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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 7/12/2012 - 14/12/2012

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  1. Repetita iuvant?
  2. Marla Glen
  3. Schema per impianto liquido
  4. Upgrade generale
  5. Nuovo giradischi e nuovi diffusori
  6. Giocare coi volumi
  7. Misteriosa inversione dei canali
  8. Lettore CD che salta - soluzione fai da te
  9. Upgrade impianto
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Repetita iuvant?
Caro Lucio,
grazie per i recenti
consigli. Ne sto facendo tesoro ascoltando il più possibile e, se sarai interessato, tra qualche mese ti aggiornerò sui miei progressi. Se però vorrai rispondere a questa mia ultima (prometto!) lettera, anche in forma privata, ne sarò lieto.
Vorrei condividere con te questa considerazione: avendo letto ormai quasi tutti i volumi della posta di TNT, nonchè i consigli sulle FAQ, ecc...ho notato l' infinito numero di volte che ripeti come in una cantilena l'importanza fondamentale del trattamento ambientale e/o del posizionamento dei diffusori.
Ora, posto che basti leggere un paio di volumi della posta (anche sequenziali, a caso) per trovare questi tuoi suggerimenti ripetuti più volte, non riesco davvero a capire una cosa: per quale arcano motivo ogni settimana si legge di sedicenti audiofili che lamentano "rigonfiamenti sui bassi", "riflessioni sui medio-alti" o simili e magari hanno posizionato i diffusori in un angolo?
Pretendono il "miracolo", chiedendo consigli su sostituzioni di cavi, diffusori, elettroniche ma non vogliono prendere in considerazione il fatto che in un ambiente non idoneo qualsiasi impianto suonerà male..(ormai ti cito senza rendermene conto, troppe volte ho letto questa frase!). Capisco benissimo che sia più comodo (?) sostituire qualcosa o tutto nell' impianto per cercare di ovviare a suddetti problemi, ma non sarà solo voglia di up-grade incontrollata?
Chiudo: suggerisco di rispodere d'ora in avanti a queste richieste con un asterisco o altro simbolo, almeno si risparmiano tempo e risorse :-)
Grazie per il tuo prezioso supporto.
Francesco - E-mail: frkbaresi (at) libero.it

LC
Caro Francesco, dopo tanti anni - ci avviciniamo rapidamente ai 20! - di risposte ai vari quesiti audiofili ho maturato una certezza. L'audiofilo è, sostanzialmente, una persona pigra. Non che lo siano tutti, ma tantissimi lo sono, altrimenti non si sarebbero scelti un hobby che li relega in casa seduti per ore e ore! :-)
Questa pigrizia poi si riflette inevitabilmente sui comportamenti: l'impianto suona male? La cosa più semplice non è intervenire sul posizionamento e sull'ambiente (costa fatica!) ma acquistare un nuovo cavo o un nuovo giocattolo.
Ho bisogno di consulenza, di un parere esperto? Non mi vado a rileggere risposte già date ad altri, costa fatica usare Google, e poi il mio è un problema specifico diverso da tutti gli altri. E quindi via con l'e-mail!
Devo utilizzare un servizio gratuito come questo? Ci saranno mica delle regole da seguire e rispettare? Troppa fatica cercarle (eppure sono in bella evidenza!) per cui via libera a chiedere consulenza su argomenti espressamente vietati oppure inviare richieste dove mancano gli elementi essenziali per poter dare un parere sensato (budget, ambiente d'ascolto, esigenze specifiche etc.). Per non parlare di quelli che scrivono quasi tutti i giorni...!!!
Ecco perché sono costretto a ripetere fino alla nausea sempre le stesse cose, perché si tratta sempre delle stesse domande, per quanto io ci provi a selezionare lettere sempre diverse e stimolanti. D'altra parte, a mia personale giustificazione, devi tener conto che c'è sempre da considerare il visitatore occasionale, magari inesperto, colui che trova questa pagina della posta su Google per una ricerca specifica e non è pertanto male ricordare, abbastanza spesso, alcune idee di base, linkare le FAQ etc.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Marla Glen
Buongiorno Direttore. Volevo segnalarle che ho trovato la stampa originale, effettuata in Germania, del CD di
Marla Glen su Amazon Francia (costa 20€ spese di spedizione comprese). Ho cercato lì perchè la Vogue è francese. Segnalo la cosa per altri eventuali appassionati che cerchino, come da voi consigliato, proprio questa stampa, che in effetti non ho trovato sugli altri Amazon store. Grazie davvero per la recensione, è un disco da non perdere.
