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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Upgrade per nuovo ambiente
  2. Sonic Impact T-amp, molto tempo dopo la Vs. recensione di 5 anni fa
  3. Capra e cavoli
  4. Re: Lettore CD che salta
  5. Primo impianto sotto i 2000 €
  6. Scelta primo analogico
  7. Primi passi nell'analogico
  8. Scelta primo impianto
  9. Suono deludente da primo impianto
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade per nuovo ambiente
Buonasera Dott. Cadeddu,
dopo l'ultimo cambiamento nel mio impianto da Lei consigliatomi (l'acquisto di due diffusori Thiel CS 2.0, una bomba, grazie!) mi permetto di disturbarla di nuovo, visto che sono in procinto di cambiare casa e quindi ambiente d'ascolto. La mia attuale configurazione:

Ascolto per lo più musica rock e pop e amo un basso ben presente e profondo che dia un certo tipo di impatto. Trasferendomi in un ambiente tutto da ristrutturare vorrei fare le cose per bene. Per prima cosa approfittando del fatto che l'impianto elettrico della stanza è comunque da rifare, vorrei sapere quali accorgimenti potrei attuare per rendere a monte la catena dell'impianto il più efficiente possibile (es. l'utilizzo di filtri o cavi elettrici particolari o altro).
Secondo punto concerne il cambio dei miei attuali cavi di potenza con un paio di NACA 5, la differenza sarebbe tangibile? Terzo, senza puntare ad un NAIM XPS che per me è fuori budget, andare ad affiancare al mio CDX2 un'alimentazione TEDDY PARDO XPS, se ne parla molto bene nel WEB, così a tal punto che molti dicono che renda il CDX2 un'apparecchio di una classe nettamente superiore, sarà vero?
Quarto ed ultimo quesito ma non da sottovalutare, cosa utilizzare sotto i diffusori per non comprometterne la timbrica, visto che attualmente sono disposti a contatto diretto su un pavimento in marmo senza l'applicazione di punte ma che andranno in futuro ad adagiarsi su un parquet in legno. Forse occorrono delle punte più basi di marmo o punte più mattoncini di grafite o cosa?
Come sempre La ringrazio in anticipo per i Suoi preziosi consigli.
Raffaello - E-mail: fellow74 (at) gmail.com

LC
Caro Raffaello,
sull'impianto elettrico mi sono espresso più e più volte, mi chiedo cosa ci sia di complicato nell'usare il motore di ricerca interno al sito, che poi è Google! Ad esempio, risposte a quesiti simili le trovi sul
Vol. N° 472 e sul Vol. N° 495 giusto per pescare due abbastanza recenti.
Per ora non farei alcun upgrade all'impianto, senza sapere come suonerà nella nuova stanza. Non cambierei neppure i cavi, in ogni caso la differenza sarebbe minima tenendo conto di quelli che utilizzi ora.
Per interfacciare al meglio le Thiel con il pavimento in parquet io proverei inizialmente a poggiarle così come sono, senza punte. La stessa Thiel raccomanda di usare le punte soltanto in caso di appoggio su tappeto. In seguito, a seconda dell'equilibrio timbrico che si verrà a creare nel nuovo ambiente, si potranno studiare altre soluzioni.
In linea del tutto generale non prevedo niente di buono, quei cinque metri vuoti alle spalle del punto d'ascolto saranno un bel problema che dovrai affrontare arredando con un occhio di riguardo anche all'acustica della sala.
Ma perché gli audiofili chiedono sempre consigli su cosa cambiare all'impianto PRIMA di cambiare ambiente? Non c'è logica. L'ambiente influisce per almeno il 50% sul risultato finale: impianti brillanti possono diventare caldi ed eufonici in ambienti molto assorbenti e viceversa...come si fa a programmare un qualunque cambiamento senza aver verificato tutto a posteriori?
Sempre più perplesso,
Lucio Cadeddu

Sonic Impact T-amp, molto tempo dopo la Vs. recensione di 5 anni fa
Ci ho pilotato una coppia di Dalquist DQ10 direttamente da un lettore DVD Panasonic. La stanza è un salotto da 10 mq, poco risonante. Dire che ieri sera sono rimasto basito è troppo poco: country-rock, jazz, jazz-rock, hard rock, canto+pianoforte. Persino mia moglie si è avvicinata con i timpani fuori dei padiglioni.
Ad un volume e con una risoluzione assolutamente inattesi. Belle voci, belle chitarre, begli strumenti, molto naturali e dinamici. E con un pugno di watt!
Non ho rimpianto il mio sistema: TDL monitor, SAE2600, SAE2100. Mi è quasi venuto voglia di venderlo (scherzo, ma mica troppo!).
Mi chiedo soltanto se quello che ho sentito iersera è rimasto inalterato nelle nuove applicazioni a 90+90 Wrms ... che potrebbero aver migliorato, ma anche peggiorato, il suono dell'ammazza-giganti.
Alberto - E-mail: Alberto.Compagnone (at) edison.it

