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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Mini stand per diffusori
  2. Parere su una disavventura
  3. CD col... Fischio!!
  4. Varie sui cavi
  5. Upgrade diffusori bookshelf con 1500 €
  6. Linn 5103 Poltergeist
  7. Esperimenti vari col digitale
  8. Nuovo lettore CD con 4000 €
  9. Il mito della sospensione pneumatica (ancora?)
  10. Ho visto anche degli audiofili...infelici

Mini stand per diffusori
Ciao Lucio,
ogni tanto mi capita di aver bisogno di un consiglio e mi ritrovo a scrivere all'unico consulente di fiducia che conosca (virtualmente). Ho un paio di Epos M15, le tipiche minitorri, e ho notato che quando ascolto seduto sulla poltrona e mi sporgo in avanti con i gomiti sulle ginocchia tutto il suono migliora parecchio, e soprattutto in gamma bassa.
I fattori che determinano il cambiamento penso siano due, il primo è il fatto che abbasso l'orecchio e lo porto ad altezza tweeter (in posizione normale l'orecchio è più alto di circa 15cm) il secondo, ma non capisco quanto influisca, è che sporgendomi avanti non ho lo schienale subito dietro alle orecchie.
Potrei trovare una sedia più bassa (difficile) e senza schienale e sarei a posto, oppure stare sempre con i gomiti appoggiati alle ginocchia .... però mi piace anche stare comodo quando ascolto la musica. A questo proposito avrei una prima domanda, le cosiddette chaiselongue sono adatte o con il fatto che il corpo sdraiato entra nel triangolo diffusori/orecchie si determina qualche incoveniente acustico?
Per il discorso schienale, sempre che in effetti faccia differenza, posso anche mantenere l'attuale poltrona e restare un po' più ritto in modo che la testa sia oltre lo schienale, invece per l'allineamento orecchio/tweeter avevo pensato ad un ministand da 15cm.
Ho visto diversi progetti, in legno, in pvc/legno, in marmo, in travertino volevo solo provare a chiederti se un simile ministand potrebbe essere una soluzione o se invece allontanando la cassa dal pavimento andrei ad annullare il rinforzo del basso ottenuto con l'allineamento orecchio/tweeter.
Volendo provare a costruire questo ministand tu quale materiale/progetto inizieresti a valutare tra i vari che ci sono ? Ognuno "suonerà" in modo diverso ovviamente ma nemmeno posso mettermi a costruirli tutti ....
Discorso punte, meglio metterle sia sotto il diffusore che sotto lo stand o anche qui dipende? Chiaro che una volta fatto lo stand ci metto poco a fare prove e darmi una risposta, è solo che in effetti non ho ben capito se esiste una teoria per cui in alcuni casi è meglio utilizzare piedini smorzanti piuttosto che punte o viceversa e magari servirebbe saperlo prima di costruire lo stand.
L'impianto:

Se potrai rispondermi grazie, altrimenti grazie comunque per tutte le domande che non ti ho fatto direttamente e a cui hai risposto comunque con la tua rivista online.
PS il prossimo step sarà acquistare due nuovi diffusori più performanti, magari anche più alti, ma questo si vedrà tra un po'; visto che ho tempo per cercare magari anche nell'usato, tu cosa ci metteresti in questo impianto come diffusore tenendo conto che la metratura totale della stanza è sui 40m2?
Roberto - E-mail: robertoghezzi (at) hotmail.com

LC
Caro Roberto,
secondo me l'aumento delle basse frequenze che percepisci non è dovuto alla presenza o meno dello schienale. Sono abbastanza sicuro che tu sia seduto esattamente al centro di una zona di cancellazione di certe basse frequenze onde per cui avanzando anche di poco riesci ad allontanarti da questo "ventre", come si dice in gergo tecnico. Prova a spostare il punto d'ascolto più avanti (o più indietro) ed ascolta cosa succede ai bassi.
Lo schienale potrebbe avere un effetto (assorbente? dipende dal materiale di cui è fatto) sulle alte frequenze, prova ad utilizzare una sedia senza schienale, nella stessa identica posizione.
Niente in contrario ad utilizzare una chaise longue ma è difficile prevedere i risultati, tutto dipende dai materiali di rivestimento, dalle imbottiture e dalla posizione della testa rispetto ai diffusori.
Prima di costruirti un ministand e di deciderne l'altezza, come scritto altre volte, testane l'efficacia dell'azione tramite pile di riviste o libri: hanno il vantaggio di essere facilmente reperibili (anche vecchie riviste HiFi vanno bene :-)), acusticamente abbastanza inerti e certo non dannosi (anzi) oltre che di altezza regolabile finemente, cm per cm. Ascolta partendo da pochi cm e continua a salire fino a trovare l'equilibrio ideale. Una volta trovato un buon compromesso potrai decidere di costruirti gli stand di quella altezza.
La tipologia dipende anche dal tuo gusto estetico. Il legno certamente è un materiale che causa pochi problemi, al contrario di metallo e marmo che hanno un "suono" abbastanza caratterizzato. Stesso discorso vale per punte/piedini etc. Fai qualche prova con oggetti di uso comune e decidi in base al risultato. Trovi, nella nostra sezione
Tempio del Tweaking tante idee a costo zero o quasi. Una volta trovato il compromesso ideale potrai dedicarti, se lo vorrai ancora, all'acquisto di materiale analogo ma più "nobile".
Qualora volessi, in un lontano futuro, upgradare i diffusori, pensa ancora ad Epos (M22) o a qualche modello Naim, per non allontanarti troppo dal British sound.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Parere su una disavventura
Egr. Direttore,
tralascio i convenevoli soliti di complimenti vari alla redazione e per il lavoro svolto perchè obbiettivamente siete unici nel dispensare consigli e nell'indurre ad utilizzare la propria testa e le proprie orecchie nel decidere.
Detto quanto sopra, la mia è una richiesta di tipo anomalo, la richiesta di una tuo parere riguardo ad un incidente capitatomi nei giorni scorsi.
In sostanza, a distanza di alcuni mesi di piacevoli ascolti con l'impiano così composto:

Dopo soli tre mesi mi ritrovo un mattino con il coassiale dal canale sinistro che sfrigola e dopo alcune prove di collegamento incrociato, sentenza finale è proprio lui l'imputato.
Fermo restando che la scelta di questi diffusori è stata dettata dalla piacevolezza del risultato ma ha comportato comunque un impegno economico di un certo rilievo, la domanda a cui desidereri Lei desse un suo parere è la seguente: premesso che il volume di ascolto non oltrepassa mai le ore 10 sulla manopola del pre, che i finali sono sempre gli ultimi ad essere accesi ed i primi ad essere messi in StBy, quanto è verosimile la sentenza finale che possa essere colpa di un picco sulle alte frequenze causato dalle elettroniche o dai cavi di connessione?
Le ringrazio anticipatamente di un eventuale parere, ai fini di rendere nuovamente piacevole gli ascolti oggi molto contrastati.
Distinti saluti,
Raffaello - E-mail: raffaellomos (at) alice.it

LC
Caro Raffaello,
è sempre difficile dare pareri a distanza su un guasto avvenuto in circostanze ignote persino al proprietario :-)
Dubito fortemente possano essere incolpati i cavi di collegamento, da soli non prendono simili iniziative. L'amplificazione potrebbe, in effetti, essere responsabile - in certe circostanze - della rottura di uno o più altoparlanti, anche durante un utilizzo "normale". O l'amplificatore ha un difetto oppure c'è stato un qualche fenomeno transitorio, magari esterno alla catena d'amplificazione, che ha causato un comportamento anomalo della stessa. Se il driver "sfrigola" come dici tu potrebbe essersi "cotto" l'equipaggio mobile: invia l'unità ad un controllo per fare una diagnosi precisa. In caso affermativo (bobina cotta) fai ricontrollare i finali, meglio evitare che il problema si ripresenti in futuro. Escludo assolutamente che, in un utilizzo normale, anche a volumi molto sostenuti, si possa bruciare la bobina di un driver, anche di qualità più bassa di quello delle tue Thiel. Per cuocere una bobina sono necessarie temperature molto elevate per lunghi periodi di tempo, condizione difficilmente raggiungibile in utilizzo domestico. E non credo abbia usato i diffusori per farci una festa...
Più raramente può accadere che si brucino driver già difettosi in partenza, ma mi pare un'ipotesi remota per un marchio come Thiel...
Fai questa analisi del danno subito e tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

CD col... Fischio!!
Buon giorno Direttore,
le scrivo nuovamente dopo un periodo di "sfruttamento" delle risorse di questo appassionante sito (ogni volta c'è qualcosa di nuovo da spulciare.. grande idea quella delle lettere).
Ho aggiunto al mio modesto impianto (cf.
vol. 460) un lettore MARANTZ CD73 che oltre a suonare bene, mi appagava parecchio visivamente (fattore non trascurabile). Dopo aver concesso finalmente un tavolino TNT Flexy (di cui le invierei volentieri un foto perchè riuscito abbastanza bene!) al tutto ho avuto un'amara scoperta digitale, mentre l'analogico procede impeccabile: alcuni cd durante la riproduzione "fischiano", come vi fosse una interferenza prolungata durante la riproduzione. La traccia nel sottofondo procede senza intoppi, ma il risultato è davvero inascoltabile.
Ho provato a modificare il voltaggio (da 220 a 240 tramite una vite sul retro) ma non è servito. Ora sto cercando di fare prove incrociate utilizzando uno stabilizzatore per cd casalingo costituito da una rondella di sughero rubata da una torre per cd vergini e apposta tra il cd e il clamp della meccanica (nel cd73 fuoriesce completamente), ma a volte il problema (soprattutto dopo mezz'ora di ascolto prolungato) si ripresenta.
Sarà un problema di vibrazioni, posto che anche spegnendo l'ampli il fischio continua finche non premo STOP?
Grazie per l'attenzione e BRAVI BRAVI BRAVI!!!
Alessio - E-mail: ecciobass (at) libero.it