Saluti, vi seguo on line.
Gabriele - E-mail: gabriele.panizza (at) parcocapanne.it

Salve Sig. Lucio Cadeddu,
ho acquistato a poco meno di 6€ su Amazon il cd, usato, di Marla Glen da Lei recensito e sono così riuscito ad avere l'edizione Vogue.
Analizzato con il dr-meter i risultati coincidono con quelli pubblicati nell'articolo. Effettivamente la voce di Marla Glen può essere scambiata per quella di un uomo, e ad un primo ascolto non posso che confermare la qualità della registrazione soprattutto per quel che riguarda l'ambienza.
Cordiali saluti,
Marco - E-mail: mghil (at) libero.it

LC
Cari Gabriele e Marco,
grazie per il feedback sul mio ultimo suggerimento musical-audiofilo! La mia copia la acquistai usata su Ebay, se non ricordo male, a un costo ridicolo :-)
È proprio una gran bella incisione di musica emozionante e coinvolgente!
Buon ascolto e....grazie per la fiducia!
Lucio Cadeddu

Schema per impianto liquido
Caro Direttore,
mi sono divertito ad immaginare una soluzione che, senza sacrifici eccessivi, mi permetta di costruire un sistema di intrattenimento casalingo accessibile a tutti (moglie, figli, ospiti), versatile e dalla qualità almeno decente. Per i miei ascolti più raccolti - sempre più rari a dire il vero - continuerei a riferirmi al mio impianto classico Ampli/Casse/Giradischi/CDPlayer di cui ho già avuto modo di parlarti. Avrei quindi pensato all'infrastruttura che ti allego. Come noterai ho fatto tesoro di alcuni spunti tratti da TNT... ;-)
Ti disturbo per chiederti un'opinione su due elementi della catena, ovvero DAC e diffusori che sono, insieme al media player, gli unici componenti che dovrei acquistare.

L'ascolto è il più vario immaginabile: andiamo dagli mp3 ascoltati muovendosi per la stanza (un salotto 3,5x5 metri ricco di superfici assorbenti) al sonoro dei film, alla radio in streeming.
Ti ringrazio per l'aiuto e ti saluto come sempre con grandissima stima.
Simone - E-mail: simone.revelli (at) gmail.com
[Schema impianto per musica liquida]

LC
Caro Simone,
il tuo schema mi sembra, oltre che sensato, anche ben ordinato, complimenti inoltre per la realizzazione grafica!
Per quanto riguarda la scelta dell'hardware, visto che il budget è quel che è, starei sul Muse come DAC e non spenderei certo quella cifra sul DacMagic. Tra l'altro, coincidenza ha voluto che uno dei redattori mi abbia appena confessato di non voler più recensire DAC, perché alla fine dei conti trovare differenze sostanziali è davvero difficile. Non è un caso che anch'io li eviti il più possibile, preferendo diffusori o amplificatori, al limite lettori CD.
Punta dunque tutto il tuo budget sui diffusori! Restando comunque sotto i 300 € aggiungerei alla lista anche Wharfedale Diamond 10.2 e Monitor Audio BX-2. Non mi preoccuperei troppo della generosità alla basse frequenze, stiamo parlando di diffusori bookshelf di piccole dimensioni, un aiutino lo possono tollerare benissimo, anzi magari lo gradiscono. Non vedo pertanto problemi di sorta ad abbinare il Dayton a uno dei diffusori in elenco. Eviterei, forse, le Klipsch, che sono le più caratterizzate del gruppo. Vista l'applicazione eterogenea (film, MP3, audio della TV etc.) starei su diffusori più tranquilli.
