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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 5/5/2012 - 12/5/2012

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  1. Nuovo pre fono e nuova testina
  2. Nuova sorgente e diffusori per 1500 €
  3. Accuphase o Audio Analogue?
  4. Ancora sull'alta risoluzione
  5. Lettore CD con 500 €
  6. Filtraggio della rete elettrica
  7. Primo impianto definitivo con 6000 €
  8. Nuovo amplificatore e nuovi diffusori
  9. Fastidiose distorsioni
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovo pre fono e nuova testina
Ciao,
colgo l'occasione per ringraziarvi del grandissimo servizio che ci offrite, e per di più gratis! Da qualche mese ho acquistato un Project Debut III e da allora la mia sete di musica si è ravvivata e sono letteralmente impazzito :P
Grazie al vostro fantastico sito ho iniziato a cimentarmi con l'autocostruzione, e ho costruito il
TNT FleXy, i supporti TNT Stubby, i cavi TNT Triple T per collegare le casse all'ampli e i TNT Shield per collegare il lettore CD all'ampli (purtroppo non ho ancora deciso se sostituire i cavi di serie del Debut con un TNT Shield.
Ricordo di aver letto da qualche parte che avreste apprezzato una lettera di ringraziamento in caso di utilizzo di vostre soluzioni...beh come vedi io ho attinto a piene mani, quindi grazie per tutto!!!
Dopo i ringraziamenti...veniamo al dunque :P
Ho spulciato un po' nel sito e anche in rete ma non sono riuscito a trovare nessuna notizia o parere relativamente al mio amplificatore, il Kenwood A45 (la mitica perla nera).
Questo amplificatore ha il pre integrato, e mi ha consentito di passare all'ascolto dell'analogico in modo velocissimo ed economico (ce l'ho dal '92 quindi non ho dovuto spendere soldi in pre e ampli).
Volevo sapere se per caso qualcuno in redazione ha mai avuto a che fare con questo ampli, per capire la qualità di quest'ultimo...sia come amplificatore che come pre.
Ho visto infatti molte soluzioni (più o meno costose) anche della stessa Debut, però prima di avventurarmi in spese (con budget non esagerati) vorrei capire se davvero un pre di, che ne so, 2-300 euro, migliori il suono che ho attualmente col pre integrato dell'A45.
Ovviamente sono ben consapevole che vi sto facendo una domanda su un pezzo di antiquariato praticamente, ma visto che ho letto che davvero avete un'esperienza pluriennale su un campo vastissimo...magari vi è capitato di imbattervi anche nell'A45 :P
Poi un'ultima richiesta e poi non vi tedio più (giuro!!). Stavo prendendo in considerazione in futuro di cambiare la testina del Debut III, e in giro ho letto cose molto positive della Grado Gold e della Denon DL160. Volevo sapere se avete avuto esperienza di upgrade testina per un Project Debut III con le suddette testine (o con altre volendo) e quale potrebbe essere la più appropriata, visto che mi pare di aver capito che comunque ogni giradischi ha un suo sound e che una testina di buon livello magari su un giradischi suona ottimamente mentre su un altro magari non va bene.
Chiudo con l'ennesimo ringraziamento per il servizio che fornite, sia perché ottimo e sia perché gratuito (il vostro sito trasuda passione per l'hi-fi, ed è bellissimo!!).
Se troverete tempo e modo di rispondermi ve ne sarò ulteriormente grato, se non lo troverete...beh...vi sarà comunque grato per l'ottimo servizio che ci rendete!!
Un saluto al direttore e a tutta la redazione.
Continuate così!!!!
Silvio - E-mail: silvio.sardella (at) hotmail.com

LC
Caro Silvio,
in tutta sincerità, volendo migliorare la tua situazione, non penserei certamente ad acquistare un pre fono ma semmai penserei a sostituire in toto il tuo amplificatore che non è davvero niente di che. Già con la cifra che hai indicato potresti acquistare un Rotel RA04 SE che non solo è dotato di ingresso phono di qualità ma suona globalmente in maniera incomparabile rispetto al tuo attuale! Capisco (anzi, mi sforzo di capire) le ragioni affettive che ci possono tenere legati a un vecchio oggetto ma, credimi, in questo caso esse sono prive di ogni logica musicale e tecnica.
Quindi abbandona assolutamente l'idea di abbinare al tuo Kenwood un pre fono di qualità, sarebbero soldi sprecati, a meno che questo non fosse il primo step per un upgrade più sostanziale dell'amplificazione.
Per quanto riguarda la testina per il tuo Debut, la Grado Gold andrà benissimo, la stessa ProJect usa materiale Grado (non so quanto modificato) per la sua linea di testine. Di serie su quei giradischi vengono montate delle Ortofon, potresti valutare anche un modello di questo Costruttore, magari nello stesso budget di spesa della Grado Gold. Le Grado sono tendenzialmente più morbide e calde, le Ortofon più neutre. Tutto dipende dai tuoi gusti e dall'equilibrio timbrico del tuo impianto e dall'acustica ambientale.
Eviterei, per ora, scelte un po' più estreme come la Denon.
Grazie infine per il feedback sul nostro sito e i nostri piccoli progetti di autocostruzione, sono felice di sapere ti abbiano soddisfatto così tanto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova sorgente e diffusori per 1500 €
Buongiorno Sig. Cadeddu,
mi permetto di disturbarla perchè mi trovo ad essere insoddisfatto del mio "impiantino" hi-fi che è così composto:

La stanza in cui effettuo l'ascolto è c.a. 3 MT per 5 MT e i diffusori sarebbero posti ai lati del televisore. Di fronte ai diffusori a c.a. 2 MT c'è un divano, questo per questioni di spazio e anche perchè quando possibile ascolto l'audio dei programmi TV direttamente dall'impianto.
La musica che ascolto spazia dalla classica al metal più estremo, anche se sicuramente quella a cui preferisco dedicare "l'ascolto" è il JAZZ (vorrei comunque trovare un diffusore il più versatile possibile).
Mi è stato consigliato di cambiare per prima cosa la sorgente e poi i diffusori.....il mio budget si aggira intorno ad i 1500 € per entrambi gli acquisti.
Avevo pensato di comprare un lettore CAMBRIDGE AUDIO (so che sotto i 500€ ci sono dei buoni prodotti nuovi) oppure mi è stato proposto un ONKYO della fortunata serie "Integra" che però sicuramente ha qualche anno e che comunque mi offrono a circa 500€ revisionato da un tecnico esperto (che fare? Oppure ha qualche altro consiglio?).
Avrei dedicato la spesa maggiore ai diffusori che vorrei cambiare per trovare qualcosa con una scena e respiro maggiore e un basso più calibrato, preferirei ovviamente trovare un usato a un buon prezzo, oppure in questo periodo c'è un'offerta dai rivenditori autorizzati sulle SONUS FABER MONITOR nuove ad € 990 (contro un listino di 1750€) ma sinceramente non so se, pur essendo sicuramente degli ottimi diffusori, la gamma bassa di cui sento la mancanza verrebbe migliorata proprio per la fisica del diffusore in questione (in più c'è da considerare la spesa per acquistare gli STAND che mi farebbe sicuramente sforare BUDGET). Altra piccola nota essendo posti nella stanza principale della casa necessito anche che le casse siano esteticamente piacevoli (soprattutto per evitare l'ira della mia convivente!)
Ringraziandola anticipatamente per il tempo dedicatomi e scusandomi per la lunghezza della mia mail Le porgo i miei più cordiali saluti.
Fabio - E-mail: fabio (at) pianetatessile.it

LC
Caro Fabio,
io per ora dedicherei TUTTO il budget ai diffusori, visto che con 500 € da investire sulla sorgente dubito che il salto di qualità rispetto al tuo attuale lettore Denon sarebbe sensibile. Non mi sono chiarissime le tue esigenze in fatto di suono, ad esempio non comprendo cosa tu intenda per basso più calibrato. Intendi dire più controllato? O più potente? Parli poi di mancanza di gamma bassa quindi deduco tu sia insoddisfatto sia per l'attuale estensione in basso dei tuoi diffusori sia per l'impatto. Infine, desidereresti una scena più ampia e un respiro maggiore. In una stanza 3 x 5 credo che questi parametri possano essere migliorati anche semplicemente intervenendo sulla disposizione dei diffusori, un problema che dovresti comunque affrontare anche con delle casse di tipologia differente (quel televisore in mezzo, ad esempio, certo non aiuta).
Infatti, per provare ad andare nella direzione da te auspicata, si potrebbe tentare con una torre da pavimento, magari alta e poco ingombrante. Ne trovi diverse nei cataloghi Opera, ancora Chario, Totem (magari usate), Aliante (es. le
Nova), Cabasse (es. le MT30 Jersey) e farei anche un pensierino alle Duevel Planets delle quali ho recentemente pubblicato una prova d'ascolto che ti invito a leggere. Tra i diffusori citati non farai fatica a trovare un modello che sia anche esteticamente attraente per la tua consorte (mi aspetto un certo gradimento per le Nova e per le Planets).
Proverei ad ascoltare, ove possibile, qualcuno di questi diffusori e magari valutarei con attenzione il loro inserimento in ambiente. Grazie alla loro emissione a 360° forse quelli meno critici sarebbero i Planets, ma ogni stanza fa un po' storia a sè.
Una volta scelti i nuovi diffusori decidi quale dei due amplificatori tenere. La mia preferenza personale va all'Audiolab, ma a seconda dell'equilibrio e della sinergia che intendi raggiungere varrebbe la pena fare qualche prova anche con il NAD 3020. Certamente non terrei due amplificatori, entrambi sono merce facilmente rivendibile nel mercato dell'usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Accuphase o Audio Analogue?
Caro Direttore
sto lentamente ugradando il mio impianto attualmente così composto:

Ora vorrei sostituire l'ultimo elemento ossia l'amplificatore. Mi ero inizialmente orientato come fascia all 'A.A. Maestro 70 Rev 2 usato. Ora mi è capitata un'occasione con un Accuphase E212 del 2005 usato e molto ben tenuto dal proprietario che me lo venderebbe a 1500 Euro. Siamo sulla stessa di fascia di prezzo e potenza (90W) con la differenza di età a favore del Maestro.
Ascolto musica classica e jazz a volumi non elevati. Tralasciando l'indubbio valore dei due marchi, diversi appassionati mi hanno riferito che il giapponese ha sonorità decisamente "calde" e che in abbinamento con il carattere "composto" delle mie Castle rischia di far "sedere" il suono di tutta la catena.
Qualcuno ha anche suggerito invece, a favore dell'Accuphase, sostenendo che fornisce più corpo anche ad ascolti a basso volume (il mio caso). Quindi pro e contro che mi stanno ingenerando solo dubbi.
La spesa per me rappresenta un discreto sacrificio economico e quindi vorrei avere più elementi possibili per decidere al meglio. Ovviamente il confronto d'ascolto, che sarebbe il criterio più utile, per vari motivi che non sto qui ad indicare, non mi è possibile. Io apprezzo la musicalità, la raffinatezza e l'equilibrio generale. Niente effetti speciali. Desidero solo ricevere emozioni dalla mia musica.
Considerando i vari fattori in gioco ovvero: a) la spesa simile b) la diversa età delle elettroniche c) la diversa impostazione sonica, ci sono altri aspetti che dovrei tenere in considerazione?
Sarei grato se mi potessi fornire qualche utile consiglio.
Colgo l'occasione per augurare a te e a tutta la redazione di TNT una buona Pasqua.
Marco - E-mail: marco.ocera (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
la sostituzione che ti accingi a fare è un cambio di prospettiva completo, vorrei che ne fossi ben conscio prima di procedere. Mi spiego: tra l'equilibrio timbrico brillante, la verve dinamica del tuo attuale Rotel e la rilassatezza quasi eufonica sia dell'Audio Analogue che dell'Accuphase passa un mare di differenze. Sei sicuro di essere pronto a questo drastico cambio di prospettiva senza aver neppure provato a valutare coi tuoi diffusori? Potrebbe darsi che il suono, alla fine, ne guadagni in raffinatezza ma certamente perderà qualcosa in verve e brillantezza. Devi essere ben sicuro che sia questa la direzione nella quale muoverti. Personalmente, volendo migliorare ma non stravolgere il suono dell'impianto, punterei maggiormente ad amplificatori meno caratterizzati, più neutri, quali ad esempio i Naim, i Musical Fidelity, i Primare. Se, invece, avessi già valutato con cognizione questo cambio di prospettiva, allora tra i due contenendenti la mia preferenza andrebbe all'Accuphase.
Per quanto riguarda i miglioramenti nell'ascolto a basso volume temo di dover raffreddare i tuoi entusiasmi, però. Come già detto tante volte, questo non dipende dall'amplificazione ma in parte dai diffusori e in larghissima parte dalla fisiologia del nostro orecchio. A basso volume bassi e alti spariscono, non c'è niente da fare. Se desideri più corpo a basso volume ti serve un amplificatore con il tasto loudness o almeno con dei controlli di tono. Non sarà una soluzione audiophile ma funziona. Meglio ascoltare a basso volume in maniera audiophile e tollerare un suono esile e vuoto o ricorrere ai toni e finalmente godere al meglio della propria Musica preferita? Un bel dilemma, al quale solo tu puoi dare risposta.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ancora sull'alta risoluzione
Gentile Sig. Cadeddu
Le scrivo perchè vorrei conoscere il suo parere suoi nuovi formati ad alta definizione. Ho infatti avuto modo di ascoltare col mio impianto, di ottima qualità, alcuni file ad alta risoluzione, in particolare 96/24. Sono rimasto profondamente deluso perchè la differenza con lo stesso brano in formato CD (44/16) è risultata veramente risibile e la versione ad alta risoluzione non era comunque facilmente identificabile. Chiarisco che la registrazione è stata effettuata in alta risoluzione.
Non è che siamo di fronte all'ennesimo specchietto per le allodole (leggi audiofili rincitrulliti) come avvenne per il SACD o il DVD Audio? Io ho l'impressione che si tratti quasi esclusivamente di una operazione commerciale di cui sinceramente non se ne sente la necessità. E' come per i personal computer: oggi sono diventati così potenti che gli aggiornamenti del software vengono accettati come un male necessario che di necessario non avrebbe nulla se non far lavorare le software house.
Ovviamente questo non ha niente a che fare col fenomeno della musica liquida, che effettivamente ritengo un passo in avanti poichè introduce dei miglioramenti, specialmente di tipo "gestionale" non trascurabili e permette di ascoltare musica ottimamente riprodotta senza dover stipulare un mutuo bancario.
Un suo parere su quanto sopra sarebbe grandemente gradito.
Cordiali saluti,
Pietro - E-mail: pmantovani1 (at) alice.it

