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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Ambiente non idoneo?
  2. Nuovo lettore CD?
  3. Strani upgrade
  4. Thiel contro ProAC
  5. Suono più permissivo
  6. Il suono pulito non esiste
  7. Frequenze subsoniche
  8. Giradischi per regalo
  9. TNT Janus
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ambiente non idoneo?
Buon giorno sig. Cadeddu.
Iniziamo. Le scrissi già due volte a suo tempo, e l'impianto attuale è il seguente:

Sono soddisfatto del suono ottenuto con le finanze disponibili, ciò su cui potrei investire sono i cavi di potenza da costruire (tipo i HI-FIGUIDE PF ONE, già sperimentati, o un vostro modello fisicamente più flessibile) e i supporti per i diffusori, sempre fai da te.
Credo che quelli della foto (su idea del TNT-Flexy) siano troppo leggeri per le casse (kg 18 cadauna): a volume sostenuto (tale da poter disturbare i condomini vicini) le basse frequenze diventano roboanti, se abbasso il volume tutto torna ok. Quindi ho costruito due porta diffusori su modello TNT Stubby, non in legno ma in teflon, materiale molto pesante, kg/dm3 2,2: peseranno oltre kg 20 cadauno. Qualcosa è migliorato leggermente, niente di rilevante.
L'altra questione riguarda l'ambiente (foto allegata). Qui non c'è molto da fare: la stanza misura m 4,5x6,00, il punto d'ascolto è esattamente dove sono i due cuscini grigi in primo piano, cioè a poco più di m 5 dai diffusori, per evitare anomale vibrazioni la porta a destra si può chiudere e la tenda di sinistra può coprire la finestra. Mi chiedo se la poltrona a dondolo a sinistra vicino al diffusore e il divano così messo possano influenzare l'acustica, visto che il tutto è molto assorbente su quel lato.
Ma ciò che più mi preoccupa è la distanza di ascolto. Ho fatto delle prove sedendomi al centro della stanza: la mia sensazione è che il palcoscenico si allarghi in tutte le dimensioni, gli strumenti siano più focalizzati. Se mi avvicino ancora un po' migliora: l'effetto stereofonico è ben presente. La sensazione è quella che si ottiene quando andavo a vedere gli autoradio nei negozi in età adolescenziale: c'erano quattro o cinque autoradio al centro di uno stand, con varie coppie di casse ai lati e, se le orecchie stavano lì vicino, il suono sembrava coinvolgente, stereofonico e ruffiano (furbata dei venditori), poi si sa come suonano in macchina! Mannaggia ai soldi buttati via!
Nel mio salotto non è così tragica la situazione: sono soddisfatto del suono, della timbrica, anche del sound stage, solo che se mi avvicino quest'ultimo si amplia. Ho provato anche a far convergere le casse al centro della stanza piuttosto che al punto di ascolto e ascoltando dal divano: qualcosa migliora, ma poco. Concludendo: sono troppo lontano dalle casse? E' sbagliato l'ambiente?
Sperando di essermi spiegato al meglio per descrivere le mie problematiche, la ringrazio per le eventuali delucidazioni e complimenti ancora una volta al suo lavoro per noi audiofili.
Simone - E-mail: simone.ceolin (at) sanmarcogroup.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Simone,
aiuta più una foto che mille descrizioni particolareggiate. Mi sarebbe piaciuto vedere anche la parete opposta, quella dietro il punto d'ascolto, giusto per capire quanto "vuota" sia la stanza. In effetti, con una disposizione ed un arredo simili avere rimbombi è il minimo che ci si possa aspettare. Il punto d'ascolto è troppo distante e così pure il tappeto, che dovrebbe coprire lo spazio tra l'ascoltatore ed i diffusori. Tra l'altro non sembra un tappeto particolarmente spesso, quindi di efficacia limitata sulle frequenze medio-alte. Malissimo anche la parete dietro i diffusori, completamente nuda. Anche la parete attrezzata sulla parete destra non aiuta, certamente riflette un bel po' anche quella (vedo vetri sui pensili). La sedia a dondolo non è un grosso problema, alla peggio sbilancia un po' l'immagine stereofonica per questioni di mancanza di simmetria ma non me ne farei un cruccio. Proverei ad avvicinare maggiormente il punto d'ascolto o a sistemare i diffusori lungo un'altra parete, provando anche quella dove c'è il mobile-penisola. Non sarebbe neppure quella una situazione ideale, però avresti i diffusori più vicini.
Sostituire i cavi di potenza non ha, alla luce della sistemazione, molto senso, temo che le differenze sarebbero minime, come hai avuto modo di sperimentare sostituendo gli stand. Ti servono comunque altri elementi assorbenti e magari qualche trappola per i bassi. Per i primi, io penserei ad un arazzo bello grande da appendere sulla parete dietro ai diffusori e magari a qualche quadro in tela senza vetro. Credo che anche l'aspetto estetico della sala migliorerebbe non poco. Così come è ora sembra una parete di un triste negozio HiFi :-)
Per i secondi avresti solo l'imbarazzo della scelta, viste le numerose proposte in commercio. Potresti anche pensare, se fosse nelle tue corde, a qualche "trappola" autocostruita.
