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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. 5 euro che valgono un amplificatore
  2. Giradischi che salta
  3. Voglia di altro upgrade
  4. Delusione da nuovo acquisto
  5. Nuovi tweeter, ascolto faticoso
  6. Impianto in libreria
  7. Nuovo ampli integrato con 1000 €
  8. Nuovi diffusori
  9. Due coppie di diffusori?
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

5 euro che valgono un amplificatore
Caro Direttore,
dopo anni e anni di costante lettura delle sue fatiche ho deciso di lanciare un messaggio per il ristretto "Naim People" presente nel nostro paese. Avendo acquistato circa sei anni fa una coppia pre-finale Naim NAC 62 e NAP 90/1 usati (quelli neri col bordo argentato) cui ho aggiunto dopo due anni un HI-CAP, mi sono ingegnato a costruire attorno ad essi un impianto semplice ma efficace (risparmio a tutti l' elencazione) per estrarne il miglior risultato. Ma su di loro non avevo mai messo le mani, convinto che mamma Naim offrisse per ciascun prodotto quanto di più congeniale in fatto di connessioni.
Ebbene, non sempre è così. Sostituendo il cavo di alimentazione originale del 90 da 3x0.75 mmq di sezione con uno assemblato da me da 3x1.5 mmq (normalissimo ma di buona qualità), ho assistito a un miglioramento incredibile di tutti i parametri di ascolto. Ogni strumento ha trovato la sua collocazione spaziale diventando esso stesso tridimensionale, il basso lungo caratteristico di quest'elettronica è diventato perfettamente controllato senza perdere di profondità e il messaggio musicale è diventato straordinariamente chiaro, con l' emersione di tanti particolari prima nascosti. Insomma, è stato come passare a una categoria superiore.
In assenza di HI-CAP, ossia quando il finale alimenta il pre, anche quest' ultimo beneficia di analoghi miglioramenti. Ho fatto provare la "modifica" a un amico che possiede un NAIT 5 primo tipo (stesso finale del 90) e anch' egli è rimasto stupefatto dal miglioramento, sequestrando immediatamente la mia creazione.
Ho provato anche con un cavo da 3x2.5 mmq ma non ho notato miglioramenti ulteriori e oltretutto diventa complicato saldarlo alle prese tipo IEC dei Naim.
Tutto qui. Anzi, no. Recentemente ho comprato lo Snaic 4 FS da lei consigliato e sono molto molto contento anche di quello.
Cordiali saluti.
Lorenzo - E-mail: olianet (at) tiscali.it

LC
Caro Lorenzo,
le scelte progettuali e le ferree intransigenze filosofiche sono patrimonio del mondo Naim o, meglio, dell'intera impostazione Flat Earth. Solo recentemente Naim ha messo in commercio un cavo di alimentazione speciale (il Powerline) per le proprie elettroniche, adeguandosi alle richieste del mercato (intransigenti sì, scemi no). In generale, qualunque apparecchio può essere modificato e, spesso, un cavo d'alimentazione di buona qualità, di ragionevole sezione, con buone spine e magari schermato è un sostanziale passo avanti rispetto ai cavi forniti di serie. Non dimentichiamo mai che il passo avanti va valutato all'interno di un sistema completo, certi upgrade possono far mutare degli equilibri faticosamente raggiunti. Sottolineo questo fatto perché NON SEMPRE il passo è in avanti, talvolta è laterale, altre volte all'indietro.
Nel tuo caso la modifica ha funzionato, credo che con un cavo di sezione superiore, schermato e collegato come il nostro progetto d'autocostruzione
Merlino possa darti ancora qualcosa in più.
Se ne avessi ancora voglia, fai qualche esperimento e condividi i tuoi risultati con noi ed i nostri lettori.
Se posso permettermi un consiglio, prima o poi, mettiti a caccia di un finale NAP 250 degli stessi anni. Credimi, rispetto all'onesto 90...è davvero tutt'altra cosa.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Giradischi che salta
Ciao Lucio, scrivo per chiedere un consiglio su un problema che non riesco a risolvere. Abito al IV e ultimo piano di un appartamento di città, ristrutturato meno di 10 anni fa, parte di un vecchio palazzo del centro e la mia "camera dei giochi", dove tengo lo stereo e i dischi, è sul fronte stradale.
Bene, il giradischi (Linn LP12 + Lingo + Trampolin kit + Ittok LVII + Goldring 2500) spesso, al passaggio in strada di autobus o di mezzi pesanti, e ne passano parecchi, soprattutto di giorno, salta. Il portaelettroniche è della Finite Elements, con punte tra base del mobile e pavimento (Soundcare Superspikes) e tra ogni singolo ripiano e i montanti di sostegno laterali. Il ripiano superiore, ove è posto il giradischi, poggia sulla struttura attraverso ulteriori punte. L'amplificatore, elemento più pesante della catena è posto sul ripiano più basso. Uso anche un clamp stabilizzatore (TT Superclamp da 200 g con fissaggio a mandrino) ma il traditore salta lo stesso.
Cosa mi consigli? Appoggiare il giradischi ad un ripiano dedicato fissato alla parete potrebbe essere una soluzione, anche se mi dispiacerebbe un poco rovinare l'estetica d'insieme con un elemento estraneo. Qualche dispositivo smorzante sotto al Linn? Ne ho visti alcuni ma oltre a costare parecchio (500-1000 euro) funzioneranno?
Considera che il pavimento deve essere evidentemente molto sensibile perchè camminando, anche se con passo felpato, vicino allo stereo il giradischi tende a saltare. Un piatto con telaio fisso migliorerebbe o peggiorerebbe la situazione? Oppure potrei chiedere all'ATC di deviare tutte le linee di autobus per altre strade, un funzionario-audiofilo sensibile a questo genere di problemi ci sarà di certo, no? ;-)
Grazie ancora una volta per la cortesia (ma anche per le divertenti strigliate che a volte dai) e per il vostro lavoro.
Alberto - E-mail: petrucciani.a (at) tiscali.it

