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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 5/3/2011 - 12/3/2011

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  1. Woofer da sostituire
  2. Reperibilità Dayton DTA-100a
  3. CD e cuffie con 800 €
  4. Limiti all'ascolto
  5. Non sono un audiofilo
  6. Obiettivo Italia
  7. Più dettaglio per le B&W 804S
  8. Impianto con 4000 €
  9. Upgrade dei diffusori
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Woofer da sostituire
Ciao Lucio.
Ogni tanto ti disturbo per ricevere consigli.
Questa volta avrei bisogno di un consiglio per i miei diffusori Totem Hawk. Ho notato che in entrambi i diffusori la sospensione in gomma dei woofer si sta rompendo e non potendo essere riparabile dovrei sostituirli, cosa che potrei fare io acquistando i ricambi originali Totem. Per questo ho avuto informazioni dal service italiano.
In alternativa potrei passare ai diffusori di livello superiore, le Forest sempre della Totem, cosa che potrei fare aggiungendo 1200 euro alla prezzo della riparazione delle mie casse. Come ampli ho un Exposure 3010.
E qui i miei dubbi: non ascolto mai a volumi esasperati e non capisco perché si siano rovinati entrambi. L'unico sospetto che mi viene in mente è che non vorrei avere serrato le viti degli altoparlanti troppo forte (ogni tanto le controllo) e questo abbia danneggiato la sospensione che in parte cade sotto la vite. In 3 anni e mezzo non avrebbero comunque dovuto esserci problemi. Ho un po' paura che a distanza di tempo possa ricapitarmi anche su quelli che andrei a sostituire. Parallelamente non vorrei che il passaggio alle Forest fosse un side-grade tale da non giustificare il maggiore esborso. Tu cosa suggeriresti: riparare le mie o passare alle Forest?
Ciao,
Roberto - E-mail: roberto.gitto (at) litopat.it

LC
Caro Roberto,
non ho mai sentito di woofer moderni da sostituire dopo appena tre anni. Anche ascoltando a volumi sostenuti non sono certo le sospensioni che si rovinano, semmai la bobina mobile che potrebbe deformarsi per il troppo calore o addirittura scollarsi dal cono. A me, pur ascoltando a livelli da intervento immediato della forza pbblica, non si è mai rotto un woofer, quindi il motivo deve essere cercato altrove. Tu dici di stringere spesso le viti dei woofer: è chiaro che se la vite sbattesse sulla gomma della sospensione anche una semplice torsione di questa causerebbe tensione su tutta la gomma e, con il movimento del woofer, uno strappo potrebbe essere possibile. In realtà non vedo alternative, a meno che tu non abbia in casa bambini fuori controllo o animali domestici che si affilano le unghie sui woofers.
Ciò detto, ti posso dare un consiglio spassionato? Rimetti il cacciavite nella cassetta degli attrezzi e chiudi quest'ultima in un armadio con serratura a combinazione, scrivi la combinazione su un foglio di carta e poi buttalo nel caminetto acceso (oppure fumatela :-)). Possibile che in tre anni abbia avuto la necessità di serrare le viti più volte? Un CONTROLLO ogni tanto non è una cattiva idea, ma controllare non significa STRINGERE: si verifica soltanto che la tensione sia quella giusta, ma senza esagerare. Tra l'altro, un eccesso di zelo da questo punto di vista porterà, se non alla distruzione delle sospensioni, a un probabilissimo danneggiamento degli incavi nei quali si avvitano le viti stesse: stringi oggi, stringi domani, il foro si allarga. Sedersi ad ascoltare Musica e basta, no eh? È chiedere troppo? :-) Audiofili, brutta gente.
Per ora riparerei i diffusori, senza upgrade. E, per il futuro, tieni le mani a posto!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Reperibilità Dayton DTA-100a
buongiorno Lucio,
nell'intenzione di fare cosa utile ai lettori di TnT interessati (spero di non disturbarti) ritrascrivo il messaggio che ho appena postato sul
T-forum:

Acquistato-Arrivato da http://www.reichelt.de. Prezzo: 69.95€. E' in tedesco, ma sono riuscito ad andare avanti fino all'ordine (bonifico bancario) sinceramente non ho capito se c'era anche la carta di credito, ma non mi pare.
Fatto bonifico tot 88.95€ martedì 22-02, bonifico accreditato da loro venerdì, arrivato stamattina, martedì 1-3-2011.
Modello Dta-100a (con la a). Controllato adesso (11:45) dopo un'ora di cd mono dei Traffic, NESSUN problema di sbilanciamento tra i canali. Consiglio a chi volesse intraprendere questa strada di mandare la mail al contatto export@reichelt.de
Ciao,
Mauro - E-mail: pontesp (at) libero.it

