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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Problema di compatibilità tra Virtue One e stadio pre-phono del TCC TC 754?
  2. Posizionamento diffusori
  3. Upgrade di primo impianto
  4. Piedini antivibrazione Tucano + cuscini
  5. Per Janus!
  6. Lettore CD a valvole?
  7. Nuovo lettore CD
  8. Causa regalo...
  9. Scythe SDA-1000
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Problema di compatibilità tra Virtue One e stadio pre-phono del TCC TC 754?
Ciao Lucio!
Mi presento: sono Dino, ho 29 anni e sono un assiduo lettore della vostra rivista on-line. Complimenti per il lavoro che svolgi da anni con meticolosità e pazienza, avvicinando progressivamente gente al mondo dell'audiofilia, aiutandola a ragionare prima di agire.Grazie al vostro sito, che ho scoperto grazie ad un mio caro amico, e alla ormai storica recensione del T-Amp ho riscoperto la passione per l'audio domestico, e sono stato invogliato ad allestire un impianto stereo discreto.
Da un paio di mesi ho deciso di sostituire il buon vecchio T-amp con il nuovo Virtue One, invogliato dalla potenza maggiore che possiede e della quale necessitavo, visto il mio ambiente d'ascolto di circa 50 mq. Il mio impianto attuale è composto da:

Una volta arrivato il Virtue One, l'ho subito collegato al TCC TC 754 che già possedevo, vista la mia necessità di più uscite e di uno stadio pre-phono al quale collegare il Pro-ject Perspective. Ho settato il volume del Virtue a 3/4 come consigliato dal sito della Virtue Audio ed ho iniziato a regolare il volume dal pre. Usando come sorgente il CD Marantz SA7001 le migliorie apportate dal Virtue sono state subito evidenti, sia in termini di scena, che di profondità dei bassi che di potenza.
Lo stesso non è capitato usando come sorgente il Pro-Ject Perspestive: ne è venuto fuori un suono fastidioso ed orribile, con bassi iper-compressi, movimento conseguente dei woofer ed una sensazione di confusione e impastamento tra i vari strumenti. Ho subito pensato che potesse dipendere dal giradischi, ma dopo ripetute prove di settaggi diversi del braccio in termini di peso e dopo aver verificato che la testina fosse a posto, ho capito che non era lui il colpevole.
Ho provato il Perspective sia con le molle bloccate che con le molle aperte, usandolo come flottante, ma il problema non si è risolto. Mi sono quindi documentato sull'argomento, e ho comprato 2 filtri subsonici della McManthom per attenuare il movimento dei woofer, visto che né il Virtue né il TCC ne sono dotati; ho provato ad inserirli una volta prima del pre e successivamente prima dell'ampli. Credevo di poter risolvere così il problema, convinto di averci preso stavolta, ma purtroppo non è stato così: movimento dei woofer attenuato ma sensazione di confusione e compressione sui bassi ancora erano presenti. Per di più ho collegato il Pro-Ject Perspective di un mio amico all'impianto, ed il problema era lo stesso lì.
A questo punto ho provato a ricollegare al posto del Virtue il vecchio T-amp come prova del 9: TUTTI I PROBLEMI STAVOLTA ERANO SCOMPARSI!!! Tutto magicamente a posto! E questo mi ha messo profondamente in confusione...Adesso non so davvero come muovermi, e di certo non voglio rinunciare né al Pro-Ject né al Virtue One, visto il suono che entrambi, per adesso singolarmente, esprimono.
Avrei voluto effettuare una prova settando il Virtue come finale puro, spostando i jumpers, ma purtroppo non è un'operazione alla mia portata :-))...
Forse che Virtue One e stadio pre-phono del TCC TC 754 non sono compatibili?! Dovrei provare con un altro pre-phono (penso al Black Cube Statement), aggiungendo al Virtue un selettore di ingressi, o comprare un altro tipo di preamplificatore (penso al Rotel RC-06, al NAD C162 o al C165 BEE)?
Per di più, collegando il lettore CD direttamente al Virtue, ho notato un certo miglioramento del suono sia in termini di scena che in termini di pulizia. Aiuto Lucio! Credo di aver effettuato tutte le prove alla mia portata prima di scriverti, e soprattutto non so più che pesci prendere...
Non voglio però rinunciare alla mia passione per il vinile, altro amore che mi ha avvicinato all'audiofilia.
Scusa se sono stato troppo lungo, ma era l'unico modo per riuscire a descriverti tutto l'iter del problema...
Anche questi problemi, a mio modo di vedere, fanno parte dell'audiofilia e aiutano a capire.
Ad ogni modo, esistono audiofili felici, ed io mi sento uno di essi :-)
Sperando di essermi espresso con chiarezza, ti ringrazio anticipatamente per l'attenzione che gentilmente vorrai dedicarmi.
Saluti,
Dino - E-mail: bercucca (at) hotmail.com

LC
Caro Dino,
il fenomeno è abbastanza strano ed insolito, fa pensare ad una qualche interazione tra i due potenziometri di volume e/o qualche azione malefica di possibili interferenze EMI/RFI sempre presenti con amplificazioni in Classe D.
Hai provato con altri settaggi dei due controlli di volume? Ad esempio, prova a posizionare il volume del pre TCC al massimo e poi a regolare tutto con il potenziometro del Virtue! Hai provato ad allontanare fisicamente i due apparecchi quanto più possibile?
Nel caso non dovessi venirne a capo, ti consiglio un pre fono migliore (bene lo Statement!) abbinato ad un selettore di ingressi passivo. Qualora non dovessero piacerti le due "scatole" in più potresti optare per un buon pre usato, dotato di fono, di qualità superiore a quelli che hai individuato nel mercato del nuovo. I marchi sono più o meno gli stessi (NAD, Rotel, Cambridge) cui potresti aggiungere Audiolab, Linn e magari qualcosa di italiano, tipo Audio Analogue.
