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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Tanta roba...ma non basta?
  2. Upgrade generale
  3. Posizionamento ottimale
  4. Ne vale la pena?
  5. Sistemazione non ottimale
  6. Sulla musica liquida
  7. Sonus Faber Concertino e delusione da HT
  8. Ambiente & musica liquida
  9. Linguaggio oscuro delle recensioni
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Tanta roba...ma non basta?
Per prima cosa desidero ringraziarvi per i vostri preziosissimi consigli, pur essendo un amante della musica le mie cognizioni tecniche sull'hi fi sono piuttosto scarse, per non dire nulle, ma grazie alle vostre informazioni e direttive sono riuscito a migliorare non di poco la resa del mio impianto, seguendo alla lettera le vostre istruzioni sono riuscito a fare dei supporti per le casse, un mobile per le elettroniche e la sostituzione dei cavi di potenza.
Il risultato ha superato le mie migliori aspettative, la differenza che avvertivo man mano che effettuavo le varie modifiche era veramente notevole, la cosa era veramente sorprendente considerata la qualità non eccelsa del mio impianto, perché, e qui viene il punto dolente, l'impianto il questione è un multicanale, sì lo so forse non sono l'unico che è caduto nella trappola del dolby surround, ma la cosa per me è abbastanza singolare considerato che preferisco di gran lunga ascoltare musica che vedere film.
E quindi con questo impianto che sarebbe più idoneo per la visione di film, lo uso prevalentemente per ascoltare musica.
L'impianto in questione è formato da:

Ho preferito usare 4 diffusori invece di 6 perché penso che per ascoltare musica sia meglio. L'impianto si trova in una stanza di 5,40 x 4 metri in mezzo alla parete più lunga, le casse anteriori sono distanti fra di loro 2 metri e 90 e distano dalla parete 80 centimetri circa, le casse posteriori sono ovviamente messe lungo la parete opposta staccate anche loro 80 centimetri circa dalla parete. il punto da ascolto è situato come avete consigliato voi fra le due casse anteriori con la stessa distanza che intercorre fra di loro.
Ora vorrei, se posso, chiedere il vostro aiuto, siccome ho da poco preso un amplificatore stereo, un ROTEL RA-1520 (che fra l'altro ci terre a sapere se incontra la vostra approvazione). Vorrei sapere se è possibile trovare un sistema veloce da poter alternare le due casse anteriori da un amplificatore all'altro senza però perdere la qualità del suono, ho sentito parlare di un certo RUSSOUND AB-2.2, oppure in alternativa, vorrei sapere se collegando di continuo i cavi da un amplificatore all'altro, posso alla lunga creare qualche danno.
Ora avrei una altra richiesta, ho in programma in seguito di prendere 2 casse da abbinare con l'impianto stereo e avrei optato per le Focal Chorus 816V o delle casse analoghe, e ci terrei a sapere se siete d'accordo.
Vorrei sapere inoltre (scusatemi se abuso della vostra pazienza) se è possibile collegare il subwoofer con il Rotel chiaramente senza che questo comporti una perdita di qualità audio.
Infine un'ultima richiesta, vorrei sapere, se non esiste un modo per alternare le casse da un amplificatore all'altro se possono convivere i due impianti, lo stereo con le sue 2 casse e il multicanale con altre 4 casse, nella stessa stanza con lo stesso punto d'ascolto.
Vi ringrazio infinitamente,
Luciano - E-mail: deiddaluciano (at) tiscali.it

LC
Caro Luciano,
sarò drastico: la risposta è NO a tutte le tue domande :-)
Più seriamente, credo che faresti un'ottima cosa a disfarti di tutta quella montagna di roba inutile, anziché pensare di aggiungere ancora altre scatole. Vendi le quattro casse, il subwoofer e l'amplificatore Yamaha. Tieni il Rotel e col ricavato dalla vendita acquista due sole casse, di qualità nettamente superiore: non avrai più bisogno di subwoofer, di switchare da un impianto all'altro, di riempire la stanza di diffusori e di cavi. Con due casse di qualità superiore ne trarranno vantaggio anche le visioni dei film. Perché complicarsi l'esistenza se la si può SEMPLIFICARE? Perché un sacco di materiale di qualità media quando puoi avere pochi componenti di qualità nettamente superiore? Prendi coraggio e rinuncia al surround, in poco tempo non rimpiangerai di aver compiuto questo piccolo passo, piccolo per te, ma enorme nella direzione dell'audio di qualità (questa è da leggere con la voce di Tito Stagno :-)). Tanti altri l'hanno fatto (basta vedere un po' di lettere qui sulla Rubrica della Posta) e non si sono pentiti, anzi!
Comunque sia, la soluzione migliore per alternare due amplificatori è staccare i cavi di volta in volta. Alla lunga ti stancherai di questo attacca/stacca e tornerai a una vita più semplice, fatta di poche cose, ma degne di essere ascoltate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade generale
Spettabile Direttore,
sono un felice possessore di impianto stereo dal '97, che mi ha reso parecchio contento in tutti questi anni: grazie a Voi, ho imparato molto su come far suonare meglio quello che ho, siete divenuti uno strumento importante in quanto, ad ogni miglioria fatta (allineamento testina, manutenzione, tappetino TNT Janus, tavolino TNT Flexy, base TNT Sandblaster) o acquistata (Nagaoka roller, KAB ev1,..) grazie agli stimoli trovati sul sito, ho apprezzato ancor di più la mia collezione di lp e cd (rigorosamente tutti originali), che è quello che appunto voglio dal mio impianto.
Mi avete fatto scoprire anche il piacere di "buttarsi" a fare da sè le cose e le riparazioni – io ho uno "sterile" diploma di ragioneria, non so nulla di elettronica o altro - basti sapere che dopo aver costruito il flexy mi sono improvvisato falegname ed ho costruito da autodidatta – investendo piacevolmente il tempo libero - un'imponente vetrinetta / cassettiera per dischi e cd, di buon fattore WAF che certo non avrei mai immaginato di saper fare... e la passione continua (librerie, ecc).
Dicevo all'inizio che l'impianto che ho risale al '97, e come una macchina anche questo ha bisogno di un tagliando e seria manutenzione; necessitando di aiuto da parte di amici competenti in elettronica, sono a richiederLe se possibile una valutazione sui generis nei passi che voglio compiere prima di intraprendere la strada, ovvero:

  1. Amplificatore NAD 314: aveva un problema di "perdita di segnale in uscita" su un canale, ogni tanto si abbassava o spariva del tutto, grazie ad una dritta su internet ho risolto pulendo i contatti del relè degli altoparlanti ed ora sembra tutto ok: avendo comunque intenzione di cambiare il cavo d'alimentazione con il cavo autocostruito TNT-TTS. Visto che il connettore CD "non connette bene" (non è colpa del cavo di segnale; collegandolo ad altro ingresso sorgente il problema sparisce), pensavo di cambiare i connettori (sorgente cd e lp, nonché i diffusori) con nuovi connettori: ci sono delle accortezze da prendere, anzi il gioco vale la candela o il seppur minimo guadagno di segnale non vale il lavoro da fare?
  2. Giradischi Technics SL3310 / testina Grado Gold; anche qui, ho intenzione di cambiare il cavo d'alimentazione con il TNT –TTS: per il cavo di segnale, se ho capito bene dalle vostre sinossi converrebbe un cavo di segnale semibilanciato, e opterei per il TNT-SHIELD: considerando che lo salderò direttamente alla sorgente, Le richiedo se reputa migliore un altro cavo autocostruito (es: TNT Shoestring? o gli X-Cables?)
  3. diffusori celestion 35I: autocostruirò i cavi TNT-FFRC.
  4. lettore cd: per dimostrarle quanto ero (sono) ignorante sul mondo Hi-Fi, faccio outing e le dico che dal 97 ad ora ho usato un lettore cd-player della Technics, sì proprio quelli piccoli e portatili (ce l'ho da 20anni, mi meraviglia ancora che suoni – o meglio, che legga i cd!), avendo preso come dogma il fatto che "tanto il segnale digitale è 0 e 1, un lettore vale l'altro" avevo riciclato quello che aveva... al momento, con un kg. di cenere sulla testa, gli ho solo fatto un supporto (tipo Flexy con punte e sottopunte) e un tappetino mouse appoggiato sopra. Voglio cambiare la sorgente; ora il problema è che nella mia zona non si trovano rivenditori di Hi-Fi, pertanto la scelta la dovrò fare "sulla carta" e fare l'acquisto tramite internet. Sarei orientato su un Nad 565Bee, mi potrebbe dare una "rosa" di candidati per un budget intorno a 800-1000 € ca, in base all'impianto che ho descritto sopra e che sia il più versatile possibile (visto che i miei gusti spaziano dal rock e heavy metal al progressive alla musica classica ecc... non ho pregiudizi alcuno sui generi musicali, l'importante è che la musica che ascolto mi faccia vibrare).
La ringrazio per il tempo che ha dedicato alla mia missiva, se sono stato prolisso o non ho rispettato le Vs. regole della posta le chiedo scusa perché non era assolutamente voluto. Concludo ringraziando Lei e tutta la redazione per quello che ho imparato - e imparerò - dal Vs. sito, ma soprattutto per avermi fatto apprezzare ancor di più la Musica, che è la più grande passione che ho.
Con rispetto, saluti e buona giornata,
Federico - E-mail: fedestroy (at) libero.it

LC
Caro Federico,
sono contento che la lettura di questo sito abbia fatto nascere in te la voglia di sperimentare e persino di fare della piccola autocostruzione. Lo ripeto sempre che molti dei nostri progetti sono REALMENTE alla portata di chiunque, anche di chi è poco avezzo ai lavori manuali.
Relativamente alle domande che poni, provo a rispondere in ordine:

  1. Se il problema dei falsi contatti si verifica su alcuni ingressi e su altri no, direi che sarebbe il caso di controllare le prese sul retro dell'amplificatore: realisticamente, con l'uso, qualche saldatura ha ceduto ed è da rifare. Apri e dai un'occhiata all'interno. Non vale la pena sostituire i connettori, sono praticamente certo che sia sufficiente saldare nuovamente (bene) gli originali.
  2. Il cavo di segnale per il giradischi è bene che sia ben schermato, quindi direi di orientarti assolutamente sul TNT Shield, scegliendo come cavo base qualcosa che abbia una buona schermatura. I cavi non schermati, sul phono, danno mille problemi di rumore e interferenze.
  3. Benissimo l'idea di usare cavi di migliore qualità sui tuoi Celestion. Magari anche un rewiring interno sarebbe una buona idea.
  4. Condivido la scelta del lettore CD NAD che intendi acquistare. Fossi in te non ci investirei però una cifra così alta, anche qualche modello più entry-level andrà benissimo. Qualora volessi invece rendere più aperto e brillante il suono prova a considerare qualche modello nel catalogo Rotel o Cambridge Audio.
Spero di esserti stato utile, buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Posizionamento ottimale
Egregio direttore,
tra non molto potrò disporre di una taverna come da allegato; lo spazio utilizzabile sarà di circa 42 mc, al netto di bagno, vano scale aperto fino al piano superiore e vano con la doppia porta di accesso al garage. Possiedo un paio di B&W 704, pilotate da un pre nad c 160 e un finale nad c 270.
Il soffitto è alto m.2,96, per metà circa della sua superficie verrà ribassato di 30 cm con controsoffitto in legno. La pianta è alquanto irregolare ma non è detto che questo sia un male. Visto che al momento non ho vincoli, dove potrei sistemare al meglio i diffusori?
A che distanza dalle pareti? La stanza è ben isolata (climaticamente). L'ambiente non verrà arredato con molti mobili: un divano, una libreria, dovrè verrà inserito lo stereo e poco altro. Se fossero necessari sistemi per l'assorbimento di onde stazionarie, gradirei pannelli da applicare appendere o posizionare vicino alle pareti senza dissanguarmi.
Grazie anticipatamente per ogni consiglio, cordialità
Guido - E-mail: guido.ferrarese (at) poste.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Guido,
la stanza, con la sua asimmetria, mi pare abbastanza adatta per l'ascolto della Musica. Sfrutterei la parete nord perché quella più libera da vincoli e perché ti consente un posizionamento simmetrico dei due diffusori rispetto al punto d'ascolto, che potrà essere posizionato al vertice di un ipotetico triangolo che ha per base la distanza tra i diffusori stessi.
Potresti, è vero, utilizzare anche la parete obliqua (a est) ma il divano finirebbe vicino alla porta del bagno e alle scale, forse non è una soluzione logisticamente accettabile. La parete sud mi pare troppo corta e ha il problema della porta che sarebbe troppo vicina a un diffusore. Quindi, in linea di massima, indicherei la parete nord, ma sentiti libero di fare esperimenti nelle altre due.
A dire il vero, mi preoccupa di più l'assenza di mobili, un divano e una libreria non sono sufficienti a rendere un po' assorbente il locale. Tra l'altro, ti consiglio di posizionare la libreria altrove e non lungo la parete dove ci sarà l'impianto. Questo deve stare in uno spazio il più libero possibile: nessun arredo tra i due diffusori e tra la parete dei diffusori e il punto d'ascolto.
Prevedi un bel tappeto grande a pelo alto e magari dei quadri in tela senza vetro e degli arazzi alle pareti. I pannelli fonoassorbenti/diffondenti potrebbero non essere necessari e, comunque, sarebbero da valutare solo a posteriori per un fine tuning del suono dell'impianto.
Se posizionerai i diffusori lungo la parete nord una bella tenda tra di essi, per coprire la finestra, potrebbe avere un ruolo acustico importante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ne vale la pena?
Caro Direttore,
in virtù dei numerosi ed illuminanti suggerimenti carpiti attraverso la lettura settimanale di TNT–Audio, da diverso tempo sono in grado di godermi la musica che più mi piace (classica, blues e jazz in particolare) grazie ad un impianto entry level così assemblato:

Ma siccome, come tutti sanno, l'appetito vien mangiando – e per giunta l'upgradite è un demone in agguato sempre pronto a mietere nuove vittime tra le schiere dei neofiti – oggi mi ritrovo preso dal desiderio di dare un'impronta più "professionale" al mio sistema. L'idea è quella di sostituire almeno due dei suoi componenti che giudico non all'altezza delle potenzialità soniche del Virtue ONE: sto parlando ovviamente della sorgente e delle casse.
Tu che ne pensi? Ha senso cercare un upgrade consistente dell'impianto partendo da quello che attualmente ne rappresenta il cuore...pulsante? Non ne faccio una questione di denaro ma solo di opportunità tecnico-filosofica. Nel caso condividessi le mie intenzioni, quale potrebbe essere il budget da considerare (1500/2000 euro sarebbero disponibili fin d'ora) per ottenere un deciso salto di qualità nell'ascolto? E, soprattutto, quali potrebbero essere i partner più opportuni per realizzarlo? Ovviamente lascio a te l'onere dell'ardua sentenza...
Dal canto mio posso solo aggiungere due cose. La prima, che il tutto andrebbe posizionato all'interno di un ambiente 6 m. x 3,5 x 3, ben arredato e "tappetato", senza apparenti problemi di risonanza acustica. La seconda, che mi piacciono le sonorità caratterizzate dalla presenza e dal dettaglio degli strumenti e delle voci: intendo quel genere di definizione che i suoni ti dà quasi la sensazione fisica di poterli "vedere" oltre che sentire. Quasi fossero degli ologrammi sospesi nel nulla.
Spero di essere riuscito a spiegarmi. In ogni caso, perdona le approssimazioni di questo intervento: lo scotto del noviziato qualcuno lo dovrà pur pagare, o no?!
Un ringraziamento sentito per tutto quel che fai e per l'entusiasmo che riesci a comunicare con la tua passione (senza la quale sicuramente oggi non sarei qui a raccontarti delle mie pene...).
A presto.
Enzo - E-mail: menatwork (at) mawmilano.it

