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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Musica liquida
  2. Upgrade generale con 4000 €
  3. Misteri italiani
  4. Suono insoddisfacente
  5. Upgrade per impianto entry
  6. Novellino in cerca d'aiuto
  7. Quali diffusori con elettroniche Naim?
  8. Diffusori senza bassi
  9. T-Amp e B&W
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Musica liquida
Ciao Lucio,
sono Roberto, l'ultima volta che ci siamo "sentiti" m'hai risposto ad una mail sullo "Scythe" nella Rubrica della Posta
vol. 506. La svolta di Linn secondo me non credo si rivelerà una sparata come l'uscita di Ivor. Credo sia frutto della più logica evoluzione del mercato, la gente si sta abituando sempre di più ad aver a che fare con musica liquida... se guardi anche al mercato car-audio potrai notare che ormai stanno comparendo sempre di più autoradio che accettano memorie di massa come sorgente di musica.
Io personalmente son contento che si vada verso questa direzione, trovo molto comodo poter accentrare tutta la musica in un singolo dispositivo che potenzialmente può servire più riproduttori. Anche l'home enterteinment si sta muovendo in una direzione di accentramento dei dati, vedi protocollo DLNA.
L'unica cosa che potrebbe diventare seccante e ritrovarsi in una realtà di aver migliaia di titoli in cd e di non aver nessun lettore per leggerli...e/o magari doverli convertire tutti!
Buona serata,
Roberto - E-mail: tassadar81 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
la strada è segnata da tempo, solo i più miopi possono non vedere quale sia la direzione. Ovviamente, capiterà di leggere pareri discordanti e soprattutto attacchi violentissimi, specie da parte di chi ha sempre campato (benino) coltivando il proprio orticello ed ora che ci è entrato dentro un trattore cercano di far di tutto per salvare le proprie misere piantine. Non che ci sia niente di sbagliato, per carità, ma intelligenza vorrebbe che chi vive in questo mercato si adegui alle tendenze dello stesso, se non vuole soccombere. Mi riferisco agli operatori del settore, discografici nostrani in primis, che prima si sono scagliati contro il vinile, poi hanno stretto un abbraccio (mortale) con il SACD, soffocandolo, ora si scagliano contro la Musica liquida, non rendendosi conto di aver sempre puntato, con matematica ed imbarazzante pervicacia, sul cavallo sbagliato.
Se non si è in grado di adattarsi o persino di prevedere le tendenze del mercato dove si opera forse il mestiere che si è scelto è profondamente sbagliato. Linn da questo punto di vista è stata sempre maestra e Ivor ha avuto una capacità imprenditoriale semplicemente straordinaria, direi inarrivabile. Ha usato le sparate ad effetto quando doveva tenersi stretta una buona fetta di clienti (gli analogisti duri e puri) ma ha repentinamente fatto dietro-front quando ha capito che era il momento giusto (Karik/Numerik) e poi ha sapientemente piazzato il colpaccio del CD12 (mi pare ci fu un articolo persino sul Wall Street Journal!) con una tempestività stupefacente. Ora prova addirittura ad anticipare la concorrenza lanciandosi a tutta velocità nel nuovo mercato della Musica liquida. Non so se sia una mossa vincente da subito, il tempo sarà giudice. Certo è che il tempo ha già emesso il verdetto su tutti coloro (vedi esempi sopra) che hanno sempre mostrato scarsissima acutezza visiva e capacità imprenditoriale.
La cosa divertente è che se la prendono con gli audiofili, a sentir loro popolo bue incapace di capire l'unica, la sola (doppio senso romanesco del tutto casuale, forse) verità che possa esistere ovvero la propria. Se non si ha la capacità di influenzare le scelte dei consumatori forse sarebbe meglio adattarsi a ciò che i consumatori chiedono. Oppure si cambia mestiere.
Quanto al tuo timore circa la scomparsa dei lettori CD credo che questo non accadrà tanto facilmente o rapidamente. A volte noi audiofili pensiamo di vivere in eterno. Non so tu, ma io quest'anno compio 44 anni ed ovviamente spero di ascoltare Musica ancora per altri 30 in condizioni fisiologicamente accettabili...ma non scordiamoci che i tempi, in questo mercato, spesso sono ben più lunghi, basti pensare al vinile ed alle valvole.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade generale con 4000 €
Egregio Lucio Cadeddu
mi chiamo Dario e sono un appassionato di alta fedeltà da vecchia data, ma non sono certo un esperto in materia, leggevo saltuariamente le riviste specializzate del settore che mi sono servite per assemblare il mio vecchio impianto (e anche per confondermi le idee).
Negli ultimi anni la passione è andata un po' a calare per rinvigorirsi solo negli ultimi mesi. Pensavo sostituire i miei vecchi ampli e diffusori per acquistare degli apparecchi che raggiungano prestazioni superiori e sarei molto lieto di ricevere i suoi preziosi consigli. Ascolto principalmente la musica rock degli anni 70 quali Pink Floyd, Led Zeppelin, Lou Reed, il blues di Clapton e Stevie Ray Vaughan fino a Ben Harper, per passare al nuovo progressive rock dei Radiohead e dei Muse. Il mio impianto è attualmente così composto:

L'ambiente d'ascolto è di circa 30 mq, e il budget per sostituire ampli e diffusori (ritenendo che il CD Rega sia ancora valido visto il costo nettamente superiore rispetto al resto della catena) è di circa € 4000 rivolgendomi al mercato dell'usato. Il mio orientamento per i diffusori va per le Sonus Faber serie Concerto/Toy (da pavimento) o per le B&W 804 (2000€ Usate). Per l'ampli avrei in mente gli integrati quali il Mc Intosh MA 6300, Electrocompaniet Ec-1 /EC-3, Classe Audio, AM Audio A 50 (sempre usati).
Mi scuso se le mie domande la hanno annoiato e confido nella sua generosità per la risposta.
Cordiali saluti,
Dario - E-mail: Daryofox (at) hotmail.com

