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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Editoriale di Gennaio - I
  2. Editoriale di Gennaio - II
  3. Pedalare in bicicletta
  4. Pre analogico e digitale
  5. Nuovi piaceri
  6. Re: Scythe SDA-1100 contro Puccini SE
  7. Autocostruzione estrema
  8. Poca immagine
  9. Primo impianto
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Editoriale di Gennaio - I

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino". E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela". Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le anfore"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto".

Abbiamo bisogno di fare qualcosa per noi. Questo mi sembra di capire in queste ore. Naturalmente c'è bisogno di tutto e di tutti in quelle povere terre. Ma dire tutto è come dire niente. Dire tutti è come dire nessuno. Perchè la questione è che più di tanto non possiamo fare. In queste ore non l'abbiamo fatto. Non ce l'abbiamo fatta. Non fraintendetemi, non sono a caccia di responsabilità, non ho certo voglia di giocare a puntare il dito contro qualcosa o qualcuno, non sto dando sfogo alla rabbia: prendo atto di qualcosa che mi mette in crisi tanto quanto il terremoto: a volte non ce la facciamo a salvare. Salvare, soccorrere, sono gesti di grande carità ma simbolicamente sono la piccola rivincita, quella di una battaglia lontano dal quel fronte dove abbiamo perso tutto, quella che ci permette di non crollare sotto il peso dell'invevitabile, del catastrofico, del dramma radicale.
Una persona estratta, un frammento di storia recuperato, una tenda innalzata...
Purtroppo qui stiamo sperimentando a grandi proporzioni la nostra debolezza umana. Anche se arrivano i Marines, ormai per qualcuno è già tardi. C'è un irreparabile che non sta solo in coloro che purtroppo sono già morti. Pensiamo: succede qualcosa di brutto, di inevitabile; ecco! Ora dobbiamo fare subito qualcosa, e lo facciamo e conteniamo i danni. Non sopportiamo il peso continuo della debolezza, del non senso, del dolore. Ed è normale. Ma non è sempre vero. Non è sempre possibile. A volte il dramma non si ferma, il mal di testa non passa, i "nostri" arrivano tardi.
Si può e si deve piangere. Quasi ci si sente in imbarazzo a farlo, non ci si sente autorizzati perchè ad altri è dato il diritto di farlo. Ma invece ci vuole. Occorrono cose e parole anche per noi. Noi non siamo solo spettatori. Siamo fratelli. Dobbiamo piangere. Piangere e pregare, guardando al Maestro che ci indica, fra i drammi del suo tempo come dei nostri, la condizione della fraternità vera festa del mondo.
Ci vuol pudore a usare oggi la parola festa. Non fosse la strana coincidenza della lettura propostaci non se ne farebbe niente. Dobbiamo pregare. Non chiediamoci a cosa serve. Non serve più niente di quello che possiamo dare noi: chè son sicuro che tutti daremo il possibile del necessario. Preghiamo perché è importante per noi. Perché ci aiuta a collocare spiritualmente (emotivamente, fisicamente, interiormente) questi fatti. Perchè questi fatti, come ogni fatto, ci cambia la vita. Comunque. C'è bisogno di preghiere e di silenzio. Che so, forse anche di un digiuno.
Non sono molto incline a pratiche ascetiche. Sono figlio del mio tempo tecnocratico e razionalista. Ma ho sentito per un attimo, mentre cenavo, che altri non l'avrebbero fatto o l'avrebbero fatto ma con altri stati d'animo. Il cibo mi suonava stonato. Basta. Troppe parole.
Da don Luciano Manenti, dell'oratorio di Monterosso a Bergamo, appassionato di musica, elettronica e lettore della sua rivista.
Don Ciano - E-mail: donciano (at) davide.it

LC
Caro Don Ciano,
chiedo scusa per il tu che è prassi consolidata di TNT-Audio, utilizzo il lei solo per mantenere le distanze ed in questo caso sarebbe assolutamente fuori luogo. E siamo forse anche lontani dai temi usuali di questa Rubrica ma, tra le tante mail di supporto e di riflessione che ho ricevuto dopo l'
editoriale di Gennaio della settimana scorsa, ho ritenuto questa una delle più significative e certamente quella più insolita, assolutamente meritevole di essere pubblicata.
Concordo con te sul fatto che non si possa salvare tutti, non credo sia giusto anche solo pensare di avere noi una tale responsabilità. E' giusto, secondo me, fare comunque qualcosa, ben consapevoli di essere goccia nel mare. Anche il solo fermarsi un attimo a riflettere è utile, anche solo per noi stessi, per tarare e dare il giusto peso a quelli che egoisticamente chiamiamo problemi. Ho sempre sorriso davanti alle esagerazioni tipiche dell'audiofilo insoddisfatto "Non dormo la notte per questo problema..." o "La scelta dei cavi mi sta facendo impazzire..." ed altre amenità simili. Ogni tanto occorre fare un reset, guardarsi intorno e rendersi conto che anche il semplice fatto di avere un impianto HiFi di cui preoccuparsi è una fortuna non da poco. E non c'è neppure bisogno del terremoto di Haiti per fare questo, basterebbe anche solo guardare alle miserie di casa nostra, ai cancelli delle fabbriche che chiudono ed alla vita precaria di un numero sempre crescente di persone.
Grazie per lo spunto di riflessione,
Lucio Cadeddu

