[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 26/3/2011 - 2/4/2011

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
| Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM | I volumi della posta precedente

  1. Riflessioni
  2. Suono poco dettagliato
  3. Ancora su lavaggio vinile
  4. Acquisto molto superficiale
  5. Scelta amplificatore
  6. Disavventura con lettore CD
  7. Ancora su lavaggio vinile - 2
  8. Upgrade digitale
  9. Giradischi: un passo difficile
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Riflessioni
Ciao Direttore,
seguo da tanti anni TNT-Audio ed oggi, tornato a farti visita dopo alcuni mesi di assenza (ho troppi interessi, non riesco proprio a star dietro a tutto... da quando sono diventato papà [?]), ho notato un paio di cose che mi fa piacere condividere con te sperando possano suscitare qualche riflessione. Posare la penna e guardarsi in modo distaccato a volte è meglio di una ventata d'aria pura, no?

  1. La grafica del sito è rimasta inalterata nei tanti anni di onorato servizio. E' vero, parliamo di sito non sponsorizzato, non professionale e del tutto basato sui contenuti, ma possibile che non abbia pensato ad un restyling, anche marginale? Quante possibilità in più ti offrirebbe, il web moderno? E, soprattutto, quanta fatica ti farebbe risparmiare? Esempio: nelle lettere di questa settimana ti dilunghi (in modo commovente) per spiegare dettagli tecnici che avresti potuto evitare con un semplice rimando ad una sezione "tutorial" opportunamente provvista di diagrammi, animazioni, fotografie, demo audio e video, ecc...ecc...
  2. Una maggiore asperità dei toni delle risposte (rubrica delle lettere). A me il sarcasmo è congeniale, soprattutto come antidoto contro la stupidità. Ma tu non l'hai mai usato (non nelle tantissime risposte che hai scritto negli anni su TNT, almeno) e mi sono chiesto se questo non fosse un segnale di stanchezza. Dieci risposte a settimana vuol dire ricevere almeno il triplo delle domande. Non è forse giunto il momento di rivedere le forme dell'interazione (peraltro preziosissima) con i tanti utenti di TNT?
Spero di esser stato utile io a te, una volta tanto.
Ti saluto con vivissima stima e con te saluto la mia amata Sardegna.
Simone - E-mail: simone.revelli (at) gmail.com

LC
Caro Simone,
non c'è niente che si possa fare di più coi giochi per bambini scemi, quelli che si lasciano incantare dalle animazioni e dai marzianetti. L'informazione, è questa che serve, tutto il resto non conta anzi, ti dirò di più, è deleterio, perché distrae, appesantisce, decontestualizza. La sezione tutorial alla quale rimando praticamente ogni settimana (e che è linkata sia in home page che nella Rubrica della Posta) è raggiungibile con un semplice link, non è necessario tutto l'armamentario moderno che suggerisci tu: per imparare bisogna leggere, non ci sono scorciatoie. Le fotografie le abbiamo sempre messe, persino qualche diagramma, da un bel po' di tempo stiamo persino usando l'embedding dei video. Aggiungere i fuochi d'artificio non servirà a molto. In ogni caso, non credere di essere l'unico bravo, dal comodo della tua scrivania, a progettare siti web moderni. Il problema è che tra il dire e il fare passa un oceano di differenza. Sarà per questo che in Italia ci sono 60 milioni di allenatori di nazionale di calcio e di...creativi webmaster? :-)
Ciò premesso, chi cambiarebbe un sito web che funziona così drammaticamente bene? Che è conosciuto in ogni angolo del globo, che figura per primo nelle ricerche di Google, che è velocissimo da sfogliare, leggero da scaricare, da stampare e, soprattutto, dannatamente semplice? È il sogno di ogni webmaster avere qualcosa di così maledettamente efficace, webmaster che purtroppo non possono permettersi il lusso di organizzare siti web semplici, perché i clienti idioti bisogna incantarli coi fuochi d'artificio, non con la sostanza. Non so che mestiere tu faccia, mi auguro per i tuoi clienti che tu non sia un webmaster :-)
Al di là delle mie parole, la prova più evidente del fatto che la formula TNT-Audio sia vincente la forniscono però tutti i tentativi di imitazione, tutti moderni, tutti partiti con le migliori intenzioni, tutti miseramente falliti nel giro di poco tempo: spariti, con aggiornamenti fermi ad anni fa, con tante buone intenzioni rimaste solo tali, con attività para-commerciali dall'esito fallimentare e con, spesso, solo tanta boria a tentare di mascherare un patetico horror vacui.
Osservo poi che le critiche alla veste grafica minimal di TNT-Audio siano sempre e soltanto arrivate da lettori italiani (ci distinguiamo sempre nell'ode all'apparenza, la superficialità deve far parte del nostro DNA)...dall'estero mai una singola critica, anzi, elogi per l'efficenza, la velocità, la semplicità, l'ordinata organizzazione dei contenuti.
A proposito di sarcasmo, poi, ti vedo distratto, sarà la paternità, saranno i mille impegni che hai, ma di sarcasmo TNT-Audio ne è stato intriso sin dal primo giorno della sua presenza online. Basta leggere questa Rubrica della Posta, prendendo a caso uno dei suoi 575 volumi, o uno dei miei tanti editoriali, per capire che il sarcasmo e la fustigazione di certi malcostumi audiofili o di mercato sono dispensati senza parsimonia e senza paura di inimicarsi qualcuno, operatore o lettore che sia. Anzi, a dire il vero, a me pare persino di essermi ammorbidito troppo. Sarà la paternità, saranno i miei mille impegni, chissà.
Ti ringrazio quindi per i consigli ma no, non mi sei stato utile :-)
O forse sì, perché mi consenti di ricordare che l'unica cosa della quale TNT-Audio ha veramente bisogno - di saggi e illuminati consiglieri ne facciamo volentieri a meno, sappiamo sbagliare benissimo da soli - è un gruppo di traduttori (inglese --> italiano) che dia una mano CONCRETA (ché di promesse e parole al vento ne abbiamo sentite tante) al manipolo di volenterosi volontari che si sobbarca una mole di lavoro non indifferente, nel più assoluto silenzio e con la mia sola gratitudine, che è ben poca cosa rispetto a ciò che fanno. C'è necessità di uomini in grado di tener fede alla parola data, agli impegni presi e con le capacità sufficienti per affrontare questo tipo di lavoro. Di webmaster wannabe's e traduttori virtuali ne abbiamo visti abbastanza, decisamente.
Non è necessario un impegno a vita, è sufficiente una mano temporanea (ma concreta) per alleggerire, anche solo per qualche mese, il fardello dei pochi che da anni sostengono la versione italiana di TNT-Audio. Abbiamo nuovamente un arretrato di traduzioni semplicemente mostruoso. Questo è ciò che serve, tutto il resto è soltanto tempo sprecato. Abbastanza sarcastico? Volendo si può fare di meglio.
Lucio Cadeddu