LC
Caro Pietro,
ho affrontato l'argomento più volte su questa Rubrica, ad esempio la settimana scorsa, in risposta a un
lettore che faceva un'analisi simile alla tua. Come dico da anni il vero punto debole di una catena HiFi non è (più) la sorgente che sia in digitale che in analogico ha raggiunto altissimi livelli qualitativi, anche in fascia bassa, ma i diffusori e l'interazione di questi con l'ambiente d'ascolto.
Il perché si cerchi di fare passi avanti (anzi, di imporli al mercato) sul fronte digitale e dell'alta definizione è abbastanza ovvio: è tutto maledettamente più semplice che fare passi avanti reali nella direzione diffusori/ambiente. Come dici tu, è la stessa cosa che accade in campo informatico: non è che coi computer di oggi facciamo chissà quali cose in più o meglio rispetto al passato. Per scrivere testi, inviare e-mail e poco altro non è certamente necessaria tutta la potenza di calcolo oggi disponibile. Però si creano prima le esigenze (software sempre più pesanti, siti web sempre più carichi ad es.) e poi le macchine in grado di farle funzionare. Se sapessi con che computer gestisco questa rivista rabbrividiresti :-)
Il progresso, come ho sempre detto, dovrebbe portarci prodotti e servizi di qualità superiore a prezzi inferiori. Questo accade quasi sempre in tutti i settori e quasi mai nel campo audio. L'ultima volta che è successo si è trattato dell'invasione dei piccoli amplificatori in Classe D. Sul digitale, francamente, sono anni che non vedo niente di realmente significativo, musica liquida a parte.
Quindi, tieniti pure i tuoi file a 16/44 senza preoccuparti troppo di dover per forza gestire i mastodonti a 24/192 e tutto ciò che verrà in seguito. Il problema della qualità delle sorgenti, oggi, non è tecnico ma di marketing: quando gli ingegneri del suono, le case discografiche e i musicisti capiranno che la loudness war - la corsa ai livelli di registrazione sempre più allineati verso l'alto - non porta alcun vantaggio e anzi sta pian piano distruggendo il cuore stesso della Musica riusciremo ad avere nuovamente buoni dischi, e un BUON 16/44 potrebbe essere ampiamente sufficiente per tutti.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Lettore CD con 500 €
Buongiorno Direttore,
con una ciclicità settennale (come per il presidente della Repubblica) torno a disturbarla per esporle un argomento che mi sta a cuore.
Mi sto accingendo a cambiare il lettore digitale dopo appunto 7 anni e pensavo che non fosse un'operazione particolarmente complicata.
Avendo utilizzato in questi anni un player Rotel RCD 950 con soddisfazione (abbinato a ampli Galactron e Focal Chorus da pavimento) ho pensato che la cosa più sensata fosse sostituirlo con un più moderno RCD06 (reperito usato). Ma le cose non sono andate per il verso giusto. Il nuovo lettore ha performance migliori in assoluto se riferite a grana dettaglio e pulizia ma presenta anche una insospettabile fatica all'ascolto che la vecchia macchina non ha.
In pratica lo 06 è troppo analitico, disseziona con facilità la musica nelle varie gamme mostrando sempre molti dettagli ma l'amalgama che ne esce non ha anima e la musica riprodotta risulta poco coinvolgente e appagante. Dopo circa un mese ho preferito tornare definivamente al vecchio lettore trovandolo sempre piu gradevole e musicale (premetto che l'RCD06 era comunque già rodato).
Ho provveduto a vendere il nuovo ma adesso non so più che pesci prendere. Il "vecchio" 950 ho scoperto essere in possesso di una sonorità molto "analogica" (rispetto alla macchina più moderna) e vorrei trovare un macchina con sonorità simili. Quelle che le elenco sono macchine che posso facilmente reperire ma non provare dovendole per forza di cose prendere nuove o acquistare a "scatola chiusa".
I lettori che ho selezionato sono:

Quali tra questi modelli o altri nella fascia di prezzo compresa tra i 500/600 euro secondo il suo parere potrebbe essere la miglior scelta?
La ringrazio per la cortesia e le porgo i miei più cordiali saluti,
Gianmarco - E-mail: Gianmarco.Consorte (at) selexelsag.com