Editoriale di Gennaio - II
Due parole solo per dirti grazie per il link di
Yele Haiti. Ho fatto una donazione e mi sembra un progetto molto serio. Peraltro, condivido pienamente l'idea che ci sia una sorta di ostentazione mediatica del dolore che va oltre il sopportabile.
Il nostro è un hobby, un modo per passare in modo piacevole il nostro tempo libero. Lo è come leggere un libro o andare al cinema. Io credo che di fronte al dramma di un popolo la strada giusta non sia smettere di leggere o smettere di cercare il modo migliore di ascoltare musica. La cosa migliore è fare quello che hai fatto tu, qualcosa di concreto che ci dia la possibilità di allungare una mano. E se hai potuto farlo, e in modo importante, è proprio grazie al tuo hobby, al tuo sito con il quale raggiungi molte persone. Rimane lo stato d'animo, che a volte ci fa spegnere la musica.
Siamo umani, per fortuna!
Grazie di cuore,
Alessandro - E-mail: afabbrimail (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
grazie anche a te per le belle riflessioni. Sono contento che grazie all'HiFi questo messaggio possa raggiungere tante persone e son ancora più contento di vedere quanti animi sensibili alberghino nei duri cuori degli audiofili :-)
Approfitto di questa tua per integrare le informazioni fornite nell'editoriale di Gennaio con un'iniziativa, della quale ho avuto notizia giusto qualche giorno fa. Si tratta di una lotteria di beneficienza di prodotti HiFi, organizzata da Twisted Pear Audio, un'attività commerciale (low-profit) di realizzazione e commercializzazione di progetti e kit per l'autocostruzione HiFi. La lotteria prevede(va) un costo di 10$ a biglietto, che dà diritto all'estrazione di un certo numero di premi interessanti: un pre digitale in kit, due dac ed un ampli per cuffie. I fondi raccolti vanno all'associazione Medici senza Frontiere, per interventi a favore della popolazione haitiana. Mi sembra una bella iniziativa e, in poco tempo, sono stati raccolti più di 7000$. La solita goccia nel mare, se volete, ma si tratta comunque di qualcosa maggiore di zero. Si spendono decine di euro in stupidissimi gratta e vinci o altri concorsi a premi...per una volta fa piacere vedere una lotteria dove, comunque vada, si vince sempre. E non solo beni materiali, ma la consapevolezza di aver dato una piccola mano d'aiuto dove serve.
Mi rendo conto che l'estrazione avverrà il 20 Gennaio, cioè PRIMA che questa pagina sarà online, per questa ragione invierò un invito analogo su entrambi i nostri forum di discussione, quello internazionale e quello nazionale e, in tempo reale, ho già provveduto ad aggiornare entrambi gli editoriali (quello italiano e quello inglese).
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Pedalare in bicicletta
Egregio Direttore, le scrivo dopo molti tentannamenti e molti dubbi sull'oppurtunità o meno di inviarle questa e-mail, cerco di spiegarmi: ho più di 50 anni e la musica in pratica mi ha accompagnato da quando adolescente studiavo ascoltando la radio (Per voi giovani, uno dei primi programmi e via di seguito..) e tutt' oggi in casa la radio è spesso accesa.
Proprio grazie alla radio ho conosciuto il vostro sito. Infatti, ascoltando RadioRock a Roma, ho sentito parlare di voi e per curiosità sono andato a visitarlo.
Così facendo, di punto in bianco mi sono ritrovato ad andare in bicicletta sul circuito di Monza mentre intorno correvano le auto di F1. Per restare nella metafora spiego qual'è la mia bicicletta:

Questo impianto l'ho assemblato nel corso di un paio d'anni circa trent'anni fa (salvo ovviamente il lettore CD) e debbo dire lo ritengo abbastanza soddisfacente per le mie esigenze; ascolto rock, progressive, jazz, cantautori in parole povere di tutto. Questo non vuol dire certo che non sapessi che ci fosse di meglio ma visitare il vostro sito è stata un'esperienza che mi ha lasciato spiazzato; di tutti i nomi di marche che ho letto ne conosco sì e no due o tre per non parlare degli argomenti trattati e di tutto il resto.
Da ciò i dubbi iniziali nello scriverle io vorrei cambiare il lettore CD, che è quello che mi sta dando più problemi, ma vale la pena cambiarlo spendendo 300 - 400 euro o è meglio spendere qualcosa in più per sostituire l'amplificatore? Ripeto, questo impianto per le mie esigenze è più che sufficiente ma quello che le chiedo è se si può migliorare investendo 400 o 500 euro oppure continuare a mantenerlo efficiente facendo la dovuta manutenzione cosa che d'altronde faccio regolarmente.
Le sarei grato se potesse indicarmi qualche modello di lettore CD o amplificatore idonei all'impianto e al budget di spesa indicato.
In ogni caso La ringrazio per il tempo e la pazienza spesi per leggere questa mia e-mail.
Un saluto,
Mario - E-mail: loredana.sgrulletti (at) fastwebnet.it

LC
Caro Mario,
non devi lasciarti spaventare per così poco. In trent'anni cambiano tante cose, marchi d'oro di una volta non esistono quasi più, altri sono nati e si son presi la scena. E' tutto normale. Anche il modo stesso di pensare e giudicare un impianto HiFi è cambiato spesso, in questi decenni.
Il tuo impianto non è, tra l'altro, malvagio, anzi i diffusori sono molto interessanti. L'equalizzatore, ove possibile, lo eliminerei (fa più danni che altro) e sostituirei - possibilmente - ampli e CD. L'amplificatore lo puoi vendere come pezzo vintage, secondo me qualcuno ammalato di bellezze Seventies disposto a sborsare un centinaio di euro lo trovi di sicuro (vedi Ebay). Con 400-500 €, anche senza la vendita del tuo attuale amplificatore, puoi puntare comunque a qualcosa di meglio. Poiché hai necessità di più ingressi e di un buon phono, io propenderei verso un Rotel RA04 (meno di 350 €, nuovo) ed un lettore CD che potrebbe essere scelto tra Yamaha CDX 397 o Denon DCD510 AE, entrambi intorno ai 200 €, nuovi. In alternativa il multilettore Oppo DV981 HD che ormai si trova per meno di 160 €.
Il salto qualitativo rispetto alla situazione attuale sarà quantico, farai fatica a riconoscere i tuoi diffusori, temo. Ovviamente, grandi miglioramenti a costo zero possono essere fatti posizionando i diffusori in maniera corretta (vedi
FAQ di TNT-Audio) o cablando il tutto con qualcosa di meglio dei cavi stock: pochi euro, una forbice, una pinza, un po' di pazienza e te li costruisci in casa con ottimi risultati, ad esempio seguendo le ricette qui su TNT-Audio.
Infine mi fa piacere che abbia scoperto TNT-Audio grazie alle nostre dirette su RadioRock. A breve seguiranno altre puntate!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre analogico e digitale
Gentile Direttore,
ultimamente ho fatto delle variazioni al mio impianto che era così composto:

Da qualche tempo sentivo il pre manifestare un suono non soddisfacente, opaco e chiuso, soprattutto con il Denon, collegato ad un ingresso non "Direct" (solo per CD e Phono).
Ho quindi venduto la coppia Luxman (purtroppo anche il finale, come vedremo in seguito). A questo punto è iniziato il valzer delle amplificazioni, avendo la possibilità del prestito di un Sunfire Ultimate Receiver (mi sembra di vederla rabbrividire!) l'ho provato (del resto gode di buona reputazione "sonica", o no?), anche perchè pensavo che, visto l'utilizzo stereofonico, la potenza potesse essere sufficiente, bene, ho capito cosa volesse dire avere a disposizione i 400 WRMS su 4 Ohm dell'M03; volume almeno a 3/4 per avere un "impatto" sufficiente in un ambiente di circa 14 MQ e temperatura dello chassis veramente elevata (alla faccia della tecnologia dei finali Carver), quando l'M03, anche nelle giornate più calde, neanche si stiepidiva.
Ho trovato quindi una coppia Quad 66-606 e la situazione lato finale è migliorata, scalda ugualmente ma senza esagerare, mentre il pre si è rivelato inadeguato a gestire soprattutto il CD, anche perchè ho scoperto che la "chiusura" del C03 mi nascondeva l'eccessiva esuberanza e durezza in gamma alta del CD (evidentemente il frugale ascolto in negozio prima dell'acquisto è stato insufficiente per un giudizio, per i miei gusti, corretto).
Ho colto quindi l'occasione per un salto tecnologico e sono passato alla musica liquida anche se non ad alta risoluzione, mediaplayer con Hard Disk e relativo lavoro di riversamento di circa 1000 titoli in formato WAV, a questo punto, caro Lucio, come pensa si potesse sentire il mediaplayer collegato in analogico al 66? Meglio non parlarne.
A costo zero ora ho un Onkyo TX-SR806 (ci risiamo con l'HT!) utilizzato come pre e collegato al 606, con mediaplayer e Denon connessi in digitale e, devo dire, sono abbastanza soddisfatto dei risultati, il dato più "oggettivo" che posso rilevare sono le ore (quando posso) che passo senza accorgermene ascoltando la musica, anche perchè la possibilità di avere tutta la mia discoteca in punta di dito è strepitosa!!
Naturalmente c'è il problema dell'ingresso MM dell'Onkyo, assolutamente inadeguato alla Sumiko, in primis per la sensibilità, quindi penserei innanzitutto ad una nuova testina MM, per poi utilizzare un pre MM da interporre e collegare ad un ingresso ad alto livello dell'Onkyo o, e veniamo al punto, sostituire l'Onkyo con un pre linea con ingressi digitali dal costo, possibilmente, non superiore a 1000 euro.
Ci sarebbe anche la possibilità di collegare il mediaplayer ad un dac e, visto che il mediaplayer stesso permette di variare il volume dell'uscita digitale, connettere il dac direttamente al 606 sdoppiandone l'ingresso (per collegare anche il pre, a questo punto, solo analogico), ma temo che il livello di uscita del dac non sia sufficiente.
Lei cosa mi consiglia? Un' ultima cosa, mi hanno detto che il 606 male si accoppia con pre di altre marche a causa della sua sensibilità/impedenza di ingresso, cosa ne pensa?
PS: ha visto che sono un felice possessore di Magneplanar, ma non voglio rispondere alla sua provocazione (ho capito benissimo cosa intende), non credo le sparerò e nemmeno la colpirò con un corpo contundente (a proposito, scusi la mia ignoranza romana, quale è il più importante monumento di Cagliari? Sa... tanto per sapere... dovessi capitare li... ;-); Del resto la sua rubrica è talmente interessante... e divertente!, veramente spassoso l'affair Cocaine e Nero, grande!!
Cordiali saluti e auguri di buone feste a lei e famiglia.
Valter - E-mail: valcola (at) libero.it

