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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 15/10/2011 - 22/10/2011

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  1. Rinnovo impianto con 10.000 €
  2. Legna da ardere
  3. Klipsch
  4. Mancanza di bassi
  5. Impianto e ambiente d'ascolto dedicato
  6. Disturbi da un'emittente radiofonica
  7. L'infinito oltre i diffusori... ora il muro!
  8. Ronzii e possibili miglioramenti/upgrade
  9. Ambiente e analogico
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Rinnovo impianto con 10.000 €
Dopo molti anni di consultazione del tuo sito mi decido a scriverti. Sono il felice (grazie a te) possessore di un mini impianto composto da giradischi Project Expression One con testina Denon dl 110 e Technics sl-q202 con testina Grado Prestige ME+ mono, T-Amp, T-Preamp e casse Indiana Line 4.02, il tutto, considerata la spesa sostenuta, funziona a meraviglia!
Avendo collezionato un paio di migliaia di LP (quasi tutti originali) credo sia giunto il momento di spendere un po' di soldi per rinnovare l'impianto. Come avrai notato sono un analogista talmente convinto da avere un piatto mono ed uno stereo, non mi voglio dilungare sul perchè (potrebbe essere motivo di dibattito sul sito, mi limito a dire che TUTTA la musica inglese fino al 67 è stata incisa in mono).
La cifra che ho deciso di spendere è intorno i 10.000 €. Non essendo disponibile tutta insieme ho pensato di iniziare dall'amplificatore. Vorrei spendere intorno ai 3.500€. Cerco un ampli con ingresso phono mm/mc (in futuro piatto con due bracci o due piatti separati?) uscita rec out (masterizzo tutti gli Lp in mp3), selettore mono/stereo (non so se sia necessario usando testine mono), jack cuffia.
L'ampli che più sembra avvicinarsi alle mie esigenze è il Luxman L 505 u. Cosa ne pensi e cosa mi consigli in alternativa? Come piatto stavo invece pensando ad un Acoustic Solid Machine con due bracci uno con testina mono ed uno con una stereo, ma sono aperto ad ogni consiglio. Per le casse temo dovrò aspettare qualche mese, ma cosa cosa potrei ascoltare? (Tannoy Stirling?!?!?).
Ti ringrazio e ti faccio i miei complimenti.
Mauro - E-mail: mdeiaco (at) tiscali.it

