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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 3/12/2011 - 10/12/2011

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  1. Upgrade con 1000 € e rimbombi sui bassi
  2. Consiglio su un upgrade
  3. Musica liquida
  4. Passione vintage
  5. Due giradischi ereditati
  6. Vari upgrade
  7. 3000 € per amplificazione e diffusori
  8. Sul filtraggio dell'alimentazione di rete
  9. Da HT a HiFi
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Upgrade con 1000 € e rimbombi sui bassi
Gentile Direttore,
sono un'appassionata di musica e ho scoperto con piacere questa pubblicazione online, preziosa e qualificata fonte di informazioni e consigli per la buona qualità dell'ascolto.
Ho pensato, quindi, di scriverle per avere una sua valutazione e qualche suggerimento riguardo il mio impianto stereo. Premetto che purtroppo nella mia città (Trento) non ho la possibilità (cosa che invece sarebbe necessaria) di ascoltare presso un negozio di fiducia le varie componenti dell'impianto né ho amici così appassionati come me con cui scambiare informazioni e condividere ascolti. Questo è sicuramente un grosso limite ma comunque non mi arrendo e faccio il possibile per avere una qualità del suono soddisfacente.
Il mio impianto è così composto:

L'ultimo acquisto che ho fatto è stato il lettore cd (acquisto fatto di recente, in sostituzione del vecchio AMC CD9 che non era possibile riparare, ma prima di aver letto la sua rivista). Le vorrei chiedere un parere sull'insieme di questi tre elementi e se c'è qualche miglioria (o sostituzione) che potrei apportare all'impianto per aumentarne le prestazioni (budget di spesa intorno ai 1000 euro).
Sono abbastanza soddisfatta del suono che però potrebbe essere migliorato, in particolare togliendo il rimbombo dei suoni bassi dovuto al posizionamento delle casse: l'ambiente di ascolto è di m. 4.85 (parete su cui c'è l'impianto) x m. 3.66 e le casse distano 50 cm dalla parete posteriore, che è piuttosto vuota (c'è solo un piccolo mobiletto e dei pannelli con fotografie in legno appesi): dovrei sistemare dei pannelli fonoassorbenti? O un tappeto appeso alla parete?
Non essendoci molto spazio, la distanza tra i diffusori è di 120 cm. Nella parete a destra c'è il vano della porta di ingresso, che rimane aperto, quindi il suono ne risente e forse dovrei metterci un tendaggio, in quella di sinistra, che rimane lontana, c'è la porta-finestra, con tende leggere.
Ascolto musica spaziando tra vari generi, in particolare alt-rock, ambient, elettronica, folk, dark-wave e classica.
Grazie dell'attenzione e complimenti per lo splendido sito!
Martina - E-mail: angamar (at) libero.it

LC
Cara Martina,
effettivamente 120 cm di distanza tra i diffusori sono pochini, ma non dovrebbero generare il problema di rimbombo che lamenti, probabilmente dovuto invece all'acustica della stanza. Aggiungo che non mi è chiaro come siano disposti i diffusori: se stanno sul pavimento, i rimbombi sui bassi sono inevitabili! Si tratta di diffusori che vanno posizionati su supporti alti, in maniera tale che il tweeter si trovi ad altezza d'orecchio di ascoltatore seduto. Un arazzo appeso alla parete retrostante i diffusori non può far male (anzi) ma temo che sui bassi possa fare proprio poco. Se la stanza, come dici, è vuota, il problema lo puoi aggirare solo riempendola! Librerie, tappeti, grandi cuscini, qualunque cosa che la renda un po' più assorbente e con un tempo di riverbero migliore.
L'impianto in quanto tale non ha niente di palesemente sbagliato: sono tutti componenti di buona qualità e che dovrebbero regalarti un ascolto di buon livello. Per ora non investirei in nuovi acquisti: fintanto che non elimini il problema dell'acustica della stanza, qualunque cifra sarebbe comunque sprecata. Prova, come extrema ratio, a tappare, parzialmente o totalmente, il foro del reflex posteriore con del cotone o carta di giornale. Un bel po' di rimbombi dovrebbero sparire o attenuarsi.
In ogni caso, se proprio dovessi pensare a un upgrade futuro, partirei esattamente dai diffusori, puntando magari a delle snelle torri da pavimento. Per quella cifra che hai a disposizione ci sono ottime soluzioni, alcune recensite non molto tempo fa qui su TNT-Audio (ad es. Aliante Nova).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su un upgrade
Buonasera Dott. Cadeddu,
sono ancora di nuovo ad approfittare della Sua disponibilità, perchè alla ricerca di un upgrade tangibile sul mio attuale impianto che segue:

Posizionamento diffusori a circa 30 cm dal muro su pavimento in parquet, punto d'ascolto su divano rivolto verso l'impianto a circa 3mt di distanza da essi, tappeto posizionato al centro tra divano e diffusori, ambiente d'ascolto di circa 35 mq. impianto elettrico come da Lei consigliato con due linee separate.
L'obiettivo sarebbe quello di ottenere più dettaglio in generale, noto attualmente qualche colpo di coda sulle basse frequenze, non che il basso non mi piaccia anzi ascoltando per lo più musica rock, pop ed elettronica non vorrei rinunciare ad un certo impatto musicale purchè controllato.
Leggendo tra le Sue recensioni sulle amplificazioni Nuforce di classe D mi sono venute alcune idee ma forse un po' confuse.
Vista la qualità della sorgente quest'ultima non è assolutamente in discussione, ma avrei pensato a sostituire il mio Naim XS con un Nuforce IA7, basterebbe per avere un miglioramento sensibile? Questa opzione sarebbe, vendendo e comprando nel mercato dell'usato, a costo zero o altrimenti mettere mani al portafoglio e qui mi si presentano 3 scelte:
  1. Acquistare una coppia di finali Nuforce REF 8 da far pilotare alla sezione pre del mio Naim XS;
  2. cambiare i diffusori un po' datati acquistando un paio di diffusori Thiel più recenti e se si quali Thiel mi consiglierebbe comprandole usate;
  3. acquistare un alimentatore esterno Teddy Pardo XPS da dedicare al Naim CDX2 (da vari blog inglesi ho letto che il CDX2 con un'alimentazione esterna diviene un'altra macchina di livello nettamente superiore! Possiamo crederci?);
  4. la variante più rivoluzionaria sarebbe vendere l'attuale Naim XS e sostituirlo con l'intera amplificazione Nuforce Pre P8 + finali REF 8.
La ringrazio in anticipo del tempo che Lei vorrà dedicarmi.
Cordiali saluti,
Raffaello - E-mail: fellow74 (at) gmail.com

LC
Caro Raffaello,
qualora il tuo desiderio sia quello di rendere il suono più aperto e dettagliato, forse sono le vecchie Thiel 2.0 a dover essere sostituite con qualcosa di più recente. Se ti piace il suono Thiel, valuta le 2.4 o qualunque altra incarnazione della serie 2. Ascoltale bene prima, però! Una coppia pre+finale NuForce potrebbe contribuire nella stessa direzione, ma mi impegnerei maggiormente in direzione diffusori. Il maggiore controllo sul basso che desideri lo otterresti anche con l'attuale impianto semplicemente aumentando la distanza dei diffusori dalla parete posteriore. I 30 cm attuali sono decisamente troppo pochi! Eventualmente dota le casse di piedini scivolosi per poterle posizionare in modo ottimale per l'ascolto e riportarle in condizioni di minor ingombro subito dopo. Credo che, allontanando la parete posteriore, anche la gamma medio-alta si ripulirà un bel po'!
Per quanto riguarda la sorgente, per ora terrei il CDX2 così come è. Certamente un'alimentazione separata potrà apportare un miglioramento significativo, ma prima c'è da lavorare sul posizionamento dei diffusori e, forse, sui diffusori stessi. Non costituirei un ibrido Naim-NuForce, sarebbe un cocktail dall'effetto finale molto dubbio.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Musica liquida
Caro Direttore,
qualche anno fa Le chiesi consiglio per il mio impianto principale (Philips 963 SACD, Proton Ap pre, finali 2080 su B&W 601 e 2120 su sub Earthquake 30cm reflex) e devo dire che, grazie anche alla casa nuova, le cose si sono... bilanciate.
Ma ascolto e compro sempre meno cd. Compro file, soprattutto 96/24 se non 192/24. Anche se ascoltando soprattutto rock (progressive in massima parte) non è facile trovarli. Ho allestito nel mio studio, dove ho il Pc di lavoro, un impiantino non male: il pc esce su un Dac SuperPro (è colpa vostra...) che è collegato a un T-Amp per pilotare due Visaton Alto II (tower con un 17cm in reflex + tweeter a cupola) rivisitate con box a tronco di piramide; con un crossover elettronico piloto poi un finalone pro della Alto da 120w per canale per il sub Grand Orgue della Visaton (http://www.visaton.com/en/bauvorschlaege/2_wege/grandorgue/index.html), otto woofer da 25cm in open baffle ad H (scende, eccome se scende...).
Ho sempre sentito parlare di utilizzo di sistemi Mac per la musica e, un po' meno, Windows. Tocco un tasto che so la interesserà: io utilizzo un sistema Pc con Linux, che mi permette una libertà impossibile altrimenti.
Ritiene che il sistema operativo possa influenzare il risultato? Secondo me sì, ma a vantaggio in questo caso di Linux (Ubuntu, in questo caso...); inoltre, ritiene che possa cambiare qualcosa nel suono utilizzando un Dac un po' migliore?
Certo, il sub non è facile da posizionare (ha vagato non poco per la stanza...) ma con una buona insonorizzazione degli angoli posteriori delle casse principali con i classici pannelli fonoassorbenti ho raggiunto un buon livello di profondità e smorzamento.
Per chi fosse interessato, il miglior programma che ho trovato per catalogare/leggere i file è Songbird che, da qualche anno, non è però più sviluppato per Linux. Ma esiste un repository (diciamo un deposito, chi usa Linux capirà...) dove si trova il progetto, sia per Debian che per Ubuntu (che è poi "quasi" la stessa cosa) su GetDeb Archive.
Infine, nessuno di voi ha mai ascoltato il sub (o il diffusore completo) del mio impianto? Penso meriti molto, anche perché il costo è molto basso, attorno ai 250 euro per gli altoparlanti più il mobile.
Grazie,
Stefano - E-mail: stefano.rossi (at) stefano-rossi.com