Suono poco dettagliato
Gentile Lucio Cadeddu,
Le chiedo un minuto del suo tempo per un dubbio che mi attanaglia, da neofita assoluto di Hi-Fi...preso dal morbo, con sacrifici immani, ho in casa:

La stanza d'ascolto è grossomodo un rettangolo di circa 4 x 6 x 2,7 m con i diffusori sul lato lungo ad altezza orecchio, a circa 150 cm una dall'altra, distanti circa 80 cm dal muro dietro. Il punto d'ascolto è a 2 m, al vertice del triangolo con le casse, il muro a circa 90 cm dietro la mia testa.
La stanza non è un rettangolo perfetto, ha alcuni vani e rientranze, però riempite con scaffali di libri. È un po' spoglia (ah, maledetto arredamento minimal...), priva cioè di tappeti, tende pesanti o imbottiture di varia natura, per cui ho qualche dubbio di riverbero...i diffusori sono paralleli tra loro (cioè non ruotati verso di me...errore madornale?!). La sensazione precisa, più che di vero e proprio rimbombo, è proprio di cupezza, di un impasto indistinto (sempre comunque un'altro pianeta rispetto all'AKAI tutto starato e del compatto pioneer con cui ascoltavo gli lp prima, per capirci). Premesso il sensibile miglioramento acustico rispetto al mio vecchio compatto, ho l'impressione, specie con cd e lp di musica sinfonica e da camera (molto meno col jazz e col rock...o forse non se ne accorge il mio orecchio) di un grande impasto sonoro, come se tutto mi arrivasse un po' ovattato...ho provato ad aumentare la distanza tra le casse senza grandi risultati, e ad aumentare la mia distanza dal muro (cioè diminuire la mia distanza dalle casse) con un discreto miglioramento, ma....così mi sembra di essere proprio "attaccato" alle casse, per capirci, e mi sembra una posizione molto innaturale rispetto alle sale d'ascolto in cui mi sembra si stia molto più lontani....in pratica l'effetto stereo è ben percepibile, ma tutto mi sembra poco definito (mi sembra quasi che spostandomi e andando dietro(!) ai diffusori il dettaglio migliori).
Secondo Lei ho sbagliato disposizione? Ho sbagliato casa? Ho sbagliato hobby?? Mi è persino venuto in mente che potrebbe dipendere dall'ampli, o dall'accoppiata sbagliata con le casse.....aiuto
La ringrazio per il suo tempo,
Charlie - E-mail: charlie_bucci (at) virgilio.it

LC
Caro Charlie,
premetto a tutto il discorso il fatto che parte della colpa potrebbe essere tranquillamente attribuita alla qualità delle registrazioni e, pertanto, dei dischi utilizzati. È strano infatti che con altri generi musicali il fenomeno non si presenti. Ci sarebbe anche da dire che specie la musica sinfonica - dal vivo - non suona con tutto il dettaglio che noi audiofili vorremmo. Hai mai assistito a un concerto di una grande orchestra in un teatro? Spesso è difficile individuare i suoni delle singole porzioni dell'orcestra, figuriamoci isolare un singolo strumento come si fa con un impianto HiFi!
Ciò premesso, mi pare che la disposizione dei diffusori e del punto d'ascolto non mostri particolari debolezze anche se io proverei a rovesciare il set-up, disponendo tutto sul lato corto. Non aver paura a provare installazioni che ti sembrano poco ortodosse, ogni stanza, ogni impianto e ogni ascoltatore sono da trattare in maniera indipendente, quel che conta è il risultato finale. Prova a orientare i diffusori verso il punto d'ascolto, per passi successivi. Qualcosa dovrebbe cambiare. Ci sarebbe poi da capire come sia l'acustica della sala: ne descrivi la forma ma non il contenuto, sembrerebbero presenti solo degli scaffali con libri. Il suono confuso a volte è generato da un eccesso di campo riflesso rispetto all'emissione principale dei diffusori, non a caso avvicinandoti a questi la situazione sembra migliorare (perché il campo riflesso influisce meno).
Infine, il NAD 3020 non è certo famoso per il suo suono iperdettagliato, semmai per la caratteristica opposta, cioè quella di essere un interprete morbido dal carattere rotondo e pure un pochino omogeinizzatore. Se ti riesce, fatti prestare da qualcuno un Trends Audio TA 10.1 o anche un T-Amp originale. Prima di pensare alla sostituzione di un componente, però, proverei a intervenire sul posizionamento dei diffusori e sull'acustica della stanza, a mio parere principali responsabili di ciò che ascolti.
Tienimi aggiornato sugli eventuali sviluppi,
Lucio Cadeddu

