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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Upgrade sorgente e diffusori
  2. Impianto secondario e impianto principale
  3. Testina o puntina?
  4. Ottimizzazione impianto
  5. Diritto d'autore e download
  6. La stereofonia è un illusione... e l'hifi pure?
  7. Upgrade dove? E soprattutto perché?
  8. Upgradare o no?
  9. Dilemma finale di potenza
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade sorgente e diffusori
Caro Prof. Cadeddu,
torno a scriverLe con molto imbarazzo, dovuto al timore di importunarLa. Mi faccio un po' di coraggio considerando che la posta elettronica, in fondo, è una maniera discreta per contattare qualcuno: una mail di troppo si può eliminare con un semplice clic, senza nemmeno aprirla e leggerne il contenuto. Se non riceverò alcuna risposta, vorrà dire che Lei non avrà avuto il tempo - e magari nemmeno la voglia - di rispondere, nel qual caso toccherebbe a me porgerLe le mie scuse per essermi preso la libertà di tornare a scriverLe nuovamente nel breve volgere di pochi giorni.
Ciò doverosamente premesso, passo alla questione in oggetto, ovverosia come migliorare il mio attuale impianto (lettore CD Teac CD-P1260, ampli Harman/Kardon HK 650, casse JBL LX 50). Rileggendo attentamente i Suoi suggerimenti nella Rubrica della Posta, mi pare di capire che l'anello (più) debole della catena è costituito dal lettore CD, mentre il "pezzo forte", per così dire, è rappresentato dall'amplificatore. Riguardo alle casse, Lei mi suggerisce delle Klipsch da pavimento serie F o RF, precisando tuttavia che rimpiazzare dei diffusori, per quanto economici e datati, che utilizzano un woofer da 25 cm con delle piccole torri dotate di woofer da 13 cm non è esattamente semplice.
Volendo fare un passo alla volta, e tenendo conto del parere di un esperto audiofilo, penso si possa dedurne che il primo upgrade dovrebbe consistere nella sostituzione del lettore CD. Lei mi suggerisce un multilettore Oppo, e io non ho motivo di dubitare della bontà del suggerimento; però devo francamente dirLe che i multilettori mi lasciano un tantino perplesso, poiché ho l'impressione (da neofita, s'intende) che la parte meccanica sia meno "solida" rispetto a quella di un lettore CD della stessa fascia di prezzo (ma può darsi benissimo che la mia sensazione non abbia fondamento), perciò Le chiedo un parere sul lettore CD Harman/Kardon HD 990, che sarei disposto ad acquistare nuovo, qualora Lei me lo consigliasse.
A parte la mia nostalgico-sentimentale attrazione per certi nomi in voga negli anni Settanta (epoca in cui mi avvicinai per la prima volta al magico mondo dell'alta fedeltà), ho letto che questo lettore può essere adoperato come DAC, permettendo di impiegare come sorgente audio il computer, cosa che m'incuriosisce parecchio.
Il ritrovato entusiasmo per la musica e l'alta fedeltà mi spingerebbe a qualche sacrificio di natura economica e a sostituire pure le casse, se non fosse per i limiti dell'ambiente: una stanza di circa quattro metri per quattro, che vincola il punto d'ascolto a una distanza quasi uguale a quella che separa le due casse l'una dall'altra; ma, soprattutto, una stanza che, per ragioni di buon vicinato, mi impedisce di alzare il volume e di apprezzare le potenzialità di un eventuale impianto Hi-Fi dalle prestazioni superiori a quelle appena dignitose offerte dal mio.
Se avrà avuto la pazienza di leggermi fin qui, non mi resta che ringraziarLa di cuore per la Sua cortese attenzione e porgerLe i miei più cordiali saluti.

In tutta sincerità non credevo avrebbe trovato il tempo per rispondere alla mia ennesima mail, così mi sono dato da fare per arrangiarmi da solo nel tentativo di mettere insieme un sistema soddisfacente per le mie orecchie, per lo meno una discreta base di partenza per ricominciare ad ascoltare musica in maniera dignitosa. Ho eliminato il lettore Teac CD-P1260 e i diffusori JBL LX 50, a mio modesto avviso troppo scadenti, e ho acquistato un DAC USB Trends UD 10.1 (collegato a un MacBook) e una coppia di Indiana Line Musa 105. So che Lei non nutre particolari simpatie per i minidiffusori, ma la mia scelta era vincolata da motivi di spazio assai limitato.
Tutto sommato il suono di questi piccoli diffusori mi convince di più rispetto a quello dei vecchi diffusori JBL, e devo dire di essere rimasto abbastanza sorpreso: temevo che mobili dalle dimensioni talmente piccole costituissero un limite strutturale invalicabile alla capacità di suonare decentemente, invece ho scoperto che anche dei minidiffusori possono suonare abbastanza bene, perciò sto meditando di passare a una coppia di Stirling Broadcast LS3/5a V2. Riguardo all'amplificatore - attualmente un Harman/Kardon HK 650 - avrei intenzione di sostituirlo con un Virtue Audio ONE.2.
Sarei molto felice se Lei volesse fornirmi un parere in proposito.
Sergio - E-mail: sergio.lore (at) gmail.com

LC
Caro Sergio,
per quanto riguarda le meccaniche di lettura dei multiplayer credo ti stupiresti molto nel vederle utilizzate in tante macchine "solo audio" di pretese persino high-end. Ormai le meccaniche per uso audio, tuttora in produzione, si contano sulle dita di una mano sola e sempre più spesso vengono utilizzate quelle di derivazione informatica anche all'interno di prodotti audio-only. Tra l'altro, se il problema fosse la robustezza, sarei più tranquillo a utilizzare una meccanica nata per subire abusi di ogni sorta da parte di utilizzatori di PC piuttosto che una delicatissima di provenienza HiFi (ammettendo anche che ciò abbia un senso).
Comunque sia, la tua proposta di acquistare il lettore Harman Kardon HD990 mi trovava assolutamente d'accordo. Utilizza un ottimo DAC basato sul chip Analog Devices AD1955 (24 bit/384 kHz) e possiede, in effetti, un comodissimo ingresso digitale per altri utilizzi. Volendo però usare il PC come sorgente, ti servirebbe almeno una pennina che trasformi l'uscita USB in una coassiale elettrica (o ottica). Dalla tua seconda lettera, giunta mentre questa risposta era già impaginata, apprendo che ti sei dotato di un DAC USB, mi pare tu abbia fatto una buona scelta.
