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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Upgrade totale con 700 €
  2. Biamplificazione?
  3. Pochi bassi e tanta confusione
  4. Nuova sorgente tuttofare con 1000 €
  5. Poca dinamica
  6. Nuova sorgente con 2000 €
  7. Upgrade di sorgente digitale
  8. Suono tagliente
  9. Upgrade per impianto audio vintage
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade totale con 700 €
Buongiorno Direttore,
le scrivo per farle i miei più sinceri complimenti per tutto quello che è riuscito a mettere in piedi e perchè, dopo diversi anni, sono intenzionato a "rivedere" il mio impianto attuale che consiste in:

L'impianto è posizionato in una sala di circa 17mq (4,34x3,80) con lo stereo disposto sul lato lungo. Le casse sono posizionate ai due lati della televisione sopra a un mobile alto 45cm con cassetti. Avendo un divano piuttosto basso, i tweeter sono correttamente posizionati al livello delle orecchie. Le casse distano dalla parete posteriore circa 35cm.
Una premessa sulla sorgente: era mia intenzione accantonare il CD (che incomincia ad avere qualche problemino) e riversare su hard disk tutta la mia discografia, utilizzando uno di quei dispositivi  MediaPlayer con uscita digitale (non USB) collegata a un DAC esterno tramite S/PDIF. Fatta la premessa della tipologia di sorgente, le volevo chiedere se, con una spesa complessiva di circa 600-700€ sia effettivamente possibile un upgrade del mio sistema. Il budget dovrebbe quindi coprire l'acquisto di un DAC, di un ampli (o di un ampli con DAC compreso ma dovrebbe avere un'entrata S/PDif e non USB) e dei diffusori (ahimè bookshelf).
Se l'upgrade è effettivamente possibile, vorrei un consiglio per quanto riguarda i tre componenti in modo da creare una catena equilibrata. Per quanto riguarda il DAC un'esigenza potrebbe essere quella di disporre di due ingressi in modo da poterci collegare anche il DVD player Denon che userei oltre che per i DVD anche per ascoltare i supporti fisici che mi transitano eventualmente in casa. Come ampli ero indirizzato a un dispositivo "figlio" del T-amp: avevo addocchiato il Virtue.One anche se la recensione del Scythe SDA-1000 (costo 6 volte inferiore!) mi ha fatto riflettere, soprattutto tenendo conto che il volume a cui sono abituato a sentire lo stereo non è elevato. Per le casse mi chiedevo se, vista la disposizione, non fosse meglio diffusori con reflex anteriore. Oppure ho letto molto bene delle Usher 520 (non so se ne ha mai avuto modo di ascoltarle).
So che bisognerebbe sentire i diffusori inseriti nella propria catena, ma da ascolti fatti in questi anni sono propenso ad escludere B&W e Chario, in più di una occasione non mi sono piaciute.
Un'ultima informazione: ascolto musica di un po' tutti i generi, dalla lirica ai Green day.
Grazie mille per la pazienza e l'aiuto.
Michele - Email: michele.codda (at) email.it

