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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 22/9/2012 - 29/9/2012

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  1. Esperienze d'ascolto
  2. Ritorno all'analogico
  3. Nuova amplificazione con 500 €
  4. Consiglio su upgrade con 2000 €
  5. Nuovi diffusori (usati) con 1200 €
  6. Upgrade per un impianto vintage
  7. Ambienti grandi o piccoli?
  8. Vecchia testina
  9. Ascolti collettivi e negozi di dischi
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Esperienze d'ascolto
Caro Direttore,
sono un assiduo lettore della rivista e ovviamente nel mio poco tempo libero ascolto musica con (a mio parere) un buon impianto i cui componenti sono gli stessi da diversi anni:
Casse Totem Forest, ampli Densen DM10 da 75 Watt, CD California Audio Labs Tempest 2 e piatto Funk Firm Vector II con Braccio Rega RB301 e testina Denon DL A100.
Ho anche la fortuna di avere alcuni amici appassionati del mio stesso hobby, della mia stessa età e tra l'altro uno è anche un rivenditore.
Passando da un po' di tempo fa nella saletta (non trattata acusticamente) di quest'ultimo, con tutto qual che ha a disposizione e che potrebbe far sentire faceva suonare un pre+ finale Luxman C02+M02 con delle Yamaha NS690II e un cd di altissima gamma Marantz anni 80.
Ora, io sono abbastanza esperto di hi fi vintage dal momento che sono appassionato da 25-30 anni e conosco bene sia l'ampli che le casse, in particolare ritengo la NS690 la migliore di tutta la apprezzata produzione Yamaha di quegli anni molto più temperata e ascoltabile di tutte le altre molto dure e troppo "monitor" e conosco bene i pre e finali Luxman primi anni 80 preferibili secondo me a quelli del decennio precedente perché più aperti e musicali.
Le casse erano appoggiate non su dei piedistalli ma su altre due casse di volume comparabile...
Bene quell'impianto suonava a un volume normale, quello che tengo io a casa per capirci e suonava davvero davvero (ne metto due per rafforzare il concetto) ottimamente.
Il suono molto morbido e bilanciato con un gran bel medio basso un medio alto non invadente e una buona profondità, un basso abbastanza profondo e un acuto non troppo dinamico ma assolutamente "al suo posto".
Non nascondo che questo ascolto mi ha fatto cadere un po' di certezze...
Poi a distanza di qualche tempo ho fatto visita ad un amico portandomi dietro il Densen DM10 perché lui voleva fare delle non meglio specificate prove. Quando entro in preda alla curiosità vedo due monoliti con una enorme tela nera e sento come un sussulto. Si trattava di due Infinity 8K prima serie che l'amico aveva appena trovato e comprato.
Ecco chiara la ragione del Densen, l'amico non ha un amplificatore adeguato per le Infinity. Con foga come un bambino davanti al gioco nuovo attacchiamo il Densen e giù a routare la manopola.
Grande risultato….. il Densen controlla il mostruoso temperamento (leggasi impedenza) del 4 vie americano che da parte sua restituisce un suono nella grande stanza che io raramente ho sentito. Una scena sonora immensa piena corposa vera quasi una pentola pronta a esplodere il basso del grande woofer è incredibile per controllo profondità e autorità.
Inutile perdersi nei dettagli a valutare quanto sia reale questo o quello strumento e se forse quel piano è troppo indietro, meglio lasciarsi prendere dall'insieme coinvolgente ma ancora di più travolgente.
La domanda, a questo punto, sorge spontanea, direbbe quello, davvero l'HI FI (a parte il chip Tripath 2024) negli ultimi 25 anni ha davvero fatto progressi significativi?
Quel suono, mi passi la parola, "educatino", che và molto di moda oggi è progresso è davvero migliore o sono gli esperti del settore che ci hanno convinto che lo è?
E poi che senso ha fare delle casse piccole chiamarle bookshelf (da stand come con meno ipocrisia si dice ora) per poi non poterle mettere su un mobile ma dover comprare dei sgraziati stand che costano un patrimonio?
Infine, davvero tutto ciò che è giapponese e anni 80 oppure tutto quello che è anni 80 è da buttare...
Io ho qualche dubbio che non sia il caso di comprarsi tutti un bel Trends Audio o magari un Virtue Audio e una bella coppia di Klipsch (magari delle LaScala e magari usate) e lasciare che tutti gli altri continuino pure a raccontarsela.
Un caro saluto.
