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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Ritorno all'HiFi
  2. Ambiente d'ascolto...disastroso
  3. Upgrade analogico
  4. Musica dal PC
  5. Audiofilia & pigrizia
  6. Upgrade sorgente digitale
  7. Soddisfazione Linn
  8. Potenza e sensibilità
  9. Sonorizzazione ambiente cucina
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ritorno all'HiFi
Caro Lucio, cari amici di TNT-audio.
Una chiaccherata con un collega alcuni mesi fa mi rispolverò la passione per l'hifi sopita ormai da troppi anni. In breve mi libero di sedicenti impianti audiovideo: 5+1, pc, dvd usb leggitutto e male, mp3 e sub che fa solo rumore e vado in edicola a cercare qualche rivista.
Prima sorpresa: le gloriose testate della mia gioventù non ci sono più...alta fedeltà-stereoplay-etc. Trovo A.R. e Suono e mi accorgo che nel frattempo l'alta fedeltà è diventata di nicchia o meglio di classe. Per il popolo bue ci sono plasticoni e plastichini, se vuoi ascoltare la MUSICA devi avere la capacità di spesa di un dentista..o praticare rinunce sostanziose.
Ricordo che già in giovane età rinunciai alle ferie per acquistare un impianto hifi...oggi...altro che le ferie. In un grande magazzino ascolto due Wharfedale Vardus 200 e con il rumore che c'è non riesco a capire come suonino, le compro e a casa le collego ad un ampli; scopro che hanno dimenticato i bassi..addirittura il libretto di istruzioni consiglia di affiancargli un subwoofer.
Le riporto immantinente e le tramuto in un CDP Denon. Poi scopro due cose: TNT-Audio e i mercatini dell'usato a Milano. Tienneti è grandiosa, migliaia di informazioni date gratuitamente e con PASSIONE, i secondi offrono pezzi d'epoca hifi comunque ancora dignitosi a prezzi stracciati. Siccome la passione ci prende in breve tempo ho ottenuto non un impianto ma due, il "main" composto da:

e quello da camera: Sono soddisfatto da tutto tranne che dalle Indiana Line che penso di sostituire con casse usate viste presso due noti negozi hifi di Milano. La scelta sarebbe tra Usher v 601 da scaffale e Chario Syntar da pavimento ambedue attorno ai 400 euro (eh, non è mica sempre domenica).
Io ti ringrazio e ti massaggio l'ego per la tua opera e.... se vorrai darmi un consiglio anche alternativo...Beh STRAGRAZIE! Ascolto solo musica classica in una cucina/salotto 4 x 4 arredata e completa di tavolo e quattro sedie.
Un saluto e continuate così.
Faber - E-mail: doctrauma (at) msn.com

LC
Caro Faber,
ti faccio i complimenti per la fortuna sfacciata che hai avuto negli acquisti di usato. Oso definire quei prezzi altamente simbolici! Mai visto niente di simile, in tutta franchezza. Mi fa piacere sapere che TNT-Audio ti abbia riportato sul pianeta Terra, in effetti, anche a voler essere meno fortunati di te, nell'usato oggi si possono fare ottimi affari. In particolare, quel Rotel RA 940 BX acquistato a 35 € è vergognosamente conveniente. Non capisco chi te lo possa aver venduto...su Ebay ci avrebbe ricavato almeno 200 €!
Comunque sia, buon per te! Concordo sulla necessità di migliorare i diffusori sull'impianto main. Le Usher non le conosco ma le Syntar da pavimento mi sembra possano rappresentare un felice accoppiamento con il tuo amplificatore Rotel. Non spieghi di quale modello di Syntar si tratti, quindi non riesco a valutare bene la convenienza dell'offerta.
Tieni conto che per una cifra analoga trovi, nel nuovo, delle KEF C-5, delle Indiana Line Tesi 560 o delle Mission M33i. Magari, se puoi, cerca di ascoltare qualcuna di queste e poi decidi di conseguenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambiente d'ascolto...disastroso
Gentile direttore, spero tanto in una sua consulenza, in nome anche delle nostre comuni origini di "terra di Sardegna". Sono completamente nuovo nel mondo hi-fi, anche se non proprio completamente a digiuno di acustica ambientale "et simila" dato che suono la chitarra elettrica da 20 anni, e come può facilmente immaginare - o sapere - è necessaria un minimo di competenza per la creazione dei suoni e la loro gestione.
Leggendo degli apparecchi di cui parlate spesso, quasi mi vergogno di parlare della mia modestissima dotazione. Ma, ci tengo a sottolinearlo, sicuro che Lei potrà capire, il poco che sono riuscito a mettere insieme è frutto di sacrificio economico e di tempo speso a leggere il suo bel sito. E tenga conto che "purtroppo" anche la passione per le chitarre elettriche Gibson è già di per sè alquanto dispendiosa.
Un buon ascolto della musica e la chitarra sono per me due cose strettamente legate. Non entro troppo nel dettaglio per abbreviare, comunque: l'ambiente d'ascolto - e anche dove suono - è necessariamente la mia stanza da letto, circa 2.5m x 4m. Parete lunga con scrivania e armadio accanto, di fronte sull'altra parete lunga il letto, dove siedo per l'ascolto. Parete corta porta finestra.
Il piccolo hi-fi:

Fine. Ho dovuto NECESSARIAMENTE posizionare componenti e diffusori sulla scrivania. Ho operato in questo modo per ridurre i danni: serio controllo al viteraggio della scrivania. Feltro sotto la scrivania e in tutti i punti di contatto con mobili e parete. Sul lato diffusore sinistro ho la porta finestra, dove ho messo una tenda - tra l'altro carina - pesante. Sul lato diffusore destro ho il pannello laterale dell'armadio, che ho rivestito di moquette fono-assorbente. Un bel tappeto sul pavimento tra letto e scrivania.
Unica nota positiva, posso distanziare tranquillamente i diffusori dalla parete posteriore di buoni 60-70 cm, che credo siano sufficienti, e chiudo "idealmente" il triangolo d'ascolto: io siedo sul letto a circa un metro e mezzo di distanza e la casse tra loro sono distanziate il massimo consentito, cioè circa un metro. Mi rendo conto di essere al limite di una immagine stereo decente, ma così è.
Il quesito che le pongo è questo: ho "inventato" dei sotto-diffusori!! ;-))
La mia esigenza è quella di disaccoppiare il più possibile le casse dalla scrivania. Ho costruito due quadrati spessi circa 4 cm, della dimensione esatta della base delle casse (circa 20x20cm) di gomma poliuretanica a bassa densità - molto leggera ma abbastanza corposa da sostenere il peso - e l'ho rivestita di moquette fonoassorbente, anche per un fattore estetico.
Sembra funzionare: non si percepisce alcuna vibrazione sul piano della scrivania. E' questo il disaccoppiamento? E' il principio giusto che mi serve? Se non ho capito male - il che è anche verosimile - nel mio caso le punte coniche farebbero un disastro, giusto?
Mi servirebbe qualche chiarimento in merito al loro utilizzo su una scrivania. Potrà sembrarle strano, ma, se tiene conto che il mio punto d'ascolto è piuttosto vicino, la scena sonora che viene fuori non è affatto pessima, e qualcosa in giro ho ascoltato. Le sembra possibile data la situazione? O sono in preda all'entusiasmo? Le chiedo se posso ulteriormente migliorare qualcosa nell'ambiente, e se ho fatto delle buone scelte nei componenti.
La prego, mi dica di si... ;-)
P.S. Mi piacerebbe, in particolare, avere frequenze medie potenti, asciutte e definite. Ho operato in questa direzione. Almeno credo. Salutissimi dalla, ahimè, piovosa Sardegna!!
Andrea - E-mail: andrea.orru75 (at) hotmail.it

[Impianto HiFi]

LC
Caro Andrea,
i diffusori sulla scrivania sono, in effetti, un compromesso abbastanza forte ma se non si può fare altro, ci dobbiamo accontentare. Ti faccio solo osservare che la distanza reciproca non è un metro (ma come misuri?) ma, più realisticamente 50 cm. Poiché sono incollate ai lati di apparecchi larghi 43 cm...il calcolo è presto fatto. Per distanza reciproca si intende questa o, nella migliore delle ipotesi, quella dei tweeters, se posizionati centralmente. Hai realizzato una sorta di impianto compatto ma di migliore qualità, parlare di immagine sonora è velleitario, comunque.
Il principio che hai utilizzato per sistemare i diffusori è sostanzialmente corretto: evitare che le vibrazioni dei diffusori raggiungano la struttura sulla quale poggiano facendola entrare in risonanza. Con degli appoggi morbidi come quelli che hai usato tu parte dell'energia meccanica dei diffusori viene dissipata prima che riesca a passare alla scrivania. In pratica hai limitato i danni disaccoppiando. Tuttavia, se la scrivania fosse rigida e leggera, cioè poco incline a fare da cassa di risonanza, anche un accoppiamento rigido potrebbe avere il suo perché. Un po' perché non si sa mai ed un po' perché sarebbe tutta esperienza utile, prova a eliminare le basette morbide e metti sotto ai diffusori delle grosse puntine da disegno, magari con delle monetine da 5 centesimi tra punta e scrivania onde evitare di rovinare il piano d'appoggio. Sulle monetine prova a realizzare un piccolo incavo per ospitare la punta (basta un piccolo trapano).
Una volta trovata la posizione ideale fissa le monetine alla scrivania con del biadesivo o con pochissima plastilina. Ascolta e valuta se ti sembra di sentire qualche cambiamento. Dovresti avvertirli sia in gamma bassa che in gamma media ma non crucciarti se non dovessi sentire alcuna differenza, a volte anche l'udito ha bisogno di educazione. E, ovviamente, l'installazione sacrificata di certo non aiuta.
Qualora, infine, volessi provare a migliorare un po' potresti valutare la possibilità di un piccolo ampli in classe D: la stanza è piccola, il punto d'ascolto è vicino ed i diffusori sono abbastanza sensibili, non dovresti avere grossi problemi di pressione sonora anche con pochi watt. Uno Scythe SDA-1100, un Trends Audio TA 10.1 usato o altri giocattolini analoghi potrebbero darti quell'apertura in più che sembri desiderare in gamma media.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Caro Direttore,
grazie per il continuo lavoro (gratuito) che fate per noi appassionati. Continuate così (se potete).
Vengo subito alla mia domanda. Il mio impianto è sostanzialmente composto da:

Stavo pensando ad un piccolo up-grade analogico. Avendo però una collezione di dischi limitata (circa 120 vinili a fronte di oltre 1.500 CD) ma destinata comunque un minimo a crescere (mercatini, usato, offerte etc.) non intendo allocare un "budget" particolarmente significativo per l'operazione (diciamo un 200 / 250 Euro massimo oltre vendita del mio Debut). Avevo pensato allo stesso modello Pro-Ject Debut "SE" che ha un piatto almeno grande quanto un vinile (300 mm contro i 280 del modello "base") e un fonorivelatore diverso (il costo è di 350 Euro). Passando al modello superiore Expression con fonorivelatore già montato si arriverebbe già a 525 Euro. Mi / Ti chiedo se (i) il passaggio al modello "SE" rappresenterebbe un "up-grade" sensato e comporterebbe un miglioramento "udibile" (ii) se non debba pensare solo a un miglioramento del fonorivelatore (iii) se ci sono soluzioni diverse nei limiti che mi sono dato o (iv) se invece conviene lasciar perdere e lasciar tutto com'è.
Grazie mille se vorrai / potrai rispondermi.
Un caro saluto,
Fabio - E-mail: fabio.niccoli (at) fastwebnet.it

LC
Caro Fabio,
proverei in un primo momento ad upgradare la testina con qualcosa di meglio, il tuo giradischi può reggere pick-up anche più impegnativi, almeno fino a 200-250 €. Il salto qualitativo rispetto alla testina di serie sarebbe non solo ben udibile ma facilmente trasferibile ad un eventuale, successivo, giradischi di livello superiore. I 120 dischi della tua discografia sono un patrimonio già di una certa consistenza, se si tratta di materiale in buone condizioni d'uso un buon investimento per un trittico di qualità superiore potrebbe avere un senso.
A questo punto la domanda potrebbe essere: quale testina per il budget che ho indicato? Dando un'occhiata al resto dell'impianto ho la sensazione che tu prediliga timbriche tendenzialmente calde e morbide. Devi decidere se ti interessa preservare completamente questa impostazione oppure se vuoi provare a riequilibrare il tutto con una testina un po' più neutra. Nel primo caso (impostazione attuale) opterei per una Grado Gold. Qualora invece gradissi tonalità più neutre potresti optare per una Shelter 201, una Goldring 2200/2300, ma anche una delle ultime che abbiamo recensito, ovvero la Soundsmith SMMC4. Si tratta di testine MM di ottima qualità, in grado di ben figurare anche su set-up analogici di ben altro livello.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Musica dal PC
Caro direttore,
ultimamente, visto che molti degli album musicali recentemente ascoltati (Maudlin of the Well, john grant ed altri) sono stati scaricati dal sito in formato flac e poi masterizzati, mi chiedevo se fosse il caso di mandare in pensione il vecchio lettore (o quanto meno il suo convertitore), ed acquistare un dac, da collegare direttamente ad un pc o ad un hd con uscita coassiale... i dac addocchiati sarebbero o l'Harmony da9, un Mhdt Labs Havana (entrambi ben recensiti anche da TNT-Audio) oppure il recente Dacmagic di Cambridge Audio (dal costo leggermente inferiore, ma di cui si parla un gran bene), il mio impianto è composto attualmente da delle Ms Aviano 9, da un Bada purer 3.3, e da un lettore cd Original a6s.
Linn ha visto giusto interrompendo la produzione di lettori cd ? Lo staccarsi dal supporto fisico porta effettivamente vantaggi? Meglio per me rivolgersi ancora al caro e vecchio lettore, nel mio caso sarebbe un Marantz SA7003? Vista l'impossibilità di ascoltare l'Harmony e l'Havana, quale dei 3 dac sopra citati mi consiglia?
Grazie in anticipo per le risposta.
Maurizio - E-mail: maurizio.dallara (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
non sono nella posizione di poter prevedere se Linn abbia visto giusto o meno nell'interrompere la produzione di lettori CD, osservo soltanto che il trend della Musica da PC o music servers è in costante aumento e che raramente là a Glasgow hanno preso delle grosse cantonate: sempre la mossa giusta la momento giusto (LP12, poi CD12, multiroom e tutto il resto che ne è seguito). Non riesco, francamente, a vedere dei buoni motivi che possano arrestare lo sviluppo nella direzione liquida (ad alta qualità, beninteso). Il tuo proposito mi pare, pertanto, abbastanza sensato: potresti affiancare un buon DAC al tuo lettore Marantz. In questo caso, però, ricordati che per leggere i SACD dovrai comunque passare dalle uscite analogiche del lettore, in quanto il flusso disponibile dalle uscite digitali del tuo lettore non è attivo in presenza di SACD.