LC
Caro Alessio,
quel che non capisco è se il fischio si presenti come rumore meccanico proveniente dal lettore CD e dalla sua meccanica oppure dai diffusori. Da quel che scrivi successivamente sembrerebbe più un problema "meccanico" dovuto al disco che gira...
In tal caso temo che lo stabilizzatore non servirà a molto, probabilmente c'è qualcosa che striscia all'interno del meccanismo di lettura o, magari, il clamp premidisco non svolge bene il suo dovere. Ti consiglierei di controllare bene, magari a macchina aperta, e di evitare di fare ulteriori prove, potresti danneggiare i dischetti. In caso non te la sentissi di dare un'occhiata all'interno, rivolgiti ad un tecnico specializzato: certe cose o le si sa fare...o si corrono soltanto rischi inutili.
Si trattasse invece di un fischio dai diffusori...ancora peggio, mi rivolgerei subito ad un centro assistenza. Non è necessario si tratti di centri autorizzati Marantz, un qualunque tecnico di medie capacità dovrebbe riuscire a mettere mano su una macchina abbastanza semplice come un lettore CD.
Potrebbe essere necessario sostituire la meccanica, il reperimento della quale potrebbe non essere banale. Vale la pena fare un tentativo, comunque, visto che il lettore CD non merita ancora la rottamazione e tu pare che ne sia molto soddisfatto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Varie sui cavi
Caro Direttore,
ti scrissi molto tempo fa (
Vol. 174, in modo da non dover ripetere la composizione del mio impianto) e, seppur con ritardo, ho seguito le tue indicazioni eliminando il biwiring con Supra 2,5 e Supra 4, sostituendo con un unico Supra Ply 3,4 S dopo aver collegato i morsetti dei diffusori con piccoli spezzoni di detto cavo e gettate via le 4 lamine dorate di dotazione (leggo tutti i tuoi articoli.).
Vorrei ringraziarti per l'ottimo consiglio, la "mia" musica ora suona decisamente meglio! Come scena sonora, bilanciamento, nitidezza, presenza di bassi robusti e ben controllati: la percezione è netta, molto più di una sfumatura. Sull'onda dell'entusiasmo (suppongo anche per "necessità"), vorrei cambiare il cavo di segnale che collega il pre e l'ampli NAD, ancora collegati con un "modesto" Monster Cable Interlink 250. Provo per questo limite un antico "rimorso" (data l'importanza "particolare" che riveste tale tipo di interconnessione critico) a cui vorrei porre infine rimedio.
Sono di nuovo a chiederti un cortese parere, se possibile. Per ragioni economiche e di mera "conoscenza" (affatto scarsa) della tipologia di prodotto, sono fermo a (ma potresti all'occorrenza rilanciare):

In ultimo, sempre con riferimento alla mia precedente lettera di cui al link, il Marantz 6000 OSE suona decisamente meglio del Philips CD 104. Anche se al momento ascolto (nel senso "psichico ed orgasmifico" del termine) quasi esclusivamente l'adorato vinile, ragione per cui sto migliorando anche le sorgenti analogiche. Da qualche tempo ho installato il Pro-Ject Tube Box II con gran giovamento rispetto allo stadio pre-phono integrato del NAD, e presto passerò anche ad un cavo adeguato, che sia migliore dello Straight Wire Musicable II. Pensi andrebbe bene l'abbinamento con uno dei cavi sopra citati, una volta individuato il modello più adatto al mio impianto?
Il giradischi Thorens tutto ancora bene, costante controllo e cura della testina (Stanton 681 EEE, mi piace tanto, fin dai gloriosi anni '70 - naturalmente ne ho cambiata più d'una nel corso dei lustri): grammatura, pulizia, allineamento, ecc, senza dimenticare di lavare i vinile con la piccola ed economica Knosti che però - grazie anche all'olio di gomito. - funziona a dovere.
Vorrei anche precisare che la mia stanza di ascolto misura ca. 25 mq, arredamento normale, no tappeti, un solo divano, che ascolto di tutto, purché sia buona musica, prevalentemente jazz e classica in vinile di cui posseggo, da vecchio appassionato dai primissimi anni '70, ben nutrita collezione.
Un saluto molto cordiale e grazie per l'attenzione.
Giuseppe - E-mail: peppesalud (at) tiscali.it

