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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Primi passi nel mondo dell'alta fedeltà
  2. Mercato discografico e DAC
  3. Thorens TD 190 + Klipsch RF 52 e poi...
  4. Nuovi diffusori con 500/600 €
  5. Nuovo set-up analogico
  6. Nuovo lettore CD
  7. Quale lettore CD usato per 700 €
  8. Impianto HT che suona male con la musica
  9. Alla ricerca di un suono più aperto
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Primi passi nel mondo dell'alta fedeltà
Caro direttore,
le scrivo da Cagliari, in quest'inizio di ottobre che nella nostra Isola mantiene il sapore dell'estate. Superata la soglia dei trent'anni ho deciso di muovere i primi passi nel mondo dell'alta fedeltà. Attratto dall'omonimo romanzo di Nick Hornby, dall'idea di riprendere il mio rapporto con la musica, che autoradio, Iphone e quant'altro hanno ridotto a semplice sottofondo, e soprattutto dalla voglia di sperimentare il piacere dell'ascolto su dispositivi capaci di riprodurne le tante sfumature e di trasmetterne le relative emozioni.
Inevitabile, come primo passo, scrivere a lei, che ha tanto la pazienza di fare da guida ai neofiti quanto la competenza per confrontarsi con gli esperti. A dire il vero questa mail più che il primo è il secondo passo, visto che ho già un mezzo impegno con un amico per l'acquisto del suo Thorens Td 190-2, del quale lei ha sempre parlato bene, che penso dunque di poter utilizzare per la costruzione del primo impianto degno di tal nome. A questo punto mi aspetta la scelta più difficile: quella dei diffusori. A tal proposito, dico subito che fra ampli e casse non posso spendere più di mille euro, e sarei felice di risparmiarne il più possibile, stando però sul nuovo.
Un altro amico mi consiglia come casse dei monitor da studio, visto che l'ambiente d'ascolto non supera i 20 mq è un opzione che sto valutando. Mi chiedo però se ci siano delle controindicazioni a tale tipo di diffusore, se cioè siano riservati ad un ascolto ravvicinato, se la loro fedeltà al suono grezzo si traduca in amplificazione del rumore di fondo, se abbiano difficoltà nel riprodurre i bassi e, soprattutto, se vi siano problemi in quella che dovrebbe essere la ricostruzione della scena, ossia la riproduzione spaziale dei vari strumenti. Non ho trovato un articolo generale su quest'argomento, e le chiedo pertanto una rapida comparazione -pro e contro- fra monitor e diffusori classici.
In particolare, mi chiedo se il discorso fatto per gli ampli, ossia la riproduzione quanto più fedele possibile del suono originale, si applichi o meno alle casse, o sia preferibile orientarsi su diffusori capaci di arricchire il risultato delle registrazioni.
In estrema sintesi, passando dal generale al particolare, visto il giradischi e il budget a disposizione, come mi consiglia di configurare l'impianto? Ha senso abbinare un giradischi ad un ampli non valvolare o in tal modo si perde completamente la peculiarità dell'analogico? Mi permetto di aggiungere alcune richieste personali: non penso -per questioni di budget- di prendere anche un lettore cd, ma di collegare il mac all'ingresso dell'ampli. Devo passare per un pre-amp o è sufficiente utilizzare direttamente l'aux? Esistono degli ampli dotati di timer per lo spegnimento automatico che potrebbero fare al caso mio?
Addormentarmi con la musica è un piacere al quale non vorrei rinunciare. Allo stesso modo non vorrei rinunciare alla radio, specie da quando c'è Virgin radio. Meglio un ampli con sintonizzatore incorporato o per evitare di ridurre la qualità (sulla base dell'equazione più funzioni = meno cura dei componenti) mi posso "arrangiare" collegando un walkman all'ampli, anche in questo caso con o senza pre-amp?
Spero di non essere stato troppo lungo.
Grazie per l'attenzione,
Enrico - E-mail: dickcarr (at) tiscali.it

