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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Integrato o pre + finale
  2. Upgrade per primo impianto
  3. Pochi bassi dalle Dahlquist
  4. Cassa chiusa o bass-reflex?
  5. Primo impianto con 5000 €
  6. Ampli e diffusori con 1500 €
  7. 1000 € per ampli e sorgenti
  8. Posizionamento in ambiente
  9. Pochi bassi dalle Focal
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Integrato o pre + finale
Gent.mo Direttore,
volevo da lei un consiglio. Il mio impianto HiFi è composto da:

Ho dedicato tempo e pazienza al posizionamento delle casse, con piccoli spostamenti, e devo dire che il rodaggio ed i miei esperimenti hanno dato ottimi risultati. Ma, come noto, l'appetito vien mangiando...
Nell'ottica di migliorare il mio impianto volevo sapere se aveva un senso l'idea di acquistare un finale da collegare al mio amplificatore, utilizzandolo come pre, con un budget di circa 600/700 euro (pensavo ad un Rotel rb 1070). L'acquisto avverrebbe in previsione di acquistare poi un pre. Tenendo conto che ascolto prevalentemente a volumi medi (1/4, 1/3 dell'amplificazione a disposizione del mio 40W+40W), la cosa ha senso o, piuttosto, varrebbe la pena di aspettare di racimolare il denaro per acquistare un integrato di livello superiore (tipo Arcam FMJ A28, oppure per restare in casa Rotel un Ra-1520)?
In particolare, utilizzare l'uscita preamplificata di un integrato economico, come il mio, da accoppiare ad un finale, permette solamente di aumentare la potenza in uscita non potendo migliorare ciò che la preamplificazione ha già distorto, oppure si possono ottenere comunque dei miglioramenti dalla separazione della preamplificazione e dell'amplificazione?
Francesco - E-mail: fkatang (at) yahoo.it

LC
Caro Francesco,
un suono nato in un certo modo e con una certa qualità NON può essere migliorato, questo è un fatto della vita, non si può recuperare ciò che si è perso.
L'esigenza di un finale di potenza da abbinare all'uscita pre del tuo Rotel RA04 dovrebbe nascere dal desiderio di una maggiore potenza (che mi pare non ti serva) o di una maggiore dinamica ma il tuo RA04 ha margini abbastanza elevati, se ascoltato ai volumi bassi che usi tu. Pertanto, il mio consiglio è di evitare l'acquisto di un finale e, dirò di più, non ti consiglio di passare alla soluzione pre + finale, visto che oggi sul mercato esistono eccellenti integrati che possono battere soluzioni separate almeno fino alla soglia dei 2500/3000 €. Una volta non era così: l'integrato era la soluzione economica per chi non poteva permettersi la coppia pre + finale. Non esistevano, in pratica, integrati di livello elevato. Oggi è tutto diverso e la soluzione integrata (sia nelle amplificazioni che nelle sorgenti) è, fino a certi livelli di spesa, di gran lunga quella più logica e ben suonante. Tieni anche conto che la soluzione separata obbliga all'acquisto di un buon cavo di segnale (altra variabile spesso incontrollabile) e di un secondo cavo di alimentazione. Inoltre, il segnale effettua un percorso nettamente più lungo ed esposto ad interferenze.
Ti consiglierei quindi di attendere tempi migliori o qualche buona occasione nell'usato per fare un salto di qualità più deciso verso ben altri livelli. Gli integrati che citi in alternativa vanno bene anche se io non mancherei di tenere d'occhio l'usato in attesa di un bel Naim Nait 5 usato, di un Audiolab 8000S, Primare I21 e simili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per primo impianto
Salve direttore,
è ormai qualche anno che vi seguo, sono un ventenne studente di ingegneria e negli ultimi tempi sono finalmente riuscito ad avere uno stereo decente. Ora il mio stereo è composto da:

Visto che ho qualche € da parte, che cambio postazione dell'impianto e che voglio "rivoluzionare" il mio stereo, vorrei avere un suo illustre consiglio. Dunque, la parte sorgente-dac mi "sembra" accettabile, la vera rivoluzione sta nei diffusori e di conseguenza nell'ampli. Come spesa per i soli diffusori vorrei stare sotto i 400€ e come ampli sotto i 300€, possibilmente sui 200€. La mia stanza è un 3,5mx4,9m, con due letti, una libreria, un armadio e una finestra a fianco ad una portafinestra, il soffitto è un po' particolare perchè è in salita e va dai 2 metri fino ai 4 metri.
Le casse tra loro starebbero a poco più 1,5 metri di distanza, forse arrivo a 2 a fatica, e io sarei a 2,8 metri dalle casse. Le dimensioni dei diffusori non dovrebbero superare i gli 85cm di altezza e i 20cm di larghezza. Avrei due candidati: Le seconde le trovo usate per poco più di 400€ in un negozio di hi-fi. Ho potuto ascoltarle per circa un'ora con la mia sorgente e il mio dac e con un ampli da 1000€ del negozio. La pulizia del suono era incredibile, la musica sembrava prendesse vita e rendenva ottimamente con ogni genere, il basso vibrante, i transienti veloci e il soundstage largo e non era per niente affaticante, forse forse l'ampli era un po' troppo preciso e poco colorato e non c'era troppa profondità nell'immagine, che però apprezzerei molto.
Le Tesi non le ho sentite, ma ho ascoltato delle Musa 505, in altro ambiente e con un'altra impostazione elettronica, però mi sembravano più velate e meno dinamiche, visto che dovrebbero essere il modello di punta della IL immagino che le Tesi siano sulla stessa onda.
Il vero problema è che per 500€ potrei prendere le Tesi e un ampli Advance Acoustic map 101 che trovo in offerta e sarei a posto, se invece prendessi le Linn dovrei aspettare un po', per riavere un budget adeguato per un ampli all'altezza delle Linn sempre sotto i 300€, avrei però intanto un punto fermo, in quanto di certo non le cambierei le casse in futuro e tra l'altro, essendo in cassa chiusa, mi permettono una facile ubicazione.
Lei che farebbe? Che ampli consiglierebbe in entrambi i casi, possibilmente con telecomando (anche se non indispensabile)? Se le ha ascoltate sa con cosa potrei avere una buona sinergia?
Ha anche altri diffusori da tenere in considerazione?
P.S.: naturalmente non voglio esagerare, dato che la stanza in cui ascolto non è di certo anecoica.
Antonio - E-mail: acvtre (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
parto dalla fine per sottolineare un errore molto comune tra audiofili neofiti, ovvero quello di considerare come ideale di sala d'ascolto la camera anecoica. Niente di più sbagliato!!!! Una camera tale serve per effettuare misure, nessuno di sognerebbe di ascoltare in tali condizioni, il risultato sarebbe un vero e proprio disastro! Non solo, ma poiché in una camera di questo tipo non c'è campo riflesso e pertanto non c'è eco, avresti seri problemi a muoverti senza barcollare, visto che il nostro orecchio sfrutta parzialmente l'eco per trovare la giusta dislocazione dei corpi e delle sorgenti sonore nello spazio.
No, le riflessioni delle pareti servono eccome per ascoltare bene la Musica. I diffusori sono progettati ed ottimizzati per suonare in ambienti domestici reali, non certo in camere anecoiche!
Ciò premesso, io non avrei dubbio alcuno nel portarmi a casa le Keilidh, diffusore di ben altro spessore rispetto alle Indiana Line citate. Non solo, ma potresti pilotarle tranquillamente con il tuo amplificatore attuale, difficilmente troveresti di meglio per la cifra che hai indicato, nel nuovo. Semmai, mi metterei subito a caccia di un Naim Nait 2 o 3 usati, che sarebbero dei partners ideali per le casse scozzesi. Lo Scythe, almeno in certi parametri, darà del filo da torcere agli integrati citati quindi non considerarlo un amplificatorino solo perché costa poco. Sarebbe un grosso errore di sottovalutazione. Ti ricordo che già il vecchio T-Amp liscio, ben peggiore dello Scythe, metteva in imbarazzo il Naim Nait 1, in termini di precisione, pulizia, trasparenza ed immagine. Con mio grande disappunto, devo dire.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pochi bassi dalle Dahlquist
Ciao Lucio,
Oramai è un' abitudine disturbarti almeno una volta l'anno quando sono in procinto di pensare a degli upgrade.
E siccome sto entrando nell' ottica non potevo mancare di interpellarti. Doverosi sono i ringraziamenti anticipati per la tua dedizione alla causa, devo dire che non succede spesso di potersi rivolgere a qualcuno da cui poter sentire sempre considerazioni chiare, oneste ed intelligenti(e, perchè no, a volte anche con del sano sense of humor...).
Ma veniamo a noi, anzi all' impianto da upgradare. Attualmente consta di:

L' ambiente è un ampio salone di oltre 40 mq. di forma simil-trapezioidale, arredato con librerie, mobili, divani e quant' altro, diciamo ragionevolemente assorbente, pavimento in parquet. Io direi che il tutto suona alle mie orecchie in modo rimarchevole per quasi tutti i parametri, tranne che per la quantità di bassi. In realtà ci sono, ma non hanno quella spinta che altre configurazioni offrono, insomma manca quel basso percepito più fisicamente che acusticamente. Obbiettivo primario dell' upgrade sarebbe quindi ottenere qualcosa di più in questa direzione, mantenendo tutte le caratteristiche positive: dettaglio, tridimensionalità, stabilità dell' immagine, etc
Ho cominciato a provare vari oggetti, sopratutto puntando l' attenzione ai diffusori che sono quelli che a parer mio caratterizzano il suono e al preamplificatore che sulla carta dovrebbe essere l' anello debole. Coglierei altresi l'occasione per valutare uan possibile razionalizzazione e passare ad una soluzione integrata eliminando un po' di scatole e cavi. Ma questo non è un must: se l' integrato convince, bene, altrimenti manterrò la tipologia pre-finale.
Non ho previsto un budget preciso, diciamo che a seconda di dove cade la soddisfazione la spesa verrà spalmata in tempi più o meno lunghi, quindi magari si cambia prima il pre e poi i diffusori Ecco, prima di tutto dimmi che ne pensi di questa strategia, è secondo te condivisibile?
Ora però entra in ballo l' audiofilo. Ho provato e proverò una serie di pre: un Counterpoint 3000E, uno Spectral DMC 20, un Norma SC1, forse un Jeff Rowland consonance, etc. insomma tipologia diverse e prezzi anche diversi. Ho provato anche alcuni diffusori: Ascendo system F, Totem Wind e qualche altra opzione ancora da stabilire, sicuramente una Tannoy Canterbury 12 e qualcosa di Klipsch e JBL). Tra tutto, niente di sconvolgente. Ma ieri sera ho passato una serata in compagnia di una accoppiata che invece sconvolgente lo è stata: un McIntosh MA7000 e due Wilson Audio Watt VI - Puppy 6. E perbacco, lo stomaco è stato colpito!
Però, però....qualcosa comunque manca: il dettaglio e la microanalisi del mio setup è superiore, a parer mio, ovviamente. E l' effort economico è considerevole, stiamo parlando di 15/20 Keuro....dove mai dovrei arrivare? Insomma di tutta la vicenda, che è solo agli inizi, che ne pensi?
Che altri oggetti mi consiglieresti di ascoltare?
Può essere che in realtà 20 anni di convivenza con le Dahlquist mi abbiano condizionato l' orecchio, e quindi devo "ritararlo"?
Ogni ulteriore suggerimento è ovviamente il benevenuto, non ho nessuna fretta ma mi piacerebbe cominciare a definire esattamente la strada.
Sperado di non essere stato eccessivamente prolisso e ringraziandoti nuovamente per tutto,
Alessandro - E-mail: alessandro.smerdel (at) db.com