LC
Caro Mauro,
ti ringrazio per la preziosissima informazione. Il Dayton a 69.95 € non avrei mai sperato di poterlo trovare, anzi mi attendevo un rapido aumento dei prezzi. Mi fa piacere che pochi giorni dopo la recensione l'apparecchio - da introvabile in Europa - sia diventato reperibilissimo su tanti negozi online, specie tedeschi, a riprova del fatto che quando si propongono prodotti validi, di prezzo umano, il mercato reagisce eccome. Inoltre, questa è la più chiara dimostrazione che ci sia ancora tanto spazio per l'audio di qualità, basta abbandonare le follie dell'high-end che davvero interessano ormai solo a livello di colore, un po' come quando le riviste di auto provano le supercar in edizione limitata: nessuno le acquista, ma tutti sono interessati a saperne di più.
I numeri, però, sono fatti dalle utilitarie e questo Dayton DTA-100a ha tutte le carte in regola per diventare un vero best-seller, specie se il prezzo resterà questo, incredibilmente conveniente. È crollata anche la barriera della bassa potenza, che limitava la diffusione degli amplificatori in classe D. Ora manca solo quella della flessibilità (più ingressi e, magari, un telecomando). Sono sicuro che non dovremo aspettare molto, perché dopo questo colpo basso la concorrenza non resterà a guardare.
Infine, se ci consentite un po' di vanagloria, l'improvvisa reperibilità di un prodotto praticamente sconosciuto fino a pochi giorni fa, è la prova che questa piccola rivista di HiFi riesce in ciò che le riviste tradizionali (e, lasciatecelo dire, i forum) da anni non sono più in grado di fare: operare da guida per il mercato e i suoi lettori, addirittura a livello internazionale. E ci sono persone che ancora pensano che l'informazione online sia (stata) la tomba dell'informazione specializzata ed efficace. Continuando a dare risposte vecchie a problemi nuovi temo che il destino delle pubblicazioni tradizionali sia assolutamente segnato. E questo certamente per meriti di chi ha saputo guardare lontano, in tempi nei quali tutti ridacchiavano sotto i baffi (Interdet, la chiamavano) ma anche per demeriti di chi non è mai stato in grado di guardare oltre il proprio naso, per ignoranza, per incapacità, per pura presunzione, credendo di essere insostituibile. Credo che molti siano rimasti, questa volta sì, davvero interdetti.
Grazie per il prezioso feedback,
Lucio Cadeddu

CD e cuffie con 800 €
Egregio Sig. Cadeddu
Le scrivo perchè ho bisogno di un consiglio, per comperare un buon lettore cd (il Technics del supermarket è defunto) ed una cuffia. Posseggo solo un vecchio amplificatore Yamaha Natural Sound AX 396 ed un giradischi Thorens TD 160 ed un paio di ancor più vecchi diffusori Tandberg (HI FI System 15)
Comunque il problema non sono tanto i diffusori; io ascolto sopratutto in cuffia, date anche le modeste dimensioni della stanza (3,8 mt x 3 mt circa) e per un piacere personale(issimo); pertanto avevo intenzione di prendere una buona cuffia (Beyerdinamic?), ascolto quasi esclusivamente Jazz, dal New Orleans al Jazz Rock e Fusion (ma i periodi Bop e Free sono i protagonisti: pianoforte, sax, batteria, contrabasso quasi sempre acustici, anche se le escursioni di Rhodes piano e chitarre Gibson non sono rare) sia da supporto vinile (forse 2000 dischi, classica compresa) che cd. Non sono interessato alla cosidetta musica liquida, anche se a volta masterizzo i miei LP, per uso personale su lettore mp3 (ma salvo in wav.)
Ho un piccolo sogno però, mi piacerebbe provare il suono delle valvole, ma non saprei come inserire tale elemento. Ci sono opzioni possibili? Il budget è di circa 7/800 euro fra lettore cd e cuffia; per quanto riguarda l'eventuale elemento valvolare, non sapendo quale componente prendere in considerazione (pre, ampli per cuffie ... ?) non ho potuto farmi un'idea di quale possa essere la spesa da affrontare.
Grazie mille, per la cortese attenzione.
Arrivederci.
Salvatore - E-mail riservato