In quest'ottica, anche le Indiana Line da te indicate (o un modello superiore) dovrebbero andar bene. Mi permetto di aggiungere un outsider, che a me piace molto, se le dimensioni e gli ingombri lo consentissero: le Pure Acoustics PRO 838: per 220 € suonano generose, complete e molto, molto divertenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade generale
Egregio Direttore buon giorno,
Sono molti anni che la seguo, ma sempre molto sporadicamente e solo ultimamente con una certa frequenza; e purtroppo questo mio peregrinare mi ha portato forse a scelte inopportune.
Purtroppo per motivi di spazio e del fattore Moglie + Figlia + Suocera = MFS, i miei spazi "musicali" si sono a dir poco dimezzati e sono costretto ad ascoltare la musica in un ambiente molto piccolo e ...insalubre, sia come distanza per le casse dalla parete (che vengono comunque spostate, quando in alcuni periodi rimango a casa da solo) che per la distanza dalla cucina, con gli inevitabili vapori. Anche se c'è in previsione e non troppo lontana un cambio di casa.
Ora passo alla descrizione del mio modesto impianto:

Il tube box viene collegato con dei cavi Xindax ac-1, il D.a.c. viene collegato al lettore cd con un Cavo Ottico della G&BL da 20,00 euro e come cavi di potenza uso dei cavi della Monster Cable di cui non mi ricordo più la sigla ma hanno guaina trasparente e color rosa ed avevo pagato la confezione una decina di anni fa 80,00 euro.
A questo punto alcune domande sui possibili punti deboli della catena. I cavi di segnale sarebbe meglio averli tutti dello stesso tipo-Marca e/o ci si può sbizzarrire con una panacea di marche modelli e tipi? Meglio investire in cavi di potenza o in cavi di segnale? Con quale percentuale ? Con questo non voglio dire che posso spendere 500 euro per uno e 700 per l'altro, ma avere una idea su cosa è meglio I cavi di potenza ora sono arrotolati su se stessi per ovvi motivi, e questo mi pone un dubbio. Essendo le mie casse biwiring non sarebbe meglio tagliare il cavo a metà, ed usare le due uscite per canale per pilotare le casse? Ultima domanda poi non la tedio più. Vorrei cambiare la mia testina del gira-gira con una piu performante partendo da una base di 150 euro e una forbice di 50 avrei visto queste testine .... Il motivo del cambio è un po' per le ore di lavoro che ha fatto sia su vinili in ottimo stato sia su vinili da far accapponare la pelle. Ed un po' per allargare i miei orizzonti. I vinili in mio possesso sono circa 250 e spaziano da Vanoni a Mina (un bellissimo SanRemo '68), da Beatles a Pink Floyd, da Madonna (grazie per la recensione di Like a Prayer, bellissima riscoperta) ai Genesis (altra bellissima riscoperta con il brano Back in NYC che ha un basso da far PAURA) e moltissimi Vinili di Jazz (uno su tutti Coltraine con Ballads) Blues, Rock, Soul, e soprattutto alcuni artisti emergenti della musica italiana degli anni 70.
Per finire questa mia lunghissima e-mail vi faccio i miei complimenti per la vostra rivista.
Luca - E-mail: LNOBILE (at) bancafideuram.it

LC
Caro Luca,
nella tua frequentazione intermittente di TNT-Audio probabilmente ti sei perso il fatto che da qualche anno ormai non forniamo più consulenza sui cavi. Le ragioni sono spiegate chiaramente in un
articolo datato ormai Novembre 2010 e riportate anche nelle istruzioni per l'uso corretto di questa Rubrica della Posta.
Ti posso però dare due consigli: il primo è quello di tagliare a metà quelli di potenza se inutilmente lunghi, per provare il biwiring, qualcosa potrebbe migliorare (e comunque elimini un po' di matasse inutili) e il secondo è quello di preoccuparti meno, molto meno di questi dettagli (i cavi, appunto).
Se l'ambiente è piccolo e se i diffusori non sono messi in condizioni appena decenti per suonare bene, il cavo dovrebbe essere l'ULTIMO dei tuoi problemi. Quindi: lascia tutto così e taglia eventuali lunghezze inutili.
Per quanto riguarda la testina il discorso non è troppo diverso, tieni conto che le differenze sarebbero sempre castigate da un'installazione non ideale dell'impianto e dei diffusori in particolare. Se comunque la tua Denon fosse arrivata alla fine del suo cammino, concedile pure la pensione. Tra quelle elencate io ci vedrei bene la Grado Gold o la Ortofon.
