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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 16/4/2011 - 23/4/2011

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  1. Primi passi nel mondo Hi-Fi
  2. Nuovi diffusori da pavimento con 1500-2000 €
  3. Posizionamento diffusori
  4. Giudizio su Audio Research VSi55
  5. Carenza di watt o di corrente?
  6. Sull'analogico
  7. Feedback
  8. Tanta roba (again)
  9. Audio-gd NFB11 e confusione all'ascolto
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Primi passi nel mondo Hi-Fi
Gentile Direttore,
le scrivo per la prima volta dopo aver iniziato a leggere da qualche mese i vostri interessantissimi articoli e consigli. Sto muovendo i primi passi nel mondo Hi-Fi e mi accingo a comporre il mio primo vero "impianto". Leggendo la vostra recensione sul famigerato T-Amp ho deciso di acquistarlo (ho preso la versione 2) e devo dire che effettivamente, pur essendo inesperto, non c'è stato confronto con un vecchio Pioneer da 80 W che utilizzavo prima.
Il mio secondo acquisto sono stati i diffusori. Non avendo un grande budget a disposizione mi sono rivolto al mercato dell'usato ed alla fine ho acquistato una coppia di diffusori da scaffale Focal Chorus 706V per circa 200 Euro.
Il mio prossimo acquisto saranno gli stand della Focal per posizionare i diffusori in modo degno nella mia stanza d'ascolto. A questo punto mi trovo di fronte alla scelta di un lettore CD adeguato e soprattutto di un amplificatore che si possa accoppiare bene con le mie Focal.
Sarei indeciso tra le seguenti opzioni e gradirei un suo consiglio a riguardo:

La mia stanza d'ascolto è di circa 25 mq disposta come da piantina allegata dove sono indicate le posizioni dei diffusori e la loro distanza approssimativa.
Premetto che ascolto qualsiasi tipo di musica, dal jazz alla musica rock alla musica classica. Il mio budget complessivo per amplificatore e lettore è di circa 600 Euro. E' un budget modesto ma spero possa essere sufficiente per mettere su un impianto decente.
Come vede sono molto confuso sulle mie scelte, non vorrei commettere errori grossolani data la mia inesperienza.
La ringrazio in anticipo per l'attenzione concessami e la saluto sperando in una sua risposta.
Saluti,
Diego - E-mail: donatidiego (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Diego,
hai ascoltato bene il T-Amp 2 con le tue Focal? Se la pressione sonora massima ottenibile dovesse bastarti non vedrei ragione per acquistare un nuovo integrato, alcune doti del T-Amp non sarà facile ritrovarle in un integrato di fascia entry-level, a mio modo di vedere.
Se il T-Amp ti fosse sufficiente potresti quindi indirizzare tutto il budget su una sorgente migliore. Se, invece, la potenza non dovesse bastarti allora io opterei senz'altro per la coppia monomarca NAD, che dovrebbe essere in grado di accoppiarsi bene coi diffusori Focal. Il prezzo al quale avresti reperito quella coppia mi pare molto interessante, se davvero si trattasse di materiale nuovo.
Comunque tu decida, cerca il più possibile di evitare che entrambi i diffusori finiscano a ridosso di un angolo, come appare dalla piantina che mi hai spedito. Non solo, ma se l'arredo finale della sala fosse quello minimale che si vede, avrei qualche preoccupazione in più circa la possibilità di ottenere un suono accettabilmente equilibrato, a prescindere dai componenti scelti. Prevedi dei complementi d'arredo che possano rendere meno brillante la risposta acustica della sala d'ascolto. È vero che i NAD potrebbero addolcire un po' il carattere delle Focal, ma contro una stanza troppo riflettente non credo possano fare molto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori da pavimento con 1500-2000 €
Egregio Direttore,
le scrivo, a distanza da qualche anno dalla mia prima lettera, per chiederle un consiglio riguardo al cambio delle casse e del cd player del mio impianto hi-fi. L'impianto, sempre lo stesso, è così composto:

L'ambiente. Ho atteso di avere un ambiente definitivo, in quanto la nuova situazione mi permette dei diffusori da pavimento: la sala è circa 8 per 4 metri, con le casse da posizionare nella parete più lunga con il punto d'ascolto principale davanti.
La musica: jazz, la cosiddetta world music (dal fado al flamenco, da capo verde all'africa, dal tango al brasile), piano in solo o in trio (niente elettronica, dance, grandi orchestre classiche o sinfoniche, no lirica...). Volumi d'ascolto medio-bassi, due/tre ore al giorno.
Budget: max. 2000 euro, fra casse e cd player. Sempre che non convenga investire tutto nelle casse, ma a quel punto dovrei attendere un bel po' prima di cambiare il Revox. In un negozio mi hanno consigliato le ProAc Studio 130, in un altro delle B&W (non so il modello in quanto devono arrivare in negozio, sono da pavimento con un prezzo intorno ai 1.200/1.300 €). Nessuno ha il Linn per farmele ascoltare insieme.
La ringrazio, cordiali saluti a lei e a tutta la redazione,
Stefano - E-mail: Stefano.Molteni (at) asmn.re.it

