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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Ancora sulla Musica liquida
  2. Nuovi diffusori con 4000 €
  3. Collegare un subwoofer
  4. Tante domande
  5. Ronzio con l'analogico
  6. Nuova sala d'ascolto
  7. Problemi con l'analogico
  8. Scelta diffusori e cavi
  9. Perdita di potenza
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ancora sulla Musica liquida
Buonasera direttore, le scrivo stavolta non per ottenere consigli, ma "numi" in merito a quanto leggo nelle recenti missive di TNT dalle quali ormai si comprende che siamo in piena "bit generation" :-) nel senso che tutto ad un tratto gli audiofili hanno scoperto l'utilizzo nel computer per l'ascolto della musica (io la faccio, senza pretese, dal 1999, ma non lo dicevo perchè era cosa totalmente bandita).
Sono contento di questo sdoganamento perchè i lati positivi di questo tipo di ascolto sono infiniti. Nella congerie di dac di ultima generazione vedo che sono tanti gli utenti che sono alla ricerca di quelli con "prestazioni" di campionamento sempre più elevate (fino a 192Khz/24 bit, credo) per ascoltare la propria cd teca opportunamente rippata (ciò mi ricorda un po' la sfida delle case produttrici di cd player entry level che facevano sfoggio di slogan sui convertitori montati:16 bit, 45 bit, ecc) vengo alla domanda: ma se un cd è inciso a 44.1 khz a 16bit che senso ha ripparlo e convertirlo ad una frequenza più alta?
Mi viene in mente la foto digitale: se è scattata ad una certa risoluzione, con 72 dpi è inutile convertirla a 300 dpi con photoshop, perchè non si può aggiungere alla foto una informazione che manca dall'origine. Non vale lo stesso discorso anche per i cd? Naturalmente la cosa è diversa se il cd o il dvd audio hanno già quella frequenza dall'origine.
Grazie per il tuo prezioso tempo, ma vorrei capire meglio questo punto.
Nico - E-mail: nicomasi (at) hotmail.com

LC
Caro Nico,
infatti il vero "plus" della musica liquida non è tanto la comodità di rippare i propri CD e trasferirli su hard disk...no! Il vero vantaggio è quello di poter suonare i file master da studio ad altissima risoluzione nativa (fino a 24/192 kHz) che sono disponibili in rete per download (a pagamento ma talvolta anche gratis). In questo caso il salto qualitativo rispetto al collo di bottiglia del 16/44 è enorme.
A voler essere precisi esiste anche tutta una teoria che si basa sui vantaggi teorici del cosiddetto upsampling che prevederebbe dei benefici nell'upsamplare (orribile neologismo) un CD 16/44 fino a 24/192 (o oltre) per poi farlo convertire da DAC che lavorano con quelle frequenze. Si potrebbero usare così filtri a pendenza più blanda con minori rotazioni di fase. Che questa procedura si possa realizzare con un PC standard è tutto da vedere ma in commercio ci sono tanti lettori CD dotati di upsampling, un fulgido esempio nostrano era/è la coppia meccanica + convertitore
North Star dove l'upsapling veniva effettuato all'interno della meccanica di lettura. Quella nostra recensione contiene anche una piccola spiegazione tecnica sui possibili vantaggi dell'upsampling, a cura del progettista della NorthStar stessa (in coda all'articolo).
Infine, qualcuno asserisce che anche un CD 16/44, rippato per bene e poi letto dall'HD, suoni meglio rispetto all'equivalente dischetto ottico. Non mi sono ancora fatto un'idea in merito ma potrebbe anche darsi che la lettura da HD sia meno aleatoria di quella fatta sui dischi ottici, almeno come coerenza di prestazioni nel tempo (la superficie del CD, per un motivo o per l'altro, è passibile di deterioramenti).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 4000 €
Buongiorno Lucio,
il mio Impianto audio:

Ambiente di ascolto: in un salone doppio di circa 40 m^2 alto 3m, diviso in 2 ambienti rettangolari rispettivamente di 22m^2 (3,1m*7m) e 18 m^2(3,6m*5m) separati tra loro da un arco in muratura. L'impianto è disposto sul lato lungo dell' ambiente di 18 mq^2, il punto di ascolto è un divano sotto l' arco a circa 2,5 metri dai diffusori (a loro volta a poco più di un metro dalla parete di fondo). Ci sono librerie aperte piene di libri, tappeti, quadri, tende alle finestre, cuscini e sedie imbottite negli angoli.
Musica ascoltata: Jazz sia vocale che strumentale (Miles Davis, Billie Holliday, Coltrane...), cantautori italiani (De Andrè, De Gregori, Pino Daniele....); Rock (Dire Straits, Pink Floyd, U2, Rage against the machine...); Fusion (Massive Attack, Morcheeba, Tricky, White Stripes, Bjork...). Prediligo un suono coinvolgente, magari tendente un po' al caldo, dolce, naturale e che non stanchi.
Leggendo le tue lettere ho capito che le planari per te sono più un punto di partenza che di arrivo e penso di iniziare a capire cosa intendi...
Quale diffusore da pavimento potrei cercare di ascoltare che abbia i pregi delle planari ma che ne superi i difetti in termini di dinamica, bassi, impatto e coinvolgimento?
Budget massimo 4000 euro+ricavato vendita MG12QR (per esempio un paio Chario Pegasus di costo inferiore al mio budget, il cui listino è 2750 euro, il cui tipo di suono mi è molto piaciuto, ma non ho ascoltato con il mio impianto; potrebbero già costituire un significativo miglioramento?).
Credo che tu conosci molto bene il suono Nuforce, quali potrebbero i diffusori in grado di esaltarli, posso chiederti con quali diffusori li hai provati durante le tue prove?
Il pre Nuforce P9 potrebbe costituire un significativo miglioramento rispetto al P8 in accoppiamento con i Nuforce e come lo valuti in termini assoluti?
Spero di essere stato abbastanza sintetico e al tempo stesso chiaro.
Grazie per un'eventuale risposta alle mie domande ma soprattutto per lo straordinario sito di TnT Audio che mi accompagna ormai da anni.
Ciao,
Lucio - E-mail: lucio.patierno (at) virgilio.it