LC
Caro Salvatore,
la frase provare il suono delle valvole è priva di qualsiasi significato concreto. Ho sentito apparecchi con valvole suonare così diversi gli uni dagli altri che definire un suono delle valvole sarebbe quantomeno azzardato. Però, se lo scopo fosse solo quello di vedere una lampadina accesa nel proprio impianto (a parte inserire una piccola lampada all'interno dell'amplificatore) potresti pensare a un amplificatore per cuffia dotato di valvole, ad esempio quelli della Little Dot. Non solo, ma la valvola potrebbe essere presente anche nel lettore CD, anche se non è facile trovare qualcosa, nel nuovo, che rientri nel budget complessivo che ti sei prefissato. Ci sarebbe l'Advance Acoustic MCD-204MKII (circa 500 €) ma non l'ho mai ascoltato. Per circa 600 € ci sarebbe lo Jolida JD100A che abbiamo recensito positivamente qualche tempo fa e, ovviamente, esiste sempre il mercato dell'usato.
Quel che non capisco è perché orientarsi verso una scelta senza alcun fondamento logico, non essendo basata sull'ascolto, sull'esperienza diretta o altre considerazioni. È solo il gusto del giocattolo con la lampadina? Va benissimo, però mi piacerebbe vedere più audiofili consapevoli e meno sveglie al collo o anelli al naso. Gli apparecchi HiFi si dovrebbero scegliere in base alla funzione, e non altro. Anche perché, e capita spesso, i bei giocattoli che poi suonano male diventano presto dei bei soprammobili.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Limiti all'ascolto
Egregio dottor Lucio,
Le scrive un neofita del mondo dell'hi-fi felice del suo impianto costruito nel corso di un anno Fatto di letture, ascolti in prima persona e mail alla vs redazione.
Attualmente la mia catena di scelte low cost si compone di:

Sono molto soddisfatto del suono che riesco così a ricreare visto che fino a pochi mesi fa i miei ascolti fuoriuscivano solo dalle casse del Pc o della mia auto, per cui fenomeni come la tridimensionalità dello stage erano fenomeni e termini a me sconosciuti. I miei ascolti vanno dal jazz al rock in tutte le salse, dal più melodico a quello estremo e nell'ascolto di quest'ultimo che riscontro i limiti della mia catena di ascolto.
Quello che succede e che nell'ascolto dei pezzi più tirati e intricati dal punto di vista dell'esecuzione tecnica l'effetto è quello del suono che collassa e si impasta su se stesso. Per essere più preciso parlo di album di gruppi come i Nile o Converge per intendersi.
Mi rendo conto che difficilmente è possibile ottenere la stessa pulizia di suono o dettaglio che ottengo se metto su album come " The Koln concert" o un album dei King of Convenience e che quindi i problemi in ascolto sono anche di carattere psico acustico ma vorrei un suo parere tenendo anche conto che i diffusori sono a 1,40 metri l'uno dall'altro con la zona d'ascolto (il divano) a 2 metri.
Ad ogni modo considerando che per un po' vorrei godermi e sfruttare le meccaniche attuali, in particolare i miei attuali diffusori che trovo ottimi sul 90% dei miei ascolti, potrei nel breve periodo pensare alla sostituzione dell'ampli visto che un anno fa mi è costato solo 40 euro.
Il dubbio in merito è relativo al fatto che il T-amp soprattutto alla sua uscita venne definito l'ammazza giganti e mi chiedo se passando ad ampli come un Marantz PM6003, oppure Yamaha A -S500 oppure un Onix A55, di fascia non elevata, otterrei dei significativi miglioramenti visto che non ho necessità di wattaggio maggiore in quanto ora difficilmente il volume supera la posizione a ore nove, e quindi mi chiedo se la spesa in questo senso può essere sensata o meno.
In ultimo sempre per quanto riguarda il fattore amplificatore ho visto che a pochi km da dove vivo c'è l'importatore italiano dei valvolari Dared, per cui mi chiedo se spendere 290 euro per il modello vp 16 che al di là delle lucine azzurre che mi attirano un sacco :D ma soprattutto del suono dei valvolari può essere un buon investimento.
Anonimo - E-mail: barrabros (at) interfree.it