LC
Caro Valter,
dai tuoi auguri di Buone Feste si evince che con grande fatica sto cercando di recuperare il pregresso, maturato quasi tutto a ridosso della nostra pausa natalizia! Con un po' di pazienza dovrei riuscire nel titanico sforzo di eliminare tutte le...giacenze. Mi pare che il tuo impianto ne abbia viste di cose, nella sua esistenza, un mix di stereo 2 canali e HT, musica liquida ed analogica...insomma davvero un bel minestrone. Cerco di fare un po' di ordine. Tanto per cominciare ti serve un amplificatore, possibilmente integrato, di discreta potenza e versatilità. Poiché su apparecchi di questo tipo l'ingresso phono è una chimera (ancora) ti propongo di acquistare un bel pre phono separato, di buona qualità, che sappia gestire sia testine MM che MC. Penso ai pre di Lehmann Audio - Black Cube in varie salse, a partire dell'economico ma ottimo Statement - considerando anche le validissime alternative di casa Clearaudio. In questo modo almeno il vinile è sistemato una volta per tutte.
Per la musica liquida ti serve un DAC da collegare ad un ingresso linea del futuro amplificatore. C'è l'imbarazzo della scelta ma non abbandonerei del tutto l'idea di prendere un modello che oltre all'ingresso coassiale o ottico possieda anche quello USB, non si sa mai. Trovi vari modelli recensiti qui su TNT-Audio.
Infine l'amplificatore integrato: ovviamente sto pensando ad apparecchi di un certo impegno e potenza, a partire dal Roksan Kandy (110 watt/canale, 1300 €) o Caspian (1900 €), NuForce IA7 (100 watt/canale, circa 1800 €), Naim Nait XS (60 watt/canale, circa 2000 €), Primare I30 (100 watt/canale, circa 2000 €), NAD M3 (180 watt/canale, circa 3000 €). A mio parere, con uno qualunque di questi amplificatori fai un passo avanti sostanziale rispetto alla coppia ibrida attualmente in tuo possesso e meglio di qualunque altra soluzione pasticciata, con ingressi sdoppiati, mediaplayer che regolano l'uscita digitale etc. La semplicità paga sempre. Vendi tutto il resto (la coppia Quad, l'Onkyo...) e recupera la cifra per finanziare questo sostanzioso upgrade. Cerca magari anche nell'usato perché qualcosa si trova sempre!
Infine ti ringrazio per l'apprezzamento verso la nostra Rubrica della Posta...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi piaceri
Caro direttore,
proseguo nella nostra corrispondenza mail che mi sta giovando non poco in questo mio cammino nel mondo hifi. Piano piano imparo ad apprezzare il nuovo impianto (Nadc355, Project debut Esprit con Phono Nad PP2, NadC545, Psb Image T45) ma ho qualche dubbio cui non ho trovato risposta navigando su Tnt (cerco sempre di farlo prima di disturbarti via mail).

Grazie!
Julian - E-mail: julianpumo (at) gmail.com

LC
Caro Julian,

Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Scythe SDA-1100 contro Puccini SE
Ciao Lucio,
anzitutto grazie della
risposta, è sempre un piacere discutere con te.
Ho ricevuto privatamente altre lettere di frequentatori del sito, a dimostrazione del fatto che il tema è sentito: bene! Vorrei dare un piccolo seguito alla cosa per, se possibile, fare un servizio anche ad altri che, come me, hanno meno dimestichezza con la gran massa di oggetti che il mercato offre e alla fin fine vogliono semplicemente trovare il meglio possibile per le proprie orecchie e tasche.
Il primo punto che hai toccato è drammaticamente vero: nella grande maggioranza dei casi tanti watt non servono. Le mie casse sono poco efficienti eppure il volume non sta mai oltre la metà, il clipping non so nemmeno cosa sia e quindi "meglio pochi ma buoni". Magari un ampli con più nerbo potrebbe dare più solidità ai bassi anche basso volume: ci penserò, come dovrebbero pensarci tutti coloro che in definitiva non vogliono o non possono alzare il volume più di tanto.
L'altra vera verità è che per anni ho pensato che il suono giusto per me fosse quello dolce e tranquillo, peccato che non facevo caso al fatto che ascoltando la mia catena per più di un quarto d'ora....finivo per addormentarmi invariabilmente. Essendo io un musico adoro ritrovare i suoni giusti degli strumenti, e il Kama Bay me li dà, sicuramente più del glorioso Puccini. Quindi un altro consiglio è "non appiattiamoci", sperimentiamo cose nuove e magari anche a 45 anni si cambia idea.
A questo punto il vero nodo della faccenda rimane sempre quello del value for money (e, aggiungo, just for me and nobody else). Vero che, come dici, il miglioramento lo valuta ciascuno di noi da solo, ma il fatto che ci sia gente come te che, sicuramente con più passione della mia, passa molto tempo a sentire, provare e giudicare serve da orientamento per la massa (il ruolo guida dell'intellettuale, se ricordi....).
Ecco, tutti quelli che ti scrivono lo fanno non solo (forse anche) per condividere le proprie gioie e dolori (tanti) ma anche per farsi guidare, salvo poi il fatto che l'ultima parola deve essere la loro. E' inutile poi negare che in questi anni tu e i tuoi amici avete avuto grandi meriti e responsabilità nell'orientare la massa, direi sempre per il meglio, e che un nuovo punto da mettere a fuoco è proprio quello determinato dalla rivoluzione del T-amp e figliolanza varia.
Concludo: noi figli degli anni '70 siamo smarriti, abituati a pensare che normalmente "più costa e più è pesante meglio suona" non abbiamo più punti di riferimento. E se il nostro portafoglio è felice di dirottare denaro su dischi e concerti, dall'altra parte noi siamo tentati di fare quello che in questi giorni penso davanti al mio impiantino: come mai potrò migliorare questa delizia?
Allora, caro Lucio, adesso sono un audiofilo felice, ma so bene che fra un po' mi riprenderà la fregola......allora probabilmente tornerò a chiederti lumi, e tu che sei un intellettuale sarai, spero, felice di darli a me e tutti gli altri.
Con affetto.
Dino - E-mail: salamonep (at) posteitaliane.it

