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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 17/3/2012 - 24/3/2012

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  1. ENEL
  2. Amplificazione per Tannoy Arundel
  3. Suono che esce a fatica dai diffusori
  4. Bassi che rimbombano
  5. Trends: amore vissuto ma finito
  6. Upgrade con 1000 €
  7. Suono fastidioso con ampli Rotel
  8. Nuovo lettore CD o DAC separato?
  9. Frustrazioni audiofile
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

ENEL
Gentile e stimato direttore,
mi chiamo Dante ed avrei un quesito da porle: ho un impianto hifi piuttosto importante, del quale non sto a dirle i componenti che penso sia irrilevante per quello che le chiedo, dico solo che sono tutti apparecchi a stato solido.
Si tratta dell'alimentazione di rete, che mi fornisce l'ENEL. A casa mia la tensione normalmente è di 235-240 volt, che è monitorata continuamente con il distributore di rete CABRE, alla sera però (che è il tempo che ascolto solitamente) dopo le 22 la tensione arriva anche a 245 volt.
Ora la mia domanda è: siccome temo che questo posso provocare danni ai miei apparecchi (qualcosa è già successo poco tempo fa: al finale è saltata una piccola resistenza nell'alimentazione, il tecnico riparatore ha paventato l'ipotesi che sia dipeso da quanto suddetto) perciò sarebbe utile mettere uno stabilizzatore di tensione, magari di tipo elettromeccanico, visto che non ci sono rapidi sbalzi di tensione? Oppure questo stabilizzatore potrebbe introdurre dei disturbi o ronzii nella riproduzione?
Esistono dei progetti per autocostruirsi tali apparecchi?
La ringrazio e saluto cordialmente,
Dante - E-mail: dante.lorenzon51 (at) alice.it

LC
Caro Dante,
l'ENEL, per contratto, deve fornire tensione a 230 volt ±10% quindi questa potrebbe oscillare tra 230-23 = 207 V e 230+23 = 253 V. Su questa storia della tensione che viene fornita da ENEL girano in rete tante leggende, alimentate dal fatto che da una parte la normativa europea di uniformizzazione delle tensioni impone i 230 volt, dall'altra ENEL, sui contratti, pare talvolta scriva ancora 220 Volt. I documenti ufficiali sul sito ENEL dichiarano 230 volt ±10%. Di conseguenza la tua tensione di 245 volt è ancora entro i termini stabiliti dal contratto di fornitura. Ciò premesso, c'è da dire che la maggior parte degli apparecchi (controlla sul retro) dovrebbero essere garantiti fino a 250 volt.
Il problema, dunque, non sarebbe da attribuire alla tensione troppo alta, semmai è probabile che il guasto sia stato causato da una sovratensione momentanea che può sempre verificarsi.
Inserire uno stabilizzatore di tensione presenta un certo numero di incognite, perché occorrerebbe verificare che quantomeno non alteri la forma d'onda in uscita dalle sue prese. Esistono apparecchi sofisticati che consentono tensione e forma d'onda corrette (es. PS Audio Power Plants) ma sono piuttosto costosi. L'autocostruzione è una possibilità ma, francamente, comporta rischi così alti da invalidarne parzialmente la convenienza. Nel caso succedesse qualcosa anche solo lontanamente riconducibile a un fenomeno elettrico saresti in guai seri per aver utilizzato in casa un apparecchio senza le caratteristiche tecniche, di sicurezza e normative previste dalle leggi vigenti.
In tutta sincerità, se la tensione si mantenesse sui valori che hai indicato, credo potresti stare abbastanza tranquillo. Talvolta gli apparecchi si guastano per cause naturali nel senso che la componentistica non è eterna: le resistenze saltano, i condensatori si scaricano etc.
Continua a monitorare la tensione, magari anche con l'ausilio di un tester di precisione (non è detto che il voltmetro del tuo Cabre sia precisissimo) e, nel caso dovesse superare i valori massimi previsti da ENEL, non esitare a contattare un loro tecnico perché il problema grosso non sarebbe tanto l'impianto HiFi quanto tutte le altre utenze elettriche collegate, con ovvie ripercussioni sulla sicurezza domestica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Tannoy Arundel
Salve signor direttore.
La ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi nella lettura di questa mia...
Mi chiamo Antonio e ho 28 anni, mi sono avvicinato da pochi anni al mondo dell'alta fedeltà a seguito della scomparsa di mio padre ho iniziato ad avvicinarmi anche io a questa realtà che mi piace molto, ho ereditato da lui una coppia di Tannoy Arundel con cono da 15 pollici.
Ho acquistato a seguito da un mio amico come fonte audio un lettore cd Philips CD 610 che mi sembra ottimo x il mio utilizzo visto ho molti cd originali. Ora utilizzo un amplificatore Yamaha modello A-720 acquistato sempre da me, ma essendo inesperto credo di aver fatto un acquisto errato, il suono non mi soddisfa mi sembra molto freddo. Ma di questo me ne sono reso conto dopo molto tempo...e dopo averlo portato a casa.
Ho pensato di sostituirlo con un NAD 3020 che da quello che ho letto anche sulla vostra rubrica se ho capito bene potrebbe fare al caso mio visto che ha un suono caldo e i miei diffusori sono 90 dB e anche un amplificatore piccolo dovrebbe andare bene..
Ma non vorrei fare un altro acquisto errato...il mio paget è di massimo 500€.
Sono anche orientato verso un amplificatore valvolare ma non saprei quale ne se ci rientro con il mio baget...
La stanza in cui le ascolto è 30 metri quadrati...e la parete di fronte ai diffusori si trova a 4 metri di distanza.
Spero di essere stato chiaro e di aver reso bene l'idea visto che io non ho molta esperienza nel settore...
Confido in lei nello schiarirmi un po' le idee e nel consigliarmi in questa scelta per me molto ardua.
La ringrazio molto e mi scusi ancora x la mia incompetenza.. e confusione mentale.
A presto,
Antonio - E-mail: toninio (at) hotmail.it

