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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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I volumi della posta precedente

  1. Rimbombi ed upgrade
  2. Tweeter bruciati
  3. Upgrade generale?
  4. Trapianto di midrange
  5. Cavi di potenza
  6. Impianto per Klipsch
  7. Re: Classi di amplificazione
  8. A distanza di 11 anni
  9. Impianto audio riattivato dopo oltre 10 anni
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Rimbombi ed upgrade
[Sala d'ascolto]
Gentilissimo Direttore,
anzitutto mi scuso per la dimensione del file ma non sono riuscito a ridurlo e nemmeno a scriverci sopra la descrizione del mobilio della mia stanza d'ascolto.
Mi sono riappassionato di alta fedeltà dopo una decina d'anni durante i quali l'impianto era utilizzato per ascoltare radio via satellite o addirittura in streaming dal computer. Ho una ricca collezione di vinili e di cd iniziata 25 anni fa e vorrei riscoprire il piacere dell'ascolto, che quando posso soddisfo con concerti dal vivo (gli ultimi: Ligabue arena di Verona, U2 a Londra, Simple Minds e Leonard Cohen in piazza San Marco a Venezia, Massive Attack a Padova).
Comunque iniziamo dall'impianto:

Stanza di ascolto: larga 340 cm, lunga 530 cm, alta 270 cm, pavimento in marmo.
Ascolto di tutto tranne la sinfonica e poca classica, il suono attualmente con il vinile anche a volume medio alto è brillante e con bassi corposi e senza rimbombo, con il cd ahimè diventa fastidioso dopo un po' - lo ritengo metallico.
Mobiletto hi-fi e tv sono disposti sul lato corto addossati alla parete. A fianco c'è una porta finestra alla sinistra ed un arco aperto largo 150 cm alto 230 cm alla destra.
Le casse sono posizionate alla fine dell'arco e della porta finestra a circa 150 cm dalla parete posteriore e a 30 cm dalle laterali, sulle pareti lunghe c'è a sinistra una libreria lunga bella piena - a sinistra mobiletto porta pc. Sull'altra parete di fondo corta un bel divano 3 posti e due tavolini in mezzo alla stanza una chaise longue per ascolto. Le sottopongo un quesito riguardante l'ambiente: Per quanto riguarda l'upgrade dell'impianto pensavo di iniziare dalle sorgenti per poi passare all'amplificazione mantenendo le casse. Per la testina quella che ho posso tenerla (mi sembra suoni bene, sento solo ogni tanto delle s e delle th sibilanti) o mi suggerisce di cambiarla? E con cosa?
Per il lettore cd ho tre proposte: arcam cd 73 - rotel 1072 e primare cd21
Per l'amplificazione musical technology integrato classe a pura M 270
Che ne pensa e cosa mi suggerisce?
La ringrazio infinitamente e complimenti per la bellissima rivista.
Cordiali saluti,
Franco - E-mail: f.gasperin (at) cartorange.com

LC
Caro Franco,
temo che la chiusura con tende non eliminerà i problemi di rimbombo, causati dalle basse frequenze. Queste, infatti, non si curano della presenza delle tende e passano oltre comunque. Le tende, anche se spesse, sono efficaci per assorbire la gamma alta e medio-alta, niente di più. Il problema si potrebbe risolvere ruotando di 180° l'impianto cioè posizionandolo sulla parete opposta (corta). Potresti anche tentare sulla parete lunga, comunque.
Prima di effettuare un qualunque upgrade dell'impianto io penserei a questa soluzione, facendo vari esperimenti fino a trovare l'installazione con il miglior compromesso. Soltanto dopo potremo pensare ai componenti dell'impianto.
In quest'ottica, visto che il componente più inadeguato (e fonte di suono non soddisfacente) è proprio il lettore CD io dedicherei a questo tutte le attenzioni. Tra le proposte elencate, onde ottenere un suono meno metallico, mi orienterei in questo senso, in ordine decrescente di preferenza: Arcam, Primare, Rotel.
Buona l'idea di sostituire la coppia pre-finale con un integrato più moderno. Non conosco il Musical Technology che citi, andrebbe ascoltato. Altri integrati che potresti valutare, anche in funzione del lettore CD che sceglierai: Arcam e Primare. Fai attenzione perché hai la necessità di un ingresso phono per il giradischi. Gli Arcam della serie FMJ (A18, A 28 e A38) sono dotati o dotabili (A38) di ingresso phono. I Primare mi pare ne siano sprovvisti.
Infine, per quanto riguarda la testina, controlla soltanto lo stato d'usura dello stilo: se ti piace come suona non vedo motivo per sostituirla. Semmai, appena possibile, prova a sostituire i cavi "ordinari" con qualcosa di meglio, magari anche economico ed autocostruito, come da ricette del nostro
Tempio del Tweaking.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tweeter bruciati
Ciao,
Possiedo un amplificatore costruito artigianalmente una quindicina di anni fa, accoppiato con un paio di Wharfedale diamond 8.2 acquistate circa 4 anni fa. E' successo che un tweeter delle Wharfedale si è rotto, quindi vorrei sostituire le casse. Tenendo conto che mi sono trovato benissimo con le Wharfedale come qualità del suono avrei pensato di mantenermi sulla casa inglese. Soltanto che vorrei delle casse piu resistenti e che non facciano la stessa fine delle mie 8.2. Quindi ho visto delle 9.1 da circa 135€. Un amico mi ha consigliato però di passare alla serie Wharfedale pro. Vorrei quindi capire quali differenze ci sono tra le wharfedale e le wharfedale pro. Tuttavia ho trovato un paio di TDL saturn 10 a quello che mi sembra un buon prezzo: circa 170 €.
L'ambiente è una stanza da circa 23 mq.
Per quanto riguarda il budget sono disposto a spendere sino a 250€ anche se preferirei non superare i 200.
Non sono un esperto di Hi Fi perchè appunto sto incomiciando ora a interessarmi quindi vorrei un parere e un consiglio da te.
Ti ringrazio per l'attenzione e attendo una tua risposta....
A presto,
Mattia - E-mail: foxmat90 (at) hotmail.it