LC
Caro Stefano,
se il Songbird del quale parli fosse lo stesso software Philips che ho qui sul mio PC sotto Windows (per il lettore MP4 di mia figlia) sarei perplesso: secondo me non suona affatto bene!
Per quanto riguarda il sistema operativo, adoro Linux (ma uso anche Windows) e credo che la sua innata leggerezza sia un toccasana anche per l'audio: meno processi ci sono in esecuzione (e Windows ne ha un'enormità!) e meglio è.
Non ho ancora fatto prove a confronto, tuttavia, quindi non posso esprimermi in maniera sensata.
Purtroppo non conosco il sub che utilizzi, certo è che sembra un progetto impegnativo, specie da sistemare bene in ambiente. Per migliorare il suono del tuo impianto liquido, prima di pensare a un nuovo DAC USB io farei un pensierino serio al T-Amp: si trattasse della prima versione, oggi potresti - con poca spesa - migliorarlo sensibilmente. Già un Trends Audio TA 10, magari usato, sarebbe un bel passo in avanti! Evidentemente ci sono anche tante altre possibilità, il mercato pullula di amplificatori in Classe D poco costosi e ben suonanti.
Più in generale, non posso esimermi dal mio solito rimprovero quando vedo due impianti in una stessa casa (è così? Altrimenti mi scuso!). Meglio, molto meglio un impianto unico ma di qualità nettamente superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Passione vintage
Direttore buon giorno,
sono Maurizio da Cesena. Ci siamo sentiti un anno e mezzo fa per aggiornare il mio vecchio impianto; quale giradischi e quale amplificazione per mandare in pensione Adcom GFA-GFP 555, di recente sostituito Proac Studio Uno con B&W 803 Nautilus.
Allora lei mi diede delle indicazioni. Per il giradischi al quale avevo affidato un buon budget, dopo avere notato sul web la caccia ai giradischi storici da parte di tanti, sono riuscito a comperare per 500€ un Thorens TD 126 MK III braccio SME serie tre come nuovo al quale ho montato la testina Denon 103 DL che già avevo.
Vorrei più acuti, cosa mi consiglia? (di testina) visto la predominanza di gamma medio bassa. Nel frattempo ho cambiato casa e finalmente ho una mansarda di 35 mq solo per la musica. Allora per sostituire l'Adcom lei mi aveva consigliato delle marche- Primare I 30, NAD, Audio Analogue Maestro che ho sentito da Audiocostruzioni, ma meglio il mio.
Premetto che ho avuto la fortuna di conoscere un vero audiofilo che costruisce anche. Il mio impianto era solo da fare suonare: era inchiodato dal 1988 per la mia ignoranza.
La fase non sapevo cosa fosse, ora è in fase. Trovare la migliore posizione per i diffusori che tenevo troppo lontani e inclinati a triangolo equilatero (scena chiusa e dominanza dei bassi), cavi in dotazione all'acquisto dell'Adcom e del Cd Philips.
Con cavi costruiti dall'amico è uscita più musica. Peccato avere scoperto questo a 55 anni. Lettore CD. L'amico modifica da anni anche per negozi HI-FI cd Philips e Marantz (con modifica a valvole) col risultato che dà la paga a lettori dal costo proibitivo.
Comprato cd. Siamo quasi al top, per sentire come chi ha speso più di 50000€ nel nuovo, manca poco. Sono due anni che per hobby commercio hi-fi vintage e in questa categoria voglio comperare un buon vecchio per sostituire l'Adcom, anche perchè i grandi esperti ritengono finita l'HI-FI negli anni 80.
L'unico prodotto che ora suona meglio dell'Adcom, non ci crederà, ma sono i vecchi Sansui dal 7700 in su. La differenza è piccola, ma il Sansui è più gradevole e dolce.
Quale buon vintage mi consiglia cercare per definitamente concludere.
Grazie,
Maurizio - E-mail: amicia (at) interfree.it