LC
Caro Mauro,
se devi masterizzare tutti gli LP in MP3 mi chiedo a che ti serva un front-end di qualità più elevata rispetto a quello che utilizzi adesso. Voglio immaginare che utilizzerai i file MP3 per ascoltare i vinili in luoghi dove non puoi accedere al giradischi (a passeggio, in auto etc.). Piuttosto che un amplificatore con uscita REC OUT (pur non impossibile da trovare) secondo me potresti pensare a un pre fono con uscita USB da collegare direttamente al PC. Lo utilizzeresti soltanto per le operazioni di riversamento, mentre per l'ascolto vero ti consiglio un pre fono che abbia le diverse curve di equalizzazione che ti servono: l'avere la testina mono non è sufficiente, ti servono le curve di equalizzazione giuste. Abbiamo recensito qualche pre fono con queste features, ad esempio il
Gram Slee Jazz Club e il KAB Souvenir.
L'idea di un giradischi con due bracci mi piace, elimineresti un componente e semplificheresti di molto gli ascolti. Benissimo, in quest'ottica, il modello Acoustic Solid che hai preso in considerazione.
Tenendo conto di queste semplificazioni, può andarti bene un qualunque integrato persino privo di ingresso phono ma rimanderei il suo acquisto alla decisione sui diffusori: si abbina l'amplificatore a questi, non viceversa.
Senza indicazioni circa l'ambiente d'ascolto è difficile fornire indicazioni precise, certamente i Tannoy Stirling - spazio permettendo - sarebbero degli ottimi candidati. Bisognerebbe anche inserire nell'equazione la variabile relativa ai tuoi gusti musicali e abitudini d'ascolto. La rosa dei candidati potrebbe essere infatti molto, pure troppo, ampia. Prova a dare un'occhiata ai miei suggerimenti, in questa Rubrica, e vedi cosa ti riesce di andare ad ascoltare e valutare personalmente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Legna da ardere
Caro Direttore... Egregio Direttore... Sig Direttore... Direttore!...(tra Totò e Benigni-Troisi): leggendo le regole/suggerimenti sulla posta, su ciò che è gradito e ciò che non lo è, mi sono sentito un bel po' in soggezione nel decidere se scrivere o no, del tipo "sarà la mia mail accettata" o sarà considerata tra quelle tipo..."uffa, ancora uno...SPLUT!!!" Ma, pensando e ripensando...scrivo!, perchè non saprei a chi altro farlo, visto che, dopo aver letto chilometri di parole su siti di audio, sono giunto alla conclusione che potrei fidarmi delle tue parole (asciutte, pratiche, concrete e, finalmente prive di tanti risibili aggettivi, almeno tra quelle lette fino ad ora). E quindi ci provo, rischiando di rientrare tra quelli che finiranno nel cestino.
Comunque, dopo questo lungo prologo...sono nuovissimo del settore audio, ma proprio nuovo; te ne accorgerai dall'acquisto che ho fatto: la Castle Knight 5 (aspetto eccezionalmente hi end, ottenute con molti meno soldi di quelle che hanno un aspetto simile, proac comprese). Dopo averle acquistate (senza mai ascoltarle perchè vivo in una zona dove i pochi negozi di hifi sembrano essere gestiti dai peggiori e presuntuosi cardiochirurghi) ho saputo del loro "opaco" e mediocre suono.
A sentire venditori e presunti esperti, dovrei farne legna da ardere. Allora mi rivolgo a te, sperando di riparare in qualche modo, associandogli un amplificatore che ripari, quanto più è possibile, alle sue "carenze".
Sempre a dire degli "esperti" dovrei trovarne uno "aperto" (evito facili battute sull'aggettivo, ma ti prego di perdonare l'irresistibile tentazione di ironizzare su alcuni dei termini usati, ma soprattutto il modo di farlo da parte di alcuni). Ho pensato ad un Verdi 70 vers. 1.2 dell'Audio Analogue trovato ad un prezzo accessibile (usato), perchè, essendo ibrido, potrei sostituire le valvole con qualcuna più adeguata.
Potrei disporre di un Primare A20 MKII da provare, in alternativa all'Audio Analogue. Quale è la domanda? Quanto di vero c'è nelle convinzioni che ho acquisito dai chilometri di lettura fatta finora, e in caso contrario, per favore, dammi un suggerimento che mi permetta di godere quanto più posso con quello che ho, in modo da ardere le Castle solo quando avrò un camino (forse mai).
Concludo con un po' di complimenti: continua a distinguerti, così come fai, dai tanti "esperti" che sentenziano come fossero il "verbo", ma soprattutto senza indicare le solite marche come le uniche a dare sicurezza. A volte sembra uno strano ambiente quello degli appassionati di audio.
Ti saluto, con stima.
Maurizio - E-mail: cotardo.m (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
nessuna richiesta finisce nel cestino, rispondiamo sempre a tutti, magari con tempi lunghi, talvolta in maniera molto sintetica, ma rispondiamo a tutti.
Sull'ironia da usare nei confronti degli audiofili non si è mai scritto abbastanza. Hai ragione, questo è uno strano ambiente dove le persone bizzarre ma anche spocchiose e irascibili abbondano più che in altri ambiti. E ognuno ha la propria verità in tasca. Solida, incrollabile, da difendere a costo della propria vita o quasi. Mi sono sempre tenuto molto lontano da questi atteggiamenti che ho trovato buffi e ridicoli, pietose maschere per nascondere insicurezze di ben altra portata e...natura.
Ben vengano dunque l'ironia e pure l'auto-ironia, atteggiamenti davvero rari in questo settore.
E, a proposito di spocchia, chi ti ha detto che le tue Castle siano legna da ardere non sa di cosa sta parlando. Castle è/era un piccolo costruttore inglese di lunga tradizione e ottima reputazione. Dopo qualche anno grigio il marchio è stato rilevato dalla multinazionale IAG che ha diversi marchi storici nel suo portafoglio: Wharfedale, Quad, Audiolab, Mission, Luxman e Leak. Lo IAG è un grosso gruppo cinese, di proprietà dei signori Chang, che pian pian sta rilevando tanti marchi storici dell'HiFi, e nella realizzazione dei nuovi prodotti utilizza a fondo tutta la tradizione di ogni marchio. Così, i nuovi diffusori Castle fanno uso di un sistema di caricamento (Twin Pipe, una sorta di linea di trasmissione) che è tipico della tradizione del piccolo Costruttore inglese.
Prima di storcere il naso nel sentir parlare di Cina, consiglierei di verificare quanti apparecchi HiFi, pur dichiarati occidentali, siano in realtà prodotti là o con componenti cinesi.
Ora, se il suono dei tuoi Castle ti soddisfa, credo tu possa stare assolutamente tranquillo. Pensiamo dunque a trovare un amplificatore adatto alle tue esigenze e alle tue finanze. Poiché corriamo il rischio di non intenderci sui termini usati (mai definirei un Audio Analogue aperto) ti consiglio di ascoltare qualcosa coi tuoi diffusori, prima di prendere decisioni. In generale eviterei amplificatori dotati di valvole, se parti con l'idea di cambiarle siamo già messi malissimo :-)
Punterei a un solido amplificatore a transistor, che attacchi, lo accendi e te lo dimentichi per i prossimi 10 anni almeno. Ci sono tante possibili soluzioni. Per capirci: Audio Analogue, Arcam e NAD (per citarne due ben noti) hanno un suono tendenzialmente rotondo, tendente al caldo, il che significa che, ad esempio, le alte frequenze non sono mai troppo vivaci. Ideali se il suono dei diffusori e dell'ambiente tende a essere troppo brillante in gamma medio-alta. Al contrario, Rotel e Cambridge Audio sono più vivaci in gamma medio-alta e dunque universalmente considerati aperti. Anche il Primare merita senz'altro un ascolto. Infine, concedi ai diffusori il tempo per un buon rodaggio (almeno 50 ore a volume elevato), posizionali correttamente e poi comincia con le prove a confronto. Cerca di ascoltare il più possibile (lo so, non è facile) e quando avrai ristretto la rosa dei candidati proviamo a sentirci di nuovo.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Klipsch
Buongiorno direttor Cadeddu,
Spero di riusire ad essere breve e conciso. Vorrei prendere una coppia di Klipsch RF7; le ascoltai molto tempo fa e mi sono piaciute moltissimo, oggi, dopo tanto, posso permettermi questa spesa.
La mia perplessità è sull'ambiente dove saranno collocate e per questo ho preferito allegare il file della piantina; le linee tratteggiate indicano la pendenza del tetto; è una mansarda. Purtroppo non mi è possibile ascoltare queste casse nel mio ambiente ed è per questo che le chiedo per quanto possibile un consiglio, prima di effettuare una spesa che forse potrebbe rendermi infelice a causa dell'ambiente.
Il mio impianto è composto da:

Al momento sento la mancanza di una buona e "decisa" gamma bassa, ok le Indiana non sono il massimo sopratutto accoppiate all'ampli di esigua potenza anche se per un po' mi hanno soddisfatto considerando che: le comprai ad un prezzo davvero molto convincente e prima delle Indiana avevo casse indicibili.
Carina la scena sonora, ma anche qui non è il massimo anche se la facilità di posizionare le Indiana mi ha portato ad avere un discreto ascolto.
Ora le chiedo se possibile il consiglio, pur comprendendo la difficoltà di una risposta, con le RF7 avrò grossi problemi riguardo all'ambiente/scena sonora/rimbombi? Forse può consigliarmi una cassa differente con un adeguata pressione sonora considerando che vorrei "recuperare" la mancanza di un basso di cui i valvolari soffrono un po' e permettermi un volume d'ascolto più alto che non mandi in tilt le orecchie. Assieme alle casse ho previsto tappeti e, quadri o simili sulle pareti in modo da minimizzare indesiderate riflessioni, tuttavia il mio timore rimane considerando che l'ambiente potrebbe essere un po' piccolo per le RF7: il punto di ascolto, il divano, è a meno di 3 metri dalle eventuali Klipsch, sono ben graditi consigli su un posizionamento anche completamente differente, considerando che sto arredando il tutto (ho traslocato da poco) posso riposizionare come più si addice ad un buon ascolto.
Siccome nel frattempo sto ascoltando anche altre soluzioni per le casse in un negozio, se fosse possibile, nella risposta potreebe includere il suo pensiero sulle Focal Jmlab 816 e del lettore Marantz 6004?
Il lettore Marantz in questione l'ho ascoltato e confrontato con il mio NAD 5320 (il 5320 lo presi usato e sostituì l'indicibile Technics sl-pg 200A dopo alcune letture sulla vostra rivista ed una precedente mia mail alla rubrica della posta portando consistenti migliorie). Sto ascoltantdo in un negozio molto disponibile e (per ora) con personale apparentemente serio portando sempre con me la mia amplificazione ed in seguito portando anche il lettore NAD 5320 per una migliore valutazione, tuttavia ho voluto anche ascoltare alcuni lettori cd tra i quali nella fascia di prezzo dei 400/500 euro il Marantz mi è sembrato migliore del 5320.
Grazie per l'importante attenzione che pone sempre ai quesiti a volte anche "strani" che noi lettori le poniamo. Ottima la rivista, onesta e sopratutto non mirata a far buttare inutili soldi.
Ascolto dal pop al jazz, prediligendo il rock tipo Pink Floyd.
Grazie per il suo tempo.
Buona giornata.
Enzo - E-mail: enzo.ca (at) tiscali.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Enzo,
diciamo che la disposizione attuale dei diffusori sembra un po' sacrificata in un angolino, sarebbe meglio utilizzare uno degli altri ambienti disponibili, pensando di lasciare quanta più aria possibile tra i diffusori e tra questi e le pareti circostanti. Fatto questo, non vedo problema alcuno all'inserimento dei diffusori Klipsch che così tanto ti sono piaciuti. Tieni conto però che sono molto ingombranti, valuta con attenzione gli spazi a disposizione. Io non posso dirti dove metterli, senza conoscere la destinazione d'uso di ogni singola stanza. Delle due disponibili, per via della forma irregolare, forse preferirei quella dove c'è ora l'impianto, magari sfruttando meglio le pareti libere più grandi.
Tieni conto che potresti trovare altrettanto coinvolgenti anche altri modelli della serie RF, ad esempio gli RF62 o RF82. Prova, se ti riesce, ad ascoltarli con la tua amplificazione. Visti i pochi watt a disposizione non mi allontanerei troppo dall'alta sensibilità delle Klipsch, pertanto credo che le JmLab sulle quali mi chiedi un parere, pur essendo più sensibili della media, con 8 watt potrebbero essere non adeguate a generare pressioni sonore soddisfacenti. Ovviamente, tutto dipende da quanta pressione sonora tu desideri ottenere.
Per quanto riguarda la sorgente, se puoi, includi nei confronti anche qualche modello Cambridge Audio e, magari, ancora NAD. Il tuo lettore è piuttosto vecchiotto ed è abbastanza normale che le nuove generazioni possano suonare sensibilmente meglio, anche se continuo a ripetere che le differenze tra lettori CD sono sempre molto sfumate.
Se il negozio che stai frequentando è così disponibile da farti ascoltare vari prodotti, io me lo terrei stretto, di questi tempi è una rarità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Mancanza di bassi
Caro Lucio,
prima di tutto rinnovo i miei complimenti per la tua rivista, secondo me il miglior punto di riferimento italiano online per gli appassionati di Alta Fedeltà. Ti scrivo per avere un parere sui diffusori, a tal scopo ti descrivo la mia situazione:

[Sala d'ascolto]
L'ambiente di ascolto è una sala con angolo cottura di 5 metri per 4 metri, nella figura ho colorato con il verde il tappeto a pelo lungo, con il grigio il divano, con il color sabbia la tenda ripiegata in misto lino che copre il finestrone e con il rosso la cucina e il tavolo, dietro il divano c'è un pannello fonoassorbente alto un metro e largo un metro. I diffusori (rettangolini neri) sono a 20 cm dalla parete posteriore e il diffusore nell'angolo dista 40 cm dalla parete laterale.
Ti ringrazio ancora quando qualche mese fa mi avevi suggerito di riempire un po' l'ambiente per ovviare agli alti squillanti delle Arro a volumi medio/alti nel mio ambiente "vuoto". Da allora la situazione è decisamente migliorata! Gli alti non sono più squillanti neppure ad alto volume ma rimane, secondo me, il fatto che la presenza degli alti è leggermente superiore alla presenza dei bassi oltre ad essere quest'ultimi non molto profondi. Durante l'ascolto della musica classica, jazz e pop leggero questa personalità del mio sistema, da me non molto gradita, è ininfluente al piacere dell'ascolto, la voce è naturale e sorprendentemente calda, gli alti dettagliati, i bassi corposi e saldi, i suoni veloci e separati (spero di essere riuscito a farti capire in qualche modo le mie sensazioni). Durante l'ascolto della musica rock invece la mancanza di basso si sente. Alcune canzoni mancano di profondità e di calore nelle basse frequenze. Forse è giusto che sia così?
Che il vero suono audiofilo è questo e non quello rigonfio di bassi? Oppure è una mancanza delle Arro? Per curiosità ho ascoltato in negozio (sempre con NAIM NAIT 5I) delle Sonus Faber Toys diffusori da pavimento della stessa fascia di prezzo delle Arro e il suono era si più pieno ma mi è apparso un po' anonimo, quello delle Arro lo trovo decisamente più suggestivo e per certi versi sorprendente. Per curiosità ho provato a mettere in vendita le mie Arro su ebay e sto ricevendo qualche interessamento. Farò una buona cosa vendendole e cercando dei nuovi diffusori che non mi facciano rimpiangere le grandi qualità delle Arro e che in più mi offrano un suono più completo con un basso più presente e profondo e con alti leggermente meno aggressivi? Forse le Totem Sttaf?
Inoltre leggendo nel forum mi sta nascendo un certo interesse per le Opera Seconda. Oppure mi conviene tenere le Arro perchè con un budget complessivo che non mi permette di andare oltre il costo delle Opera Seconda e delle Sttaf non riuscirei ad avere un miglioramento sensibile rispetto alle Arro? Per non parlare anche di eventuali rischi di incappare nel problema opposto e cioè dei bassi eccessivi per un ambiente di 20 mq.
Un sentito ringraziamento.
Paolo - E-mail: paolofog (at) libero.it