Ancora su lavaggio vinile
Buonasera Lucio,
mi permetto di scriverti in merito alla tematica tanto dibattuta nelle scorse settimane, sul lavaggio dei vinili e relative sperimentazioni per arrivare a definire un metodo "migliore", o comunque più efficace. Io non mi permetto di giudicare né escludere a priori alcuni sistemi, che magari potrebbero sembrare "estremi" o troppo sofisticati, anche perchè le mie conoscenze chimiche sono molto limitate, ma mi posso limitare unicamente alla mia esperienza e a quella di amici appassionati di vinile, con cui condivido un principio: la semplicità innanzitutto. E, nel lavaggio dei vinili, a mio avviso la semplicità è rappresentata dal lavaggio con acqua distillata, e la lavadischi Knosti, un lavaggio magari ripetuto, per scrupolo, ma solo ed unicamente effettuato con essa.
Dopo, una bella asciugatura fatta pazientando almeno un'oretta, mettendo il disco nella "rastrelliera" caratteristica della Knosti, e poi il disco è pronto per i nostri ripetuti ascolti, a volte con effetti sorprendenti in quanto a pulizia. Certo, magari per i dischi troppo sporchi, comprati impolverati o con ditate insistite, nelle fiere, o paradossalmente da "trattare" in quanto comprati ancora sigillati dopo 25-30 anni, e rimasti troppo tempo attaccati alla busta interna, può essere utile utilizzare anche il liquido preparato appositamente dalla stessa Knosti, ma, oltre a questi casi, la sola acqua distillata è davvero un toccasana, e l'unico liquido pulente che non lascia assolutamente anche un minimo di residuo sulla puntina, una volta ascoltato il prezioso reperto vinilico lavato.
Proprio oggi, ho proceduto al lavaggio di due vinili originali Atlantic italiani, cioè il primo album originale dei Led Zeppelin, 1969, e the Yes Album degli Yes, di principio 1971, con la grammatura di 190 grammi veri pre-guerra del Kippur (...) e, quindi, solchi profondi e ben spaziati, e l'acqua distillata ha, come di consueto, fatto un lavaggio molto profondo, efficace e discreto, e mentre ti scrivo, ho in sottofondo una "Starship Trooper" d'annata....
Un saluto cordiale come sempre caro Lucio, e buon lavoro!!
Alessio - E-mail: alann69 (at) hotmail.it

