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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Ancora sull'accoppiamento Rotel-B&W
  2. Re: Pochi bassi e tanta confusione
  3. Nuovo lettore CD
  4. Nuovo ampli e lettore CD con 1300 €
  5. Differenze tra lettori CD
  6. Diffusore DIY con Fostex
  7. Sui diffusori bookshelf
  8. Per chi comincia...
  9. Ancora diffusori in libreria
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ancora sull'accoppiamento Rotel-B&W
Egregio sig. Cadeddu,
dopo la rottura definitiva (finalmente) del mio vecchio impianto non hifi ho deciso di acquistare questa volta qualcosa di più raffinato e che si possa definire Hifi. Poche cose: un amplificatore Rotel RA-1520 con il relativo lettore RCD-1520 ed una coppia di B&W CM9.
Sull'accoppiamento Rotel B&W ho già letto parecchio sia sulla sua rubrica della posta che altrove. Per quel che posso dire lo trovo un buon abbinamento considerato il budget che ho dato al rivenditore che mi ha fornito l'impianto, per dare un esempio: ho potuto constatare con piacere come nella storica registrazione di "Kind of Blue" Miles Davis suonasse arretrato (lo sento almeno un metro dietro rispetto ai diffusori). Bill Evans in posizione più avanzata e i due sassofonisti John Coltrane e Julian Cannonball Adderley ai lati... una sensazione entusiasmante.
Ora mi si potrebbe chiedere, perchè scrivi? Il suono mi sembra un po' carente in gamma bassa, un pochino glaciale. Fenomeno andato via via migliorando con il rodaggio necessario alle B&W.
Un altro problema, credo di tipo strutturale questa volta, sono i pieni orchestrali. A volume molto basso il dettaglio rimane ma quando provo ad aumentare a qualcosa di più di ciò che possa essere un volume da sottofondo, tutto il dettaglio scompare in un triste minestrone. Credo che il povero Rotel, con tutta la buona volontà non riesca proprio a fornire la corrente necessaria a pilotare le altezzose B&W. Il rivenditore mi ha parlato di un problema di erogazione in termini di ampere e non proprio di watt. Ora, visto che la passione per l'hifi è ormai partita sarei disposto a spendere molto di più per un'amplificazione che possa erogare tutta la corrente necessaria.
Primare, Copland, Audio Analogue, McIntosh mi si dice di no (proverò ad ascoltare anche loro comunque). Vorrei fare questo piccolo miglioramento senza però compromettere quello che già ho ottenuto in termini di dettaglio e tridimensionalità e combinare in vero c....
Per finire, il mio problema è davvero un problema di erogazione di corrente? (i cavi di connessione ampli diffusori non sono nulla di eccezionale hanno un costo di circa 22 euro al metro, 4mt per un diffusore e 2 per l'altro).
La ringrazio anticipatamente e la saluto cordialmente.
P.S. il locale ha una buona acustica 4x5 mt.è pieno di mobili, libri, tappeto, divano imbottito, poltrona e sui muri ci sono i quadri di sola tela che ho dipinto io. Una sola finestra coperta completamente da tendaggi.
I diffusori sono a 70 cm dal muro posteriore mentre sui lati sono un po' più costretti 20cm dal muro il sinistro e 20 cm da un mobile il destro.
Ferdinando - E-mail: ferrizzi (at) alice.it

LC
Caro Ferdinando,
devo dire che la tua lettera mi ha un po' sorpreso: esordisci affermando che il suono della coppia Rotel-B&W costituisce per te un "buon abbinamento" e poi passi ad elencare dei problemi che confermano, ancora una volta, che invece proprio ideale tale accoppiamento non sia. TUTTI, e dico proprio tutti quelli che hanno scritto su questo argomento qui, hanno riferito di un suono freddo (che tu addirittura definisci "glaciale") e di un impastamento e confusione a volumi medio-alti. Ora, posto che la stanza non sembra possa essere responsabile - per come la descrivi - dei fenomeni citati resta tutta da valutare la posizione reciproca di diffusori e punto d'ascolto (hai provato a spostarli un po' in avanti ed indietro oppure ad angolarli verso il punto dove ascolti?) ed il fatto che tu abbia o meno utilizzato i tappi per il reflex che sono forniti coi diffusori (se sì, levali). Attendi magari 50 ore per terminare il rodaggio dei diffusori.
Se, anche con spostamenti reciproci di diffusori e punto d'ascolto non si dovessero produrre risultati apprezzabili saremmo ricondotti, ancora una volta, ad esaminare la questione dell'abbinamento Rotel-B&W. Certamente le CM9, con la loro impedenza (circa 6 ohm nominali con un minimo a 3 Ohm) non sono esattamente una passeggiata ma credo che il Rotel possa farcela senza grossi problemi. Il negoziante, interpellato, dice che, ovviamente, bisogna spendere di più - ma non poteva dirlo prima? - pertanto io mi affiderei a lui solo nel senso che deve essere lui a risolvere il problema, ammesso che ci riesca. Bisogna poi vedere con quali costi! La mia sensazione, magari mi sbaglio, è che ti abbia semplicemente consigliato due prodotti che, per indicazione del distributore, devono essere spinti insieme, perché Rotel è stata assorbita dal B&W Group. Questo, ovviamente, non ha nente a che vedere con ragioni di buon suono ed un negoziante dovrebbe saperlo.
Che fare ora? Provare ad ascoltare un'amplificazione più "muscolosa" (vediamo che ti propone...) e verificare - in casa - se il problema si risolve oppure no. Secondo me, restando in orbita Rotel, alcune cose potranno pure migliorare, ma l'impronta generale del suono dell'accoppiata resterà quella.
Rileggendo la tua lettera mi sovviene un ulteriore consiglio: lascia perdere, quando ascolti, queste fesserie audiophile del suono che proviene da un metro o dieci metri dietro ai diffusori. Sono, appunto, fesserie. Concentrati per prima cosa sulla timbrica anziché sull'immagine perché se il timbro è corretto puoi avere ZERO immagine e goderti l'ascolto tranquillamente (come gli audiofili inglesi insegnano) mentre se hai un timbro squilibrato ma una perfetta immagine dopo qualche ora spegni tutto. Concentrati anche sulle basse frequenze che, come ho sempre detto e come ripete anche Jim Smith nel suo libro
"Get better sound", sono la prima cosa da sistemare in un impianto: se il basso va bene si può pensare a tutto il resto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Pochi bassi e tanta confusione
Gent. Direttore,
ringraziandoti per la
risposta, ne approfitto per darti qualche ulteriore informazione circa il mio impianto:

  1. La stanza in cui è collocato è arredata con mobili aperti, senza ante, pieni di libri, cd ed LP, che occupano praticamente tutte le pareti lasciando libero solo un lato corto in cui è inserita una finestra;
  2. A suo tempo, 2001, ho dovuto scegliere prima le casse perchè le precedenti (un modello INDIANA LINE che ha svolto il suo onesto lavoro per vent'anni esatti) si erano praticamente decomposte per l'uso massivo;
  3. Solo successivamente, febbraio 2003, ho acquistato il Synthesis Seamus, ascoltandolo in prova con le mie Heresy e confrontandolo con vari altri modelli (ricordo il Marantz PM17, un Classè, il Norma IPA 60): nel confronto il valvolare non sfigurava, ammorbidiva il giusto il suono delle Heresy senza perdere in termini di grinta. In definitiva questa combinazione, che utilizzava come sorgente un Marantz CD 17 (non KIS) che ho poi in effetti acquistato nella versione mkIII (gennaio 2006), mi sembrò la più coinvolgente e convincente; eravamo peraltro nella sala prove del negozio da cui ho acquistato l'impianto: in fatto di schermatura delle pareti una condizione sicuramente ottimale rispetto alla mia stanza d'ascolto che pure, ripeto, non è assolutamente spoglia, anzi!
  4. Il suono delle Heresy mi è sempre piaciuto, con particolare riferimento al genere di musica prevalente che ascoltavo in quegli anni, ovvero il jazz; da qualche tempo però ho decisamente virato verso la musica classica e credo, se vuoi immodestamente, che anche questo cambiamento possa in parte aver contribuito alla mia non completa soddisfazione per come il mio impianto rende questo tipo di musica.
In ogni caso proverò a fare qualche spostamento in ambiente e semmai ad acquistare i supporti per inclinare le Heresy, così come consigliato dalla Casa oltre che da te. Mi rimane un dubbio o se vuoi una curiosità: leggendo la tua rubrica delle lettere mi è capitato di leggere diverse mail da parte di appassionati possessori di Klipsch che lamentano una certa carenza di bassi: abbiamo tutti problemi di ambiente o per questi più che per altri diffusori è fondamentale il corretto posizionamento?
Qualora operando alcune modifiche in stanza e posizionando le Heresy sui supporti dovessi "guadagnare" i bassi, ma mi rimanesse l'impressione di un suono troppo "sparato" e sbilanciato in alto, pensi che si debba prendere in considerazione l'ipotesi di cambiare un elemento dell'impianto? Quale a tuo avviso? E se non chiedo troppo, con che cosa?
Mi scuso per la lunghezza ma ho ritenuto di rispondere ad una serie di dubbi che evidentemente ho innestato nella mia mail dell'altra settimana.
Cordiali saluti,
Luca - E-mail: savino.luck (at) alice.it

LC
Caro Luca,
in generale i diffusori Klipsch non sono famosi nel mondo per il loro suono morbido e suadente, anzi. D'altra parte il loro motto "Just like live!" è una vera e propria dichiarazione d'intenti. Così, se abbinati male, posizionati male e/o sistemati in stanze inadatte è facile che la loro gamma medio-alta diventi too much of a good thing cioè qualcosa di un po' troppo presente. Non è che manchi la gamma bassa ma, ovviamente, l'equilibrio va a spostarsi per favorire le frequenze medio-alte.
Quando provai le RF3 ti posso garantire che il basso era semplicemente devastante per potenza, presenza ed articolazione. E tutti coloro che le hanno potute ascoltare in condizioni adatte non hanno fatto altro che confermare. Lo stesso può dirsi per le Heresy. A proposito del suono Klipsch senza bassi, prova a leggere l'illuminante lettera successiva...
Nel tuo caso specifico, posto che - per come la descrivi - la tua stanza non sembra particolarmente colpevole, proverei a sistemare i "tacchi" adatti sotto i diffusori, è sufficiente anche qualcosa di molto artigianale, giusto per sentire l'effetto che fa. Comunque sia una cosa mi lascia molto perplesso: dici di amare il suono delle Heresy però poi hai fatto di tutto per ammorbidirlo...c'è qualcosa che non va nel ragionamento, secondo me. Forse devi semplicemente accettare il fatto che quel suono non ti soddisfa più, che stai cercando un equilibrio diverso. E' del tutto normale, ogni audiofilo ha una evoluzione durante il suo cammino verso il proprio ideale sonoro e, spesso, durante questo cammino, l'ideale stesso si sposta, muta, si trasforma. Credo sia successo un po' a tutti. Qualora anche il piccolo intervento di migliore sistemazione dei diffusori non dovesse produrre i risultati sperati...rassegnati, vendili e passa a qualcosa di radicalmente diverso (Opera, ProAC, Magneplanar etc.).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD
Buongiorno Dott. Cadeddu,
Le ho scritto circa 2 settimane fa perchè ero disperato per le prime impressioni sul suono delle mie nuove Klipsch rb81 (poco dettaglio e mancanza di impatto sulle basse frequenze!).
Ho seguito i Suoi consigli e devo dire che dopo circa 20 ore di rodaggio delle 50 da Lei consigliate la storia è già cambiata anche alla luce del fantastico articolo su TNT Audio che consiglia per far rodare i diffusori più velocemente un cd dei Prodigy
"Tha fat of the land", cd che fortunatamente possedevo già, particolarmente ricco di sollecitazioni in bassa frequenza, che botte con le Klipsch grazie ancora!!!
Ora il dilemma è un altro, essendo riuscito a vendere i miei vecchi diffusori, ho un piccolo budget sui 200-300 € per poter acquistare un lettore cd usato. Premetto che ascolto prevalentemente musica rock e pop, Il mio impianto è così composto:

Ho letto diverse lettere su TNT Audio e quasi tutte le sue recensioni sulle sorgenti digitali, l'obiettivo è fare veramente un salto di qualità. Noto infatti in brani dove c'è molta chitarra elettrica o dove il numero degli strumenti tende a sovrapporsi che le Klipsch non mantegono il dettaglio che mi piacerebbe avere in alcuni passaggi, forse mi sbaglio ma credo che dipenda molto dal mio lettore DVD Marantz almeno spero altrimenti dovrei a malincuore mettere sotto accusa i diffusori o ampli.
Ho selezionato 2 marche per l'acquisto più un paio di modelli in particolare tramite le recensioni di TNT-Audio che sembrano avvicinarsi ai miei gusti personali (basso rotondo e corposo e ma allo stesso tempo dettaglio nei medio alti): marchio NAD (esempi NAD 541, 542, 524, 525 bee) o ROTEL (esempi rcd 02 o rcd 930x o anche lettori dvd es.:RDV 1060 almeno dalla rete sembrano di ottimo livello anche sotto il profilo prettamente audiofilo) o Yamaha CDX 993 anche se ho letto che perde un po' di corposità sulle frequenze basse o Cambridge audio 340/540 azur.
Il lettore naturalmente lo comprerei cercandolo nell'usato visto il budget a disposizione. La prego se ha altri modelli da consigliarmi di darmi un'indicazione anche diversa da quella da me prospettata che vada magari anche ad equilibrare l'impianto già presente, da come si può capire da quello che scrivo, forse non ho le idee molto chiare.
Unica cosa di cui sono convinto è comprare usato per cercare di prendere qualcosa di più alto livello anzichè accontentarmi del nuovo allo stesso prezzo.
La ringrazio della disponibilità.
Raffaello - E-mail: fello74 (at) fastwebnet.it

LC
Caro Raffaello,
vedi le magie del rodaggio che possono fare? :-) Perché gli audiofili abbiano così fretta nel giudicare il suono di un apparecchio o di un impianto resterà per me sempre un grande mistero. Se mi fossi comportato così anch'io chissà quante recensioni disastrose sarebbero venute fuori, basandosi sulla prima impressione di un apparecchio nuovo - right out of the box - come si dice.
L'idea di sostituire la sorgente non la vedo sbagliata ma il posizionamento dei diffusori continua ad essere inadatto (la posizione in angolo!) pertanto non mi farei troppe illusioni: molte cose certamente cambieranno, ma non tutte!
Visto che utilizzi un amplificatore NAD secondo me dovresti puntare la tua attenzione su un lettore dello stesso marchio, cercando il modello più raffinato che il tuo budget ti consente. Questo implica ovviamente un po' di lavoro e di paziente attesa per scovare, nell'usato, le soluzioni più convenienti. Non disdegnare l'acquisto all'estero (Germania e UK) perché là i prezzi, di norma, sono più bassi che da noi.
Non è difficile trovare un C542 o un più recente C545 ad ottimi prezzi. In alternativa potresti valutare anche Arcam, Rega o Cambridge Audio mentre trascurerei Rotel, per evitare di enfatizzare il problema che invece desideri risolvere.
Se non ci avessi ancora pensato, destina una piccola parte del budget all'acquisto di cavi di segnale e di potenza di buona qualità, anche questi usati, magari da ricercare tra i vari prodotti della Monster Cable, sempre con l'idea di armonizzare al meglio tutto l'impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli e lettore CD con 1300 €
Gentile Direttore,
ho acquistato due Tannoy Sensys DC2 ex demo e adesso vorrei acquistare un amplificatore che si abbini in modo armonioso ad esse ed un lettore CD per la mia sala che misura 6 metri per 4 metri. Al momento ho un lettore Phlips DVD/CD che vorrei sostituire.
Ho ascoltato in prova un lettore cd Marantz CD5003 con i NadC326BEE e C326BEE e i Marantz PM 5003, PM 6003 e il PM 7003. Quest'ultimo mi è sembrato quello che si abbina meglio con un suono più caldo ed armonioso. Il mio budget previsto è sui 700-900 euro per l'amplificatore e 400 euro per il lettore CD.
Considerando che prevalentemente ascolto musica pop o rock e che in un secondo momento mi piacerebbe acquistare anche un giradischi, che tipo di amplificatore e lettore CD mi consiglia? Oltre al Marantz PM 7003 sto valutando l'acquisto dei seguenti amplificatori.

Per quanto rigurda i lettori CD non ho le idee molto chiare in quanto non sono esperto nel settore mi affido a qualche suo suggerimento. Vorrei chiederle se può fornirmi indicazioni utili e la ringrazio anticipatamente per la risposta.
Cordiali saluti.
Vittorio - E-mail: vittoriomarracino (at) yahoo.com

LC
Caro Vittorio,
con la cifra stanziata gli amplificatori della seconda lista che hai fatto temo non riesca ad acquistarli se non usati. Se davvero riuscissi a trovare un Nait 5i nuovo a 900 € ...prendilo al volo! Comunque, se stai cercando suoni caldi mi sembra strano che abbia preferito il Marantz ai NAD. Forse abbiamo una concezione diversa dell'aggettivo caldo. In ogni caso, dal lotto dei papabili, se è un vero suono morbido e caldo quel che cerchi, escluderei Virtue Audio e Norma, che hanno un'impostazione abbastanza diversa. Personalmente mi concentrerei su NAD e Naim ma se a confronto diretto ti piace di più il Marantz...così sia! Se ti riesce, prova a sentire qualcosa di Audio Analogue e Rega. In fondo è il tuo gusto personale a dover essere soddisfatto per primo, non certo il mio (posto che si tratta, in ogni caso, di ottimi apparecchi).
Per quanto riguarda la sorgente io vincolerei la scelta a quella dell'amplificazione per acquistare, ove possibile ed il budget dovesse consentirlo, un'accoppiata monomarca. Certo è che con 400 € per la sorgente - sul nuovo - non è che riesci a prendere molto: ti sarebbero precluse, ad esempio, eventuale coppie monomarca Naim, Audio Analogue, Rega...solo con NAD e Marantz avresti la possibilità di realizzare una coppia della stessa casa produttrice.
Per quanto riguarda invece il futuro giradischi, preoccupati di controllare che l'amplificatore scelto possieda un ingresso phono o che sia dotabile di scheda phono interna. In caso contrario dovresti preventivare una spesa di un paio di centinaia di euro per un pre fono esterno di qualità adeguata al resto dell'impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Differenze tra lettori CD
Caro dott Lucio, la disturbo per avere un suo parere su un argomento che definirei di "psicoacustica"! La mia catena è sempre la stessa:

Recentemente ho acquistato su Ebay il fratello maggiore del cd player, vale a dire il blasonato Nad C542. Non avendo ancora venduto il mio ho deciso di fare una prova comparata tra i due anche perchè appartengo alla categoria di quelli per i quali la vera differenza di suono la fanno i diffusori e non i lettori! Così ho duplicato il cd originale di "ultra" dei Depeche Mode e l' ho dato in pasto al mio vecchio lettore, collegato all'ampli con cavi di segnale di ottima qualità autocostruiti (passando quindi i MIT e il cd originale al nuovo arrivato - gli dato quindi questo "vantaggio").
Quindi con lo stesso telecomando NAD pilotavo il tutto cambiando la sorgente. Risultato? Un disastro! Nel senso che mi aspettavo una differenza enorme e invece addirittura sento il mio vecchio 521 più dinamico e leggermente superiore sui medi! Mi sono detto, come è possibile?
Allora ho invertito cavi e dischetto! Nulla, risultato identico! Possibile che questo blasonato 542 altro non è che un 521 con il chip del hdcd (che tra l'altro non userei)??
Vorrei parlare a quelli che scrivono sui vari forum e definiscono le differenze tra i due "..è un altro pianeta". Per me altro pianeta è quando a occhi chiusi e senza sforzi da morsa alla tempie per la concentrazione avverti differenze evidenti! Questa volta proprio no! Tu che conosci bene entrambi i lettori, cosa ne pensi?
Scusa per la questione abbastanza "futile"!
Nico - E-mail: nicomasi (at) hotmail.com

LC
Caro Nico,
la domanda che poni è tutt'altro che futile e, di fatto, conferma quanto vado ripetendo da lungo tempo: le differenze tra lettori CD sono PICCOLE, soprattutto se stiamo in fasce di prezzo molto vicine, come in questo caso. Ciò detto, pur riconoscendoti una certa attenzione nell'eliminare la soggettività dagli esiti della tua prova, mi pare che provare un solo CD che temo sia pure piuttosto compresso, non è esattamente il modo migliore per mettere in evidenza eventuali differenze. Così come non è corretto il modo di confrontare: lo switch diretto tra una sorgente e l'altra, normalmente, crea solo confusione: l'orecchio non è uno strumento di misura a risposta così rapida, necessita di tempo per riconoscere eventuali differenze. Mentre all'occhio basta una frazione di secondo per determinare una differenza di colore o di luminosità, l'orecchio ha bisogno di tempi molto più lunghi.
Non solo, ma il tutto potrebbe essere falsato da una differenza di livello d'uscita tra le due sorgenti: non mi sorprenderebbe, ad esempio, che l'uscita del 521 fosse leggermente più alta rispetto a quella del 542 (anche solo per differenti tolleranze di produzione) e questo spiegherebbe perché senti più "dinamico" il vecchio lettore. E' un trucco ben noto a chi fa dimostrazioni HiFi (e non solo): l'apparecchio che suona più forte viene SEMPRE percepito come migliore (almeno in un confronto diretto).
Ti consiglierei pertanto di ascoltare più a lungo il 542 e poi provare a tornare sul 521, credo che sentiresti qualche differenza in più. In caso contrario, rivendi il 542 e spendi quei soldi in dischi o concerti. Infine, un consiglio: come scrivo anche in risposta all'ultima lettera di questa settimana è bene non generalizzare: non si può dare del sordo a chi non sente certe differenze (che magari esistono solo nella nostra testa) ma neppure dare del visionario a chi le sente quando noi non le percepiamo. Questo della percezione acustica è un terreno minato, fatto di molte variabili e l'assolutismo è sempre un approccio molto pericoloso e grossolano.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Diffusore DIY con Fostex
Caro Lucio,
volevo innanzitutto complimentarmi ancora per la passione e serietà che tu e i tuoi collaboratori dedicate alla musica, al sito e in ultima istanza a tutti noi, e, prendendo spunto dal tuo
articolo sui diffusori bookshelf, ti scrivo per riportarti la mia piccola esperienza. Per me la musica è una passione da sempre (ho 42 anni) ed ascolto un po' di tutto, specialmente Rock e tanto Jazz, con il seguente impianto: Cayin cdt17, ampli Copland csa8 (60 Wattx2) e casse...?
Recentemente avevo delle Monitor audio rs6, molto coinvolgenti ma affaticanti, ascoltavo solo pochi cd, gli altri suonavano troppo aggressivi (colpa anche dell'ambiente), le ho comunque vendute per passare a dei bookshelf autocostruiti purtroppo posizionati sopra un mobile in situazione tutt'altro che ideale. Il progetto, preso in rete, utilizzava componenti presenti in casse da 2000 Euro, ma nonostante questo il loro suono, un po' l'opposto delle MA, non mi ha mai convinto troppo.
Così un po' per gioco un po' per sfida mi sono cimentato in un progetto a basso costo (sotto i 300 Euro) senza troppe aspettative. Ho unito un full range da 3" della Fostex montato in open baffle, con un woofer da 5,5" della Fountek caricato in bass reflex da 7,4 L accordato intorno ai 55/60 Hz, il tutto tagliato intorno ai 400Hz (1° ordine).
Ti premetto che ho avuto modo di ascoltare attentamente impianti di ogni costo, acquisendo nel tempo una certa capacità critica, e la sorpresa è che questi piccoli bookshelf suonano bene, ed hanno una serie di caratteristiche che ben si adattano ad ambienti e posizionamenti non ideali, per cui sarei ben contento di condividere il progetto con altri appassionati che si vogliano cimentare nell'autocostruzione di qualcosa di semplice ed originale.
[Schema di crossover con largabanda]
Caratteristiche:

Progetto.
In grassetto i Valori definitivi per me - per un costo di circa 230Euro, oneri di importazione compresi, acquisto online dagli Stati Uniti- condensatori in polipropilene- induttanza con traferro - resistenze da 10 w min (per l'attenuazione usatene magari due in parallelo 1+1 o 2+2 o 2+1).
Il pannello frontale è di 19cm per 31 ed il Fostex è montato in modo che il centro sia a 5.5 cm dal bordo laterale e 7 da quello superiore. Tubo di accordo 5cm per un diametro di 2.5.
Si allegano immagini del mobile di prova (15 Euro la coppia) e del diffusore definitivo (70 Euro la coppia), suonano bene tutti e due, la cosa importante è mantenere le dimensioni del pannello frontale ed il volume della cassa reflex. Per i materiali fate un po' voi, io mi sono divertito con cristallo da 6mm e legno massiccio di betulla da 2,5 (mensola IKEA).
Ti rinnovo i complimenti e ti invio cordialissimi saluti,
Ciao e grazie
Riccardo - E-mail: richiescatolini (at) yahoo.it
[Diffusore DIY con Fostex][Diffusore DIY con Fostex]

LC
Caro Riccardo,
grazie per il bel progettino, le spiegazioni chiare, semplici e, soprattutto, sintetiche quanto basta! Non sono sorpreso che il tuo diffusore suoni bene, conosco le qualità di quell'altoparlantino Fostex FE87! L'ho sentito suonare spesso ed è sempre abbastanza sorprendente. Fintanto che si sta entro i limiti della sua bassa tenuta in potenza è davvero spettacolare. E' ben noto agli appassionati del DIY perché consente a chiunque di mettere in piedi un diffusore largabanda ben suonante senza saper né leggere né scrivere. Non è particolarmente sensibile, mi pare stia sugli 89 dB/w/m, quindi non lo vedrei bene per progetti abbinati ad amplificatori di bassa potenza ma andrà benissimo per ascolti in near-field a volumi moderati. In ogni caso spararci contro molti watt è impensabile soprattutto se si cerca di utilizzarlo a gamma intera. Il driver si acquista in Europa facilmente per cifre vicine ai 60 € la coppia.
Grazie per il prezioso suggerimento,
Lucio Cadeddu

Sui diffusori bookshelf
Caro Lucio,
in merito al tuo ultimo editoriale (
ottobre 2009), ci sarebbe molto da scrivere, grazie agli spunti di riflessione e discussione da offerti e argomentati con la consueta autorevolezza, chiarezza e onestà.
Per ragioni di tempo, mi limito ad inviarti il mio più sincero apprezzamento, nel confermarti che la facilità dell'inserimento dei diffusori in ambiente è da sempre uno dei miei criteri di scelta, sia per me sia per le consulenze volontarie che ormai svolgo da una ventina d'anni: come ben sai, la mia passione per l'hi-fi è presente praticamente da sempre ed il tuo ruolo è stato determinante nel riportare chiarezza in un momento di confusione in materia, confusione dovuta proprio a quelle che nel tempo si sono rivelate scelte valide dal punto di vista commerciale (amplificatori perfetti sulla carta e diffusori sempre più piccoli ed esteticamente accattivanti) ma sempre più spesso discutibili non tanto sotto il profilo tecnico quanto piuttosto su quello della fruibilità (abbinamenti, posizionamento, accessori e accorgimenti che spesso portano a percorsi lunghi, tortuosi, onerosi e incerti).
Basti pensare che una ventina d'anni fa avevo raggiunto un punto di equilibrio con un impianto composto da amplificatore Akai AM-U310, il solito giradischi Thorens (punto fermo in tutto i miei sistemi), lettore Sony CDP-110 e diffusori Philips GL-562 modificati: la smania e l'irrazionale pretesa (tipica dei ragazzi di quell'età) di passare da una buona resa sonora ad una ancor migliore ha innescato un meccanismo di sostituzioni che, pur mirate, hanno via via obbligato a ridefinire il giusto equilibrio, il quale mai più è stato così felice come all'inizio, sino alla scoperta (ancora grazie a te) della classe T, che ha portato a un buon risultato con l'accoppiata T-Amp + Indiana Line TH-370 ed ora, finalmente, alla ritrovata pace dei sensi (con accezione assolutamente positiva) con la Fenice 20, che ha finalmente permesso alle vecchie Boston T-930 con woofer Indiana Line W20 (più piccolo ma migliore dell'originale) di esprimere al massimo le loro potenzialità.
Proprio con quest'ultimo aspetto mi riallaccio al discorso principale: la facilità d'inserimento in ambiente. Infatti le Boston suonano praticamente a ridosso della parete e con ingombranti arredi tra di esse (vedi prima foto allegata), esattamente come le Philips addirittura beneficiavano del posizionamento negli angoli della sala.
Forte di queste esperienze, tendo a privilegiare le sospensioni pneumatiche, per il semplice fatto che, per loro stessa natura (resistenza dell'aria all'interno del cabinet), presentano spesso un calo di efficienza proprio in quelle frequenze che vengono enfatizzate avvicinando le casse ai muri, riequilibrando in tal modo la risposta in ambiente.
Tale posizione risulta inoltre obbligata nella mia sala (grande ma con porte e finestre che non rendono possibile, almeno in modo agevole, altre soluzioni). Ovviamente, dato che stiamo parlando di un locale di metratura al di fuori di qualsiasi standard odierno (m 7,40 x 4,40 x 3 di altezza), sono alla continua ricerca (soprattutto per coloro che quasi spesso mi chiedono consigli) di soluzioni alternative di dimensioni ben più compatte. Dunque ben vengano sistemi di altro tipo, a patto che suonino almeno altrettanto bene e lo facciano anche a ridosso dei muri o, in caso di diffusori sufficientemente piccoli, anche collocati a scaffale.
In proposito il mio ultimo lavoro ha riguardato una cameretta adibita a studio, dove lo spazio a disposizione avrebbe fatto rinunciare a qualsiasi cosa che eccedesse una coppia di casse attive da pc. E invece sono riuscito a farci stare delle vecchie Leak 2020, una Fenice 20 col suo alimentatore switching e un piccolo lettore multiformato Majestic. Partendo dalle casse che c'erano già e aggiungendo un'ottantina di euro tra amplificazione e fonte, sono così riuscito a portare in quella stanzetta un suono perfettibile ma indubbiamente di qualità hi-fi.
Ciò detto, continuerò con piacere a seguire gli sviluppi di questo condiviso approccio, ovviamente insieme a tutto quanto TNT continua ad offrire, settimana dopo settimana.
Una buona giornata e a presto.
Andrea - E-mail: andrea_gianelli (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
ti ringrazio per l'apprezzamento. Spero che, pian piano, la consapevolezza del fatto che la maggior parte degli audiofili non si può (più?) permettere sistemazioni freestanding induca qualche Costruttore a riprogettare diffusori da libreria (veri) o comunque da pavimento, con collocazione a ridosso della parete posteriore. Questi ultimi, a dire il vero, esistono già da decenni, basta sfogliare i vecchi cataloghi Linn e Naim per rendersi conto che tutti i loro diffusori, non preoccupandosi minimamente della tridimensionalità dell'immagine virtuale, erano progettati per dare il massimo quando addossati alla parete posteriore. Dalle Index alle Isobarik, dalle IBL and DBL...si potrebbero poi aggiungere al lotto dei diffusori ai quali non dispiace troppo la presenza della parete posteriore sia diversi modelli Rega che Audio Note.
E' chiaro che, nella maggior parte dei casi, stiamo parlando di approcci non esattamente entry-level, ed è per questo motivo che in quell'articolo auspicavo la nascita di diffusori analoghi ma di fascia bassa. Di fatto, parliamoci chiaro, chi non ha ampi spazi a disposizione per una perfetta installazione dei diffusori, spesso, non ha neppure grandi possibilità economiche (altrimenti avrebbe anche gli spazi adatti!). O, magari, ha possibilità economiche ma non intende investire nell'impianto HiFi cifre e spazi significativi.
Insomma, io il sasso nello stagno l'ho lanciato, qualche cerchietto si è cominciato a muovere e, anche se non è certo periodo per grandi nuovi progetti visto che il mercato è in stallo, spero che qualche Costruttore attento alle richieste di mercato si rimetta al tavolo da disegno per provare a dare una risposta concreta.
Grazie per il prezioso spunto!
Lucio Cadeddu