LC
Caro Lucio,
la mia posizione circa i planari è ormai ben nota: mi piacciono per molti aspetti ma, nella maggior parte de casi (almeno, di quelli che ho avuto modo di ascoltare) peccano, PER MIO GUSTO PERSONALE, in potenza e profondità del basso ed in dinamica. Nonostante ciò, li consiglio spesso, soprattutto ad audiofili che prediligono alcuni parametri (immagine, trasparenza, pulizia etc.). Quindi è sbagliato dire che le planari siano per me un punto di partenza ma non di arrivo: non fanno per me, ma per tantissimi altri audiofili possono benissimo rappresentare un punto d'arrivo, in certi casi definitivo.
Fatta questa doverosa premessa, qualora tu cercassi un suono un po' più di sostanza, con più peso in gamma bassa e maggiore dinamica potresti tentare due strade: ascoltare degli elettrostatici ibridi (alla Martin Logan, per capirci) che coniugano abbastanza bene i vantaggi dei pannelli con la sostanza dei diffusori tradizionali oppure optare drasticamente per questi ultimi. Il primo nome che mi viene in mente è Thiel: trasparenza ai massimi livelli ma anche tanta sostanza. E le ho sentite andare molto bene coi NuForce. Per tonalità un po' più tranquille (visto che ti è piacuto il suono Chario) potresti ascoltare anche qualcosa di ProAC. Dirti con cosa ho ascoltato i Nuforce non ti sarebbe di grande aiuto e, diciamo, per almeno due motivi: primo, non esiste un modello di diffusore nella fascia di prezzo da te indicata e secondo, la reperibilità è scarsissima (impossibile fare un ascolto di prova, temo).
Sono un po' meno concorde circa la necessità di sostituire il pre. Lo farei, perché i Ref9 meritano il P9, ma non lo farei adesso. Ora come ora devi investire tutto il budget per una coppia di diffusori che non ti faccia rimpiangere le MG12 e ti dia, allo stesso tempo, un po' di concretezza in più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Collegare un subwoofer
Salve. Essendo un nuovo lettore di questo sito, ho cercato di leggere quanto c'era da leggere nelle
FAQ (Adeste Fideles).
Mi rendo conto che le domande che sto per porre, per la maggior parte di voi, saranno banali. Ed è per questo che le pongo "in punta di piedi", quasi timoroso di un rimbrotto di troppa banalità da parte di chi leggendo potrebbe biasimarmi. Ma, vedremo cosa succederà.
Sono un vecchio appassionato di musica. Strimpello anche il basso elettrico in un gruppo di amici che si vedono (poco) ogni tanto per farsi una suonatina. Non voglio tediare oltre e vengo alle mie domande.
Un tempo, ma tanto tempo fa, ero un lettore delle riviste Suono e Stereoplay. Poi per lunghissimo tempo non mi sono più interessato al mondo dell'Hi-Fi, pur continuando ad ascoltare musica, a riprodurla e, nel mio piccolo, a comporla.
Da reminiscenze di studi di medicina so che l'orecchio umano col tempo perde la sensiblità alle frequenze estreme dello spettro, quindi anche alle estreme basse. Insomma sarà l'età che ho raggiunto, ma mi son reso conto che le mie vecchissime Dynaco A 25 XL, note casse americane a quel tempo, non rendono più tanto bene sui bassi. Avrei quindi deciso di abbinarvi un Subwoofer.
Ma il mio vetusto ampli Harman-Kardon 6100 vecchio di 18 anni (mai un guasto peraltro), non ha una uscita per subwoofer. Non volendo cambiare il mio glorioso ampli, né le mie due casse, come può un possessore di vecchi impianti come me, portare un segnale ad un subwoofer? (E poi è meglio attivo o passivo?)
Ai miei tempi i subwoofer non esistevano affatto quindi non ne ho la benchè minima idea.
Ho visto che alcuni Subwoofer hanno ingressi linea, hlf, ed anche ingressi ed uscite per speaker: mi ha detto un commerciante di HiFi, abbastanza famoso al Vomero (sono di Napoli) che collegando questi ingressi speaker di un Sub Attivo alle uscite speaker del mio amplificatore H.K. non si utilizza l'ampli interno di sub attivo: è vera questa affermazione?
Quindi mi ha consigliato che se non voglio cambiare l'ampli, devo comprare un subwoofer passivo e collegarne gli ingressi speaker alle uscite speaker del mio ampli H.K.,(ad esempio Speaker B del mio ampli, e continuare a tenere le mie casse principali Dynaco su Speaker A: è vero anche questo?
C'è altro modo di collegare il mio vecchio H.K.6100 ad un Sub attivo o passivo?
Forse dico una "enormità": non potrei collegare l'uscita REC OUT del mio ampli, all'ingresso line RCA di un eventuale Sub attivo?
Mi scusi le mie tante domande e spero che se questa mia sarà pubblicata, anche altre persone possano trarne una certa utilità.
Grazie per il tempo dedicatomi,
Gennaro - E-mail: grusso (at) unior.it

LC
Caro Gennaro,
non mi risulta che con l'età ci sia una sostanziale perdita di sensibilità alle basse frequenze, quelle che si perdono, di norma, sono principalmente le alte.
Non vorrei che il suonare il basso dal vivo possa aver comunque danneggiato il tuo udito fino al punto di farti perdere sensibilità sui bassi.
Potrebbe anche essere che le sospensioni dei woofer delle tue belle Dynaco non siano più elastiche come prima, mi pare fossero in gomma la quale, con il tempo, anziché sbriciolarsi, tende ad indurirsi, peggiorando l'estensione in gamma bassa e la velocità. L'idea di un subwoofer, posto che tu non sembri aver intenzione di sostituire le Dynaco, non è poi così male. Ti serve un subwoofer attivo, quello passivo andrebbe bene collegato alle uscite B dell'amplificatore SOLO se avesse la stessa sensibilità (in dB) dei tuoi diffusori (più facile azzeccare un terno al lotto, data anche la scarsità di offerta di sub passivi).
I sub attivi moderni hanno varie possibilità di collegamento: accettano ingressi linea (il tuo ampli ha le uscite PRE OUT?) ma anche ingressi "potenza" cioè le uscite per i diffusori di un qualunque amplificatore. Da queste ricavano sia un segnale di livello linea per alimentare l'amplificatore interno sia le uscite per i satelliti. Molti subwoofer in commercio utilizzano questo comodo sistema per aggirare l'ostacolo della mancanza di uscite apposite PRE OUT o SUBWOOFER negli amplificatori integrati. Con il controllo di livello e della frequenza di taglio (necessari!) puoi affiancare senza paura di errore i tuoi satelliti ad un nuovo sub. Ci sono modelli per tutte le tasche, ormai anche la famosa azienda specializzata Velodyne, con la sua linea entry-level, denominata Impact, è diventata alla portata di tutti (anche sotto i 300 €). Per non sbagliare, scegli subwoofer di buone dimensioni, direi unità da 25 cm di diametro, se vuoi un po' di impatto a bassa frequenza.
Tieni conto che comunque il sub aggiunge estensione ai satelliti e non punch: se è questo che ti inizia a mancare, credo che il sub non sia una soluzione. Tanto per capirci meglio: ti manca la botta secca della grancassa o le fondamentali più profonde del basso elettrico? Nel primo caso il subwoofer potrebbe aggiungere un po' di corpo ma non molto altro, specie se tagliato, come si converrebbe, al di sotto dei 100 Hz.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tante domande
Caro Direttore,
è la prima volta che le scrivo, ma prima di farlo ho cercato di documentarmi e raccogliere insieme un po' di domande che mi sono sorte leggendo TNT-Audio, che peraltro trovo davvero interessante e unica nel suo genere.
Da dove cominciamo? mi presento; Mi chiamo Luca ho 25 anni e abito a Udine. La mia esperienza musicale nasce "dall'altra parte", ovvero, ho cominicato a suonare il pianoforte a 12 anni, ed ho anche smesso relativamente presto poichè richiede davvero tantissimo tempo, e poi sono passato all'ascolto.
Questa mia breve esperienza mi ha fatto aguzzare un po' le orecchie e mi sono reso conto che ben poche volte ho sentito delle riproduzioni fedeli dello strumento che suonavo, e del quale amo così tanto il suono.
Spesso c'è una buona timbrica ma il suono manca di corposità, altre esattamente l'opposto e così via. La mia passione per l'hi-fi nasce poi nel corso dei miei 17 anni, quando per la cresima mio zio mi regalò il suo vecchio impianto hi-fi, composto da un amplificatore Technics su-v 505 new class A, lettore cd Sony cdp-m50, e comprammo all'epoca un paio di casse Wharfedale modus eight. Sono quindi cresciuto con questo impianto.
Il Sony è passato a miglior vita. le Modus eight vendute dopo averle fatte riparare. La timbrica mi piaceva molto ma sono morte sotto le cannonate della 1812, ovvero il cono dei woofer si è staccato dal centratore. Io suppongo a causa dell'uso di una colla troppo scadente, ma non sono un esperto in materia.
Sto cercando di documentarmi il più possibile perchè ho deciso che è giunta l'ora della svolta. Vorrei tanto autocostruirmi un paio di casse. Sono partito dal progetto rs4000 di Coral, per poi ripiegare sul progetto Ciare 3.51, al quale, per comodità, le riporto il link: http://www.ciare.com/pdf/Progetti/MyPersonalSpeaker/h03.51.pdf
Credo che i woofer siano dei buoni altoparlanti, hanno il cono in carta e la sospensione in gomma. Mi piace il basso che viene prodotto dal cono in carta e ho visto che il magnete dispone di una buona forza. Inoltre l'induttanza è abbastanza regolare fino a 500, che potrebbe essere un ipotetica frequenza di taglio. Vorrei sostituire il medio a cupola in progetto con un medio a cono, ma non trovo nulla che mi soddisfi. Ci sono moltissimi medi in commercio, ma quasi nessuno supera gli 87 db 1w/1m, e quelli che li superano non hanno affatto una risposta lineare, quindi se lei avesse qualcosa in proposito da consigliarmi... sarò felice di ascoltarla! Per esclusione io mi sarei orientato su questi coral http://www.coralelectronic.it/upload/recensioni/IT_it/RS_52_Scheda.pdf
Fondamentalmente, però, vorrei capire, e qui mi rivolgo a lei, se questi due progetti si equivalgono oppure se il Coral è molto più ambizioso e bensuonante. Mi sembra che il progetto Coral abbia delle raffinatezze tecniche in più anche se è di notevole difficoltà realizzativa.
Ho letto tutti gli articoli (stampati e raccolti in un quadernone) relativi al tempio tweaking.

