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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 17/11/2012 - 24/11/2012

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  1. Re: Ampli valvolare?
  2. Re: Attenzione al vintage!
  3. Consiglio DAC + amplificatore per diffusori JBL ES30
  4. Re: Proprietà della musica che acquistiamo
  5. Drastico peggioramento
  6. Ancora sulla proprietà della musica + nuovo impianto
  7. Impianto dopo vent'anni
  8. Impianto e trasloco
  9. Ancora sull'ambiente
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Re: Ampli valvolare?
Buongiorno Sig. Direttore, grazie per la
risposta. Avrei però delle considerazioni da fare, che terrei ad esporLe, riguardo alla sua lettera risposta e ad altre che ho letto nella rubrica.
Non mi è chiaro, o meglio mi ha creato grossi dubbi, il suo consiglio sul dimenticare tutto quello che conosco o ho sentito dire su ciò che riguarda l'amplificazione "musicale". è sicuramente vero che in quel mondo, a partire dallo strumento, dall'amplificatore, agli effetti, per arrivare a corde, plettri e - perchè no - cavi e tutte le varie ed eventuali, si va alla ricerca di un timbro. Quello che si ha nella testa, che si sogna... (sto cominciando ad accennare un parallelismo col mondo degli audiofili eternamente insoddisfatti, come la maggioranza dei musicisti).
Il mio dubbio, o forse dovrei dire il mio grosso punto di domanda, si è subito impigliato nei ricordi della scelta dei diffusori per l'impianto Hi-Fi. Non ho forse scelto - come voi consigliate spesso - quelle che appagavano meglio il mio orecchio? Ci sono diffusori più o meno brillanti, più o meno puliti, più o meno reattivi, squillanti, "caldi", "freddi"... non stiamo parlando di "gusti"? Di timbri diversi? Non credo che siano tutti prodotti partendo dall'idea (cito) "nessuna interpretazione, per quanto possibile" per poi fallire in un distinguibile indirizzo timbrico. Forse la sua sentenza può valere per le sorgenti, loro sì che hanno il solo compito di raccogliere quanto più segnale possibile senza interferire, ma tutto quello che viene dopo, un po' del suo ce lo mette (o toglie), quindi per forza deve procedere per gusti, dico bene?
L'altro grosso dubbio è: quando parlavo di "supremazia" della valvola rispetto al transistor mi riferivo ancora all'ambito "musicale", non mi sento ancora sufficientemente ferrato in Hi-Fi da poter sentenziare, accolgo e condivido la sua bacchettata ma rimango della mia idea. La valvola vince. Non perchè sia dimostrabile la sua migliore performance sul piano fisico (l'analogico contro gli "uni e zeri" ha un vantaggio non quantificabile), sto parlando di una cosa che "sento". Personalmente, suono e ascolto "di pancia", può far ridere, ma è così, la prima cosa che ascolto è il sentimento, quello che stringe o scalda le budella mentre le orecchie ed il cervello elaborano a modo loro la stessa esperienza.
In questo mondo, le valvole sono *lo* strumento, per la dinamica ed il suono *naturale*. è qualcosa di molto simile alla differenza che sento tra un vinile da 90 grammi e uno da 180. La differenza c'è, l'ho sentita fin dalle prime esperienze, ne sono certo, e per me è netta, distinguibile, anche abbastanza facilmente riconoscibile e assolutamente preferibile. Mi aspetto altrettanto dalle valvole, nell'Hi-Fi, o davvero, signor Direttore, sto ammucchiando sciocchezze su sciocchezze?
Infine la volevo sollevare dalla preoccupazione che può averle dato la mia assenza iniziale di un punto d'ascolto. L'ho trovato, è dove mangio. Sì, non capisco (o forse lo capirò solo più avanti) come l'audiofilo tipo possa trovare il tempo e lo spazio (una stanza dedicata!) per sedersi ad ascoltare musica. L'audiofilo medio, invece, quello che vive e lavora sulla Terra, è costretto a tanti compromessi, di tempo, di spazio, di convivenza, di denaro... io il mio piccolo angolo di paradiso l'ho trovato lì. Godo del cibo e godo della musica, contemporaneamente. Potrà non essere accademico, ma mi piace, e anche la preparazione della cena, nonostante per forza di cose non possa avvenire stando fermo nel mio punto d'ascolto (ancora meno accademico) è diventato un momento della giornata di assoluto relax e piacere.
Per non turbarla con continue e-mail, vorrei chiudere con una considerazione che forse dovrei tenere per me, ma già che ci sono... Non sono d'accordo sul suo sconsigliare un approccio al mondo Hi-Fi con un impianto basato solo sul vinile. Io l'ho fatto, coscientemente, e ne sono felicissimo, dovessi rifare la stessa esperienza dieci volte, dieci volte partirei con un giradischi. Non credo si debba essere sempre accademici, "da manuale", col rischio di impersonare il caratteristico Rettore spocchioso e polveroso di una nobile Università, soprattutto perchè in un mondo dove si spende così tanto tempo e denaro e passione per *godere* della musica, si debba lasciare un po' di spazio anche al gusto personale della gente.
Se una persona sente *suo* il vinile, va bene, e vinile sia. Forse resterà la sua preferenza a vita, forse no, ma perchè dovremmo partire tutti dal cd o dalla musica liquida? Dove sta scritto? Mi sembra di sentire quelle sentenze che sentivo da ragazzino quando mi approcciavo al mondo dello studio della musica, dove si racconta di strumenti "difficili" e strumenti "facili", magari solo perchè hanno meno corde. O strumenti "da maschio" o "da femmina". Sciocchezze, pantagrueliche sciocchezze. A meno di importanti menomazioni fisiche, consiglio di approcciarsi allo studio dello strumento che si preferisce, anche cambiandolo poi, perchè è solo l'inizio di un'esperienza. Penso che, più di *come* si inizi, l'importante sia iniziare.
Lasciamo all'espressione del piacere il suo spazio, e che ognuno goda come meglio crede. Esagero?
La ringrazio signor Direttore, per la sua pazienza. Non mi aspetto che pubblichi anche questa mia lettera, per me era importante controbattere ai punti di cui sopra, perchè ci tengo a non lasciare a metà una discussione che offre spunti per diventare costruttiva, e utile per me, che in questo mondo procedo ancora nella nebbia di chi vi si è da poco affacciato.
Grazie, con stima ed affetto,
Nicola - E-mail: nicolaboschetti79 (at) gmail.com