LC
Caro Alberto,
un T-Amp che pilota dignitosamente delle Dalhquist DQ-10!!! Incredibile. Anche tu hai toccato con mano la quantità di watt necessaria per sonorizzare un piccolo ambiente come il tuo. E con una trasparenza quasi certamente sconosciuta (scusa se oso) alla tua coppia di SAE. Se vuoi soffrire, porta i SAE nella stanzetta e collegali al DVD Panasonic e alle Dahlquist, ascoltali per un po', poi attacca il T-Amp e dopo torna ai SAE. Secondo me qualche brutto pensiero ti verrà in mente.
E se ti ha stupito tanto il T-Amp, posso solo immaginare che effetto ti farebbe un Trends Audio TA 10.1, stessa potenza ma tanta raffinatezza in più. O persino uno Scythe SDA-1100, allo stesso prezzo del T-Amp.
Mi chiedi dei Tripath più potenti. Ebbene, ne abbiamo recensito molti e chiaramente non hanno le limitazioni dinamiche e di pilotaggio del buon vecchio TA2024. Timbricamente, alcuni di essi sono pure diversi come impostazione, suonando un bel po' più caldi e morbidi. La mia sensazione è che, però, quel qualcosa di magico che aveva il TA2024 vada un pochino perso nei chip più potenti. E' una mia sensazione, peraltro pure piuttosto condivisa da altri che hanno provato vari chip Tripath. Se la pressione sonora nei tuoi 10 mq di stanza ti è sufficiente, stai pure col 2024, magari in versione più lineare e pulita (vedi Trends).
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Capra e cavoli
Ciao Lucio,
spesso e volentieri per i miei hobby frequento la rete in cerca di informazioni ed è onestamente difficile trovare un sito così bene articolato (ti ringrazio inoltre per i tuoi interventi su Radio Rock).
Non ho mai speso un capitale per HiFi e l'impianto da me accroccato te lo confermerà ma mi piace la musica maggiormente Prog e Jazz ed essendo pesantemente sotto WAF il mio impianto ha dovuto suonare un po' tutto, gestire il cinema e i videogames, dopo una incursione a casa dei miei sono riuscito a completare il mio impianto con l'unica fonte sonora che amo (l'analogico), un giradischi credo di bassissima qualità.
Veniamo al dunque per quello che mi serve le frequenze medie e basse sono accettabili quando però vado sugli alti la rumorosità di fondo del vinile (anche se l'LP è in ottimo stato) mi costringe a stemperare troppo gli acuti, puntina consumata o che altro? A parte questo le voci tendono a essere piatte, casse sottodimensionate o che altro ? La "stanza" d'ascolto è un 2x2 aperta su di un lato e le casse sono disposte una su supporto lato chiuso e una sulla libreria lato aperto entrambe alla stessa altezza e a circa 10 cm dal muro, per motivi di spazio mi è impossibile rendere più omogenea la disposizione. Ovviamente non chiedo un miracolo anche perchè lo spazio a disposizione e il mio budget vanno di pari passo ma voglio ottimizzare una situazione venutasi a creare per incompetenza e basso budget con una spesa minima (2\300 euro).
Impianto:

L'ampli non credo sia il collo di bottiglia. Cambiando le casse anteriori con due che comunque riesce a governare potrei avere dei miglioramenti (e cosa che non ti dico ne ti scrivo usando le vecchie dietro migliorerei anche il 5.1 a costo 0) ma quali possono fare al caso mio?
Altro collo di bottiglia probabilmente è il giradischi, ma vale lo stesso discorso da neofita e incompetente come mi muovo (quelli che suggerisci di solito penso siano troppo per questo caso)?
[addendum]
Per il mio compleanno i miei hanno deciso di farmi un regalo (a volte capita) e ho dirottato la cifra su un eventuale giradischi pensavo al Project Debut III nuovo lo trovo a 210 euro con la testina Ortofon om 5. Così sto gestendo adesso il mio budget di 200 euro: poiché il mio ampli Onkyo ht-r340 non ha l'ingresso phono ho comprato il Preamplificatore Phono MM+MC TCC TC-760LC (80 euro) ed avendo una stanza piccolina 2X2 e la possibilità di mettere solo un paio di casse ho pensato: "Ma se mi compro un T-AMP (Lepai 20 euro altri a poco?) e un TCC TC-616 (40 euro) da usare come selettore degli ampli per le casse?". Chiaramente ho una perdita di segnale dovuta al TCC TC-616 ma da come ne parlate il T-Amp è un grosso miglioramento rispetto al mio Onkyo e poi in uno spazio così ridotto dovrebbe andare più che bene.
A questo punto le mie casse della Onkyo che se non mi ricordo male sono a 90db dovrebbero andare bene fino a che non mi compro delle altre casse. Ho pensato a Indiana Line Arbour 4.06 ma c'è una vera differenza con le mie (non le ho ancora sentite ovviamente) magari hai altri nomi allo stesso prezzo?
Il motivo del Preamplificatore Phono MM+MC è per magari cercare, aumentando il costo ovviamente, farmi montare una testina MC sul Project Debut III. Ma ne vale la pena? La catena può valere una testina MC? Per i cavi avendo parecchio filo d'antenna a bassa dispersione saranno tutti autocostruiti. Cosa ne pensi?
Ciao,
Marco - E-mail: mac7979 (at) hotmail.com

LC
Caro Marco,
mettiamo - o almeno proviamoci - un po' di ordine. Se intendi utilizzare l'impianto anche per HT l'amplificatore Onkyo può stare al suo posto, altrimenti è meglio eliminarlo. Anzi, ripeto anche a te la mia vecchia tiritera: anche per l'audio della TV meglio due canali BUONI che 5+1 SCADENTI.
Acquistare un simil-T-Amp e poi condannarlo a servire una centralina di commutazione non mi sembra una buona idea. Secondo me è meglio gestire un pur fastidioso attacca-stacca dei cavi per i diffusori, francamente. Sono sicuro che alla lunga ti stuferai sia della procedura che dell'HT e terrai un unico amplificatore a due canali per gestire tutto.
Meglio, in quest'ottica, andrebbe un NuForce Icon che può gestire anche un ingresso linea e contiene pure un DAC USB al suo interno.
Per i diffusori non c'è dubbio che le Indiana Line siano migliori delle casse Onkyo di un presumibile pacchetto all-in-one della casa giapponese. Alternative ce ne sono tante, ma anche le dimensioni della stanza consiglierebbero di non allargarsi troppo.
Infine, il problema del giradischi. Il pre fono va bene anche solo MM, una MC non avrebbe alcun senso in un impianto del genere. Stai pur sicuro che anche con le MM si può salire di livello (e quanto...non hai idea! :-)). Basti pensare alle Music Maker, alle Soundsmith, alle Goldring e alle Grado, giocattoli in grado di mettere in difficoltà le MC più ambiziose.
Il tuo Debut per ora va benissimo e può stare tranquillo con la sua OM5, è il resto dell'impianto che dovrà adeguarsi al loro livello, semmai! Per quanto riguarda l'ascolto degli LP, credo che con l'arrivo del Debut le cose siano migliorate molto. Cura con attenzione la pulizia e lo stato degli LP e pensa ad adeguare il resto della catena.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Lettore CD che salta
Caro Direttore, ti ringrazio per la
risposta al problema che ti ho esposto, e ti informo dei nuovi sviluppi della situazione. Il lettore è proprio il Radford-Woodside indicato, che, nel frattempo, è tornato a dispensare musica senza problemi grazie ad un piccolissimo intervento consigliatomi da un amico con cui ho parlato del problema. E qui faccio partecipe te e tutti i lettori della soluzione.
Sono bastate due goccie d'olio finisssino, quello per armi ma anche il comune Svitol va bene, comunque in dosi infinitesimali, sulla parte del perno dove ruota il supporto che sostiene e fa spostare il laser. Bisogna fare molta attenzione a metter l'olio solo in quel punto (o punti) del perno, e per questo non è consigliabile usare una bomboletta spray ma è meglio un beccuccio lungo abbastanza per arrivare nel punto giusto, e solo in quello, per non imbrattare i motorini che fanno spostare la lente.
Io, data la difficoltà di raggiungere un secondo punto del perno, coperto da una parte delle plastiche, mi sono costruito un beccuccio molto lungo ritagliando una bottiglia di plastica, su cui ho fatto scivolare due goccie d'olio sino a destinazione.
Devo dire che all'inizio ero scettico, ed invece questo piccolo intervento ha posticipato la dipartita del mio amato lettore.
Cordiali saluti,
Giuseppe - E-mail: giuseppe_mazzoli (at) yahoo.it

