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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 21/1/2012 - 28/1/2012

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  1. Prova SuperPro 707 DAC
  2. Consiglio per diffusori da accoppiare a Mcintosh 6800
  3. Ampli e diffusori con 500 €
  4. Pochi bassi
  5. Un po' di confusione
  6. Impianto budget-oriented
  7. Sonorizzare 25 mq
  8. Suono dentro una botte
  9. Finale per integrato vintage
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Prova SuperPro 707 DAC
Caro Lucio,
felice di poterti scrivere nuovamente vorrei condividere con te questa mia piccola prova del DAC SuperPro 707, ultima versione. Ho comprato questo convertitore per usarlo con il mio pc portatile, un vecchio Compaq Presario dove vi è installato Windows XP. Come driver ho usato "USB PnP Sound Device" (scaricabile gratuitamente sul web). Come lettore mi sono servito del programma Winamp e MediaMonkey entrambi nella versione gratuita.
Per le varie connessioni e alimentazione ho utilizzato il materiale fornito con la scatoletta SuperPro; cavi RCA semplicissimi e l'alimentatore in dotazione. Inoltre mi sono servito per questa prova di: Lettore CD NAD C521 Bee (DAC Burr-Brown Sigma-Delta 20 bit), amplificatore integrato NAD C352, diffusori Sonus Faber Domus Concerto, cavi di potenza G&BL HP 2400.
Musica ascoltata: Mina The Platinum Collection, EMI; Elvis Costello the first 10 years HIP-O records; Rage Against the Machine primo album, Epic Records; Weather Repot Th Collection, Columbia.
Prima prova: il DAC SuperPro è stato collegato alla uscita digitale coassiale del cd e ad uno degli ingressi dell'amplificatore. Anche il segnale analogico del lettore CD è rimasto collegato all'amplificatore in modo di confrontare in maniera pressoché immediata (selezionando semplicemente gli ingressi) i due convertitori. Risultato: nessuna differenza percepibile alle mie orecchie.
Seconda prova: collegato il DAC Superpro al pc ho riprodotto contemporaneamente 2 copie di un album, entrambe originali. Uno col pc, l'altro con lettore. Sempre alternado l'ingresso audio dell'amplificatore, ho valutato le differenze che ancora una volta mi sono sembrate impercettibile.
Terza prova: Ho continuato così ma utilizzando questa volta, nel confronto tra cd riprodotto dal cd player, vari files musicali con questi formati convertiti dal cd originale con MediaMonkey: mp3 VBR 128, VBR 160, VBR 192, VBR 256, CBR 320 (non la moto!), OGG livello 5, OGG livello 10, flac livello 6 e flac livello 8. Per la conversione in file .ape ho utilizzato Xrecode con queste compressioni: Ape high, Ape Extra, Ape Insane.
Risultato: ho iniziato ad avvertire delle differenze percepibili (e minimamente) solo con files compressi a 128 kbps. Stupito del risultato e temendo di non avere proprio delle orecchie da pipistrello ho richiesto l'aiuto di 3 miei amici. Ripetuto il test hanno confermato i miei risultati.
Un caro saluto e buon feste!
Diego - E-mail: carniel.net (at) gmail.com

LC
Caro Diego,
non sono affatto stupito dei risultati da te ottenuti e questo per almeno tre ragioni:

  1. Confermi quanto vado dicendo da tempo: le differenze tra lettori CD o tra DAC di analogo livello sono veramente molto piccole. Possiamo certamente affermare che ll DAC interno al NAD (compreso lo stadio d'uscita analogico) e il DAC SuperPro siano, sostanzialmente, nella stessa categoria.
  2. Le differenze tra apparecchi sono impercettibili se si usa il sistema della selezione rapida delle due sorgenti o dei due componenti in esame: l'orecchio, come organo di senso, è molto più lento dell'occhio e non è in grado di discernere differenze in poco tempo. Servono ascolti approfonditi e prolungati, cui far seguire i confronti. Il sistema di switchare rapidamente A/B non funziona, non ha mai prodotto alcun risultato utile. Suona tutto maledettamente e tristemente uguale.
  3. Trovare differenze tra apparecchi HiFi è difficile, richiede tanto, tantissimo allenamento. Non so se questa che hai eseguito sia la prima prova di questo genere, ma certamente ti sei cimentato in una di quelle più difficili. Dovresti iniziare ad affinare le tue capacità critiche partendo da cose più facili, ad esempio i diffusori. Pian piano l'orecchio si abituerà a riconoscere le differenze.
Grazie per il feedback, mi ha dato l'occasione per ribadire dei concetti sui quali non si riflette mai abbastanza.
Lucio Cadeddu

