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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Reperibilità Oppo
  2. Impianto intorno a Quad 989
  3. Un impianto particolare per un chitarrista
  4. Upgrade analogico con 1000 €
  5. Suono insoddisfacente dai nuovi diffusori
  6. Re: Upgrade dove? E soprattutto perché?
  7. Voglia di upgrade (low-cost)
  8. Lettore CD che salta
  9. Per una immagine migliore
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Reperibilità Oppo
Ciao Lucio,
Volevo ringraziarti della risposta e informarti, se già non lo sapessi, che i modelli OPPO che mi segnali non sono più in produzione e non si trovano più né in Europa né in USA, almeno io non sono riuscito a trovarli. Ho scritto al customer service della OPPO in USA e mi hanno risposto che i loro nuovi modelli BDP 80, 83 e 83SE sono disponibili presso certi importatori europei di cui sotto riporto i link ai loro siti. Tali importatori hanno messo a punto una modifica elettronica del costo che varia tra i 50 e i 100 euro che consente all'apparecchio di leggere anche i DVD e BD con codice di zona europa.
Ovviamente OPPO si dissocia da tali modifiche su i loro prodotti facendo conseguentemente decadere la garanzia. Parlando in soldoni, se acquisti un OPPO 83 a 500$ in USA (400 euro) e il kit di trasformazione in europa a 70 euro che ti monti da te, paghi le tasse di importazione 80 euro, con 550 euro il gioco è fatto, ma sei senza garanzia. Altrimenti puoi comprarne uno già modificato dagli importatori europei, se non te la senti di montare il kit o non vuoi troppi casini, per 700 euro circa, però con garanzia del venditore europeo.
Per quanto mi riguarda ho convinto mia moglie a posizionare le casse su delle mensole ad altezza consona, e per l'elettronica sarei quasi convinto (almeno che tu non mi dia dello stupido) di prendere un ampli ROTEL RA-05 in negozio italiano, un OPPO 83 kittato da me in USA e un sinto Denon TU1800 DAB in UK. La spesa totale è a me accettabile (1100 euro + casse), ho un ingombro fisico abbastanza ridotto, e mi sembra, da quello che mi hai detto, che può essere un compromesso audio valido alle mie esigenze. Per le casse che comprerò in negozio italiano sono ancora nella fase ascolto, il budget è sui 600 euro max.

Spero che le precisazioni che ti mando riguardo gli OPPO possano esserti utili, ancora grazie.
Giovanni - E-mail: giovanni.dangelo (at) polimi.it

LC
Caro Giovanni,
ero al corrente della scarsa disponibilità dei prodotti Oppo in Europa, ma mi risulta che l'importatore italiano li riporti ancora come disponibili sul proprio
sito. Questo forse non è aggiornato perché mi pare che il marchio manchi dall'elenco dei prodotti distribuiti. I nuovi modelli sono disponibili anche su Ebay, tramite i rivenditori che hai elencato tu. Difficile dare un consiglio su cosa scegliere, molto dipende dalla capacità di tolleranza del rischio di ognuno di noi: spendere meno ed avere un prodotto da modificare, ma privo di garanzia oppure spendere di più per averne uno in tutto e per tutto regolare?
Su Ebay ho visto il BD-80, già modificato, per meno di 300 € ed il modello BDP-83 a meno di 700 (entrambi dalla Francia), e poi esiste anche l'usato, naturalmente.
Per il resto, sono felice che tua moglie abbia acconsentito a posizionare le casse in maniera più sensata, diciamo che ora è un compromesso accettabile. Fai attenzione al fatto che se la mensola non ti consentisse libertà di movimento, nel senso della distanza dalla parete posteriore, dovresti quantomeno evitare diffusori con sbocco reflex posteriore. Se riesci a stare intorno ai 10 cm di distanza, invece, anche un reflex posteriore potrebbe andar bene.
Un consiglio finale, se posso, è quello di evitare di acquistare l'amplificatore PRIMA di aver scelto le casse, non è mai una buona idea.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto intorno a Quad 989
Salve Direttore,
ho da poco preso un paio di Quad ESL 989 di seconda mano dopo averle ascoltate in un negozio con amplificazione E.A.R. Le ho anche ascoltate con amplificazione Krell ma mi sono piaciute molto meno. Vorrei affiancargli anche un lettore multistandard che userei per BD, DVD-video e soprattutto CD. Quale amplificazione mi consigli tra E.A.R. 899 (70Wpc, classe A), T+A V10 (80Wpc) e VTL IT85 (60Wpc, classe AB alta polarizzazione)? O ci vedresti altro? Quale ha le migliori chance di pilotare al meglio le Quad?
Quale lettore tra Denon DBP 2010, Oppo BDP-83se e Pioneer LX-71?
Il tutto tenendo conto che le Quad a mio avviso si avvantaggiano di partner dotati di dinamica e punch oltre che di una timbrica corposa e presente.
Sui cavi poi sono completamente all’oscuro.
Grazie mille per il vitale consiglio,
Mario - E-mail: atget (at) tiscali.it