LC
Caro Dino,
non c'è dubbio sul fatto che noi di TNT-Audio sentiamo forte la responsabilità dell'effetto dei nostri scritti. Siamo consci che possano orientare il mercato (fatto accaduto più volte) e proprio per questo stiamo molto attenti a formulare giudizi assoluti. Per la stessa ragione siamo impegnati in una caccia estenuante - ma al contempo divertente - per scovare prodotti HiFi che possano offrire molto a molti. Non vorremmo però essere caricati di responsabilità eccessive, alla fine è il gusto personale che deve guidare le scelte di ognuno anche perché è impossibile che noi si sia in grado di ascoltare, giudicare e soprattutto confrontare ogni prodotto sul mercato. La nostra visione è necessariamente limitata, sia materialmente (numero di prodotti valutabili) che intellettualmente perché, per quanto si cerchi di essere obbiettivi, il proprio gusto, il percorso personale ed il contesto possono far pesare l'ago della bilancia da una parte più che dall'altra.
Fatta questa doverosa premessa, non posso che felicitarmi con te per aver ritrovato nello Scythe Kama Bay una parte di quel realismo che certa HiFi edulcorata e furbacchiona ci ha spesso negato: con la scusa di suoni morbidi, carezzevoli, arrotondati, caldi e setosi (che vorrà mai dire...) un sacco di informazioni sono state tagliate via e con esse il suono vero degli strumenti che raramente è carezzevole come esce dai nostri impianti.
Ancora, ti ringrazio per il feedback sulla potenza realmente necessaria per i tuoi ascolti, sono sicuro che sarà utile a molti altri lettori. Sarebbe tutto più semplice se gli audiofili con il dubbio sulla reale potenza necessaria si dotassero di un fonometro, anche molto semplice ed economico. Non serve fare misurazioni precise, solo avere un'idea della pressione sonora abituale. Se, ad esempio, non si arrivasse mai a 100 dB di picco nel punto d'ascolto (che non è poco, certi vicini vengono alle mani per molto meno :-)) probabilmente un amplificatore da 10 watt con diffusori da 90 dB potrebbe essere sufficiente, in una stanza di dimensioni medie (15-20 mq).
Infine, ritengo che - come dici tu - il rimettersi in gioco a 45 anni sia segno di grande apertura mentale e di intelligenza: solo chi sta immobile non si accorge delle catene che lo trattengono. E' una frase sulla quale gli audiofili dovrebbero riflettere un po' più spesso.
D'altra parte star fermi e fare dei microscopici spostamenti intorno alla propria posizione d'equilibrio instabile è tipico dell'insicuro: la paura di perdere le certezze (l'equilibrio) a fatica conquistate lo induce all'immobilismo. Al massimo ci si sposta di pochi centimetri, stando attenti a non sconfinare. Così, chi ama le valvole spesso ne adora un solo tipo (che so, la 300B) e fa piccoli spostamenti in quel territorio, esplorando tutte le marche e le annate possibili della sua prediletta. Chi scopre la classe D cerca di gravitare sempre in quell'ambito e così via. Bisognerebbe avere il coraggio di non avere certezze. Sconfinare, esplorare, scoprire. E' così che il mondo è andato avanti, grazie al coraggio di pochi contro l'immobilismo di tanti. E' bello sapere che questa nostra filosofia di vita incontra l'apprezzamento di tante persone.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Autocostruzione estrema
Sig. Cadeddu,
Leggendo in giro alcuni siti dedicati all'hi-fi ed in particolare all'autocostruzione (ma, secondo me, più che altro al commercio di componenti), non ho potuto fare a meno di sorridere di fronte ad affermazioni mirabolanti e a realizzazioni improbabili, come costo e risultati. Si sa, lo scopo dei commercianti è di vendere, o meglio indurre a comprare solleticando i desideri o anche le manie dei potenziali acquirenti. Mi è allora venuta, quasi di getto, l'idea del testo che le riporto di seguito. Poi ho riletto tutto ed ho provato a dare un minimo di coerenza, con l'idea che l'ironia possa essere l'arma migliore di fronte alla carenza di senso delle proporzioni. Mi auguro che lo gradisca e che, chissà, decida di farne uso per il sito.
Audiocostruzione estrema: Amplificatore "quantum-leap"
Descrizione
Ho deciso di andare ai fondamentali ed applicare la meccanica quantistica alla progettazione hi-fi. Per questo mi sono procurato un acceleratore di particelle tipo tokamak (c'era una svendita di usato al CNR di Frascati) e l'ho impiegato come trasformatore toroidale, ovviamente dopo aver sostituito gli avvolgimenti, rifacendoli in argento puro con l'aiuto di mio cugino gioielliere. L'oggetto è un po' ingombrante – ho dovuto allargare il garage e richiedere il condono edilizio – ed anche un tantino esoso in termini di richiesta di potenza.
Ho infatti chiesto all'ENEL un allacciamento diretto alla più vicina centrale elettrica. Al momento l'ho fatto realizzare con comune cavo da alta tensione, ma sto mettendo da parte i soldi per il rame OFC schermato ed i trasformatori placcati oro: sono appena 65 km e la qualità dovrebbe guadagnarne, che ne dite?
Impressioni di ascolto
Ho fatto diversi esperimenti cambiando il tipo di particelle impiegate nell'acceleratore. Ho potuto verificare (ovviamente ad orecchio: chi si fida degli strumenti di misura!) che le particelle più pesanti come i protoni privilegiano la riproduzione dei bassi, quelle più leggere come gli elettroni, quelle degli alti. I neutroni pesano quanto i protoni, ma hanno carica elettrica nulla e secondo me forniscono la riproduzione più bilanciata. Avrei voluto provare con mesoni e particelle pesanti come i nuclei di piombo, ma non ne ho trovati nel mio negozio di fai-da-te preferito.
Un vicino atelier di altissima fedeltà esoterico-massonica ha compreso la serietà del problema e mi ha promesso una fornitura di uranio esaurito da una centrale nucleare dell'ex Unione Sovietica. Si trova in Siberia e ciò aumenta ulteriormente le spese di spedizione, ma dovrebbe garantire il trattamento criogenico gratis.
Il suono è comunque sempre avvolgente. Ciò secondo me è legato a doppio filo al moto rotatorio delle particelle accelerate a velocità prossima a quella della luce. Invece, ed al contrario di quanto mi aspettassi, "pace" e "timing" non sono influenzati in alcun modo dagli effetti relativistici di rallentamento del tempo di cui fanno esperienza le particelle stesse.
Mi sono comunque fatto un'idea delle potenzialità del mio "gioiellone". Struggente la dinamica. Molto delicati i passaggi tonali. L'indice di raffinatezza è a livello di corte di Versailles. Non ho mai sentito cantare così bene i miei mini-monitor, clone cinese delle leggendarie micro-BBC da tavolino, ottimizzate per riprodurre la musica di sottofondo nelle cabine telefoniche del Palazzo di Westminster. L'unico difetto sono le emissioni RF, così potenti che i motori delle automobili che passano sotto casa si spengono e non vogliono ripartire. Poi però la gente si mette ad ascoltare la musica ed evita di ammazzarmi di botte.
Francesco - E-mail: f.fortunato (at) katamail.com

