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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 26/11/2011 - 3/12/2011

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  1. Utopia
  2. Classe T
  3. Nuovo giradischi
  4. Ampli valvolare sotto i 500 €
  5. Suono sporco
  6. Componenti vintage
  7. Impianto vintage
  8. Nuovi diffusori a torre
  9. Upgrade generale
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Utopia
Buonasera Lucio e ben trovato. Come tutte le settimane, ho letto avidamente la rubrica della posta, e mi è piaciuta particolarmente la
lettera del ragazzo che dichiara entusiasticamente (a ragione) di aver maturato il suo gusto e la sua passione musicali "camminando" nel corso degli anni attraverso il sito TNT-Audio.
Mi ha colpito la tua risposta, nella quale, con la modestia che ti contraddistingue da sempre, sostieni di essere felice "di poter continuare a restare fedele alla nostra piccola utopia"...Ecco, per me che cerco di occuparmi di scienze sociali, questo delle "utopie" è un concetto molto caro, perché riguarda direttamente la nostra vita di tutti i giorni. Un grande antropologo quale Lèvi Strauss operava una distinzione tra società che privilegiano l'armonia e altre che privilegiano l'efficienza, oppure, con un grado maggiore di analisi, definiva alcuni luoghi antropoèmici e altri antropofagici. Tralasciando la noia e la didascalicità delle definizioni, i luoghi possono essere in vari modi perché abitati dall'uomo, sempre e comunque, e quindi sta a noi operare scelte che ci possano permettere di vivere bene.
Il tuo compito, e della redazione della rivista TNT, è notevole, perché permette ad una cerchia di persone di entrare in una splendida oasi di musica, di "cultura", di passione, e coltivare la sana condivisione e un dialogo aperto e sincero. Ed il confronto oggi è più che mai fondamentale.
Tutto ciò, senza dubbio non rappresenta ormai più un "Utopia" nel senso classico, ma direttamente una vera e propria "Eutopia", nell'altra accezione del termine, cioè un buon luogo in cui l'armonia è l'aspetto primario. Grazie ancora a te per ciò che fai!!
Un caro saluto,
Alessio - E-mail: alann69 (at) hotmail.it