LC
Caro Giuseppe,
sono contento che il consiglio sulla semplificazione dei collegamenti di potenza abbia sortito un effetto così soddisfacente. Come consiglio sempre, è spesso più "salutare" un buon monowiring che un biwiring fatto con cavi scadenti, anche se ogni diffusore fa un po' storia a sé.
Per quanto riguarda i cavi di segnale, ed è questo il motivo per il quale pubblico questa lettera che, di norma, sarebbe andata in posta privata (odio le domande sui cavi), devo segnalare che su Ebay capita di vedere in vendita dei cavi VdH e Monster che pare siano dei cloni, ovvero dei cavi "cinesi" contraffatti. Non ho avuto esperienza diretta, riporto solo un certo numero di voci attendibili che mi sono arrivate. In buona sostanza questo non significa molto, potrebbe essere che il cavo contraffatto suoni simile (o persino meglio) di quello originale, non ci è dato sapere. Mi pare però corretto mettere in guardia eventuali acquirenti. E, ancor più ovviamente, non è giusto che per un venditore disonesto debbano essere "marchiati" d'infamia tutti quelli onesti.
Diverso è il discorso per quei negozianti - italiani, fuori da Ebay - che vendono il cavo originale saldato "in casa" a metraggio, con evidente vantaggio per l'acquirente. In questi casi si tratta di materiale assolutamente affidabile e non mi porrei problemi particolari sulle saldature. Il primo che mi viene in mente che fa questo tipo di servizio è l'eccellente Audiokit di Latina.
Nella scelta da effettuare, tutto dipende dal suono che vorresti ottenere, in quanto il Supra è certamente più "aperto" dei Monster, mentre il VdH sta un po' a metà strada. Lo stesso discorso si applica alla scelta del cavo per il giradischi, con una leggera preferenza per il Supra ed il VdH che hanno un'ottima schermatura (utilissima nel phono) e dei valori di capacità abbastanza bassi. Ricordiamoci che la capacità influenza la risposta in frequenza delle testine MM, come ampiamente spiegato in un recente articolo qui su TNT-Audio.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori bookshelf con 1500 €
Egr. Direttore,
a distanza di un paio d'anni torno a tormentarti con i miei "mal di pancia" che tradotto significa non essere mai contento, o quasi. Infatti ho già cambiato quasi tutti i componenti dell'impianto originario e di questi pezzi, ovviamente rispetto al loro prezzo, sono soddisfatto.
Prima di tutto la stanza nella quale sono alla continua ricerca della Musica: soggiorno di circa mt. 4.5x5 con una parete attrezzata che copre quasi tutta la parete (parte dal muro di sx ed arriva a circa 50 cm da quello di dx), di fronte un divano con relativo tavolino e alla parete di destra un tavolo semi-circolare appoggiato alla parete con relative sedie. A dx della parte attrezzata c'è una finestra, mentre a sx si apre una porta.
[Sala d'ascolto]
Detto ciò passo alla descrizione dell'impianto:

Ho tralasciato, per ovvi motivi, la parte home-theatre che adopero solo per i DVD.
Veniamo al motivo della presente: pur essendo contento delle Advent, ho deciso che ormai è ora di metterle in pensione. Idea che si è fatta strada in questi giorni nei quali ho dovuto portare i diffusori a riconarli. Bene o, piuttosto, male: nella disposizione della stanza, come noterai, non posso inserire diffusori a pavimento. Cosa mi consigli, book-shelf evidentemente, tenendo conto di un budget di spesa attorno ai 1.300/1.500 euro e che fra circa 1 anno ho già ipotizzato il cambio del pre e finale con qualcosa di tipo Accuphase o ... vedremo in quel momento.
Ti ringrazio vivamente per quello che fai e, sperando di leggerti, ti auguro una piacevole serata,
Francesco - E-mail: paparella (at) profinonline.it

LC
Caro Francesco,
perché dici di non poter usare diffusori da pavimento? Non li potresti posizionare davanti alla parete attrezzata? Ci sono delle torri molto poco intrusive ed eleganti che potrebbero stare persino ai lati di tale parete quando in posizione di riposo, per poi essere messe in posizione ideale durante l'ascolto. I diffusori devono stare per forza all'interno della parete attrezzata? Se così fosse, le prestazioni di un qualunque diffusore sarebbero pesantemente compromesse e, non solo non ci spenderei 1500 € (!!!) ma eviterei attentamente di investire soldi in amplificazioni ancor più raffinate (parli di Accuphase) anche in considerazione del fatto che a monte di tutto c'è un lettore CD tutto sommato entry-level.
Comunque, non per scoraggiarti, ma perché non mi sentirei tranquillo con la mia coscienza consigliandoti di spendere cifre elevate in maniera del tutto inutile, provo a consigliarti qualche diffusore sotto i mille Euro: ProAC Studio 110, Chario Constellation Delphinus, Quad 12L2, Klipsch RB81. Si tratta di quattro approcci diversi alla riproduzione musicale (più morbido le prime due, più neutro la terza, più brillante la quarta) che dovresti valutare secondo il tuo gusto ed il tuo orecchio. Se ti è possibile, chiedi di poter fare un ascolto a casa, nella tua particolare installazione.
Per il futuro, lascia perdere l'upgrade con Accuphase e, semmai, anche se lo reputo abbastanza inutile, pensa ad una sorgente migliore. Sarà difficile percepire differenze sostanziali ma se proprio la tua voglia di upgrade non conoscesse cura.... :-|
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Linn 5103 Poltergeist
Buongiorno direttore,
sono un maniaco di musica ma non capisco un granchè di tecnologia e tecnica per cui nel tempo mi sono affidato agli esperti del settore: ho un impianto LINN multiroom (grosso investimento del 2002) che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni, ma da un mese il pre-amp linn5103 dà segni di squilibrio mentale (e io con l ui): è in stand-by e si accende da solo su sorgente a caso, oppure da acceso si spegne e si riaccende su sorgente e volume diversi da quelli dove lo stavo usando...
Linn ha revisionato il 5103 e non ha trovato nessuna anomalia (lo hanno tenuto un mese e presso di loro non ha ridato il problema). Io sto impazzendo, dato che non appena abbiamo re-installato (ieri) il pre-amp il problema si è ripresentato... io penso a problemi di natura "elettromagnetica" (capitan ventosa di striscia la notizia insegna...).
Secondo lei è possibile che le cose stiano come penso io, le è mai capitato che qualcuno le abbia esposto lo stesso problema? Cosa posso fare (stasera a casa provo a fare una gabbia di faraday vediamo se succede qualcosa...)?
Grazie,
Claudio - E-mail: claudio.ottolini (at) fastwebnet.it