LC
Caro Nicola,
la ricerca del proprio gusto personale - in HiFi - la si intraprende, a mio parere, quando un livello minimo di fedeltà all'originale è garantito. Non così in musica, dove è prassi normale l'inserimento di effetti e distorsori (!!!) proprio per alterare a piacimento il suono dello strumento. Sono due punti di vista diametralmente opposti, come tu possa vederli analoghi, francamente, mi sfugge. Tu forse stai cercando un impianto my-fi e non hi-fi...va benissimo anche così, ma allora i miei consigli diventano sostanzialmente inutili.
Tra l'altro, ho la sensazione che le tue verità siano ormai incrollabili (come le differenze tra vinile 90 grammi e vinile da 180!!!) e io poco posso fare se non ricordarti che di così CERTO, in questo settore, non c'è niente, ma proprio niente. Al contrario, più impari e più ti accorgi quanto ci sia ancora da imparare e quanto certe verità siano molto lontane dall'essere intoccabili. Capisco, tuttavia, che chi comincia abbia bisogno di pilastri solidi cui appoggiarsi.
Per quanto riguarda la mia idea che oggi non sia (ancora?) conveniente partire da zero con il vinile, continuo a pensarla così, ma sono felice che ci siano persone che abbiano trovato la loro strada seguendo percorsi differenti. Ti sembra davvero che io non lasci "un po' di spazio anche al gusto personale della gente"? Ti chiedo...ma da quanto tempo leggi TNT-Audio e questa Rubrica? Se la leggessi da un po' sapresti che ripeto sempre, come una litania, che alla fine DEVE essere il proprio gusto a indirizzare le decisioni, certo non il mio. Mai e poi mai vorrei che le persone smettessero di pensare e scegliere con la propria testa! Se poi molti lo fanno perché incapaci di fare altrimenti e perché abituati da una vita a seguire pedissequamente i consigli degli esperti...tanto peggio per loro, io la coscienza ce l'ho pulita e libera da qualunque peso, credimi.
Non mi interessa il proselitismo (anzi, cerco di evitarlo in tutti i modi) e i seguaci mi hanno sempre causato una certa irritazione. Non ritengo economicamente conveniente comprare un giradischi se non si possiedono già abbastanza vinili...questo per te è non lasciare spazio al gusto personale della gente? Me lo vuoi lasciare un po' di spazio per le MIE opinioni? O non si può solo perché sono diverse dalle tue? Curioso, quantomeno. Comunque sia, io vivo serenamente con le mie incertezze, e lascio tranquillamente agli altri le verità incrollabili. C'è chi nella vita ha bisogno di dubbi, per continuare nella ricerca e non fermarsi mai, e chi invece necessita di verità assolute. L'importante è - alla fine - sedersi davanti a un impianto HiFi e godere della propria musica preferita.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Re: Attenzione al vintage!
Ancora una volta vedo
lettere che trattano di apparecchi vintage e di amare esperienze d'uso. Su ebay e nei vari mercatini on-line apparecchi anni '70 hanno raggiunto quotazioni indecenti.
Quello che non capisco è perché molti non tengono conto che il tempo passa inesorabilmente. Sono anch'io un appassionato di autocostruzione, aggeggiatore e diyer impenitente ma credo che alcuni punti vadano sempre presi in considerazione nel caso di acquisti vintage:

Come giradischi ho un Garrard 401 amorevolmente rimesso in funzione (ma ci ho messo quasi un anno per farlo funzionare al 100% - acquistato "come nuovo" ..) - metterlo a posto è stato molto bello ma, probabilmente, un Project sarebbe stato più conveniente. Ho usato come preamplificatore di linea un modulo Neumann 444 ma, per rimetterlo in funzione c'è voluto del bello e del buono (anche questo secondo il venditore "mint as new") - anche qui un PGA2311 magari sarebbe stato più conveniente.
Se la passione è quella di smontare, modificare e riparare - come quella che ho io - acquistare vintage va bene; ma che qualcuno creda di risparmiare o di fare l'affare del secolo con apparecchi di trenta o quaranta anni mi riesce difficile da capire.
Saluti e ringraziamenti per TNT
Stefano - E-mail: stefano (at) stefanocairoli.com