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
è difficile trarre delle conclusioni sensate da prove svolte in ambienti diversi, visto che questo parametro da solo può influenzare di un buon 50% la resa finale! Quindi...prendi cum grano salis tutte le prove fatte all'interno di ambienti non controllati. Ciò premesso, non possiamo certo dire che di progressi non ne siano stati fatti. I bookshelf di oggi, per capirci, suonano molto meglio di quelli di una volta, a parità di ingombri e di costo. I materiali sono migliorati molto e la risposta in basso di un minidiffusore moderno avrebbe lasciato di stucco tutti gli audiofili degli anni '70 :-)
Tuttavia, inutile negare che sia i nuovi materiali sia una certa filosofia dominante abbiano spostato verso territori da educande l'impostazione timbrica di molta HiFi moderna. Ho sempre cercato di mettere in evidenza questo fatto nelle mie recensioni, sottolineando caratteri un po' troppo perfettini che, alla lunga e con certi generi musicali, possono risultare sterili e artificiali. A cosa sia dovuto tutto questo non è facile da dire, certamente l'allontanamento dei giovani dalla fruizione e dall'interesse verso gli impianti HiFi ha avuto il suo peso e cerco di spiegare il perché. Tipicamente il pubblico giovane ascolta più musica moderna che classica e acustica, predilige l'impatto alle nuances...ed è assolutamente normale che sia così. Quando ascolti i Rage against the machine o i Massive Attack non puoi andare tanto per il sottile :-)
Mancando sempre più questo tipo di ascoltatori è naturale che molta produzione HiFi abbia virato in direzione dell'ascoltatore più attempato, che magari non ama (o non può) ascoltare ad alto volume e pertanto predilige generi tranquilli, dove la cura dei particolari e l'immagine 3D prendono il sopravvento sul resto. Le tue stesse Totem Forest vanno in questa direzione. Pur avendo un basso stupefacente per le dimensioni della cassa e del woofer, stiamo sempre parlando di una torre che NON PUO' muovere masse d'aria importanti come i diffusori che hai ascoltato. Un buon woofer da 16 non è un buon woofer da 25 o da 30 cm. In più, potrebbero essere cambiati i tuoi gusti: dopo anni di suono perfettino stai scoprendo che serve anche altro: emozione viscerale, impatto, coinvolgmento fisico.
Mi chiederai: perché non fanno più casse con woofer così grandi e litraggi importanti? Semplice: le dimensioni medie delle stanze dove si ascolta HiFi sono diminuite nel tempo, l'ingombro è un fattore importante e pertanto i grandi volumi sono da evitare. La soluzione, non avendo grandi capitali da investire, è quella di ricorrere a qualche buon grosso diffusore di qualche anno fa. E fregarsene degli sguardi compassionevoli degli audiophil-chic.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ritorno all'analogico
Gentilissimo Direttore,
complimenti per la rivista e per il suo meritato successo la segue sempre con molto interesse ed entusiasmo. Ascolto musica che spazia dalla classica al rock anni 70 in un ambiente di 4,5x4,5 m con pareti ricoperte in legno e tappeto su tutta la superficie della stanza.
Dunque andiamo subito al dunque per essere sintetico e veloce. Dopo molti molti anni di ascolto digitale ho deciso di ritornare all'analogico e al gusto e alla passione del vinile (che reputo a mio modesto avviso sempre più caldo e vivo rispetto al cd).
Ho cosi comprato nel mercato dell'usato un vecchio (e ben tenuto) Thorens TD 160 MKII con testina Acutex N320 STR III. Il mio impianto è composto da:

Ora le mie domande:
  1. Come reputa o giudica l'accoppiata del mio finale e pre con il Thorens? (e magari anche un suo piccolo giudizio su questo giradischi visto che l'ho preso informandomi qua e là ma senza una adeguata esperienza nel campo :-)
  2. Le Infinity mi sembrano (anche con il lettore CD) troppo cristalline e tendenti ad esaltare le alte frequenze...può essere colpa del sistema di amplificazione o sono proprio loro cosi...non che il suono che generano non mi piaccia però vorrei sapere una sua opinione su queste casse (che quasi nessuno conosce) e magari un suo consiglio per una eventuale sostituzione verso un suono più caldo e morbido.
  3. Un suo consiglio per migliorare il mio impianto restando su una cifra di 600-1000€
La ringrazio anticipatamente per la sua grande pazienza e cortesia!
Distinti saluti,
Alessandro - E-mail: max555power (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
sia il giradischi che la testina sono di ottima qualità e non vedo problemi di abbinamento con il tuo pre Sony. Certo, si può migliorare ancora un bel po' con una testina di qualità superiore, da pescare nei cataloghi Grado, Ortofon, Goldring...tanto per stare su marchi noti e di facile reperibilità. Non è un upgrade che farei subito, prima imparerei a conoscere bene il tuo analogico, a settarlo per il meglio.
L'abbinamento amplificazione-diffusori, in effetti, potrebbe produrre il suono che descrivi, posto che la stanza non ci metta molto del suo (se vuota o riflettente). Le tue Infinity, in particolare, hanno un po' quel carattere nel loro DNA. Addomesticarle sarebbe possibile ma non riuscirai a trasformare un Barolo in uno Chardonnay :-)
Dovesse capitarti la possibilità, prova ad amplificarle con un integrato più morbido, potrebbe essere un Audio Analogue, un Naim, un NAD o anche un ElectroCompaniet. Se potessi fare qualche prova in questa direzione potresti capire se ciò possa essere sufficiente per le tue esigenze oppure no. Qualora gli esperimenti dovessero fallire, dovresti mettere in cantiere l'idea di una nuova coppia di diffusori dal carattere diametralmente opposto.
Cercando nell'usato e restando all'interno della cifra che hai stanziato non dovrebbe essere impossibile trovare delle sostitute con queste caratteristiche: sto pensando a Sonus Faber, Opera, KEF e ProAC, tanto per fare dei nomi dalla reperibilità non impossibile. Prima di fare acquisti avventati, però, dovrai investire un po' di tempo facendo delle prove sia di diffusori che di amplificazioni: negozi, altri impianti di amici audiofili...tutto ciò che ti possa essere utile per farti un'idea più precisa del suono che cerchi perché, ricordati, si tratta pur sempre di compromessi: guadagni qualcosa e perdi qualcos'altro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione con 500 €
Egregio direttore,
Vi scrivo perché da vecchio audiofilo "pre-web" (nel senso che non mi aggiorno da una quindicina d'anni) nel corso di una ricerca per cambiare il mio vecchio amplificatore mi sono imbattuto nel vostro sito, che ho trovato veramente fatto con passione e molto curato e per il quale vi faccio i miei più sinceri complimenti.
