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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 12/3/2011 - 19/3/2011

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  1. Ringrazimenti e critiche
  2. Differenze inesistenti?
  3. Audiofili, strana razza
  4. Re: Non sono un audiofilo
  5. Re: CD e cuffie con 800 €
  6. Diffusori con 400 €
  7. Impianto liquido
  8. Tre motivi
  9. Condensatori che invecchiano
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ringrazimenti e critiche
Ciao Direttore,
come faccio saltuariamente da una dozzina di anni, mi permetto di disturbarti. Questa volta lo faccio per due motivi, il primo dei quali è un ringraziamento.
Un bel po' di tempo fa ti chiesi un consiglio per la sostituzione del mio fedele Rega Planet, non più all'altezza del "fratello" P25-Horbit2-RB600-Exact. Ero orientato verso un Naim CD5X, ma tu mi consigliasti (penso in base alla descrizione dei miei gusti) di guardare "anche" ai Meridian.
Dopo tanto cercare e dopo aver "mancato" tanti CD5X usati, un mese fa mi sono imbattuto, sulla rete, in un Meridian G08 tenuto molto bene e, ricordando il tuo consiglio, me lo sono portato a casa. Ebbene, suona esattamente come desideravo. In alto è sufficientemente dolce da non farmi rimpiangere il Rega ma, nel contempo, è assolutamente più arioso, dettagliato e, sopratutto, ha un basso meravigliosamente profondo, presente e frenato. La scena acustica è perfetta. Proprio quello che cercavo. Grazie veramente, come sempre, dell'ottimo consiglio!
Suona molto "audiophile" (vocabolo bruttino, lo so, però rende l'idea), ma fortunatamente non suona come come la maggior parte degli impianti "audiophile" in dimostrazione nei negozi di oggi (ecco la piccola polemica).
Come ti ho scritto in passato, da tempo non frequento abitualmente i negozi di hifi. Adoro la musica, mi piace sentirla bene, ho tantissimi dischi, ho un impianto vecchiotto che mi fa provare ancora emozioni e non ho tempo da perdere ascoltando impianti che non mi posso permettere :-)
Ultimamente, però, ho cercato di dare una mano ad un amico che doveva allestire il suo primo impianto "serio" e l'ho accompagnato presso qualche negozio di ... "alta fedelta". Sarò stato sicuramente sfortunato, ma il suono che ho sentito in tre diversi negozi era identico ed insopportabile (per i miei gusti, ovviamente).
In tutti i casi, mi sono trovato davanti impianti costosi, che emettevano un suono "nasal-zanzaroso" (credo che tu sappia cosa intendo), con bassi frenati oltre il limite dell'innaturale, alti freddi ed improbabili (non conosco strumenti musicali che emettono musica simile), con cantanti che, molto probabilmente, avevano il raffreddore o una brutta sinusite, se non il naso tappato da una molletta per i panni. Il tutto per "modiche" cifre che andavano dai 10 ai 20 mila euro (?!?).
Non tutti i negozi sono così? Vero, ma quelli gestiti da veri appassionati di "musica" sono sempre più rari e, comunque, in giro c'è pure di peggio. Hai presente quegli appartamenti allestiti a negozio, dove bisogna suonare per farsi aprire e dove prendono posto solo marchi sconosciuti e costosi oltre la decenza? Strani luoghi dove, quando entri, ti fanno la "radiografia" del conto in banca e del QI (molto apprezzati valori alti del primo e bassi del secondo). Mi sono imbattuto anche in questa tipologia di "negozio", ma sono scappato subito e non ho ascoltato nulla.
Dopo queste esperienze non ho potuto fare a meno di pensare alle lamentele che si leggono nelle riviste di settore ("... i giovani non sono più interessati all'alta fedeltà ...") e nel contempo ho provato a mettermi nei panni di un ragazzo, che vorrebbe entrare, oggi, nel mondo della musica riprodotta di qualità. Se l'alternativa all'ipod e al PC è l'impianto ipercostoso/zanzaroso, cosa sceglieranno mai?
In verità un'altra possibilità ce l'hanno, ma solo grazie a siti come il tuo e poche altre realtà. Però non credo possa bastare. Sarebbe necessario che anche il "sistema distributivo convenzionale" (distibutori, negozi e riviste cartacee) contribuisse alla causa "musica", ma non lo fa. è troppo impegnato a spillare soldi a ricconi e sprovveduti.
Chi ci rimette sono la musica, i giovani e persino il mercato dell'alta fedeltà. è un vero peccato.
Un grosso grazie, comunque, a chi ci mette (gratuitamente) tutto l'impegno e la competenza, come voi di TNT!
Carlo - E-mail: carlo.bergamini.mail (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
sono contento che il Meridian ti abbia dato tali e tante soddisfazioni all'ascolto. In terra d'Albione raramente progettano e commercializzano apparecchi non fatti per suonare, complice una cultura dell'ascolto HiFi che qui da noi possiamo solo immaginarci. E quando scrivo suonare intendo porre l'accento sul fatto che questo è il compito di un impianto HiFi: non impressionare con l'iperdettaglio fine a se stesso, le immagini tridimensionali da occhialini 3D e tutto il resto del ridicolo armamentario high-end che ben conosciamo. Come hai potuto scoprire nel tuo piccolo pellegrinaggio presso negozi e appartamenti HiFi quel che molti pensano sia suono corretto è una vera e propria mistificazione del messaggio sonoro: anni e anni di high-end insensata ci hanno portato verso impostazioni più vere del vero che possono impressionare ma fino a un certo punto, fintanto che il cervello non si accorge dell'imbroglio e dell'enorme distanza che separa la realtà dalla finzione. Il basso iper-controllato, velocissimo, così veloce che manco ti accorgi che sia mai passato in sala d'ascolto, una gamma medio-alta da sedia del dentista, un'immagine così profonda che per sentirla tutta devi andare a casa del vicino, tanto si estende oltre le pareti della sala d'ascolto.
Questa bella collezione di pagliacciate, unita alla corsa ai prezzi sempre più folli, ha fatto sì che tanta gente si allontanasse da questo hobby e che altrettanta non riuscisse neppure ad avvicinarsi. Tuttavia, credimi, tutto è strumentale a un unico, folle, piano suicida: restringere sempre più la nicchia, in modo da tenere soltanto pochi, abbienti appassionati, per vendere "poco" a "tanto". Come ho già detto, questo meccanismo non può andare avanti per molto, perché i ricchi di oggi provengono da un periodo nel quale l'HiFi era ancora un bene con una qualche attrattiva.
I ricchi di domani (cioè i ventenni e i trentenni di oggi) spenderanno i loro soldi in altri beni di consumo e così la nicchia delle quattro vacche grasse si ridurrà a zero.
Noi da anni proviamo a remare contro, tra i sorrisini della concorrenza e il dileggio degli audiofili veri che si sentono offesi ogni volta che parliamo bene di prodotti economici. Non può essere che una folla di squattrinati (studenti, padri di famiglia monoreddito e quant'altro) possa abbeverarsi alla fonte del suono di qualità, spendendo una frazione delle cifre che gli audiofili veri hanno investito con mille sacrifici.
Dobbiamo continuare a sentirci un'elite, a tener lontano il volgo, a non inquinare la razza. Personalmente, quando scopro un apparecchio che per pochi euro mi permette di ascoltare meglio di quanto riuscissi a fare, con la stessa cifra, anche solo pochi anni prima...ne sono entusiasta e non perché mi interessi direttamente, quanto perché mi rendo conto di quante persone, principianti o semplici amanti della Musica, possano avvicinarsi al nostro settore, rinnovandolo e, di conseguenza, mantenendolo in vita, garantendo quel ricambio generazionale che è fondamentale. Finché non si capisce questo semplice passaggio il nostro destino è segnato.
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

