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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 25/2/2012 - 3/3/2012

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  1. Liquefare il vinile
  2. Ancora analogico
  3. Scelta per un finale usato
  4. Diffusori entro i 1500 €
  5. Amplificazione per le TNT Lilliput
  6. Nuovo lettore CD per 500 € e altre questioni
  7. Inserire un subwoofer?
  8. Coppia Leak
  9. Immagine decentrata e bassi poco corposi
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Liquefare il vinile
Salve,
inizio ringraziandola per la sua infinita pazienza e passione che dedica a noi lettori. Per qualche settimana non ho avuto l'interesse di leggere le sue pubblicazioni, un po' perché preso da altri eventi (papà per la seconda volta) e un po' perché grazie ai suoi suggerimenti ho trovato un bel equilibrio con il mio impianto.
Le devo confessare che mi ha fatto un certo effetto riprendere a leggere le sue rubriche; ho subito pensato "Può cascare il mondo, ma lui è sempre lì, a condividere la sua passione e competenza con chiunque chieda un supporto".
Grazie a nome di tutti!!
Andiamo al vero motivo della mia lettera, con il mio impiantino entry-level sono veramente soddisfatto:

Ho speso circa 350,00 euro escluso il pc, l'unico dubbio l'ho sul DAC cinesino che ho preso frettolosamente quasi 2 anni fa, ma non ho nessun termine di paragone, quindi me lo tengo così.
Prima di andare al dunque le devo segnalare che con il TNT star oltre a migliorare sensibilmente il controllo sulle basse frequenze, come mi aspettavo, è migliorato anche su un altro aspetto, non so darle il termine adatto, ma è migliorata la riproduzione e ricostruzione della scena (credo che si dica così), forse un esempio mi aiuta a spiegare, nell'album Amused to Death di Roger Waters, adesso gli effetti Qsound sono più efficaci, mentre prima erano impercettibili (e non credo era un problema di fase, altrimenti l'impianto avrebbe suonato malissimo).
Andiamo al sodo, finito con l'hardware (a parte qualche sperimentazione di qualche cavo di segnale TNT) ho deciso di concentrarmi sui contenuti da riprodurre, leggendo il suo sito, è nata in me voglia di vinile e di conseguenza la svalutazione nel mio cuore di tutti i CD acquistati in tanti anni di passione. Ho meditato molto sulle lettere con argomento vinile e dintorni, e sono arrivato ad una conclusione che le volevo sottoporre: mi sono fatto l'idea che la sorgente analogica è troppo delicata e fragile, e che sia difficile da posizionare negli ambienti piccoli, quindi mi sono convinto di usare il vinile come master, nelle migliori condizioni (assenza di vibrazioni, il piatto disposto su supporti adatti, etc...) registrarlo in alta risoluzione, per poi riprodurlo dal pc.
A questo punto le faccio la fatidica domanda, per avere un buon piatto+testina da usare solo per la campionatura, che budget è necessario, e successivamente la domanda si sposta su è meglio un pre-phono + scheda di acquisizione ad alta risoluzione o un prodotto unico specifico, un pre-phono USB (esempio
Phono PreAmp iVinyl).
Naturalmente il tutto deve avere una resa superiore a quella di un CD.
O forse è meglio aspettare che le case discografiche vendano file in alta definizione.
Saluti,
Sergio - E-mail: sergio.arcoleo (at) gmail.com

LC
Caro Sergio,
comprendo la curiosità e la voglia di vinile a tutti i costi, perché ne parlano tutti, perché è trendy, perché si trova di nuovo nei negozi etc. Ho sempre detto che partire da zero, oggi, continua a non avere molto senso ma so che al cuore non si comanda facilmente. Tuttavia, per come la vedo io, il vinile ha senso solo se è lui a suonare, con tutto il suo fascino, il metodo, la preparazione, il gusto del possesso di un bel supporto fisico. Utilizzarlo come vorresti fare tu, ovvero come "master" per file audio digitali mi sembra un controsenso: non hai il fascino del disco ma solo una sua immagine sbiadita, perché il suono analogico, per diventare file, deve essere campionato e trasformato in digitale! E, magari, questa operazione viene affidata a un chip di conversione A/D da pochi euro...
A mio parere, se davvero hai voglia di vinile, con tutta la sua affascinante e oscura liturgia, prenditi un giradischi e facci suonare i dischi. Punto. I file ad alta risoluzione si trovano già in rete, non sono diffusissimi ma tanta roba esiste già...se davvero volessi migliorare la qualità della sorgente punta su questo!
Il vinile si ama per ciò che è, non solo per ciò che contiene! Oltretutto, per ottenere risultati superiori a quelli del CD, come dici tu, temo ci sia bisogno di un set-up analogico non esattamente entry-level. Quanto ti costerebbe tutto il giochetto? Tra dischi e hardware quasi certamente andresti a superare, e non di poco, la cifra totale che hai speso sull'intero impianto. Sei sicuro che avrebbe ancora senso?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora analogico
Egr. Direttore,
Il mio giradischi (TECHNICS SL-QD22 acquistato nel 1989) è andato fuori uso (guasto del microprocessore e braccio letteralmente bloccato). Ho così deciso di comprarne uno nuovo. Il mio impianto hi-fi è costituito da:

Tralascio marche e modelli di piastra di registrazione, lettore CD e sintonizzatore. Il tutto acquistato nel 1989. La stanza in cui è posizionato l'impianto è di circa 12 mq; altezza circa 3m. I dischi che possiedo riguardano principalmente, a livello di genere musicale, il rock degli anni '60-'70-'80 (Beatles, Jimi Hendrix, Genesis, E.L.&P., King Crimson, Police, U2 tanto per fare qualche esempio), il rock-blues, il blues (B.B. King, Eric Clapton, ecc) e qualche LP di musica classica. Il budget di spesa che ho messo a disposizione è di circa 1000 euro. I modelli che principalmente mi interessano sono due: A dire il vero ci sarebbe anche il THORENS TD 295 MK IV che, esteticamente, è quello che preferisco, ma ho l'impressione, probabilmente a torto, che THORENS sia un po' scaduta per quanto concerne i componenti di fascia medio-bassa e in particolare che il rapporto qualità/prezzo si sia abbassato. Però, ripeto che probabilmente è solo un'opinione personale sbagliata. Qual è il suo parere/consiglio?
Considerato che sono totalmente ignorante in materia di testine, nel caso in cui la decisione cada sul REGA RP3 è consigliabile acquistare anche la testina opzionale Elys 2?
Quali sono eventualmente altre testine, di buona qualità e compatibili con il braccio, che meglio si adattano al mio caso specifico e che possano migliorare il risultato complessivo?
Lo stesso dubbio relativo alla testina riguarda anche il caso di acquisto del PRO-JECT.
Ho saputo inoltre che questi due giradischi sono molto sensibili alle vibrazioni (in particolare il REGA). Il mio impianto è collocato in un mobiletto di legno e non ho la possibilità di installare una mensola a muro. Può essere utile e sufficiente interporre tra il piano del mobiletto e il giradischi una lastra in pietra o in marmo al fine di isolare il giradischi dalle parti vibranti? E di quale spessore indicativo?
Sto brancolando nel buio. Spero in un suo aiuto per avere un po' di luce.
Grazie fin d'ora.
Cordiali saluti.
Massimo - E-mail: zanmas67 (at) tiscali.it

LC
Caro Massimo,
anche nel tuo caso, come in quello della lettera precedente, vedo una netta sproporzione tra l'impianto esistente e il budget stanziato per il nuovo giradischi. Mi chiedo se tu abbia valutato con attenzione questo fatto. Ogni impianto deve avere una sua logica, anche economica. È vero che esiste la filosofia source first ma oggi anche con cifre modeste si acquistano delle sorgenti assolutamente dignitose.
Per logica, quindi, vedrei meglio nel tuo impianto un nuovo giradischi di impegno economico inferiore come ad esempio il ProJect Debut III o anche il modello RPM 5.1 (circa 300 e 500 € rispettivamente) dotati già di una decente testina preinstallata. Possibili alternative Rega e NAD, sempre per un budget sotto i 500 €. Il salto qualitativo rispetto al tuo set-up analogico precedente sarebbe comunque sensibilissimo e ti avanzerebbe una bella cifra da spendere in dischi o in possibili miglioramenti del resto dell'impianto.
Per quel che riguarda il posizionamento del giradischi la lastra in pietra o marmo che desideri utilizzare non risolverebbe i problemi, semmai il contrario! Ci vedrei molto meglio un sistema di disaccoppiamento elastico (
camera d'aria o qualcosa tipo la nostra base da autocostruire SandBlaster) che prevenga la trasmissione delle vibrazioni dal mobile al giradischi. Potresti anche, più semplicemente, utilizzare una tavoletta di multistrato marino (spessore tra 1 e 2 cm) dotata di piedoni smorzanti in gomma morbida (tipo questi).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta per un finale usato
Buongiorno Lucio,
mi si presenta l'opportunità di acquistare un finale Rotel RHB-05 o un HK PA2400 Signature Series a prezzo simile (450 il primo, 400 il secondo). Attualmente il mio impianto è così composto:

Ascolto prevalentemente jazz, fusion, classica e progressive rock. L'ambiente d'ascolto è irregolare e molto assorbente, un quasi parallelepipedo di circa 6x3x2.80; il punto d'ascolto è una delle pareti corte mentre le Linn sono piazzate a circa metà del lato lungo... troppi bassi qualora posizionate nei pressi della parete di fondo.
Sono soddisfatto del suono (fantastica la riproduzione di tutte le registrazioni del quartetto di Dave Brubeck, per esempio), ma mi sorge il dubbio che quei finali potrebbero controllare meglio i bassi.
Tu cosa faresti?
E secondo te sarebbe il caso di acquistare un pre fono?
Grazie mille!
Stefano - E-mail: taddeus (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
tra i due finali che avresti individuato la mia preferenza andrebbe verso il Rotel, che potrebbe sia bilanciare il carattere morbido e caldo del preamplificatore Audio Analogue, sia assicurare controllo e velocità ai woofer delle Keilidh. Non aspettarti cambiamenti radicali, comunque, anche il finale attualmente in uso dovrebbe essere adeguato ai tuoi diffusori.
Personalmente, ci vedrei bene (anzi, meglio) una coppia pre+finale Naim a pilotare le Keilidh oppure anche un integrato Nait, tanto per semplificare un po' le cose e, allo stesso tempo, migliorare la qualità dell'ingresso phono. Anche una coppia pre+finale Linn, di qualche anno fa, potrebbe non essere una cattiva idea.
Tuttavia, la mancanza di controllo sulle basse frequenze difficilmente è imputabile al finale, più probabilmente è dovuta a un posizionamento non ideale e/o a una stanza acusticamente poco adatta. Le Keilidh, infatti, sono nate per stare bene anche vicino alla parete posteriore (10-30 cm è la distanza ideale): se ti sembra che in questa posizione i bassi siano eccessivi c'è qualcosa che non va nell'ambiente!
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Diffusori entro i 1500 €
Gentile direttore,
"è suonata la campana". Mi avvicino in questi giorni per la prima volta, realmente, (ho 29 anni) all'alta fedeltà. Ho da sempre in casa un padre cultore, audiofilo doc dagli anni '60, ma solo oggi io mi sto imbarcando nella lunga transumanza verso la musica liquida.
Proprio lui mi ha consigliato di scrivere a voi di TNT.
Ho molti gigabyte non compressi ed altri compressi (decentemente) di buon Rock, Blues e Jazz da ascoltare. Quindi, rispondendo a questa mia esigenza, qualche mese fa mi sono addentrato nel mondo hi-end alla ricerca della soluzione più adatta alle mie esigenze di neo-audiofilo-contemporaneo (mio padre = audiofio arcaico). Ho avuto occasione di ascoltare il FOCAL BIRD. Deluso dalle prestazioni ho spinto mio padre alla filantropia "in famiglia". Non sono riuscito a farmi donare le sue JBL L65 Jubal ma bensì qualche altro componente da lui scartato. Giocoforza ho ricevuto il suo vecchio amplificatore QUAD 303 e il pre-amplificatore ADCOM GPF-345. Oltre al convertitore D/A HRT MUSIC STREAMER II (Bur Brown) che a breve acquisterò e che mi servirà per fare uscire/convertendo il segnale dal mio iMAC tramite la porta USB.
A questi due componenti che andranno a formare la mia sezione di amplificazione devo affiancare una coppia di diffusori "giusti" e proporzionati ai generi musicali sopracitati.
Dopo essermi documentato e consigliato con mio papà, restando sotto i 1.500 euro ho preso in considerazione questi modelli:

Le FOCAL (made in France) sicuramente non sono delle sconosciute. Ho letto molto su queste francesine e ho anche avuto modo di ascoltarle a Busto Arsizio da Elysium. L'impressione: buona qualitativamente ma non "potenzialmente". Le VEF Radiotehnika RRR - GIANT FS 100 (made in Europe, legno e progettazione dei coni) non le ho mai ascoltate. Per la prima volta ho letto un breve trafiletto sulla vostra rivista qualche mese fa. Ma successivamente dopo essermi documentato in rete sono rimasto colpito da queste "impressioni" dei possessori e della recensione della rivista HI FI WORLD UK.
Le CERWIN VEGA (made in China) storicamente si adattano al genere musicale che andrò ad ascoltare. Purtroppo non ho mai visto una vostra recensione recente. Il modello per cui potrei optare va annoverato nei diffusori per fare "casino"? O sono diffusori come ho letto in rete storicamente validi ma trascurati e sottovalutati dai cultori dell'alta fedeltà?
Delle B&W non conosco nulla, ma so solo che sono in offerta da hi-fi Di Prinzio a 1000 euro. Mi correggo conosco solo il prestigio del brand.
Chiedo lumi e un consiglio sulla scelta dei diffusori.
Grazie,
Enrico - E-mail: enrico.ronconi (at) gmail.com

LC
Caro Enrico,
in tutta sincerità non solo non conosco il marchio VEF ma non ricordo sia mai stato recensito su queste pagine. Devo quindi sospendere il giudizio su questi diffusori. Di Cerwin Vega ammetto di non aver ancora avuto modo di ascoltare niente di recente produzione, quindi anche in questo caso devo sospendere il giudizio. Gli altri due contendenti si equivalgono, in buona sostanza, e condividono - a grandi linee - una certa impostazione abbastanza vivace in gamma medio-alta.
Visto che ci devi ascoltare rock e blues, non sarebbe una cattiva idea inserire anche qualche modello Klipsch della serie RF oppure le
Cabasse Jersey che ho recensito poco tempo fa qui su TNT-Audio. Anzi, ti dirò che a pensarci bene proprio questi diffusori mi sembrerebbero particolarmente adatti: vivaci ma non troppo, con un'ottima dinamica e un buon impatto in gamma bassa. Non eccellono in immagine tridimensionale ma coi generi elencati questo sarebbe un fattore decisamente secondario!
Qualora non avessi possibilità alcuna di ascoltare e valutare a confronto i Klipsch o i Cabasse e se dunque la tua scelta dovesse restringersi ai quattro modelli citati...la mia preferenza assolutamente personale andrebbe a Focal, ma non conoscendo due dei quattro contendenti capisci che questo è un consiglio che è solo parzialmente utile. Non mi è chiaro quali diffusori, di questi citati, tu possa ascoltare direttamente. Il mio consiglio è di circoscrivere la scelta a quelli che puoi valutare tu con il tuo orecchio, è una strategia sempre più sicura di quella che si affida ai giudizi letti in rete o sulle riviste.
Spero di esserti stato utile, un saluto a tuo padre che ti ha consigliato la lettura di TNT-Audio :-)
Lucio Cadeddu

