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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Suono affaticante
  2. Gli audiofili possono anche essere felici .... ma per poco!!!
  3. Front-end analogico
  4. Diffusori da pavimento per impianto anni '90
  5. Subwoofer?
  6. Modifiche ad un CD player
  7. Interfacciamento diffusori-ambiente
  8. Quel Proton un po' troppo esagerato agli estremi?
  9. Audiofilo alle prime armi
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Suono affaticante
Buongiorno signor Cadeddu,
mi permetto di disturbarla per chiederLe un consiglio su come tentare di risolvere questo problema; con il mio attuale impianto di cui sono soddisfatto per ciò che concerne principalmente le Thiel CS 1.6 e il lettore Cambridge Azur 840C (ascoltati in negozio e subito apprezzati), trovo peraltro che ascoltandoli nella mia sala il suono si presenta eccessivamente caratterizzato per non dire fastidioso e quindi stancante, per la presenza di eccessive frequenze medio alte (con dischi qualitativamente non riusciti si nota ancora di più), il suono possiamo aggiungere che si manifesta come eccessivamente "scolpito", mentre le basse frequenze sono esageratamente asciutte, sarebbe un dato positivo se il tutto andasse di pari passo con naturalezza e musicalità, invece già dopo quindici minuti diventa faticoso sopportarlo, oltretutto se si ascoltano pochi strumenti "potrebbe" anche piacere ma con, per esempio, coro e orchestra, si sente quasi una subdola distorsione o fatica di ascolto che peggiora alzando il volume; non riesco ad identificare l'elemento che in qualche modo "eccede" più degli altri, la stanza è un 5 x 4 con lato lungo occupato dai diffusori (alle spalle circa 70 cm c'è una libreria), sul lato sinistro guardando li stessi (distanziati di metri 2,5) ci sono delle tende a pannello (4,5 mq), tappeto (3,5 mq), grosso quadro con vetro alle spalle del punto di ascolto (togliendolo non migliora di molto la situazione); non riesco a focalizzare se è l'amplificatore (Musical Fidelity A5) abbinato agli altri elementi, oppure i cavi (Kimber intrecciati di quattro fili) che magari, elettricamente, non legano con il resto della catena.
Prima ascoltavo con tutt'altro (Albarry M408, Proac D15, lettore Micromega e rimasti immutati cavi Kimber ed un commutatore Bryston sui cavi di potenza per alimentare una cuffia AKG K1000) e non si notava minimamente il problema, però vorrei trovare una soluzione anche perchè preferisco di molto la timbrica ed il fronte sonoro delle Thiel (stupendo ascolto in negozio abbinate ad un integrato VTL decisamente costoso) come la precisione e la naturalezza del Cambridge.
Grazie ed un cordiale saluto.
Gerardo - E-mail: jerry.gb (at) libero.it

LC
Caro Gerardo,
le Thiel CS 1.6, come la maggior parte dei diffusori di questo Costruttore, non sono componenti "facili", né elettricamente né timbricamente. L'impedenza, ad esempio, è piuttosto bassa (scende spesso sotto i 4 Ohm) e costringe l'amplificatore ad un "superlavoro" non sempre gradito. Ora, il tuo Musical Fidelity potrebbe anche non soffrirne più di tanto...però è un fattore da tenere in considerazione.
In secondo luogo c'è da considerare il "suono Thiel" che raramente concede qualcosa al calore o alla dolcezza: precisione, trasparenza, analiticità in quantità ma per il resto è meglio cercare altrove (e rinunciare a qualcos'altro, ovvio). Anche la gamma bassa, per progetto, non è esattamente estesissima.
Posto che la stanza sembra abbastanza adatta e non dovrebbe creare problemi di sorta, visto che non ne creava con l'impianto precedente, io punterei la mia attenzione all'interfaccia diffusore/ambiente.
Come prima cosa proverei ad angolare le 1.6 verso il punto d'ascolto...anche in maniera decisa (45° e più). Sperimenterei diverse angolazioni fino a trovare il compromesso migliore. Proverei anche ad avvicinarle/allontanarle dal punto di ascolto, i cambiamenti possono essere drammatici, in meglio ed in peggio. Ancora, sperimenterei un posizionamento sulla parete corta, ove praticabile. Le tue Thiel hanno le punte verso il pavimento? Se sì, eliminale: lascia che il diffusore poggi direttamente sul pavimento oppure prova ad interporre dei piedini di gomma, anche dei semplici battiporta ti aiuteranno a capire in che direzione cambia il suono.
Infine, o sarebbe meglio dire per prima cosa, mi accerterei che il rodaggio fosse effettivamente concluso. Mi pare la Casa raccomandi 50 ore a volumi moderatamente elevati...io ti direi che 100 ore a volumi sostenuti non potranno che giovare al suono dei tuoi diffusori.
Quando tutto ciò dovesse fallire forse dovresti, tristemente, riconsiderare i partner che hai assegnato ai tuoi diffusori: potresti provare con sorgente ed amplificazione ancora più morbidi e caldi ma, attenzione!, esagerando potresti snaturare il suono di quei diffusori che sono un po' da amare o odiare senza tanti mezzi termini. Questo significa anche che, qualora non riuscissi a domarli o a capirli, potresti considerare la possibilità di dovertene separare. Hai presente quelle donne delle quali non riesci a fare a meno ma con le quali la convivenza giornaliera sarebbe impossibile? Il parallelo è meno strampalato di quanto possa sembrare ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Gli audiofili possono anche essere felici .... ma per poco!!!
Ciao Direttore,
dopo qualche mese torno a disturbarti poiché, esisteranno anche audiofili felici ma ... per poco tempo!!! :-)
Ebbene si! Dopo aver dichiarato, non troppo tempo fa, di non avere nessuna necessità di cambiare qualche cosa al mio anziano impianto, mi ritrovo a meditare su come migliorare il "vecchietto" (te lo rammento):