LC
Caro Alessandro,
sono assolutamente d'accordo sulla necessità di semplificazione, come ho scritto più volte, guarda caso anche nella prima lettera di questa settimana. Fino ad un certo impegno economico la soluzione integrata è vincente.
Detto questo, bisogna vedere se le prove che stai eseguendo avvengano all'interno del tuo ambiente oppure no. Se eseguite altrove, il loro valore assoluto cala drasticamente. Sei sicuro di aver provato di tutto per far venir fuori un po' di bassi in più dalle tue Dahlquist? A mio parere non sono diffusori carenti in questa porzione dello spettro. Proverei ad avvicinarle/allontanarle dalla parete di fondo e a spostare, con la stessa strategia, anche il punto d'ascolto. Se fosse semplicemente un problema di interazione ambiente/diffusori sostituirli non produrrà alcun effetto benefico.
Ciò detto, è altrettanto chiaro che le Wilson che hai ascoltato siano ben altra cosa, su tutti i parametri ed in particolare sulle basse frequenze. Non è impossibile reperire delle Wilson (magari serie precedenti, vanno bene lo stesso) nel mercato dell'usato, così da minimizzare l'esborso necessario al loro acquisto. Quella mancanza di dettaglio e di microanalisi che hai rilevato non è certamente colpa delle Wilson, anzi! Probabilmente il resto dell'impianto aveva la sua parte di responsabilità (ad esempio l'integrato McIntosh).
Se desideri potenza in basso e buona apertura in gamma alta, prova a sentirle con un integrato Krell, Rowland, Gryphon o analoghi.
Potresti anche provare un buon integrato di alto livello sul tuo attuale set-up, magari riesci a far esprimere meglio le tue Dahlquist, prima di affrontare la decisione di sostituirle del tutto. Il mercato pullula di amplificazioni integrate di livello elevato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cassa chiusa o bass-reflex?
Gentile Lucio,
desidero anzitutto complimentarmi per le innumerevoli qualità che si possono apprezzare nella rivista, tra le altre: indipendenza intellettuale, competenza professionale, chiarezza nell'organizzazione delle informazioni.
Premetto che ritorno all'audiofilia (sempre nella fascia entry-level) dopo molti anni di assenza, avendo iniziato la ristrutturazione del mio vecchio impianto, così composto:

Venendo al punto, mi sono di recente posto il problema teorico di sostituire i miei vecchi diffusori AR-132 con diffusori nuovi di categoria comparabile, avendo i primi molti anni di onorato servizio sulle spalle, seguiti da altri lunghi anni di completa inattività a causa appunto dello screpolamento delle sospensioni in foam (per intenderci, parliamo di oltre 10 anni di servizio e quasi altrettanto di inattività).
Premetto che lo scopo di tale iniziativa sarebbe solo quello di evitare oltre alla sostituzione delle sospensioni, invero poco costosa, la possibile e più onerosa sostituzione delle bobine e/o dei condensatori o forse anche della cavetteria interna. In breve, la prima domanda che mi sono fatto è: bass-reflex o sospensione pneumatica? Purtroppo facendo una rapida ricerca sul mercato dei diffusori nella fascia di prezzo 400/500 euro, per alcuni marchi noti (B&W, Tannoy, Sonus faber, Chario, Indiana Line, etc) mi sono subito reso conto che in realtà la sospensione pneumatica è di fatto scomparsa dal mercato (o almeno da quella fascia di mercato), e quindi la domanda ha necessariamente una sola risposta.
Posto che non ho nessun pregiudizio per l'architettura bass-reflex, ho tuttavia trovato interessante il punto di vista sull'argomento espresso al seguente link: http://motxam.interfree.it/verscomode.html
Volevo pertanto chiederle un parere circa l'argomento "aria in cassa contro bass-reflex" sostenuto nella pagina suddetta, ed avere da lei un consiglio sull'opportunità di proseguire con la ristrutturazione degli attuali diffusori o sostituirli con altri nuovi, ed in questo caso quale scelta operare, tenuto conto che ascolto di tutto, ma meno spesso lirica e musica da camera, di tanto in tanto rock e famiglia (da quello melodico all'heavy metal), più spesso jazz moderno e contemporaneo, e tenuto anche conto che mi piacciono le voci belle o con timbri particolari e interessanti, a prescindere dal genere musicale, pop commerciale incluso.
Inutile dire che qualunque altro consiglio o critica inerente l'attuale composizione dell'impianto e la sua possibile evoluzione, o sulla mia impostazione "filosofico-audiofila" è veramente molto gradito.
La ringrazio e la saluto con ammirazione.
Stefano - E-mail: sminiero (at) yahoo.com

