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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Il sarto di Walter Chiari
  2. Un ampli per due diffusori, con 500 €
  3. Per cominciare ad ascoltare
  4. Pre per TA 10.1
  5. Primo impianto (valvole per Klipsch)
  6. Primo giradischi
  7. Digitale o analogico?
  8. Ampli e casse con 2500 €
  9. Evoluzione di un impianto attorno ad un PCserver Audio-Video e voglia di stereofonia
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Il sarto di Walter Chiari
Ricordo una spassosa storiella che Walter Chiari, ai suoi tempi, faceva durare anche mezz'ora.
Un tale decide di recarsi dal più famoso sarto della città per farsi confezionare un abito su misura, pregustando, per una volta nella vita, il piacere di indossare un capo esclusivo. Ma al momento della consegna si rende conto che l'abito ha numerosi problemi: una manica è troppo lunga, la giacca fa delle brutte pieghe sulla schiena, un calzone ha l'orlo inferiore storto. Fatti presenti i difetti al famoso e presuntuosissimo stilista, si sente rispondere che nella sua sartoria non si commettono errori e che quelle che lui ha notato sono da considerarsi caratteristiche che rendono unico il capo e quindi da non criticare.
Comunque, se proprio vuole, per pareggiare la manica più lunga basterà tenere l'altra spalla leggermente alzata per fare sembrare il braccio più corto, mentre per le pieghe sulla schiena, una piccola curvatura in avanti del busto da lato interessato risolverà la cosa. Se poi l'orlo storto dovesse infastidire, e non se ne vede il motivo, perchè non camminare tenendo il ginocchio appena un poco piegato?
Il nostro eroe, anche se un poco perplesso, si adatta di buon grado e paga il conto, fiducioso nell'abilità di un esperto di tale fama. Così la prima domenica di sole indossa il suo fiammante abito e, con una spalla un poco alzata, metà busto storto e piegato in avanti ed una gamba con in ginocchio leggermente piegato, esce in strada felice di esibire una tale meraviglia.
Fortunatamente non sente il commento di un signore che, vedendolo passare, esclama rivolto alla moglie: "Però, guarda quello, disgraziato com'è ha il vestito che non gli fa neanche un difetto !".
La storiella finisce qui e, pur consapevole di non aver sortito l'esilarante effetto che riusciva a raggiungere il grande Walter Chiari, spiego i motivi di tale iniziativa. Il fatto è che sono sempre più convinto che l'abito di cui sopra, con tutte le sue "caratteristiche", rappresenti il redivivo disco in vinile, il sarto tanto pieno di sè i vari sedicenti espertoni che ne proclamano l'assoluta superiorità nei confronti del digitale, ed il povero protagonista non sia che la metafora dei tanti influenzabili appassionati che, per rimediare ai cronici problemi che tutti conosciamo, sono disposti a vere e proprie acrobazie elettro-meccaniche o a spendere cifre fino a 100.000 euro in giradischi australiani da esaurimento nervoso.
Io, che mi sto avvicinando in modo inquietante ai sessant'anni di età, ho vissuto in prima persona l'epoca in cui l'LP era l'unica alternativa possibile per acquistare musica ed ascoltarla in modo decoroso, e ricordo molto chiaramente i tormenti e le sofferenze che mi hanno sempre causato. Nonostante una cura ed una conservazione degne delle reliquie di San Gennaro, il vinile, anche di poche settimane, estratto dalle due buste di plastica che aggiungevo (interna ed esterna +busta di carta +copertina cartonata, per un totale di 4 custodie) non ha mai mancato di rifilarmi fruscio, schiocchi, tic, tac, toc di tutti i tipi che, non esiste altra spiegazione, si generavano per semplice autodegenerazione del supporto.
Inoltre, la consapevolezza che ogni ascolto sarebbe stato peggiore del precedente e migliore del successivo, mi toglieva ogni piacere all'ascolto di una musica che, a quanto pareva, non era possibile conservare e quindi nemmeno "possedere". Al punto che, fra i tanti inutili ed assurdi tentativi compiuti per migliorare le cose, mi ero comprato un Revox veloce a due traccie solo per riversarvi il contenuto dei dischi nuovi e quindi potermi saziare delle novità senza consumare il disco.
In seguito, quando mi sono reso conto che, con quello che spendevo per una bobina di nastro, avrei potuto comprare 4 o 5 copie dello stesso LP, sono caduto in uno stato di profonda depressione. Via così per diversi anni, poi ho visto la luce, anzi il laser, e tutto è cambiato. Adesso, da anni, mi godo i miei CD e, da qualche tempo, il mio server musicale MAC collegato via cavo ottico ad un dignitoso convertitore ed all'impianto. E non ho mai ascoltato tanta musica, soltanto musica, e non mi ero mai reso conto che fosse così bella!
E la qualità a confronto direte voi? Non ho altre storielle a riguardo, ma vi garantisco che è molto meglio passeggiare rilassati in jeans che indossare acrobatici abiti di presunta sartoria per contorsionisti....
Scusate il disturbo.
Sandro - E-mail: sangallo (at) galsan.191.it

LC
Caro Sandro,
ti ringrazio per il simpatico siparietto, che mi consente di aprire il nuovo anno con un sorriso. Tuttavia, se devo essere sincero, io tutti questi problemi infiniti con il vinile non li ho mai avuti. Ho LP che avranno suonato qualche centinaio di volte eppure continuano a suonar bene, senza fruscii o rumori particolari. Il segreto, manco a dirlo, è quello di farli suonare sempre in condizioni ideali, con giradischi e puntine settati bene curando la pulizia di tanto in tanto. Fortunato? No, visto che mi pare di essere in ottima compagnia, con tante persone che hanno avuto la stessa esperienza.