LC
Caro Mario,
non mi è chiaro perché tu abbia ristretto la scelta a tre amplificatori integrati a valvole, immagino sia perché facilmente disponibili nella tua zona e non - spero - perché così consigliava il nostro buon Werner Ogiers nella sua
recensione! Se così fosse, cioè se fossero facilmente disponibili senza troppi viaggi della speranza, ti chiederei di provare ad ascoltarli tutti e tre con i tuoi diffusori. Se proprio dovessi scegliere, tra i tre ci vedrei meglio il VTL ma l'EAR ha dalla sua il vantaggio che tu abbia già gradito l'accoppiamento dei tuoi diffusori con questo amplificatore (o con uno simile, se non ho capito male).
Sui lettori che proponi temo di non sapermi esprimere in maniera compiuta e, a parte l'Oppo, non saprei davvero che consigliarti. Mi chiedo come mai abbia deciso per un lettore BluRay, visto che - da quel che sembra - l'impianto è solo audio due canali. Il BluRay solo audio, tra l'altro, è giusto agli albori: 3 titoli disponibili, ad oggi, se non sbaglio, e uno di questi è un sampler.
Infine, per quanto riguarda i cavi, sono all'oscuro almeno quanto te, nel senso che senza indicare un budget o la possibilità di valutare direttamente almeno una rosa di candidati mi tocca sparare a caso nel mucchio che, nel caso dei cavi, è un mucchio bello grosso ed intricato!
Semmai, vedi cosa ha da proporti il negozio dove acquisterai le elettroniche, chiedendo cosa puoi ascoltare direttamente con il tuo ampli e i tuoi diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un impianto particolare per un chitarrista
Egr. Direttore,
da qualche giorno ho deciso, finalmente, di cominciare a costruirmi un piccolo impianto per ascoltare vinili. Premetto che la mia conoscenza in materia è nulla, o comunque non va oltre il ricordo della "felicità" con cui mio padre reagiva ogni volta che io, lattante, riuscivo a mettere le mani sul suo giradischi, distruggendo immancabilmente la testina.
Per uno come me la Sua rivista è decisamente quanto di meglio si possa chiedere: tantissime risposte, ma anche tantissimi spunti; ne ho colti un paio in particolare: la diatriba Valvole/Transistor e il rapporto degli audiofili rispetto alle apparecchiature cosiddette "vintage". Premetto che sono un chitarrista, e pertanto molto sensibile ad entrambi gli argomenti. Chitarristicamente, la guerra valvole/stato solido è da tempo stata vinta dai tubi: tendono ad essere (mi si perdoni la banalità) più caldi (ecc...ecc...) ma soprattutto saturano: per un chitarrista il suono più bello che esista, ma per un audiofilo? La morte civile...immagino!!!
Comunque ho letto la sezione dedicata alla questione, e sono d'accordo sulla importanza di gusti, situazioni ambientali e qualità generale dell'apparecchio come criteri fondanti della scelta.
E qui veniamo al sodo: vorrei un piccolo impianto (dal modestissimo wattaggio), ascolto principalmente blues, oltre a qualche classicone jazz...un piccolo ampli da 15-20w a valvole può fare al caso mio?
Se sì, quali diffusori potrei accoppiarvi (mansarda ultra-piccola, compagna sull'orlo di una crisi di nervi)?
Secondo aspetto: molti produttori di strumenti musicali (chitarre in particolar modo) per assecondare la smania dei musicisti (o presunti tali) verso strumenti che abbiano almeno 25 anni di età, hanno addirittura iniziato a produrre chitarre cosiddette "relic", ossia scorticate, rovinate, sverniciate, arrugginite in maniera del tutto artefatta. L'esempio è solo per spiegare il livello di follia e pagana adorazione rispetto agli strumenti "vintage" che è praticamente legge nel mondo delle 6 corde e non solo; tuttavia, qui da Voi, le cose mi sembrano un po' diverse (divertentissimo il pezzo sull'audiofilo nostalgico), c'è rispetto per il vecchio, ma anche la convinzione che il nuovo sia comunque meglio (a parità di qualità costruttiva), è davvero così?
Di nuovo al sodo: devo prendere il giradischi, la prima idea (prodotto nuovo e, a quanto ho letto, affidabile) è quella di un entry-level Pro-ject (Debut III, Genie), la seconda idea (prodotto "vintage" e affascinante) è quella di andare su un prodotto usato (nel mio caso un Dual 622) ad un prezzo addirittura più vantaggioso del Pro-Ject.
Cosa può consigliarmi? Esiste qualche alternativa per questa fascia di prezzo (200-300 €)?
Ultimissima domandina: ho già accennato della mansarda, come posso ridurre l'impatto delle vibrazioni sul giradischi? Esiste un modello, al prezzo di cui sopra, in grado di sopportarle meglio?
Chiedo scusa, come al solito sono stato prolisso, e ringrazio per l'attenzione.
Vincenzo - E-mail: bazooming (at) gmail.com

