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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Ancora su Musica liquida
  2. Primo impianto per un non audiofilo
  3. Mettere il nonnetto in pensione?
  4. Upgrade per Thorens TD160
  5. Tarlo analogico
  6. Tavolino TNT FleXy
  7. Un sistema wireless Hi-Fi?
  8. Domande per upgrade di un impianto vintage
  9. Guasto al lettore, riflessioni attorno al Quad 405
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ancora su Musica liquida
Caro Lucio,
ti seguo da diversi anni, perché ti ritengo una persona seria, preparata, ed assolutamente immune da certi atteggiamenti folli, tipici degli audiofili fissati. Mi sono organizzato da diverso tempo per la cosiddetta musica liquida e sono veramente soddisfatto. La cosa più dura è stata estrarre tutta la mia collezione di cd (circa 1300) e passarla su hard disk con l'inserimento di tutti i tag. Si tratta di un lavoro che ha richiesto parecchi mesi ed ha anche messo a dura prova la pazienza di mia moglie.
Io ho un impianto tutto sommato economico e quindi anche l'aggiunta della musica liquida è stata fatta evitando le spese faraoniche. Tanto per chiarire di cosa si tratti riporto i componenti usati:

A tutto questo ho aggiunto: La collezione musicale è stata preparata con l'hard disk connesso ad una macchina più moderna ed è tutta in flac (formato lossless, quindi senza perdita di qualità) per permettermi di mantenere i tag, indispensabili alla gestione dell'archivio.
Nonostante i mezzi limitati, l'ascolto è molto soddisfacente ed il pur valido Nad 521 esce dal confronto visibilmente sconfitto. La pulizia e la nettezza dei dettagli sono sicuramente i punti di forza della musica archiviata nel computer, già per le tracce 16/44 estratte dai cd.
Quando provo a riprodurre i pochi brani in alta risoluzione incisi bene che mi sono capitati, ho veramente l'impressione di trovarmi davanti ad una dinamica inesauribile, unita ad un dettaglio da paura.
Se a questo aggiungiamo la comodità di avere tutto a portata di mano nello spazio di un piccolo libro, con la possibilità, digitando il titolo, di trovare immediatamente un brano di cui non si ricorda l'album, penso che il futuro sia proprio questo.
Spero solo che la follia di pochi fissati non finisca per uccidere il bambino ancora nella culla.
Infatti sento già parlare di cavi usb audiofili, che sicuramente faranno assumere una forma migliore agli zeri ed agli uni del flusso dati che transita dal disco al computer.
Con stima,
Leonardo - E-mail: l.pisani (at) inail.it

LC
Caro Leonardo,
grazie per il feedback e le preziose informazioni. Concordo con te che il mercato HiFi potrebbe uccidere il bambino nella culla ma sono altresì convinto che stavolta la culla sia decisamente più protettiva di altre: il blend perfetto con il mondo dell'informatica proteggerà il bambino dalle facili speculazioni. Certo, ci sono già e ci saranno sempre di più le sciocchezze audiophile pagate a peso d'oro, ma per fortuna il grosso del mercato non sarà quello. I polli troveranno nuovi arnesi per farsi spennare ancor più facilmente, gli altri approfitteranno di tutti i vantaggi commerciali che un sistema diffuso "per tutti" indubbiamente avrà. Sai quante persone non vedono l'ora di poter ascoltare Musica dal PC, magari in maniera migliore rispetto ad ora? Un'enormità, rispetto alla nicchia della riserva indiana audiofila. E si tratta di consumatori abituati all'idea che da un anno all'altro si possano (e si debbano) avere prestazioni superiori a costi inferiori.
Questa sarà l'ancora di salvezza della Musica liquida: un parco utenti di diversi ordini di grandezza superiore a quello degli audiofili i quali, se vorranno, potranno acquistare le prese USB in platino ed i PC audiophile-grade coi fusibili in metalli preziosi. A questo mondo c'è posto per tutti, per fortuna...ma il dado è tratto e sarà impossibile tornare indietro. In ogni caso, come già detto tante volte, per chi ama ancora il supporto fisico, esisterà sempre il vinile.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Primo impianto per un non audiofilo
Egregio Direttore,
vorrei cominciare, o meglio ricominciare, ad assemblare un piccolo impianto hi-fi, con un buon rapporto qualità/prezzo (Best Buy). Mi rivolgo a lei perchè ammiro molto il modo con cui dirige TNT-Audio si differenzia molto da alcuni siti che sembrano sponsorizzare palesemente Accuphase, ProAC e MIT...altrimenti niente...anzi no c'è Tivoli Audio!
Non sono un audiofilo, o meglio non riesco a capire pienamente il significato di questo "titolo".
L'unica cosa che so è che vorrei un'amplificatore integrato e una coppia di diffusori per ascoltare la musica e perchè no anche la Tv. Per farle intendere subito il tipo di impianto che vorrei comporre le porto ad esempio le sue recensioni di Aliante Spazio e Diapason Micra II. Nella prima si parla di ascoltare buona musica apprezzando i pregi delle incisioni, non i difetti!
Un diffusore che suona bene con tutto, non stanca....insomma non lo vendi più (caratteristica che contraddistingue gli "audiofili"). Nella recensione delle Micra invece è chiaro che ho notato il piccolo diffusore che produce Bassi...Veri! Vorrei qualcosa che suona, comunque, bene anche su una mensola (se per lo stand mancano i soldini).
Questo per quanto riguarda il metro di paragone con i diffusori, invece per l'integrato vorrei qualcosa di minimalista, con la sostanza più che la parvenza, con buoni dote dinamiche. Fra le sue recensione e quello che si dice "in giro" penserei a Naim.
Aggiungo anche che vorrei puntare anche a prendere apparecchi affidabili sia per l'assistenza che per materiali utilizzati. Facciamo un piccolo esempio: se un diffusore monta Woofer Seas mi tranquillizza oltre che sicuramente sarà un buon componente sarà affidabile nel tempo e nella disponibilità di ricambio. Stesso dicasi per l'integrato, ci sono condensatori e condensatori, trasformatori e trasformatori, etc etc.
Non vorrei farle sembrare che già a metà mail abbia cambiato filosofia (contagiato dala malattia dell'audiofilo...), ma sono sicurissimo del fatto che ci sono delle cose su cui se si spende un po' di più il risultato, è il caso di dirlo, si SENTE. La pubblicità sulle riviste, per esempio, non aumenta la qualità, è d'accordo con me?
Altro parametro è il valore nel tempo, senza dilungarmi cito solo Sonus Faber e Naim (di nuovo).
L'integrato da me selezionato è il Naim Nait 5i/2 da 50 W/ch. Concorrenti principali Audio Analogue, Cyrus, Exposure e Primare.
Per i diffusori avrei selezionato Proac Response One sc (fuori produzione da poco), Diapason Micra III, Sonus Faber Monitor (serie Liuto), Sonus Faber Concerto o Concertino Home (ne ho reperite alcune ancora nuove ex-demo), Opera Prima, Chario Delphinus. Non ho preso in considerazione modelli da pavimento per problemi "di moglie" oltre che alcune limitazioni di spazio.
Il salone in cui verrà inserito l'impianto è di circa 3,5mt x 5. La musica che ascolto è varia, leggera, pop&Rock. Vorrei prendere anche una "buona" cavetteria, avrei pensato a dei Naim Naca5 (se abbinati al suo ampli) o a dei Monster Cable. Il lettore CD, per adesso, è un Harman/kardon e non lo cambio, poi in un secondo momento sicuramente.
In attesa di un suo autorevole e sincero consiglio, la saluto cordialmente.
Simeone - E-mail: simellina76 (at) libero.it