LC
Caro Alberto,
per provare a risolvere il tuo problema puoi tentare due strade:

  1. Poggiare il tuo LP12 su un supporto a parete espressamente progettato per i giradischi. Questa soluzione è molto popolare proprio in UK dove tante case hanno pavimenti flottanti o addirittura in legno, quindi molto sensibili ai passi ed alle vibrazioni. Target, Rega, Quadrasphire e Origin Live sono i primi nomi che mi vengono in mente ma, attenzione, volendo preservare anche l'uniformità estetica con il tuo tavolinetto, considera che anche Finite Elemente realizza un suo "wall shelf" (si chiama Pagode).
  2. Non volendo forare la parete e per non vincolare troppo la posizione dell'impianto potresti, risparmiando un bel po', tentare con un isolamento ad aria. Niente di complicato, è sufficiente seguire le indicazioni nel nostro vecchio articolo su come riciclare una vecchia camera d'aria da bicicletta (o da piccolo scooter). L'isolamento dalle vibrazioni aumenterebbe notevolmente.
Più in generale, consentimi una precisazione: se in un impianto il problema è l'eccesso di sensibilità alle vibrazioni, mi spieghi perché riempire tutti i supporti di punte rigide? Qualora volessi un'auto più confortevole, che filtri meglio le asperità della strada, dubito che andresti da un ricambista a chiedergli di installarti degli ammortizzatori ultra-rigidi da competizione, no? Non sarà, mutatis mutandis, che lo stesso principio possa essere applicato anche in HiFi? L'idea che nella punta le vibrazioni si possano scaricare a terra e non, invece, rientrare verso l'apparecchio, è qualcosa che meriterebbe qualche riflessione in più ;-)
Se il pavimento vibra, la cosa migliore da fare è ISOLARE i componenti da esso, non accoppiarli rigidamente!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Voglia di altro upgrade
Carissimo Lucio,
sono ancora qui a scriverti per l'upgrade del mio impianto (sono quello che ti aveva scritto molti anni fa per i gatti che avevano distrutto i woofer delle ess amt 1d e e pochi mesi fa dopo aver bruciato uno stadio del finale Primare facendo toccare inavvertitamente i cavi di potenza.... ora accuratamente protetti da nastro isolante :-))))
Bene il mio impianto era così configurato:

Seguendo il tuo consiglio ho prima sostituito il lettore cd con un nuovo cd Primare cd 21 (ottimo!!) e poi ho acquistato sull'usato a 900 euro un finale Primare a-30.2. Inutile dire che la differenza rispetto a prima è veramente notevole. Il tweeter di Heil mi fa sentire le voci benissimo (con il cd di Nada Trio è come avere Nada ospite in soggiorno) ed anche i bassi fanno il loro dovere senza rimbombo (da paura la quarta traccia del nuovo Massive Attack che ho preso da amazon uk a soli 30 euro nella versione triplo lp con copertina in rilievo, booklet e cd in omaggio - una vera libidine).
Adesso vorrei cambiare anche il preamplificatore. Mi sono lasciato sfuggire un paio di volte un'asta sul Primare pre 30 a 700 euro non ho infatti intenzione di spendere 2000 euro per uno nuovo, vista che sull'usato si possono fare ottimi affari.
Per quanto riguarda lo stadio phono sto cercando un Lehmann Audio usato ma non è facile. Le domande sono:
  1. Secondo te sostituendo l'attuale pre nad 1155 con quanto sopra (primare pre 30 + black cube lehmann) ci sarà un'ulteriore notevole miglioramento - ovvero en vale la pena?
  2. Che ne pensi invece se acquistassi come pre un nuovo Kingrex PREference con stadio phono a 1400 euro (più o meno la stessa spesa dei due usati citati?)
  3. Che ne pensi dei seguenti cavi: segnale pre/cd mi sarei orientato sui g&bl cavo professionale bilanciato hptn serie professionale cd evolution mentre per quelli pre/finale in caso di acquisto di nuovo pre sui audioquest king cobra da 50 cm.
Continuo dicendoti che ho riesumato dopo 25 anni di soffitta (e funziona perfettamente) il mio primo impiantino che uso per ascoltare il pc in cucina: Che dici? lo tengo o mi prendo un classe t o shythe + piccole indiana line?
Grazie mille per la cortesia e infinita pazienza con noi 45enni che dopo anni di letargo ci siamo riappassionati al puro piacere dell'ascolto anche e soprattutto grazie alla tua rivista.
P.S. Finisco consigliandoti un po' di gruppi che ho scoperto ascoltando Radio Paradise - una web radio americana senza pubblicità e senza daloghi che ha una programmazione veramente eclettica: Ciao!!!
Franco - E-mail: f.gasperin (at) cartorange.com