Infine, per migliorare l'efficacia del tappeto senza doverlo sostituire, è sufficiente un piccolo trucco che uso anch'io in sala d'ascolto: metterne uno a pelo lungo, magari brutto e di costo irrisorio, sotto a quello "in vista". Se le dimensioni sono molto simili sarà impossibile notarne la presenza ma l'effetto acustico dell'aumento di spessore del materiale assorbente sarà evidentissimo.
Dopo questi esperimenti si potrebbe di nuovo riprendere a ragionare in termini di upgrade di componenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD?
Caro Direttore Lucio,
Inanzitutto un grande grazie per tutto il tempo che dedichi a noi lettori portoghesi (inteso come usufruitori non paganti di questo utile servizio), e grazie per tutta la pazienza che hai nel rispondere alle differenti questioni.
Ho bisogno di un tuo parere. Ho un impianto un po' datato ma ancora in grado di trasmettere grandi emozioni e sonorità di primissimo livello:

Ultimamente mi sono messo in testa di vendere i miei lettori CD e prendere un Yamaha CDS2000. Cosa pensi di questa mi decisione? Ha senso investire 1500 eurini in questa direzione? Pensi che il mio impianto possa trarne giovamento, o pensi che dovrei investirli in un preamplificatore, o cosa?
Preferisco musiche tranquille, strumenti acustici a quelli elettrici e sonorità raffinate. Per fare qualche nome Dulce Pontes, Bevinda, Caetano Veloso, Pat Metheny, The kletzmatics etc. Per ultimo, per favore dammi un tuo parere spassionato sul mio impianto.
Ciao e grazie ancora,
Alessandro - E-mail: alessandro.depra (at) fastwebnet.it

LC
Caro Alessandro,
il tuo impianto mi sembra assolutamente equilibrato. Concordo con te sull'esigenza di diminuire il numero di lettori CD per far posto ad un'unica macchina di qualità superiore. Lascerei al loro posto le belle Audio Pro attive con il loro sub. Per il pre Yamaha si può fare un discorso un po' radicale: posto che dubito ti serva quella miriade di ingressi, potresti semplificare il tutto con un selettore passivo, per gestire DAT e lettore CD, ed utilizzare l'uscita variabile del lettore CD per pilotare i diffusori attivi, nella speranza che anche il DAT possa regolare il livello in uscita. E' una soluzione minimalista che può avere i suoi vantaggi. Molti lettori CD hanno un'uscita variabile, talvolta non di qualità eccelsa ma potrebbe valer la pena fare un tentativo. Nel peggiore dei casi potresti reinserire il tuo pre, mentre se la cosa dovesse dare buoni risultati anche il pre Yamaha potrebbe andare in vendita. Un esperimento grossolano lo potresti già fare anche con il tuo Marantz CD 67, che ha il livello d'uscta regolabile. Fai attenzione perché, di default, è sempre regolato al massimo!
Per il tipo di suoni che ami e che vorresti riprodotti dal tuo impianto forse il lettore Yamaha non è la scelta ideale. Credo gradiresti maggiormente una macchina più morbida e calda, come potrebbe essere un lettore CD Rega o Naim o anche Audio Analogue. Tra questi mi pare che solo il Rega abbia la regolazione del volume di uscita. Puoi anche glissare su questa mia proposta "radicale" e considerare comunque uno di questi lettori come partner del tuo attuale pre. In futuro, qualora sentissi la necessità di ulteriori upgrade potrebbe essere proprio il pre il primo a dover lasciare la compagnia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Strani upgrade
Egregio Direttore, mi ritrovo a scriverle a distanza di anni sia per riconfermarle il mio personale apprezzamento per il lavoro svolto da Lei e tutto lo staff di TNT Audio che rimane un punto di riferimento in rete, sia per porle un paio di quesiti o "tarli" che da qualche tempo mi "rodono". Il senso della presente non è il classico quesito "e adesso che compro? o cosa cambio?" ma è dettato essenzialmente dalla impossibilità molto spesso di poter ascoltare apparecchi e/o accessori per le nostre apparecchiature, visto gli esigui rivenditori che il nostro hobby ormai conta. Prima di porgerglieli, Le descrivo brevemente quello da me attualmente utilizzato:

Il tutto è installato in una stanza mediamente fono-assorbente di 4 x 4.5 mt. circa. E adesso veniamo ai "tarli":
  1. Sono prossimo alla sostituzione della testina sul mio giradischi come vedrebbe una Denon DL103 o DL103R?
  2. Sto vagliando l'idea di tornare su diffusori da stand, idea motivata dal voler una gamma medio/alta più raffinata, indirizzandomi sul mercato dell'usato senza quindi "svenarmi" troppo cosa mi consiglierebbe?