LC
Caro Vincenzo,
la questione filosofica che poni è tutto sommato semplice: nel mondo della produzione (cioè creazione, composizione della Musica) tutto è tollerato e anzi benvenuto, visto che anche la distorsione aggiunge voce all'inventiva del musicista. Cosa sarebbe il rock senza i distorsori sulle chitarre elettriche? E il rap senza i rumori dello scratch? Nel mondo della riproduzione occorre cercare di stare il più fedeli possibile all'originale (in questo caso il disco) senza aggiungere o togliere niente. Va da sè che un apparecchio che distorce non sia esattamente l'ideale di alta fedeltà. Ciò detto, va anche ricordato che a molti piace ascoltare suoni artefatti, addolciti, riscaldati, diversi da come sono stati incisi e da come li ha voluti il musicista. Ed ecco allora che esistono sul mercato tanti prodotti (in primis amplificatori) in grado di conferire questa nota particolare al suono riprodotto. Non è Hi-Fi ma My-Fi, va bene lo stesso, basta esserne consci e non travisare la realtà delle cose. Insomma, basterebbe dire: non è fedele ma mi piace.
Il fascino del vintage, poi, è sempre esistito, anche in HiFi. È il gusto di possedere apparecchi prodotti con criteri e materiali diversi, che magari ci ricordano la gioventù, quando con le facce deformate dalle vetrine appannate dal nostro alito bavoso (ma che bella immagine) ammiravamo e sognavamo oggetti che necessitavano di diverse dozzine di mesi di stipendio per poter essere acquistati. È il fascino, talvolta, di suoni un po' retrò, forse non correttissimi ma di grande fascino. È per questo che negli anni ho accumulato un bel po' di apparecchi d'epoca, quelli che da ragazzino potevo solo sognare.
Mi chiedi di consigliarti tra un giradischi nuovo e sicuro oltre che semplice da regolare ed usare come un ProJect entry-level ed una vecchia reliquia come il Dual. La mia risposta è: prendi il ProJect: meno problemi, suono migliore, ricambi facilmente reperibili, più semplice rivendibilità. Se ti sembra costoso, cercalo usato. Quel Dual, tra l'altro, non è niente di che: una vecchia trazione diretta di interesse storico e audiofilo pressoché nulli. Come dice mio suocero veneto: no s'è beo perché s'è vecio, s'è beo perché s'è beo (perdonate la trascrizione sicuramente inesatta). Il concetto è quello: un oggetto è bello (buono) perché è bello in sè, non perché ha semplicemente tanti anni sulle spalle.
Per quanto riguarda le vibrazioni, basta mettere una piccola camera d'aria leggermente sgonfia sotto a un ripiano dove poggia il giradischi e il gioco è fatto. Vedi un po' questo nostro vecchio
articolo in proposito.
Per amplificatore e casse andrebbe benissimo una coppia formata da un piccolo integrato a valvole (ne abbiamo recensito diversi sotto i 500 €) e da diffusori di buona sensibilità. Visto il genere suonato e prediletto non ho dubbi a consigliarti delle Klipsch, da supporto o da pavimento (serie RB o serie F, rispettivamente).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico con 1000 €
Caro Lucio, continuo a leggere con sempre più crescente interesse la tua splendida rivista online di cui sei direttore, e non posso far altro che constatare la tua grande compentenza e passione per la musica in generale. Grazie ancora di vero cuore. Il mio impianto è cosi composto:

Per quanto riguarda la sistemazione delle casse direi che è ottimale con una buona distanza sia dalle pareti posteriori che laterali. L'ambiente d'ascolto è rettangolare e non è proprio ideale poichè una delle pareti è di cartongesso e rimbomba un po'. Ho un budget massimo di 1000 euro e volevo acquistare un P3 24 che con puntina Elys 2 e braccio RB301; copre completamente la cifra che ho a disposizione, ma sono roso dal dubbio di non fare un buon salto di qualità, ma minimo. E a tal proposito ti volevo appunto chiedere se ne vale la pena, oppure mi tengo il Thorens attuale destinando la cifra che ho per comprare una puntina superiore e dei cavi di potenza migliori.
Nell'usato ho la possibilita di prendere una Super Elys in buone condizioni (ho visto anche l'ottima recensione su Tnt, ma è ormai fuori produzione) per circa 100 euro (non sono un po' troppi?) e dei cavi di potenza Kimber di cui non mi ricordo il modello ma nuovi costano sui 500 euro, ma non li ho provati ancora sul mio impianto, presto lo farò.
Grazie per l'attenzione.
Cordiali Saluti,
Francesco - E-mail: clarkporgy (at) yahoo.it

