[ TNT | Redazione | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 14/7/2012 - 21/7/2012

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
| Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM | I volumi della posta precedente

  1. Tannoy Autograph
  2. 13 non più 13
  3. Il mio primo impianto
  4. Possibile upgrade
  5. Paranoia sulla durata dei CD
  6. Il mistero del guadagno
  7. Nuovo impianto
  8. Ampli e diffusori con 600 €
  9. Posizionamento sbagliato
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Tannoy Autograph
Salve, sono Alessandro, vi scrivo per la prima volta. Sono un ragazzo disabile che trova nella musica fonte di crescita culturale e umana credo che la sensibilità vada nutrita con la bellezza e la musica costituisce un mezzo importante per giungere a questo fine, vi scrivo per avere un vostro parere sull' impianto che mi accingo ad acquistare. Prima di tutto preciso che l'ambiente d'ascolto si aggira intorno ai 17 Mq, pianta pressochè rettangolare, boiserie in 3 lati mentre in quello rimanente abbiamo una libreria, ascolto eminentemente musica classica e jazz e rock progressivo anni 70, avrei optato per dei diffusori da stand della Tannoy, le Mini Autograph pilotati da un ma6300 della McIntosh. Possiedo inoltre un td160. In alternativa avevo pensato ad Audio Analogue class A oppure ad un valvolare, precisamente l'Octave v 70 che ho ascoltato, anche se c'è da dire che pilotava delle casse che non incontravano il mio gusto.
Ciò che mi preme sapere è se le miniautograph possono accompagnare questi sistemi e se tenuto conto dello spazio siano sufficienti o se sarebbe il caso di guardare a dei diffusori da pavimento. Ulteriore dilemma è quello sulla pura classe A, è da preferire al valvolare?
DISTINTI SALUTI,
Alessandro - E-mail: aletolone (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
in 17 mq le Mini Autograph possono anche andar bene ma, a meno che non te ne sia innamorato inguaribilmente, io pianificherei l'acquisto di una torre da pavimento. La musica che ascolti merita un basso vero, potente, profondo e articolato, una cosa che i piccoli Tannoy proprio non possono dare. Non capisco poi perché amplificare dei diffusori così piccoli e particolari con degli amplificatori così potenti...secondo me è un overkill, assolutamente non necessario. Francamente, rivedrei tutto il programma: diffusori da pavimento - ancora Tanoy, se ti piace quell'impostazione timbrica, ma anche ProAC, ad esempio - e un buon amplificatore integrato di classe media. Non esiste un'indicazione precisa, tanto meno sulla classe di funzionamento o sulla tecnologia utilizzata (valvole o transistor), quel che puoi fare è fissare un budget preciso e cominciare ad ascoltare delle soluzioni più, diciamo, tradizionali.
Dalla domanda finale che fai la mia sensazione è che tu voglia prima scegliere l'amplificatore e POI i diffusori. Se così fosse, sarebbe un grande errore: sono i diffusori a connotare l'impostazione di un qualunque impianto. In definitiva: lascia perdere le domande senza risposta (meglio la classe A o le valvole?), concentrati sulla ricerca di una buona coppia di diffusori da pavimento, magari non troppo ingombranti, e poi cerca l'amplificazione da abbinarci. Risentiamoci quando avrai una rosa di candidati ragionevole. Per quanto riguarda il giradischi, bello il TD 160, nel caso l'amplificatore scelto mancasse di ingresso phono dovrai affiancargli un pre fono separato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

13 non più 13
Buongiorno Sig. LUCIO, come sta? Spero bene nonostante il caldo! Posseggo almeno 13 testine (tutte le AT mc oc 3-5- 7.. denon dl 160, eroica alta uscita audioqueest 404, mc 4 ..avevo la sumiko blue point special.......) non vorrei trascurare gli ingressi MM (spesso danno suono migliore dei più rumorosi ingressi MC).
Le MC alta uscita non hanno tanti mV d'uscita come le MM e per questo vorrei comprare una ottima MM magari col corpo metallo come stanton -pickering per avere più nitidezza. Non vorrei spendere più di 200-220 euro circa. Amo il suono vivo dettagliato aperto, non cupo e lento. Se le ha provate, può dirmi quale di più si avvicina a ciò che cerco tra:

Buone vacanze,
Giuseppe - E-mail: giuseppebruno9 (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
ti confesso che a volte sento, nettissima, la sensazione di essere su Scherzi a parte. Mi aspetto che prima o poi si veda sul web la mia faccia durante la lettura della posta che ricevo, faccia ripresa da una qualche telecamera nascosta. E sì che la webcam la tengo sempre scollegata!
Ebbene...13 testine MC. Diconsi TREDICI. E tutte MC! TREDICI. Numero che, tra l'altro, non vorrei dire, ma è pure un po' sfigatello, se mi passi il termine. 13 era il numero dei partecipanti all'Ultima Cena, ad esempio, e tutti sappiamo come si sia conclusa. Quindi sì, sono d'accordo, facciamo 14 e non se ne parli più. Fa 14, signò, che faccio lascio? Lasci, lasci!
Il 14 infatti è un gran bel numero, pari ma divisibile per 7, che è un numero primo, e, in più, è il numero esatto di modelli che ti permetterebbe di ascoltare una testina diversa per due settimane piene. Poi cambia la luna e tutto si trasforma. E 2 è un numero pari, un altro divisore del 14. Il primo pari. Primus inter pares...ah no, quella era un'altra cosa. 14 è persino il numero atomico del silicio, accidenti, e tutti noi audiofili al silicio siamo particolarmente sensibili (a parte quelli che amano le valvole, che sviluppano intolleranza). È pure il terzo numero piramidale quadrato (1+4+9=14) cioè è somma dei quadrati dei primi tre numeri. Bellissimo! Purtroppo è anche il numero delle stazioni della Via Crucis e, nella smorfia napoletana, identifica l'ubriaco.
Comunque sia, mi pare che le motivazioni a supporto del 14 superino di gran lunga quelle contro...quindi che 14 sia! O, quantomeno, evitiamo il 13!
Purtroppo, però, mi trovo in difficoltà nel darti un consiglio sensato perché tutte le testine che elenchi non ho avuto modo di confrontarle le une con le altre. Il mio psicoterapeuta, che è uno bravo, dice che sono cose che non si fanno alla mia età, che dovrei dedicarmi alla canasta o alle bocce. O all'ippica. O a dimostrare la congettura di Riemann.
Il mio consiglio, pertanto, non si allontana troppo da quelli che fornisco sempre in questi casi: lasciamo perdere il bellissimo numero 14, vendi TUTTE le testine e acquistane una sola, ma di qualità stratosferica, interstellare, con il corpo in titanio e le gambe...ah, no scusa, sto divagando di nuovo.
E comunque hai proprio ragione, fa tanto caldo. Troppo caldo.
Buone vacanze anche a te, Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno! E io, dopo questa settimana, chiudo baracca e burattini e vado in vacanza. Senza testine.
Lucio Cadeddu