LC
Caro Maurizio,
per avere un suono più aperto dal tuo giradischi una nuova testina sarebbe l'ideale. Purtroppo ti dimentichi di specificare quanto ci puoi/vuoi spendere, quindi devo andare a tentativi...ma è così difficile scrivere un accidenti di cifra? Sono quei simboli strani posti in alto sulla tastiera, immediatamente sopra i tasti con le lettere QWERTYUIOP, non puoi sbagliare. Le prime testine che mi vengono in mente sono Clearaudio Aurum Classic o Concept MM007, Goldring 2200 e Audiotechnica AT F3, vedi cosa riesci a reperire. Ma anche una Stanton 681 EEE potrebbe andar bene e sarebbe filologicamente corretta in questo sistema.
Per quanto riguarda invece l'impianto inchiodato al 1988 non ci sarebbe stato bisogno del fulminante incontro con l' "amico audiofilo che costruisce anche": fase, posizionamento dei diffusori e progetti di cavi autocostruiti più tanti altri piccoli segreti li avresti trovati anche qui su TNT-Audio...a volte basta semplicemente leggere.
Comunque va bene così, almeno l'impianto si è schiodato dal 1988. Però, se i grandi esperti (come sono, molto alti o molto grossi?) dicono che l'HiFi vera sia finita negli anni '80 - a mio parere uno dei periodi più bui, invece - dovresti orientarti verso un'amplificazione di quegli anni (e provare a rimettere i chiodi all'impianto?). Inoltre, visto che migliori del tuo Adcom ci sono solo i Sansui, perché non cercare proprio uno di questi? Posso anche provare a sussurrarti di non essere d'accordo con questa teoria ma temo che i grandi esperti potrebbero convincerti del contrario. E allora che Sansui sia! Degli anni '80 si trovano ancora delle belle coppie pre-finale di questo marchio, con dei fichissimi VU meter a barre rosse che vanno su e giù a ritmo di Musica. Una bomba.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Due giradischi ereditati
Buonasera Sig. Cadeddu,
ho ricevuto in eredità da mio zio due giradischi, uno voglio tenerlo e l'altro venderlo e, non essendo per niente esperto, ho pensato di chiederle consiglio. Il primo riporta la marca Micro Seiki DD 40 con la "puntina" Shure v5 type IV e funziona bene, non ha il coperchio, probabilmente nascosto in solaio oppure rotto.
L'altro è un Technics SL 1000 MK II, sul braccio trovo scritto EPA 100, la "puntina", AKG - P6E, non mi sembra messa bene. Purtroppo non so come provarlo perchè non c'è una spina per la corrente ma solo una presa din, probabilmente manca qualcosa. Come posso farlo funzionare?
Quale dei due mi consiglia di tenere? Dove posso trovare una quotazione dell'usato per avere qualche idea sui prezzi? Se volesse vedere alcune foto gliele posso inviare.
Il resto dell'impianto è il seguente: ampli Kelvin labs PDM, meccanica CEC tl 51 e convertitore Arcam rDac, cavi hiDiamond di fascia media, diffusori Thiel 1.2 a proposito dei quali volevo chiederle se vale la pena sostituirli con una coppia di Tannoy Sandringham SE. Devo dire che le Thiel mi piacciono parecchio e non vorrei buttare soldi inutilmente.
Buonanotte e grazie,
Aldo - E-mail: ailoviu.sempre (at) libero.it

LC
Caro Aldo,
tra i due io terrei il Technics che è un bel giradischi e monta un ottimo braccio. Magari sposterei la testina del Micro sul Technics. Il Micro non è male, credo si possa vendere abbastanza facilmente (sui 150/200 €) se rimesso in ottime condizioni. Il fatto che non abbia coperchio abbassa un po' la quotazione. La testina non è un problema, chi acquista giradischi usati sa che con tutta probabilità almeno lo stilo sarà da sostituire.
Il cavo d'alimentazione del Technics non lo trovi perché utilizzava un alimentatore separato, connesso poi al giradischi tramite uno spinotto DIN, che è quello che hai notato. Senza l'unità di alimentazione esterna il giradischi non può funzionare! Cercala, magari riesci a trovarne una di seconda mano e funzionante, qualora quella originale fosse andata persa. Si tratta di un giradischi molto costoso all'epoca e ancora oggi molto ricercato, sarebbe un vero peccato non rimetterlo in condizioni di funzionare.
Nel caso ti fosse impossibile reperire l'unità d'alimentazione potresti cercare in rete lo schema e magari fartene costruire una analoga. Trovi i manuali in PDF sul solito sito
Vinyl Engine.
Per quanto riguarda i diffusori, solo una prova d'ascolto diretta potrà dirimere la questione. A me le Thiel CS 1.2 piacciono moltissimo e se piacciono tanto anche a te...perché separartene senza avere la certezza di un salto qualitativo notevole? Il mio parere è che sarebbe un side-grade, guadagneresti alcune cose, ne perderesti delle altre. Ecco perché una prova diretta a confronto con le tue CS 1.2 si rende obbligatoria.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Vari upgrade
Caro Lucio, ti seguo con passione settimanalmente e dalla lettura del tuo sito traggo sempre ottimi spunti sia per l'ascolto della musica che per l'acquisto della stessa.
Ti avevo scritto un bel po' di tempo fa per consigli su come proteggere le mie ESS dall'assalto dei gatti e circa un paio di anni fa per avere un consiglio sull'upgrade dell'impianto. Ora l'impianto è così composto:

L'ascolto avviene, a 90 95 dB :-)))) (come da foto e disegno) in un appartamento condominiale in una stanza rettangolare di metri 5.30 x 3.40 altezza 2.75 con tappeto davanti e dietro le casse.
Le casse sono disposte sul lato corto a circa 180 cm dal muro di fondo 35 cm dai muri laterali e 210 tra i woofer, leggermente inclinate verso il punto di ascolto che è a 255 cm di diagonale dai tweeter e a 60 cm dalla parete di fondo coperta da una tela leggera.
La stanza presenta una libreria fino al soffitto su uno dei lati lunghi, un tavolino pieno di libri sull'altro lago lungo e alcuni quadri con vetro (che potrei togliere) televisore che copro sul lato corto e elettroniche sul lato lungo a fianco del divano.
È presente un arco aperto a lato e indietro di una delle casse, che copro con un rotolante di legno e una porta finestra che copro con un telo pesante sull'altro lato.
Ascolto veramente di tutto dai ministry ai godflesh dai bauhaus ai joy division a fabrizio de andre e billie holliday ai prodigy e kraftwerk da keit jarret ai csi e cccp dai massive attack ai virgines prunes da nick cave a leonard cohen dagli u2 ai depeche mode, non ascolto per nulla lirica e un po' di classica.
Devo dire che l'impianto è molto rivelatore: con il lettore cd: se ascolto the joshua tree degli u2 mi viene da gettarlo fuori della finestra se ascolto nada trio, qualsiasi disco recente di de andre o marinella nell'interpretazione mina dè andre dal disco cover oppure l'eugenio finardi di "un cantante al microfono" sono molto soddisfatto.
Per quanto riguarda il vinile ho appena finito di ascoltare la prima facciata del primo disco di tracy chapman e ugualmente sono soddisfatto: gli strumenti sono ben separati e posizionati sullo stage. Ho ascoltato anche la seconda facciata del bellissimo disco dei virgin prunes if i die i die e nella prima canzone (ulakanakulot) ho provato una vera libidine: la musica riempie la stanza e la musica sembra venire molto a destra e a sinistra degli altoparlanti e quando inizia il canto sciamanico di gavin friday la voce si staglia alta di fronte a me, forse anche troppo in alto (colpa dei tweeter di heil?). Che ne pensi dell'impianto nel suo complesso?
Ti scrivo però per chiederti alcuni consigli su un upgrade di casse piatto e testina e infine di acquisto di un dac usb con cui ascoltare dal macbookpro file lossless o in alta risoluzione acquistati dalla linn o da hdtracks o i miei cd che prima o poi passerò sull'hard disk.
Iniziamo dal piatto: vale la pena fare l'upgrade con il ricablaggio o acquistare (magari a londra) un Rega p5 o p7? La testina è vecchiotta ma mi sembra non suoni malaccio, mi piacerebbe però acquistarne una nuova: o rimanendo in casa goldring con una nuova g1042 oppure passando ad una ortofon 2m black. Che ne dici? Sentirei la differenza? Tieni presente che ho circa 3 metri lineari di vinili che ascolto e mantengo in buone condizioni.
Per le casse, che mi rendo conto sono un progetto vecchio: su cosa dovrei collocarmi per fare un significativo salto qualitativo? Proac? Totem? Thiel? Klipsch? Su che livello di spesa del nuovo?
Per il dac avevo visto il cambridge magic oppure hrt music streamer II o II+ oppure il oppure oppure....
Secondo te per rimanere in linea con il resto dell'impianto su cosa dovrei orientarmi? Devo sborsare i mille euro per il cleo?
Infine una tua opinione sull'ambiente di ascolto e su come migliorarlo.
Spero di non averti fatto troppe domande e mi auguro che la lettera sia utile agli altri lettori del sito, che è una vera perla non solo nel mondo dell'alta fedeltà ma in generale vista la totale assenza di pubblicità e quindi la completa indipendenza di chi ci scrive.
Un vero molto caloroso saluto da Venezia,
Franco - E-mail: 18fran64 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Franco,
l'impianto mi sembra ottimo, diffusori inclusi che, per ora, non sostituirei. Per fare un passo avanti significativo temo che le cifre da investire sarebbero importanti. Mi sembri soddisfatto del suono che ottieni, quindi meglio pensare ad altro. La testina, ad esempio, potrebbe essere una nuova Goldring, la serie 1000 mi pare sia stata abbandonata e sostituita dalla 2000. Non ti allontaneresti molto dal suono cui sei abituato e qualcosa migliorerebbe senz'altro.
Il ricablaggio del braccio lo lascerei perdere e, semmai, in futuro penserei a un upgrade di tutto il set-up analogico (bene i Rega superiori che hai citato).
Per quanto riguarda il DAC USB quelli che hai citato andranno benissimo e credo non ti faranno rimpiangere il suono del tuo attuale lettore CD. I file ad alta risoluzione faranno il resto!
Per quanto riguarda l'ambiente mi viene molto difficile darti consigli, perché mi pare complicato mettere ordine. Si tratterebbe di ripensare all'arredo e alla disposizione, ma sarebbero interventi radicali che ovviamente puoi programmare e fare soltanto tu. Ti dico solo che non mi piacciono quei mobiletti e la TV messi dietro ai diffusori (eliminerei tutto) e magari avvicinerei un po' gli ESS AMT alla parete posteriore, sulla quale appenderei un arazzo di dimensioni importanti. Eliminerei quadri e quadretti e li sostituirei con tele di buone dimensioni, senza vetri. Più in generale, proverei a mettere ordine rispettando un po' il concetto di simmetria :-)
Il telo tra i diffusori lo sostituirei con un bel tappeto a pelo lungo.
Comunque, se il suono ti soddisfa (e sembra di sì) lascia pure tutto così come è. Se "The Joshua Tree" suona male tanto da volerlo buttare dalla finestra significa che l'impianto fa il suo dovere. Quel disco ha una registrazione veramente intollerabile. L'ho riascoltato proprio l'altro giorno per far sentire a mia figlia "With or without you", brano dal quale si è presa ampia ispirazione (chiamiamola così) per il tormentone di questo autunno (Without you di Usher e David Guetta).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