Tutto è nato con l'upgrade del giradischi Rega P25 tramite l'innesto dell'alimentatore separato Heed Orbit 2 (forse ricorderai). La modifica è così riuscita che da allora ho seri problemi ad ascoltare la mia numerosa collezione di CD tramite il fratellino Planet.
Il confronto con la sorgente analogica proprio non regge. Il suono del digitale è "lento" (leggi anche: bassi interminabili, a confronto con l'analogico), non definito, poco dinamico ed emozionante. E' probabile che il problema sia insito nel supporto ma, dopo avere ascoltato il vecchio Pink Triangle Numeral di un amico (in un impianto simile al mio: stesso pre e stessi diffusori) mi sono convinto del fatto che gran parte della colpa è del lettore.
Veniamo al dunque: vorrei sostituire il lettore CD con qualche cosa di più "veloce", "definito" e "dinamico". Da troppo tempo non frequento i negozi di HiFi (ne esistono ancora?) e le uniche informazioni che ho le leggo sulle riviste. Stando alle opinioni che mi sono fatto, i lettori CD che potrebbero fare al caso mio sono il Naim CD5x ed il Bryston BCD1. L'investimento richiesto per entrambi è sicuramente "importante" per le mie tasche ma, almeno sulla carta, non riesco ad individuare nulla di più economico che mi possa far fare un serio salto di qualità. Che ne pensi di queste macchine?
Sono "troppo" per il mio impianto "anzianotto"?
Hai alcune alternative da consigliarmi? (magari più economiche? 2500/3200 euro sono veramente tanti soldi!)
Oltre a questo dubbio, ne ho un altro. Possiedo il mio "amato" finale Sumo da quasi venti anni e penso che oramai sia giunto il momento di (sic!) pensionarlo. Non sto pensando di venderlo, ma di affiancarlo (sostituirlo in maniera non definitiva suona meglio?) ad un apparecchio più moderno che mi possa deliziare anche in estate. Da giugno a settembre il Nine Plus è inutilizzabile a causa del calore "mostruoso" che emana e, con le estati sempre più lunghe e calde, il problema è diventato serio. Non sono il tipo che può vivere senza musica per mesi e l'I-Pod, dopo un paio di giorni...mi "deprime"!
Vorrei un finale con le caratteristiche sonore che ti ho descritto sopra (parlando del lettore CD): velocità, definizione, controllo in basso, dinamica. Naturalmente dovrebbe saper tenere a bada le mie amate Proac (saltuariamente anche le Spendor LS3/5a, ma succede sempre più raramente) e non scaldare come un caminetto.
Sono sempre meno interessato alla scena acustica, anche perché invecchiando sto riavvicinandomi al R&R e ascolto sempre meno (non sto dicendo che ho smesso) jazz e classica (vedi utilizzo delle Spendor).
Non so proprio da dove cominciare! Pensavo a qualche finale della stessa stirpe dei CD Player che ho citato (Naim, Bryston) perché ne ho sentito parlare bene ma, in verità, ho veramente bisogno di aiuto.
Help me if you can...Won't you please, please help me!!!
Come sempre, grazie in anticipo per la tua meravigliosa disponibilità (mi sono dilungato e me ne scuso).
Carlo - E-mail: carlo_bergamini (at) tiscali.it

LC
Caro Carlo,
mi spiace che l'idillio non sia durato molto a lungo! Comunque, in effetti il tuo CD player, per quanto buono, non può reggere il confronto con il trittico analogico, anche se non devi dimenticare che spesso è il formato CD a suonare peggio del corrispondente LP!
Dei due lettori che citi conosco solo il Naim che è una macchina straordinaria e che potrebbe rappresentare un significativo passo avanti rispetto al tuo Planet. Potresti cercarlo usato o ex-demo (non è difficile se guardi il mercato UK) per cifre ben più abbordabili. Altre "macchine" che potresti tenere in considerazione sono i Meridian, magari anche questi da cercare nell'usato recente.
Per quanto riguarda invece il finale "freddo" da utilizzare d'estate (e perché non tutto l'anno?) non vedrei male una coppia di NuForce 8.5 (o serie precedenti) ma anche l'integrato IA7 potrebbe non essere una cattiva idea. Se puoi ascoltarlo coi tuoi diffusori...fallo!
Ciò detto, mi avanza qualche perplessità circa la necessità di usare un amplificatore che scalda poco d'estate quando il problema potrebbe essere brillantemente risolto con l'utilizzo di un buon condizionatore d'aria che avrebbe anche il vantaggio di riportare l'umidità dell'aria su valori ideali. Ascoltare in condizioni fisicamente confortevoli è tutt'altra cosa. Potresti obbiettare che un condizionatore aggiunge rumore in sala d'ascolto...e come darti torto? Però ci sono tanti modelli di nuova generazione invero molto silenziosi e, comunque, si potrebbe raffreddare preventivamente la stanza, spegnere il condizionatore ed ascoltare Musica. La spesa sarebbe inferiore a quella di un nuovo amplificatore "freddo".
Sentiamoci più avanti per un aggiornamento!
Lucio Cadeddu

Front-end analogico
Sig. Cadeddu buongiorno,
sono da anni possessore di un piatto inglese non più in produzione mod. THE SOURCE; si tratta di un trazione a cinghia su controtelaio flottante a 5 molle. Su di esso è montato un braccio unipivot MORSIANI ed una testina STANTON WOS 100.
Dispongo altresì di nr 2 vecchi LENCO a puleggia e a base rigida che utilizzo saltuariamente nella mia tavernetta in occasione di qualche festa con amici.
Scevro da qualsiasi condizionamento audiofilo, ho la netta sensazione che i 2 vecchi puleggia - in un ascolto non diretto, ma comunque, a mio avviso, attendibile - suonino apprezzabilmente più dinamici ed incisivi rispetto al THE SOURCE.
In sostanza, ho l'impressione che i tanto bistrattati "trazione diretta/puleggia" a base rigida vadano di gran lunga meglio dei tanto decantati (esoterici) trazioni a cinghia, a maggior ragione se montati su molle.
Dall'alto della Sua esperienza, Le sarei grato se mi volesse fornire indicazioni in ordine al miglioramento del mio front end; è un problema di semplice abbinamento non felice piatto - braccio - testina presente sul mio THE SOURCE (suono duro, scarsamente arioso, poco "liquido"), oppure è proprio un discorso di diversa filosofia costruttiva (e quindi di resa acustica) presente sui trazione diretta/puleggia a base rigida?
Un amico mi consigliava di cambiare tutto e di prendere un bel TECHINCS SL 1200 che, a suo dire, è molto di più di un semplice "mulo da discoteca". E risolverebbe tutti i problemi poc'anzi segnalati.
RingraziandoLa anticipatamente dell'attenzione che vorrà riservare alla presente, resto in attesa di Suo riscontro.
Cordiali saluti.
Luca - E-mail: iazza62 (at) libero.it