Infine, non mi risulta esistano delle Klipsch RF85 ma solo delle RF82. Comunque sia, si tratta di diffusori che hanno bisogno di spazio per potersi esprimere...ti auguro che il cambio di casa avvenga presto!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo giradischi e nuovi diffusori
Caro direttore,
complimenti per la rivista e per tutti i preziosi consigli che si possono leggere. Grazie anche ai consigli di TNT sono il soddisfattissimo proprietario di un ampli Rotel ra04 (grazie a voi ho evitato di strapagare robina vintage su internet, ormai un NAD 3020 o un Luxman anni 80 si trovano a prezzi superiori ai 150 euro).
Adesso sono però di fronte ad un dubbio: il mio giradischi è un Denon dp300f, che vorrei cambiare sopratutto perchè mi sono innamorato dei giradischi Project e Rega. Volevo passare, o ad un Project Debut o ad un Rega RP1, mi è stato detto però che sostituire il mio giradischi con un Project Debut o un Rega p1 non vale la pena, ma, se proprio voglio, di scegliere o un Project 1xpression o un Rega rp3 che costano un pochino di più.
Quello che mi è stato dato è un consiglio "corretto"?
Inoltre, le mie casse sono delle Kef C1, che trovo adatte al suono del Rotel, ma avevo intenzione di passare a qualcosa di più "serio". La musica che ascolto (al 90% vinile) va dal beat, al folk, alla psychedelia, al soul, funk e musica indie (quindi un po' di tutto), la stanza dove ascolto musica è di circa 18 metri quadri; pensavo di rimanere o in ambito Kef (sempre bookshelf) o le Whaferdale d10.2. Ritiene sia un upgrade accettabile? O si può fare di meglio con un budget di circa 300 euro?
Grazie mille, per la competenza e per l'attenzione.
Saluti
Antonio - E-mail: aabbruzzese (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
il consiglio che ti hanno dato non è, in generale, errato. Piuttosto che fare un piccolo upgrade - tutto da valutare! - passando dal Denon ai ProJect o Rega entry-level forse sarebbe meglio puntare direttamente a qualcosa di meglio. In assoluto non c'è niente di sbagliato in tutto questo. Certo è che occorre mettere le cose nella giusta prospettiva. E chi ti ha dato il consiglio non l'ha fatto, forse perché mancava di sufficienti elementi di giudizio. Infatti, stiamo parlando di un impianto dove i diffusori costano circa 150 € la coppia! Personalmente non ci metterei mai un giradischi che costa 700€! Anzi, ti dirò di più, io lascerei il tuo Denon al suo posto, non credere sia tanto peggiore rispetto ai ProJect e Rega entry-level! Se proprio volessi migliorare un po', acquista una testina un po' migliore (già con 100€ credo faresti un salto di qualità notevole! Grado, Ortofon etc.) e concentra tutto il budget sui diffusori!
I 300€ inizialmente stanziati, aumentati del budget per il nuovo giradischi, ti consentirebbero l'acquisto di diffusori bookshelf di ben altra caratura e, credimi, la differenza all'ascolto sarebbe di diversi ordini di grandezza superiore a quella che otterresti con il semplice cambio del giradischi. Intorno ai 500/600 € - questo dovrebbe essere il nuovo budget complessivo - ti porteresti a casa una coppia, a tua scelta, tra le seguenti: Monitor Audio RX1, KEF Q100/Q300 o iQ30 (per non allontanarti troppo dal suono cui sei abituato), Chario Syntar 513, Quad 11L2, Mordaunt Short Mezzo1 o Mezzo2...
E se avessi lo spazio per delle torri, potresti anche pensare a una coppia di queste, a tutto vantaggio della gamma bassa e della facilità di installazione.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Giocare coi volumi
Buongiorno direttore! Ho una piccola questione da chiederle: sul manuale delle istruzioni del mio ampli Rotel ra980bx viene precisato che le prestazioni migliori si ottengono mantenendo il volume tra le 11:30 e le 14. Ora il punto è che in normali condizioni di ascolto difficilmente arrivo a superare le 11:30! È un ampli da 100 watt per canale rms e sono veramente tanti, diciamo anche troppi per pilotare le B&W Dm 603 in una stanza di 24 metri quadrati!