LC
Caro Alessio,
l'acqua è, in realtà, il vero agente detergente. Tutto ciò che aggiungiamo serve soltanto a potenziarne l'efficacia abbassandone la tensione superficiale, non a caso gli agenti chimici nei detergenti si chiamano tensioattivi. Essi permettono all'acqua di entrare ancor più in profondità. È per questa ragione che il risciacquo è necessario, onde eliminare non solo lo sporco ma anche eventuali residui di queste sostanze chimiche. Talvolta invece si addiziona l'acqua distillata con alcool isopropilico per aggiungere un'azione solvente su eventuali grassi presenti nei solchi (tipicamente...impronte).
Personalmente, da tempo immemore, cerco di non sporcare i dischi e di eliminare la polvere con il solito rullo Nagaoka (vedi qualche lettera più sotto).
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Acquisto molto superficiale
Lucio,
mi rammarico immensamente di avere scoperto questo sito solo ora perchè probabilmente mi avrebbe evitato un bel po'di errori. Ti scrivo perchè proprio oggi nella tua rubrica ho letto di un problema molto molto simile al mio e volevo condividere con i lettori, soprattutto i meno esperti come me, il mio errore.
Premetto quindi che amo la musica, ma di HIFI, sonorizzazione delle stanze, diffusori, amplificatori e quant'altro, capisco ben poco. Ebbene da pochi mesi mi sono deciso a comprare un nuovo paio di casse. Sono andato dal rivenditore che mi ha messo davanti ad una miriade di modelli a farmi schiacciare tastini. In quel momento quelle che mi sembravano suonare meglio erano le Klipsch 82... ho trovato un abisso dalle altre, anche di fascia di prezzo più alta. L'apertura del suono e la vivacità mi hanno emozionato e così le ho comprate, rassicurato dal commerciante che mi ha detto di posizionarle ad una decina di cm dal muro. Si, col cavolo!!! Forse voleva dire un metro e 10 cm!!
Quando le ho provate nella mia stanza dedicata alla musica (circa 8 mt x 6 mt x 2,5 mt di altezza) mi sono reso subito conto della stupidaggine che ho fatto: il suono non mi piaceva più, condizionato soprattutto dai bassi che tanto mi erano invece piaciuti in sala demo! Ti do ragione in pieno, dopo mezz'ora il mal di testa è assicurato anche a volumi medi.
Ora sono tentato di venderle, ma so che ci perderei troppi soldi e quelli che avevo utilizzato per comprarle erano mesi di risparmi. Ora le casse sono pilotate da un vecchio vecchio Tecnics SUV90D (credo, la scritta è sbiadita) pagato pochi euro. Un amico mi manderà da provare un Trends Audio 10.1 con il quale dice che le mie casse suonano meglio (e che ho visto anche tu consigli) oppure mi ha detto di provare un TA2020 SMSL che dovrebbe costare poco più di 40 euro. Spero tanto che questo possa almeno migliorare la situazione così compromessa.
Non lo so... sono molto amareggiato, ma ma non posso che prendermela con me stesso per non averci pensato prima. Mi consolo quando sono particolarmente abbattuto mettendo le casse in mezzo alla stanza e piazzandomi su una sedia al vertice del triangolo. Con buona pace della comodità e dei rimbrotti della mia compagna, le Klipsch tornano ad emozionarmi.
Per concludere, quello che volevo dire a chi, come me, non è un addetto ai lavori: attenzione agli show pirotecnici che sentite in sala demo: gli stessi pregi che vi stupiscono piacevolmente possono rivelarsi la peggiore tortura a casa vostra. E soprattutto... è inutile, certe casse esigono ampi spazi, impossibile piegarle alle nostre esigenze!
Grazie se mi vorrai ospitare nella tua rubrica.
A presto,
Lorenzo - E-mail: m.lorenzo76 (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo,
spero che questo tuo accorato appello possa servire a qualcuno che si dovesse trovare in situazioni analoghe alle tue. Infatti, un conto è che un concetto lo esprima io, per forza di cose visto come distante da molti lettori, un altro è leggere l'esperienza diretta di chi tocca con mano i consigli che cerchiamo di dare da sempre qui su TNT-Audio.
Mi permetto solo di correggerti sull'affermazione secondo la quale le casse (...grandi) esigono ampi spazi. La correggerei in necessitano di spazio libero intorno ad esse che, mi consentirai, non è esattamente la stessa cosa. Infatti, i 48 mq della tua sala d'ascolto sono sovrabbondanti per qualunque diffusore, il problema vero è che tu non li puoi sfruttare a dovere, dando alle malcapitate Klipsch l'aria sufficiente per respirare. Puoi avere una stanza piccola, ma interamente dedicata all'impianto, dove la libertà di posizionamento dei diffusori è massima, ad esempio. Questo, peraltro, è un consiglio che mi permetto di dare sempre: tra una stanza grande ma adibita ad altro uso (soggiorno, tipicamente) e una piccola ma completamente dedicabile all'ascolto della Musica, è molto meglio preferire la seconda.
Non è facile, ora, darti consigli su come procedere. Il Trends Audio è un amplificatore certamente da provare, intanto perché suona N volte meglio del tuo Technics e poi perché è un partner ideale per le tue Klipsch. Il basso potrebbe comunque essere sovrabbondante, ma credo che più di un parametro migliorerà sensibilmente, rendendo l'ascolto meno problematico.
Non mancare di tenermi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Scelta amplificatore
E' con un pizzico di vergogna che in questi tempi così tumuoltuosi (dal Giappone al Mediterraneo) le scrivo per chiederle consigli su argomenti così futili paragonati alla situazione attuale di molte persone. A volte mi chiedo a quale progresso potremmo assistere se riuscissimo ad applicare alle cose del mondo (quelle importanti) la stesso impegno, dedizione e testartaggine che riusciamo ad applicare per trovare il giusto posizionamento dei diffusori o per capire quale amplificazione si abbini meglio ai nostri diffusori (o quali scarpe si abbinano meglio ai nostri jeans, o con chi giocherà le prossime 8 partite il Milan, etc).
Nel mio caso particolare, poi, spero che non mi giudichi un lettore troppo petulante se mi permetto (un po' ipocritamente, dopo questa premessa) di scriverle per la 3° volta in un anno per chiederle consigli sulla composizione del mio impianto. Adesso sono arrivato al dunque con l'amplificazione e il prossimo sabato ho appuntamento con un negoziante di Vicenza per fare una scelta fra le seguenti 2 amplificazioni, da abbinare alle mie Monitor Audio RX-8:

Entrambi in pratica allo stesso prezzo (750 il primo, 720 il secondo). Essendo apparentemente le macchine presumibilmente di fascia molto simile temo sarà dura riuscire a capirne il carattere nell'ora o due che il negoziante (santa pazienza!) deciderà di dedicarmi. Secondo il suo parere quale dei due si adatterà meglio ai diffusori in miei possesso? Pensa che una delle due possa essere migliore dell'altra in senso assoluto (costruzione, componentistica) o date le mie specifiche condizioni al contorno?
Per ricordarle la nostra precente conversazione: i due cavi di potenza ora dovrebbero essere di 6.5 metri e un metro...è ancora valido il suggerimento datomi allora o la differenza di lunghezza è troppo grande adesso?
Ancora una volta, però, non le do volutamente informazioni sul tipo di musica che ascolto perchè...la ascolto tutta! Il mio "sport" preferito è ascoltare cose sempre nuove per cui, anche nella stessa sera, possono alternarsi classica, jazz, rock e trip-hop!!
Non posso che ringraziarla ancora una volta per la pazienza di esser arrivato in fondo alla mia mail e per il tempo che dedicherà per rispondermi, nel caso decida di farlo.
La saluto, ormai con l'affetto che si riserva agli amici di penna!
Giordano - E-mail: giovaneskywalker (at) gmail.com