LC
Caro Enzo,
la voglia di upgrade è naturale, per un appassionato, sarebbe strano se non ci fosse però, a mio parere, deve sempre partire da qualche esigenza precisa. Non un semplice "voglio migliorare" fine a sè stesso quanto qualcosa che non ci piace più nel suono del nostro impianto e che ormai ci rende l'ascolto non più godibile come prima.
Sono sostanzialmente d'accordo nell'individuare sorgente e diffusori come i candidati per un prossimo upgrade. Io partirei dalla sorgente, magari abbinando all'ampli Virtue proprio il lettore CD "di casa", ovvero quel
Piano M1 che abbiamo così positivamente recensito poco tempo fa. Non costa molto e sarebbe un passo avanti, forse non drammatico, ma sensibile.
Per quanto riguarda i diffusori, la questione è più complicata. I tuoi Heco sono dei tower piuttosto generosi, dovrai quindi cercare qualcosa che non ti faccia rimpiangere tanta sostanza. Poi ti dichiari amante dei suoni molto presenti, quindi con una gamma medio-alta abbastanza brillante e decisa, abbinata a una buona immagine tridimensionale (che però dipende molto dal posizionamento e dall'acustica della stanza). Di conseguenza, come candidati possibili io ci vedrei delle Focal (ad esempio 816V o 826V) oppure Dynaudio Excite X32. Se guardassi all'usato potresti includere delle Thiel, tipo le CS 1.6 o, meglio ancora, le 2.4. Non disdegnerei qualche grossa Thiel precedente (3.6, ad esempio). A questo punto sarebbe il Virtue un pochino messo alle corde ma...l'hai detto tu che l'appetito vien mangiando... :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sistemazione non ottimale
Gentile Direttore,
sciolgo l'imbarazzo e decido di rivolgermi a Lei perché ho realmente apprezzato, seguendola da un po' di tempo su questo bellissimo sito, lo spirito veramente costruttivo con cui risponde ai suoi lettori, anche e soprattutto quelli "alle prime armi", con budget limitati e situazioni ambientali un po' problematiche. Guardacaso, proprio questa è la mia situazione...
Mi chiamo Marco e ho da poco superato i 30 anni. Sono cresciuto in una casa in cui è sempre stato dato molto spazio alla musica e ringrazio mio padre per averci regalato, ormai 20 anni fa, uno stupendo impianto hi-fi in parte ancora ben funzionante. Dopo essermi sposato e aver cambiato casa, 3 anni fa, ho provato ad adattare quell'impianto alle dimensioni, risicate, della mia stanza, accontentandomi nonostante alcuni difetti notevoli.
Di recente mio fratello maggiore mi ha fatto letteralmente innamorare del vinile e così, preso da un nuovo slancio per l'ascolto di qualità, sto valutando di rivedere nel complesso l'intero impianto, soprattutto per quanto concerne i diffusori (posizione e tipologia). Vengo al dunque. Il mio impianto è attualmente composto da un cd player Nad521 al quale a breve aggiungerò un giradischi Pro-ject Debut III, da un vecchio amplificatore Onkyo A-8000 e da due altrettanto vecchi diffusori Boston Serie A60 che ho dovuto necessariamente collocare...sul pavimento...(lo so, dopo questa affermazione vorrà senz'altro cestinare questa lettera...).
La stanza, un soggiorno con angolo cottura, misura complessivamente 19mq circa con il soffitto alto 2,43mt. Come potrà notare dal disegno allegato, la distanza ascoltatore-diffusori è di circa 3 metri. Purtroppo, per come è arredato l'ambiente, i diffusori possono essere collocati soltanto accanto al mobile Tv. Peraltro, una cassa (quella di destra) risulta letteralmente incastrata su entrambi i lati (da una parte lo stesso mobile tv, alto circa 40cm e dall'altra un tavolo particolare dotato di frontale chiuso da uno specchio e alto complessivamente quasi 1mt).
Credo che il grosso deficit dell'impianto siano i diffusori che non mi permettono un ascolto ottimale soprattutto per quanto concerne le basse frequenze. Mi chiedevo se se la sente di darmi un suggerimento sulla migliore soluzione da adottare, considerando un budget per i diffusori di circa 600-800 euro e che ascolto un po' di tutto, con preferenze direi verso la musica rock, folk e jazz. Mi stavo orientando su un paio di casse da pavimento ma poi ho letto che le stesse sono sconsigliabili in ambienti piccoli. Mi chiedevo, in particolare, se applicazioni create prevalentemente per gli impianti Home Theatre siano utilizzabili con soddisfazione in soluzioni stereo dedicate alla musica. Lungi da me l'idea di realizzare un sistema home theatre. Semplicemente, la questione è sorta allorquando ho fatto vedere a mia moglie alcuni diffusori da pavimento (i classici monoliti). Del resto, va da sé che se noi maschietti scegliamo anche con l'orecchio le nostre donne molto spesso valutano SOLO con gli occhi...
In particolare, mi riferisco, ai diffusori B&W VM6 o ai Monitor Audio Serie Apex modello A10, soluzioni senz'altro molto discrete, come peraltro ce ne saranno altre, e che potrei appoggiare ai due estremi del mobile sottostante il televisore. Pensavo anche a due minidiffusori su stand ma sono un po' disorientato. Inoltre, non vorrei che il problema della cassa destra "schiacciata" tra due mobili mortifichi alla radice qualsiasi velleità audiofila.
La ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente.
Marco - E-mail: pepino_77 (at) yahoo.it