L'idea di cambiare era inizialmente nata non tanto perché insoddisfatto della resa acustica del mio impianto, vista la situazione logistica in cui sono costretto a farlo operare, quanto quella di trovare un ampli con prese per l'ingresso digitale per collegarvi il mio lettore CD che presenta problemi di scariche su uno dei canali se utilizzato con i cavetti sulle prese per l'analogico (l'ho già inviato tramite rivenditore all'assistenza per la sistemazione dove hanno sostituito un condensatore, ma a distanza di un anno il problema si è riproposto.) e prese per l'ingresso USB per potervi collegare i vari dispositivi di ultima generazione, restando come budget di spesa intorno ai 500€.
Sono però rimasto molto incuriosito, dopo aver letto varie vostre recensioni in merito agli amplificatori di classe T, su quanto da voi riportato relativamente alla resa sonora di questi "piccoli mostri" (dei quali nella mia ignoranza ignoravo l'esistenza).
Se le fosse possibile aiutarmi in tal senso, gradirei molto avere suoi consigli in merito a quanto potrebbe migliorare la mia situazione d'ascolto andando a cambiare l'ampli integrato del mio impianto che ora è composto come segue:

La mia misera stanzetta di ascolto è un ambiente di m 4,5 x 2,6 (le casse sono direzionate nel senso della lunghezza) e le tipologie di musica da me ascoltate sono le più svariate; Zappa in primis ma poi anche rock in tutte le sue forme, reggae, classica, musica italiana. Insomma di tutto un po'.
Potrebbe a vostro giudizio migliorare la resa acustica del mio impianto, soprattutto per quanto riguarda la profondità e tridimensionalità del suono, se sostituissi il mio Rotel con un amplificatore di classe T, e dovendo scegliere in tal senso, quale sarebbe il più consono tra il Trends Audio TA-10.2 ed il King Rex T20 (o il T20U che vedo dotato anche di una presa x collegamento USB)?
Mi consigliereste l'utilizzo di un convertitore digitale/analogico tipo il FiiO D3 DAC per ovviare al problema del mio lettore CD senza doverlo rimandare in assistenza?
Sperando di essere stato chiaro e di non aver abusato del suo tempo e della sua pazienza, la ringrazio e le invio i miei più cordiali saluti ed auguri a lei ed ai suoi collaboratori.
Pierluigi - E-mail: gigiochiara (at) libero.it

LC
Caro Pierluigi,
mi sembra che i problemi siano di due tipi diversi: un lettore CD che fa le bizze e la tua insana voglia di modernità a tutti i costi. Cominciamo col risolvere un problema alla volta, partendo da ciò che funziona male. Siamo sicuri che le scariche che senti siano colpa del lettore CD e non dell'ingresso cui lo colleghi? Hai provato a collegarlo a un qualunque ingresso linea? Parlo ad esempio di AUX, TAPE, TUNER etc. Sono tutti elettricamente equivalenti. Non è che le scariche che senti siano dovute a un po' di ossido sul selettore degli ingressi o sul potenziometro del volume del tuo amplificatore? Nel caso basterebbe un po' di spray disossidante per contatti elettrici!
Gli amplificatori in classe D che hai citato non risolverebbero il problema perché non sono dotati di ingressi digitali (sono amplificatori digitali in senso lato!) né di ingressi per USB. Magari qualcuno ha la USB ma non ha altri ingressi digitali, che sarebbero utili per il tuo lettore Cambridge. Quindi, pollice verso per l'amplificatore in Classe D...io al tuo posto mi terrei il Rotel (che è molto buono) e, semmai, sostituirei il lettore CD con un DAC USB da collegare al PC e al quale connettere qualunque altro dispositivo digitale "moderno". In alternativa, esistono lettori CD con ingresso per chiavetta USB e persino ingresso digitale (funzionano dunque anche da DAC, per es. Audiolab).
Infine, tieni conto che i tuoi diffusori dovrebbero avere una sensibilità di appena 87 dB/w/m...con la decina di watt degli amplificatori citati li smuovi appena, temo, specie se la stanza non è piccola.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Consiglio su upgrade con 2000 €
Caro Lucio,
diversi mesi fa ho incontrato l'eccellente TNT cercando info sulla pulizia dei vinili, da allora ho letto con piacere ed interesse sempre crescente parecchi articoli, commenti, prove e naturalmente mi è presto venuta voglia di migliorare la mia attuale configurazione.
Attualmente utilizzo:

La stanza di ascolto è rettangolare 6x4m, le casse sono sul lato corto e tutto intorno ci sono scaffali Bonde dell'Ikea contenenti circa 5000 lp, quindi ben piantati al suolo; su uno degli scaffali, alto circa 1m, trovano posto gli elementi dell'impianto, volevo acquistare i piedini Vibrapod per isolare almeno il Rega e volevo provare anche a metterli sotto le casse invece delle punte metalliche originali, che attualmente poggiano su un paio di piastrelle altrimenti avrebbero perforato il pavimento di legno. Il punto d'ascolto è sul lato corto opposto, ci sono anche un paio di finestre con tende davanti e sul pavimento ho sistemato un tappeto.