LC
Caro Enrico,
va benissimo l'acquisto del giradischi Thorens dell'amico, se il prezzo è amichevole :-)
Per il resto dell'impianto cominciamo invece a fare qualche doverosa precisazione. Chi dice che in una stanza di 20 mq ci possano stare solo diffusori monitor (che vorrà poi dire?) dice una sciocchezza grossa come una casa. Bisognerebbe raccontarla ai giapponesi, audiofili finissimi e, per certe cose, anni luce avanti a noi, che nei loro alveari da 10 mq non si possono mettere le Klipschorn, come fanno loro.
Ciò premesso, mi sfugge il significato del termine monitor da studio. Stiamo parlando delle Yamaha NS-10M forse? O di che altro? Perché come monitor da studio ci sono tantissimi diffusori, persino certi grossi Dual Concentric di Tannoy, le gigantesce B&W 801 ma anche le lillipuziane Rogers LS 3/5A. Come vedi, la denominazione monitor ha poco a che vedere con le dimensioni, sia dell'ambiente che dei diffusori. Parliamo di caratteristiche sonore? Anche qui casca l'asino: in teoria dovrebbero essere diffusori il più possibile neutri, ma nella pratica così non è. E, in ogni caso, stai cercando di allestire una sala per ascoltare Musica, non uno studio di registrazione, che ha ben altre esigenze, diverse e per certi versi antitetiche.
Quindi sgombriamo subito il campo da questo grosso equivoco (diciamo così, per amor di patria).
In 20 mq ci puoi far suonare, logistica permettendo, anche delle Wilson Audio Watt + Puppy e persino delle Thiel CS 7.2. Occorre vedere se la stanza sia completamente dedicata all'impianto o se ci siano dei vincoli d'arredo che rendono impossibile, ad esempio, l'utilizzo di una parete completamente libera o di diffusori da pavimento.
A dire il vero, se nel tuo caso non ci fossero vincoli particolari, io opterei per due piccole torri da pavimento, facili da sistemare, con una buona estensione in gamma bassa e pure discretamente sensibili, magari.
Cosa scegliere? Una torre intorno ai 500-600 euro da scegliere nei cataloghi di Chario, Indiana Line, Aliante, KEF, Monitor Audio, Mission, Wharfedale...c'è solo l'imbarazzo della scelta (ed è molto difficile sbagliare, le prestazioni sono abbastanza appiattite verso uno standard sorprendentemente alto per il prezzo). L'amplificazione dovrà essere dotata, di preferenza, di stadio phono. Nel budget che ti sei prefissato non hai tante alternative: Rotel RA04 o 05. Volendo contenere a tutti i costi il budget, vai sull'usato oppure sul Denon PMA-510AE, nuovo.
La questione analogico con valvole è un'altra grande fesseria. Cosa abbia l'analogico a che vedere con le valvole, francamente, mi sfugge. Cosa abbia l'analogico a che vedere con il suono spesso ruffiano e mieloso di "certe" valvole, mi sfugge ancor di più. Sono abbinamenti dell'immaginario audiofilo più distorto che non hanno alcuna ragione, né tecnica né sonora, per continuare a sopravvivere. Davvero, basta, non se ne può più di questi luoghi comuni.
Infine, per avere radio e CD senza acquistare le relative sorgenti, benissimo il PC e un walkman, collegati direttamente agli ingressi AUX, TUNER o CD dell'amplificatore, non serve altro. Certo è che se volessi estrarre più qualità da questi supporti sarebbe meglio dotarsi di un DAC USB da collegare al PC e di un tuner vero e proprio, magari usato da scegliere tra le centinaia di offerte che affollano il mercato, Ebay in particolare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Mercato discografico e DAC
Salve Direttore,
ho letto con piacere i dati contenuti nell’ultimo
editoriale. Allo stesso tempo ho trovato interessante lo spunto di riflessione offerto dall’articolo di Mark Wheeler circa il fallimento delle case discografiche nell’interpretazione del loro mercato, dei loro clienti. Non sono riuscite, infatti, a comprendere i vari fenomeni succedutisi nel tempo: la radio, le cassette e, oggi, i files digitali. C’è di più, aggiungo io. Sono riuscite addirittura a far credere in ogni epoca che questi metodi di scambio di materiale audio fossero illegittimi. Ancora in Italia, però, a dispetto della realtà, a decidere ciò che è lecito o non è la Magistratura.
Quest’ultima già più volte si è espressa sul punto. Di recente, la terza sezione penale della Cassazione ha infatti ribadito con la sentenza 9 gennaio 2007, n. 149 che “scaricare” files digitali non è reato se non ci sono motivi di lucro. Distinguere, oggi, tra download legale e illegale in Italia, come del resto in tutti i paesi occidentali più evoluti, è un non senso sia giuridicamente sia moralmente.
Se poi la RIIA non può tener traccia dei dati riguardanti il download di files digitali tra comuni esseri umani in tutto il mondo, se ne faccia una ragione; invece che tacciare come illegale un fenomeno naturale e fondamentale come è lo scambio di informazioni tra esseri umani, peraltro prima fonte di pubblicità, la RIIA dovrebbe forse fare ciò che non ha mai fatto con radio e cassette, ovvero studiare e capire questi fenomeni, linfa del mercato.
A proposito di musica liquida, ho una discografia in formato 16 bit–44100 khz salvo qualche rarità con più bit. Il mio impianto, “cresciuto” grazie ai Suoi consigli, è composto da Thiel CS 1.2, Nait 5i-2 (qui viene descritto dettagliatamente). Il pc, sia con Linux Ubuntu – lettore Audacious settato su uscita SPDIF OUT – driver ALSA che con Windows 7 Ultimate con audio in exclusive mode – J. River Media Center 14 settato su uscita SPDIF OUT – driver WASAPI o ASIO, lavora in bit perfect.