LC
Caro Francesco,
al tuo posto cercherei di acquistare, con lo stesso budget, un giradischi di livello molto superiore, ma usato. Potrebbe essere ancora qualcosa della famiglia Rega, ma anche Linn (un Axis) o ProJect. Lascerei un margine di 200/250 € per una testina nuova, da scegliere in base al giradischi, qualora ne fosse sprovvisto. Ad esempio, su un braccio Rega ci vedrei benissimo una testina della stessa Casa, scelta che faciliterebbe non poco la sinergia e la semplicità di installazione/regolazione. Cercando bene nell'usato e con un po' di fortuna potrebbero persino avanzarti i soldi per i cavi di potenza Kimber che citavi.
Tanto per farti capire quanto conviene l'usato, ho dato un'occhiata ad Ebay. Attualmente ci sono due Axis, uno più vecchiotto (con braccio LInn Basik LVX e testina Audiotechnica OC5) ed uno più recente, con addirittura braccio Linn Akito e testina Ortofon MC20 mkII. Il primo sta sui 500 € ed il secondo poco sopra i 600 (nettamente più conveniente quest'ultimo). Con un po' di pazienza, tempo e attenzione sono sicuro che si riesca a trovare persino di meglio. Tieni anche conto che non è impossibile trovare degli ottimi Thorens TD125, dotati di ottimi bracci, per cifre nettamente inferiori al tuo budget massimo preventivato. Mi permetto di consigliarti la strada dell'usato perché non mi pare tu sia un novellino per quanto riguarda l'analogico, quindi dovresti essere in grado di gestire al meglio i rischi di un acquisto di questo genere. Un acquisto come uno di questi citati sarebbe un upgrade enorme rispetto al pur buon Thorens TD166 che utilizzi adesso.
Nel nuovo, se proprio l'usato non dovesse soddisfarti, valuta anche il Pro-Ject 2-Xperience Classic con testina Ortofon 2M-RED (circa 750 €). Saresti ancora sotto i 1000 € massimi e potresti investire la cifra restante in nuovi cavi o una testina ancora superiore.
Un bel salto in avanti lo faresti anche risparmiando un po' sul giradischi e/o sulla testina e programmando l'acquisto di un pre fono esterno, anche questo da cercare usato, che potrebbe garantirti risultati molto superiori rispetto all'onesto ingresso phono che hai di serie sul tuo amplificatore integrato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono insoddisfacente dai nuovi diffusori
Buonasera Egregio Lucio, ti ho disturbato più volte per consigli più o meno importanti. Giuro che non volevo e tuttora non voglio rubarti del tempo prezioso, ma sei rimasto la mia unica fonte !!! Per questo, non pretendo che mi dia una fulminea risposta, né che tantomeno, me la dia, visto che per forza di cose, dovrò inserire anche dei link per meglio farti comprendere la situazione.
Ecco il mio impianto:

Il tutto, in una stanza di 4x3,5 mt. Veniamo al dunque, ho ascoltato sempre il tutto con dei diffusori Mission 761 fino a che, con quasi tre anni passati a racimolare componenti e pazienza, ho completato le mie nuove casse, come da progetto della rivista Costruire hi-fi n° 102, precisamente, le "LOGIKA" con caricamento (se così si può chiamare) a baffle infinito, qui i link: http://www.audiocostruzioni.com/a_d/diffusori/due-vie-alberto-bellino/due-vie-alberto-bellino.htm e qui le caratteristiche del midwoofer http://www.audiocostruzioni.com/a_d/diffusori/midwoofer-D165PFB01-di%20A-bellino/midwoofer-pag.1.htm
Le casse suonano a meraviglia, la scena è ariosa, precisa, profonda, su alcune incisioni distingui tutti i suoni il martelletto del pianoforte, i rumori di fondo delle registrazioni, gli acuti precisi, il massimo l'ho ascoltato con le incisioni della foné su CD quali "Percorsi sonori n°1 e numero 2" di Giulio Cesare Ricci, mentre in tantissimi casi (con altre incisioni) ho l'impressione che manchino i bassi, premetto che le incisioni Foné sono piene di bassi e li sfodera tutti!!!
Lo stesso risultato, non lo raggiungo con l'analogico (tarato, a dima, a livello). Tra l'altro, cosa che non succedeva con le Mission, noto tanta differenza tra un incisione "curata" e una di pretese minori, ma soprattutto ho l'impressione che il mio amplificatore, faccia fatica a fornire i bassi che gli altoparlanti vorrebbero sfoderare !!!
Passo al valvolare? Cambio anche il pre phono? Sono nella confusione più totale poichè con belle incisioni, le casse sfoderano il suono che ho sempre desiderato, con bassi pieni e non "aggiunti", mentre nelle altre ho l'impressione che suonino malissimo e al contrario delle Mission, preferisco il lettore CD al giradischi analogico.
Grazie per la pazienza.
Salvatore - E-mail: ciniero (at) cheapnet.it