  1. In cosa consiste il rodaggio dei cavi?!? Cioè FISICAMENTE cosa accade?! Inoltre, alla luce di quanto le dirò più sotto, quali dei cavi proposti su TNT-Audio pensa siano più consoni al mio tipo di impianto? Pensavo di realizzare potenza e segnale Ubyte, ma non vorrei fossero troppo ambiziosi per il mio futuro impianto...
  2. Quando si parla di impianto estremamente rivelatore che consente di percepire la differenza tra un cavo ed un altro, crede che il mio impianto potrà mai essere definito tale? A tal proposito, essendo morto il Sony avrei bisogno di un lettore cd, e quindi...
  3. Ho adocchiato questi leggendo le vostre recensioni: Esound cd-e5 se, jolida jd100A, nad c521 i, thule cd 100, e il pioneer pd-d9mk2. A parte il NAD mi pare siano tutti appartenenti alla stessa fascia di prezzo, ma che difficoltà a trovarne qualcuno in vendita!! Quello che mi piaceva di più in assoluto (leggendo la recensione) è il Thule... ma non si trova né il lettore né il sito web del produttore. Il Pioneer... come le sembra? Sicuramente è più facile da reperire.... anche il Jolida non mi sembrava affatto male... ma stessa sorte! Non si trova! Il NAD mi sembra più economico, anche se nella recensione se ne parla un gran bene, ma è fuori produzione.
    Per farla breve... in termini assoluti, c'è un best buy tra quelli citati sopra?
  4. Come ampli per ora utilizzerei ancora il Technics, ma mi divertirò a giocare con lo Scythe sda-1100 che ho fatto comprare alla mia ragazza e che suona da paura, secondo me meglio del Technics, ma non ho un paio di casse decenti per poterlo affermare. In un prossimo futuro spero di potermi permettere un ampli valvolare. Devo prima capire come suonano però, non ne ho mai ascoltato uno.
Bene questi per ora sono i miei dubbi, in questa mail potrebbe percepire molto entusiasmo, ma sinceramente io sono un po' avvilito. Sono ignorante in materia e questo mi secca tantissimo perchè rischio di buttare i soldi al vento, soldi che mi sono costati tanta fatica!
Come ultima cosa, mi potrebbe consigliare qualche buon libro di autocostruzione per diffusori, e inoltre, mi piacerebbe tantissimo avere un software per misurare da me i parametri T&S degli altoparlanti. Che lei sappia, c'è niente di freeware sulla rete?
La ringrazio moltissimo qualorà vorrà rispondermi.
E' un brutto momento quando i dubbi affliggono ancor prima di cominciare e non vien più voglia di proseguire.
Per venirimi incontro posso dirle che prediligo un basso profondo ma ben controllato, con un po' di punch ma non eccessivo, gli alti cristallini ma non freddi, le medie frequenze calde ma al contempo abbastanza analitiche (ma mai stancanti alla lunga...). mi soffermo tantissimo ad ascoltare le voci e spesso giudico un impianto da "quanto" la voce di Ligabue o di Boccelli si avvicina al vero, idem per Celine Dion, senza però dimenticare che un applauso dev'essere un applauso ed un rullante dev'essere corposo e veloce!
Il mio problema è che spazio dall'heavy metal (Manowar) alla classica, passando per Celentano, Celine Dion, un po' di discoteca anni 90 o Carmina Burana, Era, Eminem, Prodigy e spesso jazz. La musica è la colonna sonora della vita, va ascoltata tutta e sempre.
Grazie da un (si spera) "audiofilo felice"!
Luca - E-mail: luca3_84 (at) hotmail.com