Non mancare di tenermi aggiornato, sono molto curioso,
Lucio Cadeddu

Posizionamento diffusori
Preg.mo Direttore,
sono un appassionato di Home Theatre e Hi Fi, quest'ultima passione mi è stata tramandata da mio Zio vecchio audiofilo...... 8 mesi fa ero partito a spron battuto per cercare un'accoppiata che soddisfacesse le mie esigenze comprando un sinto ampli per l'HT e un ampli e lettore CD separato per l'HiFi, collegando le uscite pre del sintoamplificatore agli ingressi dell'amplificatore stereo. Molti ampli lo permettono. Il mio budget è max 10.000€ non poco ma in realtà non moltissimo.
Avevo trovato dei diffusori che a me piacevano molto (Chario Ursa Major) ma poi è "naufragato" tutto quando mi sono scontrato con la dura realtà della mia stanza che dovrebbe accogliere il sistema (che potrebbe essere stato in sostanza il sistema Constellation di chario per HT e HiFi). Più persone mi hanno sconsigliato di spendere soldi perchè sarebbero sprecati nella stanza in questione, un salone di 35mq con soffitto in legno come da piantina allegata, l'ascolto è in posizione decentrata. In realtà ho fatto insieme a mio Zio delle prove con casse ESB LD 75 II ampli Kenwood a45 e il responso è stato positivissimo però quelle sono sistemi a cassa chiusa.....
Mi hanno consigliato tutti diffusori da stand tipo Monitor Audio GS10 (cosi da poter prendere i restanti componenti per il centrale e surround per l'HT) o Chario Delphinus. Non sò più che fare e mi demoralizza molto il fatto di dover usare per forza diffusori da stand per potergli dare più "aria" possibile intorno a causa dei condotti reflex.
Il mio problema è quindi innanzitutto scegliere i diffusori poi potrei decidere le elettroniche sapendo che prediligo diffusori olografici e non spettacolari che si potrebbero rivelare poi affaticanti e i generi musicali sono vari ma sopratutto Pop (Vasco Rossi, Raf...) Classica e non disdesgno musica da discoteca.
Mi scusi per la lunghezza della lettera, La ringrazio per la risposta.
Cristiano - E-mail: mandrelli.cristiano (at) tiscali.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Cristiano,
mi sorprende il fatto che "più persone" ti abbiano sconsigliato l'acquisto di quei diffusori, prediligendo al loro posto dei modelli da supporto. Continuo a ripetere che quello del bass-reflex vicino ai muri è un falso problema ma ormai tale leggenda metropolitana è così radicata che mi rendo conto di scrivere parole e buttarle al vento. Per far funzionare bene un condotto reflex bastano poche decine di centimetri di distanza dalla parete posteriore! Il problema della parete vicina, semmai, è un altro e si ripresenterebbe tale e quale con qualunque altra tipologia di diffusore, chiuso o reflex, da pavimento o da supporto: come scritto innumerevoli volte, la parete posteriore rinforza la gamma bassa e medio-bassa, sporcando al contempo quella medio-alta. Nel tuo caso, visto che sostieni di poter spostare in avanti i diffusori in fase di ascolto, non vedo quale possa essere il problema. C'è spazio a sufficienza tra diffusori e punto d'ascolto e, di più, l'ambente è grande, tanto da richiedere quasi obbligatoriamente dei diffusori "importanti".
La mia unica preoccupazione, invece, sarebbe la risposta acustica della stanza, che a giudicare dalla piantina sembra spoglia e vuota. Almeno un tappeto tra diffusori e punto d'ascolto ce lo dovrai mettere!
Per quanto mi riguarda, dunque, via libera all'acquisto di diffusori da pavimento bass-reflex, a patto di curare un po' l'acustica della stanza e di spostarli in posizioni d'ascolto più adatte quando serve (ripeto: questo vale per QUALUNQUE diffusore acquisteresti).
Storco un po' il naso all'idea dell'HT a tutti i costi: sarebbe meglio un buon impianto stereo, semplice e pulito, anche per la visione dei films. Ti consiglierei pertanto di acquistare inizialmente solo le casse anteriori, la sorgente e l'ampli stereo. Prova a vederci i films così, potrebbe dimostrarsi sufficiente. Il resto dell'attrezzatura HT si potrà aggiungere in un secondo momento, se davvero ne sentirai l'impellente necessità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade di primo impianto
Buonasera direttore, la leggo dal 2002 e grazie al'approccio innovativo e sincero che TNT-Audio ha sempre avuto nei confronti dell'hi fi (il sostenimento del vinile fin dalla metà degli anni 90, il tìTechnics 1200, l'aver introdotto il T->Amp al pubblico per primi, i file studio master nonchè la lotta al mostro di LOUDNESS) ho potuto sempre più rafforzare questa passione che mi porto dietro sin da bambino.
Tuttavia, essendo giovane e squattrinato (e drogato di musica ,almeno così dicono) ho messo circa 12 anni fa un setup povero e popolare (che all'epoca doveva sostituire l'acquisto di un altro compattone) e speso tutti i miei soldi in dischi (stampe giapponesi in larga parte).
La sorgente è invece molto più recente ed è stata poco usata; si tratta di un Technics sl ps7 a batteria virtuale, l'ampli è un Sony ta fe200 e le casse Technics sb cs65. Vorrei cambiare ampli e casse e tenere la sorgente almeno per il momento.