Per quanto riguarda la sostituzione dei diffusori non credo di aver capito bene in quale modo la scelta di questi sia influenzata dalla stanza e dalle esigenze condominiali. Un diffusore qualitativamente migliore non deve per forza suonare a volume più alto! Anzi, spesso accade persino il contrario. I 16 mq della stanza, poi, consentono di ospitare diffusori di dimensioni anche importanti, avendo un po' di libertà di manovra nel posizionamento.
Tu scrivi di avere poco spazio a disposizione e dunque la scelta di diffusori piccoli diventa quasi obbligata. A questo punto benissimo le Musa di Indiana Line, ma francamente disapprovo il desiderio di cambiare nuovamente. Non solo, ma disapprovo l'idea di rivolgerti a un prodotto così particolare come le LS3/5A. Se minidiffusori hanno da essere, che siano almeno un pochino più universali: dalle piccole Opera, Diapason e Aliante, passando per Chario e Sonus Faber, queste secondo me sarebbero delle candidate ben più sicure e decisamente meno schizzinose delle LS3/5A. Per quanto riguarda l'amplificatore, io per adesso lo lascerei dov'è, in attesa di imparare a conoscere i nuovi diffusori, questi o quelli prossimi venturi. La fretta è da sempre una pessima consigliera. Cambiare troppi componenti insieme, poi, è il modo più rapido per arrivare alla confusione più totale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto secondario e impianto principale
Caro Lucio,
ancora una volta vengo ad abbeverarmi alla tua presiosa e inesauribile fonte. Come sai dopo i lavori ho cambiato la sistemazione dell'impianto che ancora però non posso mettere in atto perché i lavori ancora non sono terminati. Conoscendo ormai i miei problemi ti chiedo: ho ridotto al minimo l'impianto principale solo lettore cd + Virtue e diffusori ovviamente, in attesa di mettere da parte quanto basta per un pre fono e un giradischi di qualità. Il sintonizzatore e una piastra per cassette vorrei inserirli in una catena secondaria senza pretese hi fi di puro intrattenimento mentre lavoro al PC.
Secondo te potrei comprare le Klipsch Promedia 2 usandole come ampli e diffusori? Magari usando un selettore passivo che già posseggo? E il Promedia come e dove lo attacco al pc? O è meglio acquistare un piccolo ampli con minidiffusori da scrivania? Ripeto che qui non c'è alcuna pretesa hi fi ma solo un ascolto decente. Ho pure un vecchio equalizzatore elettronico a 7 bande della sony, che dici lo inserisco nella catena?
Per quanto riguarda invece l'impianto principale, lettore e Virtue sono alloggiati su un portaelettroniche Solidsteeel con punte e sottopunte e disaccoppiato piano per piano da tre punte coniche. Devo comunque disaccoppiare anche il lettore e l'ampli? In che modo? Tieni presente che il pavimento è di marmo.
Veniamo ora al cablaggio: che tipo di cavi di segnale e di potenza mi consiglieresti? Calcola che i diffusori sono distanti dall'ampli meno di due metri. Se potessi me li realizzerei da solo seguendo le istruzioni su TNT ma come sai per problemi fisici non posso. Mi consigli di cambiare anche i cavi di alimentazione? Specie quello dell'alimentatore del Virtue? Che tra l'altro si collega all'ampli con un cavetto fino fino il che mi pare strano.
Domanda tecnica: che differenze ci sono tra i cavi bilanciati e i semibilanciati e i non bilanciati? Quale sarebbe, caso per caso, il loro uso ottimale?
Dopo lavori terminati in casa, assolutamente necessari, purtroppo lo spazio per il mio impianto (che ti ricordo formato da: lettore Esoteric SA 10 - Virtue one.2 con alim. per erogare 130w - Klipsch rf82) si è ulteriormente ristretto e il risultato ovviamente è pessimo.
L'unica cosa che potrei fare è vendermi (sigh!) le Klipsch (strasigh!! Nuove nuove!!) e cercare dei diffusori da piazzare sui lati reggenti di una libreria a ponte formati da dei grandi cassetti porta cd. Esiste una tale possibilità? O il suono in ogni caso è compromesso per sempre e devo riunciare all'HI FI?
Sul pianale dei cassetti (profondi 50 cm e larghi 60) potrei metterci delle lastre di marmo o qualcosa di simile smorzante vibrazioni. Io, forse sono un pazzo, avevo pensato alle norh 9.0 che dovrebbero starci giuste giuste. Altrimenti cosa posso fare?
Senza di te sarei in balia dei consigli dei rivenditori che non sempre tendono alla verità :o))
Ciao,
Gabriele - E-mail: gabpepe (at) libero.it

LC
Caro Gabriele,
per l'impianto secondario va benissimo il Klipsch ProMedia attaccato all'uscita audio della scheda del PC o, se proprio volessi esagerare, all'uscita audio di un DAC USB da connettere alla porta omonima del PC.
Per quanto riguarda l'impianto principale, tenendo conto di tutte le punte che hai già messo e del pavimento in marmo io sotto ai componenti (ampli e CD) metterei dei piedini morbidi, che disaccoppino bene dal tavolino.
Relativamente ai cavi, bisogna vedere cosa riesci a reperire vicino a dove abiti, così da poter fare qualche prova sul campo. I marchi sono così tanti che indicarne qualcuno specifico è sempre impresa ardua. Diciamo che stando sui marchi più diffusi è difficile sbagliare. Il cavo d'alimentazione dal Virtue al suo alimentatore è sottile perché non trasporta la 220, ma una tensione ben più bassa. Quindi è normale che ti appaia così sottile. Semmai, è più utile il cavo che va dalla presa a muro all'alimentatore.
La differenza tra cavi sbilanciati (semi- o no) e cavi bilanciati sta tutta nella realizzazione: in genere i primi sono coassiali (usano lo schermo come ritorno del segnale oppure un secondo conduttore più lo schermo connesso solo da una parte) mentre i secondi utilizzano tre conduttori differenti e vanno però connessi ad apparecchi provvisti di questo tipo di collegamenti. In generale garantiscono una maggiore insensibilità alle interferenze esterne. Per questo motivo sono obbligatori in ambito pro.