LC
Caro Simeone,
sono abbastanza d'accordo con te sulla necessità di puntare su prodotti sicuri, di buona tradizione, affidabile assistenza e facile rivendibilità. Naim, da questo punto di vista, è una certezza. La qualità del customer care dell'Azienda di Salisbury è proverbiale e dovrebbe servire da esempio per tanti concorrenti.
Sono assolutamente d'accordo circa la scelta dell'amplificatore integrato, dunque, magari da abbinare ai suoi cavi NACA. Per quanto riguarda i diffusori credo che quelli citati siano tutti degli ottimi bookshelf, dalle sonorità neppure troppo diverse. Francamente è difficile scegliere al posto tuo, ed infatti evito di farlo: diciamo che si tratta comunque di ottimi acquisti anche se, visto che hai voglia di una gamma bassa potente e presente, tenderei ad escludere quelli più piccoli del lotto. Potendo ospitare dei bookshelf più grossi (come le SF Concerto, ad esempio) forse non sarebbe una cattiva idea puntare principalmente su quelli. E, ovviamente, un occhio di riguardo verso i modelli che puoi valutare di persona.
Presta attenzione al fatto che un buon diffusore, confinato su una mensola, suonerà comunque molto limitato. Se mensola ha da essere, che sia almeno robusta e ad altezza ragionevole, tale da posizionare il tweeter ad altezza di ascoltatore seduto.
Il lettore CD, concordo, potrebbe arrivare in un secondo momento, le sorgenti H/K hanno sempre avuto un buon rapporto qualità/prezzo.
Per quanto riguarda le considerazioni generali che fai in apertura di missiva non ho molto da aggiungere: chi cita sempre e soltanto tre marchi è così imbarazzante che non serve commentare oltre. Solo una persona poco intelligente può fidarsi di qualcuno che ripete a cantilena tre marchi tre e spara ad alzo zero su tutto il resto. Come sappiamo, gli audiofili son pronti a bersi tutto, persino a negare l'evidenza, pur di avere un consiglio senza possibilità di appello. Sbagliato, purché sia DECISO. Tra l'altro, come scrivevo qualche giorno fa sul nostro
forum di discussione, la rete è bellissima perché lascia traccia di tutto e di tutti. Talvolta una ricerca interna sul sito TNT-Audio può rivelare curiose sorprese...ne abbiamo visto di persone passare di qua, immersi nell'ignoranza più totale, trasformarsi poi in saccenti guru dell'ascolto...
Infine, due parole sulla pubblicità degli apparecchi: è vero, questa si paga con un aumento del prezzo di vendita dell'oggetto reclamizzato. Tuttavia, credimi, tra i fattori che concorrono al prezzo finale di un apparecchio HiFi, la spesa pubblicitaria è solo una piccolissima parte. Il prezzo, in fin dei conti, nasce da un'analisi di mercato e dalla voglia di un'Azienda di puntare ad un certo target. Quanti apparecchi pensi di essere in grado di costruire ed eventualmente assistere? Pochi? Benissimo, fissa un prezzo elevato. Ne vendi pochi, hai meno problemi di ricambi e assistenza ed il margine di guadagno è più elevato. Triste, ma è così che va il mondo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Mettere il nonnetto in pensione?
[Sala d'ascolto]
Gent.mo Lucio,
tralascio per brevità tutti i meritati complimenti di prammatica... ma non posso non esprimerti, senza retorica, la mia grande ammirazione per ciò che fai e come lo fai. Mi piacerebbe conoscerti di persona (chissà, un giorno...).
Ma vengo al punto. Il "nonnetto" è un impianto datato 1973 (con aggiunta di un lettore CD, negli anni '80), più o meno "entry level" per quei tempi eroici dell'hifi, ma sicuramente impegnativo per le tasche di un, allora, neolaureato (e neo-maritato). Sigle come Pioneer SA-710 (un ampli integrato) o JBL L26 (diffusori cosiddetti "bookshelf type") oggi a molti non dicono niente, ma allora erano garanzia di qualità hifi.
L'utilizzo del sistema, dopo i primi anni di grande passione, ha visto alterne vicende, a causa di un significativo numero di traslochi e di un costante nomadismo lavorativo. Alcuni anni fa, giunto a un regime professionale più tranquillo e a uno stile di vita più stanziale, si è riaccesa la fiamma di gioventù e ho ricuperato i pezzi, facendoli revisionare da laboratori specializzati e riportandoli alla loro funzione originaria. L'unico aspetto critico è che - ed è l'unico modo per poterne godere - ho posizionato l'impianto nel mio piccolo studio di 8,5 mq, di cui allego planimetria.
Avendo intanto scoperto TNT, ho cercato di fare tesoro dei vari consigli per l'ambientazione. Così ho sacrificato una libreria posizionata sulla parete A (provocando una crisi casalinga da over...booking!) per potere allontanare un po' dal muro le casse acustiche. Poi, seguendo i progetti faidate di TNT, ho costruito un tavolino portaelettroniche (
FleXy) e due supporti per i diffusori (Stubby modificati) e ho cercato di migliorare (almeno così credo!) l'acustica del piccolo ambiente: avendo capito che il problema principale sono i riverberi, ho posto un tappeto sul pavimento (di parquet) e una tenda spessa sulla parete con la finestra (E). Le pareti D ed F sono coperte da librerie fino al soffitto, mentre le pareti A, B e C, compresa la porta, sono state rivestite con schiuma antiriverbero (quella grigia tipo bugnato) poggiata su sughero da 1,2 cm, fino a 2 m dal pavimento. Il resto: scaffalature con libri. Lo stanzino è diventato abbastanza "sordo", ma il suono mi è parso molto migliorato. Soprattutto la scena, prima inesistente e adesso apprezzabile, e l'equilibrio timbrico, se ci si limita a pochi strumenti.
A questo punto, però, credo siano venuti fuori i limiti della terza età dell'impianto: la dinamica è quella che è, ma dove il vecchietto si smarrisce è soprattutto nei brani orchestrali: violini e trombe stridenti, oltre certe intensità, e un grande impasto di altri suoni. Sono consapevole che in un buco non ci si possa aspettare l'effetto di una sala da concerto, ma mi incuriosisce scoprire fino a che punto ci si può spingere, oggi, nella direzione di una musica hifi di qualità accettabile in un ambiente così piccolo. Ho letto, dalla tua corrispondenza, di un tuo "secondo impianto" posto in un ambiente di dimensioni ridotte. Pertanto, la mia richiesta è quella di un consiglio esperto verso i migliori componenti, che, con tutti i limiti dimensionali dell'ambiente, mi permetterebbero un significativo salto di qualità nel caso optassi per un pensionamento completo dell'anziano. Il giradischi (Pioneer PL-12D con testina Shure M97xe), non credo di sostituirlo, dato il limitato numero di LP (non più di 200 e non tutti di qualità eccelsa) che posseggo, e che, almeno per il momento, non penso di incrementare significativamente. Mentre sono molto propenso a spostarmi verso la "musica liquida".
Ascolto quasi esclusivamente classica e, in parte, jazz. Il budget, non credo sia il punto determinante, considerati i limiti ambientali. Tuttavia, tieni presente che ascolto la musica per se stessa e non sento l'esigenza di mettere in mostra l'ultimo blasonato pezzo di hifi, magari con il cartellino del prezzo in primo piano! Andare in giro per negozi a provare soluzioni possibili, lo escludo per diversi motivi (mancanza di tempo, sfiducia nei venditori, impossibilità di trovare le condizioni del mio locale). Quindi non mi rimane che affidarmi ai suggerimenti di un esperto generoso e disinteressato.
Ti ringrazio in anticipo per i consigli che vorrai darmi.
Salvo - E-mail: squsa (at) tiscali.it