LC
Caro Giordano,
i due amplificatori proposti sono agli antipodi come impostazione sonora: brillante e vivace il Rotel, più rotondo e compassato l'Arcam. Qualitativamente si equivalgono, ma hanno davvero due caratteri così diversi che non possono essere pensati come uno l'alternativa dell'altro. Coi tuoi diffusori Monitor Audio io forse ci vedrei meglio l'Arcam, anche perché la stanza, dalla pianta che mi hai inviato, non sembra brillare per qualità acustiche essendo, specie la zona dove è ospitato l'impianto, praticamente vuota. Il Rotel potrebbe enfatizzare quel suono brillante che è tipico di ambienti di questo genere. C'è da dire che, tuttavia, la scelta finale spetta al tuo gusto e alle tue preferenze personali in materia di ascolto: c'è chi preferisce un suono brillante a un suono più caldo...o viceversa.
Piuttosto, la disposizione dei diffusori è un mezzo disastro: uno costretto in angolo, l'altro posizionato in modo non simmetrico rispetto al punto d'ascolto ed entrambi troppo vicini alla parete posteriore. A peggiorare ulteriormente le cose contribuiscono l'impianto e la TV posizionati in mezzo ai diffusori. In queste condizioni quello della lunghezza dei cavi, credimi, è il minore dei tuoi problemi.
Quanto alla tua riflessione iniziale, purtroppo il peso della futilità lo sento fortissimo anch'io, specie in momenti drammatici come questo. Mi consolo pensando che il parlare anche di superfluo (quale è il nostro hobby) possa essere un modo per esorcizzare la paura e tenere lontane, almeno per un attimo, le nostre preoccupazioni.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Disavventura con lettore CD
Carissimo Lucio,
è un po' che non ci sentiamo, un anno fa mi hai lasciato audiofilo felice e lo ero fino a quando un temporale (ps leggendo la posta di questa settimana vedo che è un problema non solo mio) due mesi fa ha compromesso il funzionamento del mio lettore Cairn Fog2 Easy Soft. Vivo in campagna, la rete elettrica non è un granchè e soprattutto accade spesso, in caso di maltempo, un andirivieni di erogazione che può mettere in crisi tutte le apparecchiature elettriche in generale; purtroppo in quel momento ero fuori casa e non ho potuto correre ai ripari.
Il lettore rimane in stand by e non c'è verso di riavviarlo, due mesi in assistenza non hanno sortito soluzione e credo che l'unica strada sia spedire tutto in Francia alla Cairn e vedere se loro riescono a sistemarlo. Credi abbia un senso? Nel frattempo, stufo di rimanere senza lettore, mi sono imbattuto nella Baia in un concittadino che vendeva un Meridian 206 vecchiotto ma ancora in perfetto ordine, cifra accettabile e lo prendo. Lo collego e ne rimango meravigliato, sapevo che era un oggetto da svariati milioni di lire all'epoca ma mai più immaginavo che, per certi aspetti, facesse barba e capelli al Cairn. Solo la gamma alta è un po' troppo .... digitale e qualche sibilante di troppo c'è ma il resto mi ha lasciato di stucco.
A questo punto mi viene l'idea di, in ordine: cercare di riparare il Cairn e poi rivenderlo, pensare ad un dac più moderno da affiancare al 206 e, visto che già l'avevo in mente, sfruttare il dac per cominciare un approccio liquido per il quale però, avendo poca predisposizione informatica, non so da dove iniziare. Scusa per le troppe domande ma del tuo giudizio mi fido, cosa che non accade con altri "esperti" del settore, compreso chi fa assistenza ed in due mesi, senza il mio intervento, non sarebbe neanche stato in grado di contattare il costruttore per richiedere gli schemi elettrici!
Dimenticavo: l'impianto è in una piccola saletta dedicata e trattata, composto da Project 1.2/Ortofon, Aeron A160 rivalvolato con Mullard Nos e Quad 21L, punte, cavi, mobile tutto autocostruito su progetti TNT e ascolto tutto tranne lirica e sinfonica (a proposito conosci i Tinariwen? Che meraviglia il loro connubio di suoni e atmosfere).
Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio potrai o meno darmi.
Con affetto,
Raffaello - E-mail: r.allegretti (at) simbroker.it

LC
Caro Raffaello,
mi spiace per la disavventura occorsa al tuo lettore Cairn, quando si è fuori casa e si abita in zona elettricamente a rischio sarebbe buona abitidine staccare fisicamente gli apparecchi dall'alimentazione o, quantomeno, asservirli a un interruttore comune che li possa isolare. Talvolta anche quelli che apparentemente sembrano non utilizzare lo stand-by, in realtà lasciano alimentato qualche circuito e, in caso di problemi alla rete elettrica, il danno è comunque in agguato.
Sottolineo il fatto di staccare fisicamente le spine dalla rete in caso di temporali, ad esempio, perché una eventuale intrusione nella rete casalinga di una grande sovratensione potrebbe tranquillamente "saltare" i contatti di un eventuale interruttore. Staccare la spina e tenerla lontana dalle prese è il metodo più sicuro.
Fossi in te riparerei il Fog, è un buon lettore e se lo merita. Non mi stupisce molto il fatto che il vecchio Meridian 206 si difenda così bene, conferma ancora una volta quel che vado dicendo da tempo ovvero che le differenze tra sorgenti digitali sono maledettamente piccole e che, comunque, i buoni lettori di una volta continuano a poter dire qualcosa anche a confronto con macchine più moderne.
Potresti abbinare al 206 un DAC (purché di qualità paragonabile) che abbia anche un ingresso USB. A quest'ultimo potrai connettere l'uscita USB del tuo PC e conseguentemente suonare o i CD direttamente dal drive del computer o, meglio, i file rippati dei tuoi CD, scaricati direttamente dall'hard disk. Per cominciare sarebbe già più che sufficiente.
Infine sì, ho già ascoltato i
Tinariwen, belle atmosfere assolutamente insolite, magari proporrò qualcosa nelle prossime settimane.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora su lavaggio vinile - 2
Caro direttore,
niente richieste o consigli o altre domande che possano farle perdere il suo prezioso tempo che dedica a noi malati di musica... Grazie!
Non ho un impianto audiophile e credo che molto altro tempo non ne sentiro la necessità, ma la musica no, quella la voglio sentire al meglio che posso. Giradischi ex DJ perfettamente regolato (grazie a voi), ampli Luxman e cuffie AKG.
Dopo anni di titubanze mi sono deciso ad investire l'onerosa cifra di 40€ ed ho acquistato la famosa Nagaoka Roller 150. Credo che sia il miglior acquisto mai fatto per i miei vecchi vinili: rinati! Solo alcuni molto sporchi non hanno dato grandi risultati ma preso dall'euforia credo proprio che tenterò il lavaggio manuale con una delle formule da voi consigliate nel vostro stupendo sito.
Nulla più.... GRAZIE, di cuore,
Pietro - E-mail: pietro.caredda (at) fastwebnet.it