LC
Caro Luca,
mamma mia che gran confusione! E che disprezzo per la sintesi. Provo ad andare con ordine.
Non posso decidere quale dei progetti di autocostruzione indicati sia migliore, non giudico sulla carta, tantomeno un paio di diffusori! Certamente un errore che non farei è quello di stravolgere il progetto originario mettendo un mid a cono al posto di quello a cupola (ma perché poi?). O si prende il progetto così come è o si lascia perdere.
Sei sicuro di voler intraprendere il periglioso percorso dell'autocostruzione? Ormai i prezzi del nuovo sono calati così tanto (complice la manodopera cinese) che per 200-300 € si riesce ad acquistare qualcosa di buono, facilmente rivendibile e, soprattutto, valutabile (spesso) a priori, cosa che non si può fare con un progetto di autocostruzione. Inoltre, non mi ricordo dell'esistenza di software gratuiti per la misurazione dei parametri di T&S. Posso però consigliarti di cominciare a leggere gli articoli di base sulla teoria della progettazione dei diffusori, che trovi nel nostro sito nella sezione
autocostruzione.
Per quanto riguarda il rodaggio dei cavi, qualcuno sostiene che sia il dielettrico a polarizzarsi nel tempo e questo spiegherebbe un po' l'effetto. Non so se possano accadere altre modificazioni a livello microscopico/elettronico, però un certo cambiamento all'ascolto è avvertibile. Certo, servono impianti abbastanza rivelatori e questo, tipicamente, non è un aggettivo che si possa usare con componenti entry-level come quelli in tuo possesso. E mi chiedo: non hai ancora iniziato e già ti chiedi se riuscirai a sentire le differenze durante il rodaggio dei cavi? Queste sciocchezze lasciamole agli audiofili navigati, che hanno sperimentato già tutto e non sanno più in che modo alimentare le proprie paranoie :-)
Insomma, sarebbe come se prima ancora di imparare a fare un parcheggio decente un neopatentato si preoccupasse delle differenze di tenuta al limite tra una gomma gonfiata a 2.4 piuttosto che a 2.5!!!
Devi essere pragmatico! Costruisci uno qualunque dei nostri cavi e dormi sonni tranquilli. Per non sbagliare, quelli più facili, saranno più che sufficienti (es. TNT Star e TNT Shoestring).
Per quanto riguarda ampli e CD, certamente il Technics è inadatto: suonava male allora, suona male, ancor di più, oggi. Se ti sembra che lo Scythe suoni meglio....è perché è proprio così!
Io andrei su una coppia monomarca, da scegliere nei catologhi NAD, Rotel o Cambridge Audio. Alcuni degli apparecchi che hai citato sono vecchi, fuori produzione. Dai un'occhiata all'anno nel quale è stata pubblicata la recensione!!!
Curioso che tu sogni di poterti permettere un ampli valvolare...senza averne mai ascoltato uno! Se non è pre-giudizio questo! Oggi, poi, il sogno è più vicino di quanto non fosse in passato, abbiamo recensito diversi integrati valvolari molto economici (di bassa potenza) che costano quanto un integrato a stato solido come i NAD, i Rotel ed i Cambridge che citavo. Tuttavia, credo che sia più sicuro, al momento, affidarti ad amplificazioni a transistor di buona potenza, così avrai meno problemi nella scelta dei diffusori da abbinare.
Nel fiume di parole con il quale hai inondato la redazione (sto ancora strizzando i tappeti) ti sei dimentcato di dire QUANTO puoi spendere. Io ti consiglio di stare sugli entry-level dei marchi citati, sia per il lettore CD che per l'ampli e di investire il più possibile nei diffusori, autocostruiti, nuovi oppure usati che siano.
Un consiglio conclusivo: si percepisce, in maniera netta, l'ansia del voler imparare tutto e subito. Non è così che funziona. Se sei un musicista, sai bene quanto tempo ci voglia per imparare a suonare uno strumento. Costruire un impianto HiFi non è la stessa cosa, ma la fretta e l'ansia sono due pessime compagne di vita. Liberatene.
Ultima osservazione a latere: usa punti, virgole e maiuscole in maniera decente, stavolta le ho corrette tutte io, la prossima vanno online così come le hai scritte tu! :-)
Prima di preoccuparsi del rodaggio dei cavi, occorrerebbe preoccuparsi del come si scrive in un italiano anche solo vagamente corretto. Questione di priorità e di educazione verso chi è costretto a leggere, facendo lo slalom tra gli strafalcioni ed i periodi infiorettati di punti di sospensione, di punti al posto delle virgole etc.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ronzio con l'analogico
Caro Lucio,
dopo circa un mese dalla mia prima lettera mi trovo a scriverle di nuovo (
vol 524: "upgrade per impianto entry"). Innanzitutto grazie per la risposta, da quando ci siamo sentiti ho sostituito il giradischi con un Project Debut 3 e i cavi di segnale con TNT shield, ho fatto dei cavi di potenza con del cat5 di recupero che avevo in casa intrecciando tre spezzoni di uguale lunghezza, come nel Triple T ma non a coppie, per intenderci.. non so se abbia senso, ma non avevo abbastanza cavo per intrecciarlo a coppie e non ho esigenze di biwiring.
Poi ho alloggiato il tutto in un mobile Flexy (al momento ho i ripiani in truciolare perchè ho usato del materiale di recupero, presto li sostituirò con MDF). Ho anche tolto i diffusori dalla mensola (in realtà ho proprio tolto la mensola) e ho costruito dei supporti bassi (tipo gli Stubby ma più bassi) da appoggiare su un tavolo.. so che non è il massimo, ma non posso fare altrimenti.. almeno ora sono all'altezza giusta.
Queste modifiche, in particolare il giradischi nuovo ;-) hanno migliorato abbastanza la mia situazione di ascolto, tuttavia non riesco ad eliminare un fastidioso ronzio presente ogni volta che ascolto utilizzando il giradischi.
Ho anche dotato l'amplificatore di una presa IEC con filtro di rete, ma risolve poco o niente. Se poi collego qualsiasi altra cosa alla ciabatta dove è collegato l'ampli, questo ronzio aumenta drasticamente. Al momento risolvo scollegando tutto tranne appunto l'amplificatore, e collegando il giradischi ad un'altra presa.
Anche in questo modo però il ronzio non sparisce del tutto, ma ascoltando a volume moderato diventa accettabile. Se fosse possibile, vorrei però collegare tutti i componenti a quella ciabatta (amplificatore, giradischi, CD player e interfaccia audio firewire collegata al computer..).
A questo punto non so cosa fare.. scollegare tutto ogni volta io voglia ascoltare un disco non è il massimo, se poi volessi accendere la scheda audio, ad esempio per fare un backup di un LP in un formato digitale, non solo aumenterei il ronzio, ma lo registrerei!! Non capisco se sia un problema dell'amplificatore o dell'impianto elettrico...
Mi chiedo se possa servire togliere il filtro di rete che ho messo nell'amplificatore e metterlo a monte della ciabatta.. Oppure comprare degli altri filtri e metterne uno per ogni componente, magari sostituendo i cavi di alimentazione e aggiungendo anelli in ferrite.
Ma varrà la pena? Ogni filtro qui costa 6,50 € e gli anelli in ferrite circa altrettanto l'uno, considerando poi le varie prese e il materiale per costruire tutti i cavi.. e magari poi si scopre che era un problema dell'amplificatore.
Considerando anche che con 150 € si porta a casa un NAD usato, o un pre phono da collegare ad un ingresso linea del mio ampli, non so proprio cosa fare. Come faccio a capire la fonte del problema senza rischiare di sostituire uno alla volta tutti i pezzi?
Ho circa 150 LP, che aumentano quasi ogni volta che vado a qualche mercatino dell'usato, lo so che non sono moltissimi, ma vorrei poterli ascoltare senza dover scollegare mezzo impianto dalla rete e senza innervosirmi ogni volta che aumento il volume.
Beh, intanto la ringrazio per aver avuto la pazienza di leggere fino a qui e mi scuso per la lunghezza di questa mail (non mi piacciono le mail sintetiche tipo SMS..), e colgo l'occasione per farle i complimenti per tutto il lavoro che svolge per chi ha voglia di ascoltare bene la musica, io stesso praticamente tutti gli accorgimenti che ho adottato li ho appresi qui.
Se ha qualsiasi idea su come migliorare questa fastidiosa situazione, è ovviamente ben accetta!!
PS: So che è una precisazione assai stupida, ma il cavetto della massa del giradischi è collegato correttamente!
PPS: La ciabatta a cui è collegato l'impianto è a sua volta collegata ad un'uscita di un UPS da computer, alle altre uscite di questa è collegato appunto il computer (e i vari suoi componenti, HD esterni, secondo monitor, ecc), tuttavia anche escludendo l'UPS e collegando direttamente la ciabatta al muro, non si percepiscono cambiamenti.
Alessandro - E-mail: ale.zull (at) libero.it