LC
Caro Stefano,
l'argomento cassa chiusa-bass reflex è stato affrontato più volte su questa Rubrica, così come le opinioni del signore del link che hai segnalato. Poiché trattasi di episodi spiacevoli, preferisco non tornarci su. Se vuoi capirci qualcosa di più, ti invito a rileggere le lettere sull'argomento, in ordine di tempo:
Vol. 524, Vol. 525 ed infine Vol. 526.
Possiamo essere d'accordo che la cassa chiusa abbia i suoi vantaggi e allora? Non esistono quasi più diffusori in cassa chiusa, è così, bisogna pur farsene una ragione. Vogliamo combattere contro i mulini a vento? Fate pure, io ho modi più divertenti per impiegare il mio tempo. Dovrebbe però far riflettere un fatto inequivocabile: il 99,9% dei Costruttori di HiFi di livello assoluto, pur potendo utilizzare i migliori driver e le soluzioni senza compromessi, finiscono per utilizzare il bass reflex, la linea di trasmissione, il carico isobarico o il caricamento a tromba. Tutti incapaci?
Comunque, una cassa chiusa l'ho recensita qualche anno fa, si tratta della bellissima Merlin TSM. Rara e cara, ma molto ben suonante, anche se non certo un diffusore che possa incontrare il gusto di tutti gli audiofili.
Fossi in te, e tornando coi piedi per terra, proverei a sistemare i vecchi AR, credo che con 100 euro le sospensioni dei woofer si possano sostituire. Non credo sia necessario altro intervento, in ogni caso una bobina rovinata si sente anche al tatto, muovendo delicatamente avanti ed indietro la membrana del woofer: se il movimento è liscio e privo di attriti al 99% la bobina è OK, altrimenti bisogna sostituirla e, a quel punto, il gioco potrebbe diventare meno interessante. Per le nuove sospensioni potresti anche provare un po' di sano ed economico fai_da_te come spiegato in questo nostro articolo.
Comunque vada, nella fascia di prezzo da te indicata gli eventuali sostituti non mancano e molti marchi li hai già citati tu. Semmai, prova a sondare anche il mercato dell'usato, a volte si fanno dei buoni affari. Visto che ti piace AR, ho visto su Ebay una coppia di AR3A in, pare, ottimi condizioni, a meno di 500 €. Certo è che in quella posizione le vedrei un po' sacrificate...!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 5000 €
Egregio dottor Cadeddu, buon giorno, mi chiamo Antonio, sono un operaio e abito in provincia di Napoli; é da un paio di mesi che ho scoperto questa rubrica così importante, per chi come me vuole entrare a far parte di questa splendida famiglia audiofila, lo sarà meno per molti venditori che con lei hanno trovato un osso un po' duro a masticare, dal momento che tutti noi con i Suoi suggerimenti entriamo nei negozi con le idee più chiare e siamo in grado magari di rifiutare i loro consigli miracolosi.
Passerò ora a spiegarle il motivo di questa mia. Finora ho "SENTITO" musica: cantautori italiani, acustica, jazz, rock anni '70 e anche Verdi,Puccini ecc., con un impianto domestico "Pioneer" ora è arrivato il momento tanto atteso di "ASCOLTARE" musica con un vero impianto stereo. Sono riuscito a mettere da parte, per l'acquisto di un nuovo impianto, con tanti sacrifici 5.000 euro ai quali potrei aggiungerci, grattando il fondo altri 1.000 euro se proprio ne valesse la pena. Il luogo d'ascolto è il soggiorno 4,5 x 6 ca. mediamente arredato e con il pavimento in cotto naturale napoletano quindi con una superfice non regolare.
A questo punto sarei felicissimo se potessi avere da Lei un consiglio per raggiungere anche io questo così agognato traguardo ed entrare a far parte di questo sano popolo di "Audiofili Felici". Da parte mia avevo fatto un elenco di componenti che pongo a un suo giudizio ed è il seguente:

Per quanto riguarda i cavi vorrei un giudizio su "soul cable". Le sarei infinitamente grato di una risposta.
N.B.
  1. Il mio attuale impianto è di 100 +100 W RMS e vorrei restare su questa potenza;
  2. se conosce i cavi "soul cable" può dirmi se possono andare bene per me?
  3. la parete che dovrà ospitare l'impianto è di 4,5m e al centro c'è un camino quindi per forza di cose dovrò disporre il mobile con i componenti assieme ad un diffusore su di un lato del camino e il secondo diffusore dall'altro lato (vedi lunghezza diversa dei cavi).
Nell'ansiosa attesa di una Sua cordiale risposta cordialmente La saluto.
Antonio - E-mail: antonio.volpe1 (at) inwind.it