LC
Caro Francesco,
avevamo davvero bisogno di un po' di leggerezza! Grazie per questo esilarante progettino di autocostruzione che certamente incuriosirà i fan più sfegatati del saldatore. Se me lo consenti, integrerei con un mio consiglio più generale.
Visto che l'Italia si accinge (???) a tornare alle centrali nucleari propongo a tutti gli audiofili che avessero la fortuna di abitare in zone interessate dalle prossime realizzazioni atomiche di chiedere un contratto per la sub-fornitura di energia pulita direttamente in uscita dal reattore. Basterebbe una cabina di trasformazione per generare la 220, realizzata con trasformatori in rame OHNO OCC LC-OFC a grani orientati, per fare finalmente a meno di fastidiosi filtri di rete. La 220 per l'impianto arriverebbe tramite linea dedicata diretta e sarebbe libera da interferenze, spike, rumori ed impurità di vario genere. Non solo, ma pensiamo a quale riserva dinamica avrebbero gli impianti connessi a tale sorgente di energia, niente più compressioni o cali di potenza. Una vera pirotecnica esplosione di suoni.
L'unico, trascurabile inconveniente, che potrebbe essere però aggirato con una scelta oculata della schermatura dei cavi, è un certo effetto radiografante nell'immagine 3D. Ritrovarsi la propria RX panoramica dentale proiettata nello stage virtuale in mezzo ad un sax ed alla voce di Norah Jones potrebbe non essere uno spettacolo piacevole da vedere.
Grazie del contributo!
Lucio Cadeddu

Poca immagine
[Sala d'ascolto]
Buongiorno signor Cadeddu, prima di tutto volevo ringraziarla per aver costruito un sito cosi ben fatto ed utile per gente appassionata come potrei essere io e poi vado dritto al dunque.
Per evitare chiacchere cercando di spiegare come è fatto il mio ambiente le mando una piantina di casa mia, ed adesso le elenco i miei comonenti:

Io ascolto qualsiasi genere di musica, ma principalmente jazz. Le scrivo perchè non sono molto soddisfatto della mia scena musicale, mi sembra stretta e poco profonda, sento molto lo strumento uscire dalle casse, ed il posizionamento dei vari strumenti a volte è un po' confuso. Un altro aspetto, ma per me meno importante, è che le Sonus Faber mi sembrano un po' fiacche sulle frequenze basse quindi di presenza dei vari strumenti.
C'è da tenere conto anche del fatto che il mio ambiente casalingo non è proprio il massimo, i miei diffusori sono posizionati a 0.5 m dal muro posteriore il quale è abbastanza spoglio, ho uno specchio enorme sulla parete dietro al punto di ascolto, parquet, ecc...
Ho girato un po' in vari negozi per ascoltare pareri e diffusori, ma purtroppo con componenti ed ambienti completamente diversi dai miei. Alcuni mi hanno detto con piena convinzione che l'abbinamento McIntosh e Sonus Faber non va bene perchè le Sonus Faber hanno bisogno di più picco ed energia per poter riprodurre una scena realistica per via del loro carattere velato.
Come l'avrà già capito avevo intenzone di provare altri diffusori. Pensavo di rimanere sempre su diffusori da stand per aver una più dettagliata immagine e poi visto che sono in appartamento, anche se non scendono troppo nelle basse frequenze mi andrebbero bene. Avendo un budget massimo sui 1500 euro pensavo a qualche usato come le Totem Mani o le Dynaudio Contour 1.3 SE.
Le scrivo soprattutto per sapere se condivide il fatto che l'accoppiata McIntosh e Sonus Faber non sia buono, se cambiando casse potrei risolvere il mio problema o se pensa che con dei piccoli accorgimenti come un tendalino in velluto sullo specchio o qualche materiale fonoassorbente potrebbe già migliorare la cosa (è chiaro che la migliori, ma secondo lei è questo il vero problema?).
La ringrazio anticipatamente per aver speso il suo tempo leggendo la mia e-mail.
Cordiali saluti,
Luca - E-mail: Luca.Gentini (at) cern.ch