Ciò premesso, secondo me dovresti provare ad ascoltare qualcuno dei DAC che hai citato, ove possibile. Si tratta di ottime scelte in ogni caso, forse una leggera preferenza potresti concederla all'Havana. Il nuovo Harmony DA9 è stato già recensito nella sezione inglese di TNT-Audio e la prova grosso modo conferma, migliorate, le doti della vecchia versione che recensii io circa 5 anni fa (priva di USB, però).
In ogni caso il lettore in tuo possesso non sarebbe da pensionare almeno relativamente alla lettura dei SACD, per i motivi sopra esposti.
Pian piano potresti riversare tutti i tuoi CD su hard disk ed iniziare a muovere i primi passi in questo nuovo territorio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Audiofilia & pigrizia
Caro Direttore,
sono un Suo coetaneo appassionato di musica da sempre, ascolto prevalentemente pop, rock, blues e jazz, qualche anno fa ho conosciuto Tnt-Audio grazie ad un amico e leggendo i Vostri articoli ho assemblato il seguente impianto:

Il tutto è disposto in una stanza di metri 5x4 nell'unica maniera possibile. Premesso che sono soddisfatto delle prestazioni dell'impianto, il mio problema è il giradischi in quanto ha due motori separati per 33 e 45 giri e trovo scomodo doverli sostituire continuamente, pertanto ho deciso di acquistarne uno nuovo con un motore unico.
Avendo a disposizione un budget massimo di euro 1.000,00 per giradischi, braccio e testina, mi piacerebbe avere un Suo consiglio su che tipo di marche e modelli potrei indirizzarmi per avere almeno la stessa qualità di suono che ho adesso con il Pro-Ject.
RingraziandoLa anticipatamente per una risposta Le porgo cordiali saluti.
Fabrizio - E-mail: whereismymind (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
quante volte ti capita di dover cambiare da 33 a 45 giri? Avviene così frequentemente da rendere intollerabile l'utilizzo dei due motori??? Audiofilia e pigrizia fanno sempre il paio, vedo :-)
Comunque sia, rispetto la tua esigenza e ti consiglio di valutare, anziché un cambio drastico di giradischi, l'opportunità di dotare il tuo ProJect dello SpeedBox, sempre della ProJect, un box esterno che consente di variare la velocità di rotazione alla semplice pressione di un pulsante. La ProJect mi pare non raccomandi l'utilizzo dello SpeedBox con i vecchi Perspective poiché ritiene sonicamente migliore la soluzione a due motori ma so di audiofili che lo usano da anni senza alcun problema. E' la soluzione più pratica, economica e sicura. Lo SpeedBox II costa appena 100 €. Esiste anche una versione più sofisticata, con regolazione fine del pitch e display digitale (SpeedBox II SE). Tieni anche conto che l'alimentazione separata (e più curata) dovrebbe consentire una rotazione più stabile ed accurata e, pertanto, un suono migliore. In questo modo dunque otterresti tre risultati, a fronte di una spesa irrisoria: conserveresti l'impronta sonora che sembri gradire, potresti cambiare velocità con la pressione di un pulsante e, magari, riusciresti anche a far suonare meglio il tuo attuale set-up.
L'alternativa è molto più costosa e rischiosa: non sono molti i giradischi in commercio con il cambio di velocità elettronico. La stessa ProJect mi pare ne realizzi appena due o tre modelli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade sorgente digitale
Gentilissimo Lucio,
torno a scriverti dopo diversi anni, approfittando sempre della tua disponibilità e cortesia, per avere, se ti è possibile anche questa volta, un tuo prezioso consiglio. Da qualche anno ho cambiato tutto il mio impianto che ho venduto per acquistare, da un amico ad un prezzo molto conveniente, una catena HIFI così composta:

Avendo oggi la possibilità di investire una cifra intorno ai 1.500- 2.000 € avrei pensato di cambiare la sorgente che mi sembra ormai datata e a mio avviso l'anello debole della catena, non senza avere avuto prima dalla AM AUDIO, a cui ho telefonato, la conferma che su questo modello non è possibile fare la modifica. E qui sorgono i dubbi, nel senso che potrei optare per due soluzioni per le quali ti chiedo un consiglio:
  1. Vista la buona meccanica del TEAC avrei pensato di abbinargli un DAC, scegliendolo magari tra quelli che mi darebbero quella morbidezza in più che non guasterebbe e magari risparmierei sull'acquisto di un nuovo lettore CD adeguato alla catena e investire parte del budget a nuovi cavi di segnale (ma quali per bilanciarne la tonalità? Il Supra EFF I, da voi recensito, penso peggiorerebbe le cose). Per il DAC avevo pensato al North Star Model 192 da voi recensito. Pensi sia compatibile ed adeguato con il resto dell'impianto? E (scusa la mia ignoranza) che tipo di cavi si utilizzano per collegare il DAC al TEAC?
  2. Seconda possibilità: investire tutto su un nuovo lettore CD.
E qui mi ritrovo nella confusione totale, se cioè orientarmi verso una catena monomarca acquistando il COPLAND CDA823 o abbinare altre marche come ad esempio MUSICAL FIDELITY che ho ascoltato da un mio amico (non ricordo il modello ma dal costo di circa 2.000 €), mi è piaciuto molto, ma era collegato a tutt'altra apparecchiatura. Per completezza ascolto musica Jazz e Pop-Rock in un ambiente di circa 25mq. Desidererei un tuo preziosissimo consiglio.
Certo di un tuo riscontro, ti ringrazio per la tua pazienza e ti porgo cordiali saluti.
Michele - E-mail: michele.ginevra1 (at) tin.it

LC
Caro Michele,
la mancanza di morbidezza in gamma medio-alta, della quale ti lamenti, è dovuta principalmente ai diffusori B&W 803S Nautilus, inutile girarci intorno. Potrai cambiare cavi, sorgenti, ambiente, ma quella caratterizzazione resterà là, forse addomesticata ma sempre ben presente. Fa parte del DNA di quei diffusori.
Probabilmente la coppia pre/finale Copland aiuta un po' a stemperare questo carattere acidulo ma dubito che riuscirai a liberartene del tutto.
Per quanto riguarda la sorgente, il mio consiglio è di sostituirla del tutto, con una macchina integrata dotata di un altro tipo di impostazione e di classe. Se non riesci a prendere un Copland nuovo, prova a guardare nell'usato, per una cifra analoga a quella del DAC che avevi pensato ti porti a casa una macchina recente che si integrerà perfettamente con le altre elettroniche in tuo possesso e che ti farà fare un bel salto in avanti in termini di raffinatezza e qualità sonora complessiva.
In alternativa pensa anche ad un lettore Accuphase, anche questo da cercare nell'usato recente.
Infine, per quanto riguarda il cavo di segnale, certamente l'Interlink 400 è largamente sottodimensionato rispetto alle potenzialità dell'attuale catena. Ci vedrei meglio un Monster di gamma più elevata magari da cercare ancora usato (M1000 o superiori). Da evitare il Supra EFF-I, ovviamente, o altro cavo con impostazione analoga. Rimanderei la decisione, comunque, ad un momento successivo, quando avrai a disposizione la nuova sorgente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Soddisfazione Linn
Carissimo Lucio, come sta? Spero bene....
Le scrivo perché, se può farlo, vorrei ringraziare attraverso la sua rubrica la Linn Italia di Pisa, dove ho trovato delle persone altamente competenti e appassionati del loro lavoro e del prodotto, che poche volte ho potuto riscontrare.
All'interno dell'azienda si respira la passione per la musica e un servizio veramente superbo, il tutto con prezzi estremamente onesti. Mi hanno sostituito i tweeter delle mie Kan, e poi sono stato accompagnato nella sala audio dal proprietario, e mi ha fatto vedere tutta la sua collezione di strumenti musicali ad hi-fi.
Sarei veramente contento se potesse esprimere la mia soddisfazione attraverso la sua rubrica sperando arrivi anche alla Linn Italia. Grazie di cuore.
Dino - E-mail: dino.marcuglia (at) tin.it