LC
Caro Antonio,
sgombriamo subito il campo da un grosso equivoco: il fatto che il tuo impianto attuale abbia 100 watt non fornisce alcuna indicazione circa la potenza dell'impianto futuro. Intanto, secondo me, di quei 100 watt è già tanto se ne utilizzi 40-50, in secondo luogo tutto (leggi: la pressione sonora) dipende dalla sensibilità dei diffusori. Tanto per fare un esempio, un ampli da 50 watt con diffusori da 90 dB suona altrettanto forte di uno da 100 watt su diffusori da 87 dB. E come uno da 25 watt con diffusori da 96 dB. Fatta chiarezza su questo punto, diciamo che in un ambiente come il tuo (circa 25 mq) una cinquantina di watt con diffusori di sensibilità medio-alta (89/90 dB) bastano per ottenere livelli sonori da lite condominiale istantanea.
La proposta di impianto che fai è buona, ma risparmierei i soldi del SuperNait ed investirei la cifra sui diffusori, prendendo i ProAC (se ti piace il suono di questo marchio) migliori possibile. Anche un Nait 5i farà il suo dovere in maniera più che dignitosa. Se vuoi qualcosa di più, considera il Nait XS, ma lascia perdere il SuperNait, comporresti un impianto squilibrato lato amplificazione.
Infine, sui cavi Soul Cable non so dirti molto, non li ho mai provati. E, naturalmente, non ho alcun interesse a provarli (così come altri tipi di cavi) avendo sviluppato una strana forma di allergia verso i test d'ascolto di cavi di qualunque genere. Con le elettroniche Naim io ci vedrei bene i cavi Naim, sia di segnale che di potenza.
Le lunghezze diverse dei cavi di potenza non sono un vero problema.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli e diffusori con 1500 €
Gent.mo Direttore,
sono un giovane amante della musica e dell'hi-fi e sto cercando, anche con l'aiuto della sua preziosissima rivista (per la quale non posso che esprimerle la mia più profonda stima), di costruire un buon impianto.
Al momento ho acquistato due buone sorgenti (Project rpm 1.3 con Ortofon Alpha per il vinile, Denon per il cd) e il Trends ud 10.1 per ascoltare la musica "liquida". Ora, però, mi trovo al passo più importante: l'acquisto di amplificatore e diffusori nuovi, con un budget di circa 1500 euro.
Premetto che ascolto prevalentemente musica sinfonica, pianistica e rock e amo il suono più dolce che sparato, la percezione della dinamica più che la potenza bruta. Per questo avrei pensato a un ampli integrato con pre valvolare e finale a transistor, come lo xindak xa 6900 (nomino soltanto questo perché dei 3-4 che ho avuto modo di sentire è l'unico che mi abbia veramente ben impressionato) ma volevo chiedere a lei qualche altro nome da poter vagliare.
Quanto ai diffusori, sinora ho apprezzato le B&W 685 ma anche qui mi rimetto a qualche suo consiglio. Molti mi hanno parlato divinamente delle Audes 105 e 115, ma non avendole mai sentite non so come comportarmi.
La ringrazio dell'attenzione e della cortesia che vorrà riservarmi rispondendo alla mia lettera e soprattutto di quella che mostra ogni giorno consentendo a me e a tutti gli altri utenti di TNT-Audio di fruire di una risorsa così preziosa.
Distinti Saluti,
Francesco - E-mail: lvrfnc (at) unife.it

LC
Caro Francesco,
non fornisci elementi per valutare l'ambiente nel quale andranno collocati i diffusori, non è semplice fornire consigli senza questa importante informazione. Citi dei diffusori bookshelf, immagino sia questa la tipologia alla quale stai pensando. Valuta bene la possibilità di inserire in ambiente delle piccole torri da pavimento, invece. Dove c'è spazio per un supporto c'è spazio per il piede di un diffusore da pavimento. Qualora invece intendessi metterli su scaffale, be', sappi che gran parte del loro potenziale andrebbe vanificato.
Per quanto riguarda le B&W 685 ti consiglio di fare una ricerca all'interno di TNT-Audio, specie sulla Rubrica della Posta, con parole chiave "Rotel B&W", secondo me ti chiarisci un po' meglio le idee. Le Audes non le conosco bene, quindi non posso esprimermi. Colui che ne parla in termini mirabolanti è lo stesso che le vende, non è esattamente un attestato di attendibilità (sembra sia un concetto che fa fatica ad essere compreso e sarei curioso di capire perché). In giro sul web si trovano comunque delle buone recensioni un po' più indipendenti.
Se ami suoni dolci e rilassati, evita le B&W, comunque. Meglio guardare le proposte di ProAC, Chario, Aliante, KEF, Sonus Faber...
L'amplificazione non deve per forza avere le valvole per essere dolce. Amplificazioni come Audio Analogue e Arcam, per citarne due, sono tendenzialmente votate a suoni più morbidi e rilassati, mai aggressivi. Anche NAD si avvicina un po' a questo tipo di sound. Lo Xindak che citi non lo conosco, se ti è piaciuto, a confronto con altri di pari prezzo, non vedo ragione per non acquistarlo. Fai solo attenzione a non esagerare con gli abbinamenti di componenti con le stesse caratteristiche timbriche: due componenti morbidi messi insieme spesso producono un suono moscio e senza vita. Per questa ragione io prima sceglierei i diffusori, poi proverei a cercare un amplificatore adatto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

1000 € per ampli e sorgenti
Spett.le Cadeddu,
vi seguo da un bel po' di tempo e lunge da me fare sviolinate, ammiro la professionalità e soprattutto la passione che vi porta a condividere le vostre conoscenze con chiunque abbia voglia di ascoltare nel migliore dei modi la propria musica.
Vengo velocemente al dunque ho avuto modo di ascoltare delle Spendor s3/r5 e sono rimasto davvero impressionato (ho già ascoltato altri diffusori e nessuno almeno con queste dimensioni e caratteristiche mi aveva cosi emozionato, è vero che la circuiteria a monte sembrava di alto profilo. Cosa mi dice di queste Spendor?). Conseguenza preso dall'entusiasmo guardando su ebay ne ho trovate un paio usate all'asta ho inserito il prezzo massimo di 350 euro che si è rivelato sufficiente (ancora devono arrivare e spero non ci siano sorprese).
Adesso il mio problema, ho sempre avuto l'intenzione di crearmi un impiantino decente ma ho sempre dovuto rinviare per ragioni di priorità e credo che sarei ancora a tergiversare se non avessi agito di istinto nell'acquisto delle Spendor, quale amplificatore e quale fonte cd o piatto potrei accostare a codeste casse per non mortificarle eccessivamente (ho dei vecchi componenti Aiwa amplificatore e cd) le dico che il mio budget per entrambi per il momento non supera i 1000 euro a meno che non differisca nel tempo l'acquisto della fonte (cd o/e piatto).
Pensavo di risparmiare qualcosa da ricaricare sulle fonti costruendomi gli stand e i cavi ma no so se ne vale la pena.
Aspetto consigli.
Grazie anticipatamente per l'attenzione!
Bluss - E-mail: bluss (at) libero.it