LC
Caro Stefano,
grazie per il feedback e il prezioso contributo alla discussione. Credo però che contro certi muri di gomma sia quasi inutile continuare a sbattere. C'è chi non si rende conto delle cose fintanto che non ci sbatte sonoramente il muso. E, in ogni caso, continueranno a dirti che eh, ma il suono di una volta...!, sai, quel non_so_che di vintage...! e amenità di questo tipo. Se esistono polli (e non mi sbilancio) disposti ad acquistare ferraglia quasi inutilizzabile e quasi sempre malsuonante per cifre fuori da ogni logica che male c'è? Contenti loro, contenti i venditori, contenti tutti. L'importante è che poi non vengano qui a lagnarsi perché un certo apparecchio non funziona o perché non sono stati instradati nella maniera giusta verso acquisti più sensati. Mai come oggi i prodotti HiFi che suonano bene sono alla portata di tutti, con poche centinaia di euro si acquistano impianti completi che suonano in maniera imbarazzante (in senso positivo) anche al cospetto di apparecchi di classe. E mai come oggi sono diventati ridicoli i prezzi di certi apparecchi VECCHI (chiamarli vintage è eccessivo).
Che ti devo dire? Il mercato segue la legge della domanda e dell'offerta...se i prezzi sono alti significa che qualcuno è disposto a pagarli. Francamente, non è un problema che mi leva il sonno...coi propri soldi ognuno è libero di fare come crede.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Consiglio DAC + amplificatore per diffusori JBL ES30
Caro Lucio,
mi è da poco stata regalata una coppia di diffusori JBL ES30 (3 vie, da scaffale). Leggendo in giro in rete ho trovato commenti buoni ed entusiastici, ed altri commenti meno buoni su questi diffusori, un po' spostati sulle medio-alte e soprattutto poco sensibili (88 dB).
Ascolto musica principalmente usando il notebook, e fino ad ora mi sono sempre affidato a sistemi di diffusori 2.1 di qualità anche decente, ma vorrei ora fare un salto di qualità. Sono uno studente e mi sono appena trasferito in una nuova città.. quindi il mio budget è molto limitato, ma avendo già i diffusori, ho pensato di potermela cavare con 200 euro o meno.
Avevo pensato a un sistema DAC usb/scheda audio esterna + amplificatore. Per quanto riguarda il DAC hai particolari consigli? Mi sono stati segnalati da amici il Fiio E10, il Behringer UCA202. Uso principalmente Linux come sistema operativo, quindi un DAC che non necessita di driver proprietari sarebbe il top.
Pensavo poi di mandare il segnale dal DAC a un amplificatore. Qui pensavo alternativamente a un T-amp o chip simile (ad esempio il ben recensito Scythe Kama Bay SDA-1100), oppure a un integrato vecchiotto usato ma di buona qualità (ad esempio NAD C300, NAD3225PE, Harman/Kardon HK620, Marantz PM40). L'ambiente di ascolto è una stanza quadrata di circa 5mx5m, non necessiterei quindi di tantissima potenza. Il mio dubbio fondamentale però è se un T-amp riuscirebbe a pilotare le poco sensibili ES30.
Quale sarebbe la soluzione più adatta secondo te e l'accoppiata migliore? Devo escludere dal gioco il T-amp perchè 10 W per canale sarebbero troppo pochi? Una feature interessante delle casse è che supportano il bi-amping, quindi potrei usare due T-amp in parallelo per pilotare ogni singola cassa...e avere così il doppio della potenza a disposizione. Sarebbe una cosa fattibile?
Fare del vero bi-amping con due T-amp invece non penso darebbe un gran guadagno in potenza, dato che i diffusori mangeranno molti più watt sui medio-bassi che con i tweeter.
Grazie molte per l'aiuto!
Francesco - E-mail: francesco.scazza (at) lmu.de