Consiglio per diffusori da accoppiare a Mcintosh 6800
Egregio Sig. Lucio Cadeddu,
mi permetta di farLe i miei complimenti per la sua rivista che sto leggendo da qualche settimana spinto dal desiderio di fare un up-grade al mio impianto. Dopo aver dedicato 15 anni alla famiglia ed alla carriera (sono un dirigente) ho trovato il tempo di riavvicinarmi all'hi-fi ed ho riscoperto la passione di quando ero ragazzo (anni '80) e frequentavo negozi specializzati, leggevo riviste ma non potevo permettermi di acquistare niente!
Quattri anni fa ho recuperato un ampli Mcintosh MA6800, un lettore CD Mcintosh MCD7009 ed ho scelto delle bookshelf Aliante Iperspazio dopo averle comparate per una giornata in quella che è diventata la mia sala musica (taverna 6x4) con Tannoy Autograph e Sonus Faber Monitor.
Ho ripreso a comprare CD ed a riscoprire la musica di tutti generi: dal rock progressive (Pink Floyd, Led Zeppelin, ...) alla classica (ho fatto anche il conservatorio...) a tutta la musica italiana d'autore (De Andrè, Gianmaria Testa....), alle incisione della ECM.
Ho acquistato le Aliante, che non conoscevo, perchè mi è piaciuto il suono e basta. Poi ho scoperto che erano anche state positivamente
recensite da Lei e questo mi ha fatto molto piacere. Adesso che dedico buona parte del week end a leggere e ad ascoltare musica vorrei sostituire le Aliante (a cui sono affezionato) con una cassa da pavimento di cui innamorarmi.
Poichè è difficile portarsi a casa due-tre diffusori da pavimento da provare, sono qui a chiederLe un consiglio. Sono andato in tre-quattro negozi in diverse città ma mi sono confuso molto le idee: ognuno dice tutto ed il contrario di tutto e non si riesce ad ascoltare con tranquillità.
Ho avuto suggerimenti su Sonus Faber Liuto, Monitor Audio serie silver, B&W 803, Vivid V1.5, Thiel CS2.4.... Avrei anche intenzione di acquistare Made in Italy per dare un contributo alla nostra economia. Budget: 2000-4000 euro ma se vale la pena anche qualcosa in più; ad es. i 6000 euro per le Vivid V1.5, che mi hanno impressionato (ma non mi fido dell'amore al primo ascolto) mi lasciano qualche dubbio.
Grazie mille per l'attenzione,
Porgo i miei più cordiali saluti ed auguri.
Giulio - E-mail: gsignore (at) iol.it

