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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 29/1/2011 - 5/2/2011

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  1. Impianto hi-fi in evoluzione
  2. Primo impianto con 2000 €
  3. Lavaggio estremo per vinile
  4. Scomparsa dei bassi su JBL 4333
  5. Diffusori con 500 €
  6. Il Little Dot? Una ciofeca!
  7. Klipsch con pochi bassi
  8. Lo scorrere del tempo
  9. Scelte sbagliate come rimediare
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Impianto hi-fi in evoluzione
Gentile Direttore, la disturbo poichè sto cercando un po' alla volta di mettere mano al mio impianto e, non essendo proprio un esperto del settore, pensavo di approfittare della sua gentilezza per avere un consiglio in merito. Premetto che il vinile rimane a tutt'oggi la mia passione quotidiana (ascolto prevalentemente jazz e psichedelia anni '60) che ascolto in un locale mansardato di ca. 24 mq. Detto ciò, il sistema attuale è composto da:

Ecco, in particolare avrei qualche dubbio sull'amplificatore: sono indeciso se provare a sostituirlo con un modello valvolare (tipo Copland o similare) di cui ho letto recensioni molto buone. Visto i vari elementi, lei cosa mi consiglia?
Scusi se mi sono dilungato troppo e la ringrazio fin d'ora per l'aiuto ed i preziosi consigli che potrà darmi.
Cordiali saluti
Emanuele - E-mail: brettsincl (at) yahoo.com

LC
Caro Emanuele,
con un impianto con ben due EMT come sorgenti analogica e digitale provare a fare qualcosa di meglio non è una necessità ma un vero e proprio obbligo morale! I miei complimenti per aver messo le mani su due veri e propri monumenti dell'audio.
Il tuo Yamaha non è poi così malvagio ma sia le sorgenti che i diffusori meritano qualcosa di meglio. Non so dirti se sia meglio orientare la tua scelta su un valvolare o meno, dovresti prima provare a sentire qualcosa per poterti fare un'idea più precisa. In tutta sincerità, con quei diffusori, io ci vedrei bene anche un buon integrato a stato solido, potente, veloce e dotato di un buon controllo sulle basse frequenze. Nulla ti vieta comunque di valutare altre soluzioni, sia completamente valvolari che ibride. Ben vengano dunque i Copland da te citati, ma inserisci nella lista della spesa anche gli integrati di Conrad Johnson, Jolida e Audio Research, senza dimenticare i transistor di Naim e Electrocompaniet. Presta attenzione al fatto che non sempre questi integrati moderni sono dotati di ingresso phono quindi dovrai valutare anche l'acquisto di un pre phono separato, ad esempio un Lehmann Black Cube, che puoi adattare a entrambe le testine che usi. Scandaglia con attenzione anche il mercato dell'usato, magari alla ricerca di qualche buon integrato già equipaggiato di un accettabile stadio phono. Per fare questo temo debba rivolgere la tua attenzione verso modelli con già qualche anno sulle spalle.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 2000 €
Gentile Direttore,
colgo l'occasione per complimentarmi del vostro lavoro, che credo possa essere utile sia agli audiofili esperti sia ai neofiti come me. Pur essendo un appassionato di musica, infatti, non posseggo un impianto adeguato e vorrei pertanto compiere, come si dice, un upgrade.
Comprendo la sua esigenza di non svolgere una pura funzione di consulenza, ma mi permetto di chiederle cortesemente alcuni suggerilmenti. D'altra parte, se si rinuncia all'apparente comodità del compatto, anche a partire dale ragioni per così dire di principio, in quanto simbolo di un consumismo gretto e banale che lei giustamente metteva in luce in un suo articolo, è pur vero che si rende necessario fare appello a chi si ritiene abbia competenze in merito.
Veniamo al dunque: L'ambiente d'ascolto è un salone di 4X8x3,20 col parquet (originale e non posato su cemento) arredato con diversi mobili in legno. Avrei l'esigenza di collocare i diffusori in prossimità degli angoli della parete corta, i quali, di conseguenza, avrebbero una distanza di 3 m abbondanti circa; la sorgente e l'ampli, invece, verrebbero collocati in prossimità di uno dei diffusori. A partire da queste caratteristiche logistiche, su cui naturalmente gradirei le sue osservazioni, intendo, con un budget di 2000-2500 euro, costruire un impianto in grado di farmi apprezzare meglio la musica (quasi tutta escluso metal e affini) che ascolto.
Partiamo dai diffusori, non so se sia corretto procedere così, ma sono molto affascinato da questi oggetti anche per ragioni estetiche. Vorrei acquistare diffusori da pavimenti in legno capaci di un suono caldo e avvolgente senza necessità di sparare il volume e al tempo stesso esteticamente gradevoli. Mi sono stati consigliati i tower dela Chario a 3 vie (Silhouette 200, premium 1 e 2 ecc..) che in effetti mi sono piaciuti. Possono andare? Ci sono altri marchi in quella fascia che mi consiglierebbe? Ma, soprattutto, quale ampli in grado di supportarli mi suggerirebbe? Per quel che riguarda la sorgente, infine, sento pareri discordanti.
Taluni ritengono ininfluente per la qualità del suono l'utilizzo di un qualsiasi lettore cd (posseggo un Samsung modello base) anche di fascia bassa; altri consigliano invece buoni lettori cd anche di costo pìù elevato dei soliti 200 euro. Che ne pensa? Le sarei molto grato di qualche suo suggerimento tenendo conto del budget e delle caratteristiche dell'ambiente d'ascolto.
Cordiali saluti,
Silvano - E-mail: antonellaaudero (at) tiscali.it