LC
Caro Francesco, come DAC USB dovrebbe andar benissino anche il Fiio E10 o altro analogo. Il problema più serio è l'amplificazione dei tuoi diffusori. La sensibilità delle tue JBL non è bassa, 88 dB sono un valore medio, ma in una stanza da 25 mq la potenza del T-Amp o di altro amplificatore analogo come lo Scythe sarebbe a mio parere insufficiente. Non capisco perché tu sostenga di non aver bisogno di tanta potenza. Sonorizzare a livelli realistici 25 mq, con diffusori da 88 dB, richiede una quantità di watt ben superiore ai 7-8 del chip Tripath TA 2024! A meno che esigenze condominiali estremamente restrittive non ti obblighino ad ascolti sottovoce. In tal caso anche un T-Amp potrebbe essere ampiamente sufficiente.
Altrimenti devi pensare a qualcosa con almeno 20-30 watt veri per canale. Qualora volessi contenere gli ingombri e non fossi interessato a disporre di tanti ingressi e di features particolari (toni, balance, phono etc.) io opterei per un piccolo Classe D ma di buona potenza, come il
Dayton DTA-100 o analogo orientale con lo stesso chipset Tripath. Qualora invece desiderassi un amplificatore più completo potresti optare per il NAD C300, che mi sembrerebbe l'acquisto migliore tra quelli che hai elencato, semplicemente per una questione anagrafica.
Lascerei perdere l'ipotesi del biamping, l'ho sempre visto come uno spreco di risorse e una complicazione inutile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Proprietà della musica che acquistiamo
Tornando un momento sulla
lettera di qualche settimana fa relativa al problema della proprietà della musica digitale. Dal punto di vista legale la risposta è (relativamente) semplice: quando c'è stato il problema di regolamentare il commercio dei contenuti digitali "immateriali" gli editori sono riusciti a far passare il concetto per cui detti contenuti non vengono "venduti" ma "dati in licenza d'uso" con la stessa disciplina legale usata per il software (che ovviamente presenta problemi tecnici di potenziale modifica o reverse engineering del tutto diversi da un file audio o video).
Per questo il file scaricato non è di nostra proprietà "fisica", non possiamo venderlo ad altri, si può inibirne la copia privata. Si tratta quindi di una disciplina del tutto eccezionale, il che ad esempio comporta che la Francia, che recentemente ha abbassato l'aliquota IVA sull'editoria digitale per allinearla a quella agevolata dell'editoria cartacea e aiutare così il mercato (accadesse da noi) rischia una multa salatissima dalla Comunità Europea, che peraltro deve applicare la normativa vigente: i contenuti digitali NON ricadono nelle comuni normative sull'editoria.
A tutti i livelli su scala mondiale si è ormai capito che è indispensabile trovare una differente regolamentazione di tutto il comparto se non si vuole affossarlo come Lucio giustamente sottolinea, ma le lobby premono a più non posso per conservare questa posizione di enorme vantaggio.
Luca - E-mail: st2_998 (at) alice.it

LC
Caro Luca,
mentre posso essere abbastanza d'accordo sul fatto che un file scaricato non possa essere trasferito perché di fatto è una sorta di licenza d'uso (come un software mono-licenza che si può installare una volta sola) mi chiedo come mai si possano vendere, usati, i CD e gli LP. Mi sfugge, francamente, la differenza. La licenza d'uso in questo caso non c'è? Il contenuto del CD è di mia proprietà o no? E se sì, non è peggio - dal punto di vista della proprietà intellettuale - possedere (e quindi rivendere) i file wav originali piuttosto che le brutte copie in mp3 che si possono scaricare legalmente in rete?
L'unica cosa che mi è chiara di questa faccenda è che le Case discografiche stiano naufragando e vogliano portarsi appresso anche la musica. Mi aspetto sempre un moto d'orgoglio dagli artisti, ma questi oltre a prendersela contro la pirateria non sembra sappiano fare altro.
Non hanno saputo ribellarsi alla loudness war (anzi talvolta l'hanno sostenuta), non sanno ribellarsi alla dittatura delle Case discografiche...quanto potrà durare ancora questa situazione?
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Drastico peggioramento
Caro Lucio,
non potendomi ancora permettere i tanto desiderati componenti Naim e adeguate casse ho provato, seguendo il tuo reiterato consiglio, a migliorare il suono "giocando" con l'acustica della stanza (6,20 x 4 m). Il mio attuale impianto è composto da:

Prima i diffusori erano disposti sul lato lungo della stanza, a 50 cm. dallo scaffale dei cd dietro di loro e a rispettivamente 1,50 m dai muri laterali. Pensando che quest'ultima distanza fosse troppo grande e volendo correggere una certa dispersione sonora ho cambiato la disposizione dei mobili. Le casse ora stanno sul lato corto (vedi foto in allegato) e distano dal muro posteriore 70 cm e rispettivamente dai muri laterali 60 cm. Ebbene, il suono ora è più vuoto, piatto...soprattutto i bassi sono drasticamente calati!
D'accordo, le Eltax Monitor III sono quello che sono...ma lo erano anche prima! Visto che allo stato attuale la mia stanza, sia dal punto di vista pratico che da quello estetico, mi piace di più, volevo chiederti prima di rispostare tutto quali miglioramenti potrei apportare per tornare ad avere un suono migliore.
Grazie e, speriamo, a presto!
Marco - E-mail: marco.comin (at) gmx.de
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco, probabilmente tutto dipende dalla distanza dei diffusori dalla parete posteriore, ora sono più lontani, prima erano più vicini. Potresti provare a diminuire questa distanza e fare qualche esperimento con l'orientazione dei diffusori verso il punto d'ascolto, anche posizionandoli perfettamente paralleli alla parete posteriore. La scrivania in mezzo ai diffusori proprio non si può vedere e, probabilmente, SENTIRE...nel senso che qualche danno lo fa di sicuro. Immagino non si possa spostare :-(
Nel resto dell'ambiente non mi sembra ci sia qualcosa di palesemente sbagliato o compromettente. Forse quello che senti è il vero basso dei tuoi diffusori, ciò che sentivi prima, magari, era gonfiato da qualche risonanza di troppo. La soluzione definitiva al problema, lo sai anche tu, sarebbe un cambio di diffusori, passando a una piccola torre da pavimento. Lo spazio occupato in pianta, viste le dimensioni del piede degli stands attuali, sarebbe persino inferiore...e guadagneresti in estensione, dinamica e potenza in basso. La stanza è abbastanza grande, non puoi sperare che dei piccoli microbi come le Eltax riescano in un miracolo!
Potresti trovare anche dei diffsuori da pavimento dello stesso costruttore, qualora non volessi abbandonare un'impronta timbrica conosciuta e, immagino, gradita. Altrimenti...fissa un budget e leggiti un po' di recensioni qui su TNT-Audio, compresi i consigli per torri da pavimento qui sulla Rubrica della Posta...i marchi e i modelli che consiglio, più o meno, sono sempre gli stessi :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ancora sulla proprietà della musica + nuovo impianto
Egregio Direttore,
L'ultima volta ho scritto tre anni fa e ancora La ringrazio per recensire prodotti con una onestà e coerenza che la carta (o cartaccia. non ne conpro un...rotolo da quando ho acquistato il t-amp e ho capito tante cose) del settore non si può permettere di sbandierare.
Ho un impianto così composto:

Sono più che contento del suono che produce (e il mio bambino di un anno si addormenta con uno zecchino d'oro davvero hi-fi, tanto per dire che tempo per la musica oramai ne ho davvero poco). Però per quella oretta a settimana mi piacerebbe coronare il mio sogno, una coppia di Diapason Adamantes sempre amate!
Ora il Trends Audio magari è piccolino per le Adamantes o no? Quale il Suo parere? E se si, per mantenere il suono che a me piace e strapiace avrei pensato all'acquisto di un Virtue Audio One.2 o di un NuForce DDA-100, un tbi millenia, i quali non ho mai ascoltato e non saprei proprio dove ascoltare, ma un parere di Lucio Cadeddu mi conforterebbe, o un altro ampli consigliato.
Inoltre il cd Atoll mi piace molto, non sarà un campione ma è il tipo di suono che preferisco peccato che abbia preso l'abitudine di passare tutti i dischi su un hard disk. Quindi, secondo lei cosa posso trovare in giro che abbia un suono simile e con almeno quella qualità per leggere musica liquida? Non so, un king rex?
Per quanto riguarda la musica che ascolto, ascolto tutto, rock classica, jazz, leggera, a secondo degli umori e della giornata.
Spero potrà occuparsi anche di questi miei capricci da audiofilo nei prossimi giorni e nel frattempo mi vorrei ricollegare alla lettera
"Proprietà della musica che acquistiamo" pubblicata domenica 4/11.
Questa che riporto è una notizia che, se vera, prova che i signori editori non possono lamentarsi proprio di nulla. Comunque condivido le perplessità e le amarezze della mail (anche Bruce Willis se non sbaglio qualcosina sui diritti della musica acquistata la sta dicendo):
Mentre in Italia le autorità impongono l'oscuramento di KickAssTorrents agli ISP, dall'Università della North Carolina arriva una ricerca che ribalta il luogo comune secondo cui il download di materiale pirata da Internet fa diminuire le vendite dei CD musicali.
L'economista Robert Hammond ha analizzato i dati di vendita di 1.095 album nell'arco di cinque settimane, confrontando i dati ufficiali forniti da Nielsen SoundScan con i download degli stessi album su un tracker BitTorrent privato. Il risultato è stato alquanto sorprendente.
Grazie ad un modello elaborato dallo stesso Hammond sulla base dei dati raccolti, si è scoperto che gli album trapelati sulla rete Torrent almeno un mese prima dell'uscita ufficiale nei negozi sono destinati a vendere 60 copie in più rispetto a quelli non oggetto di leak. Si tratta di circa 0.26 copie in più per ogni download pirata effettuato, con un beneficio maggiore per gli artisti che riescono a vendere almeno 100.000 copie dei propri dischi (ovvero quelli più famosi e protetti dai colossi dell'industria discografica).
P.S. sono nato nel 1974, sono musicalmente figlio del cd perché i vinili mi duravano il tempo di scaraventarci sopra la testina e tanta grande musica rock anni '70 e classica l'ho scoperta grazie a niente meno che napster. Se no Emerson Lake and Palmer quando me li faceva ascoltare mtv??? E di dischi ne ho comprati tanti.
Distinti saluti,
Pietro - E-mail: belvedere (at) termebelvedere.it