LC
Caro Bluss (nome e cognome no???)
ritengo le Spendor siano state un buon acquisto anche se, trattandosi di un diffusore un po' particolare, forse non è adattissimo per chi comincia. Immagino che l'impianto che è stato usato per la dimostrazione fosse di alto livello, non disperare se a casa tua non suoneranno come hai sentito in negozio.
1000 euro non sono tanti per acquistare amplificazione, lettore CD e giradischi, temo dovrai inizialmente optare per una sola delle due sorgenti. Potresti considerare un lettore Oppo e un giradischi ProJect Debut, cui affiancare un amplificatore di buona potenza, visto che le Spendor hanno una sensibilità molto bassa (appena 84 dB, mi pare). La potenza ti servirà a maggior ragione se la stanza d'ascolto fosse di dimensioni notevoli. Ti consiglierei di non scendere sotto i 50 watt per canale, per essere sicuro di avere un margine dinamico sufficiente con tutti i programmi musicali.
Poiché ti servirà anche un ingresso phono per il giradischi le possibilità di scelta si riducono molto: bene il Rotel RA06 (meno di 700 €) e bene anche l'Arcam FMJ A18 (più o meno sulla stessa fascia di prezzo). L'alternativa è il mercato dell'usato. Qualora la stanza fosse piccola o tu ascoltassi a volumi moderati potresti tranquillamente accontentarti di un amplificatore meno potente, a quel punto anche l'entry-level di Rotel andrebbe benissimo.
L'idea di risparmiare un po' autocostruendoti supporti e cavi è ottima, dovresti trovare qualcosa nella nostra ricca sezione del
fai da te.
Infine, un'osservazione generale, rivolta a coloro che, come te, si accingono ad acquistare il primo impianto: non fatevi affascinare da prodotti ascoltati in contesti particolari (tipo diffusori pilotati da catene ultra-costose) e, più in generale, evitate componenti troppo specializzati, più adatti ad un audiofilo maturo che sa cosa cercare in un impianto HiFi. A mio parere chi comincia deve scegliere componenti più generalisti, capaci di suonare bene un po' di tutto. In questa tipologia le Spendor che hai acquistato, minidiffusori da 84 dB di sensibilità e dalla risposta in basso limitata a 75 Hz, davvero non ci rientrano. E' un prodotto per audiofilo decisamente non alle prime armi e per apprezzarlo fino in fondo serve una certa esperienza d'ascolto. Non metterei mai in mano una Lotus Elise ad un neopatentato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Posizionamento in ambiente
[Sala d'ascolto]
Salve dott. Cadeddu. Innanzitutto grazie per come e quanto tenete a questa rivista.
Spinto da una certa curiosità per il vinile (perché alcuni considerano superiore il suono di un supporto così arcaico?) e la ricerca di un giradischi "per iniziare" ho scoperto il vs. sito; ho quindi cominciato a costruirmi un impianto con le finanze disponibili (non avete idea di cosa salti fuori ai mercatini dell'usato!). Ad oggi ho:

I generi di musica che ascolto sono principalmente classica, rock melodico (Bruce Springsteen, Dire Straits, Linda Ronstadt, max pezzali) e jazz; il tutto prevalentemente su vinile (sì non riesco più ad ascoltare i cd... avevano ragione è proprio diverso).
Avendo cambiato casa oggi mi trovo davanti a una scelta importante: come disporre l'impianto. La stanza dove verrebbe posizionato l'impianto è il soggiorno (senza TV) con la pianta e i mobili come da allegato; aggiungo che le finestre sono coperte da tende, le pareti sono senza quadri e il pavimento è a piastrelle senza tappeti (per ora ma li abbiamo in programma). Sto valutando attualmente due possibilità:
  1. X: La parete a destra ha predisposte due canaline ad un altezza di 2.20m e a 60 Cm dalle pareti laterali. In tal caso appoggerei gli altoparlanti su mensole opportunamente inclinati e orientati (su coni o fonoassorbente?). L'ascolto sarebbe dal tavolo o dal divano. Ho qualche dubbio sull'effetto riflettente del tavolo e della trave sul soffitto.
  2. Y: Posizionare gli altoparlanti paralleli su piedistalli (da 60/70cm) sulla parete in basso verso sinistra nello schema (in tal caso il divano verrebbe ruotato), sfruttando la tenda e magari mettendo qualche quadro per evitare l'effetto della parete vicina; e in ultimo un tappeto sul pavimento.
Visto l'impianto e la stanza quale soluzione pensa possa essere più efficace? Le sembra possano esserci soluzioni migliori (tenendo ferma la posizione della libreria)?
Per un prossimo upgrade quale componente mi consiglia di considerare per primo?
Grazie.
P.S. Colgo l'occasione per ringraziare il titolare di Hi-FI-Studio di Bergamo per la grande disponibilità, competenza e libertà con cui si è messo a mia disposizione per provare e scegliere il lettore CD.
Marcello - E-mail: baldesar (at) yahoo.it