LC
Caro Silvano,
vanno benissimo i diffusori da pavimento, vista la cubatura dell'ambiente, va molto meno bene la posizione degli stessi nei due angoli della stanza. Immagino non possa fare altrimenti, ma sappi che è una disposizione abbastanza sacrificata e che probabilmente rinforzerà la gamma bassa.
Per la scelta che pensavi di fare, una torre Chario andrà benissimo, tieni conto che un'estetica simile la ritrovi anche in altri prodotti, ad esempio Indiana Line serie Arbour o Musa, senza dimenticare le finiture legno di KEF e Monitor Audio. Anche questi diffusori che ti sto invitando a valutare hanno, con sfumature diverse, un'impostazione generale non troppo aggressiva sul medio-alto, come mi pare tu prediliga.
Per quanto riguarda invece le elettroniche mi orienterei su un monomarca che porebbe essere scelto in casa NAD (tonalità ancora tendenzialmente calde) o Cambridge Audio (più neutre). Con la cifra a disposizione poi, destinando un migliaio di euro per i diffusori, potresti suddividere quel che resta in parti uguali: 500 per il lettore CD e 500 per l'amplificatore.
Scegliendo i modelli poco più che entry-level dei marchi citati dovresti essere al sicuro da sorprese. Sul discorso della qualità della sorgente tante volte mi sono già espresso: è vero che le differenze tra lettori CD sono piccole, ma lo stesso può essere detto per quelle tra amplificatori ...non è che tra uno da 300 € e uno da 600 €, potenza eventuale a parte (che spesso resta inutilizzata), ci sia chissà quale differenza qualitativa.
La potenza, poi, è più che sufficiente già quella base (30-40 watt per canale) nella stragrande maggioranza delle applicazioni. La tua stanza è grande, ma dici di voler ascoltare a un volume moderato, probabilmente ti basta una potenza anche di molto inferiore ai 30 watt per canale :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lavaggio estremo per vinile
Buon giorno,
Leggo con interesse i vostri articoli e voglio passarvi la mia esperienza diretta circa la pulizia dei dischi. Acquisto molto spesso dischi usati su siti di e-commerce e anche nei mercatini dell'usato. Tutti conoscono lo stato, soprattutto di quelli acquistati appunto nei mercatini che stazionano per mesi in ambienti polverosi umidi e freddi.
Il più delle volte il loro ascolto risulta inaccettabile non tanto per l'usura dei solchi ma proprio per lo sporco accumulato. In questi casi le buone maniere servono a poco. Ci vogliono metodi di pulizia energici e senza troppi timori reverenziali del pregiato microsolco. Dunque vi comunico il mio metodo (provare per credere) poco ortodosso ma a prova del solco più lercio.
Dunque munitevi di due panni Vileda "microfibre plus" lo trovate al supermercato a Euro 2,80 e un flacone di Cillit Bang super pulitore tappo arancio a circa 5 euro.
Senza troppo soffrire andate in bagno e nel lavello lasciate scorrere acqua tipida. Sotto il disco all'acqua appoggiato delicatamente sulla ceramica e cominciate a passare il disco da entrambi i lati con il panno vileda seguendo i solchi ed avendo l'unica accortezza di non passare sopra l'etichetta.
Una bella spuzzata di cillit Bang e via con una bella passata sia in senso orario che antiorario (direi almeno un minuto per lato). Ripetere l'operazione dall'altro lato.
Risciacquare accuratamente sempre sotto l'acqua e passando il panno sempre nella direzione dei solchi. Sedetevi (su uno sgabello e sul water :-)) e appoggiate sulle ginocchia un asciugamano pulito dove appoggerete il disco bagnato. Con il secondo panno Vileda aciutto passate accuratamente entrambi i lati del disco seguendo i solchi ed evitando di toccare l'etichetta (questa va solo tamponata) fino a che i solchi risultano perfettamente asciutti.
Prendete il disco e lasciatelo asciugare completamete (più che altro per l'etichetta che resta umida) per alcune ore sullo scola piatti. Ascoltate il risultato. Io ho fatto rinascere alcuni dischi che risultavano inascoltabili tanto erano sporchi.
Note. Nella mia zona l'acqua corrente è poco calcarea ma visto che il disco viene asciugato immediatamente con il panno, credo non dovrebbero esserci problemi con acque anche più dure. Per dischi particolarmente disastrati mi sono spinto anche sul cillit bang anti calcare (tappo arancio) con l'unica accortezza di evitare di lasciarlo agire per più di un minuto sul disco...
Provate (se avete paura, con un disco di poco valore) e fatemi sapere!
Cordiali saluti,
Camillo - E-mail: tecnico (at) merlett.it