Mi era venuta però l'idea di abbassare il volume dell'uscita analogica del lettore Philips cd 740 tramite i tasti del telecomando in modo da poter ruotare la manopola dell'ampli fino all'interno della zona di volume ottimale! È un modo di operare corretto secondo lei? Quale upgrade potrebbe suggerire per il mio impianto?
Io vorrei acquistare un nuovo lettore cd anche se ho un po' paura di peggiorare il suono attuale! Non so perchè! Cerco un suono caldo e coinvolgente per la mia musica rock e leggera! Ho un budget di circa 400 euro ed avevo "puntato" il Marantz cd 6004, o il Nad 515bee, o il Rotel 06, Cambridge Audio Azur 351C.
P.S. Preciso che l'impianto è stato già ottimizzato con i vari suggerimenti colti sul suo sito!
Un saluto,
Fabrizio - E-mail: FabrizioOrielli (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
ti sconsiglio di attenuare il volume in ingresso al tuo amplificatore tramite il livello del lettore CD, degraderesti la qualità del suono. Se proprio volessi farlo, dovresti utilizzare degli attenuatori di segnale RCA (
Rothwell, ad esempio, vedi nostra recensione). Sono dei semplici connettori RCA che, inseriti negli ingressi dell'amplificatore, attenuano il segnale in arrivo, in maniera passiva e senza degrado qualitativo.
A mio parere, comunque, non dovresti porti il problema, a "ore 11" sei già abbastanza lontano dalla zona di maggiore non linearità del potenziometro del volume! Il manuale dell'amplificatore suggerisce quella zona di utilizzo per evitare eccessi in un senso e nell'altro.
Per quanto riguarda invece il lettore CD, visto che già hai un Rotel abbinato a delle B&W, diciamo che eviterei di rincarare la dose e sceglierei una macchina di impostazione sonora diametralmente opposta a quella dell'ampli e dei diffusori. Vedrei bene, ad esempio, il lettore NAD o, dovessi trovare qualche buon usato recente, un Rega o un Audio Analogue. Rispetto al Philips attuale, a mio parere, sarebbe un salto di qualità notevole, non devi aver paura di peggiorare. Eviterei attentamente un altro Rotel, comunque. Tieni conto che se stai cercando un suono caldo e coinvolgente, temo non basterà il lettore CD a trasformare il suono del tuo impianto. Quei diffusori, in particolare abbinati a quell'amplificatore, nella zona del calore non ci sono passati neppure di striscio :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Misteriosa inversione dei canali
Buongiorno Direttore, ho già avuto occasione in passato di scriverle ottenendo sempre risposte precise ed esaurienti. Le rinnovo, quindi, i miei complimenti per la dedizione che ogni settimana dimostra a noi poveri audiofili.
Questa volta vorrei sottoporle un quesito di natura tecnica, precisando che non mi è mai capitato in tanti anni di ascolto. Ho un amplificatore pre e finale abbastanza vintage, ma che mi ha regalato anni di buona musica. Da alcuni mesi sto utilizzando con soddisfazione il vostro cavo di potenza
TNT Star, che ha esaltato le basse frequenze rendendole più precise creando una migliore focalizzazione della scena acustica.
Ma da alcune settimane ho notato un fenomeno abbastanza strano, che se non riuscirò a risolvere mi costringerà, evidentemente, a sottopormi urgentemente ad un esame audiometrico :-)
Ha presente il charleston della batteria? Sì quello che normalmente su di un palco virtuale si trova alla nostra destra e che viene sollecitato dalla bacchetta del batterista tenendo il tempo sulle alte frequenze. Bene, anzi male, questo strumento io lo ho giustamente individuato sempre alla mia destra, pur ascoltando il rullante della batteria in posizione centrale. Da qualche tempo lo sto sentendo a sinistra. E' veramente strano, ho provato a verificare la correttezza dei collegamenti di tutti i cavi (segnale e potenza) tra i vari componenti e non ho rilevato alcuna anomalia. Tra l'altro questo problema si manifesta con tutte le sorgenti (DAC e CD). Non so se è il termine tecnico giusto, ma è come se l'amplificatore stesse manifestando una inversione di fase.