LC
Caro Luca,
da quel che riesco a capire dalla descrizione che ne fai e dalla pianta che mi hai spedito il problema è principalmente ambientale. Chi ti dice che il suono rimanga troppo "nelle casse" per colpa dell'amplificatore è, tiro ad indovinare essendo certo di fare centro, un venditore di amplificatori. No, il suono resta dentro i diffusori perché il posizionamento o l'acustica della sala o, più realisticamente, entrambe le cose, fanno sì che questo accada. Dovresti provare ad allontanare i diffusori dalla parete di fondo, ad angolarli verso il punto d'ascolto e verificare se e come cambia l'immagine. In meglio o in peggio DEVE cambiare e non di poco. Il fatto che lamenti una certa carenza di basse frequenze è di nuovo un sintomo di un'acustica ambientale troppo riflettente, così come lo è la sensazione di confusione tra strumenti. Troppe riflessioni precoci distruggono l'immagine ed annientano la precisione della messa a fuoco. Senza risolvere questi problemi temo che potrai fare ben poco.
Cambiare diffusori porterà qualche cambiamento, ma non aspettarti di risolvere così. Io proverei ad aggiungere complementi d'arredo tollerabili in quell'ambiente: qualche tappeto in più, un arazzo sulla parete dietro i diffusori o un grande quadro in tela senza vetro, grandi cuscini qua e là. Secondo me con questi interventi (mirati) ed un riposizionamento dei diffusori sia il basso che la precisione che l'immagine miglioreranno non poco.
Un altro esperimento che potresti fare è collegare i diffusori con la fase sbagliata (negativo su positivo e viceversa). Magari peggiora ancora, però può essere utile per capire.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Mi presento, sono Riccardo ho 29 anni ho fatto per 10 anni il fonico "live", ho poi aperto uno studio di registrazione, che vive tutt' ora, e che si è poi evoluto in studio di produzione e post produzione di Audio-visivi anche a fronte della mia laurea in "Cinema".
Le scrivo questo perchè possa in un certo senso accreditarmi quel po' di conoscenza e preparazione sufficiente per imbastire un discorso. Come immagino lei sappia il mondo Hi-Fi e quello dello studio sono allo stesso tempo affini e diversissimi. In studio il "colore" dei diffusori e la taratura dell' ambiente dovrebbe essere quasi "ZERO" così ho provato io con monitor Tannoy, Krk, Genelec e Yamaha (eccezionali queste ultime 2) ed un ambiente molto asciutto (quasi anecoico nei momenti in cui mi appresto ai mix).
Venendo al suo mondo, sul quale io mi professo ignorante, ho deciso di costruirmi un impianto Hi-Fi per invece godere a pieno di un ascolto ricco, "ruffiano?" dei lavori fatti, ma soprattutto dei capolavori prodotti in modo da imparare.
Senza false modestie, so di aver un buon orecchio, allenato cioè a capire se una "cosa" suona male o meno. Ma non conosco il mondo Hi-Fi, quindi (è qui parla la mia - o forse di tutta la mia generazione - fretta) se il nad 3020e è L' amplificatore qual'è IL lettore cd e quali LE casse?
Nel suo sito c'è una prova o qualche articolo che parla di queste? Avrebbe un'alternativa? Secondo lei 300€ per la coppia è un buon prezzo? Conosce quell' amplificatore di cui le ho parlato Optonica Sharp sm 4646?se si, cosa ne pensa? ed infine... il NAD che possiedo è un 3020e, ma tra tutti i modelli di 3020 qual'è il migliore? (3020, 3020i, 302, 3220)?
Tengo a questa mail perchè dalle sue lettere traspare la sua passione per questo mondo e per la gente che la condivide, per la comunicazione e la scrittura e per la musica soprattutto, sono in pieno accordo con lei quando "rimprovera" i suoi lettori e i loro impianti così critici nei confronti di certi brani... a volte, e nel mio lavoro ne ho quotidiana conferma, non sempre quello che è perfetto è anche emozionante.
Non ho desideri né esigenza che queste parole vengano pubblicate a meno che non lo voglia lei, mi è sufficiente avere una sua risposta privata ma "appassionata".
Spero di non averla stufata.
P.S. grazie per la dedica "personale" per gli auguri di Natale, lascia senza fiato!
A presto,
Riccardo - E-mail: cighe11 (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
la fretta non è mai una buona consigliera, in HiFi ancor di più. Partiamo dall'amplificazione: il tuo NAD 3020E è un buon integrato, anche se il mio preferito della stirpe dei 3020 è l'essenziale 3120. In ogni caso, con il 3020E sei ad un buon punto di partenza. Non lo definirei L'amplificatore, come hai scritto tu, ma è un oggetto che fa più che onestamente il suo dovere, forse non trasparentissimo ma sicuramente molto godibile e musicale.
Poi mi chiedi quale possa essere IL lettore e quali LE casse. Se già per l'ampli il discorso univoco lascia il tempo che trova, per sorgenti e diffusori la questione si fa ancor più sfumata. Molto dipende dai gusti, dall'ambiente, dalla disposizione e dalle...finanze. Diciamo che oggi con 3-400 € si possono trovare delle piccole torri da pavimento assolutamente dignitose, basta sfogliare i cataloghi di Indiana Line e Wharfedale, tanto per citare due marchi maestri nei prodotti value for money. Volendo, si può dare un'occhiata anche al mercato dell'usato. Per quanto riguarda la sorgente, posto che anche un buon PC con DAC USB può essere una valida alternativa, prova a dare un'occhiata al multilettore Oppo DV981 HD, ormai abbondamente sotto i 200 €: legge tutto e pure abbastanza bene. Altrimenti, come consigliato ad un altro lettore, gli entry-level di Denon, Marantz e Yamaha.
Due parole sul tuo commento finale circa la Musica perfetta ma poco emozionante. Sono in parziale disaccordo: posto che la perfezione dovrebbe avvicinarci all'evento reale...come può quest'ultimo non essere emozionante? Diciamo semmai che certi impianti ripropongono una loro personalissima interpretazione di ciò che c'è sui dischi: o troppo ruffiana (calda, mielosa e...noiosa) o troppo asettica (basso innaturalmente secco e controllato, ad esempio). Si tratta di due interpretazioni non corrette, pertanto lontane dalla perfezione. Quest'ultima, peraltro, è una pura chimera, visto che ignoriamo totalmente quale sia il reale contenuto dei dischi. L'unica cosa alla quale possiamo realisticamente aspirare è una riproduzione credibile dell'evento reale, una che inganni meglio i nostri sensi. Non più di questo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile direttore,
seguo questa rivista dal 2 Luglio 1997, quando un certo "Lucio www.tnt-audio.com" rispose ad un mio quesito sul newsgroups it.hobby.hi-fi, con la stessa cortesia e disponibilità che ho poi sempre ritrovato nella rubrica della posta del sito che per curiosità visitai; e presto divenne un appuntamento pressocchè settimanale (ma forse già da prima di utilizzare internet, quando seguivo il newsgroups dal servizio FidoNet e ti leggevo in qualche risposta).
Come silente lettore per tanti anni mi sembra doveroso oggi ringraziarti, con tutta la redazione, per il lavoro svolto disinteressatamente e con passione; le polemiche ultime ribadiscono un problema spero tutto italiano alla disputa verbale violenta che generalmente trovo noiosa (in altri campi oltremodo nauseante) ma che, grazie alle tue risposte, mi ha fatto fare grasse risate.
Non sono comunque un audiofilo: di fatto sono rimasto fedele al mio primo vero impianto datato 1996: Kef LS3/5a (82,5dB 11ohms) con supporti Sonus Faber (35 kg l'uno di legno e ferro), Fase Performance 1.1 e Fase Laserdrive 1.0, distributore/filtro di rete Cabre DR220 preso per evitare sporadici fischi ad alta frequenza nelle casse, anche col volume a zero (non funziona, ma è comodo per spegnere tutti gli apparati collegati).
Però TNT-Audio mi ha invogliato a sperimentare: vari tweaking di cavi autocostruiti e posizionamento, il T-Amp prima e da poco lo Scythe SDA-1100 con relative casse, tutto allo scopo di stimolare il divertimento di ascoltare Musica (prediligo la classica da camera e il jazz anni 60). Complice il livello di ascolto "condominiale", la sala di ascolto di 4x5m e forse l'età (sono del 64 e qualche frequenza inizio a perderla) i piccoli ampli erano utilizzabili perfino con le mie casse, notoriamente prive di bassi e poco efficienti.
Poi ho deciso per comodità di usarli collegati al computer con piccoli monitor Indiana Line Arbour 4.06 (sto ascoltando i quartetti di Malipiero e sono soddisfatto, per la vera qualità c'è sempre l'Auditorium :-) ).
Ancora grazie, perchè quando deciderò di cambiare il lettore cd (se non è caldo fa letteralmente "saltare" i brani iniziali come un disco rigato) mi basterà rileggere qualche pagina del sito per trovare preziosi consigli e suggerimenti. Ultima nota, spesso come fonte audio uso un media player WD TV con collegato disco fisso contenente cd in formato flac (1 TB contiene circa 2.500 CD con un ingombro minimo), potranno questi apparecchi sostituire lettori e giradischi? Perchè non qualche recensione? (molti di questi apparati permettono lo streaming in rete, non so con quale qualità).
Con i miei migliori auguri,
Luigi - E-mail: luigi.spr (at) libero.it