LC
Caro Salvo,
grazie per il sincero apprezzamento. Hai ragione, fino a qualche anno fa avevo l'impianto B posizionato in uno studio molto, molto simile al tuo, anzi, era praticamente identico! Ti confermo che si può ottenere molto, in termini di qualità, anche da un ambiente come questo, basta curare con attenzione il posizionamento dei diffusori. Hai già fatto molto ma puoi migliorare ancora spostando l'impianto dalla zona diffusori e posizionandolo il più lontano possibile, magari allungando a dovere i cavi di potenza. Credimi, ci guadagneresti moltissimo in pulizia ed immagine se lo spazio (ridotto) tra i diffusori fosse completamente libero. Non sono completamente d'accordo sul rivestimento delle pareti con il bugnato, mi pare un po' un overkill. è una stanza d'ascolto, non una sala prove! La parete dietro i diffusori, ad esempio, potrebbe ospitare una tenda o un grande arazzo.
Passando ai componenti, direi che tra i due è certamente l'amplificatore quello più superato, mentre i diffusori potrebbero essere meno scadenti di quanto ti sembrano. Comincerei dunque a sostituire il Pioneer con un integrato moderno, anche usato, da cercare tra i soliti NAD, Rotel, Cambridge, Audio Analogue etc. Il salto qualitativo dovrebbe già essere abbastanza sensibile. Scegliene uno che abbia l'ingresso phono, per il tuo bel PL12D.
Per i diffusori, magari in un secondo momento, potresti optare per delle piccole torri da pavimento, ormai c'è solo l'imbarazzo della scelta: da Indiana Line a Chario, Aliante, Wharfedale, Monitor Audio...
Io, prima di smantellare la mia sala B - cambiando casa ho optato per un solo impianto multiconfigurabile a piacere da entry-level a high-end, in una stanza media - ascoltavo con delle bellissime Thiel CS 1.2. Non esattamente delle torri snelle, ma veramente dei bei diffusori, musicali, completi e mai affaticanti. Si trovano, raramente, nel mercato dell'usato per cifre molto variabili tra i 400 e gli 800 €. Se avessi un po' di pazienza per cercare...potrebbe valerne la pena.
Per quanto riguarda infine la Musica liquida ormai non c'è settimana che il tema non venga ampiamente trattato su questa Rubrica della Posta. Dai un'occhiata ai volumi più recenti per farti un'idea.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per Thorens TD160
Gentile direttore,
seguo da anni la sua rivista e sento innanzitutto il dovere morale di ringraziarla per tutti i consigli elargiti nel tempo e di cui ho potuto fare tesoro per le mie scelte. Sono un audiofilo da più di trent'anni e grazie a questa mia passione, oltre ad avere un impianto "moderno" (ampli Musical Fidelity KW 550, lettore CD North Star MKII e casse B&W 704) sono anche il fortunato possessore di un vecchio Thorens TD 160 - acquistato appunto più 30 anni fa - che da qualche mese sto "restaurando" seguendo gran parte delle indicazioni lette sulla sua rivista.
Tra le varie modifiche da apportare, avrei voluto sostituire la puleggia in plastica e le molle, con i prodotti della Phonosophie che - dopo vari tentativi di mettermi in contatto - mi ha risposto fornendomi il costo della puleggia (€ 140,00) e delle tre molle (€ 130,00) ai quali aggiungere ben 40 euro di spedizione assicurata dalla Germania, il che mi sembra un tantino eccessivo (pensi che con 100 euro di spese mi hanno spedito dall'Austria, con corriere espresso, il Musical Fidelity KW 550, il cui peso tra alimentatore e integrato è di circa 60 Kg.!!!).
Inoltre l'alzabraccio ha perso la sua "idraulicità" - se così si può dire - poichè non accompagna più la discesa della puntina sul disco né tantomeno effettua una risalita frenata. Vorrei quindi chiederle un consiglio sia sulle possibili alternative alla puleggia ed alle molle della Phonosophie che su come intervenire per "ricaricare" l'alzabraccio.
La ringrazio se troverà il tempo di rispondermi.
Cordialmente,
Francesco - E-mail: francescobuono (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
il costo dell'upgrade a mio parere è troppo elevato e sono sicuro che con 300 € si possa fare di più e di meglio. Ad esempio, qualora non ne fossi già provvisto, penserei ad una buona testina in quella fascia di prezzo oppure ad un tappetino ed un set di cavi di segnale migliori o persino ad un pre fono esterno di qualità superiore. Si tratta di interventi che CERTAMENTE sarebbero ben più efficaci della sostituzione delle molle e della puleggia. Di conseguenza, ti consiglio di desistere. Magari cerca un po' in rete, può essere che riesca a trovare del materiale analogo, pure usato, per una frazione della cifra richiesta.
Per quanto riguarda l'alzabraccio potresti provare a smontarlo e sostituire l'olio viscoso all'interno con uno più denso. In alternativa, piuttosto che spendere dei soldi in un probabilmente costoso ricambio e già che sei in vena di upgrade, potresti più proficuamente investire in un nuovo braccio, anche un Rega RB300 o uno SME usato sarebbero un bel passo avanti da tutti i punti di vista. Con la cifra che è necessaria per molle e puleggia un nuovo braccio sarebbe assolutamente a portata di mano ed anzi forse rappresenterebbe, tra quelli elencati sopra, l'upgrade più sostanziale in assoluto.
Qualora avessi voglia di un restauro conservativo (ma allora molle e puleggia aftermarket non avrebbero senso comunque) vorrei ricordarti che il 160 già dalla fabbrica era commercializzato con altri bracci o addirittura del tutto privo di braccio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tarlo analogico
Buongiorno Direttore, volevo mandarti una mail solo per ringraziarti del tempo che dedichi alla realizzazione di questa rivista online gratuita (vorrei sottolineare gratuita) che ormai è per noi appassionati un appuntamento fisso da anni. Il tempo e la passione che ci metti si vedono settimana dopo settimana e penso sia giusto dimostrartelo per spingerti, se ce ne fosse bisogno, ad andare avanti nonostante l'invidia che si nota palesemente nell'ambiente.
Dicevo che avrei voluto solo mandarti una mail per ringraziarti....ma alla fine un tarlo mi ha assalito: l'analogico! Premetto che non ho mai ascoltato un giradischi, sono partito da un impianto Bose per passare (grazie a voi) al T-Amp e arrivare attualmente a questa configurazione:

I cavi penso che prima o poi li costruirò grazie a uno dei vostri progetti, per ora li ho comprati dalle grandi catene di elettronica. Dicevamo del tarlo dell'analogico: mi è venuto quando la mia ragazza mi ha fatto vedere la sua collezione di oltre 100 LP che ormai non ascolta più perché é venuta a vivere con me e vorrei non lasciarli all'abbandono, per cui stavo pensando ad un giradischi con poche regolazioni per un principiante come me e ho letto recensioni positive del Rega P3-24 con testina Elys 2. Il problema è dovuto al fatto che dovrò obbligatoriamente appoggiarlo su un mobile pesante con degli sportelli che all'interno non è pieno (il bilocale non mi permette molta scelta) e sembra dal sito della Rega che sia altamente sconsigliato: http://www.rega.co.uk/downloads/P3-24%20Instructions%20eng.pdf
Secondo te, al di là del fatto che vorrei assolutamente andare a sentire il suono di un giradischi da un rivenditore, è uno spreco di denaro perché il posizionamento inficierà totalmente la bontà del Rega (e quindi meglio ottimizzare il mio attuale impianto) oppure è un tentativo che si può fare? Per di più il costo attuale degli LP nuovi mi sembra esagerato, partono spesso dai 20 euro in su. Credi ci sia davvero una ripresa delle vendite dell'analogico e una ristampa dei capolavori degli anni passati oltre che dei nuovi album?
Grazie mille.
Scusa per la lunghezza e di nuovo complimenti.
Giuseppe - E-mail: giubruno73 (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
alla Rega hanno ragione, specialmente se si considera giradischi a telaio rigido proprio come quelli che producono loro. Il posizionamento è importantissimo, meglio tavolini rigidi e leggeri, magari ancorati alla parete (tipo mensola) anziché poggiati sul pavimento. Per ascoltare i 100 LP che ti ritrovi per casa potrebbe bastare un giradischi entry-level, ma a telaio flottante, così è meno sensibile ai disturbi ed al posizionamento non ideale. Nell'usato si trovano ottimi giradischi di qualità, pure facili da utilizzare. Il primo che mi viene in mente è il Linn Axis, controtelaio sospeso su diaframmi in silicone, facilissimo da settare e davvero ben suonante. Ormai si trova per cifre intorno ai 300/500 €, a seconda delle condizioni e del braccio montato (gli ultimi modelli montavano un bellissimo Akito, altrimenti Basik Plus). Ti sconsiglierei giradischi molto morbidi come i Thorens classici, che possono diventare difficili da regolare per bene. Tuttavia, esistono anche dei Thorens facili e sono quelli che al posto delle molle hanno delle lamelle elastiche (serie TD3XX, ad es. TD316, 318, 320, 321...). Si trovano per cifre assolutamente ragionevoli e sono dei veri e propri tank. Volendo, anche un Technics SL1200 potrebbe essere preso in considerazione: è una macchina nata per suonare in condizioni disastrose, robusta e, recentemente, pure ben considerata dagli audiofili.
In ogni caso, cerca di non spenderci troppo, i 100 LP non è detto che siano in condizioni ascoltabili e costruire da zero una buona discoteca potrebbe essere inutilmente costoso. Non è vero però che gli LP siano tutti costosi, basta saper cercare, si trova tantissima roba per meno di 10 €, nel nuovo. E' difficile prevedere come evolverà il mercato dell'analogico, ma è chiaro che le case discografiche stanno cercando un nuovo modo per sbarcare il lunario, ora che i CD sono stati munti fino allo stremo. Spero solo che non provino nuovamente a specularci, la lezione dovrebbero averla imparata, ormai. Purtroppo per il mercato della Musica, i discografici hanno spesso mostrato tendenze suicide associate a totale miopia commerciale.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Tavolino TNT FleXy
Caro Lucio,
innanzitutto complimenti per il progetto del portaelettroniche
FleXy, che ho trovato su TNT-audio. Mi è piaciuto molto e siccome ho bisogno di procurarmi un portaeletroniche, vorrei costruirmene uno, del tipo più semplice, col compensato marino e, se il prezzo non è esagerato (ma in effetti temo di sì), con 3 barre in acciaio inox 316 marino. Vorrei quindi rivolgerle poche domande di chiarimento:

  1. Sul ripiano superiore vorrei posare un giradischi Technics SL1200 (che sto per acquistare) che, se ho letto bene, pesa ben 12 Kg, inoltre un giorno il giradischi poggerà su una basetta antivibrazione di progettazione TNT-Audio, quella di legno riempita di sabbia. Il peso totale, che immagino sarà di 15-16 Kg è compatibile con la struttra del FleXy con ripiani in compensato e barre filettate di 18 mm?
  2. Il resto delle elettroniche è del peso ordinario, anzi, visto che al momento l'ampli è il Trends TA 10.1, direi che sto al di sotto della media.
  3. Le barre filettate (scusi l'ignoranza) devono esserlo per tutta la lunghezza, non solo in corrispondenza dei ripiani, giusto? Altrimenti non sarebbe possibile avvitarvi alcunchè. Queste barre si comprano già filettate o dovrei poi rivolgermi a un tornitore per la filettatura?
  4. Se invece che l'opzione leggerezza, optassi per quella del peso consistente e utilizzassi i ripiani in marmo, quanto dovrebbero esser spessi? E le barre da 18 mm sarebbero sempre adeguate? Vorrei sempre mantenere 3 gambe, non 4 per semplicità di regolazione.
Se arriverò a compimento dell'opera sia certo che le farò avere le foto con descrizione di eventuali variazioni!
Grazie mille!
Cordialmente,
Matteo - E-mail: mbercelli (at) hotmail.com

LC
Caro Matteo,
ti consiglio di utilizzare il multistrato marino di buon spessore, non avrebbe problemi a sostenere i pesi che hai citato. Sulle barre da 18 mm, poi, ci puoi caricare veramente di tutto. L'opzione marmo è praticabile, ma dal punto di vista sonoro preferirei il multistrato. Qualora optassi per il marmo, secondo me 2 cm di spessore sono più che sufficienti per quel peso...eventualmente puoi chiedere consiglio anche al marmista, specificando dove andranno i fori, di quale diametro sono e a che distanza sono posizionati rispetto ai bordi (questo parametro è importante per stimare il carico ammissibile). E' chiaro che più i fori sono vicini al bordo della lastra e meno carico si potrà posizionare sopra.
Il legno, invece, da questo punto di vista non è particolarmente critico (il marmo si spezza, il multistrato al massimo si curva un po'). Per quanto riguarda la filettatura non è indispensabile che sia presente su tutta la lunghezza ma:

Tuttavia, qualora non ti piacesse l'effetto filettato, puoi sempre coprire le barre con dei tubi lisci di diametro opportuno e del materiale che preferisci.
Le tre gambe hanno notevoli vantaggi pratici: sono più facili da livellare e consentono un più facile accesso al retro degli apparecchi, semplificando anche il passaggio dei cavi.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Un sistema wireless Hi-Fi?
Caro Direttore,
grazie per il servizio di qualità che gratuitamente mettete a disposizione di tutti. Prima di chiederti un consiglio su come completare il mio impianto, vorrei condividere la mia realizzazione di un sistema (spero) hi-fi basato su sorgenti file e chiedere una tua opinione. Ho collegato un PC portatile ad un hard-disk esterno dove conservo musica codificata in formato lossless, campionata quindi con qualità CD. Il PC trasmette i files musicali direttamente ad un access-point wireless, senza quindi passare per la scheda audio del computer. L'access point wireless ha una uscita digitale, collegata ad un DAC Cambridge Audio DAC-Magic, il quale è connesso a sua volta (in analogico naturalmente) ad un amplificatore Cambridge Audio Azur 540V2.
Dopo lunghe ricerche online e ascolti vari, direi che questo sistema garantisce un ascolto di ottima qualità, soprattutto perché il segnale non viene filtrato da nessuna scheda audio ma da un signor DAC. Concordi? Suggerimenti per migliorarlo?
Arrivo al punto... i diffusori! Avendo un budget ristretto, ho cercato occasioni online di vario tipo e genere, e sono riuscito più o meno fortunosamente a reperire i seguenti diffusori in una fascia di prezzo compresa tra i 200 e i 350 euro:

Ho letto tutto ciò che è disponibile su TNT circa il confronto tra le Avant 904 e 914, ma non sono riuscito a farmi un'opinione definitiva. Lumi?
L'ambiente di ascolto è una stanza di 5 x 6 metri, e ascolto quasi esclusivamente rock e classica.
Spero che il mio piccolo contributo sul sistema wireless possa essere interessante per i lettori e che tu possa aiutarmi a completarlo.
Un saluto e un grazie in anticipo.
Pietro - E-mail: francia.pietro (at) gmail.com

