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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 10/12/2011 - 17/12/2011

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  1. Sostituzione amplificatore
  2. Upgrade del giradischi o nuovo acquisto?
  3. Preamplificatore con 1500 €
  4. Diffusori e ampli con 2000 €
  5. Diffusori sotto i 400 €
  6. Primo giradischi
  7. Frittura di tweeter
  8. Upgrade amplificazione e sorgente - connessioni bilanciate
  9. Posizione della manopola del volume
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Sostituzione amplificatore
Caro Lucio,
come gli altri lettori ti faccio prima di tutto i complimenti per il tuo sito e la tua attività. È bellissimo pensare a quante persone rendi felici con la tua assistenza e i tuoi consigli!
Mi piacerebbe sostituire il mio amplificatore, un QED A240, con uno migliore. Ultimamente ha attirato la mia attenzione lo Yarland FV-34 III (con valvole). Non avendo quest'ultimo un'entrata Phono gli accoppierei un Pro-Ject Tube Box II. Secondo te il gioco varrebbe la candela oppure per notare un deciso miglioramento dovrei rivolgermi ad una fascia di prezzo più alta, tipo un Naim o simili? Ti prego di tener conto di 3 cose:

Ciao e grazie!
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de

LC
Caro Marco,
sei sicuro di voler investire cifre così importanti per le elettroniche a monte dei tuoi diffusori? Facciamo un po' di conti insieme: lo Yarland + il TubeBox ti portano via oltre 600 € e circa 1500 € ti servono per il lettore Naim CD5i. In altre parole: stiamo parlando di oltre 2000 € di elettroniche a monte di diffusori ultra-economici come i tuoi piccoli Eltax. Ben suonanti quanto vuoi, ma sempre di diffusori economici stiamo parlando. Francamente, mi sembra un po' un overkill!
No, io terrei l'ampli QED, che non è male (e non è detto che lo Yarland sia meglio) e penserei all'acquisto, semmai, di due minidiffusori di gran classe, se questa fosse l'unica tipologia che ti puoi permettere per via degli ingombri.
Il mercato pullula di mini di altissima qualità: da ProAC a Sonus Faber, passando per Diapason e Spendor, tanto per citare qualche nome ben noto e distribuito. Capisco la voglia di tirar fuori tutto il possibile dai tuoi microbi, è una tentazione e allo stesso tempo una perversione audiofila molto diffusa (una sorta di accanimento terapeutico) ma non mi sento di assecondarti in questo strano percorso...contronatura. Prima i diffusori, la vera voce dell'impianto, poi si pensa a tutto il resto. Tra l'altro, sei già in possesso di un amplificatore assolutamente dignitoso...
Infine, grazie per il tuo incipit, non so però se questa mia risposta ti abbia reso particolarmente felice :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade del giradischi o nuovo acquisto?
Ciao Lucio,
Se ricordi, con estrema soddisfazione, un po' di anni fa, abbiamo allestito un impiantino insieme composto da NAD 3020, cd Marantz 67 s.e., Thorens td 165 modificato, diffusori B&W dm 302.
Cavi audiocostruzioni e RMP audio, cavi diffusori autocostruiti.
Ho dovuto spostare l'impianto in mansarda (visto che mia moglie, ascolta musica) e le B&W si sono rivelate insifficienti: è uno spazio molto grosso, dal quale ho ricavato una nicchia di ascolto, senza avere la pretesa di ricoprirlo tutto.
La mansarda è irregolare, il diffusore dx è posizionato in un punto basso (circa 1m e 60), mentre quello di sinistra è posizionato nella parte più alta che ha 4 metri, prima di arrivare al soffitto: nonostante ciò, l'audio è molto buono e non mi fa rimpiangere il vecchio ambiente.
A tal proposito volevo chiederti, se esiste un modo tecnico (cambio crossover, un equalizzatore), per ovviare il problema, almeno in parte (o qualcosa come un correttore ambientale: premetto che ho i tendaggi che fanno molto, posizionati sopra la finestra: se per capire bene la situazione hai bisogno di una foto, non esitare a chiedermela).
L'ascolto è circa da 3 metri (non posso fare diversamente poiché ho un divano ad angolo); i diffusori B&W sono stati sostituiti con delle AR 22 BX (un po' più dinamiche).