LC
Caro Dario,
diciamo che soprattutto i diffusori sono sottodimensionati rispetto al resto dell'impianto. Se ti piace il suono B&W, che hai avuto l'accortezza di abbinare con un amplificatore tendenzialmente morbido e caldo come l'Arcam, la scelta delle 804 potrebbe rivelarsi vincente. In un primissimo momento lascerei l'Arcam al suo posto, giusto per vedere l'effetto che fa e, in seguito, potrei pensare di sostituirlo con qualcosa di più generoso e solido. Tra quelli elencati i più adatti mi paiono proprio gli integrati ElectroCompaniet, vedi un po' cosa riesci a trovare. In seconda battuta anche il McIntosh potrebbe essere una scelta da considerare con attenzione. Escluderei l'A50 di AM Audio perché è un finale (mentre a te serve un integrato) ed i Classé, che forse non sono esattamente i partner ideali per le B&W. Includerei nella lista dei papabili anche qualche buon integrato Naim.
Non capisco invece l'alternativa che proponi in tema di diffusori, con le Sonus Faber. E' quanto di più distante ci possa essere dal suono delle B&W, direi che siamo addirittura agli antipodi. Come fai a considerarli in contrapposizione?
Prendendo in considerazione Sonus Faber forse dovresti pensare a quel punto ad amplificazioni molto diverse come impostazione generale.
Secondo me prima di operare una scelta dovresti chiarirti bene le idee su che tipo di suono stai cercando: B&W e Sonus Faber sono davvero troppo distanti tra loro per essere considerabili alternativi l'uno all'altro!
Quindi: ascolta il più possibile, poi prendi una decisione ponderata.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Misteri italiani
Car Lucio,
domenica 20 settembre ho finalmente partecipato ad un meeting LT-Grundig e, sfruttando l'opportunità della vicinanza (una decina di chilometri da casa), mi sono portato (su richiesta di Massimo Ambrosini) un paio di lettori e la mia Fenice 20 con l'alimentatore switching (dopo la chilometrica camminata al Top Audio non me la sono sentita di trascinarmi appresso pure la batteria per auto).
Avevo con me anche qualche mio cd ma, dal momento che Massimo ne stava usando uno che io avevo (Tracy Chapman), non li ho utilizzati (anche per ragioni di tempo: ho presenziato solo la mattina e i componenti da provare erano molti).
Ebbene, collegata la mia Fenice e il mio lettore JVC (il migliore dei due), prima di fare qualunque altro confronto, il suono con le DSL costruite da Massimo (che mi ricordano tanto le tue Nues, pur con componenti diversi: http://motxam.interfree.it/dsl.html) mi è parso immediatamente peggiore di quanto sono abituato ad ascoltare nel mio ambiente con le Boston T-930 con woofer Indiana Line W20 (un bel componente da 8" che lavora in un volume chiuso di oltre 40 litri).
Asprezza, poco corpo, mancanza di dolcezza: si trattava di questione timbrica e non di capacità di pilotaggio (il piccolo classe T mandava avanti e indietro i woofer Dynaudio da 17 cm per benino, tanto da risultare successivamente in grado di suonare forte almeno quanto il Grundig V7000). Infatti, non appena Massimo ha sostituito il mio lettore con un Sony da lui modificato, le cose sono andate decisamente meglio.
Ulteriore miglioramento passando alle Grundig Box 400 (casse a mio avviso da rivalutare, anche per il fatto di essere davvero diffusori da scaffale, collocazione per loro ideale) e ancor più con il due vie similare (con woofer Visaton e tweeter nordeuropeo di cui non ricordo la marca ma solo il fatto che assomigliasse a Grundig e, come i Grundig, non avesse il ferrofluido, che a detta di Massimo è peggiorativo, rendendo il suono più aspro e meno pulito) costruito da Massimo.
Il risultato (davvero notevole) è stato poi completato sostituendo la mia Fenice con il Grundig V7000, che in tale configurazione (sia con le Box 400 sia con i "cloni" di Massimo) faceva lavorare l'intera catena al massimo delle sue potenzialità. Ciò che mi ha colpito è il senso della profondità (come se ci fosse davvero una stanza in più): tale esperienza l'avevo sperimentata qualche giorno prima (questa volta anche con i miei cd, musica classica inclusa) facendo visita ad un amico che ha una coppia di Grundig Box 7060 pilotate da un SV-700. In quest'ultimo caso, una volta collegata la mia Fenice (sempre con lo switching), il suono era apparso inizialmente appena più aspro e si era persa "la stanza in più"). Tuttavia, ripassando poi all'ampli Grundig, a detta dello stesso amico (che volutamente non ho influenzato in alcun modo, se non sottolineando le inconfutabili qualità del Grundig), il suono non lo emozionava più come quello ascoltato con la Fenice, come se il suo Grundig fosse sì più dolce ma la mia Fenice lo coinvolgesse comunque di più.
Tornando al meeting, Massimo ha fatto tutte le prove per "dimostrare" l'influenza del CCI (Circuit Chassis Interface) ma io non ho sentito alcuna differenza: cavi che cambiavano il suono se si toccavano o appoggiavano al pavimento (anche se scollegati), ampli che suonavano diversamente ruotando la spina o, ancora, appoggiando una rivista sul coperchio o gli ampli stessi sulla rivista. In proposito Massimo faceva ascoltare l'inizio di un brano in un modo, poi spegneva, cambiava qualcosa (posizione dei cavi ecc.) e lo faceva ripartire. Io, curioso come sempre, gli chiesi di fare tutto ciò mentre l'impianto stava suonando: lui acconsentì (con la peraltro consueta disponibilità che devo riconoscergli) e da quel momento sino alla fine dell'ascolto mi concentrai sulla musica con gli occhi rigorosamente chiusi. Conclusa la dimostrazione li aprii, appurando due cose: 1) era come se avessi ascoltato continuativamente la stessa identica cosa; 2) presumibilmente tutti gli altri avevano tenuto gli occhi ben aperti, osservando per benino i vari "giochi di prestigio".
Non dissi nulla, dal momento che fu Massimo a precedere ogni commento con un: "se qualcuno non sente differenze tanto evidenti significa che deve cambiare hobby". Tono ovviamente scherzoso, ma anche convinzione e fermezza nei contenuti.
Da qui è iniziata la mia ricerca del perché: innanzitutto ho recuperato lo schema del Grundig SV-700 (unico reperibile), mostrandolo a mio padre (progettista elettronico molto esperto), che lo ha considerato banale e superato (a partire dai transistor 2N3055, che nemmeno lui usava ai tempi in cui costruiva, almeno una decina di anni prima del suddetto Grundig, perché si trovava già di meglio). Così mi sono rivolto a mio zio (tuo coetaneo che, durante gli studi di elettronica, ha lavorato presso un centro assistenza Grundig proprio negli anni d'oro del cosiddetto full CCI), che si limitò a parlarmi di prodotti ben fatti, con costruzione modulare e schermatura per ogni singolo modulo. Sicuramente buoni per l'epoca ma non certo all'altezza di un semplice T-Amp, il quale può addirittura essere alimentato con accumulatore, risolvendo tutti i presunti disturbi a monte.
A questo punto, non ancora raggiunto il mio obiettivo, mi sono rivolto ad un amico, che mi ha mandato una foto (vedi allegato) del suo ampli Telefunken (basato sulle medesime soluzioni di riduzione dei disturbi RF presenti nei Grundig), con i condensatori ceramici collegati tra la massa dell'uscita diffusori e il case dell'apparecchio cerchiati in rosso proprio per rendermi evidente la cosa. Tale ampli usa appunto la stessa tecnologia presente nei receiver Grundig R30 ecc ecc, i full CCI, mettendo a massa il circuito o parte di questo con il case metallico. I condensatori ceramici sono 2 in quanto collegati al polo freddo dei 2 diffusori. A questo punto giro il tutto a mio zio, che a colpo d'occhio mi conferma trattarsi di una soluzione molto semplice, anche quando attuata come modifica (cosa che a suo avviso spiega il perché Massimo, prima di effettuare la modifica sui lettori cd, richiede una foto dall'alto dell'apparecchio sprovvisto di coperchio, proprio per verificare che vi sia lo spazio per eseguire tale lavoro), il cui beneficio è limitato alla cura del rumore e non ha ragion d'essere quando la massa si trova già vicino alle uscite.
Inoltre, nel caso dovesse realmente cambiare qualcosa addirittura sulla resa sonora (cosa sulla quale il suo scetticismo permane comunque), significa che il circuito è fatto malissimo: su qualunque circuitino minimamente curato quanto sopra non dovrebbe influire minimamente e, giusto per curiosità, varrebbe la pena di sperimentarlo in presenza di due economicissimi lettori identici, per poi verificare eventuali differenze tra quello liscio e quello modificato. Verifica questa che, sempre usando le parole di mio zio, va fatta con un analizzatore di spettro, strumento estremamente preciso, a differenza dell'orecchio che, anche se esperto, può essere facilmente tratto in inganno.
Pur mostrandosi scettico e non trovando alcuna spiegazione tecnica né semplicemente logica alla cosa, mio zio sarebbe disposto a fare a Massimo una pubblicità esagerata se, analizzatore di spettro alla mano, gli mostrasse anche la benché minima differenza tra due lettori identici (uno di serie e uno modificato CCI). Tuttavia lo stesso Massimo lascia che sia l'orecchio a confermare o eventualmente smentire, senza fornire alcuna spiegazione a quel fenomeno scoperto dopo oltre vent'anni di studio e di notevole impegno pratico.
Meglio di così non la so dire: ora a te la decisione ultima, se e come pubblicarla ma, soprattutto, l'ultima autorevole parola su una controversa vicenda che, dopo i pubblici attacchi da me subiti da un membro del forum "Emozioni all'ascolto", vorrei chiudere al più presto. Nulla di meglio che farlo attraverso il contributo di una persona con la tua preparazione e la tua onestà intellettuale.
Non ce l'ho con nessuno: sono in buoni rapporti sia con te che con Massimo, ho detto che i Grundig suonano bene, ma non posso negare che la classe T mi abbia rivelato che i diffusori che stavo per vendere erano di eccellente qualità (anche a detta di amici musicisti) e, soprattutto, tengo alla massima trasparenza in un settore già troppo infestato da una crescente e dilagante fumosità commerciale.
Non sto ovviamente dicendo che sia questo il caso, ma proprio per questo la necessità di portare un minimo di chiarezza sulla questione credo sia cosa opportuna e auspicabile: tra rivelare i dettagli di vent'anni di fatiche immani e coprire il tutto d'assoluto silenzio credo esista un buon punto di equilibrio.
Con la consueta stima e fiducia.
Andrea - E-mail: andrea_gianelli (at) libero.it