LC
Caro Giuseppe,
sono contento per la resurrezione del tuo lettore CD. In effetti un po' di lubrificazione del carrellino e della meccanica che sostiene il laser di lettura potrebbe rendersi necessaria dopo un certo numero di anni di utilizzo di un lettore CD. Trattandosi di un intervento abbastanza delicato, in genere evito di consigliarlo onde evitare danni ancora maggiori. Gli interventi nei pressi del laser sono da riservare preferibilmente a tecnici esperti, così come la regolazione del fuoco e della potenza stessa del raggio. Le probabilità di fare danni irreparabili è molto alta e per certe macchine ormai un po' datate sarebbe difficile porre rimedio vista la difficoltà con la quale si trovano i ricambi (ottiche) originali.
Comunque sia, meglio così, ti auguro ancora tanti anni di buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Primo impianto sotto i 2000 €
Gentile direttore,
le scrivo perchè vorrei avere il suo parere ed eventualmente un consiglio circa l'acquisto di un impianto Hi-Fi che vorrei concludere nei prossimi mesi. Si tratterebbe del mio primo vero impianto Hi-Fi, attualmente tra quelle ricevute da vari negozi specializzati, l'offerta che più mi alletta è la seguente:

Pezzi nuovi, il tutto a 1600€. L'ho ascoltato nella sala d'ascolto del negozio e devo ammettere che ne sono rimasto molto soddisfatto, oltre a sposare in pieno la filosofia del prodotto: poche manette inutili o alberi di Natale, il lettore legge e l'ampli amplifica. Inizialmente volevo spendere meno, ma leggendo siti e riviste specializzate ho capito che per un impianto serio seppur entry-level, si parte proprio da queste cifre, se non di più.
Ho letto recensioni molto positive dell'accoppiata Apollo+Brio3, vorrei quindi un suo parere circa queste elettroniche con le Toy Speaker della Sonus Faber, e più in generale un suo consiglio su questo acquisto, tenga presente che: Stavo per scriverle una mail telegramma, proprio come quelle che chiedete chiaramente di non scrivere... poi ho appunto letto la pagina delle raccomandazioni... spero ora di non essermi dilungato troppo.
Cordiali Saluti,
Roberto - E-mail: roberto.quarenghi (at) alice.it

LC
Caro Roberto,
l'impianto che prevedi di acquistare mi pare un buon compromesso ma, ovviamente, di alternative possibili ce ne sono diverse centinaia. L'importante è che tu l'abbia potuto ascoltare e ti abbia musicalmente soddisfatto. Sia le elettroniche che i diffusori sono acquisti sicuri, di buona rivendibilità e dal buon rapporto qualità/prezzo. Da questo punto di vista puoi certamente stare tranquillo. Un impianto entry-level può anche costare meno di così, come da anni ci sforziamo di far capire a chi si avvicina per la prima volta all'HiFi.
Mi preoccuperei, piuttosto che della qualità dei singoli componenti o del loro interfacciamento (non prevedo problemi di sorta), più del posizionamento a libreria, estremamente castrante, e dell'ambiente, che dalla descrizione sembra vuoto.
In queste condizioni, è difficile prevedere come suonerà l'impianto ma quasi certamente suonerà molto peggio rispetto alla prova in negozio, se questa è stata eseguita con tutti i crismi (ambiente adatto, posizionamento ottimale etc.).
Per quanto riguarda l'Ipod puoi certamente collegarlo a un ingresso linea qualunque.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta primo analogico
Buongiorno, innanzitutto complimenti per la rivista nella quale mi sono imbattuto in seguito alla decisione di acquistare, non un impianto hi-fi ma degli LP: il cofanetto con la ristampa dei primi 8 dischi di Bob Dylan. Si tratta di una versione mono, che viene spacciata come copia fedele dei master che lo stesso Dylan utilizzava per come punto di riferimento per i suoi lavori. Ed è proprio in una ricerca sulla qualità del mono che ho trovato per la prima volta questo sito, quando mi chiedevo se si trattasse di oggetto destinato alla pura mania collezionistica o anche decente da ascoltare.
Ovviamente prendere degli LP senza poterli sentire non sarebbe stato il massimo. Allora mi sono messo alla ricerca di un giradischi, che pur non eccellente non fosse nemmeno equiparabile ad un giocattolo. La scelta è caduta sul Thorens Td 190-2, ahimè, devo confessare, per ragioni puramente estetiche, essendomi innamorato in un video dov'era all'opera un Td 124.
Ora, mi sembra di capire due cose: la prima, è che niente di nuovo riesce ad eguagliare le prestazioni dei vecchi modelli. Su questo punto, per una questione di pigrizia mi sono rassegnato, ed ho ripiegato sul nuovo che ho trovato ad un prezzo più basso rispetto alla media: 370 euro. La seconda, è che molto probabilmente il modello in questione non è dotato di uscita Phono, dico molto probabilmente perché in nessun modo sono riuscito a scoprirlo con le ricerche su google. Ho visto che esiste un modello del TD 170 dotato di uscita Phono, quindi, in assenza di analoga specificazione penso che il 190 sia da preamplificare.
Non ho grandi pretese, anche perché al momento il giradischi è destinato ad un modesto collegamento con l'ingresso aux di un Technics HD 515 e solo dopo aver verificato se la passione si sviluppa potrò pensare a qualcosa di più impegnativo, specie se dovesse svilupparsi anche lo spazio d'ascolto, per il momento è a livello di cameretta da studente.
Viste queste condizioni, e un budget diciamo sui 100 euro max per il preamp, cosa mi consiglia? Prescindendo dal collegamento attuale, ma pensando all'abbinamento con il giradischi, in attesa di futuri sviluppi nel mondo dell'analogico.
Grazie per l'eventuale risposta e per il servizio offerto.
Riccardo - E-mail: delussu (at) me.com