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
la disposizione attuale è, in effetti, molto sacrificata. Non capisco come mai i tuoi diffusori Boston, peraltro posizionati a pavimento, non siano in grado di riprodurre bene i bassi. Mi aspetterei il problema opposto! Intanto gli A60 non erano malvagi, tutt'altro, e il posizionamento a pavimento non dovrebbe fare altro che rinforzarne i bassi. Sei sicuro che le sospensioni dei woofers non siano semplicemente sbriciolate?
In ogni caso, poiché sollevarli è impossibile, viste le restrizioni logistiche, propenderei per delle snelle torri da pavimento, le uniche in grado di inserirsi adeguatamente in quello spazio. Potresti persino metterle in posizione più avanzata quando intendi fare degli ascolti più impegnati e poi risistemarle in posizione di riposo. Con 600-800 €, il budget che hai stanziato, c'è solo l'imbarazzo della scelta: Indiana Line Musa 505, un bel mobile in palissandro largo appena 150 mm, Chario Silhouette 100 Tower, larghe 165 mm, realizzate in legno naturale chiaro, Aliante CNM Tower (170 mm di larghezza, mobile legno e nero, molto bello), Monitor Audio Radius R270 HD, disponibili laccate bianche o nere o anche silver, oltre che in legno chiaro o scuro. Queste ultime hanno una larghezza di appena 125 mm, praticamente quanto la custodia di un CD! Mostra a tua moglie questi modelli, non credo potrà dire di no.
Sono, inoltre, abbastanza sicuro che il salto qualitativo rispetto alla situazione attuale sarà sensibilissimo. In tutta sincerità, lascerei perdere i diffusori bookshelf da appoggiare su quel mobile bianco, andresti incontro a problemi di varia natura (risonanze causate dal mobile, ridotta distanza reciproca dei diffusori con conseguente pessima immagine sonora, colorazioni in gamma medio-alta etc.).
Non buttare via i tuoi Boston A60: all'epoca avevano un certo seguito e son sicuro che sul mercato dell'usato potresti venderli a un prezzo decente (almeno un centinaio di euro se perfetti).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sulla musica liquida
Buongiorno Lucio, nel recente passato ho approfittato più volte della tua competenza e gentilezza, ricavandone sempre grande soddisfazione. Il motivo di questa mia non è per chiedere ancora consigli, il mio impianto hi-fi mi dona grande soddisfazione sia nella stereofonia che nell'Home Cinema essendo composto da ampli sia a stato solido che a valvole da attivare a seconda dei desideri e dell'immancabile lettore Oppo.
Leggendo il
Vol. n. 556 Lettere alla Redazione ho visto che hai indicato il convertitore USB - Coassiale digitale M2Tech per poter ricavare un segnale digitale dall'uscita USB di un PC, approfondendo le ricerche ho visto che il costo si aggira sui 110 euro.
Lo stesso problema l'ho risolto spendendo solo 20 euro, s.p. comprese, per l'acquisto del convertitore AUREON DUAL USB della Terratec che offre:

  1. Un ingresso microfono;
  2. Una uscita analogica stereo per jack 3,5 mm;
  3. Una uscita ottica stereo.
Il software è contenuto nella scheda interna al convertitore che è appena un po' più grande di una penna USB ed è compatibile con i più comuni sistemi operativi. Il desiderio di ascoltare, durante il lavoro d'ufficio, sia la radio online che musica liquida nel miglior modo possibile, mi ha spinto a questo acquisto che vorrei divulgare ai tantissimi amanti della musica che seguono il tuo bellissimo ed inimitabile sito. Indico il link del sito più conveniente (probabilmente le scorte saranno già esaurite e dovranno essere ricostituite), che potrai bannare, se riterrai di non doverlo pubblicizzare. www.informaticamultimedialeonline.com.
Ringraziandoti ancora per tutto quello che mi hai insegnato ti saluto cordialmente.
Antonino - E-mail: a.dilizia (at) tin.it

LC
Caro Antonino,
ti ringrazio per la preziosa segnalazione. Devo fare, tuttavia, alcune precisazioni: l'uscita digitale di questo dispositivo è solo ottica e non elettrica, questo limita un po' la tipologia di DAC esterni da utilizzare. Dalle specifiche tecniche mi pare riesca a inviare all'esterno dati digitali fino allo standard 16 bit/48 kHz, è preclusa dunque la possibilità di leggere file ad alta risoluzione. Infine, mentre la pennina M2Tech utilizza drivers proprietari per ottenere le migliori prestazioni audio, la Terratec sembra usare i drivers interni del sistema operativo in uso (non sempre ideali).
In definitiva, si tratta di un'ottima alternativa economica, ancor più conveniente se si pensa che è anche DAC USB, di fatto (cosa che la M2Tech non è). Ha un target di tipo diverso, certamente, ma per un uso non estremo credo possa andare più che bene. Andrebbe ascoltata, ovviamente.
Mi permetto di segnalare un altro prodotto, analogo alla penna M2Tech, anch'esso in grado di saltare le limitazioni dei drivers standard e gestire quindi anche i segnali a 24 bit e 192 kHz. Si tratta dell'interfaccia digitale Musiland Monitor01 USD, dotata di uscite RCA coassiale (come la M2Tech) ma anche ottica TosLink e persino BNC, rendendola così compatibile con qualunque DAC in commercio. Costa circa 80 €.
Il mercato sta iniziando a muoversi in questa direzione, i prodotti pensati per rendere migliore e più semplice la fruizione della Musica da PC stanno diventando sempre più numerosi, sofisticati e convenienti.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Sonus Faber Concertino e delusione da HT
Caro Direttore,
dopo anni di crisi "audiofila", da qualche mese, ho riscoperto la mia passione per l'Alta Fedeltà. In particolare, prima del matrimonio, ho venduto tutti i componenti hi-fi del mio impianto, ritenendo che l'Home Theater rappresentasse il futuro, ed ho conservato soltanto le mie adorate Sonus Faber Concertino. Oggi mi sono ricreduto.
Pertanto, ho tirato fuori le mie Concertino, ed ho acquistato un amplificatore integrato Electrocompaniet ECI 1 usato (il mio sogno da ragazzo), un lettore CD Audio Analogue Rossini e cavi Audioquest Type 4. Ebbene, ho riscoperto il piacere di ascoltare "bene" la musica, in una stanza di 16 mq.
Tuttavia, vista la qualità dell'amplificatore e il tipo di musica che ascolto (hard rock, cantautori, blues) ho il dubbio che un diffusore da pavimento possa essere più appropriato rispetto alle Concertino, con particolare riferimento ai bassi e alla dinamica.
Cosa ne pensi? E' astrattamente valido il principio secondo cui il diffusore da pavimento, a parità di prezzo, valore e qualità musicale, sia più dinamico rispetto al diffusore da stand?
Quanto e come dovrei investire il mio denaro per poter sostituire degnamente le mie Concertino con diffusori da pavimento?
Le Proac 140 o le Spendor A5, potrebbero fare al caso mio?
Grazie per la Tua attenzione.
Antonio - E-mail: petronaci (at) tiscali.it