LC
Caro Pietro,
grazie a te per il feedback sul
Rolling Cleaner Nagaoka, un sistema facile da usare, economico e incredibilmente efficace. Approfitto di questa tua per girare a tutti una notizia che non so se definire positiva o negativa: la Nagaoka ha momentaneamente ritirato dal mercato il suo rullo, per introdurne uno di nuova concezione. Sia sul sito del distributore italiano che su Amazon il vecchio rullo appare come fuori catalogo ma è ancora facilmente reperibile su diversi negozi Ebay. Anche il sito ufficiale Nagaoka, che non brilla per ricchezza di informazioni, sembra non riportare più notizie sul rullo pulisci-LP. Mi auguro che l'eventuale nuovo cleaner conservi inalterata l'efficacia di quello originale e che questa non sia solo una manovra per aumentare il prezzo, vista la crescita di interesse verso il vinile potrebbe essere che si voglia cogliere la palla al balzo.
Credo che in giro ci siano ancora un po' di scorte, ma non resisteranno per molto. Chi avesse intenzione di acquistarlo dovrebbe approfittare...till supplies last, come si dice. Io tengo stretto il mio, che mi fa compagnia da non ricordo più quanti anni (ormai più di 20!).
Ho visto in circolazione diversi cloni, ma non ne ho mai testato l'efficacia.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Upgrade digitale
Salve prof. Cadeddu,
a più di un anno dalla mia prima lettera e dopo altre prove di apparecchi, che non le sto quì a raccontare, sono giunto a comporre il seguente impianto:

Come può vedere, alla fine (quasi) dei giochi, l'impianto rispetta i criteri da lei consigliati (guarda caso!), a parte la soluzione dei diffusori amplificati. L'accoppiata Aragon-ML mi sembra soddisfacente ed equilibrata, riesce a restituire un basso controllato ed esteso e, nel contempo, ad attenuare l'effetto loudness presente in alcune incisioni, mentre sui medio alti il pannello elettrostatico non mi fa certo rimpiangere le care MMG, di seguito le cose che intendo chiederle.
  1. L'Aragon ha, mi sembra, sensibilità di ingresso, livello di uscita e guadagno molto elevati (rispettivamente 70 mV, 8 V max RMS e 17.3 dB, da specifiche del produttore) che, in unione ai 200 W dell'ampli dei diffusori, riduce praticamente la corsa utile del potenziometro del volume a meno di 1/3 del totale, come potrebbe questo influire sul comportamento del sistema?
  2. Volendo intervenire sulla sezione digitale ho individuato tre fattori che dovrebbero influenzare il "suono":
    • il software. I mediaplayer sono apparecchi di derivazione informatica, per cui hanno un software che interpreta e gestisce il flusso dati in lettura (da vari forum consultati questi apparecchi dovrebbero utilizzare, in genere, sistemi operativi derivati da Linux) e ho avuto modo di sperimentare su PC come player diversi suonino in modo diverso (WMP, Foobar, VLC etc.);
    • la meccanica, anche questa informatica trattandosi di Hard Disk;
    • l'unita di conversione D/A.
    Il punto (a) è fuori portata a meno di aggiornamenti del sistema operativo, visto che non è possibile intervenire solo sul player come nei PC, che potrebbero, ma anche no, vista la mia esperienza trentennale in campo informatico professionale!!, migliorare il suono (peccato che tale operazione comporti, nel mio apparecchio, la totale cancellazione dei dati presenti sull'HD! Il che costringe ad un backup/restore completo dei dati). Punto (b), in teoria il sistema di lettura dell'HD dovrebbe essere più accurato di quello del CD, nella realtà è vero? Punto (c), visto il continuo evolversi della tecnologia digitale vale la pena cercare convertitori di maggior "valore" ma "antichi"? (tipo un Wadia o un Mark Levinson di dieci e più anni fa).
  3. Dato che prove di ascolto di Mediaplayer non se ne fanno, ha senso basarsi sulle analisi strumentali che alcune riviste specializzate iniziano a pubblicare per confrontare i vari modelli?. Ovvero, in ambito digitale la relazione migliori misure->migliore suono è maggiormente vera che in ambito analogico, dove, appunto, non è assolutamente detto che sia rispettata?
    Insomma, sarebbe il caso di dotarmi di una meccanica di qualità per ascolti, diciamo, impegnati?
Concludo ringraziandola del tempo che concede a tutti noi.
Cordiali saluti,
Valter - E-mail: valcola (at) libero.it