LC
Caro Riccardo,
non è affatto vero che i vecchi giradischi siano migliori di quelli nuovi. Anzi, spesso è vero il contrario, talvolta persino a parità di spesa. Un giradischi buono, ma datato, potrebbe non essere più in condizioni funzionali perfette. Si tratta di un acquisto da lasciare agli audiofili più esperti di analogico e di compravendite di materiale usato.
Va benissimo il Thorens che hai acquistato, probabilmente potevi pure decidere di spendere meno, se l'obbiettivo era solo quello di sentire i dischi mono di Dylan, visto che persino quelli stereo non è che siano niente di che. Se aggiungiamo il fatto che il tutto sarà suonato su un impianto compatto, mi pare, molto modesto, il discorso qualità va davvero ridimensionato. Dovresti usare una testina mono ma anche con una stereo riesci a farli suonare e, comunque, l'acquisto di una testina mono non è giustificabile per suonarci appena 9 dischi. La testina Ortofon che dovrebbe essere in dotazione con il tuo giradischi andrà più che bene per lo scopo.
Ti serve certamente un pre fono, basterebbe un onesto ProJect Phonobox o un TCC TC-750, che trovi online a 43 dollari + spedizione.
Se mi consenti un'osservazione non richiesta, io confesso di far fatica a capire a cosa serva acquistare la
ristampa moderna di 9 dischi mono di Dylan, al modico prezzo di 250 € (!!!), quando su CD (o sul LP dell'epoca) si trova certamente già tutto. Lo capisco ancora meno se per poterli sentire si debba spendere una cifra vicina ai 500 € (giradischi + pre fono) e soprattutto se poi tutto questo sforzo tecnologico vada a confluire in un compattone Technics che musicalmente è...quel che è.
Mi lamento tanto degli audiofili che comprano (e ascoltano) solo dischi speciali ma anche questo feticismo fine a se stesso del disco vecchio (ma chissà come sono state fatte le ristampe!) lo trovo, diciamo, curioso. E' sempre qualcosa che va oltre il fine, che dovrebbe essere quello dell'ascolto della Musica, magari nel miglior modo possibile.
E' proprio vero che abbiamo il mercato discografico che ci meritiamo, allora.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primi passi nell'analogico
Gentile direttore,
Come ogni buon audiofilo, o presunto tale, che si rispetti sto continuando il mio percorso verso l'arché della riproduzione musicale e vorrei qualche consiglio per continuare correttamente e consapevolmente questo percorso.
Dopo qualche anno passato ad ascoltare cd, pur con una certa soddisfazione, finalmente mi sono deciso a cambiare registro e "passare", aprendo una strada parallela del mio percorso, al vinile. Il massimo scoglio psicologico che ho dovuto superare è il fatto che la mia collezione di vinili era pari a zero, inesistente, nemmeno un vecchio 45 giri.
Quindi per superare questo scoglio mi sono procurato una bella scusa comprandomi un bel vinile preso direttamente da una vendita post-concerto! Adesso che ho comprato il software, mi ritrovo al complicatissimo e bellissimo dilemma dell'hardware. Primo problema su tutti la scelta del giradischi. Girando un po' sul sito di TNT-audio ho trovato un bel po' di spunti che ovviamente, non conoscendo l'argomento rendono le idee ancora più confuse: ad ogni modo mi sono fatto un'idea di come potrei iniziare.
I candidati che ho selezionato sono il technics sl1200 e il rega planar 3. Poi ci sarebbe anche la Denon che mi sembra faccia degli oggetti interessanti e la Pro-ject ma mi sembra più votata all'estetica che alla sostanza. Secondo, la scelta della testina. Qui, vuoto assoluto: non ho capito la differenza che c'è tra testine MC e MM, sembra che le MC siano migliori ma costano molto di più e comunque mi sembra di aver capito che la testina vada accoppiata a seconda del braccio e del gira.
Terzo punto: il preamplificatore phono. Sarei orientato a comprare uno scatolotto solo pre phono come i project o nad o thorens e via dicendo ma, avendo un preampli Kingrex con solo due ingressi, valuterei anche il cambio di un pre con phono integrato e anche qui c'è un po' di vuoto come per le testine.
Penso che per cominciare siano anche troppi i quesiti che mi sto ponendo ma vorrei partire con il piede giusto senza rinunciare ad una certa qualità. Ultimo quesito: qualche consiglio su tutorial da seguire e paradigmi da osservare per il settaggio e il corretto funzionamento di tutto l'impianto analogico.
Mi scuso per la lungaggine ma la capacità di sintesi non è il mio forte :-)
Nel salutarla vorrei rinnovare i miei complimenti per TNT.
Un'ultima domanda: mi sono sempre chiesto ...TNT è l'acronimo di qualcosa?
Saluti,
Simone - E-mail: simonepuntoni (at) gmail.com