Differenze inesistenti?
Direttore buongiorno,
è la prima volta che le scrivo anche perchè da poco tempo mi sono avvicinato al mondo HI-FI e, incuriosito dalle innumerevoli possibili interazioni fra le varie componentistiche mi sto divertendo a sperimentare per cercare di ricavare il miglior suono stereo (al mio orecchio) dal mio primo impianto che, devo sottolineare non è un audio puro ma un HT (perchè oltre alla passione audio ho quella anche video). La catena per l'ascolto di musica è:

In questa situazione sfrutto il DAC interno all'amplificatore.
Il test che ho fatto è collegare la sorgente al DAC esterno Tec TC-7510 con cavo ottico e da lì andare al sinto in analogico in modo da by-passare il DAC interno dell'ampli. Non perchè mi aspettassi qualcosa di migliore o peggiore ma solo per sentirne le differenze e perchè no, verificare se magari fosse possibile valorizzare la sorgente, dando per scontato che il DAC interno all'ampli non sia dei più eccelsi.
Ma il mio orecchio, poco sensibile e poco esperto lo ammetto, non ha riscontrato nessuna differenza all'ascolto.
E quindi, vengo alla domanda (mi scuso per il lungo preambolo): è possibile che i diffusori (che ritengo l'unico punto forte della catena) in qualche modo diano la loro impronta definitiva a prescindere da come processo la sorgente audio? Può essere che siano loro alla fine della catena a "livellare" il suono valorizzando al massimo il resto della catena?
E che per un test più significativo sia il caso di utilizzare eventualmente un DAC esterno di un più alto livello? (per altro un amico avrebbe la possibilità di prestarmi un AUDIOLAB 8000DAC).
La ringrazio in anticipo.
Mirko - E-mail: jem2007 (at) libero.it

LC
Caro Mirko,
ti sei scontrato con il primo comandamento del Verbo audiofilo: sentire differenze tra apparecchi è difficile, difficilissimo. Sentire differenze tra sorgenti digitali di classe simile è ancora peggio e tu ti sei voluto cimentare nella prova più ardua in assoluto, dopo quella tra meccaniche di lettura: il confronto tra DAC di livello presumibilmente equivalente. Non dimenticare che il tuo TC-7510 è un DAC, ma anche un amplificatore per cuffia, il tutto per un prezzo intorno ai 150 €. Non mi aspetterei una componentistica molto migliore di quella che potresti trovare dentro il sintoampli H/K. Inoltre, per cogliere differenze tra DAC - pur abbastanza diversi di prezzo - è necessario un buon allenamento all'ascolto, fatto di tante prove analoghe, ripetute molte volte in contesti diversi, con pazienza infinita. E, ovviamente, è necessaria una catena audio che permetta a tali differenze di essere evidenziabili. Il tuo è un impianto onesto ma abbastanza lontano dall'essere quella lente d'ingrandimento che ti servirebbe per cogliere certe differenze, ammesso che esistano, al volo.
Quindi non abbatterti e anzi fai tesoro di questa esperienza, magari affinando le tecniche di ascolto e di valutazione, ti saranno utili in futuro, per fare acquisti più consapevoli. Collegando il DAC dell'Audioab qualche differenza in più dovrebbe sentirsi, ma non vorrei che questa mia affermazione potesse influenzare il risultato (se mi convinco di sentire una cosa, alla fine la sento per davvero). La prova però la farei, senza pregiudizi né aspettative particolari. Magari, se possibile, esegui la prova con un amplificatore (solo stereo) di qualità più elevata.
Tienimi aggiornato sugli eventuali sviluppi,
Lucio Cadeddu

Audiofili, strana razza
Gentilissimo direttore,
Innanzitutto complimenti per il bellissimo sito che, da ormai 15 anni seguo assiduamente. Mi permetto di disturbarla per chiederle un consiglio a seguito del mio recente acquisto di diffusori Klipsch RF 82 MKII.
Le altre componenti del mio impianto sono:

Ho appena installato le casse nel mio piccolo appartamento, purtroppo non avendo grandi spazi ho dovuto un poco sacrificarle: la distanza tra le due casse è di circa 1,80 mt mentre il mio punto di ascolto è a 3 mt circa di distanza.
Le casse, sempre per motivi di spazio, sono addossate alle pareti, anche se ho cercato di mantenere una distanza dal muro di 20 cm circa. La cassa sinistra purtroppo si trova anche a ridosso dell'angolo della stanza. Purtroppo dopo poche ore di ascolto il mio piccolo fidato amplificatore ha fatto una fumata ed è defunto, ora sono nel dubbio se aggiustarlo (sono in attesa del preventivo) o se acquistarne uno nuovo magari più adatto ai diffusori (ovviamente metto già in conto una spesa adeguata).
Il consiglio che le chiedo verte proprio su questo: in considerazione dei diffusore e della configurazione del mio appartamento che amplificatore potrei acquistare? Posso trovare un reale beneficio a cambiare il mio?
Tenga in considerazione che la mia priorità è comunque ascoltare la musica al meglio anche a volumi abbastanza bassi, essendo in un condominio. La musica che ascolto tendenzialmente è jazz o comunque acustica, con qualche escursione marginale nel rock.
La ringrazio anticipatamente per la risposta e le rinnovo i miei complimenti per la sua riuscitissima rubrica!
Marcello - E-mail: rmarcello55 (at) gmail.com

LC
Caro Marcello,
mi sembra strano che il tuo amplificatore sia finito arrosto, sono cose che capitano estremamente di rado, sei sicuro di non aver, inavvertitamente, messo i cavi dei diffusori in corto? Comunque sia, pace all'anima sua, è passato a miglior vita facendo quel che amava fare (suonare) :-)
Prova a verificare che il danno non sia serio e nel caso riparalo. C'è una cosa che comunque non comprendo fino in fondo: avevi da sonorizzare una stanza piccola, con ridottissimi spazi di manovra e, per di più, a bassi voumi d'ascolto. Mi spieghi come hai fatto a decidere di prendere due diffusori da pavimento Klipsch, bestie da 1 metro e 10 di altezza e una base di 24 x 41 e dalla sensibilità di 98 dB? E non basta, perché dici di ascoltare jazz e acustica, e solo marginalmente rock (genere tipicamente prediletto dalle Klipsch). Qualcosa mi sfugge. Non sarebbe stato meglio un diffusore, magari ancora da pavimento, ma più snello e facilmente posizionabile? Le RF82, poi, hanno dei bassi tellurici (doppio woofer da 20 cm e risposta 33 Hz a -3dB!), mi spieghi come pensavi di tenerle a bada, addossandole alla parete posteriore? Dici di seguire TNT-Audio da 15 anni ma mi pare che la frequentazione del sito non sia servita a molto, purtroppo.
Comunque, ormai le hai prese, bisogna pur cercare di farle suonare. Il Rotel, se riparabile, può andare, ma il trittico Klipsch/Rotel/CD 6000 lo vedo male, molto male. Complice l'ambiente e il caratterino dei tre componenti, dubito ne uscirà fuori qualcosa di buono. Mi aspetto un suono stancante e affaticante dopo un ascolto prolungato.
Ci avrei visto meglio un amplificatore integrato NAD, ad esempio. O magari un Trends Audio TA 10.1, da cercare usato.
I prossimi 15 anni, però, cerca di leggere e trarre qualche indicazione utile da TNT-Audio... :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Re: Non sono un audiofilo
Caro Lucio,
ho letto con piacere e divertimento la tua risposta sulla rubrica di TNT-Audio; è certo che una persona come te, che da anni gestisce un sito web molto seguito come TNT-Audio deve averne viste di tutti i colori e sentite di ogni. Beh, la tua chiave di lettura del mio messaggio è ineccepibile, una persona ha delle convinzioni radicate e non si accorge che il proprio atteggiamento, o le proprie azioni suggeriscono l'opposto, o qualcosa di diverso.
Mi auguro che la cosa abbia divertito anche te, ma ti assicuro che ho scritto quel messaggio con l'innocenza di un bambino, e occorrerebbe un dialogo vis à vis per spiegarsi pienamente. D'altra parte la stessa cosa può essere vista da angolazioni diverse.
Diciamo che fondamentalmente io non potrei sostenere con te o con altri audiofili argomentazioni basate sulla tecnica delle elettroniche, discutere di risposta in frequenza, ingressi bilanciati o sbilanciati, distorsione su un carico X, ecc. Oppure andando di più sul caso specifico, ti ho chiesto con quali amplificatori si possono sposare meglio le Guarneri Homage e tu rispondi che per un ascolto notturno, dove si sfruttano 2 watt in croce, non è il caso di dotarsi di un amplificatore da 200 watt su 4 ohm.
Ecco, questo per esempio mi ha sorpreso, perchè io pensavo che la nota difficoltà di pilotaggio delle Guarneri implicasse il fatto di avere un amplificatore dotato di muscoli a prescindere dalle condizioni di ascolto. Veramente si può attaccare un integrato economico/proletario e sentire le Guarneri cantare? Non si corre il rischio che non si esprimano al meglio?
Naturalmente il mio è un ragionamento basato sull'omogeneità della qualità dei componenti un impianto hi-fi, di certo non è politico. E poi scusa, ma anche se il limite di velocità è di 130 km/h, ci sarà sempre chi comprerà Ferrari.
Chiamale lacune, chiamale come vuoi, ma non mi sento abbastanza "connoisseur" per essere all'altezza del titolo di audiofilo. Io ascolto e basta. Non faccio che usare l'orecchio (e non è sbagliato o fuori contesto per carità), ma l'orecchio non parla, non so se mi spiego. Poi mi rivolgo a persone competenti come te per avere un supporto, perchè a certi livelli di conoscenza e quando ci sono in ballo tanti bei soldini, se vuoi questo diventa un mestiere.
Sai da dove nasce l'idea dell'impianto notturno? Da mia moglie (che audiofila non è), non da me; questo non potevi saperlo. Vero, io ho colto la palla al balzo. Vero, io so ascoltare la musica solo a livelli da audiofilo addicted. Per questo ho pensato a un diffusore da scaffale (hi-end). Allora diciamo che sono Mezzaudiofilo. A metà, come un hobbit. Beh, volevo solo chiarirmi meglio. Un caloroso saluto e continua a sopportare gente così.
Stefano - E-mail: inter_65 (at) yahoo.com

