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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 25/9/2011 - 1/10/2011

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  1. Differenze tra lettori CD
  2. Problemi col vinile
  3. Amplificare le cuffie
  4. Nuovo amplificatore con 1000 €
  5. Brancolando nel buio sul tema "music server" e affini
  6. Downgrade?
  7. Primo impianto con 800 €
  8. Ambiente e bassi
  9. Come migliorare un'accoppiata vintage/moderno
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Differenze tra lettori CD
Gentile Direttore,
da poco ho ripreso in casa vari componenti HiFi di cui ero in possesso e che ho tenuto fermi per molti anni, tra cui vinili e componenti annessi. Con una nuova consapevolezza ho deciso di apprendere qualcosa in più su ciò che credevo di conoscere in passato, per cui il sito TNT-Audio mi ha letteralmente schiuso gli occhi su tanti argomenti a me oscuri (componenti, vinili, testine...).
Nello specifico sono in possesso di un compatto Saba 9140 del 1978 ed un ampli Pioneer SA-740 del 1984. A fine anni 90 ci abbinai un lettore CD economico, il JVC XL-V284 che, per le orecchie "immature" dell'epoca, reputai un ottimo acquisto. Ad oggi ho deciso di rimettere in uso i vinili che, con mia grande piacere, ho riscoperto avere un suono sempre presente, caldo...direi profondo.
Ma vengo al dunque: possiedo anche una vasta collezione di CD e alcuni titoli sono gli stessi della controparte su vinile (negli anni, per praticità ho deciso di acquistarne alcuni su CD). Sta di fatto che ad una comparazione AB tra vinile e CD, lo stesso brano è su due pianeti diversi, molto contrastanti: il vinile è gonfio di vita, bassi, gli alti definiti e delicati, le medie bilanciate e le dinamiche (sopratutto nei vinili di jazz) molto ampie con gli strumenti ben separati. Gli stessi brani su CD suonano aspri, plasticosi e piatti, senza profondità e l'equalizzazione generale piuttosto diversa dalla controparte in vinile.
La mia domanda nasce spontanea: è la peculiarità dei cd o il lettore in uso è una autentica schifezza? Sono disposto a valutare l'acquisto di un nuovo lettore cd se ciò potesse ridare una vita diversa ai cd in possesso. Sento parlare di lettori dai costi spesso proibitivi, ma credo che un 600euro riuscirei a destinarli per un acquisto.
Sono fiducioso che con questa mia mail potrei trovare nuovi spunti utili sulla strada da seguire e magari nell'eventualità sul modello di lettore cd da puntare.
Attendo lumi...grazie!
Cordialmente.
Tommaso - E-mail: tommaso.scarabino (at) gmail.com

LC
Caro Tommaso,
non sempre la stampa in CD e la stampa su vinile dello stesso titolo suonano allo stesso modo. Talvolta ai CD veniva data un'impostazione diversa, altre volte si effettuava un vero e proprio lavoro di remaster che, spesso, peggiorava la situazione anziché migliorarla. Il tuo lettore CD è un entry-level dignitosissimo e mi pare strano che suoni così male quando confrontato con un giradischi di un impianto compatto Saba. Tra l'altro, la sigla che hai riportato fa riferimento, se non sbaglio, a un sintoamplificatore e non a un impianto completo. Di che giradischi stiamo parlando?
Si trattasse di materiale molto vecchio, magari di bassa qualità e con una testina dell'epoca, probabilmente demagnetizzata e con lo stilo consumato, troverei MOLTO difficile credere che possa suonare meglio del tuo lettore CD. Suonerà diverso, questo è sicuro, ma attenzione a non confondere un suono colorato e artefatto, ma magari eufonico e piacevole, con un suono fedele e corretto (quest'ultimo non è sempre piacevole da sentire!).
Se si trattasse invece di un giradischi nuovo o comunque dignitoso se usato, allora la differenza in favore del vinile potrebbe pure starci. Mi è difficile azzardare altre ipotesi senza ulteriori dettagli.
Comunque sì, il tuo lettore JVC è certamente migliorabile: un lettore CD moderno, di prezzo anche inferiore ai 600 € che hai preventivato, suonerà certamente meglio. Resta tutta da valutare la possibilità di percepire il meglio all'interno di un impianto che, per quanto posso capire, non è certo attualissimo. Proverei con un NAD C515BEE, una macchina che paghi meno di 350 €, che sicuramente è un bel passo avanti rispetto al tuo lettore attuale e che può ben figurare anche all'interno di impianti di più elevata qualità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi col vinile
Gentile Direttore,
la metto al corrente del mio "problema" di impianto. Nell'ordine:

Tutto a posto e ben tenuto, amplificatore uscito da recentissima revisione. I cavi di potenza sono stati acquistati al MediaWorld, sono una sorta di treccia argentata inguainata in una plastica traslucida lattiginosa.
Venendo al punto: se tengo alzato il volume a un livello dignitoso, intendo godibile senza diventare irritante, più si va verso la fine della faccia del vinile, più si ode un riverbero dalle casse, una specie di ronzio profondo che disturba nei fade-out dei brani. Non so da cosa possa essere motivato, il giradischi sta su un piano solido e fermo, idem le casse, a distanza di circa 60-70 cm l'una dall'altra. L'ampli si trova in un vano inferiore. Se necessiterà di altre informazioni sarò lieto di potergliele fornire.
Nel frattempo grazie per i begli articoli di TNT e buon lavoro,
Christian - E-mail: christian.rapetti (at) gmail.com