LC
Caro Giulio,
bell'acquisto le Aliante Iperspazio, ricordo con molto piacere la loro prova d'ascolto. Se ti piace quel tipo di impostazione sonora proverei a non discostarmi troppo, andando ad esplorare territori interessanti ma potenzialmente pericolosi. Per quanto mi piacciano le Thiel CS 2.4, ad esempio, non le vedrei come candidate ideali, sia per l'impostazione sonora sia per l'interfacciamento con il tuo amplificatore. Si potrebbe tentare, ma se non hai la possibilità di una prova diretta, con la tua amplificazione, meglio soprassedere. Allo stesso modo e per le stesse ragioni eviterei le B&W e le Monitor Audio mentre mi spiace non poterti dare alcun feedback sulle Vivid, che non ho avuto modo di ascoltare. Vedrei invece meglio le Sonus Faber Liuto da pavimento ma anche qualche modello di Opera, tanto per restare in ambito nazionale. Nella fascia di prezzo da te indicata ci sono diversi modelli di questo Costruttore che potresti prendere in considerazione.
Valuta, eventualmente, anche qualche modello da pavimento di Chario. E mi spiace moltissimo che Aliante non abbia a catalogo dei diffusori da pavimento più impegnativi e generosi delle pur ottime Nova...
Non è fondamentale che tu possa provare i diffusori a casa tua, anche se sarebbe fortemente auspicabile, ma di sicuro potresti portare il tuo amplificatore a spasso per collegarlo ai diffusori candidati a sostituire le Aliante. Se ti capita, valuta anche qualche modello ProAC.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ampli e diffusori con 500 €
Caro Direttore,
vorrei chiederti un consiglio riguardo all'acquisto di amplificatore e diffusori.
La pianta della sala, un salone con divani, tappeti, libreria e tende, è in allegato (sui 40mq, ma senza porta verso l'ingresso, quindi in totale arriverebbe a 50), l'impianto andrebbe sul più lungo dei lati corti (scusa il gioco di parole), i diffusori segnati in rosso.
L'utilizzo sarebbe ascolto principalmente di rock, jazz, blues e la visione di qualche film, il budget sui 500/600 euro. La sorgente, per ora, sarebbe un cd player NAD502 in mio possesso. Purtroppo non ho possibilità di andare in negozio ad ascoltare e provare.
Pensavo al TA-10.2 (magari con un selettore tipo TCC TC-64) e diffusori Klipsch rf42 o 52, vista l'alta efficienza e quanto di buono ho letto su di loro (prima pensavo a delle Indiana Line Tesi). Sulle Klipsch ho letto pareri "soggettivi" e discordanti, soprattutto riguardo alla particolarità (?) del loro suono... cosa puoi dirmi a proposito?
Un dubbio è se le dimensioni del salone possano essere eccessive rispetto alla potenza dell'ampli, nonostante l'efficienza dei diffusori. In alternativa, un Dayton Audio DTA-100a sarebbe meglio? Mi è anche stato proposto un Cambridge Audio 640a V2 usato a € 250, forse sforerei col budget, ma che ne pensi?
Inoltre, ogni tanto, potrei collegare un Orelle SA-100 (vecchio modello) proveniente da un mio altro impianto...come andrebbe?
Scusa per la quantità di domande, grazie mille per la disponibilità, e complimenti!
Alberto - E-mail: alberto.caruso01 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Alberto,
se possiedi già un Orelle SA-100 perché non usare quello e concentrare tutto il budget sui diffusori? L'ambiente è grande e la potenza in più, rispetto ai miseri 8 watt del Trends Audio - nonostante la sensibilità Klipsch - potrebbe farti comodo! Aggiungi anche il fatto che non saresti costretto a utilizzare una scatolina aggiuntiva per selezionare i diversi ingressi...!
Il mio voto, dunque, va decisamente all'Orelle. Qualora questo non potessi usarlo in maniera permanente, vedrei bene sia il Dayton (costa poco e va molto bene, anche se non è comodissimo) che il Cambridge usato (o altro equivalente) che ti hanno proposto. Per quanto riguarda invece il suono Klipsch...devi sentirlo, non c'è alternativa. E devi sentirlo possibilmente nelle condizioni ottimali, ovvero con un buon interfacciamento e in un ambiente decente, il rischio di prendere fischi per fiaschi è molto alto. In generale, puoi far riferimento alla mia recensione delle vecchie
RF-3, là il carattere lo trovi descritto abbastanza in dettaglio, carattere più o meno condiviso da tutta la serie RF.
Tuttavia, se la scelta di Klipsch fosse dettata solo dalla volontà di disporre di un diffusore ad alta sensibilità (per usare il Trends come ampli) ti consiglierei di rivedere le tue posizioni: prima si scelgono i diffusori in base all'ambiente e ai propri gusti e POI l'ampli da abbinarci, non viceversa! A me sembra che tu voglia PRIMA il Trends Audio e poi delle casse con le quali farlo funzionare. In un ambiente come il tuo non mi sembra una mossa astuta.
A proposito di ambiente, la posizione scelta per i diffusori non è male, ma mi auguro che lo spazio tra essi e la parete posteriore possa essere aumentato a piacere, perché così come li hai posizionati mi parrebbero un po' troppo a ridosso della stessa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pochi bassi
Gentile direttore!
Complimenti per le sue analisi veramente molto interessanti. Il mio impianto è cosi composto:

Quando sono in ascolto ho l'impressione che questo impianto cosi strutturato abbia qualcosa che non quadra! I bassi sono un po' carenti. Pensavo di sostituire i cavi di potenza in argento con cavi kimber kable 4 tc oppure altri cavi in rame, dato che mi sembra di aver capito che i cavi in argento accentuano i toni medio alti. Lei che cosa mi consiglia per risolvere questo problema, o per un eventuale upgrade del mio impianto?
Altra domanda: attualmente il giradischi td 190 ha ancora la testina di serie Ortofon omb 10, con cosa potrei sostituirla? Considerando una spesa max di 200 euro!
la ringrazio per la sua attenzione.
Distinti saluti.
Fabrizio - E-mail: fabrizio.pagliaccia (at) gmail.com