LC
Caro Simone,
come probabilmente sai già, sono contrario a iniziare oggi una collezione di vinili, senza possedere un giradischi. Quale sarebbe il fine? Dire di aver provato il vinile? Un esperimento piuttosto costoso, direi, e non scevro da rischi e...delusioni, specie se le cifre in gioco non sono alte.
Comunque sia, mi pare che le
FAQ di TNT-Audio siano già un buon punto di partenza: spiegano con parole semplici le cose essenziali per cominciare con il piede giusto. Idem dicasi per tutte le regolazioni e i settaggi da effettuare.
La scelta del giradischi è innanzitutto vincolata al budget a disposizione. Per cominciare l'esperimento anche un ProJect Genie 1 va più che bene. E chi ha detto che ProJect fa oggetti votati all'estetica e non alla qualità? Certamente non lo hai letto su queste pagine. Gli altri giradischi che hai citato (SL1200 e Planar 3) sono più costosi e, naturalmente, di migliore qualità rispetto a un onesto ProJect entry-level. Se il tuo budget e il resto del tuo impianto lo consentissero, niente ti vieterebbe di puntare persino più in alto. Prenderei certamente un pre fono separato da collegare a un ingresso linea del tuo KingRex. L'acquisto di un pre linea + fono separato mi pare sia un overkill, assolutamente non necessario e potenzialmente dannoso.
Infine, la tua curiosità sulla sigla TNT. La genesi è controversa, ma mescola insieme The Naked Truth (la verità spogliata da interessi commerciali) con i fumetti del mitico Max Bunker, dove una sgangherata compagine di buontemponi (il gruppo TNT, appunto) riusciva, in un modo o nell'altro, a trovare soluzioni facili a problemi complessi, e sempre con risorse economiche limitatissime.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta primo impianto
Salve Direttore, l'ho già importunata altre volte, spero di non disturbarla, ma la informo comunque che grazie ai suoi consigli, sia diretti che tramite il sito, il mio primo impianto hi-fi è in corso d'opera, per lo meno ho selezionato due amplificatori che mi hanno particolarmente entusiasmato in particolare mi viene offerto un NAD C350 a 250 euro ed un NAD C340 a 170 euro, secondo me i 50w offerti dal c340 sono più che sufficenti per sonorizzare adeguatamente la mia stanza (4,60m x 3,60) e quindi opterei per questo in virtù del prezzo minore, l'unico mio dubbio è che non avendolo ascoltato (ho ascoltato il fratello maggiore che è anche descritto in maniera sontuosa sulla recensione di TNT-Audio) possa risultare sì meno potente (e va bene) ma anche diverso come dinamica o dettaglio (mi sono sbilanciato su termini che poco mi competono), la mia domanda è sostanzialmente questa in base alla sua esperienza due amplificatori di una stessa serie ma diversificati in potenza possono suonare sostanzialmente diversi?
Avevo poi pensato di abbinare l'amplificatore a due diffusori Indiana Line 4.20, Lei come lo vedrebbe l'abbinamento con l'amplificatore (C340, C350)?, ha qualche suggerimento da darmi? Sia per diffusori terra sia da supporto (in realtà devo ancora decidere quale approccio preferisco), ho inoltre vicino casa un rivenditore che applica buoni sconti su prodotti Wharfedale, cosa ne pensa?
C'è qualche modello dal buon rapporto qualità/prezzo che si sentirebbe di consigliare? Scusi la mole di domande ma l'entusiasmo è pressante, come ultima cosa (lo giuro) le vorrei chiedere qualche indicazione nel caso volessi acquistare dei diffusori usati per evitare brutte sorprese come suggerisce di comportarmi e cosa in particolare controllare?
Grazie per l'attenzione.
P.S. Il tutto suonerà tramite i cavi segnale ShoeString e i cavi potenza FFRC che ho già realizzato con estrema soddisfazione.
Gabriele - E-mail: root_radical (at) hotmail.it

