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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Più potenza in classe D
  2. Tavolino per HiFi
  3. Upgrade sull'analogico e sul digitale
  4. Ho visto degli audiofili...golosi
  5. Consigli su un upgrade
  6. Amplificazione per Thiel CS 2.4
  7. Più realismo sui cori
  8. Rispolverare un impianto vintage
  9. Da Home Theater a Real Stereo
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Più potenza in classe D
Ciao Lucio,
ho incontrato TNT-Audio solo qualche mese fa ed è stata per me una rivelazione. Mi ha dato uno stimolo per ricercare la musica nella musica. Da ragazzino mio zio, appassionato del mondo dell'alta fedeltà (come si diceva qualche decennio fa), mi coinvolgeva in pomeriggi di ascolto. Ogni tanto vedevo dispositivi esotici che mi incuriosivano, li sentivo suonare, ma mi riusultava davvero difficile percepire le differenze tra loro e soprattutto capire il senso del loro avvicendarsi nel tempo.
Oggi, sebbene abbia un impianto modesto, grazie alla tua rivista mi sono avvicinato ad un modo per me nuovo di ascoltare. Ho sempre amato la musica, ma in fondo non ho mai capito che le emozioni nell'ascoltarla possono crescere a dismisura se gli apparati con cui la suoni ti ci fanno entrare dentro, ti proiettano nella scena e nella sua tridimensionalità.
Iniziato questo cammino, vorrei proseguirlo assieme alla rivista e ad un tuo consiglio.
Il mio impianto è composto da sorgente NAD 515BEE, ampli integrato Luxman LV120, diffusori Indiana Line Tesi 560. Il cavo di segnale è un Moster Cable I250, quello di potenza un classico rosso/nero da 2,5mm. La sala di ascolto è un rettangolo di circa 35 mq, con i diffusori posti su una delle pareti corte, a 30 cm dal muro e distanti tra loro 2,5m. La posizione di ascolto è a circa 3,5 metri dalle casse.
Veniamo alla domanda. Ho acquistato uno Scythe SDA-1100, l'ho collegato all'impianto e sono rimasto a bocca aperta, ma ... non sono riuscito a godermelo! Inizio a sentirlo e poi il clipping. Certo, non potevo aspettarmi di più da pochi watt in un ambiente grande.
Il mio dubbio ora è il seguente: nella catena che ho vale la pena di sostituire l'amplificatore oppure no? Se si, con cosa? Magari anche usato ... Dopo un classe D ho la sensazione che il mio amplificatore "regga" dei pezzi jazz acustici (tipo Chic Corea acoustic band), ma quando passo a pezzi elettronici (Massive Attack, ad esempio) i bassi si slabbrano e tutto si impasta nei passaggi più articolati.
Ti chiedo un'ultima cortesia: per guidarmi nell'ascolto, potresti indicarmi un autore/brano con cui "valutare" eventuali aggiustamenti che mi troverò a fare (posizionamento diffusori, cavi alimentazione, etc.)?
Grazie per la pazienza e la passione che trasmetti.
Leonardo - E-mail: l.valcamonici (at) caspur.it

LC
Caro Leonardo,
probabilmente ascolti a volumi abbastanza sostenuti dei brani che contengono basse frequenze molto impegnative da riprodurre per qualunque impianto (i dischi dei Massive Attack, per esempio). Non è facile riuscire a riprodurre bene brani come Angel o Teardrop, tanto per citarne due particolarmente killer neppure attraverso impianti ben più sofisticati del tuo.
In più, potrebbe essere che l'ambiente ci metta del suo e se, ad esempio, fosse parzialmente vuoto, sarebbe normale sentire un po' di impastamento e di confusione nelle basse frequenze, specie a volumi elevati. I diffusori abbastanza vicini alla parete posteriore (30 cm) contribuiscono anch'essi a rendere problematica la gestione delle basse frequenze. Un semplice cambio di amplificatore potrebbe non essere risolutivo.
Comunque sia, un buon amplificatore in Classe D, più potente dello Scythe, che possa controllare meglio i bassi, è certamente il NuForce IA7, che si inizia a reperire usato per cifre assolutamente ragionevoli. In alternativa, nel nuovo, i soliti Virtue ONE.2 o TWO.2. Queste amplificazioni hanno tutto il gusto della Classe D che hai iniziato ad apprezzare ma anche tutta la potenza di cui puoi aver bisogno.
Per quanto riguarda il brano da scegliere per le prove di posizionamento...direi che un brano solo non basta. Te ne servono diversi, per genere e tipologia. I Massive Attack potrebbero andar bene per valutare la profondità della gamma bassa e la capacità dell'impianto di cavarsela in situazioni intricate. Un brano che uso spesso per questo tipo di valutazioni è Heat miser dall'album Protection: per via delle sempre crescenti complicazioni che si susseguono è un test veramente molto critico, un buon impianto dovrebbe riuscire a far seguire con facilità ogni singolo pattern anche quando si sovrappongono i successivi. Un altro brano che uso spesso, per valutare la capacità dell'impianto di riprodurre bene anche incisioni non strepitose è Last train home di Pat Metheny, buon test anche per la precisione in gamma alta (piatti e percussioni).
Per l'immagine e il basso profondo ultimamente sto usando Koyaanisqatsi di Philip Glass. Ti ho citato tre cose che mi trovavo qui a portata di mano, ma l'elenco è infinito. Molto dipende anche dalla voglia di Musica nel momento delle prove. Questo significa che dovrai essere anche tu a sceglierti i brani che ti sembrano meglio registrati e che ti fa piacere ascoltare di più. Tutta la procedura deve anche essere un po' divertente, altrimenti diventa una tortura!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tavolino per HiFi
Ciao Lucio,
ti scrivo questa volta per cercare dei suggerimenti sul tavolino...
L'impianto in questione è di classe medio-alta ed è così composto:

Già adesso con un Flexy con piani in mdf e punte coniche suona molto bene ma facendo varie prove con vari accessori tipo Isonode, legnetti Ayre, ed altre diavolerie diciamo che si riesce a migliorare in modo drastico....soprattutto agendo sul tavolino, mettendo oltre a delle belle sottopunte anche dei legnetti di mirto sotto ai sottopunta....ma anche accoppiando vari sistemi sotto gli apparecchi tipo dischetti fq damper insieme a legnetti ayre ed insieme ad isonode a contatto con l'apparecchio....(risultato buono ma esteticamente orripilante).
Quello che ti chedo è se un tavolino di serie possa veramente essere superiore al Flexy tanto da poter evitare sandwich di piedini artigianali.....almeno da evitare panini alti tipo Mac Donald?
Mi era venuta l'idea di fare dei piani forse in cristallo dotati di punte tipo Soundcare adesive da mettere sotto ad ogni apparecchio per disaccoppiare i vari livelli del Flexy ma prima di rimettermi a modificare e spendere mi piacerebbe molto un tuo consiglio....
Grazie tante,
Emiliano - E-mail: emilianopona (at) gmail.com

LC
Caro Emiliano,
qualunque tavolino può essere migliorato (o peggiorato) utilizzando soluzioni miste come quelle che hai provato tu. Inoltre, più soluzioni provi, più miscugli fai e più finisci per fare confusione. Con un tavolino nuovo saresti punto e a capo, perché cominceresti nuovamente a usare tutte quelle diavolerie per vedere come cambia il suono e, tipicamente, questo cambierà, talvolta in meglio, talvolta in peggio, ma sarà sempre diverso.
Il mio consiglio è di fermarti finché sei in tempo: trova una soluzione semplice che sia un buon compromesso e mettiti ad ascoltare Musica e non...tavolini. Il FleXy va bene così come è, gli eventuali ripiani in cristallo non credo siano un upgrade significativo. Inoltre, tutti gli esperimenti che fai devono avere un senso, un filo logico: non puoi mischiare e accoppiare soluzioni nate con scopi diversi, talvolta antitetici (accoppiare e disaccoppiare), è il modo migliore per non capirci più niente. Personalmente, terrei il FleXy così, accoppiato rigidamente al pavimento, e proverei delle semplici soluzioni disaccoppianti per le elettroniche. Anzi, UNA soluzione disaccoppiante e basta, non cento.
Capisco la voglia di fare esperimenti ma così si rasenta la paranoia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade sull'analogico e sul digitale
Caro Direttore,
Grazie al poco credito ormai riservato al vinile da anni (i dischi usati e tenuti bene te li "tirano dietro", non letteralmente grazie al cielo) ho potuto avvicinarmi al mondo dell'alta fedeltà e, grazie ai consigli suoi ed di un amico audiofilo, ho potuto dotare la mia stanza di 4x4 mq di un impianto che vuole essere il mio primo passo verso l'hi-fi desistendo (per fortuna!!!) da qualsiasi soluzione compatta alla quale avevo pensato in origine dato il budget esiguo. Per evidenti ragioni di spazio e arredamento, nonché ragioni economiche ho adottato una soluzione a metà tra l'usato e il nuovo e vorrei sottoporle alcune osservazioni e desideri di upgrade (da effettuarsi nel caso fra qualche mese). Il mio impianto è così composto:

Le casse pur essendo concepite da libreria sono state poste su una scrivania equidistanti dallo stack composto dall'ampli e dal Debut con un buon metro di distanza dalla parete posteriore. Ultimo dato del problema è il tipo di musica che ascolto:
  1. Rock anni 60-70-80 (anche qualcosa anni 90 sempre gruppi di un certo livello a mio parere: dai Led Zeppelin ai Queen passando per i Dire Straits)
  2. Bruce Springsteen, Mark Knopfler
  3. The Chieftains e in senso lato il folk irlandese
  4. Il grande Fabrizio De André
  5. E ultimo ma non meno importante anzi direi la vera ragione per cui sono approdato finalmente al vinile: la musica classica (Beethoven soprattutto)
Bene veniamo alle osservazioni relative al mio impianto.
  1. Innanzitutto mi piacerebbe avere una sua opinione di esperto ed appassionato che non è interessata come la mia :-)
  2. Ho rilevato una buona resa sui bassi (diciamo che in realtà non li avevo mai ascoltati perché prima ascoltavo musica sul PC non avendo un impianto degno di questo nome). Il mio Proton si è comportato bene in fase di test in negozio accoppiato col Debut surclassando, a mio parere, il NAD 3020 lì presente e facendo dichiarare a colui che sperava di vendermi anche l'ampli "che bei bassi" e rilevare che avevo già un amplificatore vecchio ma decente :-)
  3. Devo dire che probabilmente, come ben puntualizzato su TNT-Audio, il pre del Proton non è eccelso, essendo integrato, infatti se si comporta bene per la musica leggera, invece satura (in alto) sulle dinamiche ampie tipiche della musica classica (sentirlo saturare nell'inno alla gioia mi ha provocato una stretta non indifferente) e non riesce a darmi l'idea di avere la Berliner Philarmoniker di fronte con Von Karajan che dirige ma direi che non posso pretendere troppo, giusto? Sono certo che la saturazione sia sul pre perché la stessa registrazione, che possiedo anche in cd, riprodotta da un lettore cd portatile collegato su uno qualsiasi degli ingressi in linea del Proton (sacrilegio!), non ha dato nessun problema di saturazione.
  4. Per quanto riguarda la riproduzione delle voci ho notato che le "s" sono parecchio sottolineate (un po' sibilanti) ma penso, mi corregga se sbaglio, che sia da imputarsi alle casse ancora troppo nuove.
E ora veniamo alle domande:
  1. Pensavo di dotarmi di un pre che mi permetta di ascoltare la classica in vinile senza questi problemi di saturazione e di usare il Proton come finale. Che ne pensa e nel caso cosa mi consiglia?
  2. Chiaramente non tutta la musica che ascolto è in vinile: ho anche parecchi cd acquistati negli anni ai quali vorrei rendere giustizia inserendo un buon lettore cd nello stack. Che mi consiglia?
  3. Se aggiunge che mi piacerebbe restare entro i 300-400 € per entrambi la faccenda si complica ma sarebbe inutile spendere cifre maggiori, a mio parere, date le dimensioni della stanza e della cifra spesa per assemblare l'impianto di cui sopra.
Mi scuso per la lunghezza del messaggio ma mi piaceva trasmetterle la passione per la musica che anche io come lei ho e che i vari amplificatori, diffusori, giradischi, dischi sono solo strumenti che permettono alla fine di una lunga giornata di lavoro di sedersi e godere della bellezza della musica condividendola con i propri cari e amici.
Grazie di cuore per la sua attenzione.
Giovanni - E-mail: giovanni.battista.montanari (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
se ho capito bene tutto l'impianto è posto sulla scrivania, giradischi e casse comprese. È così? Se così fosse mi meraviglierei molto se il giradischi si ostinasse ancora a suonare! Dovresti avere problemi di feedback (rientro acustico) non indifferenti, il che potrebbe spiegare anche la distorsione che senti nei brani più impegnativi. La regola numero uno di un qualunque impianto dotato di giradischi vorrebbe quest'ultimo posto ben lontano dai diffusori! Spero di aver capito male, in caso contrario questa sarebbe la prima cosa da fare, prima di parlare di tutto il resto.
In secondo luogo, non è detto che sia il pre fono interno al tuo amplificatore a saturare: magari è il giradischi e/o la testina che fanno fatica a tracciare bene le tracce più difficili (i fortissimo dell'orchestra sono un esempio classico). Potrebbe anche darsi che sia il vinile a essere stato stampato male o, peggio, maltrattato, visto che mi pare di aver capito tu abbia acquistato molti LP usati. Certamente un pre fono migliore farebbe suonare tutto meglio, ma temo che la distorsione nei passaggi più difficili resterebbe invariata. Darei anche una controllata a tutto il set-up, potrebbe essere un problema di cattivo tracciamento dei solchi, per geometria dell'installazione della testina (errata) o per peso/antiskating insufficienti. Prova comunque, visto che parli anche di upgrade, con un Lehmann Black Cube Statement o un qualche Clearaudio di tipo entry-level.
Non abbinerei al tuo onesto Proton un pre completo di livello più elevato, che comunque non riusciresti ad acquistare con il budget a disposizione.
Per quanto riguarda il lettore CD puoi acquistare un qualunque entry-level di NAD, Rotel, Denon o Cambridge Audio, cercando magari anche nell'usato recente. In questo modo completeresti un impianto onesto che probabilmente trarrebbe un buon vantaggio da una installazione più consona.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto degli audiofili...golosi
Ciao Lucio,
eh... quasi 2 anni. L'impianto che "dovevo" realizzare è pronto e rodato. Dopo aver ascoltato qualche classe "D" come mi avevi consigliato (e trovandoli tutti digeribili), mi sono lanciato e ho preso tutto il necessario dalla Hypex per realizzare un'ampli di potenza. E con un po' di MDF e un frontale di marmo mi è anche venuto bene ;-)
L'Hypex oramai l'ho adottato, mi piace un sacco. L'ho provato con diversi pre e di ogni pre ne ha tradotto perfettamente il carattere, lo definirei dunque neutro e (molto) dettagliato. Neutralità e dettaglio li mantiene a tutti i volumi di ascolto che ho provato e le sue capacità dinamiche sono un vero piacere.
Molto buono il controllo del basso in qualsiasi situazione. Un basso teso e preciso, favoloso insieme alle casse chiuse, anche come estensione. Insieme al
Preambolo N mi dà piacere d'ascolto, dettaglio e potenza. Un "complesso" che mi ricorda un grosso valvolare in classe AB e un classe A per quel suo lato pulito, fluido. Ne sono estremamente soddisfatto.
Anche delle casse (dalla rivista tedesca HobbyHifi) sono molto contento. Avevo un sacco di ricordi molto buoni riguardo alle casse chiuse e dopo notti insonni passate a rimuginare sul progetto da realizzare, penso sia stata la scelta giusta. (definitiva?) ;-) Il trio di chassis in magnesio Excel con quell'amplificazione dietro sono una favola.
Quando ho terminato le casse il finale Hypex non era ancora pronto. Tutto il rodaggio e i primi test li ho fatti con un tube buffered Gainclone (al quale mi sono parecchio affezionato). Pensavo che il rodaggio (con utilizzazione "normale") sarebbe durato un mesetto invece è durato quasi 4 mesi. Il suono all'inizio era veramente spaventoso, pochi bassi, alti gracchianti, immagine 0. Dopo due mesi ho cominciato a preoccuparmi (errore nel crossover??), per fortuna che piano piano la Musica ha fatto capolino e una volta finito il rodaggio ho cominciato a spostare le casse per trovare una posizione adatta riguardo a bilanciamento e immagine. Anche questo mi ha preso qualche settimana, perchè delle casse appese al muro non sono facilissime da spostare ;-)
E poi è arrivato il momento di attaccare l'Hypex, con il PreamboloN (che ha passato 2 anni in un cartone!!!) Stacca, attacca, smonta, monta, scalda..... hmmmmm, mah... terribile. Beh, vediamo, magari ci faccio l'abitudine. Come prima impressione non proprio buona. 'ho lasciato andare così per un po' di tempo, magari che anche l'Hypex avesse bisogno di un minimo di rodaggio ma soprattutto per capire cosa mi disturbava -------> il basso (un po' troppo) + un minimo di aggressività negli alti. Non era udibile in egual modo in tutte le registrazioni, alcune (soprattutto classica) suonavano benissimo, altre erano un disastro assoluto. Pensa e ripensa, alla fine un bel giorno mi decido a tirar fuori il saldatore per cambiare il condensatore di uscita del PreamboloN (un Mundorf ZN da 4,7uF) con un valore più piccolo e sì, il basso era già molto meglio. Seguendo questa strada ho continuato a scendere di valore fino ad arrivare a un bilanciamento che mi soddisfaceva e alla fine ho montato un Mundorf silver/oil da 0,47uF. Da quando ho attaccato per la prima volta le casse, fino ad arrivare a un risultato che mi soddisfi sono passati quasi 10 mesi.
E ora? Sono felice? Potrei anche accontentarmi, ma con tutto il materiale accumulato negli ultimi anni che faccio? Cartoni pieni di valvole di ogni genere, trasformatori recuperati, transistor (eh si... anche quelli) ecc. Mi piacerebbe rifare il mobile del PreN (che in più è ancora cablato in modo provvisorio, ma funziona talmente bene) in modo da accoppiarlo anche esteticamente con l'Hypex, ma non è il mio passatempo preferito. Un bel integrato El84 in classe AB? Un altro Pre? Un Pre Phono potrebbe essere un candidato serio, al momento uso un "vecchio" Kit valvolare World Audio Design trafficato un po' per adattarlo al meglio alla coppia 1210MKII + Goldring 1042. Ho tutto quel che serve per costruire l'InDiscreto che avevi fatto andare (nella sua versione prototipo) contro il Black Cube...
Vedremo da che parte mi spingerà la fame....
Un saluto da Ginevra,
Flo - E-mail: staelix (at) hotmail.com