Mi piacerebbe conoscere un suo parere riguardo il mio lettore cd (se è pessimo lo distrugga pure). Posto che mi piacerebbe ricreare un suono molto arioso, cristallino e dettagliato (possibilmente senza dover rinunciare al resto dello spettro audio), avrei pensato di allacciare la sorgente con un Van den Hul d102mk3, per le casse (prediligo le torri di grandi dimensioni) Wharfedale Diamond 9.6 (o hanno un suono troppo caldo?) mentre per l'ampli posto il budget di 500 euro nel nuovo, brancolo nel buio.
Io ascolto veramente di tutto (drogato) e la mia stanza misura 6m per 5.
Sperando di non averla disgustata oltremodo col mio impianto, la saluto e colgo l'occasione per augurare a TNT-Audio un futuro meraviglioso.
Alfonso - E-mail: alfonsoippolito31 (at) yahoo.it

LC
Caro Alfonso,
concordo con te circa la necessità di pensare prima ad ampli e casse. La sorgente può tranquillamente stare al suo posto, è di sicuro l'anello meno debole dell'intera catena. In una stanza di 30 mq vedrei benissimo dei diffusori da pavimento come quelli che hai citato, possibili alternative potresti cercarle nei cataloghi Indiana Line, Klipsch e Monitor Audio, ad esempio, in generale tutte più aperte di Wharfedale. Cerca di spendere il più possibile sui diffusori, magari rinunciando a cavetteria "particolare", che potrai acquistare in un secondo momento, magari usata e/o autocostruita secondo qualche nostro
progetto facile facile ed a costo quasi-zero.
Come amplificazione, visto che utilizzi una sola sorgente, perché non pensare al Virtue Audio Virtue.One o al Two? Potresti risparmiare un po', visto che hai preventivato 500 euro per l'ampli, e destinare parte di quella cifra ad acquistare diffusori ancora migliori. Con diffusori da 90/91 dB ed un ampli da almeno 30 watt non dovresti avere problemi di pressione sonora insufficiente.
Qualora invece intendessi espandere il tuo impianto collegandoci più sorgenti e, magari, un giradischi, pensa in alternativa ad un integrato tipo Rotel, sia nuovo che usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Piedini antivibrazione Tucano + cuscini
Buongiorno,
non so se qualcuno li abbia già sperimentati prima, in ogni caso volevo segnalare l'esistenza di piedini antivibrazione che secondo me vanno davvero bene. Premetto che ho poca esperienza in materia di confronti e di comparazione tra vari sistemi audio, in pratica da quasi dieci anni ho il mio impianto, che ho un po' modificato secondo quanto consigliato da voi, ma per il resto non ho termini di paragone. Ad ogni modo credo che questi "cosini" lavorino bene.
Sono in realtà dei piedini prodotti dalla Tucano (almeno quelli che ho trovato io), si chiamano "Fresko gel" e sarebbero indicati come supporto per PC portatili con la funzione di rialzare il computer per consentirne così un raffreddamento più efficiente (in pratica con la stessa funzione dei rialzi in plastica ecc...).
Hanno dimensione circa analoga ai battiporta, forse un po' più bassi, con consistenza simile a quella delle caramelle gommose alla frutta (o di un budino un po' duro se si preferisce) e sono venduti in confezione da quattro pezzi al prezzo di circa una decina di euro la confezione, quindi circa 2.5 € l'uno (io li avevo trovati al Mediaword per 9.90 € la scatola in promozione).
Proprio per la loro consistenza gommosa e deformabile possono essere messi anche in numero superiore a 4 senza correre il rischio di far traballare l'impianto, ma sempre per questo purtroppo tendono a deformarsi in modo abbastanza pronunciato quando caricati. Sul mio impianto, formato da un lettore CD e un ampli abbastanza piccolini e leggeri, ho dovuto metterne 3 sotto il lettore CD e 5 sotto l'ampli per non farli schiacciare troppo, mentre sotto alle casse (B&W DM 301) ne ho messi 4 per ogni diffusore (e già così sono abbastanza spiattellati...).
Per quanto riguarda l'efficienza, devo dire che sono rimasto sorpreso come cambiando i battiporta che avevo sotto in precedenza ci sia stata una differenza udibile, soprattutto in precisione e sui bassi (le alte frequenze sinceramente non ho prestato molta attenzione, mea culpa). Dopo averli presi, infatti, mi stavo chiedendo se avessi fatto bene a spendere così tanto per una cosa che magari andava peggio dei buoni vecchi gommini battiporta (ne avevo presi comunque 4 confezioni per un totale di 40 €, mi sarebbe dispiaciuto fossero pure stati un "tarocco"!), invece dopo averli montati ho tirato un sospiro di sollievo.
Insomma, pur essendo un po' più costosi e meno ed "universali" dei battiporta (soprattutto perché, come detto in precendenza, risulta necessario metterne più di tre per non farli spiattellare e sempre per questa ragione, a meno di non volerne mettere una decina, risultano essere preclusi gli impianti molto grossi, anche se comunque non credo che su impianti di una certa caratura e prezzo si vada a ricorrere a soluzioni abbastanza economiche per togliere le vibrazioni ma ci si rivolga a punte coniche o cose molto più sofisticate e che fanno anche molta più "figura") devo dire che funzionano meglio.
Il mio consiglio per provare è prenderne solo una confezione e testarli sotto qualcosa di leggero, così se ho preso un abbaglio non faccio spendere un patrimonio ad altri (anche perché non è che sono proprio facilmente riutilizzabili diversamente...).

Volevo inoltre segnalare un'ultima cosa, che probabilmente sarà la scoperta dell'acqua calda, però funziona.