LC
Caro Fabrizio,
se avessi letto con attenzione le mie analisi che troveresti così interessanti sapresti che per poter dare un consiglio sensato servono altri parametri, che tu hai omesso. Ad esempio: forma e dimensioni della sala d'ascolto e posizionamento dei diffusori all'interno di essa. Gran parte della performance sui bassi (in particolare) dipende esattamente da questi fattori. Tra l'altro, non mi è chiaro se i tuoi diffusori siano i CDM 7 NT o i Signature 7NT che sono da incasso nella parete. Immagino siano i primi, quelli da pavimento. Bene, se così fosse, probabilmente i bassi sono carenti perché la stanza è inadatta (troppo vuota, ad esempio) oppure perché i diffusori sono mal posizionati. Farei degli esperimenti in questo senso, portandoli a spasso per la stanza, tanto per cominciare. Poi ci sarebbe da valutare la timbrica tipica di questi diffusori: è vero che a monte ci sono elettroniche abbastanza complementari, ma è anche vero che tutte le nuove generazioni di B&W tendono a suonare un po' esuberanti in gamma medio-alta (a scapito dei bassi) proprio quando l'ambiente è molto riflettente.
L'ultima cosa alla quale penserei è quella di sostituire i cavi di potenza, come se questi da soli potessero far riapparire le basse frequenze scomparse! Tra l'altro, non mi è chiaro quali siano i cavi di potenza...la marca è...Kabel? Te lo chiedo perché dubito fortemente si tratti di cavi in argento, questi sono in genere rari ed estremamemente costosi, mentre il tuo impianto mi pare più orientato verso il segmento budget del mercato. Più realisticamente si tratta di cavi in rame argentato. Morale: lascia i cavi al loro posto!
Per quanto riguarda la testina del giradischi, andrebbero benissimo o una Ortofon 2M Blue oppure una Golding 2200.
Mi chiedi un consiglio per un upgrade generale dell'impianto: strutturato così non ha niente di palesemente sbagliato, io proverei di tutto per farlo suonare meglio di quanto faccia adesso. Quando qualunque tentativo dovesse fallire, penserei a dei diffusori di impostazione molto diversa (Chario, Opera, Sonus Faber, KEF etc.) ma se fosse la stanza ad essere colpevole, si tratterebbe di un'altra spesa sostanzialmente inutile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un po' di confusione
Buon giorno,
vi seguo da qualche mese, spero la mia domanda non sia un argomento già trattato in precedenza. Recentemente ho costruito alcuni diffusori acustici, due 2 vie, un sub in Bass Reflex, un GainClone ed un filtro attivo per sub. Il progetto finale per la mia futura sala di ascolto, prevede in totale almeno due coppie di diffusori, ed uno o più sub woofer.
Principalmente questo impianto sarà dedicato all'ascolto di musica, eventualmente, di ripiego, per la riproduzione sonora di film.
La domanda nasce dal fatto che non ho nessunissima idea di come siano organizzati gli impianti complessi di alta fedeltà di chi ha esperienza nel settore.
Io il mio me lo immagino così, ma non so se sia la procedura più corretta da seguire: presumiamo come sopra citato di disporre di due o più coppie di diffusori, un sub, tre finali autocostruiti, e a seconda della situazione o della musica scelta, voglio usare una coppia di diffusori, oppure tutte e due o tre che siano, e decidere se utilizzare il sub o meno.
Tengo a precisare che così tanti diffusori non li tengo per buttare giù la casa, ma ovviamente per disporre di massima flessibilità scegliendo i più adatti alla situazione.
Bene, è possibile interfacciare tutti gli ipotetici finali con UN SOLO preamplificatore che si faccia carico di accettare in ingresso tutte le sorgenti, cd, lettore dvd, giradischi eccetera e che ovviamente disponga di un controllo di toni visto che i finali ne sono sprovvisti?
In alternativa, cosa mi consiglia di fare?
Un cordiale saluto,
Luigi - E-mail: luigifasulo (at) libero.it

LC
Caro Luigi,
come idea base direi che siamo MOLTO LONTANI da quello che ritengo sia da considerare un approccio minimamente definibile come HiFi. Le orecchie sono due, i diffusori devono essere due, posso tollerare qualche divagazione sul tema con un canale centrale alla Paul W. Klipsch, ma teniamoci sul semplice, così ci capiamo. Riempire la stanza di diffusori è una pessima idea, intanto perché interagiscono comunque tra loro e diventa difficile, se non impossibile, integrarli gli uni con gli altri. È già estremamente complicato posizionare correttamente una singola coppia di diffusori, figuriamoci due o tre!
Inoltre, l'idea di utilizzare una coppia o l'altra a seconda del genere, del gusto o dell'umore del momento mi parrebbe ancora una volta pericolosamente fuorviante: una singola coppia di diffusori, magari di più elevata qualità, DEVE poter suonare tutto al meglio.
Con tutti i soldi spesi per mettere in piedi un siffatto sistema di più casse e più finali si potrebbe acquistare un singolo amplificatore integrato STEREO e una singola coppia di casse, entrambi di qualità più elevata rispetto a tutta la giostra di componenti che intendi mettere in piedi.
Comunque sia, se tu pensi che questa sia la strada, non posso fare altro che provare comunque a rispondere alla tua richiesta. Sì, un singolo preamplificatore può pilotare più finali, è sufficiente moltiplicare le sue uscite con degli sdoppiatori di connettori RCA.
Mi chiedi, infine, "in alternativa" che cosa fare. Ebbene, te l'ho già detto: un singolo ampli stereo e una singola coppia di diffusori...è tutto ciò che ti serve. Nel frattempo, prova magari a leggerti le
FAQ sul nostro sito. Capirai che anche i controlli di tono, forse, non sono strettamente indispensabili!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Impianto budget-oriented
Gentile direttore,
da alcune settimane seguo con piacere TNT, che mi ha permesso di entrare in contatto con un mondo che ritengo affascinante e mi ha stimolato la voglia di tornare ad ascoltare musica in maniera piacevole. Non ho grosse esperienze e gli unici ascolti che io abbia potuto fare di recente, riguardano una serie di diffusori ed un amplificatore. Non è mia intenzione dare giudizi (viste le differenze di prezzo). Le indico le impressioni che ho avuto e mi auguro che questo possa valere anche come presentazione delle qualità audiofile (seppur modeste) delle mie orecchie e se crede dei miei gusti. Unica registrazione che il proprietario mi ha proposto un live degli Eagles, a suo dire un riferimento negli ascolti.