[CCI]

LC
Caro Andrea,
ottimo ed abbondante, direi. Per compensare, io cercherò di essere estremamente sintetico. Non sono un amante dei misteri, soprattutto in campo scientifico. La mia formazione professionale e la professione stessa mi hanno abituato alla condivisione delle scoperte, non al segreto di Stato. Per questa ragione, non ho mai visto di buon occhio tutta la faccenda Grundig/CCI, sia per l'alone di mistero che circonda tutto il discorso, sia per l'approccio apostolico che mi ha sempre insospettito non poco. Quando la comunicazione, i linguaggi ed i metodi si avvicinano più a quelli di una setta religiosa o pseudo-tale che a quelli di una semplice passione motivata, scatta in me una reazione automatica che tende ad evitare qualunque contatto con l'argomento.
E' assolutamente possibile che tutto il mistero CCI si riduca ad una questione di collegamento tra circuito e chassis metallico ma a questo punto non è neppure tanto importante. Non è rilevante neppure che certe differenze possano o meno essere misurate con l'oscilloscopio: se tutto fosse perfettamente misurabile ed interpretabile questo hobby sarebbe estremamente semplice ed elementare. Capire la relazione tra misure ed ascolto è invece complicatissimo: occorre prima capire COSA misurare e poi interpretare QUANTO tali misure possano influire sull'ascolto.
Per questo motivo io lascerei alla sensibilità ed alla curiosità di ognuno di valutare la questione, non dimenticando che di approcci strani questo mercato è stracolmo ...se ci si mettesse ad inseguirli tutti non si ascolterebbe più la Musica. L'importante è tenere sempre la mente aperta, libera da pregiudizi, ma soprattutto abbastanza indipendente da non lasciarsi influenzare dai tanti fattucchieri che affollano questo settore.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Suono insoddisfacente
Salve Direttore,
ho letto con attenzione le istruzioni per l'uso della rubrica e spero di non incorrere in errori. Allora sono un appassionato di ascolto della musica fin dall'adolescenza (metà anni 80)... quando i miei amici compravano il motorino io ho acquistato delle fantastiche SPENDOR LS 3/5A in sostituzione di RCF ed abbinate a amplificatore Pioneer e cd Sony. Ho potuto conoscere le 3/5A, perchè l'appasionato proprietario di un negozio a Napoli decise di dedicare la sua mattinata a rendere più interessante il mio "filone" a scuola.
Non mi dilungo ed arrivo ad oggi, in cui ho il seguente impianto, con supporti e tovaolino SOLIDSTEEL:

La vita, la famiglia, il figlio, le altre passioni hanno determinato che non ascoltavo musica, con l'impianto, da circa 4-5 anni. Riascoltare la musica con l'impainto è stato come un'apparizione..vedevo le voci, gli strumenti che emozione. Ho ricominciato ad acquistare alcune riviste, a girare su internet ed ho scoperto che le novità sono tante.. Ma c'è anche qualcosa che non piace del suono complessivo, spero di spiegare bene: una mancanza di fluidità, una scarsa coerenza generale per cui gli strumenti le voci sono singolarmente ottimi ma non nel loro insieme no.
Ascolto degli ottimi solisti ma non un'orchestra.... E quindi mi manca qualcosa di ancora più coinvolgente, che mi spinge a valutare criticamente, la mia sorgente. E quindi incominciano i problemi. Il tempo ed anche la voglia di girare ed ascoltare quanto più possibile non c'è e quindi mi piacerebbe avere il Suo consiglio per restringere il campo. Anche per non affrontare la classica trafila iniziale di sguardi diffidenti ed annoiati dei vari negozi (ma quanto vuole spendere?)...tutto cambia appena sentono nominare KLIMO. Chi sa perchè?
Ovviamente con tutte le necessarie precisazioni: ascolto di tutto, non avendo preclusioni né specializzazioni (Nine Inch Nails, Officium, La fetè de l'ane, Buddha Bar, Radiohead, ECM, MARECORDING...), l'ambiente di ascolto è il classico salotto (5 x 4) con le casse sul lato lungo ma centrate. Il budget è di circa 1000 euro, valutando anche l'usato.
Innanzitutto la diagnosi è corretta, è la sorgente è l'anello debole? Con il budget preventivato riesco ad acquistare qualcosa che determini un significativo miglioramento? Come nuovo avevo pensato alle seguenti ipotesi: MARANTZ SA 8300, NAIM CD5i, PRIMARE CD21, ELECTROCOMPANIET PC1. Che ne pensa? Ha altre altenative?
Se ho ben capito la risposta sarà solo all'interno della rubrica che quindi consulterò con impazienza.
Francesco - E-mail: dequalitate (at) alice.it

LC
Caro Francesco,
ti dirò qualcosa che forse non vorresti mai sentirti dire ma la mia onestà intellettuale mi impone di non far finta di niente. La tua sorgente va benissimo, sia come meccanica, che come DAC che come cavo digitale. Il problema è altrove. Tu vorresti sentire non voci singole ben definite ma masse corali chiare e nitide, distinte; non vorresti sentire strumenti singoli perfetti ma masse orchestrali omogenee, corpose, pulite e coinvolgenti. E vorresti tutto questo in un ambiente da 20 mq con dei diffusori dotati di un woofer da 10 cm, nati per sonorizzare al meglio il mixing desk della BBC montato sui camioncini per le regie portatili.
Non si può. Anche le LS3/5A, per quanto osannate, hanno i loro limiti e sono EVIDENTISSIMI: risposta in basso inesistente, tenuta in potenza prossima allo zero, dinamica ectoplasmica. No, devi passare ad altro. Mi spiace, ma la penso così. Le LS3/5A ti hanno ammaliato, forse ti sei anche un po' lasciato trascinare da quel che scrivevano le riviste ma, come vedi, dopo un certo periodo di disintossicazione, le tue orecchie hanno gridato BASTA! E cercano, GIUSTAMENTE, più coinvolgimento e più realismo. Nessun diffusore di quelle dimensioni può riuscire in questa missione. Pensa a qualcosa di più consistente sia esso un bookshelf di dimensioni generose o un diffusore da pavimento. Un primo passo potrebbe essere quello di valutare quelle che furono definite "le LS3/5A coi bassi" ovvero delle vecchie Thiel CS1.2: diffusori eccellenti, musicali, coinvolgenti e di sostanza. Non esattamente semplici da pilotare, ma credo che i tuoi Klimo ce la possano fare, a patto di non pretendere pressioni sonore da discoteca.
Ancora, potresti valutare delle ProAC, ma anche Magneplanar, se volessi sperimentare qualcosa di completamente diverso. Le strade sono tante, ci vuole solo un po' di pazienza per scovare, nell'usato, qualcosa che possa riportarti nella realtà, facendoti dimenticare il suono in scala ridotta delle LS3/5A, straordinario per certi versi ed in alcuni contesti, ma con limitazioni difficili da superare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per impianto entry
Caro Direttore,
innanzitutto mi presento: mi chiamo Alessandro e non sono esattamente un audiofilo, diciamo che mi piace ascoltare musica e che ho sempre avuto nelle testa l'idea "un giorno mi farò un impianto serio", ma non ho mai potuto permettermelo (ho infatti appena finito di studiare e ora sono entrato a tutti gli effetti nel magico mondo del Precariato!). Attualmente purtroppo posseggo un "impianto" composto da: (la prego, non inorridisca!) Amplificatore Pioneer VSA-530, CD player Pioneer PD-206, giradischi Technics SL-BD20D (si, proprio quel "giocattolo" che non consente di regolare né l'anti-skating né il peso di lettura...) e una coppia di casse monitor di qualità medio-bassa, il tutto ovviamente cablato con i cavetti RCA che si trovano a circa 1,50 € nei negozi e con le piattine rosse e nere come cavi di potenza, e ovviamente, vivendo ancora con i miei, il tutto deve "suonare" in camera mia, dove non ho altre soluzione che posizionare i diffusori su una mensola.
Insomma, un impianto di dubbia qualità costretto a lavorare nelle condizioni peggiori.
Chiaramente se potessi cambierei tutto (casa compresa!), ma per ora devo fare i conti con quello che ho (a parte il giradischi, che cambierò al più presto, ma non posso permettermi altro). Capitando quasi per caso su TNT, sono rimasto affascinato dalla miriade di soluzioni "low cost" che proponete per ottenere il meglio da un impianto, come supporti antivibrazioni, mobili per elettroniche, cavi di segnale e di potenza ecc, il tutto autocostruito con spesa minima. A questo punto mi viene un dubbio: ha senso adottare soluzioni del genere su un impianto come il mio? Potrei avere qualche beneficio se, ad esempio, sostituissi tutti i cavi e mi costruissi un tavolino tipo il vostro bellissimo
Flexy e un supporto antivibrazioni per il giradischi, o si tratta di cambiamenti che portano beneficio soltanto se fatti su componenti di un certo livello? Consideri anche che in futuro le cose potrebbero cambiare, e di sicuro qualche componente, se non tutti, potrebbero venire sostituiti, ma non prima di qualche anno.
La ringrazio per l'attenzione dedicatami e mi scuso per la lunghezza della mia lettera.
Cordiali saluti,
Alessandro - E-mail: ale.zull (at) libero.it