A casa al momento ascolto praticamente solo lp, infatti sono un maniaco collezionista di questi fantastici oggetti, per i quali ho speso finora ben più di quanto non abbia investito nell'impianto di ascolto, capisco che possa sembrare assurdo ma alla passione non si comanda... poi in una prossima mail ti scrivo come pulisco i dischi, dopo anni di prove penso di avere trovato una combinazione che fa il suo sporco lavoro anche con i dischi più sporchi (perdonami... :-) ), e li fa letteralmente rinascere a nuova vita.
So che non sei d'accordo, ma per ragioni logistiche (bimbi piccoli e orari incompatibili) finora ho ascoltato quasi sempre in cuffia, vorrei iniziare ad ascoltare più spesso con le casse pur esigendo sempre un ascolto in cuffia ottimale per le ragioni di cui sopra; non mi serve superpotenza in termini di volume di ascolto, adesso con l'AMC non arrivo quasi mai a metà scala...
Sarei anche interessato alla gestione della musica liquida, finora l'ho utilizzata solo sull'iphone in lossless, ma vorrei iniziare ad ascoltare qualcosa anche a casa, pur restando il vinile per me la prima sorgente; quindi nel ragionamento sarebbe da considerare anche una componente DAC.
In sostanza avrei bisogno di un tuo consiglio per svecchiare la parte ampli e, magari in seconda battuta, i diffusori; il CD player tutto sommato al momento non mi interessa, ne ho circa 300 ma faccio anche presto a liquefarli... Il budget può arrivare a 2000 euro, senza escludere di ricorrere all'usato, e dovrebbe consentire sia la gestione del giradischi sia dell'ascolto in cuffia come detto; mi attirano molto i classe T, Kingrex in particolare, mi intrigano anche gli NVA, pare che suonino davvero bene a fronte di un prezzo interessante; insomma come avrai capito ho una gran confusione in testa e più leggo più i dubbi aumentano...
Con la configurazione attuale l'ascolto in cuffia tutto sommato mi vede abbastanza soddisfatto, il suono del Rega/Elys2 preso usato sulla baia qualche settimana fa sulle prime mi è sembrato un tantino pompato rispetto al Thorens ma la sua maggiore precisione in particolare sulle alte frequenze è evidente, diciamo che mi ci sto ancora abituando e ogni tanto ripasso sul Thorens; un giorno voglio montare la Grado Gold sul Rega così vedo come si comporta l'accoppiata.
I generi spaziano dal rock/pop anni 70/80 al jazz al prog ai cantautori italiani, con preferenza sul rock classico (Cream, Hendrix, Bowie, Zappa, King Crimson i primi che mi vengono in mente); la qualità delle registrazioni quindi va dal Bill Evans al Village Vanguard a Sparkle in the rain, tanto per capirci... per questo privilegerei un buon rendimento sulla maggior parte degli ascolti al rendimento spettacolare solo su quei soliti 2-3 dischi di riferimento; in particolare mi piacerebbe una buona precisione sulla base ritmica, basso e batteria ben presenti e potenti, e piatti di batteria cristallini e naturali, mentre le medie frequenze tendono ad affaticarmi, forse il midrange in kevlar delle B&W non è proprio delicato da questo punto di vista...
Detto questo, mi sarebbe prezioso un tuo parere su quale combinazione potrebbe fare al caso mio. Scusa se mi sono un po' dilungato... ti ringrazio anticipatamente e complimenti ancora per il sito, davvero ricco di informazioni preziose per chi ama la Musica e vuole fruirne al meglio!
Un carissimo saluto,
Alberto - E-mail: alberto.ziviani (at) gmail.com

LC
Caro Alberto,
non mi è chiarissimo se il budget complessivo di 2000 € debba comprendere un nuovo ampli, un DAC USB e magari anche dei diffusori. Se così fosse, senza ricorrere all'usato, saremmo nei guai. Provo ad interpretare ciò che scrivi supponendo dunque che ai diffusori ci si penserà in seguito, con altro budget dedicato.
Le tue esigenze di ascolto in cuffia e di presenza di ingresso phono limitano molto la rosa dei possibili candidati a sostituire il tuo attuale amplificatore. Se davvero ti interessasse ascoltare bene in cuffia dovresti prevedere un amplificatore specifico per questo componente, ne abbiamo recensito diversi in varie fasce di prezzo. Io non ho esperienza diretta con l'ascolto in cuffia, per cui dovrai basarti su quelle recensioni.
Il vantaggio di una separazione di questo tipo sarebbe duplice: miglioreresti l'ascolto in cuffia e amplieresti la rosa dei possibili candidati, includendo anche amplificatori integrati privi di uscita cuffia (e sono la maggior parte!). Anche ricorrere a un pre fono separato ti consentirebbe più ampi margini di manovra. In questo modo però le scatole (e i costi!) si moltiplicano per un fattore 3. Di conseguenza, puoi valutare diversi amplificatori integrati, nella fascia di prezzo intorno ai 1000 € (lascerei il resto del budget per DAC USB e ampli cufie) che potrebbero almeno parzialmente rispondere alle tue esigenze: Arcam FMJ A28 (circa 1100 €, phono e uscita cuffia), NAD C375 BEE (circa 1500 €, si può dotare di scheda phono opzionale), Audio Analogue Verdi 70 (circa 1300 €, phono), Cambridge Audio 840A (circa 1300 €, phono e uscita cuffia). Questi 4 integrati soddisferebbero anche le tue esigenze da un punto di vista timbrico e l'abbinamento con le tue B&W dovrebbe risultare molto buono.