Amplificazione per le TNT Lilliput
Gentile direttore,
ho appena terminato la costruzione dei vostri diffusori
Lilliput, sin dalla prima prova d'ascolto sono rimasto sbalordito dall'equilibrio e dalla sonorità delle stesse, perciò, non posso che rinnovare i complimenti al progettista ed alla vostra testata che ha messo a disposizione del pubblico progetti e schemi.
Le prove delle casse sono state effettuate con un preamplificatore ed un finale (di cui non conosco assolutamente le caratteristiche), interamente autocostruiti da mio padre (un guru dell'alta fedeltà purtroppo scomparso) e con un sintoamplificatore Harman Kardon avr 255. Inutile dire che il suono prodotto dall'impianto paterno, è, a mio parere, decisamente superiore in termini di precisione ed immagine.
Ora le Lilliput verranno trasferite nel mio studio dove potrò lavorare ascoltando musica in modo, spero, soddisfacente. Ciò premesso le chiedo un consiglio sull'amplificazione da abbinare alle Lilliput. Tengo a precisare che ho a disposizione un Marantz model 8b a cui, volendo, potrei abbinare un preamplificatore e che il suono dell'AVR 255 non rispecchia i miei gusti musicali.
Desidererei un'amplificazione neutra in grado di fornire ai vostri diffusori un suono piacevole e non stancante. Non ho alcun preconcetto per l'amplificazione in classe T, sebbene sui forum continuino ad affrontarsi due eserciti di audiofili di opposte opinioni.
La ringrazio anticipatamente e mi scuso se l'argomento dovesse essere già stato trattato.
Ago - E-mail: agoguerrini (at) tin.it

LC
Caro Agostino,
sono felice che il progetto delle nostre Lilliput ti abbia soddisfatto così tanto! Ora, visto che hai a disposizione un amplificatore così leggendario come il Marantz Model 8B non vedo ragione alcuna per non utilizzarlo, se fosse ancora in buone condizioni di funzionamento! Si tratta di un pezzo di storia dell'HiFi che merita di essere utilizzato ancora oggi. Controlla che sia in buone condizioni, che le valvole non siano da sostituire e utilizzalo senza problema alcuno, sono sicuro ti regalerà ore di ascolto piacevole e non stancante esattamente come lo desideri tu.
Come preamplificazione potresti, in alternativa, cercare un pre a valvole dello stesso periodo (arduo e...costoso) oppure anche un semplice pre passivo, onde non modificare in alcun modo la timbrica del bel Marantz. Per questioni storiche e filologiche ci vedrei bene un pre Marantz dello stesso periodo (o leggermente successivo) ma la ricerca potrebbe essere complicata e ti esporrebbe a un certo numero di rischi.
Per quanto riguarda la Classe D (la T non esiste, di fatto) prendila in considerazione soltanto se l'ipotesi Marantz dovesse naufragare. Certamente avresti meno problemi pratici: apparecchi che non scaldano, che non necessitano di manutenzione e che consumano pochissima energia. A seconda del tuo budget potresti valutare sia i Virtue Audio che il Dayton (consiglio almeno potenze di questo tipo con le Lilliput) oppure un ben più pretenzioso NuForce IA7, nuovo o usato. Tutto dipende dalla cifra che sei disposto a spendere.
Quanto agli eserciti contrapposti...io credo che come accade sempre in queste situazioni, abbiano entrambi torto: la classe D non è la risposta a tutte le esigenze ma non è neppure il demonio, come molti la dipingono (spesso, senza mai averla ascoltata). Certo è che per i 100 € necessari per acquistare un Dayton DTA-100a è molto, molto difficile trovare di meglio, sia nel nuovo che nell'usato. Diciamo che è un rischio che si può correre.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD per 500 € e altre questioni
Caro Lucio,
per 22 anni ho avuto lo stesso impianto, e per i primi 10 anni ne sono stato molto contento:

poi gradualmente ho quasi smesso di ascoltare musica. Tre anni fa ho iniziato a comprare riviste per rinnovarlo, puntavo all'home theatre, leggendo recensioni su riviste del settore da cui puntualmente non capivo nulla.
Poi ho trovato per caso TNT, ed ho letto un bel po' e ho deciso che tutto sommato l'home theatre non mi interessava più e dopo aver letto la tua recensione nel 2009 ho comprato il Trends TA10.1 ed il TC 716 per fare un confronto con il NAD, visto il prezzo abbordabile. Ho effettivamente notato miglioramenti ma marginali, a fronte di una notevole perdita in potenza. Per un po' ho alternato i due ampli, ascoltando poco e stancandomi presto.
Ad aprile mi sono regalato delle casse nuove, delle Mordaunt Short mezzo 6. In realtà le avevo già provate circa 1 anno prima, ero andato da Cherubini a Roma per vedere delle casse super recensite da una rivista del settore, ma che secondo me (ed anche secondo l'addetto vendite) suonavano veramente male, squillanti e poco realistiche.
Tornato a casa ho fatto un po' di prove (dopo il rodaggio) e qui le differenze sono diventate piuttosto consistenti (NAD –Trends) ed il NAD e le vecchie casse sono finite in campagna da mio padre (anche le casse, pur avendo bassi mostruosi avevano notevoli carenze sul posizionamento degli strumenti e sulle medie frequenze se paragonate con le MS). Che ne pensi delle MS mezzo 6, ho visto che qualche volta le inserisci nei tuo suggerimenti di acquisto?
Ho comprato Get better sound e l'ho letto d'un fiato, ho fatto gli aggiustamenti che le mie orecchie mi consentono ed ho effettivamente scoperto di avere delle zone con una notevole cancellazione dei bassi, sono comunque riuscito a trovare un punto con una accettabile acustica e ci ho messo il divano.
So che per i tuoi standard TA e casse da circa 89dB non sarebbero un buon abbinamento, ma devo dire che complice l'ambiente ancora abbastanza riflettente su cui devo lavorare di più non credo di poter ascoltare con soddisfazione a volumi più elevati per ora. Certo ho qualche carenza se voglio sparami i Deep Purple, ma per Jazz e Blues ci siamo.
Perché ti scrivo? Intanto per ringraziati per avermi fatto riscoprire la musica ed abbandonare l'idea dell'home theatre, ora ascolto nuovamente e con soddisfazione molta musica ed anche i film (con le voci perfettamente comprensibili e posizionate al centro, anche senza canale centrale).
Quindi per porti due quesiti:
In quasi tutti i forum dicono che senza un pre ed alimentazioni mostruose il Trends non rende un granché, sono fisime audiofile o ne vale la pena (considera che sono anche tendenzialmente minimalista). Il TC 716 può in qualche modo degradarne le prestazioni?
Credevo che il Nakamichi fosse molto buono, ho scoperto leggendoti che è solo molto vecchio. Allora ho provato a collegare le uscite del BDP7500 Philips (lettore Blue Ray che monta dei Cyrrus Logic Cs4352) e mi sembra che quest'ultimo suoni più definito del Nakamichi, inoltre i cantanti che non erano centrati (pensavo fosse problema dell'ambiente, erano sempre un po' a sinistra) sono perfettamente al centro.
Quindi vorrei provare a cambiare CD senza spendere troppo, visto anche che i supporti fisici sono destinati a sparire col tempo. Comunque attualmente ho circa 400 CD e per ora non mi interessa passare alla musica liquida. Ascolto un po' di tutto (rock progressive, classica ma principalmente Jazz e Blues). Leggendo su TNT-Audio ed in giro sembrerebbe che i lettori cinesi a valvole abbiano una marcia in più come rapporto prezzo prestazioni, che ne pensi di Bada HD22 o di uno Xindak Muse 2.0 (od altro da te suggerito sui 500-600 euro). Tra quelli da voi recensiti il Jolida costa un po' troppo e sembrerebbe un progetto con ormai 10 anni sulle spalle e lo Shanling si trova solo ordinandolo in Cina. Otterrei a tuo avviso qualcosa di più che con i classici NAD, Rotel, Cambridge etc a parità di prezzo e con la mia catena?
Successivamente passerò ai cavi con qualche progetto TNT, con il Nakamichi non credo di riuscire ad apprezzarne le differenze.
Come ultima riflessione, forse non mi funzionano bene le orecchie o forse sarà la mia anima minimalista ed anche un po' parsimoniosa (o pulciara, come si dice a Roma) ma sono andato al Roma Hi End a e l'unica sala in cui ho veramente goduto della musica e stata quella di AAAVT con un valvolare abbastanza economico e delle casse autocostruite ma comunque non costosissime - 1400 euro.
Ho comprato dopo anni Audioreview questo mese, ero curioso di leggere la recensione del NERO CD: non diceva praticamente nulla sul suono ed era senza misure (guarda caso il venditore è inserzionista). Si parlava anche del Roma Hi End ma se non ho visto male di tutti i sistemi mostruosi e costosissimi e non di AAAVT, che credo sia stata una delle sale più visitate (era pieno di sale con impianti costosissimi praticamente vuote).
Nell'editoriale si diceva che il mercato dell'Hi Fi è in crisi anche perché lo stereo non è più un simbolo di affermazione maschile come 20 anni fa :-) mi spiace ma non posso riportare il concetto con maggiore precisione perché è finito nel secchio in meno di quindici minuti dopo una rapidissima sfogliata.
Ti ringrazio e ti saluto,
Ludovico - E-mail: lgiuseppi (at) libero.it