Infine, per quanto riguarda i diffusori da utilizzare nella nuova sistemazione compromessa, benissimo le Norh, anche quelle meno impegnative, ma altrettanto bene ci vedrei anche qualche bookshelf della Klipsch, serie RB. In questo modo non ti discosteresti troppo dalla timbrica attuale.
Alla luce di questo posizionamento così sacrificato tutti i discorsi sui cavi e sulla loro influenza sul sistema perdono di significato, però.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Testina o puntina?
Egregio Sig. Cadeddu,
inizio banalmente rivolgendole i miei più vivi complimenti per la qualità della rivista TNT Audio, e per le innumerevoli attività che riesce a portare avanti contemporaneamente (ho letto la sua breve biografia nella apposita sezione del sito), parallelamente alla carriera di docente universitario. Spero che la domanda che voglio farle sia appropriata, e che lei possa rispondermi. Non sono un audiofilo "di lungo corso", ho però una grande passione per la musica (jazz e swing in particolare) e, fin da quando ascoltavo i vinili sull'impianto dei nonni, ho sempre desiderato avere un mio giradischi per iniziare una piccola collezione.
Di recente ho avuto da mio padre il suo giradischi Marlux MX-86, che, da quanto ho potuto leggere tramite internet, non è da completamente da buttare, se non altro per il braccio Acos Lustre. Assieme al giradischi mi è stato dato anche l'amplificatore che utilizzava mio padre, un Technics SU-V300, che invece non mi sembra essere un gran prodotto, ma è comunque un punto d'inizio.
Ora, visto e considerato il mio status di studente universitario di Fisica, non intendo impegnarmi economicamente per sostituire amplificatore e giradischi, ma piuttosto vorrei rendere operativo quanto già in mio possesso: prediligo l'ascolto in cuffia, ed ho di recente acquistato delle Audio Technica ath-a700 per cominciare ad "ascoltare" veramente della musica.
In teoria quindi, dovrei "soltanto" cambiare la puntina del giradischi che è rovinata, oppure trovare una nuova testina che prenda il posto della attuale. Ora il giradischi monta una testina Stanton S600 con puntina Stanton EE600. Vista la configurazione e considerando un budget massimale di 100 euro (non credo meriti spendere di più vista la qualità del resto dell'impianto), cosa è consigliabile fare a suo avviso? Sostituire la puntina o cambiare la testina con una nuova?
La ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicare alla lettura di questa lettera e a un'eventuale risposta.
Cordiali saluti,
Giacomo - E-mail: vetrocemento (at) gmail.com

LC
Caro Giacomo,
il costo di una testina completa è rappresentato, per circa l'80%, da quello della puntina. Di conseguenza cambiare solo la puntina a una testina vecchia lo troverei un esercizio abbastanza inutile. Con 100 € puoi acquistare delle ottime testine complete, dalla Ortofon 2M Red, alla Sumiko Black Pearl, alle solite Grado Red o Silver.
Hai ragione a dire che il tuo giradischi non sia proprio da buttare, dovrebbe essere un Taya DP-500, venduto sotto altro marchio. Un onesto e robusto trazione diretta, ben realizzato. Nel caso non ce l'avessi già, scaricati online il manuale d'uso per questo giradischi.
Decisamente più scadente è l'amplificatore e, quindi, il suo ingresso phono, che penalizzerà pesantemente le prestazioni sonore del giradischi e della nuova testina. Cerca, sul mercato dell'usato, un vecchio Rotel (serie RA 8xx o 9xx) o un vecchio NAD (serie 3xx) dotati di uscita cuffia e ingresso phono: ti permetterebbero un salto qualitativo assolutamente sensibile, sia in un senso che nell'altro: migliore trattamento del segnale proveniente dal giradischi, migliore qualità del suono in uscita per la cuffia.
Tieni d'occhio l'usato, ogni tanto capitano ottime occasioni per cifre intorno ai 100/150 €. Questa settimana ho visto su Ebay un bel Rotel RA930 a 95 € (formula Compralo Subito). Per questa cifra è davvero molto difficile fare di meglio e ottenere allo stesso tempo tanta flessibilità d'uso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ottimizzazione impianto
Gentile Lucio,
eccomi qui, a distanza di un paio d'anni dalla mia prima missiva, per un tuo parere riguardo alla direzione intrapresa.
Dopo circa un anno e mezzo di KINGREX (PRE & T20U & PSU) e KLIPSCH (RF52) ho iniziato a trovare l'ascolto decisamente "affaticante". Così, accantonando - a fatica devo ammettere - l'idea del vinile, ho avvertito come priorità la ricerca di un suono meno "aggressivo", e al contempo più analitico e dettagliato.
Ho intrapreso il percorso di rinnovamento partendo dall'amplificazione, anche su suggerimento di Seth Krisky della VIRTUE AUDIO. Contattato per gioco - chiedendo un suo parere per "avvicinarsi alle THIEL" - mi ha convinto a provare i suoi nuovi finali M5001 ICEblocks (moduli ASP-500 in classe D, di tecnologia B&O, con buffer valvolare DODD AUDIO). Grazie al cambio allora molto favorevole col dollaro, la spesa è stata di circa 1100 euro, considerando anche la vendita del mio precedente t20u+psu. Già qualche settimana dopo, presso un negozio di Milano, scovavo delle DYNAUDIO FACETTE a 600 euro, impreziosite da 100 metri di cavo OCOS - giacenza di magazzino degli anni '90 - che quel sant'uomo del titolare mi ha letteralmente regalato! Vendute le KLIPSCH a 350 euro, ho costruito due coppie di cavi OCOS - di tre sezioni intrecciate ciascuno - e ho messo in vendita i 65 mt di cavo rimanente su ebay, racimolando 850 euro !!! Mi son ritrovato quindi 600 euro in più, e con quella somma sono riuscito a portare a casa un BURSON AUDIO PRE160... Insomma considerando anche il vecchio PREAMP KINGREX, ancora da vendere, con un po' di pazienza, una buona dose di fortuna & circa 900 euro il mio vecchio impianto si è tramutato nel seguente:

A questo punto penso sia doveroso curare con più attenzione la disposizione dei componenti e mi farebbe molto piacere avere un tuo parere...