LC
Caro Camillo,
grazie per il feedback sulla tua esperienza nel lavaggio dei vinili. Non ho dischi così sporchi da meritare un trattamento così energico però posso credere che nei casi peggiori sia una sorta di ultima spiaggia. Mi permetto di consigliare sempre il risciacquo con acqua distillata. L'acqua di rubinetto, per quanto poco calcarea, ha sempre un buon residuo minerale, meglio evitare che si depositi sul fondo dei solchi. Con un paio di euro si acquistano 5 litri di acqua distillata, in qualunque supermercato.
Ovviamente, rinnovo e appoggio caldamente il tuo invito finale a eseguire delle prove preventive su vinili di scarso valore :-)
Grazie per il prezioso spunto!
Lucio Cadeddu

Scomparsa dei bassi su JBL 4333
L'ultima volta che ci siamo sentiti non avevo trovato la soluzione alla scomparsa dei bassi, ho provato ad invertire i cavi del woofer senza risultati, (comunque il positivo e il negativo sono scritti sul cestello del woofer, ma poi ci sono da collegare due fili verdi identici) poi ho provato a staccare l'agi 511 ed ho collegato un pre nad 1155 (che tenevo in armadio da anni) e sono ricomparsi I bassi. Quindi il problema è l'AGI. A questo punto le chiederei un consiglio anzi più di uno. Ho pensato di comprare un pre-finale Mc Intosh vintage (che è da sempre stato il mio sogno) il c34 e il fin 2255. Li ho trovati usati revisionati da studio lab e garantiti un anno. Che cosa ne pensa?
Inoltre mi hanno consigliato di fare un "restauro" alle mie JBL sostituendo i cavi e i componenti dei crossover. Mi dicono che la qualità del suono migliora notevolmente, io non so se è il caso e se sì quali sono i laboratori in grado di garantire un buon lavoro.
Inoltre, se dovessi sostituire soltanto il preamp è vero che è consigliabile utilizzare la stessa casa del finale e le valvole come il 505 copland?
Questi sono i miei dubbi e siccome vorrei rinnovare l'impianto dopo anni di abbandono gradirei un suo consiglio.
P.S. Per il CD mi hanno consigliato il Marantz cd k (quello da 1.250 euro) pensa possa andare?
Un saluto e un augurio di buon anno!
Paolo - E-mail: chiappini.paolo (at) grupponovelli.it