LC
Caro Dino,
è un piacere trovare operatori appassionati ed attenti alle necessità dei propri clienti. Questo approccio non deve meravigliare, in quanto ereditato dal marchio che la Linn Italia distribuisce, marchio per il quale l'assistenza ed il customer care sono sempre stati due fiori all'occhiello. Fa ancor più piacere sapere che esistono ancora tanti operatori di questo tipo, soprattutto pensando al momento che stiamo vivendo nel quale l'attività mordi e fuggi sembra quella che va per la maggiore. Vendite rapide, soldi subito e tanti saluti al cliente in caso di necessità.
Io spero sempre che il mercato operi una sorta di selezione naturale liberandosi di tutti gli operatori poco seri, poco preparati e poco disponibili. Purtroppo devo ammettere che questo processo è lentissimo ed è inquinato dalla incessante proliferazione di marchi ed operatori sempre nuovi che appaiono e scompaiono con altrettanta rapidità.
Sta a noi acquirenti selezionare i prodotti anche in base a questo tipo di valutazioni ma raramente, troppo raramente lo facciamo.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Potenza e sensibilità
Buon giorno carissimo direttore. Già in passato ho avuto modo di contattarla tramite mail riguardo a dei consigli che lei poi ha prontamente provveduto a darmi, ed io a mettere in pratica. Vi rivolgo i miei complimenti per la vostra professionalità e vi faccio gli auguri affinché il vostro sito possa crescere il più possibile nella diffusione di questa nostra amata passione, sdradicandola da una semplice accezione consumistica per metterla laddove le è più congeniale, ovvero la Cultura!
Possiedo da un paio di anni un impianto composto dai seguenti componenti audio:

Da più di un mese ho avuto un problema con la sezione finale del mio amato Cyrus, il quale ha smesso quindi di funzionare, e la sua riparazione richiederebbe un costo (ammesso che si possa fare) sicuramente alto. Sono rimasto affascinato dalla sua recensione del Trends Audio 10.1. Le ricordo che io già in passato sono stato un felice possessore di T-amp alimentato con un Zetagi da 5 ampere. Ascolto la mia musica preferita in una stanza di 15 metri quadri circa, e sono abituato ad ascolti con una pressione acustica non alta per problemi di vicinato ed, ovviamente, fisici, in quanto la mia non è una camera acusticamente trattata, quindi quando l'onda sonora diventa molto forte si sente ogni sorta di vibrazione le quali rendono impuro il suono emesso dai miei Dynaudio.
Non ho poi nemmeno l'esigenza di avere qualche ingresso in più in quanto ascolto solo il lettore cd. Non uso né giradischi né tuner, né altro strumento di lettura, ma solo il mio affezionato Mimik II.
Lei mi consiglia il Trends Audio, anche se poco potente sarà comunque in grado di muovere sufficientemente i miei diffusori per farmi godere il suo magico (come appunto dice lei, ed io la credo) suono? Le ricordo che nel mio caso non è importante la pressione acustica, quanto invece la qualità d'ascolto. Amo impressionarmi di fronte ad una bella immagine tridimensionale, mi piace lasciarmi accarezzare dalla timbrica degli strumenti, amo individuare i dettagli della riproduzione sonora, ed ama anche quella certa sensazione di calore, che un tempo traspariva da ampli tipo Musical Fidelity, NAD 3020 o dal mitico Naim Nait.
In attesa di un suo preziosissimo aiuto le rivolgo i miei più cordiali e sinceri saluti.
Mario - E-mail: mrdellacorte (at) gmail.com