LC
Caro Alessandro,
se l'impianto è decisamente entry-level non è detto che non si possa tentare di spremere fino all'ultima goccia di performance possibile. Tra l'altro alcune cose che puoi costruirti a costo quasi zero te le ritroveresti pronte in caso di upgrade futuro, come ad esempio il tavolino FleXy, qualche cavo di potenza e di segnale etc.
Ora, una cosa deve però essere chiara: se riuscissi a costruire questi accessori con spesa veramente minima, magari con materiale riciclato, ti direi di farlo senza porti troppi problemi. Forse non riuscirai a sentire chissà quali effetti ma, comunque, inizieresti a giocare un po', giusto per tenere viva la passione. Arriveranno tempi migliori. Se, al contrario, già per costruirti questi accessori dovessi affrontare una spesa vicina ai 100-150 € il mio consiglio sarebbe quello di lasciar perdere e puntare invece ad un upgrade dei componenti, in primis i diffusori.
Con 100/150 € inizi ad acquistare, anche e soprattutto nell'usato, delle cose abbastanza interessanti. Persino nel nuovo si inizia a trovare delle cose decenti in quell'ordine di spesa. Sotto i 150 €, ad esempio, ti porti a casa delle Wharfedale Diamond 9.0 o delle Indiana Line HC204. E' vero, sono piccole ed hanno dei woofer da 10 cm però potrebbero essere un discreto punto di partenza. Allo stesso modo, per meno di 200 € porti a casa, nuovo, un giradischi ProJect RPM1 dotato già di testina Ortofon. Infine, con una cifra vicina ai 150 € puoi facilmente migliorare l'amplificatore. Siccome ti serve un ingresso phono potresti dare un'occhiata ai NAD, gli Arcam ed i Rotel di qualche anno fa (vedi su Ebay.it o su subito.it, ci sono molte occasioni interessanti).
Ora dunque sta a te decidere che cosa fare. Se la spesa per gli accessori DIY fosse bassa, ma veramente molto bassa, procedi pure, altrimenti attendi tempi migliori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Novellino in cerca d'aiuto
Egregio Direttore,
Circa 10 anni fa, all'età di 20 anni, mi sono recato in un piccolo negozio di radio tv e chiedendo di voler acquistare un impianto stereo, il sig. titolare mi prese in buona e disse che purtroppo, data la sua età di circa 80 anni ed essendo in prossimità di chiusura, non aveva nulla di nuovo e tecnologico da offrirmi, ma che aveva qualcosa di particolare da vendermi e che non me ne sarei mai pentito.
Tirò fuori dal suo magazzino interrato due diffusori acustici marca MICRO-ACOUSTICS modello FRM2 con triplo tweeter Peerless (anno di produzione 1974), un amplificatore marca NAD model 60 ed un lettore cd marca TECHNICS PG390, tutto ancora negli imballi originali mai aperti. Pagai il tutto 500 mila lire.
Ho ancora questo impianto e devo dire che ascoltando molta musica classica, rock e jazz il vecchietto aveva proprio ragione, come cavi di segnale e potenza uso Monster Cable e la stanza misura circa 4x3,5m. Col pensiero di migliorare il mio impianto, ho acquistato un amplificatore Harman/Kardon hk970, due diffusori Kef iQ5 e lettore cd nad C521, ma dopo varie prove e combinazioni possibili, il risultato è stato quello di aver buttato via dei soldi perchè a parte il lettore Nad, integrato al posto del Technics, il resto non si avvicina nemmeno alla gentilezza dell'impianto più vecchio. Ora, con un budget limitato a circa 1500€, e volendo acquistare anche un giradischi cosa consiglia di acquistare per rimodernare il tutto senza rimanere nuovamente deluso? Grazie e complimenti per la passione con cui svolge il suo lavoro. Ro - E-mail: robbuh (at) hotmail.it

LC
Caro Ro (???),
devi stare attento a non confondere gentilezza con distorsione e mancanza di dettaglio, è un errore abbastanza comune. La Musica non deve per forza essere gentile: spesso non lo è per ragioni artistiche (prova a far suonare gentili i RATM o i Prodigy e poi ti vengono a trovare a casa...) ed altre non lo è perché così non è stata incisa nel disco. Spesso anche della Musica artisticamente mansueta viene trasformata in sede di registrazione fino a farla suonare aggressiva ed irritante.
Scopo dell'impianto HiFi non è quello di ingentilire tutto, semmai di rendere senza trasformazioni tutto ciò che c'è registrato sul disco.
Faccio questa premessa perché non credo che il nuovo impianto possa suonare oggettivamente peggio del vecchio. Forse a te non piace, e questa sarebbe di per sè una buona ragione, ma non è detto che sia per forza di cose quella vecchia la strada più corretta. Probabilmente tu cerchi un suono più morbido e rotondo (quello, ad esempio, del NAD 60) e questo suono CERTAMENTE non è possibile ottenerlo dall'HK970 che ha tutt'altra impostazione. Il mio consiglio è pertanto quello di cercare qualche NAD usato, ma recente, da abbinare al lettore CD NAD. L'impronta sonora è la stessa e potrebbe esserti gradita.
Per i diffusori, mi pare molto strano che tu li trovi così poco coinvolgenti, l'impostazione sonora KEF è di fatto abbastanza tranquilla e piacevole, mai affaticante. Sei sicuro di averli ascoltati per un tempo sufficiente a completare il rodaggio (almeno 50 ore?). Non mi è chiaro perché vorresti aggiungere un giradischi e se nei 1500 € stanziati occorra considerare quest'ultimo più un nuovo amplificatore e dei nuovi diffusori. Immagino di sì, ed allora ti direi di guardare qualche modello ProJect (ce ne sono un'infinità, tutti dall'ottimo rapporto qualità/prezzo) e per i diffusori prova a sentire qualcosa di Chario, magari. Però ASCOLTA prima di acquistare, almeno stavolta!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quali diffusori con elettroniche Naim?
Ciao Lucio ti ringrazio per i consigli che mi hai fornito tramite e-mail. Voglio chiederti una cosa: ho acquistato giorni fa il lettore CD della Naim modello CD5I-2 che ho collegato con l'amplificatore integrato sempre della Naim modello 5I-2. Entrambi sono collegati con cavo di segnale lungo un metro della Groneberg modello 4 Reference con connettori RCA Bullet Plug. Il suono è migliorato notevolmente.
Voglio solo riferirti che tipo di diffusori posso abbinare ai due apparecchi Naim, io ho una stanza di circa 15 mq calpestabili ed attualmente ho una coppia di diffusori a due vie bass-reflex RCL the small, 84 db di sensibilità, che non suonano male ma il basso rimane ridotto considerando l'ampiezza del woofer e sembra quando alzo il volume che il woofer voglia uscire dal cabinet della cassa.
I diffusori sono collegati con l'amplificatore con cavi di potenza lunghi 2,5 metri fatti da un installatore di impianti per autovetture. Io sarei orientato considerando lo spazio disponibile ridotto 15 mq sempre con altro diffusore a due vie della Sonus Faber modello Cremona, ma il prezzo è notevolmente elevato ed in alternativa con le Dulcet modello Reference 3A, ma non sono riuscito sul loro sito a trovare un rivenditore in Italia per tale tipo di diffusore, che consiglio mi puoi fornire in merito.
Accetterei considerando la tua personale esperienza nel campo anche ad un altro tipo di diffusore magare più economico che ben si adatterebbe ai due Naim. Inoltre un altro problema: come posso eliminare il ronzio che qualche volta si verifica nei diffusori quando ascolto la musica da più ore, è forse un problema di allineamento troppo vicinanza dei diffusori con l'amplificatore o con la rete elettrica o con le pareti della stanza. Io tengo i diffusori a una distanza di circa 60 cm dalle pareti di fondo e a circa 50 cm da quelle laterali. Inoltre è vero che bisogna tenere sempre acceso 24 ore su 24 l'amplificatore Naim come mi hanno riferito per far migliorare il suono, mi sembra alquanto strano.
Ciao saluti,
Marco - E-mail: mark65mm (at) virgilio.it