LC
Caro Alessandro,
la prima cosa che mi viene in mente è proprio l'UPS! Quando hai provato a scollegare l'impianto dall'UPS hai scollegato anche questo dalla rete? Spesso questi aggeggi generano rumori che vengono molto facilmente captati dall'ingresso phono o dalla testina stessa. La seconda osservazione che mi viene naturale riguarda i cavi di segnale TNT Shield che usi per il phono: sicuro di averli costruiti e/o collegati in maniera corretta? I cavi di segnale per il giradischi devono essere ben schermati, altrimenti fanno da vere e proprie antenne!
Terza osservazione: quanto sono distanti i vari componenti dell'impianto dal giradischi? Mi riferisco all'amplificatore, ai diffusori ed al PC. Hai provato ad ascoltare in cuffia? Hai provato a spostare il giradischi in una posizione molto lontana dal resto dell'impianto? Non è che in stanza (o nella stanza vicina) hai qualche apparecchio che possa disturbare il giradischi?
Comincerei con questi controlli ed esperimenti, poi proverei a mettere delle ferriti sul cavo di segnale del giradischi ed il filtro di rete, se di amperaggio sufficiente, a monte della ciabatta.
Infine, se l'amplificatore fosse ancora quel Pioneer VSA 530 un suo upgrade sarebbe comunque benefico, ad esempio basterebbe un Rotel RA04, già dotato di phono di buon livello, per fare una passeggiatina nel mondo dorato dell'HiFi di qualità (e bastano circa 380 €). Nell'usato si trovano oggetti analoghi per circa la metà di questa cifra, bisogna solo accertarsi che abbiano un ingresso phono.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuova sala d'ascolto
Ciao,
seguo da anni TNT-Audio, e anche se è banale, vorrei fare i complimenti per il progetto. Completo e sempre interessante anche negli spunti al di fuori dell'ambito dell'alta fedeltà!
Mi presento, ho 28 anni, non ho effettuato studi tecnici (lavoro in banca e sono laureato in economia), ma amo la musica da quando ero piccolo e "suonavo le pentole" in giardino per la gioia di mia mamma e delle pentole...Suono la chitarra e mi piace ascoltare quasi ogni genere di musica dal rock al pop, jazz, classica, drum and bass; nella musica cerco oltre alle sonorità anche contenuti, il mio gruppo preferito è quello dei Radiohead.
Negli ultimi anni ho sperimentato anche grazie al vostro sito varie configurazioni, cavi, il mitico T-Amp, ho scoperto l'analogico, e mi sono avvicinato sempre di più al mondo dell'alta fedeltà. Ora sto ristrutturando un appartamento e quindi dovrò trasferire l'impianto, la cosa un po' mi spaventa. Nonostante l'impianto elettrico dedicato creato ex novo appositamente per il collegamento dell'impianto hi fi e non, mi rimane il dubbio: suonerà ugualmente caldo e dettagliato?
La stanza d'ascolto sarà simile a quella attuale e il trattamento acustico sarà di medio livello, classica disposizione con tende e un tappeto a coprire il legno del pavimento e se necessario delle trappole acustiche negli angoli della stanza di dimensioni 4x5. Allo stato attuale dispongo di un lettore cd Nad c 521 bee, amplificatore integrato Unison Research Unico P, diffusori Linn Ninka, cavi di segnale Monster m 1000 e di potenza Sommer Cable elephant, dispongo inoltre di un amplificatore e tuner Micromega Minium e una coppia di diffusori Royal Device Legend 6 base come secondo impianto.
La ristrutturazione prevede anche una rete domestica su cavi cat 5 e un multiroom analogico ancora da definire. Sicuramente acquisterò un giradischi (Project rpm 1.3 ?) ed un mediaplayer per la musica liquida (Emtec s800?).
Sarei molto tentato di acquistare un dac tradizionale ma non saprei proprio dove cercare e cosa per incrementare la qualità della musica del Nad e del mediaplayer. Il mio budget (2500€ circa) permetterebbe anche l'acquisto di un finale McIntosh 2105 (desiderato da quando suonavo le pentole) da abbinare in quel caso ad un preamplificatore (Linn?). Come vedi ho molte idee ma confuse...
Potrei aspettare di posizionare l'impianto nella casa nuova e poi fare le modifiche o pensare in corso d'opera di aggiustare il tiro, cosa mi consigli?
Tanti ciao,
Giacomo - E-mail: giacomo.ferro (at) gmail.com

LC
Caro Giacomo,
come già scritto, la fretta è una pessima consigliera. Prima di fare qualunque acquisto e/o cambiamento, attenderei l'insediamento nella nuova casa e nella nuova sala d'ascolto. Molte cose potrebbero cambiare, in meglio o in peggio è impossibile prevederlo. Ad esempio, il secondo impianto potrebbe rivelarsi del tutto inutile e magari a quel punto converrebbe venderlo per migliorare quello principale. Conosco bene quello stato di febbrile eccitazione di quando si sta per fare un grosso cambiamento (ed una casa nuova è sempre un grosso cambiamento) ma, credimi, la soluzione più sensata, anche se meno emozionale, è aspettare qualche mese per capire le mutate esigenze dell'impianto.
L'arredo della stanza, se ho ben capito, sarà minimale e questo potrebbe non essere un bene: va benissimo la stanza dedicata, ma non può essere vuota, solo con tappeto e trappole per i bassi...anche perché una buona parte del godimento che proviamo nell'ascolto della Musica dipende dal contorno ambientale, inteso non come acustica stavolta ma proprio come habitat. Una stanza accogliente, magari con qualche difettuccio sonoro, predispone molto di più all'ascolto di un'algida stanza trattata acusticamente ma assolutamente gelida ed impersonale. Scusami se ho frainteso i tuoi intenti ma la descrizione che ne hai fatto faceva pensare a questo.
Per quanto riguarda eventuali upgrade futuri, allo stato attuale direi che la sorgente è largamente sottodimensionata rispetto alle potenzialità del resto dell'impianto. Piuttosto che aggiungere un amplificatore McIntosh io penserei ad un lettore CD di livello più elevato!
Benissimo il ProJect citato come giradischi (ma poi dovrai pensare ad un pre phono, il tuo Unico P mi pare ne sia sprovvisto), mentre sul mediacenter purtroppo non so indirizzarti. Il DAC dovrà eventualmente accettare sia ingressi tradizionali che USB ma se acquisterai un buon lettore CD non ne avrai bisogno, così potrai usarlo solo per migliorare l'audio del mediacenter o del PC.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Problemi con l'analogico