LC
Caro lettore,
il T-Amp può essere certamente migliorato, ad esempio con il
Dayton DTA-100a che ho recensito qualche settimana fa: non ha solo maggiore potenza, che sembrerebbe non servirti, ma ha un suono più dinamico, più pieno e ricco di basse frequenze che, credo, gioverebbero non poco al tuo diffusore largabanda. Quel fenomeno di impastamento che senti è certamente frutto di una somma di fattori: in primis la qualità dell'incisione, se questa nasce confusa e impastata non c'è impianto che tenga. In secondo luogo la potenza dinamica dell'amplificatore che, comunque, fa quel che può coi pochi watt a disposizione, terzo il largabanda al quale tocca un compito molto gravoso: riprodurre tutta la gamma audio cercando di restare coerente e lineare.
L'altoparlante utilizzato è un piccolo driver da 100 mm che presenta un notevolissimo gradino (+ 5 dB!) in gamma medio-alta tra 5000 e 10000 Hz (un po' come ascoltare col controllo dei toni alti quasi al max!) e poi un altrettanto ripido crollo dopo i 15.000 Hz. Al contempo, in gamma bassa fa quel che può, non essendo un vero woofer. Comunque sia, un amplificatore un po' più dotato dal punto di vista elettrico potrebbe dargli una mano a uscire d'impaccio nei momenti più difficili, per questo motivo proverei il Dayton, che ormai si trova anche in Europa a un prezzo inferiore ai 100 euro;. Temo che, comunque, continuando a usare quel piccolo driver da 10 cm e 38 € non potrai andare molto lontano. Di sicuro non spenderei i soldi necessari per acquistare un Onix A-55, temo sarebbero ampiamente sprecati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Non sono un audiofilo
Buonasera Lucio,
mi chiamo Stefano e sono stato per alcuni anni un assiduo frequentatore di TNT-Audio.com. Dopo molto tempo, torno a scrivere perchè desidero comporre un secondo impianto oltre a quello che già possiedo. Desidero confidarti che io non sono un vero e proprio audiofilo, o comunque non penso che mi si possa considerare tale, dato che mi mancano certe peculiarità caratteriali che fanno dell'audiofilo una animale ansioso e fondamentalmente insoddisfatto, che non vive appieno la gioia di una combinazione pur molto ben fatta per il motivo che conserva in sè il germe del dubbio che come minimo "si può fare di meglio".
Non è una critica ovviamente, anzi ora che ci penso credo di vivere questa esperienza ogni santa domenica perchè sono interista e anche se abbiamo vinto tutto, se sei interista significa che vivi un'esperienza spirituale e storica nel contempo sia gioiosa, sia travagliata. Ad ogni modo chiedo venia per la divagazione e vengo al punto: pur non ritenendomi sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e mai provato in termini di performance tecnica e musicale degli elementi che compongono l'impianto, amo ascoltare la musica come solo l'Hi-end può offrire.
Che cosa discrimina ciò nel mio contesto? Il budget che fisso a EUR 4'000/5'000 (non di più), il fatto che desidero elettroniche di un certo tipo dal mercato dell'usato perchè altrimenti te lo sogni con questo budget. Quali elettroniche? Il punto di partenza sono le Sonus Faber Guarneri Homage e su questo mi riferisco ad una scelta testarda anzichè tecnica. Mi piace il suono Sonus Faber e l'ambiente in cui le inserirei è una stanza 6 x 4. Già, un rettangolo in pianta. Per ciò che concerne l'amplificazione a me piace molto lo stile Pathos, ma dato il budget in questione ci vorrebbe un integrato e forse tu mi dirai che le elettroniche integrate di Pathos tipo TT non riescono a pilotare le esigenti Guarneri. Ho letto in rete che il sistema INPOL di Pathos mal sopporta diffusori la cui impedenza nominale si trova sotto i 4 ohm (la stessa delle Guarneri) e quindi la questione starebbe più lì che non nell'efficienza ridotta delle Guarneri. A me sembra un po' troppo generico, avresti dei commenti in merito?
D'altra parte ho letto nelle lettere alla redazione di un appassionato che ti chiese lumi proprio su come migliorare la qualità dell'amplificazione per le sue Guarneri e tu gli suggeristi tra gli altri il Classé CAP 2100. Questo mi intriga molto, ma molto, sebbene non lo conosca. Ne ho letto la recensione su una nota rivista e devo dire che paragonarlo ad un 2 telai con le qualità ascrittegli potrebbe significare avere trovato i guisti compagni di viaggio.
Poichè ritengo arduo sperare di ascoltare una coppia di Guarneri Homage con un CAP 2100 usati nello stesso posto, volevo chiederti se ti è mai capitato di ascoltare un CAP 2100 in condizioni simili a quelle in cui si troverebbe se dovesse pilotare diffusori con caratteristiche simili alle Guarneri. Forse anche questa è una domanda da 1 milione di dollari.
Vedendo la questione da un'altra angolazione, posso dirti che io ascolto la musica a volume non molto alto (questo anche perchè ho bambini piccoli e spesso l'ascolto di notte quando loro dormono), mi piacciono suoni suadenti, caldi, avvolgenti, tant'è che amo il Jazz, il Blues, una certa musica etnica o folk fatta di strumenti tribali (irlandese per lo più); anche il rock ma meno di frequente e poi questo sarebbe l'impianto notturno, il diurno ce l'ho al piano terra.
Perciò vorrei che l'impianto fosse raffinato e con le Guarneri so che lo sarebbe, ma abbinate al Classé CAP 2100 sarebbe ancora così, oppure bisogna andare esigentemente su qualcosa di valvolare? Se sì, cosa potrebbe fare al caso?
Per ciò che concerne la sorgente pensavo al Lector CDP 7, eventualmente hai dei suggerimenti alternativi? Mi rendo conto che se si prendono elettroniche tutte colorate poi ti sembra di ritrovarti al carnevale di Cento, e quindi fermo restando certi parametri (i diffusori direi) bisognerebbe trovare un certo equilibrio.
Ho scritto molto, chiedo troppo? Non so, però mi auguro tu possa rispondere.
Un cordiale saluto.
Stefano - E-mail: inter_65 (at) yahoo.com