Il mio primo impianto
Salve Lucio,
sono un ragazzo di circa 20 anni che da sempre è appassionato di musica, ma solo recentemente ha deciso di buttarsi nei neandri degli impianti hi-fi, e così, quasi per caso, ho scoperto tnt-audio circa un anno fa, ma solo recentemente ho deciso di mandare un email.
Sono un grande appassionato di rock, sopratutto quello dei gloriosi anni 60, tipo beatles, jefferson airplane, ecc... Ma non disdegno altri generi come classica (mi piace moltissimo Chopin, anche se certe volte mi viene da piangere) e jazz.
Purtroppo molti anni fa i miei genitori si sono separati e mio padre ha lasciato nella vecchia casa il suo vecchio impianto, formato da:

I quali ho riesumato dal garage, tutti funzionanti. Inoltre mio zio mi ha regalato due amplificatori che usava in palestra per alcuni corsi di ballo, perché già da svariati anni era passato alle casse amplificate: Il primo si è rotto, mentre il secondo è funzionante. Il NAD lo stavo ascoltando ed ad un certo punto ho sentito come un piccolo scoppio, dopo lo "scoppio" la canzone era molto distorta ed aveva un volume molto basso, non sono un ingegnere elettronico, ma comunque ho frequentato un itis con indirizzo informatica ed ho le basi di elettronica, quindi ho pensato subito ai condensatori, ma non ho notato che nessuno di loro è scoppiato, quale potrebbe essere la causa?
Inoltre le volevo chiedere quale lettore cd e/o giradischi potrei comprare per abbinarlo a questo impianto, che cosa mi consiglia? Non è che ci siano dei gran soldi che girano in questo momento nella mia famiglia, ma qualcosa lo dovrei riuscire ad ottenere vendendo sia l'Apollon che il nad rotto (che però spero di riuscire a mettere a posto).
Andrea - E-mail: andrea.eelst (at) gmail.com

LC
Caro Andrea,
difficile fare una diagnosi così a distanza, neppure i medici più scarsi ci riescono ;-)
Se i condensatori sembrano sani...non è che è saltato qualcosa nei diffusori? Hai provato con un altro amplificatore, ad esempio proprio l'Apollon in tuo possesso? Comunque sia, concordo con te che entrambi i NAD andrebbero riparati, specie se si riuscisse a farlo con una cifra contenuta (magari con un po' di DIY da parte tua). Controlla lo stato degli altri condensatori e dei transistor finali.
I diffusori non li conosco, purtroppo, non posso darti alcuna indicazione sensata in merito.
Per il lettore CD, prima di acquistarne uno nuovo, potresti provare a capire cosa abbia questo ADC di guasto, magari è solo sporca la lente del laser. Non spenderci soldi, comunque, oggi con meno di 100 euro acquisti un lettore DVD che realisticamente suona molto meglio i CD di questo vecchio e poco interessante cimelio che potrebbe essere un Philips dei tempi che furono, sotto mentite spoglie o almeno così mi pare di ricordare.
Per il giradischi, tutto dipende dal budget: con 200 € si compra tranquillamente un buon ProJect entry-level (l'Essential) e nell'usato, che però sconsiglierei a un principiante, non è che si trovi di meglio per molto meno. Se il budget fosse sensibilmente più basso, proverei a sondare i vari mercatini! Eventualmente contattami di nuovo per un parere finale.
Già che ci sei, pur di far cassa, vendi l'equalizzatore, assolutamente inutile in questo contesto.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Possibile upgrade
Gentile Dott. Cadeddu,
dopo qualche mese sono felice di ricontattarla per darle qualche impressione sull' impianto che grazie a lei ho messo su e per chiederle qualche consiglio su un possibile upgrade.
Premetto che sono contentissimo del mio impianto, ed anche alcuni miei amici che mi portano i loro cd per ascoltarli...come si deve! Vorrei solo migliorare qualcosa se e dove è possibile.
Possiedo delle Klipsch synergy F1 pilotate da un Nad 3120, come sorgente un Oppo 983 che è andato a sostituire un Nad 545 bee. Ebbene l' Oppo si è dimostrato più morbido in gamma alta, forse è un'eresia accusare il Nad di brillantezza ma a mio "sindacabile" giudizio, così è stato (album test: Lateralus dei TOOL), in più ho recuperato qualche euro che non fa mai male.
Eppure la sopracitata brillantezza non è stata ancora efficacemente dominata. Certo le Klipsch vengono spesso accusate di eccessi in gamma alta solo che nel complesso a me piacciono e non solo con il rock-metal, quindi sarebbe precipitoso cambiare di netto i diffusori. Ho provato a sostituire i cavi TNT- FFRC con i TNT-STAR (non twistati e non schermati) e questi ultimi mi hanno dato l'impressione di aver smussato un po' la gamma alta a discapito però del dettaglio, per cui sono tornato ai primi. (Mi consiglia di provare con gli UBYTE? Se sì, sono utilizzabili solo in monowiring?).
Per esser precisi ciò che più infastidisce l'ascolto è l'invadenza di charleston, raid ecc. che a volte diventano letteralmente pungenti. Mi accorgo spesso, inoltre, che è come se attirassero troppo l'attenzione, non so se possa essere comprensibile. In questo momento la mia stanza di ascolto è di 4,3 x 3 metri, tengo i diffusori sulla parete più lunga.
Ora, essendo l'ambiente molto riflettente per via del' assenza di quadri e tappeto (tuttavia è presente un letto, scrivania, armadio e piccola libreria colma di libri), devo ascrivere a ciò il difetto di cui ho parlato oppure è il "fattore Klipsch" che non lascia spazio a molti compromessi?
Infine ho deciso di rinfrescare il 3120 in stile Fidele Audio ed avendo un amico che per lavoro ripara computer ed elettroniche in genere, potrò avere un prezzo di favore. L'unico problema è che devo recuperare i componenti e non so cosa cercare. Mi spiego: è chiara la capacità dei vari condensatori ma "quali" (quale marca) devo prendere rispettivamente per le varie sezioni (alimentazione, preamplificazione, finale)? Dove posso recuperarli?
Si parla anche di sostituire i transitor di uscita...e un dubbio mi attanaglia dopo che ho letto alcune opinioni non favorevoli per via della alterazione del suono peculiare per cui è famoso il Nad, timore rafforzato da una considerazione dello stesso David Holgate:

Il fascino di questo oggetto, tuttavia, è anche nella colorazione che dona al suono (...più cupo), senza attrarre eccessivamente l'attenzione.
Prima di salutarla vorrei togliermi un piccolo dubbio: se pre e finale sono connessi da due archetti di metallo qualunque, non sarebbe il caso di migliorare tale connessione così come si fa nel caso del biwiring sostituendo i ponticelli con altri in rame o spezzoni di cavo?
In paziente attesa di una sua risposta la saluto cordialmente rinnovando la stima che ho per lei e i suoi collaboratori. Se ci fosse un progetto di divulgazione come TNT-Audio per ogni campo di interesse comune, ci sarebbe un progresso della razza umana, non è un'esagerazione è un' utopia :-)
P.S. Conosce Talvin Singh? Ho acquistato l'album "OK" da poco e mi sta facendo apprezzare non poco le potenzialità del mio primo impianto, non mi immagino quale soddisfazione possa dare l'ascolto con un impianto di altissimo livello.
Marco - E-mail: marco.piras83 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
se la stanza è riflettente e dentro ci metti delle Klipsch e poi, non contento, ci ascolti heavy-metal come puoi pretendere che il suono non abbia la gamma medio-alta in evidenza? Conosco le Synergy F1 e non le trovo così trapananti dunque la colpa è, a mio parere, principalmente dell'ambiente e/o dell'installazione dei diffusori all'interno di esso. Senza interventi in questo senso sarà difficile ovviare al problema.
Inizia spostando i diffusori all'interno della stanza, posizionandoli magari sulla parete corta, allontanandoli dalle pareti vicine e magari angolandoli verso il punto d'ascolto. Un tappeto di buon spessore davanti ai diffusori potrebbe aiutare ancor di più.
Eviterei di fare ancora esperimenti coi cavi e con l'amplificatore: gli upgrade indicati in quell'articolo vanno nella direzione di modernizzare ovvero rendere più aperto e trasparente il suono del NAD 3120 che, invece, nel tuo caso va benissimo così come è.
Potresti provare a sostituire i ponticelli in metallo con uno spezzone o una barretta di rame, questo sì, si tratta comunque di un intervento a costo zero e completamente reversibile.
Non puoi fare molto altro, senza intervenire nell'ambiente. Qualora ciò fosse impossibile, pianifica l'abbandono delle Klipsch, in ogni caso non sarà facile addomesticarle. Tieni anche conto, però, che se ci ascolti hard rock e heavy metal (leggi attentamente l'ultima lettera della settimana) è altamente probabile che la causa del suono non completamente soddisfacente sia da ricercare nelle incisioni di questi generi musicali, non esattamente gentili per le orecchie...ma è così che devono suonare, nell'intento degli artisti.
Non a caso, infatti, dici che altre sonorità ti stanno facendo apprezzare le potenzialità dell'impianto! Quindi non è questo a suonare male, ma i dischi che ci metti dentro :-)
Non so dirti come possa suonare un disco di Talvin Singh in un buon impianto, non possiedo alcun suo disco ma il genere musicale si presta certamente meglio a suonar bene in un impianto HiFi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Paranoia sulla durata dei CD
Gentilissimo Direttore,
Ho letto i suoi articoli (molto interessanti) sulle
paranoie da "audiofili". Le segnalo un'altra paranoia (dalla quale sono afflitta) che non riguarda l'impianto,...ma i CD (e DVD)!!! Ne possiedo circa 300.
Sono preoccupata che possano cancellarsi con il tempo (95% acquistati quindi prodotti industrialmente, 5% masterizzati da me). La mia paranoia arriva al punto che... due giorni fa mio marito ha verniciato le ringhiere con una vernice all'acqua ragia, e sono preoccupata che i vapori di acqua ragia penetrati in casa posssano avermi rovinato i CD!!! (ho letto su internet che il materiale di cui sono composti è sensibile all'acqua ragia, acetone, ecc).
Ho anche paura dei campi magnetici prodotti dai cellulari (possono rovinare i CD e DVD?) e di ogni altra sostanza volatile (alcohol, acetone x unghie), ecc. Persino quando in casa fa molto caldo, ho paura che il calore possa danneggiarli...insomma UNA VERA PARANOIA. Si senta libero di descrivere questo tipo di paranoia nel suo articolo.
Sappiamo che un CD industriale (o DVD) è composto di 4 strati: uno strato spesso (0.6 mm) di policarbonato, uno strato metallico sottilissimo, uno strato "protettivo" superficiale (sottilissimo) di "lacca" (materiale acrilico o policarbonato) ed infine uno strato di inchiostro (cover del CD con scritte e figure). Se il CD è masterizzato, fra lo strato spesso di policarbonato e quello metallico si trova uno strato aggiuntivo di materiale organico sensibile al calore (quindi scrivibile dal laser).
Le miei preoccupazioni sono legate soprattutto allo strato di lacca protettiva (quello esterno che protegge lo strato metallico). Se è vero che è cosi sottile, persino vapori di solvente (acqua ragia, acetone o alcohol) o idrocarburi (benzina, gasolio, ecc) potrebbero potenzialmente dissolverlo localmente o penetrare attraverso questo strato compromettendo il CD/DVD.
Anche in assenza di agenti "pericolosi", mi chiedo comunque quanto possa "durare" nel tempo un supporto così "delicato". Le musiche di Mozart sono arrivate fino a noi su carta (ammuffita, invecchiata...ma leggibile). Mi chiedo quanto potrebbero durare le musiche di un moderno Mozart salvate su CD.... Tra variazioni di calore, campi magnetici, vapori di vernici, smog , ecc,, c'è la possibilità che tutto vada in fumo in poco tempo (anni) con tanti saluti alle nostre "collezioni" !?
Apprezzerei qualunque tipo di chiarimento vorrà fornirmi sulle mie "paure" (sono fondate?).
Ringraziando ancora,
Paola - E-mail riservata

