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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 20/10/2012 - 27/10/2012

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  1. TAV ed alcune considerazioni
  2. Voglia di upgrade - 1
  3. Voglia di upgrade - 2
  4. Sfogo e voglia di alta sensibilità
  5. Come pulire il vinile col Vetril e gli ultrasuoni
  6. Nuovi diffusori da pavimento con 1000 €
  7. Impianto vintage da aggiornare
  8. Voglia di upgrade - 3
  9. Il vinile da zero? SI PUÒ FAREEEE!
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

TAV ed alcune considerazioni
Caro direttore,
Settimana scorso sono stato al TAV che si è tenuto in Milano. Questa è stata la mia prima volta e non avevo idea che cosa aspettarmi. Sono andato là per vedere i mediaplayer che mi interessano (Opera Consonance D linear 7 o Musical fidelity M1 Click) però purtroppo non stati esposti. Addirittura mi sembra che i produttori abbastanza ignorano i media player che mi sembra un controsenso vista la tendenza verso la musica liquida. Quelli che ho visto o avevano un display troppo piccolo, o devi usare iphone per gestirli (telecomando da 500 € per uno come me che non ha bisogno di smartphone) o non possono usare i dischi locali ma solo i server. Non capisco come nel mondo hifi dove si spacca il capello in quattro sui cavi si bellamente ignorano i problemi della rete (latenza, congestione, etc).
Così mi sono fatto giro un po' per curiosità e un po' per perdere tempo il giro delle varie sale di ascolto. Ho visto le cose, che anche se vendo un rene ed altro lascio come ipoteca per il mutuo, se li porto a casa la mia moglie chiede subito il divorzio tipo i diffusori di 100000€. Non ho capito che cosa facevano là, perché il TAV è una cosa abbastanza plebea e la gente che ha i soldi per comprarli non credo che venga al TAV. Dopo ho visto i cavi con diametro di un cavo industriale con dentro un minuscolo filo di rame, ciabatte da 400 €, liquidi per demagnetizzare il CD, etc, Ma veramente credono che tutti siamo i polli?
Nelle varie sale quello che me ha colpito che i produttori si sforzavano di fare vedere quando può scendere in basso o andare in alto il loro sistema dimenticandosi che non sono solo alti e bassi che fanno la musica ma anche tutto il resto. Così non si riusciva a capire quando rende il sistema nel suo insieme. Se io ascolto il rock, R&B e jazz poco mi interessa sentire i 16 Hz prodotto di un organo che nella mia musica non esiste. Uniche eccezioni (da quello che ho visto) erano le sale della Opera Loudspeakers, Norma, Foné - Ricci e Troniteck - Dynavoice e relativo ampli dove si poteva sentire una musica chiamiamo normale e valutare tutto insieme. Molto interessante era anche la sala della acustica applicata, peccato che dovrei spendere per le trappole quanto per l'impianto e dopo non so dove metterli. Quando che sono tornato a casa ed ascoltando il mio sistema proprio non mi è venuta nessuna voglia di fare upgrade, sicuramente non è perfetto però ha una bella musicalità, ma non mi stanco mai di ascoltarlo. Unica cosa è mediaplayer, che voglio prendere un apparecchio singolo per eliminare tutto quel bosco dei cavi che ci sono dietro (dac, mediaplayer e CD player) e con un schermo dove posso selezionare la musica senza accedere la tv o usare lo smartphone. Qualche suggerimento?
Tutto insieme era comunque una esperienza positiva e penso di andare anche l'anno prossimo.
Come cercavo da un po' di tempo il nagaoka rolling cleaner e non lo trovavo da nessuna parte mi sono messo in contatto con l'importatore. Nagaoka più di un anno fa ha smesso di fare il rolling cleaner, adesso sono ripartiti con una nuova gomma, sono riuscito a rintracciare importatore e distributore, una prima partita è arrivata questi giorni, dovrebbero essere in distribuzione tra una o due settimane. Purtroppo il prezzo è più che raddoppiato, si parla di 90-100€ dovuti alla nuova gomma.
Cordiali saluti,
Rick - E-mail: rphal99 (at) yahoo.com

LC
Caro Rick,
le mostre HiFi sono sempre delle esperienze da fare, basta non aspettarsi troppo. Si va per sentire sistemi top esattamente come a un salone dell'automobile si va a vedere le top car, non certo le utilitarie. Serve al mercato e ai visitatori? Direi di no, ma fa folklore, attira le persone e, talvolta, l'interesse della stampa non di settore, sempre a caccia di esagerazioni da citare in qualche articolo di colore.
D'altra parte, però, sentire impianti migliori del nostro dovrebbe alimentare la voglia di upgrade e quindi mettere in movimento il mercato. Se questo non è successo, nel tuo caso, significa o che le tue aspettative erano troppo alte oppure che il tuo impianto comunque suona già molto bene. Ancora, potrebbe essere che la maggioranza degli impianti non fosse niente di che...può darsi, non è facile ottimizzare sistemi e salette e farli suonare bene entrambi in una situazione caotica come quella di una mostra di HiFi.
Passando alle tue domande...perché non passi direttamente a un PC allestito e ottimizzato per suonare file digitali? Più semplice e diretto di così! Mediaplayer ce ne sono vari sul mercato, ma senza stabilire un budget e una lista di esigenze è peggio che scegliere e consigliare a caso.
Del rullo Nagaoka ne abbiamo parlato le settimane scorse su questa stessa Rubrica, fai una ricerca. Sì, è aumentato di prezzo ed è un grosso peccato. Tenendo conto che comunque è praticamente eterno 90 euro credo si possano anche investire.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade - 1
Gentile signor Lucio Cadeddu,
navigavo nel mare procelloso di Internet quando le seducenti sirene di TNT-audio mi hanno irretito e da allora (ahimé) non sono più lo stesso, dormo anche male: voi scrivete cose belle e giuste mentre io vivo nell'ignoranza e nell'errore. Se quanto espongo è già stato oggetto di vostre risposte (che non ho colto o capito), me ne scuso, cestinate pure senza pietà.
Da pochi giorni è mancato il vecchio giradischi Technics che sostituirò con un Pro-ject, come da vostra ispirazione; ho provato a spostare le vecchie casse che, sacrilegio/bestemmia, erano inserite troppo in alto e troppo lontane nella libreria dell'ex studio; miracolo, suoni mai percepiti prima, stessa libreria.
Ho capito che forse val la pena di intervenire più in profondità. Ho iniziato nel lontano '71 con un impianto Dual, sostituito poi da elementi sparsi (Marantz, Technics, Altec...); in seguito, quando chiudeva l'ultimo negozio specializzato in zona (causa l'avvento dei supermercati-non-luogo), avevo comprato un ampli Yamaha AX-490 e un CDX-396 (gli ultimi pezzi rimasti nel negozio) senza lode e senza infamia, secondo le rubriche TNT: perché?
Le casse sono delle Bolero 890C Altec ed è qui che vorrei capire: hanno un suono d'antan? Le nuove tecnologie offrono orizzonti migliori? Si sposano con il resto Yaamaha? O viceversa è sull'ampli che devo intervenire?
Ho un migliaio di dischi, tra lp e cd: jazz (dal bebop al 2000), classica (antica, barocca, contemporanea), rock (Canterbury, Zappa, Hendrix, ma anche Pentangle, Dylan...); mi piacerebbe un suono pulito, tel quel, senza aggiunte, senza colorazioni, niente sofistificazioni di vini.
L'ambiente è 36 mq., regolare, arredamento moderno, qualche pezzo design, ma anche, ignominia!, la libreria Ivar dell'Ikea sull'intera parete e davanti un tavolo per le riunioni (su cui si giocava a ping pong, date le misure regolamentari).
Vecchi muri in pietra di 60 cm, isolamento a cappotto interno sulla parete opposta ai diffusori, pavimento in gomma: tutto sommato direi che l'acustica non è malaccio. Quanto posso spendere? Mi viene voglia di domandarlo al Maroni e alla Fornero... la pensione è quel che è, e coi tempi che corrono... ma, una volta capito come procedere, potrò definire delle scale di grandezza.
Gentile signor Cadeddu, tengo tutto così e tiro a campare? Rottamo tutto e lo regalo a Emmaus? Posso integrare? Mi illuminate voi?
Un grazie sincero per la pazienza e l'attenzione,
Luciano - E-mail: luciano.gastaldi (at) alice.it