Ne ho conferma grazie al led blu del mio DAC Super pro 707 che indica se il flusso dati è pari a 192 khz. Dati i 500 GB di FLAC, APE, WMA, WAV ero interessato a migliorare il DAC, soprattutto per quanto riguarda la gamma bassa. Ho letto una recensione su questa rivista del TNT-Convertus che mi convince per il suo suono analogico, costruzione essenziale, limite a 16 bit (pochi ma buoni!), zero oversampling, solo interfaccia SPDIF, jitter basso, TDA 1543, rapporto qualità/prezzo. Dubbi sorgono per il rapporto segnale/rumore e l’interfacciamento col pc. In ogni modo non so costruirmelo, quindi sto senza alcuna fretta cercando un suo equipollente sul mercato e ho trovato, per esempio, un Valab TDA1543 NOS USB Re-Clock DAC Independent Power. Essendo lo standard red book il formato tuttora in uso ha senso disporre di Dac 24 bit che riproducono male i 16 bit, o forse è meglio un buon DAC 16 bit che riproduce male i 24 bit? Il limite massimo di spesa è 500 euro. Nuovo o usato. Qualsiasi altro Suo consiglio è più che ben accetto, data la Sua esperienza, neutralità e rettitudine.
Grazie in anticipo per la cortese risposta.
Carlo - E-mail: carloobernardini (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
sulla miopia delle Case discografiche ho speso fiumi di...bit e non vorrei ripetermi. Ora, che esse siano incapaci di fare previsioni, interpretare i segnali del mercato e adeguarsi ci può anche stare, sono dei mastodonti con una mentalità giurassica. Ora, ad esempio, bloccano la disponibilità di alcuni video musicali su YouTube o l'embedding degli stessi sulle pagine web di altri siti, senza capire che è tutta pubblicità gratuita che si perde. Penso soltanto ai tanti video che settimanalmente proponiamo su questa Rubrica (o su altre pagine del sito, es. gli editoriali del mese) e che hanno fatto scoprire artisti, vecchi e nuovi, a tanti. Non tutte le scoperte si trasformano in vendite, è chiaro, ma, accidenti, neppure gli spot TV, costosissimi per loro, si trasformano in vendite.
Comunque, ripeto, si capisce e si giustifica tale atteggiamento con una mentalità da mastodonte giurassico, incapace di adattarsi ai cambiamenti...climatici.
Quello che non è giustificabile è che le (agili) riviste specializzate, che anzi dovrebbero ANTICIPARE il mercato siano da anni a traino di questi signori, pronte (o prone?) a sostenere qualunque trovata esse si inventino per rivitalizzare il mercato. Penso al SACD, tanto per fare un nome, e prima ancora al DVD. Vi siete mica dimenticati che per un certo periodo si voleva far passare il messaggio che i lettori DVD leggessero meglio i CD dei corrispondenti lettori dedicati? Era una bufala allora, lo è ancora oggi, con qualche lodevole eccezione (Oppo e pochi altri). Arriva la Musica liquida e che si fa? Si spranga il portone. Arriva la Classe D, che può portare Musica di alta qualità nelle case di tutti, con ingombri e costi prima impensabili, e che si fa? Si sale sulle barricate!
Con questo atteggiamento non si va lontano. Non va lontano il mercato che ci interessa (quello della Musica e della sua riproduzione fedele) ma neppure le riviste vanno avanti. Anzi, mi pare proprio che tiri un'aria tutt'altro che rassicurante per gli editori di queste. Interpretare i momenti di difficoltà provando a scendere dal piedistallo potrebbe essere un primo passo per capire come crescere.
Venendo a noi e alla tua scelta di un buon DAC per il tuo PC liquido non concordo sulle scelte che hai avanzato: certamente NO per il nostro Convertus o per qualunque dac a zero oversampling. Già che sei in ballo, balla fino in fondo e scegli qualcosa che possa darti TUTTA la risoluzione che le nuove registrazioni, talvolta, mettono a disposizione. Quindi ben venga un DAC di buona qualità, che possa gestire tutti i nuovi file ad alta risoluzione. Per estrarli dalla USB potresti usare la pennina di M2Tech che trasforma l'uscita USB in coassiale elettrica e a quel punto potresti attaccarci qualunque DAC esterno tradizionale che possa gestire segnali ad alta risoluzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Thorens TD 190 + Klipsch RF 52 e poi...
Salve direttore,
mi chiamo Patrick, ho scoperto da poco questo stupendo "mondo" che mi sta affasciando davvero tanto. Le scrivo con grande ammirazione per la sua cortesia e per la sua conoscenza del settore. Sto per ricevere un Thorens TD 190-2 ed ho acquistato delle Klipsch RF-52 che mi arriveranno a breve.
Attualmente sono in possesso di un vecchio giradischi Lenco L-133, e di un amplificatore integrato Major AS-5000 con ingresso phono. Sull'ampli in questione non sono riuscito a trovare uno straccio di notizia. Questo è il materiale col quale ho conosciuto il mondo dello stereo e col quale mi sono "infettato" :-)
Ho anche un sintoamplificatore Yamaha RX-V 465 che utilizzo in ambito HT, suonava con dei plasticotti da mensola che ho venduto (ho intenzione di completare l'impianto con il resto delle klipsch, rc52, rf42, sub non so se lo prenderò).
Volevo un consiglio su come muovermi per fare suonare il mio nuovo giradischi con le casse che ho acquistato. Di sicuro appena arrivano le casse le proverò con quell'amplificatore del quale non conosco niente e col Lenco, tuttavia credo meriti qualcosa di meglio. Piu che di generi musicali preferiti preferisco parlare di artisti preferiti, visto che tocco i poli opposti: black sabbath, metallica, queen, led zeppelin, RHCP, deep purle, santana,eagles, bob marley, muddy wathers, howlin wolf, stevie wonder, notorius BIG, 50 cent, jay-z, tupac, ecc ecc
Devo dire però che prediligo il suono d'impatto, quei suoni che fanno venire la pelle d'oca, cose che a me solo il rock ed il metal riescono a dare (assoli, tapping). Mi spiace cadere nella banale richiesta di un consiglio per gli acquisti, con lei sarebbe più giusto parlare di argomenti "audiophile", ma ancora non sono a quel livello...
Cosa mi converrebbe acquistare con budget max 250€:

Spero mi risponda e la ringrazio anticipatamente.
Un saluto dalla stupenda Sicilia!
Patrick - E-mail: pvasta (at) msn.com

LC
Caro Patrick,
purtroppo non so darti informazioni sul tuo amplificatore, potrebbe essere un prodotto orientale rimarchiato in Europa, di probabile era anni '70. Temo non sia alcunché di interessante. La soluzione per far suonare bene il tuo nuovo impianto con giradischi sarebbe un amplificatore integrato solo stereo, dotato di ingresso phono. Lo trovi con facilità, usato, tra le offerte per NAD, Rotel, Arcam, Cambridge etc. Qualora l'usato ti spaventasse un po' potresti semplicemente acquistare un pre fono economico, come il TCC TC750, e abbinarlo a un qualunque ingresso linea del tuo amplificatore A/V. La soluzione migliore dal punto di vista musicale sarebbe quella di vendere tutto, tenere solo il Thorens e i diffusori Klipsch e abbinarci un amplificatore integrato solo stereo dotato di ingresso phono (es. i Rotel consigliati nella prima lettera di questo volume di posta).
Tieni conto che il giradischi Lenco lo rivendi facilmente per una cifra intorno ai 100-150 € mentre l'amplificatore A/V dovrebbe viaggiare intorno ai 150 €, visto che nuovo si trova per circa 300 €. Qualora non fossi disposto a questo drastico cambio di prospettiva, coi 250 € che hai previsto, potresti acquistare un Denon PMA 510 AE o un Onkyo A9155, entrambi dotati di ingresso phono MM.
Quando il budget è limitato, l'idea di spendere per acquistare diffusori posteriori e centrale mi trova in assoluto disaccordo: anche per l'audio del cinema, meglio due diffusori BUONI che 5 mediocri. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 500/600 €
Gentile Direttore,
vorrei approfittare della sua competenza per dissipare alcuni dubbi su come migliorare il mio impianto così composto:

Recentemente il ROTEL ha sostituito un sintoamplificatore YAMAHA RXV 570 RDS, apportando dei significativi miglioramenti alla qualità del suono. Tuttavia, non mi ritengo ancora soddisfatto. Premetto che l'ambiente in cui suona l'impianto è di circa 30 mq (6.5 * 4.4, h 2,80) in appartamento e che il genere musicale che ascolto è costituito principalmente da rock - blues (rolling stone, the doors, radiohead), jazz e anche qualche cantautore italiano.
Difficilmente ho la possibilità di ascoltare la musica ad alto volume ma, come spesso accade, ad un volume diciamo contenuto. in questo caso il suono emesso dalle casse risulta privo di vivacità, di precisione e assolutamente piatto e le casse sembrano non respirare. So che le JBL sono diffusori abbastanza rigidi che richiedono un po' di energia e ho quindi imputato a loro la "colpa" di questa mia insoddisfazione.
Il mio budget è di circa 500/600 e guardandomi in giro la mia attenzione è caduta principalmente sulle B & W 685 oppure le INDIANA LINE della serie MUSA (o le 205 o le 505 da pavimento). Ascoltandole (abbinate al ROTEL), entrambe mi sono sembrate scelte molto valide per quella fascia di prezzo, potendo notare una maggiore pulizia del suono a basso volume da parte delle B & W, sebbene queste abbiano una sensibilità inferiore. Ora però non so se tali casse rappresentino un effettivo salto di qualità rispetto alla JBL oppure se il motivo è da ricercarsi anche nel lettore o piuttosto nella ricerca di altri tipi di diffusore.
Leggendo altre lettere, ho notato che viene sconsigliato l'abbinamento Rotel - B&W, che io ho però ho apprezzato, ritenete possa risultare troppo vivace?
Alessandro - E-mail: alepat1 (at) live.it

LC
Caro Alessandro,
sull'abbinamento Rotel - B&W molto si è detto e si è scritto, sia da parte mia che di numerosi lettori che hanno riportato la loro esperienza diretta. Ribadisco che tale abbinamento, a lungo andare, in ambienti riflettenti, possa risultare stancante per un eccesso di caratterizzazione della gamma medio-alta. Forse è ciò che vuoi tu, visto che del suono attuale lamenti la mancanza di vivacità. Aggiungo che possiedi anche una sorgente (lo Yamaha) che certo morbida e calda non è, anzi. A mio parere il trittico genererebbe un suono troppo caratterizzato da frequenze medio-alte in evidenza. Se questo è il suono che cerchi, va benissimo così.
Ti consiglierei, se ti è possibile, di ascoltarlo più a lungo, magari nel tuo ambiente, a confronto coi diffusori che utilizzi ora oppure anche con le Indiana Line che hai provato in alternativa.
Fai attenzione che, nella maggior parte dei casi, il colpevole di un suono spento a basso volume, che sembra rivitalizzarsi a volumi molto alti, diventando al contempo aggressivo, è l'acustica dell'ambiente d'ascolto, spesso molto riflettente (pochi arredi, poche superfici assorbenti). Inserendo dei diffusori brillanti in gamma medio-alta non faresti altro che peggiorare la situazione.
Comunque non puoi fare altro che provare!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo set-up analogico
Caro direttore,
tenendo conto del mio budget di spesa un rivenditore mi propone di acquistare un Project RPM 9.2 Evolution completo di braccio. Mi sembra un buon prodotto. Per la testina le proposte sono state:

Per il pre phono le proposte sono state: Sembra impossibile per qualsiasi rivenditore farmi ascoltare il giradischi con alcune combinazioni testina-pre phono (che dalle recensioni su TNT sembrano di ottima qualità) per cui mi affido alla tua esperienza. Tenendo presente che il giradischi sembra buono quale coppia testina-pre phono potrei aggiungerci? I miei gusti sono rock oriented e le cose che mi piacciono di più in assoluto nella riproduzione musicale sono il dettaglio e soprattutto il palcoscenico che deve essere, registrazione del vinile permettendo, più ampia possibile. L'amplificatore è un AM-AUDIO PA30 e i diffusori sono due B&W 805 Matrix su supporto.
Un'ultima cosa: per le ristampe in vinile come si fa a capire, ovviamente prima dell'acquisto, se il disco nero è stato inciso dai nastri originali (corretto) o piuttosto dal CD precedentemente uscito (e sarebbe quindi una truffa)?
Grazie anticipatamente dei consigli che vorrai darmi e mi raccomando non ti stancare di aiutarci ad orientarci nel mondo dell'hi-fi!
Un saluto.
P.S. Sarai presente al Roma Hi-End 2010?
Francesco - E-mail: francescodis (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
come testina sceglierei una delle due Benz e come pre fono il migliore dei Black Cube, cioè il modello SE. È normale che il rivenditore non ti faccia ascoltare le testine, diventerebbero immediatamente invendibili perché usate. Per il pre fono il discorso è diverso ma non è detto che un negozio abbia disponibili contemporaneamente tutti i modelli citati (o altri) per poter eseguire dei confronti sensati. Per l'analogico è sempre stato così, anche ai tempi nei quali esisteva solo questo tipo di sorgente HiFi.
Per quanto riguarda gli LP stampati da CD, temo non ci sia alcun modo per scoprirlo con esattezza, è chiaro che chi li realizza non ha alcun interesse a pubblicizzare la cosa! Non so se sia corretto parlare di truffa, in fondo molti vinili, dall'ottimo suono, provengono da nastri master digitali!!! Ne abbiamo parlato più volte: non è l'essere analogico o digitale a far suonare bene un disco ma la bravura dei tecnici che hanno curato la ripresa, il mix e la stampa. Mi sentirei certamente preso in giro nello scoprire che un LP è stato generato come copia da un CD ma tant'è, anche negli anni d'oro dell'analogico c'erano stampe ottenute da master che erano solo lontani parenti di quelli originali.
Infine no, non sarò al Roma HiEnd, per quel periodo ho impegni che mi obbligano a non spostarmi. Sarà per un'altra volta. Anche se confesso di aver sviluppato una sorta di repulsione nei confronti di questi eventi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD
Carissimo direttore,
non desiderando rubare troppo del tuo preziosissimo tempo (a proposito, come riesci a fare tutte le cose che fai?), cercherò di essere estremamente sintetico.
Casa di montagna, ambiente di ascolto moquettato e arredato con poltrone, divano ed altro mobilio, superficie m. 5 x 3, pareti in legno perlinato con quadri e mensole, porta finestra con tendoni su uno dei lati più brevi. Gusti musicali: barocco, jazz, world beat. Componenti dell'impianto già disponibili:

Suggerimento: dovendo far fronte all'acquisto di una sorgente digitale adeguata al set up indicato, quale mi consiglieresti? Volutamente non ti menziono un limite di budget, mi piacerebbe fossi tu ad indicare il miglior abbinamento possibile, avendo come ragionevole obiettivo quello di valorizzare al massimo le potenzialità del sistema senza, per altro, correre il rischio di cadere nell'inutile spreco di denaro.
Solo per rendere l'idea: dati i termini della questione, giudichi possa essere più che sufficiente l'acquisto di un lettore attorno ai 400 euro (tipo un Nad C 515 BEE, un Marantz CD 6003, un Pioneer PD-D6-J ed altro ancora) o ritieni che il potenziale dell'abbinata Klipsch - Virtue ONE giustifichi un esborso anche maggiore (es.: i 600 euro di un Audiolab 8000, i 700 di un Pioneer PD-D9 MK2, i 900 di un Cyrus CD 6 SE o di un Marantz SA 8003, i 1.200 di un ROKSAN KANDY K2 o altro)?
Una piccola postilla per aiutarti ad inquadrare meglio l'argomento: non sono un amante dei suoni caldi, troppo scuri od eufonici. Preferisco di gran lunga le sonorità aperte, il dettaglio e la trasparenza. Pur amando questo genere di impostazione timbrica, tra i lettori non ne ho inserito alcuno della Rotel: ciò perchè ritengo che l'abbinamento Klipsch + Virtue ONE + Rotel potrebbe dar vita ad una risultante acustica caratterizzata da tonalità forse un po' troppo ruvide e "graffianti". Cosa che, privilegiando normalmente l'equilibrio, francamente non desidererei. In ogni caso, i tuoi illuminanti pareri al riguardo sono ovviamente ben accetti.
Questo è tutto, spero di essere stato chiaro e non troppo logorroico.
Grazie in anticipo per l'eventuale risposta e davvero tanti complimenti per il tuo/vostro splendido lavoro!
Un saluto cordiale.
Marco - E-mail: alter.ego (at) fastwebnet.it