Le è mai capitata una cosa del genere? Dimenticavo di dire che con tutti i pezzi che ascolto si manifesta questa anomalia, anche se con alcuni è meno evidente, in questo caso il charleston risulta meno focalizzato sulla sinistra e più verso il centro. La prego non mi prenda per pazzo o visionario, ma le assicuro che non ho modificato la disposizione dei diffusori, tutto è avvenuto di punto in bianco. Ho provato anche ad invertire la spina dei vari componenti, ma non ho avvertito alcun miglioramento. C'è qualcos'altro che potrei sperimentare per individuare la causa? Che sia l'invecchiamento del mio padiglione acustico?
La ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione e Le invio cordiali saluti.
Massimo - E-mail: maxemme (at) hotmail.it

LC
Caro Massimo, prima di ogni altra cosa proverei a invertire i collegamenti (uno per volta) scambiando il canale destro con quello sinistro. Se, ad esempio, scambiando le casse, il charleston tornasse al suo posto, il problema starebbe in queste ultime, probabilmente un tweeter è danneggiato e di conseguenza senti maggiormente l'altro. Tieni conto che il segnale di quello strumento (di ogni strumento!) è presente sempre anche nell'altro canale, la stereofonia finta alla Beatles, per intenderci quella di uno strumento su un canale e uno sull'altro, non esiste proprio più.
Se anche scambiando le casse tra loro e invertendo destro con sinistro nei cavi di segnale dovessi continuare a sentire il piatto sempre dalla parte sbagliata...temo dovrai fare un esame audiometrico, potrebbe essere che una delle due orecchie abbia perso di colpo sensibilità alle alte frequenze. C'è da dire, purtroppo, che l'esame standard viene limitato a frequenze non tanto alte, potrebbe non essere risolutivo se non andasse a interessare la zona di intervento dello strumento sul quale hai concentrato la tua attenzione.
Comunque sia, se fosse un problema uditivo o un problema su un diffusore...a mio parere dovresti sentire anche altri strumenti spostati più da una parte. Un impianto stereo non è un essere pensante in grado di riconoscere uno strumento e spostarlo (solo quello!) su un canale o sull'altro!!! Lui riproduce frequenze, e nella gamma di azione del charleston di strumenti ce ne sono tanti altri.
Se avessi una cuffia (anche una da audio portatile o da telefonino) prova ad ascoltare in cuffia. In questo modo capiresti subito di chi sia la colpa.
Mi auguro per te che sia un tweeter e non un tuo orecchio...
Infine, visto che mi chiedevi, no, non mi è mai successo. Però l'altro giorno, facendo prove di diffusori, nella fretta ne ho collegato uno in controfase (rosso e nero invertiti). Dopo un secondo mi sono alzato a controllare perché l'immagine tridimensionale era collassata :-)
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Lettore CD che salta - soluzione fai da te
Buonasera Lucio,
Ringrazio per la pronta risposta, tra l'altro vedo essere di interesse generalizzato, riguardo alla sostituzione del cavo di alimentazione di un finale con eventuale aggiunta della terra: se non è prevista ci sarà un motivo...
Comunque volevo segnalare la soluzione di un problema che ritengo possa essere di interesse comune.
Da qualche tempo il mio lettore cd Naim Cd5i durante la lettura dei cd sia originali che masterizzati, "saltava" come se ci fosse il disco sporco. In realtà dopo aver pulito sia il cd che la lente ottica il problema sembrava quasi peggiorato. Stamattina ho preso coraggio ed ho smontato il coperchio superiore, svitando le 4 viti a croce sul fondo dell'apparecchio, attenzione alle tre viti esagonali centrali, non toccatele sono quelle che tengono in sede il cassettino rotante! Probabilmente non era nemmeno necessario smontare il coperchio, ma l'ho scoperto dopo.