LC
Caro Christian,
il giradischi sta sullo stesso piano delle casse o sullo stesso mobile? Se così fosse, la prima cosa da fare sarebbe quella di spostarlo e posizionarlo il più lontano possibile dai woofers o almeno di metterlo su un mobile diverso da quello che ospita i diffusori. La tua descrizione di tutto il set-up non aiuta molto a capire (una piccola foto dell'impianto può aiutare meglio di mille parole, vedi qualche lettera più sotto). Certo che se i diffusori stanno ad appena 60 cm l'uno dall'altro mi vien da pensare che tutto sia posizionato su uno scaffale, magari con il giradischi piazzato in mezzo allo spazio tra i diffusori! E sarebbe un vero disastro sonoro.
Ci sono anche altri aspetti da considerare, tuttavia. Visto che il ronzio aumenta verso la fine del disco è probabile che la testina capti il rumore del motore. La testina potrebbe non essere schermata adeguatamente contro questo tipo di interferenze. Ad esempio, certe testine Grado su certi giradischi possono far insorgere problemi di questo tipo anche se mi è capitato di utilizzarle su giradischi Thorens (anche TD166) senza particolari problemi.
Controllerei inoltre che il cavo di massa del giradischi sia integro e saldamente collegato al giradischi stesso e al morsetto ground dell'amplificatore. Controllerei con attenzione anche lo stato di salute dei cavi che collegano la testina al braccio e poi quest'ultimo all'amplificatore.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Amplificare le cuffie
Salve,
sono un appassionato ascoltatore di jazz e ho da poco scoperto la vostra bellissima rivista on-line, per la quale Le faccio i miei complimenti soprattutto per la chiarezza espositiva e l'onestà intellettuale che ho percepito nella lettura di alcuni dei suoi articoli.
Premetto di essere assolutamente a digiuno di conoscenze sul campo dell'hi-fi. Per vari motivi sono solito ascoltare i miei cd di jazz con un semplice lettore cd della sony e un paio di cuffie Sennheiser HD 380 Pro. Vorrei trovare una soluzione più soddisfacente di quella attuale, del tipo Amp. per cuffie- lettore cd.-cuffie, avendo un budget che, purtroppo, non deve superare i 200 euro (fermo restando le cuffie che ho da poco comprato e che, per il momento, non vorrei cambiare).
Ho letto qualche recensione sulla vostra rivista in merito ad una simile soluzione, ma Le volevo chiedere, gentilmente, se potrebbe consigliarmi dei modelli di amp. per cuffie e un eventuale lettore cd che si presti a questo utilizzo che rientrino nel mio budget, con qualche delucidazione "teorica" su questo tipo di soluzione, perchè al momento ho le idee poco chiare.
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti,
Antonio - E-mail: manganto1980 (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
ascoltare in cuffia direttamente dall'uscita di un lettore CD non è una buona idea, perché la qualità dell'uscita headphones raramente è dignitosa. Si rende per questo necessario l'utilizzo di un amplificatore per cuffie, che viene alimentato dal segnale in uscita dal lettore (attraverso i cavi RCA dell'uscita linea, quelli che andrebbero collegati a un amplificatore tradizionale) e che è in grado di pilotare al meglio le cuffie.
La differenza rispetto alla tua soluzione attuale - sia in termini quantitativi (volume d'ascolto) che qualitativi - è veramente sensibile, persino senza sostituire il lettore CD che hai attualmente in uso.
Con il budget che hai stanziato potresti prendere in considerazione un Musical Fidelity V-Can (150 €) o un ProJect HEAD BOX II SE (circa 200 €) che offre la possibilità di collegare due cuffie simultaneamente, per un ascolto condiviso. Purtroppo, in entrambi i casi, con la cifra a disposizione non riusciresti ad acquistare anche un lettore CD. Se l'acquisto di quest'ultimo fosse non più procrastinabile, allora valuta l'ampli per cuffie ProJect HeadBox (circa 95 €) e con il resto della cifra mettiti a caccia di un lettore CD usato in buone condizioni di marchi tipo Marantz, NAD, Cambridge, Denon etc.
Accertati che sia in buone condizioni operative e che legga tutti i tipi di CD che tu utilizzi, eventualmente anche masterizzati, se ne hai. Qualora invece il tuo lettore attuale fosse ancora operativamente valido, io attenderei tempi migliori e un budget più consistente per un suo upgrade.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore con 1000 €
Buongiorno direttore, ho scoperto qualche mese fa il vostro sito e mi serve gentilmente il vostro aiuto per la scelta del mio nuovo amplificatore.
Il mio impianto stereo è composto da:

Il mio ambiente di ascolto è il salotto del mio appartamento che ha una forma rettangolare con dimensioni di 5 m. X 8 m. circa, di cui ne utilizzo una parte essendo il divano (punto di ascolto) decentrato verso una estremità del lato più lungo per cui alla fine è come se il divano fosse al centro di un lato di un quadrato e le casse posizionate sul lato opposto.
Il mio budget di spesa può arrivare fino € 1100,00 circa più o meno, e al momento la mia scelta ricadrebbe su due marche Rotel o Nad tutti e due con stadio phono.
In un primo momento ho pensato a Rotel, preamp RC 1550 e finale RB 1562 poi ho visto la classe del finale e non ho più capito niente, precisamente ho visto che l' RB 1562 è in classe D e mi sono accorto che esiste anche il modello RB 1552 che eroga qualcosina di più in watt (120 w x2 contro 100 w x2) ma che è in classe AB e non so quale dei due suoni meglio o sia più adatto alle mie casse (sperando che reggano ancora un po' di anni).
L'altra soluzione è il Nad amp integrato mod. C 356 BEE a cui devo aggiungere il modulo phono PP 375 MC/MM che mi è stato consigliato da un amico che già possiede un Nad ma non questo modello.
Io purtroppo non so neanche dove potrei andarli ad ascoltare (abito a Brunico BZ) e comunque credo che dovrei sentirli con le mie casse per sciegliere.
La musica che ascolto ora è per lo più classica o jazz, una volta ascoltavo molto più rock anni 70-80 visto che possiedo circa 200 LP che spaziano in quest'ambito di tempo.
Un ultimo consiglio sui cavi, ho letto il vostro articolo "Come scegliere i cavi" e sono anche andato a guardare nel web ma ci sono diversi modelli per le marche elencate e non è facile scegliere, ad esempio per ogni marca ci sono più modelli di cavi per le casse e più modelli di cavi di interconessioni. Se potreste essere più precisi nell'indicarmi i modelli e le marche (es. per Monster cable prendi questi mod. e per supra gli equivalenti sono questi mod.) ve ne sarei grato.
Un grande saluto e un sentito ringraziamento.
Andrea - E-mail: and.baratella (at) tiscali.it

LC
Caro Andrea,
con la cifra che hai stanziato io punterei a un integrato (dotato di phono o no) piuttosto che a una coppia pre + finale. La cifra è, a mio parere, troppo bassa per rendere conveniente la soluzione separata, soprattutto in questi anni, quando gli amplificatori integrati non sono più una soluzione povera ma anzi spesso rappresentano una scelta d'elite.
Per una panoramica di integrati intorno a quella cifra che piloterebbero senza grossi problemi i tuoi JBL prova a dare un'occhiata a una risposta della Rubrica della Posta della scorsa
settimana, troverai un quesito analogo al tuo. A quella lista aggiungerei, nel tuo caso, anche il Rotel RA 1520, già dotato di ingresso per il giradischi.
Ti consiglio comunque di focalizzare la tua attenzione su quei modelli, presenti in quella lista, che siano già dotati di stadio phono, onde evitare inutili complicazioni con stadi phono esterni, altri cavi etc.
Per quanto riguarda invece la classe di funzionamento, ne abbiamo parlato a lungo su questa rivista e questa Rubrica (magari usare la ricerca interna al sito ogni tanto non sarebbe una cattiva idea) e diciamo che, in generale, non è facile decidere quale apparecchio preferire basandosi su una semplice etichetta. La verità è che esistono ottimi amplificatori in Classe D e ottimi amplificatori tradizionali. Rotel, nella fattispecie, si sta pian piano orientando verso le nuove amplificazioni in classe D perché generalmente ben suonanti, parche nei consumi di energia e che scaldano pochissimo. Prima o poi saremo tutti costretti ad acquistare prodotti ad alta efficienza energetica. Non so quanto tempo sarà necessario ma credo che i mostri divora-energia (tipo i Classe A pura) spariranno dal mercato, così come è successo per le lampadine a incandescenza e per gli elettrodomestici non in classe A.
Infine, per quanto riguarda i cavi, purtroppo ti devo ricordare che non forniamo più consulenze. Ti consiglio, anche in questo caso, una ricerca all'interno di questa stessa Rubrica, troverai tante idee adatte alla tua situazione. Valuta anche la possibile autocostruzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Brancolando nel buio sul tema "music server" e affini
Caro Lucio,
ti scrivo per chiederti un indirizzo su una materia su cui sono profondamente ignorante. Mi sto informando per quanto possibile attraverso il canale web e, ovviamente, attraverso TNT e le lettere alla redazione. Putroppo il tempo per gli approfondimenti, da padre di famiglia quale sono, è poco e la confusione tanta. E così, da tuo vecchio lettore, sono a chiederti lumi.
Ho un vecchio lettore CD Meridian 506, e non sono affetto da nessuna "upgradite", nel senso che nonostante la sua età sono pienamente soddisfatto del suo suono e non lo cambierei, non fosse che... ha i suoi anni e sta mostrando segni di cedimento. Anziché sostituirlo con un altro lettore CD, stavo pensando - come molti stanno ormai facendo - di passare ad una soluzione tipo "music server" (metto questo termine fra apici e lo uso in senso ampio). Requisiti fondamentali:

  1. Non voglio strapagare un prodotto all-in-one di fascia alta, come quelli della Naim ecc., per avere un oggetto che fa il mestiere di un PC entry-level + un DAC senza neppure essere espandibile in termini di spazio disco.
  2. Vorrei un'impostazione sonora il più possibile simile a quella del mio attuale Meridian: sound solido, dinamico, né più né meno dettagliato, né più né meno morbido, né più né meno british. Piuttosto mi tengo il 506 e lo faccio riparare finché esistono pezzi di ricambio sul pianeta :-)
  3. La soluzione deve essere espandibile come memoria, utilizzando possibilmente componentistica standard (per es.: aggiungendo o sostituendo HD all'occorrenza)
  4. La soluzione deve comprendere tutto ciò che serve a creare copie lossless dei miei CD, dato che ho una collezione di CD piuttosto "pesante" (circa 1200 titoli, in aumento)
  5. La soluzione deve anche supportare standard superiori a quella del CD, tipo file audio ad alta risoluzione acquistabili su web.
Pensavo quindi di orientarmi su una soluzione composta da DAC separato + un qualche tipo di "sorgente di bit" + SW opportuno... ma le mie idee si fermano qui, e qui inizia la mia richiesta di soccorso. Insomma, davvero, non so da dove iniziare. E come avrai capito non so neppure esattamente che domande fare, anche perché le variabili in gioco mi sembrano molte... sarà che sono disinnamorato della tecnologia, che mi interessa solo in funzione della facilità di ottenimento dei risultati, ma non per il piacere di ricercare, costruire o sperimentare.
Come dicevo: se il mio Meridian 506 fosse eterno, lo standard CD pure, e lo spazio in casa per immagazzinare CD fosse infinito, non cambierei una virgola del mio impianto che mi sta dando grandi soddisfazioni e che, a proposito, si compone anche di: Spero riuscirai ad indicarmi una via nel labirinto.
Ti ringrazio e ti saluto.
Paolo - E-mail: pa_gho (at) hotmail.com