Nella foto si vede lo spazio che ho a disposizione per alloggiare l'impianto: secondo te è possibile adattarlo a delle esigenze hi-fi? (l'immagine mostra solo un ripiano - e di vetro sottile - in quanto devo modificare la profondità del mobile prima di poter aggiungere un secondo ripiano, dove poter posizionare il pre BURSON definitivamente...).
Essendo il mobile appoggiato direttamente su pavimento di legno, pensavo di ricorre a vibrapod (e non punte) per ridurre le vibrazioni... La mia idea sarebbe la seguente: pensavo di fissare due ripiani in legno, per dare maggiore stabilità alla struttura (o sarebbero meglio in vetro da 1cm? o addirittura in plexiglass???)... e al contempo su ogni ripiano creare un sandwich formato da un foglio di sughero e da una lastra di granito, sul quale alloggiare le elettroniche - su piedini vibrapod. Che ne dici?
Altra esigenza è quella di riempire il retro (cavo) del mobile, affinché non faccia da grancassa per le basse frequenze... in questo caso che materiale è opportuno utilizzare?
Un grande cruccio riguarda anche la linea di alimentazione: nonostante l'inserimento del black noise 500 su pre & cd, l'impianto ha ancora del rumore di sottofondo - fruscio udibile a basso volume - e soprattutto risente dell'accensione di una serie di neon nella cucina adiacente (quando li spengo si avverte un piccolo "tonfo" nel diffusore...) riguardo a questo hai qualche consiglio?
Sperando di non averti annoiato troppo & di non aver messo troppa carne al fuoco (sarebbe il colmo, per un vegetariano convinto!-) ti ringrazio di cuore per i suggerimenti sempre preziosi & per il tempo che regali a tutti noi amanti della musica e cultori di TNT-Audio!
Ciao,
Francesco - E-mail: nocturama.art.gallery (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Francesco,
come puoi ben immaginare, quel mobile dietro ai diffusori proprio non mi piace. Puoi tentare di migliorarlo con gli interventi che hai indicato, prediligendo il legno - tipo MDF o multistrato marino - al vetro o al plexiglass. Vedrei altrettanto bene i piedini smorzanti, ma senza esagerare coi sandwich di materiali diversi! Per quanto riguarda la cavità del mobile puoi limitare le sue risonanze riempendola con del materiale che blocchi i movimenti dell'aria in esso contenuta. Qualunque sistema va bene, dagli stracci ai libri, passando per la gommapiuma e il cartone. Certo è che un bel tavolinetto HiFi, aperto e rigido, sarebbe di gran lunga migliore.
Infine, se l'impianto elettrico innesca rumori sulla linea dell'impianto HiFi è altamente probabile che la linea luci e la linea per l'impianto siano...la stessa linea! Dovresti provare ad alimentare l'impianto da un'altra linea, anche se in questo caso ci sarebbe il pericolo di captare i disturbi degli elettrodomestici! Il fruscio di fondo, invece, potrebbe essere tipico dei finali, talvolta i Classe D non sono perfettamente silensiosi...a dire il vero neanche gli amplificatori tradizionali lo sono!
Il Black Noise che hai montato su pre e sorgente non può nulla sui disturbi che captano (ed eventualmente riproducono) i finali pertanto ti consiglierei di provare tale filtro su questi ultimi per verificare se il problema sussiste o si attenua. Anche se forse il filtro sarebbe leggermente sottodimesionato per i due amplificatori una prova si può fare comunque, in ogni caso dubito che tu utilizzi tutta la grande potenza a disposizione.
Infine, controlla che non ci siano dei loop di massa, eventualmente prova a staccare la terra da qualche apparecchio (basta lasciarne una sola connessa) e vedi se il rumore diminuisce o aumenta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diritto d'autore e download
Ciao Lucio....il diritto d'autore è importante, lo capisci tu, lo capisco io e gli amici audiofili. La pirateria musicale, con cd che costano nemmeno 10 euro, non ha senso di esistere....pare, però, che provino in tutti i modi a incentivare i pirati della musica.
Cercavo un disco di Branduardi per la mia compagna ed è fuori catalogo.....nessun negozio lo possiede più, nessuna possibilità di scaricarlo a pagamento.....(il disco è "altro e altrove" del 2003). Tramite un link di Facebook, ho scoperto un bellissimo brano di Baccini dal titolo "mani di forbice" ispirato al film "Edward" di Tim Burton...è stato pubblicato nel 1993 nell'album "Nudo" mentre, nel 97 è stato incluso in "Baccini & Friends" ....versione a due voci con Branduardi. Cerco e ricerco .....fuori catalogo entrambi. E siamo entro i confini nazionali.....
In un negozio di dischi della mia zona, un cliente cercava un cd di Bob Dylan "Love & Theft" del 2003.....in ITALIA è fuori catalogo....Non so se è disponibile su Itunes ma...
A mio avviso sono ben poche le persone che sanno acquistare su internet, usare itunes (con conseguente perdita di qualità vista la compressione in aac).....o con il computer ci lavori e lo sai usare. O sei curioso come lo sei te e come lo sono io.....ma se mio padre o mia madre, che hanno 60 anni passati, si trovano la porta chiusa in un negozio di dischi rinunciano al cd.....o al limite mi chiedono se lo scarico io.
Uno potrebbe pensare che non tutto il male vien per nuocere......che, come dici tu, un artista vive ormai di concerti ed esibizioni....purtroppo è vero solo in parte.
Un gruppo della mia zona è stato invitato a suonare all'Heineken Jammin Festival la settimana scorsa......l'entusiasmo era a mille. Buona oppotunità? Macchè! 2 palchi....il principale con Cranberries e Aerosmith e uno piu piccolo per gli esordienti....ovvio che la gente venga per gli Aerosmith, quindi tutti verso il palco principale e il palchetto secondario destinato a una trentina di persone.
Ti lascio immaginare quando l'ultimo gruppo ha chiuso le danza nel secondo palco tra gli aerosmith e i cranberries.....Anche volendo la gente non avrebbe potuto seguirli in quanto il palco era dalla parte opposta.....quindi 10 persone li avranno visti? Forse meno....
Quindi i cd che ti scrivevo prima sono introvabili......su ebay ci sono ma costano oltre le 30 euro......mi chiedo solo perchè, visto il settore in crisi, non si opti almeno per un migliaio di stampe limitate in cd a questo punto.