LC
Caro Michele,
la necessità di upgrade dovrebbe essere sempre sostenuta da motivazioni concrete, soprattutto quando non si hanno budget illimitati. Quindi: benissimo sostituire un componente che inizia a dar problemi (il lettore CD) ma valuta prima se non si riesca a sistemarlo a costo zero. In questo caso, magari basta una pulizia della lente laser o un suo riallineamento. E' una buona macchina, sarebbe un peccato rottamarla. Se invece l'idea fosse quella di passare alla Musica liquida allora andrebbe bene puntare l'attenzione su un mediaplayer e DAC separato. Non ho, purtroppo, esperienza coi mediaplayer dunque non so darti un consiglio mirato, mentre per quanto riguarda i DAC esterni con ingresso S/PDIF ne abbiamo parlato giusto la settimana scorsa in un'altra
lettera.
Relativamente all'amplificazione, se il desiderio fosse quello di risparmiare spazio o semplicemente quello di provare le nuove generazioni in classe D, vedrei bene lo Scythe SDA-1100 (a breve la prova) ma sappi che questa Azienda, per un prezzo analogo, sta per far uscire un integrato che dispone di ben due ingressi linea + 1 USB e persino i controlli di tono, che erano una feature prevista ed implementata sul chip Yamaha che è il cuore di questo amplificatore (lo stesso dell'SDA-1000 e 1100).
La potenza è sempre la stessa, quindi BASSA, ma se ascolti a basso volume in campo vicino (la stanza non è enorme) non dovresti avere problemi.
Infine, sembra tu voglia sostituire anche i diffusori. Qui si va già sul difficile perché dovresti provare ad ascoltare qualcosa di alternativo. Vista la possibile amplificazione di bassa potenza io metterei nella tua wish list le solite Indiana Line, Klipsch, Triangle. Il reflex posteriore, come spiegato anche in un recente editoriale, non è un vero problema.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Biamplificazione?
Gentilissimo Direttore,
ho seguito il suo consiglio pubblicato sul
volume 447. L'acquisto del Trends Audio TA 10.1 è stato veramente azzeccato. Ho accoppiato al piccolo amplificatore due casse auto costruite con Full Range Audio Nirvana Super 8, con sensibilità dichiarata di 96db che permettono al TA di produrre un volume sonoro più che abbondante. Come sorgente ho utilizzato un lettore DVD Samsung, ora sostituito nella funzione "Video" da un DVD Reorder.
Sono molto soddisfatto del risultato nel complesso, le voci sia femminili che maschili sono eccellenti, ma vorrei risolvere un piccolo problema anche perché potrei davvero pensare di farlo diventare l'impianto principale.
Il problema è questo: per quanto sia molto soddisfatto per la timbrica e la dinamica dell'impianto, noto una carenza nella parte bassa delle frequenze, credo dovuta al fatto che il TA non sia geneticamente predisposto ad esaltare tale gamma, in questo aiutato dal Full Range anch'esso non un campione sotto una certa frequenza. Consapevole delle caratteristiche dei Full Range ho voluto realizzare un mobile abbastanza grande, sempre sotto specifiche del costruttore, per attenuare il problema nella risposta sui bassi. Atteso il tempo necessario per il rodaggio dell'ampli e delle casse (circa 60 ore) il mio principale strumento di misura (il mio orecchio), vorrebbe qualcosa di più.
Premetto di non essere un tecnico del suono ne tantomeno esperto in elettronica; la costruzione delle casse si limita al mero lavoro di falegnameria, seguendo progetti già sperimentati magari senza bisogno di parti elettroniche (vedi Full Range). Appassionato di musica da sempre, ascolto tutti i generi musicali con predilezione per rock , pop e soul, solo da qualche tempo, con il vostro aiuto, sto acquisendo piano piano una coscienza critica.
Cercando di risolvere il problema, ho provato ad accoppiare all'impianto un sub woofer, auto costruito, in carico simmetrico (senza crossover, per cambiare), pilotato da un vecchio ampli Kenwood ed il risultato, se da un lato compensa una parte delle basse frequenze, dall'altro riproduce la gamma bassa in modo confuso e gonfiato. Mi sembra di notare un buco nella riproduzione, come se le basse e le medio-alte frequenze avessero bisogno di un raccordo.
Dopo questa premessa, nell'ottica di rendere l'impianto principale e collocarlo in ambiente più idoneo e con meno vincoli di spazio, le chiedo un parere su come risolvere il problema.
Personalmente, e comunque da inesperto, avrei pensato di realizzare una sezione bassi di qualità superiore al sub-woofer (sempre rispettando le esigue disponibilità finanziarie) con due casse da posizionare sotto i full-range. Ritengo però che il piccolo TA stenti un poco a pilotare il carico dato dai due woofer (dovrebbero essere anche di pari sensibilità) e per questo pensavo ad una doppia amplificazione; il TA per i medio alti e un altro amplificatore per i bassi, filtrando opportunamente le frequenze.
Se questa mia idea avesse un minimo di senso, saprebbe indicarmi su cosa orientarmi nella scelta della seconda amplificazione?
Una seconda idea, e qui tutta la mia ignoranza si fa palese, potrebbe essere quella di utilizzare un ampli integrato (magari un usato) con separazione tra pre e finale, prelevando il segnale dall'uscita del pre sdoppiandolo. Un segnale rientrerebbe nel finale dell'integrato e l'altro nel TA (???????). In questo modo potrei utilizzare anche gli ingressi dell'integrato.
Ho letto la recensione sul Scythe SDA-1000 Kama Bay amp - ampli integrato in classe D. Dato il costo non impegnativo, ritiene possa entrare in qualche modo in gioco?
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità e le porgo i miei complimenti più sinceri per la gestione del sito, punto di riferimento per tutti gli appassionati di HI-FI.
Saluti.
Giuliano - E-mail: giulianotamburini (at) alice.it

LC
Caro Giuliano,
perché complicarsi la vita con soluzioni contorte e di dubbia riuscita quando sarebbe sufficiente disporre di un amplificatore più potente? Per una cifra inferiore a quella che sarebbe implicata da tutto il meccanismo che vorresti mettere in piedi potresti acquistare il Virtue Audio (One o Two) che darebbe ai tuoi diffusori tutta la spinta necessaria. Questo sarebbe comunque un primo passo irrinunciabile.
In seguito, se la potenza in gamma bassa fosse ancora insufficiente, potresti abbinare ai largabanda un subwoofer attivo, cercando nell'usato se ne trovano a vagonate, per prezzi irrisori, anche inferiori ai 100 €. Il vantaggio di un sub attivo è che non avresti necessità di un altro amplificatore ed inoltre ne potresti regolare livello, fase e frequenza di intervento in maniera da fondere perfettamente la sua emissione con quella dei largabanda.
Personalmente non sono molto favorevole ai largabanda aiutati - da sopra e/o da sotto - da altri altoparlanti. A mio parere se l'estensione in frequenza di un largabanda dovesse sembrare insufficiente meglio passare ad un buon sistema multivia. Comunque, nel tuo caso magari è sufficiente quella manciata di watt in più per dare un po' più di spinta in basso ed il sub forse non è strettamente necessario.
Se c'è una cosa che non capirò mai della psiche dell'homo audiophilus è perché mai inizia con una soluzione minimale e radicale e poi, non soddisfatto, comincia ad aggiungere apparecchi su apparecchi. La quantità non è MAI sinonimo di qualità. L'ho ripetuto mille volte: poche cose, buone, semplici ed essenziali. Il segreto del buon suono è tutto qui.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Pochi bassi e tanta confusione
Spett. Direttore,
torno a scriverle dopo qualche anno per tentare di risolvere definitivamente un problema che mi assilla e al quale vorrei porre rimedio. Il mio impianto è costituito da:

Ascolto vari generi di musica, in particolare classica e jazz. Stanza di ascolto: 25 metri quadri circa; l'impianto è posizionato sul lato "lungo", all'interno di una libreria (non ci sono alternative); le casse sono posizionate a pavimento. Da sempre l'ascolto mi sembra carente nella profondità e potenza dei bassi; inoltre, soprattutto con la musica classica, il suono mi giunge impastato, poco definito e dettagliato, con particolare riferimento ai pieni orchestrali; peraltro non riesco a scrollarmi di dosso l'impressione di un suono ancora troppo caratterizzato in senso "elettrico", non sufficientemente naturale, caldo e musicale, nonostante la presenza dell'ampli valvolare.
A questo punto il dubbio:
  1. Non sarà che le Heresy sbilanciano troppo "in alto" l'impianto? Ho infatti la sensazione che siano troppo potenti per l'impianto e per l'ambiente di ascolto. Cosa ne pensa?
  2. Il problema può essere rappresentato dalla sorgente? Questa, acquistata successivamente al resto della compagnia (in precedenza utilizzavo un vecchio lettore Technics), ha reso decisamente più "ariosa" e aperta l'atmosfera, soprattutto mi sembra sulle medie tonalità, ma anch'essa, pur avendo notevolmente migliorato il sistema, non riesce ancora a rendere a pieno le basse tonalità e, soprattutto, a discriminare come vorrei i pieni orchestrali di cui sopra.
  3. L'amplificatore è stato scelto a suo tempo per le indubbie caratteristiche di calore e musicalità in un confronto-prova con altri ampli a stato solido (Marantz, Classè, Norma); tuttavia potrebbe essere necessario un up-grade?
In definitiva, avendo a disposizione un budget di 3000 euro circa, cosa mi consiglierebbe di fare; in che direzione operare il primo passo nel tentativo di migliorare un impianto che non sento ancora totalmente a posto?
Confido in un suo parere e formulo a lei e alla rivista i più sinceri auguri e in bocca al lupo,
Luca - E-mail: savino.luck (at) alice.it

LC
Caro Luca,
non è che invece la colpa di tutto sia proprio l'ambiente e/o il posizionamento dei diffusori e del punto d'ascolto? Quando leggo di situazioni inverosimili come questa ovvero casse con woofers molto grandi che non riescono a riprodurre le basse frequenze, mi vien subito da pensare che qualcosa nella sistemazione si stia letteralmente mangiando i bassi. Sospetto, tra l'altro, confermato dall'altro difetto che riferisci ovvero quella confusione ed impastamento del suono. Due indizi così fanno una prova: secondo me c'è qualcosa che non va in ambiente: o è troppo vuoto o i diffusori sono mal posizionati o il punto d'ascolto si trova in una posizione di cancellazione delle basse frequenze.
Prima di spendere altri soldi in componenti probabilmente inutili devi verificare quanto sopra!
In subordine c'è la questione dell'abbinamento di ampli e casse. Mi auguro tu abbia scelto l'amplificatore utilizzando le tue casse, in caso contrario potresti aver preso un abbaglio. E ancora, quando hai scelto le casse....le hai ascoltate prima? Se sì, avevano tutti i bassi che ritenevi necessari? A che amplificazione erano collegate?
Questo non è un invito esplicito a sostituire l'amplificazione o i diffusori ma a verificare, con prove incrociate, se l'abbinamento sia ideale o meno. Potrebbe essere che le Heresy abbiano bisogno di più spinta, ad esempio. O potrebbe anche essere che il suono delle Heresy proprio non ti piaccia. Senza altre prove, nel TUO ambiente, questi dubbi resteranno tali.
Verificherei anche che le Heresy siano posizionate come suggerito dalla Casa, ovvero con le loro alzatine che le inclinano un po' all'indietro.
Ribadisco comunque che si tratta di mozioni in subordine: quella principale resta infatti l'ambiente (e quindi il posizionamento dei diffusori e del punto d'ascolto).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova sorgente tuttofare con 1000 €
Carissimo Lucio ti scrivo per un consiglio riguardo ad una nuova sorgente digitale da inserire nel mio impianto, al momento costituito da:

Il mio sistema è stato aggiornato nel corso degli anni, un pezzo alla volta senza fretta (l'ultimo arrivato è il Naim XS - davvero ottimo, ora sì che il rock è... ROCK!) e ora vorrei cambiare il lettore CD (un Rotel che ha quasi 15 anni). E qui ho diversi dubbi: la strada "naturale" sarebbe scegliere in casa Naim, ma la cosa non soddisfa del tutto le mie esigenze (anche perche il nuovo CD XS costa troppo per le mie tasche).
Stavo pensando a queste caratteristiche: Nel mercato hi-fi ho individuato solo due prodotti con tali requisiti: Altrimenti la sola alternativa che vedo è l'utilizzare un lettore video multiformato (CD/DVD/BR che legge tutto lo scibile digitale anche come USB host - tipo Oppo983), ma ne esistono di qualità audio vagamente paragonabile ad un Naim o un Rega? Oppure l'abbinamento di un multiformato ad un buon DAC? Mah..
Volevo chiedere un tuo parere data la tua pluriennale esperienza pratica nel settore.
Ti ringrazio in anticipo, ciao!
Paolo - E-mail: mf5973 (at) libero.it