LC
Caro Mattia,
bisognerebbe capire quali siano stati i motivi che hanno causato la bruciatura del tweeter. Non è, infatti, un fenomeno particolarmente frequente. E' perciò probabile che tu abbia spinto la manopola del volume un po' troppo in là, magari mandando in distorsione l'amplificatore e, quindi, in fumo le bobine dei tweeters. Questo fatto sarebbe accaduto con QUALUNQUE altro diffusore. Solo dopo questa diagnosi passerei a valutare l'eventuale "robustezza" dei diffusori. Se ti piaceva il suono Wharfedale puoi tranquillamente stare ancora su questo marchio, da sempre produce diffusori dall'eccellente rapporto qualità/prezzo. Bene le 9.1, ma valuta anche il modello da pavimento Vardus VR-200: l'ambiente non è piccolo e magari un diffusore più "generoso" potrà esserti utile.
Alternative le puoi cercare in casa Indiana Line (serie HC, ad esempio) ma anche Klipsch (B-2). Per quanto riguarda la serie Wharfedale Pro, questa è orientata al mercato degli strumenti musicali, secondo me faresti meglio a stare sui prodotti "home".
Qualunque sarà la tua scelta ricordati di utilizzare l'impianto HiFi con attenzione e consapevolezza dei suoi limiti: non amplificarci strumenti musicali ed abbassa il volume ai primi segni di compressione o di suono distorto. Visto che utilizzi un amplificatore autocostruito, forse non sarebbe male dare una controllatina pure a questo, non si sa mai che sia proprio lui la causa della morìa dei tweeter.
Sentiamoci più avanti per un aggiornamento!
Lucio Cadeddu

Upgrade generale?
Salve,
rinnovando la premessa di NON essere un audiofilo degno di tale nome, scrivo per dar seguito ad alcune mie curiosità approfittando della grande sapienza e gentilezza messa a disposizione da TNT-Audio.
Il mio impiantino attualmente è costituito da:

Sto autocostruendo dei cavi di alimentazione sia per il CD, che per il lettore sia alimentatore-TA10.1. (il "progetto" è mutuato dal vostro TTS, anche se pare impossibile reperire il cavo Pirelli).
Con l'arrivo del TA10.1 ed alcune innovazioni ai cavi che sto apportando, ho ottenuto un notevole miglioramento complessivo, e ne sono molto soddisfatto. Volendo ipotizzare ulteriori implementazioni ho letto di tutto un po'. Dunque il consiglio che vorrei è: su cosa mi converrebbe investire? Sorgente? Preamplificazione (leggo di TA10.2p semivalvolare, Yaqin e via discorrendo); amplicatore nuovo (Virtue Two, ecc)?
Grazie per l'attenzione e per le preziose informazioni.
Giuseppe - E-mail: gpana1 (at) libero.it