Per ragioni di spazio ho dovuto installare le mie casse su un ripiano di un mobile, in concomitanza con gli angoli di quest'ultimo, una posizione abbastanza infelice per risonanze acustiche. In pratica, soprattutto sulle frequenze basse le risonanze prodotte risultavano molto fatidiose, tant'è vero che provando a mettere la testa nello scaffale a fianco del diffusore si udiva un effetto tipo "cassa acustica", soprattutto sui bassi. Per provare a vedere se fosse possibile eliminare o almeno limitare il fenomeno ho provato a mettere dei cuscini (soluzione semplice, economica e facilmente reperibile in casa) dietro alle casse, soprattutto perché l'idea di rivestire tutto lo scaffale con gommapiuma o con chissà cosa per cercare di togliere le risonanze per poi scoprire che non serviva a nulla se non a peggiorare l'estetica del mobile non mi andava proprio.
Bene, devo dire che la soluzione ha funzionato, le risonanze si sono ridotte parecchio e conseguentemente è migliorata la naturalezza e la precisione dell'impianto (oltre al fatto non trascurabile di poter ascoltare agevolmente musica anche stando vicini al ripiano, quasi senza fastidiosi rimbombi). Lo so che la soluzione non è molto tecnica, ma se qualcuno ha lo stesso problema e per ragioni, diciamo così, di esigenze superiori (mamme, mogli o compagne schifate dal fatto di aver casse in mezzo alla stanza o di dover rivestire una scaffalatura in gommapiuma...) non ha la possibilità di spostare i diffusori o di fare altro, può sempre tenere in un mobile un paio di cuscini da usare al momento dell'ascolto e poi rimuoverli in modo che nessuno veda nulla.
In ogni caso, anche se l'idea del cuscino che gira per casa vi schifa, può essere comunque un valido aiuto sia per capire se un'eventuale rivestimento in materiale fonoassorbente possa risolvere il problema sia per vedere dove posizionare il rivestimento senza rischiare di fare un lavoraccio per poi accorgersi che sarebbe servito un po' più grande (o sarebbe bastato più piccolo).
Mi scuso se sono stato troppo prolisso, spero di non aver tolto tanto tempo per nulla! In ogni caso, se possibile, mi piacerebbe sapere se qulcun altro ha provato i piedini della Tucano e se si cosa ne pensa.
Grazie per la disponibilità e per i consigli presenti sul vostro sito.
Distiniti saluti,
Marco - E-mail: m.zanol (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
ti ringrazio per i tuoi suggerimenti, la prova dei piedini citati mi incuriosisce. Se posso, li provo volentieri. Per quanto riguarda i cuscini dietro le casse mi sembra una soluzione un po', ehm, discutibile ma se produce qualche frutto...ben venga. Tuttavia, non finirò mai di sorprendermi di quanti veti sembrano dover subire gli audiofili da parte delle mogli: ma vi siete sposati o avete stipulato un patto di sottomissione completa? ;-)
Un paio di bei diffusori possono rappresentare un ottimo elemento d'arredo, elegante e di classe. Un paio di belle e snelle torri da pavimento, in essenza o laccate a seconda dell'arredo circostante, poste davanti alla "solita" parete attrezzata, pur non se non il massimo della vita, sono certamente meglio di bookshelf relegati in scaffale e, magari, con una scelta attenta di colori e finiture, possono contribuire a rendere diverso dal solito l'ambiente.
Tra l'altro una casa piena di libri e di strumenti per la musica (strumenti veri o componenti HiFi) denota sempre un livello culturale generalmente al di sopra della media. Tenerli in vista racconta qualcosa di noi e del nostro modo di vivere. Sempre meglio lasciare in vista libri e musica piuttosto che schermi televisivi, no?
In ogni caso, due piccole torri possono essere spostate nello stesso tempo che è necessario a piazzare due cuscini dietro i bookshelf posti a scaffale. Il suono ringrazierebbe molto e, magari, pure l'arredamento.
Se è vero, come è vero, che la convivenza è un sottile gioco di compromessi, qui mi pare che - quando si tratta di impianti HiFi - il "compromesso" sia sempre e soltanto quello di nascondere le casse il più possibile. Non capisco e non mi adeguo :-)
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Per Janus!
Buon giorno a tutti voi.
Scrivo per far sapere la mia esperienza a quanti interessati e all'ideatore di
JANUS messo su un giradischi senza pretese di essere definito HiFi. Sto parlando di un JVC JL-A20 "da discarica" regalatomi dalla cugina con "montata" (e dire montata sono ancora troppo buono) una GRADO ZF1. Bene, sul "coso" ho iniziato col togliere 20 anni di fumo di sigarette, poi ho sostituito la cinghia, risistemato il motore, smontato e lubrificato con grasso al silicone il perno centrale, regolato per quanto è possibile le parti meccaniche di movimento, con la vostra dima di regolazione ho riposizionato la testina sullo shell JVC, mentre su altri 3 ho messo delle Audio Tecnica e ADC.
La regolazione dell'altezza del braccio non c'è così ho messo tra testina e shell degli spessorini in teflon recuperati. Fortunatamente lavoro in una ditta di microelettronica e telecomunicazioni quindi posso accedere a materiali e strumentazione all'avanguardia in Europa. Alla fine il "coso" era secondo me accettabile. Il suono dei dischi che conosco bene era buono, ma quando ho sostituito il MAT originale con JANUS non credevo alle mie orecchie!!!!
Signori....sono fondamentalmente un "misurone" cioè molte affermazioni che girano in rete mi fanno sorridere se non hanno anche un riscontro scientifico. JANUS è uno sfizio che volevo provare da tempo così con progetto, materiali per 4 MAT presi in ferramenta alla totale cifra di 12 Euro e 2 ore di lavoro ho realizzato.