LC
Caro Marco,
inizio a risponderti dal fondo della tua lettera. Sì, Naim consiglia di tenere i propri apparecchi sempre accesi per una migliore performance sonora e per non stressare troppo i circuiti con continue accensioni. Tutto questo ha un senso e va bene a patto che tu ascolti l'impianto tutti i giorni, per poco tempo. Altrimenti ti consiglierei di risparmiare sulla bolletta ed accendere l'impianto solo quando devi ascoltare veramente. Credo tu possa tollerare 15 o 30 minuti di suono non perfetto al 100% (ammesso che riesca a sentire la differenza). Diciamo che in un ascolto di 2 ore, 30 minuti di riscaldamento ci possono stare tranquillamente. Anche il mio impianto suona meglio dopo un po' che è acceso, ma quando non lo ascolto non solo lo tengo spento ma tolgo l'alimentazione ai pannelli delle linee elettriche che vanno all'impianto.
Per quanto riguarda la scelta dei diffusori ti consiglierei di limitarti soltanto a quelli che puoi effettivamente ascoltare. Non so dove potresti sentire le Dulcet qui in Italia, forse è il caso di soprassedere. Bene le Sonus Faber (se le hai ascoltate a lungo) ma anche Aliante, Diapason e Chario, pensando a dei bookshelf di medie dimensioni. In 15 mq io ci metterei comunque dei diffusori da pavimento, risparmieresti sugli stand ed avresti allo stesso tempo una gamma bassa migliore.
La prima cosa che mi viene in mente è che potresti cercare dei diffusori Naim: nell'usato partendo dalle Intro e le Credo per finire con le Allae. Vedi se ti riesce di sentirle. In alternativa valuterei anche una coppia di Thiel CS 1.5 o 1.6 usate che con Naim si sposano abbastanza bene. La distanza dalla parete posteriore e da quelle laterali non è poi tanta malvagia, secondo me una coppia di diffusori da pavimento potrebbe essere inserita senza problemi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori senza bassi
Egregio Direttore,
Seguo la Sua rivista online da oramai dici anni e non mi azzardo ad apportare alcun cambiamento al mio impianto prima di un tuo autorevole consiglio.

Mansarda. Ma identici problemi con soffitti orizzontali. 35 metri quadrati circa.
In particolare i diffusori sono 2 torri con un tweeter in alluminio e 2 "woofer" (tra virgolette, viste le esigue dimensioni) del diametro di 16 cm, il solo cono è circa 12 cm... Un modello particolare di Kanton Karat, senza quel woofer laterale da 25 cm... ora fuori produzione.
Dedico questo impianto prevalentemente all'ascolto del rock progressivo, ma nei passaggi musicali più impegnativi, cioè quando sono presenti molti strumenti, noto un'arretramento della gamma medio-bassa, non sento mai i singoli colpi che il bassista infligge alle corde, basso che appare poco presente, poco nitido e preciso, per non parlare della cassa della batteria che quasi scompare. E' singolare, durante un brano musicale, seguire il basso elettrico che appare e scompare a seconda che le note siano meno o più gravi...
I bassi più profondi invece si avvertono, sotto forma di ombre, forse ad opera del condotto bass reflex posteriore, anche se piuttosto spanciati e slegati, poco controllati, poco nitidi e precisi, per non parlare della cassa della batteria che quasi scompare.
La cosa migliora invece nei passaggi musicali più semplici, composti da pochi strumenti, per esempio basso e batteria, dove sembrano conservare il proprio corpo.
A fronte di questo disastro, la gamma media e alta è sempre presente, non affatica ed è delicata.
Ho provato sostituendo i cavi di potenza normali con cavi di rete intrecciati, senza osservare miglioramenti. Ho ottenuto qualche insufficiente miglioramento agendo sui controlli di tono e "schiacciando" i diffusori contro la parete posteriore, ottenendo un vantaggio sul fuoco dei bassi a discapito dell' ariosità.
Perciò, prima di mettermi a cercare altri diffusori, e con il sospetto latente che la potenza dell'ormai decennale NAD (50 watt) non sia sufficiente, volevo chiederle un consiglio su qualche marca (Audes?) e caratteristiche di diffusori da pavimento sui 2000/2500 euro, equilibrati e lineari, per esempio, credo che più il diffusore sia largo, più è capace di ospitare woofer generosi, oppure con bass reflex anteriore.
Distinti saluti,
Michele - E-mail: mi.bas (at) libero.it

LC
Caro Michele,
secondo me è un problema di ambiente! Procurati (o realizza da te, ad esempio
qui oppure qui) un CD che contenga toni test per le basse frequenze (qualunque installatore car audio ne ha almeno uno) e, se ti riesce, fatti prestare un fonometro, non importa che sia particolarmente sofisticato. Secondo me troverai dei buchi di risposta in gamma bassa dell'ordine di 10 dB o forse più, buchi causati dall'acustica della stanza e non certo dai diffusori, che non possono essere considerati responsabili di un comportamento così poco lineare. Acquistando diffusori con una gamma bassa più presente finiresti per accrescere il problema: avresti bassi onnipresenti nella porzione più bassa mentre i medio-bassi - realisticamente - resterebbero tristemente invariati.
Non hai un amico che ti possa prestare qualcosa, così giusto per convincerti che il problema NON è il diffusore ma l'ambiente? Parli di una mansarda da 35 mq ma non descrivi né la posizione reciproca di diffusori e punto d'ascolto né l'arredamento. Se la stanza è vuota, ad esempio, mi aspetterei qualunque genere di problema acustico, dalla gamma bassa bizzarra ad una gamma medio-alta fastidiosa, tanto per citare due problemi abbastanza diffusi.
Sono sicuro che i tuoi diffusori possano riprodurre una gamma bassa e medio-bassa convincenti, in fondo quattro woofer da 16 cm spostano tantissima aria! Non credo che il colpevole possa essere l'amplificatore, a meno che non lo utilizzi alle soglie del clipping, dove evidentemente non è che si possa pretendere che funzioni in maniera perfettamente lineare...
Utilizzi tutta la potenza a disposizione oppure no? Il fatto che a basso volume tutti sembri tornare al posto giusto può essere sintomo di due problemi:

  1. La stanza inizia a creare problemi a volumi medio-alti (accade sovente)
  2. L'amplificatore è sempre tirato per il collo, quando gli si chiede qualcosa di meno riprende a funzionare nel range di linearità.
Controlla e verifica queste ipotesi e poi, magari, sentiamoci di nuovo. Per ora non ti consiglio di sostituire i diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

T-Amp e B&W
Gent.mo Direttore,
sono un trentanovenne di Roma, professore di scienze e appassionato di musica. Adoro il rock progressive dagli anni 70 fino ad oggi (sono web master e redattore della fanzine
Paperlate) ma i miei ascolti spaziano tantissimo. Le elenco un po' di artisti a caso tanto per darLe un'idea: metallica, led zeppelin, eagles, dire straits, eric clapton, pat metheny, david sylvian, radiohead, paolo conte, fabrizio de andrè, vinicio capossela, la crus e mille altri. Per lungo tempo ho prestato più attenzione all'aspetto artistico di quanto ascoltavo senza curarmi di come veniva riprodotto. Per questo motivo mi sono sempre accontentato del mio impianto stereo, risalente all'inizio degli anni '90 e così composto:

Ultimamente un crescente senso di insoddisfazione per ciò che giungeva alle mie orecchie mi ha fatto girare per vari negozi di Hi Fi ma quanto propostomi per realizzare un buon upgrade (ad esempio ampli e lettore CD Audio Analogue) non si confaceva con il mio budget. Alcuni mesi fa ho sentito parlare in radio del T-amp e leggendo la sua interessantissima recensione (prima, ahimè, non conoscevo il sito!) ho deciso di comprarlo (il modello II, quello di forma "normale", con alimentatore e uscita cuffia, per intenderci). Collegato alle mie casse e al mio lettore CD, inserito in un ambiente di piccole dimensioni, devo dire che mi ha sbalordito per la nitidezza e ricchezza del suono facendomi venire voglia di riascoltare decine di dischi per sentire come "suonavano" con il nuovo arrivato (devo dire che le soddisfazioni maggiori però le ho avute più con jazz, musica acustica, cantautori che non con metal o rock duro).
Detto questo Le vorrei sottoporre alcune domande da vero profano.
  1. Che ne dice dell'abbinamento tra il T-amp e le mie B&W? Il tipo che mi ha venduto il T-amp (tipicamente romano) ha detto più o meno testualmente "lo farai schiattà se je metti quelle casse… nun c'ha abbastanza corènte da mandajje". Tenga presente che la sensibilità delle casse è di 91 dB e che il volume dell'ampli lo tengo sempre abbondantemente sotto la metà corsa della manopola (intorno a ore 10).
  2. Che dice del lettore CD? All'epoca mi venne regalato ma presumo fosse un entry level. Con cosa lo potrei sostituire senza spendere una fortuna? Non esiste un equivalente del T-amp nel campo dei lettori CD? :-)
  3. Ho letto da più parti meraviglie del Trends TA 10.1, che Lei stesso, nella sua interessantissima recensione, ritiene superiore al T-amp. Varrebbe la pena secondo Lei rivendere il T-amp e sostituirlo magari con il nuovo TA 10.2?
  4. Ho visto in giro le nuove Indiana Line Musa 505 (a mio gusto esteticamente molto belle). Varrebbe la pensa secondo Lei prenderle in sostituzione delle B&W (attualmente tenute senza stand, appoggiate sul pavimento)?
La ringrazio anticipatamente delle risposte e spero di non essere stato troppo prolisso.
Con grande stima le invio cari saluti,
Paolo - E-mail: jesterhoax1 (at) yahoo.com