LC
Caro Salvatore,
non è facile esprimere un parere su un prodotto che non conosco ma qualche osservazione generale si può certamente fare.
Normalmente, un prodotto HiFi è considerato migliore quando riesce a mettere maggiormente in evidenza le differenze tra un disco e l'altro o tra un componente e l'altro. Questo significa che ci mette poco del suo e lascia passare, principalmente inalterate, tutte le informazioni che riceve. L'altra faccia di questa medaglia, però, consiste nel fatto che non sempre questa operazione va nella direzione di farci ascoltare ragionevlmente bene TUTTO. Le cose buone (dischi o componenti) si sentono bene, il resto diventa inascoltabile.
In generale, rifuggo da un approccio così estremo perché alla fine l'impianto deve essere musicalmente godibile. Quando una seduta d'ascolto diventa piacevole come una dal dentista, con annessi suoni da trapano...significa che abbiamo imboccato una strada sbagliata.
Mi pare che sia ciò che è successo a te. Probabilmente l'impianto è sottodimensionato per questi diffusori, probabilmente questi ultimi hanno un'impostazione troppo estrema. Che fare? Ovviamente, proverei sistemazioni diverse, magari più vicine alla parete posteriore, potrebbe darsi che i bassi si rinforzino un po'. Attenderei anche la fine del rodaggio, se questo non è stato fatto. Poi proverei con un amplificatore pù corposo (magari un NAD o un Naim, da cercare usati) per vedere se si tratti di una questione legata alla capacità di pilotaggio oppure no.
Infine, torno su un mio vecchio discorso, già affrontato più volte in questi ultimi mesi: la sospensione pneumatica è affascinante, ma normalmente più avara di bassi rispetto ad un reflex equivalente. Probabilmente troveresti avare e schizzinose anche le bellissime Merlin TSM o le Naim IBL. Tutto sta nel sapere cosa possono dare ed accontentarsi per quel che non possono dare, anche questo fa parte del processo di maturazione di un audiofilo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Upgrade dove? E soprattutto perché?
Gentile Direttore,
la ringrazio per la Sua cortese
risposta.
Mi scuso per l'incompletezza dei dati forniti nella mail, e cercando di spiegarmi meglio le dico che la sensazione di fatica d'ascolto (o eccesso di gamma alta) è una caratteristica che si avverte con tutti i dischi. Per renderLe l'idea di quanto *alto* può essere il volume, non disponendo di un fonometro mi aiuterò con il posizionamento della manopola del volume. Diciamo che a volumi medio/contenuti (manopola del volume ad ore 10:00) non assume aspetti particolarmente significativi. Alzando ancora il volume (manopola ore 12:00) avvengono due fenomeni: il suono sembra indurirsi (aumentando l'incisività della gamma alta), e la scena tende a compattarsi verso il centro con conseguente perdita della definizione dei vari strumenti. Per carità, non che suoni male in assoluto, ma volendo migliorare, mi riferivo a questi due aspetti come quelli attualmente più penalizzanti.
In merito all'upgrade dell'amplificazione, avrei trovato un sistema Naim composto da Pre Nac62 + Finale Nap90 al prezzo di € 600 credo trattabili. Vorrei da Lei un parere riguardo alla potenza erogata che, di targa, dovrebbe essere di 40W. Rispetto ai 70W del mio Rotel, mi sembrano in assoluto un po' pochi, anche se ho letto che le capacità di pilotaggio dei Naim sono molto più alte rispetto ai watt dichiarati. Se non fossero sufficienti che tipo di potenza dovrei cercare in relazione alla marca? Inoltre il prezzo richiesto è coerente?
Ultimo ma non ultimo, Le posso assicurare che ho la fortuna di avere una fidanzata che, se non proprio appassionata di hifi, è quanto meno curiosa sulle tecnologie di riproduzione. In più concedendoci spesso ascolti intensi, con il tempo ha iniziato a notare i vari aspetti della riproduzione (scena, timbro, dinamica, ecc.). Concordo con Lei che nel nostro immaginario la passione per l'hifi è di competenza maschile, ma la passione per la musica credo e spero possa interessare entrambe i sessi. Ora, tronfio di cotanta donna, mi godrò ancora di più queste emozioni di "ascolto condiviso" di cui sembro essere l'unico testimone... :-)
Che cosa dire di più... viva la musica.... viva le emozioni che ci da...viva la mia ragazza...:-)!!!
Un caro saluto.
Giuliano - E-mail: giulianogialletti (at) gmail.com

LC
Caro Giuliano,
che vuoi che ti dica? Se tu sei contento così, nessun problema. Io ho sempre pensato che ognuno di noi debba coltivare qualcosa di assolutamente privato e non condiviso, l'idea di fare a metà su tutto con l'altra metà è un discorso che non mi ha mai convinto, ma evidentemente in certi casi sembra funzionare. Personalmente, mai e poi mai vorrei al mio fianco una persona coi miei stessi interessi...un po' come diceva il comico Groucho Marx: non voglio far parte di un club che persiste a volermi accettare come membro...
Discorsi filosofici e sarcasmo a parte, per i quali chiedo scusa, la sensazione è che il tuo amplificatore sia in effetti un po' in debito d'ossigeno. La posizione della manopola del volume non fornisce indicazioni sulla pressione sonora con la quale ascolti ma lascia intuire che mentre a basso volume sembri filare tutto liscio, quando si chiede più birra l'impianto mostra la corda.
Da questa descrizione sembrerebbe che tu abbia necessità di più watt, almeno in termini dinamici. La scelta del pre e finale Naim non mi trova però d'accordo, la potenza è bassa e, a dirla tutta, il NAP90 non è mai stato uno dei miei finali preferiti.
Devi cercare dell'altro, magari un integrato, ma più muscoloso del tuo Rotel attuale. Nell'usato puoi cercare un NAD S300, un Krell KAV300i, AM Audio PA-100, Norma IPA-100R, NuForce IA7, qualche Rotel o NAD di potenza più elevata, tutti da cercare nel mercato dell'usato per poter rientrare nel budget. Come potenza starei sull'ordine dei 100 watt per canale, tanto per essere più tranquilli. Se, durante la ricerca, ti dovesse capitare qualche coppia pre-finale Naim o Linn di buona potenza, tienila nella giusta considerazione. Ad esempio, una coppia NAC 62 & NAP 250 o 200 sarebbe tutt'altro che da trascurare!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade (low-cost)
Gentile Direttore,
credo prima di tutto sia giusto ringraziarla per il lavoro fatto su TNT e perchè grazie a lei mi sto costruendo (un po' alla volta) un buon impianto anche se il mio budget è piuttosto limitato. Ora il mio sistema è così composto:

La sala d'ascolto è circa 22 metri quadri, ascolto sopratutto rock e metal quindi mi piace un suono energico e corposo.
Potrei spendere circa 300 euro (massimo) per migliorare un po' il sistema; secondo lei sarebbe meglio mandare in pensione il Denon o passare ad un amplificatore leggermente superiore? Per quanto riguarda il CD avrei pensato a quelli che lei spesso consiglia su questa cifra cioè Marantz CD 5003, Harman Kardon HD980 (oppure anche all'Oppo).
Per l'ampli che ne pensa del PopPulse T150 MKII? (disponibile su Playstereo) credo avrebbe quei Watt in più per far suonare il rock come si dovrebbe; oppure sarebbe meglio andare sul nuovo Trends Audio 10.2 il quale costerebbe un po' meno?
A seguito di uno di questi 2 upgrade avrei un miglioramento sensibile delle prestazione: cioè il gioco vale la candela?
Grazie, saluti.
Riccardo - E-mail: akuma00 (at) libero.it

LC
Caro Riccardo,
con 300 € secondo me l'upgrade è praticamente obbligato e grida amplificatore! Io farei un piccolo sforzo in più e prenderei il Virtue Audio One.2, ora disponibile per meno di 400 €: ha tanta potenza in più e sarebbe davvero un bel passo avanti rispetto al tuo T-Amp liscio. In alternativa andrebbe benissimo anche il PopPulse T150 mkII, anch'esso dotato di una potenza in grado di far rendere al meglio i tuoi generi musicali preferiti, che necessitano di grandi pressioni sonore per essere credibili. In una stanza non certo piccola, poi, i watt sono più che mai necessari. Il Trends Audio TA 10.2, invece, pur essendo un upgrade dal punto di vista della qualità sonora globale, non lo sarebbe per quanto di riguarda la potenza, che è la stessa del T-Amp. Se inizia ad esserti insufficiente, è ora di disporre di qualche manciata di watt in più. Passare da 8 watt per canale a 30-40 è un bel passo in avanti, soprattutto in termini di margine dinamico.
Terrei invece senza problemi il lettore CD, che non è poi così male, e magari proverei ad intervenire su di esso con qualche tweak della nostra
officina: sto pensando a insorizzazione del cabinet, utilizzo di piedini smorzanti, cavi etc. Con pochi euro son sicuro che riuscirai a tirar fuori ancora qualcosina dall'onesto lettore Denon. Se non ci hai già pensato, fai un pensierno ai cavi dall'amplificatore ai diffusori, magari dando ancora un'occhiata alle nostre ricette per l'autocostruzione facile e low-cost.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lettore CD che salta
Gentilissimo signor Cadeddu,
è la prima volta che le scrivo e spero di non disturbarla. A dire il vero non ho capito come inviare email alla redazione, ed alla fine mi sono risolto di cliccare direttamente sul link col suo nome. Come avrà visto dall'oggetto il problema è quello del lettore cd che salta, ma ...... non lo fa sempre.
Andiamo con ordine. Il lettore è un po' anzianotto, è un Woodside che ormai avrà i suoi 11/12 anni. H sempre funzionato impeccabilmente sino a quest'autunno quando improvvisamente si è messo a saltare a più non posso. Ovviamente la prima cosa che ho fatto è stata quella di aprirlo e di pulire con un pennellino mordibissimo la lente. Sono contrario all'uso di prodotti liquidi dai tempi del Lencoclean!!! Richiuso e provato non era cambiato nulla. Ho pensato ad un problema di rete, quindi ho invertito la polarità della spina, ho anche provato ad interporre un autotrasformatore, ad toglierlo dalla ciabatta filtrata e usare la normale presa a muro. Tutto inutile. A questo punto ho rispolverato il vecchio Philips CD100 e ho pensionato il Woodside, ma per non darmi per vinto dopo un mese l'ho rimesso in uso e ..... sorpresa .... tutto bene siino ad oggi (quindi sono passati all'incirca 5 o 6 mesi di uso immacolato) quando oggi ha riiniziato a saltare. A suo parere potrebbe essere un problema di disturbi in rete (che qui dicono abbia molto sbalzi) magari risolvibile isolandolo con un trasformatore ed un bel filtro a bobine? A questo punto non credo sia polvere.
Forse questo è un difetto tipico dei laser quando sono a fine carriera? A parte il Philips, che funziona ancora, non ho altra esperienza di lettori cd che questo. Un post scriptum: non è il mobile perchè ho provato un altro supporto, e non è vicino alle casse perchè è dietro all'angolo di un arco del soggiorno, quindi ben isolato.
La ringrazio per l'attenzione e la cortese risposta che spero di riuscire a trovare tra le tantissime lettere del sito.
Giuseppe - E-mail: giuseppe_mazzoli (at) yahoo.it