LC
Caro Antonio,
ma perché mai l'HT avrebbe dovuto rappresentare il futuro? Il futuro...di che? Della Musica? E grazie a quale strana alchimia? Gli artisti, in genere, si preoccupano poco persino della stereofonia, perché avrebbero dovuto preoccuparsi del multicanale? Che fosse una partita persa sin dall'inziio è stato subito chiaro. L'HT era un bel gioco, divertente ma molto costoso, a volerlo fare bene e del tutto inadeguato per l'ascolto musicale tradizionale, oltre che perdente - nell'ottica due canali - rispetto a un impianto solo stereo di pari prezzo, come la logica più elementare suggerirebbe. È servito a dare un po' di ossigeno al mercato consumer, niente più di questo. L'ubriacatura da HT, comunque, mi pare abbondantemente rientrata. Noi avevamo un po' precorso i tempi, visto che già dal lontano 2003 avevamo dichiarato chiusa l'avventura, dando anche uno stop totale alle consulenze per impianti HT.
In sostanza, hai fatto benissimo a tornare verso cose più serie. Vuoi avere più bassi e più impatto? È chiaro che le Concertino fanno quel che possono ma prima di pensionarle controllerei bene installazione e posizionamento, rigorosamente su stands di qualità (magari proprio quelli di serie) e con particolare attenzione alla disposizione in stanza dei diffusori e del punto d'ascolto.
Qualora tutto ciò fosse già stato fatto, potresti effettivamente avere un po' più di sostanza con dei diffusori da pavimento, magari proprio le ProAC che hai citato o, perché no, una Concerto da pavimento, come la vecchia Gran Piano, da cercare usata, oppure la nuova Toy Tower. In alternativa, Chario Constellation Cygnus, Quad 22L2, Spendor A5. Ascolta il più possibile, magari a confronto con le tue Concertino, e decidi di conseguenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambiente & musica liquida
[Sala d'ascolto]
Egregio direttore,
Sono un ragazzo di 22 anni, ancora studente alla Statale di Milano. Torno a scrivere a TNT dopo un considerevole periodo, durante il quale non ho fatto altro di audiofilo se non ascoltare musica! (le idee per migliorare c’erano già da un po’ ma il problema era avere i soldi, senza pesare troppo sulle tasche dei genitori).
I due problemi sono:

  1. Ambiente/posizionamento dell’impianto (si faccia riferimento all’immagine)
  2. Musica liquida
L’impianto è così composto: Veniamo ai problemi:
  1. Ambiente: ragioni di "cambio di arredamento" hanno costretto questa "configurazione a rombo" mettendo l’impianto in un angolo della taverna. Il punto d’ascolto è da dove si è scattata la foto su un divano a tre posti in pelle molto ingombrante affiancato a due poltrone della stessa fattura. La pianta della stanza è irregolare con molto spazio per ogni lato e piccoli accorgimenti di arredo smorzante hanno fatto sì che ne risulti comunque un buon suono, decisamente paragonabile, se non migliore, rispetto a quello che avevo prima degli spostamenti, dove l’impianto stava sul lato più lungo della stanza (W l'ecologia Audio dell'ambiente, e grazie TNT).
    Altri parametri si possono dedurre dall’immagine. Sul suono infatti niente da dire, a patto che il mobile, contenente il giradischi e altri apparecchi non direttamente dell’impianto, stia ben chiuso (risonanze insopportabili)! Non sono del tutto soddisfatto sulla sistemazione. L’idea era quella di investire qualcosina e comprare un altro mobile solido, aperto, semplice, e basso da mettere tra i diffusori dove poter organizzare l’impianto completo (PS3/giradischi/amplificazione/DAC) così da eliminare l’utilizzo di quel mobile per l’Hi-Fi e lasciarlo all’uso degli altri apparecchi. L’estetica dell’impianto ci guadagnerebbe sicuramente, lunghezza dei cavi di potenza dei diffusori molto più corti, e eliminerei una bella selva di tutti i cavi che arrivano, o passano, dietro al televisore (dato l’affollarsi di apparecchi che vede nell’immagine, può capire cosa intendo per "selva"). Cosa ne dice? Miglioramento? Peggioramento? Altre idee?
  2. Musica liquida: fino ad ora sono stato costretto a passare dal pc, l’hard disk esterno USB ha bisogno di una interfaccia dove "vedere i file" e il PC non è abbastanza capiente per contenere tutta la libreria musicale LOSSLESS. Ora però, nuovi fondi hanno reso possibile l’acquisto di un NAS che tramite presa Ethernet si collega alla rete LAN casalinga stando in un'altra stanza, eliminando la fastidiosa rumorosità dell’hard disk. Devo comunque passare dal PC per arrivare al DAC. (N.B. consiglio, data la mia esperienza, la comunicazione in rete sempre via LAN, non in WI-FI, anche se bisogna usare cavi molto lunghi, come nel mio caso, da una stanza all'altra! La wi-fi è meno affidabile e in situazioni di "traffico intenso" le tracce musicali saltano, mentre il cavo lan si può semplicemente staccare quando non si usa l'impianto).
    Il passo successivo ora sarebbe quello di eliminare il PC dalla catena, che presenta comunque i suoi problemi: rumoroso; processazione audio mai escludibile completamente anche dopo molti sforzi; posizionamento difficoltoso per permettere contemporaneamente una comoda sistemazione sul divano e una buona visibilità dei contenuti. Serve quindi una interfaccia semplicemente per "vedere" i file della libreria musicale. Questa deve avere come unici requisiti:
    • supportare i LOSSLESS (almeno fino a 24bit/96khz, date le risorse liquide oggi disponibili)
    • ingresso LAN
    • uscita digitale decente, in modo da arrivare al DAC senza problemi.
Mi stavo interessando a LOGITECH SQUEEZEBOX (nei modelli Touch o Duet). Ho già letto su TNT le recensioni sul TRANSPORTER (fuori budget) e le altre macchine squeezebox, che sono ormai fuori produzione a quanto ho capito. Volevo sapere se aveva informazioni su "Touch" o "Duet", (sul sito Logitech ci sono solo info commerciali e assolutamente non tecnico/specifiche). Oppure ne esistono altri di sua conoscenza con qualità/prezzo comparabile?
Grazie per l'attenzione,
Cordiali Saluti,
Gabriele - E-mail: ghirone.dok (at) hotmail.it