LC
Caro Valter,
il fatto di utilizzare soltanto 1/3 della corsa utile del potenziometro del preamplificatore non è di per sè un grosso problema. Come dicevo questa settimana sul nostro Forum di discussione, sarebbe megli tenersi lontani dalle zone di massima attenuazione del potenziometro perché sono quelle meno lineari: più si attenua il segnale in ingresso, tramite la resistenza del potenziometro, e più lo si potrebbe degradare. Inoltre, molti potenziometri soffrono di un naturale sbilanciamento tra i canali quanto più ci si avvicina alla posizione di massima attenuazione (lo zero, per capirci). Qualche audiofilo di primo pelo l'ha scoperto acquistando l'amplificatore Dayton, inorridendo per tale orribile imprecisione. Peccato che sia un male che affligge anche apparecchi ben più blasonati!
Tutto questo vale, naturalmente, in linea del tutto teorica, dei buoni potenziometri dovrebbero minimizzare il problema. Ciò premesso, qualora volessi disporre, e sarebbe comprensibile, di un range di regolazione del volume un po' più ampio, potresti inserire in ingresso al pre degli attenuatori
Rothwell che servono esattamente per curare il problema descritto.
Riguardo alla scelta dell'upgrade da fare alla sorgente digitale, io opterei per un DAC di livello migliore provando magari anche qualche apparecchio con più di un anno sulle spalle. Il Linn Numerik, tanto per aggiungere un nome a quelli validissimi da te citati, è - nonostante gli anni - ancora capace di ben figurare in un impianto moderno di qualche pretesa. Contano molto la sezione analogica d'uscita e l'alimentazione, forse ancor più dell'architettura della conversione D/A.
La meccanica CD non ti dovrebbe servire e comunque la lettura direttamente da hard disk è preferibile. Tieni conto che la maggior parte delle meccaniche presenti su lettori CD di nuova generazione è di provenienza informatica o video.
Infine, devi dare il giusto peso alle misure sugli apparati digitali, visto che la relazione diretta numeri --> ascolto non è stata ancora trovata. Oltre certe prestazioni strumentali - se sufficientemente buone - è sempre l'orecchio a dover dire la sua, ammesso che ci riesca.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Giradischi: un passo difficile
Caro Direttore,
finalmente posso permettermi di comprare l'agognato giradischi, solo che non ho avuto la fortuna di ascoltare alcuna fonte analogica inserita nel mio sistema, quindi ho qualche dubbio relativo alla resa. Non voglio però nemmeno impegnarmi con qualche negozio, per poi andare a comprare altrove come temo accadrà. Il mio impianto è così composto:

Sono molto contento del mio impianto, ascolto tanta musica diversa, con una predilezione per il rock, solo se acustico o live in genere. Amo il jazz, pezzi solo al piano. Insomma adoro ascoltare musica senza degenerare nella malattia! Le mie attenzioni, dopo tanti ascolti sono cadute sui seguenti turntables: Crede che considerando il rapporto qualità prezzo del mio impianto, siano delle valide scelte? Oppure sto mirando troppo in alto? Nel frattempo come per spingermi a chiudere, mi si è presentata l'occasione di un SOTA MILLENNIA a 4500 euro che mi aveva letteralmente stregato in una prova d'ascolto. Certo era inserito in un super impianto da oltre 30000 euro con DYNAUDIO CONFIDENCE C4. Insomma che dice, azzardo con il MILLENNIA e in futuro comincio un lento upgrade degli altri componenti, o dovendo comunque aspettare meglio accontentarsi?
Grazie infinite,
Claudio - E-mail: claudio.zambelli (at) WPLAVORI.COM

LC
Caro Claudio,
a mio parere i giradischi citati sono eccessivi per la classe del tuo impianto. Anche un meno pretenzioso Michell Gyro sarebbe al di sopra delle possibilità dei tuoi componenti. Io volerei un po' più basso, magari puntando a giradischi più semplici da settare, tipo i Rega, ad esempio, senza dimenticare le validissime alternative rappresentate da Michell Tecnodec, Clearaudio Emotion o anche ProJect RPM 9.x. Credimi, anche con piatti di questo livello (e la testina giusta) avresti prestazioni molto elevate e non sarebbe esattamente un...accontentarsi, come lo hai definito tu! Non dimenticare che a dar voce al tutto c'è sempre un coppia di diffusori da pavimento da 2000 €. Anche l'amplificatore lo ritengo sproporzionato alla qualità dei diffusori quindi, prima di investire cifre troppo importanti nella sorgente analogica, pensa a riequilibrare il tutto, semmai, con dei diffusori di classe più elevata. I giradischi che ti ho proposto possono stare tranquillamente all'interno di impianti con ben altre pretese, stai tranquillo.
Infine, non cadere nel tranello di giudicare un giradischi (o un qualsiasi altro componente) da una prova d'ascolto in un impianto sconosciuto! Come puoi estrapolare la qualità di un componente da un intero contesto? Sarebbe come giudicare le qualità canore di un cantante in mezzo a un coro con 100 elementi!
In definitiva, visto che ti dichiari soddisfatto del tuo impianto, tieni pure tutto così come è e scegli un giradischi tra uno di quelli che ti ho indicato o uno di classe analoga. Eventualmente investi di più nella testina.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio, ti scrivo per ringraziarti e per condividere con te la mia felicità. Da ormai una decina di anni mi sono appassionato al mondo dell'hi fi cominciando da un Rotel e da questa rivista che mi ha insegnato a fidarmi di me stesso e soprattutto ad essere curioso in modo non ossessivo.
Da un paio di anni ho aperto con la mia ragazza una birreria e da subito ho voluto portare a tutti la mia passione, fosse anche solo per far ascoltare alle persone la musica in maniera migliore che potessi e così ho installato lì il mio impianto costituito da un Naim Nait 1 e Sonus Faber Concertino e nell'altra stanza un per me ottimo piccolo impianto Fatman valvolare, ovviamente a casa ho il mio personale Jolida, Rega e Rogers, il punto è che adesso non solo il luogo di lavoro è diventato il posto dove più ascolto musica ma tanta gente ha cominciato ad interessarsi al mondo "sano" dell'audiofilia portando anche i loro cd preferiti e...anche provando (quando si può) qualche nuovo componente, beh questo mi rende felice, tutto qui.
Usando una frase di "Into the wild": "happiness only real when shared".
Ciao e w il rock!
Giacomo - E-mail: wiigaboto (at) gmail.com