LC
Caro Antonio,
tuo padre ti ha lasciato dei bellissimi diffusori, forse la scelta dell'amplificazione andava meditata con un po' più di attenzione. L'amplificatore con il quale le hai abbinate è abbastanza vecchiotto e, francamente, poco adatto per le tue Tannoy, spero soltanto che l'abbia pagato poco. Il suo suono non è certamente morbido e caldo (direi il contrario) ma prima di rivenderlo farei attenzione alla stanza d'ascolto, che descrivi sommariamente e che invece potrebbe avere la sua parte di responsabilità nel suono che senti.
Già quattro metri di distanza dai diffusori sono veramente tanti, specie all'interno di una stanza da 30 metri quadri, se poi la sala fosse anche abbastanza vuota e/o arredata con superfici riflettenti (vetri, mobili laccati etc.) il risultato finale potrebbe prescindere dalla qualità e dalla timbrica dell'amplificatore.
Su questo sito e su questa stessa Rubrica trovi tanti consigli su come migliorare l'acustica dell'ambiente d'ascolto, non posso ripetermi ogni settimana.
Quando tutto dovesse fallire potresti, in effetti, sostituire l'amplificatore con qualcosa di più morbido. Senza andare a cercare, nuovamente, apparecchi con tanti anni di servizio alle spalle, nel BUDGET che hai stanziato ci rientra perfettamente un integrato nuovo come il NAD C326BEE. Stante la tua inesperienza, eviterei pertanto altri apparecchi vecchi e/o a valvole. A volte ho l'impressione che i novizi, in questo settore, vadano a caccia di guai volontariamente. Stai su prodotti semplici, possibilmente nuovi o usati recenti, evita le valvole e, nel frattempo, accumula esperienza. Il resto verrà da sè.
Consentimi soltanto una nota a margine: gli altri svarioni della tua lettera li ho corretti più o meno tutti, ma ho volontariamente lasciato la parola BUDGET scritta sbagliata per ben due volte in due modi diversi (e non possono essere errori di battitura) perché si tratta di qualcosa che mi capita di leggere molto di frequente. Ora: o si conoscono i termini inglesi e li si sa utilizzare e scrivere correttamente altrimenti si ricorre alla cara vecchia lingua italiana, sostituendo BUDGET con CIFRA STANZIATA o anche solo CIFRA, che ha l'innegabile vantaggio di essere pure più corta :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono che esce a fatica dai diffusori
Salve direttore, seguo con molto interesse la vostra rivista on line che è veramente prodiga di consigli e, a questo punto, vista la vostra gentilezza con i lettori, ne approfitto per rivolgerle un quesito.
Ho un impianto HIFI modesto ma è quello che mi posso permettere ed è composto da un giradischi Ariston RD40 con braccio SME e testina Denon DL103 l'amplificatore è un Accuphase E205 il lettore cd un Denon DCD 1500 AE i diffusori sono i KEF Reference Model 107/2, il tutto cablato Monster Cable.
Io sono un grande amante della musica e quello che chiedo dal mio impianto non sono i miracoli ma che possa farmi ascoltare la musica in maniera decente e rilassante, questo però non accade perchè accade spesso e soltanto qualdo ascolto il cd che di tanto in tanto il suono da come l'impressione che faccia fatica ad uscire dai diffusori, come una radio mal sintonizzata, a volte da un diffusore a volte dall'altro a volte da tutti e due insieme, ho provato di tutto per risolvere il problema ed elencarlo sarebbe troppo noioso ma ultimamente mi è venuto un dubbio e cioè che il mio E205 non ce la fa a pilotare i diffusori.
Un cordiale saluto,
Gaetano - E-mail: gae777 (at) gmail.com

LC
Caro Gaetano,
se il fenomeno si presenta soltanto con il lettore CD e non con il giradischi il problema non può essere il carico difficile (eventuale) dei diffusori. Il tuo amplificatore IGNORA quale sia la sorgente ad esso collegata: riceve un segnale dagli ingressi e lo amplifica! Se avesse difficoltà a pilotare i diffusori, avrebbe la stessa difficoltà con tutte le sorgenti utilizzate.
Quindi il problema sta altrove. Ci sono, sostanzialmente, tre possibilità:

  1. L'ingresso CD dell'amplificatore ha qualche problema di ossidazione, di saldature fredde e/o ballerine. Collega il lettore CD a un qualunque altro ingresso linea (LINE, TAPE PLAY, TUNER etc.) e verifica se il problema sia ancora presente oppure no. Discorso analogo per i morsetti d'uscita del lettore CD.
  2. I cavi che collegano il lettore CD all'amplificatore hanno, anch'essi, problemi di ossido o di saldature non perfette. Prova ad utilizzare un altro cavo di segnale.
  3. La selezione degli ingressi sull'amplificatore è ossidata o ha dei contatti ballerini. Verifica il problema spostando il lettore CD su un altro ingresso e selezionando più volte ingressi diversi.
Tenendo conto che l'amplificatore ha qualche annetto di servizio sulle spalle, protenderei verso un problema di contatti ossidati o saldature da rivedere. Ovviamente, immagino che il lettore CD funzioni correttamente durante la lettura dei dischi. Se avesse un'uscita cuffia, prova ad ascoltarlo da quella e verifica se il disturbo sia ancora presente oppure no.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Bassi che rimbombano
Caro Direttore,
intanto complimenti per il Tuo servizio, che già di per sé costituisce un punto di riferimento per chi vuole ascoltare la musica in modo dignitoso. Desidero sottoporTi un dubbio che ho da tempo, il mio impianto é composto da:

L'ambiente d'ascolto é una stanza di circa 4 X 5 metri, con tenda, tappeto, divano, poltrona, scrivania, libreria, quadri. L'impianto con i diffusori e il punto d'ascolto sono rispettivamente posizionati sui lati corti, cioè su quelli da 4 metri. Ascolto prevalentemente Rock, Blues, Pop.
Ebbene, vengo al problema: Le CM7 evidenziano un basso esuberante, che rimbomba, per cui sono costretto a tappare completamente i fori del bass reflex con i tappi in dotazione. Tuttavia, questo accorgimento mi sembra un vero e proprio compromesso, che limita le effettive caratteristiche dei diffusori.
In particolare, è vero che con i tappi inseriti i bassi non rimbombano più, ma é anche vero che ho l'impressione che i bassi non scendano giù come dovrebbero. Avrei la possibilità di acquistare a scatola chiusa un paio di Thiel CS 1.2 usate. Che mi consigli? Potrebbero andare bene nel mio ambiente? Si abbinerebbero al mio impianto?
Sono davvero superiori rispetto alle CM7? Oppure hai altre alternative da suggerirmi?
Ti ringrazio anticipatamente per la Tua attenzione.
Antonio - E-mail: petronaci (at) tiscali.it

LC
Caro Antonio,
il problema della risonanza dei bassi, purtroppo, può essere solo parzialmente attribuibile ai diffusori. Molto più realisticamente dipende dalla stanza e dalla posizione dei diffusori all'interno di essa. Prima di cambiare diffusori farei diverse prove di spostamento di questi ma anche del punto d'ascolto, talvolta basta poco per ottenere grandi risultati. Un angolo troppo vicino, ad esempio, può causare questo tipo di problemi, così come un punto d'ascolto posizionato in una zona pericolosa della stanza idem e così via. È un passaggio obbligato, non puoi non fare dei tentativi in questo senso. Passando alle Thiel CS 1.2 compiresti una svolta abbastanza decisa perché tra queste e le B&W c'è un mondo di differenze. Difficile amarle entrambe. Se ti piace il suono aperto e dettagliato, con una gamma medio-alta vivace non credo che le CS 1.2 facciano al tuo caso. Inoltre, sorgente e amplificatore sono entrambi tendenzialmente caldi, quindi vanno benissimo con le B&W perché ne controbilanciano l'impostazione mentre potrebbero rivelarsi eccessivi con le CS 1.2.
In sostanza no, non ti consiglio questo cambio di rotta a meno che, ascoltandole, non ti si apra una finestra su un altro modo, molto diverso, di ascoltare Musica. Non commettere l'errore di ascoltarle con partner diversi dalle tue elettroniche! Se possibile, comunque, cerca di ascoltarle nel tuo ambiente...altrimenti desisti.
Sono convinto che la soluzione al tuo problema passi per la strada indicata prima (ambiente e posizionamento). In caso tutto dovesse fallire, cambia diffusori scegliendo qualcosa di meno generoso in gamma bassa ma ricordati che così elimineresti parte dei rimbombi ma anche buona parte della gamma bassa, intesa sia come potenza che come estensione...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Trends: amore vissuto ma finito
Buongiorno Professore,
Abbisognerei di un paio di consigli. Nel corso degli ultimi anni, ho assiemato una catena audio così composta:

Sono sostanzialmente soddisfatto dell'insieme, vi ho convissuto felicemente per molto tempo, è tutto molto godibile con diversi generi musicali. Come si noterà dalla foto che allego, utilizzo l'impianto anche per l'home cinema, ascolto un po' di tutto ma con una certa preferenza per il genere rock (e qui iniziano le note dolenti). La sensibilità superiore ai 100 dB delle Klipsch lascerebbe pensare a una dinamica impressionante già con pochi Watt di potenza. L'impatto c'è, non mi lamento, ma se si vuole ricreare l'effetto live, non è così difficile mandare in difficoltà i Trends (l'ambiente d'ascolto è abbastanza grande, quasi 60 m2).
Ho provato la biamplificazione (è uno sfizio che con il Trends ci si può togliere senza svenarsi) ma le cose non cambiano molto. L'idea sarebbe perciò di sostituire l'amplificazione. Vista la disparità di costo tra diffusori e l'ampli (nonostante le Klipsch le abbia recuperate ad un prezzo interessantissimo), oltre alla voglia di qualche Watt in più, c'è anche la curiosità di capire "cosa mi sto perdendo".
La classe D non mi dispiace, stavo osservando il finale stereo della NuForce (8.5 V3), però forse passare da 10 a 150 Watt è troppo. Guardavo incuriosito anche il catalogo Audio Note attratto dall'accoppiata monomarca, ma per avere qualche Watt in più sembra necessario (anche nell'usato) un esborso importante. Inoltre, le elettroniche dovranno essere sistemate sulla mensola che si vede in foto (altezza 22 cm) che poi verrà parzialmente chiusa con una sorta di sportellino bucherellato, eviterei perciò componenti troppo ingombranti e calorosi.
Concludendo, la domanda è: che lei sappia, esiste un finale, magari in classe D, di potenza compresa tra il Trends e il NuForce e di qualità possibilmente superiore al Trends? La potenza del NuForce sarebbe oggettivamente esagerata come penso? Ammetto che di fatto la mia catena di amplificazione è nata abbastanza casualmente, recuperando componenti dal un altro impianto e facendomi tentare da offerte "irrinunciabili": non ho seguito un particolare ragionamento logico. Se la sua idea di upgrade dell'amplificazione dovesse perciò coinvolgere anche il preamplificatore non la prenderò male ma terrò in considerazione in consiglio. Il mio budget potrebbe essere intorno ai 1000 euro (più eventuali vendite di componenti). Non disdegno l'usato, anzi.
Il secondo consiglio per il quale sono a chiedere la sua consulenza, riguarda il mio secondo impianto (installato in una casa diversa rispetto alla precedente), una catena minimale composta da Trends TA 10.1 e Klipsch RB 61 (di cui allego foto). Come sorgente utilizzavo un lettore multiformato dell'Harman Kardon ora destinato ad altro. Per comodità (e per necessità, visto che ad oggi sono privo di sorgente, se non l'uscita jack del computer) vorrei acquistare un DAC con due ingressi ottici (per poterci collegare sia il decoder Sky che il Mac che, come probabilmente saprà, esce direttamente in ottico senza necessità di passare dall'USB).
Vorrei spendere non più di 150/200 euro (nuovo o usato che sia). Ho iniziato a cercare, ma ancora nulla. Ha qualche suggerimento?
Certo di un valido supporto, la ringrazio per i molti consigli e per condividere settimanalmente la sua passione con noi lettori.
Cordiali saluti,
Diego - E-mail: diego.albrigo (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Diego,
intanto ti ringrazio per la lettera, cortese ma non adulatoria o servile, scritta in un buon italiano, sintetica ma esaustiva, corredata di TUTTI gli elementi utili a fornire una valutazione dei problemi esposti. Ma è così difficile richiedere una consulenza in questo modo? Invece mi trovo costretto a fare lo slalom tra ORRORI grammaticali, linguaggio da SMS o chatline, scortesia, quasi che fosse tutto dovuto o, al contrario, piaggeria fantozziana irritante ancorché sospetta. OK, mi sono sfogato, andiamo avanti :-)
Per quanto riguarda l'impianto principale, comprendo e condivido il tuo desiderio di poter disporre di una maggiore pressione sonora...immagino che, specie con certe colonne sonore, la dinamica dei Trends mostri un po' la corda nonostante la sensibilità delle Cornwall. Tenendo conto delle esigenze di calore che dovrà essere contenuto e del budget a disposizione io davvero non vedrei niente di meglio dei finali NuForce! Per quella cifra nell'usato non dovrebbe essere impossibile reperirli (anche i vecchi REF8). Perché dici che la potenza potrebbe essere eccessiva? Basta usare quella che serve, non sei mica obbligato a usarla tutta...è come con un'automobile: puoi avere centinaia di cavalli, da liberare a piacimento quando necessario, ma utilizzarne solo una modesta quantità nell'uso normale. Certo, è inutile pagare per una potenza extra che non si utilizzerà mai ma potresti anche provare a cercare i modelli precedenti, che si attestavano sui 100 watt per canale.
In alternativa, potresti semplificare tutto con un bell'integrato IA7 da 100 watt per canale, 4 ingressi linea e telecomando, volendo risparmiare un po' si può cercare nell'usato, dove ormai si trova senza eccessive difficoltà, essendo un apparecchio multi-voltaggio può essere acquistato ovunque nel mondo (lo stesso vale per i finali).
Volendo risparmiare un po', se ti bastassero tre ingressi linea, potresti valutare il
Virtue Audio Sensation, con chip Tripath da circa 50 watt per canale.
Per quanto riguarda invece il secondo impianto, la necessità di gestire due ingressi ottici complica abbastanza le cose. Potresti evitare una delle due uscite passando attraverso la USB del computer oppure potresti utilizzare una sorta di toslink hub (vedi questo ad esempio, da 7 €) che può gestire più sorgenti ottiche. Con un sistema del genere potresti usare un qualunque DAC che abbia anche un solo ingresso ottico, praticamente tutti quelli in commercio. Di questi hub ottici ne esistono anche di più sofisticati, pure telecomandabili, ma probabilmente eccessivi rispetto alle tue esigenze.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade con 1000 €
Gentilissimo Direttore,
da quando ho scoperto il vostro sito ho imparato moltissimo su cosa significa Hi Fi: complimenti vivissimi per questa vostra magnifica iniziativa. In breve la mia storia d'audiofilo e poi passo alla richiesta di un consiglio. Non sono un esperto di HiFi ma mi è sempre piaciuto ascoltare la bella musica, Jazz, Rock ed anche Classica.
Circa 20 anni fa decisi di cambiare il mio vecchio impianto, un compatto Sony, perchè un diffusore non suonava più. Capitai, insieme a mia moglie, in un negozio dove sentimmo suonare le "Sonus Faber Electa Amator": ci sembrò tutto un altro mondo. Dietro l'entusiasmo di questa scoperta con mia moglie decidemmo di fare una pazzia: comprammo i diffusori e relativi stand, l'amplificatore Amator Power (dual-mono) ed il pre Amator Drive (dual-mono) sempre della Sonus Faber.
A questi elementi ho aggiunto un CD della Teac Vrds-9. L'impianto è posto in una stanza 6 x 9 x 3.10 con a terra parquet, da un lato mobili in legno, dall'altro e sul fondo pareti completamente finestrate senza tende.
Il collegamento dei diffusori è effettuato con cavi che un mio amico (capace) mi ha costruito seguendo il vostro progetto
Triple T (suo consiglio in una mail di tantissimo tempo fa). Le casse sono disposte sul lato corto; quando ascolto con attenzione la musica le porto al centro della stanza ed io mi siedo in un divano di fronte a circa 3 metri.
Sono molto soddisfatto dell'impianto che mi ha regalato momenti indimenticabili ma ora in vista dei miei 60 anni (li farò il 21 novembre) ho deciso (con l'ok della famiglia) di farmi un regalo importante, diciamo che voglio dedicare al mio vecchio ventennale impianto un budget di 1000 max 1200 euro per dargli nuovo "vigore". Ho due idee che mi girano per la testa e volevo un suo consiglio per aiutarmi a prendere una decisione:

  1. Rinnovare il CD player con uno di nuova generazione che legga anche formati più avanzati: la differenza è veramente così notevole da dare nuova vita alla mia collezione di CD? Su che modello mi potrei orientare per valorizzare la resa del mio impianto?
  2. Comprarmi un piatto ed un pre phono: purtroppo non ho mai posseduto un vinile (non ne avevo la possibilità) così mi è venuta, leggendo le varie recensioni, la curiosità di fare questa nuova esperienza, magari ascoltando in vinile i miei CD preferiti. Davvero è così notevole la differenza? Quali sono i modelli adatti al mio impianto?
Come avrà capito ho una voglia matta di migliorare il suono del mio impianto ma non so quale decisione prendere. La ringrazio, pertanto, in anticipo dei consigli che mi vorrà dare e la saluto cordialmente.
Giuseppe - E-mail: gpichi (at) ford.com

LC
Caro Giuseppe,
il miglioramento generico fine a se stesso non è mai un buon punto d'inizio. In generale, bisognerebbe avere le idee chiare circa gli aspetti sonori che si intende migliorare. Non specificando una direzione particolare, immagino tu desideri migliorare tutto. Questo non è, ovviamente, banale. Una cosa però si può dire subito: accantoniamo immediatamente l'idea di un giradischi: non possedendo dischi il passaggio all'analogico non avrebbe alcun senso.
Io direi che faresti meglio a concentrarti sul digitale. Non nascondo che a me, personalmente, il VRDS-9 non abbia mai entusiasmato. Non ne ho fatto mistero in occasione di una prova a confronto tra il modello di serie e quello modificato da AM Audio.
Puoi certamente ottenere molto di più acquistando un nuovo CD player. Prima di proseguire, però, consentimi una precisazione: le macchine che leggono i formati più avanzati (immagino SACD, non c'è altro) non possono dar nuova vita (per usare le tue parole) alla collezione dei tuoi CD. Non esistono macchine in grado di aggiungere informazioni a quelle incise sul dischetto argentato. Semmai, esistono macchine che possono estrarre meglio le informazioni ivi contenute e per fare questo, per fortuna, non è necessario ricorrere a un lettore SACD (formato ormai caduto nel dimenticatoio).
Quindi: punterei su un CD player standard! Per la cifra che hai stanzato ci sono molte alternative interessanti che certamente suonano meglio del tuo VRDS-9. Passo a elencartene qualcuna: Cyrus CD6 SE, Primare CD22, Audiolab CD8200, Cambridge 740C, Jolida JD100S, NAD C565BEE. Vedi cosa riesci a valutare direttamente, magari nel tuo impianto, e metti in vendita il tuo Teac, sono sicuro che non avrai alcuna difficoltà a venderlo ad un prezzo ragionevole essendo molto ricercato per la qualità della meccanica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono fastidioso con ampli Rotel
Gentile redazione TNT, sfoglio le pagine del vostro sito e ritengo che il contributo da voi offerto all'orientamento di chi vuole avvicinarsi all'alta fedeltà o comunque muoversi nel mercato dell'usato usato e non, sia unico e prezioso.
Deciso a svecchiare l'amplificazione dell'impianto hi-fi di casa composto da un paio di KEF 104ab trovate qualche hanno fa su ebay, un vecchio lettore cd Rotel rcd950 trovato al mercatino delle pulci qualche anno fa e amplificatore Luxman L2, circa 30 w x canale cerco e trovo su ebay un vecchio Rotel RA840bx4, molto bello esteticamente, ma povero in maniera imbarazzante nella gamma bassa, medio-bassa rispetto al vecchio L2.
D'accordo che il mio orecchio/cervello dopo anni possa essersi viziato al suono L2-kef magari un po' colorato in gamma mediobassa, ma mi chiedo e vi chiedo: non può essere che il Rotel in questione, escludendo eventuali problemi/guasti dell'esemplare in mio possesso, soffra di comportamenti anomali, magari dovuti a un non facile modulo d'impedenza delle vecchi KEF tali da degradare la sensazione di ascolto?
Per sintetizzare sono passato da un ascolto mai stancante dell'accoppiata kef/L2 limitato negli ascolti più dinamici dalla potenza relativamente bassa, ad un ascolto che sfiora il fastidioso con i medi e medioalti decisamente troppo avanti per i miei gusti con la coppia kef/Rotel.
Sono consapevole che forse prima di scegliere ed acquistare l'oggetto avrei dovuto indagare, ma vista la modesta cifra impegnata e la reputazione delle elettroniche Rotel mi sono buttato, vi ringrazio per ogni indicazione utile a migliorare le cose, nel frattempo rimetto in linea il Luxman, naturalmente complimenti ancora per il prezioso lavoro che offrite agli appasionati tutti.
Massimo - E-mail: ik1fxx (at) alice.it