Gentilissimo Sig. Cadeddu,
sono in possesso di un impianto così composto:

I componenti dell'impianto sono posizionati su una cassettiera di legno (tranne le casse, che hanno i propri piedistalli regolabili in legno con base in marmo).
L'ascolto avviene in una stanza di 4m x 4m con pavimento in parquet, ricoperto da un tappeto, e con: Mi ritengo soddisfatto dell'ascolto dell'impianto (ascolto tutti i tipi di musica, dalla classica ai cantautori, dal rock al melodico); soprattutto, da quando ho comprato il giradischi, ho molto rivalutato la qualità della resa sonora dei dischi rispetto a quella dei cd.
Adesso, se posso, ascolto solo il vinile. Purtroppo, però, ho un grosso problema con l'uscita phono dell'amplificatore: praticamente, alzando il volume al massimo con il giradischi spento e l'ampli commutato su phono, ascolto ad un buon volume l'audio di una stazione radio che, evidentemente, deve avere un ripetitore dalle mie parti. Figurarsi quando faccio suonare un disco sul piatto....
Per questo motivo, è già la seconda volta che riporto l'ampli da chi me lo ha venduto per risolvere il problema, ma senza successo. Ora sono in attesa di un ulteriore tentativo (costruzione di una gabbia di Faraday intorno all'uscita phono, all'interno dell'ampli). Il venditore, che reputo persona competente e onestissima (peraltro disposto a riprendersi l'ampli al prezzo che gli ho pagato), mi ha detto che se pure questo tentativo fallirà, volendo tenere il Puccini (del quale mi ritengo molto soddisfatto e non vorrei privarmi) l'unica soluzione sarà quella di acquistare un pre phono che, sicuramente (a suo dire) risolverà l'annoso problema. E' così?
La ringrazio anticipatamente e la saluto.
Giuseppe - E-mail: teodoli.giuseppe (at) gdf.it

LC
Caro Giuseppe,
il problema della radio che si sente sull'ingresso phono è purtroppo ben noto, anche se non molto diffuso. Se si abita nei pressi di qualche ripetitore è abbastanza normale che dai cavi phono "entri" la portante FM. Per questa ragione schermare l'ampli con una gabbia di Faraday o acquistare un pre fono separato non servirà assolutamente a niente, la radio non entra da questi punti, ma entra dai cavi che fanno, per l'appunto, da antenna FM. Per accertartene, stacca i cavi, allontanali dall'amplificatore e seleziona l'ingresso phono, credo che la radio la sentirai molto, molto meno (ammesso che si senta ancora).
Il modo per attenuare o risolvere del tutto il problema esiste e si chiama ferrite. Basta avvolgere i cavi di segnale del giradischi intorno ad un toroide (ciambella) di ferrite ed il problema si attenua notevolmente. Si trovano un po' ovunque nei negozi di materiale elettronico/elettrico, sia reali che online. Qualora il cavo phono fosse troppo rigido o troppo grosso per avvolgerlo intorno ad un toroide potresti optare per delle ferriti a "clamp" che si possono mettere all'inizio ed alla fine del cavo (e magari anche qualcuna a metà strada). Se guardi bene, qualche cavo del tuo PC (modem, stampante etc.) ne ha qualcuna. Si installano tipo braccialetti intorno al cavo.
Infine consentimi di porti una domanda: a che pro selezionare l'ingresso phono e mettere il volume al massimo? Per farsi del male? :-) A volte gli audiofili hanno veramente dei comportamenti masochisti.
Sono abbastanza sicuro che a volumi d'ascolto "normali" l'interferenza della radio non si senta. Comunque comprendo che, almeno psicologicamente, sia abbastanza fastidioso.
Usa la ferrite e dormici su.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta diffusori e cavi
Egregio Direttore,
sono un neofita del mondo dell'alta fedeltà avendo scoperto da un anno soltanto questa passione che, con mia grande sorpresa, mi sta piacevolmente "travolgendo". Devo ammettere infatti che sino a qualche anno fa, quasi ignoravo l'esistenza di questo settore considerandolo una sorta di nicchia elitaria fruibile da pochissimi privilegiati. Dopo di che, essendomi avvicinato ed appassionato alla musica classica e volendo acquistare un impianto hi-fi di buona qualità, ho cominciato a curiosare su internet.
Tra negozi virtuali che proponevano vendite on-line, forum di discussione sui prezzi, siti ufficiali delle più disparate marche "commerciali", ho trovato anche il Vostro sito. Una volta entrato e sbirciato qua e là, devo ammettere di essere rimasto positivamente colpito soprattutto dall'impostazione chiara con cui è costruito e dall'intento didattico ma al contempo semplice e divulgativo. In poche parole, è grazie al Vostro contributo se mi sono avvicinato all'alta fedeltà e ho deciso di approfondirne la conoscenza, pertanto a Lei e a tutta la redazione è indirizzato il mio più sincero ringraziamento.
Passando ora agli aspetti più tecnici della mia lettera, gradirei avere alcuni consigli sul modo migliore di proseguire la costruzione del mio impianto. Essendo nuovo del mestiere e non avendo l'orecchio "allenato" e sensibile dell'audiofilo "doc", nella scelta delle macchine mi sono affidato pricipalmente al consiglio di un rivenditore specializzato della mia zona che mi sembrava competente e preparato. Ovviamente abbiamo anche eseguito delle prove d'ascolto. I componenti finora acquistati sono i seguenti:

Come vede, non ho indicato i diffusori e la serie di cavi che sono le componenti mancanti: attualmente ascolto con delle vecchie B&W (di circa una decina d'anni) che certo non rendono giustizia!!
Innanzi tutto, mi piacerebbe avere una Sua valutazione complessiva sul buon assortimento (o meno) dei componenti e sulle reali potenzialità dell'impianto (del Rega Saturn in particolare, il rivenditore ne parla un gran bene). Inoltre mi piacerebbe sapere se posso migliorarlo ulteriormente magari con qualche sottile accorgimento tecnico (supporti anti vibrazioni o altro).
Infine, Le sarei grato soprattutto se mi potesse dare alcuni consigli sul TIPO di DIFFUSORI e di CAVI (di potenza e di segnale) più adatti per completare al meglio l'impianto.
Il mercato è veramente molto vasto e al momento ho le idee un tantino confuse. Il budget di spesa sostenibile si aggira intorno ai 1200-1600 euro al massimo tra diffusori e cavi. Le faccio presente che la sala d'ascolto è una stanza di circa 14 metri quadrati e il genere musicale che prediligo è la musica classica, soprattutto strumentale (antica, cameristica, sinfonica, concerti per solista e orchestra...). Ricerco molto il dettaglio e la spazialità dell'evento sonoro ovvero la dimensione tridimensionale, senza trascurare ovviamente l'equilibrio timbrico.
Spero di non aver trascurato alcun aspetto e di averLe fornito quanti più dettagli possibile per una Sua agevole valutazione.
Le rinnovo il mio ringraziamento e confidando in una Sua risposta, Le porgo i miei più cordiali saluti.
Alessandro - E-mail: alessandro.turus (at) virgilio.it

LC
Caro Alessandro,
mi fa piacere che TNT-Audio ti sia servito come piccola guida spirituale all'interno di questo settore. Immagino che per chi si avvicini per la prima volta all'HiFi debba sembrare tutto molto strano e confuso. Mi sembra comunque che ti sia mosso molto bene, hai acquistato degli ottimi componenti (bello il Rega Saturn!) che possono servire da base per un impianto anche molto ambizioso. La stanza d'ascolto non è grande ma immagino che non sia un probema inserirci una coppia di piccole torri da pavimento. La Musica classica, specie il genere sinfonico, necessita di una gamma bassa presente e profonda, per non trasformare le grandi orchestre in bande da fiera paesana :-)
Ti propongo alcuni esempi, da decidere in base al tuo gusto. Qualora ti piacesse di più un'impronta sonora tendenzialmente morbida e calda (come sembrerebbe suggerire la scelta dei componenti che hai appena effettuato) potresti valutare Quad 21L2 (1300 €) o 22L2 (1600 €), Chario Hyper 2000 Tower (1400 €), ProAC Studio 130 (1500 €) e KEF iQ 70 (1200 €). Qualora invece preferissi impostazioni un po' più aperte e brillanti (molto dipende anche dall'acustica della stanza!) valuta Monitor Audio Silver RX8 (1300 €), Focal 836V (1600 €), B&W CM7 o DM 683 (1400 e 1200 €, rispettivamente). Degli interessantissimi outsider potrebbero essere le Rega R3 o R5 e le Totem Arro. La scelta dovrà dipendere anche da cosa riesci a reperire ed ascoltare, immagino che ti ha venduto Rega possa farti ascoltare anche i bei diffusori di questa Azienda inglese.
Per quanto riguarda i cavi, inutile farti un elenco di possibilità, lasciati guidare dal negozio dove acquisterai i diffusori, a patto che la cifra da investirci non sia sproporzionata rispetto al valore dei diffusori stessi. Se questi ultimi costassero 1500 € non supererei i 300-400 € per il set di 3+3 metri di potenza e per un buon cavo di segnale. Anche in questo caso, come hai fatto per il giradischi, valuta il mercato dell'usato, si possono fare eccellenti affari.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Perdita di potenza
Egregio Direttore,
ti scrivo per un tuo parere riguardo la sospetta perdita di potenza del mio impianto, e naturalmente alcuni consigli. Per ottenere la pressione sonora, percepita dalla mie orecchie e senza nessun misuratore, di qualche mese fa devo girare la manopola dell'attenuatore (aka potenziometro ;-) ) di circa il 20% in più, a parità di stanza della musica, dischi, impianto, eccetto per due condizioni:

Il secondo punto farebbe pensare quindi ad un fenomeno psico-cognitivo, ma la memoria di anni di ascolto disco/impianto mi suggerisce che c'è dell'altro; ricordo bene i volumi di ascolto per i dischi più importanti. Il primo punto ci dice che è cambiato il carico dell'amplificatore, in maniera suppongo non quantificabile, e potrebbe contribuire al fenomeno.
Tu cosa ne pensi? Deterioramente del potenziometro, della componentistica, carico o solo sensazione psico-cognitica?
Potrebbe anche non interessarci l'argomento, dal resto è solo "la maledettissa posizione della maledettissima manopola", ma quei tempi sono andati anche per me ;-)
Il mio interesse è dovuto al fatto che sono a 3/4 della corsa della manopola del mio NAD da 50w e quasi a fine corsa quando sono in phono...per cui ho un problema, piccolo ovviamente. Potrei eventualmente anche pensare ad una riparazione, ma qui viene il tuo consiglio.
Con 350USD compro online un fantastico Virtue One, che risolverebbe tutto con un gran salto di qualità. Potrei poi comprare uno sdoppiatore per l'unico ingresso linea, e un pre phono/cavo per circa 300e per il giradischi.
Tu che mi consigli? Ti ascolto... :-)
Saluti e complimenti per il tuo contatto col "the real-world" e per aver aperto le tue pagine w3.org compliant agli embed link di youtube. Sei veramente stra-ordinario.
Mario - E-mail: thenoise (at) tin.it