Tutti i diffusori sono stati ascoltati con una catena a monte Mc Intosh. Solo sulle Paradigm ho ascoltato anche un amplificatore integrato Rotel Ra-06. La cosa che mi ha meravigliato è che con poche centinaia di euro di differenza sui diffusori ho notato variazioni notevoli. Per gli amplificatori nonostante la siderale differenza di prezzo (Mc Intosh Vs. Rotel) non ho apprezzato stravolgimento alla qualità del suono da me percepita.
Non ho bisogno di ascolti ad alti volumi ed anzi apprezzerei una discreta qualità riproduttiva anche a volumi condominiali. Ascolto volentieri il Jazz (orchestra, trio, solo,...) e ciò che sta intorno al Blues.
Provo ad anticipare un sua possibile risposta: dovrei partire dalle Paradigm e creare la mia catena, peccato siano costose per il mio impegno possibile, così come il Rotel Ra-06. Sto valutando l'approccio ad un paio di Klipsch RB-61, che qui a Bologna non ho avuto la possibilità di ascoltare (non più floorstanding ma bookshelf) e di affiancargli un amplificatore classe T oppure D ed un lettore. Con quanto a disposizione, gradirei un suo punto di vista nell'individuare una o due possibili catene che si mantengano nell'intorno dei 700-800 euro, magari cavi (anche auto costruiti) compresi.
Il tutto sfruttando anche la possibilità di utilizzare eventualmente un componente (sorgente o amplificatore) economico e proseguire con un up-grade in tempi migliori, in modo da dare maggiori prospettive future alla catena. Avrei voluto spiegare meglio e fare più domande. Sono sicuro che la sua competenza ed il suo intuito colmeranno alcune lacune presenti nel messaggio, dovute a esigenze di sintesi.
La ringrazio per il contributo che ha già dato già prima di rispondere,
Cordiali Saluti,
Ivan - E-mail: ivanperrone (at) hotmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Ivan,
trovo che in generale sia discutibile effettuare confronti tra diffusori in classi di prezzo differenti così come utilizzare un solo disco per effettuare le prove. Se, per esempio, quel disco avesse una gamma medio-alta un po' enfatizzata, tutti i diffusori particolarmente brillanti suonerebbero squilibrati, con una gamma medio-alta in netta evidenza sul resto. E viceversa, naturalmente. Ecco perché bisogna usare più dischi, possibilmente a noi ben noti, per cercare di mettere a nudo eventuali caratteristiche e differenze. Ora, usare un live degli Eagles come riferimento assoluto mi pare una colossale...sciocchezza. Per questa ragione quei confronti andrebbero ripetuti, possibilmente, con almeno 3 o 4 dischi ben incisi, meglio ancora se a te ben noti.
Ciò premesso, se ti son piaciute così tanto le Paradigm e questo venisse confermato da ascolti più, diciamo così, scientifici, perché cercare alternative? Potresti optare per un modello usato o inferiore, l'impostazione timbrica comunque sarà la stessa. Come amplificazione potresti optare - vista la ristrettezza del budget - per un
Dayton DTA-100a: con un centinaio di euro risolvi il problema amplificazione.
Per la sorgente, qualora disponessi di un PC da posizionare vicino all'impianto...in un primo momento potrebbe essere quella la sorgente, cui affiancare appena possibile un DAC USB. In alternativa un lettore DVD entry-level al quale affiancare in seguito un DAC di qualità decente.
Per quanto riguarda i cavi, posto che non forniamo più consulenza su questi componenti, ti consigio di dare un'occhiata alle ricette di autocostruzione presenti qui su TNT-Audio.
Infine, relativamente all'ambiente e alla disposizione dei diffusori, non mi pare ci sano problemi evidenti o errori grossolani. Se possibile, eviterei di posizionare il mobile audio/video in mezzo ai diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sonorizzare 25 mq
Gentile Direttore,
leggo la sua rivista e la seguo quando ospite di Radio Rock, da un paio di anni; sono una di quelle persone che pur non capendoci nulla, sono affascinati da certi argomenti, tipo ascoltare la Hack o simili. In questo caso, poi, entrare "nel tunnel" comporta fare debiti che non ho mai fatto!!!
Dopo questa inutile premessa, e dopo aver letto la sua recensione sul "Dayton Audio DTA-100a" le vorrei chiedere: dovendo sonorizzare un piccolo studio (25 mq) dove passo la maggior parte della giornata, ha ancora senso comprare un Nad C 315 bee usato a 200 euro? Premetto che fin da piccolo sono attratto, ma mai avuto, un ampli Nad, forse perchè decisamente brutti, ma ben giudicati da chi ne capisce.
Perchè queste differenze e questi miracoli? Vedendo in giro ho poi scoperto il tuner Pro Ject che si compra a circa 140 euro. Quindi con la somma dei due nuovi ci prendo l'ampli usato, che forse anche questa volta non comprerò. Che diffusori può consigliare? Il connettore Weezy può andare bene con l'amplificatore che ha solo una entrata, per interfacciare un mac con il resto.
Scusi le troppe e forse insensate domande e ringraziandola in anticipo, le auguro buon anno.
Fabrizio - E-mail: fabers123 (at) gmail.com