Per chi comincia...
Carissimo Lucio,
sono un vero neofita e sono positivamente sorpreso dall'enorme quantità di informazioni che confluiscono, ben organizzate, su TNT. Complimenti (ma è poco!). Dopo avere letto parecchio sono giunto a una conclusione, forse frustrante ma che ha i suoi lati positivi. Perché acquistare un HiFi se di concerti dal vivo ne ho visti solo 4 in 51 anni di vita? (Alta) Fedeltà rispetto a cosa? Non so distinguere e apprezzare le differenze che esperti audiofili mi hanno fatto ascoltare nelle show room, non sono esperto di musica, sono piuttosto stonato e non suono nessuno strumento.
Eppure...
Eppure mi emoziono molto ascoltando la musica, non percepisco le differenze ma mi piace tutto (soprattutto la definizione e la cristallinità che escono dalle casse di un HiFi), ho da poco conosciuto amici con una buona cultura musicale che mi stanno facendo scoprire un mondo (da Jarret a Allevi, da Rio Ancho a Santana) e la tecnologia mi attira parecchio. Poi, partendo da zero, tutto mi "stupisce" di più e non ho pregiudizi di nessun tipo, mi piace ascoltare e basta, ma le casse del PC hanno dei limiti (di questo me ne sono accoro anche io ;-). Questo è l'aspetto positivo: devo imparare e voglio farlo partendo col piede giusto.
Dopo i vari approfondimenti ho messo insieme un'idea che vorrei condividere con te per un giudizio.
Amplificatore: KingRex T20U (con DAC per non perdere la musica che pazientemente ho trasferito dai miei vecchi CD al PC) poi in un secondo tempo, quando l'ampli sarà ben "rodato" (200 ore?) probabilmente aggiungerò il PSU.
Casse: ho letto che la sensibilità elevata è la chiave per sfruttare al massimo questi amplificatori, mi piace la marca (effetto marketing?), le reviews sono tutte positive quindi Klipsch RF 52 o RF 62. Quali si adattano meglio al mio ambiente? Alternative a Klipsch con pari sensibilità?
Cavi: sono in alto mare, ho letto di tutto ma non riesco a capire cosa sia più appropriato, proporzionato per una soluzione così di base, se auto-costruirlo (naturalmente dopo avere acquisito un minimo di manualità: non faccio saldature da quando all'università mi inventavo aggeggi elettrici per hobby. Comunque ho pazienza e me la cavo) o acquistarli usati, o nuovi ma quali?
Ambiente: sala, da 3 metri (di profondità) per 5,4 m (di larghezza), altezza 3 metri. Vetrate senza tende verso il terrazzo (la parete sulla quale ho il mobile largo 2 m, sempre in cristallo, che regge la TV e reggerà l'amplificatore con le casse di lato). Distanza casse-parete (di vetro) circa 50 cm con uno scalino di 18 cm. Distanza tra le casse 2 m e tra ascoltatore (posto sul lato largo opposto alla vetrata) e asse delle casse 2,5 m.
Bene questo è tutto. Cosa posso fare in cambio? Certamente invitarti a casa per un aperitivo quando l'HiFi sarà rodato e, eventualmente, scrivere un articolo (da "inesperto") magari con il tuo aiuto, per "raccontare" come sono arrivato a queste scelte e il grado di soddisfazione ottenuto. Questo potrebbe servire per chi, come me, si avvicina a questo mondo da inesperto e quindi vede le cose da un'angolazione diversa, dove nulla si può dare per scontato.
Grazie.
Andrea - E-mail: borassi (at) fastwebnet.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Andrea,
grazie per la bella foto, dettagliata con tutte le informazioni utili a fornire un consiglio un po' più mirato. Inizio dalle dimensioni della stanza, certamente non enorme, ma assolutamente adeguata al buon ascolto, con pareti e soffitto di dimensioni acusticamente non problematiche. Certamente lo sguardo verso l'esterno mentre stai seduto ad ascoltare Musica sarà di grande aiuto per godere meglio delle emozioni dei suoni riprodotti dal tuo futuro impianto.
Fin qui i lati positivi. Le note dolenti iniziano con l'osservare che la zona d'ascolto è ricca di vetri, cristalli e superfici riflettenti. Temo potrebbe esserci un eccesso di frequenze medio-alte e di riflessioni precoci. Una tenda sulla vetrata aiuterebbe (però poi non vedi fuori!), così come riterrei indispensabile un tappeto tra divano e diffusori. Anche la TV posta al centro dello spazio occupato dai diffusori...sarebbe meglio se non ci fosse. Anzi, in generale, sarebbe meglio che le TV fossero bandite dalle nostre case...ma questo è un discorso che ci porterebbe molto lontano :-)
Tenendo conto di questi aspetti, comunque, mentre vedo bene l'amplificatore KingRex (non strettamente necessaria la PSU aggiuntiva, per ora) vedrei un po' peggio proprio i diffusori Klipsch che, se posti in un ambiente di questo tipo, potrebbero facilmente diventare stancanti a lungo termine. D'altra parte la potenza a disposizione dell'amplificatore è bassa, la sensibilità dei diffusori deve essere adeguata. Io proverei con Indiana Line, ad esempio le 5.02 da 91 dB o le 4.02 da 90 dB. Hanno un'impostazione meno aggressiva delle Klipsch e potrebbero essere più a loro agio in quella sistemazione. In alternativa ancora Klipsch ma della serie F, che ho trovato decisamente più tranquilla della RF. Vedi se ti riesce di fare una prova a casa tua, per capire un po' come trovare il giusto compromesso.
Per quanto riguarda i cavi, per molti dei nostri progetti di cavi per diffusori non serve neppure il saldatore! Quindi...al lavoro!
Infine, un commento sulla tua premessa iniziale: non è necessario essere musicisti per apprezzare la Musica, sarebbe come se per essere dei buongustai fosse necessario essere degli ottimi cuochi. Semmai, questo sì è abbastanza strano, un amante della Musica - o aspirante tale - dovrebbe avere voglia di sentirla dal vivo tutte le volte che è possibile! Secondo me, dopo che avrai l'impianto sistemato a dovere, ti verrà voglia anche di emozioni "reali" e non filtrate attraverso il grande inganno dell'HiFi. A molti è successo così: prima l'impianto, poi la grande Passione per la Musica dal vivo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora diffusori in libreria
Caro Direttore, volevo ringraziati ancora una volta per tutto il tuo supporto e la tua pazienza. Come da tuo consiglio ho cambiato recentemente il lettore CD. Ho preso una Rega Saturn di cui sono pienamente soddisfatto. Il mio impianto ne ha giovato in termini di precisione e calor del suono.
Adesso il mio prossimo step è cambiare i diffusori. Al momento ho un paio di Audio Pro A414 insieme al Sub B250 di cui sono pienamente soddisfatto. Mia moglie NO. Non vuole più vedere le A414 nel salotto. Per il quieto vivere ho pensato di comprare dei mini diffusori mantenendo però il B250. Cosa ne pensi!? Volevo che mi suggerissi delle valide alternative.
Avevo pensato a delle Rogers 3/5A però non facilmente reperibili. A suo tempo mi ero innamorato delle Cizek KA1 classic. Impossibili da trovare. Nel mercato del nuovo vi sono altoparlanti equiparabili? Abbinandole ad un Sub attivo, preferirei delle casse in sospensione pneumatica. L'importante è che siano piccole e che stiano sulle mensole dello scaffale. A tutti i puristi del suono che leggeranno la mia richiesta per favore non gridate allo scandalo, abbiate compassione di una persona (ancora felicemente) sposata. La mia sala è circa 24 sqm.
Il suono che prediligo è quello caldo ma allo stesso tempo molto dettagliato e preciso. il mio target sono 1500 - 2000 Euro. Il pre che sto utilizzando è uno Yamaha CX1000, e per il momento piloterei i mini diffusori con un finale NAD. Un saluto,
Alessandro - E-mail: aldepra (at) tin.it