LC
Caro Gianmarco,
il fenomeno che hai riscontrato è abbastanza consueto: molti apparecchi HiFi, nella spasmodica ricerca del massimo realismo, si perdono per strada l'essenza stessa della Musica che è omogeneità e non somma di dettagli indipendenti tra loro. Aggiungi anche una certa abitudine da te maturata nei confronti di un tipo di suono meno moderno ed il risultato è quello che hai sentito.
Fai bene, pertanto, a orientare la tua scelta verso macchine che hanno di base un'impostazione tendenzialmente più rilassata. Alla rosa dei candidati io aggiungerei però sia Arcam (FMJ CD17, da cercare usato, magari) che NAD (C454BEE), che insieme ad Audio Analogue hanno un'impostazione che potrebbe soddisfarti maggiormente. Tra quelli che hai elencato tu la mia preferenza va nettamente all'Exposure CD2010S. Una possibile alternativa è cercare una macchina con più anni alle spalle, ma di livello ancora più elevato...le prime che mi vengono in mente sono di casa Naim, Rega e Meridian ma più aumenta l'anzianità di servizio e più corri il rischio di ritrovarti nei guai coi pezzi di ricambio (laser e meccanica). Ti avrei consigliato Linn, se non fosse che ormai i ricambi sono quasi introvabili e, quel che è peggio, la Casa scozzese ha definitivamente eliminato l'assistenza sui vecchi lettori CD.
Un'altra possibilità, più estrema, è tenerti il tuo 950 - se ancora funziona bene in lettura - e modificarlo. Ci sono delle Aziende che si occupano di questo tipo di lavori, in passato abbiamo anche recensito servizi di questo genere, fai una ricerca sul sito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Filtraggio della rete elettrica
Salve direttore,
dopo una lunghissima attesa sono in procinto di realizzare un impianto che spero tanto possa risultare definitivo, e mentre l'allestimento della saletta dedicata (una taverna 5,46 x 4 x 2,20 di altezza) procede lento ma costante, quasi tutti i componenti della catena sono gia in mio possesso pronti all'installazione, tranne una sezione che fino a poco tempo fa trascuravo: l'alimentazione.
Ammetto che più che di alta fedeltà si tratta di home theater, che so che non trattate più, ma i consigli di cui abbisogno ritengo siano universali, se non addirittura più orientati verso l'hi-fi. L'impianto poi che vado a formare trovo abbia una concezione molto particolare che penso qualcuno potrebbe trovare interessante.
Di home theater praticamente c'è solo la sorgente (di alta qualità, che non vado neanche a nominare, consideriamola una sorgente stereo, e diciamo solo che ha come dac il SABRE32 Reference ES9018 della ESS Technology) dalla quale preleviamo il segnale dalle uscite rca analogiche.
Come preamplificatore ho acquistato un SMC della SPL; E' un monitor controller professionale che svolge due funzioni (a quanto dicono le recensioni in modo egregio): converte il segnale sbilanciato che arriva agli ingressi rca in segnale bilanciato alle uscite trs stereo, e regola il volume (nel mio caso di 6 segnali discreti, 5.1).
Come amplificatori ho preso cinque DS-001 della PMC (azienda produttrice di monitor professionali); sono ampli mono in classe D, basati su moduli hypex e dichiarati da 200w su 8 ohm, con il 93% di efficienza e un consumo di 15w.
Come diffusori la scelta è ricaduta sui Sunfire CRM-2, compattissimi monitor capaci di alte pressioni sonore, dotati di tweeter a nastro per le frequenze sopra i 1500 hz e una coppia di midwoofer in sospensione pneumatica che emettono lateralmente sfruttando la riflessione dei muri.
Per dovere di cronaca, i satelliti saranno tagliati a 100 hz, frequenza al di sotto della quale interverrà il subwoofer (che al pari della sorgente HT non andrò a nominare).
I cavi rca-rca sbilanciati e trs-xlr bilanciati saranno rispettivamente i RIC-S01 e i RMC-S01 della Reference Laboratory (apprezzatissima azienda italiana che produce cavi per il settore professionale), mentre come cavi di potenza userò anti-cables lunghi 30 cm in configurazione forcelle(parte speakers)-speakon(parte ampli).
In definitiva, a eccezione dei diffusori, ho cercato di dare una forte impronta professionale all'impianto per cercare di ricreare in casa una sorta di sistema studio/playback da cui mi aspetto buone capacità analitiche e dinamiche.
Augurandomi grandemente che il risultato finale di un'operazione tanto dispendiosa quanto rischiosa non mi deluda, e intuendo la consistente perplessità che potrà sopraggiungere a lei come a ogni audiofilo esperto che si ritrovi a leggere queste righe, vengo al punto di cui accennavo, ovvero l'alimentazione di tutto questo sistema; Nella saletta le prese non mi mancano, e volendo posso in corso d'opera modificarle o ingrandirle, però non ho una linea dedicata, anche se direi che durante l'ascolto, l'unico apparecchio elettrico in funzione in tutta la casa sarà solamente il frigorifero.
Considerato che dovrò alimentare contemporaneamente: 1 lettore, 1 preamplificatore, 5 amplificatori digitali, 1 subwoofer attivo (con ampli digitale), 1 videoproiettore da circa 360w con trasmettitore per tecnologia 3d attiva.
Posso impiegare un paio di ciabatte filtrate tipo le Belkin PureAv Isolator per collegare tutti i componenti, oppure gli ampli in classe D è meglio collegarli direttamente al muro, magari con prese di alta qualità e un dispositivo di protezione tipo lo Scudo della Vimar dotato di fusibile per le sovratensioni? Ho letto più volte che l'alimentazione switching non risente dei disturbi e anzi può essere svantaggioso collegarla a stabilizzatori e filtri di rete.
Il distributore che mi ha venduto i moduli PMC mi ha confermato questo dato, però mi ha anche suggerito l'utilizzo di un condizionatore tipo il Furman AC-210.
Il cavo di serie in dotazione a questi amplificatori è di buona qualità, ma non è dotato ad esempio di anello di ferrite come quelli mi sembra della Nuforce da lei recensiti; In ogni caso io dovrò per forza realizzarne di nuovi perchè mi servono più lunghi.
La ringrazio anticipatamente sperando in un suo gentile e benvenuto riscontro.
Cordiali saluti,
Marco - E-mail: gevaudan (at) live.it