LC
Caro Mario,
io proverei comunque a far riparare il Cyrus, magari è una spesa ancora accettabile, chiedi almeno due preventivi prima di procedere.
Per quanto riguarda invece l'utilizzo di un Trends TA 10.1 io vedo almeno due tipi di problemi: la bassa potenza abbinata alla bassa sensibilità dei tuoi diffusori e l'impostazione timbrica, che è abbastanza lontana da quella degli amplificatori che hai citato (Nait, 3020, MF etc.). Il primo problema potrai essere in grado di valutarlo solo tu, visto che hai già posseduto un T-Amp sai esattamente quanta potenza sia resa disponibile da quel chip (TA2024). Il Trends Audio TA 10.1 suona molto meglio del T-Amp originale, più raffinato, molto più solido in basso, in definitiva è un altro amplificatore anche se le qualità del famoso chip Tripath sono ovviamente le stesse (immagine, trasparenza, pulizia, precisione etc.). A me una decina di watt su 86 dB di sensibilità sembrano comunque pochi, anche in una stanza di 15 mq ma se ascolti a volume basso e con vicini poco tolleranti...potrebbero bastare. Ripeto, questa è una valutazione strettamente personale, quindi devi essere tu a farla.
La questione timbrica invece è tutta da analizzare: se cerchi suoni morbidi e caldi il TA 10.1 non è forse l'ideale. Il mio parere personalissimo è che con gli abbinamenti giusti, la qualità sonora generale sia di un ordine di grandezza superiore agli integrati che hai citato e, una volta gustate quella trasparenza e quella introspezione è davvero difficile tornare indietro verso integrati sì più morbidi e caldi ma anche ben più confusi e pasticcioni. Tuttavia, se è calore che cerchi, forse dovresti rivolgere il tuo sguardo altrove.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sonorizzazione ambiente cucina
Buongiorno Lucio! Vorrei sapere cosa ne pensi di una soluzione a cui sto pensando per "sonorizzare" l'ambiente cucina della mia futura casa, partendo dall'impianto hifi principale (e unico). Si tratta di una soluzione low-cost sia per necessità ma direi anche per scelta, visto che la cucina non è certo ambiente per una sala d'ascolto, ho pensato.
L'impianto principale è il mio solito, un lettore cd HD 970, ampli integrato audiolab 8000 SE. Questo pilota le casse Aliante Moda, e sarà in sala.
In cucina andrò a posizionare dei diffusori da incasso, a parete, della Indiana Line. Fra i vari parametri ho visto di sensibilità pari a 90db. Ho speso 135 euro per la coppia. L'idea è di reperire un secondo piccolo ampli di poca spesa, pensavo alla classe T, e di catturare un segnale audio dall'ampli principale. Come? Tramite il segnale "monitor out" normalmente indirizzato ad un'unità di registrazione. Perché? L'Audiolab ha il vantaggio di gestire con selettori separati il segnale "in" dal segnale "out", questo significa che potrei alimentare di segnale l'ampli secondario mentre l'ampli primario "tace". L'ampli secondario rimarrebbe in soggiorno prossimo a quello principale, mentre i cavi di potenza della lunghezza di 10 mt (forse oltre) cadauno, viaggerebbero nella soletta con propria canalina fino a raggiungere i diffusori. Con un piccolo investimento (meno di 100 euro compreso trasporto) sembra che su ebay si possa reperire un simil TA 10.1 sembrerebbe d'aspetto ben fatto, ma usa il T2020 che dicono più potente.
I miei dubbi sono:

  1. Che ne pensi dell' escamotage di usare il segnale monitor out?
  2. E' sensato stendere cavi di potenza lunghi oltre 10 mt? Poteva essere meglio portare il "segnale" e collocare l'ampli più vicino alle casse?
  3. Che ne pensi dell'ampli?
P.S. Il lettore HD 970 può anche inviare un segnale digitale verso un DAC (che però al momento non pensavo di acquistare), mentre Audiolab 8000 SE ha anche un'uscita di segnale pre-out ma se la usassi non potrei escludere il segnale alle casse principali, temo. Grazie per tua pazienza di rispondere anche a quesiti "audio-profani", ma perdonami, e così bello seguirvi anche per chi non è vero intenditore hi-fi.
Grazie,
Marco - E-mail: penmar (at) tele2.it

LC
Caro Marco,
la tua idea mi sembra buona ma devi prima sincerarti (io non lo ricordo) se la disponibilità del segnale monitor out in uscita dal tuo Audiolab sia presente anche ad amplificatore spento. In caso contrario dovresti accendere due amplificatori e tenere il segnale di quello principale a zero, non sarebbe una soluzione ottimale. Tuttavia, un'altra soluzione esiste ed è di gran lunga preferibile, dal punto di vista logico, operativo e qualitativo. Visto che il secondo ampli sarà vicino all'impianto principale puoi semplicemente sdoppiare il segnale in uscita dal lettore CD ed alimentare così il secondo impiantino. In questo caso l'Audiolab pootrebbe stare spento o persino scollegato!
[Sdoppiatore RCA ad Y]
Per questa operazione ti serve un duplicatore di uscita linea che è un connettore a T (o a Y che dir si voglia) che trovi in un qualunque negozio di elettronica o di car stereo al costo di pochi euro. Dovrebbe avere l'aspetto simile a questo che vedi qui in foto. Ne esistono alcuni che utilizzano degli spezzoni di cavo, io francamente opterei per il percorso più breve possibile che è garantito dal connettore monoblocco. Non avrai alcun degrado qualitativo del segnale fornito all'impianto principale e così potrai usare dei cavi di segnale di buona qualità e di lunghezza normale. I cavi di potenza potranno essere anche molto lunghi, purché di sezione superiore a 2 mmq. Stiamo parlando di amplificare due diffusori da incasso in cucina, non è il caso di perderci il sonno ragionando su eventuali degradi del segnale in arrivo.
In ogni caso è sempre meglio usare cavi di potenza lunghi che cavi di segnale visto che questi ultimi potrebbero trasformarsi in bellissime antenne radioriceventi.
Infine, non conosco l'ampli in classe D che stai programmando di acquistare però diciamo che è abbastanza difficile sbagliare, ormai sul mercato ci sono tante realizzazioni qualitativamente accettabili che fanno uso dei chip Tripath.
Non mancare di tenermi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
[Tavolino TNT Flexy]