Lascerei perdere le soluzioni che hai indicato tu (piccoli Classe D e NVA) per la poca flessibilità d'uso, principalmente.
Infine: non puoi confrontare il suono di due giradischi che utilizzano testine diverse. Ragionevolmente, stai solo sentendo le differenze tra le testine! Prova a scambiarle e sarai d'accordo con me. Pertanto, ti consiglierei di vendere il secondo giradischi e di tenerne uno solo, magari con una testina di qualità superiore.
Sono poi curioso di sentire la tua ricetta per pulire i dischi!
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori (usati) con 1200 €
Gent.le Direttore,
sono "cresciuto" nel mondo dell'hifi grazie alla sua rivista. Ancora conservo il mio Trends Audio, sebbene non più utilizzato, per puro valore affettivo verso ciò che mi ha iniziato a questo hobby. Mi trovo nella condizione di voler migliorare sensibilmente il mio impianto, nel punto in cui al momento lo trovo più limitato: i diffusori. Le elenco brevemente la mia configurazione:

Apprezzo molto le mie Tannoy ma, dopo aver curato molto tutto ciò che sta a monte delle stesse (in particolare la sorgente audio), è arrivato il momento di passare a diffusori di elevato rango e ambizioni. Le premetto che ho ascolti piuttosto vari, ma ho una certa predilizione per il rock "raffinato". Qualche nome: David Sylvian, Pink Floyd, Marillion, Tori Amos, gli ultimi Talk Talk, King Crimson.
Apprezzo il dettaglio, purché non affaticante, quindi una punta di dolcezza in gamma alta è gradita, ma sopratutto adoro una ricostruzione della scena sonora ampia ed ariosa, requisito per me irrinunciabile.
La stanza è un po' particolare: circa 4 x 12 metri, con l'impianto posizionato quasi al centro del lato lungo e con i diffusori a circa 60-70cm dal muro posteriore, con molto spazio ai lati e un po' meno di 2 metri di distanza tra loro. Ho quindi una stanza grande ma la distanza di ascolto è relativamente ravvicinata.
In passato ho avuto Klipsch RB51 (troppo aperte e "prepotenti" per i miei gusti), Indiana Line 5.04 (musicali ma un po' troppo "molli") per arrivare al suono Tannoy che ho fino ad ora apprezzato molto.
Fatto sta che, incuriosito da altri marchi, e puntando ad un budget intorno ai 1200 euro (nell'usato, in modo da accedere a diffusori di rango più elevato) ho ascoltato altri marchi, con particolare attenzione a modelli a torre (avrà notato che ho sempre avuto dei bookshelf).
Ho quindi ascoltato, rigorosamente con il mio finale (ma non nel mio ambiente): B&W CDM7 NT, molto piacevoli, ma con reflex posteriore che mi preoccupava un po'; Thiel 1.6, un po' fuori budget e comunque troppo freddine per i miei gusti; Sonus Faber Liuto (ok è un bookshelf), musicalissime ma un po' troppo "morbide", per finalmente trovare qualcosa che mi ha veramente colpito: Proac!
Ho ascoltato sia le Studio 130 che le più ambiziose D15 e sono rimasto davvero affascinato da entrambe. Preferisco questi modelli con reflex inferiore, per via della distanza dal muro non troppo ampia. Cosa ne pensa? Potrebbero abbinarsi ad un ambiente come il mio?
Si chiederà perché non ho insistito con Tannoy, ma onestamente nel budget che mi sono prefissato non ho trovato cose molto interessanti... ho il timore che per crescere con Tannoy si debba spendere molto, forse è un'impressione sbagliata la mia. Lei avrebbe qualche idea? Preferirei evitare il vintage, per i notevoli rischi che comporta.
La ringrazio per la sua grande disponiblità,
Saluti,
Michele - E-mail: mik.bordi (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
la presenza del reflex posteriore, come scritto tante volte, è un falso problema. I 60/70 cm di distanza dalla parete posteriore, nel tuo caso, sono più che sufficienti a scongiurare qualunque problema. Quindi: non escludere per questo motivo i diffusori a reflex posteriore. Se riesci, includi nei tuoi ascolti qualche modello da pavimento di Opera, che hanno un'impostazione timbrica che dovrebbe incontrare il tuo gusto. Niente da dire su ProAC, spesso le consiglio a chi, come te, cerca un certo tipo di suono, preciso e corposo, mai troppo radiografante. Potresti trovare interessante qualche diffusore da pavimento della KEF, tanto per non allontanarci troppo da questo tipo di impostazione sonora.
Per quanto riguarda Tannoy, hai sostanzialmente ragione, i modelli interessanti cominiciano a essere economicamente impegnativi. Nell'usato potresti cercare qualche modello della vecchia serie Definition...magari con un po' di fortuna riesci a trovare qualcosa di interessante.
