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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 9/7/2011 - 16/7/2011

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  1. Voglia di upgrade inglese
  2. Semplificazione
  3. Amplificazione per Tannoy Berkeley e JBL 4312A
  4. Garanzie sull'acquisto [consulenza legale]
  5. Re: Primo impianto con max 2000 €
  6. Pre passivo
  7. Scelta amplificatore entry-level
  8. Re: Sugli audiofili in generale
  9. Il senso del downgrading
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Voglia di upgrade inglese
Gentile direttore,
le scrivo perchè spero possa aiutarmi in una scelta che intendo fare a breve circa il mio impianto. Ascolto la musica fin da piccolo ma solo da un paio d'anni ho deciso di farlo senza maltrattare il mio udito e cercando di costruirmi un impianto a misura del mio orecchio. Dopo ascolti effettuati negli anni sono giunto alla conclusione che un certo suono inglese mi ha sempre attirato più di altri.
Per cui è in quell'ambito che mi sono mosso ma non avendo avuto disponibilità di cifre importanti ed essendo i miei gusti musicali piuttosto variegati (rock progressive, sinfonica, musica elettronica per finire con il mio amore che è il jazz), ho cercato di raggiungere senza fretta un compromesso accettabile e muovendomi nel mercato dell'usato di oltre Manica il mio impianto alla fine ha assunto questa forma:

Il tutto in ambiente di ascolto che ha le forme di un rettangolo di 4 x 6.
Sono soddisfatto dell'equilibrio che ho raggiunto e questa configurazione mi ha regalato ascolti a volte emozionanti ma (e di qui il dubbio da cui scaturisce la domanda che le voglio fare) ho riscontrato due limiti in particolare che vorrei tentare di superare.
  1. Una certa vicinanza tra gli strumenti, penso si possa dire che vorrei più "aria" tra loro, insomma una "scena" più grande;
  2. una sensazione di mancanza di potenza che si evidenzia soprattutto nella musica sinfonica e orchestrale in genere; cerco più "birra" insomma, non per abbattere pareti per intenderci, ma sento che certa musica dovrebbe avere un impatto diverso e forse una riserva di energia maggiore potrebbe servire allo scopo.
Lei ritiene che sia una questione di ampli o di casse o dell'accoppiata? Mi sono detto che la timbrica del mio impianto è perfetta per me quindi se è di un ampli più potente che ho bisogno mi sarei mosso in casa Michaelson magari passando ad un A100 che di watt in classe A ne ha 50 e forse qualche ampere in più per i passaggi più ostici. Mentre per le casse essendomi piaciuto molto il tipo di suono delle mie tdl avrei optato per passare ad una linea di trasmissione pura cercando di portare a casa qualche modello più vecchio, delle Studio 1 o meglio ancora delle Studio 3 il cui suono da piccolo mi ammaliò e mi è rimasto impresso in mente.
La ringrazio sin d'ora per la sua attenzione e resto in attesa di suoi suggerimenti,(anche in direzioni diverse da quelle da me pensate), se crede.
Cordiali saluti,
Diego - E-mail: pericle77 (at) yahoo.it

LC
Caro Diego,
sarei anch'io dell'avviso di potenziare un po' l'amplificatore, almeno in un primo momento. Le TDL non sono facilissime e l'A1 non è certo un campione di pesi massimi. Può essere che, complice anche la metratura della stanza, il tuo amplificatore sia sempre un po' in affanno. Questo spiegherebbe la mancanza di impatto con la sinfonica e anche un'immagine un po' stretta e ammassata, tipica di amplificatori sempre appesi a un filo dal clipping. Non dici niente sull'acustica della stanza e, di più, sull'installazione dei diffusori: potrebbe essere che con qualche facile esperimento e intervento su questi due parametri si possa guadagnare un po' di immagine e di apertura in più.
Comunque sia, l'idea di un nuovo amplificatore puoi tranquillamente prenderla in considerazione e l'A100 mi sembra in effetti uno step abbastanza naturale in questo senso. Io ci vedrei bene anche un Naim Nait.
Se anche così la situazione non dovesse modificarsi radicalmente forse potresti iniziare a pensare di sostituire i diffusori. Tieni conto però che i TDL non esistono più, si trovano molto raramente nell'usato e per i ricambi potresti avere qualche problema. Se ti piace un certo suono inglese, magari anche generoso in basso come TDL, prova a sentire e valutare ProAC oppure i kit in linea di trasmissione
IPL, che abbiamo favorevolmente recensito qui su TNT-Audio e che diversi lettori utilizzano con soddisfazione (vedi ultima lettera di questa settimana).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Semplificazione
Gentilissimo Lucio,
speravo di non dove più abusare della tua pazienza ma mi trovo alle prese con qualche dubbio, ed al solito spero che tu possa aiutarmi a dissiparlo. Vengo al sodo: dopo un anno di traversie audiofile che però mi hanno condotto alla fine ad ascolti piuttosto soddisfacenti, mi trovo in casa il seguente materiale:

Il soggiorno in cui è posizionato l'impianto è a metà del guado, nel senso che lo sto riarredando tenendo come primo parametro la resa acustica; per adesso è un mezzo disastro (prima era totale!). Insomma, in casa lo spazio è poco, e oltretutto sta per arrivare un altro giradischi, stavolta un Pro-ject rpm 5.1, quindi vorrei semplificare un po l'impianto.
Posto che cercherò di vendere su Ebay il lettore di cassette nonché l'amplificatore Nad (se ci provo col cd player mi arrestano per truffa aggravata!), vorrei chiederti:
  1. E' il caso di far riparare il Thorens, visto che io non ho né l'esperienza né un minisaldatore per tentare la sostituzione del cablaggio del braccio (ed inoltre la mia diagnosi potrebbe essere errata)?
  2. In ottica di semplificazione, passando da una amplificazione a due telai ad un integrato:
    • sarebbe un sacrilegio sostituire i Naim con un Nuforce IA7 ?
    • di tanto in tanto trovo esemplari (Ver.2) in vendità negli States per cifre intorno agli 800$: ne vale la pena considerata la spedizione "transcontinentale" e forse la dogana?
    • che alternative potrei cercare fino a 1000 euro?
  3. Per il Pro-ject, vorrei inizialmente utilizzare la Shure M95ED che ora è sul Thorens, ma poi vorrei cambiare impostazione e passare a qualcosa di meno "ambrato" e più trasparente:
  4. Cosa potrei cercare intorno ai 2/300 Euro, che si accoppi bene meccanicamente con il braccio a bassa massa del Pro-ject rpm 5.1?
  5. Se dovessi passare ad un integrato e questo non dovesse avere uno stadio Phono:
    • Sarebbe sprecato un pre-phono del livello del Lehmann Black Cube?
    • Altrimenti cosa potrei cercare nell'usato che per una cifra di 4/500 euro (nel nuovo la vedo dura...) ?
Se sarai sopravvissuto alla caotica e prolissa esposizione, tengo a precisare che per arrivare a questa configurazione ho impiegato un anno e mezzo, e quindi non ho nessuna fretta: metti pure questa mia richiesta in coda a tutte le altre.
Ti ringrazio di cuore in ogni caso,
Salutoni,
Stefano - E-mail: sminiero (at) yahoo.com

LC
Caro Stefano,
visto che sta per arrivare un nuovo giradischi, vendi il Thorens, non prima di averlo riparato però. Potrebbe essere anche un problema nel cavo del segnale e non necessariamente della porzione di questo interna al braccio: per capire dove è interrotto basta un tester. Controllare non è difficile, saldare - ove necessario - potrebbe esserlo, meglio chiedere a un amico con la necessaria esperienza.
Elimina poi tutto il surplus di elettroniche che non usi, CD player compreso. Metti tutto su Ebay o su subito.it e vedrai che qualcosa, se non tutto, dovresti riuscire a venderla.
Per quanto riguarda l'amplificazione approvo l'idea di semplificare passando a un integrato, approvo un po' meno il budget, sproporzionato rispetto ai diffusori. Come integrato potresti cercare un Nait recente (meglio se dotato di phono), mentre un IA7 di NuForce sarebbe un cambio drastico di impostazione, devi capire se è ciò che cerchi. Con il dollaro basso gli 800$ richiesti per un IA7 V2 hanno un senso, aggiungi però un +30% di spese (tra dogana e spedizione). Comunque vada saremmo pericolosamente vicini ai 1000 €, somma che ritengo eccessiva rispetto al resto dell'impianto. A questa cifra dovrsti poi aggiungere quella di un pre fono e il divario con i diffusori crescerebbe ancora di più.
Per tutte queste ragioni io cercherei un integrato già dotato di phono, magari di stirpe inglese: oltre ai Nait citati, valuta Musical Fidelity, Arcam, Meridian.
Infine, per dare più brio al suono del giradischi, potresti cercare una nuova testina in casa Sumiko, ma io aspetterei fino all'arrivo del nuovo set-up e del nuovo amplificatore.
In conclusione, sebbene tu dica di essere molto soddisfatto delle tue Index II, se fossi al tuo posto - prima di investire cifre importanti in altre zone dell'impianto - farei un pensierino proprio ai diffusori magari restando in casa Linn con qualche torre da pavimento, a partire dalle Keilidh, passando per Ninka, Keosa e Kaber. Nell'usato si trovano per cifre molto basse e con una discreta facilità. Tutte sarebbero un sensibile passo avanti rispetto alle pur buone Index.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Tannoy Berkeley e JBL 4312A
Ciao Lucio, dall'alto della Tua esperienza, chiedo lumi perchè ho perso la via (o le orecchie). Ho 2 coppie di diffusori: Tannoy Berkeley e JBL 4312A. Da poco le piloto con amplificazione Yamaha: 1 pre C-70 e 1 finale M-50, alternando l'ascolto. Ascolto prevalentemente Rock e musica anni 70 e 80 con vinile. Ho anche un lettore cd che uso raramente. Trovo che ora, i diffusori, hanno un suono abbastanza secco, meno caldo di prima (le pilotavo con un Pioneer A7). Ho provato anche ad inserire un EQ SG 90 che avevo dismesso, ma nulla di che....
Cosa mi consigli di fare? Per piacere hai un suggerimento in merito all'amplificazione?
Alla mal parata potrei acquistare una amplificazione che mi rende caldo il suono e vendo il pre e finale? In questo caso budget 500/600 euro per l'investimento....
Preferirei il mondo dei pre e finale anche anzianotti ma validi ma, se mi suggerisci qualcosa, posso valutare nuovamente anche un integrato.
Grazie mille per l'illuminazione allo XENO.....!
Claudio - E-mail: gattorame (at) yahoo.it