3000 € per amplificazione e diffusori
Caro direttore, sono nuovo e mi scuso anticipatamente se dovessi commettere qualche errore di linguaggio nel proporle il mio quesito.
Vorrei "creare" il mio impianto nuovo, per una sala di 60 metri, con 3000€ iniziali per finale e casse. Attualmente utilizzo un ampli av Yamaha, che riutilizzerei momentaneamente come pre, a cui vorrei affiancare il finale Primare A 33.2, e le casse B&W CM5. A questo punto dopo aver letto di tutto e di più su questa accoppiata mi sorgono mille dubbi: c'è chi dice che Primare ha tanta corrente ed ha un suono pulito e vigoroso, chi dice che è difficile da accoppiare con qualsiasi cassa, che esiste di meglio, che B&W suonino bene solo con musica classica, e tanto altro ancora...
Da neofita e amante della musica classica e melodica non ci capisco più niente. Ogni volta che si entra in un negozio specializzato il commesso riconosce subito il cliente inesperto e mi vengono proposte cose che potrebbero essere buone o magari no, fondi di magazzino o qualsiasi altra cosa.
Avendo in questo momento la somma sopra indicata non vorrei sbagliare l'acquisto iniziale che sarebbe poi seguita da cd, giradischi sempre di buona qualità. Per questo spero che Lei illuminato dalla Sua esperienza e preso da compassione per quella fascia di persone che come me si affacciano a questo fantastico mondo mi dia dei consigli.
Grazie,
Giordano - E-mail: giordanobormolini (at) gmail.com