LC
Caro Giuseppe,
prima di tutto attenderei l'introduzione nell'impianto di tutta la cavetteria in corso di costruzione, visto che altre cose potrebbero cambiare nel suono dell'impianto. Una volta metabolizzati i cambiamenti, proverei a pensare agli upgrade dei componenti.
L'impianto, così com'è, mi pare un po' carente lato sorgente che di conseguenza dovrebbe essere il primo componente a dover essere sostituito. Non hai necessità di preamplificatori e, se la potenza attuale ti fosse sufficiente, non vedrei ragione per l'acquisto di qualcosa di più potente.
Comincia a sondare il mercato per un lettore CD migliore, magari dando un'occhiata anche all'usato. Ci sono tanti lettori integrati che potrebbero far fare alla tua catena un bel balzo in avanti. Sto pensando a Rega, Rotel, NAD, Audio Analogue, Arcam, Linn, Meridian...
Nel nuovo tutto dipende dalla tua capacità di spesa, evidentemente. Secondo me anche con un budget sui 5-600 € dovresti riuscire a trovare delle macchine in grado di suonare in maniera significativamente superiore al tuo Denon entry-level.
E' chiaro anche che, alzando ulteriormente il budget, il salto sarebbe ancor più sensibile. Come ho già avuto modo di scrivere, le differenze tra lettori CD sono più piccole di quel che si pensi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Trapianto di midrange
Gentile redazione di TNT,
sono da anni che non seguo il settore dell'alta fedeltà, da quando moooltotempo fa (in seguito ad anni di letture approfondite di riviste del settore) sono stato finalmente in grado di acquistare il mio impianto così composto:

Dopo anni di onorato servizio (si parla del '95-'96 mi pare) ero propenso per voler cambiare solo i mid delle mie JBL ma in giro non so proprio a chi rivolgermi!
Premetto che su questo impianto "ci ho lavorato parecchio!"..ore ed ore per trovare le giusta posizione nella mia stanza delle casse e del punto di ascolto, ho autocostruito il mobiletto per le elettroniche, autocostruito i piedistalli sui cui poggiare i diffusori, mi sono inventato dei piedini antivibranti in silicone da apporre sotto le elettroniche, sotto le casse e sotto il mobiletto (e sono di costruzione diversa a seconda della collocazione), cambiato il materiale fonoassorbente interno dei diffusori e pure la loro frequenza di crossover (penso di esser l'unico ad avere quel tipo di JBL quasi "morbide"!).
Per dare un'idea ho "tarato" l'impianto sulla splendida voce della cantante Tori Amos, ma desideravo (se era possibile)ancora un pizzico di morbidezza in più in gamma media..la gamma bassa e quella alta mi soddisfano abbastanza (i tweeter in titanio sono perfetti per gli assoli di Joe Satriani).
L'ascolto dell'alta fedeltà è una cosa quasi infinita, si cerca sempre qualcosa da affinare, da perfezionare..e sono davvero curioso ed interessato di sapere se il "trapianto" di mid nei miei diffusori è fattibile e quali risultati si potrebbero ottenere.
Ne abbiamo passate tante io e il mio impianto, funziona tutto ancora in maniera eccellente e volevo solo domandare se quest'ultimo sforzo per affinarlo ulteriormente "s'ha da fare" oppure no...e nel caso di una risposta positiva avere qualche indirizzo a cui rivolgermi (in giro non si trova davvero niente!).
Vi ringrazio anticipatamente,
Germano - E-mail: kiyx.stewart (at) gmail.com

LC
Caro Germano,
questa tua è una richiesta invero molto strana! Capisco l'amore per i tuoi diffusori, capisco lo sforzo fatto per farli suonare come vuoi tu ma non capisco perché snaturarli definitivamente cercando di montare un altro midrange! Insomma, quando una cosa si modifica troppo significa che, in fondo in fondo, non ci piace poi tanto. Tanto vale lasciarla al suo destino ed acquistare dell'altro! Il tuo impianto, tra l'altro, è composto da componenti che meriterebbero ben altro che le pur oneste TLX-6, diffusori invero molto economici e pure abbastanza caratterizzati. Cambiare il midrange, laddove fosse possibile, snaturerebbe completamente il diffusore...a che costo poi? Una coppia di buoni midrange costa più del valore residuo dei tuoi diffusori!
Inoltre, è difficilissimo trovarne di adatti al grosso foro che c'è nel cabinet delle tue TLX-6, dovresti probabilmente realizzare una sorta di "basetta" per ospitare il nuovo mid. Ancora, ed è questa la ragione che dovrebbe tagliare la testa al toro, dovresti mettere un componente con impedenza e sensibilità identiche a quelle del componente originale, altrimenti tutto l'equilibrio con le altre vie sarebbe irrimediabilmente compromesso.
In definitiva: spenderesti tempo per cercare il componente adatto, ammesso che ne esista uno, denaro (non poco) e ti ritroveresti per casa un Frankenstein sonoro di valore prossimo allo zero, assolutamente invendibile e, comunque, limitato nelle prestazioni dalla qualità non certo eccelsa del resto dei componenti (woofer e tweeter).
No, io non lo farei! Meglio venderle così come sono (150 € dovresti ricavarceli) e provare a cercare qualcosa di meglio, nell'usato. Con la spesa per i nuovi mid ed il ricavato dalla vendita qualcosa di decente dovresti riuscire a reperirla.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cavi di potenza
Egregio Direttore,
ho appena rinnovato il mio impianto che oggi è costituito da:

Forse, anzi sicuramente si poteva scegliere meglio, ma le garantisco che l'insieme non suona affatto male e ho ritrovato l'entusiasmo nell'ascolto a 2 canali (e il tutto si usa con un solo telecomando....Incredibile!).
Le scrivo perchè il mio dubbio maggiore è sempre stato l'interfacciamento ampli - casse, ovvero il cavo di potenza audio. Non voglio dire che i collegamenti di segnale siano meno importanti, ma il cavo che porta il segnale alle casse è sempre stato una mia grande perplessità.
Per motivi di arredamento la parte elettronica è disposta lateralmente al punto di ascolto, con la conseguenza che la distanza ampli - cassa destra sfiora i 5 metri.
Per raggiungere la cassa sinistra basterebbero 2 metri, ma preferisco usare un cavo identico anch'esso di 5 metri.
Non credo nella magia di cavi costruiti con guaine capaci di aumentare la separazione fra i canali e capaci soprattutto di smorzare le onde stazionarie dell'ambiente d'ascolto (l'ho sentito dire con le mie orecchie!) ma che il compito di un cavo di potenza sia "solo" quello di trasferire tutto il segnale cercando di "mangiarne" il meno possibile.
Ed allora come dimensionare un cavo di puro e semplice rame con lunghezza di 5 metri, adatto a diffusori che scendono parecchio (fino a 3 ohm) con l'impedenza?
Grazie, e cordialissimi saluti.
Antonio - E-mail: antoniomunerato (at) chinilacasa.it

LC
Caro Antonio,
sull'importanza dei cavi si è discusso a lungo. Diciamo che i loro effetti sono, a giudicare da quanto si legge sui forum di discussione, sicuramente sovrastimati. Pertanto, la tua idea di utilizzare un normale cavo elettrico ma di buona sezione non suona così scandalosa. Certo è che potresti fare di meglio della semplice piattina, magari utilizzando un cavo CAT5 per reti dati o anche un quadripolare in configurazione "a stella" (vedi nostri progetti di autocostruzione
TNT FFRC, TNT Triple T e TNT Star).
Il costo sarebbe estremamente contenuto ed il risultato sensibilmente superiore a quello di una normale piattina, pur se di elevato spessore. Qualora optassi comunque per un cavo commerciale, affidati in ogni caso a buoni materiali. Ad esempio sia Monster che Supra che VdH hanno in catalogo dei semplici cavi bipolari di varie sezioni, utilizzanti rame multifilare e dielettrici di ottima qualità.
Il problema della diversa lunghezza l'ho affrontato su questa Rubrica più volte: diciamo che non è una questione di vitale importanza, fintanto che le differenze di lunghezza non sono drammatiche. Potresti utilizzare pertanto anche due cavi di lunghezza differente, piuttosto che tenerne uno, quello inutilmente più lungo, arrotolato.
Per quanto riguarda la sezione, ti sconsiglio di scendere sotto i 2.5 mmq, sarebbe meglio stare sui 4 mmq.
Infine, non pensare che il cavo di potenza sia più importante del cavo di segnale...non è così, anzi. Per questa ragione ti consiglio di optare per un cavo di segnale di qualità anche solo appena superiore a quella dei cavi "di serie". Basta un Monster Interlink 300 per accorgersi della differenza.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Impianto per Klipsch
Salve,
seguo la sua rivista Tnt-Audio da diverso tempo. Le scrivo per chiederle un consiglio su come scegliere i componenti del mia impianto hi-fi due canali partendo da una coppia di diffusori serie RF Klipsch ad alta efficienza che mi piacciono molto dal punto di vista sonico e costruttivo che ritengo qualitativamente senza compromessi, non solo per il mio budget.
Ho chiaro solo quali diffusori scegliere, e specifico che la mia sala di ascolto è un salone di 75 metri cubi: vorrei chiederle quali componenti scegliere con un budget massimo di 2000 € (Klipsch e cavi esclusi - da scegliere -), partendo dal fatto che ascolto musica pop/rock anni 80 incluso il progressivo anni 70 e la disco, ma non disdegno la musica elettronica (J.M. Jarre, Vangelis).
Premetto che la mia collezione si compone anche di sacd, per cui sarei orientato all'acquisto di un lettore che legga sia i cd che i sacd, non escludendo un unico lettore multiformato (dvd, dvd-audio, sacd, cd ecc.) di alta qualità.
Entro letteralmente in crisi per la scelta dell'amplificatore: quale scegliere?
Un mio amico mi ha detto che vista l'alta efficienza dei diffusori potrei abbinarci un amplificatore valvolare anche di pochi watts. Nella giungla degli amplificatori non so proprio come orientarmi: a transistors, a valvole, integrato, preamplificatore + finale, preamplificatore + due finali mono, integrato dual-mono, classe a, classe ab, classe d.
Come posso ottimizzare l'acquisto con il mio budget? Quali componenti potrei abbinare ai miei diffusori?
Dimenticavo: quali cavi potrei abbinarci?
La ringrazio anticipatamente della pazienza.
Cordiali saluti.
Loriano - E-mail: thegoldbug (at) alice.it