LC
Caro Luca,
vedo molto poco credibile l'esito di un confronto tra due giradischi dotati di bracci diversi, testine diverse, ascoltati in contesti diversi. Fai una cosa: prendi il "The source" e portalo giù in taverna, così da rendere il confronto "alla pari" e poi fai il viceversa, ovvero porta il Lenco sull'impianto principale. Secondo me non mancheranno le sorprese e temo che non andranno tutte nella direzione da te attesa.
Non mi pare si possa parlare - in maniera così generale - di suono dei giradischi a puleggia, a trazione diretta o a cinghia. La cosa non ha alcun senso. Esistono buoni giradischi e cattivi giradischi, indipendentemente dal principio costruttivo. Se il suono del tuo attuale front-end principale non ti soddifa io proverei a controllare tutti i settaggi, lo stato di usura della puntina e la qualità dell'ingresso (o pre) fono utilizzato.
In ogni caso, qualora uno dei Lenco dovesse suonar meglio...perché acquistare un quarto giradischi (il 1200) quando sarebbe più semplice spostare il giradischi meglio suonante all'interno dell'impianto principale? Per le "feste" in taverna, ammesso che abbia necessità di due giradischi, potrai sempre acquistare un giapponese qualunque, usato. Con 100 euro te la cavi. Il The Source, a quel punto, andrebbe messo in vendita, son sicuro che più d'uno sarebbe ben felice di offrirgli ospitalità! :-)
Avresti un impianto che suona meglio e un po' di soldini in tasca. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori da pavimento per impianto anni '90
Gentile Direttore,
innanzitutto desidero ringraziarLa per l'ottimo lavoro e servizio che rende a tutti noi, ammalati di Musica e del suo buon ascolto. Venendo al dunque: la mia passione sboccia nei primi annì90, durante i quali passai ore (e ore, e ore...) nelle sale d'ascolto di alcuni negozi specializzati, per scegliere infine:

Nella mia precedente vita "nomade" mi sono poi dotato di una seconda catena, composta da: Dopo 10 anni di interesse (soprattutto economico) rivolto altrove e problemi logistici di trasporto e posizionamento dell'impianto, eccomi ristabilito più stabilmente nella mia città natale e rispolverato il mio vecchio (?) primo impianto. Sarà il nuovo ambiente (una sala irregolare di circa 3,5-4 x 5,5-6 mt, con quadri, libreria, tappeti per terra e ai muri...), sarà la musica (ora più sul jazz di Bollani e Abu-Khalil e sull'etno-folk di Daniele Sepe e Orchestra di Piazza Vittorio, piuttosto che sul rock dei Jethro Tull, Flower Travellin' Band fino ai The The, Dream Theatre e Rage Against the Machine – ecc...-, che pure continuo ad ascoltare!!!), ma c'è qualcosa che non mi soddisfa.
Innanzitutto la mancanza di dinamica e di coinvolgimento, dovuta soprattutto all'esilità della gamma bassa (sensazione non nuova ma, per quieto vivere, all'epoca non potei acquistare diffusori da pavimento). Eppoi non riesco a ricostruire la scena ampia e tridimensionale, con voci centrali e strumenti fissi, che ricordo nel più ampio e spoglio salone della "vecchia" casa di 15 anni fa.
Posto che in linea di massima terrei l'amplificazione, come si può scegliere, senza ascoltarla prima, una sorgente o una coppia di diffusori, ora che i negozi specializzati con sale d'ascolto non ci sono quasi più o, comunque, non offrono la scelta di un tempo? Certo, c'è Internet (e c'è TNT-Audio!), e infatti eccomi qua.
C'è chi mi ha consigliato di provare le Opera Prima (pagate la metà delle SF!) e sostituire la sorgente, ma il mercato dei CDPlayer è così radicalmente cambiato, in questi 15 anni, che non so realmente da dove cominciare! (eppoi vorrei aprirmi all'affascinantissimo mondo del vinile: ora ho gli occhi su un Gyrodec del '99, o in alternativa un Marantz TT15S1 alla metà del prezzo).
Io, comunque, avrei pensato di cominciare a risolvere almeno parte delle mie "pene" (dinamica e bassi) acquistando dei diffusori acustici da pavimento, ora che posso.
Tra quelli che avrei "adocchiato" (in assenza di ascolto, si diceva...) ci sono i La ringrazio anticipatamente per i consigli che mi vorrà dare e Le rinnovo i complimenti per la rivista.
Cordiali saluti.
Nicola - E-mail: grainch (at) libero.it

LC
Caro Nicola,
dalle Sonus Faber Minima e dalle Opera Prima non ti puoi aspettare bassi potenti e profondi e dinamica esplosiva: si tratta di prodotti pensati e progettati per un altro tipo di ascolto, più intimo e raccolto. Ottima dunque l'idea di acquistare dei diffusori da pavimento, a patto di avere abbastanza spazio per consentir loro un posizionamento appena decente (facciamo almeno 40-50 cm dalle pareti circostanti?). I modelli che avresti individuato sono ottime scelte, ma per quanto riguarda le Thiel Cs 1.6 leggi quanto scritto al lettore della prima missiva di questo volume di posta. Per non discostarti troppo dall'impostazione Sonus Faber ed Opera forse la scelta più adatta sarebbe proprio ProAC, anche qualche vecchio modello della serie Response (2.5 o superiori). Anche le Opera Terza le vedrei benissimo. Potresti anche provare a cercare delle Sonus Faber Concerto (Gran Piano) Home o persino qualche modello di Chario. Tutti questi marchi, parlando grossolanamente, condividono un'impostazione sonora analoga, sempre poco aggressiva e tendenzialmente morbida (in contrapposizione al carattere Thiel, piuttosto analitico e spietato).
Terrei la sorgente attuale, potrebbe non essere necessaria una sua immediata sostituzione. Cerca di migliorare l'impianto partendo dai diffusori, poi si vedrà, cerca di fare un passo alla volta. Vendi tutto il resto, ti consentirà di recuperare un bel po' di contante utile per questo upgrade o per quelli successivi. Prima di vendere l'amplificatore Orelle prova ad inserirlo nella catena principale al posto del pre Beard e del finale Monrio, non si sa mai.
Infine, per quanto riguarda il vinile, in mancanza della materia prima (gli LP li hai?) sarebbe una spesa assolutamente inutile. Potresti giusto "toglierti lo sfizio" acquistando un giradischi entry-level (ma decente, tipo ProJect Debut o RPM1) e poi semmai valutare se il gioco valga la candela. Acquistare un giradischi solo perché "è bello" o "di moda" non mi sembra sensato. O, almeno, non lo è fintanto che il resto dell'impianto necessita di interventi migliorativi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Subwoofer?
Buongiorno,
ex-audiofilo incallito (AR9 - Magneplanar - Audio R. LS1 - PS Audio - Mc 2730 - Cochet Valv.-ecc..) mi sono da tempo dedicato piu allo studio della musica (riprodotta) tralasciando il mondo Hi-Fi.
Questa passione comunque rimane ancor oggi a favore però della musica e non del piedino che suona meglio della punta e via cosi.....
Brevemente l'impianto:

Date le scarse specifiche degli apparecchi che Le ho fornito mi aspetto un consiglio orientativo. Io ascolto prevalentemente Jazz (piano solo) e Classica non orchestrale e mi piace ascoltare la musica a volume abbastanza basso. Ho una stanza dedicata solo all'ascolto di forma rettangolare disposta classicamente impianto sul lato corto ed una potrona all'opposto con alle spalle una grande rastrelliera di cd in plexiglass. Sono soddisfatto ma vorrei provare ad utilizzare un sub.
Riprendendo dopo alcuni anni le riviste del settore (?) ho trovato una quantità di sub ma sembrano più votati all'home theatre che all'hi-fi. Io non guardo la televisione, in verità non ce lo proprio, quindi non mi interessa un sub fracassone.
Ero rimasto all'uscita dei Velodyne che allora sembravano fossero tra i più quotati ma mi sembra di ricordare che ne facessero due modelli oggi ne ritrovo almeno una decina.
Chiedo a Lei cosa ne pensa di un accoppiata sub Velodyne/Aliante ed eventualmente su quale modello potrei orientarmi?
Nel ringraziarLa comunque faccio i complimenti a Lei e al Suo Staff per la coerenza delle prove di ascolto.
Cordiali saluti,
Giannicola - E-mail: 3dsurvey (at) fastwebnet.it

LC
Caro Giannicola,
ascoltando a volume basso "piano solo" e "classica non orchestrale" mi chiedo come mai sia maturata in te l'esigenza per un subwoofer. E' vero che le One Pininfarina non scuotono il pavimento con bassi sismici ma è altrettanto vero che un bel po' di corpo ce l'hanno e, comunque, la Musica che ascolti non è particolarmente ricca di basse frequenze. C'è da dire che un buon subwoofer aggiunge qualcosa, comunque, alla profondità della scena tridimensionale, aumentando il "respiro" della riproduzione musicale. D'altro canto però non occorre dimenticare che la sistemazione corretta di un subwoofer in sala d'ascolto e la regolazione dei vari livelli, tagli e fase non è esattamente una procedura semplice ed alla portata di tutti. Il rischio di "inquinare" il bel segnale che esce dalle One è piuttosto alto.
Oltre alla ingombrante presenza di un altro "cassone" in sala c'è da considerare il groviglio di cavi in più: almeno uno di segnale e uno di alimentazione. Come vedi, ci sono tanti aspetti da considerare. Tuttavia, un tentativo si potrebbe fare ma perché non chiedere consiglio alla stessa Aliante che, tra l'altro, produce anche dei subwoofer? Magari ti sa indirizzare meglio di me o può farti ascoltare qualche soluzione direttamente a casa tua nel tuo impianto. Se non ho capito male abiti in zona, un tentativo lo farei.
Per quanto riguarda i subwoofer da scegliere diciamo che la cosa importante è che siano attivi e che possiedano i controlli di frequenza di taglio, livello e fase assoluta. In mancanza di uno di questi l'integrazione coi diffusori diventerebbe ancora più difficile.
Tienimi aggiornato sugli esperimenti!
Lucio Cadeddu