Mi rendo conto, i soliti quesiti da audiofilo insoddisfatto!! Ma cosa vuole, come Le dicevo, il poter ascoltare nuove apparecchiature e componenti è sempre più difficile...
La saluto e buon lavoro.
Silvio - E-mail: silviogen (at) libero.it

LC
Caro Silvio,
capisco il disorientamento ma non capisco questa voglia di autoflagellarsi che traspare dalle tue proposte. La Denon DL103 non è un upgrade per la Sumiko Blue Point Special. E' proprio un cambio completo di prospettiva. Visto che cerchi di recuperare sonorità ancor più raffinate in gamma medio-alta io non penserei certo alla DL103. Terrei la Sumiko o penserei a qualche buona MC da scegliere nel catalogo Benz o Clearaudio. Oppure farei ristilare la BPS.
Discorso analogo per i diffusori: non conosco quasi nessuno che, senza cambiare ambiente, sia passato da diffusori da pavimento a diffusori da supporto. Intanto chi ti dice che guadagneresti raffinatezza in gamma medio-alta? Di certo c'è soltanto che perderesti un bel po' di bassi e questi, una volta che ci si è abituati, sono difficili da dimenticare. Quindi pollice verso anche per questa seconda proposta. In questo caso, semmai, potresti pensare a diffusori, sempre da pavimento, di tipologia ed impostazione diverse da quelle delle tue ProAC D15.
Hai mai pensato, ad esempio, a dei planari, isodinamici (Magneplanar) o elettrostatici ibridi (Martin Logan)? Potrebbero essere una gradita sorpresa. In alternativa, stando sul dinamico puro, valuterei, nell'usato, qualche Thiel tipo CS 1.5 o 1.6, dal suono molto raffinato ed aperto.
Infine, tanto per essere monotono, farei un pensierino all'ambiente. Non è che il motivo della tua insoddisfazione possa essere ricercato proprio là? Liquidi la descrizione della stanza in due parole, definendola "mediamente fonoassorbente" che non si capisce che significhi. Talvolta bastano piccoli interventi sull'installazione dei diffusori o degli arredi per stravolgere il suono di una catena HiFi. Finché non si tocca con mano non ci si crede.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Thiel contro ProAC
Gentile Direttore,
Le chiedo un consiglio in relazione al mio attuale desiderio di affrontare un upgrade del mio impianto. Esso è composto da lettore cd Cambridge audio 640C2, ampli Cambridge audio 740A e da "vecchi" diffusori Focal jmlab chorus 715.
Ho deciso di partire cambiando i diffusori e, dopo diverse sessioni di ascolto, lo spareggio è tra le Thiel cs 1.6 e le ProAC response d28 (un po' più costose).
L'impressione che ho tuttavia avuto nell'ascolto presso i punti vendita, è che le ProaAC scendano un tantino più in basso (ascolto delle suite per violoncello di Bach e quattro stagioni di Vivaldi), come peraltro i dati di targa dichiarano. Ad onor del vero il raffronto è stato fatto per le Thiel con elettroniche analoghe alle mie attuali, mentre le ProAC beneficiavano di elettroniche ben più costose (Audio Research).
Bellissima invece la risposta sui medioalti delle Thiel e affascinante la voce femminile (Loreena McKennitt). La domanda, premesso il tentativo di far fare un po' di km alle mie elettroniche portandole dalle ProAC rendendo meno impari il raffronto, è se effettivamente le due casse differiscano nei bassi così tanto come la mia memoria auditiva mi suggerisce od è solo un problema di differente livello di elettronica alla base. O, dovrei forse pensare alle CS 2.4 (ma temo a questo punto con cambio di ampli.....).
Il tutto nasce dalla voglia di ascoltare tanta buona musica con ahimè l'handicap di avere scarsa(issima) conoscenza tecnica.
Grazie per il consiglio che vorrà darmi e buon lavoro (con complimenti in abbondanza)!
Giuliano - E-mail: g.caffi (at) hotmail.it

LC
Caro Giuliano,
Thiel e ProAC non sono, secondo me, due approcci che possano essere "confrontati", la differenza filosofica che le separa è troppo grande per poterle considerare una alternativa all'altra, a meno che non si intenda con questo termine qualcosa che sia quasi in antitesi!
Inoltre, entrambi i diffusori sono dei partner molti "ambiziosi" per il tuo amplificatore e, specialmente con le Thiel, i limiti delle elettroniche a monte saranno messi in spietata evidenza. Vorrei che ne fossi consapevole.