Sono comunque contento per te che il CD abbia illuminato la tua strada audiofila, in fondo è bene che ognuno trovi il suo personale percorso che lo avvicini maggiormente alla Musica. Io, pur essendo nato con il vinile, oggi utilizzo entrambi i supporti, solo arricciando un po' il naso quando da un LP passo ad un CD.
Infine, lasciami osservare come la "mania del sarto" abbia largamente contagiato anche i digitalisti: cercando di far suonare un CD come il vinile (ecco la nemesi che ritorna!) si sono arrovellati il cervello con mille stramberie, dai liquidi magici da mettere sulla superficie dei dischetti, ai piedini assorbenti, le punte, i clock di precisione, il blue-tac sulle meccaniche, con le valvole sullo stadio d'uscita e chi più ne ha più ne metta. Come vedi, la mania sartoriale contagia tutti. Che il digitale non dia problemi non venirmelo a raccontare proprio oggi, dopo un pomeriggio speso a smontare una meccanica Linn che non ne voleva sapere di leggere i dischetti ed una Wadia che si rifiutava categoricamente di aprire il cassetto. In tanti anni solo un giradischi si è fermato e mi ha lasciato senza Musica, per colpa di un difetto all'alimentazione elettronica su base...digitale. Ogni rosa ha le sue spine, credimi.
Grazie del simpatico feedback!
Lucio Cadeddu

Un ampli per due diffusori, con 500 €
Buongiorno Lucio.
Dall'ultima mail che ti ho mandato è passato paraecchio tempo (ti chiedevo un parere su delle Kef Chorale). Questa volta ti scrivo perchè ho un problema diverso e ho cercato di risolverlo da solo ma senza giungere ad una conclusione perchè non ho molta competenza ed esperienza.
Dunque: possiedo due coppie di diffusori molto differenti tra loro e volendo acquistare un nuovo amplificatore devo necessariamente venderne una. La prima è una coppia di Linn Keosa, la seconda è lo storico modello 104 ab di KEF.
Il mio lettore di cd è un SONY CDP XB720 l'ho preso usato, praticamente a 4 soldi, e sono molto soddisfatto perche ho notato la riproduzione di dettagli mai sentiti prima con altri player economici. Vorrei prendere un amplificatore integrato sul mercato dell'usato spendendo al massimo 500 euro e che non mi faccia rimpiangere il mio T-amp perchè ho notato che all'ascolto alcuni amplificatori, come il blasonato NAD 352, sono davvero deludenti e il suono del t-amp di gran lunga preferibile.
Concludendo, secondo te quali sono le casse che vale la pena tenere e quindi quale amplificatore abbinare per avere un buon equilibrio? O meglio, trovandoti nella mia situazione, terresti le kef o le linn?
Grazie per il consiglio, spero di essere stato in grado di darti tutte le informazioni necessarie. Alla prossima!
Luca - E-mail: luca.mailzone (at) libero.it

LC
Caro Luca,
se ti piace così tanto il suono del T-Amp - tanto da preferirlo al NAD 352 - dubito che con 500 € nell'usato tu possa trovare qualcosa di sensibilmente superiore. Semmai, proverei a prendere, magarari pure usato, un Trends Audio TA 10.1, che è molto più completo e raffinato del T-Amp originale. A questo punto si porrebbe il problema dei diffusori da abbinarci. Purtroppo quelli citati sono inadeguati alla bassa potenza di questi amplificatori. Ti consiglierei di cercare qualcosa - magari ancora usato - più sensibile, da Klipsch a Triangle, passando per Audio Note. Qualora questa opzione fosse per te comunque un grosso compromesso, potresti cercare un amplificatore NuForce IA7, magari la prima serie, nel mercato dell'usato. E, per quanto mi possa piacere il suono Linn, di fronte a delle grandi signore dell'audio come le KEF 104...io lascerei partire le Keosa.
Una strada un po' differente, ma che potresti valutare con attenzione, è quella di affiancare alle 104 un bel Naim Nait, usato, magari un serie 3 oppure un Audiolab 8000. Con un po' di pazienza e di attenzione questi integrati li trovi con facilità in UK (vedi anche i negozi Ebay UK) e col cambio euro/sterlina finalmente favorevole non è mai stato più conveniente acquistare nella terra d'Albione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Per cominciare ad ascoltare
Salve, oggi...ieri per la prima volta ho visto la vostra rivista su internet e sono le 2...ho letto un sacco e penso finalmente di aver trovato il posto giusto. Complimenti e grazie fin da ora! Volevo fare una richiesta e spero sia questo l'indirizzo corretto ma veniamo alla questione: l'amplificatore.
Premesse: sono un neofita, ci vedo poco ma mi piace vedere e anche ascoltare e quando ascolto spesso lo faccio ad occhi chiusi. Su quello che ascolto ci arrivo dopo prima la lista delle cose che ho letto vi interessano e sono obiettive: la mia stanza è un 4/5 metri per 3 con letto matrimoniale al centro (dal quale ascolto). Da disteso (al centro del letto con la testa verso il muro e i piedi a centro stanza) a sx ho una finestra lunga quanto un letto poi un armadio fino al muro, di fronte per un 3 metri oltre l'armadio c'è muro con i ripiani in legno porta componenti poi un altro metro e mezzo di finestra, la parete a dx ha un tavolo di 2 mt dalla finestra e poi c'è la porta, dietro di me dalla porta un 4 metri di muro e poi un apertura di un 80 cm (che termina con la prima finestra su citata) che porta in un "retro muro" contenente lavandino e doccia. Altezza circa 2.80 mt. Non ho vicini e sono in mezzo ai campi, vivo coi miei e la musica la ascolto principalmente quando sono solo e comunque la casa è una vecchia casa di campagna...ed è talmente grande che se mi esplode una bomba in camera, di sotto in cucina o in sala non si sente nulla, quindi non ho problemi di volume.