LC
Caro Gabriele,
parto dal fondo della tua lettera per comodità. I consigli su cosa controllare quando si acquista un prodotto usato li trovi nelle
FAQ del sito, che ti invito caldamente a leggere.
Per quanto riguarda la scelta dell'amplificazione, andrà benissimo anche il NAD più piccolo, timbricamente simile al modello più potente ma avvantaggiato da una differenza di prezzo abbastanza significativa.
L'abbinamento coi diffusori dovrebbe essere valutato in direzione opposta alla tua: prima si scelgono i diffusori e poi, semmai, l'amplificatore. Comunque sia, vanno bene le Indiana Line ma ancora meglio le Wharfedale, visto che hai la possibilità di ascoltarle di persona. Potrebbero anche non piacerti ma tutta la serie Diamond è, da decenni, un riferimento nella categoria entry-level del mercato. Tutta la serie 10 (ma anche la precedente 9) offre un rapporto qualità/prezzo molto elevato, diciamo che è difficile sbagliare comunque tu scelga. La stanza non è piccolissima, magari una torre di medie dimensioni come la 10.4 o la 10.5 potrebbe essere un buon comporomesso. Non vedo problemi per l'abbinamento timbrico ed elettrico con l'amplificatore NAD.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Suono deludente da primo impianto
Gentile direttore,
non ti ho risposto prima perché varie vicende mia hanno distolto dalla scelta del mio primo impianto, che è però finalmente arrivato due settimane fa. Seguendo i tuoi consigli (di cui ti ringrzio moltissimo e che confermavano l'opzione di mia moglie per un ampli a stato solido) ho scelto (dopo una lunga indecisione con il Primare) un Micromega i100 con lettore cd della stessa marca C20; diffusori Opera Grand Mezza e cavi discreti (scelti da Stereo Much, non so le marche). Una volta messo in opera e sentito ho avuto due delusioni. Una (necessità di sentire la musica ad alto volume per non sentirla decentemente) probabilmente deriva dalla volumetria anomala della stanza dove attualmente si trova l'impianto (stanza 7 x 7 con soffitto spiovente con altezza massima 6 metri, minima 4), ma visto che è una sistemazione transitoria non mi preoccupa più di tanto (stereo much propone di abbinare un sub, ma la cosa non mi convince troppo, o di prendere le, a suo dire, più performanti Opera Seconda o le Monitor Audio GS20 o le Audio Physic Yara Superior o Sitara).
L'altra mi preoccupa di più: il suono non mi pare molto fedele. Anche usando incisioni di buon livello, specie sulla classica, gli strumenti (specie il piano e gli archi, meno le voci e i fiati), per non parlare degli applausi, sembrano artefatti. Visto che il negozio mi consente entro i primi di settembre di restituire uno o pure tutti i pezzi per prenderne altri, che mi conviene fare?
A me è restato nelle orecchie il suono meraviglioso e realistico del sistema Classé (amplio integrato e cd) con le Sonus Faber cremona monitor m, ma alla fine avevo scelto una soluzione più economica (circa un terzo) sia perché mi sembrava una cifra troppo importante sia perché volevo lasciarmi il gusto, negli anni a venire, di migliorare gradualmente il sistema.
Solo che questo impianto più di tanto non mi sembra possa dare, ma pure gli altri che ho sentito, salvo appunto il Classé, se anche erano un po' migliori (ma spesso a costi ben superiori all'attuale) non lo erano poi tanto. Mi è restato il dubbio che si proceda per salti. Nel senso che o arrivi a quel livello oppure più di tanto non ottieni a livello di fedeltà del suono. Probabilmente vi saranno soluzioni al cui confronto la stessa che tanto mi è piaciuta è modesta, ma visto che sono fuori portata, inutile pensarci.
Che mi consigli? Resto così, in attesa di un secondo impianto? Provo qualche piccola variante (ampli micromeha i180? diffusori diversi? sub?)? Mi metto l'animo in pace?
Un cordiale saluto,
Fabio - E-mail: fabioelefante (at) libero.it