Passando alle tue esperienze d'ascolto, certamente non proverei neppure a trarre delle conclusioni da un confronto effettuato a distanza, in ambienti diversi ed impianti diversi, pure con elettroniche di classe molto differente. Se possibile, ascolterei le ProAC (ma anche le Thiel!) con il tuo amplificatore, elimineresti così almeno una delle variabili in gioco, purtroppo non la più influente.
Se posso esprimermi molto a spanne (chiedo venia per la grossolana semplificazione) quel che le Thiel danno in più in gamma medio-alta le ProAC lo danno in gamma bassa. Per questa ragione sei tu che devi in primo luogo decidere QUALE suono vorresti, avendo ben chiaro in mente un fatto fondamentale e cioè che la qualità della gamma bassa dipende pesantemente più dall'ambiente e dall'installazione che dal diffusore in sé.
Tanto per capirci, il bel basso che ti è piaciuto tanto nelle D28 a casa tua potrebbe non esserci o rivelarsi eccessivo. D'altra parte anche la bella gamma medio-alta delle Thiel, nel tuo ambiente, potrebbe essere eccessiva, se l'ambiente fosse vuoto o ricco di superfici riflettenti. Non lo descrivi, non è facile azzardare una previsione.
Visto che credo sia impossibile portare i diffusori in prova nel tuo ambiente (prova a chiedere, non si sa mai) trasferisci almeno le tue elettroniche ed i tuoi dischi in negozio, questo dovrebbe essere consentito. Lo so, è una faticaccia, ma l'acquisto è di quelli "importanti", più variabili impazzite elimini e meglio è.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Suono più permissivo
Salve Lucio, sono trascorsi parecchi anni da quando scrissi un paio di mail in merito alla composizione del mio impianto, rimasto tale dal 2000 sino ad oggi.
Tra una settimana andrò a convivere con la mia compagna; il trasloco è praticamente già stato fatto, compreso l'impianto hi-fi così formato:

A dir la verità un passo in avanti è già stato fatto, visto che dalla mia ex-camera 4x4, il tutto è stato piazzato in quello che sarà il soggiorno della nuova abitazione, sul lato corto di m. 4,65 rivolto verso il resto della sala, che si "allunga" per circa 8/9 metri più o meno regolari (non è proprio un rettangolo) permettendo al suono di "volare libero e felice" al contrario di prima :-)
Il pavimento in rovere e un arredamento piuttosto "ricco" di mobili e divani (oltre a tappeti e tendaggi) dovrebbe creare un ambiente "decente" a livello di acustica.
Vorrei però qualcosa in più...Credo che una delle maggiori "pecche" delle ae120 sia l'evidenziare in maniera negativa registrazioni digitali non propriamente di prim'ordine....e tra i vari generi di musica che ascolto, si verifica non di rado! Che strada dovrei percorrere per avere un suono un po' più "permissivo"?
Upgrade di casse o ampli/cd?
Grazie per la sempre cortese attenzione.
Andrea - E-mail: civic76 (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
auguri di cuore per la futura convivenza e per il trasloco, non so quale dei due eventi sia più carico di stress ed imprevisti :-)
Ho ricordi sempre abbastanza terrificanti dei miei - pochi, per fortuna - traslochi.
Prima di sostituire i diffusori io aspetterei a sistemarli a dovere nel nuovo ambiente, dando a loro ed a te almeno qualche settimana di ambientamento per trovare la sistemazione migliore. Con l'ambiente così descritto, apparentemente abbastanza assorbente, potrebbe essere che il caratterino dei tuoi diffusori cambi radicalmente.
Tra l'altro, anche le elettroniche in tuo possesso non sono esattamente "calde e morbide" né "permissive" quindi, forse, andrebbe ripensato completamente l'impianto, se il problema dovesse ripresentarsi anche nel nuovo ambiente. Una cosa è certa: se si ascoltano dischi incisi male non c'è impianto che possa riuscire nel miracolo di farli suonare bene. E, quand'anche riuscisse a storpiarli tanto da farli suonare accettabili, quelli incisi bene suonerebbero malissimo. Una cosa però non capisco: io, dovendo suonare "solo" o prevalentemente certi dischi non mi sarei rivolto alle pur buone elettroniche francesi Atoll. E forse neppure ai diffusori Acoustic Energy. Mi sembra strano che non ti sia stato fatto notare questo, quando hai acquistato l'impianto.
Pertanto mi chiedo: l'hai ascoltato coi tuoi dischi o solo con incisioni al di sopra di ogni sospetto? Forse non ti serve a molto riflettere adesso su questo aspetto ma spero che serva a chi legge ed è in procinto di acquistare un nuovo impianto HiFi: è perfettamente inutile scegliere un impianto o un componente utilizzando Musica che in realtà non si ascolta mai. La possibilità di prendere "sonore" cantonate è altissimo. D'altra parte, è anche vero che con dischi incisi male non si riescono a mettere in evidenza le differenze tra un componente ed un altro. A questo punto, però, mi chiederei che senso avrebbe la ricerca di un upgrade!