LC
Caro Claudio,
perché ti sei liberato del Pioneer A7? Solo per la voglia di pre + finale? Hai cambiato qualcos'altro nel frattempo, magari la stanza o l'arredo? Potrebbe essere che il cambiamento in peggio sia stato causato anche da altri fattori. Se così non fosse, dovresti pensare a un'amplificazione di impostazione diametralmente opposta a quella Yamaha: morbida e calda, anziché brillante e asciutta. Con la cifra che hai a disposizione non sarà facile trovare una coppia pre + finale di qualità adeguata ai diffusori che possa riuscire nel miracolo. Io preferirei di gran lunga un amplificatore integrato!
Il primo nome che mi viene in mente, visto che non disdegneresti un vecchio usato, è Accuphase. Con un po' di pazienza un integrato di questa Casa, con qualche annetto alle spalle, lo trovi di sicuro. In alternativa potresti valutare NAD o Arcam e di questi due marchi forse potresti anche trovare qualche coppia pre-finale vecchiotta ma ancora valida. Ancora tra gli integrati valuta i soliti Audio Analogue (Puccini e Puccini SE, ad esempio).
Un'altra opzione potrebbe essere rappresentata dalle valvole, nel mercato dell'usato un integrato di buona potenza non è impossibile da trovare (Opera, Jolida...). Visto che ascolti prevalentemente vinile, fai attenzione a che i possibili candidati abbiano l'ingresso phono.
Infine, l'equalizzatore vendilo subito, come vedi non ha avuto alcun effetto sostanziale: aggiunge problemi a una situazione già compromessa.
Qualora avessi necessità di aiuto per operare una selezione finale sulle varie offerte del mercato dell'usato, contattami pure nuovamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Garanzie sull'acquisto [consulenza legale]
Buongiorno avvocato, volevo chiederle come è regolata la restituzione di un amplificatore acquistato da un negozio fuori regione e pubblicizzato sul sito internet dello stesso nel caso una volta inserito nel mio impianto si rivelasse di qualità insoddisfacente a causa della sinergia tra i componenti.
Si tratta di un acquisto online e nel sito manca qualsiasi riferimento al dirittto di recesso. Il venditore mi ha detto e scritto che offre "una garanzia di un anno". Ho fatto richiesta di poterla leggere, ma ha ribadito quanto affermato senza allegare un modulo o esempio di garanzia.
Grazie.
Cordialmente,
Francesco - E-mail riservato