LC
Caro Luciano,
i tuoi diffusori hanno il loro perché, proverei a tenerli ancora un po'. Certamente molti diffusori di oggi suonano in maniera molto diversa ma non sempre questo significa migliore. Per capire cosa, eventualmente, ti dovesse mancare dovresti provare ad ascoltare un diffusore moderno, così potrai valutare meglio in quale (eventuale) direzione muoverti.
Le elettroniche, confermo, sono oneste, niente di più. Migliorare si può, certamente, magari partendo dall'amplificatore e poi subito dopo si potrà ragionare sul lettore CD.
L'amplificatore potrebbe essere qualcosa di più raffinato e morbido, tenuto conto delle trombe Altec, da ricercare nei cataloghi di NAD, Audio Analogue e Arcam. Non ci vedrei male neppure un integrato valvolare Jolida. Starei su cifre comprese tra i 500 e i 1000 €. La sorgente seguirà a ruota, magari andando a valutare qualcosa che ti permetta di costituire un'accoppiata monomarca di elettroniche.
Sistemare meglio i diffusori, l'hai già notato, porta benefici insperati. Ora li tieni ancora in libreria, secondo me puoi fare di meglio, ad esempio con dei supporti ad hoc.
Apprezzo, infine, l'ironia del tuo incipit ma non voglio credere che dormi male a causa della lettura di TNT-Audio. Se così fosse, smetti di leggere e goditi il tuo impianto così come è! Io infatti faccio così: non leggo TNT-Audio, ci scrivo e basta :-)
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade - 2
Buonasera, le faccio una domanda sintetica: se dovessi intervenire sull'impianto - e non è detto che debba - dove sarebbe meglio intervenire? Io butterei lì la mia risposta: amplificatore. Ma partiamo dall'inizio, composizione:

Dicevo, l'amplificatore perchè forse potrebbe dare ancora più corpo al suono, a me piace il suono molto muscoloso, possente, a costo di rinunciare ad un po' di raffinatezza. Escludevo il dac perchè l'ho inserito l'anno scorso e mi sembra un bell'oggetto, che va nella direzione che cerco.
Tendo ad escludere le casse perche, primo, secondo me vanno molto bene e anche perchè, lo ammetto, dopo l'immane lavoro di costruzione, ormai una decina di anni fa, non possono essere oggetto di compravendita alla leggera così come un oggetto acquistato. Spero che questo non infici il mio metro di giudizio :-)
La mia mail è per avere un giudizio nel senso di capire se tutti i componenti sono equilibrati e quindi cambiarne uno porta cambiare tutto (in tal caso meglio lavorare solo sull'ambiente) oppure se invece uno (io avevo individuato l'ampli, però...) è di categoria un po' più bassa degli altri. Visto che di Naim se ne intende, ho pensato di chiedere... (non vorrei cambiare tipo di suono, ad esempio l'impostazione Naim mi piace).
Budget? Non ne ho idea, questa è una mail esplorativa, per capire su cosa devo porre l'attenzione e cosa mi può dare un vero upgrade, non piccole differenze. Allora magari comincio a vedere se capita qualcosa nell'usato. Purtroppo so che più si alza l'asticella e più le differenze sono piccole e gli euro tanti. è proprio per capire dove sta l'asticella che volevo un suo parere.
Ripeto, il suono mi piace, sto valutando di "fare di più".
Ringrazio in anticipo per lo sforzo intellettuale che serve per dare questo tipo di risposte :-) e per gli oltre dieci anni che seguo TNT.
Tanti saluti.
Michele - E-mail: mnt.michele (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
l'impianto mi pare abbastanza equilibrato e posto che diffusori e sorgente sono intoccabili per dei validi motivi...non ti resta che provare con qualcosa di meglio lato amplificazione. Certamente potrai ottenere qualcosa di più con un integrato Naim di classe superiore (si trovano anche usati) ma anche, volendo, con una coppia pre+finale della stessa Azienda, da cercare nuovamente nel mercato dell'usato recente. L'integrato potrebbe essere il Nait XS ma per un salto di qualità più sostanziale forse dovresti puntare anche più in alto (SuperNait usato?).
Se fosse maggiore corpo quel che vorresti dal tuo impianto, certamente l'amplificatore sarebbe un buon punto da dove cominciare. Ritengo però che molto dipenda anche dall'ambiente, che non è piccolo e che tu definisci poco assorbente. In un ambiente di questo tipo la mancanza di corpo è un fatto abbastanza naturale, visto che l'inevitabile enfasi sul medio-alto rende anemica la gamma bassa. Purtroppo, anche tu, non invii né foto né pianta dell'ambiente, mi vien difficile dire qualcosa di più specifico.
D'altra parte, prendi quanto detto con beneficio d'inventario, perché utilizzando casse e sorgente autocostruiti mi viene abbastanza difficile capire (o intuire) quali possano essere le vere aree da migliorare. Mi devo pertanto fidare delle poche informazioni che dai a riguardo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sfogo e voglia di alta sensibilità
Egregio Direttore, essendo la terza volta che Le scrivo, non mi dilungherò in complimenti per la Sua UNICA rivista e per il Suo benemerito lavoro di divulgazione della verità in campo hifi.
Questa volta non Le chiederò consigli, ma voglio comunicarLe il mio stupore e disappunto leggendo certe mail. Mi spiego meglio: Lei, per la Sua posizione diciamo istituzionale, non può lasciarsi andare a commenti che non siano men che educati e gentili nei confronti dei suoi interlocutori/lettori però quando ci vuole, ci vuole. Mi riferisco a quelli che chiedono consiglio sul come NASCONDERE l'impianto o le casse perchè la moglie o la FIDANZATA non vuole vederli in giro; e loro rinunciano alla loro passione, alle emozioni di un ascolto fatto bene in nome di.....di cosa?
Attenzione uomini! è essenziale conservare degli spazi, altrimenti ad essere troppo compressi alla fine si scoppia. La parità non significa rinunce incondizionate ma ben altro. Alle mogli e fidanzate che decidono cosa il proprio uomo debba fare o non fare, siete padronissime di farlo, alcuni uomini lo meritano e cercano proprio voi, ma tenete presente che sfoggiare un bell'impianto HIFI (maiuscolo) è segno, oltre che di status, di cultura e sensibilità al bello oltreché di nobiltà d'animo, visto che SOLO chi ha un animo nobile e sensibile può apprezzare le emozioni che l'ascolto di una sonata di Beethoven o del sax di Coleman Hawkins piuttosto che del son cubano o della voce melodiosa di Fiorella Mannoia sa dare.
Voi non volete che queste Vostre peculiarità appaiano e vengano apprezzate?
Ma veniamo ad una questione più tecnica: da sempre sono un estimatore delle Klipshorn che ascoltavo già negli anni settanta nell'"AUDITORIUM 11" dell'ottimo Antonio Consolandi a Milano. Però, per ragioni di budget innanzitutto e di spazio, non mi sono mai consentito. Ma io cerco delle casse a tromba, alta efficienza abbinate ad amplificatori di una certa potenza, naturalezza e potenza dinamica live da vendere. Possibile che in tutto il panorama mondiale non vi siano casse a tromba anteriore di dimensioni, specialmente in orizzontale, come larghezza, che possano essere collocate in un metro di spazio (spazio tra mobile porta elettroniche e pareti laterali) e di costo abbordabile? Il costo abordabile per me è 2/3000 euro.
Per questo mi affido alla Sua conoscenza dei prodotti chiedendoLE se esiste qualche prodotto che sia confacente alle mie esigenze con un suono dignitoso. Per ora La saluto cordialmente per aver sopportato la lettura del mio sfogo e per le indicazioni che vorrà darmi. In futuro Le chiederò cose solo tecniche mandandoLe le foto del mobile che ho progettato e fatto realizzare da falegname per contenere le elettroniche hifi e ht (come vede sono due impianti diversi) e che rappresenta il cuore del mio salone da poco ristrutturato e progettato in funzione audio video (Vivo con una compagna).
Carissimi saluti,
Renato - E-mail: r.iacuzio (at) libero.it