Tornando al tuo caso specifico: per ora puoi solo aspettare e fare esperimenti. Se dopo qualche settimana (mese?) di prove non riuscissi ad ottenere un risultato accettabile potresti valutare la possibilità di sostituire, per ora, solo i diffusori. Preferisco non darti un'indicazione precisa adesso, anche perché occorre valutare bene vari aspetti che ti saranno chiari solo DOPO aver cambiato casa: dimensione, tipologia, aspetto dei diffusori (con una donna in casa quest'ultimo fattore diventa spesso preponderante, vedi posta delle ultime settimane) e, non ultimo, il budget a disposizione.
Avremo modo di rifare il punto della situazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il suono pulito non esiste
Ciao Lucio anzitutto una premessa, oggi leggevo una tua vecchia risposta, che ora non trovo, in cui scrivevi che nel mondo reale il suono è sempre sporco e distorto, ben diverso dalla riproduzione rassicurante di certi impianti hi-end dal suono morbido, che poi alla lunga stanca (spero di aver riportato bene il tuo pensiero).
Concordo perfettamente con queste parole, ed è quello che penso quando sento l'impianto tutto LINN di mio cugino. Un suono pulito, iperdettagliato, neanche gli stessi musicisti, gli Slint, che gli avevo passato per sentirli, si sarebbero resi conto di produrre quel suono, con i quattro soldi che avevano per incidere l'album. Un suono che al limite potrei dire che non esiste.
Per me il suono di riferimento è quello di un concerto in un buco pieno di gente, oppure di palchi con improbabili sistemi audio, ma deve essere energico, nel senso capace di trasmettere l'energia, l'anima dell'autore. La tecnica mi interessa fino ad un certo punto, non ascolto ancora quella musica che si insegna in posti chiamati "conservatori", ovvero la classica.
Detto questo il consiglio che ti chiedo è questo: cerco un diffusore coinvolgente, dinamico, ad effetto live che riempa i 130 metri quadri del mio salone, un ambiente molto assorbente, nella mia casa in campagna, dove quindi posso alzare il volume se voglio. Ascolto di tutto dal dub all' avantjazz, tranne, come detto,la classica. Attualmente ho un paio di Klipsch Sinergy F-3 abbinate con un NAD 352, e un lettore entry level della Denon.
Sono abbastanza soddisfatto dell'impatto delle casse e del livello di coinvolgimento, ma meno del dettaglio e dell'apertura del suono che mi pare un po' cupo. In una precedente lettera mi consigliasti di passare alle RF-83 o alle RF-63, oppure alle Triangle. Volevo pero un chiarimento prima di passare all'azione.
Le RF-63 non rischiano di riempire lo spazio meno delle attuali F-3? Mi hanno suggerito che le RF-83 richiedono un ampli piu potente per sfruttarne il potenziale, magari un NAD 372. Sei d'accordo? Le Triangle mi incurioscono, me le aspetto più versatili delle Klipsch ed ugualmente dinamiche/coinvolgenti. Mi sbaglio? Temo però che anche le dimensioni contino in uno spazio ampio come il mio, dove a volte ascolto la musica da 12 metri di distanza dal diffusore, e in questo caso le Antal ex , su cui mi ero indirizzato mi sembrano un po' sottodimensionate.
Mi sbaglio? Ma non ci sono altre marche con suono live come le Klipsch?
Grazie per la disponibilità.
Daniele - E-mail: nagaraj (at) alice.it

LC
Caro Daniele,
un discorso approfondito ci porterebbe molto lontano. Diciamo che lo scopo di ogni impianto HiFi dovrebbe essere quello di riproporre fedelmente quel che c'è inciso nei dischi, non quello che si sente ai concerti. Se nei dischi c'è il suono sporco dei concerti allora QUELLO deve essere riprodotto ma se c'è un suono pulito e perfettino, deve essere riprodotto quello. Non possiamo dare la colpa all'impianto Linn se il suono di quella band era troppo "pulito"...evidentemente così era stato registrato...un impianto HiFi non può far suonare "pulito" un disco "sporco", può solo sperare di sporcarlo di meno!
Se tu desideri un impianto che suoni sempre "sporco"...non ti serve un impianto HiFi ma un distorsore che renda "live" anche i suoni più puliti :-)
Ciò premesso, valutiamo bene le tue esigenze: se devi sonorizzare a livelli "live" un ambiente da 130 mq (ma non erano 105 nella lettera precedente?) temo che il tuo set-up sia decisamente sottodosato, come si dice. Devi pensare in grande, soprattutto come diffusori. Forse non bastano neanche le Klipsch serie RF, secondo me, per i tuoi scopi. Vai a vedere qualcosa di più "sostanzioso", nello stesso catalogo Klipsch (tipo Cornwall, La Scala) o nel catalogo Tannoy (vari Dual Concentric serie Prestige). Potresti anche cercare qualche vecchio grosso monitor JBL (tipo 4312, L112, L220) o Altec. Prova anche a dare un'occhiata su
www.audioheritage.org. Se è impatto live che cerchi, queste sono tutte strade da battere. Certo, stiamo parlando di ingombri e costi di una certa importanza (però l'usato aiuta molto) ma stai pur certo che uno qualunque di questi diffusori trasformerà il tuo salone in un piccolo "palco" privato.