I cd NUOVI di gruppi o artisti di nicchia o non di massa (Max Manfredi, Giaretta, Nascimbeni) restano due anni in catalogo ....poi MAI PIU'.....Ho avuto una fortuna sfacciata a trovare Benvenuti Mostri di Malaspina (collaboratore di De Andrè), poiché anche quello fuori catalogo. Sembra che facciano di tutto per impedire un po' di sana musica.
E poi c'e da consideare che se acquisto un cd usato su ebay non ci guadagna nulla l'autore. Che si può fare?
Un caro saluto,
Roberto - E-mail: robybell1975 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
cerchiamo di essere realisti e di non pretendere la Luna. Quante copie di certi dischi si vendono, ad anni dalla loro uscita? Credo si contino sulle dita di una mano. Questo, certamente, non giustifica il costo di una eventuale ristampa! Si dovessero ristampare tutti i dischi di tutti gli artisti credo proprio che le case discografiche andrebbero in bancarotta all'istante. Anche di molti libri non si trovano più le stampe, che facciamo? Ci mettiamo a ristampare tutto lo stampabile?
A volte, poi, basta solo saper cercare. "Love & Theft", ad esempio, è disponibile in Italia su topten.it, è bastata una ricerca di 25 secondi. E se una cosa non si trova nel negozio sotto casa si cerca in rete e se non si trova in Italia si cerca in tutto il mondo, è questo uno degli immensi vantaggi della rete Internet! Alla tua obiezione che i vecchi non la sanno usare e che, forse, neppure tanti giovani sono sufficientemente esperti rispondo in due modi: primo, che sarebbe ora, in Italia, che si cominciasse a pensare al mondo per chi ha MENO di 60 anni!!! Tutta la società italiana è permeata di gerontocrazia, a 45 anni sei ancora considerato un giovane!!! Vogliamo, almeno in questo settore, guardare un po' avanti, invece che sempre all'indietro? Vogliamo una società pensata e progettata per i giovani o per i vecchi? Chi è che compra più Musica, secondo te? Chi ne ascolta di più?
Secondo: siamo uno dei Paesi (nel mondo occidentale) ad avere la più alta ignoranza informatica: usiamo però più cellulari di tutti, in Europa. Quanto a computer, invece, siamo fanalino di coda! E vogliamo pure continuare di questo passo? Impariamo ad usare il computer e la rete (tutti!) e impariamo un minimo d'inglese, se aneliamo ancora a considerarci un Paese degno di far parte dei grandi della Terra ;-)
Per quanto riguarda infine il discorso dei dischi usati mi pare tu abbia preso un grosso granchio: l'Autore vende un disco e guadagna (se guadagna) i diritti su quella vendita! Quante volte dovrebbe incassarli, questi diritti, su un disco solo? Si pagano una volta, e li paga chi acquista il disco nuovo, amen! Ci mancherebbe che incassasse denaro per ogni passaggio di mano di quell'unico disco.
Il problema, semmai, è un altro: solo una minima parte dei proventi della vendita di quel disco va a finire nelle tasche dell'autore, il resto viene eroso da IVA, provvigioni a tutta la catena di vendita/distribuzione e...ricavi della Casa discografica. Per non parlare della burla dei guadagni SIAE, che vanno in tasca sempre ai soliti signori mentre la maggior parte degli artisti non vede un centesimo. Immagino tu conosca il problema, in caso contrario un giretto su Google, cercando "A chi vanno i soldi della SIAE?" potrebbe essere illuminante :-)
In conclusione: il download illegale è difficilmente giustificabile: tra internet (globale) e mercato dell'usato (più eventualmente il download legale) si trova - quasi - tutto.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

La stereofonia è un illusione... e l'hifi pure?
Ciao Lucio,
da come evinci dall'oggetto di questa mail sono veramente arrivato al capolinea. Ricordo quando circa 8 anni fa, mentre giravo presso un grande magazzino, rimasi folgorato dal suono che proveniva da un angolino. Mi avvicinai allo scomparto audio e sentì un gruppo di satelliti + sub che "suonava" alla grande. Decisi di portarmelo a casa. Delusione totale...
Optai successivamente per un impianto più serio, sempre a 5 canali +1, ma la delusione arrivò presto. C'era da impazzire...regolazioni sub (fase o fuori fase), ritardi di canali, regolazioni vario genere ecc...ecc...
Poi un giorno scopro TNT-Audio, e il vs motto (Real Stereo), mi convinse a vendere il tutto e optare per il 2 canali. Facile no? 2 canali sono meglio di 6. Disastro...i bassi dove sono?
Certo con 1 woofer che mi aspetto? Prendo un diffusore con 2 woofer...(vedi disastro)...allora prendo quello con 3 woofer...(idem)...Inizio a cercare il colpevole...(forse l'ambiente).
Studio un po' di acustica, spendo un po' di soldini in daad, metto, sposto, cambio e ancora niente. BOH... Nel frattempo mi tenevo in contatto con i ragazzi di acustica applicata (molto cordiali), e tra una discussione e un'altra, decido di cambiare radicalmente tipo di diffusore e prendo un cavallino di razza: Avalon np 2.0 (il più economico). Loro sostengono che questo diffusore è stato progettato per avere una risposta quasi lineare su tutto lo spettro audio e che deve avere molta aria intorno per esprimersi al massimo. Le raccomandazioni date ci sono tutte nella mia sala e quindi decido per l'acquisto. Lo dici tu o te lo dico io? No, te lo dico io (disastro). Anche se a dire la verità (basse freq a parte), le restanti gamme di freq sono piacevolissime e mai affaticanti. Peccato..c'ero quasi.
Li contatto...e loro mi indicano di effettuare una rilevazione strumentale (che ho comprato) a pochi cm dal diffusore (10cm) per vedere quanta energia esce alle basse frequenze. Mi dicono che ci deve essere una pendenza acustica che parte dai 40Hz in maniera lineare.
Invece, la pendenza come una volta ti ho scritto, parte dai 60hz, sotto di essa crolla. Misura, ovviamente non per conoscere la risposta in freq, ma la sua energia (spl). Gli mando la piantina della mia sala (che ti allego, così per curiosità) ma ne esce non "colpevole". Controlla le elettroniche, mi dicono. Collego le uscite rca all'ingresso della mia scheda audio, e ne scaturisce una risposta completamente lineare...idem per le uscite del pre.