L'ambiente d'ascolto è anomalo per dimensioni e disposizione dell'impianto, tieni conto che un diffusore da pavimento, di norma più generoso in basso di un bookshelf, ecciterà più facilmente rimbombi e risonanze, dovrai curare meglio arredi e disposizione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per un impianto vintage
Ciao Lucio,
Sono un ricercatore dell'Università Sapienza di Roma e il mio hobby più grande è sempre stata la musica, sin da quando ero bambino. In tutti questi anni, e con i pochissimi soldi che oramai si riescono a mettere da parte, di impianti veri e propri non ne ho mai avuti e quindi mi sono dovuto attrezzare con quanto di meglio riuscivo a procurarmi per ascoltare ore e ore dei più svariati generi musicali, dalla classica contemporanea al jazz, dalla musica elettronica al progressive rock.
Proprio a causa di budget ho sempre ripiegato in soluzione cuffia e scheda audio professionale per ascoltare la mia musica preferita. Ultimamente però ho acquistato un Luxman PD 264 perché ho ripreso l'aggiornamento della mia lista di vinili e volevo chiederti se avevi qualche consiglio per i neofiti come me.
Il mio impianto è costituito da:

Ho letto tutti gli articoli che sono stati pubblicati online su TNT e vi ho trovato informazioni molto utili e interessanti, volevo sapere se avevi qualche consiglio generico o specifico da passarmi per migliorare la resa audio di questo impiantino.
Considera che sono abituato ad ascoltare musica prevalentemente in cuffia (possiedo un paio di AKG K240 MKII che trovo veramente straordinarie) ma ho intenzione di sfruttare le potenzialità delle casse JBL che, sebbene "vintage", a mio avviso suonano ancora molto molto bene. La mia intenzione era quella di utilizzare questo impianto anche per la riproduzione di formati digitali lossy (l'mp3) ma soprattutto lossless (come FLAC, ad esempio) collegando all'impianto il pc portatile o il lettore mp3.
Ti faccio i complimenti per il tuo impegno e ti saluto,
Simone - E-mail: spediscipure (at) gmail.com

LC
Caro Simone,
il tuo impianto è costituito da pezzi quasi vintage ma di buona qualità. Lascerei al loro posto, per ora, amplificatore, diffusori e giradischi e mi concentrerei su testina e DAC USB, a meno che non desiderassi migliorare sensibimente la riproduzione dei CD.
La testina, se dell'epoca del giradischi o se comunque molto usata, potrebbe essere da sostituire. Senza una indicazione orientativa del budget a disposizione è difficile dare un consiglio mirato ma dai un'occhiata ai cataloghi Grado, Ortofon, Goldring o AudioTechnica per qualche ispirazione :-)
Ovviamente, mi aspetto che abbia già curato fin nel più piccolo dettaglio l'installazione e la regolazione del giradischi, come da nostre indicazioni.
Per quanto riguarda il digitale, invece, piuttosto che vendere il tuo attuale lettore e sostituirlo con qualcos'altro, potresti pensare di passare direttamente alla musica liquida tramite il PC portatile. Sarebbe sufficiente un DAC dotato anche di ingresso USB per poter costruire una nuova sorgente di qualità superiore a quella dell'attuale lettore CD e che ti consenta di ascoltare al meglio anche la Musica scaricata dalla rete, MP3 o FLAC che sia. Ne abbiamo recensito diversi in varie fasce di prezzo, non dovresti far fatica a identificare qualche candidato ideale, partendo dal solito Trends UD10 e passando per KingRex e compagnia.
Infine, come suggerisco sempre, gli upgrade più sensibili e a costo quasi zero derivano dalla cura del posizionamento dei diffusori e dal controllo dell'acustica dell'ambiente. Prima di qualunque altro passo, dovresti concentrarti su questi aspetti fondamentali, qualora non l'avessi già fatto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ambienti grandi o piccoli?
Salve Direttore e grazie per le magnifiche pagine di domande e risposte che ci aiutano non poco a capire qualcosa in più nel mare dell'hi fi.
Ora leggendo la pagina che parla dei diffusori a torre e di quelli a scaffale, lei entra più volte nel discorso di “piccoli ambienti” per preferire gli uni o gli altri, il mio interrogativo a questo punto è quale ambiente è da considerarsi piccolo?
Portando ad esempio il mio salottino che misura circa 4 x 6 metri, devo considerarlo un piccolo ambiente? Sono arrivato a pormi questa domanda in quanto sto costruendo un impianto composto da lettore cd AMC cd8, amplificatore ROTEL RA 1520, e per i diffusori sono ad un bivio, io avrei preso in considerazione l'acquisto di due PROAC STUDIO 130 usati, ma dopo aver letto la pagina dell'oggetto di questa email, mi sono preoccupato del fatto che forse per l'ambiente che ho sarebbero meglio due diffusori da libreria.
Il mio dubbio è che l'impianto sia troppo potente per la stanza che ho, anche se è vero che esiste la rotella del volume, non è che le PROAC siano sovradimensionate per un ambiente come il mio? Ad un volume mediobasso con tale impianto avrò meno brillantezza e brio nell'ascolto, perdendomi così molte delle sfumature che sono nella musica jazz o classica.
Grazie,
Anonimo - E-mail: oprsxy (at) gmail.com

LC
Caro Anonimo,
24 metri quadri sono tipicamente considerati, specie coi parametri delle case di oggi, un ambiente medio-grande! Di conseguenza, non vedo problemi a installarci dei diffusori da pavimento, a patto che ci siano comunque dei margini di manovra che consentano una buona installazione non troppo vicina alle pareti (laterali e posteriore). È infatti abbastanza inutile disporre di tanti metri quadri per poi relegare i diffusori in posizioni sacrificate. Meglio, a questo punto, un ambiente più piccolo ma con qualche margine di manovra in più.