2° questione: Giradischi. Ho chiesto aiuto al forum (penso che hai letto), e ho trovato pareri discordanti: ho un Thorens td 165 modificato (piatto e contropiatto del td 160, mobile in noce massello, testina audio technica at 95), che necessita di un upgrade: mi stupisce che, seppur ben regolato in ogni sua parte, suoni un po' meno corposo e dettagliato, rispetto al Marantz 67. La prova del nove è stato l'impiego di un giradischi Technics sl 5300 (antesignano del 1200), che suonava bene, troppo bene a confronto del Thorens upgradato.
Quindi, comincio ad avere qualche dubbio: cambio il gira, o faccio un upgrade? L'upgrade consiste nel cambio del braccio, una testina nuova, le solite cose: facendo due righe di conti siamo sulle 300/400 euro (ho ipotizzato 150 euro di braccio, 150 testina + 50 basetta e 50 euro per manutenzione)...diciamo anche dalle 400, alle 450 euro.
Mi chiedevo se con quella cifra, non sarebbe forse, rivolgersi altrove, lasciando da parte i sentimentalismi vintage, e puntando solo al suono.
Per l'ampli, avrei intenzione di cambiarlo in seguito, puntanto a un Virtue Audio o simili (leggerò bene le recensioni prima di agire): possedendo un preamp (quello che consigliasti ai tempi del t amp, mi chiedevo se cè un modo di alimentarlo tramite presa di corrente, senza dover ricorrere all'uso di un alimentatore.
Grazie Mille Lucio: quando vuoi e quando puoi.
Complimenti per il sito.
Roberto - E-mail: robybell1975 (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
se ti sembra che l'acustica della sala sia decente non vedo perché devi complicati la vita cercando di ovviare a una asimmetria dell'ambiente. L'ideale sarebbe un sistema DRC ma affronterei quella strada solo se il suono presentasse evidenti squilibri.
Per quanto riguarda il giradischi sono ASSOLUTAMENTE contrario a cercare di far diventare una onesta utilitaria come il tuo TD165 ...un'auto da corsa. Hai già fatto molte modifiche, non avrebbe senso farne altre. Non mi è chiaro se il giradischi Technics sia stato confrontato con il Thorens a parità di testina...sarebbe interessante valutare bene questo fatto.
L'unico upgrade sensato che vedrei nel tuo trittico analogico è una nuova testina, che comunque potrà restare al suo posto anche in caso deciderai di cambiare giradischi. Tuttavia, per sentire un miglioramento sensibile dovresti investire almeno 150/200 € e mi chiedo se invece non sia il caso di tenere quella cifra da parte, vendere il Thorens (che ha un'ottima rivendibilità) e con il budget così racimolato puntare a un giradischi di classe superiore. Nell'usato già con 400 € trovi macchine di ben altro livello (Linn Axis, qualche Rega...) mentre anche nel nuovo gli entry-level di Rega e ProJect potrebbero non essere da scartare.
Per l'amplificatore, tieni conto che il passaggio dall'impostazione NAD 3020 a quella tipica della Classe D impone un rovesciamento di prospettive abbastanza importante. Ti consiglierei di ascoltare con attenzione prima di acquistare. Ricorda anche che questi amplificatori sono tipicamente privi di ingresso phono.
Il T-Preamp che hai potrebbe fungere ma in vista di un upgrade del trittico analogico sarebbe meglio puntare a qualcosa di meglio. Per rispondere alla tua curiosa domanda sull'alimentazione del T-Preamp ti dico che o lo colleghi con il suo alimentatorino di serie oppure con un'unità separata tipo ZG. È ovvio che non possa essere collegato direttamente alla 220! Mai pensato di far partire l'auto, quando ha la batteria scarica, collegandola a una presa di corrente? Ecco, sarebbe lo stesso tipo di errore!
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Preamplificatore con 1500 €
Ciao Lucio!
Sono un appassionato lettore di tnt-audio da circa 4 anni: innanzitutto grazie dell'ottimo servizio di recensioni, ma grazie soprattutto di far tornare la passione della musica e della sua riproduzione in alta fedeltà! Come è capitato a me, che dopo un primo iniziale periodo di sbandamento nell'acquistare oggetti vintage (a basso prezzo), ora sono arrivato a un buon punto con il mio impianto hi-fi. Composto da:

Budget: 1500 € sia nel nuovo o nell'usato.
Gusti Musicali: soprattutto musica pop italiana, poi musica purchè bella di tutti i generi (purché sia anche registrata bene...).
Quale preamplificatore mi consiglieresti?
Io in un primo tempo ero orientato a trovare sempre un Tube Tecnology pre con phono per fare l'abbinamento pre e finali (e se si trova costerebbe anche molto meno del budget), poi leggendo tutte le vostre recensioni mi ha cominciato a piacere l'idea del kingrex preference (vista l'ottima recensione che ne avete fatto - dovrebbe dare più precisione, dettagli) oppure stavo pensando anche a un usato della nuforce..... che ne dici? Altre proposte?
Lettore e giradischi non voglio migliorarli (uso molto il cd - poco il vinile) perchè prima o poi li affiancherò a lettore files audio + dac .... trovo molto più comodo la musica in formato elettronico!
Comunque ancora grazie di cuore, è troppo bello ascoltare musica riprodotta bene, ed è ancora più bello ascoltare musica per fare ballare mia figlia di 3 anni, che così si sta già appassionando alla musica e alla danza!
Un caloroso saluto a te e a tutti i tuoi collaboratori!
Matteo - E-mail: abcmat (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
se ci segui da 4 anni dovresti sapere che, tendenzialmente, suggeriamo di costituire accoppiate monomarca tra pre e finali o tra sorgente e amplificatore. Le ragioni di questa tendenza sono tante e le abbiamo ripetute spesso. Nel tuo caso specifico, è importante che ci sia un buon interfacciamento elettrico tra pre e finali, in termini di impedenza d'uscita, livello d'uscita e sensibilità d'ingresso. Per questa ragione ti consiglierei senz'altro di cercare un pre Tube Technology dotato di phono, credo che si tratti di un'ottima scelta. Questo non significa che non si possano trovare alternative, ma quelle che suggerisci tu sono prive di ingresso phono. Preferibile, a quel punto, considerare un pre dotato di phono, magari da cercare sul mercato dell'usato. Audio Research e Conrad Johnson sono i primi nomi che mi vengono in mente tra i valvolari (più neutri i primi, generalmente più caldi e morbidi i secondi) ma considera eventalmente qualche buon stato solido classico come ad esempio Mark Levinson della serie 2X, che si trova facilmente all'interno del budget che hai stanziato. Comunque tu scelga, puoi stare tranquillo: il salto di qualità rispetto al Marantz 1090, specie in termini di trasparenza, di dettaglio e di estensione della risposta in frequenza sarà semplicemente...drammatico.
Per supportare ulteriormente però la mia prima tesi, consentimi di ricordarti che un'accoppiata monomarca, in futuro, sarà più facilmente rivendibile.
Infine, auguri di cuore per la crescita musicale di tua figlia. Se posso permettermi un consiglio, visto che ci sono già passato, non provare a forzare i suoi gusti o i suoi ascolti. È più efficace l'apprendimento per osmosi: il bambino, immerso in un ambiente dove c'è Musica, sarà naturalmente portato ad ascoltarla. E i suoi gusti non vanno orientati, a mio parere. Quindi: tanta pazienza quando vorrà ascoltare cose improponibili e vedrai che pian piano il gusto si affinerà. L'importante è che la Musica sia parte della loro crescita e della loro vita: aiuta a stimolare le emozioni, sviluppa sensibilità nascoste e consente loro di esprimersi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori e ampli con 2000 €
Gent. Lucio,
è da un po' che leggo con piacere la sua rubrica di posta ed oggi mi permetto di chiederle un consiglio. Vorrei acquistare un impianto stereo per l'ascolto di musica, principalmente per il pop e la musica classica.
Budget iniziale, per diffusori ed ampli, circa 2.000 euro. Ho potuto ascoltare diversi impianti di alto livello al recente Galà dell'Altà Fedeltà di Padova e sono rimasto piacevolmente colpito dalla sonorità del sistema che suonava con diffusori Focal: un suono aperto, dinamico, con la presenza di un basso profondo ma controllato ed una grande intelleggibilità di voci e strumenti musicali. Ho trovato altri sistemi più classici, quali Tannoy e ProAc, meno vicini alle mie preferenze, anche se ovviamente di ottimo livello, ed altri diffusori a tromba troppo aggressivi per il mio orecchio.
Ho pensato di approfondire la conoscenza di alcuni componenti prima di acquistarli, cercando un qualche posto in cui ascoltarli:

Per la sorgente userò, per ora, musica liquida (flac 16/44 e 24/96) gestita da uno Squeezebox Touch che possiedo, a cui in futuro affiancherò un DAC.
L'ambiente di ascolto è una mansarda di circa 36 mq., con pavimento in legno e soffitto in pendenza, parzialmente da arredare ed in cui posso disporre con una certa libertà i diffusori.
Può andare l'accoppiata che ho indicato? A suo parere ci sono altri diffusori o ampli che mi suggerisce di ascoltare prima dell'acquisto? Mi piacerebbe conservare la caratteristica del suono aperto di Focal...
Un cordiale saluto ed ancora i miei complimenti per il bel sito, pieno di contenuti interessanti.
Marco - E-mail: mplankm (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
se Focal incontra le tue aspettative ed esigenze, non vedo ragione per cercare alternative. Comunque, qualcosa di analogo lo puoi trovare nel catalogo Triangle e, per certi versi, anche in quello Cabasse. Non è un caso che siano tutti e tre dei marchi francesi. Da sempre i diffusori provenienti dalla Francia hanno, con le dovute eccezioni, un'impostazione sonora abbastanza aperta e trasparente. L'abbinamento con l'amplificatore NAD che hai individuato stempererà, probabilmente, un po' del carattere vivace dei diffusori, magari riuscendo a realizzare un mix tra apertura e dolcezza che potrebbe soddisfarti. Qualora invece volessi sottolineare ulteriormente questa caratteristica, dovresti considerare altre amplificazioni, ad esempio di casa Rotel o Atoll (toh, un altro francese!).
Fai molta attenzione, comunque, a non esagerare, perché la gamma medio-alta bella vivace piace molto e colpisce al primo ascolto, ma con l'andar del tempo stanca e affatica. Il mio timore è alimentato anche dal fatto che l'ambiente dove andrà messo l'impianto è da te definito come parzialmente da arredare, il che non fa altro che sottolineare ulteriormente la gamma medio-alta, per via delle tante riflessioni precoci che il segnale audio subisce per colpa delle pareti vuote. Pertanto ti consiglierei o di finire di arredare la mansarda in maniera acusticamente adeguata oppure di chiedere di poter provare il futuro impianto nel tuo ambiente. Preferirei evitare sgradite sorprese.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori sotto i 400 €
Buongiorno caro direttore,
le ho scritto qualche mese fa in cerca di
consigli sul completamento di un impianto di budget contenuto. Nel frattempo mi sono dotato di lettore cd, ho pescato un usato (quasi) a caso e ho preso un Pioneer PD-4300, sul quale non avrei particolari riserve non fosse che il laser dà problemi nel leggere le tracce iniziali di moltissimi dischi. Un difetto che feci presente al venditore, eppure per qualche sorta di indesiderato miracolo le due volte che lo riportai a casa sua il malfunzionamento non si verificò (...).
Ad ogni modo, sono finalmente nella disponibilità di dotarmi di due diffusori, all'epoca mi aveva suggerito di valutare anche delle soluzioni da pavimento, cosa che poi mi ha conquistato ben più dello scaffale. Il problema, oh direttore, è che per i giovani consumati dall'ecommerce come me, questa storia dell'alta fedeltà è spesso una rogna. Ci costringe a guardare gli oggetti nella consapevolezza che non possiamo acquistarli così alla cieca (spesso poi i privati neanche li spediscono), e ci fa insabbiare in ore di ricerche online per reperire qualche informazione sulle performance - le quali poi a loro volta dipendono dall'impianto, l'ambiente, e da tutto un altro rosario di circostanze.
Le chiederei quindi un'opinione sui seguenti modelli di diffusori da pavimento nei quali mi sono imbattuto:
NUOVO:

  • Wharfedale Vardus VR-400 (€300 coppia)
  • Wharfdale Crystal Cr-30 (€250)
  • JBL Northridge E80 (€ 250-300 coppia)
  • Indiana Line Tesi 504 (€ 340) USATO: Il budget è più o meno lo stesso di allora, in realtà mi sarebbe anche possibile spendere di più, tuttavia credo sempre che i progressi debbano essere graduali per essere davvero apprezzati.
    Ps: lei non crede che esista una musica specifica amata dai musicisti, diversa da quella degli appassionati/ascoltatori, entrambe diverse da quella degli audiofili? A volte l'alta fedeltà ha questa capacità di indurmi dei complessi "bipolari", dove nemmeno io so più cosa preferisco davvero. Saranno questi dubbi a spingerci sempre alla ricerca del suono più fedele? Chissà.. :-)
    Grazie del suo tempo.
    Buon lavoro,
    Vincenzo - E-mail: vincenzo.desimone (at) gmail.com

    LC
    Caro Vincenzo,
    tra i modelli che hai individuato mi piacciono sia le vecchie B&W P4, suono aperto ma non ancora quello delle ultime generazioni della Casa inglese, le Indiana Line Tesi e le Monitor Audio Silver 5i. Le Wharfedale te le avevo già consigliate la volta scorsa. Tenendo conto del tuo NAD 3020 non credo che anche un diffusore tendenzialmente aperto come qualcuno di questi possa essere un problema. Anzi, magari insieme formano un'accoppiata dal buon equilibrio timbrico.
    Per quanto riguarda il lettore CD, mi spiace ti dia dei problemi, sicuramente il laser è da tarare. Non so se il gioco valga la candela, per la cifra che ti costerebbe la riparazione potresti trovare un lettore DVD dal suono equivalente che digerisce anche i sassi.
    Per quanto riguarda l'ultima tua osservazione credo che in generale non esista, o non DEBBA esistere, una distinzione tra Musica per musicisti, per audiofili o per semplici appassionati. Semmai, è il modo di ascoltare che cambia radicalmente a seconda della categoria. I musicisti ascoltano con un approccio professionale, spesso rivolto all'esecuzione e alla tecnica, specie se si tratta di Musica classica. Un ascoltatore non audiofilo non si concentra sulla qualità del suono, ma bada di più alle emozioni che la Musica gli trasmette. L'audiofilo, solo quello patologico però, ascolta i suoni, e molto meno la Musica. L'audiofilo sceglie i dischi in base alla bontà delle incisioni, il musicista invece in base alla bontà delle esecuzioni, l'appassionato in base all'essenza stessa della Musica.
    Spero di esserti stato utile!
    Lucio Cadeddu