[Ampli Hypex][Diffusori autocostruiti]

LC
Caro Flo,
davvero un bel percorso il tuo, intriso di passione, pazienza e caparbietà, tutte doti che ti hanno infine consentito di ottenere un risultato, mi sembra, assolutamente apprezzabile. Mi fa piacere che abbia riconosciuto la qualità dei moduli Hypex che sono, a tutti gli effetti, una delle soluzioni più intelligenti per assaggiare il mondo della Classe D di razza. Consentimi anche di farti i complimenti per la qualità delle realizzazioni, sembrano davvero di ottimo livello.
Fossi in te, io mi fermerei, al più farei una prova con l'InDiscreto che potrebbe dare un po' di verve in più al tuo analogico. Le altre idee che proponi sarebbero soltanto un curioso passatempo se proprio avessi ancora voglia di giocare col saldatore. Semmai, regala al Preambolo N un cabinet come si deve, potrebbe persino migliorarne il suono.
Buon ascolto e grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Consigli su un upgrade
Gentilissimo direttore,
Mi trovo a scriverle la seconda lettera nel giro di pochi mesi per chiedere lumi su come io possa migliorare la mia attuale catena di ascolto. Nella mia precedente
missiva le chiedevo suggerimenti su posizione e scelta dei diffusori, partendo da un impianto base formato da un lettore dvd e un t-amp modello Muse.
Ho seguito pedissequamente con ottimi risultati i suggerimenti sulla posizione, mentre per quanto riguarda i diffusori mi sono felicemente imbattuto sul web con un artigiano che produce casse monovia (con possibilità di ascoltarle attaccate alle mie meccaniche), ed ora sono possessore di due splendidi diffusori a torre fatti su progetto Ciare h11 con coni Ciare hx100 caricati a tromba. A questa catena di "elettroniche" ho fatto seguire una serie di tweaking da principiante, leggasi piedini per i diffusori, peso smorza vibrazioni sul dvd, e cavi autocostruiti ottenendo dei risultati assolutamente inaspettati, con limiti solo sulle altissime e basse frequenze, per il resto tutto ciò che passa tra la musica sinfonica e il brutal death metal suona più che egregiamente e per dirla con le parole di mio fratello, "quest'impianto sembra fatto apposta per far suonare Diana Krall".
Ora ho la possibilità economica di migliorare la mia situazione sonica, potendo contare su di un budget di circa 800 euro (ovviamente se non li spendo tutti non me ne dispiacerò). Le idee che mi frullano per la testa sono:

In attesa di una sua risposta le porgo i miei più cordiali saluti.
Guido - E-mail: barrabros (at) interfree.it

LC
Caro Guido,
non prenderei come un complimento quanto ti dice tuo fratello! Se un impianto sembra fatto apposta per i dischi di Diana Krall è un brutto segno, significa che il suo fun factor è prossimo allo zero :-)
Comunque sia, se fossi in te proverei a migliorare la sorgente, cercando un buon lettore CD di qualche anno fa (Rega, Naim, Meridian, qualche NAD e Rotel di alta gamma). L'idea del DAC da abbinare al tuo lettore DVD non è malvagia, ma per il momento preferirei puntare sulla massima semplicità.
Per quanto riguarda l'amplificazione gli up-grade che proponi mi parrebbero più dei side-grade, francamente. Per un passo sostanziale in avanti dovresti prevedere, almeno, un sensibile aumento della potenza a disposizione, puntando ad esempio verso gli integrati Virtue o NuForce. Qualora fossi certo di non necessitare di qualche watt in più, neppure nei momenti più critici, allora investi tutto quel che puoi nella sorgente e, magari, fai un pensierino ai cavi di collegamento, che potrebbero essere migliorabili.
Più in generale, poiché non sono passati molti mesi dal messaggio precedente e i cambiamenti sono stati già tanti, ti consiglierei di rallentare un po', cercando di capire quali siano le tue esigenze e quali le vere possibilità del tuo impianto. Passeggiare va anche bene, ma correre troppo può essere pericoloso, specie se si hanno ancora pochi chilometri sulle gambe :-)
Questo vale a maggior ragione se, come dici, il tuo impianto suona già più che egregiamente, no?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Thiel CS 2.4
Caro Lucio,
Innanzitutto un complimento per la rivista, sempre chiara e godibile. La mia ammirazione va sopratutto alla tua capacità di essere sempre "fresco" nonostante la (immagino ma credo di non sbagliarmi) enorme mole di lavoro.
Ho inserito nel mio impianto una coppia di finali Cello encore mono. Sostuituivano uno Spectral dma-100 in questa configurazione nella speranza di trovare un'immagine sonora in cui gli esecutori fossero più a fuoco ed avessero dei contorni più definiti:

Non ho trovato quello che cercavo ma mi ha sorpreso una timbrica incredibilmente reale (riagganciato, lo Spectral sembrava, da questo punto di vista, rotto) che mi ha stregato. Inoltre la dinamica con la musica classica era un po' limitata, anche a volumi d'ascolto normali. Esiste un finale (di costo confrontabile ai due (3500-4500€) o anche moderatamente superiore) che coniuga la timbrica degli Encore con una scena quasi "al laser"?
Grazie,
Francesco - E-mail: fmorin (at) libero.it

LC
Caro Francesco,
il consiglio più logico e sicuro sarebbe forse quello di cercare un buon finale Mark Levinson, dal 23 in poi, passando anche per le più recenti serie 33X. All'interno del budget che hai stanziato non dovresti far fatica a trovare una di queste macchine, in buone condizioni operative. In alternativa cercherei qualche finale Krell della serie FBP. Questi, diciamo, sarebbero i consigli più logici tenendo conto di quanto ti son piaciuti i Cello e del resto della tua catena. Tuttavia, un diavoletto mi suggerisce che potresti provare una strada più azzardata, che è quella di una coppia di finali NuForce REF9 SE, non impossibili da reperire per la cifra della quale stiamo parlando. Grande precisione timbrica, immagine molto ampia e straordinarie capacità di pilotaggio delle non facili Thiel 2.4, sono qualità che potrai trovare in uno splendido mix in questi finali mono in classe D.
Vedi se ti riesce di trovare qualcuno che ti li può far ascoltare nel tuo impianto.
Infine, tieni conto che le 2.4 hanno margini di miglioramento molto ampi, sentiti libero di provare disposizioni differenti, ad esempio angolandole verso il punto d'ascolto o variando la distanza dalla parete di fondo (aumentandola, per un'immagine più profonda).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Più realismo sui cori
Caro Direttore,
Intanto grazie per la risposta apparsa sulla rubrica
lettere alla redazione #560. Sfortunatamente è arrivata quando avevo già perfezionato l'acquisto del pre Aragon e del finale Musical Fidelity. Nel farlo mi sono lasciato guidare dal suono che sentivo e dalla poca esperienza in termini di marchi/modelli/tipologie di apparecchi/suoni più o meno caldi. Detto ciò, mi accorgo di questo. Le mie casse cominciano ad evidenziare alcuni limiti. Mi spiego. Sono direttore di due cori (uno di polifonia sacra e di un coro di canti tradizionali alpini) e di conseguenza ascolto molta musica corale, da piccoli ensemble di 6 elementi a cori più imponenti. Trovare buone registrazioni è impresa ardua, e le voci risultano quasi sempre poco equilibrate fra di loro, con il soprano che sembra bucare i diffusori e il basso/baritono che si sente a malapena.
Assodato che l'amplificazione l'ho acquistata e per un po' me la tengo, vorrei pensare ora ai diffusori. Ho un'unica esigenza: il realismo. Non voglio cose che, seppure possano piacere, non assomigliano ad un coro vero. Non voglio troppi bassi o un dettaglio spaventoso, che neanche se ti sedessi all'interno di un coro riusciresti a percepire. Ecco, detto ciò, e dato un budget max di 2.000€, sapresti consigliarmi qualche bel diffusore?
Specifico, 2.000€ sull'usato, iI nuovo lo ritengo ancora poco conveniente. Ora ho Dali Icon 6, diffusore da pavimento. Non ho mai ascoltato un bookshelf di qualità e quindi non voglio precludermi alcuna soluzione (eventualmente anche bookshelf+sub attivo). A onor del vero, la domanda sui diffusori è maturata leggendo le tue cnsiderazioni sulle Aliante One Z.
Sempre grato per l'attenzione.
Grazie,
Matteo - E-mail: matteocilloni (at) hotmail.it