LC
Caro Paolo,
secondo me la soluzione al tuo problema si chiama proprio Oppo e credo proprio che la sua qualità audio abbia ben poco da invidiare ai citati Rega e NAD, garantendo tra l'altro una versalità sconosciuta ai due. In futuro potresti sempre abbinargli un DAC esterno di ottimo livello, onde migliorare ancora se ne sentissi veramente la necessità. Sulle qualità musicali degli Oppo molto si è scritto, in un senso e nell'altro, se vuoi prova ad approfondire l'argomento leggendo la
recensione accurata del nostro Geoff Husband. Tuttavia, se avessi anche necessità di leggere i Blue Ray temo tu debba rivolgerti al nuovo modello BDP-83 che costa ora 499$. Più in generale, visto il budget e le così complesse esigenze, forse dovresti comunque ridimensionare le aspettative. Non puoi pensare di avere TUTTO, ad un prezzo basso, e che suoni anche come apparecchi dedicati di pari costo. Qualche compromesso devi essere pronto ad accettarlo! Penso che, comunque, forse faresti meglio a ripensare l'impianto con una sorgente tipo PC a posto di una macchina tradizionale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Poca dinamica
Gentilissimo Sig. Cadeddu,
Le faccio i complimenti per la fantastica rubrica on-line che portate con avanti, con tanta passione, già da un po' di tempo. In questi tempi avere dei riferimenti "fuori dal coro e dagli interessi aziendali" è essenziale, soprattutto per persone come me, alle prime armi.
Veniamo al dunque.
Il mio modestissimo impianto è il seguente:

Da poco ho cambiato i diffusori (avevo delle LINN KAN). Sono posizionate su stand pesantissimi in un salone di circa 20 mc, a circa 80cm dal muro posteriore. Purtroppo avverto poca dinamica e soprattutto mancanza di profondità tridimensionale (idem con le vecchie KAN).
Il palcoscenico a volte è confuso e piatto. E' un problema secondo Lei di amplificazione?
Credo sinceramente sia l'anello più debole della catena.......
In futuro sulla sorgente mi orienterò su naim cd5x (l'ho sentito e me ne sono innamorato), ma sull'amplificatore sono completamente al buio.
Ho trovato su in mercatino on-line un AM AUDIO PA-30 a 700,00........ e vista l'ottima vostra recensione, mi farebbe gola.
Farei un salto di qualità?
E' ancora attuale o ci sono delle alternative migliori?
Il budget è di 1500,00 euro e ascolto di tutto, predilendo Jazz e folk Indie.
Grazie anticipatamente per i consigli e conmplimenti ancora a tutti voi.
Carlo - E-mail: cmatanza (at) tiscali.it

LC
Caro Carlo,
è probabile che il Majik abbia un po' di fiato corto mentre tenta di pilotare diffusori com le tue ProAC. D'altra parte questo della mancanza di dinamica e di verve era qualcosa che segnalai a suo tempo in quella
recensione. Per un suono più brioso e vivace, tenendo conto del resto dell'impianto, secondo me dovresti cercare un integrato Naim, dal Nait 5 fino ai successivi più recenti e potenti. Con un po' di fortuna, nell'usato, puoi anche trovare un recentissimo Nait XS, esattamente per la cifra che hai stanziato. Non sto dicendo che il PA-30 non sia adatto, ma secondo me hai bisogno di qualcosa di più potente e sprintoso, se mi consenti l'aggettivo.
In più, con l'ampli Naim avresti poi la bella possibilità di collegarci il lettore CD della stessa Casa che avresti già messo nella tua personale wish list. Potresti addirittura collegarli tra loro come mamma Naim insegna, ovvero con il cavo DIN pentapolare!
Nel frattempo magari cerca dei cavi Naim NACA da usare con l'integrato Naim, anche usati. Su Ebay.co.uk si trovano abbastanza facilmente ed oggi la sterlina non fa più paura come un tempo.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuova sorgente con 2000 €
Caro Lucio,
Ti scrivo come ad un amico che chiede consiglio ad un suo compagno per una ragazza di cui si è infatuato, in questo caso non si tratta di una ragazza ma di un lettore cd :-)
Backround: ti avevo scritto qualche settimana fa per un paragone tra un evento live e la sua rappresentazione; ora, dopo aver ascoltato un Cairn Tornado + Soft, mi ritrovo a pensare che una rappresentazione sonora può essere molto "live", molto viva ed umana. Arrivo al dunque: ho adorato e odiato il Tornado, un po' come è capitato a te con il Cairn Fog. Adorato per controllo, dinamica e pathos odiato beh per un'interfaccia scontrosa e soprattutto per una gamma alta che mi dava proprio fastidio già' dopo un'ora.
Ecco, scusami il preambolo ma avevo bisogno di individuare uno standard comune dal quale partire. Quindi ecco la mia domanda: il controllo, la precisione la dinamica ed il dettaglio sono frutto della sola meccanica? Se si, per ritrovare un "equivalente" o meglio, ha senso prendere un drive tipo Teac vrds 25 (circa 800 euro) un Wadia, Audio Note o un kit fai da te? Oppure già con un Meridian 506, un qualche Philips 880, un Oppo, ... starei sui livelli del Tornado? Ovviamente poi gli abbinerei un DAC esterno + cavo. Ha senso quello che dico o è meglio un integrato?
Budget: 1500 euro per la meccanica o 2000 per un integrato e tanta tanta pazienza; anzi ti dirò di più -più devo cercarlo nell'usato, ex demo, etc più sono contento. Un po' come il piccolo principe che considera la sua Rosa, l'unica rosa perché in essa ha riversato una parte del suo tempo.
A casa un V-dac della Musical Fidelity che acquistai nella vana speranza di rinvigorire/emozionare il mio cdp Apollo Rega. Quest'ultimo lo rivenderei ben volentieri. A proposito, il v-dac qui in Belgio si trova a 220 euro nuovo, mi sembra un buon prezzo; se interessa a qualcuno fatemi sapere.
Spero che tu mi possa aiutare, fosse solo una spintarella verso la strada che ritieni più corretta.
Complimenti: se mi permetti vorrei rinnovare i miei complimenti e per tanti motivi. Te ne hanno fatti tanti lo so; ma io trovo di un valore assolutamente unico questa capacità che avete avuto di racchiudere all'interno di uno stesso sito (peraltro incredibilmente user-friendly) informazioni da più di dieci anni senza che noi lettori perdiamo mai il senso del tempo, del valore di una macchina all'interno del suo contesto temporale, senza impilare voti, giudizi, stelline, ma sempre e comunque mantenendo quel tono narrativo che trasmette quella piacevolissima sensazione di sentirsi accompagnati per mano nel mondo audiofifo; non siamo spinti, non siamo trascinati... siamo accompagnati.
Ci tenevo a dire ancora una cosa. Io per tre giorni ho faticato non poco per capire il Tornado (l'ho avuto in prova a casa 3 giorni) e mi sono scervellato parecchio per scrivere su carta le mie conclusioni e lo facevo solo per me. Voi fornite questo servizio da anni, da anni ci regalate i vostri pensieri, per altro in un italiano stupendo. Ma come fate? Non siete rari, siete unici!
Ancora Grazie.
Giorgio - E-mail: gsoleri (at) hotmail.com