Il limite alla tua richiesta di realismo, a questo punto, sarà dato dalla potenza del tuo amplificatore. Soltanto dopo aver scelto i diffusori potrai capire se è necessario un aumento di potenza oppure no.
Qualora le proposte "radicali" di cui sopra non dovessero essere praticabili, considera una coppia di Klipsch RF83: con 100 dB/w/m e tre woofers da 20 cm credo possano sonorizzare agevolmente il tuo spazio, anche con l'amplificatore che hai a disposizione in questo momento. Non è una soluzione ottima, ma può essere un buon compromesso.
Lucio Cadeddu

Frequenze subsoniche
Gent.mo Lucio,
eccomi qui a disturbarti ancora una volta per approfittare, se possibile, della tua competenza che con tanta passione ed infinita pazienza metti a disposizione di tutti noi. Dall'ultima lettera (
n.6 del vol. 465) c'è qualche novità che ti vado subito ad illustrare: preamplificatore passivo a trasformatori Promitheus Audio TVC e una coppia di NuForce Ref.9V2.
Sorgente digitale, pre fono, diffusori e cavi sono gli stessi, mentre ho sostituito il Thorens TD160/SME3009II/Elac794, un po' complicato per me da settare, con un più semplice e dinamico Pro-ject RPM 9.1 con testina Audio Technica AT440MLa.
Prossimi obiettivi, sostituire il pur buon Promitheus (nonostante i potenti Ref.9V2 con il lettore cd arrivo a 3/4 di potenziometro e con il giradischi quasi a fondo scala con un volume per niente esagerato!) con il nuovo Nuforce P8-S, e l'AT-440MLa con la Clearaudio Maestro.
A quel punto mi mancheranno solo un paio di diffusori più prestanti dei miei per completare l'impianto e dedicarmi per un bel po' solo all'acquisto di musica! Ma veniamo al mio attuale problema.
Ascoltando col giradischi a poco più di 3/4 di volume del pre ho notato che i woofer delle mie Kef iQ9 ondeggiano avanti e indietro di circa 1-1,5 cm soprattutto con alcuni dischi meno nuovi e un po' ondulati, anche in assenza di segnale.
Per evitare di disturbarti su un argomento che mi ricordavo avessi già trattato, ho cercato nel sito e nella rubrica della posta precedenti al riguardo, e ho trovato un link da te segnalato nella lettera n°2 vol.459 per dei filtri subsonici RCA. Purtroppo però non sono riuscito ad aprirlo... mi ha mandato in palla il computer 2 volte! Ti chiedo quindi la cortesia di indicarmi il sito o il prodotto, se questa è la soluzione che consigli anche a me.
Giusto per completezza d'informazione, ho contattato Attilio Conti che produce il pre fono AM Audio MM2 Reference in mio possesso, e mi ha detto che è già dotato di un filtro subsonico! Cosa mi consigli?
Ti ringrazio per l'attenzione che vorrai dedicarmi e ti saluto con l'augurio che tu abbia voglia ancora per molto tempo di fornirci, mediante la tua rivista e i tuoi personali consigli, i mezzi per goderci al meglio questo bellissimo hobby.
Grazie,
Giampiero - E-mail: masterjump (at) hotmail.it

LC
Caro Giampiero,
a me quel link non dà alcun problema usando Firefox, mentre con un vecchio Explorer qualche problemino in effetti c'è. Ti consiglio di passare direttamente dalla home page e poi cercare i filtri alla voce "prodotti" (sono catalogati come "filtri crossover in linea RCA"). In alternativa potresti sempre decidere di passare a Firefox/Mozilla ed iniziare una nuova vita, almeno relativamente alla navigazione web :-)
Le oscillazioni che descrivi sono, realisticamente, causate da frequenze subsoniche. Se il pre fono AM Audio avesse un filtro subsonico queste non dovrebbero passare. O il filtro è molto blando o...non c'è proprio.
Sono andato a vedere le caratteristiche tecniche dichiarate e non si fa menzione di filtro subsonico, magari c'è ma non è stato citato...non so. Resta il fatto che se i woofers oscillano molto le frequenze subsoniche ci sono!