LC
Caro Massimo,
conosco bene quella serie di amplificazioni Rotel e quel che mi scrivi mi sconcerta non poco, perché tutto si può dire tranne che questi apparecchi siano poveri in gamma bassa. È invece probabile che, essendo più aperti, trasparenti e fedeli del tuo Luxman, ti facciano sentire cose che prima restavano nascoste. Un eccesso di informazione può, in certi contesti e con ascoltatori poco allenati, essere interpretato come fatica d'ascolto. Inoltre, l'abitudine a un suono arrotondato e mieloso può aver condizionato il tuo giudizio.
Ti consiglio, prima di prendere una qualunque decisione, di ricollegare il Luxman, ascoltarlo ancora per qualche giorno, poi di mettere nuovamente in campo il Rotel. E ripetere questa procedura dopo qualche giorno. Ascolta con attenzione e a lungo, non solo pochi minuti di un brano, cercando di tenere lo stesso volume sonoro coi due amplificatori. Ora, se il Rotel non fosse GUASTO (o manomesso o riparato malamente) la differenza rispetto al Luxman dovrebbe essere imbarazzante per quest'ultimo.
Mi viene il sospetto (anzi ne sono quasi certo) che sul Luxman tu faccia uso del filtro loudness e/o di qualche correzione di tono. Se così fosse, prova a escludere tutto ed esegui nuovamente il confronto. Anche il Rotel ha i controlli di tono, escludili, nel caso (c'è pure un tastino apposito).
Tuttavia, poiché alla fine è pur sempre una questione di gusti personali, se ti trovassi bene con il suono del tuo Luxman, tieni quello e rivendi il Rotel, sono certo che non farai alcuna fatica nel trovare un acquirente! Una cosa però è certa: tra i due amplificatori se c'è uno che può temere il carico delle KEF 104...è proprio il Luxman, sicuramente non il Rotel.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD o DAC separato?
Gentilissimo Direttore,
è la prima volta che Le scrivo, pur seguendo da anni con vivo interesse la Sua rubrica. Mi son deciso a scriverLe in quanto, dopo aver finalmente acquistato casa alla tenera età di 38 anni e fatto un pesante trasloco, sto cercando di rendere giustizia alle orecchie e riaccendere il mio vecchio impianto.
E quando dico vecchio...

L'ambiente di ascolto è una stanza ad L: la zona giorno rettangolare 6x4m, alla quale si aggiunge la cucina 3x3, senza interruzioni, ampie superfici vetrate su di un lato. I diffusori sono a 1/4 e 3/4 del lato lungo, a debita altezza e su stand in legno che ho costruito.
Ascolto di tutto, dalla classica al metal anni '80, con divagazioni nel jazz e nel canto.
Da qualche giorno il lettore CD Fase si è messo a fare le bizze: nonostante la pulizia della lente (l'ho anche aperto) la lettura continua a saltellare, di tanto in tanto non legge i dischi che leggeva abitualmente e così via. Visto che di tempo libero ne ho poco e mi sembra stupido passarlo facendo il tracking del disco a mano, ho deciso che era il momento di intervenire: Quale delle due soluzioni sceglierebbe? Avevo pensato anche di sfruttare il DAC presente nel Fase: meccanica e DAC hanno una massa in comune, più un flat a 4 fili. Secondo Lei è una idea che può aver senso oppure è un buon modo per ritrovarsi un arrosto?
Altra richiesta: ampli e diffusori. Un Suo parere sul sistema 2.1: personalmente mi piace la timbrica, l'immagine stereo è buona e non percepisco lo "scollamento" dovuto al sub. Lei cosa ne pensa? Con che cosa le sostituirebbe, mantenendo una timbrica simile, con un budget di 1500/2000eur per il finale (o un buon integrato) ed i diffusori (volumi di ascolto da condominio)?
Vale la pena fare il "recap" del Canton?
La ringrazio fin d'ora per il Suo tempo ed i preziosi consigli e le idee che sicuramente mi saprà dare e La saluto cordialmente.
Gianfranco - E-mail: g.melis (at) tiscali.it