LC
Cara Paola,
è curioso verificare quanto spesso l'essere umano creda di essere immortale. Non scherzo, ne ho parlato più volte su questa stessa Rubrica. Molti di noi credono di poter vivere per sempre. Da questo desiderio inconscio nascono dunque le paure che i nostri amati oggetti possano avere vita più breve della nostra che, essendo eterna....
Ebbene, ci sono due considerazioni da fare: la prima è che non siamo immortali, anzi. Non so che età tu abbia ma già arrivati a 40 anni non è che ci sia da fare chissà quanti programmi, almeno per quanto riguarda l'audio. Abbiamo ancora una trentina d'anni di tempo, poi le nostre orecchie cominceranno a sentire solo una piccola percentuale di ciò che c'è inciso nei dischi. A dire il vero il degrado uditivo inizia molto prima! Acufeni e altri fastidi uditivi renderanno l'ascolto dell'impianto davvero poco piacevole, temo.
La seconda considerazione è che i CD e gli LP, realisticamente, se trattati bene, sopravviveranno a noi e forse persino ai nostri nipoti. Non so quando tu abbia iniziato ad acquistare dischi, io lo faccio da oltre 30 anni. E ti posso garantire che persino i primi LP acquistati in adolescenza suonano ancora bene. Lo stesso dicasi per i primi CD, alcuni dei quali sono stati persino maltrattati, lasciati dentro l'auto sotto il sole rovente, infilati in custodie poco audiophile etc.
Quindi direi che tu possa stare tranquilla: i tuoi CD non si rovineranno se tuo marito dipinge la cancellata di casa :-)
Un discorso a parte, però, lo meritano i CD masterizzati (CD-R), questi sono effettivamente meno durevoli per via dello strato organico cui accennavi tu. Direi che basta evitare il calore eccessivo e la luce diretta continua per assicurare anche a loro una vita molto lunga.
L'unico caso, del quale abbiamo parlato più volte su questa stessa Rubrica, di CD originali che col tempo si sono deteriorati è quello noto sotto il nome di browning ovvero inscurimento dello strato metallico interno, fenomeno accaduto su piccoli lotti di stampe Optimes degli anni '80 e imputabile al tipo di inchiostri usati per la grafica sulla superficie dei dischi. E ora non correre a controllare quali CD della tua collezione siano stati stampati da Optimes negli anni '80! :-)
Io ne possiedo qualcuno e, nonostante un leggero cambio di colore, i CD continuano imperterriti a suonare.
Se tutto ciò non riuscisse a tranquillizzarti, riversa tutti i CD su un hard disk e fanne una copia di back-up su un secondo HD. In questo modo sarai realisticamente sicura di poter godere della tua Musica preferita per decenni senza grossi problemi. E, in ogni caso, se un disco si dovesse rovinare, con quel che costano oggi i CD, si può riacquistare con poco.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il mistero del guadagno
Gentile direttore,
scrivo per un quesito sulla ottimale regolazione del guadagno.
Ho un sistema Accuphase composto da cd 510, pre 2410 e finale A65 con diffusori B&W 802 diamond. Tutti questi apparecchi dispongono di un potenziometro per la regolazione (attenuazione) del guadagno che generalmente è impostato sul valore massimo-nessuna attenuazione.
La mia stanza della musica (4x5) mi consente volumi contenuti e la manopola del volume raramente va sopra "ore 9 - 10". Il mio quesito riguarda appunto il fatto se, per quanto riguarda migliore riproduzione, rapporto segnale rumore etc, in termini molto pratici e terra-terra, è preferibile tenere attenuato il segnale ed agire sul potenziometro del volume aumentandolo, ovvero lasciare il guadagno al massimo e tenere il potenziometro del volume basso? Oppure se in fin dei conti le cosa è ininfluente...
Come corollario...se il lettore CD dispone di un attenuatore di guadagno proprio, l'attivazione del quale non deteriori il segnale (nel caso fosse vera questa affermazione), a cosa serve il preamplificatore (che in linea di massima si potrebbe definire per quanto concerne il segnale LINEA, a sua volta una sorta di sofisticato attenuatore) se nel sistema non ci sono altri elementi (Tuner, recorder etc) da connettere?
Grazie per la disponibilità e buona giornata,
Federico - E-mail: federicomecchia (at) yahoo.it