LC
Caro Matteo,
i tuoi diffusori offrono molto per la loro classe di prezzo e forse potrebbero fare meglio con qualche attenzione in più nel posizionamento. Hai provato a spostarli un po', e magari angolarli verso il punto d'ascolto? Talvolta pochi centimetri di differenza possono regalare miglioramenti del tutto inaspettati.
Ciò premesso, c'è da dire che l'impostazione timbrica dei tuoi diffusori tende un po' a privilegiare la gamma medio-alta ed è un po' per questo motivo che i soprano sembra ti trapanino le orecchie (ma questo dipende anche dalle registrazioni, eh!). Passare a un diffusore da supporto non sarebbe, a mio parere, una buona idea, verrebbe a mancare una buona porzione dello spettro audio e, spesso, la musica corale è accompagnata da organo a canne. In ogni caso, un buon apporto di frequenze basse consente di percepire un'immagine sonora più solida e profonda. Essendo tu un musicista, non ti consiglierei mai un diffusore da audiofilo purista, che ben sa a cosa va incontro quando acquista un certo prodotto. Per questa ragione preferirei stare su diffusori da pavimento un po' più completi e meno primedonne. Gli Aliante One Zeta sono diffusori straordinari, ma per essere capiti hanno necessità di orecchie mature che hanno già fatto un certo tipo di percorso.
Con i 2000 € stanziati, nell'usato, trovi tanti diffusori da pavimento di qualità ben superiore alle tue Dali: penso semplicemente a ProAC (serie Studio attuale o precedente Response), Thiel ma anche Magneplanar, pannelli isodinamici che, pur non avendo delle basse frequenze poderose hanno dalla loro una correttezza e una trasparenza da primato, caratteristiche che ti aiuterebbero molto nelle voci. In alternativa anche qualche ibrido elettrostatico-dinamico come Martin Logan. Vedi cosa riesci a trovare nei mercatini dell'usato o nei negozi che trattano second-hand e magari sentiamoci di nuovo non appena ti sembrerà di aver trovato qualcosa di interessante. Stavolta, però, cerca di non farti prendere dalla fretta: capisco che non sempre le mie risposte siano tempestive (per alcune il tempo d'attesa supera il mese!) ma non ti corre dietro nessuno, no? Piuttosto che fare N acquisti rapidi ma avventati, forse sarebbe meglio farne uno, ma ben meditato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Rispolverare un impianto vintage
Egregio Direttore, innanzitutto grazie per l'attenzione che dedichi quotidianamente alla causa dell'hi-fi: TNT-Audio è un sito veramente eccezionale! Approfitto anche io della Tua disponibilità: dopo disastrose (e costose) avventure nel campo dell'H.T. e delle casse portatili per ipod ho deciso, nel mio piccolo, di tornare al primo amore...quello per cui ancora oggi mi ritrovo in casa un migliaio di LP faticosamente acquistati con le paghette settimanali da quando avevo 14 anni.
Ho rispolverato il vecchio impianto (accuratamente conservato in cantina) così composto:

Mi piacerebbe ricominciare da questa base per riaccendere la passione e riprendere confidenza con un suono quanto meno dignitoso. Al giradischi ho inserito una nuova cinghia (fortunatamente ne avevo un paio di ricambio) e, pur con una vecchia e usurata puntina Audio Technica, funzione ancora perfettamente. L'ampli H.K., comprato per sostituire il vecchio nad, invece è un disastro: inutilizzabile, almeno per il poco che ne capisco. Il nad al contrario funziona a meraviglia: nessun rumore, nessuna sfasatura, nessuna ossidazione visibile ad occhi poco esperti, suono pulito. Il lettore cd è perfettamente funzionante. La piastra Aiwa completamente muta (si accende e...basta)!
Le casse suonano ancora bene (con il NAD) ma dovrebbero essere ribordate. A questo punto le domande:
  1. Che puntina mi consigli per il giradischi per un budget tra i 50 e gli 80 euro?
  2. Ricordi per caso che valori di peso e di antiskating vanno bene per il pl 12? Non uso da anni un giradischi e temo di non saperlo ben tarare, pur dopo avere letto i Vostri preziosi consigli!
  3. Vale la pena tentare di ribordare le vecchie RCF? Tornerebbe il vecchio suono? O è meglio comprare nuovi diffusori (vedi domanda 4)?
  4. Restando nel nuovo che genere di diffusori mi consigli da far pilotare al nad 3020? Preferirei casse da pavimento. Molti mi consigliano le Indiana Line Tesi 504! Che ne pensi? Budget massimo 350-400 euro.
La stanza in cui ascoltare il tutto è ampia e comoda...perfetta per un ascolto di qualità: le casse potranno disporre di spazi del tutto consoni alle esigenze di un diffusore da pavimento e il punto di ascolto sarebbe assolutamente in linea con i Tuoi suggerimenti. La musica che ascolto è varia: jazz prima di tutto, progressive rock, classica ma anche semplice pop. Tieni conto che abito in un condominio e che il mio ascolto è prevalentemente serale e per il mio personale relax al ritorno dal lavoro (quindi niente feste o musica pompata a palla) e necessiterei, dunque, di diffusori che suonino dignitosamente anche a basso volume!
Attendo i Tuoi preziosi (e pazienti) consigli e Ti ringrazio di cuore. A presto!
Alberto - E-mail: grec (at) virgilio.it