LC
Caro Alessandro,
si può essere felicemente sposati e godersi dei bei diffusori grossi ed ingombranti :-)
Comunque capisco, più che una questione di moglie, credo sia un problema di spazi. Se avessi la possibilità di usare una stanzetta, anche piccola, solo per l'hiFi, il problema sarebbe risolto. Ove ciò non fosse possibile, torniamo al discorso di cui sopra (diffusori in libreria). Non c'è molto in circolazione ma, con un po' di pazienza e sbirciando oltreconfine (UK e Germania) una coppia di Linn Kan la riesci a trovare! Magari anche delle più recenti Tukan. Queste non dovrebbero soffrire troppo in scaffale e, grazie all'aiuto del sub (impossibile prevedere l'abbinamento), dovresti avere anche un suono affatto disprezzabile. Ce n'era una coppia in vendita su Ebay Italia proprio qualche giorno fa. Potresti anche cercare delle ProAC Tablette (varie versioni) o delle Diapason Micra o Prelude. Sarebbe un po' un delitto tenerle in scaffale, quindi tenta almeno di spenderci il meno possibile cercandole usate...
Nel nuovo potresti valutare una coppia di Linn Majik 109...
Prima di affrontare comunque questo passo di per sè drammatico, hai mai pensato che forse una coppia di eleganti torri da pavimento potrebbe trovare d'accordo anche tua moglie? Elimini il sub, che immagino sia pure esso abbastanza sgradito, ed inserisci due bei mobili in massello o legno laccato che da soli potrebbero dare un tocco di esclusività all'arredo del vostro salone. Insomma, un conto sono le AudioPro, effettivamente brutte ed ingombranti, un altro una snella coppia di ultrarifinite torri da pavimento da integrare nell'arredo esistente (in essenza se classico o laccato colorato se moderno). Io un tentativo lo farei.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile direttore,
sono Amedeo, non so se ricordi, ti scrissi qualche anno fa nella
Vol. n. 396 (missive lunghe) e, sono qui oggi a distanza di qualche anno a scriverti nuovamente. Sai ho voluto aspettare un po' prima di riscriverti in modo che potessi fare esperienza ascoltando decine di diffusori di varie marche ed oggi posso affermare a gran voce di essere un audiofilo. Vedi, devo dire purtroppo che il mondo dell'hi fi di oggi è gestito e perdonami la crudeltà, da persone per metà totalmente ignoranti, sai quella classe di persone che si lascia trascinare dalle idee altrui, senza ascoltare col proprio orecchio, e fiduciosi di un marchio tanto blasonato stanno lì ad ascoltare musica col sorrisetto sul volto dicendo mamma mia come suona bene, e, per metà da persone convinte di essere "Dei" in questo campo considerando buono ciò che a loro interessa, mi spiego meglio, si va ad un negozio dove il titolare è rivenditore B&W e per lui quello è il sistema migliore, passiamo al rivenditore Kef e non puoi trovar di meglio stando a quanto afferma, passiamo ancora da colui che autocostruisce ed è proprio lui il vero Dio che costruisce diffusori imbattibili, infine passi a internet, ed è peggio che andar di notte, persone del tutto ignoranti che stanno lì a chiedere a chi li sta solo prendendo in giro senza almeno provarci a sbattere loro il muso vicino a vedere come e quando un sistema audio suoni bene quali casse comprare o quali ampli o lettori ecc. ecc.
Ma il problema principale non è tanto questo, perché alla fine sono loro che svuotano le tasche per veri e propri furti, il problema principale è proprio quello che molte delle persone autoproclamate puristi del suono, osannano e consigliano per l' hi fi marchi che sono ben lungi dalla purezza, ne cito qualcuno per non elencare tutta la catena europea salvo qualcuno, Kef, il suono più scatolotto che puoi trovare, sembra che il cantante stia cantando col fazzoletto in bocca, poi ancora B&W che forse si salva un po' rispetto agli altri ma, paragonate una volta con delle Klipsch e delle Boston, sembravano costassero un quinto delle americane per come facevano piangere, un'altra ancora che fa davvero ridere, la CHARIO...wow...che diffusore ragazzi...sembra che stia suonando col fronte anteriore posto dalla parte opposta.
Eh eh! Va bene così forse signor direttore, alla fine io ho capito che è tutto un business, perché colui che ama davvero la musica, e vuole sentirla a casa, la prima cosa che deve fare, prima di comprare il tutto, è di ascoltare i veri strumenti, concerti, serate di amici che suonano la chitarra, la batteria ecc., poi sazi di questi ascolti si devono scegliere il sistema più sincero possibile in base al budget a disposizione ovviamente, e dire orgogliosi, adesso sì che ascolto musica come si deve, senza troppe sdolcinatezze, o troppe colorazioni che non fanno altro che oscurare il vero suono.
Detto questo caro direttore la saluto, come al solito mi dilungo troppo, ma è tanta la voglia di far comprendere a molti quali sbagli commettono se prima non ascoltano col proprio orecchio, e poi i giudizi altrui, e penso che tu dopo che avrai letto caro Lucio, non mi darai torto, leggendo tra le righe capirai cosa voglio dire.
E' stato un piacere riscriverla direttore, resta comunque un bel sito il vostro, cordiali saluti.
P/S: Ero fedele a Boston, e dopo qualche anno lo sono ancora di più, adesso posseggo tutta la serie VR, o che si tratti di HT o di hi fi, posso affermare con forza che è davvero arduo trovare a parità di prezzo sistemi audio meglio di questo. Non potrei esprimermi sugli ultimi progetti di questo marchio perché non li ho mai ascoltati.
Amedeo - E-mail: amedeomazzei (at) yahoo.it