LC
Caro Pietro,
grazie per la notizia che riporti sulla questione della proprietà dei file digitali. Non ho molto aggiungere, direi che la notizia si commenta ampiamente da sola. Ho sempre pensato che più un prodotto (musicale, artistico, letterario etc.) è conosciuto più lo si riesca a vendere. Per questo motivo la pirateria è da valutare in tutti gli aspetti, sia quelli negativi (momentanea mancata vendita) che quelli positivi (maggior diffusione del prodotto e quindi potenziale aumento delle vendite reali).
Per quanto riguarda invece la tua voglia di Adamantes non mi sento di ostacolarla, per quanto l'utilizzo estremamente limitato (un'ora a settimana) consiglierebbe più ragionevolmente di acquistare dischi :-)
Comunque sì, ti confermo che il Trends non ce la farebbe e anzi è già un miracolo che faccia suonare le Prelude! Visto però che per te, apparentemente, anche un'accoppiata sulla carta non ideale (Trends + Prelude) sembra soddisfarti molto...perché non prendere le Adamantes e provarci comunque con il piccoletto? Sia mai che ti basti già così! Acquistare subito un nuovo amplificatore lo vedrei abbastanza inutile, prima fai questa prova bizzarra, poi potrai decidere con l'acquisita e accertata consapevolezza di ciò che manca e che desideri.
In questa prospettiva futura, visto che sembra tu abbia bisogno anche di un DAC USB, perché non tagliare la testa al toro e prendere un nuforce DDA-100? Accetta qualunque sorgente digitale e la amplifica (molto :-)) in dominio digitale...ci potresti collegare il PC ma anche il lettore CD tramite l'uscita digitale coassiale.
Prima però, fai un tentativo con il Trends, non si sa mai.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto dopo vent'anni
Salve, Direttore, è da pochi mesi che ho scoperto la sua unica e preziosa rivista on-line. Dopo circa vent'anni di dormitorio, anche per motivi di quieta pax famigliare, ho riscoperto la voglia di riascoltare il vinile e così dopo aver rispolverato il mio glorioso Thorens td166 MKII con testina Grado mt+, ed essendo l'unico pezzo sopravvissuto dal mio impianto giovanile, ho comprato su ebay.de l'ampli Nad c 315 bee e il cd player Nad c 515 bee nuovi abbinandoli ad 2 torri Proson event 6 donatemi da un amico.
L'ambiente è circa 30 mq, ascolto di tutto dal rock al pop cantautori e a volte classica. Prediligo le registrazioni effettuate dal vivo. Però non sono soddisfatto del suono e penso che il punto debole siano le casse. Così sarei orientato su delle torri Kef IQ5, Mordaunt-short carnival 6, Wharfedale vardus 300, Infinity Primus 250 o Wharfedale 8.3 usate a 180€?, o altro su budget 250 max. Siccome non posso ascoltare le varie coppie con il mio ampli, chiedo gentilmente a Lei l'abbinamento ideale per il mio Nad. La ringrazio anticipatamente per la sua competente risposta.
Grazie,
Fabrizio - E-mail: fabry.uccia (at) gmail.com

LC
Caro Fabrizio,
come si possa rinunciare a una passione o all'ascolto della musica, per così tanto tempo e per motivi di pax familiare è un concetto che davvero mi sfugge. Evidentemente esistono dinamiche a me ignote. La vita è fatta di compromessi, ma azzerare completamente se stessi e le proprie passioni non mi sembra esattamente una buona idea. Si può ridimensionare tutto, ma rinunciarci...mai! :-)
Sono dunque felice di sapere che abbia deciso di ritornare alla vecchia passione e mi pare che tu sia ripartito con il piede giusto. Non conosco in dettaglio i tuoi diffusori ma ho ben presente a che livelli di qualità siano arrivati i prodotti entry-level. Dubito fortemente che riuscirai a migliorare la qualità del tuo ascolto con una cifra così modesta. Sei sicuro che invece il problema non sia l'ambiente e il posizionamento dei diffusori? 30 mq quadri di spazio potrebbero essere difficili da sonorizzare per bene, se non curi con attenzione il posizionamento dei diffusori e se l'acustica della stanza non è ottimale. Comunque, siccome non spieghi in dettaglio né come è fatta la stanza (una foto avrebbe aiutato molto) né i motivi per i quali il suono non ti soddisfa...non riesco a essere più preciso di così. Se proprio volessi provare altri diffusori, tra quelli che hai elencato la mia preferenza andrebbe alle KEF iQ5 senza dubbio.
Tuttavia, una cosa continua a non essermi chiara: visto che il tuo integrato NAD è sprovvisto di ingresso phono...non è che hai collegato il giradischi a un ingresso linea? Non farti ingannare dal fatto che una coppia di ingressi sia marchiata "DISC", si tratta di un ingresso linea come tutti gli altri! Se avessi commesso questo errore, capirei come mai il suono non ti soddisfi. Dovrebbe essere del tutto inascoltabile infatti! :-)
Se questo fosse il problema, avresti necessità di un pre phono (NAD, ProJect, TCC etc.).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Impianto e trasloco
Caro Direttore,
salto i complimenti, perchè ovvi, diversamente non vi scriverei. Dopo parecchi anni di permute, sostituzioni, prove, etc etc, possiedo da un paio di anni un impianto 2 canali composto da:

Ascolto ogni genere musicale e..... fino ad un mese fa, con grande soddisfazione di ascolto. Ora è accaduto che io abbia traslocato e l'impianto che fino ad un mese fa suonava in un stanza di 8 metri x 6, ora sia posizionato in una stanza di 3,50 x 5, e anche se divano, tendaggi e tappeti siano gli stessi, qui tutto suona diversamente e maledettamente insoddisfacente. Penso di dover sostituire i diffusori con due da scaffale o da supporto ma in ogni caso più piccoli come cubatura, ma non saprei se questa sia la strada corretta per tornare a sentire come prima. I diffusori mi paiono troppo vicini al punto di ascolto (all'orecchio) e non posso allontanarli di più...Aiuto che faccio?
Grazie in anticipo per la sua cortese risposta.
Luigi - E-mail: luigi_69 (at) rocketmail.com