LC
Caro Franco,
sono felice che i miei consigli ti abbiano portato così tanta soddisfazione all'ascolto. Sostituire il pre (ed il pre fono) sarà un altro passo avanti decisivo, forse ben oltre quanto tu ti possa immaginare. Tra le varie opzioni che hai elencato preferirei, per diverse ragioni (uniformità timbrica, compatibilità elettrica etc.) il pre Primare affiancato da un buon pre fono come il Lehmann Black Cube. Per questa volta vado contro la mia filosofia -S+M (Meno Scatole Più Musica) perché a mio parere l'accoppiata pre + finale Primare è molto sinergica e, soprattutto, perché tutto l'insieme diventa molto più facilmente rivendibile ed upgradabile.
Per quanto riguarda i cavi non saprei dirti perché non conosco bene i modelli che citi: acquistali solo se dovessi riuscire ad ascoltarli a confronto con il materiale in tuo possesso e, comunque, soltanto dopo aver acquistato i due pre (linea e fono).
Per l'impianto della cucina, collegato al PC, tutto dipende dai tuoi interessi ed aspettative. Per un ascolto di sottofondo, distratto, potresti anche lasciarlo così come è oppure, qualora non avessi necessità di grandi pressioni sonore, potresti vendere l'ampli Pioneer (trovi di sicuro qualcuno disposto a pagartelo bene) e col ricavato acquistare uno Scythe SDA-1100. Se fossi fortunato potrebbero persino avanzarti dei soldi! I diffusori sono migliorabili, certamente, con materiale più recente come quello che hai citato ma, ripeto, tutto dipende dalle priorità. Intanto fai un passo alla volta, poi si vedrà!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Delusione da nuovo acquisto
Gentile Direttore,
ho comprato da pochissimo un amplificatore (Cambridge audio 340 se) e due diffusori da pavimento (Wharfedale diamond 10.3). Intendevo poi acquistare un lettore cd (pensavo sempre al Cambridge audio 340c) in maniera da avere, con 1000 euro circa, un sistema decente per iniziare ad appassionarmi all'ascolto serio della musica.
Da ragazzo (ho 46 anni) ho fatto molta radio e mi dilettavo ad ascoltare tutto il possibile in un contesto che, per motivi fondamentalmente economici, non potevo ricrearmi a casa. Adesso, per una improvvisa voglia di regalarmi qualcosa, che non fosse il solito cellulare alla moda, e non potendo realisticamente pensare ad una Ferrari, ho optato per un impianto Hifi, limitando il budget iniziale, per vedere se (ri)nasce una passione degna di questo nome, in questo regno dell'effimero ed inutile.
Credo di essere sempre stato un discreto "ascoltatore", o in alternativa un estremo presuntuoso, ma propendo per la prima descrizione. Fatte queste premesse, devo dire che, nell'attesa di comprare il lettore cd, e anche per poter apprezzare meglio il suono, ho collegato il tutto (non rabbrividite), ad un lettore dvd, nemmeno troppo buono (ipermercato per capirci). Sono stato e-n-o-r-m-e-m-e-n-t-e deluso!
Differenza praticamente zero con un sistema home theatre da 300 euri (solo le alte frequenze un po' più definite, e i bassi più chiari, spero di riuscire a spiegarmi), ma poco più. Adesso mi chiedo, il problema è:

  1. Il lettore dvd è un supercollo di bottiglia che fa appiattire tutto il resto (sento dire di sì ma un parere qualificato mi conforterebbe non poco)?
  2. La mia sopravvalutata capacità di ascolto? Se non noto differenze tanto vale vendere tutto, è come comprare l'Amarone senza notare la differenza col Tavernello;
  3. le casse??? Possibile che per 350 eur non si possa avere una cassa decente (d'altro canto ce ne sono tante a questo prezzo, non dovrei aver preso un bidone)?
  4. L'ambiente? Sono circa trenta metri quadri, e a dire il vero aumentando il volume il suono cambia un po', ma comunque non si allontana molto dal famigerato home theatre.
Vi prego ditemi che posso comprare il lettore CD senza timore di buttare i soldi, ossia che posso scartare la risposta 2!!
Grazie mille per l'attenzione,
Domenico - E-mail: kostantin (at) tiscali.it

LC
Caro Domenico,
è difficilissimo fare diagnosi corrette da remoto senza ulteriori parametri per valutare, quali ad esempio ambiente e tipo di installazione. Anche il miglior HiFi del mondo suona da compattone se buttato per caso dentro ad una stanza.
Fatta questa doverosa premessa, ci sono altre cose cui dovresti prestare attenzione:

Ti consiglierei di curare l'installazione in ambiente, 30 mq non sono facili da far suonare bene, soprattutto se si è alle prime armi. L'esperienza in radio, da questo punto di vista, non serve a niente. Ho fatto anch'io un po' di radio e, credimi, l'HiFi c'entra molto poco. Finito il rodaggio e curata l'acustica della stanza (magari è vuota?) proverei a ricollegare il compattone, potrebbe anche essere che la tua prima sensazione sia stata falsata dalle aspettative esagerate. In fondo hai acquistato due componenti entry-level, non puoi aspettarti di vedere Rihanna muoversi sinuosamente tra i diffusori ed il tuo divano ;-)
Hai acquistato, tenendo conto della fascia di costo, dei piccoli campioncini nel rapporto qualità/prezzo. L'aggiunta del lettore CD sarà un ideale completamento. Devi infine avere pazienza, c'è chi è fortunato e riesce subito a percepire il miglioramento e c'è chi invece ha bisogno di rieducare l'orecchio, per lungo tempo.
Ovviamente, manco a dirlo, mi auguro che le prove siano state effettuate utilizzando software (leggi: dischi) di buona qualità tecnica. Ascoltare un MP3 ipercompresso attraverso un super-impianto non produrrà, all'ascolto, chissà quali differenze rispetto all'ascolto tramite un impiantino da battaglia: se il buon segnale è degradato alla fonte, nessun impianto potrà farlo rinascere recuperando quel che si è perso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi tweeter, ascolto faticoso
Caro direttore,
evito di dilungarmi in complimenti et similia su questo gruppo [complimenti che sarebbero più che meritati] e vado al sodo. Attualmente ho un impianto HI-FI che segue la seguente configurazione:

Ecco il problema: un mese fa si è rotto il tweeter originale di uno dei diffusori, e il mio rivenditore/riparatore di fiducia mi ha detto che era impossibile aggiustarlo. Mi ha quindi consigliato di acquistare 2 tweeter Ciare modello HT262, ed ha provveduto egli stesso alla sostituzione dei tweeter.
Ebbene, ho testato i diffusori "rinnovati" con diversi CD che considero di riferimento, in quanto li ascolto da anni, con le seguenti conclusioni: In conclusione mi pare che i tweeter della Ciare abbiano apportato maggiore grinta alle mie ESB. Il volume sonoro globale pare maggiore. Il dettaglio sonoro è ben delineato. Ma... ma non riesco a dimenticare il suono più morbido e vellutato dei tweeter originali, che, a mio avviso, lavoravano in perfetta sintonia col woofer, woofer che adesso sembra essere passato in posizione subalterna, sopraffatto dallo squillante, nuovo tweeter.
Credo di essermi dilungato anche troppo, e almeno spero di essere stato chiaro nell'esporre il tutto.
Arrivo quindi a porre le ovvie domande di chiusura:
  1. E' possibile che un Tweeter cambi in maniera così radicale il suono di un diffusore? [qui credo che la risposta sia scontata, caro direttore]
  2. C'è la possibilità che i Tweeter Ciare [impedenza 8 ohm] siano poco adatti a sostituire quelli originali che montavano le ESB [che avevano impedenza 6 ohm]
  3. Devo rassegnarmi a questo nuovo suono o mi puoi consigliare un tweeter più morbido, o comunque più vicino a quello che per 20 anni mi ha dato tanto piacere di ascolto?
  4. E' possibile che, cambiando amplificatore [da tempo penso a un valvolare, budget 1000 euro], i tweeter dei diffusori si "calmino" un attimo? [ogni suo prezioso consiglio su un eventuale amplificatore è ovviamente bene accetto]
  5. Estrema ratio: cambiare [a malincuore] i diffusori, e anche qui mi permetto di chiederle un consiglio [budget 500-800 euro]
Forse, caro direttore, dopo aver ascoltato un diffusore suonare per 20 anni, dopo averlo visto accompagnarti dall'infanzia all'età adulta, ci si innamora del suo modo di suonare, gli si giura fedeltà, e non si accettano amanti. Al limite, drastici cambiamenti.
Tutto il resto, per fortuna, è musica.
Grazie mille,
Francesco - E-mail: f.astolfi (at) yahoo.it

LC
Caro Francesco,
in pratica hai messo dei tacchi da 15 cm ad una vecchia signora a suo modo elegante, nella speranza di ringiovanirla. Il risultato è, ovviamente, fuori dalla grazia di Dio!
Quel che è successo è che i nuovi tweeter sono molto più sensibili dei vecchi, cioè a parità di watt in ingresso suonano molto più forte. Questo spiega il fastidio provocato dall'eccessiva brillantezza. Il tuo negoziante di fiducia ha dunque commesso due errori, probabilmente in tutta buonafede. Il primo è dirti che i vecchi tweeter non erano riparabili. Nel caso peggiore si sarà bruciata la bobina mobile, ci sono tanti riparatori che possono metterne una nuova, equivalente a quella di serie. Uno che consiglio spesso è
Canini Altoparlanti cui ci si può rivolgere almeno per un preventivo, per valutare se il gioco vale la candela oppure no. Se non hai buttato i vecchi tweeter puoi fare un tentativo.
Secondo errore: averti montato dei tweeter non equivalenti come sensibilità, senza pensare ad un aggiustamento della rete di crossover. Niente di complicato e niente che non possa essere fatto anche ora, magari direttamente da te: è sufficiente una resistenza in serie ed una in parallelo al tweeter per attenuare l'emissione dell'altoparlante fino al livello che piace a te, fino a quando, cioè, l'equilibrio con il woofer non venga raggiunto nuovamente. Il suono non sarà identico, perché gli altoparlanti sono diversi, ma almeno l'equilibrio tra le gamme audio potrà essere ristabilito.
Come procedere? E' semplice: tramite questo calcolatore online individui i valori delle due resistenze che ti servono per attenuare i tweeter. Secondo me ti bastano tre valori di attenuazione: 2 dB, 4 dB e 6 dB. Inseriti questi valori nella maschera del sito di cui sopra il software sputa fuori i valori delle resistenze da utilizzare. Prendi i valori interi più vicini a quelli calcolati e hai finito. A questo punto si tratta di ascoltare a confronto quale sia l'attenuazione più vicina alle tue esigenze.
Si può provare anche un approccio più rudimentale, con una semplice resistenza in serie all'altoparlante ma si corre il rischio di modificare la pendenza di taglio. Magari chiedi aiuto ad un tecnico che possa seguirti localmente.
Qualora entrambi gli approcci (attenuazione o ribobinatura) dovessero sembrarti troppo costosi o complicati, puoi anche cercare delle altre casse. In primis cercherei le stesse, visto che ci sei così affezionato. Su Ebay e su Subito.it ogni tanto ce n'è una coppia (anche in questo momento), sia identiche alle tue sia qualche modello superiore (SB3 etc.). In secondo luogo, qualora desiderassi tonalità non aggressive, dai un'occhiata ai cataloghi Opera, Chario, Aliante, Sonus Faber anche e soprattutto nel mercato dell'usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto in libreria
Carissimo Lucio,
ti riscrivo per la seconda volta dopo qualche anno di silenzio in quanto i tuoi consigli precedenti sono stati davvero utili. Complimenti per il sito che non manco mai di leggere e che trovo molto interessante.
Spostandomi in una nuova casa, ho adattato una stanza rettangolare (300 x 380) a mio studio, facendo adattare una libreria Ivar della Ikea fino a coprire a tutta altezza una delle due pareti lunghe (in quelle corte ci sono porta e porta finestra) al fine di contenere la mia non irrilevante collezione di LP (sono alcune migliaia).
A questo punto vorrei inserire in questa stanza un nuovo impianto (che sarà quindi un "secondo impianto"). Ho già un sintoampli NAD che funziona benissimo (l'ho comparato a dei colleghi blasonati nell'impianto "principale" e non ha sfigurato), un cd player sempre NAD ed un giradischi Linn LP12.
Disporrò gli apparecchi sugli scaffali della libreria (che sono profondi 30 cm) ed il giradischi su di una mensola Target che fisserò "a muro" all'interno della libreria. Mi servono a questo punto i diffusori.
In generale la scelta dei diffusori è stata sempre cosa semplicissima e divertente: sono andato in un negozio ed ho cominciato ad ascoltare ed ho scelto. Questa volta sono più dubbioso in quanto nel negozio ascolterò dei diffusori su degli stand, lontani dal muro mentre a casa mia saranno inseriti in degli scaffali. Nella mia esperienza la disposizione spaziale dei diffusori fa una differenza immensa (altrochè cavi!) e questa disposizione forzata mi preoccupa un poco.
Tieni presente che il punto d'ascolto sarà in una poltrona appoggiata all'altra parete lunga (parallela a quella dove sono i dischi e dove sarà l'impianto).
Cosa mi consigli? Tieni presente che anche se questo sarà un secondo impianto potrei nel tempo senz'altro migliorarlo nei suoi componenti, quindi il budget per i diffusori non è particolarmente limitato (diciamo che non voglio spenderci più di 3-4.000 euro).
Grazie mille.
PS: se siete interessati una volta completata la sistemazione potrei mandarvi le foto della libreria ed i dettagli di costruzione.
Roberto - E-mail: robu217 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
hai perfettamente ragione a dire che la disposizione dei diffusori fa una differenza ENORME nel suono dell'impianto, purtroppo tanti audiofili continuano a comprare cavi nella speranza che avvenga il miracolo. I diffusori in libreria sono, a tutti gli effetti, un grosso compromesso: occorre rinunciare quasi del tutto all'immagine stereofonica ed alla linearità di emissione, alterata sia dalla presenza della parete posteriore vicina che dai nefasti influssi (leggi: vibrazioni) della struttura sopra la quale poggiano i diffusori.
Va ricordato, comunque, che esistono diffusori pensati per sistemazioni anche così compromesse e, stando nella categoria bookshelf, non mi viene in mente altro se non Linn. Investire budget più consistenti, come tu avevi in mente, non aiuterà particolarmente, sul mercato non esistono tanti modelli pensati espressamente per questa particolare disposizione. Dicevamo di Linn....ebbene, secondo me anche delle vecchie Tukan potrebbero fungere. Nel nuovo, invece, ad un prezzo di listino di 1200 €, trovi le Majik 109, pensate per essere anche fissate alla parete con il sostegno apposito Brakit, che tuttavia ti sconsiglio visto che sulla stessa parete ci devi fissare la mensola a muro Target per il giradischi!
Ripeto: spendere di più secondo me avrebbe poco senso e potrebbe persino essere difficile, per mancanza di prodotti adatti allo scopo.
Infine sì, potrebbe essere interessante per noi e per i nostri lettori vedere il progetto della libreria finita e dell'impianto installato all'interno di essa.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli integrato con 1000 €
Buonasera e complimenti per la professionalità, competenza e PASSIONE che il suo sito esprime in maniera molto trasparente!
Sono un neo audiofilo che sta entrando a piccoli passi in questo mondo che a volte mi spaventa per la complessità (soprattutto a parole) che lo caratterizza, ma che al contempo mi affascina essendo prima di tutto un appassionato di musica (spazio su vari generi ma prediligo il jazz e il pop/rock) e del buon ascolto.
Da circa un anno ho acquistato un impianto, che ascolto in un salone di circa 36mq, composto da:

Vorrei passare ad un integrato più corposo e di qualità, magari provando un valvolare o un ibrido. Ho letto le recensioni dello Xindak v-30, mi sembrano buone e un mio amico mi ha parlato molto bene dei suoi finali (a transistor). Altri ampli che trovo interessanti sono gli Audio Research (es. vsi55) e i Roksan. Credo che si possano reperire anche usati. Vorrei un parere sul tipo di ampli che potrebbe suonare meglio con il mio impianto, anche al di fuori di quelli menzionati, con una spesa tra i 1000-1500 euro.
Infine vorrei chiederle un consiglio sui cavi di alimentazione. Ho provato il cavo xindak fp-gold e sono rimasto impressionato dal miglioramento ottenuto rispetto al cavo pc standard che uso attualmente. C'è qualcosa di valido anche ad una fascia di prezzo più bassa?
Grazie della sua attenzione e perdoni la mia eventuale "ignoranza" in materia.
Cordiali saluti.
Carlo - E-mail: carlocamba (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
non conosco lo Xindak che citi, quindi non posso esprimermi in merito. Non comprendo perché tu abbini l'idea di corposo con quella di apparecchio a valvole o ibrido. Ho sentito degli ibridi (es. Pathos Classic One) che tutto erano meno che...corposi. Il punto di partenza, dunque, non deve essere la tipologia circuitale ma il suono ed il buon interfacciamento coi tuoi diffusori. Questi hanno una sensibilità non altissima (88 dB) e suonano in una stanza da 36 mq. Di conseguenza, non scenderei sotto i 50 watt per canale di potenza. Nella fascia di prezzo da te indicata il mercato offre interessanti proposte quali il Primare I21, il Roksan Kandy, i Naim Nait 5 o 5i, gli ibridi Audio Analogue Verdi 70 o Puccini 70 e l'Unison Research Unico P. Alcuni di questi sono facilmente reperibili nell'usato, non mancare di darci un'occhiata. Non conosco il suono dei tuoi diffusori, è dunque molto difficile scegliere uno di questi ma sono abbastanza fiducioso che un bel suono corposo come lo desideri tu lo possa trovare nei Naim.
Cerca, per quanto possibile, di provare qualcuno di questi amplificatori all'interno del tuo impianto.
Per quanto riguarda i cavi di alimentazione, posto che anche in questo caso nell'usato si può risparmiare tantissimo, perché non provi a costruirtene uno da te? Non serve né saldatore né una particolare manualità per assemblare uno dei nostri progetti di autocostruzione come il semplice
Merlino o il più pretenzioso TTS. Risparmieresti tanti soldi ed il risultato sarebbe assicurato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori
Salve Sig. Lucio,
mi chiamo Fabio, approfittando della Sua grande disponibilità, volevo chiederle alcuni consigli. Premesso che NON sono un perfetto conoscitrice degli impianti HiFi ma mi piace ascoltare la buona musica, ed inoltre dalle visite fatte nei negozi specializzati, sono uscito più confuso di prima, poiché, tra l'altro, come era ovvio, ognuno tira acqua al proprio mulino e quindi alla vendita della propria merce. Ero partito da una spesa di circa 1000 € per una coppia di diffusori(guardando anche l'estetica), altrettanto per un amplificatore A/V 5.1 e, successivamente comprare un centrale e due surround. Per quel che riguarda i diffusori (finitura laccata nera) avevo pensato a:

  1. Monitor Audio RX6 o RX8 (e relativo kit per 5.1)
  2. B&W CM7
  3. Cabasse Java MC40 (kit Eole2 5.1)
  4. Totem Arro
  5. Sonus Faber Toy Tower (e relativo kit per 5.1)
  6. Sonus Faber Concerto
  7. Opera Gran Mezza
  8. Opera Seconda
Per quanto riguarda l'amplificatore, la scelta ricade sul Marantz SR6004. Per questioni di budget (il famoso migliaio di euro da stanziare), la mia prima scelta ricadeva sui diffusori n° 1 e n° 2 ; mano mano che visitavo negozi per l'ascolto, mi sono stati proposti tutti gli altri diffusori (dal n° 3 al n°8 )...sa come succede : "...se aggiungi altri 100 €, ti porti via qualcosa di meglio di quello che avevi pensato". Sono arrivato a circa 1700 € circa di preventivi!!!
Sinceramente non mi dispiace di avere alzato il budget, specialmente dopo avere visto (ma non ancora ascoltato per bene) i diffusori dal n° 5 al n° 7...delle vere e proprie opere d'arte!! Ora mi/Le chiedo: ma ne vale davvero la pena? Bastano e avanzano i diffusori dal n° 1 al n° 3?
In tutta sincerità, quando ho ascoltato le RX6 (collegate ad un ampli Rotel SRX1550), mi sono sembrate superlative; subito dopo mi sono state consigliate alla grande le Cabasse Java (collegate allo stesso amplificatore). Inizialmente, e anche dopo più ascolti alternati alle RX6, mi sembravano tutte uguali.
Quando la mia compagna ("digiuna" di musica e suoni come me) ed il venditore che era con noi, mi spiegavano quello che percepivano/vedevano, lo percepivo e "vedevo" anche io (mi riferisco agli strumentisti sul palco); il dettaglio degli strumenti diveniva sempre più definito...non credo che la mia compagna mentisse.
Abbandonate le RX6 ho concentrato i miei successivi ascolti (anche in giorni diversi) sulle Cabasse Java, portando con me anche dei cd. Chiedendo in giro (nel web) consigli sulle Cabasse (pare che nessuno le conosca), altri "audiofili/internauti", mi hanno consigliato gli altri diffusori (dal n° 4 al n° 8). Le chiedo come potermi orientare nella scelta dei diffusori/amplificatori.
A cosa dovrei prestare attenzione quando ascolto dei diffusori?
Come si fa a stabilire il perfetto connubio tra diffusori e amplificatori (chi suona meglio con chi)? Mi hanno parlato di: "timbrica", "contrasto dinamico", "scena sonora", "diffusore morbido, caldo, frizzante, freddo", "4 o 8 ohms"....ma cosa sono tutte ste cose?
Mi scuso se sono stato prolisso e mi sono dilungato ma, partendo dal fatto che volevo ascoltare della musica come si deve, mi sono imbattuto in tutti questi termini da audiofili; sono certo che oltre a dei diffusori acustici, dovrò comprare l'enciclopedia per determinare quale diffusore suona meglio di altri.
Fiducioso di una sua risposta, La ringrazio anticipatamente per i consigli che saprà darmi, grazie per l'attenzione.
Continui e continuate sempre così Mi scuso ancora per la mail chilometrica.
P.S.: aggiungo un paio di foto della "stanza della musica" (che sarà anche da sistemare) Fabio - E-mail: f.dipietro1 (at) vodafone.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Fabio,
la prima, grossa, confusione riguarda la tipologia di acquisto. Se devi ascoltare Musica l'impianto 5.1 e relativo amplificatore A/V non ti servono. Anzi, a parità di budget vai di sicuro ad ottenere qualità sonora nettamente inferiore. Per l'audio della TV basta un buon impianto due canali. Questa è la nostra filosofia e, non per cercare di convincerti, ma tanti che l'hanno abbracciata non sono tornati indietro (passando da 5.1 a semplice stereofonia). Risparmi denaro, eviti di riempire la stanza di casse e di cavi ed ascolti pure con maggiore soddisfazione, a parità di spesa.
Il mio consiglio è, pertanto, di concentrare tutto il budget a disposizione in due semplici diffusori ed un amplificatore integrato 2 canali. La scelta dei diffusori, ovviamente, non può basarsi sull'estetica, ma sul suono. Altrimenti tutti noi avremmo potuto ascoltare con gli occhi ;-)
Come scegliere? Facile, basta fidarsi un po' delle proprie orecchie, ricordando una semplice quanto efficace regoletta: ciò che colpisce al primo ascolto dopo due ore potrebbe già stancare. Il buon suono, destinato a durare nel tempo, non esalta a primo ascolto. Cerca qualcosa che ti piaccia e lascia perdere tutti i tecnicismi, per ora. Inoltre, se è vero che alla fine certe differenze non riesci a coglierle...mi spieghi che senso ha spendere cifre ancora più importanti? Sarebbe come se qualcuno abituato a non superare mai i 100 km/h si lasciasse convincere da un venditore di auto ad acquistarne una che può fare i 300. Quindi: trova un diffusore che ti sembra buono abbastanza PER TE, cioè che non ti infastidisca all'ascolto, e portatelo a casa. Discorso analogo per l'amplificatore, né più né meno. Scegli oggetti semplici, tutto quello che non c'è non solo non lo paghi ma neppure si può rompere.
A rafforzare questa mia opinione interviene la foto che mi hai inviato. Se l'impianto andrà posizionato là dove immagino (coi diffusori ai lati dello schermo, giusto?) forse il budget che ti sei prefissato è persino eccessivo. Mai e poi mai sentirai suonare a casa tua come hai sentito in negozio: pareti e pavimento spogli e, quel che è peggio, un diffusore in angolo e comunque entrambi molto vicini tra loro e addossati persino alla parete posteriore. In queste condizioni d'ascolto parlare di scena sonora, contrasto dinamico e tutto il resto diventa quasi imbarazzante.
A volte mi chiedo perché i negozianti non si preoccupino del DOVE andrà posizionato l'impianto. Capisco la voglia di vendere a tutti i costi ma se poi un cliente spende ed ottiene in casa una frazione infinitesima di ciò che ha sentito in negozio...come minimo si sentirà truffato, preso in giro e difficilmente tornerà ad acquistare altro. O forse no? Magari la speranza è proprio quella, infilare il cliente in un vortice di upgrade successivi con l'illusione di migliorare sempre un po'?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Due coppie di diffusori?
Buongiorno,
Posseggo un ampli valvolare AERON AP900B (50 W per ch) e due diffusori autocostruiti (woofer Becker 38 cm., midrange Ciare, dome tweeter e super tweeter a tromba Motorola). I diffusori sono di mia massima soddisfazione per il jazz, rock e musica leggera in generale (piccoli gruppi jazz vengono riprodotti con timbrica e dinamica eccellenti e i musicisti sembrano presenti nel mio salotto 8 x 5 m. - diffusori sul lato corto). Con musica sinfonica e operistica non sono altrettanto soddisfatto. Pur essendo eccellenti la timbrica e la dinamica, mi mancano l'ampio fronte sonoro e la spazialità caratteristiche del teatro.
Mi è capitata in questi giorni l'occasione di acquistare una coppia di MIRAGE OM-8 al prezzo di 1900 euro. Da una prova d'ascolto nella sala audio del rivenditore mi è sembrato che fronte sonoro e spazialità non manchino e che i transienti siano letteralmente proiettati nel mezzo della sala. La timbrica non mi è invece parsa eccellente e l'ascolto offriva suoni spesso troppo invadenti e poco contenuti, insomma un po' confusi. Inoltre l'ascolto di musica jazz è stato davvero poco entusiasmante. Secondo lei, le mie impressioni di ascolto sono corrette? E se sì, quali diffusori nella stessa fascia di mercato e dimensioni analoghe ai MIRAGE potrebbero soddisfare le mie richieste? (avevo pensato a dei LINN KEILIDH, che potrei avere d'occasione a 490 euro, molto definiti ma carenti sul fronte sonoro, giusto?)
Io sarei disposto a conservare i miei vecchi diffusori e ad alternarli con il nuovo acquisto, ma sull'AERON non posso selezionare diverse sorgenti. Esistono dispositivi (mi pare di sì) per lo switch da una coppia di diffusori a un'altra?
Mi scuso per la lungaggine e, sperando in una sua cortese risposta, la saluto cordialmente.
Giovanni - E-mail: giovanniconte_005 (at) fastwebnet.it