LC
Caro Claudio,
proverei innanzitutto a mettere il pre in un'altra stanza, collegato ad altre prese, poi lo porterei in un'altra casa, giusto per capire se è il problema è proprio del componente oppure la causa è da ricercarsi nell'ambiente domestico. Controllerei anche che il pre non prenda comandi da qualche altro telecomando oppure che non sia proprio il suo telecomando a fare le bizze, a causa di qualche microswitch impazzito, magari...
A me si accendeva un pre (e si spegneva) semplicemente perché prendeva il comando di una traccia dal telecomando del lettore CD. E' inusuale, ma può accadere.
Altri fenomeni che possono innescare reazioni di questo tipo sono, appunto, le interferenze, che possono essere "aeree" ma anche provenienti dalla rete elettrica. Un lettore CD Revox B226 che ho avuto per qualche tempo si spegneva da solo a causa delle interferenze causate da una lampada a basso consumo energetico. Talvolta anche i cellulari interferiscono con gli apparecchi elettronici. Alcuni apparecchi in classe D interferiscono con le radio ed i sintonizzatori. Le alogene ed i loro regolatori di luminosità sono poi un vero disastro.
Dici che il fenomeno si è manifestato da un mese a questa parte: cosa è cambiato nell'impianto o nell'ambiente rispetto a prima? Componenti nuovi? Elettrodomestici nuovi?
Credo che, comunque, un
filtro a monte dell'impianto non dovrebbe far male.
Fai le prove che ti ho suggerito e tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Esperimenti vari col digitale
Ciao Lucio,
l'ultima volta (
Vol. 411) ti avevo chiesto consiglio per l'upgrade del lettore CD (Genki, Gryphon Callisto 2100, D15, cavi Sky di segnale e Granite di potenza della Audioquest e Cardas Golden Reference di alimentazione). Alla fine, orami più di un anno fa, ho preso il DP 67 che rispetto al piccolo Genki ha rappresentato un salto di qualità notevole anche se all'inizio, l'apertura del piccolo Linn mi ha un po' spiazzato. Sono comunque molto contento del livello che ho raggiunto e penso in futuro di upgradare i soli cavi di potenza almeno fino a quando non avrò un ambiente di ascolto che mi consenta di valutare diffusori più generosi sulle basse frequenze.
Ho autocostruito un Dac in Kit (http://www.dddac.de/ma_dac36.htm) con ingresso USB che dispone di una uscita SP/DIF TTL. Per poterlo usare con un dac esterno ho realizzato un piccolo driver hw, con uscita disaccoppiata tramite un trasformatore digitale della Pulse, per avere il livello SP/DIF adeguato all'ingresso dei dac. Il tutto funziona perfettamente; uso come convertitore il DP 67 che dispone di ingressi digitali, l'ascolto è piacevole però facendo confronti diretti con il lettore integrato non c'è storia. Il suono del DP 67 (integrato) è più preciso, più delicato, è sicuramente migliore. I CD li ho "rippati" in formato flac con EAC con settaggi ottimizzati. Ho provato player sia sotto Vista (fobar2000) che sotto Ubuntu (Amarok) senza però riscontrare grosse differenze. Ho introdotto anche un cavo digitale di una certa qualità (Audioquest Eagle Eye) che rispetto al cavo auto costruito con cavo UTP Cat 5 che usavo va sicuramente meglio.
Sarei curioso di provare l'uscita digitale del convertitore Trends e penso di chiedere nei forum se qualche collega di Roma che lo possiede è disponibile per fare delle prove. Ho letto che la Bel Canto produce proprio uno scatolotto che farebbe al caso mio (http://www.belcantodesign.com/Belcanto_news_usb_link.html); non mi convince però il fatto che prenda l'alimentazione dalla usb del PC.
Cosa mi consigli di provare?
I ringraziamenti per la tua solita disponibilità e competenza sono d'obbligo.
Ti saluto cordialmente,
Luigi - E-mail: i5hir (at) yahoo.it