LC
Caro Giuseppe,
scrivere una lettera alla redazione di TNT-Audio mi pare sia la cosa più semplice di questo mondo, anzi da qualche mese ho modificato la
pagina preposta per rendere tutto ancora più immediato. Tale pagina, raggiungibile direttamente dalla home page del sito - link Lettere @ TNT nella sezione Redazione & Contatti (più chiaro di così!!!) - elenca tutta una serie di argomenti da evitare e di norme di buona condotta e, in fondo, giusto per essere sicuri che le norme siano state visionate, c'è scritto in grassetto come fare per spedire un'e-mail a questa Rubrica, c'è persino l'indirizzo e-mail in chiaro (per quelli che non sanno o non capiscono che ci si possa cliccare sopra). Io, in tutta sincerità, più semplice di così non riesco proprio a farlo, sarà un mio limite, non so.
Il tuo lettore CD probabilmente è arrivato alla fine della sua vita utile o, meglio, lo è la sua parte ottica. Il laser non ha una durata infinita (anche se così ci avevano fatto credere) e non solo si può esaurire, ma si può anche starare. In questo secondo caso si può tentare una riparazione presso un centro specializzato ma spesso la soluzione più semplice è cercare un laser o una meccanica di ricambio, se si ha la fortuna di reperirne ancora qualcuna sul mercato. Se non ho capito male il tuo lettore CD è un Woodside/Radford WSCD1 che faceva uso di una bella meccanica Philips CDM-1. Non è facile, né economico, cercare di reperire una di queste sul mercato ma non è impossibile trovare qualcuno che ci sappia mettere mano con maestria. Il primo che mi viene in mente è Shat Audio di Torino, che puoi contattare per un eventuale preventivo di riparazione.
Tutto questo, naturalmente, ha un senso qualora tu fossi affezionato in maniera particolare a questo lettore e desiderassi salvarlo dal suo destino. L'operazione potrebbe essere anti-economica, in quanto non è impossibile che qualche macchina moderna da 300/400 euro possa suonare molto meglio.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Per una immagine migliore
Gentilissimo dott. Cadeddu, grazie del suo sito.
Avevo un po' di remore a scriverle ma poi leggendo le sue risposte mi sono detto che forse avrebbe elargito qualche saggio consiglio anche a me. Parto con la descrizione del mio impianto oggetto ovvio della lettera:

Musica: Country, jazz, blues, e gruppi d'obbligo Pink, Dire, Queen etc. La stanza d'ascolto (4.3X3.5) ha un divano fronte impianto lato lungo, un tendone in velluto lato corto e pannello 2X2 lato opposto tenda. Il quesito è questo: sono passato alle Totem per via del loro basso profondo ed avvolgente, relegando le B&W CDM1NT all'home theatre, con una soddisfazione enorme, ma via via mi sono reso conto di ascoltare molta meno musica di una volta, poi ho fatto il grosso errore di entrare in paradiso (il negozio hi-fi di fiducia) ed ascoltare le B&W 802 Nautilus, con un ampli della Denon (a detta del negoziante decisamente inferiore al mio) le quali mi hanno fatto capire cosa significa un'immagine profonda e completa, con gli artisti e le voci ad una definizione mai sentita prima.
Arrivato a casa mi sono reso conto che le mie Totem lasciavano il panorama d'ascolto per così dire a mezza stanza (spero di riuscire a farmi capire) e le voci dentro l'orchestra. Ora vista la spesa piuttosto consistente, prima di acquistarle, mi sono messo a consultare un po' di materiale specializzato e mi sono imbattuto in una prova di ascolto tra la B&W e le Avalon Ascendant purtroppo inascoltabili in Torino, essondone gli unici due rivenditori sprovvisti. La prova era molto convincente, ma a questo punto la posta in gioco continua ad alzarsi, così ho deciso di scriverle:
  1. Secondo lei posso fare qualcosa per dare un'immagine più profonda la mio impianto senza svenarmi con 10 o 13 K?, chessò magari cambiando l'ampli o la testina?
  2. Se proprio devo vendere l'auto di mia moglie :-), meglio provare per le Avalon o le B&W ?
  3. Siamo sicuri che il resto dell'impianto sarà in grado di reggere il confronto con questi diffusori?
  4. Non è che per caso la stanza d'ascolto è troppo piccola e basterebbe spostare il tutto in salone (9 X 7) per dare aria alle orchestre e spazio alle voci?
Scusa la tediosità e grazie ancora per la tua cordialità.
Massimiliano - E-mail: m.deangelis (at) dbcontrol.it