LC
Caro Renato,
non posso che approvare il tuo sfogo e sostenerne le motivazioni di fondo. Sono convinto che nella vita occorra sempre trovare soluzioni di compromesso tra esigenze diverse. Mi chiedo come mai, però, quando si tratta di impianto HiFi, il compromesso sia sempre e soltanto uno: nasconderlo il più possibile. Questo non è un compromesso ma una decisione unilaterale! :-)
Poi, per carità, per amor di quieto vivere si può fare (quasi) tutto, basta che poi non si chieda al malcapitato esperto di turno di cavar sangue dalle rape, per rimediare a un suono disastroso generato da una sistemazione errata e fortemente compromessa. Accettando certi compromessi logistici si deve essere consci che questo significherà, inevitabilmente, accettare conseguenze pesanti dal punto di vista qualitativo, che non si possono aggirare né investendo tanti soldi e neppure immaginando l'esistenza di chissà quale soluzione miracolosa.
Passando alla tua richiesta, non mi vengono in mente diffusori che soddisfino le tue esigenze. L'unico consiglio che mi sento di darti è quello di ascoltare dei diffusori Klipsch da pavimento della serie RF: il tweeter è a tromba (il resto è reflex)...non suoneranno come le Klipschorn ma se avessi voglia di farti spettinare (ammesso che... :-)) credo che ne avresti d'avanzo. Non mi è chiarissimo lo spazio a disposizione: parli di un metro tra mobile dell'impianto e pareti laterali...quindi stiamo parlando di una parete libera di circa 2 metri, giusto? La disposizione sarebbe un po' sacrificata ma con delle RF abbastanza snelle ci puoi stare ancora abbastanza tranquillamente. L'importante è che ci sia un po' di spazio tra i diffusori e la parete posteriore.
Per la cifra a tua disposizione credo che una coppia di RF7 (circa 3000 €, nuove) sia più che sufficiente. Due woofer da 25 cm, 101 dB di sensibilità e risposta in frequenza fino a 30 Hz...direi che per divertirsi ce ne sia a sufficienza. Volendo spendere un po' meno, valuta le RF82 (due woofer da 20 cm, 98 dB di sensibilità e 33 Hz di risposta in basso, costo circa 1000€) oppure azzarda con una coppia di Heresy o di Cornwall usate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Come pulire il vinile col Vetril e gli ultrasuoni
Ciao Lucio,
anzitutto grazie per i consigli, che ho già iniziato ad applicare; durante l'estate mi sono imbattuto in un paio di occasioni e in questi giorni sto attendendo la spedizione di altro materiale che ho acquistato, quando ho completato l'impianto te lo "e;presenterò" così mi potrai dare un tuo parere. Nel frattempo mi sono dilettato a costruire una base TNT Sandblaster con risultati eccellenti all'ascolto, un paio di cavi di potenza e uno spianadischi con cui sono riuscito a recuperare un paio di lp (e un ultimo caso davvero "disperato" è da settimane in cura, vediamo se "risorge").
Ma il motivo principale della mail erano la info sulla pulizia dei dischi che ti avevo promesso. Acquisto vinile più o meno da quando ho l'età della ragione, e sono arrivato ormai a superare i 5000 LP; è naturale che tra questi ci siano LP in condizioni non ottimali, anche perché si tratta quasi sempre di materiale usato e per così dire d'epoca. Durante gli anni ho testato varie tecniche, comprese quelle più "creative" tipo il vinavil diluito con acqua e spalmato sui solchi descritto in un bell'articolo di Diego Nardi; ho provato anche vari liquidi più o meno costosi ma non sono mai riuscito a superare i risultati ottenuti con il....
...VETRIL !
Ebbene sì, alla lista dei fluidi magici per l'analogico io aggiungo, e riservo la posizione più alta, proprio al famoso liquido azzurrino per la pulizia dei vetri: ha un blando potere tensioattivo, in grado di smuovere lo sporco dal vinile lasciandolo pulito e lucido, non lascia residui e rimuove molto efficacemente l'elettricità statica dal vinile, mi sembra abbia anche una leggera azione lubrificante ma può essere solo un'impressione...
A questo punto ci sono 2 tecniche, una completamente gratuita e una che prevede l'acquisto di un apparato che però secondo me vale pienamente la spesa; prima la tecnica gratuita. La sequenza è questa:

  1. passaggio con spazzola a fibra di carbonio per una prima pulizia sommaria; in questa fase, con l'aiuto di una lampada alogena, si individuano eventuali depositi di sporco "duro" che solitamente si possono facilmente staccare con l'unghia
  2. posizionamento del vinile su una superficie orizzontale: io uso un tagliere di legno circolare di un diametro di poco superiore a quello del disco, con una pezza di stoffa sopra per proteggere il disco dal legno
  3. nebulizzazione di una piccola quantità di Vetril sul primo lato del disco; per questa operazione si può usare una ex-boccetta di profumo riempita di Vetril, bastano 3-4 nebulizzazioni distribuite su tutto il lato esclusa l'etichetta
  4. distribuzione del Vetril con un panno umido su tutto il primo lato; va bene un panno bagnato e strizzato in modo che sia molto umido ma non gocciolante; un vecchio fazzoletto ripiegato va benissimo; bisogna seguire il senso dei solchi e distribuire premendo leggermente in modo da rimuovere sporco e ditate; il disco non dev'essere completamente bagnato, basta che sia inumidito con lo strato di Vetril diluito con l'acqua del panno
  5. prima che lo strato di umido si asciughi da solo, il disco va subito passato con un altro panno asciutto, una vecchia canottiera va benissimo; si asciuga sempre nel senso dei solchi finché il vinile non è bello lucido e senza aloni
  6. ripetere sull'altro lato
Ora il disco è "abbastanza" pulito e smagnetizzato; rimarranno però dei pelucchi nei solchi, che si potrebbero anche eliminare con la spazzola a fibra di carbonio, e ci sarà ancora comunque del residuo nei solchi; a questo punto io utilizzo un vecchio giradischi con una puntina non particolarmente consumata ma che non utilizzo più per ascoltare, su cui faccio girare tutto il vinile a 45 giri; alla fine del giro probabilmente sul vinile ci saranno dei rimasugli dello sporco catturato nei solchi, che si possono eliminare con una veloce ultima passata della spazzola; ovviamente anche la puntina del vecchio giradischi andrà pulita passando dal primo al secondo lato dato che avrà raccolto probabilmente un bel po' di sporco. Alla fine si può ascoltare il disco sul giradischi "di default".
Pregio di questa tecnica è che è praticamente gratis, difetto è che bisogna far girare tutto il disco prima di poterlo ascoltare, quindi complessivamente vanno via 20-30 minuti a disco. Inoltre ci vuole un secondo giradischi, a meno di non cambiare ogni volta la testina, il che sarebbe assurdo.
La seconda tecnica prevede l'acquisto di una pulitrice ad ultrasuoni; io la mia l'ho presa su internet a poco più di 200€ 2 o 3 anni fa, su un sito che però purtroppo non la vende più. Ha capienza di 6L, un modello abbastanza simile alla mia su EBay è questo
www.ebay.it/itm/EUMAX-LAVATRICI-PULITORE-A-ULTRASUONI-6L-MEMORIA-
Si riempe la vasca con acqua demineralizzata fino a toccare quasi l'etichetta di un lp che si sarà prima inserito nella vasca per "prendere le misure", e si aggiunge del Vetril, 3/4 di un bicchiere da vino sono sufficienti.
Anche qui si fa un primo passaggio con la spazzola a fibra di carbonio per togliere il più grosso, poi si immerge il disco nella vasca e si fanno partire gli ultrasuoni per 3 minuti, durante i quali si ruota lentamente il disco tenendolo per il bordo in modo che tutti i solchi passino nella parte bagnata 3-4 volte. Alla fine si toglie il disco, si scuote un po' in modo che la maggior parte dell'acqua torni nella vasca e si completa la pulizia asciugandolo con una vecchia canottiera sempre nella direzione dei solchi.
Più il disco era già in origine pulito e meno acqua rimane attaccata al disco quando si estrae dalla vasca; su dischi nuovi (che è comunque consigliabile pulire ugualmente) può capitare che non sia nemmeno necessaria l'asciugatura finale in quanto estraendoli dalla vasca sono già perfettamente asciutti.
Alla fine del processo, che quindi dura circa 5 minuti, il disco è pronto per essere ascoltato. In casi particolarmente gravi, con dischi veramente incrostati, può essere opportuno dare una prima passata con la pezza inumidita+Vetril come nella prima sequenza sopra e poi fare un passaggio con gli ultrasuoni. Ma nella mia esperienza il 95% dei dischi viene già ottimamente pulito con il solo passaggio ad ultrasuoni. Dopo una trentina di lavaggi, o comunque quando l'acqua contenuta nella vasca comincia ad intorbidirsi troppo, si cambia l'acqua e si rimette il Vetril.
La pulitrice ad ultrasuoni ha il vantaggio di riuscire a penetrare nei solchi in modo efficace: con dischi particolarmente sporchi se si osserva la superficie del vinile quando si accendono gli ultrasuoni si vede proprio la nuvola di polvere che si stacca dal disco, e se si maneggiano dischi particolarmente sporchi si vedrà quanto rapidamente l'acqua contenuta nella vasca si sporchi, prova che lo sporco si è evidentemente staccato dal disco.
Unico difetto degli ultrasuoni, a parte il costo iniziale comunque non proibitivo, è il frastuono assordante durante i 3 minuti di pulizia, io a volte indosso una cuffia coprente mentre pulisco per proteggere l'udito.
Chiaro che, ovviamente, un disco strisciato rimane strisciato anche dopo pulito, i miracoli non si fanno nemmeno con il Vetril... ma già a livello di rumore superficiale (quelli che Nardi chiama "solchi arati") si nota un netto miglioramento, per non parlare del rumore di fondo del vinile che spesso viene drammaticamente ribassato dopo una pulizia appropriata.
Altri liquidi che ho provato per rimuovere sostanze sconosciute da vinili dove il Vetril non aveva avuto successo, tipo Alcool, Benzina o detergenti per casa, non hanno risolto nulla: casi tipo custodie di plastica che si sono attaccate al vinile (è il caso ad esempio di picture disc esposti al caldo) sono purtroppo, a mia esperienza, senza rimedio; pensa anzi che anni fa ho provato a fare pulire 3 o 4 di questi casi disperati da un negozio a Verona che vendeva un servizio di pulizia di lp a 1€ a disco con una macchina professionale VPI... beh, in nessun caso sono riusciti a fare meglio del mio metodo "barbone", me li hanno restituiti tali e quali...
Che dire... prova anche tu questo metodo e sappimi dire; quello che è certo è che non c'è paragone tra ascoltare un disco sporco e uno ben pulito, cambia completamente la qualità e la "pulizia" (vorrei vedere...) del suono, e si possono fare dei veri miracoli senza dover spendere cifre assurde in inutili liquidi high-end, almeno questo è come la penso io.
A presto, ciao
Alberto - E-mail: alberto.ziviani (at) gmail.com

LC
Caro Alberto,
grazie per questa descrizione particolareggiata del tuo metodo di pulizia degli LP. Mi pare che il Vetril contenga ammoniaca, magari qualche amico chimico può illuminarci su eventuali incompatibilità tra questa sostanza e il vinile e tra la stessa e i collanti che fissano la puntina al cantilever. Secondo me un attento risciacquo con acqua distillata è comunque necessario.
Mi pare che, al di là di questi piccoli dubbi, la procedura possa essere applicata senza troppi timori, specie sui dischi molto sporchi. Un disco nuovo non necessita di trattamenti particolari, basta tenerlo pulito (non è difficile!). Io da sempre utilizzo il semplice rullo adesivo Nagaoka, per il tipo di sporcizia dei miei vinili (polvere che si deposita quando girano) è più che sufficiente.
Del tuo trattamento brute force non approvo il passaggio a 45 giri su giradischi di rimessa e puntina usurata. Questa procedura di sicuro può danneggiare i solchi. La eviterei o, dovendo proprio, utilizzerei una puntina - anche economica - ma NUOVA.
Mi sembra ottima l'idea della macchina a ultrasuoni. L'unica cosa che mi lascia veramente interdetto delle procedure è...come fa uno come me che non usa canottiere? ;-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori da pavimento con 1000 €
Gentile direttore,
le sarò grato se vorrà darmi qualche suggerimento per creare un sistema che, senza strafare, mi consenta di ascoltare meglio la musica. Attualmente ascolto con:

Se non altro, credo che migliorare non sarà difficile. L'ambiente di ascolto è un soggiorno a pianta pressoché quadrata di circa 30 mq., altezza m. 2.70, con i diffusori posti ai lati di una parete attrezzata/libreria (con possibilità di spostarli in avanti e di ravvicinarli tra loro all'occorrenza perché possano suonare più "liberi"). Il punto di ascolto è su un ampio divano a circa m. 2,50 dai diffusori. L'ambiente è mediamente arredato (tavolo con sedie, poltrona a lato del divano, tappeto in lana tra la parete attrezzata e il divano), con un vano scala che si apre in corrispondenza della parete opposta a quella dei diffusori, interamente rivestita con mattoncini dalla superficie "irregolare". Nel complesso credo che l'ambiente sia piuttosto riflettente, dato che in una parete a lato dei diffusori vi sono due ampie finestre prive di tende (per scelta) e un grande specchio sulla parete opposta.
Ascolto prevalentemente musica jazz, blues, rock, nulla di particolarmente assordante. Vorrei intervenire prima di tutto sui diffusori (spendendo intorno ai 1.000 Euro), in secondo luogo sulla sorgente e, se necessario, sull'amplificatore.
Ho avuto modo di ascoltare da un amico alcuni dischi di jazz (in particolare Miles Davis pre-svolta elettrica) suonati con delle Kef 104/2 (non ricordo l'amplificazione, probabilmente valvolare), e devo dire che il suono, che ho trovato caldo e naturale, mi è piaciuto molto. Ho poi ascoltato presso un rivenditore le Indiana Line Musa 505, che ho trovato eccessivamente spinte sui bassi (mi hanno ricordato il suono del mio dignitosissimo coordinato Pioneer primi anni 80, che ascoltavo col loudness rigorosamente inserito...).
Presso un altro rivenditore ho ascoltato (in condizioni non ottimali, non ricordo con quale amplificazione, ma con alcuni miei cd di jazz che mi ero portato appresso) delle Canton Karat S8 (vendute al prezzo di 1.250 Euro) e delle Dynaudio Audience 72 (prezzo 1.170 Euro, non so se si trattasse delle Special Edition o del modello ordinario): le prime le ho trovate inizialmente più accattivanti, ma dopo alcuni minuti quasi fastidiose per la eccessiva esuberanza in gamma alta (soprattutto con i fiati e con la tromba in particolare); le seconde, alla lunga, mi sono piaciute di più, le ho trovate infatti più equilibrate e generalmente meno "faticose". Sarei tentato dall'acquisto, ma temo che siano troppo ingombranti e poco agevolmente manovrabili per lo spazio che avranno a disposizione nel mio soggiorno.
Pur non avendo la possibilità di ascoltarle, basandomi su quanto ho letto, principalmente su questa rivista, sono molto affascinato dalle Duevel Planets, in particolare per via della loro facilità di posizionamento e per la buona adattabilità (mi pare di aver capito) ad ambienti piuttosto riflettenti.
Ho però alcune perplessità: anzitutto mi domando se riuscirebbero a sonorizzare a dovere (anche nella gamma bassa) il mio ambiente di ascolto, e in secondo luogo se potrei pilotarle col mio amplificatore senza correre il rischio di fare danni a causa dell'eccessiva potenza (come regolarmi concretamente? il volume va da -80 a + 10 db, a quanto potrei ascoltare per non superare i 50 watt consigliati?). E se dovessi allora necessariamente sostituire l'amplificatore, cosa potrei abbinarci per una spesa attorno ai 300,00 Euro?
Infine la sorgente: vorrei tenere il dvd, che, almeno sulla carta, dovrebbe avere una buona meccanica, per i film e i video musicali; migliorerebbe la qualità Hi Fi collegandoci un DAC, magari anche per l'ascolto della musica liquida? E se sì, su cosa potrei orientarmi spendendo, anche in questo caso, circa 300,00 Euro?
La ringrazio anticipatamente e la saluto molto cordialmente.
Giaime - E-mail: giaimep (at) yahoo.it

LC
Caro Giaime,
per il momento lascerei sorgente e amplificatore al loro posto, in un momento successivo farei un pensiero alla sostituzione del secondo. Per quanto riguarda i diffusori, non vedo alcun problema nell'utilizzare i sorprendenti
Duevel Planets. Si adattano benissimo a sistemazioni anche poco ortodosse, sono bellissimi da vedere e hanno una gamma bassa che riempirà senza troppa fatica il tuo ambiente. Il loro carattere poco aggressivo sul medio-alto dovrebbe sposarsi bene con l'ambiente riflettente. Certo, non hanno il basso profondo cui sei probabilmente abituato con l'attuale sub (tutto da verificare, però!) ma per il resto credo proprio che non avrai di che lamentarti.
Dal punto di vista del pilotaggio non aver troppa paura, realisticamente ascolti a volumi ben più bassi di quelli che io ritengo normali pertanto la potenza in ingresso non sarà mai un problema. In ogni caso basta abbassare il volume ai primi segnali di distorsione e di confusione, è facile. Tieni conto che io ascolto normalmente con picchi vicini ai 100 dB, talvolta anche molto superiori: si tratta di una pressione sonora che non ti consente di capire quel che ti dice una persona nella stessa stanza. Questo per darti un'idea dell'ordine di grandezza. E le Planets riescono a suonare così forte, comunque.
Evita diffusori abbastanza vivaci in alto come quelli che hai ascoltato (anche Dynaudio) e programma una nuova amplificazione solo stereo, magari usata, in un prossimo futuro. I 300 € stanziati non sono molti, i margini di manovra si restringono molto, ma qualcosa di meglio dell'integratone A/V attuale la trovi di sicuro. La sorgente, secondo me, può stare al suo posto. Potresti abbinarci un DAC dotato anche di ingresso USB, così puoi ascoltare dal PC e magari riesci a migliorare ancora un pochino la qualità generale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto vintage da aggiornare
Buonasera Lucio, innanzitutto complimenti per la passione che tu e i tuoi collaboratori mettete nello sviluppo del sito, tanto minimalista quanto ricco di informazioni estremamente utili e dettagliate. Mi chiamo Giacomo, ho 22 anni, e da un paio d'anni sto progressivamente migliorando la qualità del mio ascolto musicale. Ho iniziato da files .mp3 con diffusorini Logitech dal wattaggio non pervenuto, sono poi passato ad un vecchio compatto Aiwa (sempre con .mp3), e infine ad un Pioneer SA-750 e a file .flac.
Il mio impianto attuale è formato da:

La fonte principale è il pc (attualmente sprovvisto di DAC, ma rimedierò quanto prima con un SuperPro 707 o un V-DAC II). I files, come già anticipato, sono dei .flac.
Ultimamente l'amplificatore mi sta dando qualche problema sul canale destro e non penso convenga farlo riparare né sarei in grado di farlo io stesso. La stanza è circa 14/15mq. 2 pareti confinano con l'esterno (una di queste è quasi completamente finestrata), le altre 2 su altre stanze. I diffusori sono situati sulla parete non finestrata che confina con l'esterno. Il genere va (prevalentemente) dal rock anni 50-60, passando per l'hardrock 70-80 fino a un po' di metal non troppo pesante. Sperando di aver fornito tutti i dati utili procedo con la domanda, senza dilungarmi oltre.
Sto cercando un amplificatore sui 200/220€ per sostituire il mio SA-750 che mi permetta di collegarci pc e tuner (l'equalizzatore come ho già detto non viene utilizzato, il lettore CD può essere rimpiazzato dal pc e il lettore di musicassette è spento da anni) ed abbia il potenziometro per regolare il bilanciamento dei diffusori (sono posizionati a distanza leggermente diverse, quindi lo utilizzo per compensare).
Data la mia totale inesperienza nel settore preferirei andare sul nuovo, in modo da non rischiare di dover spendere altri soldi per riparazioni. Se però alla stessa cifra posso acquistare qualche usato SENSIBILMENTE superiore allora potrei cambiare idea.
Inizialmente ero indirizzato verso il Denon PMA-510 AE, di cui ho letto parlar bene, poi ho scoperto i T-Amp. Dal momento che per la stessa cifra di un PMA-510 AE posso avere un T-Amp notevolmente superiore, stavo pensando di fregarmene del potenziometro per bilanciare le casse (agendo eventualmente via software) e di ignorare il tuner.
Tu quale chip mi consiglieresti? è una buona scelta un T-Amp al posto di un PMA-510 AE pur scendendo a compromessi sul piano della sfruttabilità? Inizialmente i diffusori saranno i già citati Jensen Champion C1, però ho intenzione di sostituire anch'essi in futuro (in realtà avevano la precedenza, poi mi si è rotto l'ampli, di conseguenza sono costretto a prendere prima quello...), quindi, se non chiedo troppo, mi sarebbe estremamente utile un consiglio anche per quelli. Il budget per questi ultimi era di 150€, poi ho visto che ce ne vogliono almeno il doppio per prendere qualcosa di decente. Avrei visto degli Indiana Line Nota 550 o degli Indiana Line Tesi 504 per adesso.
Grazie in anticipo per l'attenzione,
Giacomo - E-mail: luisroyothebest (at) hotmail.com

LC
Caro Giacomo,
l'amplificatore, realisticamente, ha solo un po' di contatti ossidati, niente che non si possa risolvere con una spruzzata di spray disossidante per contatti elettrici (sul potenziometro del volume e su tutti i selettori). L'operazione è facile: con pochi euro acquisti presso un qualunque ferramenta/brico o negozio di materiale elettronico una bomboletta di spray disossidante per contatti elettrici. Stacchi l'amplificatore dalla corrente, lo apri (quattro viti e il coperchio superiore dovrebbe venir via) individui il volume, il balance e i selettori degli ingressi e ci spruzzi sopra un po' di spray, contemporaneamente li fai muovere un bel po' avanti e indietro. Asciuga il liquido in eccesso che potrebbe essere caduto in altre zone (delicatamente!), richiudi tutto e ricollega. Prima di accendere l'ampli, continua a muovere un po' volume, balance e selettori. Il problema dovrebbe attenuarsi o sparire del tutto. Sarebbe qualcosa da fare qualunque decisione dovessi prendere a riguardo, perché una volta riparato l'amplificatore sarebbe rivendibile.
In caso il recupero dovesse fallire, metti in vendita tutto il surplus (equalizzatore, cassette...) e prendi un Denon PMA 510, che offre tutto ciò che ti serve. Oppure, rinunciando a tutte le comodità (tanti ingressi, phono, telecomando...) cerca un Dayton DTA 100, si trova anche nei negozi GBC per circa 130 euro.
Per quanto riguarda i diffusori, se riuscissi ad arrotondare la cifra a disposizione fino a 200 euro - e con la vendita del surplus dovresti riuscirci - potresti prendere delle ottime
Pure Acoustics PRO 838. A quel punto, ovviamente, potresti anche recuperare qualcosa dalla vendita delle tue Jensen.
Qualora desiderassi, come sembra dall'indicazione dei due modelli Indiana Line, un modello da pavimento, il budget dovrà essere superiore. Alle Indiana Line citate aggiungi anche Wharfedale Diamond 10.3, KEF C-5 e Mission M33i.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade 3
Gentilissimo Lucio Cadeddu,
ho un impianto dalle poche pretese e vorrei chiederle se qualche piccolo cambio di componenti potrebbe migliorarlo.

Premetto che sono complessivamente soddisfatto del suono, le casse pur essendo di livello basso mi hanno permesso di sentire una differenza molto percettibile tra il T-amp e il vecchio Sansui che utilizzavo prima di acquistarlo, soprattutto per la voce e gli strumenti acustici. Il suono pare non "inscatolato" negli altoparlanti. Appunto perchè sono soddisfatto così, mi chiedevo se potevo migliorare con poco: penso a un dac esterno sui 150 euro come questo: TCC TC-7510
Secondo Lei apporterebbe un miglioramento al suono, unitamente eventualmente al passare ad un alimentatore per il t-amp da 5 amp?
Oppure opterebbe per sostituire le casse? Mi piacciono per esempio molti modelli bookshelf della Indiana Line. La sala d'ascolto è molto piccola e "congestionata" e ascolto esclusivamente musica classica e italiana.
La ringrazio, saluti
Lorenzo - E-mail: vivailpentagramma (at) hotmail.it