Modifiche ad un CD player
Reduce dal non poter cambiare un lettore cd dal suono un po' opaco e confuso, per colpa di un basso budget disponibile, mi sono imbattuto sull'argomento "modifiche artigianali". Tante le proposte trovate su internet ma non da giustificare le somme astronomiche per realizzarle.
A questo punto avrei preferito un lettore nuovo... E il problema "budget basso" rimane! Il mio impianto è composto da amplificazione NAD a 2 telai (pre e finale serie monitors series 1200 e 2100) di una coppia di diffusori autocostruiti a 4 vie con componenti Ciare su mio esclusivo progetto (no computer, pc et similari) disposti per un ascolto ottimale in ambiente. Ho anche un buon giradischi Project corredato da una Ortofon Super OM40 che dà enormi soddisfazioni! (vedi posta
Vol.317 lettera N°5 e Vol.494 lettera N°1).
Sul mio impianto ho ascoltato altri lettori cd ma non mi avevano soddisfatto appieno... non restava che provare qualche modifica! Aperto il mio lettore CD, un Sony CDP 997, cominciai a studiarlo e individuare quello che per me rappresentavano i punti deboli della macchina comuni poi a tutte le altre.
Ho aggiunto quasi 2Kg di pasta per lavelli sull'intero telaio, sui piedoni ribasati con una guarnizione in gommma idraulica nera, sulla meccanica, su tutti i condensatori e sul quarzo. Ho saldato in parallelo a tutti i condensatori dell'alimentatore un'altro della stessa capacità e tensione di lavoro. Ho installato sul quarzo un circuito termostabilizzatore con alimentatore switching esterno (12V e 1A) per stabilizzare il suo funzionamento a regime (dopo 10 minuti circa), inoltre ho messo a massa il case del quarzo stesso.
Ho installato un filtro di rete e cambiato cavo e spina dell'alimentazione 220V con la presenza della messa a terra prima assenti.
Cosa ho ottenuto rispetto a prima: ascoltando musica classica, si sente tutta l'orchestra muoversi coesa e fluida temporalmente, prima questo non era avvertibile come adesso. Dopo circa 10 minuti di "avviamento" della termostabilizzazione, ascoltando musica di qualsiasi genere si avverte una correttezza temporale con un senso del ritmo ed una fluidità maggiore, penso sia merito del ritocco sul quarzo. Sullo jitter ho delle tesi personali: Non sempre riducendo questo fenomeno si migliora la resa sonora della macchina, poi chiunque può manifestare il suo disaccordo.
A piacimento posso inserire o meno la termostabilizzazione ed ogni volta la sua presenza è uno spettacolo marcato. Facendo delle prove alla cieca, perfino chi non è un "ascoltone" allenato se ne accorge della differenza!!! Sinergicamente con la maggiorazione delle capacità, ho migliorato la tridimensionalità, non voglio azzardare ma sembra quasi raddoppiata!...Perfino la gamma bassa ha migliorato in articolazione, potenza, velocità ed intellegibilità prima sconosciuti!
E' migliorata in maggior misura la gamma mediobassa, ma anche le voci traggono gran giovamento come se un velo opaco fosse stato definitivamente tolto. La gamma alta in genere è più definita e gode di una migliore articolazione, cristallinità, leggibilità e definizione.
Sebbene non abbia raggiunto prestazioni da high-end, il livello di gradimento d'ascolto è migliorato molto. La dinamica risulta migliorata, adesso c'è una vitalità PIù PRESENTE, certo non è un suono vicino alla realtà e/o di gran naturalezza, ma lo standard qualitativo è decisamente migliore. Posso assicurare il VERO dicendo che il cuore di un lettore cd parte dal suo alimentatore: NAIM DOCET!!!
Rimane la durezza nella gamma più alta, magari più in là dopo altri studi riesco a migliorare qualcosa, un'idea mi verrà sicuramente (prevedo un buffer con bassa impedenza d'uscita, amplificatori a componenti discreti al posto degli op-amp). Costo dell'operazione? solo 60 euro! e non ho usato super-componentistica.
Per adesso sono molto soddisfatto del mio risultato, con pochi soldi ho raggiunto con la stessa macchina e senza pregiudicare la sua personalità, un livello qualitativo insperatamente alto nonostante il basso budget e l'uso di normale componentistica elettronica. Penso ai tanti lettori cd bistrattati e messi da parte, non si può immaginare quanto possono suonare meglio e con poca spesa!
Volevo dare questo spunto ai tanti che si cimentano all'acquisto di una nuova macchina digitale: se riconoscete che la "vecchia" macchina ha delle qualità...... the dark side of Moon (il lato oscuro della Luna) adesso può essere illuminato ed una nuova immagine vi potrebbe far cambiare idea.
Disponibile per chiarimenti ringrazio della cortese attenzione.
Giacinto - E-mail: giacinto.lucia1998 (at) tele2.it

LC
Caro Giacinto,
ti ringrazio per la preziosa testimonianza e per il sincero e contagioso entusiasmo. Molte delle modifiche che hai effettuato sono quelle che da tanti anni proponiamo sulla nostra rubrica del tweaking e che tanta soddisfazione hanno dato a molti lettori. Non mi è chiarissima la questione del circuito termostabilizzatore sul quarzo, immagino sia una sorta di dispositivo che porta il tutto ad una temperatura di "regime" sempre costante. L'unica cosa per la quale storco un po' il naso è l'aggiunta della messa a terra in un apparecchio dotato di doppio isolamento (nato, cioè, privo della terra). Non è una pratica che mi sento di condividere né consigliare, per ragioni di sicurezza e di "logica". Aggiungere una massa dove non c'è (ma non perché se la sono dimenticata!) non è una buona idea e non vedo come possa apportare benefici sonori, anzi.
Un'altra piccola cosa che mi lascia un po' freddino è quell'alimentatore switching supplementare per il circuito di termostabilizzazione. Sono dell'idea che meno alimentazioni ci sono attorno ad un impianto e meglio è, specie se sono switching di bassa qualità (iniettano nelle rete elettrica una gran quantità di sporcizia...).
Il passo davvero sostanziale lo faresti, secondo me, sostituendo gli operazionali d'uscita con altri equivalenti ma di qualità superiore.
Grazie per il prezioso contributo e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Interfacciamento diffusori-ambiente
Gentile dott. Lucio,
sono un attempato audiofilo che, dopo un ventennio di più o meno forzato assopimento dei timpani, ha per un caso fortuito vissuto il risveglio della bruciante passione per il buon ascolto della musica ed al contempo si è imbattuto nel suo interessantissimo ed inesauribile sito.
Fino a pochi mesi fa mi consideravo il sereno possessore di un classicissimo impianto anni '70, formato cioè da Thorens, SME, Shure, Marantz, Technics, AR; poi la musa benevola o il demone infido ha orchestrato l'inesorabile rottura di un woofer, obbligandomi ad interpellare ed interloquire con lo specialista locale (alias distributore/venditore HI FI).
Da allora non ho più saputo rinunciare all'anelito del rinnovamento, graduale, ma integrale della mia catena ed ho quindi iniziato a valutare ed acquistare le elettroniche, le casse e qualche cavo. Abitando in una città relativamente piccola (Piacenza) dove è presente un solo negozio di rilievo, ho potuto ascoltare le amplificazioni lì disponibili: Marantz, YBA, T+A, Cambridge, Densen, scegliendo infine il pre XXIII ed il finale XXVIII della Exposure, per la sonorità, a mio avviso, un po' bruna, ma piuttosto trasparente, veloce, lineare e sufficientemente smorzata, che mi ha intrigato più delle alternative di pari prezzo o quasi.
Fra le casse ascoltate (Totem, Harbeth, Rogers, Mordaunt Short) in abbinamento agli Exposure e con cavi "T+A Speaker six S 3a", la scelta delle Totem Model-1 Signature ha rappresentato più una necessità che un convincimento assoluto, anche se nella sala d'ascolto del negozio hanno sbaragliato la concorrenza, soprattutto con la musica sinfonica [non capisco l'entusiasmo collettivo per le Rogers Ls3/5a].
Il cruccio, che per un audiofilo significa infelicità, è sorto nel salotto di casa, dove le stesse hanno perso almeno il 20% di quella pulita rotondità di suono che mi aveva attratto. Tradotto in termini critici ho avvertito ed avverto un insopportabile prolungamento delle frequenze medio-basse, dalla voce baritonale in giù, altrimenti detto rimbombo, che sporca irrimediabilmente il tessuto musicale.
E' noto che l'interazione casse-ambiente determina buona parte della riuscita di un sistema, ma non avrei mai immaginato che due piccoli cabinet, suonanti in modo egregio in aria "libera", avessero la nefasta capacità di far vibrare un pesantissimo mobile libreria posto appena dietro, assumendolo come cassa di risonanza. Dopo innumerevoli verifiche (il suono migliore è grottescamente scaturito dalle casse sostenute a mano da due volenterosi amici) e non potendo comunque spostarne il posizionamento, ho maturato la decisione di sostituire i diffusori con un modello che si attagli nel miglior modo all'ambiente e risponda al meglio alle mie esigenze percettive.
A tal proposito mi affido alla sua cortesia e competenza per migliorare significativamente il risultato e proseguire nell'allestimento dell'impianto, partendo in ogni caso dai seguenti presupposti:

In teoria vorrei non rinunciare alla riproduzione di un corretto timbro degli strumenti, soprattutto nella musica da camera, alla "visualizzazione" ed articolazione delle varie sezioni nei pieni orchestrali, alla giusta e frenata emissione delle note basse, alla naturale estensione fino alle note più alte. Preferirei insomma una resa sonora lineare, molto pulita ed analitica (ai tempi eroici si diceva fredda), piuttosto che artatamente enfatizzata alle frequenze più attraenti (ai tempi eroici si diceva calda).
Sperando di non pretendere ciò che non esiste e non avendo comunque la possibilità di viaggiare per l'Italia tutta alla ricerca del suono che mi piaccia, rivolgo a lei la supplica di suggerirmi un orientamento tecnologico o meglio ancora una rosa di candidati, alla quale approdare successivamente per l'ascolto e la valutazione definitiva.
Per non abusare della sua pazienza, che dev'essere davvero tanta, affiderò ad un futuro messaggio la richiesta di indirizzarmi verso una congrua sorgente analogica: testina e pre-fono (il piatto potrebbe essere un Transrotor ed il braccio un Ortofon), nonché verso una buona sorgente digitale, ma questa è un'altra storia. Se le scappasse però qualche anticipazione ...
La ringrazio molto per l'attenzione, le ribadisco i migliori complimenti per la competenza tecnica e scientifica, per l'energia e la tenacia sempre profusa e per la grande passione che traspare da ogni suo scritto, e la saluto cordialmente.
A rileggerla presto.
Enrico - E-mail: endo2004 (at) libero.it

LC
Caro Enrico,
come hai potuto sperimentare di persona l'ambiente ed ancor più il forzato posizionamento a ridosso di pareti attrezzate, scaffali e mobili possono influire PESANTEMENTE sulla prestazione di un diffusore acustico, tanto da trasformarlo da "gradevole" in "inascoltabile". Sono anni che ripeto questa cosa ma tanti audiofili continuano a fare orecchie da mercante, credendo che l'acquisto di ottimi componenti possa da solo superare ogni ostacolo logistico. Purtroppo...non è così che funziona.
Prima di cambiare diffusori ti suggerirei di tentare qualche esperimento con lo sbocco del reflex. Pù precisamente prova a chiudere, parzialmente o totalmente, per tentativi successivi, lo sbocco del reflex con della gommapiuma o del cotone ben compresso. La risposta in gamma bassa varierà e non è escluso che non riesca a domare certi "sbrodolamenti" in gamma medio-bassa che ti capita di sentire ora. Potrebbe essere, infatti, che la frequenza di risonanza del reflex vada a coincidere con qualche frequenza di risonanza propria della struttura alle spalle del diffusore.
Ancora, proverei a frapporre tra diffusore e supporto (e tra questo ed il pavimento) del materiale smorzante, tipo piedini in gomma morbida o blue-tac. Non è indispensabile che si tratti di accessoristica "high-end", bastano soluzioni bricolage da pochi euro per capire se la direzione possa o meno essere quella giusta.
Qualora ciò fosse già in essere, tenta la strada opposta, con un accoppiamento rigido (punte). Bastano anche tre puntine da disegno un po' robuste tra supporto e diffusore.
Se anche dopo questi esperimenti il suono non dovesse migliorare ed anche angolazioni diverse dei diffusori verso il punto d'ascolto non dovessero rivelarsi efficaci potresti prendere in considerazione la loro sostituzione con qualche altro modello. Dei minidiffusori puliti e veloci, privi di "gonfiori" eccessivi in gamma bassa sono i Diapason Micra ed i Linn Kan, da ricercare eventualmente nell'usato. Anche una coppia di Triangle Titus potrebbe andare nella direzione da te ricercata.
Per quanto riguarda le sorgenti...tempo al tempo, cerchiamo di risolvere un problema alla volta: prima i diffusori, poi viene tutto il resto, non farti prendere dalla smania di upgrade simultaneo, è il modo migliore per buttare via tanti soldi e non capire più "chi migliora cosa".
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Quel Proton un po' troppo esagerato agli estremi?
Gentile sig Cadeddu,
non voglio avere la presunzione di essere un appassionato di alta fedeltà ma un interessato sì, anche se per qualche anno ho un po' abbandonato l'hobby con il risultato di non essere più realmente aggiornato su questo mondo.
Diversi anni fa ho iniziato con il mio pirmo impiantino a pezzi con componenti però molto commerciali. Successivamente per iniziare a migliorare ho acquistato un amplificatore Proton AM 455 PRO che ho poi abbinato a diffusori della ESB rivenduti l'anno scorso per quelli che ho attualmente. Attualmente possiedo il seguente abbinamento:

I diffusori prima di comprarli li ho ascoltati dal mio rivenditore di zona nella loro sala di ascolto in abbinamento con la mia stessa sorgente e con un ampli sempre Rega. In quelle condizioni avevo notato un suono che gradivo soprattutto nella gamma medio-alta, cosa che ai miei precedenti diffusori mancava.
Tuttavia noto che in abbinamento con il Proton vi sia una certa esagerazione degli estremi di gamma che rendono il suono poco reale: molto pieno ma alle volte ridondante in gamma bassa, un po' elettrico in quella alta: sarà probabilmente la caratteristica del Proton oppure le condizioni di installazione dell'impianto tutt'altro che ideali ma su questo credo che non posso farci molto... innanzitutto le casse sono lungo la parete più lunga della sala, inoltre il muro dietro è un muro di separazione non particolarmente consistente (tengo a precisare che le Jura sono bass reflex con tubo d'accordo posteriore). Il soffitto della sala è 3 metri e 20 e secondo me anche questo non giova.
Tutto questo per chiedervi se fosse possibile avere qualche consiglio (budget c.ca 1000-1200 €) su un ampli integrato dal suono un po' più preciso, dolce, e controllato in gamma bassa da abbinare al resto dell'impianto: avevo pensato a nad (che mi sembra abbia un suono un po' più asciutto) oppure musical fidelity che però temo sia molto costoso (ho visto sul loro sito un modello interessante A1, che però non sono riuscito a capire quanto costi).
Troverei interessante viste le vs recensioni anche Audio Analogue...Sicuramente ho da migliorare anche il cavo di segnale da cd ad ampli, visto che adesso ho un modello piuttosto economico (Monster Cable Interlink). Mantenendo lo stesso budget secondo voi è meglio spendere un po' meno di ampli a favore di un buon cavo?
Scusandomi per essermi dilungato vi ringrazio per l'attenzione e per il vostro parere in merito,
Luca - E-mail: lucamasta (at) libero.it