LC
Caro Stefano,
fai confusione: gli audiofili, in genere, di tecnica non capiscono un emerito accidente. Si limitano a ripetere nozioni pseudotecniche lette qua e là sulle riviste o sui forum. Come ho scritto altre volte o la tecnica (e la fisica sottostante) la si conosce e la si padroneggia discretamente (a partire dalla legge di Ohm) oppure è meglio lasciar perdere. Il fatto che tu ammetta candidamente di non avere nozioni tecniche specifiche ti qualifica di nuovo come un audiofilo DOCG.
Sul problema specifico cui fai riferimento, i watt sono watt, qualunque amplificatore li produca. Un diffusore non è assolutamente in grado di capire se a pilotarlo ci sia una lavatrice da 1000 watt o un giocattolino da 5 watt. Il diffusore è un carico per l'amplificatore: più è bassa l'impedenza più è un carico ostico, secondo una prima grossolana approssimazione. L'impedenza però è una grandezza complicata (complessa?), articolata in modulo (che si misura in Ohm) e in fase (che si misura come un angolo). A spanne possiamo dire che più il modulo e la fase dell'impedenza variano (con la frequenza) e più l'amplificatore ha vita difficile, desiderando quest'ultimo un carico il meno variabile possibile (costante a 8 Ohm sarebbe ideale).
Poi c'è un altro fatto che, classicamente, viene utilizzato per valutare la difficoltà di un diffusore: la sua sensibilità, ovvero di quanti watt ha bisogno per produrre una pressione sonora data alla distanza di un metro. Più la sensibilità è bassa e più potenza occorre per ottenere la stessa pressione sonora. Nel tuo caso, le Guarneri non le definirei un carico difficile: l'impedenza è mediamente variabile intorno agli 8 ohm con una fase neppure troppo tormentata e il minimo è a 5.8 ohm (a 260 Hz). Più facile di così! Nessun problema per amplificatori anche di piccolo calibro e del tutto proletari. La sensibilità, poi, è di 86.5 dB/w/m, non male per un piccolo bookshelf. Dove starebbe dunque la nota difficoltà di pilotaggio cui fai riferimento tu? Nella fantasia di qualche recensore?
Questo ti fa capire perché, per ascolti di sottofondo, ti dicevo che ti serviranno 1 o 2 watt al massimo (nei picchi, eh, in regime continuo ti basta qualche decimo di watt). Potranno essere watt di qualità, alta e costosa quanto vuoi, ma certamente non ti serviranno 200 watt per canale. Poi, liberissimo di consumare 600/700 watt per utilizzarne anche solo 2, i soldi sono i tuoi, basta che non si giustifichi questa sciocchezza (tecnica) con ragionamenti campati per aria. Puoi anche comprare una Ferrari e sfruttare solo 50 dei CV a disposizione, ma al di là del senso del possesso per il bell'oggetto non andiamo. Certamente, però, se volessi acquistare una supersportiva solo per ammirarla e fare il giro dell'isolato a velocità codice, senza sfruttare le potenzionalità del motore e del telaio, non scriverei a Quattroruote per aiutarmi a decidere tra Ferrari, Porsche o Lamborghini. Comprerei quella che mi piace di più.
Sull'impianto notturno mi sono già espresso. Contenta tua moglie, contenti tutti. Ma perché fermarsi, prendi l'abbrivio e pensa anche a un impianto da primo pomeriggio, non si sa mai possa servire :-)
Spero di esserti stato utile (ma rinsavisci finché sei in tempo) ;-)
Lucio Cadeddu

Re: CD e cuffie con 800 €
Beh, Sig. Cadeddu .. grazie per avermi dato del cretino ... probabilmente me lo sono meritato, mi sfugge se per essermi affidato alla Sua esperienza o per essere stato sintetico ... dovesse capitare a lei, di sentirsi trattare da cretino (sicuramente a torto) in futuro, su qualcosa che non afferra al meglio ... non si scoraggi ed usi la mia stessa filosofia ... c'è sempre la possibilità di scoprirsi veramente cretini (che può anche essere una esperienza catartica) o scoprire che nel mondo ci sono luminari che brancolano nel buio...
Distinti saluti.
Magari se non le sembrasse opportuno cancellare la mia lettera, che se non si fosse capito, non gradisco nella Sua venerabile rubrica, ci inserisca la presente); ma sa come si dice in Sicilia? Le cose che possono marcire è meglio buttarle via ...
Salvatore - E-mail riservato

LC
Caro Salvatore, obbedisco! Inserisco qui sotto la tua missiva precedente e la mia risposta che tanto ti ha urtato. Più sotto, però, mi riservo di fare qualche commento a margine...