LC
Caro Stefano,
visto che il Revox fa ancora il suo dovere e non è ancora del tutto superato (vedi mia recensione del
B226, di fatto identico al tuo) e considerato il fatto che i diffusori sono il componente che maggiormente influenza la timbrica di un impianto HiFi non avrei dubbi a investire tutto il budget in questi ultimi. Tra i modelli che ti hanno proposto la mia preferenza andrebbe alle ProAC ed eventualmente valuterei le infinite alternative presenti nel mercato in quella fascia di prezzo. Avrei giusto un piccolo dubbio sulle capacità di pilotaggio del Majik che, se ricordo bene, non erano esattamente irresistibili (anche in questo caso, vedi mia recensione qui su TNT-Audio).
Questo imporrebbe un'analisi oculata della giusta partnership coi diffusori. Dici che il negozio non dispone del tuo amplificatore...io non vedo il problema: prendi il tuo Majik e te lo porti a spasso, non è certo un mastodonte, lo metti sottobraccio e vai. Solo in questo modo avresti la possibilità di capire esattamente le sue capacità (o difficoltà eventuali) a seconda dell'abbinamento con un diffusore o l'altro.
Parlando di possibili alternative e considerando sia il resto dell'impianto che i tuoi gusti musicali e abitudini d'ascolto, valuterei, ove possibile, anche i seguenti diffusori: Quad 22L2, Spendor A5 e qualche modello da pavimento delle nostrane Opera e Chario, senza dimenticare le Sonus Faber Toy Tower. Mi raccomando: Majik sottobraccio e dischi preferiti dentro un portaCD e poi via agli ascolti! Lo so che può essere faticoso ma, credimi, non sarebbe una perdita di tempo: l'investimento che stai per fare immagino debba soddisfarti per un bel po' di tempo, meglio farlo a ragion veduta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Posizionamento diffusori
[Sala d'ascolto]
Gent.mo Lucio,
ti/Vi seguo con assiduità da un bel po' di anni (v. lettera alla redazione,
Vol. 126, n. 6, "Dubbi, dubbi, dubbi!".) Il mio impianto è rimasto quello descritto nella mia mail di qualche annetto fa (pre Nad 1240, finale Nad 2240PE, diffusori Acoustical RS-3, piatto Thorens TD316 e cd Denon DCD-1450AR), nel frattempo privilegiando l'acquisto di lp e cd ed accontentandomi del suono del mio impianto.
Ho adesso cambiato casa e ho una stanza per l'ascolto della musica soltanto: dieci metri quadri in tutto, ma meglio di niente.
Nella piantina che Ti allego trovi la collocazione dei diffusori (che non posso spostare in altre posizioni, ad esempio lungo la parete opposta). Come vedrai, la cassa di sinistra è ben più addossata alla parete della destra. A prescindere dai vari spostamenti (anche di solo orientamento verso il punto d'ascolto) dei diffusori che sto facendo e che farò ancora, dalle tende che metterò alle finestre e dal tappeto che già ho posizionato tra le casse e la poltrona, il punto è che - come è del resto naturale che sia - sento il suono un po', come dire, scompensato tra le due casse.
Ecco quindi la domanda che Ti pongo, ringraziandoTi in anticipo per il tempo che potrai dedicarmi: cosa posso mettere dietro il diffusore destro (ammesso che ci sia qualcosa di sensato da fare)? Un tube trap?
Grazie, Lucio e Voi tutti di TNT-Audio, per la competenza e per la passione (che mai - è questo è secondo me la Vostra forza - si trasforma in estremismo audiofilo fine a sé stesso) che ci mettete!
Alessandro - E-mail: alessandro.bolla (at) studioferreri.it

LC
Caro Alessandro,
purtroppo temo non ci sia molto da fare se non tentare con esperimenti di vario tipo, fino a trovare una soluzione di compromesso. Il problema principale risiede nel fatto che la cassa destra ha le pareti molto più vicine, sia quella posteriore che quella laterale, rispetto alla cassa sinistra. Questo, quasi certamente causa un rinforzo dell'emissione, specie in gamma bassa e mediobassa. Tu riferisci di un suono scompensato ma non mi è chiaro cosa intenda esattamente. Potrebbe anche capitare che una cassa, sempre la destra (in disegno, la sinistra rispetto al punto d'ascolto) suoni leggermente più forte. Per quest'ultimo problema puoi sempre ricorrere al controllo di balance del tuo preamplificatore, sarebbe comunque una soluzione.
Per mascherare un po' la vicinanza della parete posteriore potresti provare a renderla meno rifettente, magari con dei pannelli assorbenti/diffondenti. Potresti iniziare da un arazzo con un pannello di bugnato posto sotto di esso, ad esempio. Anche diverse angolazioni (non simmetriche) verso il punto d'ascolto potrebbero attenuare il problema.
Infine, dici di non poter mettere i diffusori sulla parete opposta...ma questo non sarebbe necessario se potessi utilizzare una delle pareti laterali! Ad esempio potresti mettere i diffusori ai lati dello scaffale, con punto d'ascolto posizionato a fianco dell'attuale sistemazione del mobiletto HiFi...o viceversa: diffusori sulla parete destra (a destra in pianta), punto d'ascolto e impianto sulla parete opposta. Vedi se ti riesce di fare qualche esperimento anche in questo senso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Giudizio su Audio Research VSi55
Gentile Direttore buongiorno,
possiedo un integrato Audio Research VSi55, diffusori TDL Studio 1 e lettore CD Arcam. Non sono purtroppo soddisfatto del suono poichè ho l'impressione che ci sia un notevole appiattimento dei suoni e poca profondità, oltre ad avere anche dei bassi impastati ed eccessivi (forse anche leggermente distorti) con una gamma di acuti un po' deludente. Ho provato anche ad utilizzare l'impianto dopo circa un'ora dall'accensione ma con scarsi risultati.
Non sono un intenditore di hi end ma sono un musicista e mi fido del mio orecchio; inoltre ho le idee confuse tra i tanti pareri:

Mi può aiutare con un Suo autorevole supporto? Cosa mi consiglierebbe di cambiare (o solo casse o solo ampli per motivi economici) e con quali modelli? Generi musicali: jazz, classica.
Grazie.
Cordiali saluti
Mario - E-mail: mario_dessi2003 (at) yahoo.it