LC
Caro Federico,
ci sono diversi aspetti da considerare. Tutti i potenziometri di volume funzionano peggio (perdono di linearità tra i canali) nelle zone di massima attenuazione. In altre parole, non è una buona idea, in generale, utilizzare la prima parte della corsa utile del potenziometro. Quando non si può ovviare a questo problema, perché magari il pre o la sorgente hanno uscite di livello molto alto, si ricorre a degli RCA attenuati (tipo
Rothwell). Avendo a disposizione una sorgente con uscita molto elevata si potrebbe provare a pilotare il finale direttamente con questa, così da utilizzare un unico controllo di livello.
Tuttavia, il preamplificatore non è un oggetto del tutto inutile e non serve soltanto a gestire più ingressi ma ad adattare l'impedenza d'uscita della sorgente con l'impedenza d'ingresso del finale. In genere queste due grandezze dovrebbero stare in un rapporto di almeno 1:10. Il pre attivo, di norma, rende questo interfacciamento più semplice. Tutto questo, comunque, non vieta a nessuno di fare esperimenti in tal senso: puoi collegare il lettore CD direttamente al finale - attenuando l'uscita del CD PRIMA di accendere il finale! - e vedere l'effetto che fa. Potrebbe anche darsi che suoni meglio così che con l'inserimento del preamplificatore. Ma puoi anche provare diverse posizioni dei controlli di livello: metà corsa per entrambi o varie posizioni intermedie, valutando di volta in volta gli eventuali cambiamenti, se percepibili (ne dubito).
Alla fine della fiera, qualora si utilizzasse una sola sorgente, perché complicarsi la vita con coppie pre + finale? Tanto meglio, come consiglio spesso, optare per un integrato di classe: percorso del segnale più breve, meno cavi, meno interferenze, minori ingombri, bolletta ENEL più leggera.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto
Gentile Dott. Cadeddu, mi permetto di scriverle questa lettera nonostante mi renda conto che sarà una delle tante, solite, richieste ma il momento me lo "impone".
Sono un quarantenne appassionato di musica (che insegno, come professione) e amo ascoltare soprattutto musica per pianoforte, pianoforte e orchestra, comunque musica classica in generale (anche se non disdegno altri generi).
Possiedo un impianto audio comperato nel 1987, composto da:

Alcuni problemi all'amplificatore (un canale molte volte non si sente...), la dimensione delle casse (inadatte alla nuova casa) e la voglia di cambiare/migliorare mi hanno spinto alla decisione di rinnovare completamente tali elementi.
Purtroppo, a causa di impegni personali, finora non ho avuto tempo (e poco ne ho) per informarmi bene, così come, dove abito, non ci sono negozi che diano la possibilità di ascoltare componenti audio diversi. Anche tramite i consigli di amici, avrei ristretto le scelte su pochi componenti : oppure: Questo, considerando che ho trovato in un sito internet, la vendita abbinata di questi due componenti Arcam al prezzo di 1300 euro (altrimenti un modello inferiore dell'Arcam?), mentre per l'ampli e il cd Nad, il prezzo si aggira sui 1100 euro (queste sono le cifre su cui volevo rimanere per l'abbinata ampli + lettore cd).
Ora le casse. La stanza d'ascolto (il soggiorno, 30 mq) mi impone 2 possibilità: o posiziono le casse ai lati del divano, sul pavimento (ma mi hanno detto che allora non vale la pena spendere perchè non è più un ascolto hi-fi ma è musica d'ambiente) oppure, per creare il classico triangolo con le 2 casse ai lati e l'ascoltatore al centro, devo posizionarle sopra (e ai due lati estremi) il mobile porta-tv (di fronte al divano, da dove ascolto). Tale mobile ha una lunghezza di 180 cm e un'altezza di 53 cm, dimensioni poco adatte alle mie AR. La scelta (consigliatami, considerando di rimanere, per le casse, su una spesa di 1000 euro) era quindi: Mi farebbe piacere leggere le sue opinioni sui modelli che avevo individuato (o anche su altri a parità di prezzo) vista la mia impossibilità di effettuare prove d'ascolto.
Ringraziandola, le porgo i più cordiali saluti.
Giorgio - E-mail: rossigior2 (at) tiscali.it