LC
Caro Marcello,
complimenti anche a te per gli incredibili acquisti sui mercatini dell'usato! Quei componenti, venduti a quei prezzi, sono in pratica regalati, trattandosi di materiale di una certa classe, soprattutto amplificazione e diffusori.
Tra le due soluzioni che proponi la seconda (Y) è senza dubbio la migliore: i diffusori sarebbero disposti ad altezza ragionevole su supporti adeguati. La proposta X è un disastro perché vede i diffusori posizionati troppo in alto e troppo vicini alla parete di fondo, una situazione assolutamente da evitare.
Un pensierino all'idea del tappeto però la farei, la stanza rischia di essere troppo spoglia e dunque riflettente. Pavimento in piastrelle totalmente nudo e pareti spoglie sono due ottimi ingredienti per generare un suono molto brillante ed esaltato in maniera fastidiosa in gamma medio-alta. I diffusori, poi, non sono esattamente quel che si dice caldi, anzi! Credo che il connubio Infinity Kappa + ambiente poco assorbente ti causerà non pochi mal di testa (nel vero senso del termine).
Quanto alla superiorità del vinile, consentimi di essere scettico, non perché l'analogico non sia effettivamente preferibile al CD (lo è, spesso) quanto perché il confronto è stato effettuato con un giradischi ed una testina che, consentimelo, il vero suono del vinile NON possono fartelo neppure intuire. Perdona la franchezza! Io credo che molti pensino che il suono del vinile sia qualcosa di arrotondato, carente di alte frequenze e generalmente caldo e impastato (come vien fuori tipicamente da un giradischi scadente equipaggiato da una testina economica). Niente di più sbagliato. Io sono sicuro che il tuo lettore CD Marantz, a parità di supporto, le suoni di santa ragione al povero Technics. Che poi tu possa preferire un suono diverso ci posso anche credere, ma la verosimiglianza con il suono reale è altra cosa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pochi bassi dalle Focal
Ciao Lucio, ti scrivo perchè ho un problema che mi assilla da molto tempo. L'impianto è costituito da diffusori a pavimento Focal Chorus 836v (nuove) pilotate da un integrato Audio Analogue Verdi 70. I diffusori come dichiara la casa ha una risposta minima di 33Hz (-6dB) e una risposta in frequenza da 40Hz (+/- 3dB) con sensibilità di 92dB. E' da tempo che cerco di trovare la posizione migliore dei diffusori in ambiente per far sì che le basse frequenze acquistino più energia. I risultati ottenuti sono sempre stati deludenti; la porzione di frequenze sotto i 60hz è completamente depressa. Ho acquistato anche il programma di Acustica Applicata per essere aiutato meglio in questo lavoro, riuscendo a trovare una posizione che mi consenta di avere un buon risultato, sia come bilanciamento tonale e sia come articolazione. ma il basso in questione rimane sempre di molti dB giù. Ho provato ad inserirli appicciccati agli angoli ed in stanze di 12mq ma niente è come se non ne risentano da qualsiasi posizione.
A questo punto ho voluto fare una prova. Ho posizionato il fonometro a 10cm dall'asse centrale del woofer ed eseguire una registrazione e vedere l'energia emessa. Ebbene da questo è scaturito che la zona dei 40hz è sempre a bassa energia (circa 80dB) nei confronti dei 60Hz che si attesta sui 105db; ben 25db di differenza. Per poi continuare a spingere più forte dagli 80hz in su. Ha in poche parole una pendenza che parte da 80 Hz, pendenza che si misura generalmente sui diffusori da stand.
Volevo chiederti se questa situazione è normale o sarebbe il caso di far controllare questi diffusori. Potrei pensare ad un difetto di fabbrica al crossover? Ti ringrazio per una tua eventuale risposta.
Giancarlo - E-mail: terranovagiancarlo (at) virgilio.it

LC
Caro Giancarlo,
la misurazione che hai fatto con il fonometro a 10 cm dal woofer è completamente priva di senso. Semmai, le misure si fanno ad 1 metro di distanza o, meglio, nella posizione d'ascolto. Tieni conto che i diffusori sono in bass reflex, dunque l'emissione principale dei woofer è accordata per mezzo del tubo di sbocco reflex: la vera risposta in gamma bassa è la somma di queste componenti. La mia sensazione è che il punto d'ascolto si trovi in una zona disgraziata, dove c'è un ventre o zona di cancellazione ove la porzione dello spettro incriminata viene letteralmente mangiata. Non riesco a credere che la situazione non cambi spostando i diffusori, sarebbero i primi al mondo a non risentire della vicinanza delle pareti, posteriore e laterali!
Prova a spostare, cm dopo cm, il punto d'ascolto, prova anche a posizionare i diffusori su pareti diverse o alla peggio mettendo un angolo della stanza tra loro. Qualcosa dovrà cambiare per forza.
Controlla anche che il collegamento di fase elettrica sia corretto, per scrupolo prova ad invertire la fase, anche in questo caso qualcosa cambierà e non di poco.
Sempre per scrupolo prova a smontare i woofers e controlla che funzionino tutti perfettamente.
Infine, tieni conto che esaltazioni o buchi anche superiori ai 10 dB, in gamma bassa ed in ambiente, sono assolutamente normali.
Per una risposta lineare nel punto d'ascolto una possibilità è usare sistemi DRC (equalizzazione in dominio digitale).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio!
Per "sbaglio" ho fatto un esperimento: ho allontanato le casse dalle pareti (fin dove possibile), ho preso un piccolo valvolare cinese da 12 W 8 ohm ed ho collegato per prova il MacBook: sono rimasto ALLIBITO dal suono che ne è uscito.
Dettaglio che in vita mia non avevo mai sentito (Ninna nanna di Angelo Branduardi, canzone acquistata dall'Apple store), profondità di campo a me sconosciuta, separazione dei canali, strumenti ben definiti, ma soprattutto la voce di Angelo Branduardi senza asprezze né spigoli. Una sola parola: PAURA!!
Nemmeno l'abbinata Audio Analogue+Marantz è paragonabile, ero lontani anni luce rispetto a questo suono soave, dolce, mai affaticante nonostante il carattere difficile delle Klpisch; ho fatto altre prove anche inserendo un CD audio e devo dire che il risultato è stato sorprendente! Frequenze medio/alte morbide e setose, frequenze medio/basse ben presenti, frequenze molto basse leggermente arretrate, ma qui aiuta molto la prestazione delle Klipsch che riescono a scendere molto in frequenza, ed in ambiente credo che si riescano a sentire facilmente (seppur attenuati) anche i 32 Hz...dico questo perchè il pedale d'organo di Bach mi ha fatto smuovere le interiora :-D
Grazie ai tuoi
consigli sul valvolare ho veramente trovato un equilibrio che prima non avrei mai pensato!
Ancora infinite grazie di cuore!!
Un abbraccio, seppur virtuale,
Flavio - E-mail: flavio.tolin (at) gmail.com