LC
Caro Pietro,
l'implementazione del tuo sistema wireless per Musica liquida mi pare molto interessante perché consente di utilizzare il PC come sorgente senza che questo sia vicino all'impianto o fisicamente collegato ad esso. Potrebbe risultare utile per tutti coloro che hanno l'impianto su un rack e il PC su una scrivania, magari lungo la parete opposta. L'idea è dunque ottima, purtroppo non ho esperienza di connessioni wireless e non ho idea se la conversione che viene (immagino) effettuata per trasmettere e poi ricevere il segnale possa in qualche modo inficiare la qualità dello stesso. Nel peggiore dei casi posso immaginare l'introduzione di una certa quantità di jitter ma, francamente, non me ne preoccuperei troppo. Quel che puoi fare (e mi piacerebbe poi averne riscontro da parte tua) è mettere il PC vicino al DAC e collegarlo elettricamente con cavo USB, confrontando questa modalità con quella wireless in maniera alternativa e, ove possibile, in tempo reale. Mi interessa sapere, ad esempio, se aumenta il rumore di fondo o cambia qualche altro parametro.
Per quanto riguarda i diffusori, nella lista che hai proposto, la mia preferenza andrebbe per i Mordaunt Short Avant 914 e le KEF iQ5, senza disdegnare le convenientissime Wharfedale Diamond 9.6. Credo che, in ogni caso, l'abbinamento con le elettroniche Cambridge sia assolutamente privo di sorprese. Cura semmai con attenzione il posizionamento in ambiente e l'acustica di quest'ultimo, da soli possono influenzare il risultato finale anche oltre il 50%.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Domande per upgrade di un impianto vintage
Gentile Direttore,
seguo da circa un anno la sua rivista, che apprezzo per lo stile diretto ma anche ironico con cui affronta i piccoli grandi problemi dell'Hifi, senza paura di prendere posizione su alcunché. Questo può procurarvi qualche "nemico" ma è il miglior servizio che possiate rendere a noi lettori, costringendoci a confrontarci con le tematiche esposte, al contrario di un certo buonismo generalizzato che prospera su molta stampa specializzata, consolatorio per chi torna dal negozio col nuovo acquisto, ma che a lungo andare genera solo molta confusione, la proverbiale notte in cui tutte le vacche sono nere.
So che apprezza una certa brevità quindi mi sforzo di venire al punto.
Dopo una ventina d'anni circa di letargo audiofilo (non volevo proprio rassegnarmi ad accantonare il giradischi per i piccoli dischetti argentei che non avevano quelle belle copertine e che tanto di più costavano.. così quando non trovai più i miei amati gruppi Heavy Metal su vinile lasciai proprio perdere), recentemente, complice il maggior tempo a disposizione, ho rispolverato l'antica passione.
Vengo alle domande, relative a piccoli miglioramenti da apportare al mio impianto in attesa dell' acquisto un impianto più impegnativo da posizionare in un'altra stanza (l'intento è per così dire quello di "fare pratica").
L'ambiente d'ascolto è di ca. 4.50x4.25x3m. L'impianto invece è così composto:

Premesso che coi lavori manuali sono un disastro (quindi non posso autocostruire):
  1. Volevo comprare un paio di stands per le povere Bose, adesso impiccate a oltre 2 metri di altezza. Secondo lei ne vale la pena o sto perdendo tempo ? (glielo chiedo perché so che ne ha una pessima opinione). Non andrei oltre i 150 €.
  2. Una volta riposizionati i diffusori, vorrei ricablare tutto (i cavi standard sono proprio scadenti!), ovviamente senza spendere troppo, visto l'impianto "vintage". Pensavo ai Monster Cable Interlink 250 o 300 come cavi di segnale e a qualche metro di buon Monster non terminato per la parte di potenza. Che ne dice? Budget di circa 150 €.
  3. Visto che ormai uso per lo più il PC come sorgente audio pensavo a un buon DAC con ingresso USB. Questo mi eviterebbe anche di dover sostituire subito il lettore DVD con un lettore CD "serio", prendendo così due piccioni con una fava. Cosa mi consiglia? Sono tentato dal DAC di Cambridge Audio. Budget sotto i 500 €.
  4. Devo sostituire la Stanton montata di serie sul TD280. Vorrei mantenere un'impostazione fonica simile. Cosa mi consiglia? Budget entro i 100 €.
  5. Il TD280 secondo lei è utilizzabile anche in un impianto di fascia media (i fatidici 5000-8000 eur) o mi conviene iniziare a cercare su ebay qualcosa di meglio (come un TD160 o un 321)? Lascerei proprio perdere quei giradischi "moderni" senza coperchio.. (non voglio rischiare la testina).
  6. Un'ultima nota, riallacciandomi a quanto esposto dal lettore Giorgio nel vol. 526 della rivista. Finora, complice una pessima collocazione dei diffusori, sono ricorso alla correzione ambientale tramite equalizzatore (utilizzato con microfono e generatore di rumore come accennato a Lucio nel vol. 361 della Posta), e devo dire che i risultati sono stati lusinghieri. In qualche caso allora è utile...o mi sbaglio?
So di essere stato prolisso e me ne scuso, ma i dubbi sono tanti!
Un cordiale saluto,
Gilberto - E-mail: gilberto.morando (at) libero.it

LC
Caro Gilberto,
proverò a rispondere con ordine:

  1. Pollice verso il basso per gli stands per le Bose 301, ancor più se la cifra da investirci è quella (150 €!). Con la stessa cifra ed il ricavato dalla vendita delle Bose puoi acquistare dei diffusori da pavimento di qualità indubbiamente superiore.
  2. Pollice verso l'alto per i cavi Monster che avresti deciso di acquistare. Dai anche un'occhiata al mercato dell'usato, potresti riuscire a risparmiare un bel po'.
  3. D'accordo anche sull'idea del DAC USB, ne abbiamo recensito diversi, molto validi. Non abbiamo ancora provato il Cambridge, ma se ne dice un gran bene. Potresti anche risparmiare un po' e prenderne uno sui 150 € (vedi quelli recensiti qui su TNT-Audio) ed eventualmente investire il resto del budget sui diffusori. Sono certo che il risultato sarebbe migliore.
  4. Se ti piace il suono della Stanton, compra un'altra Stanton o sostituisci semplicemente lo stilo a quella attuale.
  5. Per ora il tuo Thorens TD 280 può tranquillamente stare al suo posto, semmai investirei un budget più consistente sulla testina che resterebbe comunque riciclabile anche in caso di upgrade del giradischi.
  6. Sugli equalizzatori tradizionali (non digitali, cioè) ho sempre manifestato le mie riserve in quanto spesso usati a sproposito. Con un microfono ed un generatore di rumore rosa va già meglio ma è perfettamente inutile tentare di correggere una sistemazione palesemente sbagliata come quella dei diffusori posti a due metri d'altezza. Fossi in te venderei le Bose e l'equalizzatore e con il ricavato, maggiorato del budget per gli eventuali stand (ormai inutili), acquisterei dei diffusori da pavimento di buona qualità. In questo modo non avresti difficoltà a riconoscere che l'equalizzatore sarebbe assolutamente inutile, a patto che sistemazione in ambiente ed acustica della sala fossero almeno accettabili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Guasto al lettore, riflessioni attorno al Quad 405
Gentile direttore,
Questa è la prima volta che le scrivo, me ne ha dato la forza la dipartita della mia sorgente digitale e la conseguente frustrazione che ne è seguita. Non è da molto che vi seguo e devo dire che la vostra conoscenza è stata per me progressivamente sempre più preziosa e confortante e mi dispiace sentir parlare di "...stanchezza..." dovuta a questo "...squallore e grigiore..." perchè è quello che vivo io quotidianamente nel mio lavoro. Io sono un restauratore e questo mio mondo così affascinante si è man mano reinventato e popolato in questi anni di imprenditori senza scrupoli votati al ribasso, non c'è più posto per i romantici e ogni volta che ci penso rivedo gli occhi del mio vecchio maestro che ormai sono una delle poche cose alle quali mi attacco per rinnovare l'entusiasmo.
Ma scusate la disgressione, ho l'occasione finalmente di chiedere ad un esperto come muovermi.
Il caro estinto si chiamava Marantz cd 53, lo so che era un lettorino ma in mancanza d' altro mi ci ero pure affezionato. Apparteneva ad un impiantino che sudando non poco mi ero un po' alla volta costruito. Purtroppo date le mie limitatissime risorse è nato un po' a casaccio, a colpi d' occasione insomma e quindi si sono trovati a condividere uno spazio nel mio bellissimo mobile (scarrafone autocostruito utilizzando materiale di recupero dagli inumerevoli cantieri: 3 tubi innocenti arrugginiti, stabilizzati e riempiti di sabbia su piedini disaccoppianti, lastre in pietra rosata e qualche inserto sfizioso in lapislazzuli) oltre al lettore:

Data la mia passione per l' autocostruzione, in parte ho sopperito alle poche risorse realizzando con grande scrupolo e minuzia alcune componenti importanti e a detta di chiunque sia entrato a casa mia le casse (cm 20x49x29) suonano davvero bene ed io sono piuttosto soddisfatto. Lo fanno in un ambiente purtroppo quasi quadrato (cm 540 per 490 per 295), posizionate assieme alle elettroniche lungo la parete più corta a 60 cm dal fondo e a 110 cm dalle laterali. Tappettone, divano e libreria di fronte.
Sono unite fisicamente ma accoppiate elasticamente (tre giunti in gomma avvitati sottosopra) a stand pesantissimi, ottenuti con una potrella (10x10) verticale con inserti smorzanti in legno e resina epox, dalla stessa finitura delle casse, chiusa tra due piastre in ferro di 1 cm di spessore (20x29) e il tutto poggiante su punte.
Ora non credo di poter intervenire ancora più di tanto io (a parte i cavi) quindi ero qui a chiederle un parere di intervento metodologico più che quantitativo perchè al momento posso sistemare solo il lettore cd. Mi hanno chiesto 160 € per sistemarlo (sapessi dove trovare la meccanica me la sostituirei da me), oppure un Arcam Alpha 1 usato a 190 € oppure con un piccolo sforzo un lettore nuovo della Cambridge da 290 € di cui non ricordo la sigla ma che monta convertitori Crystall, per il quale il negoziante mi ha detto che ha un rapporto costo qualità elevatissimo.
A parte il nuovo apparecchio questo impianto con il cd 53 suona molto potente però non si possono superare le ore 10 (potenziometro) per una evidente distorsione progressiva, da zero alle ore 9 suona abbastanza caldo e corposo ed uno degli strumenti che più colpiscono è il contrabasso e le voci, la musica da camera e il jazz sono il suo pane prediletto. Io e mio figlio oltre che al rock d' annata ascoltiamo molto jazz e musica sperimentale, da Zorn alla Diamanda Galas passando per Jarre per es. Un altro nostro amore è il progressive ed il Canterbury sound.
In questi ultimi soprattutto si avverte un appiattimento generale e il suono diventa secco e poco naturale, non so bene se mi sono capito (come diceva un mio amico). Quello che so è che il 405 era stato migliorato nella seconda serie sostituendo i finali (avrei anche lo schema) ma ne vale la pena? Tempo fa avevo sentito un pre valvolare della Lector suonare nell' impianto di mio fratello e il suono che ne era uscito mi era piaciuto molto più dei due nostri a stato solido provati insieme in quell' occasione (il suo è un Adcom). Non ho esperienza con le valvole ma è possibile che io sia più sensibile a quel tipo di suono.
Risolverei abbinando un pre valvolare nel prossimo futuro? è preferibile cercare il pre Quad al quale il 405 era abbinato e in generale è sempre meglio farlo quando si hanno elettroniche così datate? Nel catalogo Nuova Elettronica c' è un pre valvolare, che sia comunque migliore del mio, o mi conviene trovare un buon pre d' occasione magari dal suono meno stridulo del mio (se è lui la causa)?
Era da tanto che volevo parlare del mio povero impianto con una persona così competente e quando ci sono riuscito l' ho fatta troppo lunga, mi perdoni.
La ringrazio comunque per il servizio prezioso che regala a tutti noi ricambiando io, da Verona, con i miei migliori auguri di buon Natale.
Ermanno - E-mail: ermanno.destefani (at) tin.it