LC
Caro Loriano,
prima di passare ai consigli permettimi un solo appunto circa il fatto che la serie RF di Klipsch sarebbe "senza compromessi". E' una tesi difficile da sostenere, viste le cifre in gioco, in assoluto non elevate, e considerato che si tratta della linea quasi-entry-level del Costruttore americano (sotto c'è la F). Credo che di compromessi ne siano stati fatti molti, a cominciare dalla produzione, che credo sia orientale e non nordamericana, fino alla scelta dei materiali del cabinet, certo non nobilissimi.
Il risultato è comunque molto buono, ed in certi parametri eccellente se rapportato al costo.
Ciò premesso, ti sei dimenticato di dirmi che modello RF abbia scelto o possieda già. Comunque sia, per la scelta dei componenti da abbinare non mi preoccuperei troppo della potenza, basta che sia superiore ad una cinquantina di watt per canale. L'ambiente non è piccolo (immagino 75 mc = circa 25 mq) ed i generi musicali ascoltati lasciano immaginare ascolti a volumi non esattamente "per pochi intimi"...quindi la potenza è meglio avercela.
Il mercato offre veramente tante possibilità e dovresti fare uno sforzo per capire cosa ti può piacere, almeno come impostazione generale. Visto il budget a disposizione eviterei soluzioni complicate pre + finale e penserei ad un semplice integrato di buona qualità. Eviterei, con la serie RF, delle elettroniche troppo fredde ed asettiche, optando magari per integrati più "morbidi" tipo NAD 355, Arcam FMJ A28 o superiore, Primare I21, Audio Analogue Verdi 70, oppure cercando nell'usato qualche NAD di livello più elevato (370 o 372), Naim Nait 5 o 5i, qualche valvolare Jolida di buona potenza.
Per quanto riguarda la sorgente, visto che hai necessità di suonare anche i SACD, ti consiglio di valutare con attenzione l'
Oppo DV 983, una macchina che per 400 € può soddisfare palati anche molto esigenti. In alternativa, più costosi, potresti valutare dei modelli Marantz o Denon.
In ogni caso, ti consiglierei di recarti presso qualche negozio ad ascoltare quante più coppie ampli + sorgente possibili, all'interno del tuo budget. Solo così riusciresti a farti un'idea del suono che stai cercando.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Re: Classi di amplificazione
Caro Lucio, vorrei rispondere all' anonimo (ma perchè non si firmano?) che ha scoperto le classi di funzionamento su internt e in pochi minuti emettere inappellabili sentenze alla faccia di come me (e anche te suppongo) hanno studiato elettronica per anni.
Cercando di usare un linguaggio comprensibile a tutti gli appassionati le classi A e AB non escono mai dal dominio sinusoidale (la AB di fatto usa due stadi diversi per le semionde positive e qulle negative) e sono (erano?) certo le più titolate per usi hi-fi, ma la classe A PURA che dissipa SEMPRE potenza anche in assenza di segnale in ingresso non può erogare più di QUALCHE watt per canale, salvo arrivare a costi esorbitanti che di certo non valgono la candela (opinione personale).
Vorrei aggiornare l' amico anonimo che ci sono anche altre classi di funzionamento: la C che trovava applicazioni in radiofrequenza e da sempre poco usata in ambiti hi-fi e la ritrovata classe D che ha un rendimento quasi uno (la potenza erogata dall alimentatore viene quasi completamente convertita sul carico) poiche per i componenti attivi o la corrente o la tensione sono nulle e quindi non dissipano mai potenza; infattti questi ultimi raggiungono potenze notevoli con ingombri contenuti, scaldando pochissimo e le nuove tecnologie hanno permesso con questa classe ottimi amplificatori hi-fi.
Solo per dovere di cronaca mi rivolgo a chi spende capitali in giradischi in nome di un SUONO PURO, IMMUNE DA DISTORSIONI DI QUANTIZZAZIONE E FILTRAGGIO che nella classe D il segnale in uscita dai componenti attivi è un' onda quadra e viene riportata a sinusoide proprio con un' operazione di filtraggio (che non compromette in alcun modo il risultato hi-fi). Bruno - E-mail: bruno.siri59 (at) alice.it