Ho svitato le viti che chiudono il fondo del cassettino all'interno del quale è racchiusa la meccanica gira cd e con un bastoncino per la pulizia delle orecchie imbevuto di grasso spray per ingranaggi ho lubrificato l'asticina metallica sulla quale scorre il meccanismo che contiene la lente.
Dopo aver pulito le sbavature ho richiuso tutto e dopo aver incrociato le dita ho avviato un cd.
Morale, è tutto il giorno che ascolto i dischi che mi avevano evidenziato il problema e tutto fila liscio. Anzi sembra quasi che tutto suoni meglio, forse un po' di suggestione, comunque il fenomeno è sparito.
Magari si tratta di cosa risaputa però nel mio caso ha funzionato.
Grazie mille per la disponibilità come sempre.
Buona serata,
Diego - E-mail: diego_andolfato (at) despar.it

LC
Caro Diego,
pubblico volentieri la tua esperienza, della quale ti ringrazio, per far capire che spesso basta un po' di coraggio in più per risolvere problemi che richiederebbero costosi interventi di tecnici specializzati. Ovviamente, questo genere di cose si dovrebbe fare una volta scaduta la garanzia (per non invalidarla) e con un po' di grano salis visto che comunque la possibilità di fare danni c'è. I lettori CD saltano per varie ragioni: lente del laser sporca, guida del laser con grasso indurito (il tuo caso, se non ho capito male), laser esaurito o fuori fuoco. Nel caso si verificasse quest'utima possibilità il fai_da_te è un pochino più complicato anche se la sostituzione di un laser esaurito non è impresa impossibile. Consiglio sempre di fare foto o brevi filmati ogni volta che si smonta un apparecchio, torneranno utili quando si cercherà di capire come ricomporre il puzzle :-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Upgrade impianto
Gentile Direttore,
Le avevo scritto la scorsa settimana per ringraziarla, lei mi aveva consigliato di eliminare gli equalizzatori dal mio impianto, in effetti ad essere onesto è da molto che ci stavo pensando ma non ne ero mai stato sicuro, però il suo consiglio mi ha dato la forza e gli ho scartati, ora senza equalizzatori la distorsione è diminuita parecchio, cosi come le code e le risonanze, mentre le armoniche sono aumentate molto, quindi non mi resta che ringraziarla di nuovo, adesso volevo sfruttare la sua esperienza per chiederle dei consigli, ieri è tornato da una revisione completa un vecchio amplificatore che avevo in giro per casa, un Luxman 5l15 (85 w, pre passivo), gli sono stati cambiati tutti i condensatori, rifatte le saldature e ricontrollate tutte le elettroniche, dopo averlo collegato mi sono accorto di avere molto più corpo rispetto al Trends 10.1 (i diffusori sono delle Klipsch La Scala in caso se ne fosse dimenticato, e la sala è di circa 60 metri quadri) ovviamente manca il dettaglio e la ricostruzione del Trends, ma per il resto mi sembra vincente in ogni parametro il Luxman, adesso volevo chiederle è una impressione opuò veramente essere che un ampli del 78 ben restaurato batta in quasi tutto per tutto un Trends 10.1?
Poi ho provato a fare qualche upgrade sul trends, l'ho scollegato dal Sae e l'ho collegato al pre passivo del Luxman (miglioramento drastico) l'ho alimentato con una batteria da 12 volt e 850 amper, ho regolato l'offset e infine invertito la fase, ho notato che se uso come sorgente l'iPhone, il pre passivo e il trends più batteria l'inversione della fase porta a cambiamenti minimi, diverso invece se uso il lettore cd o il pre alimentato a corrente.
Adesso arrivo al dunque: dopo questi piccoli upgrade il suono è un po' migliorato acquistando un po' più di corpo e naturalezza ma mi sembra che manchi ancora qualcosa, secondo Lei è possibile avere grossi miglioramenti in termini di amplificazione se passo a un amplificazione valvolare? Avrei un budget di 1000 euro (l'usato è benvenuto), io ero e sono ancora adesso molto pessimista sul fatto di trovare qualcosa che per modo di dire stracci il Trends con il budget fissatomi, la potenza del Trends non era di certo un problema sulle la scala visto l'efficenza (104 dB) quindi anche dei monotriodi cinesi potrebbero essere un alternativa,
Mille grazie,
Cordiali saluti.