CD e cuffie con 800 €
Egregio Sig. Cadeddu
Le scrivo perchè ho bisogno di un consiglio, per comperare un buon lettore cd (il Technics del supermarket è defunto) ed una cuffia. Posseggo solo un vecchio amplificatore Yamaha Natural Sound AX 396 ed un giradischi Thorens TD 160 ed un paio di ancor più vecchi diffusori Tandberg (HI FI System 15).
Comunque il problema non sono tanto i diffusori; io ascolto soprattutto in cuffia, date anche le modeste dimensioni della stanza (3,8 mt x 3 mt circa) e per un piacere personale(issimo); pertanto avevo intenzione di prendere una buona cuffia (Beyerdinamic?), ascolto quasi esclusivamente Jazz, dal New Orleans al Jazz Rock e Fusion (ma i periodi Bop e Free sono i protagonisti: pianoforte, sax, batteria, contrabasso quasi sempre acustici, anche se le escursioni di Rhodes piano e chitarre Gibson non sono rare) sia da supporto vinile (forse 2000 dischi, classica compresa) che cd.
Non sono interessato alla cosidetta musica liquida, anche se a volta masterizzo i miei LP, per uso personale su lettore mp3 (ma salvo in wav.). Ho un piccolo sogno però, mi piacerebbe provare il suono delle valvole, ma non saprei come inserire tale elemento. Ci sono opzioni possibili? Il budget è di circa 7/800 euro fra lettore cd e cuffia; per quanto riguarda l'eventuale elemento valvolare, non sapendo quale componente prendere in considerazione (pre, ampli per cuffie ... ?) non ho potuto farmi un'idea di quale possa essere la spesa da affrontare.
Grazie mille, per la cortese attenzione.
Arrivederci.
Salvatore - E-mail riservato
LC
Caro Salvatore,
la frase provare il suono delle valvole è priva di qualsiasi significato concreto. Ho sentito apparecchi con valvole suonare così diversi gli uni dagli altri che definire un suono delle valvole sarebbe quantomeno azzardato. Però, se lo scopo fosse solo quello di vedere una lampadina accesa nel proprio impianto (a parte inserire una piccola lampada all'interno dell'amplificatore) potresti pensare a un amplificatore per cuffia dotato di valvole, ad esempio quelli della Little Dot. Non solo, ma la valvola potrebbe essere presente anche nel lettore CD, anche se non è facile trovare qualcosa, nel nuovo, che rientri nel budget complessivo che ti sei prefissato. Ci sarebbe l'Advance Acoustic MCD-204MKII (circa 500 €) ma non l'ho mai ascoltato. Per circa 600 € ci sarebbe lo Jolida JD100A che abbiamo recensito positivamente qualche tempo fa e, ovviamente, esiste sempre il mercato dell'usato.
Quel che non capisco è perché orientarsi verso una scelta senza alcun fondamento logico, non essendo basata sull'ascolto, sull'esperienza diretta o altre considerazioni. È solo il gusto del giocattolo con la lampadina? Va benissimo, però mi piacerebbe vedere più audiofili consapevoli e meno sveglie al collo o anelli al naso. Gli apparecchi HiFi si dovrebbero scegliere in base alla funzione, e non altro. Anche perché, e capita spesso, i bei giocattoli che poi suonano male diventano presto dei bei soprammobili.
Spero di esserti stato utile!

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Questo scrivevo, l'ho letto e riletto e, in tutta franchezza, non ho capito in quale punto ti avrei dato del cretino. Guarda che non sono uno che usa tanti giri di parole. Mi sono limitato a osservare che, senza un fondamento logico (tecnico) o derivante da prove effettuate (del tipo voglio le valvole perchè...) il tuo orientamento mi sembrava quello tipico dell'audiofilo che vuole le lucette nell'impianto, che fanno tanto esoterico. A me invece ricorda tanto i ragazzini che mettono i neon dentro e fuori le automobili kittate, in stile Fast&Furious, per farle sembrare più cattive. Dal punto di vista psicologico la differenza non è poi tanta.
È una mia opinione e, mi pare, in questo Paese siamo ancora liberi di esprimere opinioni, in questo caso peraltro espressamente richieste.
Nonostante questa mia posizione, forte se vuoi, peraltro scritta e riscritta più e più volte su questa Rubrica, ti ho fatto un certo numero di esempi di possibili soluzioni, tutte contemplanti le valvole, esattamente come richiedevi tu.
Ho fatto male il compito a casa? Mi scusi, signor cliente, starò più attento. Se vuole le restituisco i soldi che ha pagato per questa consulenza. Come dice? Ah, non ha pagato niente? Accidenti, ma allora è vero che se un servizio è gratuito non vale niente! Dannati dilettanti della malora, i professionisti ci vogliono, i professionisti!
Mi spiace, abbiamo perso tempo in due, e per due volte. Siccome però sono una persona che si ostina a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno qualcosa ci abbiamo guadagnato entrambi, comunque: tu hai imparato a chi non dovrai più rivolgerti per consulenze audio e io avrò meno richieste di consulenza (le tue) da soddisfare per il futuro. Un bel sollievo, credimi.
A non più risentirci, mi auguro.
Lucio Cadeddu

Diffusori con 400 €
Gent.mo Direttore,
Ho 46 anni e sono sempre stato appassionato di musica. Negli anni 80 iniziai la mia avventura nel mondo dell'HIFI, o almeno così credevo con un "sistema" PIONEER con PL200, Ampli SA 608 +casse CS 585, equaliz. etc etc. Il tempo, il lavoro e ovviamente i soldi non mi hanno fatto seguire una via diritta e dopo 30 anni l'"impianto stereo" è rimasto sempre quello.
Anni fa, incuriosito da un articolo acquistai un T-Amp e cominciai ad esercitare nuovamente l'udito. Senza dilungarmi, Le vorrei chiedere un parere che credo interessi quelli che come me non hanno grandi disponibilità economiche ma vorrebbero comunque ascoltare un po' di musica in maniera almeno accettabile. Vedo nella sua rubrica che tante persone hanno delle apparecchiature costosissime ma io purtroppo dovendo rimanere con i piedi per terra mi sono rivolto al mercato dell'usato.
Lei potrebbe anche dirmi: "se non spendi dei soldi tanto vale che ascolti la radiolina", ma credo che si possa ascoltare della buona musica anche con poco, con un po' di pazienza e con l'aiuto di persone competenti.
Possiedo quindi un T Amp Sonic Impact 2, un NAD 3225 acquistato su Ebay per 41 Sterline + spese spedizione (oltre che naturalmente un bellissimo, perchè è comunque bello, PIONEER SA 608). Come Lettore ho un Onkyo DX 6920 con testa laser nuova e un Denon DCD 590. Come casse, le vecchie CS 585, e delle JBL TLX 300 acquistate ancora imballate sempre su Ebay a 100 euro. Il tutto deriva dalla necessità di sperimentare un po' a basso costo... Come vede ho qualcosa da tenere e qualcosa da vendere per acquistare un paio di casse adeguate al resto per non più di 400 euro totali.
Mi può aiutare con un consiglio? Il tutto andrebbe in una stanza di circa 25 mq, 5x5,30, scaffali da una parte e finestrata con tendaggio pesante dall'altra. Nelle pareti di testa c'è una grossa libreria da una parte e una porta dall'altra.
Spero tanto mi possa dare una risposta anche veloce. Grazie a lei e allo staff di TNT Audio.
Giuseppe - E-mail: baygiuseppe (at) tiscali.it