LC
Caro Giorgio,
inizio dai ringraziamenti per questo, spero meritato, vibrante attestato di stima ed apprezzamento. E non posso dimenticare di estendere i ringraziamenti allo staff dei bravissimi traduttori che, lavorando nell'ombra, aiutano a tenere in piedi TNT-Audio con il loro labour of love per tradurre in italiano gli articoli dei nostri redattori esteri. Un lavoro durissimo, gratuito e svolto con professionalità e spirito di sacrificio. Magari, di tanto in tanto, spendete 5 minuti del vostro tempo per dir loro grazie e complimenti per il lavoro svolto. E, già che sono in argomento, per dar loro una mano - per alleggerire un po' quella pressione costante che alla lunga sfinisce - il nostro staff di traduttori è sempre interessato ad infoltire le proprie fila di collaboratori attivi, anche saltuari, purché capaci non solo di tradurre l'inglese un po' tecnico delle recensioni ma anche di renderlo in un italiano scorrevole, tale da non mettere in evidenza il fatto che siano traduzioni da un'altra lingua, non propria.
Passando alla tua domanda, la mia opinione è che sia meglio evitare di complicarsi la vita con una soluzione meccanica + DAC separato. Meglio, molto meglio, una macchina integrata che, nella fascia di prezzo da te indicata, specie nell'usato, rischia di diventare un brutto cliente per soluzioni separate anche piuttosto ambiziose. Tra l'altro mi pare che il mercato, dopo un'iniziale ubriacatura di soluzione separate sino all'eccesso, stia un po' tornando indietro e riscoprendo gli innegabili vantaggi delle soluzioni uniche monotelaio, sia per le amplificazioni che per le sorgenti. In effetti, a ben guardare, di meccaniche singole, in circolazione, non è che ce ne siano poi tante...
Cosa scegliere come macchina integrata nella fascia di prezzo dei 2000 €? Trovi tante cose interessanti, specie nell'usato: vari lettori di casa Naim, CD5i o CD5X ad esempio, qualche Meridian o Linn (es. l'Ikemi). Nel nuovo valuta anche l'
Astin Trew AT3500 che abbiamo recensito e del quale si dice un gran bene un po' ovunque. In alternativa, per un suono forse più vicino a quello tipico Cairn, valuta con attenzione l'italiano NorthStar Sapphire. Più carezzevole l'Astin Trew, più vivace ed aperto il NorthStar...tutto poi dipende dagli abbinamenti e dai gusti personali. Se hai trovato la gamma alta del Cairn alla lunga affaticante forse saresti maggiormente a tuo agio con macchine più tranquille in quel range di frequenze.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Upgrade di sorgente digitale
Caro Lucio,
devo iniziare con un ringraziamento: leggere le vostre recensioni mi ha fatto passare la tentazione di un compromesso multicanale. Ho scoperto componenti di prezzo onesto e di ottima qualità, oltre a tanti modi per "metterci le mani" in prima persona. Quanto bastava per rinverdire una passione, che mi sta dando già qualche soddisfazione.
Tutto è iniziato quando cercavo un paio di bookshelf usate: cercando informazioni sulle
KEF Coda 70 (ottimo acquisto) ho trovato la vostra recensione, e così ho scoperto TNT. Ai diffusori sono seguiti un Virtue.One con alimentatore 90W (con selettore di ingressi passivo) e i cavi, tutti autoprodotti (TNT Shield per i cavi di segnale e Triple-T per i diffusori).
Per la sorgente, attualmente mi affido oltre che all'iPod (formati lossless) a un vecchissimo Philips CD473, che con vent'anni di servizio avrebbe diritto alla pensione. Da quanto ho letto però la sua meccanica, anche se preistorica, non dovrebbe essere male. Invece di investire subito in una sorgente nuova ho quindi pensato di prendere un DAC con USB come il Moodlab o il Valab (http://shop.ebay.it/?_from=R40&_trksid=p3907.m38.l1313&_nkw=valab+dac&_nd1=See-All-Categories ). Per il Moodlab, c'è la vostra recensione che mi rassicura. Il Valab costa un po' meno (170 euro circa nella versione con l'alimentatore migliore) e ne sento parlare molto bene. Tra quelli dell'ultima recensione, ci sarebbe invece il SuperPro con USB coassiale e ottica, ma essendo il rock uno dei miei generi non credo sia l'ideale. In più c'è il nuovo DAC "piccolo" in arrivo dalla Virtue (quello senza preamp) che costerà meno di $500: tra cambio favorevole e fattore estetico (ha la stessa forma del Virtue.One) potrei farci un pensierino (ho letto del prezzo qui: http://www.audiocircle.com/index.php?topic=68929.60).
Ad ogni modo, con il DAC potrei ascoltare musica anche dal PC (via USB): in questo modo avrei due sorgenti di qualità in un colpo solo (senza contare che ho un mediaplayer con uscita ottica, che non ho mai usato per la musica, che diventerebbe la terza sorgente digitale).
L'alternativa sarebbe ovviamente cambiare la meccanica e cercare qualcosa come l'Oppo 983H, che tutto intero costa come il DAC della Virtue. Il mio dubbio è: vale la pena di upgradare il vecchio Philips con un DAC, o è meglio rinnovare anche la meccanica? Nel caso del DAC ti è capitato di sentire qualcosa sul Valab o anticipazioni sul Virtue?
Grazie in anticipo!
Ciao,
Simone - E-mail: simone.diamanti (at) gmail.com