Potrebbe anche esserci un problema di frequenza di risonanza testina/braccio non ideale ma anche questa sarebbe comunque "tagliata via" dal filtro subsonico. Per tagliare la testa al toro potresti optare per i filtri McMantom sopra citati, nella versione più "strong" ovvero con frequenza di taglio 20 Hz e pendenza a 24 dB/ottava. Con questi stai pur certo che di frequenze subsoniche ne arriveranno ben poche ai tuoi diffusori!
Infine, due parole sulla questione del preamplificatore. Come ho detto altre volte, ruotare di molto la manopola del volume non è, di per sé, un problema, anzi! Certo, se arrivi a fondo corsa con un livello d'ascolto non altissimo evidentemente le uscite del CD e del pre fono non sono sufficienti a pilotare i finali NuForce. A quel punto, in effetti, un pre attivo (bene il P8) risolverebbe definitivamente.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Giradischi per regalo
Ciao Lucio,
mi chiamo Giovanni, spero di non disturbarti ma credo tu sia la persona più adatta a cui chiedere qualche informazione. Il vinile mi ha sempre attratto, per la qualità del suono in primis, ma anche per l'estetica lo ammetto. Fra poche settimane è il compleanno della mia ragazza ed essendo anche lei come me amante della musica tutta - che dio la benedica - vorrei regalarle un giradischi. Un impianto serio non lo avrò mai con il mio stipendio attuale (il piatto piange, come dice mio nonno quando gioca a carte) quindi pensavo di partire dal basso, sono indirizzato sul KENWOOD P-110S, posso collegarlo alle casse di uno stereo? E' un eresia? Ho letto il tuo articolo sul "Sonic Impact T-Amp - ampli integrato", può essermi utile?
Grazie in anticipo per l'aiuto e buona serata,
Giovanni - E-mail: phaserem (at) email.it

LC
Caro Giovanni,
purtroppo temo che con l'oggetto in questione non potrai avere né la qualità sonora del vinile e neppure l'effetto estetico (il coolness factor). Con quella cifra (un centinaio di €) potresti più saggiamente cercare un giradischi usato dove almeno il piatto abbia le dimensioni di un LP :-(
Si trova tanta roba su Ebay, con un po' di pazienza qualcosa di interessante riesci a prenderla. In ogni caso nessun giradischi può essere collegato direttamente a delle casse, ti serve come minimo un amplificatore, magari dotato di ingresso fono. Anche questo non è impossibile da trovare, di nuovo usato, per cifre inferiori ai 100 € se si vuole qualcosa che suoni ed abbia una potenza adeguata. Il T-Amp non è una soluzione, non ha l'ingresso fono (per il giradischi) ed ha una potenza abbastanza bassa, che ti obbligherebbe all'acquisto di diffusori abbastanza sensibili.
Ogni tanto capita di vedere su Ebay impianti completi (giradischi, ampli e casse), magari con qualche anno alle spalle e non esattamente di stirpe audiophile, per prezzi davvero molto, molto convenienti. Potrebbe essere un primo passo, fino a che le finanze non ti consentano qualcosa di meglio.
Poiché parli di regalo da fare alla tua fidanzata, ed immagino non voglia regalare dell'usato, non hai molte alternative se non quella di aspettare tempi migliori. Mi spiace darti una delusione, ma sono più tranquillo così. Quando i soldi sono pochi anche 100 € possono essere un problema...specie se investiti in qualcosa che con la lettura di LP come la intendiamo noi ha molto poco a che vedere. L'unico giradischi "vero" che sta sotto i 200 € è il Genie 1 della ProJect, già dotato di testina (circa 175 €). Questo lo puoi collegare ad un qualunque amplificatore dotato di ingresso fono. Meno di così, davvero, è buttar via i propri soldi e, quel che è peggio, compromettere irrimediabilmente la propria collezione di vinili, presenti e futuri.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

TNT Janus
Oggi ho provato a costruirlo....15€ di spesa ....rispetto al mio precedente (mat in sughero della Pro-ject) è tutta un'altra cosa!!
La prima impressione è che nella stanza ci sia più musica...un suono più pulito...
Invertendo le 2 facciate (sughero/antirombo) non ho trovato delle differenze...
Sto provando anche un mat in grafite di un mio amico (costosissimo!!) ma preferisco il suono del "Janus"...con il mat in grafite mi sembra un suono più asciutto e con meno corpo...
Beh, con pochi € un bel prodotto..
Complimenti!!
P.S. ...da ieri sono anche possessore di un Garrard Zero 100 Sb...acquistato (ed incuriosito) dalla sua recensione (positiva)....ora mi divertirò a "customizzarlo" seguendo i rigorosi consigli del suo articolo!!