GLDC
Caro Francesco,
la legge non regolamenta la restituzione nel caso in cui il consumatore non sia soddisfatto dell'acquisto (fatto salvo il diritto di recesso), figuriamoci poi per "scarsa sinergia" con il resto dell'impianto hi-fi ;-) Ovviamente una tale ipotesi può sempre essere espressamente concordata (ad esempio mediante la famosa formula "soddisfatti o rimborsati" o formule equivalenti che alcuni rivenditori "più illuminati" adottano...).
In caso di acquisto online comunque, può essere sempre esercitato il diritto di recesso il cui termine però - salvo deroghe concesse dal rivenditore stesso - scade dopo 10 gg. lavorativi decorrenti dalla consegna del prodotto; a meno che, nel sito presso cui è stato fatto l'acquisto mancasse qualsiasi riferimento (oppure fosse indicato in modo errato e/o fuorviante per il consumatore) alla possibilità di esercitare il diritto di recesso: in questo caso l'acquirente ha tre (3) mesi di tempo dalla consegna.
Inoltre, se l'amplificatore è stato acquistato nuovo (nel senso di "non usato") presso un rivenditore professionale (non un privato) sappiamo che la garanzia è pari a due anni e non uno, come dice erroneamente il venditore: qualunque altra eventuale previsione contrattuale è nulla. Per cui se effettivamente nel sito online presso cui è stato effettuato l'acquisto - oppure durante gli eventuali contatti (telefonici, telematici, ecc.) avuti con il venditore - non sono state chiaramente specificate le condizioni del recesso, allora il termine decorre dal momento in cui il consumatore ne viene a conoscenza dal venditore stesso e - comunque - entro nel termine massimo sopra indicato.
Per cui, nel caso in questione, se intendi rinunciare all'acquisto dell'amplificatore, dovresti comunicare (con racc. a/r anticipata a mezzo fax) la tua volontà di recedere dall'acquisto, sempre che - per quanto sopra detto - non siano trascorsi tre mesi dalla consegna dello stesso. Non è necessario motivare la propria volontà di recedere, né esistono formule particolari (basta scrivere:...dichiaro di voler esercitare il diritto di recesso relativamente all'acquisto effettuato in data..., ecc.), però nel caso in cui non ti sentissi sicuro puoi tranquillamente rivolgerti ad un'associazione di consumatori o - in alternativa - ad un legale, i quali ti potranno consigliare anche sulla strategia da adottare in considerazione del valore economico del bene e/o della affidabilità del venditore in questione.
A disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento.
Avv. GianLuca di Ceglie

Re: Primo impianto con max 2000 €
Gentile Lucio,
intanto grazie davvero per la chiarissima e stimolante
risposta. Tra i diffusori da te consigliati mi sembrano un ottimo compromesso anche le Chario 100 Tower, che sono anche di facile reperibilità e mi sembrano, senza eccessive pretese, componenti ben costruiti e a prezzo ragionevole. Nel frattempo, prima delle vacanze mi procurerò i diffusori, poi al ritorno metteremo capo alle elettroniche.
Essendo stato però il mio primo intervento un po' incompleto per via dell'assenza di una piantina del futuro ambiente di ascolto ti invio due immagini con le possibili alternative quanto alla sistemazione dell'impianto, affinché tu possa darmi qualche ulteriore consiglio circa il posizionamento, fermo restando che in futuro probabilmente l'arredamento verrà un po' cambiato per rendere il piccolo studio un po' più sgombro e arioso, il che potrebbe eventualmente portare ad una migliore sistemazione dei componenti (grazie a dio non sono immobili!).
Eccole (perdona se ho usato degli sgabelli per esemplificare le casse a pavimento :D):

  1. Situazione 1, diffusori sul lato lungo che potrei andare a disporre con più libertà. Purtroppo c'è di mezzo la scrivania, che al momento non può essere spostata perché è solidale con il blocco d'angolo e la libreria (in realtà è molto bassa e alla fine della fiera le Chario sono quasi un metro in altezza dunque avrei pur sempre i tweeter a livello orecchie quando sono seduto sulla sedia. Le casse possono essere scostate dal muro ma fino a un certo punto per ragioni di spazio evidenti. Oppure si potrebbero spostare un po' in avanti all'occorrenza visto che comunque non sono dei colossi.
  2. Situazione 2: lato leggermente più corto della stanza, sedia di fronte alla finestra e diffusori ai lati della stessa. Anche qui mi posso discostare dal muro ma fino a un certo punto e il problema sarebbe l'eccessiva vicinanza delle casse al punto di ascolto, nell'ordine del metro e qualcosa (mi sembra davvero troppo poco...). Variante di questo sarebbe mettermi con la sedia a lato della scrivania e in linea con essa (a dx o sx) in modo da essere più distante dal muro adeguando convenientemente la posizione delle casse.
Come vedi bisogna fare compromessi che al momento non dipendono dalla mia volontà, però accetto volentieri consigli e suggerimenti su quale disposizione sia "meno peggio", fermo restando che poi bisognerà testare la resa in loco con le orecchie ben tese :D
Grazie ancora di tutto e a presto!
Luca - E-mail: lucaros29 (at) alice.it
[Sala d'ascolto][Sala d'ascolto]