LC
Caro Luca,
purtroppo temo che il tuo amplificatore sia da considerarsi non colpevole del suono che senti: un suono rimbombante in gamma bassa e fastidioso ("elettrico") in gamma alta sono le più tipiche ed evidenti connotazioni di un ambiente d'ascolto inadatto, probabilmente spoglio o arredato con molte superfici riflettenti o ancora dalle dimensioni tendenzialmente "cubiche". Se così fosse, cambiare amplificatore non servirebbe a molto, i problemi resterebbero identici. Non descrivi la stanza e gli arredi, è difficile fare una diagnosi precisa ma se avessi riconosciuto la tua sala d'ascolto nelle caratteristiche che ho elencato dovresti, prima di ogni altra cosa, intervenire su questo versante, aggiungendo elementi assorbenti e/o diffondenti. Inizierei con tappeti a pelo lungo davanti ai diffusori, arazzi alle pareti, quadri in tela senza vetri, tende e grossi cuscini. Proverei anche a muovere i diffusori in altre posizioni, magari avvicinandoli o allontanandoli dalla parete di fondo e/o angolandoli verso il punto d'ascolto.
Qualora tutto ciò non fosse praticabile o risolutivo potresti provare a sostituire il Proton con un integrato Rega, sicuramente dotato di un'impostazione più "british" quindi più seria e compassata. Un partner ideale per CD e diffusori. Per il momento lascerei perdere il problema cavi.
Ripeto: se il problema fosse nell'ambiente, come credo, il cambio di amplificazione sarebbe un semplice intervento palliativo. Riflettici bene prima di allentare i cordoni della borsa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Audiofilo alle prime armi
Caro Lucio,
ho 36 anni e sono un suo attento lettore. Apprezzo la passione e la professionalità che usa nello svolgere costantemente ciò che definirei un "SERVIZIO alla crescita culturale" di chi come me da sempre ama la musica e che, non più soddisfatto da uscite discografiche, ha deciso di dedicarsi alla QUALITA' dell'ascolto!
Fino allo scorso anno possedevo un vecchio e potente amplificatore Pioneer (anni '90), un banale lettore cd Sony della stessa epoca, un sistema di diffusione da vergognarsi (casse a buon mercato regalatemi da mia nonna assieme ad un compattone delle Technics) e cavi adeguati al resto dell'impianto di casa (un piccolo bilocale).
Avendo intenzione con la mia compagna, di "metter su famiglia" e comprarci finalmente una nuova abitazione, progressivamente ho cominciato a coltivare il desiderio di assemblare un impianto adeguato al mio nuovo ambiente d'ascolto: un open space di oltre 50 mq (circa 9mx6m), con tetto a capriata in legno (in cui convivono, seppur concettualmente separate da mini pareti in cartongesso, ambiente cucina, area pranzo, salotto, camino e zona TV).
Così, investendo numerose notti nella lettura della sua rivista, ho progressivamente cominciato a farmi una vaga dea di cosa significasse ascolto di qualità. Con un budget limitato, seguendo i suoi consigli, in pochi mesi ho costruito il seguente sistema attingendo a piene mani nell'usato:

Ho introdotto i nuovi acquisti sostituendo di volta in volta i vecchi pezzi: ad ogni introduzione i suoi "insegnamenti" pian piano acquisivano significato. Il Marantz ha reso tutto più più chiaro e nitido; la musica ha acquisito una spazialità ed un ordine mai uditi prima... Il NAD ha donato maggior presenza e stabilità al suono ed ogni minima distorsione è scomparsa.
Le casse hanno offerto profondità, puntualità e definizione ai bassi anche se, forse, mi lasciano un po' perplesso sulle frequenze più alte...forse introducendo adeguati stand di supporto lo scenario musicale migliorerà ulteriormente?
Testimonio, infine, se non fossero bastate le asserzioni di Lucio, che i cavi incidono e che l'introduzione di componenti appena entry level nel mio impianto ha dato dei miglioramenti sensibili anche se non certo rivoluzionari.
Inutile dire che ho scoperto un mondo a me ignoto...ed anche se non credo di avere acquisito ancora i corretti parametri del "bravo audiofilo", non c'è dubbio che il mio orecchio s'è molto affinato...quindi, caro Lucio, grazie di cuore!!!
Veniamo alle richieste. Come valuta il mio low-budget sistema? Può offrirmi un consiglio su possibili implementazioni o miglioramenti? Non mi parli, però, di casse a torre: non credo Vanessa le apprezzi!
Inoltre, volendo acquistare un giradischi per tornare a far suonare la mia collezione di LP da troppo tempo sacrificata nello scaffale, cosa mi suggerisce volendo spendere attorno ai 250 euro e, come avrà capito, non disdegnando un buon usato?
A proposito, se utile, ascolto qualsiasi genere musicale con prevalenza di rock e blues...mi piacciono basso presente (non profondo) e puntuale e frequenze medio/alte brillanti e vivaci.
Da neofita, spero vivamente di ottenere riscontro. Rimarrò comunque un suo appassionato ed attento lettore.
Un saluto,
Giacomo - E-mail: giacomobarbieri (at) virgilio.it