LC
Caro Giuseppe,
non è mica vero che quelli che scrivono a questa Rubrica abbiano tutti quanti degli impianti costosissimi, anzi, cerco di pubblicare maggiormente le lettere di coloro che sono più interessati a spendere cifre contenute, perché quella è la vera sfida! Che gusto c'è a mettere insieme un impianto con 50.000 €? Ben più stimolante sarebbe provare a farlo con 500 :-)
Nel tuo caso specifico è vero, hai un sacco di roba che deve prendere il primo bivio per la baia (Ebay). Io terrei il T-Amp2 e il NAD 3225, l'Onkyo DX6920 come lettore e...basta. Le casse hai già detto che dovranno essere di livello più elevato...e concordo con te. Ti ho suggerito, momentaneamente, di tenere i due amplifcatori perché a seconda del diffusore che sceglierai e dei volumi che desidererai tenere in sala, potrai optare per l'uno o per l'altro. La bassa potenza del T-Amp 2, abbinata alle dimensioni della sala, limiteranno molto la scelta dei diffusori possibili candidati.
Senza dubbio opterei per dei modelli da pavimento, possibilmente anche abbastanza generosi e, magari, sensibili qualora optassi per tenere soltanto il T-Amp 2. Eccoti una lista di possibili scelte, tutte sotto i 400 € la coppia: Wharfedale Diamond 10.3 (86 dB), Indiana Line TESI 504 (91 dB), KEF C 5 (90 dB), Mission M33i (90 dB). Ti consiglierei di provare ad ascoltare qualcosa, se ti è possibile. Magari, valuta anche il mercato dell'usato, visto che mi pare tu abbia familiarità con gli acquisti online anche all'estero: con quella cifra potresti effettivamente fare qualche affare di ottimo livello. Eventualmente tieni d'occhio il mercato per un po' di tempo e sentiamoci di nuovo non appena avrai a disposizione una rosa di candidati interessante. Come vedi non ti ho detto di ascoltare la radiolina, ma di continuare a coltivare questa passione che non si misura con lo spessore del conto in banca, per fortuna.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto liquido
Gentile direttor Cadeddu,
sarebbe atipico e ipocrita iniziare senza farle i giusti complimenti per il lavoro che svolge quotidianamente con la sua rivista on-line. Leggo sempre ed con estremo interesse le recensioni ma ancor più le mail che i vari lettori la hanno spedito e le sue puntuali risposte.
Queste ultime (mail+risposte) sono anzi, ancor più significative delle recensioni, in quanto rispecchiano l'esperienza viva dei vari dispositivi sonori recensiti. Inoltre ho potuto constatare che ormai si è andato delineando nel tempo un nuovo profilo di audiofilo, di cui mi sento di far parte e che ho ribattezzato "dello squattrinato in classe T".
Quando infatti mi sono ritrovato a scegliere con cosa sentire la beneamata musica, ho visto che tutta una schiera di audiofili si orienta in maniera similare. Così, seguendo recensioni & consigli nella posta, ho messo su un piccolo sistema composto da:

Sono molto soddisfatto del suono che ne ottengo e soprattutto il DAC (ultimo acquisto in ordine cronologico) mi sembra abbia dato corpo a voci e chitarre elettroniche che prima mi sembravano rimanere un po' in ombra con lo scythe (che invece di suo mi sembrava privilegiare maggiormente percussioni e pizzicati chitarre acustiche e quant'altro). Una delle cose che mi piace di più fare è invitare a casa amici e farli mettere comodi con la scusa di "metter su un po' di musica". Non sa che soddisfazione vedere la loro espressione quando l'impianto comincia a suonare! Audiofili o no, non si può rimanere indifferenti, soprattutto quando uso il mio cavallo di battaglia "Alle prese con una verde milonga" di Paolo Conte! Gioia per le orecchie.
Stavo pensando a come portare qualche sensibile miglioramento al mio sistema e innanzitutto avevo in mente di migliorare i cavi, partendo dalla sostituzione dei cavi di potenza con un Tnt-Star. Poi volevo alcuni suoi consigli:
  1. Da molte recensioni lette so che si può apportare un notevole miglioramento al KingRex con l'acquisto della PSU, ma l'impegno economico non è da poco. Secondo lei non è possibile acquistare una buona alimentazione che non sia la PSU che migliori comunque il suono e che contenga la spesa?
  2. L'ascolto di musica liquida prevede il controllo di 3 livelli di volume: quello del programma scelto per l'ascolto dei file musicali (nel mio caso winamp), quello del device sorgente (il DAC nel mio caso) e quello dell'amplificatore. Esiste una combinazione ottimale tra questi parametri per ottenere il miglior suono possibile?
La ringrazio per la sua disponibilità, mi scuso per la lunghezza eccessiva del testo e rinnovo i miei sinceri complimenti per il lavoro svolto da tutti voi dello Staff.
Marco - E-mail: marco.fosca (at) ism.cnr.it