LC
Caro Mario,
senza specificare le condizioni nelle quali si trova a operare il tuo impianto viene molto difficile fare una diagnosi precisa: i diffusori sono posizionati correttamente? Come è arredata la stanza? Come è disposto il punto d'ascolto? Sono fattori che influenzano per almeno il 50% il risultato finale. Supponendo che tutto sia disposto e organizzato in maniera ideale (ne dubito, visto che non ne parli) veniamo ad analizzare l'impianto.
Presi singolarmente tutti i componenti sono di buon livello, nessuno dei tre può essere ritenuto responsabile per ciò che senti. Ciò che intravedo è una possibile mancanza di sinergia tra loro nel senso che tutti condividono un'impostazione sonora tendenzialmente morbida e calda che, quando suonano insieme, potrebbe diventare eccessiva. Questo spiegherebbe, ad esempio, l'eccesso di basse frequenze e la carenza di acuti, più la scarsa incisività che immagino sia da interpretare come carenza di dettaglio e di dinamica. Potrebbe anche essere però che, semplicemente, i diffusori siano troppo vicini agli angoli o alla parete posteriore. Se così fosse, proverei a liberarli un po'. Non solo, ma i TDL Studio 1 potrebbero trarre beneficio dall'uso di piccoli supporti, previsti in origine, di altezza intorno ai 13 cm.
Qualora non li avessi disponibili (gli originali, intendo) potresti semplicemente utilizzare dei mattoni per sollevarli alla giusta altezza, giusto per capire e valutare l'entità di un eventuale miglioramento.
Dal punto di vista dell'upgrade dei componenti potresti valutare un cambio di diffusori, previa attenta valutazione diretta con le tue elettroniche (e, magari, nel tuo ambiente). Ti servirebbe qualcosa di più brillante e aperto: potresti pensare a Focal, B&W, Triangle, Klipsch e prodotti analoghi. Tieni conto però che se la disposizione in ambiente o l'ambiente stesso fossero sbagliati non ci potrebbe essere diffusore alcuno in grado di risolvere il problema, questo vorrei che fosse ben chiaro.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Carenza di watt o di corrente?
Gent.mo Lucio, la ringrazio innanzitutto di tutti i consigli, le dritte, ma anche delle "energiche" bacchettate che regolarmente ci regala per farci aprire gli occhi: spesso infatti vorremmo andare sulla luna, per poi accorgerci troppo tardi che non riusciremmo nemmeno a staccarci da terra.
Andando al nocciolo della questione, il motivo per cui le scrivo è perchè posseggo un impianto con una sensibile mancanza di bassi, se non ad un volume troppo alto per goderselo a tutte le ore del giorno (Abito in un condominio!).
L'impianto oggi è composto da:

Non credo sia questione di ambiente o di posizionamento dei diffusori, in quanto, dopo le varie prove da lei suggerite in precedenza ad altri lettori e che non mi hanno portato miglioramenti soddisfacenti, ho sostituito temporaneamente lo Scythe con un Nad 3240PE e improvvisamente i bassi sono diventati mooolto presenti, a discapito però di velocità e dettaglio. Ma soprattutto tutto il suono diventava spesso troppo caldo. Così sono tornato indietro ed ho rimesso lo Scythe al suo posto, ed è tornato il suono cristallino che tanto mi piace, ma, come dicevo, con i bassi un po' scarsini.
Chiedendo lumi ad un paio di negozi di hifi della mia città, la lacuna deriverebbe dalla poca corrente erogata dal SDA1100 e di cui le Chario hanno bisogno per lavorare correttamente, e mi consigliavano l'acquisto del Rotel (marca anche da lei più volte abbinata a Chario) RA06 o RA1520 (per me fuori budget) ben più potenti: lei concorda con questa analisi?
Consideri che l'obiettivo da raggiungere non è ascoltare la musica a volumi più alti, anzi, proprio il contrario: mi piacerebbe poterla godere anche a volumi molto bassi con lo stesso dettaglio oggi udibile solo quando ruoto il comando del volume ad almeno posizione ore 11. E' possibile o pura utopia?
Il Dayton DTA-100a potrebbe risolvere ugualmente la questione o mi consiglia di cercare nell'usato qualche modello Rotel equivalente (mi riferisco ai mod. RA1060 / RA972)?
Infine vorrei essere tranquillizzato su una mia fisima: ricordo male o è più facile bruciare un diffusore utilizzando amplificatori di bassa potenza in distorsione? Con il mio SDA1100 in posizione ore 12 per buona parte del pomeriggio posso incorrere in questo rischio? In alcuni brani infatti devo abbassare leggermente la pre-amplificazione del sw per togliere una lievissima distorsione udibile solo ad ascolto molto attento.
Nella speranza di poter ricevere i suoi preziosi consigli in merito, la ringrazio anticipatamente del tempo che vorrà dedicarmi.
Cordiali saluti.
Luca - E-mail: luk971 (at) libero.it