LC
Caro Marco,
mi permetto di darti un consiglio azzardato ma che, alla luce della tua scelta in tema di amplificazione, forse potrebbe rivelarsi vincente: il lettore CD
Virtue Audio Piano M1, che abbiamo recensito con esiti lusinghieri qualche mese fa. Il suo suono, abbinato al Virtue One, dovrebbe essere un match perfetto: definito e aperto il Virtue One, pieno e solido il Piano M1.
Qualora la scelta ti dovesse apparire troppo azzardata valuta seriamente il lettore Cyrus CD6 ma anche il Rega Apollo o anche il precedente Planet. Hai perfettamente ragione a evitare sorgenti troppo aperte e brillanti perché, nonostante l'ambiente sembri assorbente, il resto della catena - cavi compresi - certo indulgente non è! Quindi vedo di buon occhio la scelta di un lettore CD tendenzialmente neutro e corposo, per controbilanciare un po' le carattestiche del resto della catena, diffusori in primis.
Qualora volessi risparmiare un po', anche se il resto dell'impianto meriterebbe qualcosa in più, orienterei la scelta verso il NAD C515 BEE, macchina concreta, ben suonante e, soprattutto, tranquilla sui registri medio-alti, come da tradizione NAD.
Infine, per rispondere alla tua prima domanda, che ogni tanto ritorna su queste pagine: il segreto è dormire poco (ma bene) ed essere abbastanza veloci nel fare le cose, soprattutto quelle più o meno di routine. E, naturalmente, mettere tanta passione in ogni cosa. Detto così sembra facile, nella pratica ti confesso che ogni tanto la noia fa capolino, anche perché spesso ti tocca ripetere sempre gli stessi concetti un'infinità di volte.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quale lettore CD usato per 700 €
Caro Lucio,
mi permetto di darti del tu perchè, dopo tanti anni di lettura della tua bella rivista, è come se ti conoscessi personalmente! Complimenti, innanzitutto, a te ed alla tua redazione per il lavoro che svolgete con passione e puntualità.
Mi presento: sono un audiofilo siciliano contagiato dalla passione per la musica ed il suo corretto ascolto ormai da tanti anni (ne ho 34 ma considera che già a 6-7, mentre i miei coetanei preferivano ascoltare le musicassette di Cristina D'Avena, io facevo girare sul fido Thorens di papà vinili di Pink Floyd, Rolling Stones, Dave Brubeck.. ne pago, a tutt'oggi, le conseguenze!! :-) ) ed ultimamente i rapporti con il mio attuale impianto sono.. "parecchio tesi". Premetto che ascolto di tutto, passo con disinvoltura da Loreena McKennitt agli AC/DC.
L'impianto è composto da:

La "crisi" è dovuta al fatto che trovo l'ascolto dei CD poco appagante. In particolare, emerge spesso una certa asprezza in gamma alta e medio alta che mi fa pensare che la sorgente digitale sia di livello inferiore rispetto al resto della catena (e certamente lo è) e sia ormai da aggiornare con qualcosa di più moderno e bensuonante.
Il problema è.. con cosa? Il mio primo ostacolo è costituito dal fatto che ho parecchie difficoltà ad ascoltare le componenti direttamente inserite nel mio impianto e nel mio ambiente, sia perchè nella mia città ci sono pochissimi audiofili con cui confrontarsi e zero negozi del settore, sia perchè il mio budget, limitato per scelta a 700 euro al massimo (non mi va di spendere di più per un CDP.. preferisco conservare i soldi per giradischi, braccio e testina come si deve), mi costringe ad orientarmi alla cieca su quanto reperibile online nel mercato dell'usato.
Personalmente pensavo ad apparecchi come il Meridian 506.24 oppure 507.24, Musical Fidelity A3.2 CD, Rega Apollo, Linn Karik...oppure a qualche Rotel come l' RCD 1072. C'è anche chi mi consiglia di cercare quella che fu l'ultima versione del CD17 KIS, la Mk3, che suonerebbe sensibilmente meglio rispetto al mio, ma mi suggeriscono che anche una semplice MkI però in versione KIS darebbe ottimi risultati. Io, sinceramente, sono orientato verso qualcosa di diverso.
Tu cosa mi consigli?
Grazie e buon lavoro!
Salvatore - E-mail: smistretta (at) virgilio.it

LC
Caro Salvatore,
grazie per le belle parole sul nostro umile servizio. Trovo abbastanza strano che il tuo CD player suoni in maniera aspra in gamma medio-alta, non è così che ricordo il suono del CD 17. Comunque sia, l'idea di un passo avanti, considerato il resto del'impianto, la trovo abbastanza sensata. Prima di pensare all'acquisto di un lettore molto vecchio (es. il Karik, difficilmente riparabile in caso di guasto) ti consiglierei di non trascurare anche il mercato del nuovo che, per la cifra a tua disposizione, offre qualche lettore interessante, dall'impostazione sonora che dovrebbe soddisfarti. Ad esempio potresti valutare sia l'Arcam FMJ CD17 che l'Audiolab 8000CD.
Nell'usato vedrei bene i Meridian che hai citato ma ancora meglio il Rega Apollo, più recente, e magari un Naim CD5. Lascerei invece perdere il vecchio CD17, temo potrebbe non essere molto diverso dal tuo lettore attuale, almeno come impostazione generale.
Mi permetto di darti un altro consiglio, però, prima di abbandonare del tutto il tuo CD 17: prova a metterci sotto quattro piedini morbidi (anche dei battiporta come
questi andrebbero bene, giusto per provare) e un grosso volume pesante sul cabinet. Inoltre, prova a scambiare, qualora non l'avessi già fatto, i due cavi di segnale: metti il VdH 102 sul CD e vedi se qualcosa migliora. Sono operazioni a costo zero, vale la pena tentarle, in ogni caso si impara qualcosa. Un'altra operazione che comunque potrebbe aiutare anche il resto della catena è l'utilizzo del Densen DeMagic, di tanto in tanto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto HT che suona male con la musica
Gentile Prof.,
Le scrivo per porle qualche quesito rispetto al mio impianto audio. Attualmente l'impianto è formato da