LC
Caro Luigi,
sono contento che sia rimasto soddisfatto dell'Accuphase DP67, gran bella macchina, seppur con un suo carattere piuttosto deciso e che hai notato anche tu, ritenendo il Genki ben più "aperto". Non sostituirei i cavi di potenza, semmai risparmierei per acquistare, in un futuro, dei diffusori ancora migliori.
Per quanto riguarda le prove che hai fatto, purtroppo non conosco i prodotti di cui parli, temo di non poterti essere di grande aiuto. Che una macchina integrata di ottimo livello possa suonare meglio di un sistema PC-based collegato con almeno due cavi in più (USB e coassiale) e con il trasformatore digitale Pulse non mi stupisce affatto, anzi mi stupirei del contrario. Sarebbe più interessante fare il confronto tra Accuphase e DAC USB vero e proprio, entrambi collegati direttamente all'amplificatore. E, per non sbagliare, il confronto lo farei tra .wav e .wav, non tra .flac e .wav.
Il BelCanto è ancora un semplice convertitore USB/coax, non un vero D/A USB. Io eliminerei il passaggio intermedio, scegliendo un apparecchio che, collegandosi alla USB, possa "uscire" direttamente in stereo analogico, pronto per essere amplificato. Ne abbiamo recensito vari, potresti provare ad esempio il Kingrex UD01 SE.
Tornando al BelCanto ed alla sua alimentazione da USB, credo che il tutto sia stato curato con molta attenzione, infatti parlano di alimentazione filtrata e ripulita, regolatori a basso rumore e di isolamento galvanico dal PC.
Il prezzo, per quel che è, mi pare tuttavia un po' alto.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD con 4000 €
Ciao Lucio, in unione ai soliti complimenti, che ti ho già fatto altre volte, ma che non sarebbero mai abbastanza per quello che fai e per come lo fai, ti sottoporrei un problema - consiglio. Sono un felice possessore di un lettore Sony scd 777es da circa 6 anni: questo lettore, che utilizzo per circa 3-4 ore al giorno, mi ha però dato qualche problema negli ultimi tempi - (non leggeva più i cd, né i super audio). Portato in assistenza, mi è stata diagnosticata, dopo diversi giorni, la necessità di sostituzione del "motore" (o di qualche suo componente, non me lo hanno detto con precisione), ma sembra che questo non sia più disponibile come pezzo di ricambio. Approfondirò la questione, spero di riuscire a risolvere (non dipende solo da me), ma c'è la fondata possibilità che debba acquistare un nuovo lettore.
Il mio impianto comprende, oltre al scd 777 es, i due convertitori North Star mod 3 e mod. 4, l'ampli SF Musica e, come diffusori, le SF Guarneri Homage, oltre a cavi Mit 750 BW di potenza e 330 HE di segnale.
Insomma, grazie anche a numerosi tweak antivibrazioni ed accessori vari (anche ambientali), che hanno ulteriormente e tangibilmente migliorato il suono nel mio ambiente, ero soddisfatissimo del mio impianto e intenzionato a godermene così per lungo tempo.
Volendo pensare ad un nuovo lettore (cd, ma se legge anche i sacd, visto che ne ho una cinquantina, meglio.. ), mettendo come limite di budget di spesa ca. 4.000 - 4500 Euro, cosa mi consiglieresti?
Ho visto, ma solo visto, nei non molti negozi della zona un Meridian g08, un North Star Sapphyre sacd, un Audio Analogue Maestro; mi incuriosisce anche la produzione Ayon con uscita valvolare (me ne hanno parlato molto bene). Il negozio da cui mi sono fornito per anni (Miroir de la Musique), sembra avere chiuso l'attività, non mi è noto perchè.
I miei gusti vanno per un suono non eccessivamente freddo e analitico, ma la passione smisurata che ho per la musica classica mi fanno preferire una visione un po' più "vellutata" che privilegi profondità ed ampiezza dell'immagine, rispetto ad un ascolto più asciutto e radiografante.
La scelta di ampli e casse già ti dovrebbe dare un'idea del suono che mi piace di più. Credo che con il mio budget a disposizione si possa pretendere qualcosa di "serio", (e difficilmente a quelle cifre si prendono grosse cantonate), ma non volendo sbagliare in una passione che per me è molto più di una semplice passione, gradirei molto un tuo consiglio.
Se avrai il tempo di rispondermi e darmi qualche dritta, te ne sarò grato.
Con profonda stima, ti saluto cordialmente,
Maurizio - E-mail: msinigaglia (at) tin.it