LC
Caro Giacomo,
che bella idea quella di rendere audiophile un locale pubblico! I miei complimenti! È anche in questo modo che si può fare divulgazione, quella attività della quale il nostro hobby ha così tanto bisogno. Nei locali pubblici, invece, la maggior parte delle volte si sente solo fastidioso rumore di sottofondo e più di una volta mi è capitato di chiedere di abbassare il volume o che mi venisse assegnato un tavolo lontano da TV o diffusori: la Musica è un'Arte e come tale va trattata e rispettata, questo tappeto di suoni distorti che dovrebbe riempire i silenzi di persone che non hanno niente da dirsi andrebbe abolito per legge. O si ascolta e non si fa altro oppure, se proprio sottofondo ha da essere, che sia piacevole all'udito e non irritante...una bella conversazione può essere fatta anche sopra un dolce tappeto di note musicali. Abbiamo, da questo punto di vista, ancora molta strada da fare.

Il tuo ottimismo sembra contagioso pertanto abbandono i toni cupi e le atmosfere grigie della scorsa settimana e passo a qualcosa di più solare, anche se gli avvenimenti indurrebbero ben altre riflessioni. Enja e la sua Orinoco flow (sail away) è sempre un piacevolissimo e leggero viaggio a vela, virtuale, nei posti più belli del mondo. Incidentalmente, nella prima strofa, canta Let me sail, let me sail, let the Orinoco flow, let me reach, let me beach...on the shores of Tripoli, un posto dove proprio in questi giorni si sta consumando l'ennesima follia umana.
Buon ascolto!

Let me sail, let me sail,
let the Orinoco flow,
Let me reach, let me beach
On the shores of Tripoli.
Let me sail, let me sail,
Let me crash upon your shore,
Let me reach, let me beach
Far beyond the Yellow Sea.

From Bissau to Palau - in the shade of Avalon,
From Fiji to Tiree and the Isles of Ebony,
From Peru to Cebu hear the power of Babylon,
From Bali to Cali - far beneath the Coral Sea.

From the North to the South,
Ebudc into Khartoum,
From the deep sea of Clouds
To the island of the moon,
Carry me on the waves
To the lands I've never been,
Carry me on the waves
To the lands I've never seen.

We can sail, we can sail...
We can steer, we can near
With Rob Dickins at the wheel,
We can sigh, say goodbye
Ross and his dependencies
We can sail, we can sail...

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM

Cercate dentro i volumi della posta precedente con Google

[meno recente] Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422 | Vol.423 | Vol.424 | Vol.425 | Vol.426 | Vol.427 | Vol.428 | Vol.429 | Vol.430 | Vol.431 | Vol.432 | Vol.433 | Vol.434 | Vol.435 | Vol.436 | Vol.437 | Vol.438 | Vol.439 | Vol.440 | Vol.441 | Vol.442 | Vol.443 | Vol.444 | Vol.445 | Vol.446 | Vol.447 | Vol.448 | Vol.449 | Vol.450 | Vol.451 | Vol.452 | Vol.453 | Vol.454 | Vol.455 | Vol.456 | Vol.457 | Vol.458 | Vol.459 | Vol.460 | Vol.461 | Vol.462 | Vol.463 | Vol.464 | Vol.465 | Vol.466 | Vol.467 | Vol.468 | Vol.469 | Vol.470 | Vol.471 | Vol.472 | Vol.473 | Vol.474 | Vol.475 | Vol.476 | Vol.477 | Vol.478 | Vol.479 | Vol.480 | Vol.481 | Vol.482 | Vol.483 | Vol.484 | Vol.485 | Vol.486 | Vol.487 | Vol.488 | Vol.489 | Vol.490 | Vol.491 | Vol.492 | Vol.493 | Vol.494 | Vol.495 | Vol.496 | Vol.497 | Vol.498 | Vol.499 | Vol.500 | Vol.501 | Vol.502 | Vol.503 | Vol.504 | Vol.505 | Vol.506 | Vol.507 | Vol.508 | Vol.509 | Vol.510 | Vol.511 | Vol.512 | Vol.513 | Vol.514 | Vol.515 | Vol.516 | Vol.517 | Vol.518 | Vol.519 | Vol.520 | Vol.521 | Vol.522 | Vol.523 | Vol.524 | Vol.525 | Vol.526 | Vol.527 | Vol.528 | Vol.529 | Vol.530 | Vol.531 | Vol.532 | Vol.533 | Vol.534 | Vol.535 | Vol.536 | Vol.537 | Vol.538 | Vol.539 | Vol.540 | Vol.541 | Vol.542 | Vol.543 | Vol.544 | Vol.545 | Vol.546 | Vol.547 | Vol.548 | Vol.549 | Vol.550 | Vol.551 | Vol.552 | Vol.553 | Vol.554 | Vol.555 | Vol.556 | Vol.557 | Vol.558 | Vol.559 | Vol.560 | Vol.561 | Vol.562 | Vol.563 | Vol.564 | Vol.565 | Vol.566 | Vol.567 | Vol.568 | Vol.569 | Vol.570 | Vol.571 | Vol.572 | Vol.573 | Vol.574 | Vol.575 [più recente]

© Copyright 2011 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]