Il cinema si sente abbastanza bene. Le note dolenti iniziano, appunto, con l'audio. Purtroppo ci capisco veramente poco di audio, ma le sensazioni che ho, anche con CD ritenuti delle buone "incisioni" come Love Over Gold, sono di scena sonora quasi nulla e basso coinvolgimento... l'impressione è di forte dissimetria del suono.
Allego la piantina di casa mia, il punto di ascolto è sul divano, al centro fra le casse. Il mobile del salotto è composto da parte bassa più parte alta, il divano è a "L" e la cucina è la classica componibile, più un tavolo al centro della zona pranzo. Sono presenti tre finestre con tende abbastanza leggere, un tappeto sul parquet, un tavolino basso e pochi quadri con vetro alle pareti. Le dimensioni dell'area living + cucina sono di 5.60m x 9mt. circa. Il corridoio è lungo circa 6 metri e termina in una camera da letto.
Da ignorante direi che i primi problemi sono l'acustica ambientale e l'amplificatore HT da pochi euro. Non ho intenzione di mettere tappeti spessi, tendoni in velluto né tantomeno pannelli fonoassorbenti alle pareti. Potrei pensare di mettere qualche Tube traps negli angoli e dei pannelli nascosti dietro al divano (ma servirebbero?). La posizione che ho indicato sulla piantina dei diffusori ha poche possibilità di manovra, sono a circa 60cm. dalla parete laterale SX e 60cm. dal fondo sala.
Pensavo quindi di iniziare con la sostituzione dell'ampli con un 2 canali e a fare il passaggio dal CD/DVD ad un DAC per la musica liquida. Però temo che ogni sforzo possa essere reso vano dall'acustica ambientale non simmetrica.
Mi sono imbattuto, quasi per caso (mi piaceva l'estetica :-o!) in una possibile soluzione, l'HarmanKardon HK990. Questo ampli dispone infatti di DAC interno, che mi risparmierebbe la spesa di un DAC dedicato e dei relativi cavetti RCA, e soprattutto di un sistema di calibrazione del suono. La speranza è che suddetto sistema possa almeno limitare i problemi di acustica ambientale. L'harman kardon si trova in UK intorno ai 900 euro, una cifra certamente importante ma visto il risparmio che potrei avere sul DAC potrei farmi un bel regalo di Natale.
La strada che sto ipotizzando è valida o dovrei procedere in modo diverso? Crede che il sistema di autocalibrazione possa fare il suo dovere? Alternative? Forse meglio partire con un DAC economico + integrato in classe T?
Ascolto un po' di tutto a livello musicale, tranne la classica e il jazz... ma non si sa mai!
Grazie per il tempo dedicatomi,
Buona giornata,
Luca - E-mail: ellerix (at) libero.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Luca,
la tua sala, asimmetrie a parte, non sembra neppure così malvagia. Non capisco esattamente cosa tu intenda per asimmetria del suono, forse lo senti provenire più da una parte che dall'altra? Se così fosse, almeno per l'ascolto in stereo, potresti provare a spostare un po' i diffusori in maniera tale che siano perfettamente simmetrici rispetto al punto d'ascolto. La presenza della parete sinistra è inevitabile, ma è meno dannosa di quanto tu possa pensare.
Restano, imputati, la sorgente e l'amplificatore HT, probabilmente troppo elementari anche per un ascolto HT. Con la Musica, poi, tutti i nodi vengono al pettine.
Proponi un amplificatore che esegua allo stesso tempo la conversione D/A e una sorta di equalizzazione ambientale tramite microfono. Potrebbe essere una soluzione ma francamente preferirei affrontare il problema in maniera più semplice ed economica, almeno come primo passo. Potresti, ad esempio, acquistare un piccolo amplificatore in Classe D, dal prezzo molto contenuto (es. Scythe SDA-1100) e verificare se e come qualcosa cambia all'interno del sistema. Farei questo esperimento PRIMA di sostituire la sorgente.
Quest'ultima, eventualmente, potrebbe essere migliorata collegandola a un DAC anch'esso di basso costo (ne abbiamo recensito qualcuno). Non capisco cosa intenda per musica liquida visto che non mi sembra previsto un PC come sorgente per l'impianto. Un DVD con un DAC esterno è un sistema che si basa ancora sui dischi ottici, non vedo cosa possa esserci di liquido in tutto ciò! :-)
Precisato questo, credo che con il nuovo piccolo amplificatore e magari anche un DAC il suono dell'impianto migliorerà non poco, specie se avrai l'accortezza di spostare i diffusori per l'ascolto solo stereofonico. Investire ora 1000 € in un amplificatore che non necessariamente potrà risolvere i tuoi problemi mi pare, francamente, prematuro e azzardato.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Alla ricerca di un suono più aperto
Buongiorno Direttore, dopo qualche anno torno a chiederti un parere in merito al cambiamento che vorrei apportare al mio impianto, attualmente composto da:

L'ambiente d'ascolto è un rettangolo di 6 x 4 e l'impianto è disposto lungo il lato lungo della stanza, i diffusori a circa due metri tra di loro e distanziati 30 cm dalla parete di fondo. Ma veniamo al suono, esso tende al caldo, morbido, suono che preferivo qualche anno fa, ma attualmente vorrei un suono un po' più aperto in gamma medio-alta. Probabilmente avrò abbinato dei componenti già dal suono caldo, quali l'ampli NAD e casse Aliante per cui chiedevo consiglio circa la direzione da intraprendere per un cambiamento che mi dia un suono più aperto.
Secondo te è meglio cominciare ad ascoltare dei diffusori con timbrica diversa, più tendente al chiaro ovvero degli amplificatori con un suono più aperto? Partire dall'ampli o dalle casse?
Budget sui mille euro (nuovo o usato) considerando anche la vendita del componente da sostituire. Ti ringrazio anticipatamente per il consiglio che eventualmente vorrai darmi.
Cordialmente,
Giuseppe - E-mail: zipinuzzu (at) yahoo.it