Stanza fatta, passiamo ai componenti già in mio possesso:

Al momento amplifico il tutto con un compatto Sony chc-cl1 tramite l'ingresso md (solo un bel nome, suppongo, al posto di aux visto che non è digitale..).
Ed ora la parte soggettiva, mi piace ascoltare ad occhi chiusi, sentire le emozioni immaginarmi il cantante che canta poco alla mia sinistra e la chitarra dietro di lui..e nonostante l'ampli attuale ho cominciato a sentire le differenze rispetto a prima ed è ora, credo (a voi l'ardua sentenza), di concedermi un ampli opportuno.
Purtroppo ascolto un po' di tutto, impazzisco per november rain della quale da poco ho percepito il "carion" in fondo a sx durante l'assolo finale, mi pace la voce della Pausini, quella di Elisa e di Giorgia, quando studio sento (..non ascolto) musica classica come mozart, a volte mi distendo a pensare sui ritmi dei green day o degli offspring come moolto di rado (lo metto ma potete ignorarlo) non disdegno un po' di hip-hop. Anche se l'ultimo disco l'ho sentito poco, mi chiudo un po' a volte coi negramaro e adoro i cranberries.
Ed infine la richiesta, non vorrei spendere più di 400 euro e (ovviamente) mi piacerebbe molto spenderne di meno (la sindrome da compratore è sempre in agguato ed inevitabile anche se comica: "..vorrei tutto al meglio e "gratis" è troppo caro.."), vorrei poter avere un volume piu decente (non mi fido ad alzare più di 24 su 36 per paura di rovinare le casse e poi comunque dubito servirebbe..e non è proprio un volume adeguato), sarebbe bello avere un on off, volume, e ingressi (mi basta cd e aux, non credo acquisterò vinili e le mc non so nemmeno più dove sono) e poi basta in quanto toni etc non me ne faccio nulla e non li ho mai usati; l'unz unz non mi piace quindi esaltare i bassi non mi interessa, mi piace sentire gli strumenti che suonano immaginandoli davanti a me e rabbrividire quando esplode una chitarra, rimasta repressa, poco prima di un disperato "you are not the only one".
Che ne pensate\pensi? Troppo vago? Sento che il tutto può darmi di più ma non sono esperto in terminologie caldo, distorto, dinamico..né tantomeno in componentistica..ho letto un po' ma non ci ho capito molto..crdedo quì sia solo esperienza, spero comunque possa andare come descrizione.
grazie mille (boia...ho scritto per un ora..avrete pazienza di leggere tutto?!)
Ciao e grazie,
Corrado - E-mail: powerdork (at) gmail.com

LC
Caro Corrado,
sarà che sono appena uscito dala pausa festiva, un po' rintemprato, sarà che ripongo molta fiducia nell'essermi lasciato alle spalle un terribile 2008 ma eccomi qui a sciropparmi la prima mail chilometrica dell'anno. Sintesi, ragazzi, sintesi!!! Cerchiamo di risparmiare anche sui bit :-)
Penso che tu possa ascoltare molto meglio rispetto a quanto non faccia ora, acquistando un ampli integrato di qualità ragionevole. Con la cifra stanziata, nel nuovo, si compra già benino, nell'usato ci sarebbe di che divertirsi. Sto pensando ad un classico integrato dei marchi NAD, Rotel, Arcam, Rega, Audio Analogue, ad esempio. NAD C315 e Rotel RA04 sarebbero due candidati ideali nel caso volessi rischiare di meno e decidessi di non considerare l'usato. Hanno entrambi 40 watt per canale (più che sufficienti visti i diffusori e la stanza) e costano meno di 400 €. Coi soldi che potresti risparmiare, visto che il budget è di 500 €, potresti fare un pensierino ad un futuro upgrade della sorgente. Conosco bene il tuo lettore CD e, con il nuovo ampli, si trasformerebbe in vero collo di bottiglia per il tuo impianto. Non è comunque una decisione da prendere subito, a meno che non riesca a trovare una buona occasione per un ampli usato che ti possa far risparmiare la cifra sufficiente per acquistare, ad esempio, un multilettore Oppo (circa 200 €, nuovo) che farebbe a fettine il tuo onestissimo Technics.
Per ora, comunque, concentrati sull'amplificatore. Dovessi decidere per l'usato, fai una ricerca in rete e, se vuoi, sentiamoci di nuovo per esaminare una lista di possibili candidati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre per TA 10.1
Ciao Lucio, apprezzo la tua franchezza, ma forse mi sono semplicemente espresso male; perdonami il tempo per la risposta, ma mi son deciso ad acquistare il nanerottolo della Trends Audio alimentarlo con uno Zetagi da 5 ampere e fidarmi un po' del mio orecchio per giudicare.
Quelle casse mi piacciono, e con il Trends Audio TA10.1 mi piacciono ancor di più! Ho trovato finalmente la quadra per il rivestimento con fonoassorbente all'interno dei diffusori monovia e sono più che soddisfatto del suono che ho ottenuto; rispetto al marantz 7200 + sonus faber parva noto la separazione degli strumenti e il posizionamento dei vari elementi nel palcoscenico virtuale; sorprendente è la bellezza e la presenza delle voci femminili; la Baez, la Joplin e Ani di Franco fanno ora rabbrividire e sembra di averle lì davanti, dai dischi dei Pink Floyd emergono dettagli a me sconosciuti fino a poco tempo fa.. la chitarra è quanto mai "reale".