LC
Caro Marco,
l'impianto è certamente insolito ma una cosa in particolare mi sfugge: perché speri possa essere soddisfacente? Non l'hai ancora provato? Se, come dici, hai già tutto in casa pronto per essere collegato...aspetti davvero di risolvere il dubbio sull'alimentazione prima di ascoltarlo? Io avrei collegato tutto e in seguito avrei pensato a condizionare/filtrare l'alimentazione...se necessario. Come detto altre volte, se per condizionare si intende anche correggere/stabilizzare il voltaggio che andrà ad alimentare l'impianto, in genere sarei contrario se prima non venisse eseguita un'analisi approfondita sulla qualità della fornitura ENEL, monitorando la tensione alle prese in maniera precisa e su un arco temporale abbastanza ampio.
Qualora la tensione fosse all'interno delle specifiche del fornitore mi preoccuperei, eventualmente, di filtrare possibili disturbi. Dopo tutto questo sforzo inusuale mi sarei quantomeno aspettato una linea dedicata all'impianto! Stando così le cose potresti pensare di dotare l'impianto di buoni filtri di rete. La NuForce, anch'essa produttrice di amplificazioni in classe D, consiglia di utilizzare dei filtri sulla rete (i nostrani Black Noise di Systems and Magic, da noi recensiti più volte). Questo, ripeto, non è strettamente necessario e, francamente, prima di una ulteriore spesa proverei a conoscere il suono dell'impianto liscio senza filtraggi di sorta. Solo in questo modo potrai capire e valutare correttamente la necessità e l'efficacia di un eventuale intervento di filtraggio della rete elettrica.
Se e quando ti accingerai a filtrare i finali in Classe D attenzione a non farti ingannare dall'alta efficienza di questi dispositivi. Il consumo di 15 watt che riporti non è certamente il consumo massimo reale, che è quello che ti serve per dimensionare correttamente i filtri. Un amplificatore che eroga 200+200 watt con il 93% di efficienza ha bisogno di estrarre dalla rete elettrica, alla massima potenza, circa 540 watt. Infatti, quasi tutta questa potenza (il 93%) viene effettivamente trasformata in potenza reale disponibile per i diffusori. Cinque di questi amplificatori, alla massima potenza (che, stai tranquillo, non utilizzerai mai) assorbono 540 x 5 = 2700 watt. Se ci aggiungi l'assorbimento di tutto il resto dell'impianto potresti arrivare tranquillamente oltre i 3 kW di fornitura ENEL standard. In maniera conseguente dovrà essere scelto l'eventuale sistema di filtraggio della rete.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto definitivo con 6000 €
Gent.mo Sig. Cadeddu,
seguo con attenzione la Sua rubrica e trovo molto utili i Suoi consigli. Mi rivolgo quindi a Lei per chiedere uan "consulenza" su come realizzare un mio piccolo grande Sogno: un impianto con ambizioni audiophile!! Vorrei infatti realizzare, nella mia nuova casa, un impianto hifi "definitivo" così strutturato: amplificatore finale a stato solido in classe AB, preamplificatore a stato solido, diffusori 3 vie da pavimento; CD player. Dispongo di un budget di 5000/6000 euro, che immagino di allocare principalmente tra ampli/pre (che vorrei fossere bilanciati e dotati di uscite/ingressi XLR) e diffusori, "risparmiando" inizialmente sul CD player (sebbene sia interessato a prodotti come lo Yamaha CD S2000 e lo Yamaha NP S2000).
Nelle mie prime sedute di ascolto presso Rivenditori della mia zona (risiedo a Napoli), pur avendo ascoltato prodotti sonicamente piacevoli (Sonus Faber Liuto Wood, Audio Analogue Verdi Cento SE e Maestro 70 REV 2.0), non ho ascoltato nessuna catena che mi desse soddisfazione (pur impegnando quasi tutto il budget disponibile) né ho ottenuto consigli validi su come realizzare un impianto con tali caratteristiche.
Potrebbe Lei aiutarmi a realizzare questo mio Sogno consigliandomi una o più catene che possano soddisfare le mie esigenze?! Devo rinunciare al mio sogno per "insufficienza" di budget?!
Desidero segnalarLe che l'ambiente nel quale l'impianto andrà collocato è un living di circa 25 mq, di forma rettangolare; i diffusori saranno collocati ad una distanza di circa 3,8 mentre il punto di ascolto sarà a circa 3 metri.
Fiducioso di un Suo cortese riscontro, Le porgo i miei più cordiali saluti,
Luigi - E-mail: deleoluigi1978 (at) libero.it