LC
Caro Lorenzo,
lascerei perdere l'acquisto di un DAC esterno, il tuo lettore CD è buono e già ora capace di stare in impianti più raffinati. Certamente non è il lettore CD il collo di bottiglia! Anche il T-Amp potrebbe stare al suo posto a meno che non decida che hai necessità di maggiore potenza, in tal caso ci vedrei bene, per circa 100 €, un
Dayton DTA-100 che, rispetto al T-Amp, ha anche una gamma bassa nettamente più potente, profonda e presente.
Il vero problema sono i diffusori che, provenendo da un impianto compatto, certo non sono minimamente all'altezza del resto dell'impianto. Quindi il primo passo DEVE riguardare questi! Visto che avresti preventivato 150€ per un DAC immagino che per i diffusori sia disposto a investire un po' di più. Limitandoci a piccoli modelli bookshelf - qualora una torre da pavimento fosse fuori discussione - valuta sia i modelli di casa Indiana Line, come hai già individuato, ma anche qualcosa di Wharfedale, KEF, Mordaunt Short, Mission. Uno qualunque dei modelli di queste Aziende, nella fascia di prezzo intorno ai 250/300 € si farà beffe dei tuoi diffusori attuali.
Se la sala d'ascolto fosse particolarmente congestionata, come scrivi tu, dovresti però fare in modo di liberare spazio per il corretto posizionamento dei diffusori: supporti ad hoc o, se usassi una libreria, dovrai fare in modo che i tweeter siano ad altezza delle tue orecchie (da seduto) e che la parete posteriore resti abbastanza distante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il vinile da zero? SI PUÒ FAREEEE!
Ciao Lucio, ti ricordi di me?
Ti avevo scritto tempo fa in occasione del mio riavvicinamento al mondo HI-FI e per dire al mondo intero che non mi piaceva la musica liquida. Di acqua sotto ai ponti ne è passata parecchia e ora le cose sono un po' cambiate.
Per ora la musica in file non mi convince anche se mi sono attrezzato dignitosamente con un netbook e un DAC superpro 707. Forse dipende dal fatto che per quanto riguarda il genere musicale che ascolto io non si trova quasi niente in altra risoluzione (rock e blues principalmente). Paradossalmente tutto questo parlare di bitrate, dac, campionamenti, downsampling o upsampling, mac vs pc eccetera, ha fatto nascere in me la voglia di analogico.
A tal proposito ero andato a spulciare qualche lettera nell'archivio di TNT audio e, lasciamelo dire, le tue risposte non mi hanno trovato per nulla d'accordo.
Capisco il tuo punto di vista e la logica di quello che dici non fa una piega. Tuttavia ritengo che partire da zero per ascoltare il vinile SI PUò FAREEEE (cit. Frankenstein jr.)!
Tra le obiezioni che muovevi per sostenere la tua tesi c'era anche quella che in vinile non si trova tutto quello che si trova in CD o in files memorizzati su hard disk (scusa ma il termine musica liquida proprio non mi va giù)...Ed è vero! Però secondo me dipende tutto da come ci si approccia al mondo del vinile e più in generale al mondo dell'alta fedeltà. Per quanto mi riguarda non pretendo di trovare tutto ma solo alcune chicche sparse qua e là. Ad esempio l'ultimo LP che ho preso è quello di David Bowie 40 esimo anniversario recensito sulla tua bella rivista. Probabilmente non troverò tutta la discografia del duca bianco, o dei Rolling Stones o dei Pink Floyd, in vinile, ma quando trovo qualche pezzo interessante prendo e porto a casa.
Altra cosa che, giustamente, obiettavi era che per gustare l'analogico era necessario avere un impianto un po' superiore a un entry level. Sono d'accordo a metà.
Io ascolto con piacere (complice una buona dose di inesperienza) i miei pochi vinili sul mio impianto super entry level (Pioneer a109r, lettore CD NAD 515 bee, giradischi Project Debut III, diffusori Wharfedale vardus vr-200, netbook e scatolini vari per la liquida). Anche se non ho un orecchio raffinatissimo la differenza con il CD c'è e si sente e credo di riuscire a capire quale dei due suoni mi piace di più. E se il vinile è inciso bene preferisco sempre quest'ultimo supporto. E ti assicuro che non è suggestione.
Quindi io non stroncherei sul nascere chi vuole avvicinarsi come me al mondo dell'analogico. Probabilmente non potrà godere appieno della potenzialità del vinile, ma potrà lo stesso trarne soddisfazione investendo somme di denaro non elevatissime. Naturalmente capisco e stimo il fatto che se uno ti domanda consiglio su come spendere un budget più o meno ridotto, onestamente, gli consigli la strada con il rapporto qualità/prezzo più vantaggioso.
Fatto sta che ora nel mio piccolo impiantino convivono pacificamente tutti i formati possibili e immaginabili. A tal proposito mi sono reso conto che i formati hanno ben poca importanza. Tempo fa, per un periodo molto breve per fortuna, credo di essere caduto in una trappola micidiale. Ascoltavo un cd o un files per analizzare se il basso era teso, profondo e ben modulato o se la gamma medio-alta era troppo metallica, piuttosto che per gustarmi la musica. Mi sono reso conto di questo in occasione dei miei ascolti con un lettore mp3 da 30 euro (o era costato 20 euro? Boh?) e delle cuffie in-ear da 9 euro. Siccome non avevo pretese mi gustavo le canzoni e alla fine dell'ascolto ero più appagato e contento! Così feci subito marcia indietro e capii che quello che mi interessava di più non erano i formati o altre cose (che sono un bel gioco che fanno parte del nostro hobby) ma la MUSICA. La cosa migliore penso che sia trovare il giusto compromesso tra le paranoie audiofile e un ascolto rilassato e tranquillo.
Concludo rinnovandoti i complimenti per la tua bella rivista da cui traggo sempre utilissimi consigli che cerco di mettere in pratica nei limiti del possibile (purtroppo il mio ambiente di ascolto non mi permette di fare grandi cose ma mi dà comunque qualche soddisfazione).
Apprezzo soprattutto il fatto che dai spazio anche a oggettini semi-sconosciuti dalla grande qualità e dai prezzi umani come il Dayton DTA 100a di cui sono alla caccia!!!
Un saluto.
Massimiliano - E-mail: zmax75 (at) libero.it

LC
Caro Massimiliano,
e finalmente qualcuno che non è d'accordo con quel che scrivo! Iniziavo a preoccuparmi :-) Come diceva qualcuno tanto tempo fa: Quando tante persone cominciano a pensarla come me, sento fortissima la sensazione di essere dalla parte del torto :-)
Tuttavia, resto della mia idea: il vinile, partendo oggi da zero, non è (ancora) un'alternativa al digitale. Per questo motivo non me la sento di consigliare il passaggio all'analogico a chi di LP non ne ha mai maneggiato uno. Credimi, è solo una questione di buonsenso e di onestà intellettuale. Tu dici che si può fare, certo che si può, ma il vinile nuovo non te lo regalano e con pochi pezzi arrivi al costo di un giradischi entry-level...
Comunque va benissimo anche così, la mia visione e la tua esperienza possono convivere tranquillamente, l'importante è essere sereni e soddisfatti, e tu mi sembra davvero che lo sia. Tieni anche conto di una cosa: per dovere istituzionale non posso consigliare, a cuor leggero, di fare scelte economicamente poco razionali, ma questo non significa che io stesso non le abbia fatte. Posso anche essere molto rilassato (e irrazionale) quando si tratta di gestire i miei soldi e le mie passioni, certamente lo posso essere molto meno (anzi, devo essere attentissimo!) quando devo dare un consiglio dove sono coinvolti i soldi degli altri.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Che Dio la benedica...e spero proprio che pubblichi questa lettera.
L'abbinamento ai miei diffusori con un amplificatore Nad (da lei
consigliato) è perfettamente riuscito (trattasi del modello C356BEE). Finalmente i diffusori sono pilotati alla grande, suono timbricamente fantastico, finalmente il basso, equilibrio perfetto di tutta la gamma udibile, con una definizione eccezionale. In una parola: suona come volevo.
L'impianto è composto come segue:

Comunque ho provato anche i cavi di segnale Van Den Hul Integration Hybrid coppia da 0,8 m, ma ho avuto l'impressione di attenuazione alle altissime frequenze (colpa della capacità di 86pF/m rispetto alla capacità di 37 pF/m dei 102?).
I D102MKIII a mio giudizio fanno il loro dovere a tutte le frequenze senza alcuna attenuazione: l'impianto suona come volevo.
Per i cavi di potenza le riferisco cosa mi ha detto un altro rivenditore: quando gli ho detto quali cavi di potenza avevo, senza conoscerne la lunghezza, mi ha riferito che bisogna avere sempre come minimo una lunghezza di 3m + 3m sennò si innesca un fenomeno che non ricordo quale possa essere. In effetti con un po' di fortuna ne avevo acquistati 6 metri perché in caso di futuro riposizionamento dell'impianto poteva servirmi più cavo. Ma sarà vero che quei cavi debbono avere una misura minima di 3 metri?
Ma le devo rivelare che, prima di ricevere la sua risposta in merito all'amplificatore da abbinare a quei diffusori, a causa di troppa fretta e dopo cattivo (a dir poco - segue sotto racconto più dettagliato) consiglio di un tecnico di sala e una prova troppo affrettata nei locali del rivenditore con diffusori della stessa marca, avevo acquistato un amplificatore Rotel RA-1520 che dopo prove serie nel mio locale di ascolto, non riusciva a pilotare bene quei diffusori e come mi aveva detto lei, Direttore, confermo che la timbrica del Rotel è diametralmente opposta al Nad in applicazione a quei diffusori, suono aggressivo e distorsione evidenziata già a ore 9 della manopola del volume. Completamente inadatto a pilotare quei diffusori (magari ottimo per altri tipi di diffusori). Devo dire che l'ho prontamente venduto quasi a prezzo di costo. E non mi è dispiaciuto. Ma come mai questa iniziale scelta? Perché?
Perché viviamo in un mare torbido di disonesti commercianti assetati di profitto, che ha evidenziato maggiormente l'indole criminale di chi da nettamente l'impressione di non vendere "apparecchi elettronici dedicati alla riproduzione musicale", ma carne appena macellata in una macelleria molto affollata, o paragonabili a scaricatori di porto che dopo aver avuto la fortuna di investire dei capitali dopo aver vinto al Totocalcio, si sono trovati per uno strano destino (oscuro alle loro menti, meno oscuro alle loro tasche) a dover trasportare a mano (ma nel caso dei diffusori, a spalla, nel ricordo dell'antica professione portuale a cui hanno dovuto rinunciare, perché anche inadeguati rispetto ai loro rispettabili colleghi che continuano la loro professione con dedizione per se stessi ma soprattutto per le loro patriarcali famiglie).
In effetti, certi negozianti vendono gli "apparecchi elettronici dedicati alla riproduzione musicale" al chilo, e quando uno fa una richiesta specifica portano alla pesa, l'oggetto, opportunamente imballato (dalla casa, quando si è fortunati che non sia un apparecchi ex demo reimballato o addirittura un usato reimballato).
La garanzia in questo genere di negozi, è avere la forza di non cadere nelle lusinghe del titolare, o nel gatto e la volpe di turno che ti si affiancano chi alla sinistra e chi alla destra proponendoti un modello di amplificatore che sta per uscire di produzione (perché sarà sostituito da una nuova serie – e loro lo sanno con largo anticipo dai distributori).
Quando gli ho chiesto se il Nad poteva andare bene con i diffusori Focal mi ha risposto: il Nad? Noooo. Meglio il Rotel. Riferendosi ad un amplificatore della serie 06.
In effetti prima di propormi di acquistare il Rotel RA-1520 mi avevano proposto un amplificatore della serie 06 che costava anche di più (che stava per uscire di listino, (non a breve...ma dopodomani perché sostituito dalla nuova serie 12 di Rotel).
In effetti quando entri in un negozio di quel genere ti sembra di entrare al ristorante-trattoria di Roma, La Parolaccia, dove vieni accolto molto elegantemente con insulti o battute pesanti – ma in questo caso sono attori, barzellettieri di professione, artisti con la passione innata dello scherzo, ma prima di entrare sai cosa ti aspetta, perché è molto famoso per questo aspetto, l'impostazione a tema è sempre stata quella (ma nel caso specifico della macelleria elettronica, da commenti di vario genere – all'ingresso dal coatto trucido in quanto è li perché raccomandato dalla mamma in quanto il ciuco non trovava lavoro...e capisco anche il perchè).
Quando dall'ingresso ti rechi nelle altre sale, provi la sensazione che da un momento all'altro ti servano del vino rosso all'aceto per una passatella tra ubriachi.
E vedi degli "apparecchi elettronici per la riproduzione della musica" relegati in vetrine o in sale che danno l'impressione di essere imprigionati lì da molti anni o in patrie galere, non meravigliandomi di imbattermi all'improvviso accanto ai diffusori (ma che dico? se mai "casse" è una parola troppo difficile per loro) di botti di rovere contenenti del buon vino (sicuramente acetato): ma è la specialità della casa. Oltre i prezzi leggermente più bassi: ci devi entrare solo per acquistare, ma mi raccomando presta bene attenzione di farti ordinare i componenti dai distributori ufficiali seppur ti dicano che sono disponibili.
Cosìavrai la certezza di aver acquistato un prodotto nuovo: farà fede l'etichetta adesiva di spedizione dal distributore al negozio fisico con data inequivocabile. Prega sempre all'apertura dell'imballo che non ci sia mai un difetto di conformità o qualsiasi problema, che la garanzia tanto decantata post-vendita diventa una concessione o meglio rogna.
Prego Dio di concedermi una lauta vincita per aprire "anche" un negozio di hi-fi e di consigliare a tanti appassionati questo o quell'apparecchio, sapendo che l'onestà paga sempre, senza particolare sforzo: onesti si nasce, trucidi pure.
Ma non siamo tutti uguali. Per fortuna. Deogratias.
Loriano - E-mail: thegoldbug (at) alice.it

LC
Caro Loriano,
dal fatto che tu sia di Roma e dalla descrizione degli avvenimenti che ti sono accaduti mi sorge il sospetto che IL negozio di Roma di cui parli sia uno abbastanza noto. E mi fermo qui. Che ti devo dire? Che sono molto contento per le tue Focal e le tue orecchie, il mio consiglio sul NAD da abbinarci sembrerebbe aver prodotto un ottimo risultato. Non è che ci voglia chissà quale gran competenza per abbinare certe elettroniche a determinati diffusori...il fatto è che molti negozi consigliano solo ciò che hanno pronto, magari da dar via il prima possibile. Il cliente, se scontento, tornerà successivamente per un upgrade e così si venderà un altro apparecchio o magari anche un altro paio di casse. Non dovesse accadere, almeno si sarà dato via un componente che doveva lasciare il negozio velocemente.
Così funziona il mondo, anche se per fortuna non è sempre così. L'onestà paga sempre? Vorrei tanto avere la sicurezza che hai tu.
Non pensiamoci più, goditi il tuo impianto e la tua Musica. Una lezione, almeno, dovresti averla imparata. Questo è un settore dove la fretta è la peggiore consigliera. Bisogna avere pazienza, ascoltare, valutare e ponderare per bene ogni scelta.

Avevo promesso un po' di cattiveria...e non la solita canzoncina ed eccomi qua a proporvi 19 minuti di Six Marimbas di Steve Reich, uno dei più grandi compositori moderni (viventi) insieme a Philips Glass. Non lamentatevi troppo, stavo per mettere online la sua "Musica per 18 musicisti", bellissima, ma della durata di quasi un'ora. Il brano Six Marimbas, composto nel 1973 per 6 pianoforti e poi adattato nel 1986 a sei marimbe (per facilità di esecuzione, visto che sei di questi strumenti sono più facili da trasportare) offre uno scorcio dello stile minimalista di Reich. Chi è interessato può approfondire con la Music for 18 musicians (citata sopra) e con Double Sextet, composizione che ha fatto conquistare a Reich il premio Pulitzer per la musica nel 2009. Molto interessante, per noi audiofili, anche Pendulum Music per casse acustiche e microfoni, in pratica un brano senza musicisti dove a suonare è la combinazione dell'effetto feedback creato da microfoni che oscillano su casse acustiche. Chi fosse curioso...può cercarlo su YouTube :-)
Come potrete sentire, non sono poi riuscito a essere cattivo sino in fondo.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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