Ancora - evidentemente repetita non iuvant ;-) - il volume d'ascolto non ha niente a che vedere con le dimensioni dei diffusori. Non è che diffusori più grandi suonano più forte! Intanto, a regolare il livello d'ascolto c'è sempre la manina del proprietario, che può decidere di quanto alzare il volume! :-) In secondo luogo l'unico parametro che è legato al quanto possa suonare forte un diffusore, con una data potenza dell'amplificatore, è la sensibilità: quel numeretto dichiarato nei dati tecnici del diffusore che si misura in dB/w/m. Più è alto e più il diffusore suona forte a parità di potenza in ingresso. Nel caso dei ProAC Studio 130 il dato dichiarato è di 88.5 dB, cioè una sensibilità media. Per capirci, un diffusore più piccolo ma da 90 dB suonerà, a parità di amplificatore e di posizione della manopola del volume, nettamente più forte. Nel tuo ambiente, con il tuo amplificatore, i ProAC Studio 130 potranno, naturalmente, suonare anche molto forte, molto più di quanto le regole di civile convivenza consentano di norma.
Infine no, il suono non sarà "moscio e privo di brio" anzi credo proprio che l'abbinamento Rotel-ProAC genererà un equilibrio ottimo, acustica dell'ambiente permettendo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Vecchia testina
Salve! Ho un dubbio da risolvere e pensavo che nessuno meglio di voi potesse aiutarmi. Ecco tutto: possiedo un giradischi Pioneer PL-112 D che monta ancora la testina originale, la SHURE M75 ED Type 2. Da tempo ormai ho difficoltà enormi nel reperire la puntina di ricambio, anche se, su Ebay, ho visto un venditore tedesco che vende la puntina ORIGINALE di ricambio nella sua confezione a 99 euro... ne ha diverse, quindi credo siano un fondo di magazzino (pertanto non dubiterei dell'affidabilità, oltretutto dimostrata da migliaia di feedback positivi).
Il mio dubbio sta nella possibilità, considerata in alternativa, di sostituire la mia vecchia testina con una nuova SHURE M97. Secondo voi, la cosa mi conviene, a livello di suono? Dopo 35 anni di attività devo sostituire la testina o il tempo non influisce negativamente sul suono? Quindi, per concludere, è preferibile (non dal punto di vista economico, ma solo per quanto riguarda il suono e le prestazioni) sostituire la puntina con una nuova originale o cambiare direttamente tutta la testina?
Grazie.
Luciano - E-mail: lucianocampione (at) libero.it

LC
Caro Luciano,
35 anni anni sono tanti per qualunque oggetto elettronico, figuriamoci per uno elettromeccanico come la testina di lettura. Le puntine si usurano, le sospensioni dei cantilever si induriscono ma anche il motore interno risente del peso degli anni: ossidazione e smagnetizzazione sono solo due dei nemici di una testina fonografica. Quindi sì, arrivati a una certa età sarebbe meglio sostituire anche il corpo testina e non solo lo stilo. Tra l'altro, il costo di quest'ultimo in genere incide per un buon 80% sul costo totale...quindi dopo un certo numero di anni non sarebbe sbagliato programmare la sostituzione di tutta la testina e non solo dello stilo.
Nel tuo caso specifico: la M75 era una testina abbastanza economica, pagare oggi 100 euro un suo stilo di ricambio, col rischio che sia NOS (cioè avanzo di un vecchio magazzino) e pertanto con le sospensioni del cantilever già indurite non mi sembra operazione sensata, quando con la stessa cifra si acquistano oggi testine complete di qualità ben superiore. Benissimo dunque una Shure M97 ma anche qualunque altra MM di marchi come Ortofon, AudioTechnica, Grado etc.
Ovviamente, ricordati che la sostituzione della testina richiede un'attenta operazione di regolazione della sua posizione sullo shell del braccio (dimatura) e una nuova impostazione dei valori del peso di lettura e di antiskating. Fai riferimento alle nostre
FAQ qualora avessi dimenticato come si fa :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ascolti collettivi e negozi di dischi
Caro Direttore, frequento TNT audio molto più saltuariamente di una volta, per mancanza di tempo, non certo di interesse... Scrivo per segnalare qualcosa che magari voi e/o i collaboratori inglesi conoscete benissimo.
Se fosse già stato oggetto di una segnalazione sul sito, perdonate il disturbo e amici come prima! All'inizio dell'anno sono stato a Londra per una breve vacanza e ho partecipato a una domenica pomeriggio di ascolto musicale organizzata in un pub decentrato, con un impianto degno di nota. I dettagli e gli appuntamenti successivi si possono trovare alla pagina
classicalbumsundays.com.
Naturalmente mi sono iscrtitto alla mailing list e ho ricevuto recentemente un messaggio che riguarda la produzione di un film/video sul fenomeno della chiusura dei negozi indipendenti di dischi in Inghilterra, quelli che anche noi cinquantenni italiani abbiamo avuto la fortuna di poter frequentare in gioventù... Il link è il seguente: lastshopstanding.com/videos.php
Grazie dell'attenzione!
Fabrizio - E-mail: f.levrero (at) gmail.com

LC
Caro Fabrizio,
il nostro Mark Wheeler si è spesso lamentato di questo triste fenomeno, la verità è che si tratta di un processo inarrestabile. I negozi fisici di dischi non spariranno, a mio parere, ma saranno in numero minore, magari si specializzeranno maggiormente in cataloghi di nicchia, ma non si può pensare di fermare l'onda dirompente della musica online, sia per l'ascolto che per la compravendita.