LC
Caro Luca,
grazie per aver completato la tua cortese richiesta di consulenza con delle immagini più che esemplificative. Delle due disposizioni la prima mi sembra quella più appropriata, nonostante la scrivania sia davanti al punto d'ascolto, lo spazio e l'aria a disposzione dei diffusori consentiranno un suono probabilmente più godibile. I diffusori, poi, potranno essere allontanati dalla parete posteriore, in fase d'ascolto, quel tanto che basta per ottimizzarne la timbrica e scongiurare eventuali eccessivi rinforzi in gamma medio-bassa. Un altro vantaggio della prima disposizione riguarda la possibilità di ascoltare i diffusori in posizione corretta anche stando seduti alla scrivania e magari essendo impegnati in altre faccende, un fattore da non trascurare. Per migliorare un po' potresti provare a non mettere alcun arredo nello spazio tra i diffusori, l'ideale sarebbe posizionare l'impianto su un'altra parete o addirittura sulla stessa scrivania, magari ricorrendo a dei cavi di potenza molto lunghi. Avresti due vantaggi: uno acustico, lo spazio tra i diffusori è meglio che sia sgombro; l'altro pratico, con amplificazione e sorgenti vicine al punto d'ascolto usare l'impianto sarà nettamente più piacevole, anziché doversi alzare ogni volta che si deve cambiare disco o regolare il volume (ove non ci fosse il telecomando a disposizione).
Tutto quanto detto, comunque, va vagliato attentamente con un esame pratico quando l'impianto sarà presente in loco. Potresti scoprire che altre posizioni - alla fine - siano più performanti di questa suggerita. Si impara moltissimo facendo questo tipo di prove.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Pre passivo
Cortese Direttore,
vorrei chiederle se è a sua conoscenza l'esistenza in commercio di un oggetto audio a costo "umano" che sommi un attenuatore (quindi un pre passivo) a una semplice scatoletta con più ingressi Rca e uscita Rca due canali. Sarebbe molto simile d'aspetto a un "t-preamp" che però attenua il segnale in ingresso invece di preamplificarlo. Mi sarebbe molto utile per gestire un finale di potenza da 150 watt/ canale che deve pilotare diffusori con una tenuta nominale in watt tre volte inferiore, e nel contempo potrei evitare al segnale un inutile passaggio di cavi fra due "scatolette", portandolo direttamente dalle sorgenti al selettore/attenuatore.
In pratica la mia combinazione consisterebbe in un attenuatore simile a questo:
www.thomann.de nserito nella parte superiore di un selettore di ingressi simile a questo: www.audioskeggia.com.
La ringrazio e scusi del rinnovato disturbo, cordiali saluti,
Massimo - E-mail: spincervino (at) libero.it

LC
Caro Massimo,
a tutto il discorso c'è da fare una doverosa premessa: non c'è alcuna necessità, né tecnica, né elettronica, né "musicale" per attenuare un finale da 150 watt: la potenza viene fornita su tua richiesta, non esce dai morsetti dell'amplificatore di sua spontanea volontà, d'imperio, pertanto basta un qualunque controllo di volume e, perché no, un qualunque pre attivo. Ripeto: la potenza elevata non è mai un problema, al più è superflua, mai dannosa. Il fatto che i diffusori siano dati per 50 watt non ha alcun significato pratico: nella maggior parte dei casi, se si trattasse di diffusori di sensibilità ragionevole, useresti solo una frazione dei 150 watt a disposizione, tutto qua. Basta non alzare troppo il volume e non si rompe niente. È più facile rompere un diffusore grande con un ampli piccolo, piuttosto che il viceversa (concetto spiegato ampiamente nelle FAQ di questo sito).
Il T-Preamp, tra l'altro, ha esattamente guadagno unitario (ma l'hai letta attentamente la recensione?), quindi non preamplifica il segnale della sorgente, lo attenua invece, proprio come vuoi tu. Sembrerebbe dunque l'oggetto adatto ai tuoi scopi. Qualora desiderassi qualcosa di meno invasivo e, magari, privo dello stadio phono (che forse non ti serve) e dell'alimentazione, puoi cercare in rete con parola chiave "preamplificatore passivo" o "passive preamp" (con Google e su Ebay): trovi tanto materiale che può fare al caso tuo, in tutte le fasce di prezzo. Ci sono, ad esempio, vari scatolotti con potenziometro ALPS e tre ingressi linea, costruiti a Hong Kong, per meno di 50 €. Noi abbiamo recensito dei pre passivi, ma solo di fascia medio-alta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta amplificatore entry-level
Ciao Lucio,
mi permetto di darti del tu perchè quando si parla delle proprie passioni ci si sente come tra "amici" di solito...tralascio i complimenti per TNT-Audio, peraltro meritati e convinti e passo immediatamente al sodo.
Il mio impianto è così composto:

Ambiente di ascolto di 4,5mt X 4,5mt solaio ad altezza 2,5 mt (piano interrato). Sono un bassista elettrico jazzista amante di musica jazz fusion acidjazz funk lounge etc...
Vorrei fare il cosiddetto salto di qualità a livello di amplificazione stereofonica il più possibile di qualità, vorrei un suono dinamico, con bassi definiti e controllati, un suono il più possibile originale, differente, so che è difficile su questa fascia di prezzo... sono un po' disorientato, ho cercato di leggere il più possibile ma gli amplificatori cosiddetti entry level sono a decine e non riesco a farmi una linea...
Ti prego quindi Lucio quando e se puoi ovviamente, di segnalarmi 2 o 3 nomi di amplificatori adatti al mio impianto e soprattutto "ben suonanti" così da sostituire l'Onkyo che non mi soddisfa all'ascolto stereofonico...giusto una traccia da parte di persona esperta quale certo sei che mi possa orientare ad una scelta corretta e sono sicuro soddisfacente...
Grazie infinite per la cortesia e pazienza.
A presto,
Ciao,
Daniele - E-mail riservato

LC
Caro Daniele,
concordo con te sulla necessità di sostituire l'amplificatore HT con un più adatto amplificatore stereofonico. Per fornirti una traccia come chiedi tu avresti dovuto dirmi quale cifra massima sei disposto a spendere (e dimenticate sempre il parametro più importante!) ma visto che citi amplificatori entry-level immagino voglia orientarti su cifre vicine ai 300/400 €, in quanto questi sono i livelli d'ingresso per amplificazioni tradizionali di una certa qualità. Esistono anche soluzioni meno tradizionali (es. Dayton) che costano poco e vanno molto bene, ma sono poco flessibili (un solo ingresso) e privi di telecomando. Tienili in considerazione se questi aspetti non fossero per te prioritari.
Tra gli apparecchi tradizionali potresti valutare i soliti NAD e Rotel, ad esempio i modelli NAD C316BEE e Rotel RA04SE, entrambi da 40 watt per canale e costo inferiore ai 400 €. Sarebbero un consistente upgrade rispetto al tuo attuale amplificatore HT. Per orientarti su quale scegliere, ricorda che il NAD è tendenzialmente più morbido e caldo, il Rotel più brillante e vivace. Dici che desideri un suono originale e differente ma io non riesco a capire cosa tu intenda: se è originale non è fedele, per definizione stessa del termine. Per differente non so cosa tu intenda, certamente entrambi gli amplificatori suoneranno molto diversi dall'Onkyo attuale.
Altre possibilità, forse più difficili da reperire, sempre stessa potenza e stessa fascia di prezzo: Atoll IN 30 SE, Cambridge Audio 350A, Jolida JD 1701 RC.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Sugli audiofili in generale
Caro Giorgio,
nella mia lettera a TNT-Audio non ho mai inteso dire che la Musica come la si ascolta la si ascolta, tanto è uguale. Chi ti scrive ha cinquant'anni (è proprio il caso di dire "suonati") di cui la metà spesi in innumerevoli tentativi unicamente finalizzati al raggiungimento di un livello di riproduzione musicale domestica il più possibile coerente con l'originale.
Ho curato con grande attenzione e tanta pazienza l'allestimento del mio impianto mettendo in pratica moltissimi dei preziosi suggerimenti presenti sulle pagine di TNT-Audio e, grazie alla chiarezza e completezza delle risposte dell'impagabile Direttore Lucio Cadeddu, ho anche compreso molte delle dinamiche che governano la riproduzione audio in ambiente domestico.
Quello che volevo dire nella mia lettera in definitiva era che: se tutto il patrimonio di informazioni "audiofile" di cui leggiamo da anni su riviste e/o siti specializzati non serve a goderci le splendide sonorità della musica che più ci affascina, allora vivere con le angosce (colte) dell'impianto a cui manca (e mancherà) sempre qualcosa per soddisfarci non m'interessa affatto. Purtroppo di angosce oggi giorno ne possediamo già abbastanza di nostro (basta aprire i giornali) e proprio di altre angosce aggiuntive non se ne sente la mancanza.
Anzi, proprio in questo momento ascoltando la tromba di Miles Davis in "Kind of Blue" sto sprofondando in uno stato di grazia talmente piacevole che tutti i problemi sembrano spariti (purtroppo...sembrano!).
Spero di ri-incontrarti sulla rubrica delle lettere di TNT-Audio.
Giovanni - E-mail: giopuleo (at) libero.it