    Primo giradischi
    Gent.mo Lucio Cadeddu,
    le scrivo dopo aver letto il suo articolo descrittivo sul giradischi, datato 1996, che mi ha aiutato davvero tanto a cominiciare ad entrare in questo strano mondo. Non so se risponderà mai a questa mail, ma vorrei comunque provare a chiederle un consiglio. I miei genitori hanno una grande quantità di LP a casa che non possono ascoltare per la mancanza di un giradischi. Sto cercando di comprarne uno, ma sembra di andare alla ricerca di una mosca bianca, anche perchè neanche i negozi di musica sono informati. Sembra che gli unici a cui possa interessare un prodotto del genere siano i DJ. Lei saprebbe darmi qualche indicazioni?
    La ringrazio anticipatamente.
    Distinti saluti,
    Carmen - E-mail: carmen.referza (at) virgilio.it

    LC
    Cara Carmen,
    richieste come la tua stanno aumentando di frequenza tanto da spingermi a rispondere pubblicamente per cercare di chiarire un po' i dettagli della questione. In genere l'esigenza che mi viene descritta è proprio identica alla tua: ho tanti dischi ereditati (oppure i miei genitori vorrebbero ascoltare i loro vecchi dischi) e non so come fare.
    Il mercato pullula, ormai, di giradischi di ogni tipo e capire quale scegliere, per chi è completamente profano, è complicato.
    Comincio con il fare una grande distinzione: giradischi per chi possiede già un impianto stereo a componenti separati e per chi non ha alcun sistema audio che sia definibile tale.
    Nel primo caso la soluzione è semplice: già con 200/300 € si può acquistare un giradischi decente (ProJect Debut o Genie, ad es.), completo anche di testina già regolata, collegarlo all'impianto attraverso l'ingresso marchiato PHONO sull'amplificatore e ascoltare i propri vinili. Per capirci, questa tipologia di giradischi, quelli che interessano noi appassionati, non possono suonare diversamente da così. In sostanza, non suonano da soli. Hanno bisogno di amplificatore e casse acustiche.
    Il secondo caso è decisamente più complicato e diciamo pure che esula dal nostro settore di competenza. Esistono sul mercato dei giradischi già dotati di amplificatore e diffusori che quindi possono servire allo scopo anche per chi cominciasse da zero. Il problema è che la qualità è generalmente pessima e si corre il serio rischio di rovinare i dischi ascoltandoli attraverso questi apparecchi.
    Esiste una soluzione alternativa, ma rischiosa: acquistare un sistema compatto (giradischi, ampli, diffusori) di qualche anno fa. Si trovano cose accettabili di marchi storici come Philips, Dual, Garrard, Augusta etc. I diffusori normalmente sono staccati dal corpo centrale dell'apparecchio. Il rischio è che si trovino oggetti in stato di cattivo funzionamento e, essendo vecchiotti, sarebbero difficili da riparare o riportare in condizioni operative decenti. Per un'amica che aveva questa esigenza acquistai su Ebay un compatto Philips molto bello e ben tenuto. Funzionava egregiamente e la soddisfazione fu massima. Un modo per iniziare la caccia è digitare "giradischi casse" sul motore di ricerca di Ebay, ad esempio, o su subito.it. Sconsiglio di spendere cifre importanti, in genere questi sistemi si trovano intorno ai 50-150 € al massimo.
    Per una persona completamente a digiuno di giradischi o apparecchi audio in generale, però, il passo è molto rischioso, non mi sento di consigliarlo. E, comunque, non stiamo parlando esattamente di HiFi.
    Spero di esserti stato utile,
    Lucio Cadeddu

    Frittura di tweeter
    Gentile Direttore,
    innanzi tutto un grande rigraziamento per il servizio che offre. Dopo essermi informato e letto tanto sul Suo sito sono riuscito nel tempo tra nuovo usato a mettere insieme un impianto cosi composto, del quale devo dichiararmi molto soddisfatto:

    Il tutto in una stanza ben arredata e piena di roba come dice mia moglie, di 3,5 per 7mt con l'impianto sulla parete più lunga.
    La mia domanda verte non tanto sul suono, che mi appaga, ma su un aspetto tecnico. In pratica il tweeter di una delle 2 Proac mi ha abbandonato quando mi sono permesso di girare ben bene la manopola del volume su livelli non condominiali, mentre l'altro si è riscaldato in modo preoccupante (le casse sono state acquistate usate).
    Siccome il picco di potenza possibile del Nu Force è ben al di sopra della carico di targa delle Proac, per ascoltare ad alto volume, le mie casse sono inadeguate? Se la risposta è affermativa, per sostituirle cosa mi consiglia, anche cambiando marca di diffusori, rimandendo nella timbrica che tanto apprezzo?
    Ringrazio e un saluto,
    Luigi - E-mail: l-l6299 (at) tiscali.it

    LC
    Caro Luigi,
    è davvero difficile bruciare un tweeter per eccesso di potenza applicata. L'integrato NuForce è sì potente, ma le ProAC D15 dovrebbro digerire abbastanza bene tale esuberanza. La mia sensazione è che sia intervenuto un fatto anomalo, che provvederei immediatamente a verificare. Potrebbe essere che l'amplificatore (un classe D) abbia iniettato nei tweeter un segnale ad altissima frequenza e alto livello, magari inudibile per l'orecchio umano ma deleterio per gli altoparlanti. Oppure i diffusori avevano già, essendo stati usati, una storia di abusi alle spalle, magari le loro bobine mobili erano già stressate o deformate. Per ora riparerei i diffusori e farei controllare l'amplificatore, segnalando il problema che si è presentato.
    Certo, può darsi che abbia davvero alzato troppo il volume ma in tanti anni di abusi ben oltre i 100 dB non mi è MAI, dico MAI, capitato di bruciare i tweeter. In genere erano i woofer ad arrivare prima a fondo corsa, tanto da indurmi ad abbassare il volume. E questo è accaduto sia su diffusori importanti che su modelli entry-level di basso prezzo. E i miei ascolti poco condominiali non sono l'eccezione, ma la regola :-)
    Quindi: fai pure i controlli e le sostituzioni che ti ho consigliato e solo dopo valuta la possibilità di sostituire i diffusori. Se ti piace quell'impostazione valuta ancora ProAC, magari qualche modello più grande, oppure Chario, KEF, Sonus Faber...
    Spero di esserti stato utile,
    Lucio Cadeddu

    Upgrade amplificazione e sorgente - connessioni bilanciate
    Salve Lucio, spinto dall'upgrade che mi si sta attorcigliando addosso negl'ultimi tempi e ringranziandola ancora per i chiarimenti che mi ha saputo dare nelle passate richieste, sto qui a disturbarla ancora una volta per descriverle il mio ulteriore passo in avanti in merito al mio impianto così composto:

    Il sistema mi sembra alquanto soddisfacente ma effettivamente penso che l'ampli pur buono che sia, è sottodimensionato rispetto alle casse, niente da dire sulla dinamica e il grande muro musicale che riesce a ricreare ma noto una certa manca di finezza sonora, cioè mi spiego meglio, per l'idea che mi sono fatto il Nad ha un suono rivolto ad essere sicuramente neutro ma con una certa propensione al caldo ma con poche capacità di dettaglio, abbinato poi alle Sonus che tra l'altro hanno un suono "rotondo" "setoso" ma anch'esso dotato di un certo calore, il risultato è quello di avere un suono caratterizzante, buona discesa in frequenza sulle basse, ma nel comparto medio non è il massimo della finezza, di grana, sia chiaro non desidero un suono superanalitico, odio gli alti che squillano e sembrano piatti, ma mi piacerebbe ascoltare più informazioni del messaggio sonoro, più "raffinato" cosa che appunto non sento nel Nad.
    Niente, dopo qualche seduta di ascolto e info ad amplificazione di grande "spessore" la mia attenzione si è indirizzata al PRIMARE I30, che fortunatamente sono riuscito ad acquistare da un rivenditore siciliano al prezzo di €1050 comprensivo di spedizione e con 10 mesi di garanzia (quindi usato), l'articolo mi arriverà in settimana, il tempo non sembra passare.....
    Desideravo chiederle quindi cosa ne pensa in merito, se appunto il matrimonio oggettivo tra diffusori e amplificazione è azzeccato, considerando le impostazioni!
    Sicuramente l'anello debole in questo caso è il lettore Cambridge che pur essendo un best buy per la sua categoria, non può paragonarsi a macchine del genere, quindi pensavo ad upgrade nel prossimo futuro (economia permettendo) ed avevo pensato allo stesso integrato della casa svedese, il Primare cd32, sicuramente di grande prestigio ma per me costa veramente tanto, chissà magari troverò anche quest'ultimo in occasione usato anche se dando un occhiata nel nuovo mi intrigano molto le caratteristiche del Cambridge Audio c840, che pur essendo una macchina "abbastanza economica" offre tanto, tra queste le famigerate connessioni in bilanciato che tanto decantano e qui chiedevo delucidazioni in merito, è vero che è una connessione assai migliore rispetto alla tradizionale RCA??
    Con questo la saluto e la ringrazio per il tempo che dedicherà a questa mia lettera e alla smania di miglioramenti........saluti.
    Giuseppe - E-mail: giuseppegg1979 (at) libero.it