LC
Caro Fabio,
come speri che possa suonare il tuo povero impianto messo all'interno di quello che sembra un enorme cubo? Pianta quadrata (7 x 7) e soffitto alto, anche se spiovente, non è esattamente la sala da Musica ideale. Anzi, ti dirò che secondo me qualunque impianto, persino quello Classé con le Sonus Faber, suonerebbe pessimo in quell'ambiente.
Dici che la situazione logistica è transitoria, allora il mio consiglio è quello di aspettare una nuova stanza. Tanto per verificare quanto vado dicendo, trasferisci l'impianto in una camera piccola, possibilmente di dimensioni irregolari e ben arredata. Secondo me farai fatica a credere che si tratti ancora dello stesso impianto.
Nel frattempo che la soluzione temporanea si trasformi in qualcosa di acusticamente più accettabile, puoi provare ad aggiungere qualche elemento d'arredo che interrompa questa simmetria così regolare. Se non ci fossero già, inserirei dei tappeti, degli arazzi alle pareti, dei grandi cuscini, quadri in tela senza vetro etc. Una cubatura così regolare e così ampia sarà, comunque, molto difficile da far suonare bene.
I componenti che hai scelto sono ottimi e consentono, credimi, prestazioni musicali di livello molto, molto elevato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Salve Lucio, alla fine ho preso le Tukan come da lei
consigliato, per 353 euri sulla baia. Ho visto che il sito adesso è in ferie fino a settembre per cui ne riparleremo a tempo debito ma devo dire che ho fatto il miglior acquisto in campo hi-fi dai tempi in cui potevo permettermi roba come le Monitor Audio Studio 20.
La ringrazio per la dritta veramente utilissima, per altro i diffusori almeno nel mio piccolo ambiente di 16 mq, si comportano molto bene in basso anche senza addossarli alla parete di fondo. Hanno un suono vivido reale live proprio come piace a me. E pensare che anni addietro quando chiesi info sulle Tukan i negozianti di Firenze mi guardavano cme se stessi imprecando in cirillico, è proprio vero che ognuno tira l'acqua ai prodotti che vende eheheh, dopo anni me ne sono reso conto ahimè :-)
Un caloroso saluto
Jody - E-mail: brozio (at) blu.it

LC
Caro Jody,
hai fatto un buon acquisto e sono contento nel sentirti così soddisfatto. C'è una cosa che però continuo a non capire e con la quale spesso mi devo confrontare: per quale misterioso motivo gli audiofili tendono a credere a ciò che dicono/consigliano i negozianti? Come potete pensare che si possa trattare di consigli disinteressati? E' chiaro che devono parlar bene di ciò che vendono e, magari, male di ciò che non vendono e questo per almeno due ordini di motivi: intanto alcuni prodotti li hanno scelti (immagino) perché li ritengono qualitativamente buoni, se non ottimali. In secondo luogo loro stanno là per vendere, non credo che vi passi mai per la mente entrare in un negozio che vende Armani per chiedere consiglio su Versace! O in una concessionaria BMW chiedendo di Mercedes! Un negozio, pur trattando diverse marche, su quelle deve ragionare e consigliare, non può essere autolesionista al punto da consigliare ciò che non tratta. A volte mi chiedo se gli audiofili siano completamente ingenui oppure così fissati da pensare che colui che sta dall'altra parte del banco sia a loro disposizione per perdere tempo parlando del sesso degli angeli.
Mi capita spesso di ricevere lamentele circa negozianti che parlano male del T-Amp o del Trends o del Virtue Audio. Ma che volete che facciano, che ne decantino le lodi? Lo farebbero se dovessero venderlo, mi pare ovvio! Oltrettutto, questo genere di apparecchi non consente vendite con un margine di guadagno ragionevole, è abbastanza normale che i negozi tradizionali facciano resistenza a prenderli in considerazione. Le attività commerciali sono basate sul profitto, non sulla fratellanza audiofila.

Questa settimana, per salutare l'estate appena trascorsa, una delle versioni de l'Estate di Vivaldi che preferisco: quella suonata, di nuovo, da Europa Galante e Fabio Biondi. Questo è il movimento più noto, eseguito con una vivacità e una dinamica davvero inconsuete. Particolari anche i suoni, ottenuti con strumenti dell'epoca. Credo piacerà persino a qualche appassionato di hard-rock :-)
Live a Nantes nel 2003, alzate il volume, è semplicemente da brivido.
Buon ascolto!


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