LC
Grazie Alessio,
grazie per le belle parole, nostra unica fonte di ricompensa per quel che facciamo. Credo che tutti quanti noi abbiamo bisogno di utopie, di credere in qualcosa che altri pensano irrealizzabile, abbiamo bisogno di crederci e di dedicarci parte della nostra vita perché non tutto può essere tornaconto, vantaggio, guadagno, retribuzione, carriera, profitto.
Sarebbe un mondo troppo grigio per poterci vivere sopra serenamente. Noi alimentiamo questa nostra piccola utopia del poter avere un'informazione veramente e completamente indipendente (parole delle quali tanti abusano senza averne il diritto) da oltre 15 anni, ormai. Se anche domani dovessimo decidere di abbandonare il sogno questo si tramuterebbe in segno, crediamo indelebile, di come dal nulla si possa creare qualcosa, farla crescere e diventare grande, far capire che si ha sempre la possibilità e la forza di dare una mano agli altri, senza prendere qualcosa con l'altra. Solo questa consapevolezza può dare la forza di trovarsi qui, alle 5 del mattino, per continuare ad alimentare l'utopia. I giovanissimi che ci leggono hanno bisogno di credere che esista sempre un'alternativa al mondo che conosciamo e che, forse, non ci piace più.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Classe T
Buongiorno direttore,
le scrive, e la ringrazia per il suo utile lavoro, il milionesimo entusiasta della classe T. In particolare T-amp e poi Super T-amp. Dopo anni di beatitudine ho reiniziato a pormi domande e procedere a un minimo di confronti.
Posseggo un Cambridge D500 e una coppia di Tannoy Eyris DC1 che mi piacciono molto. L'ambiente non è ideale, 13 m2 ma piuttosto ingombrati e soffitto basso. Le casse le ho disposte al meglio possibile, almeno 50 cm dalla parete di fondo e 35 da quella laterale di destra, quella di sinistra è lontana. Se dietro le casse non ci fosse un comò e il mobile del pc magari andrebbe molto bene. Invece non posso parlare esattamente di larghezza, altezza, profondità della scena ecc., ma almeno il suono non rimane incollato ai diffusori.
Ultimamente ho preso a pensare che il suono di un amplificatore potesse essere più solido e dinamico di quello del Super T-amp (migliore per quanto riguarda altri parametri forse è ben difficile) e ho fatto un paio di confronti: con uno Scythe 1100 e un Lepai che monta un Tripath 2020, forse tra loro agli antipodi. Il T-amp è sempre quello che preferisco, ma ho scoperto che con gli stessi watt lo Scythe è più dinamico e il Lepai più solido-corposo, e molto morbido, dolce, troppo per i miei gusti. Lo Scythe invece è forse, per me, un po' freddo, leggero (non più del Super T-amp), e solo a volte "digitale" in senso deleterio, comunque fantastici entrambi e a costi davvero minimi, il bello di questi nostri anni tecnologici.
Non ho mai avuto problemi di volume col Super T-amp, l'ambiente è piccolo, ma forse un po' di potenza in più sarebbe benefica per quanto riguarda le caratteristiche che nel gioiello Tripath mi sembrano carenti. Leggendo in rete ho visto che ormai le soluzioni sono molteplici, forse però spesso orientate verso un suono caldo che non credo di preferire. Trovo perfetta la "temperatura" del T-amp, e mi sono fatto l'idea, leggendo, che il Virtue One e l'Icon Amp da 18 watt su 8 Ohm possano proporre un suono simile per dettaglio e trasparenza, non orientato alla somiglianza coi valvolari, ma più solido in basso e dinamico.
So che Lei conosce bene almeno il primo Icon e il Dayton e vorrei chiederle: sa dirmi se entrambi gli amplificatori che ho nominato, uno in particolare, o altri che però non superino il costo del Virtue, abbiano un suono vicino a quello del 2024 Tripath e riescano a sopperire alle sue mancanze?
Ho letto che molti utilizzano un pre per compensare le carenze del Tripath 2024, per lo più nelle incarnazioni Trends Audio, che quindi migliorano il Super Tamp ma non risolvono completamente il problema. Non ho mai provato un preamplificatore ma, seppure suppongo che possa irrobustire il Trends in basso, (di addolcirlo non avevo intenzione), mi sembra difficile che possa qualcosa per migliorarne il comportamento dinamico. E mi torna in mente il suo commento al T-Preamp, che in definitiva un pre non può non "inquinare" il suono essendo sul percorso del segnale.
Non avendo problemi di pressione sonora, una via percorribile per me potrebbe anche essere quella di sostituire il Super Tamp con un Trends, e magari cercare un preamplificatore usato discreto, o un pre Kingrex di cui si parla molto bene. Non mi aspetto veri e propri stravolgimenti, ancor meno per quel che riguarda le capacità dinamiche, ma per un miglioramento udibile procederei anche per questa strada, il suono Tamp continua a impressionarmi.
Grazie per la cortesia, saluti,
Simone - E-mail: ssszelazny (at) gmail.com

LC
Caro Simone,
se l'impostazione timbrica del T-Amp ti piace credo ti piaceranno anche l'Icon di NuForce e uno dei vari Virtue Audio. Il Dayton, che possiede lo stesso cuore del Virtue di base, ha certamente un suono più corposo del T-Amp, forse un po' meno raffinato, ma molto più solido e dinamico. Per la cifra richiesta potresti forse farci un pensierino. Alla peggio lo rivendi senza perderci chissà quanto! L'Icon mi piace molto, ma non credere che la potenza sia molto superiore a quella del T-Amp: siamo davvero molto vicini. E devo dire che la modalità di collegamento dei cavi di potenza è veramente scomoda.
Fossi in te farei uno sforzo in più e cercherei, usato, un NuForce IA7, se estendessi la ricerca al mercato internazionale (non ci sono problemi di voltaggio differente) credo troveresti facilmente qualcosa per cifre non lontane da quelle necessarie per acquistare un Virtue nuovo. Oltre a suonare molto bene, l'IA7 ti regalerebbe tanta potenza in più - probabilmente non necessaria - e anche tanti ingressi linea in più. Potrebbero essere dei plus da valutare con attenzione.
Aggiungere un pre, a mio parere, sarebbe una complicazione inutile, si sporca ulteriormente il passaggio del segnale e i watt (e pure la dinamica) restano quelli che sono. Diverso sarebbe il discorso se si bypassasse del tutto il potenziometro del volume e si mettesse un pre a monte con un potenziometro di qualità nettamente superiore. La soluzione dei doppi potenziometri in serie l'uno con l'altro non mi è mai piaciuta anche se il secondo (quello dell'integrato) si dovesse settare al massimo. Il fatto che qualcuno riferisca che con un pre a monte l'amplificatore suoni più forte è frutto dell'aumentato guadagno in ingresso: per raggiungere la stessa pressione sonora è necessario ruotare di meno il potenziometro del volume e questo produce la falsa impressione di avere più potenza a disposizione.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo giradischi
Gentilissimo Direttore, per cominciare complimenti per la Sua rivista e per la maniera in cui è condotta. Quello della domenica mattina con Lei ed i suoi collaboratori è ormai un appuntamento fisso.
Ho cinquanta anni e divido il mio tempo libero tra lettura, cinema e musica. Ho una piccola collezione di cd (circa 1200 titoli) e vinile (altri 500 titoli) divisi tra rock, blues e cantautori con una presenza di jazz pari al 30% circa. Ascolto il tutto con un impianto così composto:

Come vede un impianto modesto e datato primi anni '90 (ad eccezione del cd player che ha sostituito un Luxman DZ 112 passato a "miglior vita" circa un anno fa) che comunque ritengo dignitoso, che è ancora ben funzionante e mi soddisfa abbastanza.
Le chiedo se, avendo a disposizione circa 600 euro, potrei ottenere un miglioramento nell'ascolto del vinile sostituendo il mio Thorens con un nuovo giradischi completo di braccio e testina, da scegliere tra i cataloghi Rega, Project o della stessa Thorens e se si cosa mi consiglia per la cifra indicata che possa ben integrarsi con il resto dell'impianto?
Grazie e buon lavoro.
Luigi - E-mail: gmignozzi (at) libero.it

LC
Caro Luigi,
in tutta sincerità, visto che il tuo TD166 è una versione mkVI quindi piuttosto recente io non lo sostituirei, ma preferirei dotarlo di qualcosa di molto meglio rispetto alla modesta Ortofon OM10. Quel giradischi può reggere testine di ben altra classe! Penserei, ad esempio, a qualcosa nel range dei 250 €, come la Clearaudio Aurum Classic o Aurum Alpha, la Shelter 201 che così positivamente abbiamo recensito qui su TNT-Audio, una Goldring 2200 o una Grado, dalla Silver in poi. Il salto qualitativo rispetto alla Ortofon OM10 attuale sarebbe molto, molto sensibile.
La testina è uno dei componenti che influenza di più il suono di un set-up analogico, specie se si passa da un modello entry-level a uno di fascia media. Resterebbero circa 300/350 € da investire altrove nell'impianto, che certamente potrebbe meritare dei diffusori di qualità superiore. La cifra non è sufficente, nel nuovo, a far fare un grosso passo in avanti (anzi) però è un buon inizio per cominciare a mettere da parte per un upgrade futuro.
Qualora invece il Thorens mostrasse qualche acciacco o lo trovassi difficile da mettere a punto come si deve, potresti anche programmare l'acquisto di un trittico all-in-one di ProJect, tanto per citare un marchio che ha un catalogo molto ampio e ricco di soluzioni già omnicomprensive (giradischi + braccio + testina, già regolata).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli valvolare sotto i 500 €
Spett. Direttore,
nei mesi scorsi ho commpletamente rinnovato il mio impianto hi-fi, e nel farlo mi sono avvalso di alcuni suoi preziosi suggerimenti. Attualmente il mio impianto è composto da:

Impianto del quale sono pienamente soddisfatto considerando anche il poco budget a disposizione. Ora per il prossimo Natale ho intenzione di aggiungere a questa catena un ampli a valvole economico. Budget massimo € 500 (attirato, devo ammetterlo, oltre alla decantata "morbidezza" delle valvole, anche da un po' di bellezza "vintage" di questi apparecchi).
La mia preferenza sarebbe per lo Yarland fv 34 c, del quale ho visto una buona recensione sul sito TNT audio, oltre al fatto che esteticamente mi piace. Questo ampli si trova a circa 380€ in rete. Un inconveniente è però dato dal fatto che non ha l'ingresso phono e che quindi dovrei aggiungerlo. I pre-phono valvolari costano troppo, mentre ho visto es che la Project ha dei pre-phono eonomici da 65 a 100 €, che ne pensa?
Altrimenti ci sono dei valvolari economici che hanno l'ingresso phono es. Dared vp 16 (corca 300€ in rete) e del quale ho anche letto qualche buona recensione (ma che non mi piace esteticamente); oppure ho letto della imminente uscita del valvolare Aeron AP 400 b che dovrebbe avere più watt degli altri già citati, con ingresso phono e sui 500/550 €.
Grazie per l'attenzione,
Marco - E-mail: mastar4 (at) libero.it