    LC
    Caro Giuseppe,
    in effetti l'abbinamento NAD - Sonus Faber può portare a questo tipo di impostazione timbrica che tu descrivi. Si assecondano a vicenda, quindi in certe situazioni l'effetto combinato potrebbe essere eccessivo.
    L'idea di provare il Primare al posto del NAD mi sembra ottima, ma che senso ha chiedermi il parere dopo averlo acquistato e senza averlo ancora ascoltato con i tuoi diffusori? Mistero. Comunque sì, secondo me dovresti ottenere un buon risultato, ancora migliore se riuscirai a completare l'accoppiata con il lettore CD. Prima però dovrai metabolizzare per bene il cambiamento di amplificazione e solo dopo potrai pianificare un ulteriore upgrade. Questa spirale di miglioramenti continui è pericolosa, si finisce per acquistare tanti componenti, in breve tempo, e non essere più in grado di capire chi fa cosa. Un pezzo alla volta, con molta calma.
    Per quanto riguarda le connessioni bilanciate, se sono VERE, nel senso che anche i circuiti all'interno sono realizzati in questo modo, il vantaggio rispetto alla connessione RCA è che andata e ritorno del segnale viaggiano su cavi identici, completamente separati dallo schermo, mentre negli RCA spesso il ritorno avviene sullo schermo del cavo. Per questa ragione i cavi bilanciati sono così diffusi in ambito professionale: si possono realizzare collegamenti di segnale molto lunghi (tipicamente decine di metri) senza che i cavi diventino antenne per i disturbi EMI e RFI.
    Spero di esserti stato utile,
    Lucio Cadeddu

    Posizione della manopola del volume
    Buonasera direttore,
    seguo il suo sito da molti anni e con l'occasione voglio farle i miei complimenti per la coerenza della sua linea editoriale.
    Ascolto molto volentieri musica, in particolare jazz e classica, con qualche breve incursione nella world music e progressive.
    L'apparecchiatura di ascolto è:

    La stanza in cui ascolto musica è ca. 20 mq, rettangolare, arredata, con divani e tappeto, libri su parte delle pareti. Le casse sono ai lati di una libreria di 3 m e quando ascolto musica ho la possibilità di farle avanzare distanziandole dal mobile e creando un po' di spazio intorno. L'ascolto è aca. 2,5 m non proprio centrato, ma abbastanza soddisfacente. Qual'è il problema?
    L'amplificatore è un acquisto recente (nuovo anche se fuori produzione da un po' di anni) e rispetto alle mie precedenti esperienze ne apprezzo molto la timbrica che mi sembra corretta e la dinamica. Nel comprarlo non mi sono posto bubbi sulla potenza (35 w a 8 Ohm) in quanto i precedenti (JVC AX1 e Proton D540) erano allineati e raggiungevo il volume desiderato senza mai andare oltre metà corsa, anche meno).
    Invece con il nuovo acquisto, che pur essendo minimalista ha la visualizzazione del volume in db attenuati da -99 a 0, raggiungo un volume di ascolto gradito a -25 db e quando voglio ascoltare qualcosa a volume sostenuto arrivo fino a -10 db.
    Non riesco a capire se sia possibile una corrispondenza fra le impostazioni sui vecchi amplificatori e questi livelli che mi sembrerebbero sbilanciati verso il fondo scala dell'amplificatore.
    Considerato che con questi valori sono perfettamente soddisfatto e che non avverto alcuna distorsione e dopo un paio di ore di ascolto a -25 db non ci sono problemi di eccessivo riscaldamento, ritiene ci possano essere problemi a sfruttare l'amplificatore a questi livelli?
    La ringrazio per l'attenzione,
    Giorgio - E-mail: gciatta (at) gmail.com