LC
Caro Gianfranco,
se fossi pratico con il fai da te e l'elettronica potresti avventurarti nella sostituzione della meccanica ma temo che potresti aver necessità di qualche taratura finale che magari richiede strumenti appositi. Valuta tu in base alle tue competenze. Sarebbe certamente un peccato abbandonare il lettore Fase ma sono sicuro che avresti risultati migliori dal punto di vista sonoro affiancando un DAC moderno alll'altro lettore CD (il Sony). Ti sconsiglierei invece di tentare di utilizzare il DAC interno al Fase, il rischio di non venirne a capo è altissimo. Quindi: benissimo se riuscissi a riparare il Fase, con 100 € avresti risolto il problema, in alternativa meglio un DAC esterno per il Sony. Ce ne sono ormai tantissimi in commercio e tanti li abbiamo recensiti, dai un'occhiata alle nostre
prove d'ascolto. Certo, 100 € temo non ti bastino per questa seconda operazione, per questa ragione è più conveniente la prima opzione. Con 300-400 € invece si inizia ad acquistare del materiale molto interessante, anche usato di qualche anno (es. un Linn Numerik, macchina top di un bel po' di anni fa, oggi si trova per quelle cifre). Nel nuovo, oltre alle macchine che abbiamo già recensito, valuta anche questi due: Arcam Solo RDAC e Musical Fidelity M1.
Per quanto riguarda poi il sistema Canton 2.1 non ho rilievi particolari da fare: lo scollamento tra sub e satelliti si sente quando questi ultimi sono troppo piccoli e tagliati molto in alto...in questo modo una parte della gamma medio-bassa viene riprodotta dal sub con i risultati che possiamo ben immaginare.
Se ti piace il sistema che possiedi, perché sostituirlo? Certo, una rinfrescata generale all'elettronica interna la darei (condensatori e trattamento disossidante ove possibile).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Frustrazioni audiofile
Buongiorno Direttore,
Vorrei chiederle un consiglio se possibile per il lettore cd. Ho individuato due possibili candidati all'incirca sullo stesso prezzo. Uno è un Nad 521 BEE, l'altro sempre Nad ma modello 522. Il fatto è che quest'ultimo è stato modificato ma in sostanza non so valutare se tali modifiche lo portano a suonare meglio del 521BEE.
Le scrivo le modifiche apportate in inglese poiché il venditore è inglese e mi è sembrato di capire che lei lo capisce bene:

Si aggiunge a ciò anche una presa IEC. Il prescelto suonerà con un Nad 3120, l'ho trovato in Polonia a 90 euro ed ho venduto subito il 3020i. Purtroppo, o per fortuna, però ho letto il suo articolo sul Naim Nait 1 e mi si è aperto il cielo! (Forse sono un Naimecciano e non lo sapevo).
E' proprio quello che cerco visto che primariamente ascolto musica con molto carattere, anche ciò che si dice in varie lettere delle Klipsh mi ha colpito. Saranno i passi successivi...
Evito di chiederle adesso consigli sulle casse, visto che ho venduto le Mordaunt Short MS 3.10, o mi dilungo eccessivamente.
Voglio concludere con un mio contributo se potesse essere utile. Cercando in rete ho trovato delle soluzioni economiche ed esteticamente più gradevoli delle viti per le punte da applicare a supporti tipo Ernesto (Su ebay bisogna cercare Uhlsport SPIKES 12 mm Chiodi per Scarpe Atletica). Invece per gli stand per diffusori, come alternativa, ho pensato a questi (sempre su ebay): SUPPORTO CHIUSO PER TRAVI IN LEGNO. Sono molto pesanti, verniciabili e possono esser serrati alla base e alla trave abbastanza solidamente.
Certo che è frustrante l' attività da neoaudiofilo, per lo meno nella fase di assemblamento iniziale...devo dire che è una piacevole frustrazione d'altronde :-)
La ringrazio molto per i suoi preziosi consigli e le auguro buona giornata.
Cordialmente,
Marco - E-mail: marco.piras83 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
le modifiche eseguite al lettore CD NAD 522 mi sembrano tutte sensate e probabilmente avranno fatto fare alla macchina un bel salto di qualità. Impossibile, senza possedere doti divinatorie, valutare da remoto l'entità di questi interventi e dunque la qualità sonora a confronto con quella di un'altra macchina. In generale, tieni conto che una macchina così pesantemente modificata poi è di fatto invendibile.
Io continuerei a cercare un po'...lettori CD usati di un certo pregio sono facilissimi da reperire, specie in UK (Rega Planet, Linn Mimik etc.).
Ottimo l'acquisto del NAD 3120, il migliore della stirpe dei 3020 ma...non è ancora arrivato e stai già pensando di sostituirlo con un Nait? Male, molto male! Prima impara a conoscere il 3120, accumula un bel po' di esperienza d'ascolto e dopo, MOLTO DOPO, potrai pensare a un altro upgrade dell'amplificazione. Francamente non ho mai compreso fino in fondo questa mania compulsiva dell'acquisto a tutti i costi. Si legge una bella recensione e PAM!! scoppia la vena e si parte a tutta verso la ricerca dell'oggetto dei desideri...senza aver neppure compreso fino in fondo ciò che si possiede già. Questa è mania per il giocattolo, non è passione per la Musica e gli strumenti atti a riprodurla bene. Comunque si dice Naimophilo, se proprio volessimo essere precisi ;-)
Un consiglio? Leggi di meno e ascolta di più, farai molta più esperienza e imparerai molte più cose.
Infine, ti ringrazio per i suggerimenti su punte e stand, sono sempre graditissimi.
In chiusura sostieni che l'inizio di questa passione, la costruzione del primo impianto, sia frustrante. Bisogna vedere con quale spirito uno si avvicina a questo hobby. Se è quello del collezionista di giocattoli si fa in fretta a provare frustrazione, più se ne acquistano e più ci si rende conto di quanta altra roba migliore ci sia in giro. Se, invece, l'approccio è quello di voler comporre un sistema per l'ascolto della Musica...ci si ferma di tanto in tanto, magari cercando di godersi quel che si è acquistato fino a quel momento ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Direttore - e cara inestimabile rivista TNT - apro questa mia in modo un po' anomalo, con una citazione mutuata dal sito di uno di quei "benefattori informatici" che programmano Open Source, facendo risparmiare, nello specifico caso,(KingChaos Wiki), diverse migliaia di euro a chi usa programmi geografici GIS - ebbene, il sito riporta in calce la massima: "The beast is actively interested only in now, and, as it is always now and always shall be, there is an eternity of time for the accomplishment of objects." (the wisdom of Tarzan) - e quindi, venendo al dunque, questa asserzione filosofica di elogio della lentezza ho appunto adottato come precetto per l'acquisto dell'impianto ad Alta Fedeltà.
Ovvero, dall'acquisto del primo componente nell'ottobre 2010 (un ampli integrato a valvole Synthesis Flame pentodo classe A), ho acceso per la prima volta l'impianto dopo un anno e mezzo qualche settimana fa. E allora, mi dirà? Allora, nel frattempo ho scoperto che la lentezza, nella costruzione e messa a punto di un impianto, mi è parsa la migliore prassi, la migliore strategia per conoscere, informarsi, divertirsi, lasciar fare un po' al caso e aspettare di raggiungere quella consapevolezza che fa la differenza tra il brancolare nel buio e avere una piccola lucina come guida, cosa che ripaga anche dagli sberleffi di chi si non si capacita (l'hai provato? ma come, non ancora??) - E ti si apre un mondo: così impari su TNT, che ti guida come un Virgilio alla scoperta di risonanze e vibrazioni, poetiche recensioni di giradischi inglesi, inflessibili note tecniche sulla trasmissione della corrente elettrica e sul significato del segnale sonoro in relazione all'ambiente.
Allora, ti accorgi che puoi pensare con la tua testa, scoprendo costruttori di cavi, sorgenti sconosciute, imparando i trucchi tweak e cominciando a pensare al risultato finale. Non la faccio più lunga di così: volevo solo portare una testimonianza a chi si avvicina al mondo della Musica riprodotta in "Real Stereo" che non è fondamentale né utile fare in fretta, e che uno degli aspetti più belli dell'avventura dell'Alta Fedeltà è proprio la ricerca, la comprensione, l'attenzione ai dettagli che ti permette di svincolarti dalla politica della massificazione e del consumo acritico. E finisco dicendo che all'accensione dell'impianto mi si è schiuso un profondo universo sonoro di forme e colori che mi ha ripagato ampiamente dell'attesa. Non è importante che pubblichiate questa nota (probabilmente troppo lunga), mi interessava solo dirvi che non avete seminato invano.
Il mio impianto (posso dire: meraviglioso):