LC
Caro Marco,
se segui da un po' TNT-Audio dovresti sapere quale sia la nostra posizione in merito ad acquisti fatti per estetica e per fascino vintage. Non mi è chiaro se tu intenda aggiungere, come di fatto scrivi, un ampli a valvole oppure sostituire con esso il tuo integrato Denon. In ogni caso, se ti piace lo Yarland non vedo ragione per non acquistarlo. Certo, dovrai affiancargli un pre fono, ma con la cifra a disposizione dovresti rientrarci senza problemi, pensando a un NAD, un Cambridge o un ProJect come dicevi tu. Se puoi, cerca qualcosa di meglio, ma usato, non dovrebbe essere difficile (es. un ProJect Phonobox a valvole).
Non conosco gli altri valvolari da te citati, quindi non posso esprimere un parere. Dovresti tuttavia assicurarti che la potenza più bassa di questi piccoli integrati sia per te sufficiente. Ora, è vero che le tue casse sono abbastanza sensibili, ma è anche vero che il Denon di watt ne ha parecchi. Non chiarisci né la cubatura del tuo ambiente, né le tue abitudini d'ascolto, se ti serva un'alta pressione sonora oppure no. Dico sempre che nella maggior parte dei casi, con diffusori di sensibilità intorno ai 90 dB e in un ambiente (condominiale) di dimensioni normali (15-20 mq?) una decina di watt sono sufficienti per ascoltare programmi musicali anche ad alta dinamica senza sentire la necessità di potenze maggiori. È chiaro però che se si ascoltasse in casa singola (o con vicini MOLTO tolleranti) e in ambienti ben più grandi allora il fattore potenza andrebbe riconsiderato.
Se puoi, cerca di farti prestare un amplificatore di bassa potenza (anche non a valvole) per verificare questi parametri e capire le tue necessità in termini di potenza realmente utile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono sporco
Caro Lucio,
colgo l'occasione per ringraziarti dei consigli che mi hai dato qualche mese fa nella scelta dei diffusori e dell'ambiente d'ascolto. Prendendo in considerazione quanto suggeritomi, ho deciso di inserire il mio impianto in un'altra stanza (5.1 x 4.5 x 3 m) dove ci sono più arredi. Questa stanza ha le seguenti caratteristiche: pavimento in granito su cui ho messo un bel tappeto (50% del pavimento), su un lato (5.1) c'è una libreria (70% libri) che poggia su una scrivania lunga tutta la parete, lato opposto fotografie con vetro (ci vorrebbe qualche quadro), uno dei lati da 4.5 ha la porta finestra corredata di tendoni in cotone, una poltrona (quella per l'ascolto) e un tavolo a ridosso della parete, l'altro lato ha ad un estremo la porta e per la restante parte il sistema hi-fi, le casse sono disposte inclinate secondo la posizione d'ascolto ad una distanza dal muro di 30 cm circa.
L'impianto è così costituito:

Come ti dicevo l'altra volta io ascolto prevalentemente musica classica e jazz. Veniamo alla domanda.
Non mi piace come viene riprodotto il suono degli strumenti a fiato e di alcuni archi, sembra che esso sia strozzato e sporco; il sistema fa fatica a seguire i passaggi veloci di tali strumenti e il suono si ingarbuglia (riproduzione delle sinfonie, o per es. musica di Count Basie), su alcuni pezzi mi viene voglia di spegnere.
Nessun problema invece per la gamma bassa, anche perchè, probabilmente, i diffusori ne risaltano le qualità. Avendo a disposizione 300-500 euro (da usare anche sull'usato) stavo pensando di cambiare qualcosa (il negoziante mi ha proposto in NAD 3240PE usato, CAMBRIDGE AUDIO AM10 nuovo, ONIX A 55 (che fine ha fatto la recensione su TNT?), dicendomi che quello che serve a me non è potenza ma qualità (corrente?)).
Gradire anche un tuo parere, considerando che la manopola dell'amplificatore non va oltre le ore 9. Non disdegno i valvolari. Anzi!
Speranzoso di un tuo consiglio colgo ancora l'occasione per farti i complimenti per TNT-audio, sempre ricca di informazioni utili, e per salutarti.
P.S. Come riconoscere se la qualità della registrazione è scarsa?
Fabio - E-mail: jernaf (at) libero.it