Anche loro rimangono stupiti...figurati io. Forse devono completarsi con il rodaggio. Hanno suonato circa 80 ore...è la mia unica speranza, anche se ormai ci spero poco.
Attenzione le basse freq ci sono e si sentono è che hanno poca energia rispetto alle altre. E' come se ci fossero due potenziometri regolati contemporaneamente; uno per i bassi regolati alle ore 9 e il resto alle ore 10 o come un vecchio motore diesel che inizia a spingere dopo un po' che entra in coppia...mah
Ho cercato di sintetizzare il più possibile, lo so che lo raccomandi sempre di stringere e te ne chiedo scusa ma... lo sfogo era d'obbligo.
Ah... dimenticavo l'impianto è composto da un lettore cd NAD 542 e un ampli ibrido AA Verdi 70.
Nella speranza che io non "molli tutto" un saluto caloroso.
Grazie,
Giancarlo - E-mail: terranovagiancarlo (at) virgilio.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giancarlo,
mi sembra strano che quelli di Acustica Applicata non abbiano notato una evidente mancanza di sinergia nel tuo impianto: a mio parere il Verdi 70 non è l'amplificatore più adatto, per vocazione, impostazione timbrica e, temo, capacità di pilotaggio a suonare bene con le esigenti Avalon. Basta dare un'occhiata alle caratteristiche del carico offerto dalla torre americana - vedi grafico estratto dalla
prova di Stereophile - per rendersi conto che l'impedenza scende sotto i 4 Ohm poco oltre i 100 Hz (zona del medio-basso) e sta sui 5 Ohm, ma con una bella rotazione di 45° della fase, a 95 Hz, zona dello spettro dove si concentra molta energia musicale (punch del basso). A mio parere ti servirebbe un amplificatore più cattivo e meno morbido del Verdi, che si trova invece più a suo agio con altre impostazioni timbriche. Avalon, poi, e queste NP2 non fanno differenza, preferisce sempre il controllo e la velocità del basso alla potenza e alla violenza bruta. Nel tentare di smuoverle un po' dovresti inserire un integrato più solido, magari un Krell usato, un NuForce, un Gryphon oppure un Naim...sono sicuro che un po' di basso in più verrebbe fuori.
Tuttavia, i problemi non sono solo questi! Anche la stanza, dichiarata incolpevole, ha, secondo me, la sua brava parte di colpa. Intanto è praticamente VUOTA, priva di tappeto e con un lungo corridoio, anch'esso VUOTO, alle spalle del punto d'ascolto. Mi chiedo come possa un qualunque impianto suonare bene in queste condizioni. Non è questione di DAAD o di sofisticati trattamenti ambientali, qui mancano davvero le BASI per una corretta riproduzione sonora. Correggimi se sbaglio, ma l'impianto comincia a suonare in maniera equilibrata solo ad alti volumi (compare un po' di basso?) ma simultaneamente le frequenze medio-alte iniziano a diventare eccessive.
Gli accorgimenti da sperimentare sono sempre i soliti: arredi o complementi d'arredo assorbenti e non riflettenti, posizionati in punti strategici. Inoltre, anche se immagino tu abbia già provato, sposta i diffusori, avvicinandoli alla parete di fondo, magari angolandoli anche un po' verso il punto d'ascolto, qualcosa dovrebbe cambiare. Ci vuole pazienza, ma secondo me alla fine il basso uscirà fuori. Altrimenti, quando tutto dovesse fallire, comprati due belle e grosse Klipsch serie RF e sentirai tutto il basso potente (anzi, devastante) che ti serve anche se, a quel punto, temo che i problemi sarebbero altri :-)
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Upgrade dove? E soprattutto perché?
Gentile Direttore,
è mio dovere/piacere iniziare questa lettera con i più sentiti ringraziamenti per Lei e per il suo Staff, che portate avanti questa "missione" per la redenzione dell'audiofilo che si è perso nei richiami delle mille sirene ammaliatrici di questo (a volte) folle mondo dell'hifi.
Anch'io come tanti altri le scrivo per l'ennesimo consiglio su come/dove migliorare il mio attuale impianto, che è così composto:

Tutto questo suona in una stanza di ca. 6x4 mt. situata in una mansarda (quindi con il soffitto di uno dei due lati lunghi che si abbassa fino a mt. 1.20) e tutta rivestita in legno, con arredamento assorbente e asimmetrico (che mi sembra funzionare molto bene). Il punto d'ascolto è a ca. 3 mt. dai diffusori, i quali sono piazzati a loro volta a ca. 1 mt. dalle pareti laterali, e ca. 30 cm. dal fondo.
In sostanza sono soddisfatto della resa del tutto almeno al 90%, però c'è quel maledetto 10% che mi fà digrignare i denti.... La scorsa settimana ero immerso in felice ascolto dell'album Thrust di Herbie Hancock in formato Flac in compagnia della mia ragazza, abbiamo apprezzato buona parte dell'album però verso la fine abbiamo avvertito un po' di fatica d'ascolto che ci ha portato ad abbassare il volume (invero fino a quel momento piuttosto alto). Commentando insieme abbiamo capito che la fatica era data da un po' di eccessiva presenza sulle frequenze alte, e in maggior parte, dalla mancanza di aria tra gli strumento o meglio dalla compressione della scena acustica che si veniva a creare nel momento dei segnali più pieni e complessi.
Dove posso intervenire per risolvere questo problema? Tenga conto che il budget è di ca. € 500 più il ricavo derivante dall'eventuale componente da sostituire.
Fin qui un discorso come tanti altri già letti su TNT, ma c'è un'altra cosa sulla quale vorrei un suo commento. Io e la mia ragazza continuando i commenti riferiti all'ascolto di cui le dicevo prima, ci siamo soffermati su quale sia il rischio di sostituire un componente con uno migliore che quindi poi rischia di mettere alla corda qualche altro anello della catena, e quindi ancora si presenta un altro tipo di problema dell'ennesimo componente...
Allora in ultima analisi le chiedo: ha senso che lei mi risponda alla prima parte della lettera (relativa ai consigli sulle migliorie dell'impianto), o ha senso che Lei la lasci perdere e risponda solo alla seconda parte della lettera invitandomi a "scendere a compromessi" con questi aspetti che sempre si presenteranno?