Andrea - E-mail: andreasonictemple (at) alice.it

LC
Caro Andrea,
questa settimana recupero un po' dell'ottimismo che ci siamo persi la settimana scorsa con quella sfilza di lettere tutte relative a "problemi" con apparecchi HiFi :-(
Mi fa piacere che il nostro
TNT Janus ti soddisfi così tanto. In effetti è un "mat" molto efficace, sia nel ridurre i rumori provenienti dal piatto, sia le vibrazioni del vinile stesso. E' anche efficace contro le cariche elettrostatiche. Provalo anche sul neo-acquisto Garrard Zero 100 SB, una bella "palestra" per fare tante modifiche e, soprattutto, per sentirne l'effetto. L'analogico è, in effetti, la palestra migliore per sentire gli effetti di ogni piccolo intervento migliorativo...vedrai che ci sarà da divertirsi. Io, all'epoca delle modifiche al mio Zero 100, mi divertii moltissimo, provando e riprovando soluzioni più o meno efficaci, più o meno estreme. Ora giace qua, su uno scaffale, e sembra guardarmi con rimprovero per essere stato abbandonato.
Solo una raccomandazione: non applicare i miei consigli in maniera "rigorosa". Non c'è niente di rigoroso in quel che ho provato a fare col Garrard Zero 100: sentiti libero di sperimentare percorsi, materiali e soluzioni alternative, potresti persino riuscire a fare molto meglio di quanto ho descritto io in quell'articolo.
Fantasia al potere! :-)
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Direttore,
dopo lunghe vicissitudini, che tu conosci, posso finalmente darti un feedback sull'upgrade del mio Rega Planar 25. Innanzi tutto ho, come tu sai, acquistato l'alimentatore "Heed Orbit 2 " tramite Internet, sul sito inglese "Needles & Spins", pagandolo 311 euro comprese le spese di spedizione.
L'Orbit 2 è regolarmente venduto in alcuni mercati europei, come quello tedesco, a circa 400 euro; di conseguenza ritengo che il prezzo pagato sia buono.
L'aspetto del cabinet è assolutamente piacevole, con un elegante frontalino in plexyglass nero, molto serioso. Il montaggio è veramente semplicissimo: basta sostituire la spina di rete del Rega con una spina tripolare IEC (in dotazione) e collegare il tutto.
Non mi aspettavo sconvolgimenti nel suono della triade P25/RB600/Exact, né prevedevo chissà quali miglioramenti, però devo ammettere che alcune differenze tra il suono "con e senza" l'alimentazione separata ci sono.
Il Rega "vitaminizzato" non fa nulla di diverso da quello di prima, e chiaramente non risolve i limiti dei Planar, semplicemente si limita a fare ancora meglio le cose già faceva bene prima. Quindi: la scena acustica appare più definita, c'è maggiore "silenzio" tra gli strumenti. La dinamica, già notevole, diventa esplosiva, tanto da ridicolizzare il fratello digitale Planet che, dal confronto con le stesse incisioni, esce davvero con le ossa rotte. Mi piacerebbe molto far sentire questa cosa a chi sostiene, numeri alla mano, che non ciò è possibile.
Il basso è più profondo, al punto che, di primo acchito, ho avuto la sensazione di una "non gradita" diminuzione della "velocità" del suono del Rega (per me, vero punto di forza del P25). Ci dovrò fare l'abitudine.
Per finire, finalmente il cambio di velocità è un'operazione "semplice" e "sicura", basta spingere il pulsante sul frontale dell'Heed e il giradischi passa dai 33 ai 45 gg. Il tutto è segnalato dall'Orbit tramite un led posto sul frontale che passa dal rosso al verde.
Insomma, un buon acquisto! Consigliato a chi possiede un giradischi analogo al mio!
Grazie di tutto Direttore
Carlo - E-mail: carlo_bergamini (at) tiscali.it

LC
Caro Carlo,
mi fa piacere che l'acquisto sia andato a buon fine e che la soddisfazione all'ascolto sia sostanziosa. A distanza di tempo, ti consiglierei di provare ad ascoltare nuovamente il Rega con il suo alimentatore di serie, è probabile che sentirai differenze ancora più marcate. Non mi sorprende che il P25 Orbitizzato le suoni di santa ragione al fratellino digitale Planet...un po' è probabilmente colpa del formato (LP contro CD). Da non dimenticare che il riversamento su CD e su LP, pur dello stesso identico master, subisce processi differenti e, spesso, tutti a sfavore della versione digitale. Questo accade anche quando il master originale è digitale. Una strana convinzione degli audiofili (e non solo) vorrebbe infatti che il master digitale e la sua copia su CD siano identiche bit a bit. Così non è. Intanto, spesso i master digitali sono a risoluzione più elevata, quindi devono prima essere "ridotti" a standard RedBook (16/44) poi spesso la manina "sapiente" del tecnico non riesce ad esimersi dall'apportare una bella e consistente compressione dinamica (la causa della loudness war della quale abbiamo tanto parlato ultimamente). Quest'ultimo giochetto, nel caso del vinile, viene decisamente più in salita.
Grazie per il feedback, ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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