LC
Caro Stefano,
per essere uno che non si reputa audiofilo mi pare condivida un po' troppi dei tratti somatici di questi strani individui. Già l'idea di due impianti, uno notturno e uno diurno, è di per sè delirante e tipicamente da audiofili impallinati! Ancora, sempre da audiofili esagitati sono le fissazioni, tipo la scelta di un componente, a prescindere dal fatto che sia o no un acquisto sensato per l'utilizzo che ne intende fare. Fidati di me, che in questi anni ne ho visti migliaia: tu SEI un audiofilo, di quelli a uno stadio avanzato. Non c'è niente di male in tutto questo, basta esserne consci e non rinnegare la propria natura :-)
Ciò premesso, mi chiedo che senso abbia, per ascoltare a basso volume, di notte, un tale dispiegamento di forze. Ascolterai sì e no con un paio di watt, non di più, che ci fai con gli altri 199 watt per canale dei quali dispone il Classé su 4 ohm? Un inutile regalo all'ENEL? Meglio un piccolo amplificatore, magari anche a valvole, di bassa potenza. Abbiamo recensito tanti integratini economici di questo tipo, secondo me potrebbero fare il loro dovere egregiamente. Sì, l'ho capito che ti ti accontenti solo dell'high-end (anzi: "amo ascoltare la musica come solo l'Hi-end può offrire" e poi non saresti audiofilo...) ma una prova con qualcosa di più proletario la farei. In alternativa, ci sono ampli integrati a valvole meno proletari nei cataloghi Audio Note, Jadis, Conrad Johnson, Audio Research, VTL...
A bassi volumi, tra l'altro, non ti dovrai preoccupare di problemi di pilotaggio.
Per la sorgente, visto che cerchi suoni caldi, va benissimo Lector, ma anche Audio Analogue o Arcam.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Obiettivo Italia
Gentile Sig Cadeddu,
in una stanza 3.5 x 5 ho collocato il seguente impianto:

Io sono abbastanza contento del risultato. Abbastanza. Per colpa di quest'ultima parola, mi piacerebbe apportare delle modiiche per ottenere quello che si definisce un upgrade lasciando fissi (per il momento) i diffusori. Il mio obiettivo sarebbe comunque quello di arrivare con calma ad un impianto completamente italiano! Ho questa fissa per l'hi-fi.
Ad esempio vorrei sostituire la sorgente con AA Paganini o Unison Research Unico cd. Inoltre, non avendo "l'interfaccia" phono per il Simply two, vorrei provare a passare ad AA Paganini 70 rev2.0 o Unison Research Unico Nuovo con scheda phono incorporata; nostalgia del vinile, ma non solo: ho l'impressione che i 12+12 watt dell'ampli non riescano a ottenere il massimo dai diffusori, nonostante abbiano una sensibilità di 91 dB! Che ne pensa delle combinazioni?
Grazie, buon lavoro, e complimenti per la rivista.
Marco - E-mail: marcab69 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
c'è qualcosa che non capisco: non hai il giradischi ma vorresti un amplificatore con lo stadio phono..e perché mai? Forse programmi l'acquisto di un giradischi? In tal caso avrebbe senso, fatti salvi tutti gli avvertimenti e i consigli che ripeto costantemente da queste pagine a chi, d'improvviso, si scopre (o riscopre) analogista.
Dici di avere l'impressione che i 12 watt del tuo Simply Two non riescano a pilotare bene le tue Triangle, perché? Cosa te lo fa pensare? Il fatto che siano 12 watt? E se fossero 13? Sei sicuro che li utilizzi davvero tutti? L'amplificatore va in distorsione nei passaggi più impegnativi ad alto volume? La stanza non è grande e i diffusori sono abbastanza sensibili, non credo tu riesca a sfruttare tutta la potenza a disposizione. O forse si tratta solo di due scuse, per il tuo subconscio, per giustificare l'acquisto di un nuovo amplificatore? :-)
Non ci sarebbe niente di male, ovviamente, ma gli upgrade fini a se stessi sono sempre molto pericolosi. Comunque sia, potresti tranquillamente pensare all'integrato Unico di Unison Research, così resteresti in casa almeno come impostazione generale. Per quanto riguarda la sorgente digitale, sarei abbastanza favorevole alla sua sostituzione con l'Unico CD, per mantenere anche una certa omogeneità timbrica con l'amplificazione, presente o...futura.
Per l'obbiettivo Italia (ma che è, un nuovo programma di governo? :-)) ti resterebbero i diffusori da sostituire...ma di carne al fuoco ne abbiamo già messa tanta, facciamo un passo alla volta (prima la sorgente, secondo me).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Più dettaglio per le B&W 804S
Gentile Direttore,
complimentandomi per la vostra meritoria attività volevo porgervi un mio dubbio, essendo non molto esperto del campo. Posseggo un pre Klimo Merlin, mi dicono di ca 20 anni, con finale mc7150 e casse B&W804s, sorgente Marantz non di alto profilo, con dac Arcam unico esterno. Volevo avere maggiore dettaglio nell'ascolto della mia musica rock - pop, e le chiedo: posso rimanere con questa configurazione e migliorare i cavi e l'ambiente di casa, ed anche ev. la sorgente che per ora sono allo stato direi basale o minimo? O può essere più saggio migliorare sia i cavi ma dar mano anche al finale procurandomi uno più potente e qualitativo ed intervenire sul resto in seguito?
E in quest'ultimo caso, che tipo di finale poter prendere, considerando il mio pre quasi vintage (serie Pass x250-350,5...., Classé ,.... ?) con la paura per eventuali difficoltà elettriche tra due elementi di epoche diverse?
La Ringrazio anticipatamente,
Gennaro - E-mail: avinogennaro (at) gmail.com

LC
Caro Gennaro,
anche tu, per essere un non esperto hai un impianto non proprio da...inesperto. Non descrivi né l'ambiente né i cavi quindi mi viene difficile dare consigli sensati e specifici. Sui cavi ci siamo
ripromessi di non parlarne più, ma l'ambiente è importante, prima di fare qualunque altro upgrade a un impianto che mi pare già ben messo penserei proprio all'acustica della stanza. I consigli generali li trovi sulle FAQ di questo stesso sito oppure su altri volumi di questa Rubrica della Posta.
Per quanto riguarda l'amplificazione, visti i 150 watt per canale del tuo attuale finale di potenza, mi chiedo perché desideri averne ancora di più: devi fare guerra ai condomini? Organizzare comizi di piazza? Quand'è che ci renderemo conto che utilizziamo solo una minima parte della potenza dei nostri amplificatori? A meno che la tua stanza non sia una piazza d'armi sarà già tanto se il tuo amplificatore utilizzasse 1/3 della potenza nominale. Non ci credi? Fatti prestare un fonometro, facciamo due misurazioni e poi due calcoli facili facili. Sono sicuro che il risultato sarebbe sorprendente.
Inoltre, non credo che il tuo pre Merlin possa essere considerato vintage! Di questo passo diventerà vintage anche l'amplificatore commercializzato un anno fa. Dai, non esageriamo.
Andiamo avanti invece con un po' di buonsenso e di ordine: dici di desiderare maggior dettaglio nell'ascolto. A mio parere il tuo impianto dovrebbe averne già in abbondanza di dettaglio (visti i diffusori) ma certamente qualcosa in più si può fare. Io partirei dalla sorgente, magari pensando a una macchina integrata di più alto livello, ad esempio Naim (da CD5X in su) o Primare CD31, o magari Opera Consonance Droplet CDP3.1 Linear e Astin Trew AT3500 (alcuni di questi li trovi recensiti approfonditamente qui su TNT-Audio). Vedi cosa riesci ad ascoltare e valutare con attenzione, possibilmente all'interno del tuo impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto con 4000 €
Gentile direttore,
è con estremo piacere che le scrivo! Leggo TNT-Audio da almeno 5 anni con tanto interesse ma questa è la prima volta che scrivo. Veniamo al dunque: avrei voglia di compormi un impianto hi-fi nel mio salone che è di una 40ina di mq perchè un ambiente con la cucina e adibirei la sala d'ascolto in una 20ina di mq....le premetto che posseggo una Fenice 20 e delle Mission m35i che a detta di chi tanto gentilmente mi consigliò l' ampli non potrò tanto facilmente superarne le qualità!!!
Ho un budget di 4000 € e mi piace ascoltare un po' di tutto prediligendo un po' in più il pop e il rock....in questo periodo mi hanno consigliato di tutto e ascoltato tanto ma niente che mi prendesse sul serio....alla fine sono arrivato ad un quarto di conclusione e non so che strada prendere; prima ho pensato di tenermi la Fenice e comprare 2 Tannoy Dimension TD10 a 3500 usate.....poi ho pensato di prendere un'accoppiata AA maestro 150 e lettore maestro 192/24 usati l' uno a 1700 l' altro a 1350euro, poi un amico mi dice di prendere a questo punto un AA Maestro 70 rev 2.0 che è migliore del 150 con un Marantz ki-pearl lite nuovi a 3350...vorrei da lei un consiglio premesso che se prendessi l'accoppiata ampli cd rimanderei in secondo momento i diffusori per questioni economiche e per concentrare il budget solo su due componenti però di qualità....mi aiuti a capire se nelle mie ipotesi ci possa essere una efficiente o magari un consiglio totalmente nuovo che lei con tanta professionalità e bontà mi può dare.
La ringrazio anticipatamente e la saluto!!!!
Emiliano - E-mail: emiliano_taiuti (at) hotmail.com