LC
Caro Luca,
è probabilmente vero che il piccolo SDA1100 sia inadeguato con le tue Chario, potresti provare con il
Dayton DTA100a che suona globalmente meglio dello Scythe, ha una potenza più che sufficiente a pilotare senza problemi diffusori anche non facili e, in più, ha una bella gamma bassa, energica, violenta e dinamica. In alternativa, anche uno dei tanti modelli integrati Rotel che si trovano con facilità nell'usato potrebbe essere una buona soluzione, specie se prevedi di avere necessità, in futuro, di più ingressi.
Al di là di questi consigli, però, mi preme sottolineare un fatto, che troppo spesso ci dimentichiamo: il nostro orecchio non ha una risposta lineare, per cui a basso volume sente principalmente le frequenze medie, dimenticandosi di bassi e alti. La nostra risposta in frequenza si linearizza via via che sale la pressione sonora, cioè all'aumentare del volume. Non sentire le basse frequenze a basso volume è, pertanto, assolutamente normale e fisiologico e non è colpa dei nostri impianti, ma del nostro sistema uditivo. È per questo che anni fa si dotavano gli amplificatori del famigerato tasto loudness, proprio per venire incontro a questa nostra deficienza. La talvolta fantasiosa implementazione del dispositivo e la variabilità estrema delle sue condizioni d'uso lo ha fatto odiare agli audiofili e pertanto è praticamente scomparso dal mercato ma credo che in certi casi potrebbe tornare utile. D'altra parte, c'è anche da dire che piuttosto che ascoltare a basso volume talvolta si potrebbe anche rivalutare la possibilità di ascoltare in cuffia al volume che ci pare :-)
Sull'annosa questione di watt e corrente ti invito a leggere le risposte date in queste ultime due settimane proprio qui sulla Rubrica della Posta.
Infine sì, è più facile bruciare un tweeter con un amplificatore piccolo portato al clipping che...viceversa.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Sull'analogico
Caro direttore,
in alcune tue risposte ai lettori si vede che oggigiorno gli LP sono stampati da master digitale. Da una piccola ricerca fatta su internet (in inglese, in italiano c'è niente in proposito) sembra che ciò sia confermato. Premesso che non ho nulla contro il digitale mi/ti chiedo:

  1. Gli LP non dovrebbero essere stampati da master analogico?
  2. È vero che fare un master digitale preserva l'originale analogico (se previsto) in modo che quest'ultimo non si logori dopo ripetute stampe nel corso degli anni e che potrebbe offrire dei vantaggi in termini di abbattimento dei rumori, ma se anche gli LP fossero stampati da master digitale, tale master è prodotto almeno in alta risoluzione 24 bit?
  3. Se fossero stampati da master digitale a 16 bit non sarebbe una truffa in quanto si potrebbe benissimo produrre il CD ad un costo al pubblico minore (vorrebbe dire ingannare la buona fede del consumatore)?
  4. Ci puoi suggerire delle risorse in rete, ma anche libri, articoli, ecc., in merito a questo argomento?
  5. Non ho fatto il confronto, ma ti risulta che ascoltare un brano analogico puro e lo stesso brano campionato a 24 bit le differenze sono pressoché inudibili?
  6. A parte The Nightfly conosci altri LP stampati da master digitale?
  7. Che ne pensi del Direct Metal Mastering, offre veramente dei vantaggi da punto di vista sonoro?
  8. Se fosse vero che il master digitale è prodotto a 24 bit, quando compriamo un LP in pratica stiamo acquistando un formato DVD Audio su vinile?
Grazie del tempo accordatomi e speriamo che non ti stanchi di sopportarci!
Un saluto.
Francesco - E-mail: francescodis (at) gmail.com

LC
Caro Francesco, la prima frase che mi è venuta in mente dopo questa raffica di domande è stata Esci da questo corpo! :-) Davvero, a volte credo sia necessario avere un lavoro che distragga da hobby così perniciosi come questo dell'audiofilia. O un altro hobby, magari uno all'aria aperta tipo che so, bird-watching, girl-watching ;-), fare jogging, ciclismo, free climbing, windsurf...qualunque cosa che ci tenga ben lontani dall'impianto HiFi. È arrivata la primavera, è ora di prendere un po' di ossigeno!
Scusa, ma non puoi limitarti ad ascoltare e basta? Che ti frega se il master è digitale, analogico, a 24 bit, a 16, a 37 e 3 quarti, a 18 meno un quarto, se è DMM, UMM o MMMMH, di che colore aveva le mutande l'ingegnere del suono etc? Sarò strano io, ma in tanti anni di passione e di ascolti HiFi non mi sono mai posto queste domande, mi sono limitato ad ascoltare la Musica e poi, pigramente mentre ascoltavo, leggevo le note di copertina, se presenti.
Comunque, cercando di seguire l'ordine nel quale sono state poste le domande: no, non sta scritto da alcuna parte come debba essere il master che genera un LP: può essere un nastro analogico, un nastro digitale, un hard disk, qualunque cosa, con qualunque risoluzione, persino un MP3. Una volta riversato il contenuto sul vinile questo è, ovviamente, analogico. Come già detto tante volte, esistono ottimi LP da master digitale e pessimi LP da master analogico.
Produrre e stampare un CD è sempre stato più economico che stampare un vinile, è cosa risaputa: i CD all'inizio costavano più cari perché non avrebbe potuto essere altrimenti: come poteva la musica pura letta dalla luce costare meno di un pezzo di plastica nera? È marketing allo stato puro!
Per quanto riguarda libri o articoli sull'argomento no, mi spiace, non mi viene in mente niente. E, francamente, non ne sento la mancanza :-)
Le prove analogico contro digitale sono state fatte tante di quelle volte che è inutile parlarne ancora. Basti ricordare che il patron della Linn e del Sondek LP12, Ivor Tiefenbrun, quando ancora non aveva iniziato a produrre apparecchi digitali, sosteneva di poter riconoscere alla cieca un segnale analogico campionato in digitale e poi riconvertito in analogico. Il risultato non gli diede ragione. Figuriamoci poi se si ripetesse la stessa cosa oggi con le risoluzioni e le frequenze di campionamento che abbiamo a disposizione! Allora la prova si fece con un sistema A/D D/A a 16 bit/44 kHz, se non ricordo male. Dopo un paio d'anni la Linn introdusse le sue prime macchine digitali.
Purtroppo non ho un elenco delle incisioni in vinile provenienti da master digitale. Così al volo ricordo, oltre a The Nightfly di Donald Fagen, Body and Soul di Joe Jackson e anche Ghost in the machine dei Police. Incidentalmente si tratta di ottime incisioni, sia su vinile che su CD (un po' meglio su vinile).
Il sistema DMM e i suoi vantaggi sono ben spiegati su questa pagina di
Wikipedia, c'è ben poco che potrei aggiungere.
Infine l'ultima domanda, che mi sembra la più strana di tutte: se il master è a 24 bit e viene trasferito su vinile...che c'entra il DVD-Audio? Si tratta di file musicali, che siano salvati su hard-disk, su penne USB, su DVD, su CD-R, su floppy-disk...sono sempre e soltanto file! Servono per memorizzare la registrazione per poi trasferirla su vinile. E se il master fosse su hard-disk, potremmo forse dire di ascoltare un hard-disk su vinile?????
In conclusione vorrei capire PERCHE' accanirsi tanto con questa storia del formato del master che ha generato il vinile: credimi, è molto più rilevante la qualità del lavoro di ripresa dell'ingegnere del suono, il formato ha un ruolo davvero marginale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Feedback
Salve,
dopo tanti tentennamenti mi sono deciso a scriverle, avevo iniziato a scrivere questo messaggio per chiederle un consiglio, ma la mia paura di disturbarla, e il mio consueto prendere tempo nelle cose hanno fatto in modo che questa diventi un' email di presentazione e ringraziamento.
La mia passione iniziò quando mio padre decise di acquistare un HI-FI, e dopo un anno di pareri e ascolti, portò a casa un impianto così composto:

Credo che sia banale dire quali emozioni è in grado di dare ad un ragazzino di appena 14 anni tale impianto. A quell'epoca ascoltavo solo musica rock e prevalentemente Queen, e poco altro. Successivamente è bastato trovare una vecchia audio-cassetta dei Pink Floyd "The dark side of the moon", per aprire i miei orizzonti verso rock psichedelico, prima, e tutto il resto, classica, new age, jazz, etc.... dopo.
Devo confessare che questo impianto ha cambiato la mia vita, il mio modo di ascoltare musica, di passare il tempo libero ed di spendere i risparmi. Con la mia misera paghetta da studente sono riuscito ad acquistare in pochi anni più 200 CD: B.M.S. - Pink Floyd – Queen – Dire Straits – Tear for fears – Ennio Morricone - etc..
Del fatto che ormai ero contagiato, lo si notava dall'acquisto del walkman, la mia scelta è caduta su un AIWA – HS PX410 (185.000 lire circa) uno dei pochissimi esemplari con dolby C, non le enumero le quantità di cuffie di vario genere acquistate, ed audio-cassette TDK MA-X, SA-X, quasi più costose delle cassette originali, nelle quali duplicavo i miei album preferiti.
Passando con gli anni si cresce, si sperimenta con il pc l'audio multi-canale, cercando di avvicinarsi alla soddisfazione dell'ascolto delle B&W, ma le devo dire che alla fine è stato tutto tempo e soldi persi, proprio come lei sostiene.
Lascio la casa dei miei, per prendere moglie e casa in affitto, ed in attesa di avere la capacità di acquistarne una, e decido di non portare i miei CD aspettando una degna sistemazione alla mia mediateca. Quindi inizia la mia esperienza di sola musica "liquida" (MP3), qui perdo l'abitudine di ascoltare album e inizio a sentire brani musicali. Tramite un piccolo sinto-amplificatore-lettore Philips MC-D370 + un vecchio subwoofer attivo YAMAHA YST-WS45, cerco di riprendere l'abitudine ad ascoltare album. Ma siamo ancora in alto-mare. Infastidito dalla poca espressività dell'impianto mi decido di consultare internet per trovare un paio di speaker che potessero dare voce alla musica e qui scopro fugacemente il vostro sito, interessato alla recensione delle Arbour Indiana Line, e devo confessare che il sito non mi aveva incuriosito più di tanto.
Costretto da budget limitato ho acquistato un paio di Indiana Line HC 206, e ci siamo avvicinati alla riva. Sentivo comunque che mancava davvero qualcosa, e dopo varie ricerche, mi accorgo che il piccolo sinto-amp. ha un taglio a 180 Hz che proprio non va !!!
Decido di comprare un amplificatore, ricomincio la ricerca, e qui inizio a scoprire il "contenuto" del vostro sito, pieno di passione, esperienza, al servizio di tutti. Mi avevate "convinto" a sacrificare un bel gruzzolo per il Virtue Audio ONE.2, ma nella consueta pausa riflessiva prima fare il grande passo e leggendo il vostro sito, è arrivata la recensione del Scythe SDA-1100, dopo qualche settimana di tentennamenti e circa un mesetto di travagli doganali è arrivato.
Adesso sono molto contento del suono che riesce ad esprimere e finalmente ho dismesso il sub!!!!! Ho scoperto cosa significa tridimensionalità, scena, qualità che non apprezzavo e non ricercavo in un impianto. Devo confessare che la mia autostima di audiofilo è stata molto ridimensionata, non si finisce mai di imparare e conoscere, e tramite il vostro lavoro mi sono reso conto che conoscevo un infinitesimo del mondo Hi-Fi.
Ho tanto da discutere e chiedere, ma mi fermo qui. Mi accontento e quindi godo, (anche se mi piacerebbero 5w in più).
Concludo porgendo i miei saluti e i miei ringraziamenti!!!
Sergio - E-mail: sergio.arcoleo (at) gmail.com