LC
Caro Fabrizio,
mi pare tu voglia utilizzare più sorgenti (parli anche di un tuner) quindi il Dayton è certamente da evitare, visto che dispone di due ingressi neppure troppo comodi da usare. Quindi vedrei molto meglio il NAD C315 BEE, anche se il prezzo del componente usato da te reperito non è certo irresistibile visto che per meno di 350 € si acquista, nuovo, il più recente C316 BEE. Nel tuner è inutile spenderci cifre importanti, nel mercato dell'usato trovi ottimi sintonizzatori con qualche anno alle spalle per cifre al di sotto dei 100 €: visto che il 99% delle emittenti radiofoniche trasmette audio in formato MP3 supercompresso, non vale la pena impegnare grandi cifre in questo componente.
Per quanto riguarda la scelta dei diffusori, non specificando nient'altro (cifra da spendere, caratteristiche acustiche dell'ambiente da sonorizzare) non posso fare altro che rimandarti alla lettura di altri volumi di questa Rubrica della Posta dove troverai tanti consigli per modelli di diverse tipologie e in tante fasce di prezzo. Certo è che trattandosi di 25 mq sarebbe opportuno valutare diffusori da pavimento abbastanza generosi.
Infine, avendoti consigliato un amplificatore con più ingressi, il problema di come collegare il computer con l'impianto, tramite l'interfaccia Weezy, non si porrebbe più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono dentro una botte
Salve Lucio, io non so se è necessario essere iscritti sul tuo sito per chiedere il tuo prezioso parere; lo farò sicuramente perchè le tante nottate passate a leggerti (e ascoltare musica) mi convincono che anch'io sono oramai entrato a far parte della trubù di quelli che usano tutto il tempo libero "tentando" di ascoltare bene la musica.
Ma nel frattempo provo a spiegarti la ragione di questa lettera: ho faticosamente messo insieme un po' di elettroniche, per tornare ad ascoltare musica dopo anni di abbandono; qualcosa mi arriva dal passato, come il giradischi, il lettore blu ray che, a sentire i recensori della Philips, suona benino anche come lettore cd... Ho comprato un ampli, dei diffusori ecc., ma non sono contento, l'impianto suona come se fosse chiuso in una botte; ovviamente esagero ma questa è l'impressione che ho, con le frequenze mediobasse in particolare, ma non solo.
L'aggiunta del DAC ha migliorato un po' le cose, ma credo che ci sia qualcosa di radicale da fare. Ho ascoltato le Chario Constellation Pegasus che mi hanno sbalordito, quanto a timbro e scena; scompaiono completamente (almeno questa è stata la mia impressione da profano), mentre da me è "visivamente" dalle casse che esce il suono, e nemmeno tanto bene!
Immagino la domanda: "come erano alimentate le Chario?"... un Denon 1015 da 70W (non migliore dell'Onix che uso io) cavi G&BL HP2BA, un cd player Onkio da poco più di 200 euro di cui non ricordo la sigla ma, in base ai componenti di cui è dotato il mio Philips, non dovrebbe essere molto superiore.
Ma la musica emozionava; da me no! So che l'ambiente incide, ma così tanto? Tra l'altro ho acquistato il libro "Get better sound" dal quale ho tratto molti spunti, specie riguardo alla configurazione nell'ambiente.
Insomma, caro Lucio, tra una cosa e l'altra, 2500 euro se ne sono andati invano, senza che io abbia ottenuto nemmeno vagamente quello che mi aspettavo.
Ora ti chiedo, senza rifare tutto (non potrei permettermelo), a cosa posso mettere mano per migliorare la cosa? Meglio ricomprare i diffusori o un DAC di buon livello (500/600 euro per Onix, Cambridge, RME...)? O cavi di costo, e quindi di qualità, maggiore? In qualunque caso ti sarei grato se ti volessi spingere nel suggerire qualche marca da associare alle elettroniche che ho già (immagino sia solo l'Onix); cosa pensi delle Pegasus che potrei avere per 1800 euro, e del cavo G&BL che mi è sembrato buono (150 euro)?
E infine, quale Dac mi suggeriresti? Ascolto principalmente Jazz, acid jazz, fusion attraverso le internet radio di iTunes, qualche album in alta definizione acquistato via internet, dischi in vinile e pochi cd. In linea di massima non potrei spendere più di 1000/1200 euro ancora, con l'aggiunta derivante dalla vendita della Musa, che non mi sono piaciute.
Attualmente l'impianto è situato in una stanza 6 x 5 mt, con tipici arredi da soggiorno, ed è composto da:

Ti saluto Lucio e approfitto del periodo per fare i miei auguri di buon anno....e che ce la mandi buona... perchè se continuano così, i soldi ci serviranno appena per il pane! La musica l'ascolteremo in piazza, come un tempo, da chi suona per amore della musica.
Ciao Lucio e grazie del lavoro che fai.
Pier - E-mail: postmail (at) libero.it

LC
Caro Pier,
come tu possa confrontare due impianti così diversi in ambienti differenti è qualcosa sfugge completamente alla mia comprensione! Elettroniche a parte, i diffusori sono molto diversi, non puoi aspettarti un suono analogo. Non scordare che stai confrontando dei diffusori da 2500 € la coppia con altri da 650 € la coppia! Se non ci fosse differenza e questa non fosse SENSIBILE ci sarebbe da gridare allo scandalo, ti pare?
Io credo, però, che molta della colpa, se così si può dire, sia da attribuire all'ambiente e al posizionamento dei diffusori all'interno di esso. Purtroppo mi parli di tutto, tranne che di questo fattore. È importante? Da solo vale ALMENO il 50% della resa finale! L'ho sempre ripetuto ma vedo che si tratta di un concetto che fa fatica a entrare nella testa degli audiofili, sempre pronti ad aprire nuovamente il portafoglio per un'elettronica nuova o un cavo (!!!) che possa far miracoli. No, non ci siamo.
Il tuo impianto, sulla carta, non ha niente di sbagliato, devi lavorarci un po' per farlo esprimere al meglio: portarti a spasso per la stanza i diffusori, allontanarli dalle pareti, curare simmetrie e arredi fino a trovare il compromesso migliore, ecco, questi sarebbero i passi da compiere. Inoltre, se ti sembra che il suono sia troppo ricco di frequenze medio-basse potresti provare a tappare, parzialmente o totalmente, lo sbocco del reflex. Quando tutto dovesse fallire, potresti valutare di sostituirli proprio coi Chario che tanto ti hanno impressionato, così almeno non avresti più scuse :-)
Sembra sia riuscito a reperire le Pegasus per 1800 €, mi pare un ottimo prezzo ma non dimenticare che anche queste, se mal posizionate all'interno di un ambiente inadatto, suoneranno male. Nessuno si è ancora attrezzato per i miracoli!
Lascerei perdere, in maniera assoluta, nuove elettroniche e cavi. Stiamo parlando di sfumature all'interno di un quadro che necessita di un'analisi ben più radicale.
Ti ringrazio per gli auguri di nuovo anno, che ricambio. Ne abbiamo tutti quanti un gran bisogno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Finale per integrato vintage
Ciao Lucio.
Ti avevo scritto già tempo fa, vorrei ora chiederti una nuova info. Posseggo un impianto quantomeno datato ma ancora funzionante, dotato di un semplice lettore Pioneer pd-207 e casse JMlab Laureate pilotate da un umile Marantz 1030 versione americana (cui sono molto affezionato per cui non mi decido a comperare un qualcosa di nuovo e più efficiente), quindi tento sempre qualche escamotages per farlo suonare meglio. Insomma visto che il suddetto ampli è predisposto se gli affiancassi un finale in modo da utilizzarlo solo come PRE, potrebbe essere una scelta valida???
Un finale usato/vintage potrebbe ancora andare bene per il mio caso o sarei costretto a qualcosa di esoso...??? Attualmente nell'usato a non troppi euro ho inquadrato roba tipo NAD 902 e 912, Rotel rb-03, toshiba 330 (esteticamente molto carino)... potresti mica ragguagliarmi su tutto ciò che ti ho esposto in precedenza???
Grazie e complimenti sia per TNT sia per relativo impegno e competenza di tutto lo staff...
Roberto - E-mail: robyphc (at) tiscali.it