Con JANUS il suono è più pulito e corposo, se si gira dalla parte del sughero è più brillante. Non sono cambiamenti da fine del mondo ma si sentono (con Ingresso Phono e finalino per cuffia autocostruito, cuffia beyerdynamic DT880). Prossimamente voglio anche riempire gli spazi vuoti della base del giradischi con materiali fonoassorbenti (lana di roccia, sughero, polistirolo antirombo ecc..) e sentire se cambia qualcosa.
Che dire....complimenti per il vostro impegno tecnico/editoriale.
Saluti a tutti.
Ezio - E-mail: eziov (at) libero.it

LC
Caro Ezio,
grazie per il prezioso feedback! Non è questione di "misure si/misure no": un giradischi è un oggetto meccanico che legge vibrazioni "meccaniche" di entità piccolissima. Bastasse far girare il disco a 33 giri (e 1/3) in maniera perfetta per avere un buon suono...tutti i giradischi suonerebbero uguali (e così si pensava un tempo). Purtroppo così non è ed ogni intervento che possa mettere lo stilo in migliori condizioni di lettura di queste microinformazioni porta un beneficio relativamente alla qualità sonora.
Il TNT Janus funziona perché, rispetto ai tappetini economici di serie su molti giradischi, consente di isolare meglio il pick-up dalle vibrazioni del piatto (quindi: lettura migliore), dal rumore del piatto (quindi: migliore rapporto segnale/rumore) e, infine, riduce le microvibrazioni proprie del vinile. E funziona tanto bene che qualcuno ha ben pensato di copiare l'idea e riproporla come sua su Ebay, vendendo i Janus come se fossero parto della sua mente ;-)
Un giradischi è una palestra inesauribile di esperienze e di tweaking: è certamente il componente HiFi che risente di più di regolazioni diverse e di qualunque intervento eseguito su di esso o persino intorno ad esso. Una cosa che dovresti sperimentare, ad esempio, è l'utilizzo di sistemi di disaccoppiamento diversi tra base giradischi e piano d'appoggio: piedini morbidi o punte, camere d'aria semi-sgonfie o "lettiere" di sabbia (trovi tutto qui su TNT-Audio): ogni soluzione ha il suo effetto che varia, ovviamente, a seconda delle condizioni al contorno (mobile, stanza, tipo di ripiano) e del giradischi stesso.
C'è di che divertirsi, facendo esperienza a costo praticamente zero. Ciò che si impara, poi, può essere riciclato, in scala minore e generalmente con esiti meno evidenti, anche su CD player ed amplificatori.
Provaci e tienici aggiornati!
Lucio Cadeddu

Lettore CD a valvole?
Gentilissimo Dr.Cadeddu, innanzitutto La devo ringraziare per affiancare e sostenere con pazienza ed i suoi preziosi e competenti consigli la nostra passione. Le prove, le notizie, ma soprattutto le sue risposte fornite con essenziale chiarezza e prive di ogni snobismo anche verso chi non ha portafogli strapieni, ma solo amore per la musica bene riprodotta, sono ormai un appuntamento indispensabile per me come per tanti lettori. Grazie davvero!
Vengo al punto: Le scrissi già nel
Volume n°447 titolato "insoddisfazione" e correttamente Lei aveva rilevato una squlibrata disposizione di diffusori bookshelf Indiana Line 4.04 (che tanto ho amato) e la necessità di procedere per gradi nell'upgrade del mio set-up, magari con nuovi diffusori e possibilmente sostituendo l'ampli YAMAHA AX397.
Seguiti i Suoi consigli, il mio set è ...un po' cambiato... alla sorgente analogica Project rpm5 ho unito un pre-phono Clearaudio Nano, lo Yamaha ha ceduto il posto ad uno Yarland FV43CIII con eccezionali valvole NOS SIEMENS EL84 e driver JAN5670W... circa i diffusori sono rimasto affezionato alla casa piemontese ed ho comprato le TESI 504, ovviamente distanziate e posizionate davanti al set... la cavetteria JBL, Luna Classique Sommercable, Alpha Professional plus come segnale e Tangent Audio come potenza.
Sono contento, ho delle belle emozioni e soddisfazioni anche con i miei amatissimi vinili progressive; il lettore CD è un DENON DCD500AE e - pur svolgendo ottimamente il suo mestiere - credo sia ora l'anello da rinnovare della catena. Qualche amico mi ha consigliato, visto il neo-amore valvolare, un lettore con buffer di uscita valvolare, ibrido cioè... tipo Jolida o altro...
Ovviamente prima di muovermi, chiedo consiglio a Lei!
Grazie ancora e vorrei davvero - senza intenti commerciali o pubblicitari - rendere un plauso entusiasta alle Tesi da pavimento...fantastiche davvero...sarò anche un audiofilo felice, ma le Tesi sono un progetto di indubbio valore e dall'imbattibile rapporto qualità-prezzo.
Le NOS SIEMENS poi sono semplicemente eccezionali nella precisione, nel dettaglio, nelle voci e nella adeguata ricostruzione dei piani strumentali e lo Yarland ti convince (come tanti al Milano Top Audio) che non è necessario accendere dei mutui per entrare nel dolce e trasparente mondo delle valvole.
Grazie ancora Direttore e aspetto la sua preziosa risposta - se vorrà- circa i miglioramenti (cd-player) che Lei bene vedrebbe nel mio set.
Maurizio - E-mail: maurizgu (at) tin.it

LC
Caro Maurizio,
mi fa piacere sapere che nel frattempo il tuo impianto si sia evoluto con grande soddisfazione da parte tua. La tua intenzione di cambiare lettore CD, che è cosa buona e giusta :-), non deve però essere condizionata troppo dall'esperienza positiva avuta con l'amplificatore Yarland. Se è vero che un po' di zucchero può effettivamente correggere il gusto di una salsa un po' troppo aggressiva al palato, è altrettanto vero che con troppo zucchero la salsa potrebbe diventare stucchevole: un cucchiaino basta, due potrebbero essere troppi.