LC
Caro Paolo,
che certe incisioni rock non abbiano bassi è un fatto con il quale dobbiamo imparare a convivere. D'altra parte, ce ne sono altre, sia rock che di altri generi musicali, che di bassi ne hanno sin troppi. Di conseguenza, è impossibile trovare un diffusore o un impianto che ci faccia sentire i bassi sempre e comunque a un livello di nostro gradimento. Se è questo che cerchiamo, un bell'equalizzatore e passa la paura. Lo dico senza alcuna ironia.
Comunque, certo che puoi avere più bassi dal tuo impianto ma forse le Sttaf non sarebbero sufficienti, meglio le Forest, restando in casa Totem. Alternative ce ne sono tantissime, partendo da ProAC e arrivando a Opera, che ti consiglirei vivamente di ascoltare. Come outsider, non disdegnerei qualche modello Naim da pavimento, nuovo o usato. L'impostazione è tendenzialmente più morbida e calda rispetto a Totem, e la generosità in basso c'è tutta. Non credo potrai avere il problema dei bassi eccessivi a causa delle dimensioni dell'ambiente, in 20 mq si possono far funzionare senza grossi problemi dei diffusori ben più ingombranti e impegnativi di questi citati.
Resta tuttavia valido il discorso precedente: i dischi che ora sembrano avere i bassi giusti potrebbero soffrire del problema opposto in seguito. È una vita difficile :-)
Inoltre, tieni conto che un diffusore più morbido e tendenzialmente eufonico ti farà (forse) rimpiangere un po' la precisa trasparenza delle Totem. Quando il budget è limitato bisogna sempre saper accettare dei compromessi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto e ambiente d'ascolto dedicato
Caro Direttore,
dopo parecchi giorni a rileggere molte pagine dei suoi suggerimenti mi permetto di scriverle per avere un suo consiglio. Sono un novizio e vorrei avvicinarmi all'alta fedeltà andando per gradi, avrei due domande da porle riguardo una piccola sala audio che vorrei realizzare, in una stanza a pianta rettangolare di circa 7x3.5 metri. Ascolto diversi generi tra i quali elettronica ed hip hop e desidererei quindi un impianto 2.1 in grado di restituire bassi profondi e una discreta pressione sonora.

  1. Sarei dell'idea di predisporre un minimo la stanza mediante l'installazione di una moquette di buon spessore sopra l'attuale linoleum, potrei anche pensare di trattare le pareti con sughero o altro materiale fonoassorbente...la sala sarebbe adibita praticamente ad uso esclusivo dell'ascolto, quindi posso anche pensare a soluzioni abbastanza invasive senza grandi patemi. Quale è a suo modo di vedere l'espediente con il miglior rapporto qualità/prezzo e comunque a basso costo per creare un ambiente d'ascolto decente?
  2. Venendo agli apparecchi, devo acquistare solo ampli e diffusori (dispongo di CD teac al quale affiancherò in futuro un DAC): ho un budget di circa 2500 eur, leggermente sforabile se ne valesse la pena. Sarei orientato verso un sistema 2.1 composto da:
    • Sonus Faber Toy Tower
    • Subwoofer attivo che mi consenta di scendere fino ai 20Hz, da scegliere
    • Amplificatore, da scegliere
Se Lei mi avvalla le Toy Tower (1600 eur circa) mi servirebbe un consiglio su ampli e sub, per i quali sarebbero a disposizione complessivamente circa 1000 eur.
La ringrazio molto e spero di poter ricevere la sua autorevole opinione.
Cordiali Saluti,
Giovanni - E-mail: giovanni (at) giovannimoro.it

LC
Caro Giovanni,
la stanza ideale per l'ascolto non è una sala prove per gruppi musicali, tutta foderata e assorbente. Le esigenze per l'ascolto di un impianto HiFi sono molto diverse, chi suona spesso ha la necessità di far sentire all'esterno il meno possibile, anche a scapito della qualità sonora all'interno della stanza.
I consigli che ti servono li trovi nelle
FAQ di questo sito o in altre lettere alla redazione in questa Rubrica.
In generale, devi arredare la stanza in maniera che non sia troppo vuota o piena di superfici riflettenti. Ha una forma strana (molto lunga e stretta), si tratterà di disporre i diffusori - per tentativi - sulla parete lunga e sulla parete corta, alla ricerca del miglior compromesso. Potrebbero servirti delle trappole per i bassi, ma è presto per dirlo, prima bisogna vedere l'arredamento. Tende e tappeti non potranno mancare, ovviamente.
Per la scelta degli apparecchi, trovo francamente bizzarra l'idea di voler costruire un impianto, un primo impianto se non ho capito male, che possa riprodurre i 20 Hz, prima di preoccuparsi di tutto il resto. È il retaggio di un pregresso impianto HT? Il fatto che chiami il futuro impianto un 2.1 me lo fa supporre. Comunque sia, non mi sottraggo al dovere di darti qualche consiglio nella direzione da te indicata, non senza averti messo in guardia circa la difficoltà di integrare bene due diffusori da pavimento con un subwoofer che scenda così in basso. Non so cosa abbia motivato la scelta delle Sonus Faber Toy Tower, immagino un ascolto soddisfacente. Non ho niente in contrario. Sono un po' più perplesso sul budget restante per subwoofer e amplificazione. Anche dividendo equamente a metà, con 500 € mi pare che un subwoofer che scenda tranquillamente a 20 Hz non si trovi. Puoi arrivare a 30, non molto più di così. I 20 Hz a -3dB sono un traguardo molto, molto difficile da raggiungere: servono grossi altoparlanti e ingombri importanti. Credo ti debba accontentare di 30 Hz (es. Velodyne, Sunfire, REL etc.). Coi 500 € restanti devi acquistare l'amplificatore, che potrebbe essere un qualunque integrato di casa NAD, Rotel, Cambridge. Ti serve, però, che abbiano l'uscita per il subwoofer o un'uscita pre out indipendente alla quale collegare il sub attivo. Ad esempio, andrebbero bene il NAD C326BEE, il Cambridge Azur 550A e il Rotel RA05SE, tutti da valutare con il tuo gusto collegati ai diffusori che avresti individuato.
Domandina finale: sei sicuro che non ti siano già sufficienti i bassi delle SF Toy Tower? I 20 Hz che cerchi sono del tutto assenti dalla stragrande maggioranza dei dischi. Dove avresti sentito i 20 Hz?
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Disturbi da un'emittente radiofonica
Caro Direttore,
le scrivo per avere un consiglio su come risolvere un problema che si è presentato al mio impianto dopo il trasloco. Possiedo un amplificatore valvolare Luxman sq38u, un lettore cd Luxman d38u, delle Klipsch Heresy III, i cavi sono quelli che mi hanno dato al momento dell'acquisto, non li ho comprati per cui sono dei cavi economici.
Il problema deriva dalla vicinanza di una radio locale che si trova a circa cinquanta metri da casa mia. Quando accendo l'amplificatore con il volume al minimo sento la trasmissione radio nei mie diffusori (riesco tranquillamente a seguire la trasmissione e capire esattamente cosa dice il conduttore). Alzando il volume anche senza nessuna sorgente attiva il fastidio sparisce quasi del tutto. Ho anche fatto delle prove tra cui lasciare il solo amplificatore collegato alla sola rete elettrica e sentire in cuffia e il difetto me lo fa lo stesso.
Ho provato ad arrotolare in maniera empirica il cavo di alimentazione ed il cavo della cuffia nella stagnola ed il difetto spariva quasi del tutto, ciò avevo difficoltà a sentire la radio attraverso le cuffie. Le voglio chiedere come fare a risolvere il problema. Lei pensa che facendo qualcuno dei cavi nella sezione autocostruzione possa risolvere il problema, e se si quali cavi mi suggerisce in particolare (tenga conto che non sono un elettricista ma ho tanta pazienza da dedicare all'autocostruzione).
Spero di aver spiegato bene il problema e le porgo i miei cordiali saluti.
Roberto - E-mail: evvivasms (at) libero.it