LC
Caro Marco,
le persone sono così poco abituate a sentire Musica riprodotta in maniera appena decente che un piccolo impianto stereo ben sistemato fa sempre la sua bella figura, come hai potuto notare anche tu. Il fatto che si senta Musica distorta sempre e ovunque (cuffie, supermercati, TV, autoradio, altoparlantini da PC) ha disabituato le persone a come si possa ascoltare meglio. Molti pensano che l'impianto stereo serva solo per ascoltare più forte e siccome non si può perché nessuno ha più tempo per sedersi e farlo (meglio guardare la TV) e nessuno può permetterselo causa vicini sempre più intolleranti e pareti sempre più sottili...alla fine nessuno ha più interesse per l'impianto. Non c'è più sete di Musica come una volta (o c'erano i dischi e le cassette o c'era Sanremo), ormai stiamo per affogare in una mare di suoni che ci assalgono da ogni dove. Le persone non hanno più voglia di ascoltare, si sente persino troppo.
Il nostro compito, da appassionati, dovrebbe essere anche quello di spiegare che non serve ascoltare ad alto volume per rendere necessario un impianto stereo, né serve essere ricchi sfondati. Pian piano, con la sua opera continua e battente e la sua raggiungibilità illimitata, questa piccola rivista sta provando a fare breccia nel cuore e nella mente di tante persone lontane dal nostro piccolo microcosmo.
Per quanto riguarda le questioni che poni, il mio consiglio è di lasciar perdere l'alimentazione del DAC, assolutamente secondaria nell'economia del tuo impianto e di passare, invece, a considerare la possibilità di sostituire i diffusori o l'amplificatore. Prima, però, come giustamente dici tu, pensa ai cavi di potenza (benissimo anche i
TNT Star e, magari al cavo di segnale tra DAC e amplificatore, dando un'occhiata anche in questo caso ai nostri facili progetti di autocostruzione. Per diffusori e amplificatore, se vorrai, se ne potrà discutere in un secondo momento, con un budget ben preciso in mente (anche se il Dayton DTA100a è senz'altro superiore allo Scythe in tuo possesso e costerebbe un centinaio di €).
Infine, per la questione dei livelli da regolare su PC, DAC e ampli...perché non provi tu stesso a fare tutte le prove del caso? Inizia ponendo il volume al massimo in uno dei tre dispositivi per volta e fai tutte le combinazioni possibili. In mezz'ora dovresti aver capito quale sia la migliore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tre motivi
Gentile Direttore,
mi risolvo a scriverle, dopo qualche anno, per tre motivi:

  1. Il primo chiamiamolo feedback: è proprio vero che due diffusori buttati lì in un ambiente buono suonano bene comunque. Le mandai la foto del mio impianto in stanzone acconciamente arredato con tappeti, tendoni, cavo di rete non dico dedicato ma almeno a norma... e c'era sempre qualcosa che non andava. Spostate casse e ampli in stanza di meno della metà dell'altra, con una cassa in angolo, lettore dvd da 50 euro, cavi base, rete elettrica forse di 40-50 anni con filini esigui, supporto elettroniche traballante... Bè, il tutto già a un ascolto distratto suona nettamente più limpido.
  2. Il mio Fase Performance 1.0 mi sembra che distorca o "sporchi" un pochino il suono da un canale (è stato anche fermo parecchio nel detto stanzone al freddo, come le casse). Sarà qualche problema di ossidazione risolvibile con poca spesa?
  3. Un po' collegandomi al 2), e benché non abbia intenzione di sostituire l'ampli, le chiedo un vaticinio (senza impegno...): è il caso di buttarsi a comprare questo Dayton perché trattasi di rapporto qualità prezzo irripetibile e in un domani i prezzi di consimili aggeggi saliranno, oppure secondo lei posso aspettare tranquillamente che nel breve termine (1, 2, 3 anni) escano prodotti altrettanto o più ben suonanti, di adeguata potenza e, soprattutto, con prezzo non molto più alto?
La ringrazio dell'attenzione e la saluto,
Mauro - E-mail: oruam1975 (at) yahoo.it

LC
Caro Mauro,
grazie per il feedback sull'acustica ambientale, spesso mi chiedo come possano alcuni audiofili improvvisare delle recensioni su apparecchi inseriti in ambienti improbabili: il rischio di scambiare lucciole per lanterne è altissimo! Come dico sempre, l'ambiente è responsabile per ALMENO il 50% del risultato finale. In un ambiente buono suonano accettabilmente bene moltissimi apparecchi, è un peccato che tanti audiofili continuino ad acquistare e sostituire componenti su componenti andando a modificare solo una piccolissima percentuale del risultato finale.
Pe quanto riguarda i punti 2) e 3) della tua cortese missiva, mi è difficile fare una diagnosi del problema del tuo amplificatore: in effetti un po' di ossido potrebbe essersi formato sul potenziometro, sui selettori, insomma su tutte le parti in movimento. Potresti provare coi soliti metodi (spray disossidante per contatti) e con una sana azione meccanica. Una sostituzione dell'amplificatore per questi problemi la vedo prematura e affrettata, proverei a risolvere come indicato prima di prendere una decisione.
Inoltre, se non avessi fretta, potresti tranquillamente aspettare l'evoluzione del mercato, che certamente proporrà altri amplificatori, magari ancora in classe D, dal rapporto qualità/prezzo persino superiore. Il Dayton è un piccolo campioncino, visto che suona come un buon Classe D ma ha anche tutta la potenza che serve per gli ascolti in ambiente domestico. Ci sarà qualcosa di meglio a breve? Nel brevissimo periodo ne dubito, nel medio periodo me lo auguro, nel lungo periodo ne sono certo :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Condensatori che invecchiano
Egregio Direttore,
una semplice domanda per una risposta spero altrettanto semplice che non le fa perdere tempo.
Acquistare un paio di casse acustiche di buona qualità di venticinque anni fà può essere sicuramente un buon affare e io penso di provarci. Premesso che gli altoparlanti sono tutti in buone condizioni, la domanda me la pongo sui cross over: che rimane dei condensatori dopo tanti anni?
Conviene fare una sostituzione conoscendone i valori?
A me una sola volta è capitato di far misurare da un laboratorio attrezzato, un condensatore elettrolitico non polarizzato, di buona qualità, di una dozzina di anni e le assicuro che la capacità si era più che dimezzata passando da 83 (val. dichiarato) a circa 30. Ha senso ancora un filtro con tali componenti?
Grazie per una sua risposta.
Pasquale - E-mail: luglio45 (at) tiscali.it

