credo legga questa Rubrica magari gli diamo così la possibilità di chiarire una volta per tutte i contorni della vicenda. Riassumo per chi non sapesse di che stiamo parlando: si tratta di una "cordata audiofila" per acquistare all'estero, pagando una sola spedizione, alcuni apparecchi HiFi. La prima funzionò benissimo, la seconda pare molto meno. Attendiamo lumi, visto che l'idea della cordata partì (almeno la prima...) proprio da questa Rubrica.
Per quanto riguarda il tuo problema dei bassi che vengon fuori solo volumi elevati, temo che il TA 10.1 sia assolutamente innocente: più realisticamente propendo per un problema di acustica ambientale, che a basso volume si "mangia" le basse frequenze. Non a caso quando cominci a percepire i bassi in maniera soddisfacente la gamma medio-alta inizia a strillare, chiaro sintomo di ambiente troppo riflettente....o di ampli in difficoltà :-)
Potresti, in effetti, tentare con qualche watt in più e mi pare che il Virtue.One sia una soluzione ottimale: tanta potenza, impronta sonora simile e prezzo persino troppo basso per essere vero, considerato chi c'è dietro al suo progetto e tenuto conto della componentistica utilizzata :-)
Per quanto riguarda invece la scena tridimensionale...benvenuto nella stereofonia! E' normale che piccoli spostamenti - dei diffusori o del punto d'ascolto - producano variazioni significative, sia timbriche che di immagine. Se l'ambiente, poi, non è "ideale" queste differenze diventano ancor più evidenti...e i diffusori Klipsch sono pure abbatanza direttivi (ma molto meno di quel che si pensi).
Infine...bici? Si riprende, a fatica ma si riprende. L'anno scorso è stata l'ultima delle mie preoccupazioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
è da un po' che non ti disturbo, anche perché non ho mai avuto la febbre dell'audiofilo "upgradante" e nel frattempo mi sono gustato la musica in pace senza farmi troppe elucubrazioni mentali. Mi sembra quantomeno doveroso però farti i complimenti per il sito, che rimane comunque per me sempre un riferimento.
Torniamo al dilemma: col passare del tempo ed ascoltando anche altri impianti mi sono deciso a sostituire le casse. Prima ascoltavo su un sistema HCS della Infinity, 5 canali + sub, che per il prezzo pagato, tutto sommato faceva umilmente il suo dovere...ma nulla di più. Il tutto amplificato da un ampli A/V Kenwood KRF 7030 D, degno compare dei diffusori (è vero, sono stato anche io ingenuamente vittima delle manfrine del marketing...).
E allora, botta di vita, ho fatto un salto notevole e mi sono preso delle Tannoy Eyris 2 usate, diffusori a torretta inglesi: ebbene la differenza è stata subito evidente, altra musica. Ora però mi è venuto il dubbio che l'ampli A/V non sia più un degno compare; e allora veniamo alla questio: con il budget limitato di cui dispongo potrei venire in possesso di un ampli stereo Cambridge Audio A5 (60W) per pochi euri.
E' tutto sommato un ampli economico, definiamolo pure entry level; secondo te può valere la pena prendersi questo ampli per la riproduzione stereo o sono soldi mal spesi?
Grazie in anticipo della tua disponibilità
Ciao,
Paolo - E-mail: fatterino (at) virgilio.it

LC
Caro Paolo,
mi fa sempre piacere sentire di audiofili che si gustano la Musica senza troppe elucubrazioni mentali, come le hai chiamate tu. Si può, tuttavia, vivere felici, senza assillo da upgrade, ma contemporaneamente essere in grado di riconoscere e valutare eventuali differenze in meglio per fare un passo avanti.
In effetti, le Eyris 2 sono ben altra cosa rispetto al sistemino Infinity HCS! Ora ti si presenta l'occasione di compiere un ulteriore passo avanti. Purtroppo non mi dici a quale cifra ti avrebbero offerto il Cambridge A5, se fosse di molto inferiore ai 200 € vai pure tranquillo, altrimenti fai un pensierino a qualcosa di ancor più raffinato, come il già citato
Virtue.One che ha una potenza analoga ma suono certamente superiore (e costa circa 200 €!). Ha lo svantaggio di avere un solo ingresso, se usassi più di una sorgente questo sarebbe un problema. Valuta tu in base alle esigenze e decidi di conseguenza.
Ti auguro di trovare una buona soluzione e di continuare ad ascoltare Musica sempre con lo stesso (sano) spirito,
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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