LC
Caro Ludovico,
mi fa piacere abbia abbandonato l'idea dell'Home Theater, in effetti se ascolti principalmente Musica non ti serve a molto tutta la complicazione di cavi e diffusori che un sistema HT comporta.
Sono anche contento che il Trends ti abbia conquistato, nonostante la bassa potenza. In effetti, a mio parere, bisognerebbe stare sopra i 90 dB per metterlo in condizioni migliori, altrimenti la dinamica potrebbe risultarne compressa nei passaggi più impegnativi.
Se non estremamente necessario sarebbe meglio non utilizzare un pre, se non di qualità elevata, pena un certo decadimento delle prestazioni. L'alimentazione può anche restare quella di serie, ma certamente ci sono margini di miglioramento. Il fatto che con quella di serie non si possa ascoltare fa parte del più classico bestiario da forum HiFi.
Hai fatto un'ottima scelta coi diffusori, si tratta di un progetto ben equilibrato e dall'ottimo rapporto qualità prezzo. Per quanto riguarda il lettore CD purtroppo non conosco i cinesi che citi. Di recente abbiamo pubblicato la prova di una coppia meccanica/DAC molto interessante, i
Little Dot CDP_I & DAC_I dal costo complessivo inferiore ai 500 € preventivati. Il DAC dispone anche di ingresso USB, casomai domani dovessi cambiare idea sulla Musica liquida.
In alternativa valuta una macchina integrata di NAD, Rotel o Cambridge: più semplice, più facilmente rivendibile, ma anche molto meno flessibile della coppia Little Dot.
Infine, non posso che concordare sulle tue impressioni circa gli ascolti alle mostre: è difficile sentire qualcosa che suoni veramente bene (dei motivi ne abbiamo parlato tante volte) e non mi sorprende che le sale più frequentate siano quelle dove stazionano apparecchi dal buon rapporto qualità/prezzo. Il tempo delle vacche grasse è finito da un pezzo, dobbiamo farcene una ragione. Che l'HiFi non sia più attraente come un tempo è assolutamente vero, ma la ragione è più semplice e meno filosofica: oggi ci sono tanti modi alternativi per ascoltare la Musica, dagli iPod, ai computer, alla rete. Un tempo o compravi l'impianto HiFi o eri condannato al silenzio.
Spero di esserti stato utile, buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Inserire un subwoofer?
Buongiorno direttore, mi trovo di nuovo a disturbarLa nel tentativo di potere finalmente "chiudere" la mia prima "catena hi-fi". Le scrissi un paio di mesi fa riguardo al mio impianto composto da:

Ho sostituito le Infinity con delle Klipsch ref 52 facendomi tentare dalla buona sensibilità (parametro abbastanza importante visto la scarsa potenza dell'ampli, mi dissi) e dal prezzo di occasione (325€).
Risultato: ottima definizione in gamma medio alta, ma suono decisamente più freddo e stancante rispetto alle Infinity.
Lo so, c'era da aspettarselo, non mi sgridi! Volevo semplicemente chiederLe se si potrebbe ovviare al problema con un subwoofer e, se si, indirizzarmi tra le varie marche e illuminarmi nella scelta tra attivo e passivo (l'ampli è provvisto di preout); il budget si limita a 250€, non disdegno un buon usato.
Sottolineo che la stanza è purtroppo un disastro a livello acustico: non ho possibilità di allontanare le Klipsch dalle pareti piu di 30 cm ed ai lati delle stesse ci sono due porte finestre doppie, senza contare l'ambiente di 25 mq scarsamente arredato.
Un'ultima delucidazione sui cavi di potenza: potrei ottenere dei miglioramenti percettibili con cavi piu performanti che il quadripolare elettrico che uso ora o, considerato l'impianto entry-level non avvertirei nulla?
Grazie, grazie e ancora grazie. Buon lavoro!
Lucio - E-mail: lucioxxx81 (at) libero.it

LC
Caro omonimo,
se la stanza e il posizionamento sono così disastrosi non c'è subwoofer che tenga, peggioreresti soltanto la situazione. No, l'unica cosa che puoi fare, ammesso che non possa intervenire su ambiente e posizionamento, è vendere i Klipsch e acquistare un diffusore più tranquillo in gamma medio-alta: KEF, Chario, Opera, ProAC...sono solo dei nomi che potresti prendere in considerazione, magari cercando nel mercato dell'usato.
Come ti sia saltato in mente di prendere le Klipsch per il solo fatto che sono molto sensibili resta per me un mistero. Se avessi avuto necessità di più potenza (ma ne sei sicuro?) sarebbe stato sufficiente cambiare amplificatore! Mai cambiare un diffusore che ci sodddisfa dal punto di vista timbrico con uno completamente diverso come impostazione...
Sono comunque sicuro che potresti riuscire a far suonare bene le Klipsch (perché i bassi ce li hanno, eccome!) intervenendo, con pochissima spesa, sull'ambiente d'ascolto e, magari, dotando i diffusori di un sistema mobile per poterli spostare in posizione più consona quando ascolti. La mia paura, infatti, è che in una sistemazione così compromessa qualunque nuovo acquisto potrebbe rendere solo una minima parte del suo potenziale.
Sei sicuro di non poter intervenire sull'ambiente, magari arredandolo un po'? Io credo sia una scelta che prima o poi dovrai affrontare, se ti interessa davvero ascoltare bene la Musica. Acquistare e sostituire componenti non ti porterà molto lontano e servirà solo a prosciugare il conto in banca.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Coppia Leak
Gentile Direttore,
le scrivo con rispetto reverenziale perchè seguendo la sua rubrica so di aver molto da imparare anche rispetto ad altri come me che chiedono il suo consiglio.
Veniamo al dunque. Da poco mi sono appassionato al mondo del vero hifi. Attualmente ho un sistema box della pro-ject formato da un pre, 2 finali monofonici, un dac per computer e un dac ipod, tutti basati su chip burr brown collegati a delle casse Triangle Ittoh. Il sistema mi piace molto e le Triangle suonano molto bene a mio parere. Tuttavia sono venuto in possesso di un Leak 20 + varislope che mi hanno lasciato letteralmente di stucco. In particolare dopo aver accuratamente pulito il Leak e averlo rivalvolato mi sono accorto che con le triangle ottengo davvero una scena molto pulita, calda, piena e soddifacente anche dopo ore di ascolto. Insomma: il mio sistema pro-ject ha un po' vacillato.
Tuttavia il leak varislope collegato al leak 20 è in condizioni pessime: riesco a far funzionare solo l'entrata rec, i connettori rca sono troppo vicini tra loro, il cavo che li collega secondo me sembra troppo deteriorato e mi sono chiesto: se mi facessi costruire (perchè non sono in grado) un cavo che dal connettore ottagonale esce in rca potrei collegarlo al pre della pro-ject e usare il leak 20 come un buon finale valvolare?
In questa maniera potrei usare computer, ipod, cd e controlli del volume tramite il sistema pro-ject e mantenere la qualità del finale del leak 20?
Secondo lei rischio di bruciare tutto o altro? Il Leak 20 senza il Varislope perderebbe in qualità?
Ha senso secondo lei una soluzione di questo tipo?
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità ad una risposta.
Cordiali Saluti,
Ivan - E-mail: ivanpedri (at) gmail.com