LC
Caro Simone,
l'idea di un DAC che possa fungere sia per la USB che per la S/PDIF o l'uscita ottica mi pare assolutamente sensata. Avresti due sorgenti di buona qualità e che, realisticamente, suoneranno anche molto simili tra loro.
Non è facile scegliere quello più adatto ma certamente l'idea di abbinare, anche esteticamente (ma non solo!) il nuovo DAC con il tuo attuale amplificatore mi stimolerebbe non poco a propendere verso il DAC della Virtue Audio. Purtroppo non ho alcuna anticipazione da fare su quest'ultimo (e neppure sul Valab) ma, considerando la serietà con la quale la Virtue Audio ha affrontato il mercato dell'inexpensive HiFi dubito possa essere un prodotto men che interessante.
L'idea di sostituire in toto l'attuale lettore CD avrebbe senso solo nel momento in cui la parte meccanica del tuo vecchio Philips desse segni di cedimento: lettura difficoltosa dei CD, rifiuto a digerire nuovi formati (copy-controlled o CD con contenuti multimediali) e così di seguito. Se l'unità meccanica di lettura e laser fossero ancora in perfette condizioni operative l'acquisto di una nuova macchina integrata potrebbe essere tranquillamente rimandato a data da destinarsi.
L'importante è che il nuovo DAC possa comunque essere in grado di adattarsi ad una eventuale nuova situazione e cioè disponga anche di ingresso ottico o S/PDIF.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Suono tagliente
Ho un impianto che manca di medie e basse frequenze.

Nonostante l'ampli a valvole il suono risulta a volte troppo tagliente. Vorrei più morbidezza sulle medie freqquenze. Mi rendo conto che le casse sono più adatte per home theatre ma che fare? La stanza è 5x6 e le casse sono posizionate sulla parete lunga con alle spalle una libreria.
Apprezzo il suono dettagliato ma così mi sembra troppo. Se il problema fossero le casse acustiche con cosa sostituirle senza spendere troppo? So bene che è difficile un consiglio ma spero che la sua esperienza possa essermi di aiuto.
P.S. Ho pesato e regolato la testina e uso un clamp leggero.
Dario - E-mail: darpom (at) tin.it