Insomma, questi diffusori assieme al TA 10.1 mi hanno proiettato in un'altra dimensione di ascolto. L'unico genere in cui l'accoppiata "a basso costo" sfigura è sulla musica classica, dove la linearità delle Parva è semplicemente deliziosa e il Marantz se la cava egregiamente. Sono anche un grande fan dei vinili, ho da poco acquistato un Cambridge Audio 640P, bypassando quindi il phono del marantz e andando poi sul Ta10.1; in aggiunta ho modificato il mio Garrard Zero SB, come da tue indicazioni...e l'ascolto del vinile ha fatto un salto di qualità ancor più impressionante.
Posso dirmi più che soddisfatto del mio impianto ora e godermi appieno la musica! ma c'è un ultimo "ma" da sciogliere prima di giungere alla pace dei sensi...
Il TA10.1 ha un solo ingresso, purtroppo; mi accorgo che a breve consumerò gli attacchi RCA a furia di cambiare cavi.. mi piacerebbe avere un selettore di ingressi o un bel preamplificatore di qualità, che non tolga nulla al dettaglio ed al palcoscenico virtuale del TA10.1, semmai un po' più di delicatezza nel suono non guasterebbe, ma non è necessaria.
Come sorgenti ho: giradischi+CA640P, lettore cd Marantz 5400ose, dac usb UD-10 dal PC e volendo il tuner, ma quello potrei lasciarlo collegato al marantz. Come budget non posso sforare i 1000 euro ma, viste le piacevoli sorprese che riserva l'hifi di questi anni, non mi stupirei di acquistare anche per 200-300 euro un pre raffinato! il controllo remoto del volume, per concludere, non è un must.
Ho visto un pre box della pro-ject a 200 euro, ma ha 2 ingressi solamente (ne gradirei 3) e non ne consoco le qualità sonore; inoltre per lo stadio phono sono già a posto e più che soddisfatto.
La pro-ject vende anche per 150 euro un selettore di ingressi che lavora in sintonia con il piccolo pre appena menzionato; mi spaventa però il percorso infinito che il segnale dovrà fare prima di arrivare al mio finale, non vorrei che passando per elettroniche, terminazioni e cavi di diversa tipologia si vada a perdere qualità di segnale; Inoltre per alimentare il tutto avrei bisogno di una ciabatta con un'infinità di spazi.
Il T-Preamp TCC TC-754, perdonami, penso che per quanto "buono" sia di qualità decisamente inferiore e che possa "rovinare" quel finalmente ottimo suono che, dopo tanto tempo e sperimentazioni, credo di aver trovato.
Perdonami se sono stato eccessivamente prolisso, ma ritengo di aver raggiunto un livello ottimo e la cura del particolare e del cesello necessaria, richiedono spiegazioni esaustive.
Cosa suggeriresti?
Grazie ancora,
Lorenzo - E-mail: lorenzo.garavaglia (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo,
sono contento che alla fine sia riuscito a farti piacere i tuoi monovia :-) Continuo a pensare che due impianti siano un'aberrazione: uno per la classica ed uno per tutto il resto...significa che né l'uno né l'altro vanno bene. Un buon impianto deve suonare tutto...se non lo fa, significa che non è fedele. Spero apprezzerai ancora una volta la mia franchezza. Ciò premesso (non era un rimprovero, solo un'osservazione generale) credo che vendendo TUTTO ed acquistando un paio di casse (migliori delle due che possiedi) ed un singolo integrato stereo, di buona potenza e con vari ingressi, potresti ascoltare molto meglio di così.
Tuttavia, visto che mi chiedi consiglio per l'acquisto dell'ennesimo scatolotto, non mi sottrarrò al mio compito :-)
Per la cifra che hai stanziato ci sono varie possibilità, sia tra i pre attivi che tra quelli passivi. Nella prima categoria puoi fare un pensierino al
KingRex Preamp. Attualmente ha due ingressi, ma è in uscita una versione migliorata con 4 ingressi. Ci sarebbe anche il P8 di NuForce. Nella seconda categoria trovi il Promitheus Audio a trasformatori, che dispone di ben 4 ingressi. Nell'usato, poi, potresti trovare tanti altri apparecchi meritevoli, sia attivi che passivi. Pensavo però che con un piccolo sforzo in più e magari vendendo il TA 10.1, potresti acquistare, usato, un integrato NuForce IA7 che ormai si trova, in Italia, per cifre inferiori ai 700 €. All'estero non è impossibile trovarlo a cifre ancor più basse. Con un tale amplificatore potrebbe essere che le tue Parva rinascano a nuova vita, obbligandoti a disfarti di tutto il surplus e così chiudiamo il cerchio e torniamo alla prima riga di questa mia risposta.
Qualche possibilità te l'ho indicata, ora sta a te fare le tue valutazioni e prendere una decisione. La proliferazione delle "scatole" in casa raramente è, comunque, un buon segno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto (valvole per Klipsch)
Caro direttore, ormai da circa due anni leggo incessantemente la sua rubrica, quindi è come se la conoscessi da tempo, mi sembra inutile seppur doveroso farle tantissimi complimenti a lei e alle persone come lei che permettono a tutti grazie alla magia di internet di capirne un po' di più sul questo mondo affascinante dell'audio di qualità.
Premesso tutto ciò, arrivo al dunque. Mi accingo finalmente a comprare il mio primo impianto hifi, e come da suo consiglio vado ovunque ci sia la possibilità di ascoltare, e dopo circa 6 mesi di ascolto di letture di riviste specializzate ma soprattutto grazie ai suoi consigli reperiti via internet, decido di comprare delle meravigliose Klipsch rf 62 usate da 6 mesi e ancora in garanzia per oltre un anno, immacolate mi creda, pagate 450€.