LC
Caro Flavio,
sono contento che il suggerimento abbia portato ad un risultato così sorprendente, secondo me ha influito moltissimo il diverso posizionamento dei diffusori. Il piccolo ampli a valvole ci avrà pure messo del suo, però la mutata interazione dei diffusori con l'ambiente è stato, secondo me, un fattore ben più determinante. E' una cosa che ripeto da sempre, ma gli audiofili sembra abbiano ben poca voglia di sperimentare posizioni diverse e siano più propensi a cercare di risolvere i problemi aprendo il portafogli.
Comunque sia, almeno stavolta l'esborso richiesto non è stato eccessivo.
Goditi la tua Musica preferita, adesso, e lascia l'impianto così come è per un bel po' di tempo :-)
Per il consueto suggerimento musicale della settimana stavolta vado un po' meno su cose facili o note e tento la difficile carta di una insolita (per molti, credo) Musica italiana. Quella che segue è una, a mio parere geniale, fusione tra dialetto calabrese e lingua inglese, supportata da una base potentissima. Non so se sia corretto definire il genere come old-school hip hop, forse è qualcosa di più.
Il titolo del brano è Capeesh, l'artista è il calabrese Turi (detto anche Calabro Nove) e l'album appena pubblicato si intitola Lealtà e rispetto (Loyalty and respect), disponibile su iTunes. Attenzione, suoni e parole non sono esattamente per tutti i palati, ma non è che si possa andare sempre su cose facili e pulite.
Buon ascolto,
Lucio Cadeddu

I'm the real story tella
no time for the stupid cugghiunella
this is italiano vero futuristic tarantella
ti cumbinu a mortatella, good fella
now I drop my shit over your umbrella ella eh eh..
back in the days when I was younger
i botti a pallettoni 'nta serranda
sbucata i vanda a vanda
I'm from the ground ground unda
simu figghioli ca muntagna comu mamma
unu, pa famigghia, understand pecuruni?
my life is my life ca non ncartamu turruni
so, you don't forget the roots chi me canzuni
due, pe tutti i vecchi cu rosariu nto barcuni
number three, for y'all wanna be,
ca munti cu munti non si incuntra
ma frunti e frunti si,
so watch your mouth if you talkin' to me
and if you think you cool, va fa 'nto culu you see?
capeesh?

RITx2
Capeesh, I don't know tu chi cerchi
stavota tu perdi e di mia non ti sperdi
Capeesh capeesh,
na vota tu dissi, I told you many times
this is my businissi

Calabro novi mina cosa fina
and you singin' alleluja a me testa no si mbuia
check the style I'm bringin'to ya
eu sacciu puru u me culu cu mu stuia
my style is kinda hot cuz is spicy like nduia
vu siti bei ca parrati di cutei, c'mon
ieu mi criscia chi figghiolei di vinei
so baby please tu chi cazzu nda sapiri?
criscisti ammenzu a l'oru nu criscimmu a cincu liri
chi ti ridi? O benedittu figghiu,
pe mia tu si cugghiuni ricchiuni e puru cunigghiu
so listen to my joint ca magari ti rispigghiu
cuz u actin like a boss ma pe mia si n'ominicchiu
capeesh?

Capeesh, I don't know tu chi cerchi
stavota tu perdi e di mia non ti sperdi
Capeesh capeesh,
na vota tu dissi, I told you many times
this is my businissi

One for the trouble
dui pe tutti l'emigranti
a dominica a missa e lunedi iestimi santi
cotrari a diciottanni si iettaru latitanti
e u maresciallu ancora spetta ca ta canti
non sacciu nenti, I don't know chi cazzu voli
my namès not peter not don, not paulie
ieu fazzu sulu musica e poi pisu i me paroli ya know?
I use my brain comu a quindici pistoli
I'm the original cumpari
and my businissi è sonari nte locali
amicu meu tu dissi, ieu giru chi nimali
and now ya mind is missing because a mia
ma po cacari!

Capeesh, I don't know tu chi cerchi
stavota tu perdi e di mia non ti sperdi
Capeesh capeesh,
na vota tu dissi, I told you many times
this is my businissi 

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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