LC
Caro Luigi,
grazie anche a te e scusa per il notevole ritardo nella risposta, ma la montagna di messaggi arretrati è veramente notevole anche per uno abbastanza sbrigativo come me :-)
Nel 1997 la rivista TNT-Audio esisteva già, le pagine sono online dal 1995, anche se all'epoca erano giusto un embrione (poco più di un sito personale sull'HiFi) di ciò che sarebbero diventate poi. Mi fa piacere ritrovarti, a distanza di così tanti anni, con lo spirito giusto e la voglia di fare sempre esperimenti. E' questo il leit-motif che accompagna, anno dopo anno, la crescita di questa piccola rivista. Tante cose son cambiate da allora, una su tutte l'audio del PC, maturato notevolmente e diventato, grazie ai DAC USB, una valida alternativa alle sorgenti tradizionali. Mi chiedi informazioni sui media-player. Al momento attuale non abbiamo ancora maturato esperienza sufficiente ma non vedo ragione per non considerarli delle ottime sorgenti (di file non compressi) quando abbinati ad un DAC esterno di qualità ragionevole. Certamente, prima o poi, ci occuperemo anche di questi. Siamo sempre più convinti che la Musica in formato liquido sarà protagonista degli impianti HiFi nei prossimi anni. Affiancherà i supporti fisici e, lentamente, li soppianterà. 2500 CD non compressi (o, meglio, compressi senza perdita) in uno spazio di 1 TB rappresentano una vera e propria rivoluzione copernicana. Si perderà il fascino del gesto rituale ma si guadagnerà in praticità. E, comunque, per ritrovare il gesto rituale, quello VERO, resterà il pur sempre ottimo ed affascinante vinile.
Ti auguro buon ascolto e buona lettura!
Visti i tuoi gusti musicali, spero gradirai la grandissima Nina Simone, versione live di "Revolution" all'Harlem Festival del 1969. Potenza espressiva allo stato puro. Mi vien da piangere a pensare a tutte le zuccherose signorine grandi firme - tanto care agli audiofili - che fanno finta di fare soul e jazz ai giorni nostri. Inchiniamoci, signore e signori, questa è Nina, l'unica, la sola grande sacerdotessa del soul!
Lucio Cadeddu

Revolution (1969)
And we're in the middle of a revolution
Cause I see the face of things to come (yes I do)
Yeah, your Constitution
Well, my friend, it's gonna have to bend
I'm here to tell you about destruction
Of all the evil that will have to end.

Some folks are gonna get the notion
I know they'll say I'm preachin hate
but if I have to swim the ocean
well I will...just to communicate
it's not as simple as talkin' jive
the daily struggle just to stay alive.

I'm talkin' about a revolution
because I'm talkin' about a change
it's more than just evolution
well you know we ought to clean our brains
the only way that we can stand in fact
is when they get their foot off our back

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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