Attualmente sono collegate ad un vecchio amplificatore, uno Scott A420 anni 80 di mio padre (sono un ragazzo di 28 anni). Vorrei da lei qualche consiglio sul tipo di amplificatore da accoppiare alle Klipsch in questione. Premetto che io ascolto tutti i tipi di musica e che ho già costruito i cavi di alimentazione e di segnale.
Ho una piccola stanza che uso solo per ascoltare musica e per rilassarmi, di circa 33 mq stretta e lunga 8x3.8. Ho letto la sua recensione e poi ascoltato il Nimis Sintesys 15+15W e devo dire che mi è piaciuto molto il suo suono in abbinamento con le Klipsch. La cifra a mia disposizione è 550€ avrei anche la possibilità di acquistare un Nimis ancora in garanzia fino a fine 2009 su ebay (usato). Che ne dice?
In alternativa ho pensato ad un Nad 320bee ma non vorrei rendere il suono metallico e graffiante io amo un tipo di suono più caldo e aperto, piuttosto che troppo preciso e senza anima. Purtroppo uso come lettore cd/dvd della Kiss il dp450 poichè mi consente di ascoltare dvd oltre che cd. So benissimo che va sostituito e per questo chiedo consiglio a lei, la cifra che posso spendere è circa 350€. Vorrei chiederle tantissime cose ma mi rendo conto che non è possibile porle tutte insieme e quindi mi fermo qui.
Mi scusi se mi sono dilungato troppo è la prima volta che le scrivo, non so neanche se devo scriverle mandandole una e-mail o se prima devo registrarmi da qualche parte. Sicuramente dimentico qualcosa, comunque grazie a nome di tutti quelli che come me partendo da zero oggi riescono a comprendere meglio questo mondo affascinante e pieno di emozioni.
Con ammirazione,
Fabio - E-mail: calamonaci.fabio (at) tiscali.it

LC
Caro Fabio,
non ho niente in contrario sul Nimis, soprattutto in virtù del fatto che tu l'abbia già ascoltato e positivamente valutato coi tuoi diffusori. Tenendo conto del tipo di suono che sembra tu prediliga, l'approccio morbido e suadente del Nimis dovrebbe fare al caso tuo. Starei un po' attento sull'acquisto di un ampli a valvole usato, per l'incognita sul consumo delle valvole. Come dice Jim Smith nel libro
Get better sound che ho recensito qualche settimana fa, le valvole cominciano ad invecchiare sin dal primo giorno nel quale si accendono :-)
Jim sostiene che tutte le valvole, potenza, segnale o rettificatrici, cominciano a suonare peggio già dopo sei mesi di vita ed aggiunge che i vantaggi nel sostituire le valvole con altri modelli dichiarati "migliori" consistono nel semplice fatto di aver rimpiazzato valvole vecchie con valvole nuove. Il motivo per il quale molti audiofili non si accorgono del degrado è perché questo avviene in maniera lenta e sottile. Per accertarsene, infatti, suggerisce di sostituire le valvole, con altre identiche, anche dopo solo 6-9 mesi di utilizzo.
Non voglio scoraggiarti, ma solo metterti in guardia sull'acquisto di apparecchi valvolari usati.
Ci sono tante altre possibilità, nel nuovo, ad esempio lo Yarland M34, un ampli integrato a valvole più potente del Nimis (circa 35 watt per canale) e che costa, nuovo, 545 €. E' un prodotto molto valido dal punto di vista sonoro, carino a vedersi, ben rifinito e regolarmente distribuito in Italia dalla AAAVT.
Per quanto riguarda la sorgente, visto il budget e la tua necessità di ascoltare sia DVD che CD ti consiglio senz'altro un lettore multimediale Oppo DV-980H, che costa meno di 200 € e che si sta conquistando i favori di una larga parte del mondo audiophile, tendenzialmente sempre molto scettico ad accettare prodotti di così basso costo. Noi recensimmo molto favorevolmente il predecessore, il modello DV970, quando ancora non ne parlava nessuno in Italia e presto pubblicheremo la prova dei modelli più recenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo giradischi
Egregio Lucio Cadeddu, da qualche mese ho trovato il vostro sito e mi sono iscritto alla ML. Ebbene, il mio problema attuale è quello di dotare il mio impianto di un "Giradischi". Ho avuto molte risposte alle mie domande sulla ML. Vorrei solo chiedere, viste le specifiche dell'impianto di cui sono riuscito dopo lunghi anni a dotarmi (sono un classe 1946) un tuo consiglio su cosa acquistare per non avere una "caduta" di qualità generale, nel senso che non vorrei accendere il giradischi e sentire "peggio" di come sento ora.
Il mio impianto attualmente è formato da:

Dato che il mio ambiente di ascolto è molto irregolare (un interrato a forma di "L" in cui l'impianto è posto nella parte corta della "L" e non ho assolutamente più spazio per installare un "Giradischi" e dovrei quindi dotarmi di una mensola a muro su cui poggiarlo.
Tutto ciò premesso, aggiungendo che non ho alcuna pratica di "tweeking" e non conosco nessun tecnico che possa eventualmente aiutarmi nella formattazione del tutto (tranne forse un negoziante di Roma), cosa potrei prendere in considerazione per l'acquisto di un giradischi, testina MC, pre-phono????
Grazie! Buon Anno in Musica! e forza TNT!!!