LC
Caro Roberto,
se lo scopo è far suonar meglio il tuo impianto non ci sono scorciatoie, devi rinunciare al tuo amato Marantz 1030. Intendiamoci, non è che suoni male, è che aggiungere watt alla sua sezione finale non servirà a molto: spenderesti comunque per l'acquisto di un finale, complicheresti l'impianto con altri cavi, di segnale e di alimentazione, e alla fine la qualità generale resterebbe - sostanzialmente - quella. E anche se cambiasse in maniera significativa...che senso avrebbe tenere ancora mezzo integrato a mezzo servizio?
No, la strada più sensata per fare un passo in avanti senza complicarsi troppo l'esistenza è quella di un altro amplificatore integrato in sostituzione del tuo 1030. Sia nel nuovo, che nell'usato che nel vintage ci sono ottime soluzioni che possono darti qualcosa in più rispetto al modesto 1030. Quest'ultimo potresti tenerlo in un angolino, collegarlo di tanto in tanto per la ventata di nostalgia e poco più. Se è sentire bene la Musica ciò che ti interessa DAVVERO ben presto vedrai che il 1030 resterà spento.
Qualche nome? Restando nel semi-vintage già un NAD 3020 se ne fa beffe. E così pure tutta la genia successiva di NAD e Rotel, fino ai nostri giorni. Nel vintage vero e proprio potresti cercare qualcosa di più alto livello ancora di Marantz o Sansui, ad esempio, ma i prezzi salgono vertiginosamente e non di pari passo con la qualità sonora.
Tra l'altro, abbinare un finale moderno, come alcuni di quelli che avresti identificato, a un integrato vintage avrebbe filologicamente ben poco senso, no? O è vintage o non lo è! Sarebbe come trapiantare un motore moderno dentro una vettura d'epoca...!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
dopo le prime due puntate (
vol.472 e vol.528) ho forse concluso, o perlomeno definito, il mio percorso di ottimizzazione con l'acquisto di un Dayton dta 100a usato, con la felice opportunità offertami dal regalo di un cugino sotto forma di un lettore cd/dvd che lui aveva dismesso e con l'acquisto presso il mio negoziante di fiducia onesto di una coppia di piccoli book shelf usati.
Ora utilizzo il vecchio lettore solo per i cd con il Dayton e con i due diffusori High Land (che purtroppo ha cessato la produzione) da pavimento per l'ascolto della musica, il preesistente sinto ampli ht Onkyo con i due bookshelf inseriti nella libreria ai lati del televisore e il lettore cd/dvd regalatomi per ascoltare la televisione, la radio e per i dvd: pupo e moglie felici e soddisfatti.
Ma soprattutto mi preme sottolineare che con il Dayton ho ritrovato la gioia di ascoltare la musica e ho riscoperto tra i miei cd degli album strepitosi: certo a questi prezzi sembra impossibile che si possa avere tanto in termini di qualità sonora e pulizia, ma viva la Classe D e soprattutto viva i suoi prezzi: così diventiamo tutti audiofili senza sprecare inutilmente spazi e risorse.
Ancora grazie a te e a TNT-Audio e buon anno,
Andrea - E-mail: AMolino (at) italialavoro.it

LC
Caro Andrea,
è bello iniziare il nuovo anno con una ventata di fresco ottimismo, che conferma ciò che andiamo dicendo da tempo e cioè che non sono necessarie enormi cifre per cominciare ad ascoltare decentemente la Musica. Anzi, acquistando in maniera oculata si può spendere in un buon impiantino molto meno di quanto si spenderebbe in un sistema compatto all-in-one, forse più pratico da usare ma certamente molto meno soddisfacente.
Sono felice ti piaccia così tanto il Dayton, io non mi stanco mai di raccomandarlo: per quel che costa ha tutta la potenza che serve (non come il buon vecchio T-Amp coi suoi 8 watt) e una qualità sonora assolutamente insospettabile.

Ho meditato a lungo su come iniziare l'anno in Musica. Alla fine ho deciso per qualcosa che rappresentasse un buon auspicio: un disco d'esordio, uscito nel 2011, di un giovane artista americano del New Jersey, Ian Axel che, coi suoi riccioli e gli occhiali un po' fuori tempo alla Elvis Costello, non ha la faccia del cantante di successo (alla Justin Bieber, per capirci) ma ha già dimostrato di saper scrivere belle canzoni, fresche e che parlano direttamente al cuore, come questa This is the new year. Questo è, appunto, un nuovo anno e abbiamo bisogno di tutta l'energia positiva magicamente racchiusa in questi freschissimi 3 minuti, per tollerare meglio il grigiore di questo inizio 2012, funestato da eventi ai quali non avremmo mai voluto assistere. Buon ascolto!
A questo link potete visionare il video ufficiale del brano, del quale VEVO proibisce l'embedding su queste pagine.

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