LC
Caro Giovanni,
grazie per questa tua replica. Alla fine credo che sia tu che Giorgio intendiate dire la stessa cosa, in fondo siamo tutti appassionati di suoni, in funzione del fine ultimo che è e deve essere la riproduzione della Musica, senza per questo essere schiavi di nuove paranoie, oltre a quelle del vivere quotidiano.
Il fatto è che la Musica, su noi veri appassionati, ha un vero potere taumaturgico, è capace di guarire ferite, rilassare, caricarci emotivamente, ridarci voglia di vivere e di sognare. E tanto più il suo messaggio arriva diretto e pulito, dritto al cuore, tanto più il suo potere evocativo sarà forte ed efficace. Ecco perché siamo appassionati di suoni, di basse frequenze che scuotono il corpo dall'interno, di salti dinamici che ci caricano di tensione, ma anche di alte frequenze che ci accarezzano e ci cullano nella penombra. Tutto questo è amore per la Musica e l'Alta Fedeltà. Il vero peccato è che questa incredibile forza viene oggi ridotta a una pantomima, per colpa della loudness war, che toglie vitalità e dinamica, e per colpa dei mezzi di riproduzione di massa che ne mortificano le potenzialità. La nostra speranza è che queste umili pagine, raggungibili da chiunque in rete, possano arrivare a colpire dritte al cuore anche tutti coloro che amano la Musica e che non sanno quanto si stiano perdendo nell'ascoltarla dagli altoparlantini del PC o dalle cuffiette del riproduttore MP3.
E che, magari, hanno sempre pensato che per ascoltarla meglio siano necessarie cifre elevate.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Il senso del downgrading
Carissimo Lucio,
avevo ordinato in Germania il
Dayton DTA-100 ma mi è stato risposto che non sarebbe stato disponibile fino a metà luglio e così, annullato l'ordine, ho deciso di prendere il Trends Audio TA10 2 SE da Playstereo che mi è arrivato il giorno dopo. Dopo aver letto la tua recensione ormai era diventato il mio pallino ed il caso ha voluto che arrivasse lui. Fenomenale! Sinceramente per le mie esigenze di ascolto a volumi tranquilli, per il genere di musica che ascolto (King Crimson/Eno/elettronica/Jazz) e per le casse che con i loro 90 db vanno senza problemi, il nanerottolo va alla grande e non rimpiango affatto il pur delizioso DM10.
A questo punto però il nano mi ha fregato: davo per scontato un altro downgrade (ormai ci ho preso gusto...a recuperare soldi e ascoltare felice) ovvero le casse. In effetti le B&W 704 mi piacciono moltissimo (e anche esteticamente piacciono a tutta la famiglia....) e dire che avevo sempre disprezzato questo marchio, forse perchè spesso se ne parla male sui siti di hifi, e invece le ho preferite ad altre casse che si sono avvicendate in casa mia e parlo di Proac 125-130, Triangle Celius, Totem Sttaff.
Tant'è però la curiosità mi rimane: leggo un gran ben parlare di Indiana Line abbinate con il Nano Geniale. Che mi dici? Facciamo un altro downgrade?
Grazie ancora e a presto,
Massimo - E-mail: massimotognoni (at) hotmail.com