LC
Caro Bruno,
il lettore che si era dimenticato di firmarsi si chiama Stefano e mi ha comunicato che ha riconsiderato l'opportunità di scegliere un amplificatore solo in base alla classe di funzionamento. La cosa mi pare sia di buon senso, visto che di tutte le variabili in gioco che possono orientare la scelta verso un prodotto o un altro quella della classe di funzionamento è la più elusiva, anche e soprattutto perché si dichiarano in Classe A apparecchi che lo sono fino ad una certa potenza.
Leggendo le specifiche del Musical Technology M270, citato nella prima lettera di questo volume e dichiarato in classe A pura, si evince che l'amplificatore "lavora in classe A fino ai normali livelli d'ascolto"... il che, ovviamente, non significa granché. Quali sono i normali livelli d'ascolto? Con quali diffusori? O, meglio, su quale carico e fino a quale potenza il funzionamento permane in Classe A prima di switchare in classe AB?
Vedi, il problema è che chi è a completo digiuno di elettronica si affida (ma chissà poi perché, quando basterebbe limitarsi ad ascoltare) alle parole di qualche "santone" che ha tutte le verità in tasca. Non potendo padroneggiare l'argomento, si legge una pagina di Wikipedia e si crede di aver capito tutto. E' un male diffuso. Come ho sempre detto: l'elettronica o la si conosce o la si studia o la si lascia da parte, affidandosi alle sole orecchie.
Per quanto riguarda la Classe D, come dici tu, non conta come viene operata l'amplificazione del segnale, quel che conta è ciò che arriva alle orecchie, nel bene e nel male.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

A distanza di 11 anni
Caro direttore,
ti scrivo nuovamente a distanza di 11 anni e da 10 il mio impianto è sempre lo stesso:

Suona (mai a volumi molto elevati) un una stanza rettangolare di 18 m2 non completamente chiusa, con uno dei due lati lunghi che da direttamente nella zona ingresso, diffusori non troppo distanti dalla parete posteriore (50/60cm). Ascolto tanti generi musicali diversi tra loro, rock, pop, folk elettroacustico, jazz, orchestra, qualcosa di classica. 4000 tra Lp e CD; conosco bene pregi e difetti con i vari generi (e naturalmente tra buone e meno buone incisioni) ma non so da dove cominciare per migliorare l'impianto, pur sempre un nuovo compromesso.
Voci, archi, strumenti acustici molto belli, musicali e godibili in genere, con il rock desiderabile un po' di ritmo in più e corpo (esile soprattutto con gli Lp sembra "uscire un po' troppo dai diffusori"), generalmente perdo un po' di dettaglio/trasparenza (soprattutto con il CD) con programmi musicali vivaci e pieni.
Un amico: i diffusori, magari da pavimento con una gamma bassa controllata. Oppure, penso io, l'amplificazione, passando ad una che possa sfruttare al meglio le doti delle B&W di quanto non faccia già l'A2, 1500 Euro potrei anche investirli.
Oppure prima la sorgente: un CD player di livello superiore sarebbe un miglioramento certo?
Andrò ad ascoltare nella saletta di un negozio in una città vicina, ho concordato di portarmi dietro ampli e casse per dei confronti (il dealer mi proporrà modelli B&W e Monitor Audio, ampli non so); su quale componente dell'impianto dovrei concentrarmi per un upgrade?
Ti ringrazio anticipatamente del consiglio e ti auguro buon lavoro,
Mauro - E-mail: brumau (at) dnet.it