Francesco - E-mail: f.re1946 (at) tin.it

LC
Caro Francesco,
non indichi un budget di massima per le tue esigenze perché probabilmente non hai idea di che cifra sia necessaria per raggiungere un livello confrontabile a quello attuale con la tua sorgente digitale. Vista la mensola a muro che, per inciso, è un'ottima soluzione comunque e visto che non vuoi avere problemi di regolazioni e settaggi macchinosi io ti consiglio di andare sul sicuro rivolgendoti ad un trittico Rega: base giradischi, braccio e testina. Questi tre componenti si interfacciano alla perfezione e ti evitano persino il problema della dimatura della testina, visto il fissaggio a tre viti in posizione obbligata. Il telaio rigido poi non necessita di regolazioni ballerine e l'accoppiamento dinamico braccio/testina è già ideale. Potresti orientarti verso una combinazione Rega P5 + RB700 + Elys2, che costa intorno ai 1800 €. Un po' più sotto potresti considerare il P3-24, sempre con testina Elys 2 e braccio RB301, un'evoluzione del famoso RB300. Un po' più sopra invece trovi il P7, con lo stesso braccio del P5 ma con testina Exact 2...e si arriva già ad oltre 3000 €.
Secondo me il compromesso ideale per le tue esigenze è comunque il P5.
Come pre fono potresti considerare il Rega Fono (meno di 400 €), tanto per non sbagliare, oppure dotare il tuo pre Wakonda della scheda phono originale Linn che dovrebbe ancora essere disponibile. In questo modo ti eviteresti un cavo di segnale ed un cavo d'alimentazione in più.
Dovesse esserti impossibile reperire materiale Rega, prova a valutare qualche giradischi a telaio rigido di ProJect e Clearaudio, anche questi vengono spesso venduti in "bundle" con braccio e testina premontati e pre-tarati.
Infine, una nota a margine: molto del risultato finale dipende dalla qualità dei dischi: se la tua collezione fosse vecchia e magari suonata spesso con un giradischi di qualità incerta potresti restare deluso dal suono del nuovo giradischi. Per ascoltare bene il vinile...serve un buon vinile! Sembrerà ovvio ma ti assicuro che non è così, basta vedere quanti mi scrivono nella speranza di sentire chissà quali suoni raffinati suonando dischi malconci di tanti anni fa. Il vinile può anche essere molto "bello" ma se trattato male diventa veramente inascoltabile.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Digitale o analogico?
Buongiorno gentile Sig. Lucio,
non ti scrivo da almeno 7 anni ma la passione audiofila non è mai scomparsa anzi devo ammettere che sta aumentando, la domandona sarebbe se valesse ancora la pena nel 2009, di comprarmi un bel Rega Planar 3 che troverei a prezzi non altissimi invece di investire una fortuna nel cambiare il mio stupendo Audio Note cdt zero e dac 1 x in un Eletrocompaniet emc 1 usato. L'idea è scaturita dalla scomparsa... sigh sigh del mio dac audio note che si è spento e non si è piu riacceso, ora dovrò spedirlo in assistenza a Bari (serve l'assistenza specializzata o basta un elettronico di fiducià???).
Nel frattempo ho visto che la tendenza di produrre i dischi in vinile è aumentata, ho trovato Miles davis John Coltrane, Pat Metheny, Cold Play l'ultimo!!Amy Winhouse etc
Nel senso ho già 300 cd a casa ma forse una decina sono quelli che meritano un ascolto, quindi anche averne solamente 10 dischi in vinile ma seri penso non sia così grave, ma il dubbio che mi ritrovi a riascoltare sempre lo stesso, mi lascia un po' perplesso, quindi chiedo consiglio.
Grazie,
Giulio - E-mail: giuliogiaiotti (at) yahoo.com

LC
Caro Giulio,
come ho sempre detto, iniziare da zero con il vinile OGGI non ha ancora molto senso. E' vero che è più facile da reperire, anche i nuovi artisti stanno stampando LP e sono tantissime le ristampe di classici del passato, però quale dovrebbe essere il senso di tutto questo? Acquistare un giradischi perché fa tanto "audiofilo"? O perché si è davvero convinti - per averlo sperimentato di persona - che suoni meglio del digitale? Non so, a me sembra un'inutile rincorsa al mezzo piuttosto che al fine.
Mi preoccupa molto, a proposito, il fatto che su 300 CD tu ne dichiari "ascoltabili" solo 10. E gli altri 290 allora? Non li ascolti perché la Musica che contengono non ti piace (ma allora perché comprarli?) o perché suonano male? Io non tengo il conto di quanti CD o LP possegga, sono certamente molte centinaia, ma non nego che quando decido di ascoltare qualcosa la qualità della registrazione è l'ultima delle mie preoccupazioni...a meno che non debba fare delle prove d'ascolto per recensire qualche apparecchio. Pensa che non tanti mesi fa ho rispolverato il primo disco dei Ramones che tutto è tranne che ben inciso. Anzi, suona davvero male, però che godimento nell'ascoltarlo!
Fossi in te farei riparare il DAC Audio Note (prova a sentire l'assistenza ufficiale, prima) e la cifra per il giradischi la destinerei all'acquisto di nuovi CD, così da aumentare di qualche unità quella tristissima decina che "merita un ascolto" :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli e casse con 2500 €
Gentile direttore, vorrei chiedere un suo parere e, ancor più, un suo prezioso consiglio, riguardo all'impianto che vorrei creare.
AMBIENTE: l'ascolto avviene in una sala mediamente ammobiliata di quasi 33 mq.
MUSICA ASCOLTATA: sopratutto rock, blues, reggae, cantautori (De Andrè su tutti) e solo raramente musica classica e jazz (mai hard rock e heavvy metal).