Mille grazie per la pazienza che avrà avuto nel leggere fino in fondo questa mia, altrimenti grazie 2mila per tutte le cose che mi ha fatto imparare con le letture fatte sulla sua rivista.
Giuliano - E-mail: giulianogialletti (at) gmail.com

LC
Caro Giuliano,
non mi è chiaro se questo maledetto 10% di insoddisfazione, dovuto alla fatica d'ascolto, sia da riferire a quel disco in particolare oppure a ogni disco. E già, perché ascoltare certi dischi ad alto volume - ma persino a basso volume! - è una tortura con qualunque impianto. Non conosco Thrust di Hancock, quindi ignoro la qualità dell'incisione. Mi auguro, diciamo per la vostra sanità mentale, che il problema si verifichi anche con tutti gli altri dischi!
E non so se complimentarmi con te o compatirti :-) per questo tuo animato discutere con la tua fidanzata di tali argomenti! Francamente non ce la vedo una ragazza a discutere dei rischi dell'upgrade di un componente HiFi, a meno che non siano, subliminalmente, riferiti alla possibilità di limitare le spese inutili (leggi: HiFi) e magari finanziare, al contrario, un regalo per sé stessa :-)
Malizie a parte, veniamo al punto. In tutta sincerità, posto che l'ambiente non sembrerebbe responsabile (da come lo descrivi) credo che con le Kaber avresti fatto meglio a metterci un amplificatore un po' meno brillante rispetto al Rotel. Per non sbagliare, io avrei puntato su un integrato Naim (anche non recentissimo) ma anche un NAD, un ElectroCompaniet, un Rega. Tieni comunque conto che la fatica d'ascolto, ad alto volume, è un fenomeno da considerare con attenzione in quanto difficilmente evitabile. E' impossibile per me capire quanto alto fosse il volume e per quanto tempo tale volume sia stato tenuto elevato. Un fonometro, in questi casi, aiuterebbe a intendersi meglio.
Le Kaber, poi, non mi sembra fossero un carico esattamente semplicissimo (impedenza media 4 ohm, bassa sensibilità) può anche darsi che ad alti volumi (ma dovevano essere davvero molto alti!) il tuo Rotel sia andato in debito d'ossigeno.
Per andare più sul concreto, non credo che 500 € siano sufficienti a migliorare drasticamente il tuo impianto, temo che ne occorrano molti di più, ad esempio, per sostituire - con un VERO upgrade - l'amplificazione.
L'upgrade, per rispondere alla seconda parte della tua lettera, è tale quando migliora tutta la performance sonora dell'impianto, non quando ne mette in evidenza i limiti. In quest'ultimo caso, probabilmente, si è fatto il passo più lungo della gamba.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgradare o no?
Ciao Lucio,
sono Roberto dalla provincia di Venezia, ci siamo sentiti a più riprese in questa rubrica (rubrica n° 385, 524, 527, 506) e ora son quì nuovamente. In questi giorni sto riflettendo se pensionare anticipatamente o meno il mio piccolo Scythe; ti riassumo i pro e i contro che sin'ora ho riscontrato:
PRO:

CONTRO: Stavo pensando che potrei risolvere il problema con uno switch di ingressi passivo tipo il TCC TC-64 sperando di non perdere in qualità della resa, tuttavia così non risolverei la faccenda telecomando. Inoltre per quanto riguarda la musica liquida vorrei utilizzare il mio netbook con una pennetta come Hiface e questo comunque mi porterebbe a comprare un buon dac. Navigando in internet ho cercato delle possibili soluzioni e ho trovato questo Onkyo http://www.eu.onkyo.com/products/A-5VL.html che ha tutte le caratteristiche delle quali ho bisogno, inoltre ha anche un dac integrato che, almeno sulla carta, è un buon dac e mi permetterebbe di aver una scatola unica per tutto.
Purtroppo non ho ancora trovato un negozio nel quale ascoltarlo, quindi non son ancora riuscito a rendermi conto se l'upgrade in funzionalità possa rivelarsi un downgrade in qualità del suono.
Hai qualche consiglio da darmi a riguardo?
Ti ricapitolo la mia configurazione: Grazie come al solito per il tuo tempo,
Roberto - E-mail: tassadar81 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
purtroppo non conosco l'amplificatore Onkyo del quale mi chiedi, quindi non riesco a esprimere un parere o un consiglio che siano un minimo sensati. Ho solo letto una recensione di una rivista inglese che non ne parlava certo in termini entusiastici. Sulla carta ha certamente tutto quel che ti serve, ma decidere a orecchie chiuse è sempre un bel rischio, anche se le cifre in gioco non sono enormi. Ho qualche riserva sulla eventuale rivendibilità futura, da quando Onkyo ha un po' rallentato la produzione di apparecchi HiFi di un certo livello.
Non so, potresti provare a valutare anche amplificatori del tutto tradizionali, con telecomando e più ingressi, cui affiancare un eventuale DAC USB. Di questi ultimi non è difficile trovare qualche modello interessante a prezzi identici a quelli della penna Hiface (100 €), il che renderebbe l'ingresso digitale dell'Onkyo una feature molto meno attraente di come ti sembra. In altre parole: i 100 euro della pennina si trasformano in un DAC USB (Trends, ad esempio), quest'ultimo lo connetti a un qualunque ingresso linea del nuovo integrato tradizionale (NAD, Rotel, Cambridge....) e il gioco è fatto, salvi capra e cavoli.
Un'alternativa più economica, se ti dovesse bastare una manciata di watt in più, è l'integrato
NuForce Icon che dispone sia di più ingressi che di un DAC USB interno. Non ha, purtroppo, il telecomando! Altra alternativa, attendere che sul mercato appaiano altri amplificatori, magari in Classe D, dotati di tutte le features che ti interessano, i tempi iniziano a essere maturi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Dilemma finale di potenza
Salve Sig.Lucio, quanto mi fa piacere leggere la vostra rubrica visto che da moltissimo tempo non credo a riviste o venditori. Mi chiamo Augusto, ho 48 anni e da 35 sono appassionato di musica, quindi anche di come la si sente, cercando di non essere eccessivamente esigente perchè ritengo che chi si accontenta gode. Mi spiego meglio, secondo me l'impianto deve suonare come piace a chi lo deve ascoltare, l'alternativa è la continua ricerca di migliorare spendendo molti soldi senza la sicurezza del risultato e con facili delusioni, perdendo magari il piacere di ascoltare ciò che si ha al momento.