LC
Caro Paolo,
la soluzione semplice esiste ed è esattamente la coppia PC + DAC USB! Per iniziare non è necessario essere degli smanettoni come dici tu: già un PC con Windows (o Linux) ha dei programmi per far suonare decentemente la Musica sull'hard disk, basta collegare un DAC decente alla presa USB ed il gioco è fatto! Certo, pian piano si può imparare a far di meglio, ad esempio installando un software più sofisticato per suonare i files, ci si può intestardire a migliorare drivers e configurazioni, ma diciamo che ci si può ritenere soddisfatti anche con soluzioni già pronte. Per estrarre i file dai CD puoi usare EAC, che si trova come freeware ed è molto semplice e intuitivo da utilizzare. Diciamo pure che è tutto qua, anche se le possibiità di upgrade sono pressoché infinite.
Un PC immagino tu lo possieda già, ma anche acquistarne uno nuovo interamente dedicato allo scopo potrebbe non essere un'idea malvagia, magari un notebook da inserire facilmente vicino all'impianto.
Un PC è espandibile a tuo piacimento, puoi affiancargli un HD esterno che funga anche da back-up (si sa mai si possa rompere quello interno!) e via di Musica liquida! Un notebook con un HD di buona capienza ormai si acquista per 400/500 €, poi il DAC esterno potrebbe essere cercato sia nel mercato del nuovo che dell'usato. Con la cifra che hai stanziato non dovresti avere difficoltà a ottenere una qualità sonora almeno paragonabile al tuo vecchio e fidato Meridian.
Di DAC USB ne abbiamo provato e valutato diversi, in varie fasce di prezzo, dai un'occhiata alle nostre
recensioni e decidi conseguentemente.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Downgrade?
Ciao Lucio. L'ultima volta che ti ho scritto (
Vol. 533) chiedevo lumi sull'attuale valore in denaro del mio impianto. La parte finale della tua risposta continuava a ronzarmi nella testa: "... il mio integrato Sonus Faber Quid (cui il tuo Mood si ispirò) [... ...] ti posso garantire che basta meno per sentire di meglio: persino un misero T-Amp, almeno su certi parametri, se ne fa beffe. E lo dico a denti stretti."
Devo dire che l'idea di una piccola scatola come quella potesse sbeffeggiare un Quid o un Mood, costruiti con tanta cura e con tutti i crismi, anche dal punto di vista estetico, mi sconvolgeva alquanto (dal punto di vista audiofilo, mica non ci dormo la notte!). ;-)
Per mesi e mesi ci ho pensato su, ho dubitato, mi sono chiesto il perché. Ho cercato in lungo e in largo nella rubrica della posta e sul sito per cercare di capire... OK, la tecnologia va avanti e ci offre di più a meno soldi, che c'è di strano?
Quindi, ripensando a quella frase, ho cominciato a valutare un downgrade. Se posso migliorare sensibilmente la qualità sonora del mio impianto, guadagnandoci persino soldi, ben venga l'operazione! Ma prima di "attrezzarmi" mi piacerebbe sapere che ne pensi, anche visto che hai un integrato di simile impoostazione. Ho dei dubbi che un T-Amp o un Trends Audio riesca a pilotare le mie TDL Studio 0.5. Ma sarei anche disposto a "downgradare" pure loro, solo che non ho proprio idea di cosa oggi potrebbe sostituirle migliorando la qualità sonora a meno o del loro valore usato...
Probabilmente il Dayton Audio potrebbe gestire le TDL e potrei rivendere l'Unison Research a un prezzo almeno tre volte superiore a quello attuale del Dayton, guadagnandoci anche in qualità (almeno così mi sembra di capire). Purtroppo - si fa per dire - il mio impianto comprende anche un lettore CD/DVD Oppo 980H, giradischi Thorens TD-165 e sintonizzatore. Insomma, ho bisogno di più ingressi. Ho letto la tua recensione del pre TCC TC-754 e potrei pensare di accostarlo al Dayton Audio. La sua sezione fono sarà comparabile con quella del Mood? O è meglio acquistare uno dei pre fono che di solito consigli, visto che ho una Grado Prestige Gold? Il downgrade rischia di diventare un sidegrade? O altro che -S+M... ;-)
Riassumendo: secondo te può valere davvero la pena dal punto di vista sonico sostituire il Mood con il Dayton + TCC? Esistono simili possibilità di downgrade anche per le TDL? Sono 20 anni che godo dell'accoppiata Mood+TDL, ma se c'è possibilità di migliorare, magari anche vista l'età dei componenti, perché no?
Un grazie anticipato,
Pasquale - E-mail: p.robustini (at) gmail.com