LC
Caro Dario,
se è vero che le tue HC505 sono nate più per l'HT che per l'HiFi è altrettanto vero che questo non basta a giustificare il suono tagliente che senti riprodotto dal tuo impianto. I motivi possono essere tanti ma la prima cosa che mi viene in mente, osservando la descrizione del tuo impianto, è: in che modo il giradischi è connesso all'amplificatore? Non mi risulta che né il ProJect né lo Yarland dispongano di uno stadio phono integrato. Se avessi connesso il giradischi direttamente all'ingresso linea dello Yarland, il minimo che ti possa aspettare è un suono assolutamente sbilanciato, visto che mancherebbe completamente la deenfasi RIAA (e la necessaria pre-amplificazione!). Se così fosse, avresti bisogno urgente di un pre fono. Tuttavia, magari tale stadio phono c'è e ti sei semplicemente dimenticato di menzionarlo.
Altri motivi che possono dar luogo ad un suono squilibrato timbricamente possono essere il rodaggio dei diffusori, magari non ancora concluso e, soprattutto, il suono dell'ambiente d'ascolto: come dico sempre, stanze semivuote o arredate con superfici riflettenti tendono a suonare troppo brillanti in gamma medio-alta. Non parlo di sensazioni ma di alterazioni della risposta di svariati dB, alterazioni così importanti da rendere inascoltabile un impianto altrimenti equilibrato. Inoltre, non dimenticare di controllare due volte la correttezza del collegamento elettrico ampli-diffusori: talvolta si realizzano connessioni in controfase e si cerca la causa altrove!
Verifica un po' questi quattro aspetti che ho provato ad evidenziare ed eventualmente sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per impianto audio vintage
Ciao caro Lucio da un audiofilo tuo conterraneo.
Innanzitutto voglio farti i complimenti per il "servizio pubblico" che svolgi con la tua rivista online che seguo da poco, e che trovo molto interessante. Ma vengo subito al dunque: sono proprietario di un impianto così composto, acquistato a metà anni settanta (tranne lettore cd):

Premetto che ascolto quasi esclusivamente jazz e poca classica e rock, in una stanza piuttosto piccola (circa 15 mq) e con un volume ridotto poichè situata in una mansarda, e che in un prossimo futuro potrei spostare l'impianto in una stanza più grande della casa, con una superficie di circa 45 mq.
Recentemente, dopo anni di inattività audio, ho acquistato una coppia di diffusori B&W 803S dei quali mi ritengo alquanto soddisfatto, e ho deciso di fare un up-grade totale dell'impianto, con un costo massimo preventivato non superiore a 9 -10 mila €, da ripartire fra amplificatore, giradischi, lettore e eventuali cavi, da acquistare nuovi.
Vengo alle domande:
  1. amplificatore: consigli un due telai o un integrato?; allo stato solido o a valvole?: da scegliere fra McIntosh, Classè, Jadis, Musical Fidelity, Copland, Electrocompaniet, Naim, Audio Research, Conrad Johnson ecc.(ma questi ultimi due mi sembra abbiano listini fuori dalla mia portata).
  2. lettore cd: quale mi consiglieresti per armonizzarlo con il resto dell'impianto?
  3. giradischi: tenere il vecchio TD 160 al quale sostituire il braccio TP 16 per esempio con uno Sme o un Rega, o sostituire il tutto con un giradischi nuovo dotato di testina mm o mc?
Dalle domande che pongo si capisce che è tanto tempo che non seguo l'alta fedeltà, e perciò sono un po' a digiuno di informazioni e conoscenze del mercato attuale, per cui conto in un tuo aiuto per dissipare i miei dubbi al fine di non acquistare componenti non appropriati.
Ti ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrai darmi.
Ciao
Gian Piero - E-mail: gpbullita (at) gmail.com