LC
Caro Emiliano,
per il momento io acquisterei i diffusori migliori che ti puoi permettere. Quei Tannoy TD10 sarebbero davvero una mossa intelligente. È vero che la piccola scheda Fenice 20 sarebbe largamente insufficiente ma oggi esistono alternative più potenti che potrebbero fungere, almeno in un primo momento, come amplificazione di base per il tuo impianto (Dayton, Virtue, Temple Audio etc.). Con il budget totale di 4000 € dovresti rientrarci senza troppi problemi. Non citi la sorgente, ma anche quella, se inappropriata alla classe dei diffusori, andrebbe migliorata. In ogni caso prenditi tempo e ascolta ancora, fino a quando non sentirai il cuore battere forte: capirai in quel momento che il suono che stavi cercando è lì davanti a te.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade dei diffusori
Caro direttore, vorrei da lei un consiglio in quanto vorrei sostituire i mei diffusori B&W DM602-S3. La stanza è 5,5mt x 4,5mt, con una cassa sull'angolo della parete lunga e l'altra cassa su ripiano mobile soggiorno a 3 mt e in linea, ma a ridosso (10cm) dalle pareti e muro retro (posizione obbligata), ad una altezza di 60cm dal pavimento. La stanza sembra ben insonorizzata (ampie tende, tappeti, divani). Ma il suono risulta troppo impastato con dei bassi poco definiti. L'impianto è composto da:

Sarei orientato su Epos M12.2 oppure ProAc studio 115. Cosa ne pensa? Mi può suggerire soluzioni alternative a parità di budget? Volevo sottoporle anche una terza soluzione oltre le Epos e Proac, pensavo alle B&W CM5. Però hanno il foro bass-reflex sul retro. E' un problema? Come dovrei posizionarle? Attendo con ansia i suoi preziosi suggerimenti.
La ringrazio anticipatamente.
Guido - E-mail: ng53 (at) libero.it