Caro Lucio,
faccio riferimento alla mia
lettera ed alla tua gentile risposta per aggiornarti sulla costruzione del mio Flexy. Portaelettroniche Flexy realizzato!
Specifiche: dimensioni ripiani 60x40, in compensato marino da 25mm. Gambe con barre filettate in acciaio inox "normale" da 18mm. I fori, grazie anche al consiglio del lettore Michele che mi ha messo in guardia, li ho fatti da 19, non da 18 (questa piccola tolleranza si è rivelata fondamentale per facilitare il lavoro di montaggio). Distanza dei buchi dai margini: 25 mm.
Sui 4 ripiani ho steso gommalacca, mentre sotto ho steso antirombo in pennello (puzzolentissimo). Ho la fortuna di avere un amico tornitore che ha appuntito le barre filettate (circa 30°). Sotto ogni punta ho posto un disco sottopunta di ottone acquistato in un negozio online di HiFi. Le rondelle in neoprene le ho tagliate ad una ad una da un telo gommato da usare come copritavola. Per il resto direi che è fedele alle vostre istruzioni, a parte il fatto che ho impiegato 4 gambe perchè così mi piace di più. La regolazione dei ripiani è stata meno faticosa del previsto e devo dire che, una volta tirati i dadi, è veramente solido come una roccia.
Il tavolino, anche con le gambe filettate a vista, mi piace molto. Mi scuso per la foto, avrei dovuto scattarla prima di collocare le elettroniche e tutto il resto sui ripiani per un maggiore senso d'ordine. Se le foto fossero troppo compresse ve le rimando. Una nota di carattere economico: le barre filettate, con dadi e rondelle, si aggirano attorno ai 90-100 euro al dettaglio, il compensato è anch'esso piuttosto costoso: da 25 mm in un negozio di bricolage, al dettaglio, costa circa 120 euro al metro (quadro), ma da 19mm costa circa la metà.
Grazie mille per i suggerimenti e per il progetto.
Cordialmente,
Matteo - E-mail: mbercelli (at) hotmail.com

[Tavolino TNT Flexy]

LC
Caro Matteo,
complimenti per la bella realizzazione! Mi pare tuttavia che i prezzi pagati, in particolar modo per le barre filettate, siano davvero esorbitanti! Uno dei pregi del nostro progetto Flexy era proprio quello di essere economicamente molto conveniente rispetto ai prodotti specifici per uso HiFi! O io non sono più aggiornato sui costi delle barre e del multistrato marino o tu abiti in una zona dove l'inflazione ha i tassi degli anni '80 :-)
Comunque sia, continuo a sorprendermi di quanto continui ad essere attualissimo il nostro progetto di tavolino autocostruito, datato ormai 1997 (!!!), imitato decine di volte persino con fini commerciali, diffuso in tutto il mondo in mille varianti ma ancora apprezzatissimo dagli audiofili per la sua geniale semplicità e flessibilità operativa.
Non posso che ringraziare ancora una volta il nostro ex-collaboratore Mimmo Cacciapaglia per aver regalato alla comunità audiofila un simile colpo di genio. E proprio in onore di questo sempreverde successo mondiale il brano scelto per questa settimana non poteva essere che di World Music. Sono andato a scovare una bellissima versione di Deep weather dei poliedrici Deep Forest, live al Kyoto Otobutai in Giappone. Per chi non conoscesse i Deep Forest, consiglio senz'altro l'album live Made in Japan, un concentrato di emozioni, vitalità e cocktail sonori a metà strada tra l'etnico e l'elettronica. La qualità dell'incisione è pure abbastanza buona. In una parola: imperdibili.
Buon ascolto,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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