LC
Caro Paolo,
se il volume del T-Amp lo tieni abbondantemente lontano da metà corsa è altamente probabile che la potenza ti sia assolutamente sufficiente. La stanza non enorme e la sensibilità dei diffusori fanno probabilmente il resto. Di conseguenza, se a te basta così, non porti problemi inesistenti. Semmai, un passo avanti potresti farlo prendendo il Trends, ma prima di fare questo altro dovrebbe stare in cima alla tua lista di cose da fare per l'impianto.
Il tuo lettore CD, pur non essendo l'entry-level di quella serie (anzi, era il secondo dall'alto, se non ricordo male) è certamente perfettibile. Un T-Amp dei lettori CD? L'Oppo, naturalmente. Trovi molte informazioni su questo sito e in giro per i vari forum, italiani ed internazionali.
Comunque, forse ancor prima di pensare ad una sorgente migliore sarebbe magari il caso di mettere quei poveri diffusori in condizioni di suonare!!! Non credi? Non sono da pavimento ma da supporto, un supporto magari basso, ma da supporto. Sono alte 63 cm, quindi almeno 50-60 cm da terra le devi sollevare! Spariranno forse un po' di bassi (o forse i rimbombi) ma ne guadagnerà moltissimo tutto il resto dello spettro sonoro. Ci sono varie proposte di supporti autocostruiti qui su TNT-Audio, con pochissimi soldi ed un po' di manualità riesci a cavartela. Qualora ciò fosse impossibile e le finanze te lo consentissero, le Indiana Line Musa sarebbero certamente un altro andare comunque. Impedenza e sensibilità OK per il T-Amp ed in più non avresti il problema dei supporti. Riassumendo, questa la cronologia degli interventi: mettere i diffusori attuali in condizioni di suonare bene (ora non lo fanno, credimi), acquistare nuovi diffusori se fosse ancora il caso, acquistare una nuova sorgente ed infine sostituire il T-Amp con altro ampli di tecnologia analoga (Trends o Virtue Audio, più potente, potrebbe tornare utile con l'hard rock).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Carissimo Lucio,
intanto salve e grazie per avermi
risposto, comunque ho 28 anni, dal 2006 (25) al 2009 (28), almeno che la matematica non è un opinione anch'essa. A parte questa breve parentesi, vorrei dirti ancora un po' di cosette. Tanto per iniziare Boston non è un Dio, almeno non il mio o quello che ha dato vita a questo sistema di cose, non mi dà da mangiare, non è la mia famiglia e tanto meno la mia ragazza, quindi se vedi che sto qui a "osannare" questo marchio, è per un altro motivo, quale?
Si avvicina più delle altre marche alla realtà. Potrai dire giustamente che è solo una mia opinione, d'accordo, ma non puoi venirmi a dire che si tratta di assolutismo, perché se io sono caduto (sicuramente) nel comune errore di giudicare buono solo quello che è mio, certamente è pura banalità, magari detta in modo elementare, ma la mia caro direttore è solo una lettera. Quante volte e in quante lettere tu caro Lucio sei caduto nell'assolutismo, questo è buono quell'altro no, questo diffusore va bene per HT, quell' altro per hi fi, fatti il Nad anziché il Marantz...non è così?
Tu ami vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, e hai visto del buono nella mia lettera, cioè che è giusto fare paragoni con i veri strumenti, ascoltare musica reale e non riprodotta da scatolotti, ma non è comunque il consiglio che dai a tutti, tu sei li a consigliare quali ampli, casse e lettore uno si può fare per ascoltare musica, ma tutto in base ai tuoi gusti, il mio era un altro consiglio non proprio per chi ormai ha già speso molti soldi, non credo che ne varrebbe la pena ricominciare da zero, ma per quelli che stanno lì lì per farsi un impianto audio, senza fare guerra con nessuno, senza rancore, anche perché qui avrei guerra persa, qui sei tu che decidi quali lettere mettere in rubrica e quali no, è a te che chiedono sempre consiglio, non a me.
Mi dici di aver dato del sordo agli altri, ma tu come consideri uno che assaggia un bicchiere di aceto e poi afferma di aver bevuto un buon bicchiere di vino! Per me non ha mai bevuto vino. Un'altra cosa, non è assolutamente vero che c'è solo ed esclusivamente Boston, mi piacciono le Klipsch, le trovo abbastanza sincere, le JBL e, se ne devo citare qualcuno europeo la ritrovata Cabasse, è solo che fra queste ultime per lievi sfumature ho scelto Boston, trovo in loro maggior equilibrio tra gamma bassa, media e alta rispetto alle altre, ma se un giorno dovrei trovar un altro marchio, addio Boston si passa ad altro, capisci?
Un'ultima cosa che riguarda la mia esperienza, non ho iniziato a 25 anni a sentire musica precisiamo, ho solo detto che da quell'età in poi ho cominciato a spendere soldi per uno stereo con più qualità, sin da quando avevo 16 o 17 anni cominciai a sentire la musica con le mie prime casse per pc, le Trust satell. + sub e via via crescendo. Oggi dopo tanti ascolti, paragoni e acquisti, non sto qui a considerarmi il leader degli audiofili, ma un semplice ascoltatore chiamato appunto audiofilo che non è caduto nel tranello della falsa pubblicità, tutto qua, ho voluto sbatterci la testa vicino per capire come e quando un impianto si avvicina il più possibile alla realtà, ovviamente sempre in base al budget disponibile. Detto questo spero di essere stato un po più esplicito e meno offensivo.
Bellissima canzone comunque quella dei Depeche Mode, si vede che l' avrai ascoltata tante volte per conoscerla così bene.
Distinti saluti.
Amedeo - E-mail: amedeomazzei (at) yahoo.it

LC
Caro Amedeo,
per quanto riguarda l'età ho scelto volutamente il range superiore (potevi aver già compiuto 29) proprio per evidenziare il fatto che, comunque, anche 29 o 30 o 40 sono sempre troppo pochi per avere certezze così incrollabili. Prendo atto che sono appena 28 giusti giusti, è persino peggio!
Non mi piaceva il tono della tua lettera precedente, mi piace ancor meno questo, se posso dire. In sintesi, beccato con le dita nella marmellata, non fai altro che accusare gli altri della tua stessa marachella, proprio come farebbe un bambino piccolo. Ebbene, se un'accusa credo non mi possa essere mossa - anzi spesso sono accusato del contrario - è proprio quella di essere assolutista nei miei giudizi. Cerco sempre di dire che il gusto personale conta più di quello dell'esperto di turno, di fidarsi solo delle proprie orecchie e, in genere, di stare alla larga da chi formula giudizi tranciati con l'accetta (persone come te, ad esempio). Mi accusano di relativismo eccessivo, infatti, non certo di assolutismo. E mai mi son permesso di esprimermi nei modi che hai usato tu parlando di prodotti che, per un motivo o per l'altro, non mi convincono. Prova ne sia il fatto che, pur non amando particolarmente il suono delle nuove generazioni di B&W, spesso mi capita di consigliarle a chi credo possano piacere, per gusti musicali, preferenze d'ascolto o migliore sinergia con l'ambiente ed il resto dell'impianto.
Se hai acquistato il tuo primo impianto serio a 25 anni ed a 28 hai già capito TUTTO...forse non è neppure la Personal Jesus della settimana scorsa la canzone più adatta. Forse questa calza meglio. Tra 15 o 20 anni, se saremo ancora appassionati di HiFi, proviamo a sentirci, rileggiamo quel che hai scritto e facciamoci una grassa risata sopra. Basta essere abbastanza maturi da ammettere i propri errori.
Infine, ti pregherei di chiuderla qui, hai fatto il tuo show personale, ma non riuscirai a trascinarmi in una rissa telematica, ho modi migliori per spendere il mio tempo.
Ti consiglio invece di aprire una tua pagina personale monomandataria: saresti in ottima compagnia, tra chi consiglia solo Accuphase e MIT, chi si inchina al Dio Grundig e così via con tutto il ridicolo baraccone di esperti di recente formazione che hanno visto la Luce e vogliono farla vedere anche agli altri (o, magari, solo abbagliarli). Diciamo che la missione apostolica - caratteristica indispensabile - mi pare non ti faccia difetto.

Io sono come un dio
E potrei rapirvi il cuore per un attimo
Io non ho mai incontrato Dio
Ma conosco un'altra verità
Trallallerollà
Io sono come Dio e gli uomini li rifarei come ora
Occhi per non vedere, bocche per non parlare
Meglio così
Trallallerolà, Trallallerlerollà
L'energia corre via,
L'energia si trasformerà
L'energia corre via,
L'energia si trasformerà
L'energia corre via,
L'energia si trasformerà
Io pazzo come... come Dio
Vi farei morire di paura
Promettendo l'inferno o la pietà
Promettendo l'inferno o la pietà
Io sono come Dio e gli uomini li rifarei come ora.
Trallallerolà, Trallallerlerollà
Energia corri via
L'energia si trasformerà
L'energia corre via,
L'energia si trasformerà
L'energia corre via,
L'energia si trasformerà
L'energia corre via,
L'energia si trasformerà
[Litfiba - Come un Dio, dall'album 17RE]
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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