Il tutto su ripiani a muro, al centro di una libreria in legno a tutta parete. Possibili aspirazioni future: braccio Morsiani unipivot e magari un Michell Orbe - e forse casse Harbeth Super HL5, ascoltate a una fiera.
Grazie della pazienza, ci tenevo a portare questa piccola testimonianza, e complimenti.
Gabriele - E-mail: gabriele.panizza (at) parcocapanne.it

LC
Caro Gabriele,
grazie per il feedback, complimenti per l'impianto e per aver colto alla perfezione la filosofia che da anni anima questa rivista: la logica dei piccoli passi, meditati, mai affrettati, la ricerca della sinergia e della giusta collocazione, contrapposte al facile esercizio ginnico dell'aprire il portafogli ed estrarre la carta di credito o il libretto degli assegni; i giudizi dati sempre con calma e ponderazione, contrapposti alla logica imperante del capisco tutto e subito; lo sberleffo e l'autoironia sempre in agguato, contrapposte alla supposta autorevolezza, alla noiosa e spocchiosa serietà e alla troppo spesso abusata e sbandierata professionalità. Noi non capiamo un bel niente, e questa è l'unica cosa che capiamo subito. Per tutto il resto abbiamo bisogno di tempo. Ci piace pensare che anche i nostri lettori applichino questa filosofia, così poco moderna ma così dannatamente efficace quando si tratta di costruire un impianto che non si limiti a suonare ma che possa soprattutto emozionare.

Anche questa settimana continuo a espiare la mia colpa per aver offeso la memoria di Beethoven :-) Lo faccio con un altro brano didattico, per tutti quei giovani che credono che la musica classica sia fatta solo di lunghe e noiose sinfonie o effeminati quartetti d'archi. Ebbene, i grandi autori immortali hanno anche composto bellissime canzoni d'amore (sì, proprio canzoni o lied, lieder, come dicono quelli che sanno scrivere bene). Che mi dite di questa struggente Ich Liebe dich (trad. Io ti amo), qui nella magistrale interpretazione di Hermann Prey? È un brano scritto da Beethoven nel 1795 quando aveva 25 anni, è altrimenti noto come Zartliche Liebe (Trad. Tenero amore). Una versione audiophile spaventosamente ben registrata, la trovate nel Denon Professional Test CD o nel Manger Test CD (a cantare è sempre Hermann Prey)
Buon ascolto!
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