LC
Caro Pasquale,
in tutta sincerità non mi complicherei troppo la vita e terrei il Mood, fino a che sul mercato non appariranno integrati in classe D, magari anche dotati di phono e più ingressi, dal prezzo ragionevole. Il Dayton sarebbe, a mio parere, un osso duro per il tuo Mood, ma usato da solo: aggiungendo un pre molto economico andresti a vanificarne i benefici. Una soluzione più sensata dal punto di vista sonoro potrebbe essere rappresentata da una coppia Dayton + pre fono esterno di qualità, switchando di volta in volta i cavi tra le varie sorgenti. I costi salirebbero, però, e potresti finirla con uno scambio alla pari e tanta scomodità in più.
Per quanto riguarda le TDL, sono tante le cose che si possono programmare, ma downgradarle radicalmente e vivere felici non sarà facile. Io ti consiglierei di tenerle. Il downgrade avrebbe senso in un'ottica più radicale, che vedrebbe magari anche una sola sorgente, un ampli minimalista con uno o al massimo due ingressi, in classe D, e dei nuovi diffusori di basso costo. Una soluzione ibrida come quella che proponi tu non mi convince.
Quel che puoi fare nel frattempo, tanto per capirci qualcosa in più, è acquistare comunque un Trends o, meglio, un Dayton (usati, se li trovi) per conoscerne il carattere e le caratteristiche sonore. Con meno di 100 € dovresti essere in grado di fare un utile esperimento, in previsione di un cambio di rotta futuro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 800 €
Salve direttore,
mi chiamo Nicola e sono appena caduto in trappola attirato dalle sirene dell'alta fedeltà, e devo dire che lei, con il suo sito, è il maggiore responsabile della mia deriva. La passione che traspare tra le righe delle sue recensioni, editoriali e guide è coinvolgente soprattutto per chi come me ha dentro di sè il germe dell'audiofilo ma non è mai riuscito a farlo crescere.
Da ragazzo uno zio mi regalò, su mia richiesta, per la prima comunione, un giradischi o meglio un impianto stereo con gira incorporato; in seguito comprai un lettore cd da tavolo che collegai all'impianto con un cavo da me arrangiato. Col tempo, però, ho abbandonato tutto: forse perchè deluso da un'esperienza sonora che sognavo diversa, forse perchè non avevo accanto a me nessuno che condividesse la mia passione ed in grado di consigliarmi od instradarmi verso strade più serie e consapevoli per vivere il suono.
Fatto sta che mi son ridotto ad ascoltare la musica tramite lettori portatili e pc. Ora pulendo lo scantinato di mia zia, mi sono ritrovato tra le mani il suo vecchio Luxman L-1 e si è riaccesa la voglia. Ho cercato in rete idee e consigli e ho constatato che non sono l'unico ad innervosirsi quando il lettore mi trasmette un'accozzaglia di suoni fastidiosissimi al posto delle chitarre dei NIN, o non mi fa sentire le sporcature di Miles Davis, le sottigliezze del basso di Mingus o della voce di Tim Buckley.
Mi sono imbattuto così nel suo sito ed ora non riesco più a fermarmi dal tessere le sue lodi ad amici e familiari che non ne possono più dei miei continui discorsi su quanto debba essere bello ascoltare finalmente un "bel suono".
Detto questo veniamo a noi ed al mio progetto di primo impianto con budget basso: max 800 € (mi sto accorgendo che l'hi-fi è un hobby per gente con i soldi).
Naturalmente non voglio recuperare il Luxman, che tra l'altro non riesco a far funzionare, perchè sicuramente non varrebbe la pena farlo riparare. Come lettore cd vorrei mantenere il Technics sl-pg490 in attesa di un futuro upgrade, in modo da poter dedicare il budget al resto (e c'è parecchio da comprare).
Per quanto riguarda il giradischi c'è la possibilità di prendere il Rega P1 a 200 €, per l'ampli sono indirizzato verso modelli economici ma comunque che lei reputa avere un buon suono come il Dayton DTA 100 cui, se ho capito bene, dovrei però affiancare un pre-fono e poi ci sono i diffusori di cui non ho la minima idea. Il tutto vorrei sistemarlo nel mio studio 3x4 m su un tavolinetto che prenderei appositamente. Cosa ne pensa? Può consigliarmi al meglio? Magari fornirmi anche alcuni link di negozi seri e affidabili? Come potrà ben capire ho qualche esitazione a rivolgermi al mercato dell'usato.
Chiedo scusa se l'ho sommersa di parole ma sono solo per ringraziarla per la coinvolgente passione e la conoscenza che mette a disposizione di tutti noi anche miseri neofiti.
Grazie. Saluti.
Nicola - E-mail: ubuanna (at) gmail.com