LC
Caro Giacomo,
complimenti innanzitutto per gli ottimi acquisti, tutti apparecchi validissimi pagati cifre assolutamente ragionevoli (forse un pelino troppo caro il CD 67 SE). I miglioramenti sono sempre possibili ma, prima di pensarci occorre cercare di sfruttare al massimo le potenzialità del tuo attuale sistema. Non mi è infatti chiaro quando parli di "supporti adeguati" per i diffusori...ora come sono sistemati? Per terra? Su uno scaffale? Certamente posizionarli come si deve consentirà loro di esprimersi al meglio. Non è necessario acquistare chissà quale supporto "eso", anche la semplice autocostruzione o il solito usato possono fornire soluzioni esteticamente e funzionalmente eccellenti. L'importante è che il tweeter sia ad altezza di ascoltatore seduto ed i diffusori abbiano un po' di "aria" intorno.
Per quanto riguarda i diffusori da pavimento sono sicuro che la tua Vanessa apprezzerebbe molto di più una coppia di eleganti e snelle torri piuttosto che degli sgraziati bookshelf sempre in bilico su dei trespoli traballanti elegantemente chiamati "stand" ;-)
Mostrale la differenza e vedrai che cambierà idea all'istante.
Per quanto riguarda il giradischi, nel nuovo puoi acquistare i soliti ProJect Debut III e RPM1 mentre nell'usato la scelta si amplia ai Rega, ai Goldring e qualche Thorens, facendo attenzione a valutare bene le condizioni d'uso, che sono sempre un'incognita con questo tipo di componenti. Se non hai esperienza di analogico ti consiglio di fare estrema attenzione nell'acquistare l'usato, specie se si tratta, come in questo caso, di una spesa contenuta. E' infatti più facile trovare danneggiato un giradischi economico piuttosto che uno di alta classe che, realisticamente, è stato tenuto ed utilizzato con attenzione e precisione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Cari amici di TNT-Audio, leggo molte mail in cui vengono tralasciati i "soliti" complimenti. Io Vi scrivo principalmente per farveli. Grazie, grazie e grazie ancora per tutto l'aiuto che mi avete dato e che continuerò a ricevere per mezzo di questo meraviglioso sito. Siete grandi davvero! Bravi!
Mi chiamo Renzo e abito in un paesino in provincia di Varese. Ho 34 anni. Sono un appassionato di musica credo dalla nascita, più o meno da quando mio fratello, molto più grande di me, mi diceva -non si tocca!- riferendosi al suo stereo pieno di led e bottoncini da schiacciare. Credo di aver messo insieme un impianto gradevole, anche se ormai un tantino datato dopo tutti questi anni, e molte delle modifiche apportate sono state proprio utili grazie a voi.
Voglio così condividere un mio episodio.
Mi è sempre piaciuta l'idea di un giradischi che non abbia il motore tra i piedi così un bel giorno mi sono deciso e ho messo mano al mio Dual cs2210. Con una mensola fissata al muro tramite staffe a L, distanziate da rondelle di sughero solo tra le viti centrali, posso regolare il livello del piatto in 20 secondi semplicemente avvitando o svitando le altre viti. Il gira in questione poggia su 3 piedoni di ottone piuttosto alti, una volta questi ultimi servivano per portare l'acqua a dei rubinetti del bagno ed hanno un foro al centro filettato mezzo pollice; sembra fatto apposta per ospitare le biglie.
Tra mensola e giradischi ho potuto così piazzare una seconda mensolina per il motore. Un bel bucone sul fondo e un po' di pazienza per trovare il contenitore giusto. Funziona davvero! Potrei prendere a martellate il motore senza sentire nessun rientro nei diffusori. Già che c'ero ho tolto la scheda con il trasformatore per metterla in una scatola altrove, ora la corrente arriva tramite un cavo schermato per computer (è quello del router) e tutti i fili all'interno del mobile fanno il giro più lontano possibile dai cavi di segnale (anch'essi sostituiti con cose più decenti) passando da cilindretti in grafite.
Trovandomi l'interno quasi vuoto, ho rivestito di sughero tutto ciò che è stato possibile (anche l'esterno, che non mi è mai piaciuto un gran che ed ora è a mio parere più bello) e l'ho imbottito con dei salsicciotti di "tessuto non tessuto" (si chiama proprio così, è un materiale simile al feltro che non lascia pelucchi, si usa nel giardinaggio per drenare l'acqua). Il piatto risuonava come una campana e l'ho riempito, dove possibile, di colla vinilica. Non è servito a niente fino a quando l'ho tolta e ho rimesso i blocchi gommosi che si sono creati al loro posto. In pratica l'ho staccata e rimessa, ora non produce più alcun suono.
Sono davvero soddisfatto del mio lavoro (che non finirà mai) e racconto tutto questo per far capire, a chi è squattrinato come me e non può permettersi un Morsiani (chiunque stia pensando di regalarmi un Giradischi di questo tipo può stare tranquillo che io non mi offendo), che non servono milioni di euro per sentire la musica in maniera decente; ci vuole però un bel impegno.
Avrei da farvi anch'io un paio di domande (sono più dei chiarimenti tecnici, in realtà) le rimando però alla prossima volta visto lo spazio e il tempo che ho già rubato.
Concludo per questo con i dovuti complimenti a tutti Voi, forza, continuate così! Evviva la musica!
A presto.
Renzo - E-mail: RenzoGessa (at) libero.it

LC
Caro Renzo,
grazie per questo vibrante attestato di stima e per il racconto dei tweak cui hai sottoposto il tuo Dual. E' assolutamente vero che non sia necessario spendere cifre elevate per godersi (e bene!) un po' di Musica, lo ripetiamo sin dall'ormai lontano 1995! Occorrono pazienza, dedizione e tanta passione.
L'unico appunto che mi sento di fare ai "tweak" da te suggeriti riguarda l'insonorizzazione del piatto tramite Vinavil (o altro materiale, è lo stesso). Il piatto, specie se di buona qualità, è stato rettificato e bilanciato perfettamente (un po' come quando si fa l'equilibratura alle ruote dell'auto) pertanto aggiungere "ad capocchiam" del materiale smorzante è operazione delicata e pericolosa...visto che si potrebbe sbilanciare il piatto (basta anche un grammo). Più sicuro ed efficace sarebbe l'uso di un tappetino smorzante, realizzato con cura e precisione, tipo il nostro progetto d'autocostruzione
Janus. A patto di essere precisi e meticolosi è difficile, con questa soluzione, causare sbilanciamenti nel piatto mentre l'efficacia smorzante sarebbe assicurata.
Grazie per il feedback, ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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