LC
Caro Giovanni,
mi sembra molto strano tu abbia trovato così deludenti le Mirage OM-8, si tratta infatti di diffusori di ottimo livello, dalla particolare emissione bipolare che richiede un attento posizionamento in ambiente. Non si tratta neppure di un carico esattamente facile per l'amplificatore, nonostante la sensibilità abbastanza elevata. Può essere dunque che l'installazione non sia stata curata con sufficiente attenzione. Tra l'altro, proprio dal punto di vista della spazialità di emissione le Mirage non dovrebbero fare difetto, grazie al sistema bipolare! Il suono confuso che hai sentito è probabilmente colpa di un set-up ambientale non corretto. Chiedi di poterle ascoltare a casa, per un esame più approfondito.
Comunque sia, ci sono tanti diffusori che potresti valutare all'interno di questa fascia di prezzo. Sto pensando a ProAC, Thiel, Opera, Tannoy, magari da cercare nel mercato dell'usato. Se ti interessa anche l'immagine tridimensionale lascerei perdere sia i diffusori Linn che i Naim, progettati avendo in mente altri parametri come prioritari.
L'idea di alternare due coppie di diffusori mi trova in assoluto disaccordo, meglio una coppia, buona, che due mediocri. L'operazione è comunque fattibile, basta usare degli switch per connettere più coppie di diffusori allo stesso amplificatore. Non è una soluzione audiophile, ma funziona. La controindicazione maggiore, comunque, è suggerita dal buon senso. Un esempio di questi scatolotti lo trovi qui:
www.phonopreamps.com.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
come credo ricorderai, ero alla ricerca di altri diffusori da sostituire con le Klipsch F2. Ho ascoltato le RF-82, ma le Klipsch, apparte l'entusiasmo iniziale (che come tutto genera iniziale euforia malcontrollata), non sono riuscito a farmele piacere. E meno male che non ci sono riuscito! :-)
Ho poi ascoltato i diffusori da te suggeriti: Opera e ProAC. In seguito, ne ho ascoltati molti altri. Focal 716, B&W a torre (non ricordo il modello), Kef (anche qui non ricordo il modello ma il commesso di turno mi ha detto che era la nuova serie), Monitor Audio BR8, Indiana Line Musa 505 e le Tannoy (anche qui....).
Premetto che la maggior parte mi hanno deluso. Ovviamente solo rispetto al mio gusto musicale (lo so, te l'ho scritto molte volte ma è giusto rimarcarlo). Quelle che mi hanno sbalordito, ma veramente molto, e avrei preso ad occhi chiusi sono Le ProAC e le Tannoy. Che suono! E che prezzo! :-)
Sinceramente, non è per i soldi, ma spendere cifre importanti per una cameretta da 12 mq. mi sembra "sprecato". Poi tu potresti dirmi che è "relativo". Ovvio!Alla fine sono tornato nel primo negozio. E cosa ho acquistato? Le HECO VICTA 500!
Ricordi che all'inizio presi le HECO VICTA 700? Mi rimbombavano ecc. In pratica le 700 hanno 3 woofer da 17 mentre le 500 ne hanno 2. E cambia tutto! Il suono delle HECO lo trovo fantastico (non so se ti è capitato di sentirle). Per il mio orecchio perfetto. Le 700 (che avevo acquistato in precedenza) avevano quel woofer in più che mi creava rimbombi in un angolo della stanza. Ora con le 500 (che avendo un woofer in meno e sono meno enfatizzate nella gamma bassa) il problema è sparito. Non che adesso non ci sia il basso, anzi!
Il suono è bello, compatto, arioso, profondo e arrotondato. Non so descrivertelo in un altro modo. Il diffusore di norma è di quelli caldi. Diciamo che la gamma bassa è un tantino avanti. Ti chiedo: Il mio NAD 355 abbinato al 525 lo trovi adatto? Le Heco sono casse dal basso morbido e un suono caldo. I woofer sono in carta trattata a lunga escursione. Eventualmente cosa posso provarci (AMPLI/CD)? Per i cavi: meglio lo STAR o il Triple T?
A corredo ci sono anche le punte, oppure si usano i piedini in gomma. Da quello che so punte asciugano il suono. Anche se questa non l'ho mica capita. Gli audiofili aborrono il cd a favore del giradischi per il suono analogico "caldo", cercano ampli a valvole per un suono dolce e poi s'impazziscono con le punte (e sottopunte) per asciugare il tutto? :-)
Se asciughi (come se da una cannuccia togliessimo essenza vitale) elimini il calore. E se togli calore il suono analogico si avvicina più a quello di un cd...insomma, tanto vale farsi un buon CD! ;-)
Insomma usarle o meno le punte. Ricorda che non sono un audiofilo. Mi piace il CD e la buona musica. Altri termini non mi si addicono. Per il discorso delle punte: Scusami eh! Magari ho detto una marea di cazzate. Ho fatto solo un ragionamento, credo logico per mia piccola cultura sull'HI-Fi (molto piccola).
Per quanto riguarda il cavo
Star: sono riuscito a reperire un ottimo cavo quadripolare schermato. Mi stavo accingendo a realizzarlo, come da tuo articolo. Leggo però, in qualche forum, che alcuni utenti dicono di saldare la massa (nel tuo articolo la massa è libera da entrambe le estremità) al negativo solo lato amplificatore. E di lasciare libera la schermatura lato diffusore. Cosa mi consigli...lasciare la schermatura libera da entrambe le estremità o saldarla al negativo lato amplificatore?
Da quello che ho letto dicono che saldando la schermatura al negativo si crea il cavo schermato mentre non facendolo il cavo non è schermato. Ti riporto solo quello che ho letto quindi non prendertela con me se è una sciocchezza :-)
Ti ringrazio per l'attenzione. E perdonami se sono stato un po' logorroico.
Buona giornata.
Alessandro - E-mail: sandro.marangio (at) libero.it