LC
Caro Nicola,
con la cifra a disposizione, senza dover acquistare il lettore CD che possiedi già, secondo me si riesce a comporre un impiantino assolutamente dignitoso. Visto che ascolti già la Musica dal PC, però, fai un passo avanti e fallo diventare la sorgente digitale principale. A questo punto il lettore Technics non ti servirà più. Potresti venderlo a un prezzo simbolico (che so, 50 €), aggiungere altri 50/100 € e acquistare un DAC USB per trasformare il tuo PC in una sorgente digitale di qualità decisamente superiore. Un amplificatore Dayton DTA-100 potrà poi essere il cuore del futuro impianto. Il discorso sul giradischi invece non mi convince: se, come credo, non possiedi LP o quelli che possiedi sono passati nel tritasolchi di un giradischi compatto, puoi tranquillamente risparmiare i soldi per il Rega (pur ottimo) e destinare tutta la cifra all'acquisto di una buona coppia di diffusori. Pensaci: tra giradischi e pre fono partirebbero almeno 300 degli 800 € stanziati, cui devi sottrarre i circa 100 € per il Dayton e magari altri 100 per il DAC USB. La cifra restante di 300 € è dignitosa ma avresti ben altra qualità sonora investendo 600 € in una bella coppia di diffusori! Giradischi e pre fono si potranno comunque inserire in un secondo momento: il Dayton ha una sorta di secondo ingresso linea nel frontale, si tratta sempre di un attacca/stacca (tra sorgente digitale e analogica) ma è fattibile.
Mi orienterei dunque su una coppia di torri da pavimento intorno alla cifra che resterebbe dall'acquisto di ampli e DAC USB. La stanza 3x4, se avesse una parete libera, potrà ospitare tranquillamente delle piccole torri da pavimento di Indiana Line (Musa 505 o qualche modello della serie Tesi), Wharfedale (Diamond 10.4 o 10.5), Mission M35i, KEF C-5/C-7. Tante altre potrebbero essere proposte valide ma molto dipende da ciò che puoi valutare personalmente previo ascolto diretto, sempre raccomandato. Qualora nelle vicinanze non ci fossero negozi HiFi disponibili potresti comunque valutare la possibilità di acquistare online, in Italia ci sono diversi negozi specializzati che hanno una grande offerta di marche e modelli. Tra questi segnalo Videosell e Magicsound, giusto per citare i primi che mi vengono in mente, ma ce ne sono tantissimi altri, anche negozi tradizionali con affiancata vendita via web.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambiente e bassi
Gentile Direttore,
è la prima volta che vi scrivo, benché da tempo mi ritrovo a divorare la rubrica della posta di Tnt Audio avidamente... Complimenti davvero per il sito, per la competenza e la capacità di usare il "buon senso", evitando atteggiamenti al limite dell'audio-fanatico che leggo altrove (vedi tweaking che triplicano il prezzo del componente...).
Ti scrivo per un consiglio: sono un felice possessore di un piccolo amp su tripath 2024 (è un casualmente un Muse, ma è uguale ai mille altri 2024 come Topping, Sonic, Sure, PopPulse... a quanto pare un poco inferiore per la componentistica solo al costoso Trends; ma per 24 euro spedito mi accontento :-)
Lo utilizzo con musica liquida, usb da netbook con dac esterno (v-dac) e diffusori Klipsch rf-82. La sensibilità delle casse mi permette una pressione sonora persino eccessiva con i soli 8 watt per canale.
Il suono mi soddisfa molto, soprattutto dopo un riscaldamento di 1-1,5 ore di amp e casse: l'unico "grillo" riguarda il controllo dei bassi, così preponderanti in un genere che mi sollazza come il trip-hop. Usando come tracce di riferimento "Man next Door" dei Massive Attack e "Karmacoma" o "Hell is around the corner" di Tricky ho sempre l'impressione che i bassi "sbrachino", soprattutto in rapporto alla perfezione dei medi-alti.
Il motivo per cui ti scrivo è un aiuto in questo senso: suggerimenti per correttivi riguardo casse-ambiente e/o amp. Il mio salotto è purtroppo quasi quadrato (5x5.5mt) e un po' spoglio: gli unici mobili sono sulla parete dove ci sono centralmente le due klipsch rf-82, distanziate di 1,20 mt e distanti dalla parete 16 cm (manca aria, nevvero?). Poi c'è solo un divano sulla sinistra con tappeto e un tavolo di cristallo con sedie sulla destra (visibile nel mio schizzo naif :-)
Capisco che la situazione acusticamente è disastrosa... Cosa potresti consigliarmi di pratico? (considera che le casse sono "stabilite" lì per estetica di design e comodità quotidiana).
Inoltre suppongo che con un tk2050 stile Dayton con più benzina i bassi "dovrebbero" essere più controllati; ho provato a inserire nei fori dietro le Klipsch per i bassi degli stracci arrotolati, che in effetti smorzano un poco il riverbero, ma mi pare solo una contaminazione del suono.
Grazie mille,
Andrea - E-mail: xaaas (at) tiscali.it

[Impianto HiFi]