LC
Caro Paolo,
è molto strano che la scomparsa dei bassi dipenda dal tuo pre AGI, controllerei che non sia semplicemente una questione di ossido sparso qua e là dentro l'apparecchio, vista l'età. Magari con piccole attenzioni torna al suo vecchio splendore!
Comunque sia, l'idea di prendere una coppia pre & finale Mc Intosh o, se vuoi, anche solo un integrato, puoi tenerla seriamente in considerazione, soprattutto se si tratta di usato garantito. Accertati soltanto che il pilotaggio dei tuoi diffusori non sia problematico per il finale, in genere gli Mc non gradiscono troppo carichi molto bassi (inteso come impedenza del diffusore). Le tue JBL non sono un carico ostico, ma una prova diretta io preferirei eseguirla. Non mi avventurerei a provare coppie pre-finale non monomarca, non è facile trovare accoppiamenti corretti e, di più, l'eventuale rivendibilità futura potrebbe essere problematica.
Quanto al restauro dei tuoi diffusori, se si tratta solo di rewiring e di ringiovanimento della componentistica dei crossover mi trovi assolutamente d'accordo, ne trarresti grande giovamento (non tu, le tue JBL!). Si tratta di un'operazione abbastanza facile, basta saper tenere in mano un saldatore. Altrimenti prova a chiedere in qualche forum per avere indirizzi di personale competente, vicino a dove abiti, che possa eseguire il lavoro senza calcare troppo la mano sul conto finale.
Infine, sulla scelta del lettore CD tante potrebbero essere le alternative. Non mi è chiaro quale sia il modello di Marantz che ti hanno proposto, penso si tratti di un lettore SACD. In tal caso eviterei, in tutta franchezza, visto che lo standard è praticamente ridotto a una nicchia della nicchia. È vero che ci si possono suonare anche i CD, ma se il formato non decolla (avrebbe dovuto farlo anni fa, ora è time out) pian piano le meccaniche in grado di leggere i SACD spariranno dal mercato, anche dei ricambi, e ciò renderà riparabilità e rivendibilità abbastanza problematiche.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori con 500 €
Egregio direttore, colgo innanzi tutto l'occasione per complimentarmi e ringraziare, da neofita quale sono, ho carpito moltissime informazioni grazie a questo sito e sono riuscito a farmi un'idea su cosa comprare.
Il mio compattone giapponese è da tempo defunto, e stufo di computer ed mp3 ho deciso di buttarmi su qualcosa di più serio, e di dare sfogo all'attrazione verso i vinili, quindi ho bisogno di un impiantino decente, senza esagerare perchè non posso investirci cifre importanti.
La mia idea era di acquistare un Project debut III al quale in futuro sostituire la testina con una migliore, come amplificatore ho trovato da un amico un Marantz 1050 funzionante, per il lettore CD se ne parlerà.
Ora viene il problema della scelta dei diffusori, ascolto prevalentemente musica rock nelle sue varianti, e ogni tanto elettronica in un ambiente di circa 20mq senza particolari impedimenti acustici, la cifra che vorrei spendere si aggira sui 4-500 euro, quindi credo di dovermi orientare sui modelli così detti da "libreria", le torri mi piacciono molto, ma un po' per lo spazio che occupano, un po' per il costo credo siano leggermente fuori portata.
Sperando di non averla annoiata con la mia richiesta di informazioni, e ringraziandola per il tempo e la passione, nonchè la competenza che dedica a questo sito le porgo i miei saluti.
Andrea - E-mail: pecche81 (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
in 20 mq non solo ci stanno due torri, ma ci sta anche roba molto, molto più ingombrante!!! Quindi, se credi che il vincolo sia logistico stai tranquillo, due torri snelle non ti creeranno alcun problema particolare e in ogni caso in pianta occupano meno spazio di un diffusore bookshelf sul suo bel trespolo regolamentare.
Se hai una parete abbastanza sgombra e una piastrella libera sul pavimento, le torri le puoi usare tranquillamente. Con 500 €, poi, ci sono tante ottime alternative: KEF C-5 o C-7, Mission M-33i, Wharfedale Diamond 10.4, Indiana Line Tesi 560 e tante altre!
Dando poi un'occhiata al mercato dell'usato, la rosa si amplierebbe ulteriormente. Semmai, il problema più grosso che intravedo è quell'amplificatore. Certo di attirarmi nuovamente le ire di qualche talebano del vintage purché sia ti dirò che no, quel Marantz 1050 proprio non va bene. Al tuo posto proverei a venderlo, si formerebbe istantaneamente la fila di quelli che vorrebbero impossessarsene, credendo di accedere a chissà quale Olimpo di suoni raffinati. Lo venderesti a un prezzo interessante, cifra con la quale potresti permetterti di molto meglio, NAD, Rotel o Cambridge con qualche anno alle spalle ma di ben altro spessore musicale rispetto al nonnetto. L'unica cosa cui dovresti prestare attenzione è che l'integrato recente disponga di ingresso phono, gli ultimi NAD e Cambridge, ad esempio, ne sono sprovvisti.
Il lettore CD futuro potrà essere cercato con lo stesso sistema (usato recente) magari in accoppiata monomarca con l'amplificatore. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il Little Dot? Una ciofeca!
Salve Lucio,
permettimi di darti del tu e di aggiungere qualcosa a beneficio di chi volesse comperare il
Little Dot CDP 1. Lavoro e abito in Cina, e avendo necessità di avere qualcosa di piccolo da trasportare ho comperato il CDP 1. Che ciofeca, il display lampeggia quando i numerini del tempo traccia cambiano, per agganciare il segnale digitale sia al mio Chord 64 che al mio Benchmark HDR bisogna andare a tentativi fino che aggancia, il telecomando formato CC va in conflitto con il mio Nuforce IA7 V3. Qualche disco le tracce dopo almeno 8 secondi di lettura qualche volta non escono (ma qui magari sono i dischi tarocchi cinesi che son mal piratati).
Ho magari dimenticato qualcosa, ma non voglio sparare sulla crocerossa, visto ciò che lo ho pagato. 1620 RMB, al cambio di 3 anni fa erano circa 160 euro.
Suono: appena accettabile, digitale senza musicalità. Vale ciò che lo ho pagato, forse meno, comperando un Marantz integrato, di poco prezzo è meglio.
Finisco in gloria, se vuoi aggiungere ora il mio commento è questo: NON COMPERATELO. Quando ho scritto a quelli di Little Dot che se la cantano e se la suonano nei loro blog, mi han risposto se non sei soddisfatto mandalo indietro a chi te lo ha venduto. Che politica del c,,, come ditta.
Grazie del tuo spazio e auguri al VS sito,
Cordiali saluti,
Renato - E-mail: lovochina (at) sina.com