LC
Caro Alberto,
sono ragionevolmente sicuro che l'Harman Kardon possa essere recuperato, magari è sufficiente spruzzare un po' di disossidante per contatti sui selettori d'ingresso e sul potenziomentro del volume. Pensa che potrebbe persino suonare meglio del pur ottimo NAD 3020.
Per i diffusori, se tutto il resto fosse perfettamente funzionante, potresti anche pensare di investire 50-60 € per ribordare i woofer. Potresti tenerli per un po' di tempo e poi rivenderli senza perderci un centesimo, il loro valore sul mercato si aggira intorno ai 100-150 €. Qualche appassionato del marchio e degli oggetti HiFi dei tempi che furono si trova sempre.
Per il giradischi il discorso è semplice: antiskating e peso di lettura non sono valori tipici del giradischi, semmai della testina utilizzata! Mi pare che le
FAQ del nostro sito non le abbia proprio lette, eh? Tipicamente, 2 grammi sono un valore più o meno adatto alla stragrande maggioranza delle testine in commercio, in alcuni casi si può scendere a 1,5. Nella fascia di prezzo sotto gli 80 € dei buoni acquisti sono le solite Grado Black o Red, Goldring Elektra o Sumiko Oyster. La piastra Aiwa probabilmente può essere recuperata, magari anche lei soffre di problemi di ossido in qualche contatto. Pulisci tutto ciò che si può pulire, usa con parsimonia lo spray per disossidare i contatti elettrici (apparecchi aperti ma STACCATI dalla rete elettrica, mi raccomando!!!) e vedrai che le vecchie macchine riprenderanno a suonare. Dai anche una controllata a tutti i fusibili.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Da Home Theater a Real Stereo
Gentile direttore,
le scrivo per avere qualche consiglio sul mio prossimo impianto stereofonico. Il mio attuale impianto (Home Teatre) è composto da un amplificatore Denon AVR-1930 e da un lettore Denon DVD-1930; i diffusori sono tutti B&W: frontali B&W 602 S3, centrale VM1, surround M1 e subwoofer ASW600. Ma non sono qui per parlarle di questo.
La mia intenzione è di affiancare a questo home teatre un impianto HiFi.
Quello che mi soddisfa di più del mio attuale impianto sono i frontali e per questo motivo ho acquistato, dopo averle ascoltate, una coppia di B&W 603 S3 usate che hanno suonato su un ampli/receiver Yamaha (non ho visto quale...). A dire il vero avevo anche ascoltato le Dali Ikon 6 e le B&W 683, rimanendo notevolmente impressionato dalle prime; non essendoci però sul mercato italiano molta disponibilità di usato Dali, e forte della positiva esperienza con le 602 S3 ho diretto la mia attenzione alle 603 S3 che ho trovato migliori dal punto di vista del dettaglio delle 683; usando i tappi sui condotti bass reflex posteriori la gamma bassa risulta essere discretamente presente; perlomeno alle mie orecchie. Con quest'acquisto il mio budget si è ridotto a 1200 €, e con questi soldi vorrei scegliere i componenti che meglio si adattano a questi diffusori e alle mie orecchie.
Il mio punto fermo è il lettore cd Jolida JD100. Ho letto la sua recensione e sono molto curioso di ascoltarlo. Già, ma con cosa? Il mio dilemma è l'amplificatore. Ho visto in giro il JD1501RC, sempre Jolida, e il Xindak XA6800R che vanta un'amplificazione in classe A. Vorrei provare queste accoppiate se non ci sono particolari "controindicazioni" con i miei diffusori, ma ovviamente sono aperto a qualunque consiglio.
Le invio la piantina del salone dove posizionerò l'impianto (le 603 poste poco avanti alle 602 che sono su un piano di 40 cm della parete attrezzata); potrei in futuro pensare di mettere un tappeto tra il divano e la parete attrezzata. Ascolto un po' di tutto: jazz, lirica e classica, ma anche leggera italiana, Pink Floyd, Soul e R&B; e salsa classica NY guaguancò...
Lei che mi dice? Nel salutarla faccio i complimenti a lei e a tutto lo staff di TNT-Audio per la disponibilià che mostrate mettendo a disposizione di tutti la vostra competenza.
Grazie per l'attenzione.
Massimo - E-mail: max_galdi (at) yahoo.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Massimo,
mi sconvolge sempre un po' vedere due impianti in una stessa stanza, uno per l'HT e l'altro per la Musica, quando invece si potrebbe usarne solo uno per fare tutto (e meglio). Ho sempre sostenuto che un buon impianto stereo sia quanto di meglio si possa desiderare ANCHE per la visione dei film, a patto di rinunciare ai mirabolanti (e un po' circensi) effetti sonori posteriori. Se penso a cosa potresti acquistare vendendo tutto e riducendo l'impianto al minimo essenziale....!!!
Comunque, non ho niente in contrario all'acquisto di una coppia di elettroniche Jolida (ampli + CD) da abbinare alle tue B&W. Si tratta di ottimi apparecchi, dall'eccellente rapporto qualità/prezzo. Le alternative sono tante, ad esempio coppie monomarca NAD e Arcam, dall'impostazione tranquilla che potrebbe sposarsi bene con le tue B&W, ma anche l'italiana Audio Analogue ha in catalogo coppie ampli + CD che potrebbero rientrare nel tuo budget. La scelta dipende da ciò che riuscirai a valutare di persona, magari portandoti appresso una coppia di B&W, anche le più piccole, l'impostazione timbrica non cambia molto da modello a modello all'interno della stessa serie.
La disposizione in ambiente sembra geometricamente corretta, a parte la vicinanza eccessiva del diffusore di sinistra alla parete laterale. Non mi piace la presenza della parete attrezzata alle spalle dei diffusori principali e, di più, non mi piace il fatto che vicinissimi ad essi ci siano altri due diffusori, la cui aria contenuta all'interno risuonerà con le onde sonore emesse dall'impianto. Anche l'immagine sarà penalizzata dalla presenza della parete attrezzata alle spalle dei diffusori oltre che da, immagino, la presenza di uno schermo televisivo tra di essi. Infine, mi preoccupa un po' tutto lo spazio vuoto alle spalle del punto d'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Salve, da molto vi seguo e vi faccio i miei migliori complimenti. Ho fatto da poco dei cavi
TNT Star e il Merlino CD, ho ottenuto dei risultati che mai più mi aspettavo, a dir poco impressionanti!
Ho costruito un gainclone utilizzando il seguente kit: http://www.heao.it/amplificatori_lm38xx.html. Nel mio caso ho usato il chip lm3875tf.
Per una spesa totale di 210 euro non si potrebbe chiedere di meglio! Sarebbe bello poter vedere una recensione di un gainclone sul vostro sito, magari facendo un confronto con un amplificatore basato sul chip ta2022 come ad esempio il T-HiFi Power TI s già recensito su TNT. Così i lettori avrebbero l'occasione di conoscere le 2 principali soluzioni autocostruttive dal migliore rapporto qualità prezzo e possono farsi un'idea delle differenze soniche.
Da quando ho letto la recensione riguardo le IPL S3MTL ne sono rimasto molto affascinato, sarebbe molto interessante sapere come suonano i fratelli maggiori. :-) Sarebbe possibile una recensione?
Tanti saluti e buon lavoro! Grazie di tutto.
Dghigo - E-mail: dghigo (at) lavabit.com