LC
Caro Giordano,
a meno che non sia estremamente necessario tenere in piedi anche l'impianto HT ti sconsiglio vivamente di utilizzare la sezione pre del tuo ampli AV: una buona parte del risultato finale sarebbe compromessa da questa scelta ...scellerata :-)
Meglio, molto meglio sarebbe un integrato al posto di questa stramba combinazione dagli esiti assolutamente improbabili.
Il problema più grosso, comunque, è rappresentato dalla scelta dei diffusori, vero cuore dell'impianto. Anziché continuare a leggere (o ascoltare) i pareri più contrastanti, non riesci ad andare a sentire le B&W che hai individuato, magari insieme all'amplificazione? Primare fa ottimi integrati! Sul suono della recente produzione B&W mi sono espresso più volte su questa Rubrica e così hanno fatto anche tanti lettori. Non sarà un campione statisticamente significativo, ma i pareri sono sostanzialmente concordi. Si tratta di un suono generalmente molto aperto e luminoso, con una gamma medio-alta abbastanza protagonista: questo può andar benissimo se si sta cercando di rivitalizzare un impianto un po' spento o se si cerca esattamente questo tipo di timbrica ma in stanze molto riflettenti (come la maggior parte di quelle delle abitazioni moderne) il risultato, con certi partners, potrebbe essere eccessivo, nel senso di affaticante a lungo termine. Per questo le devi ascoltare con attenzione, possibilmente coi tuoi dischi e poi a confronto con qualcosa di meno caratterizzato (es. Totem). Tieni anche conto che per la stessa cifra trovi già degli ottimi diffusori a torre da pavimento, che ti eviterebbero l'utilizzo di costosi supporti e ti darebbero, generalmente, un bel po' di gamma bassa in più.
Una volta scelti i diffusori potresti passare a valutare l'amplificazione. Dovesse la scelta cadere su B&W cercherei di non assecondare troppo il loro carattere, abbinando un'amplificazione più tranquilla come ad esempio NAD, Audio Analogue o anche i Primare che dicevi tu.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sul filtraggio dell'alimentazione di rete
Ho trovato molto interessante la recensione dei BlackNoise e la disamina sulla qualità della rete d'alimentazione. Come molti altri ho da tempo fatto del p.c. la sorgente principale d'ascolto e credo che il discorso alimentazione/disturbi/qualità sia importantissimo.
Senza entrare nel merito su specifiche soluzioni commerciali (sono un autocostruttore incallito ...) ho aggiunto un filtro di rete al computer e alla ciabatta che uso per alimentare scheda audio esterna, convertitore e preamplificatore.
I filtri sono degli Epcos acquistati da un rivenditore di componenti elettronici; è abbastanza facile trovarli anche di marche diverse e con varie correnti di lavoro - sono i classici dispositivi metallici con ingresso, uscita e terminale di terra.
In genere sono abbastanza piccoli da essere "integrati" in molte apparecchiature (alcuni possono sostituire il ricettacolo d'alimentazione vde senza occupare ulteriore spazio).
In particolare quello installato sul computer ha migliorato la definizione dell'ascolto in modo assai percepibile; probabilmente perchè le spurie prodotte dall'alimentatore possono influenzare pesantemente il funzionamento degli altri componenti della catena.
Credo che più di altri tweak, l'uso dei filtri di rete sia risolutivo in molte situazioni - la maggioranza degli alimentatori oggi in uso sono a commutazione; pare che il tradizionale trasformatore + raddrizzatore + condensatore non venga più usato neanche per i piccoli alimentatori a muro che sono disseminati in casa; oltre questo ho notato che, nel corso degli anni la qualità degli alimentatori dei dispositivi informatici è decaduta orribilmente.
Il mio primo p.c. 8086 (fine anni '80) aveva un alimentatore con *due* filtri di rete - uno interno e uno esterno - adesso è probabile trovare dispositivi senza alcun filtraggio in ingresso. Ho smontato mezzo impianto per capire che l'alimentatore di una stampante appena acquistata provocava un fruscio udibile negli altoparlanti con un alimentatore cablato in modo criminale e, nell'alimentatore del mio attuale computer le piazzole dove dovrebbe essere collegato il filtro emi sono beatamente vuote - al posto del filtro ci sono due jumper.
Sono quindi d'accordo che, spesso, il problema dell'inquinamento della linea d'alimentazione elettrica è causato principalmente da tutto quello che è collegato in casa oltre che da influenze esterne.
Grazie per l'articolo e per la pazienza...
Stefano - E-mail: stefano (at) stefanocairoli.com

LC
Caro Stefano,
sono felice che abbia trovato utile la nostra recensione dei filtri
Systems & Magic BlackNoise V2. La soluzione che consigli tu è presente da oltre 15 anni su TNT-Audio e la puoi trovare descritta in questo articolo. Si tratta effettivamente di una soluzione furba, che funziona bene e senza particolari contoindicazioni. Certamente l'efficacia del filtraggio non è paragonabile a quella di un filtro ad hoc di ben altro impegno e livello costruttivo, però ritengo si tratti di un modo facile per mettersi ragionevolmente al sicuro dai disturbi e per sperimentare, spendendo pochissimo, gli eventuali benefici di una corrente più pulita.
Ora che hai filtrato tutto il filtrabile, sperimenta con qualche cavo d'alimentazione, magari seguendo qualcuna delle nostre ricette della Clinica del Tweaking. Gli effetti, talvolta, possono essere abbastanza sorprendenti.
Fai qualche esperimento e tienimi aggiornato!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Da HT a HiFi
Gentile direttore,
ho conosciuto purtroppo da poco la sua rivista e non posso che farle i complimenti; dopo anni di affiliazione all'H.T. ho deciso di separare i "canali video" da ciò che è hi-fi.
Non la tedierò con quanto ha a che fare con l'H.T. (visto il disinteresse) ma prima di chiederle un parere sono a definire l'impianto di cui oggi dispongo:

Sono a chiederle un parere per la scelta tra un integrato ed un Pre+Finale (anche se quest'ultima credo sia la scelta migliore da fare).
Quanto è in dubbio sono: oppure la combinazione La "stanza" di 25/30 mq, e, per quanto riguarda i diffusori, è mia intenzione cambiarli (.....salendo) per la fine del prossimo anno. Grazie per quanto vorrà esprimere.
Saluti cordiali e buon lavoro.
Claudio - E-mail: cdeangelis0 (at) gmail.com

LC
Caro Claudio,
come da contratto non mi esprimo sull'impianto HT ma concordo sulla separazione delle carriere, quindi saluto con piacere la decisione di scegliere un'amplificazione diversa per la parte musicale. Sono infatti convinto che alla lunga ti stancherai del continuo attacca e stacca (dei cavi di potenza per i diffusori) da un amplificatore all'altro e manderai definitivamente in pensione l'impianto HT, regalando all'audio dei film il suono nettamente superiore che solo un buon impianto audio 2 canali può offrire. Spero infatti ti sia chiaro che non si possano collegare due amplificatori diversi a una stessa coppia di casse, a meno che non si voglia ricorrere a una orrenda centralina di commutazione.
Comunque sia, io opterei per un amplificatore integrato e NON per una coppia pre+finale. Vedrei bene sia il Maestro 70 che uno dei vari integrati di AM Audio (il T90 non l'ho ancora ascoltato) e ci aggiungerei anche qualche possibile alternativa. Ci sono eccellenti integrati nei cataloghi di Naim, Primare, ElectroCompaniet, Roksan, Cyrus...davvero l'imbarazzo della scelta. È molto importante che tu possa aiutarti nella scelta per mezzo di qualche prova diretta coi tuoi diffusori che, ad esempio, potresti chiedere di poter portare in negozio. Sarà faticoso e complicato, ma è un metodo quasi infallibile.
Non mi dici molto circa le tue preferenze in termini di timbrica o di gusti musicali per cui è difficile orientare meglio il consiglio. Se hai scelto Chario immagino tu prediliga sonorità non troppo frizzanti e luminose, per cui l'amplificatore dovrebbe o contrastare questa impostazione se dovesse sembrarti eccessiva oppure assecondarla se è quella la caratteristica sonora che intendi prediligere.
Tanto per capirci, l'Audio Analoge Maestro va in questa seconda direzione e così pure un ElectroCompaniet o un NAD, mentre Rotel, per citarne uno, andrebbe in direzione opposta.
Per tutte queste ragioni non puoi esimerti da una prova a confronto diretta.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
ho preso alla lettera e in semplicità il tuo consiglio: ho trovato un Rega P2 praticamente mai uscito dalla scatola per poco più di 200 euro. Per un prezzo simile mi sarei portato a casa l'entry-level della Pro-ject con una puntina di medio livello, ma avendo già la mia Denon DL-160 alla fine ho optato per il marchio inglese storico (a parte che sembrano uguali da vedere, credo che gli austriaci abbiano seguito abbastanza alla lettera il filone Rega, per non dire "scopiazzato").
Semplicissimo da montare e regolare (seguendo le istruzioni in modo certosino anche le questioni del peso-puntina si risolvono con ottima approssimazione senza bilancina). Lo consiglio a tutti gli appassionati di musica su vinile che vogliano un prodotto senza fronzoli, a prezzo contenuto e dalle prestazioni più che "musicali".
Certo, a tirarlo fuori dalla scatola sembra un giocattolino, costruito con materiali leggeri e di dubbia qualità... uno pensa che l'entry-level si veda e si senta, invece suona benissimo! Mi sembra che renda più giustizia alla qualità della puntina rispetto al Micro, il motore è più discreto e preciso, in una parola: bello. Proprio il consiglio giusto, al prezzo giusto.
Grazie,
Emanuele - E-mail: emaniscalco (at) gmail.com

LC
Caro Emanuele,
grazie per l'ottimo feedback e complimenti per l'acquisto! A quel prezzo sarebbe stato molto difficile fare di meglio. I Rega sono, da sempre, dei giradischi semplici da installare, robusti e ben suonanti. Forse l'aspetto sembra particolarmente cheap ma fa parte della filosofia della Casa inglese: niente fronzoli, tutta sostanza. Sono felice di saperti così soddisfatto, ora goditi la tua Musica preferita!

Dopo tanta sperimentazione, gruppi più o meno nuovi, più o meno strani, mi consentite un...classico? Così bello che non merita tanti commenti: è What a wonderful world eseguito in maniera indimenticabile da Louis Armstrong. Buon ascolto!

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