LC
Caro Roberto,
il tuo è un problema abbastanza classico ed è causato dai cavi di segnale che funzionano come antenne riceventi. Il segnale FM viene captato e poi amplificato. In genere succede coi cavi phono del giradischi, perché in quel caso il guadagno dello stadio phono è molto elevato e anche segnali debolissimi vengono amplificati in maniera significativa.
Nel tuo caso sono i cavi tra lettore CD e amplificatore i principali imputati ma mi chiedo anche se l'emittente trasmetta nel pieno rispetto delle normative vigenti (ne dubito). Proverei a segnalare il problema alle autorità, comunque.
Potresti tentare di minimizzare il problema in due modi:

Già che ci sei, fai anche un esperimento: scollega il lettore CD dall'amplificatore, accendi quest'ultimo e ascolta (in cuffia o coi diffusori) e osserva eventuali miglioramenti della situazione. Non vorrei che oltre ai cavi a fare da antenna FM fosse qualche circuito interno dell'amplificatore...o una valvola!
Prova a collegare un'altra sorgente al posto del lettore CD (anche un qualunque DVD o lettore portatile andranno benissimo). Infine, prova a spostare lettore CD e amplificatore in altra zona della stanza, talvolta basta poco per allontanarsi dalla sorgente di disturbo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

L'infinito oltre i diffusori... ora il muro!
Caro direttore salve,
la costruzione della casa nuova mi ha distratto notevolmente negli ultimi 2 anni: ora posso tornare un po' a concentrarmi sull'audio! In effetti sto procedendo all'arredamento del soggiorno (una stanza di circa 28 mq) nel quale, tuttavia, non so se valga la pena accanirsi a sistemare le mie "Mirage M7 si". A casa dei miei, dove l'impianto ancora giace ahimè muto, potevo ascoltarle in uno stanza molto ampia con distanze dalle pareti laterali e di fondo anche di un metro e più.
Qui purtroppo non posso che addossarle alla parete di fondo: francamente non so se neanche valga la pena fare un tentativo... vista la natura dipolare delle mie "canadesi" che le ricordo sono un 2 vie anteriore più un largabanda posteriore con accordo reflex.
Che faccio? Le vendo e cerco qualcosa appositamente progettato? Ho già letto di Naim, Linn Kan e compagnia... solo che, dovendo fare lo sforzo, vorrei cercare qualcosa che sia anche esteticamente valido e contemporaneo. Penserei ad un paio di piccoli bookshelf (magari usati) potendo contare su un amplificatore molto generoso in termini di corrente, controllo e pressione sul basso (ho un AM Audio PA-30): a questo punto, non potendo contare sull'avvolgente e morbido suono dei miei diffusori, preferirei virare su qualcosa che mi consenta almeno di avere un suono aperto e preciso.
Insomma, musicalmente approfitterei per uscirne cambiato... non per forza mestamente sconfitto! Nuovi orizzonti da esplorare, insomma :) (anche se potendo contare ancora su una stanza dedicata... beh... avrei esplorato volentieri il mondo Magneplanar, "ma questo... io... non l'ho detto, al limite solo pensato, piano"!).
Mi indica la via? Budget... beh indicativamente la classe delle mia attuali Mirage.
Mille grazie e complimenti,
Alessandro - E-mail: alessandro.mestriner (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
in tutta sincerità io proverei a fare il piccolo sforzo di spostare ogni volta in avanti i diffusori. Basta dotarli di piedini scivolosi (tipo
questi) e in meno di un minuto sei in posizione d'ascolto, neppure il tempo di far scaldare l'impianto! Forse ti sembrerà noioso ma ti garantisco che sarebbe molto più seccante avere dei diffusori che, pur stando fissi al loro posto, suonano comunque non all'altezza delle tue Mirage. La parete posteriore vicina è SEMPRE un problema e se è vero che alcuni diffusori sono progettati pensando a questo tipo di posizionamento (Linn, Naim, Audio Note...) è altrettanto vero che comunque sono incapaci di generare una credibile immagine tridimensionale. Il suono si schiaccia inevitabilmente sulla parete di fondo e, per uno abituato a dei diffusori ad emissione di/bipolare come i tuoi, credo sia qualcosa davvero difficile da tollerare, a lungo termine.
Se poi ti intrigassero, come sembra, i pannelli Magneplanar...perché privartene? Sarebbero ben più semplici da posizionare correttamente di volta in volta, visto il peso limitato. Per spostare due pannelli potresti non aver neppure bisogno dei piedini succitati! :-)
Pensaci, in entrambi i casi (Mirage o Magneplanar) il fastidio dello spostamento di volta in volta sarà trascurabile rispetto al dover ogni volta scuotere la testa perché l'immagine non si schioda dal muro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ronzii e possibili miglioramenti/upgrade
Gentile Lucio,
eccomi qui, a distanza di un anno, sempre in cerca dei tuoi preziosi suggerimenti :-)
Lasciami riassumere velocemente il mio percorso: scoperto TNT Audio tre anni fa, son partito con pre e finale Kingrex, casse Klipsch e lettore Oppo dv-983h.
Dopo circa un anno e mezzo ho cambiato tutto, tenendo solo l'Oppo, affiancato ora da un Burson Pre-160, due finali Vitue Audio m5001 e una coppia di Dyanudio Facette. Lo scorso autunno infine, grazie ai tuoi suggerimenti, ho dedicato un tavolino all'impianto, ed è arrivato anche un Linn Axis con braccio Akito, testina Goldring 1042 e Black Cube Statement (il tutto settato a dovere con bolla, bilancina, olio nuovo, e disco test Hi-Fi News).
L'innamoramento vinilico acuto che paventavi c'è stato (eccome!) e la collezione di LP è passata rapidamente da 100 a più di 200 pezzi. Concedimi due righe per glorificare il vinile, non tanto per il suono (troppo facile) quanto piuttosto per l'esperienza d'ascolto (scrive Gottfried Benn: "Giro un disco e vengo girato: sono un tolemaico"... dici che il cd ha un lato solo perché è copernicano?).
Arrivato a questo punto sento la necessità di fare il punto della situazione e pianificare con cautela gli interventi da apportare nel futuro... Tre sono le questioni che più mi stanno a cuore:

  1. Da poco ho rinnovato l'impianto elettrico, potendo così dedicare un linea con cavi più generosi, dal quadro elettrico di casa alla presa dello stereo: però i problemi di interferenze di cui già ti avevo accennato a suo tempo si sono addirittura consolidati! Ad orari imprecisati (anche con tutti gli elettrodomestici di casa spenti) entrano disturbi nell'impianto e tutto d'un tratto salta fuori dalle casse una sorta di trrrrrrr (ben avvertibile anche a basso volume d'ascolto) che fino a un attimo prima non c'era: se provo a metter i finali sotto il Black Noise 500 che uso con pre e cd il fenomeno si attenua molto: dici devo rassegnarmi a prender un Black Noise anche per i finali...? (Seth Krinsky della Virtue Audio a suo tempo mi aveva suggerito dei trasformatori d'isolamento ad uso medico... hai suggerimenti in tal senso..?)
  2. Leggendo il sito di Origin Live son rimasto colpito dalle loro indicazioni per l'upgrade di un impianto: sarei piuttosto tentato di portare al massimo livello le potenzialità dell'Axis, cambiando motore, alimentazione e cablaggio interno ed esterno dell'Akito.
    Questa strada avrebbe il vantaggio di poter procedere un po' per volta, ma il limite ovvio è che una volta completato il percorso - che è comunque costoso - non ci sarebbe più spazio per crescere... Riguardo a ciò vorrei porti due domande: secondo te il mio attuale impianto potrebbe giustificare miglioramenti, anche significativi, delle sorgenti? In caso affermativo, ritieni sia meglio cercare di portare al limite le potenzialità dell'Axis o piuttosto aspettare e cambiare direttamente giradischi e braccio? (per buttar lì due nomi, mi sembrano molto seri i prodotti Origin Live, ed esteticamente mi piace molto il Michell Gyro)
  3. Il mio sistema odierno è il risultato di occasioni e casualità (ho acquistato tutto in rete). Ne sono molto soddisfatto: il pre Burson e il buffer valvolare di Dodd Audio dei finali - in particolare da quando ho inserito due NOS Telefunken - hanno addolcito l'eccessiva freddezza dei moduli ICEblock, senza perdere in trasparenza e migliorando di molto la gamma media e acuta... ma è anche vero che, salvo quello che leggo, non ho molti termini di paragone. L'idea iniziale era di arrivare alle Thiel, ma da quando ho le Facette mi pare di essermi avvicinato abbastanza a quella musica precisa e dettagliata che stavo cercando (resta il fatto che non so quantificare come e quanto, per esempio, due Thiel 2.3 cambierebbero le cose....).
In ogni modo mi piacerebbe avere un tuo commento sia sulla strada intrapresa (se ti pare abbia fatto accostamenti azzardati, o se trovi ci siano elementi penalizzanti - per esempio, conosco bene la tua predilezione per gli integrati di classe: pensi sarebbero stati una scelta migliore?), ma soprattutto vorrei sapere se ti pare giusta la mia idea di cercare (diciamo nei prossimi due-tre anni) di ottimizzare o migliorare le sorgenti (analogico in primis) o se pensi sia meglio dare la priorità ad altri interventi...
Mi scuso, anche con gli altri utenti della rubrica, per esser stato così prolisso, e ringrazio tanto te e tutti coloro che rendono TNT audio possibile: grazie di cuore!!!
Un caloroso saluto,
Francesco - E-mail: nocturama.art.gallery (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
se i disturbi elettrici provengono dall'esterno della tua abitazione non c'è molto che tu possa fare se non cercare di intercettarli prima che arrivino all'impianto: benissimo i filtri BlackNoise (consigliati anche da NuForce, tra l'altro) e bene anche un tentativo con dei trafo d'isolamento 1:1. Questi di fatto interrompono il percorso dell'alimentazione e, in qualche modo, la rigenerano per induzione (mi si perdoni la grossolana approssimazione). Costano relativamente poco e funzionano. La potenza dovrà essere commisurata all'assorbimento massimo dei tuoi finali. Di fatto si tratta di trasformatori d'alimentazione, come quelli che sono all'interno degli apparecchi, dotati però di un rapporto di trasformazione 1:1, cioè la 220 entra e la 220 esce, senza alcun intervento attivo, meccanico o elettronico. Non è strettamente necessario che siano apparecchiature per uso medicale, diciamo che un trasformatore 1:1 schermato è un oggetto abbastanza semplice, difficile farne uno che non funzioni bene.
Per migliorare la sorgente lascerei perdere un accanimento terapeutico sull'Axis, che poi diventerebbe invendibile, e procederei - quando sarà il momento - a un upgrade di tutto il set-up. Un Gyro sarebbe già un bel passo avanti.
Non mi pare il tuo impianto abbia delle falle logiche sostanziali, è vero che prediligo la soluzione integrata, ma per fare meglio della tua catena pre-finale temo che la spesa da preventivare per un integrato di pari classe non sia piccola. Le Dynaudio Facette sono degli ottimi diffusori, niente da invidiare a Thiel, se questo è ciò che ti preoccupa. Se sei soddisfatto FERMATI a godere del risultato raggiunto. In caso contrario identifica una o due aree di intervento (bassi, immagine, dinamica o altro) e ragiona in termini di upgrade mirato. In pochi anni hai cambiato tante cose, fossi in te mi prenderei una pausa di riflessione, comprerei dischi, li ascolterei e andrei ai concerti :-)
Di tanto in tanto, se ti riesce, prova ad ascoltare altri impianti, presso mostre, negozi o case di altri audiofili. In questo modo ti chiarirai un po' meglio le idee su eventuali esigenze future.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambiente e analogico
Gent.mo Direttore, Le rinnovo i sinceri complimenti per la pregevole e duratura (cosa assai rara) opera di inculturazione nell'affascinante mondo dell'alta fedeltà. Mi avvalgo ancora della Sua disponibilità per chiederle alcune "dritte". Il mio impianto:

Le ho scritto qualche mese fa lamentando la mancanza di bassi dell'amplificazione (i diffusori li avevo ascoltati bene prima di comprarli), e Lei mi ha assicurato che i Quad non hanno problemi di bassi. Così ho effettuato numerose prove (posizionamento dei diffusori, regolazione dei toni), ma senza significativi miglioramenti. Alla fine (preso spunto da un commento sulla rete) ho provato a sostituire i cavi di collegamento "di serie" (Quadlink), che dovrebbero essere bilanciati, con dei normali ed economici cavi rca, ed è cambiato tutto! Non è solo una questione di bassi, ma tutto il suono è più "pieno" e ricco, meno asciutto, più armonioso (non so descriverlo meglio).
Ho fatto diverse prove a tornare al precedente collegamento: il miglioramento è reale. Può darmi una spiegazione, e più in generale un Suo parere sulla qualità dell'amplificazione?
Vengo alle domande.
  1. L'ambiente (saloncino di m. 4 x 5 circa - allego foto). Questa estate ho ascoltato un mio vecchio ed economico impianto nel giardinetto: una meraviglia per suono arioso, dettagliato e dinamico. Allora mi sono chiesto se vale la pena "trattare" l'ambiente, ed in caso positivo a chi potrei rivolgermi nella zona di Catania?
  2. Giradischi. Conservo dall'età dell'adolescenza (anno '80) quasi 40 titoli in vinile ben tenuti e conservati, cui sono molto affezionato. Vale la pena comprare un buon giradischi?
    Se si, può andar bene un Project entry level? Può eventualmente essere migliorato in seguito (es. con la sostituzione della testina)? Cosa mi perderei rispetto ad un modello di maggior pregio?
Grazie per l'attenzione che vorrà dedicarmi.
P.S. Ho seguito il Suo consiglio, ed ho comprato tanta bella musica attuale: una gran bella scoperta!
Bruno - E-mail: bruno.fiorito (at) tiscali.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Bruno,
sono sempre felice nello scoprire di aver contribuito all'arricchimento della discoteca di qualche appassionato con le mie piccole insolite proposte settimanali. Grazie a te per la bella foto del tuo impianto e della tua sala d'ascolto, si tratta sempre di un contributo utile per capire - con un semplice sguardo - la situazione reale.
Ciò premesso, faccio sempre molta fatica a credere che un semplice cambio di cavi di segnale possa stravolgere l'equilibrio di un impianto, comunque prendo atto del fatto che la situazione ora è migliorata, meglio così. Vedi, un cavo è un elemento passivo, lavora per sottrazione, non può aggiungere alcunché. I cavi economici, rispetto ai Quadlink, hanno semplicemente fatto questo: attenuato la gamma medio-alta. Di conseguenza, quella bassa è venuta fuori un po' meglio e il suono, allo stesso tempo, è diventato più morbido e rotondo (tipico quando le alte frequenze sono attenuate). Potresti a questo punto sperimentare con altri cavi, vedi se ti riesce di reperire qualcosa da poter testare direttamente nel tuo impianto. Il mio parere sulla coppia Quad 99/909 è ottimo, forse dovresti rivedere il tuo giudizio sui diffusori e il loro modo di interfacciarsi con il tuo ambiente. Quest'ultimo non è piccolo, soprattutto in relazione alle dimensioni di diffusori, e non sembra particolarmente pieno, probabilmente i piccoli woofer si perdono un po' nel tentare di sonorizzare una sala così. Può essere che gli stessi diffusori suonassero molto meglio in una saletta trattata acusticamente e, magari, più piccola di questa. Parli di trattamento acustico, ma non saprei cosa consigliarti, tantomeno nella zona dove abiti tu. Ci sono dei trattamenti professionali (Acustica Applicata, ad esempio) che intervengono in maniera mirata sull'ambiente a disposizione, potresti fare un tentativo, ma temo che l'estetica della sala ne risulterebbe compromessa, e sarebbe un peccato.
Per quanto riguarda il giradischi, per 40 titoli direi che non valga la pena investire chissà quali cifre, anche un ProJect Debut III o un Rega RP1 andranno benissimo e saranno una base ottima per futuri, eventuali, upgrade, partendo dala testina, ad esempio. Non ricordo se il tuo 99 abbia o meno un ingresso phono. In caso negativo, dovresti acquistare anche quello (ProJect Phonobox, Rega Fono, etc.).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile direttore, seguo ormai assiduamente la sua rivista.
Non so se ricorda ma qualche tempo fa le mandai una mail per renderla partecipe riguardo al mio orrore per la musica liquida. Ebbene la sua risposta fu illuminante perchè mi fece rendere conto che mi ero messo su un binario sbagliato. Come lei giustamente sottolineò noi audiofili (anche se forse io non sono propriamente un audiofilo puro e duro) dobbiamo perseguire il buon ascolto delle opere che ci piacciono indipendentemente dal mezzo utilizzato.
Decisi così di fare una prova. In fin dei conti possedevo già il 90% dei mezzi che servivano. Mi mancava il DAC però mi dissi: "perchè non provare senza?" consapevole del fatto che il risultato sarebbe stato falsato. Fu così che rippai una canzone in formato loseless, la misi sul mio fido netbook, e collegai il tutto all'amplificatore, senza troppi accorgimenti.
Naturalmente il suono non era all'altezza del mio giraCD (e non sarebbe potuto essere altrimenti a causa dell'assenza del DAC), tuttavia mi sorpresi a pensare: "però,niente male". Eh già, nonostante l'assenza del converitore il piccolo netbook (pagato 200 euro, e quindi non credo che possieda una scheda audio hi-end) non suonava malaccio. Era evidente, almeno per me, che la musica liquida aveva notevoli e (da me) insospettate potenzialità.
Effettivamente, ora, sono disposto a credere (anche perchè ne ho avuto esperienza diretta) che un file ad alta risoluzione su HDD possa suonare molto meglio di un file su CD. E allora di corsa verso la liquida? No, almeno non per ora.
In effetti se è vero che questo sarà il futuro (speriamo) della musica, magari con l'imminente lancio dell'Icloud, per ora il CD rimane la mia prima scelta, per svariate ragioni. In primo luogo un compact disc registrato bene e letto da un buon lettore suona bene (e poi per dirla tutta, arriva il momento in cui voglio gustarmi l'opera dimenticandomi di cavi, cavetti, DAC, bitrate, ricerca della qualità eccelsa!). In secondo luogo c'è l'aspetto feticistico. Possedere un CD con il suo packaging non è la stessa cosa di possedere 10.000 files su un hard disk. Almeno per me.
Il vinile da questo punto di vista è imbattibile ma ritengo che il dischetto argentato sia un buon compromesso che mantiene, almeno in apparenza, la fisicità della musica. Ho da poco acquistato "Ora" di Jovanotti in edizione limitata. La custodia con il suo libriccino, le fotografie e i cd serigrafati, che considero parte integrante dell'opera, è molto curata, così come la qualità audio. Avere un file salvato dentro un HDD non mi darebbe la stessa emozione.
Tuttavia, anche grazie a lei, ora sono pronto al grande balzo verso la musica liquida, senza preconcetti, qualora essa si imporrà come standard. L'unica cosa che mi dà davvero fastidio è dover usare il PC anche per ascoltare la mia musica preferita. Ne fare volentieri a meno, ma se questo è il prezzo da pagare lo farò volentieri. Mi domando cosa ci riserverà il futuro?
Al di là delle disquisizioni sui vari formati che utilizzeremo e che forse convivranno pacificamente (se lo immagina? Vinili, cd, hard disk, pc, music server...) a volte penso, con un po' di sgomento, che il vero grosso problema è la percezione che le persone hanno della musica trattandola alla stregua dei tanti programmini freeware che si trovano in rete e per la quale non vale la pena spendere soldi.
Tutto aggravato dalla mancanza di cultura HI-FI intesa come educazione al buon ascolto. Nel mio piccolo, essendomi avvicinato da giovane all'alta fedeltà, seppur con scarsi mezzi, dopo qualche anno di latitanza ho avvertito il bisogno fisico di tornare ad ascoltare a un livello che fosse almeno decente (le casse del pc ormai mi facevano stare male).
Forse facendo conoscere ai giovani l'alta fedeltà e il valore di buona musica registrata bene con le sue dinamiche, sfumature e colori, sarebbero successivamente più propensi ad acquistare prodotti musicali percependoli come di valore.
Concludo con un piccolo aneddoto, maledettamente significativo. Qualche sera fa parlando tra amici qualcuno ha detto: "io estraggo la musica dai filmati di youtube...Si sente bene..." esternando un'espressione compiaciuta e convinta. La mia compagna mi lanciò uno sguardo fuggente e sorrise divertita forse a causa dell'espressione disgustata che si disegnò sul mio volto. No, la musica non si merita questo.
Concludo ringraziandola per avermi messo sulla "retta via".
La saluto cordialmente.
Massimiliano - E-mail: zattera.massimiliano (at) gmail.com