Premesso ciò vengo al dunque per avere suo gentile (ma soprattutto professionale e disinteressato) consiglio. Vivo per lavoro all'estero e mi sono portato l'impianto così composto:

Ascolto principalmente musica classica e un po' di tutto il resto. L'ambiente è stato realizzato per l'uso, quindi sono soddisfatto dell'insieme ma....
Ho lasciato un impianto quasi gemello in Italia a mia figlia, la quale ha ereditato anche la mia passione per la musica e quindi anche per l'alta fedeltà. L'impianto in questione differisce nel pre (un NAKAMICHI CA 5) e nei finali, un Rotel 1070 per i bassi e un YAMAHA M2 per i medio alti.
Avendo potuto costatare da confronto diretto l'inferiorità dello YAMAHA rispetto al MC INTOSH vorrei sostituirlo ma con cosa? Ho trovato un MCINTOSH usato come il mio, ma anche un MCINTOSH 2205 però con i trasformatori d'uscita, come suonerà?
Potrei anche dare a mia figlia il mio finale, ma io cosa potrei prendere per non spendere una follia senza magari sentire alcun vantaggio...?
Altro problema forse "stupido", ho sempre avuto finali con VUMETER e visto che ascolto quasi sempre a volume prossimo al massimo come dovrei fare se acquisto un finale che ne è sprovvisto a capire fino a dove si può arrivare senza che un picco mi distrugga gli altoparlanti?
Grazie,
Distinti saluti.
Augusto - E-mail: augusto.fornasiero (at) virgilio.it

LC
Caro Augusto,
la scelta più sicura sarebbe quella di acquistare un altro finale identico a quello che possiedi già. Visto che l'hai già trovato nel mercato dell'usato, non ci penserei due volte...a meno che tu non desideri in qualche modo cambiare, ma così ti si aprirebbe un mondo di possibilità diverse, tutte da valutare direttamente nel tuo impianto, viste anche le particolarità dello stesso. Personalmente non sono un grande amante dell'utilizzo di finali diversi per gamma alta e gamma bassa, secondo me per preservare la coerenza temporale è necessaro utilizzare finali identici. Poiché ci sono molte differenze in termini di timing e ritmo tra amplificatori diversi, il rischio è quello di ritrovarsi una gamma bassa che suona con una certa velocità e una gamma medio-alta che suona con un'altra, creando così un certo scollamento temporale. Nel tuo caso avrei provato con due finali Primare o con due McIntosh identici.
Per quanto riguarda i vumeters credo proprio che il problema non si ponga: quando lo strumento arriva a segnalare il picco, questo è già arrivato agli altoparlanti (c'è sempre un minimo ritardo nella risposta). I vumeters hanno un semplice effetto coreografico, non servono a preservare gli altoparlanti dai picchi eccessivi. Il metodo più sicuro è utilizzare le orecchie, abbassando il volume ai primi segni di distorsione e/o di clipping dell'amplificatore. Mi sorprendo del fatto che tu possa davvero utilizzare tutti i 200 watt per canale del tuo finale, dovresti ascoltare a pressioni sonore elevatissime! Riesci a procurarti un fonometro? Sarei curioso di sapere i picchi di pressione sonora effettivamente raggiunti nel punto d'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Carissimo Lucio,
l'ultima volta Le scrissi per chiedere consiglio riguardo l'acquisto di un DAC USB per l'ascolto della musica non compressa riversata su PC. Siccome non ero convinto del risultato ho deciso di effettuare un piccolo investimento e ho comprato un DAC KingRex UD01 e lo alimento con un alimentatore da 12V-6A che avevo in casa.
Devo dire che sono molto soddisfatto della qualità (anche a fronte del modesto investimento) e sono pronto a un passo "definitivo". Infatti il dac suona bene ma senza dubbio sulla stessa registrazione lossless suona meglio il compact disc (Audio Analogue Rossini VT2) non incredibilmente meglio .... però ... meglio!
Pertanto volevo avere qualche consiglio relativamente alla sostituzione del dac con uno "definitivo", innanzitutto se ne vale la pena ovvero se a fronte di un investimento maggiore otterrei un risultato proporzionale e nel caso cosa mi consiglia, tenendo conto del fatto che il cd Audio Analogue lo ritengo molto soddisfacente come suono e prezzo e comunque non vorrei spendere più di 6-700 euro e che del DAC mi interessa solo l'USB e non mi interessa avere uscite toslink o digitali che siano.
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
sono contento tu sia soddisfatto dell'acquisto del DAC Kingrex, questo dimostra ancora una volta come, con una spesa contenuta si possa arrivare vicini a prestazioni sonore possibili solo con lettori CD di un certo pregio. Infatti, non dimentichiamo che il Rossini è pur sempre una macchina da 1200 €, che hai confrontato con un DAC da 165 €!
Un upgrade che potresti fare è dotare il DAC di un'alimentazione di qualità, ad esempio, stando in casa KingRex, la SLAP battery o la KingRex PSU. Qualcosa dovrebbe migliorare in termini di raffinatezza generale. Inoltre, mi auguro che il confronto tra DAC Kingrex e lettore CD sia stato effettato utilizzando lo STESSO cavo di segnale, altrimenti il confronto sarebbe fallato fin dal principio. Idem dicasi per il software, immagino faccia suonare lo stesso CD sul PC e sul lettore.
Prova anche a verificare con attenzione il set-up del PC, ci sono drivers e configurazioni che suonano meglio di altre. Un po' di informazioni le puoi reperire sul nostro
forum e sul sito www.computeraudiophile.com. Si tratta di upgrade a costo praticamente zero, ti consiglierei di prenderli seriamente in considerazione, qualora non l'avessi già fatto.

Questa settimana non posso dimenticare la tragedia che ha colpito un bravo cantautore italiano, Niccolò Fabi. Indeciso su quale brano scegliere per esorcizzare il dolore, alla fine ho optato per questa bellissima Essere speciale, perché così doveva essere la piccola Olivia, ora un angelo tra gli angeli, volata via troppo presto.
Buon ascolto,

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi

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