LC
Caro Amedeo,
leggendo la tua lettera confesso di aver sorriso un poco. Perché? Semplice: prima ti scagli contro coloro che adorano un marchio piuttosto che un altro, siano essi audiofili o commercianti, e poi chiudi cadendo nello stesso errore: denigrando tutto il resto ed affermando che esiste solo il "Dio" Boston. Non so se si tratta di uno scherzo...se lo fosse non sarebbe particolarmente divertente. L'errore, che tu stigmatizzi e nel quale caschi con entrambi i piedi, sta proprio nell'assolutismo: solo quello che ho io è oro tutto il resto è roba da raccolta indifferenziata. Non è così, caro Amedeo, ed il fatto che a te non piacciano altre impostazioni non ti autorizza a dare del sordo a tutti gli altri. Capisci bene che se esistesse "un unico buon suono" alla lunga, nel mondo, esisterebbe un solo marchio di diffusori. E, evidentemente, non possiamo avere la presunzione di pensare di essere gli unici al mondo a fare confronti con gli strumenti reali! Così non è, per fortuna, perché tutta la faccenda è sempre un gioco di sottili equilibri e compromessi, di aspettative e di esigenze diverse.
Non solo, ma per poter formulare giudizi così tranchant (dai quali mi dissocio anche solo per totale mancanza di buon senso) occorrerebbe aver ascoltato e confrontato, in condizioni controllate, tutti i diffusori di tutti i marchi citati, con tutte le amplificazioni possibili, prova che, evidentemente, è irrealizzabile.
Tuttavia, siccome amo vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, c'è del buono in ciò che scrivi, al di là dei giudizi che definire ingenui è un eufemismo: il consiglio di confrontare sempre con la Musica "reale" (sacrosanto) ed il fatto che, quantomeno, tu sembra abbia raggiunto il tuo Nirvana con Boston. A mio modo di vedere un audiofilo soddisfatto è, almeno spero, uno che ha più tempo per concentrarsi sulla Musica.
Consentimi un'osservazione finale: se nel 2006 avevi 25 anni ora dovresti averne 28, forse 29. Forse è ancora un po' presto per affermare di aver capito tutto, non credi? Ci vuole tempo, lavoro, umiltà e mente aperta...per capire che più impari e più ti rendi conto di quanto ancora ti resti da imparare.
Comunque sia, ora che hai lasciato sfogare il tuo amore viscerale per i diffusori Boston...qualcuno mi spiega se mi devo sedere in curva Nord, in curva Sud o in tribuna? :-)
Se posso consigliare una canzone assolutamente adatta agli argomenti esposti (vedasi testo) direi che Personal Jesus dei grandi Depeche Mode è semplicemente P_E_R_F_E_T_T_A:


Reach out touch faith
Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who cares
Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who's there
Feeling unknown
And you're all alone
Flesh and bone
By the telephone
Lift up the receiver
I'll make you a believer
Take second best
Put me to the test
Things on your chest
You need to confess
I will deliver
You know I'm a forgiver

Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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