LC
Caro Ermanno,
ricambio gli auguri di Buon Natale, ovviamente per quello che verrà, a questo punto. Lo faccio immerso in un clima natalizio molto insolito, visto che qui fuori nevica...e da queste parti erano almeno 25 anni che non si vedeva un fiocco di neve!
Atmosfera natalizia a parte, grazie anche a te per il supporto e l'invito a non abbandonare. A dire il vero non ne abbiamo mai avuto l'intenzione, è solo che talvolta questo settore è davvero molto triste. Persino squallido. Per questo motivo mantenere entusiasmo, serenità e buonumore non è facile.
Passando alle tue richieste, credo che il CD53 cui sei affezionato si possa tranquillamente riparare, mi pare monti una meccanica Philips CDM12.1 che non è difficile trovare come ricambio (guarda un po' in rete e su Ebay in particolare). In alternativa, tra le macchine che ti hanno proposto, io punterei con decisione al Cambridge: è nuovo (quindi ha una lunga vita utile davanti a sé, non così l'Arcam Alpha) e suona bene.
Per quanto riguarda il resto dell'impianto, io sarei per una soluzione drastica: vendi tutto (pre, finale e pre fono) ed acquista un buon integrato a stato solido di concezione moderna. Qualora desiderassi un suono più morbido e caldo dai un'occhiata ai NAD, agli Arcam ed agli Audio Analogue. Qualcuno di questi potrebbe anche avere un buon ingresso phono. è inutile aggiungere altre scatole di qualità media, tanto vale semplificare il tutto ottimizzando il rapporto qualità/prezzo e la semplicità. Nell'usato potresti anche trovare qualche signor integrato che potrebbe far cantare i tuoi diffusori come mai hai sentito prima, sto pensando a qualche Nait della Naim (dal 3 in su), AM Audio, Musical Fidelity, tanto per non allontanarci troppo dalle sonorità che apparentemente ti attraggono di più. Anche un integrato della Quad potrebbe avere il suo perché. Dai un'occhiata a quel che c'è in giro, ascolta se puoi e magari sentiamoci di nuovo per un consiglio più mirato.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Lucio carissimo,
è da tanto che ci pensavo: un giorno o l'altro gli scrivo. Poi alla fine quel giorno è arrivato ed ora, eccomi qua. Non per chiederti chissà che, solo per testimoniarti l'esistenza di un'amicizia. Quale, ti domanderai: ma la mia, naturalmente!
Lo so, lo so che non ci conosciamo direttamente. Lo so che non abbiamo mai avuto occasione di incontrarci. Tutto vero, ma ti posso garantire che - almeno da parte mia, naturalmente - quel rapporto d'amicizia c'è, esiste. E da diverso tempo. è nato anni addietro quando, navigando in lungo ed in largo su Internet, mi sono imbattuto in TNT-Audio e ne sono rimasto conquistato. Per l'intelligenza e l'autorevolezza della sue proposte. Per la serietà e la competenza della sua conduzione. Per la sua trasparenza. Per la completezza della sua informazione. Per il piglio della sua impostazione e la gratuità della sua formula.
E' stato proprio questo, insieme ad altro ancora, a far nascere un particolare feeling di simpatia nei confronti di TNT e della sua causa. Un feeling che via, via, è andato trasformandosi in qualcosa di più solido e strutturato, qualcosa che oggi si trova a metà strada tra l'affezione e il supporto. Proprio lì, al crocevia tra la riconoscenza e il rispetto per una realtà che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante tra gli interessi della mia vita. Trasformando un incontro occasionale avvenuto sul web in una stabile relazione - umana prima ancora che di altro genere - con una comunità di appassionati ed esperti che, settimanalmente, mette generosamente le proprie conoscenze al servizio di una brillante idea di comunicazione.
Che, poi, è una visione del mondo e delle sue logiche. Diversa da quella dominante, ispirata al profitto ed al solo tornaconto personale. E proprio per questo ancora più meritevole di attenzione e supporto solidale da parte di chi, appassionato di musica come me, ha trovato nella sua frequentazione nuovi spunti di riflessione ed approfondimento. E di stimoli al proprio pensiero. Determinati da quello altrui - il tuo in particolare - sempre porto con sagacia e passione, ma ogni volta con altrettanto garbo e pacatezza, nel pieno rispetto dell'interlocutore e dei suoi punti di vista, nella più assoluta libertà di confronto dialettico. Senza fanatismi messianici o chiusure aprioristiche.
Un approccio animato soltanto da un sano entusiasmo ed uno spirito di servizio capaci di rinnovarsi intatti, settimana dopo settimana, al momento di mettere on line un nuovo numero della rivista. Senza mai risentire del tempo che passa, della routine o, ancora, delle possibili riluttanze generate dalle ripetitive "banalità" di interlocutori a volte ansiogeni e pedanti. Il tutto proposto in un piacevole e corretto italiano da parte di un team affiatato, guidato da un uomo franco ed affidabile, sempre attento e coerente con se stesso, prima ancora che con gli altri. Insomma, come dicevo all'inizio, una grande persona ed un amico vero.
Proprio per questo, per tutto questo, alla fine di queste poche righe, oggi mi sento di rivolgerti un semplice ma sentitissimo, grazie. Non mollare mai!
Un saluto cordiale e tanti auguri di buon anno.
P.S.: Approfitto dell'occasione per chiederti un parere. Per una serie di vicende familiari che ti risparmio, mi trovo in possesso di una serie di pezzi "vintage" tra i quali, in particolare:

Francamente, ritieni che nell'elenco si trovi qualcosa che merita di essere salvato in previsione dell'allestimento di un secondo impianto per il quale nutrirei qualche velleità di tipo qualitativo? A tuo parere, si tratta di componenti che, nel caso, possono avere un mercato e, se sì, quale potrebbe essere il loro valore?
P.P.S.:Ti ringrazio in anticipo per l'eventuale risposta. Data la natura della richiesta, ovviamente valuta tu il se, il quando e il come. A presto!
Marco - E-mail: alter.ego (at) fastwebnet.it

LC
Caro Marco,
grazie per l'apprezzamento e le belle parole. E scusami anche tu per il ritardo nella risposta, dagli auguri di Buon Anno si evince che trattasi anche questa di missiva del pesantissimo pregresso che lentamente sto provando a smaltire, talvolta in modalità pubblica, talvolta privata e sintetica. Mi scuso nuovamente con tutti quelli che si aspettavano una risposta in tempi rapidi o magari più articolata, ma volendo comunque restare fedeli alla promessa di rispondere sempre e comunque a tutti, questo talvolta è il prezzo da pagare.
Mai come quest'anno è arrivata tanta posta durante la pausa natalizia, centinaia e centinaia di richieste che pian piano si sono accumulate. è certamente un piacevole segno di apprezzamento ma anche un sovraccarico di lavoro non indifferente che sta facendo slittare alcune recensioni che avevo promesso da tempo (le nuove cose di casa Scythe, due sistemi di lettura digitale davvero per tutte le tasche ed altro ancora).
Non voglio aggiungere altro alle tue belle considerazioni, sappi solo che per noi sono motivo di grande soddisfazione.
Per quanto riguarda invece i componenti che ti sei ritrovato in casa io direi che si possono certamente riciclare, si tratta di materiale onestissimo, niente di particolarmente esotico ma, se ben sistemato e ottimizzato, potrebbe dare ancora qualche bella emozione all'ascolto.
Metti insieme il tutto, ascolta a confronto i due diffusori e tieni quelli che ti convincono di più (a naso direi gli Heco). Nel caso dovessi invece vendere, secondo me sarebbe difficile andare oltre i 100 € a pezzo per le elettroniche e qualcosina in più per i diffusori. Per i diffusori tedeschi non c'è mai stato un mercato florido qui da noi.
Tienimi aggiornato e buon ascolto! Visto il manto di neve che ricopre gran parte dell'Italia, e, sorprendentemente, anche queste lande immerse nel Caribbean blue del Mediterraneo, questa settimana un brano musicale dal titolo "Snow" (che altro?) per accontentare i tanti lettori di TNT-Audio che non disdegnano puntate su territori accidentati tra il funky ed il metal. Signori, tutti in piedi e play it absolutely loud...questi sono i potentissimi Red hot chili peppers!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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