LC
Caro Luigi,
purtroppo l'aggettivo definitivo è particolarmente infelice, specie se abbinato a un impianto HiFi. Ancor più infelice se il budget complessivo è di circa 5000 €. Si può realizzare certamente un impianto che suona molto bene, quanto all'essere definitivo...avrei i miei dubbi. Stiamo parlando di un investimento di circa 1500 euro a componente, cui aggiungere il costo di cavi e accessori. Ciò premesso, cominciamo a ridimensionare le prospettive: all'interno di questa cifra aggiungere un altro componente (puntando a una coppia pre+finale anziché a un integrato) abbassa ulteriormente la cifra da destinare al singolo apparecchio e di conseguenza si riduce la qualità complessiva. Quindi: assolutamente obbligatorio un amplificatore integrato, magari anche privo di ingressi XLR che non sono strettamente necessari e limitano molto la rosa dei possibili candidati.
Secondo passo, eliminiamo l'idea dei diffusori che devono essere per forza a tre vie. Con il budget a disposizione si trovano più convenientemente dei modelli a due vie. E partirei proprio da questi ultimi, destinando ad essi un budget di almeno 2000 €...il resto sarà dimensionato di conseguenza. In questa fascia di prezzo potresti valutare ProAC Studio 130, Spendor A5, Chario Cygnus, Opera Seconda, Opera Callas SP, se prediligessi un suono abbastanza tranquillo in gamma medio-alta, oppure Focal 836V, Dynaudio Excite X32, Monitor Audio Silver RX8, qualora preferissi delle tonalità più aperte e brillanti.
Si tratta di modelli da pavimento, a mio parere più adatti per la tua stanza d'ascolto. Poi resterebbero da ripartire i restanti 3000 € tra amplificatore, sorgente, cavi e accessori (tavolino etc.).
L'amplificatore andrà scelto in funzione dei diffusori e la sorgente, magari, potrà essere dello stesso Costruttore, per realizzare un'accoppiata monomarca.
Le alternative di certo non mancano. Senza scomodare soluzioni radicali potresti tenere in considerazione le accoppiate di Primare (I32 + CD22), Arcam (FMJ A38 + FMJ CD37), Cyrus (8XP + CD8SE), ElectroCompaniet (ECI-3/PI-2 + CD PC1), Audio Analogue (Verdi 100 + Paganini 192/24), Naim (Nait 5i o Nait XS + CD5i). Come vedi c'è l'imbarazzo della scelta e tutto dipende da quel che riuscirai effettivamente a valutare di persona.
Non aspettarti di ottenere chissà quali risultati ma di sicuro un sistemino assolutamente godibile riesci a metterlo insieme. Poi, se non hai esperienza di ascolto di impianti di alta qualità, come puoi trovare insoddisfacente un impianto da 5000 €? Quale sarebbe il termine di paragone? Cerca di non farti prendere dalla sindrome del nondum matura est, nolo acerbam sumere :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore e nuovi diffusori
Buonasera Lucio, ringrazio da subito per la preziosa opera e vengo al dunque. Il mio impianto risale ai primi anni '90, moglie e due figli mi hanno fino a ora "impedito" di migliorarlo. E' composto da:

Sul piatto nulla da dire, testina acquistata di recente in sostituzione di una Shure antidiluviana, vorrei intervenire sull'ampli e sulle casse, sulle quali non ho raccolto in rete una grande opinione.
Il budget di spesa è limitato, salvo ricorrere ai soliti finanziamenti/prestiti personali.
Un amico che lavora in un negozio hi fi mi ha consigliato l'Onix 65 con prephono quale ampli integrato (il sogno sarebbe McIntosh....figuriamoci!).
Che ne pensa del consiglio? Quali diffusori potrei abbinare, considerando una sala di circa 20 mq quadrati, contesto condominiale pertanto volume limitato, ed un ascolto che spazia dalla classica al progressive rock?
Grazie, continui così!!
Guido - E-mail: gianguga1 (at) tiscali.it

LC
Caro Guido,
francamente non vedo perché tu debba per forza sostituire la tua coppia pre + finale Rotel che è tutt'altro che malvagia! Mi concentrerei maggiormente sui diffusori, semmai. E lascia perdere i sogni, stante l'attuale situazione dell'impianto non credo sia un amplificatore McIntosh a esserti necessario, né ad avere senso all'interno del sistema in tuo possesso. Stiamo coi piedi per terra e, mio Dio, lasciamo perdere i prestiti personali o i finanziamenti per sostituire un componente HiFi!
Tutto ciò premesso mi manca un'informazione essenziale. Anzi due. Cosa non ti soddisfa più del tuo impianto? È solo voglia di upgrade stimolata magari da qualche parere idiota letto qua e là sul web? Eh già, perché senza sapere che parametri vorresti migliorare è difficile fornire indicazioni precise sulla strada da percorrere. Ti servono comunque dei diffusori da pavimento, che siano abbastanza generosi per non farti rimpiangere troppo le tue più che oneste AR. Il budget di spesa però è...limitato (che accidenti significa? Da quando "limitato" è diventato un numero???) quindi il compito si fa sempre più arduo.
Provo dunque a estrapolare qualcosa dalle tue righe. L'Onix A65 che ti hanno suggerito costa un migliaio di euro, immagino dunque che almeno per i diffusori tu abbia stanziato una cifra analoga. Se teniamo conto che per ora puoi tranquillamente tenere la coppia pre + finale della Rotel, il budget per i nuovi diffusori dovrebbe essere di circa 2000 €. Rientriamo dunque nel caso della lettera precedente, di conseguenza ti suggerisco di far riferimento a questa per marche e modelli.
Qualora il budget fosse più basso, potresti inserire nella rosa dei candidati qualche modello di gamma inferiore degli stessi Costruttori (ove disponibile) e magari valutare soluzioni dall'ottimo rapporto qualità/prezzo come le Cabasse Jersey, le Aliante Nova (entrambe recentemente provate qui su TNT-Audio) cui aggiungere KEF Q-500 e Mordaunt Short Mezzo-6.
Ti sconsiglio fortemente di scendere più in basso come margine di spesa, altrimenti l'upgrade diventerebbe un semplice sidegrade.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Fastidiose distorsioni
Gentilissimo Direttore, seguo con vivo interesse la Sua rubrica della posta e questa volta ho deciso di scrivere anch'io per chiederLe gentilmente un parere e o consiglio perché non ascolto più consigli e pareri dei commercianti.
Ho un impiantino senza grandi pretese, in una stanza di 4 mt. X 4 normalmente arredata, composto da