LC
Caro Alessandro,
sono contento che abbia trovato nelle Heco il tuo Nirvana audiofilo, diffusori che non ricordo di aver ascoltato. Quel che conta è che tu sia soddisfatto, anche se probabilmente non troverai tanti audiofili che possano condividere con te questa esperienza (il marchio non è molto diffuso, oggi, lo era maggiormente qualche decennio fa). Visto che sei soddisfatto così, non vedo perché preoccuparti del buon abbinamento con le tue elettroniche: se il suono ti piace, evidentemente ampli e CD vanno bene con i diffusori! Non mi è chiaro se tu intenda asciugare un po' il suono oppure no. Visto che hai sia i gommini che le punte la cosa migliore da fare, anziché chiedere a me, è PROVARE DI PERSONA!!!!! E' così semplice, perché c'è sempre bisogno dell'approvazione dell'esperto? Prova e scegli la soluzione che ti piace di più!!!
Per quanto riguarda questa leggenda metropolitana del binomio analogico = caldo sarà anche ora di smetterla, direi. L'analogico, quello vero, non ha niente a che vedere con il calore: è dinamico, veloce, talvolta persino esplosivo...molto, molto di più di tanto digitale. Quindi, per favore, basta con questi accoppiamenti di idee, palesemente sbagliati. Calde sono, talvolta (ma non sempre!), le apparecchiature valvolari, non il vinile.
Infine due parole sul nostro progetto TNT Star. Ormai mi sto convincendo a riscrivere quell'articolo, viste le segnalazioni che ricevo di tanto in tanto. Il motivo per il quale non consigliai di collegare la calza al polo negativo dell'uscita diffusori dell'amplificatore (o al morsetto ground) fu perché temevo che qualche principiante, nonostante tutte le raccomandazioni, avrebbe potuto mandare in corto l'amplificatore collegando i cavi in maniera sbagliata. Ripresi l'argomento in occasione della recensione dei cavi Supra Ply 3.4S che, appunto, utilizzano una calza da collegare al polo negativo dell'amplificatore. Quindi sì, l'osservazione è giusta, senza collegamento la calza non serve a granché. Prova a collegarla e vedi se migliora qualcosa.

Questa settimana mi è d'obbligo un'altra commemorazione triste, per un altro grande della Musica che se n'è andato. Si tratta di Ronnie James Dio, scomparso il 16 Maggio scorso a causa di un tumore allo stomaco, all'età di 68 anni. Dio è stato un'icona dell'heavy metal, sia con la sua band che come vocalist dei leggendari Black Sabbath (e dei Rainbow...). Vorrei ricordarlo con un brano che è da sempre nel mio cuore, datato 1980, si tratta di Heaven and Hell dei Black Sabbath, eseguita live da Ronnie James Dio nel 2004, all'età di 62 anni, quando i segni della malattia erano ormai diventati evidenti. Nonostante questo si esibisce, senza risparmio, in una lunga, intensissima ed epica cavalcata di 7 minuti.
Buon ascolto,

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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