SORGENTE: lettore CD Harman Kardon HD 970 (mosso attualmente dal mio piccolo T-Amp con due casse Technics poco affidabili).
BUDGET: non posso superare i 2.500 € compresa la cavetteria.
Il dubbio è tra i seguenti DIFFUSORI:

Ascoltati tutti con un Rotel RA-05, con un suono che mi è molto piaciuto.
Per l'AMPLI INTEGRATO, almeno 40+40 W con ingresso phono (per comodità, se no ci penserò poi con un pre dedicato), un ingresso per la cuffia (per ascolti notturni con bimbe addormentate) e che non suoni "impastato" (impressione ad es. datami da un Aeron A160): Ho scartato Primare I21 (€ 1.050) e Naim Nait 5i (€ 1.250) per il prezzo oltre i 1.000 € (a meno di sue caldissime raccomandazioni) e l'accoppiata King Rex pre e finale (€ 750 circa) (la recensione del pre su TNT mi stuzzicava tantissimo perché insieme sembrerebbero avere le doti che preferisco) per i soli 2 ingressi (me ne servono almeno 3) oltre che per la potenza limitata (anche se problematica forse solo per Dynaudio).
Le mie DOMANDE (considerando che futuri upgrade potranno riguardare solo le sorgenti).
  1. Tra le due Proac ho senz'altro preferito le 140 ma ho il timore riguardo all'ampiezza del mio ambiente: sarà sufficiente?
  2. Tra i diffusori provati, purtroppo in ambienti diversi, ho trovato in tutti un gran piacere d'ascolto: qual è il suo parere in proposito?
  3. Tra gli amplificatori citati quale le sembra il più musicale, dolce con bei bassi definiti e medi e alti corretti?
  4. Quale le sembra l'accoppiata migliore e, soprattutto, che cavi abbinare?
Infine un dubbio: la musica in formati compressi è una realtà con la quale viviamo e conviviamo; utilizzare quindi uno Squeezebox o un Teac Wap 4500 o 5000 o similare per leggere quanto abbiamo su disco fisso e buttarlo nel nostro ampli (magari sfruttando il DAC del lettore CD o altro dedicato) pensa potrebbe dare un po' di dignità a questi formati?
Ringraziandola per la pazienza, la cortesia, le sue critiche, puntuali e costruttive, e la coinvolgente passione di cui ci fa partecipi, le faccio i migliori auguri di Buon Natale e di un sereno e "pimpante" nuovo anno.
Fabrizio - E-mail: far.play (at) alice.it

LC
Caro Fabrizio,
per quanto riguarda i diffusori non vedo alcun problema a scegliere le Studio 140, l'ambiente è grande e l'impostazione sonora sembra vicina a quella che tu prediligi. L'amplificazione sarebbe leggermente sproporzionata, dal punto di vista qualitativo ma, in fondo, meglio prendere i migliori diffusori che ci si può permettere, per il resto l'upgrade è più semplice, nel caso se ne presentasse la necessità. Tra gli ampli citati la mia preferenza va senz'altro al Rotel RA 1062, ma anche il NAD 352 dovrebbe andar bene. Il primo dovrebbe controbilanciare bene il suono delle Studio 140, il secondo potrebbe invece assecondarle un po'. Diciamo che tutto dipende da come suona la tua stanza (se assorbente o riflettente) ed anche dal tuo gusto personale (suono più preciso ed analitico contro suono tendenzialmente più morbido).
Vedi se ti riesce di ascoltare quelle casse con uno di questi due amplificatori. Per i cavi non mi porrei troppi problemi, senti cosa ti propone il negozio dove acquisti l'ampli o le casse.
Infine, per la Musica in formato compresso non ho molto da dire: non è HiFi e, se certamente può essere migliorata, non ha ragion di esistere soprattutto oggi che le capacità su HD sono diventate immense ed esistono - anche online - formati lossless (tipo FLAC) che non causano perdita di qualità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Evoluzione di un impianto attorno ad un PCserver Audio-Video e voglia di stereofonia
Egregio Direttore,
innanzi tutto i miei più sentiti complimenti per il Vostro costante lavoro di analisi e coinvolgimento all'Alta Fedeltà musicale di neofiti e appassionati di vecchia data! Attualmente il mio impianto si compone di:

Probabilmente questo tipo di impianto non è un impianto audio standard e va sicuramente persa la magia e l'emozione di inserire un CD nel lettore e sentire le magiche note fuoriuscire dal proprio amplificatore, ma permette di risolvere svariati problemi diciamo "logistici". Ma a questo punto iniziano i dubbi e la voglia di migliorare che di seguito esprimo.
La PS3, pur utilizzando l'uscita ottica, danneggia la qualità musicale? L'Onkyo suddetto, per quanto "decente" dal punto di vista dell'ascolto stereo, è accettabile per la voglia di "Real-Stereo"?
Leggendo sia la vostra recensione che alcuni forum e prove in internet, ho riscoperto il mio T-Amp (che giaceva dimenticato all'interno di un cassetto) e devo dire che provando a collegarlo in maniera "volante" si dimostra frizzante e più adatto all'approccio musicale del mio Onkyo. Ma qui partono le dolenti note, come collegarlo per sfruttare l'archivio CD sul Server?
L'Onkyo infatti non dispone di uscite preamplificate, al massimo si potrebbe sfruttare la linea Tape-Out, che però non gestisce la parte digitale; né la PS3 è dotata di uscite analogiche (se non togliendo l'uscita ottica digitale). Attualmente per le prove d'ascolto ho utilizzato la presa cuffie (che però comporta rumore) e che direi non è il massimo come qualità!
Inoltre ho messo gli occhi sul piccolo Trends Audio TA 10.1, che appare come un notevole miglioramento del vecchio T-Amp, come evidenziato anche dalla vostra recensione.