LC
Caro Renato,
mi sembra molto strano tu abbia acquistato il Little DOT CDP_I ben tre anni fa, quando il prodotto è stato inserito a catalogo, nel sito Little Dot, il 10 Gennaio dell'anno scorso. Però tutto può essere, non metto in dubbio la tua parola. Tutti questi problemi che hai rilevato non si sono presentati nel sample che ho ricevuto in prova che anzi funziona bene e suona pure (per quanto possa suonare una meccanica CD) in maniera assolutamente buona considerando il costo. Certo, farci suonare dei CD tarocchi cinesi mal piratati come tu stesso li hai definiti non è esattamente il modo migliore per testare una meccanica CD, tantomeno il suo suono, che è quanto di più elusivo ci possa essere.
Comunque guarda, va bene tutto, tranne il metodo: si può incappare in un esemplare sfortunato, credimi capita anche con macchine da migliaia di euro (e lì sì che c'è di che prendersela!), ma da qui a generalizzare come hai fatto tu il passo non è breve, tutt'altro.
Non è, tuttavia, colpa tua. Viviamo in tempi nei quali la superficialità di giudizio (positivo o negativo che sia) sembra essere diventata imperativo categorico: o è l'ottava meraviglia del mondo o è un prodotto da raccolta indifferenziata. Con questa logica non si va da alcuna parte. Ti hanno risposto di portarlo indietro al venditore, che avrebbero dovuto dirti...ti rimborsiamo noi? Il venditore poi eventualmente si sarebbe rifatto su di loro, è così che funziona. Se acquisto un'auto e questa ha un difetto non vado a Stoccarda, a Torino o a Monaco di Baviera a chiedere di restituirmi i soldi. Vado da chi me l'ha venduta e faccio le debite rimostranze.
È un mondo difficile, ma questi atteggiamenti non aiutano di certo a farlo funzionare meglio. È solo rumore di fondo. Indifferenziato, questo sì.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Klipsch con pochi bassi
Buona sera,
inizio con il ringraziarvi del lavoro che svolgete da anni, sto cercando di mettere su un impianto senza prosciugare troppo il mio c/c, sala rettangolare 30 mq arredata, musica 99% rock, la sorgente sarà pc portatile e V-Dac Musical Fidelity, in seguito acquisterò un cd player, seguendo le vostre indicazioni per introdurmi nel mondo della stereofonia ho acquistato un amplificatore Pioneer A400 che vorrei accoppiare a diffusori da pavimento, io sono un assetato di bassi, ho provato le Klipsch RF 82 con varie amplificazioni sui 700 euro come Audioanalogue, NAD, Rotel, Arcam (nessuno di questi mi ha impressionato da qui la scelta di orientarmi sull'usato Pioneer), sorgente cd player Arcam fmj 17 (con cd da me portati per l'ascolto), a detta del rivenditore quel modello di diffusori è il migliore come risposta di bassi.
Beh sarò sordo ma io questi bassi proprio non li ho sentiti (2 ore di prova d'ascolto), il mio budget per i diffusori è all'incirca di mille euro, cortesemente mi dia lei un consiglio su quali modelli/marchi orientarmi, ed inoltre x un acquisto futuro anche un giradischi e testina da accoppiare all'amplificazione sovra citata o eventualmente un amplificazione più consona ai miei standard musicali se quella da me posseduta sia scarsa (posso spendere max 900 euro per eventuale upgrade amplificatore).
Rinnovo i complimenti e vi porgo i miei cordiali saluti.

[...e solo 20 giorni dopo]

Grazie per aver letto la mia mail, volevo informarla che preso dalla irrefrenabile voglia di ascoltare musica in modo decente ho acquistato: Pioneer a400, Arcam RDAC, Klipsch rf 82. Dopo essere tornato dal negoziante per una seconda prova d' ascolto con il mio amplificatore da voi consigliato i bassi li ho sentiti alla grande e mi sono convinto delle rf 82 e devo dirle che dopo una settimana di ascolto mi innamoro ogni giorno sempre di più delle sonorità che emettono, non so se questo mio impianto si possa considerare hi fi, però al momento sono soddisfatto.
Per i cavi di potenza ho acquistato dei cavi trasparenti 5 metri 50 euro compreso banane. Per il cavo segnale sul T-forum ho acquistato un auto costruito consigliato da altri utenti. Infine il mio macbook è collegato con un cavo usb acquistato al mediaworld per 10 euro all'Arcam RDAC.
Mi dica cortesemente se questa catena presenta delle anomalie (sicuramente un cavo usb di buona fattura sarà il mio prossimo acquisto), inoltre preso dalla voglia di vinile ho un budget di 1000 euro per acquisto di testina, giradischi, e pre phono, cortesemente mi dia lei un consiglio su cosa orientare il mio acquisto analogico, sia sul mercato del nuovo o dell' usato (quest' ultimo mi spaventa un po' non avendo esperienza in materia, potrei prendere grosse fregature).
La ringrazio ancora vivamente per il suo aiuto e per la rivista tnt.
Lorenzo - E-mail: lmedici (at) hotmail.com