LC
Caro Mario,
la prima cosa che dovresti provare a fare è rimettere i vecchi cavi al loro posto, ove possibile, oppure tentare anche un semplicissimo monowiring con cavo elettrico qualunque, di buona sezione. Talvolta accade che quando si migliora qualcosa nell'impianto, a causa della diminuita distorsione e/o del migliorato rapporto segnale/rumore si tenda ad ascoltare a volumi normalmente più elevati. Questo, unito alla tua aumentata voglia di sentire la Musica anche in maniera fisica (e vivaddio!) potrebbe portare il tuo amplificatore ai limiti delle sue possibilità. Un amplificatore più potente potrebbe essere una buona idea ma prima bisogna capire bene cosa sia accaduto, e questo lo puoi scoprire facilmente con l'esperimento di cui sopra.
Gli amplificatori non sono come i motori delle automobili che, con il passare degli anni, perdono qualche CV di potenza. Tralasciando casi eclatanti di condensatori giunti definitivamente alla frutta, direi che i watt in origine continuano a restare tali anche dopo moltissimi anni. Non so quanto sia vecchio il tuo NAD, ma se il cambiamento è stato repentino tenderei ad escludere l'ipotesi della perdita di potenza per vecchiaia :-)
Forse hai soltanto bisogno di più potenza o magari tu stesso hai avuto un calo uditivo (non scherzo). Il Virtue non sarebbe una soluzione, visto che non è che abbia una potenza sufficiente a fare la differenza. Ti servirebbe un amplificatore potente, dotato anche di ingresso phono, per una cifra contenuta. Nell'usato si trovano facilmente degli integratoni NAD e Rotel o Harman Kardon di qualche anno fa che rispondono perfettamente a tali requisiti.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
Sono contentissimo di essere audiofilo tramite TNT-Audio! Grazie!
Se hai voglia di leggere, vorrei spiegarti il perché di questa piacevole sensazione. A novembre del 2009 ti chiesi consiglio su una sorgente digitale e con la tua enorme disponibilità e cortesia mi indirizzasti verso alcuni prodotti. Aspettando l'occasione buona ho avuto la possibilità ed il tempo di sperimentare diverse configurazioni "sexy" dalle quali ci metti sempre in guardia: un giradischi manuale vintage, completamente da settare, diversi combo drive + dac, vari cavi, mi sono dato al tweaking (opamp, condensatori,...) e per finire mi sono portato a casa un paio di Magnepan che sposto avanti ed indietro tra posizione d'ascolto e riposo.
Che cosa ho ottenuto da questo peregrinare? Essenzialmente ho capito che bisogna conoscere se stessi prima del proprio impianto! Soluzioni smanettone vanno bene per smanettoni, soluzioni plug and play vanno bene per persone plug and play.
Giustamente, con il enorme senso di responsabilità, ci metti in guardia perché alcune soluzioni, indipendentemente dalla musica, abbracciano personalità con caratteristiche più spiccate di altre! C'è chi si innamorerà dei condensatori appena saldati e della curva all'oscilloscopio e c'è chi non ci farà mai attenzione. C'è chi gioisce a regolare un VTA a chi ne soffrirà perché incapace. C'è chi sentirà nella musica il sudore della propria fronte e chi sentirà l'ultimo cd comprato. Chi guarderà quanti componenti sono racchiusi dentro un lettore cd e chi non l'aprirà mai. Chi vuole sperimentare valvole, chi non gradisce una marca, chi si diverte a cercare la meccanica vintage introvabile...
Come i vestiti, ci sono soluzioni "pret à porter" che vanno bene cosi come sono stati concepiti e ci sono soluzioni che richiedono l'intervento del sarto. La mia opinione personale è che bisogna innanzitutto capire quel che si vuole e quello che si è. Ad esempio bisogna chiedersi se voglio un sistema da sfoggiare? Voglio imparare ad amare la musica per poi scoprirne altra? Mi piace partire da zero o preferisco la manutenzione? Provo invidia per le configurazioni altrui? Qual è il mio obbiettivo ultimo? Oggi un lettore nuovo, domani? Quanta pazienza ho? Sono disposto a spendere tempo provando nuove soluzioni? Mi diverto?
Ci vuole onestà prima di tutto con se stessi perché, col tempo, s'impara anche ad auto giustificarsi.
La mia stima nei vostri confronti è accresciuta ancora di più, quando ho capito che vi siete battuti contro i mulini a vento, più spesso di quanto immaginassi, di chi non voleva capire, personalità fragili dall'ego enorme; con quale caparbietà avete portato avanti il vostro messaggio. Lo so di certo perché in pochi mesi di prove, ne ho conosciute di persone con tendenze masochistiche, maniacali... voi siete del mestiere da ben oltre! Ne avete vista di acqua sotto i ponti. M'inchino!
Alla fine una decina di giorni fa ho preso il Naim CD5X e sono stra contento. Il lettore è sinceramente fantastico, il percorso che ho intrapreso illuminante, gente simpatica ne ho anche conosciuta, il prezzo pagato un'ottima conquista, e perché quando mia moglie compra un CD (ieri Roberta Gambarini), mi chiama e mi dice: "non vedo l'ora di sentirlo sul Naim!!" :-)
Grazie ! Grazie per il vostro "imprinting" audiofilo!
Giorgio - E-mail: gsoleri (at) hotmail.com

LC
Caro Giorgio,
complimenti per l'acquisto e per il lucidissimo esame della situazione. E' questa varietà di esigenze, di approcci, di aspettative, di personalità e di modi di intendere la Musica riprodotta che ci forza nella direzione dell'evitare con cura il pensiero unico, vera rovina del progresso umano e della crescita culturale degli individui. Come sia possibile immaginare, per milioni di audiofili diversi, che possa esistere una soluzione unica a tutti i problemi è qualcosa che non ho mai capito e quando mi sforzo di capirlo vengo sopraffatto dallo spavento: o chi lo propone ha secondi fini (nel 99% dei casi) oppure è fermamente convinto che esista davvero un'unica via, la sua, che deve per forza andar bene per tutti. E siamo ai confini con le peggiori psicopatologie deliranti.
Per questo, quando mi intestardisco a non voler descrivere il mio impianto di riferimento, molti continuano a non capire: se fossi CERTO che l'informazione non venisse travisata (ce l'ha lui, deve andar bene anche per me) non avrei alcun problema a renderlo di pubblico dominio. Purtroppo sono più che sicuro che non andrebbe così e che molte persone si affretterebbero ad acquistare le stesse cose, convinte di comprare il meglio. Vedi, le persone che istigano al pensiero unico hanno un sorprendente successo proprio perché esiste già la clientela adatta: una marea di persone che non aspetta altro che gli si dica cosa fare, cosa pensare, come agire.
Certamente è più facile obbedire che comandare ma noi non ci arrendiamo: continuiamo a pensare che sfamare uno, cento, mille audiofili non sia la strada corretta, è di gran lunga più efficace insegnare alle persone a sfamarsi da sé, a conoscere, sperimentare e, come dici tu, conoscersi. Lo so, egoisticamente sarebbe ben più appagante avere una schiera di proseliti pronti ad obbedire senza battere ciglio, ma noi abbiamo sempre preferito la strada più difficile che non poche volte ha generato audiofili che poi hanno rinnegato le proprie origini: avendo imparato tutto su TNT-Audio se ne sono non solo allontanati ma si sono permessi di giudicarci e criticarci. Per questi, una sola risposta, secondo filosofia Zen: Triste è quel maestro che non viene superato dal suo allievo.
Dovremmo sforzarci, tutti, di capire che questa è semplicemente una passeggiata casuale su un nastro di Moebius, ti sembra di percorrere la faccia opposta del nastro ma dopo un po' ti ritrovi su quella di partenza. Il percorso HiFi è, in buona sostanza, una...strada senza fine. Una never ending road proprio come questa che ci regala, dal vivo, una ispiratissima e sempre emozionante Loreena McKennitt, artista per la quale le parole di elogio non mi sembrano mai sufficienti.
Buon ascolto a tutti!
Lucio Cadeddu

Never ending road
The road now leads onward
As far as can be
Winding lanes
And hedgerows in threes
By purple mountains
And round every bend
All roads lead to you
There is no journey's end.

Here is my heart and I give it to you
Take me with you across this land
These are my dreams, so simple and few
Dreams we hold in the palm of our hands

Deep in the winter
Amidst falling snow
High in the air
Where the bells they all toll
And now all around me
I feel you still here
Such is the journey
No mystery to fear.

Here is my heart and I give it to you
Take me with you across this land
These are my dreams, so simple and few
Dreams we hold in the palm of our hands

The road now leads onward
And I know not where
I feel in my heart
That you will be there
Whenever a storm comes
Whatever our fears
The journey goes on
As your love ever nears

Here is my heart and I give it to you
Take me with you across this land
These are my dreams, so simple and few
Dreams we hold in the palm of our hands

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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