LC
Caro Gian Piero,
visto il sostanzioso budget a disposizione forse potresti pensare ad un pensionamento totale della tua vecchia ma rispettabile catena audio, che potrai rivendere ad ottimi prezzi nel mercato degli appassionati. Anche il TD 160, per quanto ancora assolutamente valido, potrebbe meritare di finire i suoi giorni così come è nato, con il suo braccio, piuttosto che avventurarsi in complicate e dubbiose sostituzioni con materiale più recente. Per trovare il sostituto prova a vedere nei cataloghi di Rega, ProJect, Michell e Clearaudio, ci sono numerose offerte di trittici analogici già pre-tarati ed ottimizzati in fabbrica (intendo set-up completi di base, braccio e testina premontata). Il budget da destinarci potrebbe oscillare tra i 1500 ed i 2500 €. A seconda dell'amplificazione che sceglierai potresti aver necessità di integrare con un buon pre fono (es. Lehmann Black Cube).
Coi restanti 7000 € circa potresti valutare l'acquisto di amplificazione e lettore CD integrati, magari anche monomarca. Ad esempio, sto pensando ad un'accoppiata Naim, ma anche ElectroCompaniet e Musical Fidelity. Questi tre Costruttori hanno filosofie sonore che, seppur differenti, dovrebbero andare abbastanza d'accordo con il carattere vivace delle tue B&W 803. Ti consiglierei di attendere comunque il trasferimento dell'impianto in altra sala (quella più grande) perché le esigenze potrebbero anche mutare. Ciò che va bene in 15 mq potrebbe non essere adatto in 45. Naturalmente, viste le cifre in ballo, è d'uopo che gli acquisti non vengano eseguiti in base ai miei consigli (o a quelli di altri) ma dopo un'attenta valutazione sul campo che, secondo me, dovrebbe anche prevedere un'eventuale trasferimento in negozi che ti possano garantire questo servizio. Se destinassi anche solo 1000 € del budget totale per programmare qualche viaggetto verso importanti negozi specializzati nazionali non sarebbe una cattiva idea. Tra l'altro, coi voli low-cost di tali viaggi se ne potrebbe fare più d'uno. Meglio, molto meglio acquistare una catena anche appena meno costosa ma provata sul campo che una costosa presa a scatola chiusa basandosi esclusivamente sui gusti degli altri.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore,
riesco finalmente a scriverle per raccontare della maniera in cui sono venuto a contatto con la vostra rivista e di conseguenza irrimediabilmente contagiato dalla febbre dell'audiofilia. Dapprima musicista poi tecnico del suono, la musica nella mia vita ha avuto sempre una grande importanza.
Circa un anno fanno in occasione del matrimonio della sorella della mia compagna, lei decise che spettasse a noi l'acquisto dello "stereo", il quale oltre che riprodurre musica sarebbe stato collegato anche alla TV per svolgere funzioni di Home theater. Abitando noi in Belgio e dovendolo inviare in Sardegna, scelsi di svolgere la mia ricerca sulla rete, fu così che capitai per caso tra le vostre pagine. Dopo alcune letture l'indirizzo finì tra i miei preferiti!
Per la cronaca, per il matrimonio acquistai un sitema Harman Kardon di cui non ricordo il modello, equipaggiato da diffusori JBL, una marca che conoscevo già per averne fatto un ampio uso in campo professionale, dalle EON al Vertec. E dopo avere ascoltato questo piccolo impianto all'opera che iniziai a pensare all'utilità di avere un ascolto Hifi anche a casa. Non volendo però spendere cifre enormi, essendo io un audiofilo dilettante, la mia ricerca anche questa volta si svolse nella rete. Trovai su Ebay inglese un ampli Rotel Ra 931 da voi molto ben recensito per la cifra esorbitante di 50 euro più la spedizione.
Poi fu la volta dei diffusori. Un simpatico melomane mise all'asta una coppia di Cabasse Caprera, che ancora una volta scelsi fidandomi solo della vostra recensione e che mi aggiudicai per 202,5 euro e dovetti fare 150 Km di furgone per recuperare. Il venditore mi diede insieme i piedini e degli ottimi cavi di potenza B&W, oltre che tutta la documentazione originale.
Collegai tutto al mio PC e cominciai a notare le enormi differenze rispetto agli ascolti di fortuna utilizzati fino al momento, così dopo gli mp3 provai i file formato wav, il mio lettore mitlimediale divenne Foobar capace di utilizzare i driver Asio (ancora una volta informazione presa da TNT) e crebbe la curiosità di ascoltare una sorgente analogica. Guidato dai vostri preziosi consigli trovai un giradischi Thorens Td 146 ancora nell'imballaggio originale, nuovo all'apparenza, probabilmente un fondo di magazzino! per una spesa totale di 160 euro compreso dazio doganale essendo il venditore svizzero. Dopo averlo collegato ebbi la sgradita sorpresa di rilevare che da uno dei due canali non proveniva altro se non rumore "di massa", probabilmente il motivo che ne fece un invenduto.
Cercai sulla rete la soluzione al mio problema. Ottenni aiuto sia dal dottor Stefano Pasini, che gestisce un sito molto interessante sui giradischi classici (http://www.stefanopasini.it), sia dalla ditta PV Trade, importatrice Thorens per il Belgio, che ringrazio, il cui responsabile mi ha chiamò al telefono dopo avere letto la mia mail, spiegandomi che il difetto è piuttosto frequente su questo modello di giradischi e che non poteva essere causato dal trasporto come il venditore evidentemente in malafede volle sostenere; che inoltre sarebbe potuto essere risolto facilmente sostituendo i connettori pin jack ed indicandomi anche il più vicino riparatore autorizzato che avrebbe potuto fare l'intervento.
Feci la riparazione da solo essendo pittosto pratico di pinze, forbici e saldatore. Ed ora sono qui che scrivo mentre mi godo la sinfonia nr 9 di Dvorak, in una edizione Deutsche Grammophon, trovata al mercato delle pulci per un euro, ancora imaballata.
Mentre quel briccone del venditore si tiene la sua maleducazione ed il feedback negativo che gli ho lasciato su Ebay.
Vorrei approffitare ancora un attimo della sua pazienza per chiedere un consiglio su come regolare il peso del braccio, la testina è una Stanton Th 500 Mk II, sulla puntina compare la scritta A Mk II. Con questo la ringrazio per l'attenzione, i preziosi consigli e la passione con il quale è gestita la rivista.
Un cortese saluto,
Nicola - E-mail: jassbass (at) virgilio.it

LC
Caro Nicola,
grazie per il bel racconto e la preziosa esperienza. Non è mai una buona idea acquistare un apparecchio fidandosi delle recensioni, ma capisco che a volte non esistano molte alternative, soprattutto quando il budget non è illimitato. In ogni caso, hai messo su un bell'impianto con una spesa veramente irrisoria, cosa che testimonia - ancora una volta - come l'HiFi si acquisti molto meglio fuori dall'Italia (sia usato che nuovo).
Per quanto riguarda il peso d'appoggio necessario per la tua testina Stanton, io starei intorno ai 2 grammi, da impostare seguendo la procedura che trovi illustrata nelle
FAQ di TNT-Audio. Talvolta si arriva a forze d'appoggio molto più alte per questa testina, ma si fa quando la si usa per DJing, certo non per l'ascolto home. A proposito, visto che il resto dell'impianto lo meriterebbe, appena puoi regala al tuo giradischi una testina migliore, da scegliere nei cataloghi Grado, Ortofon o Sumiko.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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