LC
Caro Ivan,
ci credo che sia rimasto colpito dalla qualità della coppia pre+ finale vintage della Leak! Erano ottimi apparecchi che suonano ancora oggi molto bene. Ti consiglierei pertanto di provare a utilizzarli entrambi, magari facendo revisionare il Varislope (vedi foto e consigli su questo
sito) e sostituendo il cavo di collegamento tra di essi: non dovrebbe essere impossibile da reperire in buone condizioni. Alla peggio puoi provare a chiedere alla FlashBack Sales che realizza su richiesta cavi per tutte le elettroniche inglesi vintage, Leak compresi. Non proverei a costruire degli ibridi coi tuoi ProJect, non perché la cosa potrebbe non funzionare, quanto perché perderesti un po' della magia della vecchia coppia inglese.
Ti consiglio di documentarti un po' in rete su queste elettroniche, ci sono decine di siti che trattano l'argomento, sia dal punto di vista storico che tecnico, con consigli, curiosità, segreti, trucchi etc. Sono sicuro che, una volta messi nelle condizioni migliori per suonare ti sarà difficile abbandonarli, specie se ami quell'impostazione un po' old style che caratterizza molte elettroniche a valvole di quel periodo. Inoltre, sono oggetti certamente destinati a una costante rivalutazione delle quotazioni, se conservati fedeli all'originale, senza modifiche che ne snaturino l'impostazione. Sono ammesse soltanto sostituzioni di componentistica passiva (ormai invecchiata, tipo resistenze e condensatori) e di valvole con parti assolutamente analoghe come valori e tipologia.
Spero di esserti stato utile e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Immagine decentrata e bassi poco corposi
Salve Direttore,
prima di tutto devo ringraziare lei e la sua rivista per avermi introdotto al mondo dell'Hi-Fi con competenza e pragmatismo. Infatti, a seguito di un'approfondita lettura degli articoli, dei manuali e delle lettere, ho acquistato il mio primo impianto Hi-Fi. Dopo varie attese (causa scioperi e nevicate anomale) sono riuscito finalmente ad installarlo in configurazione definitiva, nel soggiorno di casa. L'impianto è così composto:

[Sala d'ascolto] width=
L'ambiente d'ascolto è abbastanza piccolo e configurato come nella piantina in allegata. Sin da subito ho notato che il centro dell'immagine sonora risultava spostato di circa 10-15° a sinistra del centro tra i diffusori. Ho inizialmente attribuito la cosa al collegamento diretto tra ampli e PC tramite uscita line out (non disponevo ancora del DAC). Inoltre la resa delle frequenze basse era molto debole in termini di pressione sonora e fuoco: ho effettuato i vari test con vari CD test. In questo caso ho attribuito il problema al collegamento dei diffusori ed in special modo ai ponticelli in dotazione tra i morsetti delle sezioni HF e LF.
Dopo un paio di settimane ho aggiunto il DAC e ovviamente il fuoco e la pulizia della scena sonora sono molto migliorati, ma il centro dell'immagine sonora continua a rimanere spostato a sinistra, anche se meno. Per le frequenze basse ho provveduto a sostituire i ponticelli con del cavo da elettricista di sezione 15 AWG che avevo disponibile ed ho collegato il cavo proveniente dall'ampli prima in modo incrociato (Rosso su sezione HF e Nero su sezione LF), ottenendo un notevole miglioramento della pressione sonora per le frequenze basse ma una terribile sfocatura (impastamento lo definirei) delle frequenze medie, e successivamente solo alla sezione HF lasciando ai ponticelli artigianali il compito di far passare il segnale alla sezione LF. In questo ultimo modo ho ottenuto un netto miglioramento delle frequenze medie ed alte e un apprezzabile miglioramento delle frequenza basse, che tuttavia restano ancora poco corpose ed impattanti. Le chiedo quindi consiglio su come ovviare ai due problemi: La ringrazio anticipatamente per i suoi consigli.
Giuseppe - E-mail: giuseppedigiulio (at) me.com
[Sala d'ascolto] width=