LC
Caro Sergio,
grazie per la bella testimonianza di una passione nata, dimenticata e riscoperta, fatta anche di piccoli passi e piccole/grandi soddisfazioni. Visto che ti piacerebbe disporre di qualche watt in più, prova il Dayton DTA100a, rispetto allo Scythe è comunque ben altra cosa e costa solo il doppio, che potrebbe sembrare moltissimo parlando dei prezzi usuali di apparecchi HiFi ma in questo caso si parla di 100 € anziché 50. Uno sforzo tollerabile, direi.
Sentirai le tue Indiana Line suonare in maniera molto diversa rispetto a come fanno ora. Prenditi comunque tutto il tempo che ti serve, fintanto che sei soddisfatto meglio spendere quei 50 € in dischi. Oggi i CD si acquistano davvero con poco, non è impossibile riuscire ad acquistarne una decina, con quella cifra. E 10 CD sono pur sempre una decina di ore di bella Musica.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Tanta roba (again)
Egr. Direttore,
sono un appassionato di musica [rock non duro, pop, ecc] e di hi-fi. Da un po' di tempo acquisto su internet alcuni apparecchi che non so bene accoppiare fra di loro, o meglio il risultato sonoro se pur buono non so se possa migliorare... le chiedo gentilmente un suo aiuto, se ritiene, ad orientarmi nella loro alchimia in una stanza di circa 4,00 x 6,00 metri arredata, posizionando sulla parete da mt 4,00 l'impianto, che ha come apparecchi disponibili:

Come vede ho parecchia confusione: cerco da tempo di accoppiare ampli-cd-casse e cambiando fra loro gli apparecchi, ma nonostante buone sonorità mi aspetto sempre qualcosa in più che, credo non arrivi. Soprattutto a circa metà volume [sia del Marantz che dell'Audio Analogue] le casse vanno in "affanno" cioè cominciano a perdere qualità specie nei bassi. O forse è troppo piccola la stanza...
Cerco se può darmelo un suo stimatissimo consiglio: come collegherebbe fra loro gli apparecchi a disposizione, cosa cambierebbe o cosa integrerebbe al loro posto? Il mio budget attualmente è di circa 1000 euro.
Devo cambiare i cavi e forse i diffusori o altro? Grazie e mi scusi della sicura confusione.
Mauro - E-mail: mauropedicone (at) virgilio.it

LC
Caro Mauro,
e meno male che dicono che l'HiFi sia in crisi! Sarà anche vero che sempre meno persone acquistano impianti HiFi ma questo deficit viene compensato subito da quelli che ne acquistano tre o quattro insieme! Ricapitolando: 2 lettori CD, 3 amplificazioni (di cui una pre+finale), 2 coppie di diffusori, 4 coppie di cavi. Tutto questo materiale e non sembri soddisfatto, tanto da essere pronto a sacrificare altri 1000 € nella corsa all'ultimo dB. No, caro Mauro, è il momento di tirare il freno a mano, guardarsi allo specchio e porsi la fatidica domanda: cosa voglio? Hai in mente almeno un paio di aspetti della riproduzione che vorresti migliorare?
Dici che a metà volume le casse vanno in affanno e perdono definizione sulle basse frequenze: sei sicuro siano le casse a essere colpevoli di ciò? Perché, sai, a me sembra tanto un problema di ambiente che inizia a rimbombare perché magari troppo vuoto o mal arredato (dal punto di vista acustico, s'intende). Non è che i diffusori sono troppo vicini alla parete posteriore? O troppo vicini agli angoli? Quello che descrivi sembra esattamente un problema di questo tipo.
I diffusori e le elettroniche, credimi, sono del tutto incolpevoli. Non è un caso che, comunque tu incroci e accoppi i vari componenti l'ascolto presenta sempre gli stessi problemi. Senza una piantina o una descrizione sommaria della sala d'ascolto è difficile andare oltre, ma certamente, per ora, lascerei i 1000 € sul conto corrente e comincerei semmai a vendere un po' di surplus: l'Onkyo DX 7711, il Marantz 17 e l'Audiogram, i cavi G&BL e, a tua scelta, una delle due coppie di casse. Con quel che resta devi inizare un percorso paziente e meticoloso di corretto posizionamento dei diffusori - prova anche soluzioni insolite, non aver paura di osare - e, tramite dei CD test e magari un fonometro individua i picchi e i buchi di risposta della tua stanza, posizionando il punto d'ascolto dove la risposta ti sembra più lineare. Lo so, è più facile cambiare di nuovo componenti, magari cavi (!!!) ma se davvero vuoi venirne a capo non è quella la strada da percorrere. Se vuoi, inviami una piantina dell'ambiente e dell'impianto, magari anche un paio di foto così possiamo iniziare a ragionare su qualcosa di concreto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Audio-gd NFB11 e confusione all'ascolto
Gentilissimo direttore,
sono un novellino del mondo dell'hi-fi ed ho da pochissimo scoperto quel pozzo di informazioni preziosissime che è TNT-audio. Ho una domanda di elettronica relativa al prodotto NFB11 in oggetto ed un'altra meno tecnica, spero di non formularle in modo incompleto o inopportuno, nel caso la prego di avere pazienza, è proprio un problema di inesperienza.
Il mio (primissimo ed unico) impianto è così composto:

Purtroppo non so nulla dei cavi, che mi sono stati dati in mano dal negoziante senza che io chiedessi dettagli... a dirla tutta non mi sono neppure posto il problema che potessero incidere sulla qualità dell'audio...
Posso solo dire che la guaina esterna è doppia (nel senso che + e - sono proprio separati visivamente, per capirci la sezione disegna un "8") e trasparente, il diametro di 3mm circa ed il metallo visibile all'interno ha una tinta rossastra in una linea e argentata nell'altra.
Ho installato il tutto nella mia camera di 3,5x4m, soffitto a 3,20m, parquet in terra, un'unica finestra e un grande armadio a coprire quasi interamente una delle pareti da 4m. Ho privato le casse dei piedini, sostituendoli con dei feltrini, per poterle spostare liberamente: in questo modo le posiziono a 1m dalla parete durante l'ascolto, e le rimetto fuori-intralcio quando ho fatto.
I woofer (si chiamano così i coni per i bassi, no?), che non sono frontali, ma si trovano sul lato della cassa, sono diretti esternamente. Le due casse sono su uno dei due lati corti della stanza... che è l'unica posizione possibile, a causa dell'arredo.
Domanda 1: l' NFB11.
Di recente ho avuto occasione di provare col mio impianto un NFB11 preso in prestito da un amico ed il risultato è stato ESTREMAMENTE positivo: il suono analitico e "impietoso" dell' NFB11, mitigato dalle valvole, era accattivante come non lo era mai stato prima, un vero colpo di fulmine. Mi hanno spiegato che l' NFB11 deve questa sua risposta particolarmente "vera" anche (soprattutto?) all'uso del chip Sabre32 ES9018, che non ho trovato essere in utilizzo in alcun prodotto con un prezzo comparabile. Per cui l'NFB11 è diventato il mio obbiettivo unico.
Avendo, al momento, disponibilità economiche ridotte, ho cercato nel mercato dell'usato, individuando un ragazzo statunitense intenzionato a vendere. Chiaramente il suo DAC è nella versione che prevede in ingresso 110v/60Hz.
Dal momento che l' NFB11 assorbe 10W di potenza, come devo dimensionare il trasformatore per essere sicuro di non introdurre rumore o peggio danneggiare il DAC? Ho visto che sono disponibili su eBay, per 15/20 euro, trasformatori 220v->110v con potenza max di 45W, cioè 4.5 volte quella necessaria... possibile che dispositivi così economici risolvano la situazione??
Domanda 2: le Mordaunt Short.
Ho sempre avuto la sensazione che le mie casse si comportino bene fintanto che la complessità armonica della musica riprodotta è sotto un certo livello. Nel senso: col jazz, il reggae, lo swing o un funky pulito resta tutto abbastanza chiaro e separato, ma appena si introduce qualche chitarra distorta, un "eccesso" di piatti di batteria o effetti di sintetizzatore un po' invadenti, la distinzione si perde e in certi (brevi) momenti avverto come una schiacciatura sgradevole... un sorta di piccolo pasticcio per poi tornare ad tutt'altra resa quando (e se) il brano si rilassa di nuovo. In breve: trovo che le 908i abbiano una buona estensione (i bassi sono molto presenti e gli acuti, anche molto sottili, si odono comunque bene), ma che siano anche poco accurate, discrete per un "Kind of Blue", ma carenti su un rock dei Led Zeppelin o simili.
Mi rendo conto che parliamo di un prodotto economico (€950 la coppia) per cui forse, nel budget, è il meglio che mi posso permettere...
Lei saprebbe indicarmi alternative abbordabili che offrano a suo avviso più precisione senza perdere troppo in espressività? Ovviamente ben venga un prodotto usato. La ringrazio in anticipo se vorrà darmi un riscontro e, come già detto, mi scuso qualora la mie osservazioni e domande abbiano denotato troppa ignoranza da newbie...
Roberto - E-mail: roberto.pierpaoli (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
un trasformatore 110/220 come quello che hai individuato potrebbe andar bene per i tuoi scopi ma mi chiedo se il gioco valga la candela. Mi spiego: acquisteresti un prodotto nato per il mercato americano, direttamente dagli USA, ci dovrai pagare spedizione e dogana (+ 30% sul valore dell'oggetto maggiorato delle spese di trasporto) e ti ritroverai con un apparecchio di fatto invendibile sul mercato europeo. Sicuro che non ti convenga aspettare un po' per qualcosa di usato, ma già in standard 220 V? Tieni anche conto che non è detto sia questo l'unico DAC che possa darti il suono che ti è piaciuto così tanto. Non puoi fermarti a una prova di un solo apparecchio!
Per quanto riguarda il resto sarei cauto nell'incolpare i diffusori. Quel fenomeno che descrivi, un certo impastamento quando su certi dischi entrano più strumenti allo stesso tempo, non è un problema relativo all'hardware ma piuttosto al software! Molti dischi, di genere pop-rock in modo particolare, soffrono di questo problema: tutto bene con pochi strumenti, gran pasticcio quando gli strumenti iniziano a essere tanti. La ragione è semplice: il tecnico che ha realizzato la registrazione comprime tutta la dinamica quando a suonare ci sono molti strumenti e lo deve fare per forza visto che la quantità di dB a sua disposizione è limitatissima (deve suonare tutto forte). Questo è un aspetto che non puoi trascurare: molti dischi sono mal registrati e l'impianto non può far altro che riproporteli così come sono.
In secondo luogo, potrebbe essere che la stanza entri in crisi a volumi più elevati. Per capirlo, basterebbe ascoltare gli stessi brani incriminati a volume molto basso: se l'impastamento e la confusione dovessero ancora essere presenti, la stanza sarebbe incolpevole, altrimenti...
Infine un'osservazione: come hai collegato i diffusori all'amplificatore? Alle uscite 8 ohm o a quelle 4 ohm? Fai una prova in un senso e nell'altro, qualcosa dovrebbe cambiare. Tieni conto che il tuo Primaluna non è certo una centrale di energia, di fatto con appena 20 watt in uscita la distorsione si attesta già intorno all'1%. Quindi, anche se la potenza dichiarata è ottimisticamente più elevata, quella di reale uso HiFi è molto, molto più bassa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore,
Molto tempo fa le scrissi raccontando del mio impianto composto da:

In particolare il cd Marantz all'epoca lo comprai proprio perchè era considerato tra i migliori ..
Comunque per 12 anni il mio impianto mi ha accompagnato suonando ogni genere di musica, però l'idea che della catena audio l'anello debole fosse il cd marantz questa convinzione non mi ha mai abbandonato (forse a torto)...
Nei giorni scorsi il cd ha iniziato a dare problemi di lettura, prima solo con alcuni dischi, poi fino a non riuscire a leggere più nulla, nel frattempo per non rimanere senza musica prendo dallo scatolo un cdp della philips (regalatomi precisamente nel 1998 ma utilizzato pochissimo) tipo doppio cd, simile a quello da voi recensito, e noto rispetto al Maranz molte differenze, sicuramente il Marantz ha grana più fine ma i bassi o forse medi bassi sono più presenti nel Philips, insomma non dico che il philips suona meglio ci mancherebbe altro, ma mi sembra che il Maranz cerca di fare molto di più ma rimanendo etereo ...
Comunque lasciando le considerazioni, ero alla ricerca dell'Onix cd10 qui ottimamente recensito (anche per abbinarlo al mio amplificatore) ma difficile da trovare, poi senza pensarci su troppo ho acquistato a scatola chiusa (so di aver sbagliato ma il prezzo mi è sembrato allettante) un Arcam cd73...
Appena sballato collegato all'impianto suono pessimo, anche mia moglie ha esclamato "come si sente male" Sbilanciato verso gli alti senza bassi (subito ho pensato di aver fatto una sciocchezza ad aver abbandonato il marantz )... Poi mi sono detto vuoi vedere che deve essere rodato (
letto dalla vostra rivista) è ho deciso di lasciare il cd in Play silenzioso per 5 giorni consecutivi...
Quando ho deciso di riascoltare ho sentito un altro impianto milioni di anni luce migliore, solo adesso mi sono reso conto che i bassi si compongono da diverse frequenze tutte nettamente distinguibili (con il Marantz i bassi erano tutti uguali) poi ho sentito un basso (quando presente) profondissimo assolutamente impensabile considerando le casse, sulle medie forse il bilanciamento è leggermente spostato in alto (sempre rispetto al Marantz) ogni strumento suona preciso con molta aria intorno sembra che i musicisti siano effettivamente presenti nella stanza ma la prestazione migliore è sicuramente sulle alte frequenze nitide precise presenti ma mai affaticati o fastidiose...
Insomma con questo cdp tutti i dischi si sono ripuliti di quella amalgama che rendeva tutto più confuso adesso c'è un'immagine olografica... veramente fantastica.
Ho voluto scrivere queste righe perché forse in fondo io stesso non credevo all'importanza della sorgente digitale che per molti suonano tutte uguali e difatti non mi aspettavo una tale miglioramento considerando poi di non aver investito un capitale, altra considerazione è che non sono il tipo che investe cifre folli in apparecchiature hifi e difatti come livello di prezzo l'Arcam (credo) che si allinei al Marantz e, quindi le differenze sono ancora più marcate o forse il Marantz non era quell'apparecchio ben suonante tanto decantato?!?!
Concludo la mia lunga lettera complimentandomi con la vostra rivista dove il vostro operato sembra sempre franco ed oggettivo...
Cordiali saluti,
Antonio - E-mail: apagliara (at) yahoo.it

LC
Caro Antonio,
le differenze tra CD player esistono ma sono più sfumate di quel che si crede. Tu riferisci di differenze eclatanti e non dubito che tu le percepisca davvero tali, evidentemente la tua scala di valutazione è già sufficientemente espansa. Visto che sei così soddisfatto non indagherei oltre. Mi fa piacere constatare che abbia trovato utile il nostro suggerimento sul rodaggio, in effetti è un aspetto spesso troppo trascurato dagli audiofili che, presi da ansia di...recensione, tagliano con l'accetta giudizi su apparecchi appena tirati fuori dall'imballo, prendendo sonore...cantonate.
Goditi il tuo impianto adesso!

Ci accomiatiamo da voi per il nostro usuale break pasqual/primaverile e lo facciamo con una dolcissima Easter Parade (sfilata di Pasqua, appunto) dei The Blue Nile, dal loro disco d'esordio A walk across the rooftops, primo disco anche della allora appena nata Linn Records. Si narra che all'inizio furono gli uomini della Linn a notare la band concittadina (entrambi di Glasgow) e li invitarono a incidere un singolo, con la massima qualità possibile, da utilizzare nelle dimostrazioni di materiale Linn. Il brano piacque così tanto che la Linn decise di creare l'etichetta Linn Records proprio per poter stampare un album intero. E così vide la luce, nel 1983, A walk across the rooftops: un must per tutti gli audiofili del tempo, ottima Musica incisa in maniera eccellente, ancora oggi. Dei The Blue Nile abbiamo recensito il loro secondo album, sempre su incisione Linn, Hats.
Su YouTube ci sono anche diverse versioni live di questo brano, questa è la meno peggio, ma non rende giustizia all'intima delicatezza della preziosa versione in studio. Ci sono versioni statiche da disco che però non consentono l'embedding del video su queste pagine. Peccato, perché la qualità è molto buona, dovrete ascoltarle direttamente su YouTube.
Buon ascolto e buona Pasqua, i nostri consueti aggiornamenti torneranno online il 14 Maggio. Nel frattempo usateci la cortesia di non inviare altre richieste di consulenza, stiamo ancora smaltendo un arretrato spaventoso...

The line of traffic comes to a stand still
For the love King, out in the morning air
I find a place I started from
The wild is calling, this time I follow
Easter parade

In the bureau typewriter's quiet
Confetti falls from every window
Throwing hats up in the air
A city perfect in every detail

Easter parade

I know you, birthday cards and silent music
Paperbacks and Sunday clothes

In hallways and railway stations
Radio across the morning air
A crowd of people everywhere
And then the people, all running forward

Easter parade

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