LC
Caro Andrea,
una foto vale più di mille parole, come dicevo sopra. Come puoi pensare di ottenere dei bassi controllati (e non solo quelli, direi) coi diffusori disposti in cotal guisa? :-)
L'hai detto tu, la situazione è disastrosa e, in tutta sincerità, non vedo come tu possa rimediare senza rivedere da cima a fondo la collocazione e la logica stessa dell'impianto. In pratica stai usando dei grossi diffusori da pavimento come se fossero i diffusorini multimedia da mettere uno a fianco all'altro del monitor!!! No, davvero, non ci siamo. E ti preoccupi dei bassi poco controllati dei Massive Attack??? Non credo di andare molto lontano dalla verità dicendo che in questa situazione i bassi siano l'ultimo dei problemi. Tu dici che il suono ti soddisfa molto e ti posso pure credere però, davvero, siamo lontanissimi da un concetto anche minimo di suono HiFi.
Una cosa che si potrebbe tentare è sostituire i diffusori con qualcosa di meno ingombrante e generoso in gamma bassa: magari ancora Klipsch, ma più piccole e di tipologia bookshelf. Le RF-82, in questa posizione, hanno persino il tweeter posizionato troppo in alto, a meno che tu non ascolti in piedi. Dei bookself riporterebbero il tweeter ad altezza d'orecchio, quantomeno.
L'ambiente poi ci metterà anche del suo (in effetti è un po' spoglio) ma, paradossalmente, lo vedo il minore dei mali. Ma come ti è venuto in mente di acquistare dei diffusori così grandi per poi sacrificarli in questo modo? Oltretutto, consentimelo, l'insieme non si può proprio vedere :-) Ci credo siano state messe là per design e comodità quotidiana!!! Se hai una moglie o una compagna, deve essere una specie di santa. Io al suo posto avrei fatto volare tutto dalla finestra.
Io ci vedrei meglio, molto meglio, dei bookshelf anche visivamente meno intrusivi. Tra l'altro, la nuova serie RB (RB-61 o RB-81) presenta lo sbocco reflex sul frontale che, visti i pochissimi cm di spazio dalla parete posteriore, potrebbe rappresentare un plus non di poco conto. Non solo, ma guadagneresti altri 10 cm di distanza dal muro posteriore grazie alla differenza di profondità tra i due modelli di diffusori (31 cm per le RB 81 contro i 41 delle RF82 II). Dovessero risultare troppo bassi potresti sollevarli con delle basi anche improvvisate (grossi libri) per trovare l'altezza giusta. A quel punto potresti pensare a delle basi da far realizzare in legno o alluminio laccato bianco, ad esempio.
Infine, controlla bene il cassettone sotto ai diffusori: se principalmente vuoto esso risuonerà come una cavità accordata. Se puoi, riempilo di tessuti o altro materiale analogo (biancheria per la casa, qualunque cosa che elimini l'aria all'interno del cassetto).
Insomma...pensaci. E perdona la franchezza ma qualcuno te lo doveva pur dire :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Come migliorare un'accoppiata vintage/moderno
Egregio Direttore,
sono Flavio un ingegnere di 52 anni; tra le non tante passioni sulle quali spendere il mio limitato tempo libero e le non cospique risorse economiche, ho quella dell'HiFi. Le illustro il mio impianto e i principali motivi delle scelte fatte:

Dalla lettura degli editoriali e dalle risposte a tante domande attinenti la mia, ricavo la ragionevole convinzione di avere un impianto equilibrato e con buone prestazioni nel suo range di prezzo; anche la scelta minimale di collegare il lettore CD direttamente ai diffusori, mi soddisfa per la riduzione dei costi e delle interconnessioni che ne deriva.
Ho visitato i 2 negozi rimasti in vita a Napoli nel mercato HiFi, ascoltando tutti i diffusori+ampli nel range di prezzo di 5000€ (piu o meno equivalenti ai 5Mlire investiti nel 1992 per le A4/14), con lo scopo di acquistare una nuova coppia di diffurori da libreria più amplificatore da affiancare all'8200CD, vorrei migliorare ulteriormente la qualità, soprattutto dal punto di vista della scena sonora, prediligo jazz, classica, e pop.
Non ho ascoltato nulla di quanto disponibile nei 2 negozi in quel range di prezzo, che si avvicini al dettaglio, pulizia e ampiezza del suono del mio impianto, Lei che suggerimenti mi può dare su marche e modelli da accoppiare al meglio per ottenere un significativo miglioramento ovvero udibile fin dal primo minuto di ascolto?
Mi scuso per la lungaggine ma volevo essere il più preciso possibile.
Grazie mille,
Flavio - E-mail: flaviofrata (at) gmail.com

LC
Caro Flavio,
coi diffusori posizionati in libreria temo che non sarà facile ottenere, cone li chiami tu, miglioramenti dal punto di vista della scena sonora. Per avere una scena credibile e realistica bisogna disporre i diffusori in uno spazio libero da ostacoli e da pareti vicine. Inoltre, non è facile ottenere da un bookshelf passivo le stesse performance in gamma bassa di un diffusore con un sistema attivo di equalizzazione dei bassi, come lo hanno le tue AudioPro. Per avere una buona gamma bassa da un bookshelf passivo servono dimensioni e woofer di una certa importanza e da tempo ormai non si vedono più diffusori da scaffale di questo tipo. I bookshelf con woofer grandi e litraggi generosi sono una vera rarità, oggi, per la semplice ragione che si riescono a realizzare piccole torri da pavimento più semplici da inserire in ambiente e più gradevoli a vedersi.
Una possibile alternativa alla tua situazione attuale potrebbe essere quella di una accoppiata satelliti + subwoofer, ma occorrerebbe valutare bene la possibilità di inserire adeguatamente il sub in sala d'ascolto, bisognerebbe misurare bene spazi a disposizione e ingombri più la pazienza e il tempo necessari a trovare la collocazione giusta, in special modo per il subwoofer (cosa non facile).
Non riesco a darti un'indicazione precisa, anche perché le informazioni che fornisci non aiutano molto. Mi sarebbe piaciuto capire, per esempio, quali diffusori e quali accoppiate tu abbia ascoltato e trovato nettamente inferiori al tuo attuale sistema. Mi sarebbe servito per capire. Più in generale, la mia sensazione è che dopo tanti anni di assuefazione a un certo tipo di suono sia molto difficile valutare serenamente e obbiettivamente altre soluzioni. D'altra parte, se hai già ascoltato ciò che si poteva ascoltare nella tua città e non hai trovato niente di vagamente paragonabile...forse è il caso di goderti il tuo impianto ancora per un bel po'. Un consiglio però mi sento di dartelo: la prossima volta che ascolterai qualcosa, portati appresso i tuoi diffusori e la tua sorgente. Potrebbero esserci delle strane sorprese, la memoria audio, specie se uno non è abituato ai confronti, gioca dei pessimi scherzi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
G(randissi)mo Direttore,
scusami per il tu ma avendoti letto un migliaio di volte mi viene spontaneo l'approccio confidenziale. Ho sessanta anni e il mio primo impianto risale a 33 anni fa, casse ESB nonricordoiltipo, ampli Marantz 1015, Thorens TD 166MKII+Shure M91ED e un cassette-deck Superscope. Dopo un paio d'anni ho sostituito le casse con ESS Targa 310 50W e l'ampli con un Rotel 2X38. Successivamente ho aggiunto un CDP Yamaha CDX 393. Alcuni mesi fa ho deciso un downgrading per rinnovare ampli e casse con elementi low-cost non avendo grandi disponibilità economiche. Ho a lungo navigato in rete e su TNT e ho deliberato di acquistare i seguenti "ordigni":