LC
Caro Maurizio,
è curioso che la posta di questa settimana sia "popolata" di lettere relative a problemi di funzionamento di apparecchi HiFi. Una sorta di tempesta elettromagnetica imperversa lungo tutto lo stivale, forse? :-)
A parte gli scherzi, mi spiace per il tuo lettore SACD però non puoi dire che io non avessi tempestivamente "avvertito": con il SACD che non ha mai preso piede come formato sostitutivo del CD era prevedibile che anche la produzione e la reperibilità della componentistica avrebbero subito qualche contraccolpo che purtroppo stai sperimentando in prima persona. Se ti facessi dire il codice del pezzo di ricambio che serve potresti cercarlo in rete, talvolta ci si stupisce di quanta roba dichiarata "introvabile" sia invece a portata di mano.
Qualora la riparazione non dovesse andare in porto potresti pensare ad una nuova macchina, certo, ma il problema di cui sopra io continuerei a pormelo. O acquisti una macchina economica che legge qualunque formato (tipo Oppo, per capirci) e ci suoni anche i pochi SACD che hai, affiancandolo ad un buon lettore CD, oppure ti rivolgi ad una macchina solo CD di buon livello. Tenendo conto del tipo di suono che sembri prediligere potresti rivolgere la tua attenzione a qualche Accuphase (nuovo o usato), Naim (da CD5i in su) ma anche l'ottimo Meridian G08 ti permetterebbe di ottenere eccellenti risultati. Non conosco il SACD di North Star, potrebbe valer la pena prenderlo in considerazione, anche se l'impostazione sonora della Casa non è esattamente quella che cerchi. Un'altra macchina multiformato che potresti valutare è il Linn Unidisk SC, che costa circa 5000 € di listino (ma lo street price dovrebbe essere molto vicino al tuo budget). Linn offre una certa garanzia di reperibilità dei ricambi nel tempo, pur non eterna, come i possessori di meccanica Karik hanno potuto sperimentare di persona. Altro marchio che varrebbe la pena tenere in considerazione - e che realizza anche macchine SACD - è Arcam.
Una terza soluzione, ben più drastica, potrebbe essere quella di rassegnarti ad ascoltare la traccia PCM dei 50 SACD in tuo possesso, acquistando dunque solo un nuovo lettore CD o...vendere i SACD ed acquistare l'equivalente in formato CD. Ho sempre avuto la sensazione che la traccia CD di un SACD ibrido fosse volontariamente "peggiorata" per far risaltare di più le differenze a favore del nuovo formato ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il mito della sospensione pneumatica (ancora?)
Caro Lucio, innanzitutto un grazie di cuore per la sempre gradita risposta sulla rubrica della posta: mi scuso per il ritardo di questo mio messaggio, ma per me (in qualità di segretario di seggio) quello appena trascorso è stato un duro weekend di lavoro, incluso il successivo lunedì. Beh, devo ammettere che le mie casse mi piacciono molto e non ho intenzione di cambiarle: credo che dovrò tenermele davvero care, viste le scelte progettuali dei costruttori, che hanno abbandonato in massa la vecchia (e fedele) sospensione pneumatica a favore del (più colorato e pasticciato) bass-reflex.
Su tuo suggerimento sono andato ad approfondire l'argomento relativo al risuonatore di Helmotz e, da questo e altre fonti specifiche a tema, ne ho chiaramente dedotto (come il mio orecchio già mi aveva suggerito) che il bass-reflex è un bell'escamotage ma non una soluzione, almeno stando sull'hi-fi allo stato puro.
Per quanto sopra, il vostro progetto Nues rimane un'ottima idea e quindi resto in attesa dei necessari aggiornamenti, cogliendo nel contempo l'occasione per segnalarti i progetti Ciare (tre soluzioni a 3 vie in cassa chiusa).
Grazie ancora e a presto.
PS: La sospensione pneumatica viene ancora utilizzata in qualche minidiffusore, come le Mosscade 502 (davvero ben fatte e abbordabilissime), per le quali mi piacerebbe avere anche un tuo autorevole parere.
Spero che i produttori rispolverino questa filosofia progettuale (peraltro più recente e moderna del bass-reflex) anche per elettroacustiche più grandi, dove tale caricamento darebbe solo vantaggi.
Andrea - E-mail: andrea_gianelli (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
che il bass-reflex non sia una "soluzione" per l'HiFi allo stato puro, come lo chiami tu, è un'altra affermazione bella forte che, di nuovo, non mi sento di avvalorare. Se fosse vero tutti i diffusori price-no-object (senza limiti di prezzo, cioè) sarebbero delle porcherie perché, pur potendo usare il meglio del meglio, si ostinano a ricorrere al bass-reflex. Scusami ma, no, non è così che stanno le cose. Quest'idea delle Tavole della Legge dell'HiFi la trovo ridicola, fuorviante e pericolosa. Ce ne vogliamo liberare una volta per tutte? La settimana scorsa era la controreazione si/no, l'altra ancora erano valvole contro transistor oggi pneumatica contro reflex. Non esistono "verità" assolute, esistono soluzioni tecniche che hanno pro e contro e che si adattano meglio (o peggio) alle situazioni reali. Io capisco che sia confortante e rassicurante pensare che esista un modo unico, migliore di fare le cose e di progettare i componenti HiFi ma questo è il mondo reale ed il mondo reale è governato da leggi fisiche che impongono vincoli, oltre che infinite combinazioni di diverse "condizioni al contorno".
Se fosse vero quel che sostieni tu (ma sarei curioso di sapere quante sospensioni pneumatiche abbia ascoltato per convincertene) basterebbe che un progettista decidesse di costruire un diffusore no-compromise in sospensione pneumatica per sbaragliare la concorrenza. Fosse così facile!
Ti invito a ragionare solo su alcuni aspetti che mi pare tu stia trascurando:

  1. La sospensione pneumatica, alle basse frequenze, è meno efficiente del reflex. Questo significa che per ottenere tanti bassi belli estesi occorre utilizzare woofers di dimensioni importanti e mobili altrettanto generosi. Poco male, dirai tu. E invece no, perché drivers grandi raramente salgono molto in frequenza, da cui la necessità di usare 3 o più vie per coprire degnamente tutto lo spettro audio. Questo significa più drivers da mettere d'accordo sia come risposta in frequenza, risposta ai transienti che come emissione polare. Ed un crossover complicato difficilmente è una buona cosa. Ma c'è di più: un mobile grande, lasciando anche da parte i problemi di logistica e di interazione con l'ambiente, significa, tipicamente, una superficie frontale piuttosto ampia, con buona pace dei fenomeni di diffrazione alle frequenze più elevate. Il diffusore, in pratica, diventa meno "invisibile" anche acusticamente.
  2. Un diffusore a sospensione pneumatica, per sua natura, difficilmente avrà buona estensione in basso, buona efficienza e dimensioni contenute, tutte simultaneamente. Questo significa che per ottenere la prima e la terza "condizione" occorre sacrificare la seconda. Diminuire la sensibilità di un diffusore comporta l'obbligo di utilizzare amplificazioni più potenti (e fin qui, dirai tu, poco male) ma non è che i watt si possano aumentare a proprio piacimento: ad un certo punto ci si deve fermare per raggiunti limiti elettrici dei driver utilizzati.
Questi sono solo pochi accenni a tutta una serie di problemi che rendono la sospensione pneumatica meno "ideale" di come la vedi tu. D'altra parte, mi piacerebbe fare un esperimento: farti ascoltare qualche coppia di diffusori, senza che tu sappia quale sia reflex e quale a sospensione pneumatica e poi lasciare a te l'arduo compito di riconoscere il tipo di caricamento. Secondo me ci sarebbero delle belle sorprese.
Grazie per l'interessante spunto,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili...infelici
Salve direttore, mi è capitato uno spiacevole inconveniente. Ho acquistato delle
Audibilia Veltha equipaggiate con doppio altoparlante Lowther che ho collegato maldestramente al mio ampli e da un diffusore è uscito il suono molto forte e poi si è zittito.
Collegandoli successivamente quello incriminato non emette suoni, ho tolto un altoparlante e dentro ho notato che c'è solo una bobina ed un condensatore. Come posso fare a capire che problema hanno ed a chi posso rivolgermi per ripristinarli?
La ringrazio fin d'ora e la saluto cordialmente.
Giuseppe - E-mail: skoda72 (at) libero.it

LC
Caro Giuseppe,
è davvero una settimana....particolare, una tale concentrazione di danni ai componenti HiFi non era mai capitata su questa Rubrica, tanto da costringermi a saltare l'appuntamento settimanale classico con gli audiofili....felici e modificare il subject della tipica ultima lettera "ottimistica".
Venendo al tuo caso "sfortunato", intanto non capisco che ci facciano una bobina ed un condensatore dentro un diffusore full-range definito "senza crossover". Forse il secondo driver Lowther è tagliato per le alte frequenze? Una sorta di filtro notch? Mi sembra un po' insolito.
In secondo luogo non capisco perché dovrebbero essersi bruciati entrambi i drivers. Potrebbe essere che a monte di tutto ci sia una protezione (sarebbe ancor più strano, in un progetto del genere). Oppure, ancora, che la bobina o il condensatore si siano danneggiati nel maldestro collegamento (ma come hai fatto?).
Se fossi pratico nel fai da te potresti smontare i due Lowther e provare a collegarli all'amplificatore uno alla volta (o uno su un canale ed uno sull'altro simultaneamente) così da poter accertare se sono i drivers ad essersi cotti oppure qualcos'altro. Se i drivers fossero bruciati si potrebbero riparare con una spesa non eccessiva, se il problema fosse altrove (bobina o condensatore o entrambi) il tutto sarebbe ancora più semplice. Credo che la stessa Nonsolomusica potrebbe aver bisogno di questa prova per fare una diagnosi più mirata.
In ogni caso, se non avessi alcuna dimestichezza con queste cose, piuttosto che metter mano in maniera maldestra per tentare uno smontaggio fai da te, ti consiglio vivamente di contattare il costruttore NonSoloMusica che è di Milano. Questi i contatti: LAZZARI - RINALDI NONSOLOMUSICA, Via Damiano Chiesa, 10 - 20020 DAIRAGO (MI) - Tel: 0331.431031 - Fax: 0331.436969.
Sono sicuro che potranno spiegarti cosa è successo e/o indicarti la soluzione migliore per risolvere il problema.
Però, signori miei, basta con le disavventure!!! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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