Anche in HiFi dobbiamo imparare a ragionare in termini di ingredienti e di sinergie. Ciò premesso, puoi certamente provare diversi lettori CD, sia ibridi che "classici", ma occorrerebbe stabilire una fascia di prezzo. Lo Jolida JD100S, in Italia, costa molto, molto di più del valore del resto del tuo impianto, temo. Si trova all'estero per cifre decisamente più ragionevoli. Altri lettori analoghi potresti trovarli nel catalogo Shanling, Audio Analogue e magari AH! Tjoeb. Non ibridi, ma altrettanto interessanti, magari da cercare nell'usato, potrebbero essere i lettori Rega e Naim.
Visto che non hai alcuna fretta, ti consiglierei di prenderti tutto il tempo che serve per provare ad ascoltare qualcuno dei prodotti elencati (o altri non citati), così da farti un'idea un po' più precisa. So che non è facile, ma cerca di non lasciarti influenzare dal fatto di sapere che nello stadio d'uscita è presente o assente una valvola. Non soltanto i lettori CD con uscita a valvole suonano bene. Anzi, se vuoi la mia personalissima opinione, trovo che sia una forzatura cercare di addolcire artificialmente il suono di un lettore CD. Tieni sempre a mente l'esempio dei cucchiaini di zucchero.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD Egregio direttore buongiorno.
Innanzitutto grazie a Lei e a tutti i Suoi collaboratori per la Rivista TNT-Audio: semplicemente unica, preziosa e autorevole come nessun'altra, in ogni sua sezione. Da più di un anno avrei voluto scriverle per dei suggerimenti, poi ho seguito il Suo consiglio di leggere anche la "Rubrica della posta", scoprendo così un'altra miniera e ho iniziato a fare qualche passo da solo. Scusi il noioso preambolo: vengo ora alla mia domanda.
Attualmente la mia situazione è la seguente:

Infine i miei gusti musicali sono per la musica classica (soprattutto sinfonica e cameristica) e la musica tradizionale acustica. Mi piace accorgermi di tutto ciò che accade realmente in un evento musicale. (Sono gradite anche critiche sulle mie scelte già affettuate). Intenderei sostituire il lettore, e poi il cavo di segnale e di alimentazione (sempre Sublima). Tra quali lettori CD mi consiglia di rivolgere la mia attenzione? Il budget? Quello che abbia un senso con il resto dei componenti attuali. (Senz'altro qualcosa di definitivo costerebbe troppo).
Grazie del tempo che avrà voluto dedicare alla mia lettera, semplice e forse un po' sprovveduta, ma sono solo una persona che vuole ascoltare al meglio la propria musica.
Continuerò a leggere quotidianamente TNT-Audio con grande entusiasmo.
Cordialmente,
Giulio - E-mail: giulioditoro (at) virgilio.it

LC
Caro Giulio,
magari seguissero tutti il tuo esempio! In oltre 500 volumi di lettere alla redazione è statisticamente impossibile che un argomento o una particolare configurazione non sia già stata affrontata e discussa più e più volte. Comprendo che è faticoso, ma anche solo leggersi gli ultimi 10 volumi potrebbe essere utile per evitare di porre domande già poste altre volte. Il fatto che tu abbia osato fare qualche passo "da solo" è fonte per noi di grande soddisfazione, significa che abbiamo seminato bene.
Una nuova sorgente, nel tuo impianto, è ormai un must, vista la caratura degli altri componenti. Io non ci vedrei fuori luogo una sorgente anche da un migliaio di euro, essendo ben consci che le sorgenti "definitive" - se esistessero - sarebbero comunque molto lontane da questa cifra.
Metterei nel mirino macchine tipo l'Arcam FMJ17, il Primare CD21, Roksan Kandy, Audiolab 8000CD, Cyrus CD6, Rotel RCD-1072. Si tratta di lettori dalle impostazioni abbastanza differenti e, chi più chi meno, tutti al di sotto dei 1000 €. Se possibile, ti consiglierei di provare ad ascoltarne qualcuno per iniziare a farti un'idea. Non ho idea del tipo di impostazione tu prediliga ma se ami il dettaglio, così come mi sembra di aver capito, Audiolab e Rotel potrebbero essere due candidati da considerare con più attenzione. Essendo il tuo impianto costituito da componenti abbastanza "particolari" - mi riferisco ad esempio ai diffusori - farei di tutto per poter valutare qualcuna di queste macchine direttamente all'interno dell'impianto.
Per i cavi, visto che mi pare tu abbia un buon rapporto di fiducia con un costruttore, fai in modo di provarli prima di acquistarli e, comunque, non dedicarci risorse eccessive. Visto che parli di "posizionamento variabile a causa di un bambino piccolo" non mi accanirei troppo con i lavori di ottimizzazione fine, come sono quelli di norma consentiti dai cavi.
Infine, permettimi di ribadire la solita tiritera che noiosamente ripeto da anni: i bambini, se abituati a convivere con l'impianto, non sono così pericolosi come si pensa. Certo è che se l' impianto di papà viene visto come meta proibita allora sì che sono dolori. Meglio una pacifica convivenza che il filo spinato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Causa regalo...
Caro Direttore,
anzitutto ringrazio lei e lo staff di TNT-Audio per i preziosi consigli che ci fornisce. Premetto che non sono un audiofilo ma solo un grande amante della musica. Gradirei sottoporle un dubbio.