LC
Caro Gabriele,
concordo sul fatto che l'impianto andrebbe ordinato meglio ma, credimi, la sistemazione così in angolo è meno peggio di quanto ti sembri. Lo stesso Jim Smith, nella sua bibbia
Get better sound lo suggerisce come alternativa a situazioni a parete più compromesse. Sono d'accordo sull'utilizzo di un mobiletto specifico, eventualmente anche un TNT FleXy andrebbe bene, della misura opportuna per ospitare il tutto. Come forse saprai, se hai già letto un po' di risposte su questa Rubrica, non mi piace l'idea dell'impianto in mezzo ai diffusori e ancor meno mi piace la TV in mezzo a essi. Vedi se riesci a studiare una soluzione dove i diffusori sono assolutamente liberi e indipendenti (spazio vuoto tra essi e dietro di essi). Penserei anche a un'ulteriore semplificazione, magari con un buon integrato al posto della coppia pre-finale.
Per quanto riguarda la Musica liquida non so aiutarti sui nuovi prodotti Squeezebox, che non conosco, magari puoi chiedere lumi al nostro Nick Whetstone che ha recensito i modelli precedenti. Macchine integrate per la Musica liquida esistono ma sono costose (penso ai music server Linn e Naim HDX, ad esempio), però potresti provare a guardare sul mercato dell'usato. Al momento attuale non sono a conoscenza di soluzioni analoghe più a buon mercato. Io insisterei su un notebook fanless, magari da collegare via bluetooth o wireless a un ricevitore (tipo Airport) che risiede fisicamente vicino al DAC e all'amplificazione. Terresti il PC in posizione d'ascolto e potresti selezionare le tracce stando comodamente seduto nel divano.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Linguaggio oscuro delle recensioni
Buongiorno Direttore,
ogni tanto mi capita di passare delle ore su questo magnifico sito, Le confesso che non ne capisco granchè, anzi ad essere sincero ne capisco poco se non nulla. E comunque tempo fa mi furono regalati un lettore cd della Pioneer e un lettore di cassette TEAC, decisi allora che era il tempo di acquistare un amplificatore; per l'ascolto avrei utilizzato per il momento delle casse di un impianto "a cubo" sempre della Pioneer.
Facendomi consigliare da un caro amico e disponendo di un budget piuttosto limitato la scelta ricadde su un Cambridge Audio A 500 RC, di cui ho potuto apprezzare la
recensione sempre nelle pagine di questo sito. Potrebbe darmi una mano nella scelta dei diffusori? Con quali l'amplificatore si legherebbe al meglio? Nella pagina dedicata al Cambridge leggo:

"Tutto l'equilibrio timbrico di questo amplificatore è voluto e lo si capisce subito, così come se ne intuiscono le ragioni: realisticamente, questo amplificatore andrà a fornire la sua voce a diffusori economici, di piccolo litraggio. Nella maggior parte dei casi questi presentano una gamma medio-alta aggressiva (per risultare vincenti nei rapidi confronti diretti A-B in negozio) ed un basso che, date le dimensioni del mobile e del woofer, non può certo essere granitico. Ecco quindi che arriva in aiuto l'A500, pronto ad addolcire l'aggressività in gamma medio alta ed a rinvigorire il basso fin dove serve. Non a caso, al disotto dei 50 Hz, dove tali diffusori raramente arrivano, la "spinta" dell'A500 si affievolisce, perchè tanto sarebbe inutile sprecare energie dove non servono.
Questa soluzione, nella maggior parte dei casi, si rivela vincente e la partnership con l'A 500 pressochè ideale. I dolori possono manifestarsi quando accoppiato con diffusori che condividono una scelta timbrica simile...l'effetto addolcente e loudness potrebbe moltiplicarsi fino a rendere il suono squilibrato. Per l'acidità in gamma medio-alta occorre valutare caso per caso, poichè con certi diffusori può essere evidenziata in maniera eccessiva (B&W 602 S2, ad esempio)."
Potrebbe essere però più preciso, considerate le mie scarse competenze, nell'indicarmi alcuni modelli che andrebbero benissimo? Consideri che il budget è piuttosto limitato e che apprezzo anche il vintage, dei diffusori usati ma in buono stato mi andrebbero più che bene.
Cari saluti,
Francesco - E-mail: fcaddeo (at) hotmail.it