LC
Caro Giorgio,
sono assolutamente d'accordo sull'accoppiata monomarca ed entrambe quelle individuate vanno benissimo. Quella Arcam è proprio il gradino d'ingresso nel catalogo del Costruttore inglese, mentre quella NAD è già qualche gradino sopra il livello d'ingresso. La mia preferenza personale andrebbe alla coppia Arcam, ma se vuoi risparmiare 200 € sentiti libero di farlo, le differenze in gioco sono comunque molto piccole.
Il posizionamento dei diffusori è certamente l'aspetto più preoccupante di tutta la faccenda. Sono sostanzialente contrario ai diffusori posti su pareti attrezzate o mobili TV: questi risuonano e il suono si degrada. Non solo, ma spesso l'altezza di queste installazioni non è quella che le casse desidererebbero (ricorda: tweeter ad altezza d'orecchio di ascoltatore seduto). Nel tuo caso, 53 cm di altezza possono essere pochi, specie per bookshelf di piccole dimensioni. Non solo, ma mi immagino che la parete posteriore sia molto vicina alla schiena dei diffusori.
D'altra parte, posizionare i diffusori ai lati del divano dove ci si siede ad ascoltare è un vero controsenso stereofonico, quindi lascerei perdere.
Pensiamo quindi alla posizione, pur sacrificata, sul mobile TV. Dicevamo dell'altezza. Tieni conto che le Sonus Faber Monitor Wood, coi loro stands, superano di poco il metro d'altezza. La loro altezza, così come quella delle B&W che avresti individuato, è di circa 35 cm. Sommati ai 53 del tuo mobile (totale 88 cm) siamo ancora un po' distanti dall'altezza ideale. Potresti pensare di sollevarle ancora un po' dal piano d'appoggio con un piccolo supporto da realizzare su misura una volta individuata l'altezza del tuo orecchio quando seduto sul divano.
In alternativa, potresti prendere in considerazione dei bookshelf già di dimensioni superiori ma allora andresti a finire su altezze simili alle tue attuali AR, che ritieni essere troppo ingombranti!
Io un tentativo con queste ultime lo farei, però, magari riesci a inserirle nel mobile senza troppi sforzi. O si trovano già sul mobile e ti serve spazio? Se così fosse, possiamo anche rassegnarci all'idea dell'avere i tweeter più in basso dell'orecchio. Non è una soluzione ideale ma sarebbe sempre meglio dei diffusori ai lati del divano...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli e diffusori con 600 €
[Sala d'ascolto]
Buongiorno,
innanzi tutto mi unisco al coro dei complimenti per questo sito: credo non siano mai abbastanza, visto il lavoro svolto!
Le scrivo perché dopo aver letto un bel po' di vecchi messaggi della posta e vari forum, rimango ancora con un paio di dubbi sull'impianto da realizzare.
In linea di massima vorrei comporre un impianto da utilizzare prevalentemente per musica (50%) e film (50%). Nonostante la buona percentuale di ascolto con i film, mi sarei convinto ad un 2 canali, anziché un sintoamplificatore A/V (anche se ci avevo fatto un pensierino sul denon AVR 2310 usato). La musica che ascolto é prevalentemente pop/rock e jazz/fusion, oltre che molta radio.
Il budget di spesa non é molto... diciamo 600 € per ampli e casse. Credo quindi che dovrei rivolgermi all'usato!
La collocazione dell'impianto sarebbe la sala, che ha una dimensione di 4m x 5,7m (allego uno schema di massima). I diffusori dovranno essere per forza di tipo bookshelf (per ora le trattative con la moglie non permettono delle torri!). Saranno alloggiati sulla parete attrezzata ad una altezza di circa 80 cm, distanti tra loro circa 2,5 metri. Uno lo posso appoggiare al mobile (lato sinistro), mentre l'altro o lo appendo al muro, oppure devo posizionarlo su uno stand.
Ascoltando molta radio, vorrei avere una soluzione integrata, anche se ho letto che é un opzione poco consigliata, in quanto un sintoamplificatore stereo ha una qualitá hifi minore rispetto ad una catena ampli + tuner separati. Ma é proprio cosí "degradante"???
Per quanto riguarda gli ampli con tuner integrato avrei selezionato questi 3:

Mentre per quanto riguarda i diffusori, sarei orientato su questi (i primi due non li ho ascoltati, mentre gli altri sí, in abbinata ad un Marantz PM5004): Per un sistema a 2 canali, la voce dei film, risulta penalizzata, rispetto alla musica o agli effetti di sottofondo? Che caratteristica dovrebbero avere i diffusori?
Al momento la sorgente per CD e MP3 sarebbe la Playstation 3 o il PC, oltre che l'Ipod (importante sarebbe quindi avere il controllo di quest'ultimo direttamente dal telecomando dell'ampli). Una domanda in merito alla PS3: é meglio collegarla tramite l'uscita ottica o tramite gli RCA audio dell'uscita AV?
Spero di aver elencato tutto, chiedendovi quindi un consiglio su come meglio assemblare l'impianto sia in termini di abbinata casse - ampli, sia in termini di posizionamento delle casse.
Grazie in anticipo e a presto,
Roberto - E-mail: robibardo (at) googlemail.com

LC
Caro Roberto,
niente in contrario ai sintoamplificatori, certamente sono delle soluzioni comode se uno ascolta tanta radio. Personalmente preferisco, andando contro la mia filosofia della massima semplificazione, utilizzare un sintonizzatore separato, magari usato da poche decine di euro, non vale la pena spendere di più, in FM si trasmettono ormai quasi solo file MP3 supercompressi! In questo modo gran parte del budget andrebbe su un più semplice amplificatore stereo. Comunque sia, tra i sintoampli che hai elencato la mia simpatia va al Cambridge Topaz SR10, che mi pare ti permetta anche il controllo dell'iPod.
Per quanto riguarda i diffusori vedrei meglio sia le Mordaunt Short Aviano 2 che le Indiana Line Musa 205, le restanti potrebbero richiedere un ambiente un pochino meno riflettente del tuo (che è praticamente vuoto!). E così vengo al problema principale relativo alla tua situazione: la sala d'ascolto e il posizionamento dei diffusori. La prima è sostanzialmente vuota, quindi molto riflettente (almeno un tappeto davanti all'impianto sarebbe necessario!) mentre la disposizione è sacrificata: le pareti e gli angoli della stanza sarebbero troppo vicini e, a dirla tutta, non mi piacciono le soluzioni asimmetriche, una cassa su un mobile e l'altra su uno stand, peraltro esteticamente MOLTO più discutibili di due snelle torri da pavimento, con buona pace di tua moglie.
Forse non ha capito che orrore estetico sarebbe questa soluzione che mi avete prospettato...sembrerà quasi che i diffusori siano capitati là sopra per caso, dove c'era giusto un po' di spazio libero ;-)
Comunque, contenta lei... ;-)
Fai almeno in modo che ci sia una decina di cm di distanza dagli angoli e dalle pareti circostanti! Se poi l'impianto si sentisse male, sai che bel guadagno sarebbe una posizione esteticamente accettabile! Resterebbe spento a occupare spazio inutilmente.
Per quanto riguarda invece l'utilizzo misto musica/film non mi preoccuperei troppo, quel che va bene per la Musica andrà bene anche per i dialoghi e le colonne sonore. Capitolo sorgente: puoi collegare la PS3 tramite le sue uscite analogiche e, se l'ampli consentisse l'ingresso digitale, potresti sperimentare a orecchio quale delle due soluzioni suoni meglio.
Comunque, non mi preoccuperei troppo di questi dettagli, quando ad azzerare qualunque velleità audofila c'è una situazione logistica abbastanza compromessa come quella prospettata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Posizionamento sbagliato
Buonasera direttore, innanzitutto le chiedo scusa per la mia molto probabile ignoranza relativa al mondo dell' hi-fi in generale, ma vede essendo un appassionato della musica in generale (generi ascoltati principalmente rock melodico, pop, jazz, fusion) come tutti coloro che hanno un limitato budget a disposizione, ho messo sempre le mani un po' da una parte ed un poco dall'altra nei vari mercati dell'usato, nel tentativo di poter acquistare dei componenti che potessero aiutarmi a comporre un impianto in grado di soddisfare i miei gusti uditivi.
Aiutato dai numerosi consigli che lei dispensa nella sua Rubrica, sono riuscito a racimolare i seguenti componenti:

L'impianto è sistemato all'interno di un mobile chiuso a vetri e per problemi di spazio le casse sono posizionate per terra ai due lati. Il consiglio che vorrei chiederle è come posso fare per migliorare tale impianto, mi spiego, ultimamente (dopo aver cominciato a non utilizzare più il pulsante loudness), il suono che sento provenire dai diffusori non mi soddisfa più di tanto nel senso che il basso lo sento un po' troppo aperto e gli alti quasi inesistenti.
Crede che il mio orecchio debba ancora abituarsi al "non uso" dei loudness o forse essendo la natura delle mie casse "bookshelf" sarebbe preferibile collocarle su dei piedistalli invece che a terra?
Oppure il problema non sono le casse e sarebbe invece più opportuno sostituire l'ampli o il lettore CD? Mi aiuti a fare un po' di chiarezza anche perchè da un lato non capisco se la mia ignoranza sotto il profilo della qualità musicale è ormai alla deriva, dall'altro invece può darsi che abbia completamente sbagliato i miei acquisti o l'accostamento degli stessi e con il suo gentile aiuto possa provare ad ovviare ed utilizzando un budget limitato rendere felici le mie orecchie.
Le chiedo scusa in anticipo se sono stato prolisso ed attendo con ansia una sua gentile risposta.
Grazie,
Giuseppe - E-mail: pevilrc (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
prima di ogni altra considerazione ti suggerisco di leggere almeno gli articoli principali delle nostre
FAQ, così non avresti dubbi su come posizionare impianto e diffusori.
Ciò premesso, il problema più serio nel tuo impianto riguarda esattamente la disposizione dei diffusori. Trattandosi di piccoli bookshelf essi devono obbligatoriamente essere posizionati LONTANI dal pavimento! Supporti, mobili...qualunque cosa che possa portare il tweeter ad altezza di ascoltatore seduto. Senza questo primo passo non possiamo neppure iniziare a parlare di HiFi. Fatto questo, vedrai che il tasto loudness non ti servirà più! Potrai ancora utilizzarlo per fare un passaggio graduale da un suono carico di alte e basse frequenze a un suono più neutro e lineare...alcune abitudini d'ascolto sbagliate vanno corrette con tempo e pazienza.
Il resto dell'impianto mi pare composto da oggetti assolutamente dignitosi e certamente in grado di regalarti grandi soddisfazioni all'ascolto! Volendo fare il pignolo potresti provare a posizionare il tutto open air su un tavolinetto tipo il nostro TNT FleXy che certamente renderà maggiore giustizia alla qualità dei componenti in tuo possesso, rispetto al mobile chiuso a vetri.
Quindi, in definitiva, puoi stare tranquillo: gli acquisti sono stati ottimi...è in fase di installazione che c'è stata qualche...ehm...svista! :-) Prova le soluzioni che ti ho proposto e vedrai che sarà tutta un'altra Musica!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
bene ho fatto (e non avevo dubbi, altrimenti perchè avrei scritto?) a chiedere un tuo consiglio riguardo al comportamento del mio Quid con le Electa nell'ascolto dell'heavy metal (rif.
vol. 624). Il tuo suggerimento di ascoltare il disco d'esordio dei Rage Against the Machine, prima di prendere ogni decisione, è stato vincente. Una rivelazione!
Improvvisamente l'impianto ha sussultato ed è saltata fuori quella dinamica che con l'heavy metal mi pareva essere sempre inespressa. Che suoni e che forza! Un ulteriore miglioramento l'ho ottenuto posizionando le casse verso il centro della stanza, lontano dalle pareti di fondo, cosa che ha permesso di avere una scena più realistica.
Quindi per il momento archivio l'idea del cambio casse (visti i tempi!), anche se dei bei diffusori da pavimento restano un sogno goloso. Grazie e complimenti per il sempre vivo "intuito" professionale.
Maurizio - E-mail: lmr_02 (at) tiscali.it

LC
Caro Maurizio,
grazie per la preziosa testimonianza che mi permette, ancora una volta, di sottolineare come troppo spesso imputiamo all'impianto i difetti propri dei dischi. Tra un disco inciso bene e uno inciso male passa la stessa differenza che c'è tra un impianto entry-level e un impianto top. Chissà perché gli audiofili si ostinano a voler cavare sangue dalle rape. I dischi incisi male...suonano male e non c'è impianto al mondo in grado di farli suonare bene. Intestardirsi, cambiando componenti su componenti, alla ricerca di un suono che NON ESISTE sul disco è un modo assai curioso di farsi del male a oltranza. L'ho detto, l'ho scritto e lo ripeto: molti, moltissimi dischi di pop e rock sono incisi in maniera INFAME...bisogna rassegnarsi a sentirli male. E più sono recenti e peggio sono incisi (cf. loudness war). Cercare dinamica, correttezza timbrica o persino immagine (!!!) in dischi di questi generi musicali è una strada sicura verso l'insoddisfazione cronica e il prosciugamento del conto in banca. Quindi lo ripeto: se credete che il vostro impianto suoni male l'hard rock o l'heavy metal...dategli in pasto, ad esempio, il già citato disco d'esordio dei Rage against the machine. Occhio alla manopola del volume e ai woofer, i suoni sono così esplosivi da mettere alla corda la tenuta dell'intero sistema. Se suona male (piatto e senza dinamica, senza impatto e senza bassi, distorto a qualunque volume) con questo disco, l'impianto è colpevole...altrimenti imboccate la strada della rassegnazione :-)
Personalmente l'ho dovuto fare coi dischi degli Oasis che mi piacciono moltissimo ma che davvero non si possono sentire...