LC
Caro Massimiliano,
mi fa piacere che, nonostante tutto, ti sia deciso a provare senza troppi pregiudizi. Purtroppo quella che hai ascoltato non è esattamente musica liquida ad uso HiFi, visto che le schedine audio interne ai netbook non hanno molto a che spartire con la riproduzione fedele della Musica ma comunque è un primo passo, hai rotto quel velo di diffidenza che prima ti teneva lontano da questi nuovi orizzonti.
Sono d'accordo anche sulla questione del feticismo legata al supporto fisico, però posso capirlo per il vinile ma per il CD proprio no, non è mai stato affascinante da quel punto di vista e oggi, personalmente, mi pare vecchissimo, ben più vintage di qualunque LP :-)
Io davvero inizio a non sopportarlo più, con i suoi libretti piccoli piccoli, le scritte da lente d'ingrandimento (sarà che anche i miei occhi invecchiano...) e quelle maledette custodie, che ho sempre odiato, che non si aprono mai bene, che si rompono solo a guardarle, per non parlare dei libretti spessi che una volta estratti non ne vogliono più sapere di rientrare nel case trasparente...
E che dire dei lettori CD moderni che, per colpa delle meccaniche di derivazione DVD/informatica, prima di leggere la TOC e accedere o saltare i brani impiegano un'era geologica? Sono stufo dei laser che si esauriscono, che si starano, dei carrelli CD che si inceppano, delle cinghie e pulegge che si usurano...basta, davvero, per me il CD ha decisamente fatto il suo tempo. Continuo ad acquistarli, perché ormai si trovano a prezzi ridicoli (non le nuove uscite, però, ulteriormente penalizzate dal recente aumento dell'IVA!) e perché li posso mettere in macchina e ascoltarli con calma quando viaggio. Di sicuro non li rimpiangerò quando spariranno. Ci vorrà del tempo, ma spariranno :-)
Infine, per quanto riguarda la Musica su YouTube, non occorre essere troppo severi: intanto alcuni filmati suonano meglio di altri e poi vogliamo discutere sul grande regalo che ci fanno ogni giorno? La possibilità di scoprire nuovi artisti, o rivedere un vecchio live seppellito tra i ricordi ...non ha prezzo. Certo, non si può dire che si tratti di alta fedeltà ma, come dico sempre, meglio una bella canzone in audio compresso e scadente che una brutta canzone ad alta risoluzione high-end.

A proposito dei vantaggi di YouTube, questa settimana propongo un'artista (della mia terra) che amo in maniera particolare. Si tratta di Rossella Faa, una cantastorie a cavallo tra atmosfere mediterranee e jazz, di grandissimo talento, ironia e incredibile presenza scenica. Questo Mi cheria masedu, tratto dall'album In Corde, è solo un piccolo assaggio del velluto di trama finissima che è il cantato di Rossella Faa. Su YouTube ci sono tanti video, purtroppo tutti di qualità discutibile, che non rendono piena giustizia a questa grande artista da scoprire. Per qualcosa di più vivace, ironico (per capire bisogna leggere il testo in italiano) e allegro, provate anche a sentire Cannacca macca: un piccolo capolavoro sul come si possa giocare con la lingua sarda. L'album è Baa-ba' del 2008.
Buon ascolto!

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