Ero intenzionato ad acquistare un impianto audio di media qualità (almeno in termini di costo) per il mio nuovo appartamentino. Ero orientato su casse Totem Mite più ampli A340 e lettore cd (c340) entrambi della Cambridge. L'ambiente dove intendo installare il tutto è un salottino di circa 15 mq (quindi piccolino).
L'acustica dell'ambiente mi sembra buona essendoci parquet e travi in legno (non so se sia corretto ma a me sembra che il legno restituisca una buona sonorità). Se non che, qualche giorno fa mi hanno regalato delle casse Bose Acustimass 5 serie II (mi rendo conto che siano tutt'altro prodotto rispetto alle Totem).
A questo punto non so se l'ampli della Cambridge sia ancora indicato o se magari, considerate le caratteristiche di queste casse, non sia consigliabile un altro ampli. La musica che preferisco è prevalentemente rock (pink floyd, dire straits, eagles) ma non disdegno anche jazz e blues (pat metheny, robben ford, scotfield).
Saprebbe darmi un'idea su cosa potermi orientare? Per l'ampli volevo tenermi su una spesa di circa 300-350 euro. Un'ultima domanda, secondo lei, se invece di abbinare un lettore cd (ad es. cambridge), utilizzassi un lettore dvd e cd rischierei di vanificare le qualità dell'ampli e casse? O il lettore cd in sè per sè non incide più di tanto sulla qualità complessiva del sound?
Se vorrà rispondermi le sarò molto grato altrimenti lo sarò lo stesso per il contributo che il sito TNT-Audio comunque ci fornisce.
Un caro saluto,
Mauro - E-mail: maurodelnoce (at) iol.it

LC
Caro Mauro,
al posto tuo, avendo intenzione di acquistare delle Totem Mite e ricevendo in regalo delle Bose Acoustimass, mi sarei quantomeno dimostrato molto sorpreso :-)
La scelta di una coppia di diffusori è quanto di più "personale" ci possa essere, azzardare un regalo alla cieca è estremamente pericoloso. Ormai ce le hai e non puoi più cambiare, immagino, visto che i regali non solo non si restituiscono ma si deve dare l'impressione di averli apprezzati moltissimo :-)
Maliziosamente aggiungo: ma non è che te le sei regalate da solo? ;-)
Ciò premesso, non vedo alcuna ostruzione ad utilizzare l'integrato Cambridge che avevi precedentemente selezionato e così pure il lettore CD dello stesso Costruttore. Tuttavia, qualora la tua esigenza fosse anche quella di suonare dei DVD opta per una macchina multiformato, ad esempio Oppo DV981/983. Sono lettori che suonano bene anche come semplici CD players ed hanno un eccellente rapporto qualità/prezzo.
La sorgente è importante, ma tutto deve essere ragionevolmente proporzionato. Un lettore di costo analogo a quello dell'amplificatore andrebbe benissimo.
La sala piccola e la presenza di tanto legno (soffitto e pavimento) dovrebbero essere elementi che contribuiscono ad una buona resa sonora, geometria della stanza e posizionamento dei diffusori permettendo, naturalmente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scythe SDA-1000
Gentilissimo Direttore, seguo ormai da un bel po' TNT audio, le splendide recensioni e tutti gli utili e preziosi consigli sul mondo dell'audio che riuscite a dispensare. Torno a scrivere dopo molto tempo (scrissi circa il costo elevato degli impianti hi-fi) perchè leggendo la sua recensione sullo
Scythe SDA-1000 Kama Bay amp, mi è balenata un'idea (forse) insana: ho appena acquistato un esemplare del Kama Bay e sono in attesa di riceverlo...
Premetto dicendole che studio c/o il Conservatorio di Bologna musica Jazz, al 2° anno di un corso di laurea con insegnanti strepitosi in un contesto tragico di fantozziana memoria...una roba ingestibile che non si può credere, situazione classica oserei dire dei conservatori italiani...
Comunque cerco di fare il musicista part-time in attesa di tempi migliori, col sogno di poter fare il musicista full-time, per ora rimane un sogno, in futuro chissà...
Dato che ci si deve un po' barcamenare nei meandri dell'audio, ho seguito diversi corsi sull'audio editing. Ho potuto constatare che le attrezzature persino entry level costano un botto di soldi e chiaramente non posso permettermele. In particolare i monitor, di livello basso basso costano a partire dai 400 euro...(con coni da 4 o da 5 pollici....), per non parlare poi di marchi blasonati come Genelec, Adam, Krk, Dynaudio, ecc. ecc....
Allora mi sono detto...ma se prendessi il piccolo mostriciattolo in questione (Scythe) e lo collegassi a delle bookshelf ad alta efficienza forse, dico forse...potrei effettuare il monitoring (near field) delle registrazioni che faccio nel mio piccolo home studio.
Lavoro con un Macbook Pro 15 pollici con una scheda audio MOTU Ultralite firewire. Ovviamente non cerco la qualità sonora di registrazioni alla Rudy Van Gelder per intenderci. Mi basta un risultato sufficiente per fare un demo pre-pre-pre produzione...
Ho avuto modo di parlare con diversi fonici professionisti durante i corsi di sound design che ho seguito e ho capito che non esiste un sistema assoluto per monitorare. Ognuno ha il suo compromesso, quasi mai simili...
In particolare un fonico mi ha detto: "*se tu riesci a creare dei mix decenti anche usando le casse del pc da 10 euro, (ovviamente era un es. limite) pronto per il mastering, chi se ne frega! Va bene, vorrà dire che sei capace di usare la tecnologia che hai al meglio. Non importa avere un sistema da 100.000 euro se non sai fare un mixdown decente...*"
Quindi in sostanza trova la tua strada e battila, anche se con mezzi non proprio ortodossi. Tutto qua. Anzi no...vorrei usarlo come sistema di ascolto per i miei cari cd. Per i vinili invece avrei intenzione di usare il mio giradischi Project Debut (credo si scriva così) con testina Ortofon da battaglia (quella di serie...) con un pre-fono TCC TC 750 che mi accingo ad acquistare su ebay per la folle cifra di 40 euri...