    LC
    Caro Giorgio,
    la tua è un'altra domanda frequente, alla quale ho risposto tante volte, evidentemente utilizzare il motore di ricerca interno a TNT-Audio deve essere incredibilmente complicato (eppure è Google!).
    Siccome siamo vicini a Natale e mi sento più buono del solito (?), faccio uno strappo alla regola e ti rispondo pubblicamente, sperando di chiarire anche ad altri questo ANNOSO problema.
    Ora ripetiamo tutti insieme: la posizione della manopola del volume non ha niente a che vedere con lo "sfruttamento" dell'amplificatore stesso. Ripetere 10 volte al giorno, orientati verso sud ;-)
    Mi spiego: il controllo del volume di un amplificatore non funziona come l'acceleratore dell'automobile. Sembrerebbe così (più giro, più potenza ottengo) in realtà la questione è rovesciata. Il controllo di volume è un ATTENUATORE. Attenua il segnale in ingresso! Senza di esso l'amplificatore suonerebbe sempre erogando la massima potenza. Pertanto, ruotando verso destra la manopola non si fa altro che DIMINUIRE l'attenuazione del segnale inviato dalla sorgente (o dalla sezione pre). Non solo, ma i potenziometri, essendo attenuatori, per fare il loro lavoro devono utilizzare delle resistenze (in modi diversi, ma il concetto è quello). Puoi ben capire che MENO resistenze uso e più il segnale sarà pulito.
    Quindi: qualunque amplificatore suonerà meglio quando la manopola è molto ruotata verso destra, perché così si utilizza una resistenza inferiore. A patto di non superare la zona dove inizia a distorcere perché sta già erogando la massima potenza. Perché ci sono differenze tra un amplificatore e un altro? Semplice, tutto dipende dalla sensibilità dei suoi ingressi e dal livello d'uscita della sorgente. Probabilmente il tuo Micromega ha una bassa sensibilità in ingresso e pertanto ha necessità di voltaggi più alti per erogare la potenza massima. Il fatto che tu debba ruotare di più la manopola è, pertanto, un bene. Paradossalmente potresti anche metterla al massimo, se questo non causasse distorsione. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la potenza massima di un amplificatore si raggiunge intorno a metà manopola (ore 12). Ascolta pure il tuo amplificatore come vuoi, e dimenticati della posizione della manopola del volume.
    Pensa che ci sono degli audiofili che acquistano degli attenuatori del segnale in ingresso (Rothwell, per esempio) per poter fare quello che fai già tu ora. Pazzi? No, semplicemente vogliono poter regolare il volume in maniera più accurata (c'è più corsa utile del potenziometro) e, inoltre, preferiscono utilizzare l'ultima porzione di corsa utile perché è quella che suona meglio.
    Adesso si accettano scommesse su quando mi perverrà una richiesta analoga. Giorni, settimane o mesi? ;-)
    Spero di esserti stato utile!
    Lucio Cadeddu

    Ho visto anche degli audiofili felici
    Carissimo direttore,
    stavolta non scrivo per chiederle consigli, ma per ringraziarla del contributo che TNT-Audio mi ha dato nel realizzare il mio impianto hi-fi, non solo nella scelta dei componenti ma anche nella cura acustica della stanza. Le mando le foto del mio impianto cosi composto:

    Apro una parentesi per descriverle l'accoppiata Lector-Wharfedale, sono rimasto veramente contento di un suono così caldo, cristallino e dettagliato che non c'è bisogno di alzare il volume più di tanto per udire tanti particolari, specialmente in gamma medio alta.
    Per quanto concerne il giradischi ho pensato al Thorens TD 190-2.
    P.S. Tutti i mobili sono fatti in cartongesso rivestiti all'interno con lana di roccia.
    Luca - E-mail: gabryeluca (at) alice.it

    [Sala d'ascolto]
    [Sala d'ascolto][Sala d'ascolto]

    LC
    Caro Luca,
    grazie per il feedback e per le belle foto. Ogni tanto fa piacere vedere impianti installati in modo ordinato e pulito :-) A mio parere l'ordine e la simmetria contribuiscono al buon suono! Personalmente avrei evitato di mettere l'impianto in mezzo ai diffusori, ma per fortuna l'ingombro della struttura che hai utilizzato non è eccessivo. Anche la distanza dei diffusori alla parete posteriore potrebbe essere aumentata un po', per evitare colorazioni in gamma medio-bassa e permettere all'immagine tridimensionale di espandersi anche posteriormente ai diffusori.
    Per quanto riguarda il giradischi direi che va benissimo il Thorens che hai individuato o qualunque altro modello nella stessa fascia di prezzo, da ProJect a Rega.

    Due settimane fa ho proposto un brano dei Morcheeba (Howling) che ho usato spesso nelle mie prove d'ascolto. Stavolta tocca a un brano del repertorio classico, che si presta molto bene allo scopo ma che, soprattutto, è qualcosa di semplicemente favoloso, per genialità compositiva, innovazione e varietà timbrica e dinamica. Sto parlando della Sinfonia Fantastica di Berlioz dalla quale vi propongo l'esplosivo quinto movimento Larghetto, Allegro (Songe d'une nuit de Sabbat), anche questo spesso utilizzato per le mie prove, magistralmente eseguito dalla "Orchestre National de France" diretta da uno strepitoso Leonard Bernstein (Parigi, 1976).
    Ne consiglio l'ascolto a tutti coloro che non conoscono la Musica classica perché questi nove minuti non possono non colpire, profondamente. Buon ascolto!

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