Giordano - E-mail: info.giordano (at) yahoo.it

LC
Caro Giordano,
mi compiaccio della tua decisione di aver voluto eliminare gli equalizzatori. Su tutto il resto, però, rimango molto perplesso. Che un amplificatore più potente possa mostrare più corpo del Trends ci può stare tranquillamente, anzi direi che è logico che sia così. Che un vecchio Luxman possa suonare meglio su quasi tutti i parametri...la vedo dura. Bisogna intendersi bene su cosa tu intenda per batte su tutti i parametri...avendo utilizzato fino a poche settimane fa due equalizzatori in un impianto solo, mi viene il sospetto che il tuo orecchio sia ancora in fase di riadattamento. Non tutto è semplice e immediato in HiFi: capire cosa sia meglio o peggio, specie per un principiante, non è sempre semplicissimo, e ancor di più se è abituato - come nel tuo caso - a sentire suoni profondamente manipolati.
Cosa tu stia cercando effettivamente...mi sfugge e forse non la sai ancora neppure tu. Pensando alla tua giovane età (per chi non ricordasse la
lettera precedente, 15 anni) e al fatto che ti interessi di HiFi da appena 6 mesi mi verrebbe da consigliarti di fermarti un po', ascoltare ancora tanto e lasciare i 1000€ là dove stanno, per ora.
Non imbarcarti in valvole, monotriodi e compagnia perché inizieresti un viaggio che ti confonderà ancor di più le idee. Sei giovane, prenditi tempo e ascolta...tanto! Possibilmente, non solo il tuo impianto ma altri, senza farti mancare la musica dal vivo. Solo così potrai fare upgrade consapevoli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buon giorno Direttore.
Da due giorni sno possessore delle D18 e vorrei dirti grazie ancora del preziosissimo
consiglio!!! Un mondo nuovo che direi fantastico. Basso profondo, a me sino ad ora sconosciuto, flosofia molto simile a quella delle Response One SC, ma per assurdo con una musicalità ancora più raffinata. La stanza si "riempie" di musica, per ore, senza affaticare mai. Oggi direi di aver trovato il diffusore definitivo, sono stra contento. Ora ho davanti migliaia di ore di musica, per riascoltare tutto in questo nuovo "assetto".
Un saluto,
Giulio - E-mail: gbuonomi (at) libero.it

LC
Caro Giulio,
sono felice di saperti così soddisfatto ma non avevo alcun dubbio che sarebbe andata così. A parte il fatto che una volta ascoltato un diffusore completo è difficile tornare indietro ai minidiffusori, nel tuo caso si tratta comunque di una salto generazionale e di classe di non poco conto. La distanza tra le pur ottime One SC e le D18 è grande, da tanti punti di vista. Mi fa piacere che da ex-possessore di minidiffusori di classe (prima LS3/5A, poi One SC) tu riconosca che non sia solo una questione di bassi in più, ma anche di raffinatezza generale. Inoltre, ho sempre ritenuto che un diffusore con una buona gamma bassa, profonda, riesca a costruire un'immagine tridimensionale più ampia e credibile. Probabilmente in gamma bassa ci sono informazioni ambientali che vengono perse coi minidiffusori. Tanti audiofili hanno notato questo effetto anche solo inserendo un buon subwoofer nell'impianto.
Ti auguro dunque buon ascolto e buon divertimento!

Qualche giorno fa è scomparso, alla veneranda età di 91 anni, un grandissimo del jazz, ovvero Dave Brubeck che tanta innovazione ha portato in questo genere musicale. Nel 1959 usciva Time out, disco di grandissima fama audiophile e di enorme successo commerciale, grazie soprattutto alla straconosciuta (e spesso abusata) Take five (dalla metrica in 5/4) che avrete sentito migliaia di volte, anche in recenti spot pubblicitari :-(
Propongo una versione live del 1966 in Germania. A onor del vero andrebbe ricordato che il brano porta la firma del sassofonista del quartetto di Brubeck, Paul Desmond, anche se in realtà pare ci sia stato il contributo di tutti i quattro musicisti. Musica senza tempo, non credo ci sia da aggiungere altro. Buon ascolto!
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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