Nelle ultime due settimane siamo scivolati in tema anni '80, permettetemi di riguadagnare (almeno per un momento...) un po' di reputazione proponendo una piccola perla di quegli anni (in realtà 1990), di un gruppo che certamente aveva molto poco a che spartire con l'onda dei ciuffi cotonati che invase le charts di tutto il mondo. E siccome si tratta di una fresca canzone abbastanza estiva mi permetto di proporla all'inizio delle vacanze...si tratta di Kingston Town degli UB40, band nata nel '77 e che ha avuto una lunga carriera fino ai giorni nostri. E, come mi piace spesso fare, vi propongo di seguito anche un'altra canzone, più recente e di un certo successo commerciale, che altro non è se non Kingston Town...ora diventata Stars are blind. La somiglianza è imbarazzante...e l'autrice di siffatto omaggio (diciamo così, non è mai stata dichiarata una "cover") è...Paris Hilton, già proprio lei, la discussa ricca ereditiera dell'impero degli hotel omonimi. Il video, dovete ammetterlo, è sufficientemente...estivo :-)
La canzone, sfrondata da tutti gli orpelli glamour, è pure carina...d'altra parte lo era già in origine e, come dico sempre, la bella Musica non deve conoscere barriere, ostacoli o pregiudizi di sorta. Quando ascoltai per la prima volta Stars are blind non potei negare si trattasse di un brano molto, molto carino. Ma mi ricordava qualcosa. Mi ricordava Kingston town, appunto! A voi il giudizio. O il pregiudizio.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

ATTENZIONE! Questo è l'ultimo aggiornamento del sito e di questa Rubrica prima della pausa estiva. I nostri aggiornamenti settimanali torneranno online il 15 settembre. Nel frattempo potremmo non essere in grado di evadere le vostre richieste, quelle pervenute in questo periodo non faranno altro che far aumentare la mole di corrispondenza pregressa nelle nostre mailbox. Per questa ragione vi chiediamo la cortesia di rispettare questo periodo di fermo biologico della nostra rivista.
Grazie e buone vacanze a tutti!

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM

Cercate dentro i volumi della posta precedente con Google

[meno recente] Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422 | Vol.423 | Vol.424 | Vol.425 | Vol.426 | Vol.427 | Vol.428 | Vol.429 | Vol.430 | Vol.431 | Vol.432 | Vol.433 | Vol.434 | Vol.435 | Vol.436 | Vol.437 | Vol.438 | Vol.439 | Vol.440 | Vol.441 | Vol.442 | Vol.443 | Vol.444 | Vol.445 | Vol.446 | Vol.447 | Vol.448 | Vol.449 | Vol.450 | Vol.451 | Vol.452 | Vol.453 | Vol.454 | Vol.455 | Vol.456 | Vol.457 | Vol.458 | Vol.459 | Vol.460 | Vol.461 | Vol.462 | Vol.463 | Vol.464 | Vol.465 | Vol.466 | Vol.467 | Vol.468 | Vol.469 | Vol.470 | Vol.471 | Vol.472 | Vol.473 | Vol.474 | Vol.475 | Vol.476 | Vol.477 | Vol.478 | Vol.479 | Vol.480 | Vol.481 | Vol.482 | Vol.483 | Vol.484 | Vol.485 | Vol.486 | Vol.487 | Vol.488 | Vol.489 | Vol.490 | Vol.491 | Vol.492 | Vol.493 | Vol.494 | Vol.495 | Vol.496 | Vol.497 | Vol.498 | Vol.499 | Vol.500 | Vol.501 | Vol.502 | Vol.503 | Vol.504 | Vol.505 | Vol.506 | Vol.507 | Vol.508 | Vol.509 | Vol.510 | Vol.511 | Vol.512 | Vol.513 | Vol.514 | Vol.515 | Vol.516 | Vol.517 | Vol.518 | Vol.519 | Vol.520 | Vol.521 | Vol.522 | Vol.523 | Vol.524 | Vol.525 | Vol.526 | Vol.527 | Vol.528 | Vol.529 | Vol.530 | Vol.531 | Vol.532 | Vol.533 | Vol.534 | Vol.535 | Vol.536 | Vol.537 | Vol.538 | Vol.539 | Vol.540 | Vol.541 | Vol.542 | Vol.543 | Vol.544 | Vol.545 | Vol.546 | Vol.547 | Vol.548 | Vol.549 | Vol.550 | Vol.551 | Vol.552 | Vol.553 | Vol.554 | Vol.555 | Vol.556 | Vol.557 | Vol.558 | Vol.559 | Vol.560 | Vol.561 | Vol.562 | Vol.563 | Vol.564 | Vol.565 | Vol.566 | Vol.567 | Vol.568 | Vol.569 | Vol.570 | Vol.571 | Vol.572 | Vol.573 | Vol.574 | Vol.575 | Vol.576 | Vol.577 | Vol.578 | Vol.579 | Vol.580 | Vol.581 | Vol.582 | Vol.583 | Vol.584 | Vol.585 | Vol.586 | Vol.587 | Vol.588 | Vol.589 | Vol.590 | Vol.591 | Vol.592 | Vol.593 | Vol.594 | Vol.595 | Vol.596 | Vol.597 | Vol.598 | Vol.599 | Vol.600 | Vol.601 | Vol.602 | Vol.603 | Vol.604 | Vol.605 | Vol.606 | Vol.607 | Vol.608 | Vol.609 | Vol.610 | Vol.611 | Vol.612 | Vol.613 | Vol.614 | Vol.615 | Vol.616 | Vol.617 | Vol.618 | Vol.619 | Vol.620 | Vol.621 | Vol.622 | Vol.623 | Vol.624 | Vol.625 [più recente]

© Copyright 2012 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

[ Home | Redazione | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]