Vengo alle domande...

  1. Secondo lei è possibile fare uscire il segnale audio (posso averlo sia bilanciato che sbilanciato) dalla scheda firewire per mandarlo allo Scythe che amplifica delle bookshelf efficienti?
  2. Qualora fosse possibile quali bookshelf scegliere? Ho fato un'okkiata a Wharfedale ma non superano gli 88 db, le Indiana Line HC 206 e mi sembrano ok, oppure le più costose Klipsch RF-60, oppure...???
  3. Il fonorivelatore sul Project è quello di serie, una Ortofon da 30 euri, volendo migliorare la qualità stando su cifre accettabili ed adeguate al sistema appena descritto cosa posso mettere su? Fino a che cifra arrivare senza perdere soldi (tanto il sistema che avrei non permetterebbe di tirar fuori chissa cosa...)
La ringrazio moltissimo per le risposte ed i consigli che vorrà darmi, le auguro tutto il meglio!
Francesco - E-mail: francesco.ranieri.74 (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
lo Scythe SDA-1000, accoppiato a dei diffusori abbastanza sensibili, sarebbe un ottimo componente per iniziare a fare i tuoi monitoring. E' preciso e trasparente quanto basta per lo scopo. Poiché la sorgente è un PC, immagino che i diffusori non staranno tanto distanti dalla scrivania dove lavori. In tal caso i pochi watt dello Scythe SDA-1000 potrebbero essere largamente sufficienti anche con diffusori non ultrasensibili. Fossi in te cercherei dei bookshelf Klipsch, serie RB, magari usati o magari all'estero :-)
Anche qualche modello Indiana Line, come l'HC 206 che hai citato, potrebbe andar bene.
Purtroppo non conosco la scheda firewire che utilizzi dunque non so rispondere alla domanda N. 1. Se ha un'uscita linea sbilanciata (immagino ne abbia più di una) puoi connetterla tranquillamente all'amplificatore (a qualunque amplificatore).
Un'altra soluzione, forse ancora più semplice, seppur meno flessibile, sarebbe quella dell'acquisto di diffusori bookshelf attivi, tipo Wharfedale Diamond Pro.
Per quanto riguarda il giradischi, visto che non ti è neppure arrivato ancora il pre fono, perché pensare ad un cambio della testina? Non ti sembra, come dire, un pochino prematuro? Ascolta quel che vien fuori dalla Ortofon installata di serie sul ProJect, poi si vedrà. Prima di pensare ad un upgrade della testina dovrai capire bene come sistemare il giradischi per farlo rendere al meglio, tra regolazioni, installazione e trucchetti vari. Passeranno molti mesi. temo. Fai "palestra" con la testina entry-level, per migliorare (e per pagare ;-)) c'è sempre tempo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Carissimo Lucio,
Innanzi tutto un GROSSO GRAZIE, questa volta non scrivo per fare domande ma per ringraziarti di cuore per avermi aiutato. E' difficile, oggi, trovare qualcuno che sappia dare validi consigli. Vedere i numeri della Posta
492, 496, 498. Ti scrissi che avrei mandato le foto del mio nuovo impianto, ed eccole qui.

Sono rimasto stupefatto all'ascolto dell'impianto. La ricostruzione spaziale è veramente ottima, l'estensione in basso pure, le voci bellissime e non più strillanti e una gamma alta cristallina, insomma STUPENDOOOOOOOOO !!!!!!!!
Lucio , che dire .....GRAZIE,GRAZIE E ANCORA GRAZIE.
Tuo affezionatissimo Marino.
P.S. La filosofia -S+M (Meno Scatole più Musica) ha dato i suoi frutti.
P.P.S. Poi come impiantino in cameretta collegato al mio PC se ricordi: Anche qui sono rimasto sbalordito dalla capacità sonora che ne esce fuori.
Marino - E-mail: marinodiab (at) yahoo.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marino,
ero quasi sicuro che riducendo il numero di "scatole" presenti in casa e, al contempo, migliorando la qualità di quelle essenziali, i risultati non avrebbero tardato a farsi "sentire". Mi scuserai se pubblico una sola delle foto che mi hai inviato, ho selezionato quella più significativa. L'unico appunto che mi sento di fare è che se questa che si vede in foto fosse la disposizione d'ascolto usuale ci sarebbe ancora tanto da scoprire nel suono del tuo impianto: coi diffusori un po' più distanti tra loro e dalla parete posteriore, secondo me, la performance generale migliorerebbe di molto. Anche quel giradischi, così pericolosamente vicino al diffusore di destra ed ai suoi woofers lo vedo proprio male. Anche il mobile dove hai messo i componenti potrebbe essere migliorato, quello attuale quasi certamente risuona ed aggiunge del suo alla riproduzione sonora.
Spero infine che questa sia soltanto la posizione di "riposo" o quella per esigenze fotografiche :-)
Comunque goditi pure la soddisfazione attuale, avrai tempo per metabolizzare i cambiamenti (al meglio ci si abitua in fretta!) e per provare dei piccoli aggiustamenti per migliorare ancora un po'. Stavolta, mi raccomando!, senza acquistare altre "scatole"!!! :-)
Ciò che possiedi è sufficiente per ottimi ascolti, si tratta solo di, eventualmente, mettere tutto nelle condizioni migliori di esprimersi.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

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