La voglia di un ascolto "real stereo" è tanta e quindi sto valutando la possibilità d'acquisto del piccolo TA 10.1, probabilmente affiancato dal Squeezebox della Logitech (ex SlimDevice) delle cui qualità audio tanto bene si parla e che potrebbe gestire la mia collezione digitale essendo in grado di "leggere" direttamente i files FLAC; utlizzando il buon vecchio Onkyo solo per la visione di Blu-Ray e DVD con il buon vecchio metodo del cambio delle banane dietro ai diffusori a seconda del'amplificatore in uso.
E' grazie a TNT-Audio ed alle sue informazioni che mi è tornata la voglia di "evolvere" pertanto gradirei conoscere la sua opinione sul sistema che intendo realizzare.
La ringrazio sentitamente per l'interessamento.
Cordiali saluti,
Giancarlo - E-mail: giancarlo.massari (at) gmail.com

LC
Caro Giancarlo,
volendo davvero sentir bene in stereofonia, l'ampli Onkyo lo lascerei da parte, in tutta sincerità. Una possibile soluzione che ti consentirebbe di ascoltare meglio anche i tuoi files su HD potrebbe essere un oggettino come il NuForce Icon che è sia DAC USB che amplificatore in classe D. Può inoltre accettare ingressi linea sia attraverso una coppia di RCA standard, sia via un ingresso minijack. Ha una decina di watt di uscita e suona sensibilmente più forte (e molto meglio) di un T-Amp standard. Ha persino un'uscita cuffia amplificata. Costa circa 200 €, una prova dettagliata apparirà presto su queste pagine.
Per quanto riguarda la PS3 non vedo niente di male ad utilizzarla come meccanica di lettura, diversi audiofili utilizzano le varie PS anche come lettori CD (presto qualcosa anche qui su TNT-Audio!). In generale, e scusate se insisto sempre sullo stesso tasto, vedrei meglio una semplificazione di tutto l'impianto, eradicando la parte HT (i films si godono meglio con un buon audio 2 canali piuttosto che con un 5.1 scadente), un solo amplificatore, una sola coppia di casse ed una sorgente: lo stesso PC può funzionare come server audio, cosa che peraltro già utilizzi con soddisfazione. Tra l'altro, non capisco perché far suonare i CD alla PS3 collegata al DAC interno all'Onkyo quando puoi riversarli su HD direttamente dal CD drive del tuo PC. Meglio poche cose, ma buone, che tante così così. Facci un pensierino.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Salve Direttore,
Non so se si ricorda di me, le avevo scritto più volte riguardo il mio giradischi Marantz che aveva un problema di distorsione a fine disco. L'avevo tarato con la mia dima SME solo al punto 6,6 e non avevo risolto il problema. Ho stampato la
dima che è presente nel sito TNT-Audio, ho tarato lo stilo in tutti e due i punti e il problema è risolto.
Certo con alcuni dischi diciamo che "perde fedeltà a fine disco" ma a volte sono anche le stampe e il pressaggio. Comunque mi capita molto spesso di acquistare dischi di seconda mano e so che quando gracchiano dipende anche da loro.
Non ho comprato la testina Grado che lei mi aveva consigliato perchè a Salerno non l'ho trovata. Ho acquistato la famosa AUDIOTECHNICA AT3600(AT91) e tutto è ok lo stesso. Per i miei 16 anni mi va bene così.
Le volevo chiedere una curiosità: ho una ELAC STS 255 del 1976 nuova, l'ho provata su un altro mio piatto, ma ha un suono cupo, è come se la frequenza fosse tagliata, il tizio che me l'ha venduta l'aveva in negozio da allora. Ora mi chiedo sono le ELAC che sono così o il giradischi dove l'ho montata non è adatto?
P.S. Le puntine leggermente storte si possono recuperare?
GRAZIE MILLE PER AVERMI AIUTATO A RISOLVERE QUESTO PROBLEMA BUONE FESTE E AUGURI.
Francesco - E-mail: francesco.casoni (at) hotmail.it

LC
Caro Francesco,
mi piace iniziare questa sezione della Rubrica della Posta del 2009 con la lettera di un sedicenne che non solo scopre le gioie (e i dolori) dell'analogico ma che, grazie alla nostra dima gratuita, risolve un problema "classico" che puntualmente torna a far capolino su questa Rubrica. Adesso pensa a goderti i tuoi LP!
La testina Elac degli anni '70 che hai provato potrebbe essere semplicemente "vecchia": tieni conto che la sospensione del cantilever (il piccolo braccetto cui è attaccata la puntina di lettura) è realizzata con materiali gommosi: dopo 30 anni di vita è altamente probabile che questo materiale si sia indurito a tal punto da limitare fortemente la risposta in frequenza della testina. Ancora, potrebbe essere che i magneti interni non siano più quelli di allora, magari la testina è rimasta esposta a campi magnetici forti oppure le parti interne sono ossidate. Esistono degli stili di ricambio nuovi ma, in tutta franchezza, direi che non ne vale la pena. Le ELAC sono in generale ottime testine ma questa è evidentemente danneggiata.
Infine, per quanto riguarda il recupero di un cantilever storto, io sconsiglierei: anche se visivamente ti potrà sembrare riallineato, in realtà è quasi impossibile che lo sia. Tieni conto che le testine sono strumenti di altissima precisione, non si possono "aggiustare" ad occhio nudo. Ci si potrebbe rivolgere ad uno specialista riparatore, ma solo se il valore della testina giustificasse un tale intervento, tipicamente piuttosto costoso. Meglio sostituire lo stilo, se si può.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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