LC
Caro Mauro,
complimenti innanzitutto per la capacità di resistere alla voglia di upgrade per ben 11 anni! Credo sia una specie di record del mondo :-) e comunque un esemplare punto di partenza, significa che sei in grado di concentrarti più sulla Musica (ed i 4000 titoli dicono qualcosa) che sull'impianto.
La tua necessità di avere un suono più pieno e corposo e magari anche più "sicuro" su generi musicali complessi farebbe immediatamente puntare l'indice verso i diffusori, che sarebbe preferibile fossero più generosi. Il consiglio del tuo amico di pensare a dei diffusori da pavimento mi pare pertanto particolarmente sensato. Ti consiglierei anche di allontanarti un po' dalla moderna impostazione B&W andando ad ascoltare altre cose che potrebbero essere ricercate nei cataloghi Opera, ProAC, Chario etc. Dici di poter ascoltare altre B&W e Monitor Audio...ecco, tra le due io punterei maggiormente l'attenzione su queste ultime.
Porta il tuo amplificatore ed i tuoi dischi (importantissimo!) e cerca di capire cosa ti intriga maggiormente. Per la cifra da te stanziata potresti valutare le Monitor Audio RX8 Silver ma vedrei benissimo anche le ProAC Studio 130 o le Mordaunt Short Mezzo-8. Se ti fosse possibile, perché non provare a cercare anche un altro negozio che ti possa far ascoltare qualcosa d'altro? Visto che si tratta di un acquisto importante che permarrà nel tuo impianto per almeno altri 11 anni :-) (te lo auguro) forse varrebbe la pena di fare un piccolo sforzo ulteriore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto audio riattivato dopo oltre 10 anni
Egr. Dott. Cadeddu,
Le scrivo per ricevere dei consigli che ritengo possano essere utili anche ad altri lettori.
Possiedo un impianto audio acquistato molti anni fa:

Da circa 10 anni lo tengo spento e conservato. Adesso che mi accingo a rimetterlo in funzione vi chiedo e mi chiedo se ci siano precauzioni o accorgimenti da adottare dopo così tanto tempo?
Nel trasloco mi si è rovinata la spina del trasformatore da muro delle casse Acoustat Spectra 11, a chi posso rivolgermi per acquistarne uno nuovo? E' possibile utilizzarne uno universale, e di che tipo?
Le caratteristiche riportate sul guscio in plastica sono OEM AC ADAPTOR Typ: AA-1525B Netz: 220V~50Hz Ausg: 150V~250mA 3.75VA.
Quale Testina mi consiglia da montare sul giradischi?
Sperando che questa mia lettera sia interessante, la ringrazio per l'aiuto che potrà darmi.
Ciao,
Antonio - E-mail: antoniovito.carnevale (at) alice.it