LC
Caro Luigi,
un ambiente di quasi 18 mq non può essere troppo piccolo per le tue Monitor Audio. Ho visto ambienti più piccoli far suonare bene diffusori ben più grossi. Probabilmente devi lavorare sulla disposizione dei diffusori all'interno dell'ambiente, provarli sia sul lato corto che sul lato lungo, orientarli verso il punto d'ascolto...insomma, le solite cose. Se ti sembrano troppo vicini al punto d'ascolto immagino li abbia posizionati sul lato lungo della stanza. Prova a metterli su quello corto, in questo modo la distanza dal punto d'ascolto puoi scegliarla con una maggiore libertà. Cambiare diffusori non servirà a molto, in ogni caso - mantenendo la stessa posizione - gli altoparlanti saranno vicini al punto d'ascolto, e questo anche se dovessi prendere dei minuscoli bookshelf!
Qualora non potessi, per questioni di arredo, modificare l'attuale posizione dei diffusori non ti resta che provare dei diffusori come i
Duevel Planets che consentono di preccuparsi molto meno delle pareti vicine o del punto d'ascolto. Emettendo omnidirezionalmente, la finestra utile di ascolto è molto più ampia e l'interazione delle pareti circostanti molto meno critica. L'impronta timbrica è abbastanza diversa da quella dei tuoi diffusori ma faccio fatica a credere che non possa conquistarti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora sull'ambiente
Buongiorno Lucio,
è la prima volta che scrivo e faccio i miei complimenti per il sito; mi chiamo Simone, sono un chitarrista di 34 anni e studio jazz.
L'anno scorso il mio vecchio lettore CD Onkyo ha iniziato ad avere qualche problema di troppo ed ho deciso di sostituirlo; consigliato da un amico sono entrato in un negozio ed ho comprato una coppia CD+ampli Cambridge Audio (mod. 350).
Le casse sono le B&W 685, che possedevo già; chiaramente se avessi scoperto e consultato prima il vostro sito avrei evitato di acquistare prima l'ampli e dopo i diffusori anziché ponderare il tutto con maggiore consapevolezza (ed esperienza)! Ho gusti musicali molto eterogenei: ascolto un po' di tutto, ma privilegio il jazz e la musica d'autore italiana. Ho quasi abbandonato il rock più duro e faccio qualche "tuffo" nella classica.
Il suono risultante, secondo la mia modesta analisi, privilegia in modo marcato la gamma alta e il dettaglio; il risultato però non mi dispiace e la differenza rispetto al mio modo di ascoltare precedente è semplicemente ABISSALE (ero abituato con l'Akai di mio padre, loud sempre innescato e casse seminascoste).
Quello che volevo chiedere riguarda il mio soggiorno, cioè il posto dove abitualmente ascolto musica in casa. Dunque abito in un appartamento condominiale e l'impianto è collocato in una stanza molto simile ad un quadrato di circa 5,5m per lato. Ascolto a volumi relativamente bassi (raramente il potenziometro del volume supera le "ore 11"). Certamente la stanza non è il massimo, ma non ho alternative...l'ambiente è però ben arredato (e non molto riflettente) con tavolo e librerie (la libreria principale non si vede in foto perché situata nell'altra parete) in legno, divani e tappeto. A nascondere una finestra e la porta-finestra, due tende (abbastanza sottili).
Il dubbio è dove posizionare le casse: finora erano davanti alla parete con gli scaffali appesi e il punto di ascolto è sempre stato un divano giusto di fronte. Il mobile angolare dove ora poggia il televisore era diviso in due e la parte più lunga rimaneva in mezzo ai 2 diffusori con la TV sopra. Un diffusore così restava sotto lo scaffale con i libri e l'altro finiva più o meno sotto la vetrinetta (la distanza tra le casse risultava più o meno di 215 cm).
Ultimamente ho rimesso questo mobile più a destra, sotto la vetrina, in modo da riformare l'angolo originale (come si vede in foto); di conseguenza adesso tra le due casse non ci sarebbe più nessun ostacolo anche se per forza di cose diminuisce lo spazio tra di esse (prima in sostanza potevo allargarmi un po' di più) e il suono secondo me un po' ne risente (con le casse più lontane tra di loro era meglio).
Considerando il fatto che all'occorrenza non ho problemi a spostare i diffusori in avanti, la distanza rispetto alla parete di fondo arrivava ad un metro.
L'alternativa che mi è venuto in mente di provare e che sto attualmente sperimentando è stata quella di posizionare i diffusori davanti all'altra parete, quella con le tende che coprono le finestre (ed un termosifone), sempre a circa un metro dal fondo; naturalmente il compromesso è quello di ascoltare con le tende tirate per evitare l'effetto riflettente dei vetri. Un problema però che potrei imparare a gestire.
In quest'ultima posizione infatti il risultato è quello che mi soddisfa di più: sento un miglioramento generale rispetto a prima. Ho provato anche a posizionare le casse praticamente in mezzo alla stanza, nel lato opposto alle tende e praticamente senza nessun ostacolo intorno ad esse (solo una grande libreria alle spalle distante +/- 2 metri, che non si vede in foto) ma il risultato non mi soddisfaceva molto...sembrava che il suono avesse perso quasi tutto il suo "corpo", diventando più scarno.
Sperando che le mie considerazioni non siano solo il frutto di suggestione e di un orecchio poco "allenato", chiedo il tuo parere sulla mia scelta di posizionare i diffusori davanti alla parete con le tende e accetto chiaramente qualsiasi consiglio (e compromesso).
Nell'eventualità inoltre di posizionare il tavolino porta-elettroniche fuori dallo spazio tra le due casse in modo da non interporre niente tra di esse, avrei bisogno di utilizzare cavi di potenza sensibilmente più lunghi, diciamo sui 6/7 metri; questo può essere un problema?
Infine un ultimo consiglio: se più avanti fossi interessato a cambiare i diffusori farei meglio a restare su un modello da supporto, forse più facile da "plasmare" in un ambiente piuttosto difficile? La soluzione da pavimento mi tenta molto, ma non vorrei che fosse troppo impegnativa e difficile da inserire bene in un locale come il mio. Accetto volentieri anche qualche nome, la mia disponibilità economica resterà per molto tempo (!) sotto i 1.000 euro (da intendersi per le casse, anche usate); per le elettroniche eseguirò un aggiornamento in futuro, magari restando in casa Cambridge.
Grazie dell'attenzione e complimenti ancora, anche per la tua competenza musicale fuori dal comune. (E scusa se non riesco ad essere ancora più sintetico!) :-)
Simone - E-mail: simone.birdland (at) gmail.com