Spesso durante l'ascolto avverto fastidiose distorsioni sulle alte frequenze forse dovute alla non perfetta compatibilità ampli casse per una insufficiente potenza del Luxman necessaria a pilotare adeguatamente le Wharfedale.
Così fosse Le chiedo, secondo la Sua esperienza, cosa è più conveniente ed opportuno sostituire per eliminare le distorsioni ed anche per migliorare la qualità generale dell'impianto, il Luxman poco potente oppure le Wharfedale? (budget disponibile per il cambio 800/1000 Euro). La ringrazio anticipatamente per ogni suo prezioso suggerimento e, con l'occasione, La saluto cordialmente.
Saverio - E-mail: emmesse49 (at) hotmail.it

LC
Caro Saverio,
le fastidiose distorsioni che lamenti possono essere sostanzialmente dovute a tre ragioni:

  1. Amplificatore sfruttato al limite delle sue capacità, quindi alla soglia del cosiddetto clipping. Il volume, però, dovrebbe essere molto alto. Tenuto conto della potenza dell'amplificatore e della sensibilità dei diffusori, questo fenomeno dovrebbe verificarsi a volumi da festa in piazza. Dubito che sia questo il caso.
  2. Diffusori danneggiati, con tweeter deteriorati o rovinati irrimediabilmente. Questo potrebbe essere stato causato da un picco eccessivo o da naturale invecchiamento/ossidazione dei materiali (membrane e componentistica passiva).
  3. Il Luxman comincia a risentire degli anni che passano, potrebbe avere condensatori d'alimentazione ormai fuori specifiche e/o ossidazioni in punti vitali del circuito, tipo selettore degli ingressi, controlli di tono o potenziometro del volume. Anche i cavi di collegamento e i connettori possono essere causa di distorsioni, consiglierei di pulire il tutto con un buon spray disossidante per contatti elettrici. Le distorsioni, in questo caso, dovrebbero verificarsi sia a basso che ad alto volume.
Come avrai capito propendo per la causa nr. 2. Per capire se fossero i diffusori ad essere danneggiati, dovresti farti prestare un amplificatore, uno qualunque, e ascoltare i tuoi diffusori con questo. Se il difetto si presentasse ancora, allora i tuoi Wharfedale sarebbero da riparare/sostituire. Altrimenti ci sarebbe da dare un'occhiata al Luxman, con un buon lavoro di manutenzione, per eliminare almeno le cause più ovvie (depositi di ossido, nell'ampli e nelle connessioni).
Qualora fossero i diffusori a dover abbandonare il campo, con 800-1000 € si acquistano ottimi modelli da pavimento, sia della stessa Wharfedale che di altri marchi. I consigli si ripetono più o meno identici su questa Rubrica, settimana dopo settimana, consiglio una ricerca con il motore presente su questa stessa pagina e parola chiave "diffusori per 1000 €".
La mia opinione è che si tratti di un problema risolvibile a costo zero o quasi, comunque.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gent. Direttore,
giorni fa, girovagando sul web alla ricerca di qualche dritta su come costruire un cavo di alimentazione per uso audio, sono capitato sul vostro sito e mi si è aperto un mondo... Per non farla troppo lunga le dico solo che pur avendo poca esperienza di autocostruzione mi sono procurato il materiale e ho costruito il
TNT Merlino, che sto usando con soddisfazione.
Grazie a tutti voi, continuate così!!! W la musica, a presto.
Massimo - E-mail: maxbaci (at) hotmail.it

LC
Caro Massimo,
grazie per il feedback positivo sul nostro progetto di autocostruzione TNT Merlino. Mi fa enormemente piacere che l'abbia trovato così buono e semplice da costruire. Tante persone hanno avuto difficoltà a reperire il materiale adatto, del semplice cavo trifase con schermo, con il quale realizzarlo. Ciò che mi incuriosisce è qualche richiesta, che ogni tanto riceviamo, per dei progetti di cavi più recenti, come se le leggi della fisica nel frattempo fossero cambiate :-)
È l'abitudine a vedere il mercato inondato da modelli sempre nuovi (in apparenza) a far credere che i buoni progetti possano diventare obsoleti nel giro di pochi anni. Conto di tornare sull'argomento in tempi brevi perché devo testare una coppia di diffusori di un Costruttore che non aggiorna i cataloghi, volutamente, da molti anni.

Questa settimana consentitemi un salto all'indietro di 11 anni per recuperare questi 11 minuti (definirlo brano è fortemente riduttivo) assolutamente lisergici che ho ascoltato in loop per chissà quante centinaia di volte. Sto parlando di Come together, improbabile ma bellissima suite a cavallo tra il progressive, l'elettronica, il trip-hop e il funky dei Primal Scream. Consiglio di resistere per tutti i 11 minuti perché le sorprese non mancano...e su un buon impianto HiFi lo stupore è assicurato (per la versione in studio). Se il risultato vi dovesse piacere, non dimenticatevi che l'intero album viaggia sugli stessi livelli di creatività sonora: Screamadelica del 1991. Buon ascolto!
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato.

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