LC
Caro Giuseppe,
per il problema dell'immagine spostata a sinistra devi semplicemente fare questa prova elementare e decisiva: inverti i canali destro e sinistro tra sorgente e amplificatore e poi tra quest'ultimo e i diffusori. Se il difetto del decentramento continuasse a presentarsi sempre a sinistra, il problema sarebbe - come ritengo plausible - solo di tipo ambientale. La non perfetta simmetria dell'arredo a fianco ai diffusori probabilmente gioca questo brutto scherzo.
Per quanto riguarda il problema dei bassi lascia perdere i ponticelli, non possono essere responsabili per differenze così macroscopiche. Una volta sostituiti con degli spezzoni di cavo di buona sezione la loro nefasta influenza è azzerata. Ovviamente, immagino abbia controllato che il collegamento dei cavi per i diffusori sia in fase corretta (rosso con rosso e nero con nero).
Purtroppo il problema delle basse frequenze è, almeno in parte, attribuibile all'ambiente o al posizionamento dei diffusori. Questi, intanto, sono troppo vicini alla parete posteriore e pure il punto d'ascolto mi sembra troppo vicino ad essi. Proverei - a passi di 5 cm per volta - a modificare questa situazione, magari anche solo spostando il divano all'indietro. Non posso credere che tu senta questa carenza di bassi in ogni punto della stanza. Sono sicuro che ci siano delle aree dove li senti molto più forti (a parte gli angoli, dove è ovvio). Per tentativi successivi prova a trovare la posizione reciproca di diffusori e punto d'ascolto che realizza il miglior compromesso. Prova anche variando il toe-in dei diffusori, ovvero l'angolazione verso il punto d'ascolto: aumentalo o diminuscilo fino a trovare il compromesso migliore tra immagine e presenza della gamma bassa.
Il mobile al centro dello spazio tra i diffusori certamente non aiuta molto, potresti provare a eliminarlo (solo per prova, metti le elettroniche sul pavimento o su un supporto molto basso) e valuta l'entità della sua influenza. Anche lo schermo TV non aiuta, purtroppo. D'altra parte immagino questa sia una installazione più o meno obbligata, però queste prove ti aiuteranno a capire meglio l'influenza dei vari componenti d'arredo sul suono dell'impianto.
Una volta fatti tutti questi esperimenti e qualora essi dovessero fallire c'è una cosa che prima o poi dovrai valutare ovvero che l'impostazione timbrica dei tuoi B&W probabilmente non ti soddisfa. Essendo abbastanza vivaci sul medio-alto, in ambienti un po' riflettenti potrebbero dar luogo al suono che senti, leggermente vuoto in basso. Diffusori dall'impostazione complementare potrebbe essere più adatti al contesto (es. Opera). Prima di decidere per un cambio, però, fai tutte le prove che ti ho consigliato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
dopo un periodo di lavoro particolarmente intenso è finalmente arrivato il Natale e sono molto felice perchè Babbo Natale mi ha portato esattamente quello che sognavo ossia un bel paio di Thiel CS 2.4 (usate ma in ottimo stato) che sono riuscito a trovare a Roma. Sto approfittando del fatto che moglie e figli sono in vacanza (io sono ancora al chiodo per qualche giorno) per ascoltarle da un paio d'ore e ho l'immenso piacere di sentire alcuni dettagli dei miei dischi preferiti come non li ho mai sentiti prima.
Vorrei ringraziarti ancora una volta per i preziosi
suggerimenti che mi hai inviato e vorrei farti i miei migliori auguri per le feste e per un felice anno nuovo.
Cordiali Saluti,
Marc - E-mail: marczanelli (at) yahoo.it

LC
Caro Marc,
sono felice che il nuovo acquisto stia allietando i tuoi ascolti! Si tratta di diffusori molto ben suonanti (pur se un tantinello audiophile :-)), trasparenti e dettagliati. Non a caso stai sentendo particolari sconosciuti contenuti dentro ai tuoi dischi :-)
Ho voluto pubblicare questa tua con uno scopo ben preciso: far capire lo stato del pregresso nel quale versa la posta di TNT-Audio. Questa tua è del periodo natalizio! Per questa ragione chiediamo pazienza a tutti coloro che ancora non hanno ricevuto risposta, né pubblica, né privata. Piano piano stiamo smaltendo l'arretrato, purtroppo gennaio e febbraio sono i mesi nei quali riceviamo più corrispondenza, perché col freddo e dopo le folli spese natalizie gli audiofili pensano di più al loro impianto. Già a maggio/giugno c'è un calo di richieste impressionante.
È possibile che alcune richieste di consulenza vengano evase prima di altre, non seguiamo un rigoroso ordine cronologico, ma cerchiamo di scegliere quesiti di tipo vario e che, per un motivo o per l'altro, possano essere di interesse generale. Normalmente quelli che finiscono in fondo alla pila sono i soliti: "ho xxxx euro e devo comporre un impianto, cosa scelgo?". Sono tantissimi, tutti uguali, capirete che lo sbadiglio, in questi casi, è così inevitabile che non ci viene voglia neppure di fornire risposta, pur sintetica, in forma privata. Pian piano, però, risponderemo a tutti!

Questa settimana consentitemi un bel tuffo nel passato in bianco e nero con questa Roll over Beethoven, un gold classic reinterpretato da tutti i più grandi artisti (Beatles inclusi) ma scritto (nel 1956!) e portato al successo planetario dall'immenso Chuck Berry che qui si esibisce live in una performance spumeggiante. Buon ascolto e buon divertimento!
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato.

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