LC
Caro Massimiliano,
io credo che le tue Hawk possano fare quello che hai sentito da altri diffusori...ma in un'altra stanza e/o con un posizionamento diverso! L'illusione dell'immagine 3D dipende in larghissima parte dall'ambiente e dalla sua acustica e, ovviamente, dalla posizione dei diffusori all'interno di esso. Ho sentito diffusori anche molto economici sparire alla vista, lasciando il posto a immagini tridimensionali assolutamente credibili. Certo, di norma diffusori migliori riescono ad eccellere in questo particolare aspetto ma tra un grosso diffusore da pavimento ed una snella torre la capacità di rendersi invisibile è tipica della seconda e non del primo. Non solo, ma ho avuto più volte modo di apprezzare come proprio i diffusori Totem siano particolarmente abili in questo sottile gioco di prestigio.
Il primo esperimento da fare sarebbe, ovviamente, quello di spostare tutto in salone, per vedere l'effetto. In una stanza di 15 mq, magari adibita ad altro, con scarsi spazi di manovra, è difficile piazzare per bene i diffusori...figuriamoci dei mostri come le B&W 802! Inoltre, se il problema principale è la mancanza di profondità, il parametro da valutare con attenzione è la distanza dalla parete di fondo: di norma più i diffusori stanno lontani da questa e più facilmente l'immagine si sviluppa in profondità. E più sono grossi e più diventa difficile allontanarli dalla parete posteriore.
Sentiamoci di nuovo dopo questo esperimento dello spostamento dell'impianto in salone. Ti ci vorrà del tempo per trovare la sistemazione migliore, si tratta di avere pazienza e iniziare a sperimentare. Non ti consiglio di sostituire i diffusori, le elettroniche o altro, ma di armarti di tanta pazienza e cominciare a studiare il problema in maniera scientifica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buonasera,
le scrivo per partecipare lei, ed eventualmente i lettori della posta, dell'ottima esperienza che ho avuto. Posseggo da poco meno di 7 anni due diffusori Indiana Line Arbour 5.1 e con due bambini piccoli in casa ogni tanto qualche incidente capita: nel più recente cadendo la botta è stata tale che un tweeter si è staccato dalla flangia con conseguenze irreparabili. La Coral, che ora possiede il marchio Indiana Line, è stata velocissima nella risposta e nel supportarmi con l'invio di un secondo tweeter a causa di una incorretta indicazione da parte mia del modello nella richiesta originale (Arbour 5.10).
L'incidente ha anche rivitalizzato un progetto fermo da anni per la realizzazione di una coppia di monovia bassreflex basata su Audio Note Nirvana Super 8; al momento sono in rodaggio al posto delle Arbour e dopo le prime due ore in cui erano quasi inascoltabili iniziano ad essere interessanti.
Cordiali saluti,
Marco - E-mail: marco.ullasci (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
uno dei motivi per i quali consiglio spesso questo marchio - e lo facevo anche 15 anni fa quando Indiana line era un po' stata dimenticata dagli audiofili, dopo il bagno di popolarità degli anni '70 - è l'eccellente customer care o assistenza al cliente che dir si voglia. Sempre disponibilissimi, anche quando si trattava di sostituire gratuitamente un componente rotto per uso maldestro da parte del proprietario. Questo atteggiamento, che sarebbe più tipico di un'Azienda che si rivolge alla fascia alta del mercato, è ancor più encomiabile essendo Indiana Line un marchio di ampia diffusione, oso dirlo, popolare. Da sempre produce diffusori dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, nei quali è compreso un servizio post-vendita che potrebbe servire da modello per realtà ben più blasonate.
Questo aiuta a costruire una solida base di clientela soddisfatta, che magari tende persino a restare fedele al marchio nel tempo. Purtroppo, trattandosi di un'Azienda che produce diffusori tutto sommato poco costosi poi questo capitale di clienti tende a perdersi nel momento in cui questi necessitano di un prodotto di più elevate pretese. Comunque sia, va benissimo anche così, magari ce ne fossero Aziende serie come questa.

Ci congediamo per la nostra consueta pausa estiva con una scelta doppia nella speranza di accontentare i gusti di tutti. La prima è un famoso allegro non molto che calza a pennello con questo clima: si tratta dell'Estate di Vivaldi, magistralmente eseguita da Europa Galante, al violino l'immancabile Fabio Biondi, dal vivo a Nantes nel 2003.
La seconda è l'ipnotica ed estiva Summer's cauldron dei miei amati XTC, album
Skylarking (1986). Il brano si interrompe bruscamente perché in realtà è fuso insieme con la successiva Grass che vi consiglio vivamente di cercare su YouTube. Summer's cauldron è senza video ma garantisco che riesce a ricreare un'atmosfera estiva, mai banale, semplicemente con la magia dei suoni e delle parole.
Buon ascolto e buone vacanze a tutti! Torneremo a Settembre coi consueti aggiornamenti settimanali. Nel frattempo non garantiamo fulminee risposte ad eventuali richieste di consulenza, anche noi ogni tanto stacchiamo i cavi d'alimentazione :-)

When Miss Moon lays down
in her hilltop bed
And Sir Sun stands up
raise his regal head
Me I'm found floating round and round
Like a bug in brandy
In this big bronze cup
Drowning here in...summer's cauldron

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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