LC
Caro Antonio,
dopo 10 anni di inattività è probabile che si sia formato dell'ossido nei contatti e nei potenziometri. Per questa ragione l'accensione potrebbe provocare rumori e scariche sui diffusori. Prima di alimentare tutto l'impianto proverei ALMENO a muovere tutti gli interruttori ed i potenziometri così da eliminare, anche se solo parzialmente, la patina di ossido che si è probabilente formata. Un'azione più sicura sarebbe quella di spruzzare del disossidante per contatti ma rimanderei questo intervento nel caso i rumori da contatto o da sfregamento dovessero essere ancora presenti dopo la prima azione di pulitura "meccanica".
Controllerei che la cinghia del giradischi non si sia screpolata e, nel dubbio, la pulirei con del Pronto Mobili o prodotto analogo. Se possibile, controllerei anche le valvole, magari disinserendole e reinserendole negli zoccoli almeno una volta. Queste operazioni sono delicate, vanno eseguite con mano ferma, una certa precisione e, soprattutto, ad apparecchi completamente sconnessi dalla rete elettrica.
Tieni conto che sono precauzioni di massima! Potrebbe anche essere, magari grazie ad un ambiente di conservazione non particolarmnente aggressivo, che tutto funzioni senza problemi al primo "warm up". E' poi probabile che alcuni componenti (testina e membrana degli altoparlanti in particolare) necessitino di un nuovo periodo di rodaggio e di assestamento. Tutti i componenti che abbiano una componente "elastica" possono soffrire di lunghi periodi di inattività.
Per quanto riguarda infine il trasformatore dei tuoi diffusori - una volta controllato che non si possa riparare - credo sia sufficiente portarlo presso un qualunque negozio di elettronica chiedendone uno con le stesse caratteristiche elettriche. Qualcosa si trova anche in rete, ad esempio su
Soundvalves (ricambi Acoustat e Hafler) ma occhio che spesso si tratta di materiale per i 110 Volts americani.
Controlla bene il voltaggio in uscita (quello denominato AUSG, abbreviazione tedesca di AUSGANG) perché se non ricordo male dovrebbe essere 15 volts e non 150. Probabilmente è 15.0 e magari il puntino non si legge bene. Attenzione perché dovrebbero essere 15 Volt in tensione alternata (AC) e non continua (DC) come molti trasformatori per uso domestico! Per l'amperaggio basta non scendere sotto i 250 mA minimi consigliati. Qualunque amperaggio superiore andrà benissimo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore,
questa e-mail è semplicemente un ringraziamento generale per l'iniziazione in questo affascinante mondo "nascosto" dell'alta-fedeltà...
Infatti, pur avendo a che fare con la musica per alcuni aspetti - passione nel divertirmi con le mie chitarre, effetti ed amplificatori, sperimentare la creazione musicale e mixing anche con strumenti elettronici, ascoltare esecuzioni live, ecc. - l'ascolto musicale di qualità a casa era un aspetto molto trascurato e limitato a discrete cuffie o impianti non proprio destinati a questo scopo...
Dopo un po' di studio, letture e consigli (in primis
FAQ e rubriche TNT-Audio!), ho iniziato i primi passi con il sorprendente Scythe SDA-1000 (nonostante la diffidenza sarcastica del rivenditore dei diffusori al momento della prova in negozio...), le Indiana Line Arbour 4.02, i cavi autocostruiti TNT FFRC (...ovviamente ancora grazie per l'ottima guida su TNT-Audio!), cavi di segnale G&BL HPA Compact Line HPA122, DAC e "Pre" E-MU 0404 USB (già in mio possesso per altri scopi, sembra discretamente valido anche in modalità stand-alone), il modesto Philips DVP3260 (anch'esso già in mio possesso, utilizzato tramite connessione coassiale con cavi G&BL HEP Digital Series HEP07, in attesa di un migliore CD Player...) o sorgente da PC con file lossless tramite USB (anche in "alta" definizione, vedi per es. HDTracks...).
Ebbene, dopo un buon periodo di rodaggio il modesto impiantino iniziava pian piano a colorare gli iniziali riff "plastici" di Satriani e rinvigorire la tromba lontana e asettica di Davis, per poi passare ad "ossigenarmi" con il grande J. M. Jarre e scatenare dinamica e decibel grazie al mitico Malmsteen e relativa filarmonica Ceca, solo per riportare qualche esempio...
Nonostante la ridotta potenza dello Scythe e l'ampio salone a disposizione (un grazie è dovuto anche alla cara mogliettina per i cambiamenti acustici tra cui tappeto, nuova disposizione di tavolo e divani...) e pur avendo raggiunto livelli di suono impegnativi, il piccolo ampli non mi sembra abbia mai sofferto con blocchi protettivi o eccessiva distorsione, anche se lo stesso ampli in negozio - connesso allo stesso modello di diffusori - andava in blocco a ore 10 circa (merito ora dei cavi FFRC???)!
Finalmente posso ascoltare decentemente tanta e buona musica, iniziando a scoprire dettagli, immagine, estensione sonora e in generale grandi emozioni da tanti album a me cari!
Un grazie di cuore quindi a TNT-Audio, ai collaboratori ed agli iscritti della Mailing List, un grande incontro di veri appassionati che condividono e aiutano - spesso anche inconsciamente - tutti coloro che si avvicinano con rispetto e passione all'alta fedeltà!
A presto!
Francesco - E-mail: fransdars (at) tiscali.it

LC
Caro Francesco,
grazie per il prezioso feedback. Il fatto che lo Scythe sia andato in protezione in negozio e non a casa è strano, potrebbe dipendere dai cavi di potenza o da una eventuale centralina di commutazione (se presente). O, forse, in negozio avete utilizzato un CD player con uscita più elevata ed avete ascoltato a volumi più alti.
Quelli che tu chiami "livelli di suono impegnativi" sono, realisticamente, molto relativi: i watt a disposizione son quelli che sono, la sensibilità dei diffusori anche (90 dB dichiarati). Se l'ambiente è grande come dici faccio fatica a credere che i livelli raggiungibili siano così elevati: probabilmente si tratta di livelli comunque "condominiali" ossia abbondantemente sotto i 100 dB nel punto d'ascolto. Un rapido calcolo dice che coi 10 watt dello Scythe i tuoi diffusori producono 100 dB ad 1 metro di distanza, più o meno. Già se stai a due metri dai diffusori devi sottrarre 5-6 dB e si scende a 95. Se la distanza fosse superiore ai 2 metri (probabile, se la sala è grande) scendiamo ancora più sotto. Ora, è anche vero che 90 dB (di picco) sono un livello sonoro non trascurabile ma mi piace sempre precisare meglio, non vorrei generare false aspettative, proprio dal punto di vista della potenza realmente disponibile (sulla qualità niente da dire!).
Sono contento che il risultato ti soddisfi così tanto e con una spesa così contenuta! Questa è, a tutti gli effetti, la mission di TNT-Audio sin dai suoi primi passi nel web, ormai 15 anni fa.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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