Mi piace moltissimo l'idea degli ascolti comuni, anche qui nella mia città un'associazione culturale (la Aenigma) organizza serate d'ascolto collettivo intorno a un impianto HiFi. Questa è la notizia della serata d'apertura dedicata a Mozart cui ho partecipato su invito del gentilissimo Marco Manca. L'iniziativa è lodevole e certamente aiuterà tanti a scoprire per la prima volta, o a riscoprire, la bellezza di un ascolto dedicato ad uno o più album completi. Ascoltare quindi non come ascoltiamo oggi, a spizzichi e mozzichi mentre facciamo N altre cose, ma in maniera rilassata e completamente dedicata alla Musica.
L'importante è che queste iniziative possano aprire (SIAE permettendo!!!) anche ad ascolti meno impegnativi e più orientati verso la Musica moderna, può essere un modo per coinvolgere i più giovani, sia a scoprire una modalità d'ascolto diversa, sia le gioie e le emozioni dell'alta fedeltà. Non so voi, ma io di vecchi parrucconi che ascoltano solo la cosiddetta musica colta, con una punta di snobismo, non ne posso davvero più.
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buona sera Lucio,
come mi hai consigliato nella tua ultima risposta su TNT-Audio, ho smesso di torturare (me e i negozianti) con gli ascolti, e ho comprato...qualcosa per uscire dal tunnel.
Miele & Musica di Avellino mi ha fatto provare prima in negozio e poi a casa il seguente impianto:

Devo dire che, avendo sentito che molti si sono lamentati dell'abbinamento Rotel-B&W per la carenza dei bassi rispetto ai medio-alti, ho trovato (forse complice il mio ambiente, mansarda con legno da tutte le parti con spiovenza molto ripida proprio sul diffusore di destra, o un ancora errato posizionamento, mah!) una situazione, se non ribaltata, comunque più equilibrata (i bassi sembrano solo un po' "ombrati" ma sono ben presenti, spero si aprano con il rodaggio). La cosa bella è che sto provando diversi generi di musica e mi piace tutto!
Si sa che il digiuno rende tutto più gustoso quando finalmente ti siedi a tavola...
Come avrai intuito l'impianto mi ha soddisfatto comunque e l'ho acquistato, anche perchè, come tu mi hai scritto, con uno stanziamento economico così limitato è inutile chiedere la luna o peggio comprare qualcosa che non mi soddisfa. Io ho trovato qui a casa mia un compromesso ragionevole e godibile. Il network player della Project ed il cd Denon mi soddisfano molto e quasi in egual misura; questo mi lascia immaginare come suonerebbe un Denon di fascia più alta o un network player più raffinato, ma sono molto contento del risultato ottenuto e preferisco un buon risultato verificato sul campo ad un ottimo risultato sulla carta non verificato (per ora... :-)).
Pensa che nella prima mezz'ora sono riuscito già a trovare un posizionamento per i diffusori con un minimo di effetto palco e di sparizione diffusori tale da creare un piccolo ma dignitoso effetto di realismo. Purtroppo non credo che riuscirò a fare molto di più perché lo spazio a disposizione è stretto e i diffusori sono...ingombranti, è la parola giusta (ma pure a prova di pupo, accidenti!).
Voglio ringraziarti perchè mi hai indotto/educato a non comprare quello che piace a te o ad altri esperti ma quello che piace alle mie orecchie, e vorrei ancora una volta ringraziare i negozianti che mi hanno pazientemente accolto a casa loro per farmi ascoltare le loro proposte: 3D audio a Napoli, Consonance a Pozzuoli, Miele & Musica ad Avellino e Mondo Audio nei pressi della mia città natale, Bergamo.
Scusami se ancora difetto in sintesi, ma qui l'entusiasmo vola alto! :-)
Ora maleducatamente ti lascio perché (buon segno!) apparentemente lo scrivere mi distrae dall'ascolto della musica. E' un ribaltamento dei canoni di pensiero, non trovi? Ascrivimi pure nuovamente alla categoria dei felici (di nuovo!) e riconoscenti.
P.S. Ti segnalo io un video, stavolta, se già non l'hai visto/ascoltato: una bella cover di Sweet Dreams (are made of this) di T. Montcalm:
http://www.youtube.com/watch?v=9JI_I_DCVkQ
Una volta tanto, buon ascolto a te!
Un affettuoso saluto,
Luca - E-mail: luca.muro (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
sono molto contento che abbia trovato la TUA strada e la soddisfazione all'ascolto. Ti confesso di essere molto più felice nello scoprire audiofili che, dopo aver appreso alcune regole di base qui su TNT-Audio, riescono a camminare da soli, anche contravvenendo alle mie indicazioni! L'abbinamento Rotel B&W, come dico sempre, non è malvagio in quanto tale, ma può diventare troppo brillante con certi generi musicali e in determinati ambienti. Tu probabilmente hai trovato il compromesso giusto...quindi va benissimo così!
Grazie anche per la segnalazione della cover di Sweet dreams (ne esitono tante!), provvedo immediatamente a inserirla come brano della settimana! Chi volesse qualcosa di più movimentato ;-) può provare questa cover dei Dildo Brothers (un nome, un programma :-)).

Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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