LC
Caro Pasquale,
la risposta alla tua cortese richiesta la trovi elaborata nell'
editoriale di Ottobre dell'anno scorso, dove ho dedicato ampio spazio alla questione dell'acquisto di materiale vintage. Per i diffusori la questione è delicata, visto che oltre ai componenti del crossover invecchiano anche i materiali delle sospensioni degli altoparlanti. Se stai pensando a un modello di 25 anni fa mi auguro sia qualcosa di serio per il quale valga la pena correre il rischio. Per la componentistica passiva, come tu hai avuto modo di verificare, è facile che i valori originali si perdano nel tempo, soprattutto per i condensatori. Molto dipende dal condensatore, dall'ambiente nel quale ha lavorato, quanto è stato sfruttato e stressato etc. Certamente un condensatore d'alimentazione (quelli degli amplificatori) sono i più stressati, soprattutto dal punto di vista termico. Per fortuna i componenti di un crossover possono essere sostituiti con altri nuovi di pari valore (e, magari, tolleranza più bassa). Anzi, direi che si tratti di una pratica sana e consigliabile su materiale vintage come i diffusori cui stai pensando tu. C'è il risvolto della medaglia però, ovvero può essere che materiale moderno faccia modificare il suono complessivo del diffusore (i materiali non sono mai identici!). È un rischio che si può e talvolta si deve correre, comunque.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Salve Direttore,
grazie al nostro carteggio e alle letture della Posta, ecco oggi, dopo un anno esatto di passione, il mio "equipment" per riprodurre musica stereofonica umilmente fedele alle registrazioni:

Che dire?! Grazie di cuore. Ogni tanto Yorke, Gilmour, Page, Plant, Fripp, le idee di Eno (uno dei suoi ultimi "Another day on the heart (2005)" meriterebbe di essere inserito nel database DR gamma dinamica forse!) Knopfler, Coltrane, Bob e la sua "Uprising", Mercury, Labrie, Lucio Battisti (gamma dinamica così così?!?), Timo Mass, Marconi Union, Arctic Monkeys, Talkingheads, Smiths, Sade, Tracy Chapman, Antony and The Johnsons, De Andrè e le sue anime salve sembrano proprio qui!!
P.S.:
  1. Perchè quando converto i miei CD in .wav con EAC il lettore mi indica 2822 Kbps mentre se li converto in .flac indica 1411 kbps? Scientificamente, non dovrebbe esserci differenza tra .wav e .flac con i PC odierni dotati di potenti CPU e RAM.
  2. Ho problemi con l'alimentazione elettrica da quando possiedo il 5i. Sembra come se l'ampli sia affetto da "ground loop", classico "hum" del giradischi che si rivela attraverso i diffusori. Cambiando prese ho eliminato il problema per il DAC ma ancora col pre phono ci sono problemi di ronzio. è normale?
  3. Infine, durante il primo ascolto con manopola a metà l'ampli ha smesso di suonare e il tasto "CD" sul front panel ha iniziato a lampeggiare. Spento e riacceso, risolto il problema delle prese di cui sopra, ha riniziato a suonare mentre dall'interno del case avvertivo uno strano rumore. Spento e riacceso il giorno dopo, l'ampli suona senza darmi più i suddetti problemi regalandomi ore di piacevole ascolto. Devo contattare Naim? è normale che il potenziometro, arrivato a metà della sua corsa, inizia ad essere "frenato" come se ci fosse qualcosa che ne ostacola la corsa?
Cercherò comunque meglio sul forum naim, quello che mi interessa è che lei abbia ricevuto i miei ringraziamenti. Carlo - E-mail: carloobernardini (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
sono contento che alla fine tu ascolti con così tanta soddisfazione il tuo impianto. L'abbinata Nait/Thiel CS 1.2 stazionò per lungo tempo nel mio impianto B dello studio, possedeva davvero una sinergia notevole.
Per quanto riguarda le domande del tuo P.S. temo di non saperti aiutare, un po' di ronzio dal phono è fisiologico, non è mai silenzioso come gli altri ingressi. Certamente non mi sembra normale che il potenziometro del volume si indurisca via via che aumenti il livello! Prova a sentire la Naim o, qualora la garanzia fosse già scaduta, prova ad aprire l'apparecchio.

Mi perdonerete se anche questa settimana torno sul tema della guerra e delle sue follie, raccontate stavolta grazie a una band culto degli anni '80, ovvero gli Human League, forse noti ai più per qualcosa di danzereccio e di alta classifica (es. Don't you want me e Human), ma in realtà anche impegnati politicamente, come ad esempio in questa The Lebanon che parla della guerra in Libano. Anche le sonorità diventano più tese ed elettriche rispetto all'electro-pop degli esordi. Sotto trovate il testo della canzone, che vale la pena leggere con attenzione, in particolare il blocco seguente. Correva l'anno 1984, ora siamo nel 2011, 30 anni sembrano trascorsi invano.

He left his home the week before
He thought he'd be like the police
But now he finds he is at war
Weren't we supposed to keep the peace?
Buon ascolto e buone riflessioni.

She dreams of nineteen sixty-nine
Before the soldiers came
The life was cheap on bread and wine
And sharing meant no shame

She is awakened by the screams
Of rockets flying from nearby
And scared she clings onto her dreams
To beat the fear that she might die

And who will have won
When the soldiers have gone?
From the Lebanon, the Lebanon

Before he leaves the camp he stops
He scans the world outside
And where there used to be some shops
Is where the snipers sometimes hide

He left his home the week before
He thought he'd be like the police
But now he finds he is at war
Weren't we supposed to keep the peace

And who will have won
When the soldiers have gone?
From the Lebanon, the Lebanon
The Lebanon, from the Lebanon

I must be dreaming
It can't be true
I must be dreaming
It can't be true

And who will have won
When the soldiers have gone?
From the Lebanon, the Lebanon
The Lebanon, from the Lebanon

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