LC
Caro Francesco,
questa tua lettera mette l'accento su un problema che ci poniamo spesso anche noi, ovvero quello del linguaggio da utilizzare nelle recensioni. Ci rendiamo conto che, purtroppo, alcune espressioni fanno parte del gergo audiofilo e sono perfettamente comprese e adottate in tutto il mondo, ma limitatamente a questo settore. Leggere certe cose per chi non è del giro deve essere piuttosto complicato e il senso dei nostri articoli apparirà, il più delle volte, misterioso e oscuro. Pian piano stiamo facendo uno sforzo per affrancarci da questo gergo, utilissimo tra addetti ai lavori e appassionati, perché in poche parole si riesce a condensare un pensiero o una sensazione ma certamente ostico per chi ci si avvicina per la prima volta.
Comunque sia, il senso del brano riportato, spiegato in termini più semplici, è il seguente: l'A500 è un amplificatore che ammorbidisce, rende meno aggressiva e fastidiosa la gamma medio-alta (zona delle voci, dei piatti della batteria e delle chitarre, ad esempio) e gonfia un po' la gamma bassa (basso elettrico e batteria, ad esempio), per adattarsi meglio a diffusori che, per contro, possono essere aggressivi in alto e un po' debolucci in basso (tipicamente: piccoli diffusori economici). Il consiglio finale era pertanto di evitare abbinamenti con diffusori dalle caratteristiche analoghe a quelle dell'amplificatore, onde evitare un sommarsi di effetti simili.
Spero di essere stato più chiaro. Nel tuo caso, purtroppo, fornisci poche informazioni che sarebbero utili per inquadrare meglio il consiglio da dare: quanti soldi puoi spendere, se desideri diffusori da pavimento o da scaffale e che generi musicali prediligi. Supponendo che voglia stare in categoria entry-level, ti sconsiglierei l'azzardo di diffusori vintage, roba da lasciare a persone esperte e smaliziate dal punto di vista tecnico e dell'esperienza di ascolto. Punterei la mia attenzione su materiale nuovo, per poche centinaia di euro si trovano ottimi prodotti, sia nella categoria da pavimento che da scaffale. Ad esempio, già una coppia di Wharfedale Diamond 10.3 sarebbe un ottimo acquisto, nel settore da pavimento, per una cifra sotto i 300 € la coppia. Anche le Indiana Line Tesi 560 potrebbero ben figurare, qualora volessi/potessi spendere un po' di più (parliamo di circa 450 € la coppia). Potresti poi considerare dei modelli da scaffale, magari proprio i corrispondenti di questi citati, della stessa serie. Si tratta di pochi esempi, ma le alternative sarebbero tantissime, bisogna anche vedere che cosa ti è possibile ascoltare direttamente, per farti un'idea più precisa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
un grazie grande come una casa per il consiglio che mi hai dato. Ho ascoltato le Canton con ampli Audio Analogue il primo è stato il Puccini, suono profondo caldo e ben dettagliato, un po' spigolato sui medi. Il secondo è stato il Verdi 70, e qui c'è stato un innamoramento fin dalla prima nota suonata.
Cosi l'ho acquistato e ne sono molto entusiasta, finalmente ho trovato il suono che piace e soprattutto ho ritrovato quel realismo sentito nei concerti. Il venditore gentilissimo mi ha accolto con le casse nel suo negozio lasciandomi la sala d'ascolto tutta a mia disposizione, mi sono bastate due ore di ascolto e prove per convincermi che quell'ampli era per me. A casa ho dovuto posizionare le casse in maniera diversa di prima, ma questo non è stato un problema. Il basso è presente ti coinvolge e scende molto restando sempre al suo posto senza infastidire, i medi sono molto dettagliati le voci restano chiare anche ad alto volume e non si impastano con gli alti che salendo tantissimo non strillano e non infastidiscono l'ascolto neppure dopo diverse ore.
Sono proprio contento dell'ampli e contento del tuo consiglio.
GRAZIE ancora una volta.
A presto,
Stefano - E-mail: stepazzo_s (at) libero.it

LC
Caro Stefano,
sono molto felice che tu abbia trovato il tuo ideale sonoro. Io posso provare a dare qualche dritta ma poi alla fine è sempre meglio che la decisione conclusiva sia affidata all'orecchio di chi deve acquistare. Dici di aver dovuto posizionare le casse in modo molto diverso da prima e mi chiedo quanta della soddisfazione all'ascolto non derivi, anziché dalla scelta del nuovo amplificatore, proprio da questo intervento sul posizionamento! Sono dell'avviso che la posizione dei diffusori sia di gran lunga più influente di un cambio di elettronica all'interno di un impianto. Bisogna aver il coraggio di dire che, così come sono piccole le differenze tra sorgenti digitali, altrettanto piccole sono quelle tra amplificatori. Tra audiofili c'è l'abitudine ad amplificare tali differenze, e ciò è necessario per poter discutere meglio di quelle che in realtà sono sfumature. Si arriva a dire suona/non suona per sottolineare differenze talvolta davvero trascurabili. È un hobby che vive di questi eccessi, come tutti quelli dove si cerca spasmodicamente la perfezione.
Comunque va bene così, l'importante è esserne consci. Goditi la tua Musica e il tuo impianto!

Questa settimana, dopo un po' di coccole facili con Vivaldi e lo swing spassoso di Ray Gelato, si cambia registro: torno su cose non necessariamente digeribili, certamente non per tutti i palati. E torno sulla Musica italiana, non quella da hit, ma qualcosa di più underground. Loro sono i Fratelli Calafuria, trio milanese piuttosto anomalo, dalle molteplici influenze che spaziano da Talking Heads a XTC, passando per Dead Kennedys, Devo, Coltrane e Fugazi. È appena uscito il loro nuovo EP, dal titolo "AltaFedeltàpaura" (più adatto di così!!!) ma preferisco proporre qualcosa di più orecchiabile, dal loro primo album ho scelto La nobile arte, un brano che è passato anche in radio più volte, dove si sente chiara l'influenza XTC (di Making plans for Nigel, in particolare). No, non si tratta di qualcosa di rivoluzionario ma in un panorama italiano sempre più appiattito verso il basso da tanti artisti che si prendono troppo sul serio, ogni tanto fa piacere sentire proposte non esattamente mainstream, ironiche e intelligenti.
Non correte subito alle conclusioni, questi signori vanno ascoltati con attenzione, sono molto di più di ciò che sembra. Ascoltate i brani del nuovo EP per spaziare dalla Musica concreta alla sperimentazione più ...astratta, quasi cubista o futurista. Fantasia e ironia al potere, un lampo di lucida follia nell'asfittico panorama musicale italiano.
Buon ascolto!

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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