LC
Caro Fabio,
quando i sintomi sono quelli da te descritti spesso la colpa è dell'ambiente, della disposizione dei diffusori o di entrambi questi fattori concomitanti. L'ambiente così descritto non sembra male ma certamente i 30 cm di spazio tra i diffusori e la parete posteriore sono pochini. Proverei intanto ad aumentare questa distanza (a passi di 10 cm) e valuterei il risultato, facendo anche variare l'inclinazione verso il punto d'ascolto. Sarebbe importante capire come sia la parete dietro al punto d'ascolto: se molto riflettente e se la poltrona fosse a ridosso di essa le riflessioni del suono arriverebbero al tuo orecchio troppo presto, sporcando il segnale originale.
Prima di ogni altra cosa fai queste prove, poi potrai pensare ad altri interventi. Ritenendo incolpevoli i diffusori penserei all'amplificatore integrato, un onestissimo entry-level che può certamente essere migliorato. Lasciati consigliare dal rivenditore (ti ha proposto ottimi apparecchi) e chiedi di poterli provare in casa tua se possibile. L'Onix mi sembra la migliore tra le proposte fatte. La recensione da TNT-Audio è stata sospesa momentaneamente perché il marchio è nel pieno di una disputa legale tra due entità commerciali che ne rivendicano il diritto di proprietà. Per non essere coinvolti in situazioni per noi poco piacevoli abbiamo preferito, come richiesto da una delle due parti, rimuovere la recensione fino al pronunciamento di una sentenza definitiva.
Infine, e così rispondo anche al tuo post-scriptum, bisogna vedere se il suono sporco e confuso sia presente con TUTTI i dischi o solo con alcuni. In quest'ultimo caso la colpa sarebbe della qualità della registrazione. Faccio sempre osservare che le differenze qualitative tra le diverse incisioni sono di gran lunga più sensibili di quelle che possiamo sentire tra componenti diversi in un impianto.
Una cattiva registrazione si riconosce perché è distorta, dinamicamente compressa, con una limitazione evidente agli estremi gamma (bassi o alti o entrambe le cose insieme).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Componenti vintage
Gentile direttore,
ti riscrivo a breve distanza dalla mia ultima, sentendomi per questo un po' in colpa perché ti immagino sommerso di email di appassionati da mezzo mondo, in ansia per i loro sistemi HiFi. Davvero non riesco a immaginare come possa, un docente universitario padre di famiglia, trovare il tempo per rispondere a tutti, per recensire prodotti e scrivere editoriali! Davvero incredibile. Si vede che la passione è davvero tanta. Un grazie di cuore...
Leggendo la tua risposta a un
lettore che si chiedeva se acquistare diffusori di 25 anni e il tuo editoriale sul vintage, ho cominciato a pensare che i miei componenti fondamentali, amplificatore Unison Research Mood e diffusori TDL Studio 0.5 compiranno 20 anni il mese prossimo!
Devo preoccuparmi? Ammetto di non essere in grado di capire se in tutti questi anni il suono sia degradato assieme ai componenti interni. A me piace ancora, direi forse quindi di no. Le membrane dei woofer non sembrano avere problemi, ma non ho idea di come stiano gli elementi dei crossover. Sarà il caso di approfittare della febbre per il vintage e tentare di mettere a segno due colpacci per rinnovare l'impianto?
In caso, a malincuore, dovrei puntare su economici diffusori Indiana Line Arbour 4.02 o simili, o su Aliante CNM Tower. Non dovrebbero, spero, farmi rimpiangere troppo i bassi da linea di trasmissione.
Penserei, magari in un secondo momento, di accoppiarle, visto che mi serve un ingresso fono, a un Arcam Fmj18, o un Cambridge, magari a un Puccini usato...
Insomma, pensi che sia prematuro preoccuparsi dell'invecchiamento dei componenti a 20 anni di età, o comunque tra poco me ne dovrei preoccupare inevitabilmente e programmare un rinnovo?
Che sia chiaro, sono affezionato all'accoppiata Mood/TDL e secondo me suonano ancora molto bene, non mi preoccuperei di cambiarli se non fosse per il dubbio sulla loro longevità. Magari oggi si può avere di meglio, ma cambierei solo se ci fosse realmente un bisogno dovuto all'età avanzata, prima che sia troppo tardi e che il materiale diventi difettoso e invendibile.
Grazie anticipato e scusa se approfitto di nuovo a breve giro della tua passione.
Pasquale - E-mail: p.robustini (at) gmail.com