LC
Caro Giuseppe,
in effetti le elettroniche NAD conferiscono al tuo impianto un equilibrio timbrico tendente al caldo e certamente le Aliante non possono essere considerate particolarmente aperte e squillanti sul medio-alto. Considerando però che un cambio di elettroniche porterebbe a uno squilibrio complessivo (tre elettroniche NAD) preferirei tenere il monomarca sul trittico dei componenti principali e penserei, invece, a un cambio di diffusori.
Dei diffusori certamente più aperti li trovi nei cataloghi B&W o Focal, ma non vorrei che il cambio drastico fosse difficile da accettare. Proverei a valutare alternative meno caratterizzate, ad esempio Monitor Audio, Mordaunt Short e Mission. Guardati un po' intorno e valuta, il più possibile, di persona, magari con il tuo ampli sottobraccio. Solo tu, in realtà, sai che tipo di apertura stai cercando, se è solo un maggior effetto presenza in gamma media, una gamma alta più estesa e rifinita o una superiore urgenza ritmica. Solo con questo tipo di analisi si può capire quale tipo di diffusore possa soddisfarti di più. Magari, non so, potrebbe essere che la cura giusta, anche se drastica, sia una coppia di Klipsch :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Egr. direttore,
con i suoi preziosi consigli, nel 2007 ho "messo su" il mio primo impiantino entry level (lettore nad 521, ampli nad 325 Bee, diffusori indiana 4.02, cavi monstercable) scoprendo un mondo a me sconosciuto nonostante mi reputassi un "ascoltatore" di musica fin dai primi anni '70: ovvero, la stereofonia e il buon ascolto.
Certo, parliamo di un impianto a "basso costo", ma devo dirLe che ad oggi ne sono ampiamente soddisfatto e non posso che ringraziarla. Anche dopo aver "utilizzato" i Suoi consigli, ho continuato a leggere la Sua interessante rubrica e mi sono fatto l'idea che senza spendere montagne di soldi è possibile ascoltare ed apprezzare la buona musica. In proposito le racconto questa: da qualche mese il mio nad 521 ha iniziato a fare "bizze" e sono stato costretto a portarlo in riparazione più volte. Stufo di questo andirivieni e del fatto di non poter ascoltare musica, ho deciso di acquistare un "lettorino" provvisorio.
Dopo qualche giro in rete la scelta è caduta sul lettore Yamaha 497 (212 €). Mi rendo conto che la mia "catena" è ai livelli più bassi e che di tanto non si possa peggiorare ma...sorpresa delle sorprese, il "lettorino" Yamaha (anch'esso ha meritato un po' di rodaggio) si è rivelato sicuramente all'altezza del NAD 521 e in alcune situazioni anche migliore: ad esempio, ho riscontrato una maggiore "ariosità" del suono con un sorprendente equilibrio tra medi-alti e bassi (mi perdonerà se sto dicendo delle scemenze ma questo è l'"effetto" che io ho percepito).
Morale: si può "upgradare" e migliorare (nel mio caso per pura combinazione) anche rimanendo nell'ambito di spese "entry level" o rimanendoci molto vicini. Basta non farsi prendere dalla "fregola" di spendere a tutti i costi nella convinzione che più si spende e più si migliora (almeno fino a certi livelli "medi"). Certo, se si hanno parecchie migliaia di € a disposizione...si va indubbiamente su altri livelli ma...beati quelli che se lo possono permettere!
E visto che Lei Direttore molto spesso "predica" in questa direzione, non posso che riaffermare la stima e l'apprezzamento per il lavoro che sta facendo a favore della diffusione del buon ascolto della musica.
Sauro - E-mail: saurobened (at) interfree.it

LC
Caro Sauro,
ti ringrazio per la stima e per aver voluto condividere con noi questa tua positiva esperienza di quello che sembrerebbe un downgrade. Vista la differenza di prezzo e di età tra i due lettori CD la mia convinzione è che di fatto tu abbia eseguito quello che chiamo un sidegrade, cioè uno spostamento laterale nella stessa fascia qualitativa. È chiaro che le differenze tra lettori CD esistono, anche se ripeto sempre che sono piccole, ma spesso si tratta di differenti impostazioni. Infatti, mentre le elettroniche Yamaha (sia i CD player che le amplificazioni) hanno un carattere tendenzialmente aperto e brillante quelle NAD prediligono tonalità più calde e rilassate. La maggiore ariosità che hai percepito, infatti, conferma questa osservazione generale.
Un metodo quasi infallibile per riconoscere un upgrade da un sidegrade è quello di concentrarsi sulla quantità di informazioni estratte dal supporto: il lettore che ci racconta più cose è quello più fedele, quello che nasconde dei particolari non interpreta, semplicemente se li perde per strada.
Concordo assolutamente sulla tua valutazione finale e, non a caso, consiglio sempre di effettuare degli upgrade solo quando si è sicuri di poter fare un salto significativo: sostituire un lettore CD da 500 € con uno di 1000 € potrebbe portare a una cocente delusione: le differenze, specie se l'impianto non è abbastanza rivelatore, potrebbero essere quasi impercettibili.

Questa settimana rischio poco e vado praticamente sul sicuro. Si tratta di un disco che uso spesso nelle prove d'ascolto che, pur non essendo audiophile né inciso particolarmente bene, offre diversi spunti interessanti ma che soprattutto, è dannatamente piacevole da ascoltare. Si tratta di Still life (talking) di Pat Metheny (1987) dal quale propongo il brano forse più evocativo e conosciuto: Last train home qui arricchito da un bel video (quello originale è improponibile). Nonostante siano stati aggiunti dei rumori non presenti nel brano originale e ci sia un errore di battitura nell'incipit, mi pare sia una delle migliori versioni disponibili su Youtube. L'ideale sarebbe chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare in questo malinconico viaggio nella fantasia, come un treno solitario che ci riporta a casa nella notte. Buon ascolto!

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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