LC
Caro Lorenzo,
mi permetto di pubblicare queste tue missive, una a distanza di poco tempo dall'altra, perché le ritengo emblematiche e rappresentative di un certo modo di vivere questa passione. Dalla stroncatura più totale (non sento i bassi) alla soddisfazione più sfrenata, in pochissimo tempo. È curioso che queste cose avvengano ma è proprio questa la leva sulla quale gli operatori del settore (riviste incluse) hanno sempre premuto per far girare il denaro dalle tasche degli appassionati fino alle loro: questo comportamento misto ossessivo-compulsivo, dalle discese ardite e le risalite (cit.) dal baratro dell'insoddisfazione più profonda fino alle vette dell'orgasmo audiofilo.
Caro Lorenzo, mi chiedi se il tuo impianto presenti o meno delle anomalie, temo che l'unica anomalia sia proprio il suo proprietario, incapace di fermarsi a riflettere, ponderare gli ascolti e le possibili soluzioni con la necessaria calma che questo tipo di passione richiede. Mi vengono giusto in mente le parole di una bellissima canzone dei Killing Joke: The days I wonder, the nights I ponder.. (da "Twilight of the mortal")
Anziché ponderare, tu, una volta risorto dal baratro dell'insoddisfazione, di slancio ti proietti verso nuove vette: nuovo cavo USB (!!!) e persino 1000 € da investire nell'analogico, senza alcuna esperienza in materia e, immagino, senza uno straccio di LP da far suonare. No, non ci siamo. Mi chiedi di aiutarti in questa nuova caccia al tesoro ma, perdonami, io mi chiamo fuori, non sarò tuo complice in questo percorso. Se vorrai, tanti consigli li potrai trovare comunque in altri Volumi di questa Rubrica o su altri lidi.
So che mi odierai per questo, ma preferisco così. Un giorno ti fermerai a riflettere e capirai che questa mia era l'unica posizione possibile.
Spero di esserti stato utile, se non ora, almeno in futuro.
Lucio Cadeddu

Lo scorrere del tempo
Buon giorno, ho un impianto così composto:

La prima domanda può sembrare banale: ma dopo 11 anni la qualità audio può degradare? C'è un consumo/deterioramento dei componenti? Le membrane degli altoparlanti perdono le proprie proprietà? Esiste una "revisione" che fanno dei professionisti?
Mi ricordo che all'epoca le Kan le scelsi rispetto alle ProAc Tablette per questioni di budget, sebbene le seconde mi sembrarono superiori. Era un'impressione corretta?
La configurazione è classica: un soggiorno piccolo con divano appoggiato muro e sulla parete opposta, a 3 metri, l'impianto dentro una libreria, con le casse a 1,5 metri fra loro (ah, le Kan sono sui famosi "piedini Upim", ora introvabili, grazie per la dritta!).
Infine, vorrei aggiornare il sistema, ho pensato innanzi tutto al cd con un Marantz CD6000 OSE, condivide? Oppure le casse, magari con le Tablette nuove? La mia impressione è che in questi 10 anni non ci siano state innovazioni tali da giustificare una sostituzione a parità di prezzo.
Grazie e cordiali saluti,
Marco - E-mail: marco.ferrari (at) tiscali.it