LC
Caro Pasquale,
quando parlavo di vintage mi riferivo principalmente a prodotti degli anni '70, non degli anni '90! Venti anni possono sembrare tanti ma se non hai notato degrado nella qualità sonora o nel funzionamento probabilmente c'è ancora tanta vita residua nei tuoi componenti. In altre parole, se stai cercando la buona scusa tanto per cambiare qualcosa :-) ti confesso che a mio parere dovresti trovarne una migliore! Ti piace ancora il suono del tuo impianto? Se sì, è inutile porsi troppi problemi. Si può avere di meglio? Certamente sì, ma francamente non credo che una coppia di Indiana Line Arbour 4.02 possa essere un upgrade nei confronti delle tue TDL. O il budget da investire ti consente di puntare più in alto o è meglio lasciare le cose come stanno.
Ai primi segnali di degrado potrai in seguito fare le tue valutazioni sulla base del tipo di intervento di manutenzione richiesto (e il suo costo) e considerare se sia il caso di sostituire tutto oppure restaurare ove possibile. Dovesse diventare difettoso e irrecuperabile poco male, il suo valore residuo sul mercato dell'usato sarebbe comunque molto basso, e la perdita economica assolutamente trascurabile. Già oggi, coi componenti in buone condizioni operative, non è facile vendere né i diffusori (il marchio non esiste più) né l'amplificatore integrato, molto bello ma veramente poco diffuso.
Tra l'altro, una semplice sostituzione dei componenti del crossover dei diffusori e dei condensatori d'alimentazione del tuo amplificatore non sarebbero interventi costosissimi o difficili. Dovessero sorgere problemi (il suono non ti piace più) saresti sempre in tempo a fare questo tipo di intervento conservativo.
Fino ad allora, goditi la tua Musica e non pensarci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto vintage
Salve,
spero di essere quanto più dettagliato e conciso: posseggo un vecchio impianto Hi-Fi di proprietà di mio padre di metà anni 70, costituito da:

Queste ultime, causa sostituzione FOLLE dei woofer/tweeter con altri di altra marca (originali ahimè buttati), non sono più utilizzabili (pezzi originali irreperibili).
Questi diffusori erano di tipo cassa chiusa a 2 vie (non il modello a 3 vie credo successivo) con 1 woofer da 10" e 2 tweeter affiancati (di cui non ricordo la misura) ciascuna.
Per le mie orecchie suonavano egregiamente. Vorrei quindi completare il mio impianto riacquistando dei diffusori vintage del periodo 1975 - 1980.
NON sono un audiofilo, l'idea è quella di riprodurre il suono caldo dell'epoca visto che ascolto prevalentemente musica funk, soul, disco, jazz, ma anche elettronica proprio di quel periodo (diciamo 1972 --> 1985) esclusivamente da vinile.
La stanza in cui si trova l'impianto è di 15mq, moquette a terra, materiale fonoassorbente su parete dx, parete di dischi a sx.
Su quali marchi / serie di diffusori mi potrei orientare in linea di massima?
La ringrazio in anticipo per l'aiuto!
Cordiali saluti,
Leonardo - E-mail: massagana (at) gmail.com

LC
Caro Leonardo,
come scrivo nell'appena citato
editoriale sul vintage acquistare oggi diffusori degli anni '70 è un grosso rischio che lascerei preferibilmente ad audiofili esperti e navigati, che sanno riconoscere se un componente sia originale oppure no, in che condizioni operative si trovi e se abbia un prezzo corrispondente al suo reale valore sul mercato. È come acquistare un'auto d'epoca: bisogna sapere bene cosa si va ad acquistare, saper valutare l'entità e la qualità del restauro eseguito o degli eventuali interventi futuri, il tutto senza lasciarsi trascinare troppo dall'elemento affettivo.
Prima di tutto bisogna vedere cosa si riesce a trovare in giro e in quali condizioni. Potrei consigliarti di cercare nei mercatini online di annunci di HiFi (buoni anche subito.it o Ebay) qualcosa del periodo che sia disponibile in una zona a te facilmente raggiungibile, per poter valutare direttamente la qualità del prodotto. Tendenzialmente sarei più propenso a rivolgermi a negozi specializzati (anche online) con un buon assortimento di usato, avresti la certezza di un minimo di garanzia e di assistenza in caso di problemi, anche se tutto ciò ha normalmente un costo che incide sul prezzo finale del prodotto. Da privati, normalmente, si acquista a prezzi inferiori.
Cosa cercare? Molto dipende dal budget a tua disposizione, naturalmente, budget che ti sei dimenticato di indicare. Potresti puntare a dei mostri sacri come AR (3A o 10pigreco), Allison One o Two, B&W DM6, Celestion Ditton 66, qualche DualConcentric di Tannoy...le alternative non mancano di certo. Il problema sarà reperire qualche buon esemplare a un costo ragionevole. Prova a sondare il mercato (prenditi almeno 6 mesi di tempo) e, se vuoi, sentiamoci di nuovo per la scelta finale. Ricordati comunque che si tratta di un azzardo, in caso di problemi non è detto che i componenti sostitutivi si trovino o che la loro riparazione sia possibile e conveniente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori a torre
Gentile Direttore,
mi permetta, per prima cosa, di ringraziarLa per il prezioso servizio che offre gratuitamente ai Suoi (venticinque...?? ) lettori.
E' la prima volta che Le scrivo e vorrei chiederLe un consiglio in merito al mio impianto così costituito:

Il tutto inserito in un ambiente di mt. 8 x 5 mediamente assorbente e posto sul lato lungo. Sono solito acoltare musica (jazz e prog principalmente) a volumi medio/bassi e pur essendo abbastanza soddisfatto della resa complessiva (anche i bassi non sono male, forse per i woofer di buone dimensioni) ho la sensazione che manchi qualcosa nella dinamica dell'impianto.
Sarei pertanto orientato a cambiare le mie casse (delle quali peraltro non conosco il dato di sensibilità espresso in db) con una coppia di casse a torre piuttosto snelle da posizionare vicine alla parete di fondo (30 cm. circa) ed ai lati del mobile basso posto nel mezzo ad esse (lo so Direttore, lo so.....), con un budget di spesa di circa Euro 500,00 sul nuovo (oppure anche usato se avessi la possibilità di fare un ascolto preventivo). Può aiutarmi?
La ringrazio sentitamente e Le porgo cordiali saluti.
Fabio - E-mail: fabio.barellini (at) alice.it

LC
Caro Fabio,
i tuoi diffusori non li conosco, quindi non so dirti molto circa il dato della sensibilità. Se si trattasse di cassa chiusa (senza sbocco reflex) con qualche anno alle spalle temo che questo dato non possa essere particolarmente elevato. L'ambiente d'ascolto è molto grande (40 mq) pertanto è possibile che il tuo Majik abbinato a questi diffusori faccia un po' di fatica. Visto l'amplificatore in tuo possesso e la necessità di posizionare i diffusori accanto alla parete posteriore, sarei tentato di consigliarti di cercare, nell'usato, una coppia di diffusori Linn (Keilidh, Kaber, Keosa...) oppure Naim (Intro, Allae etc.) che non solo si abbinerebbero abbastanza bene all'ampli Linn ma non soffrirebbero troppo del posizionamento certo non ideale.
In alternativa, nel nuovo, potresti valutare qualcosa di Indiana Line ma anche Klipsch, che potrebbero dare un po' di sprint in più al suono del tuo impianto. Queste ultime in particolare, infatti, essendo molto sensibili e dotate di un'impostazione sonora molto vivace potrebbero essere un buon complemento per il carattere un po' sornione del tuo Majik. Vedi cosa riesci a reperire in quella fascia di prezzo, nuovo o usato, e magari spostati con il tuo ampli sottobraccio per fare qualche prova. È importante che il nuovo diffusore non solo si abbini bene all'amplificatore, ma anche alle tue aspettative in termini di equilibrio timbrico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade generale
Caro Lucio,
Intanto grazie per aver rivitalizzato la mia antica passione per la musica e la buona qualità di ascolto.
Sono cresciuto a Superstereo e Steroplay ma lavoro e i tanti figli messi in cantiere mi hanno portato sempre vicino alla musica ma lontando dall'hifi. E' da un paio di mesi che ti leggo e mi sto indirizzando a raddrizzare nei limiti di un certo budget il mio vecchio impianto:

Ho 3 problemi: il vecchio cd player che fa le bizze. Le casse, anche loro anzianotte, alle quali ho già sostituito alcuni pezzi (rivitalizzati i woofer) e che rimangono posizionate un po' troppo basse (30 cm da terra). La stanza è 5x4 con una buona insonorizzazione. E infine la testina, vecchissima e mai sostituita negli ultimi 10 anni. Prima avevo una Stanton 681eee. A mio modesto parere suonava meglio.
Cd: sarei indirizzato sul Rotel RCD 06. Casse: secondo me suonano bene e onestamente non so se ne vale la pena fare un investimento. E se ne valesse la pena quanto devo mettermi a budget? Testina: brancolo nel buio.
Ascolto tanta roba, ma in generale progressive e rock.
Mille grazie in anticipo per i consigli.
Andrea - E-mail: Tavella (at) costa.it