LC
Caro Guido,
dalla descrizione che fai della sistemazione dei diffusori lasci ben poche speranze circa l'esito positivo di un eventuale upgrade. Una cassa in angolo e l'altra su un ripiano a 10 cm dal muro posteriore è una combinazione deleteria per la riproduzione appena corretta di un buon suono HiFi. Il suono impastato coi bassi poco definiti è il risultato naturale da attendersi in situazioni compromesse come questa.
Io non credo che dei nuovi diffusori possano compiere miracoli in questa situazione. Con la parete a 10 cm di distanza e l'altro diffusore a ridosso di un angolo lo sbocco reflex posteriore sarebbe il minore dei mali ma comunque lo eviterei, per non aggiungere danno alla beffa. Fossi in te proverei a pensare a due torri da pavimento, magari che occupino poco spazio in pianta, così da poterle posizionare in un modo migliore ALMENO quando ascolti Musica.
Ove ciò fosse impossibile, se proprio ci fossi costretto, proverei a valutare le ProAC 115, visto che sia le Epos che le B&W non hanno nella gamma bassa i loro punti di forza. Quel che mi chiedo (e ti chiedo) è che senso possa avere spendere 1500 € in una coppia di diffusori per poi castigarli in quel modo. Infatti non c'è alcun senso. Ne castreresti le prestazioni in maniera inaccettabile! Forse a volte è meglio fermarsi e ripensare a tutto l'impianto, al ruolo che può avere nel nostro ambiente: se non siamo in grado di posizionarlo in una maniera appena decente, meglio abbandonare ogni velleità audiophile e provare a godersi la Musica comunque. La rincorsa verso un irrangiungibile livello qualitativo (stante la collocazione dei diffusori) ti porterà soltanto a spendere tanti soldi inutilmente. Poi, ovviamente, uno coi propri soldi è libero di farci quel che preferisce. E pensare che hai collegato il tutto con un cavo di segnale da quasi 300 € al metro... :-(
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gent.mo Lucio,
Le scrivo nuovamente dopo la lettera da me spedita a dicembre
"grossi diffusori piccoli bassi" nella rubrica vol. n° 565. Ho seguito tutti i Suoi consigli ai limiti del possibile, considerando l'ambiente non troppo grande e gli spazi di manovra per spostare i diffusori veramente risicati.
La cosa che ho deciso di fare è stata semplicemente quella di spostare il punto di ascolto dal letto (posizione sdraiata e comoda) a quella sulla sedia che durante l'ascolto dei brani musicali viene posizionata in fondo al letto, stando così all'interno del triangolo sonoro necessario per rendere l'ascolto più gradevole e godibile.
Devo dire che le cose sono cambiate notevolmente soprattutto nella gamma bassa che nonostante potenza ed efficienza, sembrava proprio essere assente. Ora, pur avendo lasciato i diffusori nella stessa posizione posso dire che avendo spostato in questo modo il punto di ascolto, ho una gamma bassa e mediobassa molto corposa, udibile anche senza dover mettere mano ai toni oppure al tremendo selettore del loudness.
Ho anche fatto per sfizio varie prove con un fonometro professionale che ho a casa per testare l'impianto e sono arrivato a misurare un valore massimo attorno ai 120,6 dB ad un metro nella zona centrale fra i due diffusori (appositamente rigirati entrambi sul letto), quindi ho avuto l'ennesima conferma che il tutto suona e con notevole vigore, era solo la percezione dell'udito che era falsata.
La ringrazio ancora per i consigli, e come vede Le ho scritto ancora per tenerla aggiornata sugli esiti della prova proprio come mi aveva detto.
La ringrazio e La saluto cordialmente,
Vittorio - E-mail: varlin83 (at) libero.it

LC
Caro Vittorio,
sono contento che alla fine sia riuscito a far suonare i tuoi diffusori, seppur installati in condizioni un po'...estreme. Non fai altro che confermare quanto vado ripetendo da anni: l'ambiente e la posizione dei diffusori all'interno di esso costituiscono un vero e proprio equalizzatore. Si riesce, semplicemente intervenendo su questi due fattori, a far sparire e riapparire le basse frequenze, l'immagine, la precisione, la messa a fuoco. Purtroppo gli audiofili continuano a sperare che la nuova scatola che stanno per acquisare risolva magicamente tutti i loro problemi (vedi lettera precedente). Certo, è facile pensare così, più difficile mettersi d'impegno per studiare il problema e affrontarlo alla radice. Alla fine, confessiamocelo, un impianto che suona male è solo un'ottima scusa per poter acquistare giocattoli sempre nuovi. È perverso, ma è così.

Questa settimana, immerso nell'atmosfera poco gioiosa generata dalla follia dell'uomo e delle sue guerre, del suo innato istinto primordiale alla violenza, ho pensato di proporre un brano di un cantautore romano probabilmente sconosciuto ai più. Si tratta di Orlando Andreucci, un artigiano della canzone come ama definirsi. Il brano, tratto dall'album Fuori Orario del 2003, è Il talento di Goran, una ballata dolce-amara sugli orrori della guerra. Grande amante del vinile, Orlando Andreucci è un songwriter di grande espressività. Mi capita spesso di utilizzare questo brano per eseguire delle prove d'ascolto, vista l'eccellente qualità dell'incisione. Non ho trovato su YouTube la versione in studio, a due voci, semplicemente bellissima, pertanto ho scelto questa semi-acustica, altrettanto toccante. L'unica riflessione che mi sento di fare è che tanti, troppi talenti restano nell'ombra, mentre si celebrano sempre i soliti, vecchi e ormai sfiatati tromboni. Buon ascolto!

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