[Sala d'ascolto][Sala d'ascolto]

LC
Caro Simone,
la posizione migliore mi sembra quella che vede i diffusori davanti alla tenda, che non deve stare obbligatoriamente chiusa, potresti provare a tenerla anche un po' aperta, non dovrebbero esserci problemi eccessivi. Il suono non ti piace perché, in sostanza, non ti piace come suonano i tuoi diffusori. La stanza in sè non mi pare questo grande disastro acustico, tra l'altro è anche grande a sufficienza per ospitare dei diffusori da pavimento! Quel suono che "privilegia in modo marcato la gamma alta e il dettaglio", per usare le tue stesse parole, è il suono dei diffusori, non riuscirai a trasformarli in qualcos'altro! Pertanto, posto che la sistemazione migliore mi sembra quella della foto 2, passerei senz'altro a valutare la possibilità di un cambio di prospettiva: diffusori da pavimento di impostazione sonora diametralmente opposta. Sto pensando a torri di Opera, KEF, ProAC, Chario, Sonus Faber, da cercare magari nell'usato recente. L'ingombro, comunque, sarebbe pari a quello delle attuali B&W 685 sui loro stands.
Per eliminare la presenza ingombrante del mobiletto HiFi puoi certamente utilizzare cavi lunghi: se di qualità accettabile anche lunghezze di 10 metri per cassa non sono affatto un problema (e puoi usare anche lunghezze diverse per i due canali). Ti garantisco che non avere più di fronte il mobile dell'impianto, anche psicologicamente, aiuta moltissimo: la tua visione attraverso il palcoscenico virtuale non è più ostacolata da riflessi o lucette fastidiose. In più, il suono ne guadagna in qualità generale.
Infine, grazie per i complimenti che mi fai riguardo la mia presunta cultura musicale...sono solo una persona curiosa, patologicamente curiosa: non riesco a fossilizzarmi sulle quattro cose che ascoltavo da giovane, la musica mi piace tutta e adoro conoscerne sempre di nuova. In casa, poi, di musica ce n'è tanta, con una moglie che suona il flauto traverso e una figlia che suona flauto dolce e chitarra.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile direttore,
Volevo ringraziarla, per la quantità di informazioni che ci offre, io senza il vostro aiuto non sarei mai riuscito a concludere il mio sistema hi fi, ho 15 anni, e sono appassionato di alta fedeltà da circa 6 mesi, che comunque sono stati molto intensi, sono partito con un sistemino della Cambridge audio, poi passato ad un Sae 2600 come finale, Sae 2100 come pre, come sorgente un oppo Dv 983h, e come diffusori delle Chario Accademy millenium 2, infine ho fatto un ultimo upgrade, che è composto da Trends 10.1 come finale, alimentato a batteria, sempre il Sae 2100 come pre, come sorgente utilizzo quasi sempre l'Oppo, spesso l'iphone e qualche volta il giradischi Denon vintage a trazione diretta, ho poi aggiunto una coppia di equalizzatori klark teknik dn 27 ed ho scartato le Chario Accademy millenium per delle Klipsch La Scala prestatemi da mio zio, tutto ciò grazie a lei e alla sua pazienza e passione che mi trasmette.
Io come altri migliaia di audiofili le siamo debitori!
Mille grazie, arrivederci.
Giordano - E-mail: info.giordano (at) yahoo.it

LC
Caro Giordano,
avere a 15 anni già un simile impianto è una gran bella cosa...complimenti allo zio generoso! Non capisco, tuttavia, a cosa ti servano gli equalizzatori, eliminali al più presto possibile, nel tuo impianto possono soltanto fare danni.
Visto che scrivi che siete tutti debitori, potresti dire a tuo zio che se gli avanzassero delle Klipschorn potrebbe mandarle da me per saldare il debito? :-)
Scherzo, ovviamente, goditi il tuo impianto e buon ascolto!

Dopo un po' di musica contemporanea e insolite cover di brani rock torno alle segnalazioni di cose nuove. Pochi giorni fa è uscito il nuovo disco di Ensi, rapper italiano che si avvale di collaborazioni crossover (nel disco anche Almamegretta e Subsonica). Il primo singolo e video estratto dall'album è questa potentissima Abracadabra, che riprende un break di Hand clapping song, un classico funky anni '70 dei The meters. Non aggiungo altro, solo il consueto augurio di ...buon ascolto!
Seguendo questo
link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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