LC
Caro Andrea,
il CD player è da sostituire certamente e il Rotel che hai considerato sarebbe un ottimo acquisto e un sicuro upgrade. I diffusori non sono male, potresti lavorare un po' di più sul posizionamento, magari dotandoli di supporti un po' più alti che portino il tweeter ad altezza d'orecchio di ascoltatore seduto. Potresti certamente sostituirli con qualcosa di più recente, magari delle torri da pavimento se lo spazio e gli arredi della tua stanza dovessero consentirlo. Mi orienterei, nell'eventualità, verso diffusori da pavimento intorno ai 1000 € (nuovi). Di recente abbiamo testato due modelli interessanti (Cabasse Jersey e Aliante Nova) proprio in questa fascia di prezzo, ma è solo un'idea, ci sono tante alternative e non mi pare che comunque tu muoia dalla voglia di disfarti delle tue Altec. Potresti rimandare la decisione a quando avrai acquistato il nuovo CD player (il suono migliorerà molto) e la nuova testina.
Per quanto riguarda quest'ultima, mi pare non ti piaccia molto la tua Solitaire. Stando così le cose e considerando che sembrava preferissi il suono della Stanton precedente...perché non riacquistare proprio quest'ultima? Si trova molto facilmente in commercio, è un prodotto classico per il quale si trovano sempre gli stili di ricambio e, non ultimo, suona pure abbastanza bene. Ora è giunta a una versione mkIII, ha un stilo a taglio Stereohedron e si trova in commercio intorno ai 200/250 €. Con il tuo Thorens TD316 costituirebbe un'accoppiata veramente buona.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buona sera Lucio (permettimi il tono confidenziale ma, saputo che hai il suocero e quindi moglie veneti, mi sento quasi di casa essendo della provincia di Venezia). Perchè ti scrivo? Bè, accidenti, dopo tre mesi che ti e vi leggo, mi avete fatto cambiare integrato, diffusori ed acquistare un Dac esterno... Mica colpa nostra direte, i soldi sono tuoi e decidi tu cosa farne!
Esatto, ma, vedete, il fatto è che questa spesa ultimamente me la sto godendo un sacco, specie di sera (notte) quando moglie e bimbi sono beatamente a letto. Sono riuscito ad ascoltare bene la mia musica preferita grazie ai tuoi consigli ed erano anni che non lo facevo, scusa se è poco. Adesso nel mio, modesto, impianto ci sono componenti che da ragazzo vedevo solo sulle riviste e che all'epoca mi sembravano "esoterici" e che adesso non sono altro che degli Entry Level. Parlo di Cambridge, Klipsch, Musical Fidelity e Luxman. E allora via a godersi la musica, con queste quattro scatole di ferro e di legno che qualche difetto ce lo avranno di sicuro, ma caspita, che tutti gli auditorium sono perfetti?
Tutti i concerti sono eseguiti e ripresi senza difetti? Non credo, e allora, neanche il mio impianto lo è, però mi fa godere i miei artisti preferiti e questa mi pare una bella cosa e un bel regalo che mi hai fatto... Non sarò mai un audiofilo in senso stretto, mi piace molto la musica, ma non sto ad impazzire per una punta od un cavo, mi basta che sia riprodotta bene (per me, perché "bene" dal mio punto di vista è molto soggettivo), senza pernacchie, rimbombi, code sui bassi, e con buona dinamica. Che dire, io sono molto soddisfatto di quello che mi hai aiutato a realizzare, sicuramente a qualcuno farà storcere il naso, ma è mio e me lo devo ascoltare io.
Non ti ho scritto per chiederti aiuto o consigli, me ne hai già dati a decine indirettamente nella rubrica della posta e negli editoriali, ti ho scritto per dirti che se esistono gli audiofili felici io, per adesso, sono uno di loro.
Buona notte.
Michele - E-mail: barbaraemichele (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
che bello poter leggere tanto entusiasmo e soddisfazione, uniti a un approccio molto maturo e sereno al problema della buona riproduzione musicale. Hai ragione da vendere quando dici che l'impianto deve piacere prima di tutto a te, magari ce ne fossero di più di audiofili così, con questa maturità e sicurezza. Invece sono in tanti a sentirsi obbligati a cercare conferme, approvazione da parte degli esperti, a sostituire componenti non tanto perché ne sentono la necessità ma perché qualcuno ha detto loro che suonano male. Mi pare ovvio che un atteggiamento di questo tipo non possa portare molto lontano e l'insoddisfazione sia quindi sempre in agguato.
Goditi la tua Musica preferita, è bello sapere di essere riusciti a raggiungere un obbiettivo.

Questa settimana recupero, in onore del fortissimo vento che piega le chiome degli alberi in giardino, un brano che tanta compagnia mi ha fatto durante le prove d'ascolto di apparecchi HiFi negli anni scorsi, si tratta di Howling dei Morcheeba, album Who can you trust? (1996). Ipnotico e dolcissimo al tempo stesso, inciso in una maniera semplicemente favolosa, è un terribile test per la gamma bassa e la dinamica (occhio ai woofer!). Buon ascolto!

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