LC
Caro Dghigo (?),
sono contento che anche i nostri più semplici progetti di cavi autocostruiti ti abbiano dato risultati così soddisfacenti!
Per quanto riguarda i Gainclone, ne abbiamo già recensito uno, si tratta del GarageAudio Stevie, che fa uso di un LM3875 e di una sezione pre a valvole. E, ovviamente, abbiamo anche recensito il Gaincard originale :-)
Tante prove si potrebbero fare, compresi i confronti che chiedi tu, ma occorre tempo e disponibilità dei prodotti in mano allo stesso recensore, due ingredienti che non sempre sono disponibili allo stesso momento. Lo stesso discorso si può fare per gli altri progetti IPL, evidentemente. Ci sono così tante cose interessanti nel panorama dell'audio domestico di qualità che per recensirne anche solo una minima parte dovremmo avere uno staff 10 volte più numeroso e tanto, ma proprio tanto, tempo a disposizione. A dire il vero un po' di tempo ci sarebbe, ma non è che possiamo sempre impiegarlo a fare prove, preferiamo usare i nostri impianti per ascoltare Musica.
E per la serie se l'occhio vuole la sua parte, anche l'orecchio pretende eccovi la sensualissima Cristina Scabbia, voce dei Lacuna Coil, band rock italiana diventata vero e proprio culto negli USA (Cristina conduce anche una sua trasmissione radiofonica su Hard Drive Radio negli Stati Uniti). Il brano è il celebre Enjoy the silence dei Depeche Mode, rivisitato in chiave gothic, una delle poche cover che possa essere ascoltata dopo il brano originale senza storcere il naso. I quasi 6 milioni di visualizzazioni su YouTube non si raggiungono per caso :-)
Cristina Scabbia fa inoltre parte del progetto musicale/sociale Rezophonic, che ha come scopo la  realizzazione di pozzi d'acqua nel Kajiado, una delle regioni più aride dell'Est Africa ai confini fra Kenya e Tanzania. Ha collaborato con Franco Battiato, L'Aura, Megadeth, Apocalyptica e tanti altri artisti di livello internazionale. Ed è un vero peccato che i nostri talenti nazionali debbano cercare gloria altrove mentre noi ci trastulliamo con improbabili talent(?)-show.
Buon ascolto e, stavolta, anche buona visione!

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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