LC
Caro Massimo,
sono contento che il Trends ti piaccia così tanto, e che non sfiguri neppure di fronte all'ottimo Densen DM-10. La tua lettera non fa altro che confermare ancora una volta quanti (pochi!) watt servano alla maggior parte delle persone, un aspetto sul quale non si riflette mai abbastanza. Ci hanno convinto ad acquistare amplificatori da 100 watt quando ce ne servivano a malapena 10-15 (e il Trends ne ha meno di 10!). Per questo non mi stanco mai di consigliare a chi avesse ancora dubbi l'acquisto di un fonometro, così si può avere una stima precisa di quale sia la pressione sonora abituale alla quale si ascolta e da questa ricavare la potenza realmente utilizzata e dunque necessaria (basandosi sulla sensibilità dichiarata dei diffusori).
Ora che il primo downgrade - in senso monetario però - è stato fatto, è normale che tu pensi di provarne un secondo. Tuttavia, se hai preferito il suono delle B&W ai diffusori che hai citato ho seri dubbi che una coppia di Indiana Line ti possa soddisfare altrettanto, temo si tratterebbe di un downgrade anche in senso musicale. Per non rischiare e levarti comunque la curiosità, potresti cercare un modello da pavimento, magari serie Arbour, usato. In questo modo minimizzeresti il rischio e, nel caso non dovesse piacerti, potresti sempre rivendere allo stesso prezzo. Meglio ancora sarebbe trovare qualche appassionato - che abita nelle vicinanze - che possa prestarti una coppia di questi diffusori, giusto per farti valutare direttamente a confronto con le tue B&W. Non è difficile trovare qualche collega audiofilo disponibile a fare questo tipo di operazioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentilissimo Direttore,
Le scrivo a distanza di oltre un anno dalla mia ultima (
Vol. nr. 541) per renderla partecipe dell'evoluzione che ha avuto il mio impianto ed anche per scusarmi di non essermi più fatto sentire dopo i suoi consigli: giustamente in qualche lettera si lamenta che la gente chiede e poi non si fa più sentire!
Il mio impianto è stato completamente rivoluzionato a zero spese vendendo i vari componenti del precedente: sorgente pc con foobar, dac con controllo di volume Audio gd NFB 11 (se vuole leggere le caratteristiche tecniche: http://www.audio-gd.com/Pro/Headphoneamp/NFB11/NFB11EN.htm) finali NuForce ref. 8.02, diffusori IPL S3MTL.
Ho mantenuto anche il vecchio giradischi per ascoltare ogni tanto uno dei miei pochi vinili a cui ho collegato il pre-phono con controllo di volume TCC TC-750LC.
Come può notare dall'elenco dei componenti il tutto, a parte il DAC, è frutto della lettura di TNT-audio. Ora sono veramente contento del suono: la musica esce con grande vitalità, trasparenza, dettaglio, anche a bassi volumi.
Finalmente le chitarre hanno la cassa e si riescono a distinguere i vari tipi di corde utilizzate, i pianoforti hanno la coda, si riescono a seguire tutti gli strumenti indipendentemente uno dall'altro. La scena non so se è sufficientemente ampia e profonda, ma ogni strumento, voce, coro ha la sua posizione ben definita.
Il senso del ritmo mi pare buono: mentre ascolto mi ritrovo spesso a battere il tempo. Ora la cosa che vorrei è quella di ascoltare musica in pace, ma sono appassionato di hifi e di tecnica e questo mi porta spesso a sentire l'impianto e non la musica! In un caso o nell'altro le ore passate sono comunque piacevoli, specialmente quelle passate a stirare: ottimo compromesso con mia moglie per lasciarmi ascoltare la musica per ore.
Grazie di esserci e cordiali saluti.
Maurizio - E-mail: maurizio.malagoli (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
ti ringrazio per l'aggiornamento, anche se non è a situazioni come queste che mi riferivo parlando di coloro che spariscono nel nulla. Il mio pensiero era dedicato a coloro che chiedono consigli e, non sentendosi dire ciò che vorrebbero (in genere: cambia questo e quello) spariscono senza neppure scomodarsi a dire "grazie comunque". Nel tuo caso, sono contento che la nostra piccola rivista abbia contribuito ad aiutarti a mettere in piedi un signor impianto che regala così tante soddisfazioni. Non preoccuparti troppo se talvolta ti ritrovi ad ascoltare l'impianto e non la Musica, in fondo siamo appassionati anche di giocattoli ed è normale che di tanto in tanto la voglia di giocare rispunti fuori. L'importante è che questa voglia resti confinata nel giusto ambito e che non diventi il segnale di una profonda e inguaribile ossessione che non ci consente di godere di ciò che abbiamo realizzato. Come dico sempre: la voglia di migliorarsi deve ardere (anche se sotto cenere) ma dobbiamo anche riuscire a godere di tutti i passi intermedi che ci portano alla meta (che meta non è mai, si sposta sempre un po' più in là).

Per accomiatarci da voi per la nostra consueta pausa estiva (fino a Settembre potremmo non essere in grado di evadere la posta e rispondere alle vostre richieste) ho scelto un brano dal titolo estivo (Waiting for the sun dei Doors) qui in una stralunata e oscura cover dei Soundgarden, live in uno dei momenti del loro massimo splendore. Proprio pochi giorni fa ricorreva il 40esimo anniversario della morte del cantante icona dei Doors, Jim Morrison.
Buon ascolto e buone vacanze a tutti, arrivederci su queste pagine a Settembre!

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