LC
Caro Marco,
il tempo non scorre invano e certamente alcuni componenti invecchiano: le sospensioni degli altoparlanti possono indurirsi, i condensatori d'alimentazione possono asciugarsi, in genere tutta la componentistica passiva potrebbe deviare leggermente dalle specifiche originali. Tuttavia, questi fenomeni sono normalmente osservabli su periodi di tempo più lunghi, una decina d'anni mi pare un tempo non sufficiente.
Quel che è successo, più realisticamente, è che tu ti sia un po' stufato del suono del tuo impianto e inconsciamente stai cercando una buona scusa per un upgrade o comunque un cambio di direzione. Non definirei le Tablette migliori delle Kan, sono due diffusori di impostazione e target molto diversi. Certamente puoi programmare comunque un upgrade, anche se la sistemazione in libreria non suggerirebbe l'investimento di grandi cifre. Potresti prendere dei bookshelf più generosi (dopo un po' la carenza di bassi ...stanca, vero?), certo del fatto che le Kan le rivendi come e quando vuoi, essendo molto ricercate. Potresti valutare delle ProAC di dimensioni più importanti, dalle Studio 110 alle Tablette 50 o Tablette Reference 8. Valuta anche qualche bookshelf della italiana Opera, potresti trovare un'impronta sonora di tuo gradimento, più rotonda e generosa della tipica niente sesso siamo inglesi delle Linn Kan.
Per quanto riguarda la sorgente, eviterei il Marantz 6000 OSE e punterei su qualcosa di meglio, tipo il Rega Planet nelle sue diverse incarnazioni o anche qualche macchina di Arcam, per realizzare un'accoppiata monomarca (timbricamente sinergica) con il tuo amplificatore.
Infine sì, in generale sono d'accordo con te nell'osservare che in questi ultimi 10 anni non ci siano state delle grandi rivoluzioni, Classe D a parte.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelte sbagliate come rimediare
Buona sera,
sono ormai giorni che continuo a leggere ogni suo articolo su TNT. Mi presento: sono Adriano, uno studente ventitreenne appassionato di musica e ovviamente del relativo ascolto. Mi ha sempre affascinato il mondo del HiFi, ho cominciato ad apprezzarlo dopo alcuni discorsi fatti da un professore di italiano alle scuole superiori e successivamente ascoltando diversi impianti in negozi specializzati.
Ogni volta che riuscivo ad sentire lo staccarsi delle labbra dal bocchino di un sassofono o sentire assoli di chitarra composti da sole tre note in grado di farmi rabbrividire rimanevo estasiato percorso da emozioni, mi innamoravo della musica.
L'unico ostacolo che ho sempre trovato nell'avvicinarmi a questo mondo è stato l'eccessivo costo dei vari componenti. Pochi anni fa ho avuto la possibilità di acquistare un piccolo impianto, ma facendomi abbindolare da un negoziante di un superstore comprai un impianto senza nemmeno riflettere, impianto che allora alle mie orecchie sembrava mitico, ma dopo svariate prove e conferme leggendo gli articoli su tnt mi accorgo di avere commesso un grosso sbaglio.
L'impianto è formato da:

Voglio chiarire subito che sto cercando di acquistare il maggior numero di LP possibili alle mie tasche, non so perché ma mi danno calore nel sentirli suonare. Per quanto riguarda i miei vari cd, purtroppo, li comprimo a 320 Kbps e li ascolto tramite pc non avendo una piastra cd.
Dopo averle spiegato a grandi linee quale è la mia filosofia e di cosa dispongo le posso spiegare i miei problemi.
Anche se l'impianto non è un gran che e per ora non posso permettermi altro, credo che sia possibile fare qualche modifica senza dissanguare il portafoglio.
Quando ascolto un LP jazz a volumi contenuti mi sembra che il suono venga fuori "buono" ma quando, per esempio, ascolto un LP dei Pearl Jam il suono appare freddo e senza dinamica, poi ascoltando lo stesso brano dei Pearl Jam in mp3 tutto torna ad essere più ascoltabile. Non riesco proprio a spiegarmelo..
In più alzando il volume durante l'ascolto di un LP ottengo un effetto simile a quello di avvicinare un microfono ad un diffusore, un progressivo woooom...
Come posso risolvere questo problema oltre che a rifare di sana pianta l'impianto?
Come posso posizionare le casse in modo corretto se non possono essere appoggiate per terra e né su un mobile senza l'utilizzo di piedistalli troppo ingombranti per la mia camera?
Spero di essermi spiegato bene dato il mio pessimo italiano.
La ringrazio per la sua attenzione.
Cordiali Saluti,
Michele - E-mail: adridimo (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
primissima cosa da fare: alzati (in questo momento) e sposta il giradischi dai pressi delle casse! Il woooom che senti quando suona un LP è il feedback acustico: la testina - come un microfono - riprende il segnale delle casse e lo ri-amplifica, causando il fastidioso effetto che senti. Quindi: casse ben lontane dal giradischi e certamente NON poggiate sullo stesso ripiano o mobile. Adesso sono appese a parete, probabilmente il suono investe direttamente la testina di lettura del giradischi.
Seconda cosa da fare: smetti di rovinare la Musica dei tuoi CD comprimendoli in MP3 a 320 Kbps: hai un PC, ascoltali tramite quello! Infili il CD nel drive e lo fai suonare. Vuoi una soluzione più comoda? Estrai il contenuto del CD (con EAC, ad esempio) e salvi i file wav sul tuo hard disk, poi suona direttamente da quest'ultimo.
L'apparente stranezza che gli MP3 ti sembrino suonare meglio dell'LP è probabilmente dovuta al fatto che quando hai rippato i vinili il volume era basso e il feedback non era presente.
In alternativa, potrebbe essere che la tua copia in vinile suoni peggio di quella su CD, capitano anche queste cose. Inoltre: è assolutamente normale che l'impianto suoni bene con dischi jazz e male con quelli dei Pearl Jam: è la qualità dell'incisione a fare la differenza e i dischi dei PJ non hanno mai brillato dal punto di vista tecnico.
Questi consigli che ti ho dato sono a costo zero, qualora decidessi di sostituire qualche componente, io penserei prima ai diffusori, poi al giradischi e al pre fono. A proposito, sei sicuro che il tuo amplificatore Pioneer sia sprovvisto di ingresso phono? Sarebbe un po' strano specie se acquistato qualche anno fa...
Qualora decidessi per i diffusori, ricordati che qualunque scelta sarà compromessa dal posizionamento appeso a parete.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
sono un appassionato di musica e di alta fedeltà che Vi segue ormai da diversi anni. Anzitutto vorrei ringraziare Te e tutto lo staff di TNT Audio per il lavoro che gratuitamente svolgete. Come audiofilo (anche se di basso livello) mi sono formato prevalentemente sul Vs. sito e devo dire ciò che più mi piace di TNT Audio è che si cerca di rendere il lettore in grado di muoversi autonomamente nel mondo dell'hifi, senza propinare alcuna verità preconfezionata.
Non Ti annoio con l'elenco dei componenti del mio mio impianto, vorrei solo dire che grazie a ciò che ho imparato ho acquistato (a volte anche usati) componenti che suonano (secondo me) bene spendendo cifre più che ragionevoli. Ho anche consigliato diversi amici che ora, rimanendo nel budget che si erano prefissati, hanno riscoperto il piacere della musica.
Vorrei segnalarti come ho costruito, insieme ad alcuni amici, dei diffusori semplici ed economici ma bensuonanti (per quello che costano). Premetto che sicuramente anche altri avranno pensato, prima di me, ad una soluzione del genere. Si tratta di diffusori a dipolo che utilizzano un altoparlante larga banda, in modo da minimizzare sia il lavoro di falegnameria che quello di saldatura. Per il pannello abbiamo utilizzato del multistrato, le dimensioni sono 70x100 per il pannello centrale più due ante laterali più piccole fissate con delle cerniere per tenere in piedi il tutto. L'altoparlante è un Ciare CH 250 scelto in base a queste considerazioni:

Come vedi si tratta di un altoparlante dal costo irrisorio e dalla semplicità realizzativa estrema che chiunque, anche senza alcuna esperienza, può facilmente realizzare.
Noi lo usiamo quando ci troviamo in piazza a ballare il tango (alla fine pieghiamo le ante e carichiamo il tutto nel bagagliaio) o quando organizziamo qulche serata (sempre di tango) in qualche posto ove non vi sia un impianto disponibile. Per quello che costa suona più che bene, certo non è esente da difetti, ha una certa asprezza in gamma alta, la risposta non è molto lineare, ecc.,ma ciò che mi colpisce è che i profani (=che non hanno mai sentito un impianto hifi) si rendono subito conto che il suono è di una classe superiore rispetto ai baracchini cui sono abituati e rimangono estasiati ad ascoltare...
Infine vorrei fare due ultime considerazioni. Spero di non averTi annoiato con queste mie elucubrazioni e Ti saluto cordialmente.
Alessandro - E-mail: alex_shodan (at) yahoo.it

LC
Caro Alessandro,
grazie per le belle parole di apprezzamento del nostro umile operato. Conosco bene il driver che avete utilizzato, dovrebbe essere la versione 4 Ohm, cioè car, del celebre PH250, driver ben noto a tutti gli autocostruttori. È un buon altoparlante ma, a mio parere, presenta delle colorazioni e una risposta in frequenza difficili da accettare in campo propriamente HiFi. Qualcuno sostiene che la versione a 4 Ohm abbia una risposta più estesa lato alte frequenze, ma stiamo parlando comunque di driver che al di sopra dei 10 kHz praticamente sono muti e, essendo molto direttivi, ascoltati fuori asse perdono ancora parecchi dB in gamma alta. Ciò premesso, il dipolo con largabanda è un'ottima soluzione, economica, facile e davvero alla portata di tutti.
Ti ringrazio anche per gli altri feedback sulla musica liquida e i cavi USB.

Dopo la Musica colta della settimana scorsa, consentitemi una deviazione un po' commerciale. Lo faccio per farvi ascoltare una canzone di Alicia Keys che probabilmente avete sentito un milione di volte in radio, nella versione famosa, quella dove c'è lo zampino di prezzemolino Jay Z. Il brano noto è Empire state of mind ma non tutti sanno che ne esiste una versione molto diversa, della brava Alicia Keys da sola che in questo video si ebisce in una versione semi-acustica da brividi. Saranno solo canzonette, però...buon ascolto!

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