Totale € 505,00. Mi sono poi fatto ricablare e regolare il Thorens da un amico a € 0 o quasi - facendolo tornare a nuova vita, spesa totale alla fine irrisoria, ma risultato SPETTACOLARE. Considera che, pur andando "contromano" rispetto ai tuoi sempre eccellenti consigli (ASCOLTATE ASCOLTATE ASCOLTATE POI DECIDETE SENZA ANDARE FALLITI), non ho ascoltato un bel nulla basandomi esclusivamente sui dati di targa. Pensavo data la spesa e il mancato ascolto di avere qualcosa di appena sufficiente e invece sono rimasto sbalordito sia con rock e blues ma anche con la classica (le IL non sembrerebbero minimamente deputate a tale genere).
Per descriverti l'ascolto voglio scaricare tutto il dizionario del perfetto audiofilo: scena orizzontale e verticale estesa, timbrica neutra, dinamica altrettanto estesa (nella classica si apprezza meglio sia su vinili che CD), bassi potenti e frenati, dettaglio fedele e brillante, suono equilibrato su TUTTE le frequenze. Chiaramente questa è, per così dire, l'opinione del mio orecchio, ma ho ascoltato diversi impianti anche di costo 10 (dieci) volte più elevato e non vi ho trovato differenze per me significative.
Queste prestazioni quasi hi-end le ho comunque ottenute anche grazie ai tuoi suggerimenti sul posizionamento e all'arredamento della stanza, fattori DETERMINANTI nel trovare il giusto settaggio. Se qualcuno è incredulo, mi contatti per e-mail e venga ad ascoltare, abito a Roma.
Perdonami se mi sono dilungato, ma volevo esprimere la mia grande soddisfazione conseguita con una spesa minima. Un apprezzamento per la tua competenza, il tuo garbo e la tua arguzia.
Cordiali saluti,
Enrico - E-mail: traiano51 (at) katamail.com

LC
Caro Enrico,
è sempre un piacere leggere di persone così soddisfatte pur avendo investito cifre modeste. Storco un po' il naso per la scelta dei diffusori, più adatti a generi rumorosi, ma prendo atto del tuo giudizio finale. Posizionamento e trattamento/arredo della stanza d'ascolto, evidentemente, sono riusciti nel miracolo. Credo anche che tu possa trovare impianti più costosi non significativamente superiori. Ciò, non dimentichiamoci, non significa però che non lo siano per altri, con esigenze e aspettative diverse. La settimana scorsa ero in Bulgaria per lavoro e, a cena, parlando con un collega, scopro che secondo lui non aveva alcun significato spendere cifre importanti per il vino: acquistava dei vini di produzione propria (casalinga) di un suo amico e ciò gli era più che sufficiente. Già spendere più di 5 € a bottiglia per lui era un nonsenso. Non ho voluto obbiettare alcunché, e perché avrei dovuto? Era soddisfattissimo e questo era sufficiente. Per l'HiFi vale più o meno lo stesso principio: ci si affeziona al suono che abbiamo costruito e si vive felicissimi così. È un buon punto d'arrivo per godersi tanta buona Musica. L'importante è non credere che gli altri, quelli che spendono cifre importanti, siano tutti dei pazzi visionari perché non è così. Essendo io stesso un paladino dell'HiFi low-cost posso garantire che le differenze esistono e non sono piccole, che poi non siano proporzionali alla spesa è un altro discorso, molto complesso.
Mi fa piacere che tu voglia condividere le tue esperienze (e soddisfazioni) aprendo le porte della tua sala d'ascolto a chi volesse provare un approccio diverso. Posso solo raccomandarti di fare attenzione: gli audiofili sono personaggi strani, in genere sparano a zero sugli impianti degli altri ma si infuriano non appena qualcuno fa dei rilievi poco carini sul proprio. Io ti consiglierei di goderti i tuoi risultati e di lasciar perdere eventuali velleità dimostrative. To each one his own, direbbero i cugini d'OltreManica.

Come promesso la settimana scorsa, dopo due proposte non esattamente facili da ascoltare, torno su Musica che mette d'accordo tutti. Qualche mese fa recensii con stupore il disco d'esordio di una band che faceva il verso ai grandi gruppi WestCoast del passato (Chicago, Steely Dan, Toto etc.). Ora gli State Cows hanno appena rilasciato un nuovo singolo (fresco fresco di pochi giorni) che, dopo i primi secondi, mi ha letteralmente conquistato. È la dimostrazione più evidente che ancora oggi si fa dell'ottima Musica, esattamente come una volta. Ve lo propongo oggi, con la certezza di fare un regalo gradito ai tanti amanti del genere. Buon ascolto!
Nel caso il video fosse non più disponibile come embedding, visionatelo direttamente su YouTube.

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